Ecco il nostro sì - Azione Cattolica Verona

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Ecco il nostro sì - Azione Cattolica Verona
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“Ecco il nostro sì”
Appunti ed idee per promuovere l’AC
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AZIONE CATTOLICA VERONA ©2014
“Ecco il nostro sì”
Azione Cattolica Verona
“Io dormivo e sognavo che la vita non era che gioia; mi svegliai e ho visto che la vita non
Sommario
era che servizio. Io ho servito e ho visto che il servizio era la gioia”. Che tutti noi
sappiamo davvero riscoprire che il servizio è la gioia. Questo è l’augurio del vostro fedele
Sommario!...................................................................................................................................1!
servitore, il “campanaro della Domus Pacis”.!
La Parola!....................................................................................................................................2!
Riflessione per i soci di AC di don Tonino Bello!
Ricordatevi che l’Azione Cattolica trova il suo punto di massima espressione non quando
siete nelle pareti della vostra parrocchia: è il mondo lo spazio in cui vi giocate la vostra
identità. Quale mondo? Quello della scuola dove state, della fabbrica dove lavorate,
dell’ufficio, dei campi: e poi gli ambienti, la spiaggia quest’estate, il bar questa sera, la
Introduzione!..............................................................................................................................2!
Una proposta per l’itinerario!..................................................................................................3!
Una proposta per il giorno dell’adesione!...........................................................................10!
Faq!............................................................................................................................................15!
Per approfondire!....................................................................................................................17
villa, la piazza...!
E se vi dicono che afferrate le nuvole, che battete l’aria, che non siete pratici, prendetelo
come un complimento. Non fate riduzioni sui sogni. Non praticate sconti sull’utopia.
Se dentro vi canta un grande amore per Gesù Cristo e vi date da fare per vivere il Vangelo,
la gente si chiederà: “Ma che cosa si cela negli occhi così pieni di stupore di costoro?”.!
Siate soprattutto uomini. Fino in fondo. Anzi, fino in cima. Perché essere uomini fino in
cima significa essere santi. Non fermatevi, perciò, a mezza costa: la santità non sopporta
misure discrete. E, oltre che iscritti all’Azione Cattolica, siate esperti di Cattolicità Attiva:
capaci, cioè, di accoglienze ecumeniche, provocatori di solidarietà planetarie, missionari
«fino agli estremi confini», profeti di giustizia e di pace.!
E, più che tesserati, siate distributori di tessere di riconoscimento per tutto ciò che è
diverso da voi, disposti a pagare con la pelle il prezzo di quella comunione per la quale
Gesù Cristo, vostro incredibile amore, ha donato la vita.!
Beato Piergiorgio Frassati!
Noi dobbiamo temprarci per essere pronti a sostenere le lotte che dovremo certamente
combattere per il compimento del nostro programma e per dare così in un non lontano
avvenire alla nostra Patria giorni più lieti ed una società moralmente sana. Ma per tutto
ciò occorre: la preghiera continua per ottenere da Dio quella grazia senza della quale le
nostre forze sono vane; organizzazione e disciplina per essere pronti all’azione al
momento opportuno ed infine sacrificio delle nostre passioni e di noi stessi, perché senza
di esso non si può raggiungere lo scopo.!
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“Ecco il nostro sì”
Azione Cattolica Verona
La Parola
Azione Cattolica Verona
Riflessione di Vittorio Bachelet!
“Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione
del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodìgi e segni avvenivano per opera
degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in
comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di
ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa
prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il
popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.”!
(Atti degli apostoli 2,42-48)
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“Ecco il nostro sì”
Già presidente dell’AC nazionale, vice-presidente del Consiglio superiore della magistratura, morto assassinato dalle
Brigate Rosse nel 1980!
Che cosa è l’Azione Cattolica? Ne abbiamo parlato molto, ma mi pare che sia soprattutto
una realtà di cristiani che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme nel
nome del Signore, che sono amici: e questa rete di uomini e donne che lavorano in tutte le
diocesi, e di giovani, e di adulti, e di ragazzi e di fanciulli, che in tutta la Chiesa italiana
con concordia, con uno spirito comune, senza troppe ormai sovrastrutture organizzative,
ma veramente essendo sempre più un cuor solo e un’anima sola cercano di servire la
Chiesa. E questa è la grande cosa. Perché noi serviamo l’AC non poi perché c’interessa di
fare grande l’AC, noi serviamo l’AC perché c’interessa di rendere nella Chiesa il servizio
"
che ci è chiesto per tutti i fratelli. E questa credo sia la cosa veramente importante.!
Introduzione
Proporre l’adesione all’associazione è una delle attività di cui dobbiamo prenderci
massima cura. Un'associazione in quanto tale è fatta di aderenti. Se non ci sono persone
che decidono di mettersi insieme, cioè di associarsi, non c'è motivo di avere la costituzione
formale di un’associazione. Ciascun socio con l’adesione all’Azione Cattolica Italiana
assume la responsabilità di prendere parte attiva alla vita associativa e di contribuire – con
la preghiera e con il sacrificio, con lo studio e con l’azione – alla realizzazione delle finalità
dell’Associazione. La scelta di aderire è perciò personale e deve essere consapevole: è
quindi compito dell’intera associazione trovare i tempi e le modalità migliori per fare la
proposta.!
L’Azione Cattolica di Verona mette a disposizione delle parrocchie questo strumento
per accompagnarle nel compito di sviluppare la promozione associativa. !
Lo strumento, che si rivolge in particolar modo agli educatori dei gruppi dei ragazzi,
giovanissimi, giovani e adulti, consiste in una proposta per il giorno dell’Adesione ma
non solo: propone un itinerario da percorrere con i gruppi sin dall’inizio del nuovo anno
associativo, così da poter introdurre e approfondire il tema prima della Festa
dell’Adesione. Riporta infine una serie di elementi di approfondimento tra i quali i
fondamentali testi associativi di riferimento. !
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siamo abbastanza sicuri che le difficoltà che ci saranno non saranno forse granché minori
di quelle che abbiamo avuto fino ad ora. [...] E anche qui, se ci saranno situazioni difficili
(e ci saranno probabilmente anche qui delle situazioni difficili), dobbiamo sempre tenere
presente una fiducia fondamentale, che non è quella nelle nostre forze o in formulette, ma
è quella dell’aiuto finale di Dio e nella capacità che avremo, se fideremo in Lui, di volgere
le cose al bene.!
Scusate se cito un pezzo di Bonhoeffer - che era un uomo di grande spiritualità - “Io credo,
(diceva) che Dio può e vuole far nascere il bene da ogni cosa. Per questo egli ha bisogno di
uomini che si pongano al servizio di ogni cosa per volgerla al bene. Io credo che Dio, in
ogni situazione difficile, ci concederà tanta forza di resistenza quanta ne avremo bisogno.
Egli però non la concede in anticipo, affinché ci abbandoniamo interamente in lui e non in
noi stessi. Ogni paura per il futuro dovrebbe essere superata con questa fede”.!
Io credo che questo atteggiamento di fede in lui, di serenità noi dovremmo portare nel
nostro cuore, noi dovremmo diffondere largamente intorno a noi. E, se mi consentite,
vorrei che questo fosse il mio augurio, il mio saluto a tutti gli amici di tutte le nostre
diocesi e parrocchie. Ci pensavo stamattina durante la Messa: questa Assemblea che
insieme spezzava il Pane, che partecipava dell’unico Corpo di Cristo e tanti nostri amici
che nelle diocesi, nelle parrocchie italiane erano con noi, rappresentati da voi, e mi sentivo
unito con tutti loro. Vi chiedo di salutarli, ma di dir loro soprattutto che si va avanti con la
La Presidenza Diocesana!
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Io credo che dobbiamo guardare al futuro con fiducia, ed anche con speranza, anche se
fiducia e con la speranza, con la fiducia nel Signore, e si va avanti pagando qualcosa. Lo
spirito di servizio - è stato ricordato da qualcuno - è una delle scelte non forse dichiarate,
ma profonde, dell’AC di sempre.!
Dice Tagore e tutti dovremmo poter dire alla fine della nostra vita:!
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Azione Cattolica Verona
“Ecco il nostro sì”
Una proposta per l’itinerario
c) si impegnano a testimoniare nella loro vita l’unione con Cristo e ad informare allo
spirito cristiano le scelte da loro compiute con propria personale responsabilità,
nell’ambito delle realtà temporali.!
Art. 4 -Segno di unità nella comunità cristiana!
L’Azione Cattolica Italiana intende realizzare nella vita associativa un segno della unità
della Chiesa in Cristo. Si organizza in modo da favorire la comunione fra i soci e con tutti i
membri del Po- polo di Dio, e da rendere organico ed efficace il comune servizio
apostolico.!
Art. 5 -La collaborazione diretta con i pastori!
L’ACI, per realizzare il proprio servizio alla costruzione e missione del Popolo di Dio,
collabora direttamente con la Gerarchia, posta dal Signore a reggere la Chiesa, in un
rapporto di piena comunione e fiducia. Accoglie con aperta disponibilità la sua guida e le
offre con responsabile iniziativa il proprio organico e sistematico con- tributo per l’unica
Azione Cattolica Verona
Si propongono di seguito otto micro-attività sul tema dell’adesione da proporre
settimanalmente ai gruppi all’inizio dell’incontro prima di procedere con le altre proposte
previste. Le attività sono otto, otto come le lettere della parola “adesione”, otto come il
giorno dell’adesione. Ciascuna lettera è utilizzata come pretesto per introdurre un aspetto
peculiare della nostra associazione, in maniera semplice e veloce. Si propone di non
svelare subito l’utilizzo dell’acronimo ma far scoprire loro la parola “adesione” solo alla
fine del percorso. Per fare ciò si suggerisce di preparare sul tavolo prima di ogni incontro
una scatola marchiata con la lettera di riferimento, che contenga la parola del giorno da
svelare al termine dell’attività. Alla fine del percorso, unendo tutte le scatole, il gruppo
potrà scoprire la parola “Adesione”. Alcuni materiali indicati sono disponibili sul sito
diocesano (http://www.acverona.it).!
pastorale della Chiesa. Collabora alla crescita della comunione tra laici, clero e Vescovi.!
Associazione
Art. 6 -La presenza e il servizio nella chiesa locale!
1. L’esperienza associativa e l’attività apostolica dell’Azione Cattolica Italiana hanno come
“Il carisma dell’AC è comunitario: non si vive isolatamente, ma insieme, in una testimonianza
primo impegno la presenza e il servizio nella Chiesa locale e si svolgono in costante
corale ed organica che prende per noi la forma dell’associazione”!
solidarietà con le sue esigenze e con le sue scelte pastorali. A tal fine l’ACI offre il suo
(dal Progetto Formativo, Introduzione - In associazione, cioè insieme)
contributo agli organismi pastorali della diocesi.!
2. Presta analogamente il suo servizio agli organismi pastorali!
Proposta di attività!
parrocchiali, regionali e nazionali. L’ACI promuove l’impegno alla corresponsabilità nella
missione della Chiesa universale; collabora alla crescita dello spirito ecumenico.!
Art. 7 -La comunione con le aggregazioni ecclesiali!
L’ACI collabora in fraternità e reciproco servizio con le diverse associazioni, opere e
gruppi di apostolato cattolico e partecipa insieme con essi ai comuni organismi di
collegamento.!
Art. 8 -La partecipazione alle aggregazioni internazionali cattoliche!
L’ACI, nelle sue diverse articolazioni, partecipa all’attività delle organizzazioni
internazionali cattoliche.!
Art. 9 L’impegno per la famiglia!
Proponiamo ai nostri ragazzi una degustazione gastronomica per presentare loro gli
“ingredienti base” della nostra esperienza associativa.!
I membri del gruppo devono assaggiare, a turno e con gli occhi bendati, 9 fette di pane a
cui sono stati aggiunti degli ingredienti (sale, zucchero, olio, cioccolato, pepe, miele, vino,
spezie, marmellata) e una fetta di pane “sorda” (senza nulla sopra). Lo scopo è quello di
indovinare l’ingrediente “segreto”. A seguito della degustazione, viene proposta ai ragazzi
la spiegazione riportata di seguito:!
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SALE: se l’AC dà sapore alla tua vita, sii sapore per la vita degli altri. !
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ZUCCHERO: se l’AC ti rende felice, contagia con la tua felicità chi ti sta vicino. !
•
OLIO: possono bastarne poche gocce per dare sapore ai cibi come possono bastare
L’ACI collabora al pieno sviluppo della famiglia, in cui si incontrano la naturale
esperienza umana e la grazia del sacramento del matrimonio, e favorisce la promozione
pochi minuti di preghiera quotidiana per cambiare la tua vita. !
•
del suo ruolo attivo e responsabile nella pastorale, anche offrendole la possibilità di
partecipare alla propria attività apostolica.!
altri.!
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CIOCCOLATO: l’AC vive anche della voglia di stare insieme, e dell’amicizia con gli
PEPE: possono esistere momenti dai sapori strani, forse spiacevoli; Gesù dice: “Va’ e
riconciliati col tuo fratello”. !
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“Ecco il nostro sì”
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MIELE: un gesto di dolcezza o un’attenzione particolare possono cambiare il nostro
8. Cosa centra l’AC con la Chiesa?!
modo di rapportarci con gli altri. !
Possiamo dire che la Chiesa ha inventato l’AC nel senso che in tempi lontani, quando i
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VINO: l’associazione ci fa vivere con allegria e voglia di divertirsi in compagnia. !
laici erano solo i “non preti”, ha voluto che i cristiani battezzati avessero un posto nuovo e
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SPEZIE: non tutti i sapori ci sono familiari, ma siamo pronti a vivere nuove
importante nella Chiesa. Il fatto di associarsi esprime la volontà di non essere dei singoli
esperienze.!
collaboratori del prete ma di impegnarsi per una vera corresponsabilità dentro la
MARMELLATA (fatta in casa): non bisogna perdere il senso della tradizione e delle
comunità. L’AC vuole promuovere nella chiesa il “carisma” dei laici, cioè il loro essere
abitudini della famiglia. !
chiamati a vivere dentro la storia, a contatto con le realtà di tutti gli uomini. Vuole
SORDO: dobbiamo tener presente i concetti di sobrietà e di condivisione con chi sta
richiamare continuamente la parrocchia ad aprirsi al mondo e vuole portare la vita dentro
peggio di noi.!
la chiesa. Per questo anche oggi l’AC, come dicono i Vescovi, è una realtà di cui la Chiesa
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non può fare a meno.!
Democrazia
Per approfondire
“La scelta democratica è la forma che abbiamo scelto per costruire un’esperienza che nasca dal
Allegati e altri materiali!
contributo di tutti e si avvalga della partecipazione di ciascun aderente”!
(dal Progetto Formativo, Introduzione - In associazione, cioè insieme )
Sono disponibili sul sito diocesano (www.acverona.it) nell’area “Adesione 2014-2015”.!
Proposta di attività!
Norme fondamentali dallo Statuto nazionale ACI (2003) !
Facendo esperienza di democrazia partecipativa, i ragazzi si fanno portavoce di come la
Art. 1 -La natura ecclesiale dell’azione cattolica italiana!
via del Vangelo, a partire dall'atteggiamento di Gesù che valorizza ogni persona, sia una
L’Azione Cattolica Italiana è un’Associazione di laici che si impegnano liberamente, in
via che libera e porta alla pace. Attraverso le tecniche dei processi partecipativi essi
forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la
sperimentano così la possibilità di vivere in maniera pacifica e gratificante la dimensione
realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa.!
democratica
Art. 2 -L’impegno religioso apostolico dell’associazione!
dell’associazione
(conta
il
pensiero
di
tutti!),
riconoscendo
che
“l’impostazione democratica dell’associazione contribuisce a far sperimentare il valore
L’impegno dell’ACI, essenzialmente religioso apostolico, com- prende l’evangelizzazione,
della corresponsabilità e a educare al senso delle regole, mentre i dialoghi informali e
la santificazione degli uomini, la formazione cristiana delle loro coscienze in modo che
quello educativo coinvolgono in un clima in cui sperimentare la cultura dell’associazione”
riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunità ed i vari ambienti.!
(dal Progetto Formativo, Nel cantiere della formazione).!
Art. 3 -I laici dell’Azione Cattolica Italiana!
Per rendere più vicine ai nostri ragazzi la democrazia e la promozione della libertà,
I laici che aderiscono all’ACI:!
facciamo ricorso ai cosiddetti processi partecipativi: altro non sono che uno strumento di
a) si impegnano a una formazione personale e comunitaria che li aiuti a corrispondere
confronto che permette di fissare obiettivi, prendere decisioni e formulare progetti in
alla universale vocazione alla santità e all’apostolato nella loro specifica condizione
maniera condivisa. Possiamo quindi proporre ai ragazzi di discutere ed elaborare una
di vita;!
proposta che riguardi una piccola “situazione quotidiana”, in cui ciascuno sia chiamato a
b) collaborano alla missione della Chiesa secondo il modo loro proprio portando la
compiere una scelta in un gruppo di pari. All’interno del nostro gruppo ACR/GVSS,
loro esperienza ed assumendo la loro responsabilità nella vita dell’Associazione per
proponiamo ai ragazzi di confrontarsi e decidere insieme in merito alla gestione e
contribuire alla elaborazione e alla esecuzione dell’azione pastorale della Chiesa,
all’organizzazione di uno dei momenti che caratterizzano gli incontri (la preghiera, il
con costante attenzione alla mentalità, alle esigenze ed ai problemi delle persone,
gioco, la partecipazione alla S. Messa, ...).!
delle famiglie e degli ambienti;!
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Azione Cattolica Verona
Educazione
4. A cosa serve l’AC? Tanto la parrocchia va avanti lo stesso...!
In effetti è così... la Chiesa può andare avanti anche senza l’AC.... Ma la Chiesa ha bisogno
dell’AC come associazione che ha scelto proprio nel suo specifico di collaborare
“Nell’immaginario giovanile la parola “libertà” rappresenta il più delle volte un valore assoluto
strettamente con la Chiesa (consigli pastorali, sacerdoti, vescovi, il Papa) per portare
da difendere a tutti i costi. il più delle volte, però, si traduce solo in desiderio di indipendenza e di
avanti con il proprio contributo di laici la missione pastorale.!
poter fare ciò che si vuole […]. È importante che l’educatore accompagni il giovane a fare della
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sua libertà un esercizio di responsabilità che esprima coscienza e consapevolezza di sé in relazione
5. Cosa bisogna fare per essere di AC?!
alle persone, alle cose, ai luoghi ed esercizio di coerenza con i propri valori e principi”.!
Nella società del “fare” (fare soldi, produrre, avere successo...) e dell’essere (essere belli,
(da Sentieri di speranza, Giovani: le scelte)
buoni, importanti...) l’AC ti chiede di usare dei verbi diversi che ruotano attorno al
desiderio di crescere nella fede assieme ad altre persone all’interno di una associazione.
Non devi fare niente di particolare, né essere straordinario.!
Se credi in Dio, se hai voglia di crescere e soprattutto vuoi rimettere insieme fede e vita
nella tua realtà quotidiana (nel tuo lavoro, nello studio, nella tua famiglia, nel tuo
territorio) ... o se vorresti tutto questo... in fondo sei già di AC. Aderire è rendere esplicito
questo e soprattutto scegliere di compromettersi e impegnarsi per questo.!
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Proposta di attività!
Dividiamo i ragazzi in gruppetti piccoli. Ogni componente del gruppo deve pescare una
regola scritta su un foglietto. Dopo che tutti hanno pescato, i ragazzi devono cercare di
inventare un gioco che però contenga tutte le regole pescate e altre tre aggiunte dal
gruppo stesso (se le devono inventare senza copiarle da quelle pescate). Dopo aver ideato
il gioco con le sue regole il gruppo prova a giocare. Al termine ci sarà un breve momento
6. Per me non fanno nulla in parrocchia. Allora perché dovrei tesserarmi?
di riflessione dove, partendo dal cartellone con le regole scritte dai ragazzi, l’educatore fa
Ci dispiace molto che nella tua parrocchia non ci sia niente fatto apposta per te.
loro notare quanto tempo hanno speso per decidere come giocare. Chiede loro cosa
Probabilmente, se cerchi un po’, ti accorgerai che magari poco lontano da te c’è la
possibilità di usufruire di qualche occasione formativa. In ogni caso, è bello che tu senta la
sarebbe servito per giocare di più e cerca di fare uscire gli aspetti positivi e negativi di
regole dettate dall’esterno.!
necessità di continuare a crescere dentro all’AC. Anche in questa situazione di difficoltà,
Storia
magari temporanea, ti chiediamo di continuare a credere nell’AC – con i limiti e i difetti
delle persone che ne fanno parte - e di rinnovare la tua adesione. Anche con il tuo aiuto si
“..un mondo che [...] trova nella Chiesa il riferimento sicuro e una Chiesa che non cammina
può far fiorire il deserto…!
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chiusa in se stessa, perché sa di dover costruire con tutti ponti di comunione; una Chiesa e una
7. In AC fanno tutti gli animatori? E se io non sono animatore?!
fede radicate nel territorio eppure aperte ad orizzonti universali; una Chiesa alleata con una terra,
Hai un po’ ragione: uno dei fini principali dell’Azione Cattolica è quello di formare le
la sua cultura, la sua umanità, i suoi problemi, la sua storia perché la vita della città sia aperta
persone e quindi chi ha fatto esperienza associativa (e ne è stato felice!) si sente chiamato
alla dignità di ogni abitante: è in questi elementi lo spirito di quella scelta di diocesanità in cui
in primis a regalare ad altri la possibilità di vivere un’occasione formativa importante per
laicità ed ecclesialità si connettono strettamente”!
(dal Progetto Formativo, Introduzione - Esperti nella splendida avventura)
la crescita umana e spirituale e sente urgente il bisogno di testimoniare nella missione
dell’educatore la sua fede. Ma le occasioni di servizio all’interno della Chiesa locale (la tua
parrocchia!) sono tantissime: il servizio nella liturgia (messa e celebrazioni varie), la
Caritas, .... E al di fuori della chiesa le possibilità sono davvero infinite. Chi appartiene
all’AC ha un animo aperto e disponibile a mettersi a disposizione delle varie situazioni di
difficoltà, di necessità…!
"
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Proposta di attività!
È importante far comprendere ai nostri ragazzi che la nostra Associazione ha a
disposizione importanti risorse formative; oltre all’ideale a cui si ispira, vanno
considerate: la tradizione in cui si inserisce, la tradizione di cui fa parte, le relazioni tra le
persone e il loro stile, il dialogo tra le generazioni e l’apporto specifico che ciascuna di esse
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reca al cammino comune. !
chiede anche un impegno economico: a volte le cose gratis appaiono di scarso valore
Il gioco “Indovina chi” consentirà ai ragazzi di conoscere persone che hanno fatto la storia
e le si tratta con grande superficialità. !
della nostra Associazione o che ne fanno parte oggi, testimoni nella vita di ogni giorno. !
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Vi suggeriamo alcuni personaggi che proponiamo di “scoprire” assieme ai nostri ragazzi.
Siete ovviamente liberi di approfondire quanto da noi riportato o aggiungere/scegliere
altre persone da “indovinare”.!
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preconcetti e, purtroppo, a eccessiva superficialità. Ecco perché, per lanciare la
triennio 2014-2017 e docente universitario;!
discussione, ci possono venire utili queste domande-risposte troppo spesso sentite…!
Maria Grazia Vergari (7 settembre 1977) è la nuova vice-presidente nazionale per il settore adulti,
"
assieme a Giuseppe Notarstefano. È la responsabile del Laboratorio
1. Perché dovrei tesserarmi? Cosa ci guadagno?!
nazionale della formazione
la Pontificia Facoltà di Scienze della Formazione «Auxilium».!
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OCCUPARE uno “spazio”, ma ci piace pensare di DARE UN NOME al modo che finora
assieme a Maria Grazia Vergari. È un docente universitario, originario della diocesi di Palermo.!
hai avuto di stare nella Chiesa. Se abbracci l’idea di stare nella Chiesa assieme a molte
Lucia Colombo (13 dicembre 1985) è la nuova vice-presidente per il settore giovani, assieme a Michele
altre persone tentando di crescere assieme nella fede e nella propria formazione personale,
Tridente. È un’insegnante, originaria della diocesi di Vercelli.!
vedrai che in fondo la tessera è un modo di dire che ci sei e ci stai... Riguardo al guadagno
Michele Tridente (22 agosto 1990) è il nuovo vice-presidente per il settore giovani, assieme a Lucia
Colombo. È uno studente, originario della diocesi di Tursi-Lagonegro.!
preferiamo sorvolare sugli sconti e sulle promozioni (che in fondo in fondo ci sono, come
Anna Teresa Borrelli (9 maggio 1973) è responsabile nazionale dell’Azione cattolica dei ragazzi, è
poi diremo!), per farti meditare qualche punto in fatto di fedeltà: sganciare qualche euro è
avvocato e specializzanda in Diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Collabora
un modo semplice e banale per finanziare un grande progetto cui siamo chiamati a
con la Congregazione per le cause dei santi. È della diocesi di Bari-Bitonto.!
contribuire. Per usare un’immagine: se il modo che scegliamo per raggiungere il Regno
Alberto Marvelli (Ferrara, 21 marzo 1918 – Rimini, 5 ottobre 1946) è stato un ingegnere e politico
vicepresidente dei Giovani di Azione Cattolica (diocesi di Rimini) e membro delle Conferenze di San
Morì il 5 ottobre 1946, a 28 anni, vittima di un incidente stradale.!
2. A chi vanno i soldi della tessera?!
Vittorio Bachelet (Roma, 20 febbraio 1926 – Roma, 12 febbraio 1980) è stato un giurista e politico
I soldi della tessera servono a finanziare i progetti che l’Azione Cattolica porta avanti. Alla
base di ogni “struttura” ci sono degli ambienti, ci sono delle persone che lavorano, ci sono
Gino Pistoni (Ivrea, 25 febbraio 1924 – Tour d'Héréraz, 25 luglio 1944) è stato un partigiano italiano,
delle spese per il materiale... Una parte di quanto raccolto con il tesseramento è inviato
morto nel corso della Resistenza. Il 25 luglio 1944, durante un attacco tedesco delle SS nella bassa Valle
anche al Centro Nazionale come contributo della Diocesi di Verona alle attività
del Lys, mentre gli altri partigiani fuggivano, egli si attardò a soccorrere un soldato tedesco ferito a
dell’Azione Cattolica di tutta l’Italia.!
Tour d'Héréraz, venendo colpito da una scheggia di mortaio, che gli recise l'arteria femorale. Restò
nella più completa solitudine a dissanguarsi e a consumare la sua agonia, compiendo con le residue
capacità, prima di spirare, un vero atto di fede: con le dita intrise di sangue, scrisse sulla tela del
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3. Perché non posso fare l’educatore senza essere tesserato?!
tascapane un messaggio-testamento rimasto unico nella storia della Resistenza “Offro la mia vita per
Chiariamo subito che la tessera dell’Azione Cattolica non è come la tessera abilitativa
l'Azione Cattolica e per l'Italia, W Cristo Re”;!
degli arbitri senza la quale non si può entrare in campo. Ma visto che si parla di educatori
Giovanni Acquaderni (Castel San Pietro dell'Emilia, 16 marzo 1839 – Bologna, 16 febbraio 1922) è
e di persone chiamate ad aiutare e accompagnare altre persone a crescere nella fede, che
stato un sociologo e banchiere italiano, protagonista del movimento cattolico nazionale. L'11 febbraio
1867 a Bologna fondò con Mario Fani la «Società della Gioventù Cattolica Italiana», l'attuale Azione
•
essere il biglietto!!
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Nel 1980 fu assassinato dalle Brigate Rosse in un agguato alla Sapienza;!
•
dei Cieli è un bel autobus con cui muoversi in compagnia, il costo della tessera potrebbe
Vincenzo. Costituì una cooperativa di lavoratori edili, la prima cooperativa "bianca" nel suo territorio.
italiano. Docente universitario, fu anche dirigente dell'Azione Cattolica ed esponente democristiano.
•
Ovvio... nel tuo portafoglio c’è ancora spazio per una tessera in più!? No, non ci interessa
Giuseppe Notarstefano (26 febbraio 1970) è il nuova vice-presidente nazionale per il settore adulti,
italiano, beatificato da papa Giovanni Paolo II il 5 settembre 2004. Fu presidente dei Laureati Cattolici,
•
Sull’Adesione e il tesseramento ci troviamo molte volte di fronte a domande intriganti, a
Matteo Truffelli (Parma, 1970) è il nuovo Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana per il
dell’Azione cattolica, originaria della diocesi di Otranto. Psicologa e psicoterapeuta, è docente presso
•
Faq
portano avanti il progetto formativo dell’AC, che sono chiamati a proporre l’AC... c’è
Cattolica;!
bisogno di un po’ di serietà. Il credere ad una associazione e ai suoi valori si testimonia...
Mario Fani (Viterbo, 23 ottobre 1845 – Livorno, 4 ottobre 1869) è stato un attivista cattolico italiano. A
appartenendoci noi per primi e testimoniando così che crediamo a ciò che annunciamo e
seguito dei contatti con il conte dottor Giovanni Acquaderni, nel 1867 costituisce la Società della
facciamo.!
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“l’elemento personale” (e non tanto quello economico come invece spesso i ragazzi
Gioventù Cattolica Italiana. Il 2 maggio 1868 Pio IX approva la costituzione della società, considerata il
credono…).!
nucleo originale dell'Azione Cattolica, con il breve pontificio Dum filii Belial. Lo stesso anno, Fani
5) A questo punto viene spiegato il senso del tesseramento, mettendo in luce due cose:
in primo luogo che, come emerso prima, tutte le associazioni prevedono una forma di
sostentamento: qualsiasi attività svolga l’associazione, per quanto meritevole e nobile,
propone (e ottiene) l'aggiunta dell'aggettivo Italiana alla denominazione della Società giovanile da lui
co-fondata con Giovanni Acquaderni. Nel 1869, mentre è in vacanza a Livorno, si getta in acqua per
salvare un bagnante in pericolo. Proprio in seguito a questo atto contrae una grave malattia polmonare
che lo conduce in poco tempo alla morte, all'età di soli 24 anni.!
ha necessariamente dei costi, e anche la nostra associazione non è da meno; in secondo
Impegno
luogo che tesserarsi in AC si dice “aderire”, perché vuol dire condividere lo scopo
dell’associazione e apprezzare le attività che vi vengono svolte. Accade così anche nelle
altre associazioni, lecite o illecite, che i ragazzi hanno creato nella prima parte
“1. I laici che aderiscono all’ACI:!
dell’attività.
a) si impegnano a una formazione personale e comunitaria che li aiuti a corrispondere alla universale
Ecco le obiezioni più frequenti, con alcuni spunti per i ragazzi:!
•
sono sicuro che i soldi verranno sprecati da chi li gestirà → in associazione, dalla
singola parrocchia fino a Roma, ci sono persone che controllano accuratamente
(commissione affari economici, consiglio diocesano, cassiere parrocchiale ecc).
Quando molte persone controllano il bilancio, c’è una maggior garanzia di onestà e
b) collaborano alla missione della Chiesa secondo il modo loro proprio portando la loro esperienza ed
assumendo la loro responsabilità nella vita dell’Associazione per contribuire alla elaborazione e alla
esecuzione dell’azione pastorale della Chiesa, con costante attenzione alla mentalità, alle esigenze ed ai
problemi delle persone, delle famiglie e degli ambienti;!
c) si impegnano a testimoniare nella loro vita l’unione con Cristo e ad informare allo spirito cristiano le
scelte da loro compiute con propria personale responsabilità, nell’ambito delle realtà temporali.“!
non spreco; !
•
vocazione alla santità e all’apostolato nella loro specifica condizione di vita;!
(dallo Statuto, Art. 3 - I laici dell’Azione Cattolica Italiana)
ma non ci sono altri modi per finanziare l’associazione? → si potrebbe pensarne
altre, ma è già stato fatto e non basta; e poi quello della quota è la forma normale di
Proposta di attività!
finanziamento; !
•
cosa serve che mi tesseri, tanto a gruppo posso venire lo stesso! → È vero, puoi
venire lo stesso, perché l’AC è aperta e non chiude la porta in faccia a nessuno; ma se
vieni vuol dire che ti piace, o comunque che c’è qualcosa che ti attira, e perché non
devi riconoscerne il valore e il costo? Tutti siamo disposti a pagare per qualcosa che
ci piace, e ben di più della quota! Basti pensare a cosa paghiamo per una pizza (vale
1 quota), o per un paio di jeans (vale almeno 5-6 quote), o per un CD (vale 1 quota e
1/2), o per andare al cinema una sera (vale ½ quota)… In più contribuendo si
permette all’AC di fare meglio le sue attività, come la formazione educatori, le feste
ed altro. Alla fin fine se queste attività sono ben svolte, l’AC ci “guadagna”, diviene
Proponiamo al gruppo il gioco del Domino (in alternativa si possono usare o mattoncini
tipo Lego o le tessere di un puzzle) e disponiamo le tessere assieme ai ragazzi. Prima di
farlo partire però, toglieremo una pedina. Una volta che il Domino sarà arrivato a
quell’altezza non continuerà ma si interromperà…!
Ogni tessera rappresenta l’impegno che ciascuno mette all’interno dell’Azione Cattolica.
Toglierne una significa rendere monco il lavoro di tutti. Ciò che ciascuno mette e può
mettere è importante per la costruzione e la crescita dell’intera associazione. È quindi
importante che ognuno dia il suo contributo, nella misura in cui può farlo.!
più efficace.!
•
Orgoglio
ma l’AC essendo cattolica non dovrebbe fare queste “robe” gratis? → Dipende da
cosa vuol dire fare il bene gratis. Se vuol dire farlo senza chiedere alcun
corrispettivo, alcun prezzo, allora senz’altro: tutti possono partecipare a gruppo
anche senza pagare. Se vuol dire invece farlo senza costi, allora assolutamente no:
“In questo essere insieme il gruppo acquisisce la stabilità di un’esperienza permanente, di cui ci si sente
parte anche se le occasioni per incontrarsi non sono numerose; cui ci si sente legati anche quando si è
costretti ad essere fisicamente lontani. Di un gruppo vero ci si sente parte anche oltre i momenti in cui ci
tutte le associazioni hanno un costo, e i soldi bisogna pure tirarli fuori. Ed è pure
si incontra materialmente. La formazione dell’adulto non si può esaurire nel gruppo, ma si alimenta anche
educativo che tu come ragazzo comprenda che l’AC è esperienza di valore e ti
dell’autoformazione.“!
(dal Progetto Formativo, Cap. 5.3 - Lungo le stagioni della vita)
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7
“Ecco il nostro sì”
Azione Cattolica Verona
“Ecco il nostro sì”
Azione Cattolica Verona
legame con la parrocchia; in altri gruppi o movimenti è molto meo sottolineato, in
Proposta di attività!
AC è fortissimo; !
Si predispone una riproduzione della bandiera dell’associazione, ritagliata seguendo i
•
una forma per budini: l’AC non cuce un abito da mettere solo in determinate
caratteristici spicchi. Si chiede a ciascun membro del gruppo di pensare alla cosa più bella
occasioni (es. una scarpa da ginnastica per fare sport, una giacca elegante per le
o più importante che abbia vissuto in Azione Cattolica (un incontro, un’attività, una festa,
grandi occasioni, una felpa per uscire con gli amici), cioè non dà una formazione per
un’occasione particolare…) e di riportare sul proprio spicchio una parola che riassuma
specifici ambiti come ad es. il rapporto con l’ambiente, la politica (scuola Socio
l’esperienza. A turno poi ciascuno racconterà al gruppo la sua occasione speciale, ponendo
Politica), il rispetto per la vita (Movimento per la Vita), ma dà alle persone la loro
il proprio spicchio assieme agli altri, per andare a formare la bandiera intera. La bandiera
forma, quella che esse assumono in ogni occasione e in tutti gli ambienti, anche
potrebbe poi essere appesa alla stanza del gruppo. I gruppi appena nati potrebbero
quelli che apparentemente non c’entrano nulla con la fede e con Gesù Cristo (la
aggregarsi a quelli già formati per essere messi a contatto con le esperienze dirette.
discoteca, la scuola, la squadra di calcio …).!
Oppure i gruppi dei più piccoli potrebbero avere il compito di preparare gli spicchi
Attività!
colorati da far utilizzare poi ai gruppi dei più grandi, così da poter dare il proprio
Ecco un breve elenco delle principali attività organizzate dall’AC diocesana di Verona:
contributo personale all’assemblaggio della bandiera associativa.!
formazione per giovani, per educatori, per responsabili; incontri di spiritualità;
appuntamenti unitari (Festinsieme, Veglia dell’Adesione, Carrefour). Oltre a queste ci
Nazionale
sono naturalmente le attività parrocchiali per bambini dell’ACR, per giovani, per
adulti, per anziani…!
“1. L’Azione Cattolica Italiana è costituita come associazione ecclesiale di laici a livello nazionale
Organizzazione!
e a livello diocesano.!
Naturalmente si parte dagli educatori, che svolgono un ruolo fondamentale e che sono
2. Ciascuna Associazione diocesana è organicamente suddivisa in associazioni, in primo luogo
quelli con cui i ragazzi hanno contatto diretto. Ma poi c’è la presidenza parrocchiale, la
con riferimento alle comunità parrocchiali, e in gruppi.!
presidenza diocesana e le equipe diocesane di settore, il livello regionale, la presidenza
3. L’Associazione nazionale mantiene un costante e articolato rapporto sia con gli aderenti sia
nazionale e le equipe nazionali di settore, le assemblee ai vari livelli, ecc… (non occorre
con le Associazioni diocesane, in particolare attraverso il Collegamento Regionale. “!
dire tutti gli organismi, basta fornire un’idea ai ragazzi). Sarebbe anche bello se
(dallo Statuto, Art. 12 - L’ordinamento associativo)
qualcuna delle persone che sono inserite in questi organismi fosse conosciuta dai
ragazzi e raccontasse che cosa fa. !
Proposta di attività !
Chi può associarsi!
Tutti, l’associazione è assolutamente aperta e non pone requisiti per l’ingresso. Gli
Diamo ai ragazzi la cartina dell’Italia, suddivisa per regioni ecclesiastiche. Il gruppo dovrà
unici che non possono associarsi sono i preti e i religiosi (suore e frati): in AC sono
ricostruire la nazione nella quale viviamo ma secondo un nuovo criterio che forse molti di
presenti e collaborano, ma non possono associarsi perché l’associazione è fatta di laici
loro non conoscono. Al termine di questa attività sottolineiamo che la Chiesa in Italia è
(ad esempio, i preti non sono soci e non hanno diritto di voto). !
strutturata in parrocchie che si riuniscono in diocesi che a loro volta si riuniscono in
regioni ecclesiastiche. L’Azione Cattolica riprende perfettamente questa struttura per cui
ciascuno dei ragazzi si può sentire parte di un qualcosa che va oltre le singole parrocchie.
Il mandato dell’Azione Cattolica si esprime nell’esercitare in maniera corresponsabile la
propria vocazione all’interno delle singole Chiese locali. Ogni associazione diocesana
"
Finanziamento: avviene attraverso il tesseramento.
4.bis Un’attività alternativa alla precedente o da aggiungere se c’è tempo, prima di
arrivare al tesseramento, può anche essere incentrata sui vari testimoni di AC, ossia su
quelle persone che nate e cresciute in Azione Cattolica, hanno creduto e investito in
contribuisce, dunque, alla vita dell’associazione nazionale a partire dalla propria
essa, tanto da divenire poi uomini e donne che hanno lasciato la loro impronta nella
esperienza associativa. Il livello regionale ha il compito di favorire il collegamento tra le
storia del nostro Paese. Questo per far conoscere ai ragazzi quanto per l’AC conta
realtà diocesane presenti nella regione ecclesiastica.!
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“Ecco il nostro sì”
Azione Cattolica Verona
“Ecco il nostro sì”
Azione Cattolica Verona
2) Ci si divide in gruppetti di poche persone, all’interno di ciascuno dei quali i ragazzi
1.
Abruzzo-Molise!
2.
Basilicata!
3.
Calabria!
4.
Campania!
b) varie attività che l’associazione può organizzare per raggiungere lo scopo;!
5.
Emilia-Romagna!
c) regole di organizzazione e definizione di ruoli e incarichi (Presidente, segretario,
6.
Lazio!
7.
Liguria!
8.
Lombardia!
9.
Marche!
10.
Piemonte!
11.
Puglia!
12.
Sardegna!
Tali elementi dovranno essere messi per iscritto in un apposito foglio, che sarà l’atto
13.
Sicilia!
costitutivo dell’associazione. Alcuni esempi delle associazioni da costituire sono:
14.
Toscana!
15.
Triveneto!
16.
Umbria
proveranno a costituire un’associazione, dotata di tutti gli elementi indicati: !
a) scopo;!
magazziniere, varie altre figure che riterranno opportune,…);!
d) regole sull’ingresso dei soci; !
e) finanziamento.!
un’associazione sportiva, un clan camorristico, un’associazione per la vita, un fans
"
club… !
Ecclesialità
I gruppetti saranno guidati da un educatore, che però dovrà restare assolutamente
passivo, limitandosi a controllare che i ragazzi facciano l’attività e che tutti i
componenti del gruppetto diano il loro contributo. !
3) Ci si ritrova tutti insieme e ciascun gruppo presenta brevemente (2’ massimo) agli altri
l’atto costitutivo della propria associazione. !
“La Chiesa è il dono più grande fatto dallo Spirito all’umanità: attraverso il “Corpo di Cristo” la
comunione trinitaria entra nella storia degli uomini e il Risorto prolunga la sua presenza tra noi.
Questa coscienza ecclesiale è fondamentale e determinante per la proposta formativa dell’AC.“!
4) Preso contatto con quella che è una dinamica associativa, sarà più facile far capire cosa
(dal Progetto Formativo, Cap. 4 - Nel mondo non nel mondo)
è e cosa fa l’AC. Si può ricorrere allora all’intervento di un ospite (ad esempio, un
membro adulto della nostra realtà parrocchiale), che attraverso il racconto della sua
Proposta di attività!
esperienza personale presenti le caratteristiche dell’AC, in cui saranno messe in luce le
caratteristiche della nostra associazione, e in particolare scopo e stile, attività,
1) Per ACR e Giovanissimi, suddivisi opportunamente a squadre:
organizzazione, soci, finanziamento.!
comporre la parola “ecclesialità” utilizzando una serie di tessere
Spiegazione!
ciascuna raffigurante una lettera, oppure variante con modalità simili
Scopo dell’AC è formare degli uomini e dei cristiani che vivano nel mondo con un
al gioco dell’impiccato, con ogni gruppo che a turno “chiede una
certo stile. Qual è lo stile dell’AC? Lo stile può essere illustrato con tre segni:!
lettera” fino ad indovinare la parola.!
•
una Bibbia e un libro di matematica legati da uno spago: unione tra fede e vita.
2) Per ACR e Giovanissimi: ricomporre il puzzle di un’immagine
Infatti lo stile del cristiano di AC non è improntato solo alle opere, cioè al fare, a un
simbolicamente raffigurante l’unità. Tagliare l’immagine in un
determinato servizio (come ad es. una associazione di volontariato); né è improntato
numero di pezzi crescente a seconda dell’età dei ragazzi.!
solo alla dimensione spirituale, intimistica, senza un concreto riflesso nei
3) Per Giovani e adulti: visione del filmato su San Francesco che ricostruisce la Chiesa di
comportamenti della vita quotidiana (come ad es. è una proposta di lectio, o una
San Damiano https://www.youtube.com/watch?v=_TQ6kgb7ScM!
settimana in monastero: belle esperienze formative anch’esse, ma diverse da quelle
di AC); è invece uno stile caratterizzato dalla cura della dimensione spirituale del
rapporto con Dio, e dal riflesso di questo rapporto nella vita. !
•
un grembiule: usato per il servizio nelle sagre parrocchiali, dove spesso i
giovanissimi sono impegnati in cucina o nel servizio ai tavoli, è il simbolo del
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“Ecco il nostro sì”
Azione Cattolica Verona
Una proposta per il giorno dell’adesione
La festa, da celebrare l’8 dicembre, può essere organizzata in tanti modi ma sono
indispensabili alcuni momenti e condizioni:!
• nella festa c’è la celebrazione parrocchiale dell’Eucaristia animata dai soci di AC,
dando spazio a tutte le età; !
• in quella occasione potrebbe esserci il “mandato” agli educatori dei gruppi di AC: a
loro vengono affidati i ragazzi, i giovani e gli adulti.!
(durante la S. Messa) finché si esegue un canto, ciascun socio fosse invitato a firmare un
cartellone colorato simboleggiante un cammino, un valore, un’attenzione che ben
rappresenti lo stile dell’Azione Cattolica. Il significato di questo gesto è quello di
impegnarsi a perseguire gli ideali dell’AC davanti alla propria comunità parrocchiale. Dopo la S. Messa si può prevedere un piccolo rinfresco, un momento conviviale per tutti
gli aderenti e i simpatizzanti.
possono
rispettare. Esistono svariati tipi di associazioni, a seconda dello scopo che viene dato
(associazioni culturali, sportive, di consumatori, di volontariato, cattoliche,…). !
associazione ecclesiale, perché i suoi associati, i laici, si impegnano – in diretta
collaborazione con la gerarchia ecclesiastica – per la realizzazione del fine generale
cristiana, personale e comunitaria, degli associati, in modo che essi riescano a vivere e
portare il Vangelo nella propria vita, nelle proprie comunità e negli ambienti di ogni
giorno.!
Sarebbe bello che, per valorizzare l’adesione personale, nel momento del ringraziamento
suggerimenti
decidendo le regole (compreso il modo di finanziarsi) che ogni associato dovrà poi
apostolico della Chiesa. Ciò significa che l’impegno in AC si traduce nella formazione
• durante la festa vengono consegnate personalmente le tessere !
Altri
Azione Cattolica Verona
L’Azione Cattolica, anch’essa regolata da uno statuto, è definita nello stesso come
• la festa è unitaria e va pensata a misura di tutti, dai bambini agli anziani; !
"
“Ecco il nostro sì”
E allora, cosa vuol dire “essere di AC”, “appartenere all’AC”? Significa scegliere di
condividere questa idea, queste finalità; significa sentirle buone per la propria vita, per la
propria persona, e decidere di “sfruttarle” per diventare uomini e donne, cristiani di
domani, e allo stesso tempo, trasmetterle e viverle da bambino, ragazzo, adolescente,
giovane, adulto nei vari ambienti di vita: nella famiglia, a scuola, nel lavoro, nella
compagnia, nella squadra di calcio, nel tempo libero…!
Proposta di attività!
essere
presi
sul
sito
dell’AC
nazionale
1) Si può partire facendo leggere a uno dei ragazzi la definizione di “Associazione” tratta
(http://www.azionecattolica.it). !
"
dal dizionario. Lo Zingarelli recita così: Associazione sf, unione di due o più individui
Si propone ora un’attività, ideata dall’Azione Cattolica di Padova, da svolgere in
allo scopo di esercitare in comune una medesima attività. Un altro vocabolario
parrocchia per la Festa dell’Adesione l’8 dicembre.!
(Devoto-Oli), invece, la definisce così: Associazione sf, partecipazione continuata ad
un’impresa o attività. Concr. insieme di persone organizzate ed operanti per un fine
Obiettivi
•
comune.A questo punto, si fa notare come dalla definizione emergono gli elementi
capire cos’è un’associazione e per quali finalità si sceglie di svolgere determinate
caratteristici di un’associazione:!
•
attività in forma associativa, evidenziando i pregi dell’associarsi; !
•
•
a far parte dell’associazione? È aperta o chiusa? Occorrono determinati requisiti, ad
far emergere come ogni associazione è caratterizzata dai soggetti che la costituiscono,
da uno scopo comune per il quale i soci si attivano seguendo regole che si sono dati;!
esempio di età, professione, qualità personali, competenze, ecc.?!
•
cogliere i caratteri propri di quella associazione che è l’Azione cattolica: finalità,
attività svolte, struttura, ingresso di nuovi soci, finanziamento.!
“insieme di persone”, “due o più persone”: sono gli associati… ma chi può entrare
“organizzate”: in ogni associazione esiste una struttura, all’interno della quale alle
persone sono assegnati compiti e incarichi specifici;!
•
“fine comune”, “scopo”: è la ragione di vita e il collante dell’associazione, senza di
esso l’associazione non esisterebbe: gli associati si mettono insieme proprio per
Idea di fondo!
realizzare questo scopo;!
L’associazione é una delle forme aggregative riconosciute dalla legge, per la quale ha
molta importanza l’elemento personale (cioè le persone che la costituiscono); si tratta di
•
“medesima attività”, “operanti”: per realizzare lo scopo l’associazione svolge una
serie di attività.!
un insieme di persone che si organizzano e si attivano per perseguire uno scopo comune
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