HUGO CABRET scheda

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HUGO CABRET scheda
HUGO CABRET
Diretto da Martin Scorsese
Interpreti: Asa Butterfield, Chloe Grace Moretz, Ben Kingsley, Jude Law
Durata 127 minuti, colore
USA , 2011
Parigi, anni ’30, il piccolo Hugo Cabret, orfano di entrambi i genitori,
vive nascosto nella stazione di Montparnasse, dove cerca di
sopravvivere ai controlli dell’intransigente ispettore ferroviario Gustav,
che lo vorrebbe mandare in un istituto. Hugo si occupa della
manutenzione dei numerosi orologi dell’edificio, continuando l’opera
di suo zio Claude, vecchio ubriacone recentemente scomparso, ma le
sue giornate sono in realtà dedicate al tentativo di riparare un
misterioso automa meccanico, ultimo cimelio che lo lega al suo amato
padre. L’unico modo per farlo, però, è attraverso piccoli e reiterati
furtarelli al chiosco dei giocattoli della stazione, bottega gestita da un
burbero anziano dall’aria perennemente triste. Ma un giorno, privato
del prezioso taccuino necessario alla riparazione dell’automa, il
ragazzino entrerà in contatto con un grande mistero, e grazie all’aiuto
di Isabelle, figliastra dell’uomo, vivrà la più importante avventura della
sua vita, alla scoperta dell’ultima vera magia del mondo: il Cinema.
L'ambientazione principale è quella di un moderno non-luogo, una
stazione ferroviaria che, come dice la guardia Gustav, serve soltanto a
salire o a scendere dai treni, a comprare qualcosa nei negozi e niente
di più. Sotto gli occhi vispi di Hugo sembra protrarsi l'eterno stallo della vita quotidiana che come un
orologio rotto segna sempre la stessa ora: il signor Frick non riesce mai ad avvicinarsi alla sua amica del bar
perché il cane lo morde, il capostazione, a causa del suo gramo passato e di un presente violento non
sorride mai, e camminando claudicante per via di una ferita di guerra, con una protesi che cigola o si blocca,
raccoglie solo imbarazzo e frustrazione dalla sua infatuazione per la fioraia che rimane un lontano miraggio.
E' tutto fermo alla stazione, meno che il tempo, che il giovane controlla tutti i giorni con totale dedizione.
Hugo, infatti, ama aggiustare le cose, ogni ingranaggio fuori posto, ogni guasto è per lui fonte di tristezza e
di disagio, tutto deve essere oliato, ogni rotella girare nel modo giusto e con precisione: le lancette segnare
l'ora esatta. Con alle spalle un budget stratosferico, Martin Scorsese ha avuto la forza e la capacità di
ricostruire gli anni in cui il cinema mosse i primi passi, grazie al vero inventore degli effetti speciali, ovvero
George Melies. L’uomo che ci spedì per primi sulla Luna, colui che diede vita al montaggio, ‘colorando’ a
mano i propri fantasiosi capolavori, per poi morire in povertà, perché dimenticato, dopo esser stato per anni
giustamente esaltato. il film è come un magico libro pop-up che si apre diramandosi in più direzioni, in una
costellazione narrativa e metacinematografica. Da Harold Lloyd e "Le Voyage dans la Lune" fino al viaggio
nelle origini della Settima Arte, tramite foto e illustrazioni che prendono vita; si tratta di fotogrammi che
diventano sequenze, di pezzi di cinema che prendono corpo grazie alla proiezione della fantasia.
( A cura di LUIGI BONTEMPI)
Via Sacchi, 63 – Torino
Lunedì 20 Ottobre, ore 21,00
INGRESSO GRATUITO