Amicale Air France Italia
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Amicale Air France Italia
Ottobre 2012 - Anno 2, Numero 8 Amicale Air France Pubblicazione interna dell’Associazione “Amicale Air France Italia” Italia Responsabile: Laura Francesconi I numeri dell’Associazione Iscritti Italiani 72 Amici Expatriés 14 SOMMARIO Souvenir d’Italie .................... 3 Le novità AF .......................... 4 Le rubriche ......................... 5-7 In cucina ................................ 8 L’Intervista ............................ 9 L’editoriale cantavano i Righeira tanti anni fa, ed e finita ..... Uffa !!!! Neo, il mio gatto, non passa più le nottate a vagabondeggiare per i prati ma verso le 21 si accuccia nel lettone e guai a chi lo sveglia fino al mattino !!!!! E' l'inconfutabile segnale che le giornate si sono accorciate, niente più mare, pennichelle sulla spiaggia, senza contare che fra quasi un mese torna l'ora solare, grrrrrr! Laura aura Francesconi, responsabile della comunicazione azione AmicaleAF Italia Nel tentativo di risollevarmi il morale, un nostro comune conoscente e' solito affermare: « dai tra poco è Natale e poi torna l'estate ...... » Sarà come dice lui, ma sempre sei mesi devono trascorrere !!!!!! (si è capito che preferisco l'estate?) Ed ora vediamo cosa bolle in pentola. Iniziamo con un caloroso benvenuto a Stefano che lancia un nuovo spazio che parla di vita vissuta: Pensieri di libertà. Passiamo in cucina e proviamo ad aumentare il nostro rispetto per l'ambiente. Come ? Faciiamoci conquistare dai segreti della cucina del "riutilizzo" che Nives ci svela in questo numero (ma quante ne sa ....... !!!!) Dove ci porterà stavolta il nostro « Barone Rosso » ? ….. Continua la saga .... seconda puntata Anche in questo numero vi segnaliamo Trucs et Astuces per risolvere piccole noie e fastidi Ed infine « riflettiamo » con spensieratezza sugli « argomenti » presentati da « Beato Paolo » e tuffiamoci nei ricordi di quando le compagnie aeree organizzavano dei fatastici viaggi « interline ». Ed ora i saluti ..... Sebbene ..... Non so se dirvelo o meno .... va beh, ve lo dico. Sul prossimo numero dovrebbe decollare una nuova rubrica dedicata ai non astemi che prediligono le bionde ......ma anche le rosse, le scure ...... "L'estate sta finendo....." Ed ora vi lascio alla lettura, un abbraccio a tutti e Buon Autunno !!!!! Laura … entre amis long à Rome... Alors, pour trouver un peu de fraîcheur, il faut prendre de la hauteur. C'est pourquoi nous avons décidé de passer nos vacances dans les Dolomites. Ah, les Dolomites ! Pour ceux qui ne connaissent pas encore, je vous engage vivement à aller voir. Notre première halte a été à Alpe de Siusi : premier "choc psychologique ", nous nous sommes crus en Autriche, tout le monde nous parlant en allemand ! Le site est magnifique, les paysages grandioses et très reposants, la température idéale en plein été. Tout est parfaitement organisé et les balades à pieds sont de tous les niveaux, même pour ceux qui n'ont pas l'habitude de faire des marches en montagne. "Mon premier été en Italie ! Apres cette trêve estivale, pour une fois je ne vais pas vous parler de sujets professionnels, mais de mes découvertes de ce merveilleux pays qu'est l' Italie. Vous le savez tous, bien sûr, mais pour ma part je l' ai expérimenté pour le première fois cette année : l' été est chaud, très chaud à Rome... et l' été est long, très 2 Deuxième étape, Cortina. On y sent la richesse de la région, Nous avons eu la chance d'y être pendant le festival de musique, donc avec des concerts quotidiens en plein air. Avec les rues piétonnes et les animation estivales, Cortina est un très agréable lieu de villégiature et on imagine très bien l'ambiance plus "sportive" durant la saison hiver. Comme mon mari est montagnard, nous sommes bien sûr allés au "Tre Cime", lieu très réputé pour tous les alpinistes ! C'est la patrie de Tita Piaz, dit "le diable des Dolomites", grande figure de l'alpinisme italien et qui a ouvert des voies dans les Tre Cime au début du 20ème siècle. Mais là aussi, petits et grands peuvent venir s'aventurer et goûter aux joies de la montagne car il est très facile d'accéder au refuge des Tre Cime. Voilà. Ensuite, retour en voiture à Rome avec arrêts à Padoue et Ravenne, là encore mais su un autre registre, beaucoup de choses à visiter. L'Italie est vraiment un musée car toute région ou ville possède ses propres richesses. Notre prochain objectif ? Revenir dans les Dolomites en hiver pour profiter des joies du ski... " Bénédicte Duval ROM.DD Souvenir d’Italie La belle VIE à Rome Voilà comment tout a commencé: - « Si vous êtes sélectionnée, vous devrez être à Rome la semaine prochaine » - Ma réponse : « Oui, il n’y aucun problème »...et dès le lendemain, je commençais à préparer mes valises pour un embarquement vers l'Italie de 24 mois! Après un stage de fin d’études au Siège d’Air France au sein de la Direction I&N et un échange universitaire aux Etats-Unis, je souhaitais réaliser un Volontariat International en Entreprise afin d’acquérir une expérience professionnelle à l’étranger. L’accomplissement d’un stage passionnant m’a convaincu pour continuer mon aventure avec Air France à travers une mission sur un marché et c’est ainsi que le VIE à Rome se confirmait. En tant qu’Assistante E-commerce, ma mission consistait à effectuer le reporting mensuel des résultats E-commerce, l’animation du site Internet (mise à jour, gestion des animations) la création des emailings, le suivi de l’affiliation ainsi que l’ani- mation des partenariats online. J’ai également participé à des projets de la Direction Commerciale notamment le Plan d’Action Commercial. Au-delà d’une expérience professionnelle très enrichissante, ce VIE a été une aventure humaine inoubliable à travers de très belles rencontres ; avec mes collègues, avec les autres VIE présents dans la Délégation ainsi et qu’avec les personnes rencontrées sur place. De magnifiques amitiés sont nées et perdurent aujourd'hui. L'Italie est désormais à jamais gravée dans mon cœur… Eugénie Audebert VIE de 2006 à 2008 Actuellement : TITRE : Chef de Produit Premium Economy & Economy - Direction Marketing J’ai également découvert une ville, un pays ainsi qu’une culture exceptionnelle, éléments qui ont contribués à mon épanouissement personnel durant ces deux années. En 2008 à l’issue de mon VIE, j’ai continué le voyage en intégrant la Direction Marketing d’AF à CDG tout en rêvant aux magiques souvenirs de la "dolce vita a Roma"! Parole di libertà I BAMBINI DELL’ALDEA (dallo spagnolo piccoli villaggi o borghi) Occhi che ti scrutano, occhi che ti osservano, occhi che ti seguono. Occhietti che si aprono, si chiudono, s’illuminano. E poi brillano, si adombrano, piangono. Volti che unanimi ti guardano, e poi vergognosi girano, e poi tornano a guardarti. Sorrisi che si schiudono: bianche perline si ordinano sul volto scuro per dare gioia ai due occhietti che attenti si aprono e si chiudono. Sono i bambini dell’aldea. Come una cucciolata ben affiatata si avvicinano guardinghi, apri loro una mano con qualche caramella, e si guardano tra di loro come per intendersi, il più audace allunga una timida mano e prende la golosina: il ghiaccio è rotto! Arrivano tutti e in batter d’occhio il palmo è vuoto, e tu li hai addosso: «como te llamas? Eres italiano? De donde? Tomame una foto! L’abuelo, abuelo!! » Ueh, a me nonno non me l’ha detto nessuno, come ti permetti! Il più piccolo però non s’impressiona: abuelo! Ribadisce. Eccoli tutti compatti che toccano la barba, il cappello, vogliono esser presi in collo. Ma non hanno mai visto un bianco? Non hanno mai assaltato p.Ottavio? E l’esperto agronomo del Minnesota? Sono i bambini dell’aldea. L’occhio è la tua luce: se l’occhio è terso tutto di te è nella luce, ma se il tuo occhio è buio vuol dire che sei notte. Gli occhi dei bambini sono la luce di un popolo, se questi occhi si spengono tutto il popolo è al buio. Ed ecco allora quanto è importante questa parte della popolazione affinché possa tenere sempre più a lungo occhi da bambino. La bimba che da dietro sorregge un’altra più piccola mi guarda, m’indaga, mi fruga la faccia, e quando mi giro verso di lei e incrocio i suoi occhi, ritrae vergognosa il volto e timida si gira. Il bambino invece è interessato alla mia macchina fotografica: la tocca, pigia qualche pulsante, la gira. Un altro è interessato ai miei sandali, che spuntano da mezzo il gruppo. Sono i bambini dell’aldea. Che cosa – mi chiedo – passa per la oro testa, cosa gira nei loro pensieri, chi sono io per loro, cosa vedono di me, come mi pensano e come mi vedono? Vorrei chiedere a ciascuno: che cosa vedi di me da dentro dei tuoi occhi? Quale immagine o che cosa impressiona di me i tuoi occhi? Normalmente sono gli adulti che dicono ai bambini cosa vedere, cosa pensare, cosa fare, ma se una volta tanto ci facessimo dire al contrario che cosa dovrebbero fare secondo i bambini gli adulti… che mondo ci apparirebbe? Sarebbe questa una bella prova: fare quello che ci dice il bambino. Cerco d’immaginare… non saremmo più razzisti, ci fideremo ciecamente degli altri, saremmo umili, non saremmo boriosi, non saremmo avidi di beni, saremmo attenti a quanto ci viene detto, e così via. Mica poco! Ecco perché è importante non solo aver cura dei bambini ma anche dar loro un posto dignitoso nella società, che ha sempre bisogno di essi. In Guatemala, leggevo nel giornale, c’è un vero disinteresse per il bambino, non tanto che non gli si voglia bene – è pur sempre un figlio –, ma non è importante all’interno dello sviluppo socia- le. Forse perché ce ne sono tanti, al contrario dell’Italia dove la rarità dei bambini li pone come beni preziosi. Ma il risultato alla fine è lo stesso: la trascuratezza educativa, da un lato, o l’eccesso di possesso e di attenzione materiale, dall’altro, porta alla stessa conclusione: il bambino è un oggetto e non è valorizzato in se stesso, non è un soggetto da educare. Così da un lato vengono su con istinti selvaggi, dall’altro vengono su già drogati di averi e di possesso, e in tal modo sono la rovina della società anziché esserne il motore portante e il tramite di civilizzazione. Due mondi, due infanzie, due educazioni, uno stesso risultato: il dramma di una civiltà futura senza valori e senza ideali. Ora sono io che frugo dentro gli occhi loro per vedere questi ideali e questi valori, e il mio sguardo li turba, perché si sentono invasi nel loro profondo, nel loro intimo, come avessero paura che sia lì a rubare loro il bene più prezioso che hanno: l’innocenza. Torno a sorridere, torno a giocare, torno a far foto, e loro riprendono la loro allegria intorno a me. È bella questa innocenza, che indica trasparenza, anzi di più: che i bambini sono incapaci, per i loro occhi chiari, di opporre resistenza, cosa che gli adulti sanno ben fare. L’occhio del bambino non ha ancora serrande e così può essere quella luce che brilla nella notte degli adulti, nella notte delle popolazioni perse nel buio del denaro e delle passioni. Sono i bambini dell’aldea. Stefano Mensali 3 Le novità in casa Air France a cura di C. Castaldi Deux pilotes d'Air France récompensées aux championnats européens de voltige Deux pilotes d'Air France, Aude Lemordant et Kathell Boulanger, ont été récompensées aux 18èmes championnats européens de voltige, qui se sont tenus à Dubnica en Slovaquie début septembre. Aude Lemordant, officier pilote de ligne sur Boeing 777, a été sacrée championne d'Europe freestyle sur un CAP332. Aude est par ailleurs vice-championne du monde et championne de France de voltige en titre. Kathel Boulanger, officier pilote de ligne sur Boeing 777, a décroché la médaille d'argent féminine sur un Extreme. Toutes deux évoluent depuis plusieurs années en équipe de France de voltige. Encore plus de destinations desservies par Air France avec l’offre Air-Rail Grâce à la combinaison des transports ferroviaire et aérien, Air France offre à ses clients l’accès à son vaste réseau au départ de gares TGV de différentes grandes villes. L’offre Air-Rail leur permet de rallier l’aéroport de Paris-Charles de Gaulle, principale plate-forme de correspondance européenne, et mettent ainsi les 230 destinations desservies par la Compagnie à portée de voyage de 12 gares françaises ou belges. Combiner différents moyens de transport pour effectuer des trajets en correspondance permet de voyager avec confort et souplesse tout en bénéficiant de nombreux avantages : des tarifs attractifs grâce à un tarif global plus avantageux comparé à l’achat séparé d’un billet de train et d’un billet d’avion, un gain de Miles sur le parcours train + avion pour les passagers membres du programme de fidélité Flying Blue, Une fois à la gare, le passager est enregistré jusqu’à sa destination finale et reçoit les cartes d’embarquement pour l’ensemble du parcours. Si le passager a des bagages à enregistrer, il est invité à le faire directement à l’aéroport au comptoir dépose-bagages de son vol. L’offre Air-Rail d’Air France existe entre Paris-Charles de Gaulle et Bruxelles et de nombreuses villes en France: Angers - St-Laud, Avignon, Le Mans, Lille Europe, Lorraine TGV, Lyon Part-Dieu, Nantes, Poitiers, Tours - St-Pierre-des-Corps, Toulon, Valence et prochainement Strasbourg. Amarcord AF Italia Questa è la foto del servizio prenotazioni di Milano; risale a Natale 1976! Alcuni dei nostri colleghi presenti sulla foto dovevano essere dei bambini per poter essere ancora in servizio in Air France dopo 36 anni!!! Complimenti! Riuscite a dare un nome ad ognuno? Personalmente a cinque volti non riesco a dare un nome; qualcuno mi aiuta? 4 L’oroscopo degli “Amicalistes” Ottobre: Saturno addio! Come REDBULL avete messo le Aliiii!! Novembre: freddo?? Non per voi Piccanti come l'Habanero Red!! Amore Salute a cura di A. Belicchi Ottobre : Mai dare il partner per scontato!! Novembre: possessivi e anche gelosi !! Quanto è niente e quando è troppo!! Lavoro Ottobre: va bene il segno doppio! Ma dividersi in due è troppo?!! Novembre: Lavoro e ancora lavoro! Per fortuna che c’è “L’AMMOREEE!” ! Amore Salute Amore Salute Ottobre : Scoppia la PACE in casa ! Novembre: Venere dolce e creativa!!! Con tutte le scappatelle da coprire!! Amore Salute Ottobre: Voi si che sapete fare gli affari!! Novembre: Ammirati dai superiori, si apre il successo a metà mese! Amore Salute Ottobre: Stelle al massimo!! Novembre: Dolcissimo vi regala un istinto infallibile anche sul lavoro! Amore Salute Lavoro Amore Salute Amore Salute Lavoro Ottobre: come “il saggio sulla riva del fiume” ottenete le vostre vendette! Novembre: Grandi occasioni sul lavoro! Lavoro Ottobre: Come Democrito siete moderati in tutto e vivete tranquilli!! Novembre :E’ durata poco!!Incontri d’amore sconvolgono la vostra “Filosofia”! Salute Lavoro Lavoro Ottobre: Cercatevi uno spazietto, meditate e fate YOGA! Novembre: Amico/a o qualcosa di più? Se non lo sapete voi!! Amore Lavoro Lavoro Ottobre: Il Sole vi porta Doni e Calore! Novembre: La Luna vi porta fortuna! Insomma tutto il cielo è con voi! Salute Lavoro Lavoro Ottobre: Stile Julia Roberts in “Magia-Prega –Ama! Novembre: Combattivi e Carichi sul Lavoro! Ma non strafate al solito!!o Scoppierete! Amore Amore Salute Lavoro Ottobre: Tutto Lavoro ed a casa? Crollate! Beh! Se il partner è freddo, sapete perché’! Novembre: Sospettosi verso i colleghi ? Ma se siete voi i vostri peggiori nemici! Amore Salute Lavoro Auguri a ... … due risate fra noi ... Ottobre: Emanuele, Maurizio, Alida, Maria, Beniamino ,Lucia Rita, Jean-Louis, Patrizia, SandraCarmela,Giangiuseppe,Sophie,Maria,Giancarlo,Massimiliano,Fabr izio,Laura,Dania,Jean-Luc Manuel ,Christine, Sandrine, Michela, Raffaella, Cristina, Chiara, Donatella!!!! Novembre :Luigi, Paola, Berengere, Anita Irene, Piero, Luis, Amina Leda, Giuseppina, Nives, Cristina, Marco, Cedric, Fabio, Stefania, Monica, Sara!!! Ai nostri tempi queste battute ci facevano ridere perché pensavamo rappresentassero la realtà; ed oggi? Sono ancora attuali? 5 Letti per voi ... a cura di I. Vagli Paul Torday Pesca al salmone nello Yemen Ho trovato questo libro nel mese di aprile in un mercatino di libri a Pinerolo M'incuriosiva il paradosso salmone/Yemen e l'ho comprato. Che libro gradevole! Non avrei forse recensito questo libro non fosse che improvvisamente è diventato d'attualità, grazie al film che è in programmazione proprio in questi giorni, mi pare s'intitoli "il pescatore di sogni". La trama del libro è la seguente: Alfred Jones è uno scienziato specializzato in piscicoltura. E' appassionato pescatore di salmoni di cui conosce vita morte e miracoli. E' sposato con Mary Jones un'economista in carriera. Quando riceve la richiesta di considerare la possibilità di introdurre il salmone nello Yemen, respinge cortesemente la richiesta elencando tutti i validi, e ovvi motivi. Ma la politica sta in agguato: il direttore del Centro Nazionale per l'eccellenza della Pesca, gli intima di iniziare lo studio di fattibilità del progetto e a rincarare la dose provvede la moglie di Alfred, a cui si era rivolto per cercare conforto, e che gli ricorda quanto guadagni lui e quanto lei e che perdere il posto per una "bazzecola" come degli scrupoli professionali e' alquanto inopportuno. E così, obtorto collo, prende in mano questo folle progetto. Da quel momento la sua vita cambia radicalmente: incontri inattesi, relazioni sorprendenti s'intrecciano. Parallelamente la politica muove i suoi passi! Potremmo dire molto banalmente "tutto il mondo è paese" e così scopriamo che i politici inglesi sono uguali ai nostri. Il libro si sviluppa sapientemente tra lettere, scambi di mail ufficiali e non, diari, interviste...il tutto con abilità sorprendente che ti induce a non abbondare il libro fino alla fine. Da leggere! L’attività della nostra Associazione L’estate si sta prolungando ed ancora non sono ripresi i nostri incontri per l’AmicaleCafè a Roma; in effetti gli ultimi avvenimenti all’interno di AF li avevano fatti ritenere inopportuni ai colleghi pensionati. Adesso la consuetudine può riprendere! Per il programma dell’AmicaleArt aspettiamo le proposte di Fiorenza ma già possiamo anticipare che ci sono giunte da parte del nostro Vincenzo due proposte per visite al parco del Presidente della Repubblica di Castelporziano; al prossimo caffè ne parliamo più dettagliatamente. Sono riuscito ad avere da Graziano le informazioni di base dell’accordo con il Teatro Ambra Jovinelli di Roma. L’accordo prevede che i biglietti per i nostri associati costino quanto quelli dei gruppi, quindi con un’ottima riduzione sul prezzo intero. Per le modalità da seguire per poter fruire dell’accordo vi rimando ad una prossima NewsLetter che sarà indirizzata ai colleghi romani. Il vostro Lino 6 L’aviazione e … intorno a cura di R. Barnaba Il titolo potrebbe essere …. un pacco sospetto……………. Ieri a casa, in un improvviso quanto inspiegabile momento casalingo, ho pensato bene di cercare di mettere un pò di ordine nelle mie cose e sepolta sotto una pila di scatole, dopo un’operazione di recupero durata diverse ore, ma senza l’ausilio né di pale meccaniche né di cani, sono finalmente riuscito ad estrarre una valigetta tipo 24 ore o forse viste le dimensioni, si trattava di una tre giorni??? Il distintivo del 34° stormo ancora resiste e fa una bellissima figura sulla valigetta, una volta aperta, ho ritrovato il mio libretto di volo, il regolo Jeppesen, le carte nautiche etc etc…., si era la valigetta che utilizzavo quando ero Tom Cruise versione TOP GUN …,inevitabilmente, un mondo di ricordi è affiorato alla mia memoria ….. Quella mattina avevo appuntamento al solito aeroporto dell’Urbe, con un mio compagno di corso, tale Andrea, il quale la sera prima, mi telefonò a casa annunciandomi una straordinaria occasione… un suo amico doveva raggiungere Pescara velocemente e avrebbe anche PAGATO un passaggio …. L’occasione era quanto meno ghiotta… dovendo per necessità mantenere la licenza di volo, dovevamo fare annualmente delle ore di volo (a pagamento, essendo l’Urbe un Aero club ), ovviamente la nostra licenza di volo non ci consentiva di trasportare dei passeggeri paganti, ma questa è un’ altra storia, tanto chi lo poteva sapere? Puntualmente ci trovammo sul piazzale, decidemmo di dividerci i compiti: io sarei andato all’ufficio traffico per il piano di volo e per ritirare i bollettini meteo e Andrea avrebbe iniziato il controllo a terra pre-volo e, una volta arrivato il suo amico, entrambi sarebbero saliti a bordo e mi avrebbero aspettato. Tutto si svolse secondo i piani, camminando con passo veloce vedevo la sagoma del SIAE Marchetti SF260 che si faceva via via più vicina. Andrea mi fece cenno che tutto era ok e anche io salii a bordo. (Continua a pagina 10) Appunti di viaggio La “Belle époque” dei viaggi ‘Interlines’ organizzati dalle stesse compagnie aeree, se ricordo bene, si può situare verso La fine degli anni settanta del secolo scorso. Questo tipo di attività commerciale era finalizzato ad una particolare campagna di “démarchage” tra i colleghi degli uffici vendita delle compagnie concorrenti e dipendenti di agenzie di viaggio. Per i viaggi organizzati dall’Air France l’accompagnatore della compagnia veniva quindi, per lungo tempo, esclusivamente designato tra i responsabili degli uffici vendita e prenotazioni. Erano dei viaggi da sogno con mete ambite e partire per questo tipo di “missione” con un “Ordre de déplacement” era una vera goduria. Per noi, aeroportuali, della ‘Task Force’ dell’ Exploitation un po’ di invidia per i colleghi ‘Commerciali’ più fortunati in questo ambito era più che giustificata e fisiologica! Finalmente anche i servizi dell’Exploitation assunsero la loro giusta considerazione per questo tipo di missioni che si aprirono anche per noi aeroportuali. Ricordo l’entusiasmo del nostro compianto collega Sergio De Rosa che accompagnò un gruppo di colleghi e colleghe di altre compagnie, tra i quali sua moglie Rosita della Canadian Pacific, in America latina e il suo racconto di un rafting avventuroso lungo uno dei suoi fiumi. La nostra Patrizia De Boccard ebbe la “chance” di gestire, in un viaggio rocambolesco nella leggendaria Cina con spirito ed esperienza aeroportuale, un imprevisto di viaggio con la cancellazione di un volo delle linee interne cinesi (una lacerazione nelle ali di tela dell’aereo?) che venne sostituito, dall’agenzia di viaggio organizzatrice cinese, con un lungo itinerario di 36 ore di treno dandole la possibilità, nelle numerose tappe, di toccare di Vincenzo Ruisi per mano, si fa per dire, Mandarini della dinastia dei Ming e parlare in mandarino stretto al suo ritorno in ufficio; anche un sua ulteriore ‘missione’ in un Gorilla Safari in Ruanda le dette maggiore grinta nell’affrontare con rinnovata e erculea forza gli imprevisti dell’ Exploitation. E a me toccò la Guadalupa in un mese di novembre particolarmente freddo in Europa e dal tipico clima caldo della stagione secca tropicale dei Caraibi come si può constatare dal mio abbigliamento succinto nella foto di gruppo che mette però in risalto, con un po’ di fantasia, le mie scultoree forme di un tempo. Il viaggio Interline Air France era organizzato in collaborazione con la catena alberghiera Holiday Inn e i suoi partecipanti erano unicamente titolari di agenzie di viaggio e loro dipendenti: ricordo in particolare Luigi Doria, titolare di un’Agenzia a Roma con il suo carattere allegro e faceto per cui già la forma a farfalla dell’isola della Guadalupa: Grande-Terre e Basse-Terre con Pointe-àPitre come nostra destinazione al centro, gli dava spunti per battute spinte; ricordo una nordica e statuaria valchiria dipendente della Summertime di Roma alla quale bastavano pochi “Petits Punchs” caraibici per andare su di giri e, con mia preoccupazione, interessarsi alle scultoree forme accennate prima; completavano il gruppo altri titolari di agenzie di viaggio palermitane, uno accompagnato dalla moglie che aveva dimenticato i top dei suoi bikini a casa. L’itinerario del viaggio comportava una partenza in serata da Roma con un “Night Stop” a Parigi all’Hotel Meridien e la partenza per Pointe-à-Pitre l’indomani dall’aeroporto di Orly. Assunto il ruolo e le stellette di “Capo Gruppo”, all’accettazione presi nota del numero delle etichette manuali di ciascun bagaglio registrato solo per Parigi in modo da averlo a disposizione per la notte da passare in albergo. Luigi, anche lui, come me, nato e vissuto in Egitto mentre consegnava la sua classica Samsonite grigia scambiò con me alcune ”Haddude” (arabo=battute popolari folcloristiche) che io traducevo per tutti creando già nel gruppo un’atmosfera quasi da gita scolastica. In camera al Meridien, mi stavo quasi addormentando, quando Luigi bussò alla mia porta per dirmi che aveva difficoltà ad aprire la sua valigia che si rifiutava di accettare la combinazione per aprire le serrature anche se inserita all’araba da destra verso sinistra ma vedendomi già in pigiama mi disse di non preoccuparmi, la valigia l’avrebbe tenuta chiusa dato che poteva fare a meno del suo pigiama per prepararsi già ai calori (Continua a pagina 10) 7 Nives La cucina del “riciclo” Aprirei, per cominciare, con un dolce “perdu” all’arancia. Quante volte vi è successo, perlomeno a me, di sfornare un ciambellone non cresciuto o un cake che al momento di assaggiarlo scoprite che alla fin fine non aveva proprio niente di goloso. Lo buttavo fino a quando mia madre mi ha consigliato di tagliarlo a bastoncini o tocchetti da far asciugare in forno caldo per poi proporli al mattino a colazione nel latte, al posto dei classici biscotti secchi. Poi ho scoperto questa ricetta, l’ho provata ed adottata subito. Riciclare un ciambellone o un cake “inutile” con la ricetta del pain perdu (che esploreremo meglio nelle prossime puntate dell’Amicale). Ed ho seguito anche il consiglio della ricetta la quale surgela le fette di dolce, preparate in versione perdu, per poi proporle all’occorrenza con la frutta di stagione a disposizione. Per ospiti inattesi o una voglia improvvisa di dolci coccole! Dolce “perdu” all’arancia 4 fette di ciambellone/cake vecchio di qualche giorno 100 ml di latte 1 uovo 50 g di zucchero 30 g di burro un’arancia non trattata Questo lo preparo io ... Con questo numero di NOI dell’Amicale Italia inauguriamo una nuova rubrica, quella del « riciclo » dal dolce al salato, ma anche riciclo inteso come ‘ricombinazione ‘ degli elementi. Dalle bucce d’arancia al pane secco, tutto diventa ingrediente per ricette piene di gusto e fantasia o svuota frigo, spendendo poco, che di questi tempi non guasta, evitando inutili sprechi. Come sempre lo spazio è aperto a tutti, a chiunque di voi abbia ricevuto da una nonna o una mamma queste piccole perle che chiamerei , anche in questo caso, di saggezza e volesse condividerle con tutti noi. acqua di fiori di arancio creme fraiche (è molto semplice da fare in casa. Chiamatemi se avete bisogno della ricetta) Togliete la buccia all’arancia con un rigalimoni e tenetela da parte, poi pelate l’arancia al vivo. Mescolate la creme fraiche con l’acqua di fiori di arancio e conservatela in frigorifero. Sbattete l’uovo con il latte. Fate scaldare il burro in una padella, quando è spumeggiante bagnate ben bene le fette di ciambellone nel latte e adagiatele nella padella. Spolverizzatele con la metà dello zucchero e cuocete per 2 minuti, girate le fette con una spatola e aggiungete il resto dello zucchero. Cuocete altri 2 minuti quindi servitele con la scorza di arancia, le fette di arancia e la creme fraiche aromatizzata. Ovviamente l’arancia può essere abbinata o sostituita da qualsiasi altra frutta di stagione secondo i gusti. a cura di Nives L’angolo della Nutella in carrozza Ingredienti per 4 persone (normali): 200 grammi di pane del giorno prima (ideale la ciriola se riuscite a trovarla, in alternativa la baguette, evitare il “casareccio”) 2 uova 1 bicchiere di latte 2 cucchiai di zucchero Zucchero a velo (anche l’occhio vuole la sua parte!) 2 cucchiai di rum (facoltativo ma personalmente apprezzato) Nutella q.b. (almeno un bicchiere) Olio per friggere Tagliate a fette sottili di circa mezzo cm i panini in modo da formare delle rondelle Spalmate la metà delle fette con la Nutella Sovrapponete alle fette spalmate le altre e premetele leggermente (le prima volte la Nutella va dappertutto!) In un piatto fondo mettete il latte, le uova, lo zucchero e il rum e sbattete, come per la preparazione di una frittata, in modo da ottenere una pastella, poi immergetevi i sandwich di Nutella Scaldate l’olio ed immergetevi i sandwich dopo averli scolati lasciando dorare qualche minuto per parte Scolateli e adagiateli su un piatto con carta assorbente (l’olio) Passateli su un piatto di portata e spolverizzateli con lo zucchero a velo (facoltativo) e servite ben caldi Graziano Questa volta è il turno di Roberto Barnaba, che ci propone un semplicissimo e ottimo primo piatto che, per rimanere in tema di riciclo, permette di recuperare il vino rosso che spesso avanza dalle riunioni tra amici e per risolvere rapidamente e con gusto una cena all’ultimo momento Spaghetti ubriachi . Per 4 persone dovete considerare 1/2 cucchiaino di zucchero, sale qb, 30 gr di burro, pecorino, un pizzico di noce moscata, un porro, 250 ml di vino rosso (merlot / chianti, un buon rosso strutturato) e ovviamente spaghetti (semola dura). Lavate e mondate il porro in sottili rondelle (parte bianca). Fatele appassire in una padella con il burro (fiamma dolce) e quando il porro diventa morbido (eventualmente aggiungere un poco di acqua ) aggiungere, nell’ordine lo zucchero, il pizzico di sale e di noce moscata e per ultimo il vino rosso (alzare la fiamma moderatamente per fare evaporare la componente alcolica del vino). Far attenzione a non restringere troppo la salsa. Con un frullatore ad immersione od altro frullate la salsa, scolate la pasta e mantecate il tutto (a fuoco spento), aggiungendo il pecorino . DA SERVIRE E MANGIARE CALDA Per la decorazione qualche scaglia di pecorino e, volendo, qualche ciuffetto di porro . 8 Intervista a ... Cari colleghi vicini, lontani ancora in servizio e non, eccovi l'esempio di Paolo Giunti come testimonianza di quanto si è appreso lavorando in Air France!! A parte gli scherzi, il suo humor unitamente al buonumore, ci accompagna ancora con questa missiva davvero esilarante. Auguro un buon autunno a Tutte e Tutti con un Serenabbraccio i Carissimi tutti, è passato un anno dal mio ultimo giorno in Air France. Il 29 luglio 2011 presi la decisione di tirare giù il bandone e concedermi un anno sabbatico senza telefonino, PC, visite in stile "amarcord" agli uffici in aeroporto. Ebbene, a parte le dovute eccezioni, ci sono riuscito! Vi confermo che si può sopravvivere anche senza. D'altra parte lo facevamo tutti anche pochissimi anni fa. Ho realizzato il 99% delle cose che mi ero prefissato: i i i grandi opere di ingegneria idraulica, (riparato e sostituito tubi che perdevano) costruzione di muraglie (muretti di contenimento con pietre a vista) esteso piantagioni (ingrandito l'orto) intensive i i i i i immense opere di restauro ad edifici abitativi (riparato infissi, cassetti, sportelli, imbiancato, stuccato, pavimentato) sport estremi (andare a comprare il pane ed il latte a piedi 8KM a/r, nuoto, apnea, passeggiate nei boschi) corsi intensivi di cultura (cinema, libri, visite guidate, viaggi) opere di volontariato (portare moglie, figlia e figlio a fare shopping e sbrigare faccende restando in auto in doppia fila con le freccette accese) La cosa importante è che sono stato e sto bene e quasi quasi .........mi faccio un altro anno sabbatico. Un saluto ed un abbraccio a tutti. Avrò sicuramente dimenticato di mettere in indirizzo qualcuno ma ho la scusante della tarda età....... Pensateci voi a divulgare il verbo: GODERSI LA VITA! Paolo opere di beneficienza ( fornitura auto aziendali ai figli., sovvenzioni per i loro viaggi e quant'altro si fa per farli allontanare da casa............) martirio puro ( vista e spesa settimanale alla suocera , novantenne incontentabile). Potrei continuare a lungo ma come avrete capito non ho ancora perso il vizio di fare il "venditore" e non voglio quindi annoiarvi di più. Ho ritrovato, fra tante cose del passato, una copia del menù di un ristorante parigino dove andammo a cena durante una riunione commerciale. Come da buona tradizione, sentendo che eravamo italiani ci furono dati i menù nella nostra lingua. Non fui l’unico a portarmelo a casa come souvenir; leggendo i piatti tradotti in italiano comprenderete del perché questo documento ebbe tanto successo! E questi non sono che gli antipasti! Lo pubblichiamo come curiosità ma anche come suggerimento a Nives, la nostra “chef cuisinière”, affinché tragga ispirazione per nuovi e fantasiosi piatti. 9 L’aviazione e … intorno (Continua da pagina 7) Dopo aver espletato tutti i controlli e le manovre richieste, il nostro SF260 si avviò velocemente sulla taxi way, punto attesa, clearance della torre di controllo, allineamento testata pista, brakes-on, tutta manetta e via ……raggiunta la VR (VELOCITA DI ROTAZIONE), una bella cabrata e il muso del SIAI che puntava il cielo. a cura di R. Barnaba Inizialmente Andrea mi blaterò delle teorie quanto meno bizzarre su quello che stava accadendo, poi mi venne in mente che forse il suo misterioso amico aveva imbarcato una valigia, senza avermelo detto, cosa che poteva modificare il peso al decollo e il centraggio del velivolo poteva essere sballato di conseguenza !!! Con un cenno di timore chiesi: “Scusate ma avete imbarcato una valigia o qualcosa in stiva?” Fulvio (si il misterioso amico di Andrea, si chiamava così ndr..), schiarendosi la voce mi rispose: “ Si; un cartone”. Un cartone? Cosa conteneva questo cartone e QUANTO PESAVA? La seconda risposta mi lasciò basito: “Circa 50 kg” – “Cosa ??????????” Nel piccolo abitacolo, c’era un atmosfera tipo salotto o meglio tipo bar… Andrea parlava come un fiume in piena con il suo misterioso amico, che vistosamente non era molto interessato alla conversazione quanto alla distanza che ci separava ancora da Pescara, sembrava che avesse molta fretta di arrivare. Tutto procedeva regolarmente, tranne una certa difficoltà che avevo per aumentare il rateo di salita. Eravamo in prossimità dell’Appennino e per arrivare a Pescara, non avevamo molta scelta, si doveva salire per superare le montagne… Dopo aver fissato l’anemometro e l’altimetro per alcuni minuti, mi resi conto che qualcosa non andava: il rateo di salita era troppo lento, fermai bruscamente quel fiume di parole e chiesi ad Andrea perché eravamo cosi pesanti, sembravamo zavorrati. Ecco il motivo …stavamo salendo appesantiti da una zavorra non prevista !!!! Nel mio piano di volo questo peso NON era stato calcolato, quindi avevo caricato più carburante per la riserva! Il risultato era un centraggio sballato e un potenziale pericolo per il volo… Le cime delle montagne si facevano sempre più vicine, avevo, come quasi sempre accade, una scelta da fare … o invertire la rotta e tornare in apt con quei due sciagurati o dare manetta al massimo e pregare il buon Dio. Naturalmente data la giovane età, scelsi la seconda. Mentre potevamo quasi distinguere le chiome degli alberi sottostanti …mi proposi, che se questa avventura fosse finita bene, avrei comunque strangolato Andrea una volta atterrati a Pescara. Forse perché eravamo vicino, molto vicino, ma Dio ascoltò le mie preghiere e con l’aiuto di una bella termica (colonna ascendente di calore), il SIAI superò per un pelo le montagne. Poco dopo un odore nauseabondo si diffuse in cabina ,in quel momento mi ricordai che Fulvio non aveva risposto alla mia prima domanda, cosa conteneva questo cavolo di cartone? Dopo aver riformulato in modo poco educato la domanda, mi fu risposto candidamente: PESCE , pesce ??? Stavo trasportando senza saperlo 50 kg non autorizzati di peso, un cartone di pesce (sicuramente pescato in un’altra vita, dato l’odore che sprigionava), con il rischio che potevamo precipitare !!!! Decisi di includere nello strangolamento anche Fulvio, una volta atterrati a Pescara, poi però optai di non mettere in atto il mio proposito omicida, ma mi limitai a chiedere perché aveva cosi fretta di portare tutto quel pesce a Pescara ??? Fulvio mi rispose che serviva al delfinario di Rimini e che doveva arrivare in giornata….i delfini avevano fame e non potevano aspettare. Credo che il solo fatto di vedere con la mente quei delfini cibarsi allegramente e nuotare eleganti come perfetti ballerini, mi abbia fatto passare di colpo, tutte le furie. MORALE: non fidatevi mai degli altri quando siete voi al comando di un volo, tutto dico tutto, deve essere supervisionato, anche IL PESCE PUZZOLENTE… Ad Maiora Roberto Appunti di viaggio (Continua da pagina 7) caraibici che ci attendevano. L’indomani arrivammo sull’isola con il sole allo zenit e giunti in albergo dopo un rapido brindisi con un comitato di accoglienza e prime lezioni di creolo:” Ba moi un petit bo” (lasci al lettore la traduzione?) ci spogliammo per un primo tuffo di gruppo in piscina; tutti meno uno, Luigi che dopo qualche minuto vedemmo arrivare in piscina ancora vestito sventolando della “lingerie” pizzettata e al nostro applauso per quello che a noi sembrava una sua 10 di Vincenzo Ruisi ennesima interpretazione faceta ci disse: “ragazzi ho finalmente aperto la mia Samsonite ma non è la mia deve appartenere ad una donna di classe”! Uscito dalla piscina mi rituffai subito nella routine aeroportuale di tutti i giorni e al “Lost and Found”, insieme ai colleghi ‘guadalupiani’, con il numero di etichetta da me segnata a Roma, accertammo che corrispondeva all’etichetta di una valigia che un gentile signora aveva riportato ad Orly dopo essersi accorta pure lei di avere commesso lo stesso errore del nostro amico Luigi. E’ un classico scambio di valige gemelle che, grazie alla pubblicità dei nostri tempi, fa guadagnare tanti soldi al mio sosia (sempre con un po’ di fantasia) e bravo attore George. Dopo questo imprevisto di viaggio il fascino delle spiagge dell’arcipelago delle piccole Antille con i loro palmeti e il mare cristallino mi ritornano alla mente quando, ancora oggi, ammiro la mia bella collezione di conchiglie tra le quali troneggia una “Charonia tritonis” di 25 centimetri di diametro, che ebbi l’occasione di acquistare per pochi franchi proprio in una di quelle spiagge assolate. Vincenzo F.A.Q.s aerei By R. Barnaba Quale tipo di carburante usano gli aerei? Nei motori turboelica e turboventola si usa il carburante Jet-A1 che è una leggera variante del comune kerosene per lampade e stufe (non è però la stessa cosa). I velivoli militari usano varianti particolari come il JP-4. Per i motori a turbina viene preferito il kerosene alla benzina avio a causa dell'elevato potere calorico e della maggiore densità che garantiscono il miglior rapporto peso-volume-percorrenza (10% in piu') ed inoltre costa il 15% in meno. Il kerosene e' anche meno volatile e presenta meno rischi di esplosione dei gas rispetto alla benzina. Cos'è il "wind shear"? Il wind shear è un fenomeno atmosferico consistente in una variazione improvvisa del vento in intensità e direzione. È particolarmente pericoloso in prossimità di aeroporti durante la fase di atterraggio, in quanto inganna il pilota sul corretto assetto di discesa che il velivolo deve mantenere, portando così, in alcuni casi, a terribili incidenti. Ultimamente sono stati ideati dispositivi elettronici con sensori sparsi sull'intera aerea aeroportuale, in grado di percepire le diverse variazioni di intensità e direzione del vento e dare così un avviso importante ai controllori, girato poi ai piloti in avvicinamento, in caso di wind shear. Qual è l'aereo più grande mai costruito? Si tratta dello Hughes H-4 Hercules, un idrovolante da trasporto progettato e costruito dall'azienda statunitense Hughes Aircraft Company negli anni quaranta. Con i suoi 97,5 m di apertura alare è il più grande aereo mai costruito. Caratterizzato da una serie di eventi che ne condizionarono l'idea iniziale avuta dall'eccentrico industriale Howard Hughes fu per l'epoca l'aereo di gran lunga più grande e pesante mai costruito. Venne portato in volo per la sua prima ed unica volta il 2 novembre 1947. Costruito quasi interamente in legno laminato con il processo Duramold, a causa delle restrizioni sull'uso dell'alluminio in periodo di guerra, fu soprannominato "Spruce Goose" ("l'oca d'abete") dai suoi critici, alcuni dei quali accusavano Howard Hughes di sperperare i fondi del governo per costruire l'apparecchio. L'Hercules è tuttora (2010) l'aeroplano con la più grande apertura alare ed altezza dal suolo (a terra) mai costruito. È conservato in buone condizioni all'Evergreen Aviation Museum a McMinnville in Oregon. Trucs et Astuces (mini) a cura di Loredana Alory JEANS: BICCHIERE ROTTO: PESCE: Per ridare vitalità ad un vostro vecchio paio di Jeans, non dovete far altro che lavarli insieme a un paio di Jeans nuovi. Avete rotto accidentalmente un bicchiere di cristallo? Per raccogliere senza farvi male i pezzetti, provate ad usare un grosso batuffolo di cotone inumidito. Per rendere più agevole l’operazione di squamatura del pesce provate a inumidirlo con dell'aceto. Vedrete che verrà squamato meglio. DENTI: POLENTA: Per avere sempre dei denti smaglianti strofinateli con lo spazzolino cosparso con un poco di pane grattugiato. Associazione Amicale d’Air France Italia Via Sardegna, 40 00187 Roma vww.amicaleaf.it [email protected] FIORI: I fiori recisi per conservare a lungo la loro freschezza, hanno bisogno di acqua nel loro vaso con l'aggiunta di sale da cucina. Composizione degli organi direttivi Presidente Graziano Patrizio Vice Presidente Nord Vittorio Myr Vice Presidente Roma Laura Francesconi Resp. Comunicazione Segretario Generale Resp. Informatica Vincenzo Ruisi Segretario Nord Italia Ida Vagli Tesoriere Marie-Thérese Galatoli Membro permanente Bénédicte Duval Resp. Colleghi in attività Domenico Tocco Sindaco Revisore Antonio Benenati Resp. Rapporti con Lino Ferri Organismi esterni e Convenzioni Se volete evitare la formazione di grumi durante la cottura della polenta, dovete portare l'acqua a ebollizione, spegnere il fuoco e solo allora versare la farina a pioggia, mescolate e riaccendete la fiamma sotto la pentola per continuare la cottura come sempre. Per l’adesione: si scarica dal sito www.amicaleaf.it il formulario nella sezione “Adesioni”, lo si stampa e riempie in ogni casella, quindi si spedisce via courrier service (per gli agenti in attività) a AMICALEAF c/ o ROMDD oppure all’indirizzo Amicale AF, via Sardegna 40, 00187 Roma (è importante che la vostra adesione ci sia confermata via mail — [email protected] — per poter essere aggiornati in tempo reale e potervi annoverare fra gli iscritti senza attendere i documenti cartacei) La quota annuale è di 15,00 e può essere inviata in busta chiusa all’indirizzo courrier service oppure versata con bonifico bancario sul nostro conto corrente presso Banca Intesa: IBAN IT62 E030 6905 0361 0000 0000 354. 11 ,OFRPIRUWE\$LU)UDQFH &RQODVSD]LRVDSROWURQDOHWWRLFXVFLQLGLSLXPHHOHPRUELGHFRSHUWH YLDJJLDUHLQ%XVLQHVV&ODVVQRQªPDLVWDWRFRV®SLDFHYROH DLUIUDQFHLW )$5(02'(/&,(/2,/326723,%(//2'(//$7(55$