GT3 2007.indd - Volvo Trucks
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GLOBETROTTER PERIODICO VOLVO ITALIA S.P.A. ■ N. 3 2007 ZENOBIA ODISSEA NEI MARI DI CIPRO GT3 2007.indd 1 15-10-2007 16:47:16 GLOBETROTTER contenuti n.3/2007 EDITORIALE Assistenza Volvo. Originale, sempre. C 4 Zenobia expedition 2007 Alla ricerca di una vecchia gloria. 8 I MIGLIORI IN CANTIERE Veicoli per l’edilizia Volvo. 12 TRASPORTO DI WHISKY Un carico prezioso che viaggia sicuro. ari Lettori, in questo editoriale di Globetrotter mi piacerebbe evidenziarvi l’importanza dell’Assistenza Volvo Originale. Anche voi Clienti ci darete ragione sul fatto che un servizio di assistenza eseguito da meccanici esperti presso un’officina autorizzata Volvo Trucks è il modo migliore per garantire un’ottima affidabilità nelle prestazioni dei vostri veicoli Volvo. E non ci sono discussioni al riguardo. Il servizio giusto al momento giusto, abbinato ad un contratto di assistenza Volvo, consente di gestire in modo assolutamente unico la pianificazione e il controllo dei costi per la manutenzione e la riparazione degli autocarri. Per questo motivo noi di Volvo Trucks abbiamo studiato un piano di assistenza individualizzato per ogni veicolo, ottimizzato per risolvere eventuali problemi dell’autocarro e rispondere alle esigenze della vostra attività. Affidatevi sempre alla nostra rete, scoprirete che possiamo aiutarvi con i fatti. Buona lettura, 24 UN SICILIANO CHE HA FATTO 13 Incontro con Angelo Calì. E INOLTRE: 3 START 17 IL FUTURO 20 FUEL WATCH 22 FUNZIONAMENTO 23 IO E IL MIO VOLVO GLOBETROTTER PERIODICO VOLVO ITALIA S.P.A. - Anno 12 3/2007 Direzione, Redazione, Amministrazione: Corso Europa 2, 24040 Zingonia-Boltiere (Bg) Tel: 035 88 9111 Fax: 035 80 75 64 Direttore responsabile: Cristina Gmeiner Hanno collaborato: Dario de Rosa, Tobias Hammar, Daniele Pelosi, Raimondo Santucci Stampa: Trydells, Sweden Foto: Erik Luntang, Stefano Mosna, Marco Riva, Archivio Volvo Italia S.p.A. - Registrazione tribunale di Milano n° 83 del 12-02-96 2 MARCO LAZZONI AMMINISTRATORE DELEGATO VOLVO ITALIA S.P.A. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 2 15-10-2007 16:47:20 START NOVITÀ E APPROFONDIMENTI Volvo Trucks si prende cura di voi Volvo si prende cura del vostro veicolo nei Volvo Trucks Center, fornendovi assistenza e manutenzione personalizzate sulla base delle vostre esigenze operative. L’ampia disponibilità di ricambi originali Volvo e la rapidità delle riparazioni garantiscono un servizio preciso ed accurato, che riduce i tempi di fermo per l’assistenza. Per maggiori informazioni: www.volvo.com/trucks/italy-market/ it-it/parts_service/ Web guide - La guida di Globetrotter ai migliori siti Internet www.bwin.it Calcio, formula 1, basket, ciclismo e molto altro ancora. Bwin è il portale n.1 delle scommesse on line: centinaia di eventi sportivi su cui scommettere in modo semplice e veloce. www.kelkoo.it Il più completo e potente motore di ricerca per lo shopping online. Offre spunti per idee regalo e ti guida agli acquisti tramite un ricco elenco di siti di e-commerce. www.prezzibenzina.it Un sito che segnala giornalmente i prezzi praticati dai distributori dei carburanti. Una pratica guida che ti segnala dove trovare i distributori con i prezzi migliori. Tappa da Rino. 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Da Rino, Via Marconi, 5 – 43042 Berceto (PR) A15 Parma-La Spezia – Uscita Berceto Tel. 0525 64306 Chiuso il lunedì Per segnalare le vostre tappe golose: [email protected] G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 3 3 15-10-2007 16:47:26 ZENOBIA EXPEDITION 2007 Alla ricerca di una “vecchia gloria” sul relitto Zenobia 4 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 4 15-10-2007 16:47:33 >> G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 5 5 15-10-2007 16:47:36 6 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 6 15-10-2007 16:47:39 ZENOBIA 2007 A desso si fa così: ci si siede comodamente, si guarda il monitor, si desidera e si decide... Partiamo! Stiamo parlando di quanto sia semplice consultare oggi l’offerta “planetaria” di cose, luoghi e opportunità su Internet. Dopo una bella navigata in rete, infatti, può succedere che un gruppo di 7 appassionati sub si metta d’accordo per “navigare” sul serio. Stimolati da Antonio Giurlanda – ispettore tecnico in casa Volvo e istruttore sub di Teo, figlio del principale sponsor della spedizione Silvano Arcolin – i sette decidono di costruirsi un’avventura su misura e andare cioè in acque cipriote a visitare uno dei siti più suggestivi e “disponibili” (la profondità era a portata di pinna: 40/50 m) e scoprire cosa contiene la stiva del traghetto svedese “Zenobia”, colato a picco negli anni ’80 poco dopo aver mollato gli ormeggi verso il vicino oriente. Voci isolane parlano di un affondamento programmato, per evitare che un carico d’armi giungesse a destinazione. Le cronache ufficiali, invece, descrivono l’episodio dovuto a un guasto al computer che gestiva la zavorra per equilibrare il carico. Dal diario di bordo di Giurlanda si possono “godere” le fasi delle immersioni nei dettagli: sembra di “risentire” il silenzio in fondo al mare, interrotto solo dal regolare ribollire dell’aria che esce dal respiratore. L’IDEA ERA GHIOTTA e avventurosa e per realizzarla si sono messi insieme alcuni sponsor, nella scia di Silvano Arcolin (trasportatore e proprietario di 50 camion Volvo) e a lui chiediamo come è andata… “Volevamo vedere da vicino questo traghetto carico di camion, secondo alcuni avremmo trovato tutti Volvo nuovi di zecca provenienti dalla fabbrica svedese. Ma la cosa non la raccontavano giusta perché, al contrario, c’era un po’ di tutto in quella stiva! Ci voleva, però, uno sponsor, e per fare felice mio figlio mi sono offerto io. Quindi si è fatto carico lei del finanziamento… Sì, inizialmente pensavo che potesse bastare ma, poi, considerata la posizione del relitto che era a 45/50 m di profondità, i costi preventivati sono aumentati e così ci siamo rivolti anche ad altri sponsor per fare una cosa fatta bene. In totale quanto è costata la spedizione? Circa 10.000 euro. Va ricordato che Cipro è un’isola molto costosa: la Sterlina cipriota equivale a quella inglese… Tra barca appoggio e hotel abbiamo speso una piccola fortuna. Quanto è durato il soggiorno? In totale quattro giorni. Di cui due di immersioni con un’acqua veramente fredda, per fortuna Teo aveva la muta stagna! Anche lei si è immerso? Guardi, io appena entro in acqua sono a disagio, ho la sensazione di precipitare sul fondo; sarei perfetto per la Fossa delle Marianne! Mio figlio Teo, invece, va pazzo per gli squali… Avete avuto contrattempi? A parte il freddo, quando hanno detto “si mangia a bordo” non avrei mai immaginato di trovare un cibo così scadente! Ma noi eravamo comunque là per visitare il relitto. Il traghetto era gigantesco e anche se non abbiamo trovato quello che ci aspettavamo è andata benissimo, dai filmati e dalle foto si capisce che lo spettacolo valeva veramente la pena. La rifarebbe questa operazione? Noi del gruppo siamo sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e io sono “innamorato” della Volvo! Quindi, non appena troveremo altri spunti per esplorare altri fondali, ci muoveremo nuovamente. Anche se la mia vera passione è per la sabbia! Il mio sogno nel cassetto è di partecipare alla Dakar con un camion, magari Volvo... G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 7 7 15-10-2007 16:47:42 EDILIZIA I MIGLI IN CAN 8 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 ORI TIERE Strade da costruire, cave di ghiaia o estrazione di marmo? È indifferente. La gamma di veicoli per l'edilizia Volvo è più ampia e interessante che mai. TESTO N I KLAS J E N DE BY FOTO VOLVO TR UCKS VE ICOLI PE R L’E DI LI Z IA sono il segmento attualmente più gettonato sul mercato europeo degli autocarri, grazie alla forte crescita economica. È un fenomeno che riguarda l’intero continente, ma la tendenza è particolarmente evidente nell’Europa dell’Est. In paesi come Lettonia (+11,6% del PIL nel 2006), Estonia (+11,5%) e Romania (+7,8%), inizia a diffondersi una certa fiducia nel futuro. Le strade e i nuovi quartieri in cui sorgeranno case, uffici, fabbriche e altre strade sono testimoni di un continuo via vai di betoniere, gru e ribaltabili. Molto spesso, la marca è Volvo. Nell’Europa dell’Est, gli autocarri Volvo per il settore cava-cantiere stanno contribuendo a creare la società del futuro. I Volvo ha trasformato completamente la propria gamma, ampliandola e proponendo prodotti sempre migliori in tutti i segmenti. Il cliente ha ora molte più possibilità di scelta. Forse è stata la grande autorevolezza di Volvo nel segmento dei veicoli da strada ad aver frenato l’entusiasmo riservato alle novità per l’edilizia presentate sempre da Volvo negli ultimi tempi. Ma un’analisi più attenta consente di evidenziare i motivi per cui oggi Volvo è la soluzione ideale per le cave e per tutti gli altri spazi in cui potrebbe trovarsi a operare un veicolo da costruzione. I N M E NO DI DODICI M ESI, G LOB ETROT TE R N. 3 2007 9 >> EDILIZIA >> Ad esempio per il nuovo telaio con più spazio libero in altezza e migliore protezione inferiore. Per i nuovi motori, disponibili in diverse potenze per andare incontro al tipo di utilizzo richiesto dal cliente. Per l’innovativo Volvo FE, specificamente progettato tra l’altro per una guida più facile in cantiere. Per la fabbricazione diretta di veicoli completi. Per i numerosi optional, tra cui svariate prese di forza e diverse soluzioni di trazione tra cui l’integrale. Oppure ancora la facoltà di scegliere il sistema di cambio automatizzato I-Shift per l’utilizzo in cantiere. In poco tempo, infatti, I-Shift è diventato un best seller tra le aziende di trasporto edili. Il 20% dei veicoli edili venduti da Volvo in Europa è già dotato di I-Shift e la percentuale è in continua crescita. Quasi tutti i conducenti che utilizzano I-Shift ne hanno un’opinione positiva. Volvo ha presentato il nuovo propulsore da 13 litri con sistema egr, disponibile sia per Volvo FH che per lo specialista dell’edilizia Volvo FM. Il motore è studiato per fornire immediatamente tutta la potenza. Già a 800 giri/min si ottiene il 60% della coppia massima (raggiunta tra 1.050 e 1.400 giri/min). Osserviamo più da vicino il Volvo FM. La cabina sospesa su quattro punti e la possibilità in certi casi di scegliere le sospensioni pneumatiche facilitano la vita del conducente. Anche i dettagli più piccoli possono fare la differenza: il Volvo FM con il telaio extra-alto appositamente progettato per gli usi edili (340 mm di altezza libera nel punto più basso dell’assale posteriore) ha SU L FRONTE MOTOR I, Tre camion basculanti pesanti Volvo dedica particolare impegno ai camion basculanti. Ecco tre esempi di versioni adatte a diversi ambiti di utilizzo. 10 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 Un veicolo per l’edilizia Volvo estrae marmo in una cava a Carrara. un gradino supplementare per accedere alla cabina senza sforzo per anche e ginocchia. Non mancano poi le finezze che semplificano la guida. Una delle grandi novità dell’anno è il montaggio di serie dell’”Hill Start Aid” Volvo sui veicoli dotati del sistema frenante elettronico EBS. L’”Hill Start Aid” facilita notevolmente l’avvio in salita, impedendo il rilascio dei freni prima che nel VOLVO FM 480 8X4 R Cabina: Corta Motore: Volvo D13, 480 cv, 2.400 Nm e freno motore VEB Cambio: Volvo I-Shift automatizzato 12 marce e software ottimizzato per la guida in cantiere Passo: 4.300 mm Trazione: Tandem motore con ponti a doppia riduzione e sospensioni semiellittiche Peso Totale a terra: 40 ton motore si sia formata una coppia in grado di garantire un avvio sicuro. Durante l’anno, i clienti Volvo hanno avuto varie occasioni di toccare con mano tutti questi nuovi vantaggi per le aziende di trasporto edile. Volvo Trucks ha partecipato con ben sette veicoli alla famosa fiera Bauma, tenutasi ad aprile a Monaco. Inoltre, su molti mercati hanno luogo varie attività locali. VOLVO FH 480 6X4T Cabina: Profonda bassa Motore: Volvo D13, 480 cv, 2.400 Nm e freno motore VEB+ Cambio: Volvo I-Shift automatizzato a 12 marce e software ottimizzato per la guida in cantiere Passo: 3.200 mm Trazione: Tandem motore con ponti a doppia riduzione e sospensioni pneumatiche Peso Totale a terra: 56 ton VOLVO FE 320 6X4 Cabina: Corta Motore: Volvo D7, 320 cv, 1.200 Nm e freno motore a compressione Cambio: Manuale ZF a nove marce Passo: 3.185, 3.450 e 3.845 mm Peso Totale a terra: 28 ton VOLVO CE: GRANDI CONOSCENZE SPECIALISTICHE ancora più interessante per il settore costruzioni, i produttori, venditori e fornitori di Volvo Trucks non devono andare troppo lontano. L’esperienza in questo settore è già presente nel gruppo, con il nome di Volvo Construction Equipment. L’azienda è uno dei principali produttori al mondo di veicoli per l’edilizia, come pale gommate, dumper articolati ed escavatori cingolati. – Abbiamo numerose possibilità di ampliare l’offerta insieme a Volvo Trucks in molti segmenti diversi, ad esempio nelle attività forestali e nel trattamento dei rifiuti, dice Catharina Häggström, Vice Presidente Sales and Marketing, Region Europe, Volvo CE. Volvo CE possiede realmente una grande esperienza nel settore dei veicoli per l’edilizia. L’azienda si è sviluppata a partire dall’Eskilstuna Mekaniska Verkstad, fondata oltre 170 anni fa. Questo rende Volvo CE il più antico produttore al mondo ancora attivo di macchine per l’edilizia. Oggi Volvo CE commercializza più di 150 modelli di escavatori cingolati, pale gommate, motolivellatrici, dumper articolati e macchine compatte. Per molti anni, l’azienda è stata pioniera nello sviluppo dei veicoli per l’edilizia. Ricordiamo ad esempio i dumper articolati, progetto dell’azienda successivamente imitato dalla PE R R E N DE R E L’OFFE RTA Guidare un veicolo da cantiere è un’ esperienza particolare. A differenza dei mezzi per lunga percorrenza, spesso questi mezzi si spostano in ambienti difficili, su strette strade sterrate e con carichi estremamente pesanti. Il settore è permeato dall’entusiasmo per le possibilità offerte dalle macchine, ivi compresi gli autocarri. Non è poi tanto sorprendente, dato che i vettori devono ovviamente poter fare affidamento sul loro mezzo. PE R VOLVO, l’impegno nel settore edile significa anche questo: entusiasmo per il prodotto e attenzione alle esigenze quotidiane delle aziende di trasporto, alla ricerca delle soluzioni migliori per le sfide affrontate dai conducenti. Il coinvolgimento dei clienti consente di ottenere, a lungo termine, prodotti migliori. Allo stesso tempo, Volvo FM, Volvo FE, D13, I-Shift e Hill Start Aid rappresentano per Volvo un modo di ricompensare le aziende per l’interesse mostrato. Grazie all’ampliamento della gamma Volvo, la tipica azienda di trasporto edile ha ancora più motivi per essere entusiasta. N concorrenza, o le pale gommate: già 50 anni fa, Volvo CE era leader nello sviluppo concettuale di questo prodotto. Tra Volvo CE e Volvo Trucks oggi avviene un grande scambio di idee, concetti e tecnologie. E tutto questo vale anche per i motori: fondamentalmente gli stessi, pur se adattati alle varie applicazioni. Ma in un camion, oltre ad una pala gommata o un dumper Volvo, sono disponibili anche il sistema di trasmissione e di diagnosi per l’assistenza e la manutenzione. Nell’assistenza al cliente, le due aziende Volvo traggono grande beneficio dalla condivisione delle rispettive conoscenze. Volvo CE comprende molto bene la mentalità e le esigenze dei clienti del settore edile. – Conosciamo i numeri del settore, sappiamo quanti veicoli necessita un certo cliente per un lavoro, quale tipo di veicolo è più adatto in certi casi o quale dev’essere la distanza tra due punti affinché sia più redditizio utilizzare un autocarro piuttosto che un dumper. Sappiamo rispondere a queste domande, afferma Catharina Häggström. Ma anche Volvo Trucks ha qualità che possono risultare molto utili a Volvo CE. – Nelle offerte ai grandi clienti e nel cosiddetto “fleet management”, Volvo Trucks è più avanti di noi e ci può insegnare molte cose, dice Catharina Häggström. N G LOB ETROT TE R N. 3 2007 11 TRASPORTO DI WHISKY WHISKY: UN CARICO PREZIOSO CHE VIAGGIA SICURO Con tutto il rispetto per le colline verdi e il golf, il vero simbolo della Scozia è il whisky. L’alta congiuntura economica mondiale ha fatto salire alle stelle la domanda di questo famoso liquore. Ma per chi lavora nella produzione, all’ordine del giorno non ci sono lusso e glamour. Per gli scozzesi stessi, la sicurezza e la qualità sono le priorità più importanti TESTO TOB IAS HAM MAR FOTO PONTUS JOHANSSON OLI N SI EVWR IG HT ha 64 anni. Guida autocarri da quasi trent’anni ed è da oltre due decenni che trasporta whisky. Si può considerare quindi un autentico esperto. Tuttavia ammette senza giri di parole di provare una certa inquietudine ogni volta che si mette alla guida del suo Volvo FH12 rosso fuoco per una nuova giornata di lavoro. Pensando al carico che trasporta, è comprensibile. Colin Sievwright trasporta C 12 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 whisky di prima qualità, dalle distillerie del gigante Chivas Brothers, situate più a nord, fino a varie località dove viene imbottigliato e conservato. Un compito non facile, considerate le strade delle Highlands scozzesi: strette, tortuose ed estremamente ripide. Una sfida anche per i conducenti più esperti. – Bisogna stare sempre all’erta quassù. Le cose possono complicarsi con i trailer serbatoio, dato che il peso si sposta in curva e nelle rotatorie, dice, e continua: – E poi, ovviamente è difficile non pensare >> Un carico prezioso in uno scenario da favola. Un autocarro McPherson Transport attraversa il paesaggio scozzese. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 13 TRASPORTO DI WHISKY >> a quanti soldi ci sono là dietro. Il valore del carico è altissimo, e più anni ha e più è prezioso! Oggi si trova davanti alla distilleria Strathisla, fondata oltre 200 anni fa a Keith, nel nord-est della Scozia. Il paesaggio è da cartolina. Antiche casette di pietra annerite dal fumo battute dal pungente vento scozzese, un ruscello che si snoda gorgogliando tra gli alberi radi di un bosco di latifoglie. Sul prato davanti all’ingresso della distilleria si erge una grande ruota a pale, testimone dei tempi in cui l’energia era prodotta con il sudore della fronte. E ovunque nell’aria si spande l’aroma dolciastro del grano sottoposto a maltaggio che con lentezza inesorabile si trasforma nel prezioso liquido dorato amato e venerato in tutto il mondo. – Il paesaggio è splendido e piace molto ai turisti. Ma io passo di qui tutti i giorni e per me fa solo parte del mio lavoro, dice Colin Sievwright. U N PO’ PIÙ AVANTI è seduto il suo datore di lavoro, David McPherson, che conta con le dita. – Il bisnonno di mio nonno (o qualcosa del genere) era contadino e contrabbandiere ai tempi in cui era proibita la produzione di whisky in tutto il paese. Oggi viviamo nel rispetto della legge. Ma sono generazioni ormai che la mia famiglia produce whisky, racconta. La McPherson Transport può essere considerata il lubrificante della grande industria del whisky scozzese. L’azienda trasporta malto, whisky grezzo non invecchiato e whisky ormai pronto collegando distillerie, magazzini di invecchiamento e di imbottigliamento in tutta la Scozia. Con una flotta di 150 autocarri e molti dei più prestigiosi produttori di whisky come clienti, è senza dubbio una delle principali aziende di trasporto del settore. I suoi caratteristici autocarri blu fanno ormai parte del paesaggio scozzese, ma spesso numerosi veicoli (come l'FH12 rosso di Colin Sievwright) sono interamente dipinti con i colori del cliente. – Offriamo servizi per ogni anello della catena, fino all’imbottigliamento. A quel punto subentrano altri, sintetizza. Negli ultimi anni, la domanda dei loro servizi di trasporto è aumentata vertiginosamente. Il perdurare dell’alta congiuntura economica mondiale ha portato a una straordinaria richiesta di beni di lusso di ogni tipo, compreso il whisky scozzese. – Quando la gente sta meglio, il consumo di whisky aumenta notevolmente. Ma mentre l’Europa Occidentale e gli USA sono mercati ormai maturi, esiste un potenziale di crescita senza precedenti in Cina e nel Sud Est asiatico. Il nostro futuro è lì, dice David McPherson. Tuttavia, il ramo del whisky non è affatto una macchina che va avanti da sola. I lunghi tempi di invecchiamento del liquore, spesso Dati su McPherson Transport N La maggior azienda scozzese di trasporto di whisky e prodotti correlati come il malto e il “new spirit” (whisky non invecchiato). Possiede anche un ramo specializzato nel trasporto di alimentari e stock di merci. N La sede centrale dell’azienda si trova a Craigellachie, nella Scozia nordorientale, con filiali in altre dieci località della regione. N La flotta è composta da 150 autocarri, 134 di marca Volvo. N 212 dipendenti totali, di cui 170 autisti. di dieci o venti anni, rendono quasi impossibile far sì che l’offerta soddisfi la reale domanda del mercato. Allo stesso tempo, le considerevoli esportazioni (la maggior parte del whisky prodotto in Scozia è destinato al David McPherson mercato straniero) isolano quasi completamente l’industria del whisky dall’economia britannica in generale. Nel bene e nel male, bisogna aggiungere. – Dipendiamo completamente dalla pianificazione dei clienti. Quando le cose vanno bene a loro, vanno bene anche a noi, e viceversa. L’unico sistema per programmare l’attività è stringere strette alleanze con i clienti e analizzare il mercato insieme a loro, dice David McPherson. – Ad ogni modo, abbiamo una sola certezza: produrremo sempre o troppo whisky, o troppo poco. La quantità non sarà mai esatta, aggiunge. MA LA PIÙ G RAN DE SFI DA per i protagonisti del settore non è direttamente collegata alla domanda del mercato. Ciò che obbliga l’industria a una riflessione sono invece i sempre più severi requisiti governativi in materia di “health and security” (salute e sicurezza) nella produzione. Oggi le aziende non badano a spese, pur di creare l’ambiente di lavoro più sicuro possibile. Inoltre, in ogni anello della catena di distribuzione esiste un rispetto quasi religioso per il whisky. Nessuno vuole o può permettersi la responsabilità di un eventuale incidente. “Non per niente, il whisky è considerato una merce pericolosa. In parte perché è molto infiammabile e in parte perché, in fondo, è pur sempre un veleno. Se un serbatoio pieno si rovesciasse nel sistema idrico, le conseguenze sarebbero gravi sia per l’uomo che per l’ambiente” DAVID MCPHERSON, MCPHERSON TRANSPORT 14 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 >> Per McPherson Transport, le condizioni dei camion sono importanti. Così importanti da avere otto meccanici interni che si occupano dei trailer, mentre due meccanici Volvo effettuano la manutenzione degli autocarri. Trasportare whisky in Scozia può sembrare un lavoro esotico. Per Colin Sievwright è invece all’ordine del giorno: – Il paesaggio è splendido e piace molto ai turisti. Ma io passo di qui tutti i giorni e per me fa solo parte del mio lavoro, dice. Secondo la tradizione, il whisky viene fatto invecchiare in botti di rovere che gli conferiscono il caratteristico sapore. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 15 TRASPORTO DI WHISKY >> – Negli ultimi anni, il settore ha vissuto una vera e propria ristrutturazione di fondo. Un tempo il fattore più importante era il prezzo dei trasporti, ora ciò che conta sono la qualità e la sicurezza. Il rischio è sempre presente. Non per niente il whisky è considerato una merce pericolosa. In parte perché è molto infiammabile e in parte perché, in fondo, è pur sempre un veleno. ”Se un serbatoio pieno si rovesciasse nel sistema idrico, le conseguenze sarebbero gravi sia per l’uomo che per l’ambiente”, dice David McPherson. LA SICU R E Z ZA nel trattamento del whisky caratterizza quindi tutte le operazioni di McPherson Transport. Gli autocarri sono forniti di certificato ADR e sono dotati, tra le altre cose, di estintori interni ed esterni, kit di pronto soccorso, cavi elettrici ignifughi e interruttori di corrente esterni. Inoltre, qualsiasi operazione che implichi un contatto con la bevanda infiammabile è regolata da severe norme, un fatto ben noto anche ai conducenti. Ogni anno, gli autisti sono tenuti a frequentare un corso di aggiornamento locale di due settimane sulle procedure. Inoltre, la legge impone una settimana di formazione ogni cinque anni per il rinnovo della licenza ADR. Come se non bastasse, ogni stabilimento ha speciali programmi locali di formazione rivolti ai conducenti degli autocarri. – Se non hanno completato il programma di formazione, i conducenti non sono ammessi allo stabilimento. Possono sembrare misure estreme, ma hanno motivazioni valide. Per mantenere sempre nelle migliori condizioni la flotta di veicoli, l’azienda ha un’officina propria. Otto meccanici interni controllano i trailer, mentre due meccanici Volvo effettuano la manutenzione degli autocarri. Gli standard sono molto elevati: ogni autocarro deve superare l’ispezione annuale, il cosiddetto MOT-test, al primo tentativo. – La tolleranza zero rispetto a difetti, incidenti e sinistri è la nostra forza. Qualsiasi altra politica invierebbe un segnale sbagliato ai clienti. Ma i nostri meccanici finora hanno sempre superato tutti i test. E la risposta di Volvo ai nostri severi requisiti è sempre stata rapidissima. Ci ha aiutato molto, dice David McPherson. A KE ITH, Colin Sievwright ha appena concluso il turno della mattina. Si arrampica sull’autocarro per percorrere il breve tratto di strada che lo separa dalla centrale per ricevere nuove istruzioni. La domanda aleggia nell’aria da tempo. ”Ma lei che ogni giorno lavora con il whisky, ama anche berlo?” – Ogni tanto mi piace farmi un bicchierino. Devo pur tener a galla l’industria!, dice, scoppiando in una di quelle sonore risate di cui solo gli scozzesi sono capaci. N La natura scozzese può essere desolata e incantevole allo stesso tempo. Colin Sievwright guida con destrezza il suo Volvo FH12 rosso fuoco per strade anguste. 16 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 Il portello del carico è rimasto ben chiuso. Il futuro Pile a combustibile: una strada verso il futuro Alto rendimento energetico, breve tempo di carica e grande ecocompatibilità. La pila a combustibile ha tutti i requisiti per diventare la fonte di energia del futuro per i nostri autocarri. TESTO AN DR EAS H U LT FOTO VOLVO TR UCKS I N U NA PI LA A COM B USTI B I LE, l’elettricità viene prodotta con la rottura di molecole di idrogeno che reagiscono con l’ossigeno. L’unico prodotto residuo è acqua, il che rende questa tecnologia straordinariamente ecologica. La pila a combustibile offre anche altri vantaggi. Non ha parti mobili, è piuttosto silenziosa, possiede un alto grado di efficienza e non si esaurisce come una batteria. Le pile a combustibile sono al centro di ampi studi da parte del mondo accademico e dell’industria automobilistica. Molti ritengono che la pila a combustibile sarà disponibile sul mercato degli autocarri già nel giro di cinque anni. In primo luogo si tratta di “power units”, piccoli gruppi di potenza capaci di fornire l’alimentazione elettrica di bordo quando l’autocarro è fermo, evitando il funzionamento al minimo del motore. Una potenza di circa 5 kilowatt è più che sufficiente a riscaldare e refrigerare la cabina, e permette inoltre di scaldare un piatto nel microonde per mangiare davanti alla TV. Esistono vari tipi di pile a combustibile, denominate in base all’elettrolito utilizzato (il liquido che conduce gli ioni a carica elettrica tra il polo positivo e negativo della pila a combustibile). è la PEM (Proton Exchange Membrane), una pila a bassa temperatura con una temperatura di esercizio pari a circa 80 gradi, adatta sia per l’elettronica di bordo che per l’avanzamento del mezzo. Tra le attuali tecnologie, la PEM è la più sviluppata. L’accensione è rapida anche alle basse U N ESE M PIO temperature e la pila ha un’elevata densità di potenza (la quantità di energia fornita in rapporto al peso e al volume). Dal punto di vista tecnico è già possibile sostituire il tradizionale motore a scoppio con le pile a combustibile. L’ostacolo maggiore è il prezzo di fabbricazione. Il catalizzatore delle pile a combustibile PEM utilizza costosi metalli nobili come il platino o il palladio. Anche l’idrogeno è un combustibile piuttosto difficile da conservare e trasportare. Ma il vantaggio dell’idrogeno gassoso è dato dalla sua flessibilità, trattandosi di un combustibile producibile a bordo con l’utilizzo di gasolio, ad esempio, o fonti di energia rinnovabili come il biocombustibile. N G LOB ETROT TE R N. 3 2007 17 METAMORFOSI La metamorfosi del Volvo FH16 DOPO: Abbiamo equipaggiato in totale libertà l’ammiraglia da 660 cv Volvo FH16: ecco il risultato. La maggior parte degli upgrade sono disponibili nella normale gamma Volvo*. Fatevi ispirare! TESTO AN DR EAS H U LT FOTO LARS AR DARVE PRIMA: All’interno troviamo una serie di raffinatezze. Il volante in pelle bicolore è certamente splendido, ma quello che ci lascia a bocca aperta è un televisore LCD a schermo piatto Panasonic da 15” montato sul lato conducente. Il televisore è dotato di un trasformatore che ne consente l’alimentazione a 220 Volt. L’antenna si trova dietro lo spoiler posteriore. Naturalmente, per motivi di sicurezza è impossibile guardare la tv durante la guida. Il paraurti cromato non solo è bello, ma in certi paesi comporta anche una franchigia assicurativa inferiore (rimane tuttavia ancora proibito in alcuni paesi europei). Grazie al paraurti anteriore, nella maggior parte dei casi è possibile continuare la guida dopo una collisione frontale con grandi animali selvatici. La struttura è fissata su cerniere, ed è dotata di giunti a baionetta che consentono di abbassarlo direttamente in avanti con una sola mano per controllare o rabboccare l’olio. 18 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 Il letto a regolazione elettrica di Klippan Safety permette di dormire come un re o di stare seduti a guardare la televisione. All'interno, un frigorifero, un forno a microonde e una macchina per il caffè assicurano il massimo del comfort. L’arco sul tetto è cromato esattamente come il paraurti. Ha una forma discendente, in modo che i quattro fari supplementari non spuntino come quattro orecchie di topo. Aerodinamicamente migliore, dato che l’aumentata resistenza all’aria avrebbe altrimenti comportato un consumo extra pari a 2–3 dl di gasolio ogni 10 km. La vernice è il nero metallizzato Volvo, che assorbe l’insieme grigio-nero. Il motivo ovale non è laccato, come si può pensare, bensì composto da strisce di laminato cromato. Cable-one. Proprio come dice il nome, un solo cavo. Più precisamente, raccoglie tutti i flessibili pneumatici e i cavi elettrici in un solo pacchetto, dietro la cabina conducente. Si evita così di avere dietro alla testa la classica miriade di cavi ingarbugliati. Un cassone laterale che è un piacere per gli occhi. Sul lato destro si trova un vano batteria in materiale interamente inossidabile. A sinistra è presente un serbatoio carburante da ben 975 litri. Anch’esso in materiale inossidabile, naturalmente. Una vera piattaforma inossidabile. Cerchi in alluminio ad alta brillantezza, in questo caso Ultra Bright di Alcoa. Un cerchio originale montabile in sede di fabbricazione o da ordinare in seguito. * Volvo Trucks si riserva il diritto di eventuali variazioni locali dell’assortimento. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 19 FUELWATCH Ottimizzazione dei consumi: un sollievo per il portafoglio e per l’ambiente Ridurre i consumi soddisfacendo al contempo i sempre più severi requisiti ambientali è una vera sfida per i produttori di autocarri. – Gli ingegneri meccanici di tutto il mondo lavorano a pieno ritmo con ottimi risultati, afferma Mats Franzén di Volvo Trucks. TESTO AN N E WOLLTE R FOTO VOLVO TR UCKS LLA R ESA DE I CONTI è sempre il portafoglio che comanda, anche nel settore dei trasporti. – Ottimizzare il consumo di carburante riveste un’importanza sempre maggiore. Gran parte dei costi totali di esercizio per un’azienda di trasporti è data dal A 20 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 carburante, un fattore su cui si può incidere direttamente. I costi relativi ai deprezzamenti e al salario dei conducenti sono piuttosto fissi ed è difficile modificarli in qualche modo, dice Mats Franzén, responsabile di prodotto nel reparto motori di Volvo Trucks AB. Nei trasporti a lungo raggio, i costi del carburante sono simili alla spesa per il conducente, circa il 30% del totale. Confrontiamo la cifra con i costi di manutenzione, assicurazione e pneumatici, che complessivamente ammontano al 12% circa. Sono disponibili corsi di guida ecologica per i conducenti, organizzati da specialisti in risparmio energetico consultati dalle aziende per sviluppare metodi di controllo dei consumi. Anche l’industria automobilistica si muove nella stessa direzione nella progettazione di hardware e veicoli, puntando su motori dai consumi sempre più ottimizzati. – Per molto tempo, i due grandi obiettivi per noi e per tutti gli altri fabbricanti sono stati da un lato il risparmio di carburante e dall’altro quello che chiamiamo “uptime”, ovvero l’affidabilità, afferma Mats Franzén. LA QU ESTION E CAR B U RANTE diventa sempre più complessa e chi produce motori deve rendersi conto che le regole del gioco sono drasticamente cambiate. Tuttavia, mentre il prezzo del petrolio continua la sua ascesa e le normative ambientali hanno ridotto le emissioni di circa il 90% (le emissioni di particolato sono finora diminuite del 98%), il risparmio di carburante ha Fuelwatch è il contributo con cui Volvo Trucks cerca di aiutare i propri clienti a ridurre i costi del carburante. TRE INNOVAZIONI TECNICHE CHE RIDUCONO I CONSUMI E PROTEGGONO L’AMBIENTE I L MOTOR E A SCOPPIO non diventerà mai una macchina del moto perpetuo, ma la sua evoluzione storica ha dato vita un’autentica rivoluzione, con un’efficacia sempre maggiore. Il turbocompressore, l’intercooler e il comando elettronico hanno reso gli autocarri diesel più robusti, ecologici e con un risparmio di carburante pari a circa il 50%. Vi sono tre conquiste tecnologiche alla base della maggior efficienza dei motori, accompagnata dalla riduzione dei consumi e delle emissioni: il turbocompressore spinge l’aria nei cilindri. Maggiore è la quantità d’aria e maggiore sarà l’efficienza della combustione. Consente una coppia elevata a un basso numero di giri. AN N I 50: l’intercooler abbassa la temperatura dell’aria, con conseguente aumento dell’efficienza. AN N I 70: AN N I 90: il comando elettronico del motore diesel regola con precisione la quantità di carburante e il momento dell’iniezione. Efficienza del motore, 1935–2010 50 45 40 % 35 30 25 20 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 Anno compiuto altri passi avanti (!). Nel 1975, un autocarro da 40 tonnellate consumava oltre 4,5 di gasolio ogni 10 km. Attualmente, i consumi sono stati ridotti a poco meno di 3 litri, con un risparmio del 40%. Per l’anno 2020, Volvo prevede un ulteriore incremento del risparmio di carburante pari al 10–15%. – I motori vengono perfezionati di continuo, ma ultimamente avanziamo un po' a rilento. Le grandi innovazioni sono state compiute. Ora si tratta di lavorare con costanza per ridurre ancora qualche punto percentuale qua e là, prevede Mats Franzén. In futuro, la tematica ambientale assumerà un’importanza ancora maggiore. – La grande minaccia è rappresentata ovviamente dal diossido di carbonio e dai gas serra, strettamente collegati all’utilizzo di combustibili fossili, ovviamente inevitabili. Un basso consumo di carburante è quindi fondamentale non solo dal punto di vista economico, afferma Mats Franzén. Con la prima crisi energetica del 1973, i paesi produttori di petrolio si resero improvvisamente conto di avere a disposizione una risorsa non inesauribile e iniziarono dunque a farsi pagare adeguatamente. Il gasolio continua quindi a essere il re incontrastato nel settore dei trasporti pesanti. – Il gasolio si è finora dimostrato la soluzione migliore per avere una determinata quantità di carburante nel veicolo mantenendo al tempo stesso un certo carico utile. Continueremo naturalmente a sviluppare i motori diesel e i veicoli, ma gli strumenti più utili sono probabilmente la formazione dei conducenti e i sistemi guidati di logistica. Dynafleet, ad esempio, è sia un ausilio alla navigazione che uno strumento di pianificazione dei trasporti in grado di potenziare lo sfruttamento della capacità di carico. N Dati su Fuelwatch Fuelwatch è una serie di accorgimenti per il risparmio di carburante, in cui la formazione del conducente ha un ruolo primario. Per raggiungere un risultato è necessario però un approccio integrale: l’autocarro deve essere adeguato alle condizioni e al tipo di trasporto per cui verrà utilizzato. Deve inoltre essere dotato di Dynafleet e di un avanzato sistema di spoiler con copriruote aerodinamici. La luce supplementare e gli elementi di disturbo dell’aerodinamicità devono essere eliminati. La catena cinematica, la trasmissione e i pneumatici devono essere adeguati al tipo di attività prevista e l’autocarro deve essere dotato di I-Shift. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 21 Funzionamento Le molteplici funzioni dell’intercooler L’intercooler è uno scambiatore di calore passivo privo di parti mobili. In un Volvo FH16 è composto da circa 10 kg di alluminio che forniscono al motore un’alimentazione di 0,5 metri cubi di aria refrigerata al secondo. Ne deriva una maggior potenza del motore, una riduzione delle sostanze nocive nei gas di scarico e un risparmio di carburante. TESTO AN DR EAS H U LT ILLUSTRAZIONI R I KAR D SÖDE RSTRÖM /SG B SE R BATOI DI DISTR I B U Z ION E DE LLA PR ESSION E Il serbatoio di aspirazione sul fondo distribuisce uniformemente in tutto l’intercooler l’aria a 205 gradi proveniente dal turbocompressore, che viene raffreddata rapidamente fino a circa 35 gradi. L’aria refrigerata in uscita dal serbatoio di emissione in alto è anch’essa compressa e occupa meno della metà dello spazio richiesto da quella calda, quindi il motore riceve una maggior quantità di ossigeno: 600 g/sec o più correttamente 0,5 metri cubi TU B I ROB USTI All’interno dei 42 tubi piatti ovali, dal diametro inferiore a 1 cm, avviene il raffreddamento dell’aria di mandata proveniente dal serbatoio di aspirazione. Il calore dell’aria del turbocompressore viene ceduto prima ai tubi e quindi all’aria fredda all’esterno. È fondamentale che i tubi siano completamente ermetici e che siano saldati come il resto della struttura in un’atmosfera controllata con un metodo chiamato “cab”. MAGG IOR SU PE R FICI E G RAZ I E ALLE DI RAMAZ ION I All'esterno, tra i 42 tubi è presente una serie di diramazioni. Lo scopo della lamiera di alluminio piegata è, come nel caso dei turbolatori, offrire resistenza all’aria e incrementare notevolmente la superficie di scambio termico. L’intercooler ha una superficie frontale pari a meno di 1 metro quadro, ma la superficie delle diramazioni corrisponde a oltre 15 metri quadri. Grazie ai 7 metri cubi/sec di aria fredda aspirata dalla griglia, le diramazioni raffreddano nuovamente i tubi, con l’aiuto del vento di crociera o se necessario della robusta ventola, che al massimo della potenza genera un vento corrispondente a quello prodotto da un autocarro a 200 km/h. 22 G LOB ETROT TE R N. 3 2007 “B RANCH I E” I NTE R N E Ogni tubo interno è riempito fino al bordo da cinque turbolatori, lamine di alluminio spesse decimi di millimetro e piegate come una fisarmonica, in modo non dissimile dalle diramazioni all’esterno. I turbolatori, però, non hanno una superficie liscia ma sono composti da "branchie": fessure oblunghe e parallele intagliate diagonalmente nella lamiera. La funzione delle “branchie” è quella di interrompere il modello di flusso generato dal passaggio dell’aria nei tubi; aumentano inoltre la superficie di scambio termico, rendendo più efficace il raffreddamento dell’aria di mandata. io e il mio volvo Una vita mobile DATI VEICOLO Trattore: Volvo 460 Cabina: Globetrotter Cambio: manuale Volvo Sospensione anteriore: Balestra Sospensione posteriore: Pneumatica Semirimorchio: Schwarzmuller Che tipologia è: Telonato Nome? Marco Iovic. Età? 28. Figli? Un figlio, si chiama Luca. Che tratte percorre? Serbia/Italia (Belgrado Milano) Che merci trasporta? Ora trasporto mobili, ma mi capita spesso di trasportare zucchero. Perché ha scelto Volvo? Sono dipendente, comunque mi trovo molto bene, il camion è forte e confortevole. Presso quale concessionaria ha acquistato il suo Volvo? In Italia (Dieselcar by Finazzi). Indizzo: AUTOROYAL Autoput n° 2, BELGRADO 381-112602-534600340 Lorem ipsum dolor sit amet consec G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 23 23 15-10-2007 16:47:52 Calì, il siciliano che ha fatto 13 TESTO RAI MON DO SANTUCCI FOTO MARCO R IVA i sono i tipi che si muovono accompagnati da un gran chiasso. Ci sono, però, anche quelli che prendono le decisioni – anche le più importanti – con grande discrezione. Il siciliano Angelo Calì, imprenditore nel mondo del trasporto, appartiene a questa seconda categoria perché, quando ha visitato la sede svedese della Volvo, ha maturato in silenzio una decisione che si è trasformata, in pochissimo tempo, nell’acquisto di ben 13 veicoli Volvo al top della gamma. Ecco com’è andata. C Lei, in casa Volvo, è già un personaggio: durante il suo viaggio in Svezia si è tenuto “defilato” per preparare il grande botto di un super acquisto! Mi conferma che in quattro e quatr’otto ha ordinato 13 Volvo FH16? Siamo più precisi: 13 Volvo FH16 580 HP! Come mai ha scelto un motore così potente, visto che ci sono versioni con motorizzazioni inferiori? Ho preso questa decisione da quando la mia flotta è passata al tachimetro digitale: dobbiamo fare le ore giuste, oggi non si può più rosicchiare niente, nemmeno un’ora. In altre parole cerchiamo di recuperare qualcosa, quindi ho puntato molto di più sulla potenza. Avevo pensato addirittura alla versione da 660 cavalli… ma poi, alla fine, mi sono “accontentato”. A noi servono, infatti, più cavalli e più potenza di frenata. Pensi che, coi nuovi mezzi, nel percorso Caltanissetta-Parigi riusciamo a recuperare qualcosa come quattro ore! Ci parli del suo lavoro, 24 quando è iniziato e cosa trasporta? Iniziammo nel 1978, qui a Caltanissetta. Con me c’erano mio suocero e altri soci per costituire una cooperativa che, all’epoca, contava su quattro o cinque camion. Il nostro mercato, allora, era solo nazionale; ma quando abbiamo cominciato a soffrire la concorrenza interna, ci siamo dedicati, anzi, specializzati nell’“estero” con trasporti specifici. Oggi siamo tre soci e la cooperativa si chiama C.I.A.M., trattiamo principalmente frutta all’andata e carni al ritorno. Quindi sempre pieni, e che tratte fate? Lavoriamo con Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Portogallo e Inghilterra; insomma, tutta l’Europa occidentale. Avevamo un obbiettivo: almeno una consegna giornaliera a Parigi. E così è. Rientrando, invece, consegniamo carni in tutto il sud d’Italia, da Bari a Trapani. Non facciamo logistica e i mezzi partono e tornano vuoti. Arrivano, li laviamo e disinfestiamo e ripartono prima di 35/36 ore. Facciamo anche 320/330.000 km l’anno di percorrenza per mezzo! Ci racconti un aspetto particolare della vostra attività. Di insolito posso dire che offriamo anche un tipo di trasporto che pochi fanno: portiamo i tonni freschi dalla Sicilia alla Francia del sud, dove un’azienda li seziona e il giorno stesso li spedisce in varie parti del mondo con l’aereo. Questo trasporto va effettuato in maniera ultrarapida: entro 48 ore dalla pesca il tonno deve essere a destinazione in Giappone o in America e noi consegniamo a Sete, vicino a Marsiglia, entro 30 ore. I tonni sono interi, appena pescati, e viaggiano comodi, veloci e sicuri, trasportati con il massimo della tecnologia Thermo King e con semirimorchi modernissimi. Quando avete deciso di “passare” la frontiera? Attorno al 1990 e da quel momento, strano a dirsi, ci siamo volutamente “limitati” nella crescita. Non abbiamo fatto, cioè, come tanti nostri colleghi che hanno aumentato il parco macchine in modo impressionante, per poi affrontare momenti di crisi per poco lavoro: noi cresciamo, strutturalmente, molto meno di quella che è la richiesta della nostra clientela. Per soddisfare questa domanda, ci avvaliamo, però, di padroncini che orbitano intorno alla nostra azienda e che ci fanno da “polmone”. In questo modo le nostre macchine lavorano a pieno ritmo e a pieno carico, prendendo il meglio dal lavoro. Gli altri ci aiutano, quando ne abbiamo bisogno. Quante macchine avete oggi? Oggi sono venti. Inizialmente, dal ’78 al 2002, avevamo solo Renault; poi, dopo un serio problema all’idroguida delle nostre macchine, abbiamo pensato di cambiare. Fu così che, il 23 aprile del 2004, in occasione della fiera Transpotec di Verona, abbiamo comprato la bellezza di dodici Volvo. Cos’è che vi aveva “sedotto” in quell’occasione? Parliamo piuttosto di ciò che ci ha limitato e costretti, per tanto tempo, a non andare in casa Volvo, e cioè la mancanza di un’officina autorizzata in zona. Questi primi 12 camion G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 24 15-10-2007 16:47:54 INTERVISTA A ANGELO CALÌ li abbiamo acquistati contando sull’officina di Catania, ma, lo scorso anno, prima di fare questa ultima operazione dei 13 FH16, ho voluto ottenere la promessa di avere nella nostra area l’assistenza ufficiale Volvo dalla Concessionaria COVIMED di Palermo. In questo modo le riparazioni all’ordine del giorno le possiamo effettuare dietro casa... ora abbiamo l’officina a 500 metri, e appena il mezzo è pronto lo ritiriamo. È difficile secondo lei, in questo periodo, trovare del personale specializzato affidabile? Tra personale viaggiante, amministrazione, uffici e officina siamo in 48 e posso assicurarle che trovare bravi addetti è difficilissimo: questo, purtroppo, è un problema di tutti i giorni. Soprattutto nel nostro sud dove questi ragazzi fanno sei mesi di lavoro con me – solo ed esclusivamente “messi in regola” – dopodiché si licenziano per andare alla concorrenza a condizioni svantaggiose per tutti e per il business stesso. Questo avviene continuamente. Pensi che siamo forse tra le pochissime aziende in Italia a gestire 20 macchine con 40 autisti regolarmente assunti, gli altri, se va bene, capovolgono i numeri: 40 macchine e 20 autisti. è dal ’90 che i nostri autisti viaggiano in coppia. Qual’è il suo pensiero sull’attuale situazione del trasporto? Oggi la situazione è disastrosa, ma penso che chi riuscirà a superare il 2007 e i primi mesi del 2008, riuscirà ad uscire dal tunnel. Questo accadrà perché spariranno tutti i trasportatori occasionali, quelli che lavorano con menefreghismo e chi non si è saputo aggiornare, anche con i mezzi. Consideri che, in proposito, il nostro veicolo più vecchio ha sette mesi di vita e che noi viaggiamo solo con i mezzi “in assistenza”; altra cosa che alcuni dei miei colleghi nemmeno conoscono. Cosa l’ha colpita, durante il suo viaggio in Svezia? In Svezia ho visto un’azienda con il massimo della serenità, tranquillità e correttezza. Ho incontrato delle persone che lavorano in assoluta armonia, ma non basta: straordinari sono la pulizia, l’ordine, la serietà e addirittura la pignoleria nelle piccole cose; qualità che fanno di un’azienda una grande azienda. Sicuramente quest’esperienza e la possibilità che ho avuto di provare il mezzo personalmente, hanno contribuito molto nella mia scelta. Dal tono appassionato e deciso con cui Calì parla del suo lavoro, diventano quasi invidiabili quei bravi tonni che viaggiano così ben accuditi, “comodi” e freschi… Scherzi a parte si tratta di un altro primato nostrano, esportato e apprezzato oltre i nostri confini; frutto di coraggio e determinazione; qualità che, fortunatamente per Calì, sono ormai indispensabili per primeggiare. G G LOB LOB ETROT ETROT TE TE R R N. N. 3 1 2007 2006 GT3 2007.indd 25 25 15-10-2007 16:47:55 I trasporti stradali sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea TESTO TOB IAS HAM MAR FOTO E R I K LU NTANG trasporti stradali dovranno cambiare radicalmente nei prossimi anni, se si vorrà concedere una possibilità di successo alle prospettive europee in materia di ambiente e di mobilità. È questo il parere che la Commissione europea ha espresso nella nuova iniziativa in materia di politica dei trasporti. In un'intervista a Inside Lane, il Direttore Generale della Direzione Generale dell'Energia e dei Trasporti, Matthias Ruete, spiega in che modo realizzare i cambiamenti. I L'anno scorso, la Commissione europea ha lanciato un'iniziativa volta a promuovere un traffico sostenibile sul lungo periodo in Europa. Quali sono gli aspetti salienti della proposta? "Il nostro obiettivo primario è elaborare una politica dei trasporti sostenibile, in grado di garantire un utilizzo ecocompatibile e sicuro di tutti i mezzi di trasporto disponibili, senza compromettere la mobilità all'interno dell'Unione. Lo scopo è promuovere l'utilizzo ottimale di tutti i mezzi di trasporto, pur mantenendo inalterata la competitività della società del 26 suo complesso. Nell'iniziativa abbiamo adottato un approccio olistico nei confronti della politica dei trasporti, sullo sfondo dei cambiamenti rapidi e decisivi che il settore dei trasporti ha subito negli ultimi anni. La proposta si basa, inoltre, sui Libri bianchi in materia di trasporti, presentati dall'UE nel 1992 e 2001." Da allora quali sono stati i cambiamenti più importanti? "In primo luogo, l'Unione Europea è oggi molto più grande. Quando abbiamo definito la politica dei trasporti, i regolamenti riguardavano principalmente la cosiddetta "banana blu", vale a dire l'area ricca che si estende da Manchester a Milano. Ora abbiamo un'unione politica costituita da 27 Stati membri, che si estende dalla Finlandia a Cipro e dal Mar Nero alla costa atlantica. La situazione, quindi, è completamente diversa. L'UE, inoltre, è mutata da un punto di vista politico. Oggi si presta una maggiore attenzione, rispetto al passato, alle strategie in materia di occupazione e di crescita. Nel contempo, tuttavia, il settore dei trasporti è cresciuto fino a diventare un'industria globale, più complessa e più vulnerabile che mai alla concorrenza. Il quarto punto riguarda il fatto che le innovazioni e i sistemi di trasporto intelligenti hanno fatto il loro ingresso nel settore, una tendenza che occorre rafforzare ulteriormente. Il quinto punto, che costituisce di fatto l'aspetto più importante, è che i cambiamenti climatici sono entrati a far parte, a pieno titolo, dell'agenda politica. La lotta contro i gas a effetto serra costituisce, ora, uno dei nostri obiettivi principali, sia in termini di politica energetica, sia per quanto attiene alle emissioni di anidride carbonica nel settore dei trasporti." Su quali settori state concentrando l'attenzione? "Le nostre proposte coprono vari ambiti del settore dei trasporti. Stiamo adottando misure idonee a rafforzare la pianificazione logistica e l'efficienza energetica, a stimolare la crescita dei biocarburanti G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 26 15-10-2007 16:47:59 INTERVISTA A MATTHIAS RUETE e a contrastare la congestione del traffico negli aeroporti, per citare solo alcuni esempi. Nel 2007, lavoreremo in particolare per identificare e affrontare i colli di bottiglia presenti nel traffico stradale, pubblicheremo un testo di lavoro sui trasporti urbani e analizzeremo a fondo i cosiddetti "corridoi prioritari per le merci" per la rete ferroviaria. Inoltre, concentreremo l'attenzione sulla sicurezza del traffico e sul programma che abbiamo denominato TEN (reti transeuropee dei trasporti) allo scopo di collaborare con il settore privato e finanziare gli investimenti nelle infrastrutture marittime e ferroviarie." Una delle strategie principali dell'iniziativa mira a favorire il passaggio dal traffico su strada al traffico marittimo e ferroviario. Qual è il ragionamento che avete seguito, in questo caso? "Con un aumento previsto del trasporto su strada di oltre il 45% nei prossimi anni, raggiungeremo livelli di congestione del tutto insostenibili sul lungo periodo. I trasporti su strada costituiranno sempre il mezzo di trasporto più importante per gli spostamenti su brevi distanze, ma nel caso di rotte più lunghe occorrerà adottare soluzioni maggiormente intermodali, ossia che uniscano trasporti via mare, su rotaia e su strada. Premesso tutto ciò, la congestione del traffico non è l'unico fattore importante, dato che il trasporto su strada deve essere anche più rispettoso dell'ambiente. Riusciremo a raggiungere questo risultato soltanto se utilizzeremo sistemi di trasporto intelligenti, la logistica, carburanti ecocompatibili e se miglioreremo l'attenzione alla sicurezza. Uno sviluppo possibile è disporre, tra altri 30 anni, di autocarri alimentati a idrogeno, azionati attraverso un sistema integrato GSM-Galileo, che viaggino sulle autostrade mentre i conducenti dormono la maggior parte del tempo e prendono il controllo del veicolo soltanto quando è tempo di lasciare l'autostrada per raggiungere il centro logistico. Può sembrare una visione molto futuristica, ma in sostanza quello che conta è trovare nuove soluzioni che funzionino a lungo termine." Con quali strumenti state lavorando? "Il trasporto intermodale avrà successo soltanto se disporremo di un'infrastruttura ferroviaria efficiente, con offerte competitive per i clienti. A questo proposito, dobbiamo continuare a liberalizzare le ferrovie. I trasporti su rotaia sono aumentati nei paesi in cui le ferrovie sono state deregolamentate. Nel contempo, dobbiamo investire in infrastrutture. Esistono ancora troppi ostacoli tecnici che impediscono di viaggiare in treno senza problemi da Göteborg a Lisbona, per fare un esempio. Nel settore dei trasporti su strada, dobbiamo modernizzare la legislazione. In questo caso, ci occuperemo di problemi quali l'accesso al mercato e l'accesso alle professioni nel settore dei trasporti, al fine di incoraggiare una concorrenza più uniforme. Inoltre ci impegneremo con fermezza per migliorare la sicurezza stradale. L'obiettivo è ridurre il numero di decessi provocati da incidenti stradali nell'UE-15 dagli attuali 40.000 all'anno a 20.000 all'anno." Adotterete incentivi e provvedimenti finanziari? "Il Parlamento europeo ci ha chiesto di elaborare una proposta per internalizzare i costi esterni, per esempio facendo sì che gli utenti paghino maggiormente per le emissioni di gas di scarico e l'utilizzo della rete viaria. Presenteremo la proposta il prossimo anno. È ancora troppo presto per dire che forma assumerà la soluzione adottata, ma un'alternativa realizzabile consiste nel variare, per esempio, i pedaggi autostradali sulla base di quanto è "pulito" un veicolo. Altri incentivi finanziari sono dati dagli investimenti che stiamo effettuando nei programmi TEN e Marco Polo, con cui sovvenzioniamo l'ampliamento dei trasporti ferroviari e marittimi, al fine di renderli maggiormente convenienti in termini di costi. Molti degli interventi riguardano specificamente le infrastrutture portuali, ma potrebbero estendersi anche a sovvenzioni per l'esecuzione delle stesse operazioni." Cosa possono fare le aziende private? "Stanno già facendo molto. Tuttavia, possono apportare un contributo ulteriore intervenendo in maniera più incisiva, per esempio, sulla sicurezza, sui carburanti ecocompatibili e sui sistemi di trasporto intelligenti." DIREZIONE GENERALE DELL'ENERGIA E DEI TRASPORTI La Direzione Generale dell’Energia e dei Trasporti ha sede a Bruxelles e opera sotto la supervisione di Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione europea e commissario per i trasporti, e di Andris Piebalgs, commissario per l'energia. La Direzione Generale è diretta da Matthias Ruete e conta più di 1000 dipendenti, ripartiti in dieci direzioni che hanno sede a Bruxelles e a Lussemburgo. Oltre a formulare le politiche UE in materia di energia e di trasporti, compresi gli aiuti di Stato, la Direzione Generale si occupa dell'amministrazione dei programmi economici di sostegno alle reti transeuropee, allo sviluppo tecnologico e all'innovazione. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 27 27 15-10-2007 16:48:04 VOLVO TRUCKS UPDATE La Fondazione Volvo Environment Prize premia un visionario dell’energia LA FONDAZIONE Volvo Environment Prize ha assegnato il 2007 Volvo Environment Prize ad Amory B. Lovins del Rocky Mountain Institute (Stati Uniti) per le sue eccezionali innovazioni nel settore dell’energia. Nel corso degli ultimi 30 anni ha infatti fornito un contributo fondamentale, introducendo nuovi know-how teorici e applicazioni pratiche allo scopo di contenere i consumi energetici. Per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e risolvere i problemi connessi al clima, è essenziale che l’energia venga utilizzata in modo più efficiente. Amory Lovins ha sviluppato numerosi e importanti concetti tecnici ed economici e ha ideato piani di azione per vari provvedimenti. Inoltre: • è da tempo il principale sostenitore dell’idea che una gestione più efficiente dei consumi rappresenti il metodo più efficace per risolvere il problema energetico. • ha partecipato alla stesura di 25 libri, ha scritto centinaia di articoli scientifici di interesse generale e ha tenuto migliaia di presentazioni e lezioni sul tema dell’energia. • ha dimostrato che i provvedimenti connessi al clima possono anche essere redditizi. Per garantire un supporto alle sue idee, ha collaborato strettamente con figure di spicco del mondo politico e dell’industria e ha fornito servizi di consulenza ad aziende e 28 organizzazioni internazionali. • ha sviluppato un modello, il Capitalismo Naturale, che dimostra come gli investimenti in provvedimenti sistematici e su larga scala per l’ottimizzazione dei consumi possano offrire considerevoli profitti in termini sia finanziari che di risorse. • ha sostenuto la necessità per gli Stati Uniti di fare a meno del petrolio entro il 2040, per mezzo di provvedimenti basati sul mercato e senza alcun impatto negativo sull’economia del paese. • ha creato Hypercar®, una concept car ultraleggera a ridotto consumo di energia ed emissioni minime, presentata per la prima volta nel 1990. Da allora, Hypercar Inc., in collaborazione con terze parti, ha sottoposto questo concetto a continui perfezionamenti. • per 30 anni si è impegnato a sistematizzare, sviluppare e introdurre nuove soluzioni energetiche basate sul mercato e finanziariamente praticabili, che tengano in considerazione sia il quadro generale che la complessità dei problemi coinvolti. Il problema dell’energia è sempre stato al centro dell’attenzione e sono state presentate applicazioni utilizzabili in settori quali la cantieristica, i trasporti e numerose altre aree. Il cambiamento climatico provocato dall’uomo costituisce forse la più grande sfida che l’umanità deve oggi affrontare. Quest’anno, l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, Comitato intergovernativo sul mutamento climatico) ha presentato un rapporto in cui si ribadisce l’importanza di ridurre del 5080% i gas a effetto serra nel periodo compreso tra il 2000 e il 2050 per limitare l’aumento della temperatura globale a 2,5° C rispetto all’era pre-industriale. Per poter raggiungere gli obiettivi climatici internazionali, il mondo industrializzato deve dare l’esempio e iniziare a contenere i consumi di carburanti fossili. Questo è possibile solo migliorando l’efficienza dei consumi energetici. Il vincitore del premio di quest’anno è un esponente di un’area di grande importanza e la Fondazione Volvo Environment Prize è particolarmente lieta che la giuria abbia scelto di dedicare la propria attenzione a questo problema. Le idee, i suggerimenti e le soluzioni tecniche di Amory Lovins sono state spesso messe in dubbio al momento della loro presentazione, sebbene il tempo abbia dimostrato il talento e la lungimiranza di questo scienziato. Idee e soluzioni che inizialmente sembravano solo spettacolari, hanno poi ottenuto un’approvazione generale e si sono ormai trasformate in standard consolidati. Amory Lovins ha dedicato tutta la sua vita professionale a rendere più efficiente la gestione dell’energia. Il lavoro pionieristico che ha svolto ha consentito ad altri di seguire le sue orme, promuovendo così lo studio di nuove aree di ricerca e applicazioni pratiche. In qualità di fondatore e responsabile scientifico del Rocky Mountain Institute, ha creato una piattaforma per la ricerca e l’interazione a cui si devono gran parte delle innovazioni del settore energetico. Amory Lovins, fisico visionario e creativo, è da lungo tempo un leader nel campo dell’efficienza energetica e un uomo che mette in pratica le proprie convinzioni. In una località sciistica del Colorado a 2200 metri di altitudine sul livello del mare, Lovins coltiva, tra molte altre cose, manghi e banane nella “giungla” dell’istituto, che ha sede in un edificio costruito seguendo i principi di una gestione efficiente dell’energia e che utilizza il sole come principale fonte di riscaldamento. Il 2007 è il diciottesimo anno consecutivo che la Fondazione Volvo Environment Prize assegna il premio a esperti e ricercatori di fama mondiale. Introdotto nel 1988 allo scopo di supportare e attirare l’attenzione sulle attività di ricerca e sviluppo in campo ambientale, è attualmente considerato uno dei riconoscimenti ambientali più prestigiosi. Il premio, che verrà conferito durante una cerimonia che si terrà a Stoccolma il 1 novembre 2007, ammonta a 1,5 milioni di corone svedesi (circa 161.500 euro). G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 28 15-10-2007 16:48:11 LA TUA GUIDA ALLE NOTIZIE VOLVO TRUCK ITALIA Volvo Trucks investe nell’impianto di verniciatura di Umeå Volvo Trucks è in procinto di investire quasi 1,1 miliardi di corone svedesi (oltre 118 milioni di euro) nel proprio impianto di verniciatura delle cabine di Umeå. L’investimento copre i costi per nuovi macchinari produttivi e iniziative il cui scopo è aumentare la capacità e la flessibilità dello stabilimento di produzione. Negli ultimi anni, l’impianto di verniciatura delle cabine Volvo Trucks di Umeå è stato radicalmente modificato. Volvo Trucks ha quindi deciso di modernizzare e riprogettare anche l’officina, allo scopo di implementare un livello tecnologico senza precedenti. Quest’ultimo investimento riguarda anche la sostituzione dei macchinari di produzione, che hanno ormai circa 20 anni. Gli investimenti precedenti hanno consentito di installare una moderna linea di montaggio e una nuova officina di verniciatura, la più pulita del mondo in termini di emissioni di solventi. L’obiettivo è rendere l’impianto di Umeå completamente privo di emissioni di anidride carbonica entro pochi anni. Le due linee di montaggio attuali verranno sostituite da un nuovo e flessibile sistema che permette di realizzare vari modelli di cabine su una stessa linea, incrementando così il grado di automazione e flessibilità. Questa modifica, che influirà positivamente sul livello di capacità e di efficienza, verrà successivamente estesa all’intero impianto, senza richiedere alcuna interruzione delle attività produttive. Nel corso dell’anno, Volvo Trucks presenterà al consiglio di amministrazione della contea di Västerbotten, e alla relativa delegazione di valutazione ambientale, la richiesta per una nuova licenza di esercizio che copra tutte le operazioni dell’azienda. Considerata la crescente domanda di veicoli pesanti a livello globale, Volvo Trucks dovrà aumentare i volumi di produzione in tutto il mondo e quindi anche nello stabilimento di Umeå. L’azienda intende studiare le possibilità di incremento della capacità nell’ambito della nuova licenza di esercizio. La nuova autorizzazione estesa, che consentirà di produrre 66.000 cabine all’anno, è stata concessa nell’aprile del 2007. Ecco gli autocarri Volvo privi di emissioni di anidride carbonica Il Gruppo Volvo è la prima casa produttrice di veicoli a realizzare sette autocarri dimostrativi, nessuno dei quali genera emissioni di anidride carbonica dannose per l’ambiente durante la guida. Questi autocarri, presentati per la prima volta alla fine di agosto a Stoccolma, sono dotati di motori diesel modificati in modo da poter utilizzare sette diversi tipi di carburanti liquidi e gassosi rinnovabili. “Volvo si sente parte del problema climatico, ma oggi ha dimostrato che i trasporti privi di emissioni di anidride carbonica possono diventare realtà e che, in qualità di casa produttrice di veicoli, può essere e sarà parte anche della soluzione di tale problema”, ha dichiarato Leif Johansson, CEO del Gruppo Volvo. I sette autocarri Volvo FM montano motori Volvo da 9 litri appositamente modificati dagli ingegneri del Gruppo per illustrare le potenzialità dei trasporti privi di emissioni di anidride carbonica. In base all’ormai noto rapporto Stern, circa il 14% delle emissioni globali totali di anidride carbonica provengono dal settore dei trasporti e il 10% dai trasporti su strada. Non sono tuttavia disponibili informazioni sulla percentuale dei livelli di emissioni imputabile al trasporto di carichi. Un calcolo basato su statistiche e condizioni europee, in base al quale le auto private producono il 60% delle emissioni di anidride carbonica e il trasporto di carichi il restante 40%, indica che quest’ultimo genererà circa il 4-5% delle emissioni totali di anidride carbonica. “In qualità di uno dei principali produttori mondiali di veicoli pesanti, motori diesel e autobus, il Gruppo Volvo si sente parte del problema climatico”, ha affermato Leif Johansson, CEO di Volvo. “Tuttavia, i problemi ambientali sono una delle aree a cui abbiamo attribuito la massima priorità e, grazie alle risorse e alle conoscenze di cui disponiamo, possiamo essere e saremo parte anche della soluzione”. I sette autocarri presentati a Stoccolma possono essere alimentati utilizzando altrettanti carburanti e/o combinazioni di carburanti rinnovabili: biodiesel, biogas combinato con biodiesel, etanolo/ metanolo, DME, diesel sintetico e gas idrogeno combinato con biogas. Poiché tutti questi carburanti vengono prodotti a partire da materie prime rinnovabili, durante la combustione non immettono anidride carbonica nell’ecosistema e, di conseguenza, non danneggiano l’ambiente. “Il motore diesel è un convertitore di energia estremamente efficiente, perfettamente adattato all’utilizzo di numerosi carburanti rinnovabili, sia liquidi che gassosi”, ha dichiarato JanEric Sundgren, dirigente del Gruppo Volvo e Vicepresidente Senior della divisione Public and Environmental Affairs. “Grazie alla profonda conoscenza delle tecnologie connesse ai motori di cui disponiamo e ai nostri ingenti volumi di produzione, siamo in grado di realizzare motori che utilizzano diversi carburanti rinnovabili e anche di creare i presupposti per trasporti privi di emissioni di anidride carbonica in aree di prodotti quali autobus, macchinari per la cantieristica e imbarcazioni”. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 29 29 15-10-2007 16:48:12 VOLVO TRUCKS UPDATE Primo impianto al mondo privo di CO2 L’impianto di produzione di autocarri del Gruppo Volvo con sede a Ghent è il primo stabilimento al mondo privo di emissioni di anidride carbonica. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta a settembre. Il progetto, incentrato su una rielaborazione dell’uso dell’energia, è stato avviato nel 2005. Marc Seghers, responsabile del progetto presso l’impianto di Ghent, è lieto, ma anche orgoglioso, dei risultati ottenuti. “Siamo riusciti a trasformare in realtà un progetto che sembrava quasi impossibile da realizzare. Tutti e tre gli impianti di Volvo Europa Truck si sono impegnati al massimo nei rispettivi programmi di risparmio energetico. 30 Siamo, naturalmente, lieti di essere i primi ad aver eliminato le emissioni di anidride carbonica, ma l’aspetto più importante è che il Gruppo Volvo sta dimostrando al mondo con quanta serietà applica uno dei propri valori fondamentali, ovvero il rispetto per l’ambiente. Non possiamo negare la nostra parte di responsabilità per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, ma ora abbiamo la possibilità di presentare i risultati che siamo riusciti a ottenere per risolvere il problema”, ha affermato. L’impianto, che ha già 30 anni, è stato rinnovato su vasta scala. Per aumentare la luce naturale, sono state installate finestre sul tetto e pareti e pavimenti sono stati riverniciati con colori più chiari. Questo consente di ridurre la necessità di ricorrere all’illuminazione elettrica e di spegnere completamente le luci durante il giorno. Il sito è stato dotato di tre turbine eoliche, che soddisfano metà del fabbisogno energetico dell’impianto. La restante metà è coperta dall’elettricità “verde” certificata fornita dalla società belga Electrable. Numerosi ministri belgi, politici locali provenienti da questa regione e rappresentanti dell’Unione Europea hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione. Per il mese di ottobre è inoltre prevista l’organizzazione di un “giorno della famiglia”, dedicato a tutti i dipendenti e ai loro familiari. G LOB ETROT TE R N. 3 2007 GT3 2007.indd 30 15-10-2007 16:48:14 NUOVO VOLVO FL Il nuovo Volvo FL da 7 litri, con una capacità di carico da 12 a 18 t, è stato progettato per affrontare la giungla metropolitana. Leggero e rapido, Volvo FL possiede un’eccezionale manovrabilità ed è la soluzione ideale per la città, dalla distribuzione delle merci alla raccolta dei rifiuti. Il vostro Concessionario di fiducia vi proporrà il mezzo che fa al caso vostro, oltre a servizi specialistici di qualità, contratti di assistenza e assicurazione. Questo è un Volvo FL di nuova generazione, questa è Performance Totale. VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS www.volvotrucks.it GT3 2007.indd 31 15-10-2007 16:48:18 VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS www.volvotrucks.it GT3 2007.indd 32 15-10-2007 17:31:33