Carcere di Ivrea

Transcript

Carcere di Ivrea
Carcere di Ivrea, agenti richiamati al lavoro:
"Grande sforzo senza personale"
Appello dell'Osapp alle autorità competenti dopo la richiesta
della direzione per l'iniziativa 'Insieme è più' bello
Carcere di Ivrea, agenti richiamati al lavoro: "Grande sforzo senza personale"
Gli agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di
Ivrea sono sul piede di guerra per la storica carenza di
organico dopo che oggi, sabato 4 febbraio 2017, sono stati
richiamati al lavoro dalla direzione per l'iniziativa 'Insieme è più
bello' che comporta l'apertura del penitenziario al pubblico.
"Nonostante la gravissima carenza di personale di polizia
penitenziaria - dice Raimondo Vinti, segretario locale dell'Osapp,
sindacato di polizia penitenziaria - le attività vengono assicurate
solo grazie al forte sacrificio, alla professionalità e all'abnegazione
della polizia penitenziaria i cui turni oggi si protrarranno anche
oltre l'orario stabilito. Ci rivolgiamo a chi ha competenza sul
carcere affinché assegnino personale poiché quello attuale è
stremato e sofferente, da tempo attende rinforzi e non ce la fa più".
CV PR
LA STAMPA
SABATO 4 FEBBRAIO 2017
.
51
P
ROVINCIA
& CANAVESE
Ivrea, allarme bomba in tribunale
Falso allarme bomba, ieri mattina, in Tribunale. Tanto è bastato, però, per mettere in agitazione i dipendenti. Il sopralluogo è stato
effettuato con cani anti esplosivo dal nucleo
cinfofilo dei carabinieri di Volpiano. Si indaga
per rintracciare il mitomane.
[G. MAG.]
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Diario
Clima pesante
Ceresole Reale
Nelle scorse settimane sono
emersi episodi di violenza
e maltrattamenti ai danni
di alcuni detenuti
Gli Amici del Gran Paradiso
premiano l’ingegnere del Gottardo
Festa per due, oggi a Ceresole
Reale, voluta dall’associazione
Amici del Gran Paradiso: al vescovo
Luigi Bettazzi, da 50 anni in Canavese, viene conferito il titolo di socio
onorario del sodalizio; e all’ingegnere rivarolese Federica Sandrone, «custode» in Svizzera del tunnel
ferroviario più lungo al mondo
(quello del San Gottardo) va il Pre- Federica Sandrone
mio Amici del Gran Paradiso 2016.
Il programma prevede alle 11,30 la messa celebrata da monsignor Bettazzi, quindi il pranzo al rifugio «Massimo Mila», il
cui ricavato andrà a sostenere i progetti degli Amici del Gran
Paradiso per il 2017. Quindi la consegna dei riconoscimenti e la
nomina del nuovo direttivo dell’associazione.
[MAU. SAR.]
n
GIAMPIERO MAGGIO
«Insieme è più bello» e allora il carcere di Ivrea, oggi,
apre le celle ai detenuti per
una giornata di convivialità
e socializzazione. L’iniziativa può anche essere letta come un tentativo per stemperare i toni e le polemiche dopo i fatti che raccontano di
episodi di violenza e maltrattamenti ai danni di alcuni detenuti. Resta il fatto che
sulla vicenda vigila il faro di
alcune forze politiche, del
Garante ma anche della procura di Ivrea. Gli episodi denunciati tra il 2015 e lo scorso autunno e finiti sul tavolo
del procuratore capo
di Ivrea,
Giuseppe
Fe r r a n d o
hanno portato
all ’a p e r t u ra
di diversi
fascicoli
c o n t r o
Di Rienzo
ignoti. «E’
una situazione, quella del carcere
Eporediese – conferma il capo della procura – che monitoriamo costantemente».
Un pranzo in corridoio
E se sui casi di maltrattamenti si indaga, dall’altra
parte l’amministrazione penitenziaria tenta di riportare
un clima più sereno all’interno della struttura. Oggi tutti
i detenuti, a parte quelli ristretti in isolamento, trascorreranno l’intera giornata al di fuori delle celle: consumeranno il pranzo (con un
menù che prevede crostini al
salmone, taboulè di cous
cous al tonno, sformatino di
spinaci e dolci) in corridoio e
in compagnia. Saranno loro
stessi a collaborare per organizzare al meglio la giornata
assieme agli esponenti dell’associazione Itaca. L’inizia-
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Operazione della Finanza di Ivrea
Evade il fisco per mantenersi
le serate nei night club
FOTO BARBARA TORRA
n Evade il fisco per soddisfare il suo vizietto notturno, quel-
Ivrea, dopo le polemiche
Il carcere apre le celle
I detenuti per un giorno
staranno tutti insieme
Si pranza nei corridoi e poi lo spettacolo teatrale
tiva, in parte di matrice cattolica, è già stata proposta, prima di Natale, al Cotugno-Lorusso di Torino con una formula simile. «I detenuti – spiega Assuntina Di Rienzo, direttrice del carcere - sono autorizzati a posizionare i vari tavolini, quelli che normalmente
si trovano all’interno della cella, nei corridoi della sezione
organizzando così la tavolata». Nel corso della giornata,
chi lo vorrà, potrà prendere
parte allo spettacolo teatrale
«Sbarre di carta», promosso
sempre dalla stessa associazione culturale.
Straordinari per gli agenti
E’ ovvio che, vista la situazione,
anche gli agenti della polizia penitenziaria, tutti in uniforme di
ordinanza, saranno chiamati ad
uno sforzo aggiuntivo. Gli addetti all’ufficio servizi provvederanno a garantire la copertura di tutti i turni e verrà utilizzato anche personale delle cosiddette cariche fisse, mentre al-
meno 5 agenti saranno chiamati alla sorveglianza costante del
padiglione nel quale si svolgeranno sia il pranzo, sia lo spettacolo teatrale. Sulla vicenda è intervenuto anche l’Osapp, uno
dei due sindacati della polizia
penitenziaria: «Ancora una volta veniamo chiamati ad uno
sforzo ulteriore da parte dell’amministrazione carceraria e
ancora una volta diamo la nostra disponibilità con spirito di
sacrificio e abnegazione».
lo della frequentazione di night club. Nei guai è finito un imprenditore canavesano, single, di 66 anni che per non pagare
nessuna imposta sul reddito della sua florida azienda individuale usava espedienti oramai in disuso. Per nascondersi meglio al fisco esercitava la propria attività in una sede diversa
da quella ufficiale, riuscendo in tal modo a non dichiarare ricavi per circa 600 mila euro e a non versare 100 mila euro di
Iva. I finanzieri del Gruppo di Ivrea, usando le banche dati
hanno posto fine a questa condotta disdicevole. Ora l’imprenditore dovrà pagare tutte le imposte finora evase.
[G. MAG.]
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Ivrea
Al Garda nuovo allestimento
dedicato alle arti dell’oriente
Si è inaugurato ieri il nuovo allestimento del percorso orientale
del Museo «Garda» di Ivrea: «Kisetsu. Il senso delle stagioni». Lacche, bronzi, tessuti, porcellane e
carte, prima suddivisi per tipologia di materiale, sono ora disposti
secondo le stagioni evocate nei decori e rappresentate nelle immagini: l’appartenenza a una stagione, Una delle opere esposte
nella cultura orientale si carica di
significati di profonda spiritualità. Per la prima volta si possono ammirare alcune pregiate xilografie da poco restaurate e porcellane realizzate con la tecnica a guscio d’uovo. Il
Museo è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il giovedì anche dlle 14,30 alle 18,30, il sabato dalle 15 alle 19.
n
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Valle Soana, la storia che si tramanda
La storia La tradizione franco-provenzale sceglie
ALESSANDRO PREVIATI
U
na tradizione che affonda le proprie radici nel
passato e che, al tempo
stesso, guarda al futuro. Carnevale all’insegna dei giovani,
quelli che l’altra sera, a Ronco
Canavese, sono stati chiamati a
interpretare i personaggi più
celebri della Valle Soana. Luca
Aimonetto e Martina Rigaldo
sono il Ruga e l’Ahcapineri 2017.
Coscritti della classe 1999 non
sono stati nominati a caso. «Il
ruga e l’ahcapineri non sono solo maschere - dice il sindaco di
Ronco, Danilo Crosasso - in
quanto identificano veri e propri mestieri tradizionali e dunque pezzi di storia franco-pro-
due giovani per le maschere del carnevale
Passato
e futuro
Luca
Aimonetto
e Martina
Rigaldo
sono il Ruga
e l’Ahcapineri
del Carnevale
edizione
2017
Entrambi
sono nati
nel 1999
venzale della vallata». Il ruga, lo
stagnino, era colui che lavorava
il rame; l’ahcapineri, invece, era
la donna che cuciva i costumi
tradizionali e confezionava gli
«ahcapin», le calzature tipiche
tanto care ai valsoanini. Il ruolo
dei personaggi, negli anni, si è
ritagliato un posto di rilievo
nella comunità, andando a
sconfinare ben oltre il «Carlevà
dla Val Soana» (che, tra l’altro,
andrà in scena a marzo): i due
personaggi, infatti, ogni anno
partecipano a numerose feste
tradizionali e vengono chiamati
nelle più svariate attività nei
borghi della vallata. «Al ruga e
l’ahcapineri è affidato un com-
pito oneroso: guidare la comunità durante i suoi momenti più
gioiosi con l’intento di vivere a
pieno le sue tradizioni che la
contraddistinguono da qualsiasi altre valle». Luca e Martina,
unici due coscritti in carica, sono tra i più giovani ruga e ahcapineri della storia e hanno deciso di portare avanti questa tradizione con «tenacia e amore
verso la valle». Ecco perchè sono stati scelti: un segnale di
speranza nel futuro di una montagna che, affidandosi ai propri
giovani, vuole continuare a vivere. Con le stessa tenacia di
Luca e Martina e delle rispettive famiglie, che di fronte allo
spopolamento della valle sono
rimaste a vivere «con grande
orgoglio» in montagna. Un auspicio condiviso dai promotori
del carnevale: «Che la loro giovane età possa rafforzare ancora più il legame con la storia, le
tradizioni e l’identità francoprovenzale della valle Soana».
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI