Bel Paese Web

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Bel Paese Web
1 Primo piano
13 febbraio 2010
15 giugno 2013
IL SALENTO DICE NO AI
PESTICIDI E CONCIMI CHIMICI
NELLE NOSTRE CAMPAGNE
Alessandro Chizzini
pag. 7
1
Lecce
A GIUGGIANELLO
UN MUSEO DEDICATO
ALL’ANTICA CULTURA CONTADINA
Giovanni Nuzzo
pag. 8
Settimanale
d’informazione del Salento
Anno XII n. 510
15.06.2013
Don Antonio,
la “cambiale
di Dio”
LECCE
Box chiusi al mercatino multietnico,
il Comune ritira le licenze
Valentina Zammarano
pag. 10
GALATINA
Inquinamento dalla Colacem?
Arriva la denuncia degli ambientalisti
Stefano Manca
pag. 16
SPETTACOLO
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Sound Makers Festival celebra i “beni
comuni” della cultura accessibile
Angela Leucci
pag. 18
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15 giugno 2013
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OPINIONI
15 giugno 2013
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Editoriale
La corsa ad ostacoli
della burocrazia
La lucerna
a cura di fra Roberto Francavilla
di Giovanni Nuzzo
Siamo stanchi e ormai sfiduciati delle promesse
elettorali dei politici, sempre pronti a sbandierare
ai quattro venti la modernizzazione del Paese e
la semplificazione burocratica nel tentativo di dare
sostegno allo sviluppo. È ormai noto a tutti che
la promozione del territorio e la crescita economica possono avere slancio solo attraverso
un’accelerazione dell’iter politico-amministrativo.
Le nutrite leggi farraginose e interpretative, le
complicazioni burocratiche, la pressione fiscale,
le autorizzazioni amministrative da parte di una
miriade di enti spesso distanti e avulsi dalle esigenze dei cittadini determinano un disincentivo
all’apertura di nuove aziende, piccole o grandi che
siano, determinando peraltro un calo dei consumi
e strangolando i cittadini che tentano di intraprendere la strada dell’impresa. Ogni Comune ha
una propria regola, una propria modulistica,
oneri amministrativi diversi, diritti di segreteria imprecisati, diverse tempistiche, confusione nell’interpretare le linee guida delle leggi.
Nel caso di vincoli urbanistici la situazione si complica ancor di più perché si possa esprimere il proprio parere. Impossibile per un cittadino districarsi
da solo in questa selva oscura di carte, bolli, incertezza e tanta attesa.
Al bando quindi comitati, commissioni, pareri
spesso solo consultivi, che rendono pesante il procedimento amministrativo dilatando tempi ed a
volte vanificando piani, programmi e progetti di
investimento. Non è sufficiente solo eliminare organismi inutili, ma anche fissare tempi certi e ottenere pareri univoci.
Una strada, a nostro parere, tuttavia lunga e in
salita da percorrere, ma che rappresenta l’unica
via se si vuole dare sostegno all’economia e incoraggiare la libera impresa. Solo se si snelliranno
le pratiche amministrative si avrà sviluppo nel territorio.
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Dal 15 giugno parte la raccolta delle angurie e,
anche quest’anno, il territorio appare impreparato
all’accoglienza dei lavoratori
Nella giornata di venerdì 7
giugno la Flai Cgil, la Cgil
Lecce e alcune associazioni di
volontariato hanno partecipato al sopralluogo effettuato da
Emergency nel territorio di
Nardò interessato dalla raccolta
stagionale delle angurie, raccolta che partirà ufficialmente
il 15 giugno. La visita nelle zone
utilizzate negli scorsi anni come
riparo per i lavoratori stagionali
stranieri, che arrivano nel territorio ogni estate per la raccolta
delle angurie e dei pomodori, ha
reso evidente lo stato di totale
abbandono in cui versano le
strutture.
Abbiamo incontrato almeno 30
lavoratori all’interno della cosiddetta “falegnameria”, struttura che è attualmente in uno
stato di estremo degrado -a nostro avviso peggiore dello scorso anno- in cui manca ogni tipo
di servizio. Pochi metri oltre, si
nota la situazione di abbandono della Masseria Boncuri,
dove non è stato ancora realizzato alcun intervento per
l’attivazione di servizi e sportelli.
Durante il sopralluogo è stato
inoltre evidenziata l’assenza di
un presidio di pronto intervento
sanitario: il primo pronto soccorso è infatti a Copertino, a
undici chilometri da Nardò.
Ragion per cui Emergency sta
valutando l’opportunità di essere presente in zona con il Polibus, un ambulatorio mobile
che presta servizio gratuito,
per periodi definiti, in aree a forte presenza di migranti, come le
aree agricole, i campi nomadi
o i campi profughi.
Antonella Cazzato
segretaria Cgil Lecce
Antonio Gagliardi
segretario generale
Flai Cgil Lecce
Uno dei Farisei invitò Gesù a
mangiare da lui. Ed ecco una
donna peccatrice di quella
città, stando dietro ai piedi di lui, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con
i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
L’evangelista Luca gode la fama di celebre pittore,
difatti ci presenta questa scena della vita di Gesù
con una limpidezza d’immagine tale da farci sentire non solo spettatori, ma coinvolti nel quadro,
al punto da poter accogliere l’annuncio di perdono
e di salvezza che il Maestro proclama nel contesto
di quella mensa imbandita: “Le sono perdonati
i suoi molti peccati perché ha molto amato. Invece, a colui al quale si perdona poco, ama poco”.
In questi giorni celebriamo Sant’Antonio di Padova
(1195-1231), lo consideriamo “santo di tutto il
mondo”, non come proprietà privata dei Francescani! Da coloro che narrano la sua vita sappiamo della sua predicazione a Padova in Prato
della Valle: cento frati confessori non erano sufficienti per la folla sterminata accorsa per il fascino della predica del Santo.
Nella mia permanenza in Turchia mi ha colpito la
scena che si rinnova ogni martedì nella chiesa dei
Francescani di Istanbul, dedicata a appunto
Sant’Antonio. Una folla enorme si mette in coda
davanti alla statua del Santo dove sono collocate
due ceste: una ricolma di pane profumato, l’altra vuota, con una scritta in tutte le lingue orientali e occidentali: “Se hai bisogno di pane, prendilo; se non ne hai bisogno, lascia qualcosa per
gli altri”. È un modo pratico per educare alla solidarietà, della quale parla spesso il Papa Francesco. La misericordia predicata da Sant’Antonio
ha due aspetti: l’amore a Dio che sempre perdona, l’amore al prossimo che si fa condivisione,
senza distinzione alcuna di razza, lingua o religione.
Amici di Belpaese, auguri a quanti hanno terminato l’anno scolastico e in bocca al lupo a quanti devono sostenere gli esami.
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15 giugno 2013
in copertina
Don Antonio in visita alla baraccopoli di Fondovalle
Don Antonio, la “cambiale di Dio”
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A cura di Andrea Colella
Ci sono piccole grandi storie che
amiamo raccontare. Storie che parlano di speranza, di amore, di sacrificio. Storie che vorremmo sentire più spesso per continuare a credere che, nonostante tutto, ogni essere umano ha il diritto di vivere la
propria vita con dignità. Storie
come quella di don Antonio Coluccia, un 38enne salentino che ha
fatto della propria vita una missione per aiutare chi ha più bisogno e
che a Roma, ancora prima di essere nominato sacerdote, da tempo assiste i bisognosi senza fissa dimora.
Dal suo “quartier generale” della
parrocchia di San Filippo Apostolo
(di cui è viceparroco) don Antonio
coordina da diversi anni una fitta
rete di contatti al fine di raccoglie-
re cibo, vestiti, coperte per quelli che
una volta si chiamavano “barboni”
e che oggi -oltre ad essere numericamente di più- sono sempre più
rappresentati da ex tossicodipendenti, disoccupati o soprattutto persone reduci da separazioni e divorzi che, pur avendo un lavoro, non ce
la fanno a sostenere il costo della vita
di una grande città.
Un’attività incessante che gli è valsa il soprannome di “cambiale di
Dio” presso i superiori della Curia
romana e gli amministratori comunali, per la sua richiesta continua di
beni di prima necessità o di contributi in denaro per il sostentamento
dei senzatetto. Gli abitanti del suo
quartiere si sono talmente affezionati
a lui che, quando nell’ottobre 2011
si palesò l’ipotesi di un suo trasferimento in Sicilia, in migliaia scesero
in strada per una fiaccolata di protesta, scrivendo nel contempo alla
Diocesi di Roma un’accorata lettera per far sì che don Antonio rimanesse a Roma.
Nell’agosto 2012, poi, avviene il
“miracolo”: grazie alla legge n.
109/1996 sui beni confiscati alla mafia, il Comune di Roma assegna a
don Antonio una villa in via Giustiniana appartenuta ad un boss della banda della Magliana, per farla
diventare un alloggio per senzatetto. La struttura, ristrutturata e inaugurata da poco tempo con il nome
di “Opera Casa di accoglienza Don
Giustino M. Russolillo”, ospita attualmente cinque persone che pre-
Dal “romanzo criminale” al “romanzo popolare”:
il piccolo miracolo della legge n. 109/1996
La creazione della “Casa di accoglienza
Don Giustino M. Russolillo” a Roma è
stata resa possibile, oltre che dalla volontà
incrollabile di don Antonio, anche dalla
legge n. 106 del 7 marzo 1996. Tale legge
introduce nuovi aspetti rispetto alla precedente legge n. 575/1965 e prevede che i
beni immobili confiscati alla criminalità
organizzata possano essere trasferiti al patrimonio del Comune ove l’immobile è
sito, per finalità istituzionali o sociali. Il
Comune può amministrare direttamente il
bene o assegnarlo in concessione a titolo
gratuito a comunità, ad enti, ad organizzazioni di volontariato, a cooperative so-
ciali o a comunità terapeutiche e centri di
recupero e cura di tossicodipendenti.
Tale legge rappresenta di fatto lo strumento più avanzato di contrasto alla criminalità organizzata nel campo culturale,
sociale ed economico, prevedendo la restituzione alla collettività di grandi patrimoni accumulati illecitamente e colpendo
le mafie in uno degli ambiti più importanti: la creazione del consenso sociale. Si
afferma in tal modo che il mito dell’invincibilità delle mafie è falso, che essa si può
sconfiggere e che la sua sconfitta può rappresentare in modo pratico e diretto una
risorsa per il territorio.
sto diventeranno quindici e che vi- raccolta di donazioni don Antonio
vono grazie alle donazioni dei fedeli. è riuscito a coinvolgere anche i suoi
Il principio seguito? La dignità. compaesani di Specchia, che regoDon Antonio afferma che nell’ac- larmente e con grande affetto gli incogliere gli ospiti si è tenuto conto viano pacchi contenenti coperte,
e si terrà conto di un solo, fonda- scarpe e viveri.
mentale principio: dare a
chi non ha, ricordandosi
prima di tutto, prima di
qualsiasi percorso di recupero, che a chiedere
aiuto è una persona alla
quale la dignità è stata tolta.
Ma la missione di don AnLa Società Divine Vocazioni, fondata nel 1920 dal
tonio non si è certo conBeato don Giustino M. Russolillo, è una congreclusa: c’è ancora tanto da
gazione clericale di diritto pontificio, i cui membri
fare coloro che vivono
intendono vivere alla sequela di Cristo, seguendo
nelle baraccopoli e in strala sua vita. Nella Chiesa, la Società Divine Vocazioni
da. E in questa attività di
abbraccia come sua particolare missione la ricerca, coltura e formazione delle vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa, specialmente tra i poveri, attraverso la sua opera caratteristica, il Vocazionario: grazie alla Società Divine Vocazioni, infatti, centinaia di giovani che vivono in paesi poveri si preparano al sacerdozio nei vari Vocazionari.
I padri Vocazionisti vivono vita di comunità e professano i voti di castità, povertà e obbedienza. In
Italia sono presenti soprattutto al Centro-Sud, con
la casa Madre in Pianura di Napoli. Oltre ai Vocazionari, la Società Divine Vocazioni è attiva con le
parrocchie (come quella di San Filippo Apostolo di
cui don Antonio Coluccia è vice parroco) e le missioni all’estero.
Verso il prossimo, in ogni ministero, lo spirito del
Vocazionista è quello del servo umile e fedele, che
si fa tutto a tutti per unire tutti al Signore. Coerentemente con il motto don Giustino Russolillo che
nel suo Spiritus Orationis scrive così: “Credo e vedo
in ogni anima un santo. Anche sotto la scorza del
male, stimo e venero il possibile santo futuro. Amo
e adoro Voi, o Signore Dio mio, o Signore mio Gesù
Cristo, in ogni mio fratello”.
La “Casa di accoglienza Don Giustino M. Russolillo”
“Credo e vedo in ogni
anima un santo”: questo
è il motto dei Vocazionisti
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15 giugno 2013
in copertina
Un infaticabile lavoratore
nella vigna del Signore
Si potrebbe definire così don Antonio Coluccia, che in quest’intervista ci ha raccontato come si è arrivati alla creazione
della “Casa di accoglienza Don Giustino M. Russolillo” a Roma
Un lungo percorso di fede, ma anche tanto
amore verso il prossimo e un’instancabile forza di volontà caratterizzano don Antonio Coluccia. 38 anni, figlio di salentini emigrati in
Svizzera ed ex operaio dell’Adelchi di Tricase, egli è sacerdote da pochi anni fa ma il suo
impegno a favore dei bisognosi era iniziata diversi anni prima, come lui stesso ci ha spiegato.
Don Antonio, sei stato ordinato sacerdote
quasi quattro anni fa, dunque in età adulta.
Come è nata questa scelta e quando hai capito che per te era importante occuparti di poveri ed emarginati?
La mia scelta vocazionale nasce di fatto in seno
al mondo del volontariato: nel 1996 ho fondato a Specchia, insieme ad alcuni amici,
un’associazione di Protezione Civile con la
quale, oltre ad occuparci delle problematiche
del territorio (disabili, criticità ambientali e così
via), insieme ad altri gruppi di volontari di
Miggiano e Montesano Salentino abbiamo
partecipato anche a missioni all’estero. In particolare una volta ci siamo recati a Valona, in
Albania, dove abbiamo portato camion pieni di viveri e vestiario per la popolazione locale. Ed è lì che è avvenuto un episodio fondamentale per la mia vita.
Cosa accadde in quell’occasione?
A Valona ho conosciuto un sacerdote vocazionista, che mi ha affascinato fin da subito
per il suo carisma e la sua forza d’animo nell’assistere la popolazione. Ricordo ancora che,
scorgendo in me un entusiasmo simile, mi diede una pacca sulla spalla e mi disse: “Antonio, il Signore ti sta chiamando”. Da allora
ho compreso sempre meglio quale sarebbe sta-
to il mio destino, visto che fin da piccolo sentivo dentro di me questo richiamo interiore
-sono stato anche in seminario- e, nonostante i miei genitori fossero inizialmente contrari,
e io fossi anche fidanzato, ho scelto di seguire la questa strada che mi ha portato a Roma
per compiere gli studi necessari dai Salesiani.
Roma è la città nella quale adesso vivi e dove
da anni assisti i senzatetto. Esattamente dove
è iniziata quest’esperienza?
Tutto è cominciato quando sono stato mandato dai miei superiori nella parrocchia di San
Filippo Apostolo in via di Grottarossa n. 193,
nel XV Municipio (ex XX), la periferia nord
della Capitale. Lì sono diventato diacono e poi
sacerdote con incarico di viceparroco (incarico che occupo tuttora) e lì è avvenuto il contatto con quel tessuto sociale molto eterogeneo, dove convivono realtà molto diverse, di
benessere ma anche di disagio. Fin dall’inizio
ho cercato di capire cosa avveniva in quel
quartiere, spostandomi con la mia bicicletta
tra le sue vie.
Qual è stato l’episodio che ha segnato il punto di svolta?
È stato in occasione di un furto, avvenuto nel
2008 proprio nella nostra chiesa. Una sera
d’inverno venne un extracomunitario senza
fissa dimora a chiederci delle candele, ma in
quel momento non ne avevamo da dargli e gli
abbiamo chiesto di avere pazienza fino al giorno dopo, per dare modo a me e ai miei confratelli di procurargliele. Ma lui ha atteso che
ci allontanassimo e ha approfittato per portare via le candele che erano sull’altare. Una
volta che ci siamo accorti del furto mi sono
dato da fare per recuperarle e, con l’aiuto di
un altro senzatetto che avevo conosciuto, mi
sono fatto accompagnare nella baraccopoli
alla periferia del quartiere, nella zona di Fondovalle. E una volta arrivato lì è stata una vera
e propria rivelazione.
Che cosa hai visto?
Ho visto queste baracche, ognuna con una piccola luce: era la luce delle nostre candele. L’autore del furto, riconoscendomi, mi venne incontro e mi spiazzò dicendomi: “Padre, Dio
in chiesa la luce ce l’ha. Io nella mia baracca
non ce l’ho!”. Quella sera avevo scoperto una
realtà che non immaginavo, fatta di tanta gente -tra cui numerosi italiani- che viveva in quelle drammatiche condizioni. Ho capito che non
potevo far finta di niente, che dovevo fare
qualcosa subito per dare voce a chi vive ai
margini, aiutandoli nel restituirgli una speranza, parlando loro del Vangelo e mettendolo
in pratica con semplici ma concreti gesti, prestando ascolto alle loro storie intrise di
drammi familiari.
Come il buon Samaritano della celebre parabola del Vangelo secondo Luca.
Esatto. Quell’episodio nella baraccopoli mi ha
illuminato e ho iniziato a programmare una
serie di iniziative per alleviare le sofferenze di
queste persone. Ho cominciato con la raccolta
di coperte, cibo, vestiti e altri beni di prima
necessità, chiedendo aiuto a tutti quelli con
cui potevo venire in contatto. Ma l’altra cosa
importante da organizzare era l’accoglienza:
non appena ordinato sacerdote, ho preso una
stanza della parrocchia e vi ho collocato dei
letti a castello e un divano letto, per poter ospitare -seppur temporaneamente- almeno cinque persone. La cosa inizialmente ha desta-
Don Antonio con gli ospiti della Casa di accoglienza
Per chi desiderasse contribuire al
sostentamento della “Casa di accoglienza Don Giustino M. Russolillo”:
Iban IT 09 B 0878739350
00000000 6173;
Codice Fiscale: 97738320585.
Per contatti:
[email protected].
to un po’ di scandalo perché sembrava quasi che si veniva meno a protocolli già stabiliti, e mi ha creato non pochi problemi.
Dopo i posti letto in parrocchia, arriva l’idea
di potersi far assegnare un bene confiscato alla
criminalità organizzata e convertirlo in alloggio per senzatetto. Raccontaci come è andata.
Occorre premettere che a Roma, nell’area del
XV Municipio di cui noi facciamo parte, esistono circa venti proprietà confiscate alla mafia. Occorre dare un segno tangibile, perché
la criminalità organizzata si combatte non solo
togliendo loro i beni ma riutilizzandoli a favore della comunità, per opere di utilità sociale, come prevede la legge n. 109 del 1996.
Così il 5 gennaio 2011 ho presentato un progetto al Comune di Roma, titolare del bene,
che il 2 agosto 2012 -il 2 agosto è la data della celebrazione del Beato don Giustino Russolillo, fondatore dei Vocazionisti, ndr- ha deliberato a nostro favore l’affidamento di
questa villa di 350 mq con oltre tre ettari di
verde sita in via della Giustiniana n. 660 -anche il nome della strada è una coincidenza importante, ndr-, che apparteneva ad un boss
della banda della Magliana.
Così si è giunti alla creazione dell’Opera “Casa
di accoglienza Don Giustino M. Russolillo”.
Bisogna ringraziare soprattutto il cardinale
Agostino Vallini, già Vicario di Sua Santità per
la Diocesi di Roma. Un uomo straordinario,
che fin dall’inizio ha creduto in questo progetto e mi ha sostenuto. Nella struttura, i cui
lavori di sistemazione sono terminati da
poco, adesso sono cinque le persone ospitate, tutti senza fissa dimora che io già seguivo (tra loro c’è anche un pregiudicato di 70
anni che ha perso tutto a causa della droga).
Attraverso la nostra rete di contatti cerchiamo come meglio possiamo di provvedere a
loro con vestiti e quant’altro, e cerchiamo anche di farli lavorare, in modo che un domani, nella migliore delle ipotesi, potranno tornare ad essere autosufficienti. L’obiettivo
ora è arrivare a quindici posti letto entro l’autunno.
Nel frattempo continua l’impegno per chi vive
ancora nella baraccopoli o in strada.
Certo. Tra vecchi e nuovi poveri, soprattutto disoccupati o separati e divorziati che non
ce la fanno con il loro stipendio a provvedere contemporaneamente alla ex famiglia e a
sé stessi, a Roma sono oltre 8mila senza fissa dimora (quelli censiti) e negli ultimi due
anni il loro numero è cresciuto in maniera
esponenziale. Ma la questione non è solo sociale, è politica: il povero non è una problema collettivo, come spesso viene considerato appunto dagli amministratori; il povero è
una persona che ha la sua dignità. Nel momento in cui quella persona la dignità la perde, per una malattia, perché ha perso il lavoro
o si è separato dal coniuge, occorre fare in
modo di restituirgliela. Ecco, la politica deve
fare la sua parte per far sì che ciò avvenga.
Noi, nel frattempo, cerchiamo di fare quello che possiamo per alleviare le loro sofferenze,
ma soprattutto per mantenere viva in loro la
speranza, perché il pastore non abbandona
mai le sue pecore.
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primo piano
15 giugno 2013
DA CASTIGLIONE D’OTRANTO È PARTITA LA PETIZIONE PER DIRE BASTA A PESTICIDI E CONCIMI CHIMICI NELLE CAMPAGNE DEL SALENTO
Zona avvelenata? No, grazie
Presso l’orto “Curteddra”, dove è già in atto un interessante esperimento di
riconversione in orti biologici di terre rimaste incolte per anni, ha preso il via
domenica scorsa l’iniziativa a tutela della salute del territorio e dei suoi abitanti
“No alla chimica. Vietiamo i pesticidi nel Salento”. È questo il nome della petizione che è
stata presentata domenica scorsa presso l’orto “Curteddra” di Castiglione d’Otranto,
con la quale si chiede il divieto di uso di fitofarmaci e concimi chimici nelle attività agricole
salentine. Della petizione e dei suoi contenuti si è discusso durante la tavola rotonda “Zona
avvelenata. Pesticidi e concimi chimici causano tumori?”, organizzata dall’associazione
“Tullia e Gino - Casa delle Agricolture” e dal
Comitato “Notte Verde” e a cui hanno partecipato l’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della sezione di Lecce della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Giulio Sparascio, vicepresidente nazionale di Turismo Verde, e Roberto Guido, direttore del periodico
QuiSalento.
Secondo i proponenti della petizione (sia in veste cartacea che on line sul sito Petizionepubblica.it) fitofarmaci e concimi chimici consentono produzioni più veloci, ma a costo di
alimenti di discutibile qualità; un tema questo
molto delicato e che interessa direttamente il
territorio salentino, tra le aree italiane maggiormente colpite dalla diffusione di neoplasie. È stato ormai dimostrato scientificamente che malattie come il Parkinson e i tumori che
colpiscono cervello, mammella, prostata e polmone, sono strettamente correlati all’uso della chimica nelle attività agricole; un rischio che
coinvolge sia produttori che consumatori.
I dati parlano chiaro e il nostro territorio detiene il triste primato di abuso di fitofarmaci.
Secondo l’Arpa, nel 2010 la Puglia ha utilizzato ben 155.555 quintali di concimi chimici, dietro solo a Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia. Due anni fa, invece, nella sola provincia
di Lecce ne sono stati impiegati 2.032.691 kg,
il 15% in più rispetto al 2009, corrispondente ad un incremento di 392.175 kg, il doppio
rispetto alla provincia di Taranto e più del quadruplo rispetto a Brindisi.
Da Castiglione parte quindi questa battaglia
a difesa della salute del territorio e dei suoi abitanti. Inoltre proprio nella frazione di Andrano è in corso da mesi l’esperimento collettivo
di riconversione in orti biologici di terre rimaste
incolte per anni, cedute dai proprietari in comodato d’uso gratuito ad un gruppo di giovani che le hanno portate a nuova vita; terreni coltivati con metodologie assolutamente biologiche e nei quali sono stati impiantati semi
di cereali antichi e in via di estinzione e di particolari varietà di ortaggi come i pomodori Regina e quelli di Morciano. Tutto questo, per recuperare sementi, tecniche e cultura agricola
che rischiava di andare perduta per sempre e
per creare un nuovo circuito economico che
abbia come base un’agricoltura senza veleni.
Alessandro Chizzini
“I pesticidi sono nocivi per la salute. Ma esistono valide alternative”
A dirlo è l’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente provinciale della Lilt, che ha ribadito
la necessità di un ritorno alla cultura del cibo sano e naturale
Grazie all’associazione “Tullia
e Gino - Casa delle Agricolture”, Castiglione d’Otranto a
partire da domenica scorsa è diventato il punto di partenza per lanciare una petizione provinciale che dica
basta all’uso dissennato di pesticidi e concimi chimici nelle nostre campagne. Ospite d’eccezione il dottor
Giuseppe Serravezza (nella foto), presidente della sezione di Lecce della Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori: a lui abbiamo rivolto alcune domande sui pericoli che l’uso di queste sostanze comportano.
Dottor Serravezza, qual è il rapporto tra l’uso di pesticidi o concimi chimici e l’insorgenza di patologie tumorali?
Il nesso esiste ed è dimostrato scientificamente. Si pensi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unep
(United Nations Environment Programme) hanno pubblicato lo scorso dicembre un documento drammatico sulla situazione dei contaminanti chimici che ci ar-
rivano attraverso migliaia di fonti, tra cui sono annoverati
i pesticidi usati in agricoltura. Chi ne fa le spese è soprattutto il feto e le donne. I pesticidi, in breve, una volta ingeriti attraverso cibo contaminato, provocano una
serie di problematiche: ci sono sostanze infatti che agiscono come interferenti endocrini, per cui stimolano le
ghiandole provocando il cancro al seno senza essere
essi stessi estrogeni.
Quali provvedimenti sono stati finora adottati dalle istituzioni sanitarie?
Il 13 marzo scorso la Commissione Europea ha intimato
tutti gli stati membri a dare seguito operativo al rapporto sconcertante prodotto da Oms e Unep. Questo
è un documento scientifico che ogni rappresentante
istituzionale, ogni medico e operatore del settore dovrebbe valutare attentamente prima di utilizzare queste sostanze. Il dato più allarmante è che c’è un corto circuito totale tra quelle che sono le evidenze scientifiche, le percezioni della gente e ciò che avviene sia
a livello di comportamento generale sia a livello di responsabilità istituzionali, a fronte di alternative validissime.
Quali le alternative possibili a questo “avvelenamento”?
Qui a Castiglione, nell’orto “Curteddra”, assistiamo ad
una manifestazione nata dall’entusiasmo di un gruppo di giovani, che attraverso l’afflato emotivo, e l’impegno
hanno originato una delle piccole realtà che stanno crescendo grazie alla consapevolezza che un’alternativa
valida è possibile. Ad esempio seguendo gli straordinari progressi tecnologici compiuti in tale ambito, dalla “scuola olandese” che ha ormai dismesso i prodotti
chimici, utilizzando le api per impollinare e altre tecniche biologiche avanzate come contrasto ai parassiti. Ora ciò che serve è far emergere con forza la cultura del cibo naturale, creando una domanda differente che riconosca il giusto valore ai prodotti sani della
campagna.
M. Maddalena Bitonti
Servizi di prevenzione
e protezione negli ambienti di lavoro
Testo Unico sulla Sicurezza - TUS n° 81/2008
Lo studio opera nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro ed
è specializzato nella gestione e nella realizzazione di soluzioni e servizi
per PMI, artigiani e professionisti nel
campo della sicurezza sul lavoro.
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imprese per adempiere agli obblighi
del TUS n°81/2008 in materia di si-
curezza e supporto tecnico per la
realizzazione di Sistemi di Gestione
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15 giugno 2013
primo piano
Oltre 1.500 preziose
testimonianze della vita
quotidiana dei nostri avi
rivivono oggi in un’esposizione
unica nel suo genere a cura del
“Centro di cultura sociale e di
ricerche storiche ed ambientali”
A Giuggianello un museo dedicato
all’antica cultura contadina
Nonostante Giuggianello, a due
passi da Poggiardo, sia il comune più
piccolo del Salento, il territorio conserva un patrimonio storico, archeologico, ambientale e popolare
ricchissimo. Fiore all’occhiello il
Museo civico in via San Cristoforo
(ex castello Lubelli), che si sviluppa
nel cuore del paese ospitando l’attrezzatura del lavoro nei campi, degli usi e costumi dell’antica cultura
contadina. Una prima sezione di un
impegnativo progetto museale più
ampio che abbraccerà l’età neolitica e la preistoria.
Tutta da ammirare la sezione etnografica del museo realizzata dal
“Centro di cultura sociale e di ricerche storiche ed ambientali” Onlus, grazie alla volontà dei cittadini
che hanno donato strumenti di lavoro contadino, artigianale e oggetti
domestici. Un lavoro certosino catalogato, esposto, ben sistemato in
sei vani, supportato da pannelli
esplicativi curati dai giovani del
Servizio Civile Nazionale sotto l’alto coordinamento del direttore scientifico, il professor Eugenio Imbriani dell’Università del Salento, e la
consulenza del professore Nicola Cesari, noto artista magliese scomparso
un anno fa.
Un impulso particolare a questo
grande museo civico, che ospita oltre 1.500 pezzi e che onora il Salento
e il territorio, è stato dato anche dall’ex sindaco Ugo Gigante per aver
avviato i lavori e dell’attuale primo
cittadino Giuseppe Pesino, che ne ha
continuato l’opera. Certamente il
progetto non si sarebbe realizzato se
non ci fosse stata la fattiva collaborazione e volontà del professor Vincenzo Ruggeri (a destra nella foto)
e del neo presidente del Centro di
cultura, Raffaele Gigante. Il lavoro
di recupero finora svolto è imponente, ma l’associazione culturale
non si ferma qui, poiché sta completando l’allestimento, la stampa di
materiale informativo e l’avvio di
raccolta, conservazione, catalogazione e fruizione della vasta documentazione visuale e sonora che rac-
conta la vita della comunità di Giuggianello.
Ora si sta lavorando
per “l’archivio delle
storie” che prevede
la realizzazione di una
sezione audiovisiva
che raccolga materiali prodotti dagli abitanti del luogo (film,
fotografie di matrimoni, battesimi, feste,
cerimonie varie), da
conservare in copia e trasferire su
supporto elettronico. Inoltre interviste, lettere, diari, testi privati da acquisire in copia e conservare in formato elettronico. Insomma un museo non rivolto solamente alla conservazione di oggetti, ma luogo di co-
municazione, di confronto e di crescita per la comunità e i visitatori.
Orari di apertura: Tutti i giorni
dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle
19. Per informazioni: tel.
0836.444266, www.ccsr.it.
Giovanni Nuzzo
Un viaggio nel passato, tra attrezzi da lavoro e suppellettili domestiche
L’opera di recupero, l’allestimento, la
stampa del materiale informativo, l’attività di raccolta, conservazione, catalogazione rendono fruibile la vasta documentazione che racconta la vita della comunità di Giuggianello.
La visita nel museo va effettuata con riflessione sull’uso e il riuso degli oggetti,
sul loro valore estetico e sul rapporto con
il mondo dell’arte. Una volta varcato l’ingresso, dopo la biglietteria, si passa alla
civiltà contadina e artigiana con cerealicoltura, pastorizia, tessitura e vari me-
stieri. Ben curati la disposizione degli oggetti come raschiatoi, ferri da cavallo e
chiodi forgiati artigianalmente, chiavistelli,
giochi di falci, aratri di legno e lo stupendo
traino decorato. Poi troviamo la lavorazione del grano, dalla mietitura alla panificazione, alla pastorizia.
Non mancano riferimenti ad attività domestiche, come fare il bucato nei grandi vasi di creta ed ancora tutto da ammirare il telaio, montato da una sapiente tessitrice, il letto, i mobili. In fondo ad
una delle sale è stata ricostruita una si-
mulazione di pozzo è si è proceduto alla
sistemazione degli attrezzi utili per l’approvvigionamento dell’acqua. Gli abitanti
di Giuggianello godono della protezione
di San Cristoforo, patrono dell’acqua, che
può intervenire per propiziare la pioggia.
L‘impegno del museo è rivolto ad offrire
vari servizi, per far avvicinare un pubblico sempre più vasto verso questa realtà. Oltre alle visite guidate si può usufruire
di una biblioteca e delle testimonianze
di un passato ricco da non dimenticare.
(G.N.)
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lecce
Un mercatino poco multietnico
(e molto in degrado)
Palazzo Carafa intende revocare le licenze d'uso dei box, a
causa del mancato utilizzo degli stessi, ai commercianti
extracomunitari che martedì scorso sono scesi in piazza per
protestare. Rimane l’incognita sul futuro di una struttura di
fatto inutilizzata
Doveva essere luogo di integrazione, cultura e rilancio commerciale, il mercatino multietnico inaugurato dall’Amministrazione comunale due anni fa in via
Aldo Moro. Musica e artigianato proveniente da tutto il Mediterraneo avevano salutato allora
il taglio di nastro, ma la colorata struttura situata nei pressi di
Settelacquare, non è mai decollata
a causa del mancato utilizzo dei
punti vendita da parte dei commercianti extracomunitari. Giudicata fuori mano rispetto al
centro cittadino e mai resa adeguatamente fruibile, è stata abbandonata dagli operatori, che
trovano strategicamente più conveniente continuare a fare gli
ambulanti, mentre molti dei box
sono utilizzati come depositi per
le merci. E intanto l’usura, oltre
a qualche atto di vandalismo, ne
hanno compromesso l’integrità,
a partire dai paletti dell’illuminazione.
Per questo da Palazzo Carafa, sulla base di una rilevazione delle
presenze, si è deciso di avviare la
revoca delle licenze degli operatori, ferma restando la disponibilità a lasciare inalterata la destinazione d’uso del mercatino, a
patto che gli spazi vengano effettivamente utilizzati.
“Il regolamento -spiega l’assessore
comunale Attività produttive e
commerciali Luciano Battistaprevede che quando si superano
i 4 mesi di assenza, e precisamente
101 giorni, viene meno il requisito dell’assegnazione e quindi
possiamo richiedere la revoca”.
Dei 35 box che compongono la
struttura, 8 sono stati dedicati tramite un apposita delibera all’artigianato locale (che attualmente
la occupa regolarmente), mentre
i commercianti, a cui sono stati
assegnati i restanti 27 box, sono
stati tutti interessati dal procedimento di revoca.
Se questa situazione non doves-
Torre Chianca, nuova
estate e vecchi problemi
se risolversi con una concreta occupazione della struttura, il sindaco Paolo Perrone sarebbe pronto ad aprire il mercatino ad altre
categorie di cittadini, quali giovani
e artigiani, per riconvertire la
zona a nuove attività di promozione che saranno decise in sede
di Consiglio comunale. “Potremmo anche decidere di fare un
concorso di idee e coinvolgere i
cittadini -afferma l’assessore Battista- per vedere un’idea particolare che possa essere utile ai fini
di uno slancio finale delle attivi-
tà a cui si intende dare corso.
Dobbiamo trovare qualche attività che possa rendere vivo il punto del mercatino multietnico”.
E la risposta degli operatori non
si è fatta attendere. Martedì mattina un coro di protesta, armato
di striscione, ha occupato piazza
Sant’Oronzo, accompagnato dal
sindacato Sei Ugl, per rivendicare il diritto al lavoro e ribadire il
disaccordo con la zona scelta
per le attività commerciali in
questione.
Valentina Zammarano
Festeggia il tuo peso naturale con “Pe(n)sa differente”
Si svolgerà a Lecce fino al 15 giugno l’importante
manifestazione per sensibilizzare e informare
su anoressia, bulimia e obesità
Giunge quest’anno alla sesta edizione “Pe(n)sa differente”, la manifestazione di sensibilizzazione,
informazione e formazione su
anoressia, bulimia e obesità che si
terrà a Lecce fino al 15 giugno nelle suggestive location del centro cittadino: il Must e il Teatro Romano. Significativo il claim che anche
quest’anno celebra l’evento “Festeggia il tuo peso naturale!” che induce a riflettere sul concetto di
peso e sulla necessità di pensare
con la propria testa, ritrovando la
libertà e la piacevolezza di essere
se stessi. L’iniziativa ha l’intento di
riavvicinare ogni individuo alla
naturale armonia tra corpo e
mente contrastando gli schemi
imposti dalla società che c’inculca determinati stereotipi.
L’iniziativa, ideata da Salomè, associazione scientifico-culturale,
e Big Sur, laboratorio di immagi-
ni e visioni, con la direzione scientifica di Caterina Renna e quella
artistica di Francesco Maggiore,
rappresenta un unicum nel panorama nazionale che per la prima
volta si sofferma sul concetto di
“peso naturale”, proponendo modelli positivi al fine di favorire il diffondersi della cultura della differenza, sia fisica che mentale ed
emozionale, e farne chiave della
vera autentica bellezza. “Pe(n)sa
differente” vuole anche proporre
un nuovo approccio alle patologie
trattate, sensibilizzando la comunità e informando su come riconoscere queste malattie e affrontarle con maggiori possibilità
di guarigione.
Ulteriore aspetto su cui l’evento focalizza l’interesse è quello dell’espressione artistica che permette di sprigionare la libera creatività
di ognuno di noi allontanando il
malessere e il disagio psico-fisico.
E così la danza, la musica e ogni
forma d’arte confluisce nel ricco
programma della manifestazione,
di cui testimonial sarà la filosofa,
scrittrice, giornalista e deputata alla
Camera Michela Marzano, autrice
del libro Volevo essere una farfalla. Una fitta serie di convegni e
workshop, inoltre, animerà le tre
intense giornate dell’evento, il cui
simbolo sarà la corona, perché
ogni persona, nella sua singolarità, rappresenta una bellezza da incoronare.
Rosy Paticchio
Nella lunga e sfortunata epopea che avvinghia da
tempo la marina di Torre Chianca si prospetta
oggi un nuovo grave problema e giunge nuovamente un concitato grido d’allarme dal Comitato
spontaneo dei cittadini del luogo, che continuano
a sentirsi completamente abbandonati a loro
stessi. Dopo i ripetuti sopralluoghi e le promesse
di risolvere quanto prima i problemi che incombono sulla località balneare da parte delle istituzioni competenti in materia di ambiente e tutela
delle marine, ci si ritrova ancora una volta di
fronte al nulla di fatto e il protrarsi del mancato intervento del Consorzio di Bonifica di Ugento per
la manutenzione dell’area circostante il Bacino
Idume ha comportato l’ulteriore aggravarsi della
situazione.
L’ostruzione dei canali sta determinando la preoccupante fuoriuscita dal sottosuolo delle acque
che, non trovando regolare sbocco, emergono dall’asfalto anche a decine di metri di distanza dagli
stessi canali. Questo il responso dei tecnici dell’Acquedotto Pugliese chiamati ad intervenire da
parte dei cittadini che, nella convinzione si trattasse di un danneggiamento delle tubature,
hanno appreso la terribile notizia.
Un nuovo incubo, dunque, incombe sugli abitanti
della marina che temono che da un momento all’altro imploda il terreno e lanciano l’ennesimo allarme disperato nell’attesa che qualcosa di
concreto sia fatto e che si ponga una seria attenzione alla gravità dei problemi che minacciano
la salvaguardia di Torre Chianca.
(R.P.)
Tutti pazzi per l'animazione con Scratch! Festival
Seconda edizione a Lecce per Scratch!, festival
dedicato ai corti d’animazione, che si terrà fino
al 15 giugno presso l’Ammirato Cultural
House. Il festival quest’anno prevede dai due
ai tre giorni di proiezioni aperte gratuitamente al pubblico, durante i quali verranno proiettati i film di animazione selezionati nella fase
preliminare da un’apposita commissione ar-
tistica. Sono previste tre macro categorie che
comprendono animazione tradizionale, 2d digitale, mix media e stop motion, 3D e visual
effects, video musicali.
Una giuria composta da importanti personalità
del mondo dell’animazione e della cultura premierà un film per categoria. Sono previsti anche workshop e altri eventi collaterali.
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L'estate si avvicina.
Pronte alla prova costume?
Il freddo ormai
ci ha abbandonato e la stagione
estiva è alle porte. Molte donne
si sono accorte
che la forma per
mettersi in costume non è proprio ideale. Qualche chilo di troppo, magari proprio lì nel posto sbagliato, peli superflui
ai quali diamo la caccia con rasoi e cremine e che rispuntano ispidi e fastidiosi in poche ore, quella maledetta cellulite ed infine qualche capillare che non
appare troppo sotto i collant ma, aimè,
in costume sono una maledizione. Senza dimenticare le macchie sul decolleté
o sul viso, che con il sole si accentuano
fastidiosamente.
Forse se cominciassimo a pensarci per
tempo, magari uno o due mesi prima,
potremmo porre riparo a molti dei problemi che alla “prova costume” ci toglieranno il buon umore. Per questo ci
rivolgiamo al personal trainer Antonio
Sorrento, direttore del centro estetico Il
Tempio del Benessere di Maglie che ci
darà alcune dritte last minute pre-estate.
È importante chiarire molte cose interessanti che forse avevamo già sentito
ma a cui non avevamo dato il giusto
peso. Proprio a proposito di peso, il personal trainer ci conferma che un’attenta anamnesi del cliente individua quali
possono essere le cause di quei chili in
più. Le cause potrebbero essere riconducibili alla nostra dieta quotidiana,
non tanto per la quantità di cibo che ingeriamo, quanto per la scelta degli alimenti non adatta alla nostra persona. Si
può, sotto la guida di un tecnico qualificato, cominciare a ridurre il peso in
modo significativo in un paio di settimane con un programma alimentare
personalizzato abbinato ad un percorso
benessere guidato, per poi continuare a
farsi seguire per il mantenimento dei risultati raggiunti “senza fare la fame”. Un
percorso allenante guidato eviterà di “affamarci” e di farci ricadere nel cosiddetto
“effetto “fisarmonica”!
Però, conferma il personal trainer, che se
dimagrire aiuta, non sempre risolve il
problema degli antiestetici cuscinetti
adiposi che persistono sull’esterno cosce
ed in altre sedi. Antonio Sorrento ci spiegava inoltre che per risolvere il problema della cellulite bisogna risalire alla sua
causa. Propedeutico ad ogni altra azione è pertanto un check-up iniziale; in seguito si potranno utilizzare anche tecniche particolarmente sofisticate e non
invasive che rimodellino il corpo e pro-
ducano risultati di tutto rispetto come ad
esempio gli ultrasuoni cavitazionali
che garantiscono un risultato certo ed
immediato ed i massaggi linfodrenanti,
anticellulite e bendaggi a freddo. Per aggiungere poi la ciliegina sulla torta, si
può completare il percorso allenante con
la radiofrequenza che stimola la produzione del collagene e dona alla pelle
tonicità e lucentezza.
Infine il direttore del centro estetico “Il
Tempio del Benessere” ci informa che per
il mese in corso sono disponibili percorsi
personalizzati last minute a prezzi molto vantaggiosi che non promettono certo “miracoli da cigno bianco” ma di certo aiutano ad essere un po’ meno “brutto anatroccolo”.
“Il Tempio del Benessere” è in via Gallipoli n. 64 a Maglie. Per informazioni:
tel. 0836.483654, www.tempiobenessere.com.
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maglie
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A tutto sport
Il Comune di Maglie partecipa al bando nazionale
per la promozione dello sport con la riqualificazione
del palazzetto cittadino
La Giunta comunale ha approvato il progetto per il rifacimento del Palazzetto dello sport
con 500 posti a sedere. La spesa si aggira intorno al milione di
euro ed è previsto il co-finanziamento da parte del Comune.
L’avviso pubblico nasce come
incentivo alla promozione dello sport a livello locale ed è destinato ai Comuni. Il progetto
ricostruisce il vecchio palazzetto che risente degli anni passati e che continua ad essere palestra di sport come il volley
femminile. La squadra Betitaly
infatti, che milita in B1, è oramai affermata a livello nazionale.
Soddisfatto il sindaco Antonio
Fitto: “Partecipiamo con questo
progetto ad un avviso per i
Comuni, indetto dallo Stato, e
mi auguro di poter accedere ai
fondi perché questo è un bando
importante che può dare la
possibilità di sistemare una
struttura che duri altri quarant’anni”. Il Palazzetto è stato nel
tempo un punto di riferimento
anche per le associazioni dilettantistiche e per i cittadini che
vi trovano occasione di socialità e divertimento: “È una delle
costruzioni più longeve della città e vogliamo che diventi una
struttura polifunzionale in grado di rappresentare un punto di
riferimento”.
Tra manifestazioni sportive che
hanno visto coinvolti i bambini dei Circoli didattici e i campionati di volley femminile e di
pallacanestro, il Palazzetto è
vivo e funzionale ma risente di
carenze e limiti strutturali. “Ci
potrebbero essere problemi di
sicurezza -aggiunge Fitto- in
eventi con un’elevata partecipazione di pubblico, come le
MusicAbile,
l'integrazione in musica
Appuntamento il 16 giugno
con lo spettacolo di fine anno
per l'iniziativa della Fidapa
di Terra d'Otranto
partite del volley o la settimana
dei giochi con i bambini, in cui
persino le mamme non riuscivano ad entrare, e esiste la necessità di un adeguamento alle
normative vigenti, in particolare per quanto riguarda gli spogliatoi”.
Tra i lavori previsti l’inserimento del parquet in una sala
che potrà essere usata come
sala congressi, il rifacimento
delle tribune che potranno ospitare 500 spettatori, la realizza-
I parrucchieri ed estetisti della “Beautiful”
si confermano campioni d’Italia
Ancora una volta i salentini della scuola “Beautiful” di Maglie trionfano dei contest nazionali, dopo i successi ottenuti lo scorso anno
al campionato italiano del centro-sud Italia.
Nelle giornate del 19 e 20 maggio scorso si è
svolto a Brindisi il 57° Campionato Italiano
Maschile e Femminile di Acconciatura e Trucco, il quale ha visto protagonisti i migliori esperti dell’istituto professionale di Maglie.
Nata nel 1990, la scuola “Beautiful” è un centro di alta formazione professionale per l’acconciatura e l’estetica, vero e proprio punto di
riferimento per chi intende avvicinarsi a queste professioni, specializzarsi ed inserirsi subito
zione di uffici e il rifacimento
degli spogliatoi: “Il Palazzetto conclude il primo cittadinopotrebbe essere usato dalle
scuole (durante la mattina),
come centro congressi e incontri dell’Amministrazione e della città e come punto di interesse
per i giovani che potrebbero avvicinarsi a vari sport, come il
volley o la pallacanestro, che ci
stanno regalando tante soddisfazioni”.
Oriana Rausa
nel mondo del lavoro. Frequentata da ragazzi italiani e stranieri, è guidata dalla direttrice Agnese De Vito e dal presidente A.N.A.M.
Claudio Pino, il quale si è detto orgoglioso della propria squadra e ci ha parlato dei successi ottenuti dai suoi ragazzi nelle principali categorie del campionato.
Il 1° posto nella categoria “Creativo tecnica”
è stato ottenuto dal maestro insegnante Giuseppe Paiano (già ex allievo “Beautiful”) di Vignacastrisi, il quale ha vinto il primo premio
anche nella competizione “Taglio e Acconciatura Classico”, ottenendo così il primo posto nella classifica generale nazionale. Nella classifica generale si è qualificato al terzo posto anche il maestro insegnante Grazio Bono di Poggiardo. Nel settore “estetista” il gradino più alto
del podio è stato raggiunto dall’allieva Silvia
Urso nella gara “Trucco artistico viso e de-
Giunge a conclusione per il 2013 MusicAbile, il progetto di Fidapa di Terra d’Otranto che unisce ragazzi
diversamente abili ad altri normodotati. L’evento all’insegna della musica si terrà il 16 giugno alle 18.30
presso l’Auditorium “Cezzi” a Maglie. Per il nono anno
consecutivo, MusicAbile, condotto da Danila Canitano, Caterina Caprioglio e Adele Maruccio,
coinvolge ragazzi ‘diversabili’ ma l’attenzione è sempre volta all’integrazione attraverso la partecipazione,
più che mai attiva, di ragazze del Liceo Sociopsicopedagogico “Aldo Moro” e di altre ragazze che ormai seguono questo progetto da molti anni.
Sul palco una trentina di elementi che metteranno in scena gli elementi più performativi del percorso effettuato. Il titolo dello spettacolo di quest’anno è Suddiversu. “Abbiamo deciso di volgere
lo sguardo al sud del mondo -spiegano le tutor- non
solo il Salento, questo sud che normalmente viene emarginato e bistrattato, un po’ come la diversabilità. Per cui attraverso musica, movimento, l’arte visiva abbiamo cercato di fondere le due cose.
L’obiettivo ultimo comunque è sempre quello, attraverso l’arte, di aver cura dell’aspetto cognitivo dei
nostri ragazzi”.
(A.Leu.)
colleté”. La maestra Cristina Scotellaro ha ottenuto il terzo posto nella competizione “Full
fashion look” su modello, mentre l’allieva Rossella Venneri ha ottenuto il quinto posto nella gara “Raccolto su testa modello”.
La scuola, che osserva il calendario scolastico
statale da settembre a giugno, propone in questo periodo una fantastica promozione per tutti coloro che dal prossimo anno vogliono inserirsi o specializzarsi nei settori dell’acconciatura e dell’estetica: iscrivendosi entro il 30
giugno l’attrezzatura da lavoro sarà in omaggio.
Francesca Rinaldi
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15 giugno 2013
tricase
Nuovo look per le strade cittadine
La Giunta municipale ha varato il piano di manutenzione per il restyling
della sede viaria nel capoluogo e nelle frazioni di Lucugnano e Depressa
“A quando gli interventi?”, si chiedono cittadini e turisti che iniziano ad assiepare il
centro storico del capoluogo. Sindaco e assessori, recependo le istanze dei residenti, informano che dovrebbero iniziare i lavori di
risanamento del manto stradale di alcune vie
dissestate, ma il finanziamento disponibile
non è sufficiente a coprire tutte le vie. È noto
che il decoro e la sicurezza in alcune arte-
rie del centro abitato lasciano molto a desiderare mettendo spesso a repentaglio la sicurezza dei pedoni a causa di marciapiedi
sconquassati. Disagi anche negli automobilisti costretti a transitare su di una sede
stradale malsana, piena di buche, dossi, avvallamenti e lastricati sconnessi. Difficoltà
motoria anche per residenti che vi abitano
lungo queste strade ridotte a sentieri di guerra. Ne viene
fuori un centro
urbano ad alta
pericolosità.
Numerose infatti le segnala-
zioni giunte a Palazzo Gallone di cittadini
che sollecitano interventi drastici soprattutto
in vista della prossima estate. Il sindaco Antonio Coppola tenta così di far uscire dallo stato di precarietà le strade e che molto
spesso sono alla base di gravi incidenti che
finiscono per pesare sull’asfittico bilancio comunale con il risarcimento danni. Anche se
le risorse economiche del Comune, attualmente disponibili nell’apposito capitolo di
spesa, non sono sufficienti per l’intero
elenco, la Giunta municipale ha ritenuto necessario programmare gli interventi di sistemazione viaria. Un problema che investe
non solo quelle del centro urbano, in quanto sono malconci anche alcuni tratti provinciali e statali.
Una prima indagine conoscitiva svolta dal
Settore Lavori pubblici comunale, ha stila-
to un elenco di quelle che potrebbero essere nell’immediato le priorità di intervento:
via Lecce, dalla stazione ferroviaria a corso Roma; via Torino da via Siena a via Arezzo; terza traversa di via Erriquez nella frazione di Depressa; strada di collegamento
tra il parcheggio “Alter” e via Quintino Sella; via Firenze da via Siena a via Cadorna.
Inoltre piazza Galileo Galilei; via U. Giordano; via Peano da piazzetta San Padre Pio
a piazzetta Dei Mandorli; via Tartini; via
Bianchi; via Foggia da via Livorno a corso
Roma; strada comunale del Gonfalone;
via Veronesi nella frazione di Lucugnano.
Giovanni Nuzzo
minervino di lecce
Fine settimana con “U Paninu d'a Zita”
Dopo il successo degli anni passati sabato 15 giugno ritorna a Minervino la festa ideata dalla dall’omonima associazione culturale ricreativa nata nel 2008,
che rievoca e richiama i valori della civiltà rurale di una volta. “U Paninu d’a
Zita” ci fa rivivere le feste dei matrimoni di cinquant’anni fa, quando il banchetto nuziale consisteva in un semplice panino con la mortadella e provola,
offerto agli invitati (rappresentati da
tutta la comunità del paese), insieme ad
un bicchiere di buon vino. Subito dopo
veniva offerto il simbolo augurale rappresentato dai dolci e della prelibatezza dello spumone finale.
Dal 2008 in ogni edizione della manifestazione fu deciso di organizzare un
banchetto nuziale tradizionale per i
compaesani del Comune di Minervino di
Lecce che nell’anno in corso festeggiavano i cinquant’anni di matrimonio. Le
coppie, dopo la Messa in loro onore, venivano condotti in piazza dove vi era al-
lestita una tavola nuziale e servito loro
il menù de “U Paninu d’a Zita”.
L’appuntamento è per sabato 15 giugno
alle 20 in piazza Umberto I. Per tutti i partecipanti, “paninu d’a zita”, vino, dolci,
lupini, e il tradizionale spumone artigianale salentino, accompagnati dalla
musica dei “Vento del Sud”.
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15 giugno 2013
galatina
Colacem, arriva la denuncia
degli ambientalisti
Depositato in Procura un esposto del Forum Ambiente e Salute sulle presunte emissioni notturne del cementificio nel maggio scorso
Stavolta la vicenda Colacem finisce in tribunale. Nei giorni scorsi infatti il Forum
Ambiente e Salute ha depositato presso la
Procura di Lecce un esposto riguardante le
emissioni di fumi industriali del cementificio di Galatina. “Ripetutamente dai camini della Colacem -scrivono i responsabili del
gruppo di ambientalisti salentini- provengono intense e durature emissioni notturne, assenti stranamente nelle ore diurne, nelle quali non si evince spesso nessuna traccia di fumi”. Completano il documento finito sulle scrivanie della magistratura alcune
foto, in particolare degli scatti risalenti a
poco più di un mese fa. Le immagini ritraggono gli stabilimenti Colacem e sono
poggiardo
Con “Amico Nuoto” parte l’estate dei più giovani
Sono state aperte lo scorso lunedì le iscrizioni al il Campo Estivo “Amico Nuoto 2013”, il servizio rivolto ai ragazzi dai 4 ai 16 anni promosso dal Comune di Poggiardo con il consigliere delegato alle Politiche Sociali, Tiziana Micello, in collaborazione con l’Asd “Ondanomala”. L’iniziativa vuole regalare ai giovani studenti
dei momenti di svago, con i quali magari scaricare le
tensioni degli ultimi giorni di scuola, con una serie di
attività ludiche e sportive che si terranno presso il villaggio turistico “Guendalina” di Santa Cesarea Terme
dal 24 giugno al 6 luglio prossimi. Un servizio importante che l’Amministrazione comunale ripropone dopo
le positive valutazioni degli scorsi anni.
Numerose le attività previste dal campo estivo: scuola nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto, beach volley,
soccer, rugby, basket, balli di gruppo, tiro con l’arco, moun-
tain bike, orienteering, caccia al tesoro e varie attività
ludico ricreativa per i più piccoli. Importante poi è l’inserimento nel programma di specifiche attività acquaticomotorie e ludico-ricreative per i diversamente abili, mentali e fisici, che saranno seguiti da personale qualificato
in possesso del brevetto Fisdir (Federazione Italiana Sport
Disabilità Intellettiva e Relazionale).
La quota di partecipazione per ogni singolo ragazzo è
di 70 euro e sono disponibili 50 posti, per la cui assegnazione verrà preso in considerazione l’ordine di presentazione della domanda. L’Amministrazione comunale
ha però previsto 5 posti gratuiti riservati a ragazzi di nuclei familiari con disagio sociale ed economico individuati dagli operatori del Servizio Sociale comunale. Per
poter chiedere l’esenzione della quota d’iscrizione le domande dovranno anche presentare un Isee (Indicazione
di Situazione Economica Equivalente) inferiore a 7.500
euro. Per tutte le altre informazioni o chiarimenti è possibile contattare la signora Pinuccia Esposito (tel.
0836.909831, mail: [email protected]) oppure il responsabile del Settore Affari Generali Antonio Ciriolo (tel. 0836.909812, mail: [email protected]).
Alessandro Chizzini
state scattate nella notte tra l’1e il 2 maggio.
“Non sappiamo -prosegue la nota- se tali
emissioni dipendano da un’esclusiva attività
notturna dell’opificio, oppure da uso dei filtri attivi solo nelle ore diurne o da altro: e
in tal caso se ciò sia riconducibile a interesse
di tipo economico o a malfunzionamento
dell’impianto”. Ciò che però il Forum
Ambiente sottolinea con forza è un aspetto: che il cementificio funzionerebbe a ciclo continuo e le emissioni notturne non verrebbero percepite nella loro intensità dalla popolazione di Galatina e comuni limitrofi. Il risultato ottenuto sarebbe stato
quindi quello di “sgonfiare” eventuali allarmi sociali.
Per questo motivo gli ambientalisti locali
hanno chiesto alla Procura leccese di analizzare attentamente l’esposto presentato,
con l’obiettivo di individuare eventuali
estremi di violazione delle norme vigenti e
soprattutto di valutare i rischi che a causa
delle emissioni correrebbero i cittadini. Sui
cementifici, in particolare, il Forum Ambiente e Salute attraverso la propria pagina Facebook ricorda ai suoi lettori che tali
industrie sono classificate quali “opifici insalubri”, pertanto sottoposti a particolare
attenzione in tutte le loro attività.
Inoltre il territorio e i comuni limitrofi sono
indicati dal Registro Tumori della Provincia di Lecce come aree a elevata incidenza
per malattie degenerative e di carattere oncologico. Nell’attesa quindi che la magistratura si esprima su questo delicato argomento, la questione continua a far discutere.
Stefano Manca
Informazione pubblicitaria
Maglie, alla “Corte dei Granai” rivive la pietra leccese
Da granaio a relais de charme: l’antica dimora storica nel centro della città interpreta il
nuovo concept del vivere gli ambienti in modo naturale. E l’arredo è tutto in pietra leccese
Levigata, lineare, tagliata a vivo, dal
caldo colore crema per ridisegnare
uno spazio di antica matrice rurale e rivestirne gli ambienti di un
nuovo mood country-chic; la pietra
si presta ad essere valorizzata, plasmata, personalizzata a misura
d’uomo per un habitat naturale.
Questa l’idea di ArKstylestudio,
diretto dall’architetto Katia Vozza,
nell’opera di restyling di un granaio
in disuso a Maglie. Nasce, così, un
lussuoso relais de charme, “Corte
dei granai“, dove la pietra interpreta
la funzione di arredo funzionale dal
chiaro richiamo alle origini, ma dal
design ecofriendly e attuale.
La pietra leccese diventa materia
viva, incassata nel pavimento e
modellata per arredare, con linee
geometriche pulite, letti, librerie, divani, disegnando uno spazio di ar-
moniosa contemporaneità. I rivestimenti in fibra naturale, come cotone e lino, dalle nuance neutre e un
incrocio di luci indirette, corredano
gli spazi con naturalezza.
I dettagli sono pensati per creare volume e dipingere gli ambienti con
un tocco di sofisticata semplicità; pareti rivestite da un patchwork di antiche piastrelle o intagliate da decori
tipici del Salento, mensole e consolle
illuminate con tagli di luce indiretta nella pietra riscaldano l’ambiente di tonalità cipria e venature rosee.
Stampe, secchi, ceramiche, corde,
scale in legno raccontano poi la
coltivazione del grano nel Salento.
Le camere, ciascuna intitolata con il
nome di antiche varietà di grano,
presentano dettagli di arredo in
pietra e singolari giochi di luce.
Sostenibilità, qualità e armonia
sono le chiavi di volta dei progetti
di Katia Vozza, laureata a Roma nel
1998, specializzandosi nei settori alberghiero, religioso e residenziale,
grazie a collaborazioni con importanti studi di architettura. Ritornata nel Salento, si dedica oggi a progetti di restauro e architettura di interni, prestando particolare cura
all’unicità dei dettagli. Vincitrice del
concorso di idee Il Marmo e il Fuoco - Antonio Lupi nel 2012, ha presentato, negli ultimi anni, lavori di
interior design; il suo ultimo progetto
è “Nautilus”, in esposizione al Superstudiopiù del Fuorisalone 2013.
In particolare dal 1998 ArKstylestudio, sviluppa idee per la progettazione di strutture residenziali
e alberghiere. Si occupa anche di interventi di restauro architettonico di
edifici con vincolo storico monu-
mentale, come pure di vecchi fabbricati, masserie e casali di campagna. Specializzato in interior design
di hotel, spazi commerciali, direzionali e abitativi offre dei lavori di
tipo “sartoriale”. Gli ambienti vengono studiati per essere accoglienti, emozionanti e confortevoli pre-
stando la massima attenzione alla
cura di ogni dettaglio.
L’architetto Katia Vozza vive a Maglie, in via A. De Gasperi n. 36, tel.
0836.311300. I suoi lavori sono visibili ai siti www.cortedeigranai.it,
www.arkstylestudio.com e sulla pagina facebook “Arkstylestudio”.
17
15 giugno 2013
casarano
Aro 9 e Monteco: la città
affronta la questione rifiuti
Sotto accusa il sindaco Stefàno, reo di essersi fatto “scavalcare”
da Parabita nell’Aro 9. Intanto Liberacittà esulta per l’esito positivo
della controversia tra Comune e Monteco
Alfredo Cacciapaglia, sindaco di Parabita, è
il nuovo presidente dell’Aro 9, l’ambito di raccolta ottimale dei rifiuti che ha l’obiettivo di
individuare un gestore unico per tutti i Comuni aderenti (Parabita, Matino, Ruffano,
Montesano Salentino, Specchia, Miggiano e
Casarano). Ed è proprio a Casarano, con i
suoi oltre 20mila abitanti e un distretto industriale tra i più importanti del territorio,
che esplode la polemica. Quattro mesi fa la
consigliera di opposizione Francesca Fersino anticipò in consiglio comunale: “Casarano
deve ritornare a essere il motore di un territorio e deve riprendersi la sua leadership. Perché, piuttosto che fare noi da motore trainante, ci mettiamo a scorta di altri paesi più
piccoli”. La pensa allo stesso modo la locale segreteria del Pd, che parla di “un progressivo scivolamento ai margini della gestione di tutti gli organismi sovracomunali”.
Anche l’avvocato Emanuele Legittimo, co-
ordinatore dell’associazione “Liberacittà”,
punta il dito contro il sindaco Gianni Stefano e lo accusa di non essere stato in grado
di “spuntarla” sugli altri comuni, lasciando
a Parabita il ruolo di comune capofila. Su un
altro aspetto però -sempre legato alla questione rifiuti- l’associazione Liberacittà si ritiene soddisfatta. È infatti di questi giorni la
notizia che il Consiglio di Stato ha rigettato
l’appello della Monteco. L’azienda di smaltimento rifiuti industriali e speciali riteneva
di vantare un credito nei confronti del Comune di 4 milioni e 800mila euro. Per i giudici invece il Comune dovrà sborsare solo un
milione e mezzo di euro.
“Su questo non possiamo che rallegrarci -afferma Legittimo- sia perché la nostra comunità scongiura il rischio di dover pagare
soldi non dovuti sia perché possiamo dire che
avevamo visto giusto quando nel 2011,
stando in amministrazione, non cedemmo alle
nardò
Da Legambiente e Touring
Club arrivano Cinque Vele
pressanti polemiche politiche dei partiti che
oggi governano la città che chiedevano più
o meno velatamente di arrivare ad una
transazione che prevedeva un maggiore
esborso”.
Stefano Manca
gallipoli
Nardò a Cinque Vele, Nardò ha Cinque Vele. Può
sintetizzarsi con un gioco di parole il riconoscimento
che Legambiente attribuisce alla città per aver saputo coniugare in questi anni turismo e qualità ambientale. Senza poi dimenticare le recenti battaglie di movimenti e comitati che hanno detto “no”
ad ogni tentativo di speculazione ai danni dello Ionio e del tratto costiero neretino.
Infatti si legge nelle motivazioni di Legambiente e
Touring Club Italia che “Nardò si caratterizza per l’impegno profuso a difesa dell’ecosistema marino, in
particolare dalle associazioni ambientaliste, dai comitati per la difesa del paesaggio e del territorio
e dalla cittadinanza, che stanno contrastando con
successo un progetto che prevede lo scarico a mare
dei reflui fognari di Nardò e Porto Cesareo nel tratto antistante la località di Torre Inserraglio. Da segnalare anche la virtuosa proposta di rivedere tale
scelta nella direzione del potenziamento degli impianti di depurazione con idonei moduli di affinamento per consentire il riuso al 100% delle acque depurate”.
(S.M.)
Miss Mondo Italia, tutto pronto per la finale
Anche quest’anno sarà la “Città Bella” ad ospitare la finale nazionale della prestigiosa kermesse che
eleggerà la rappresentante della bellezza italiana per Miss World 2013
Cinquanta bellezze nazionali stanno per
contendersi la fascia di Miss. La vincitrice rappresenterà l’Italia nella finalissima di Miss
World 2013, in programma il prossimo 28
settembre in Indonesia. La sfida si svolgerà
sabato 15 giugno a Gallipoli, nell’area portuale “Blue Salento” e l’evento sarà seguito
dall’emittente televisiva nazionale 7 Gold. Tra
gli ospiti sono previsti diversi personaggi del
mondo della televisione e dello spettacolo.
Un anno fa a trionfare, sempre nell’incantevole location gallipolina, fu la messinese Jessica Belligheri. Ed anche quest’anno le “isolane” puntano a ripetere il “colpaccio”: in-
fatti sono 6 le ragazze provenienti dalla Sicilia, regione che si conferma la più rappresentata in questa edizione. In linea generale
va ricordato che ben 19 ragazze su 50 provengono comunque da regioni meridionali;
18 le ragazze settentrionali e 13 quelle provenienti dal Centro. In questa edizione una
delle miss è stata scelta dagli utenti di Facebook, i quali hanno votato tramite la fan page
“Miss Mondo Italia”.
Un’altra curiosità è legata invece alla presenza
in finale di diverse miss di chiara provenienza
internazionale.
Ma come arrivano le ragazze alla finale di sa-
bato sera? Stanche? Felici?
Nervose? C’è da dire che
anche quest’anno hanno
dovuto affrontare un fitto
calendario di prove, allenamenti, coreografie, servizi
fotografici e sfilate. A guidarle sono stati il coreografo Lino Perrone e la direttrice artistica Rosaria
De Simone.
Non sono mancati però i momenti di relax,
tra passeggiate, gite in barca e l’immancabile shopping tra i negozi di Corso Roma. In-
Le 50 finaliste di Miss Mondo Italia 2013
somma, al di là dell’esito della sfida, a Gallipoli le ragazze conducono già una vita da
Miss.
(S.M.)
18
15 giugno 2013
Per segnalazioni:
[email protected]
a cura di
Claudia Mangione
spettacolo
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Dal 18 al 23 giugno tanti eventi in programma a Lecce e Copertino. Tra gli ospiti della
terza edizione Moni Ovadia, Nada, Fausto Mesolella, Redi Hasa e Marco Bardoscia
Sound Makers Festival fa tre: al via
la terza edizione della kermesse dedicata alla cultura a tutto tondo e
che prevede musica, teatro, cinema,
fotografia, editoria, danza, accessibilità. Si terrà nel Salento, nello specifico a Lecce e Copertino, il Sound
Makers Festival, dal 18 al 23 giugno:
il tema di quest’anno è “beni comuni” e la manifestazione è stata interamente progettata per una cultura
accessibile e senza barriere.
Primo appuntamento il 18 giugno
alle 21 presso l’Istituto Antonacci di
Lecce con la proiezione in prima nazionale della versione con audiode-
scrizione del film premio Oscar di
Danny Boyle The Millionaire. Dal
20 al 22 giugno a Lecce il MUST
ospiterà la mostra del fotografo
sloveno Evgen Bav ar: le sue opere,
sono una vera e propria sfida al limite fisico della sua cecità, saranno
accompagnate da audiodescrizioni.
Il 20 giugno, alle 21, il teatro Romano ospita Moni Ovadia (nella
foto a destra) nella conversazione Il
registro dei peccati, interamente in
Lis. L’attore teatrale, musicista e
scrittore porterà per la prima volta
in Puglia un recital-reading interamente dedicato al racconto del
mondo e della cultura yiddish.
Il 21 giugno alle 21 ancora al teatro
Romano, Nada e Fausto Mesolella
presenteranno il progetto “Musica
Leggera da Camera” in prima nazionale con l’accompagnamento
dei video artist Chiara Idrusa Scrimieri e Hermes Mangialardo. Il
live sarà tradotto in tempo reale in
Lis e comprenderà brani come Ma
che freddo fa, Il cuore è uno zingaro, Amore disperato, Guardami
negli occhi. Ad aprire il concerto la
giovane cantautrice pugliese Elena
Da Ora e il cantautore Massimo
Donno. Il 22 giugno alle 20,30
Amore e Psiche tra danza e recitazione
Va in scena il 20 giugno a Maglie lo spettacolo con le coreografie
e la regia di Lina Chiriatti e la voce di Patrizia Miggiano
Grande attesa per uno spettacolo che unisce teatro e danza contemporanea. Il 20 giugno alle 21
presso villa Tamborino a Maglie appuntamento con
Amore e Psiche, una pièce coreografata e diretta
dalla ballerina Lina Chiriatti, i cui testi, tratti da Le
Metamorfosi di Apuleio, saranno recitati dall’attrice
Patrizia Miggiano, che ha scelto sei testi dall’opera latina. In scena otto interpreti di veri e propri balletti, in un’opera in cui la danza è regina e non solo
accompagnamento: si tratta di Pamela De Lorenzo, Renato Andretta, Irene Catalano, Valentina Villani, Marta Maggiulli, Alessandra Toma, Aurora Filippo e Chiara Danese. Costo del biglietto: 5 euro.
La storia narrata da Apuleio è nota: Psiche è una
ragazza tanto bella che viene chiamata Venere da
chi la conosce. Così, la dea, arrabbiata, chiede al
figlio Eros di farla innamorare dell’uomo più brutto e avaro della Terra. Ma Eros fallisce e una freccia gli colpisce il piede, tanto che è lui a innamorarsi di Psiche. Questa viene abbandonata a malincuore su una rupe dai genitori, ma Eros la salva e la fa prigioniera d’amore nel suo castello. Ingannata dalle sue sorelle, Psiche, cui è negato di
vedere l’immagine dell’amato, viene sfidata a
guardarlo ed Eros la ripudia a seguito del tradimento. Ella quindi vaga in cerca dell’amato e, dopo
aver cercato la benevolenza di tutti gli dei dell’Olimpo, viene sottoposta da Venere ad una serie
di prove: durante l’ultima, a seguito della quale
avrebbe dovuto chiedere la bellezza alla regina de-
Le recensioni di Libri&Musica
LIBRO
Io che amo solo te - Luca Bianchini
Io che amo solo te di Luca
Bianchini è una storia di confine tra passato e presente,
tra un mondo ancorato ai
pregiudizi del passato e un
mondo nuovo che fa fatica ad
imporsi. Polignano, uno dei
paesi più amati della Puglia,
è protagonista di una storia il
cui intreccio affonda le radici nel passato. Il matrimonio
da favola di Chiara e Damiano fa quasi da sfondo ad una
vicenda ben più complessa,
diventando il pretesto per la
rivincita della vera protagonista, Ninella, sarta del paese e madre della sposa, che
dopo vent’anni riesce a ritrovare il suo grande amore,
perduto a causa di altri. Una
storia avvincente e realistica,
nella quale fanno capolino
anche personaggi di una società nuova che ancora arrancano nell’affermazione
della propria individualità. Per
riflettere e appassionarsi.
gli inferi Proserpina, prova curiosità e apre il vaso
che le è stato dato dalla dea, che però contiene il
sonno. Psiche cade addormentata, ma sarà Eros,
pronto a perdonarla, che la risveglia restituendola a un destino d’amore. Dall’unione dei due nascerà la Voluttà. Da non perdere.
(A.Leu.)
presso lo Spazio Sociale Zei di Lecce ci sarà la presentazione, tradotta in Lis, del libro America in bianco e nero di Giovanna Pajetta. Si
chiude il 23 giugno alle 21.30 presso la chiesa del monastero di Casole a Copertino con il violoncellista
Redi Hasa e il contrabbassista Marco Bardoscia che prima si esibiranno ciascuno in un concerto solo e,
in chiusura, proporranno insieme in
prima nazionale lo spettacolo “Le
Basse Sfere”.
Prima dei concerti sarà proiettato il
cortometraggio Matilde di Vito Palmieri. Il cortometraggio ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui il Rome Indipendent
Film Festival e la XIV edizione del
Festival del Cinema Europeo di
Lecce. Per la prima volta sarà proiettato con audiodescrizione, a cura
di Gian Maria Greco, con la collaborazione di Elena Di Giovanni.
Angela Leucci
Informazione pubblicitaria
CD
Amore e Marchette - Massimo Donno
Se amate attraversare diversi panorami
musicali in un unico
album, per di più
creazione di un nostro conterraneo, non
potete mancare all’appuntamento con
Massimo Donno il
prossimo 20 giugno
alle 19.30 qui in libreria e con il suo
disco Amore e Marchette. Pubblicato
lo scorso 3 giugno questo lavoro ci
presenta un cantautore degno di
tale definizione. Undici tracce impregnate di riflessioni intimistiche
che sfociano nel sociale, atmosfere jazz,
gipsy, si alternano a
ballate folk, ad incursioni nello swing, a
variazioni melodicoritmiche mutuate dal
tango, il tutto realizzato con una grande
varietà di strumenti e
grazie a collaboratori nostrani di
grande calibro, come Emanuele Coluccia ed Ovidio Venturoso, e internazionali come Maurizio Geri e Nilza Costa. Per un viaggio nel mondo
e dentro se stessi.
A cura di
Francesca
Rinaldi
MAGLIE Via Indipendenza
Tel. 0836.485642
[email protected]
19
15 giugno 2013
MUSICA
SABATO 15
Cornetto Summer of Music Tour
LECCE, Piazza Sant’Oronzo - ore 18
Si svolge a Lecce la tappa conclusiva del Cornetto
Summer of Music tour – Negramaro contest, in cui
saranno decretati i tre artisti che accederanno alla
fase di voting online per giocarsi il posto da opener
live dei concerti di San Siro e dell’Olimpico.
appuntamenti_eventi_curiosità
MUSICA
SABATO 15
Alan Sorrenti
in concerto
GALLIPOLI, Smaila’s - ore 21
Dopo l’inaugurazione della settimana scorsa, che ha visto
protagonista il padrone di casa
Umberto Smaila, continuano
gli appuntamenti del nuovo,
elegante club sito in zona Baia
Verde, Smaila’s, che questa
sera vedrà esibirsi il noto cantautore Alan Sorrenti. Suoi i
brani di grande successo Figli
delle stelle e L’unica donna per
me, inciso anche in lingua inglese, che è stato il 45 giri più
venduto nel 1979 in Italia.
Info: 366.1140635.
ARTE
SABATO 15
I disegni di Federico Fellini in mostra
MURO LECCESE, Palazzo del Principe — ore 10/12 e 18/21
Fino al 21 giugno il Palazzo del Principe ospita la mostra “I disegni
di Federico Fellini”: circa 100 fogli, illustrati e commentati dallo
stesso Fellini, tratti dal Libro dei Sogni. L’esposizione, organizzata dall’Apulia Film Commission, è realizzata con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e l’impegno degli Assessorati
alla Cultura e Turismo.
MUSICA
SABATO 15
MUSICA
SABATO 15
Opa Cupa in concerto
GALLIPOLI, Parco Gondar - ore 22.30
Un’ouverture in grande stile per la stagione del Parco Gondar,
affidata alle note balkan degli Opa Cupa, lo storico progetto
nato da un’idea del trombettista Cesare Dell’Anna (nella foto).
Con uno stile che incrocia sonorità jazz a quelle progressive
e bandistiche, la formazione presenterà i brani tratti dal terzo album. Ingresso gratuito.
TEATRO
VENERDÌ 21
Gricanti
Festival
La bicicletta
rossa
CORIGLIANO D’OTRANTO,
Masseria Sant’Angelo - ore 21
Dopo il successo degli scorsi
anni torna nel suggestivo scenario della Masseria Sant’Angelo il “Gricanti Festival”, il festival della Musica Grica giunto
ormai alla sua quarta edizione.
Saranno tanti gli artisti e i gruppi presenti alla manifestazione,
tra cui Anna Cinzia Villani (nella foto), Officina Zoè, Antonio Castrignanò, Arakne Mediterranee, Canzoniere Grecanico Salentino e molti altri. Ingresso libero. Info: 338.9793329.
LECCE, Manifatture Knos
ore 20.30
Principio Attivo Teatro torna a
casa e porta in scena alle Manifatture Knos La bicicletta rossa per festeggiare l’importante
riconoscimento che gli è stato
assegnato. Lo scorso mese, infatti, lo spettacolo di teatro per
ragazzi si è aggiudicato il Premio
Eolo Awards come migliore
drammaturgia dell’anno. Dopo
lo spettacolo dj set di R&D Vibes
- Radio Popolare Salento. Ingresso: 3 euro. Gradita la prenotazione. Info: 0832.394873.
EVENTI
DOMENICA 16
Giocolandia
BOTRUGNO, Parco comunale - ore 17/23
Il Gruppo di Volontariato e Beneficenza “Pitulini puzzolenti”
di Botrugno organizza la nona edizione di “Giocolandia”, la manifestazione dedicata ai bambini, e non solo, con giostre, giochi, laboratori didattici, artisti di strada, ecc. Gli oboli volontari raccolti saranno interamente devoluti in beneficenza all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
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sport
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a cura di
Pasquale Marzotta
Lecce, ultima corsa per la serie B
Dopo il ko di 0-1 nell'andata della finale playoff in casa del Carpi, i giallorossi
sono chiamati alla vittoria al “Via del Mare” per la conquista della promozione
È già partita l’ultima chiamata per
la serie B. Per il Lecce è iniziato il
conto alla rovescia per tentare
l’approdo nella serie cadetta. Dopo
il ko per 0-1 nell’andata della finale
play off in casa del Carpi, per i giallorossi di Elio Gustinetti la corsa
verso il traguardo si è fatta in salita. Quella promozione che ad ottobre sembrava solo una pratica da
archiviare cercando di non umiliare il campionato, in questo ultimo
atto di giugno vede i salentini chiamati all’impresa della vittoria nel
proprio stadio del “Via del Mare”.
“Per noi sarebbe una spinta in più
poter contare su un pubblico numeroso. Ci darebbero la carica
giusta per portare a casa questa partita”, ha commentato dal sito ufficiale web del club giallorosso il cen-
L’Asd MMA Fight club fa incetta di medaglie
ARTI MARZIALI Si è svolta domenica scorsa nel palazzetto dello sport di
Brindisi una giornata arricchita da
eccellenti risultati, sotto l’attenta guida del maestro Rocco Cito, a braccetto
con gli istruttori federali Serin Dioum
e Giovanni Monteduro, in occasione
del Campionato nazionale Pancrazio
Athlima.
I bravi atleti di arti marziali della
palestra di Andrano e Morciano di Leuca sono riusciti grazie al loro impegno
e classe ha portare a casa ben 6
medaglie d’oro. C’è da aggiungere che
la Società salentina ben organizzata,
si è classificata al 4° posto in campo
nazionale. “Gli ottimi risultati ottenuti in questi anni -sostiene il maestro
Cito- sono frutto di un costante lavoro
e impegno da parte di tutti gli atleti. Il
Pancrazio Athlima e il Tae-Pam, in particolare, disciplina studiata e creata da
me intorno agli anni novanta, ben si
adatta a tutti, senza distinzione di sesso ed età, poiché si propone in modo
naturale, semplice e schietto, nel rispetto della bio-meccanica umana.
Questa nuova arte marziale, ibrida per
eccellenza, introduce diversi metodi e
sistemi di autodifesa, che inglobati nel-
la disciplina si propone come MMA (Sistema di arti marziali miste) nonché
MGA (metodo globale di autodifesa)”.
Ecco la formazione vincitrice: Alessio
Caroppo, Agostino Cosi, Mattia Cosi,
Donato, Emanuele Greguccio, Ruben
Stendardo.
(G.N.)
trocampista uruguaiano Mariano Bogliacino sull’apporto di una
tifoseria sempre presente accanto alla
squadra giallorossa.
Poi il sudamericano
ha analizzato la gara di
domenica scorsa in
casa dell’altra pretendente al salto di categoria: “Domenica
scorsa abbiamo perso
una gara nella quale
non abbiamo giocato
benissimo in attacco,
ma in fase difensiva
abbiamo fatto bene -commenta
Bogliacino-. In fase offensiva non
siamo riusciti a creare delle occasioni da rete. Eravamo un po’ lunghi tra centrocampo ed attacco e il
Carpi ci ha lasciato poco spazio”.
Ora si punta all’impresa-promozione di domenica prossima al
“Via del Mare”: “A prescindere da
tutto sono ottimista per la gara di
ritorno -ha aggiunto Bogliacino-,
vedo la squadra vogliosa di fare una
grande gara. Dobbiamo pensare
positivo. Avremo diverse defezioni,
Foto: Uslecce.it
però in rosa ci sono dei bravi giocatori pronti a dare il loro contributo”.
Peseranno le assenze di Jeda, Martinez, Memushaj, oltre al dubbio
sulla presenza di Chevanton. “Ci
sono altri compagni come Foti, Chiricò e Falco che hanno fatto tanto
bene nella prima parte della stagione”. Il popolo giallorosso, animato da speranza e dalla solita
grande passione, si prepara al grande evento ed attende di veder trionfare la maglia giallorossa.
22
15 giugno 2013
io PROPRIO io
Anno XI - n. 510
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Direttore Responsabile
Giovanni Nuzzo
Riccardo
Dalisi
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Architetto, designer e artista tra i più importanti d’Italia, originario di Potenza, dove nasce nel 1931, ricopre la cattedra di Progettazione presso la Facoltà di Architettura di Napoli e ne dirige la Scuola di specializzazione in Disegno
industriale. Tra i fondatori, negli anni ’70, della contro-scuola di architettura
e design “Global Tools”, espressione della cosiddetta “architettura radicale”, è
da sempre impegnato nel sociale: resta fondamentale, infatti, l’esperienza del
lavoro di quartiere con i bambini del Rione Traiano, con gli anziani della Casa
del Popolo di Ponticelli e l’impegno con i giovani del Rione Sanità di Napoli. Nel
1981 vince il premio Compasso d’Oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana. Nel 2010, in collaborazione con la Triennale di Milano e la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, presenta la prima edizione del “Premio compasso
di latta”. Diverse le mostre a lui dedicate in Italia e all’estero, come la Biennale
di Venezia e di Chicago, il Museo del Design di Denver, il Guggenheim Museum
di New York, il Palazzo Reale di Napoli, la Fondazione Cartier di Parigi, il Museo delle Arti Decorative di Montreal, ecc. Di recente è stato relatore d’eccezione sul tema “Architettura rurale, pietra e acqua” nel secondo appuntamento del ciclo di incontri “Scordari no scordari” a Zollino.
Il tratto principale del tuo carattere.
Costante nell’essere incostante.
Il tuo principale difetto.
Incostante nella costanza.
La qualità che preferisci in una
donna?
La maternità.
E in un uomo?
La generosità.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Essere quel che si è.
Cos’è la felicità?
Correre verso l’infinito.
L’ultima volta che hai pianto?
L’altro ieri.
Di cosa hai paura?
Del mio inconscio.
Canzone che canti sotto la doccia?
Un po’ tutte.
Musicisti o cantanti preferiti?
Quelli napoletani, Pino Daniele.
Poeti preferiti?
Molti, ma la preferita è Emily
Dickinson.
Autori preferiti in prosa?
Fedor Dostoevskij e Lev Tolstoj.
Libri preferiti.
Delitto e castigo.
Attori e attrici preferiti.
Del cinema americano i classici, ma
ho una predilezione per Paolo
Stoppa, Alba Arnova e Emma
Gramatica, gli attori di Miracolo
a Milano.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Totò.
Film preferiti.
La conquista del West.
I tuoi pittori preferiti.
Leonardo e Caravaggio.
Il colore che preferisci.
Il viola.
Se fossi un animale, saresti?
Un gabbiano.
Cosa sognavi di fare da grande?
Il pugile.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Mia moglie Anna Maria.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Quella che si avvicina di più a San
Francesco.
Quel che detesti più di tutto.
L’ipocrisia.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Il minimo indispensabile.
Piatto preferito.
Un piatto di spaghetti al filetto di
pomodoro fresco e foglia di basilico.
Il profumo preferito.
Viole.
Il fiore che ami.
Ovviamente le viole.
La tua stagione preferita?
L’autunno.
Il paese dove vorresti vivere?
Napoli, dove vivo con la mia
famiglia.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Il Rinascimento.
Personaggi storici che ammiri di
più.
Francisco Goya.
Personaggi storici detestati.
Adolf Hitler.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Quasi tutto. Il mio libro intitolato ACQUA dueO, per H2O Edizioni, la casa editrice dell’Associazione No Profit H2O, è l’esempio in cui credo. Questo scritto ha
vinto il 1° Premio al Green Dot
Awards a Los Angeles quest’anno.
L’impegno sociale e il rispetto per
l’ambiente sono parte di me.
Chi è il tuo eroe vivente?
Vandana Shiva.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Volare.
Il tuo rimpianto più grande?
Non aver amato abbastanza i miei
familiari, i miei amici e l’umanità.
Cos’è l’amore?
Tutto.
Stato attuale del tuo animo.
Quello di un atleta nel punto di
correre per i 100 metri.
Il tuo motto.
“Sbagliare, sbagliamo”.
Come vorresti morire?
Con il sapore di una vita ben spesa per la famiglia e per il sociale.
Editore: Belpaese srl
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Stampa: Master Printing Srl,
Modugno (Bari)
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