Carta dei Servizi di CascinaTario
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Carta dei Servizi di CascinaTario
CASA ALLOGGIO “CASCINA TARIO” CARTA DEL SERVIZIO Gennaio 2013 1 Sommario Sommario ................................................................................................................................................................... 2 PARTE I - I FONDAMENTI DELLA CARTA DEL SERVIZI ................................................................................................... 3 I principi ispiratori e mission dell’associazione................................................................................................................... 3 La carta del servizio – principi fondamentali ...................................................................................................................... 4 PARTE II – GLI STRUMENTI .......................................................................................................................................... 5 La struttura ......................................................................................................................................................................... 5 I servizi offerti ..................................................................................................................................................................... 6 La gestione del servizio ....................................................................................................................................................... 7 La valutazione degli interventi ........................................................................................................................................... 8 Rilevazione della soddisfazione delle persone ................................................................................................................... 8 PARTE III – I MECCANISMI DI TUTELA........................................................................................................................ 10 La partecipazione degli utenti .......................................................................................................................................... 10 Raccolta dati e privacy ..................................................................................................................................................... 10 Gestione delle emergenze ................................................................................................................................................ 10 Le procedure per il reclamo.............................................................................................................................................. 10 Controllo della qualità ..................................................................................................................................................... 11 Copertura assicurativa ...................................................................................................................................................... 11 PARTE IV - LA COMUNICAZIONE................................................................................................................................ 13 Informazione .................................................................................................................................................................... 13 Accoglienza ....................................................................................................................................................................... 13 Modalita’ di relazione con i familiari ............................................................................................................................... 14 Dove siamo e come comunicare con noi ......................................................................................................................... 14 Autorizzazioni e accreditamenti ....................................................................................................................................... 15 2 PARTE I - I FONDAMENTI DELLA CARTA DEL SERVIZI I PRINCIPI ISPIRATORI E MISSION DELL’ASSOCIAZIONE “La strada ci ha educato a mettere al centro la persona, la sua originalità, l’irripetibilità della sua storia. Ci ha insegnato che non esiste “il povero”, l’”emarginato”: esistono storie personali di difficoltà e di fatica. Storie, non derive irreversibili: molte persone che paiono sconfitte, rassegnate, possono ritrovare motivazioni e progetti se non vengono abbandonate al loro destino, liquidate come “vite di scarto”. Se sono accompagnate a ritrovare una speranza, una prospettiva. La vita di strada non è quasi mai una scelta, ma piuttosto il segno della distanza delle persone dai propri diritti.” “Noialtri – Gruppo Abele 2009” Il Gruppo Abele nasce a Torino nel 1966 per condividere e tentare di dare risposte ai problemi di quanti vivono situazioni di disagio e di emarginazione. Siamo partiti dalla “strada”, nell’incontro con chi vive situazioni di disagio e sofferenza, con la voglia di ascoltare, di capire e di condividere la fatica di tanta gente e il desiderio di ricercare insieme soluzioni possibili senza selezionare i compagni di viaggio, nel dialogo e nella responsabilità reciproca. Con il passare degli anni il nostro impegno ha assunto forme e modalità differenziate, nello sforzo e nella convinzione della necessità di coniugare accoglienza e giustizia, di rispondere ai bisogni sempre nuovi espressi da chi vive esperienze di emarginazione e di intervenire sui processi sociali, culturali e politici che determinano queste condizioni di povertà. L’identità del Gruppo Abele si è così progressivamente definita e rafforzata come soggetto politico e culturale, come esperienza radicata nel territorio e interagente con le altre realtà del pubblico e del privato sociale, come punto e snodo di una rete sociale in grado di produrre percorsi di cambiamento. Dare alla condivisione il senso e la direzione della responsabilità è il percorso che ci tiene insieme, corresponsabili uni degli altri perché la pratica di solidarietà che vogliamo continuare a proporre diventi esercizio di giustizia sociale e reciprocità che qualifica, rendendolo possibile, un modello efficace di convivenza, un elemento di regolazione dei conflitti, attraverso cui si sostanziano i diritti di cittadinanza. L’accoglienza, attività qualificante del Gruppo, viene realizzata in particolare nella città di Torino e nel territorio piemontese, attraverso un lavoro di rete che coinvolge, oltre a chi è in difficoltà, le persone e le situazioni che lo circondano, i Servizi di riferimento in una prospettiva di solidarietà. 3 LA CARTA DEL SERVIZIO – PRINCIPI FONDAMENTALI La casa alloggio “Cascina Tario” pubblica la presente Carta dei Servizi impegnandosi a rispettare la normativa nazionale, regionale e locale in materia di dipendenze, di tutela della salute delle persone, di assistenza, di tutela dei minori, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di privacy. La casa alloggio “Cascina Tario” è una struttura socio-sanitaria privata, residenziale, per persone dipendenti da sostanze psicoattive, legali o illegali, e/o da comportamenti addittivi, terapeutica con diagnosi da HIV/AIDS, autorizzata e accreditata dal Servizio Sanitario nell’ottica dell’integrazione interistituzionale dei servizi socio-sanitari, ed è in possesso dei requisiti richiesti per l’autorizzazione al funzionamento e all’accreditamento previsti dalla DGR 28 settembre 2009, n. 63-12253. La presente carta si ispira ai principi sanciti dal DPCM 27 gennaio 1994 e 19 maggio 1995 concernente i principi ispiratori e lo schema generale di riferimento a cui devono ottemperare i soggetti erogatori di servizi pubblici sanitari anche in regime di concessione e/o convenzione. Essi sono: • L’eguaglianza, che è attuata nell’accoglienza e nel trattamento delle persone con difficoltà dovute a diversi problemi senza distinzione di razza, sesso, religione, lingua e opinione politica ed è intesa come assenza di discriminazione pur nella considerazione dell’individualità e dei bisogni di ciascuno. • L’imparzialità del responsabile e dell’equipe della struttura che è identificata nel comportamento corretto ed obiettivo nei confronti delle persone accolte. • La continuità, che si attua nell’erogazione costante di servizi e senza interruzioni non programmate. • La partecipazione, che si realizza attraverso la possibilità garantita a quanti si rivolgono ai servizi di presentare osservazioni, suggerimenti, proposte, segnalazioni, reclami. E’ inoltre garantita l’informazione, la più esaustiva possibile, per facilitare tutti i processi di comunicazione interna ed esterna. • L’efficacia perseguita attraverso il coinvolgimento delle persone nell’identificare obiettivi condivisi, possibili percorsi e relativi indicatori di processo e di risultato, valorizzando le risorse sia individuali che del contesto di vita. • L’efficienza, intesa come rispetto di standard di qualità nell’erogazione del servizio, nella programmazione delle attività ed ottemperanza dei tempi previsti, nella formazione e nell’aggiornamento continuo del personale. 4 PARTE II – GLI STRUMENTI LA STRUTTURA Storia Luogo storico del chierese (prima di proprietà della Congregazione di Gesuiti di Chieri e poi del barone Lombard) la cascina Tario dal 1984 è in comodato d’uso all’associazione gruppo Abele che l’ha trasformata prima in una comunità per il recupero delle persone tossicodipendenti e poi, nel 1996, in una casa alloggio che accoglie persone sieropositive e malate di Aids. La costante collaborazione con le altre realtà del territorio ha reso la Cascina una “casa” con le “porte aperte”, in grado di guardarsi intorno e diventare punto di riferimento sul territorio. A CHI RIVOLGE IL SERVIZIO La Casa Alloggio Cascina Tario accoglie persone sieropositive e malate di Aids,con una storia di tossicodipendenza più o meno pregressa in regime residenziale, diurno e in reinserimento. I posti disponibili secondo autorizzazione sono 12. FINALITÀ L’obiettivo generale della Casa Alloggio è accogliere, ospitare, accompagnare la persona verso un miglioramento della qualità della vita attraverso: - la presa in carico della salute della persona (cura di sé, monitoraggio della condizione clinica, elaborazione rispetto alle problematiche legate alle sostanze) - l’accompagnamento alla convivenza con l’AIDS e alla gestione delle problematiche correlate alla malattia - la presa in carico degli aspetti relazionali della vita della persona - il reinserimento: la fase di reinserimento viene elaborata e costruita con la persona e con i servizi invianti, in base ai bisogni espressi e alla situazione personale, sanitaria, contestuale e sociale della persona. LA STRUTTURA La struttura è in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa nazionale, regionale e comunale in materia edilizia nonché dotata delle certificazioni relative all’impiantistica di cui al DM 37/2008 ed è accessibile ai soggetti portatori di handicap. La struttura si sviluppa su una superficie di circa 700 mq. offrendo gli spazi richiesti dai requisiti strutturali richiesti dall’Atto di Intesa. Cascina Tario è costruita su due piani. Il piano terra comprende l’infermeria, l’ufficio degli operatori, la cucina dotata di un bagno e di un antibagno a norma, il soggiorno in cui si consumano i pasti e si svolgono alcune delle attività ricreative giornaliere e serali, un bagno con relativo antibagno e uno spogliatoio per gli operatori, due dispense (una per i prodotti alimentari e una per i prodotti utilizzati per la pulizia della casa); vi è inoltre un ulteriore stanza polivalente per la riunione degli operatori che può essere utilizzata anche come laboratorio. Al primo piano sono collocate le camere da letto per gli ospiti con relativi servizi igienici e che affacciano sul cortile interno, gli ospiti sono invitati a personalizzare le loro camere. È presente un ascensore che collega i due piani. All’esterno della struttura, e che affacciano sul cortile interno, sono presenti la lavanderia, un salone polivalente, un locale caldaia e un locale ascensore, un laboratorio per la produzione del miele e ulteriori locali per lo svolgimento di laboratori artigianali; nel cortile è presente un ampio giardino, un laghetto. 5 È presente anche un appezzamento di terreno; in questa zona sono anche presenti diversi luoghi adibiti agli animali quali un pollaio, gli alveari per le api, un recinto per le capre, un laboratorio e un’officina. I laboratori sono studiati a seconda delle attitudini degli ospiti e seguono un filone che ripropone l’importanza dell’aspetto creativo e artistico, artigianale, naturale, il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente e delle tradizioni. I SERVIZI OFFERTI I SERVIZI DI BASE Le principali prestazioni erogate dalla Casa Alloggio sono: - Sistemazione alberghiera in stanze singole e doppie con servizi igienici annessi - Fornitura dei pasti: La Casa Alloggio predispone di un menù estivo ed invernale suddiviso in quattro settimane approvato il 21/7/2008 dall’A.S.L.TO5 Struttura Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione di Nichelino Prot. N.37409. Tale menù è a riapprovazione quinquennale, è esposto ed accessibile agli ospiti ed ai parenti/visitatori. Per gli ospiti con particolari problemi di salute sono previste diete speciali personalizzate in base alle indicazioni del medico/dietologo/specialista. - Sono previsti menù vegetariani. - Cura dell’igiene e della persona. Vengono forniti agli ospiti della struttura i prodotti per l’igiene e la cura personale (asciugamani, spazzolino, prodotti per l’igiene personale) - Libertà di scelta e pratica di qualsiasi credo e culto religioso I SERVIZI SPECIALISTICI - Accompagnamento educativo del progetto personalizzato - Monitoraggio delle condizioni psico-fisiche effettuato in collaborazione con medici infettivologi - Raccordo con i Servizi invianti e i Servizi territoriali e il Servizio Accoglienza del Gruppo Abele per supporto psicologico individuale o di gruppo, ove necessario e richiesto - Assistenza infermieristica e somministrazione farmaci: sono forniti agli ospiti sia i farmaci antiretrovirali sia tutti i farmaci di fascia C - Attività ambulatoriale con personale medico qualificato - Collegamento costante con i servizi territoriali sanitari e sociali - Raccordo con i Servizi invianti e i Servizi territoriali per supporto psichiatrico e trattamento terapeutico, ove necessari - Cura dei rapporti familiari ed amicali - Organizzazione del tempo libero e attività socializzanti 6 LA GESTIONE DEL SERVIZIO La gestione del servizio è affidata ad una equipe multidisciplinare di operatori coordinata da un responsabile. L’équipe è la sede di progettazione e verifica dell’attività stessa. Ne fanno parte tutte le persone che a vario titolo collaborano con l’attività (dipendenti, volontari, collaboratori, persone in servizio civile, ecc.). Si struttura su diversi livelli, ristretti o allargati, a seconda degli obiettivi perseguiti. L’Associazione Gruppo Abele si impegna al sostanziale rispetto delle dotazioni minime di organico professionale così come definiti dai provvedimenti regionali per la tipologia della struttura e dei correlati servizi. L’equipe educativa della Casa Alloggio Cascina Tario è formata da operatori con titolo ai sensi della normativa nazionale in base alle indicazioni dell’atto di intesa e regionale attualmente in vigore: n 1 Responsabile RUOLO 1 Vice Responsabile con funzione di coordinamento attività educative e sanitarie quotidiane 1 Educatore professionale 1 Sostegno alla funzione educativa 1 Operatore di comunità 1 Operatore di comunità 1 1 1 1 1 Operatore di comunità Infermiera volontaria Medico infettivologo Supervisore casi Supervisore dinamiche relazionali TITOLO DI STUDIO laureata in Scienze dell’Educazione Laureanda in psicologia IMPIEGO Tempo Pieno Tempo pieno Educatore professionale Laurea in psicologia Laurea servizio sociale Laureanda in Scienze dell’Educazione Laurea in lettere Infermiera professionale Medico infettivologo Psicologo, psicoterapeuta psicopedagogista Tempo Tempo Tempo Tempo pieno pieno pieno pieno Tempo pieno 4h sett. 1H sett. 6 H mese 6 H mese Nell’organizzazione dei turni di lavoro il rapporto operatori/utenti è di 1 a 2. Nel ciclo notturno è prevista la presenza di 1 volontario non inserito in pianta organica più la reperibilità di un altro operatore inserito in pianta organica Presso la Struttura affiancano gli operatori 10 volontari che svolgono mansioni accessorie, ricreative, che non richiedono responsabilità. Il coinvolgimento dei volontari a copertura delle notti avviene garantendo loro la reperibilità da parte dell’operatore. Il loro percorso è monitorato al fine di offrire una buona possibilità formativa. Possono essere presenti tirocinanti di facoltà universitarie. competenze, possono partecipare alle attività terapeutiche. Se presentano specifiche Ulteriori consulenze e collaborazione sono attivate per la conduzione dei gruppi specialistici e per le attività di supervisione. Mensilmente si articolano: n. 2 incontri mensili di 2 ore ciascuno di supervisione casi condotti dal dottor Sergio Caretto psicologo psicoterapeuta; n. 2 incontri mensili di 3 ore ciascuno di supervisione sulle dinamiche relazionali del gruppo di lavoro con la dottoressa Daniela Panero psicopedagogista Ad ogni persona inserita in comunità viene affiancato un operatore referente. L’equipe educativa si avvale di una riunione settimanale di 7 ore. Sono previsti, per gli operatori della struttura e il responsabile, programmi di formazione permanente organizzati dall’Associazione Gruppo Abele e la possibilità di partecipare a iniziative di formazione organizzata dal settore pubblico. 7 Numero di operatori presenti nell’arco della giornata, per ciascun turno di lavoro ed il relativo titolo professionale: La responsabile e due operatori, tra cui il vice responsabile e l’educatore, sostengono la fascia diurna della turnazione. Gli altri cinque operatori si alternano in turni che ruotano su quattro settimane per un totale di 38 ore settimanali. RUOLO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Responsabile Viceresponsabile educatore psicologo psicologo 9-17 9-17 8-16 16-23 9-17 9-17 8-16 9-17 9-17 8-16 9-17 9-17 8-16 10-18 16-23 15-22 8-16 10-18 16-23 10-18 16-23 15-22 9-17 9-17 8-16 8-16 15-22 10-18 16-23 15-22 16-23 operatore operatore operatore Sabato Domenica 8-23 10-18 16-23 8-16 8-23 LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI I momenti di verifica e gli strumenti di valutazione sono calibrati rispetto all’obiettivo e al momento vissuto dalla persona. Attraverso l’osservazione del quotidiano vengono valutati nei colloqui individuali gli aspetti legati alle difficoltà o meno nel raggiungimento degli obiettivi legati alla cura di sé, agli aspetti relazionali e alla gestione del tempo libero. La parte medica e valutata con l’ausilio del personale medico interno ed esterno alla struttura. La compliance alla terapia è osservata e valutata attraverso un foglio firme ad uso degli operatori. Il contenimento nell’uso di sostanze è valutato attraverso il controllo dei metaboliti urinari. Ogni trenta o sessanta giorni, a seconda del momento, viene organizzato un coordinamento di verifica con la presenza del servizio inviante. Con i sevizi interessati all’interno del progetto si comunica sia attraverso telefonate di aggiornamento e confronto, sia in forma scritta attraverso relazioni di aggiornamento sull’andamento del programma terapeutico. Per tutelare l’accoglienza della persona all’interno delle strutture sin procede ad aggiornare ogni quattro mesi attraverso una relazione scritta l’operatore del Servizio Accoglienza del gruppo Abele che ha curato l’inserimento in struttura. Infine come ulteriore strumento di verifica della qualità del lavoro svolto l’equipe della casa alloggio si avvale di due tipi di supervisione: una supervisione casi e una supervisione sulle dinamiche relazionali di gruppo. 8 RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DELLE PERSONE Annualmente viene distribuito all’ospite e agli operatori un questionario anonimo per il rilevamento del grado di soddisfazione del servizio erogato. L’analisi del grado di soddisfazione dell’utenza consente di rilevare l’eventuale divario tra la qualità percepita e le aspettative che l’ospite aveva in relazione al soddisfacimento di un bisogno. Attraverso poi questo strumento è possibile verificare le prestazioni fornite dagli operatori presenti e il raggiungimento degli obiettivi del Casa alloggio e quelli riferiti alla progettazione individualizzata nei confronti degli ospiti. L’analisi del risultato viene condivisa e socializzata agli interessati, per l’adozione di azioni di miglioramento del servizio. PARTE III – I MECCANISMI DI TUTELA LA PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI A tutte le persone che si rivolgono alle nostre accoglienze sono fornite informazioni in merito alla metodologia, obiettivi e confini del nostro operato, al fine di garantire una scelta esclusivamente libera da parte di chi intende usufruirne. I percorsi progettuali che si intendono attivare sono “costruiti” non solo con i Servizi invianti, ma in primis con la persona interessata che assume, dunque, un ruolo decisionale nel delineare tale percorso. L’associazione Gruppo Abele riconosce quale valore imprescindibile la centralità di ogni persona, con le proprie caratteristiche, esigenze, aspettative e fatiche. RACCOLTA DATI E PRIVACY Procedure per la tutela dei dati e della privacy degli utenti: i dati vengono archiviati, in forma cartacea, in schedari chiusi a chiave e in stanze con accesso normato; gli ospiti sono informati sulle modalità di tutela dei dati nel corso dei primi colloqui e firmano un documento per il consenso informato al trattamento dei loro dati oltre che il regolamento. Questi stessi dati possono essere condivisi con altre persone oltre i componenti dell’equipe (ad es. i familiari) solo in seguito a esplicita autorizzazione degli ospiti stessi e/o dei servizi di riferimento. I dati archiviati su calcolatore sono protetti da una o più password; la documentazione amministrativa (ad es. fatture) che riguardano i ragazzi e le ragazze sono individuate con sigle e non con come e cognome. GESTIONE DELLE EMERGENZE Il servizio ha definito delle procedure codificate di intervento in situazioni di emergenza di tipo ambientale (malfunzionamento degli impianti delle strutture, incendi, allagamenti ecc..), sanitario (infortuni o malattie gravi, acutizzazione di malattie croniche, crisi psicopatologiche acute ecc..), terapeutico (interruzioni di percorso, uso di sostanze..), criticità sulla convivenza (violenze espresse o agite nei confronti di operatori o altri ospiti, minacce…) In caso di qualunque genere di emergenza relativa sia alla struttura che al comportamento degli utenti, il responsabile è reperibile 24 ore su 24. 9 Nel caso in cui un utente abbandoni la Comunità gli operatori hanno l’obbligo istituzionale di avvisare tempestivamente il Ser.D. inviante ed eventualmente l’autorità competente se l’utente è sottoposto a misure alternative di pena o se, nel caso di figli minori, vi sono provvedimenti del Tribunale per i Minorenni. LE PROCEDURE PER IL RECLAMO Reclami rispetto ad eventuali disservizi percepiti dagli ospiti possono essere segnalati nel corso delle riunioni o nei gruppi di comunità. La riflessione da parte degli operatori sul contenuto del reclamo avviene attraverso una serie di passaggi: valutazione dell’attendibilità critica, rinvio e discussione in equipe, negoziazione sulla soluzione. Nel caso di accertato disservizio si avvia un’azione correttiva. Eventuali altri reclami possono essere presentati al responsabile del servizio in forma scritta da via mail, fax o posta tradizionale. CONTROLLO DELLA QUALITÀ Il gruppo di coordinamento delle strutture di accoglienza dell’Associazione Gruppo Abele O.N.L.U.S ha avviato un percorso interno di confronto e approfondimento circa l’applicazione del sistema di qualità nelle proprie strutture. Il metodo che si intende applicare è il Modello Attivo della Qualità Sociale (MAQS) adottato del Coordinamento Comunità di Accoglienza (C.N.C.A) di cui è parte la nostra Associazione. E’ un percorso di costruzione e sviluppo centrato sulla specificità e le peculiarità proprie dei servizi alla persona, dei processi di aiuto e delle diverse forme di presa in carico e di accoglienza. Il MAQS propone una concezione flessibile della Qualità, non ingabbiata in rigidità procedurali bensì attenta ad una modalità processuale in grado di consentire la ricerca e la sperimentazione innovativa di risposte sempre adeguate ai bisogni in costante evoluzione delle persone. In coordinamento con le attività dell’Associazione la casa alloggio Cascina Tario si propone l’obiettivo di avviare/completare il percorso del MAQS nel triennio 2010-2013. L’associazione Gruppo Abele Onlus gestisce le proprie strutture terapeutiche e i servizi in ottemperanza alle legge 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; infatti, il personale viene annualmente sottoposto a visita medica, le sedi sono tutte conformi ai dettami di detta legge e presso ogni luogo di lavoro è presente un operatore responsabile della sicurezza e dell’antincendio, che ha seguito i corsi formativi previsti dalla normativa vigente. I dati del personale e degli utenti sono trattati secondo le norme previste dalla Legge 196/03 e i successivi decreti attuativi. COPERTURA ASSICURATIVA L’associazione garantisce una copertura assicurativa contro gli infortuni e relativa alla responsabilità civile per eventuali danni arrecati a terzi a favore di utenti, personale dipendente, volontari e persone in Servizio Civile. 10 PARTE IV - LA COMUNICAZIONE INFORMAZIONE La presente carta del servizio è resa a disposizione dell’utenza al momento dell’ingresso in struttura. Annualmente è redatto il Bilancio Sociale delle attività pubblicato sul sito dell’Associazione: www.gruppoabele.org ACCOGLIENZA LA DOMANDA DI ACCESSO E LE PROCEDURE L’accesso avviene previa valutazione diagnostica e prognostica multidisciplinare integrata effettuata dai Servizi per la patologia da dipendenza pubblici o privati (art.15) e dal servizio sociale competente. A seguito di questa valutazione, le richieste di inserimento devono pervenire all'Accoglienza Gruppo Abele che procederà alla valutazione sulla congruenza del progetto individuale in riferimento al progetto della comunità e all’ aspetto motivazionale. Se la valutazione è positiva, verrà effettuato un primo coordinamento tra gli operatori dei servizi coinvolti, gli operatori dell’Accoglienza e il responsabile della comunità. All’atto della richiesta di inserimento si richiede una relazione psico-sociale scritta stilata dai servizi invianti. Al momento dell’ingresso si prevede per il servizio inviante: • autorizzazione all’ingresso e/o impegno di spesa firmata dal responsabile del Ser.D; • esenzione ticket rilasciata per gli inserimenti in comunità o per patologia specifica; • programma terapeutico farmacologico e relazione medica; • firma del responsabile del trattamento del contratto di ospitalità • esami del sangue di routine; • certificato carichi pendenti; E’ consigliato inoltre alle persone in ingresso anche la vaccinazione antitetanica. Non si accolgono persone in carcerazione domiciliare ma è possibile prevedere, in collaborazione con gli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) e con il Ser.D, un programma specifico. L’inserimento nella struttura residenziale/semiresidenziale comporta la stipula di un contratto di ospitalità fra la struttura stessa, il paziente e il D.P.D. inserente e l’ accettazione del regolamento interno della comunità. Nel contratto di ospitalità sono esplicitati i servizi resi, gli impegni del paziente, le modalità economiche, le norme relative al consenso informato e alla tutela dei dati personali. La retta giornaliera è di 138 euro come stabilito dal DGR del comprensiva dell’adeguamento all’inflazione stabilita dall’ISTAT. Conservazione del posto. 11 Il posto letto viene conservato in accordo con il Servizio Inviante con tempi e modi che variano a seconda della situazione come l'abbandono temporaneo della Struttura da parte dell'ospite, sospensione a carico dell' ospite, carcerazione. MODALITA’ DI RELAZIONE CON I FAMILIARI I familiari possono essere coinvolti nei progetti educativi previo esplicito consenso delle persone accolte. Gli incontri in struttura sono concordati con gli operatori di riferimento che si confrontano con il responsabile ed il Servizio Inviante. Ai familiari si offre ai familiari la possibilità di usufruire di uno spazio di ascolto e di sostegno personale, di coppia o di famiglia o essere inseriti in percorsi di sostegno di gruppo. Al momento dell’ingresso della persona in una struttura, i familiari vengono informati relativamente ai loro diritti e doveri. DOVE SIAMO E COME COMUNICARE CON NOI La casa alloggio cascina Tario è sita in Andezeno. Via del Tario 18; dista circa venti km da Torino ed è raggiungibile con il pullman dell’autolinea vigo Modalità visite parenti Trascorso un mese circa dall'ingresso in struttura è possibile, laddove non sia valutata insieme al Servizio Inviante , organizzare la visita dei propri parenti all'interno della Casa Alloggio. RECAPITI E RIFERIMENTI Sede legale ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE O.N.L.U.S. Corso Trapani n. 95 10141 TORINO P.IVA 02119660013 Codice fiscale 80089730016 www.gruppoabele.org Coordinatrice SETTORE ACCOGLIENZA: dott.Luca Brunetti Sede operativa CASA ALLOGGIO CASCINA TARIO via del Tario 18, 10020 Andezeno (TO) Tel. 011 9434045 - Fax. 011 9439915 e-mail. [email protected] 12 Servizio di accoglienza Accoglienza Gruppo Abele Via Leoncavallo, 27 10100 Torino Tel. 011 2486221 Cel. 335 7857503 Fax 011 24 e-mail: [email protected], [email protected] Asl di riferimento: A.s.l TO5 Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino Via San Domenico, 21 10023 Chieri (TO) 01194291 Natura giuridica della struttura: Tipologia STS Struttura specialistica rivolta a persone affette da infezione HIV/AIDS (Casa Alloggio AIDS) art. 13 Tipologia F per soggetti affetti da infezione HIV/AIDS AUTORIZZAZIONI E ACCREDITAMENTI Autorizzazione al funzionamento rilasciata da Regione Piemonte n. 2110/1996 del 31705/1996 Accreditamento istituzionale delle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie per le dipendenze patologiche. Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2009, n. 96-13036. Autorizzazione N. 40225 del 6/11/09 13