ALLERGOPATIE RESPIRATORIE PROFESSIONALI
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ALLERGOPATIE RESPIRATORIE PROFESSIONALI
Classificazione di di Gell Gell ee Coombs Coombs Classificazione ALLERGOPATIE ALLERGOPATIE RESPIRATORIE RESPIRATORIE PROFESSIONALI PROFESSIONALI Reazione allergica di Tipo I Reazioni anafilattiche o da ipersensibilita’ immediata IgE - anticorpi in grado di attaccarsi ai granulociti basofili ed ai mastociti degranulazione dei mastociti liberazione mediatori aumento della permabilita’ vasale spasmo della muscolatura liscia bronchiale (istamina, fattori chemiotattici per eosinofili e neutrofili, prostaglandine, leucotrieni) ANAFILASSI, ORTICARIA, ASMA Classificazione di di Gell Gell ee Coombs Coombs Classificazione Classificazione di di Gell Gell ee Coombs Coombs Classificazione Reazione allergica di Tipo II Reazioni citotossiche IgG e IgM - anticorpi solubili capaci di attivare il complemento quando gli anticorpi si legano agli antigeni delle membrane cellulari o batteriche, il complemento lisa la cellula Stesso effetto di lisi quando le IgG attivano i linfociti Killer contro le cellule alle quali si sono legati (azione citotossica cellulomediata) Reazione allergica di Tipo III Reazioni da immunocomplessi solubili Ag+Ab - immunocomplessi formati da Antigeni circolanti ed anticorpi solubili Vengono normalmente fagocitati da macrofagi. Quando sono molto piccoli possono sfuggire ai macrofagi, raggiungono i tessuti (vasi e glomeruli), si depositano ed attivano localmente il complemento dando luogo ad una reazione infiammatoria EMOLISI DA FARMACI ALVEOLITI ALLERGICHE Classificazione di di Gell Gell ee Coombs Coombs Classificazione Reazione allergica di Tipo IV Reazioni cellulomediate o da ipersensibilita’ ritardata Linfociti T - effettori citotossici liberanti linfochine che distruggono cellule e microorganismi, stimolano i macrofagi ed i neutrofili amplificando la risposta immunitaria. Tipica della reazione agli antigeni del micobatterio tubercolare ma avviene anche nei confronti di molti altri antigeni LA FORMA E’ PROBABILMENTE ALLERGICA SE: • Trascorre un lungo periodo (da settimane ad anni) di contatto senza che si manifesti la reazione (latenza) e quindi compare un eczema con pattern in ‘crescendo’ soglia • si ripresenta per riesposizioni di sempre minore intensità •Si verifica in una piccola proporzione di esposti DERMATITI DA CONTATTO (DAC) LA FORMA E’ PROBABILMENTE IRRITATIVA SE: • Si manifesta subito dopo il contatto (senza latenza) •Non bene identificabile un pattern in ‘crescendo’ •Recidiva con la stessa intensità e per pari durata di esposizione •Si verifica in gran parte degli esposti soglia Reactive Airway Disease Syndrome (RADS) • fa seguito all’esposizione acuta ad irritanti respiratori (asma da irritanti) • la sua definizione come asma professionale non trova unanime consenso degli autori, parte di essi preferisce considerarla un infortunio soglia ASMA ALLERGICO ALLERGICO ASMA Tipo I - IgE QUADRO acuto: FATTORI IN GRADO DI PROVOCARE ASMA ALLERGICO E NON ALLERGICO • NEI SOGGETTI PREDISPOSTI L’INFIAMMAZIONE E’ CAUSA DI EPISODI RICORRENTI DI RESPIRO SIBILANTE, TOSSE E DISPNEA IN PARTICOLARE LA NOTTE E/O AL PRIMO MATTINO (o al lavoro) • SINTOMI DI SOLITO ASSOCIATI A UNA DIFFUSA MA VARIABILE OSTRUZIONE AL FLUSSO AEREO, ALMENO PARZIALMENTE REVERSIBILE SPONTANEAMENTE O DOPO TERAPIA cronico: BPCO TRIGGERS • • • • • • • ARIA FREDDA POLVERE INQUINANTI AMBIENTALI FUMO DI TABACCO ALTRI IRRITANTI ( es. ISOCIANATI ) ESERCIZIO FISICO (IPERVENTILAZIONE) STIMOLI PSICOMOTORI FATTORI CAUSALI • ALLERGENI ( INALANTI ) • INFEZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE 1.TRIGGERS (irritanti bronchiali): BRONCOCOSTRIZIONE 2. CAUSALI (inducenti): INFIAMMAZIONE DELLE VIE AEREE FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA DA SENSIBILIZZAZIONE GLI AGENTI SONO NUMEROSISSIMI ATTUALMENTE NE SONO DESCRITTI PIU’ DI 250 IL LORO NUMERO E’ IN CRESCENTE AUMENTO DATA L’INTRODUZIONE DI SEMPRE NUOVE SOSTANZE NEI CICLI TECNOLOGICI GLI AGENTI VENGONO CLASSIFICATI IN BASE AL LORO PESO MOLECOLARE (ALTO O BASSO), IN QUANTO AD ESSO E’ CORRELATO IL MECCANISMO D’AZIONE NELL’INDUZIONE DELL’ASMA FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA DA SENSIBILIZZAZIONE FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA DA SENSIBILIZZAZIONE AGENTI AD ALTO PESO MOLECOLARE (>5000 D) AGENTI A BASSO PESO MOLECOLARE (<5000 D) •MACROMOLECOLE PROTEICHE DI NATURA ANIMALE O VEGETALE •AGISCONO COME ANTIGENI COMPLETI •CAPACI DI INDURRE SENSIBILIZZAZIONE E ASMA CON MECCANISMO DI TIPO I, IgE MEDIATO FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE • SOSTANZE CHIMICHE : SO2, NO2, O3 , formaldeide, fumo di tabacco, vernici • FATTORI FISICI : sforzo, freddo, umidità, nebbia • INFEZIONI : virali e batteriche • FATTORI PSICHICI : stress, depressione, ansia • PER LO PIU’ SOSTANZE DI SINTESI CHIMICA • AGISCONO IN PICCOLA PARTE CON MECCANISMI DI TIPO IgE (es.sali di platino, anidride ftalica) • NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI AGISCONO CON MECCANISMI NON COMPLETAMENTE NOTI FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE INFEZIONI RESPIRATORIE EVOCANO, SOPRATTUTTO NEI BAMBINI, EPISODI DI BRONCOSPASMO E VERE E PROPRIE CRISI ASMATICHE • INFEZIONI VIRALI ( MAGGIORMENTE RESPONSABILI ) • INFEZIONI BATTERICHE FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE FATTORI DI NATURA FISICA CAUSE SCATENANTI: • SFORZO ( ASMA DA ESERCIZIO FISICO ) • FREDDO • UMIDITA’ • NEBBIA FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE AEROALLERGENI • SOSTANZE PER LO PIU’ • DI NATURA PROTEICA CHE PENETRANO ATTRAVERSO LE VIE RESPIRATORIE E • SONO IN GRADO DI EVOCARE UNA RISPOSTA ANTICORPALE • SPECIFICA IgE – MEDIATA POLVERI : legni, caffè, farine MICOFITI : Alternaria, Cladosporium, Candida, Penicillum; Aspergillus VERNICI : carrozzeria, falegnameria, industria FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE AEROALLERGENI • SOSTANZE PER LO PIU’ • DI NATURA PROTEICA CHE PENETRANO • ATTRAVERSO LE VIE RESPIRATORIE E SONO IN GRADO DI • EVOCARE UNA RISPOSTA ANTICORPALE SPECIFICA IgE – MEDIATA POLLINI : graminacee, urticacee, compositae… PELI E FORFORE DI ANIMALI: cane, gatto, cavallo, criceto, coniglio ACARI DELLA POLVERE DI CASA E DELLE DERRATE ALIMENTARI: Dermatophagoides pteronyssinus e farinae FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE ALLERGENI ALIMENTARI • • • • • • • • LATTE E SUOI DERIVATI UOVO PESCE POMODORO FRUTTA SECCA MELE PESCHE ECC. FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE FARMACI • PENICILLINE E LORO DERIVATI • “ASMA DA ASPIRINA E FANS ASPIRINA” CON MECCANISMO NON DI TIPO IMMUNOLOGICO ( NON IgE – MEDIATO ) BETA-BLOCCANTI ALFA-STIMOLANTI SIERI-VACCINI ANTIBLASTICI • • • • FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE FATTORI EZIOLOGICI DELL’ASMA BRONCHIALE SOSTANZE CHIMICHE SE INALATI EVOCANO UNA RISPOSTA ASMATICA : • OZONO • TOLUENE DIISOCIANATO ( vernici e imbottiture di sedili) • ENZIMI ( bacillus subtilis presente in alcuni detersivi ) • FORMALDEIDE/GLUTARALDEIDE • FUMO DI TABACCO ASMA PROFESSIONALE FATTORI GENETICI L’EREDITARIETA’ DELL’ASMA DIPENDE DA DUE FATTORI FRA LORO CORRELATI E NON COMPLETAMENTE INDIPENDENTI: • STATO DI IPERREATTIVITA’ BRONCHIALE, INFLUENZATO DA FATTORI GENETICI E AMBIENTALI • STATO ATOPICO ( ELEVATA PRODUZIONE DI IgE NEI CONFRONTI DI SVARIATI STIMOLI ANTIGENICI (ALLERGENI) VERSO CUI I SOGGETTI NORMALI NON DIMOSTRANO AVERE PARTICOLARE SENSIBILITA’), GENETICAMENTE DETERMINATO E TRASMESSO EREDITARIAMENTE, E’ SPESSO PRESENTE PRIMA DELL’INIZIO DELLA MALATTIA ASMATICA E NE FAVORISCE L’INSORGENZA, INFLUENZANDO IN MANIERA DIRETTA LO SVILUPPO DELL’IPERREATTIVITA’ BRONCHIALE E QUINDI DELL’ASMA • Dal 5 al 10% della popolazione in Europa soffre di asma, nel mondo sono stimati 100-150 milioni di soggetti (Consensus Report- “Airway allergy and worklife” Scan J Work Environ Health 2001; 27: 422-425) • Le prevalenze di asma professionale riportate in letteratura variano dal 2 al 90% e sono legate al tipo di industria, alla potenza sensibilizzante delle sostanze, all’area geografica • I dati di prevalenza (raccolti con studi epidemiologici trasversali) tendono a sottostimare la reale prevalenza dell’affezione ASMA PROFESSIONALE Principali Principali allergeni allergeni responsabili responsabili in 281 casi di asma professionale in 281 casi di asma professionale in in lombardia lombardia • Dati epidemiologici certi ed ufficiali non sono disponibili in Italia: nell’anno 1989 i casi di asma sarebbero stati oltre 550. L’Istituo di Med.del Lavoro di Siena ha censito fino al 1986 circa 2000 casi, nel periodo dal 1986 al 1993 circa 1000 casi (di questi più della metà dovuti ad isocianati) • Da questi elementi seppur parziali, incrociati con dati INAIL, è stato possibile confermare la stima in Italia di circa 500/600 casi/anno di asma professionale (da Innocenti Alto peso molecolare 58% - basso peso molecolare 42% latice vari 29% 24% “Asma professionale:considerazioni sull’epidemiologia..” MedLav 1997;88,1:3-12) • In Lombardia non esistono a tutt’oggi registri epidemiologici relativi alla patologia allergica professionale persolfati 10% farine di cereali 17% isocianati 20% Cortona G et al. Allergopatie professionali respiratorie: l’esperienza delle UOOML in Lombardia G Ital Med Lav Erg 2001; 23:1 Studio retrospettivo su 281casi di asma professionale diagnosticati in sette centri ospedalieri ed istituti universitari lombardi (Pavia, Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Desio e Lecco) negli anni 1993-1998 Asma professionale e diagnosi associate Valori assoluti 137 140 120 100 72 80 46 60 26 40 20 0 asma asma + rinite asma + cutaneo asma + rinite + cutaneo Cortona G et al. Allergopatie professionali respiratorie: l’esperienza delle UOOML in Lombardia G Ital Med Lav Erg 2001; 23:1 ASMA ALLERGICO ALLERGICO ASMA MECCANISMI PATOGENETICI • NEUROMUSCOLARE (ALTERAZIONE INNERVAZIONE MUSCOLO LISCIO BRONCHIALE) – β – BLOCCO – IPERFUNZIONE DEGLI α RECETTORI – DEFICIT FUNZIONALE DEL NANC – IPERTONO VAGALE ASMA ALLERGICO ALLERGICO ASMA MECCANISMI PATOGENETICI • IMMUNOLOGICO REAZIONI DI IPERSENSIBILITA’ IMMEDIATA O IgE MEDIATA, INTERVENENTI POCHI MINUTI DOPO L’ESPOSIZIONE ALL’ALLERGENE E SOSTENUTE DA ANTICORPI SPECIFICI (IgE) CON PROPRIETA’ CITOFILE (LEGAME CON BASOFILI CORCOLANTI O MASTOCITI TISSUTALI) E CUTISENSIBILIZZANTI, INDUCENTI UNA REAZIONE ERITEMATOPAPULOSA SULLA CUTE NELLA SEDE DI INTRODUZIONE DELL’ALLERGENE ASMA ALLERGICO ALLERGICO ASMA MECCANISMI PATOGENETICI • NEUROMUSCOLARE • IMMUNOLOGICO • L’ALLERGENE, NON APPENA INALATO, REAGISCE CON LE IgE SPECIFICHE GIA’ SINTETIZZATE E SITUATE SULLA SUPERFICIE CELLULARE DEI MASTOCITI DELLA MUCOSA BRONCHIALE • UN ANTIGENE, LEGANDO A PONTE DUE MOLECOLE DI IgE ATTIGUE, INNESCA UNA SERIE DI EVENTI IL CUI RISULTATO FINALE E’ RAPPRESENTATO DAL BRONCOSPASMO E DALLA FLOGOSI ALLERGICA Antigene IgE CELLULA DENDRITICA ANTIGENE mediatori BRONCOSPASMO IgE MASTOCITA IgE mediatori LINFOCITA Membrana Mastcellula EOSINOFILO citochine mediatori citochine MACROFAGO FLOGOSI FIBROBLASTO mediatori citochine delle vie aeree MONOCITO ALTERAZIONI STRUTTURALI DEL BRONCO proliferazione connettivale e deposizione di collagene CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA’ DELL’ASMA SINTOMI ASMA NOTTURNO PEF/ FEV1 GRAVE CONTINUI.AT. FISICA RIDOTTA FREQUENTE MODERATO QUOTIDIANI. INTERFER. CON VITA QUOTIDIANA >1V.SETTIMANA MA <1 V. AL GIORNO <1 ALLA SETTIMANA ASINTOMATICO >1 VOLTA SETTIMANA LIEVE SALTUARIO <60%, VARIABILITA' PEF> 30% >60%-<80%, VARIABILITA' PEF >30% >2 VOLTE AL MESE >80%, VARIABILITA' PEF TRA 20 E 30% < 2 VOLTE MESE >80%, VARIABILITA' PEF <20% LINFOCITO GRANULOCITO IPERREATTIVITA ' BRONCHIALE Convegno “Nuove poverta’ Vecchie Malattie Aspetti sanitari dell’immigrazione” ASMA BRONCHIALE (2000) • E’ la malattia più comune tra gli immigrati (maggior causa di ricovero) • E’ in aumento la prevalenza degli immigrati tra i pazienti asmatici (paiono più sensibili agli allergeni) • Svolgono attività a rischio (lavori di pulizia, pizzaioli, panificatori, ambulanti..) • Immigrati dei paesi dell’America Latina (Perù), delle Filippine e dello Srilanka rappresentano più della metà dei pazienti asmatici • Età media 32-34 anni • 8.2% dei pz aveva già sintomi nel proprio paese • Prick test positivo per comuni allergeni inalanti nell’81% dei casi • Ammalano di asma dopo brevi periodi di permanenza (3-6 mesi) • Allergeni più comuni sono gli acari, graminacee, ambrosia RISCHIO RISCHIO ALLERGOLOGICO ALLERGOLOGICO RISCHIO RISCHIO ALLERGOLOGICO ALLERGOLOGICO per per gli gli operatori operatori sanitari sanitari •• Da Da manufatti manufatti in in gomma gomma •• Da Da disinfettanti: disinfettanti: -- aldeide aldeide glutarica glutarica -- aldeide aldeide formica formica -- clorexidina clorexidina •• Da Da farmaci farmaci GUANTI GUANTI IN IN LATICE LATICE DI DI GOMMA GOMMA Nei Nei guanti guanti in ingomma gommasono sonopresenti: presenti: ••Latex: Latex: latice laticevegetale vegetaledell’albero dell’albero della dellagomma gomma ••Coloranti, Coloranti, Ossidanti, Ossidanti, Acceleranti: Acceleranti:sostanze sostanzeaabasso bassopeso peso molecolare utilizzate nella vulcanizzazione del latex per molecolare utilizzate nella vulcanizzazione del latex per ottenere ottenereelasticità elasticità eeresistenza) resistenza) ••Polvere Polvere di dimais: mais:viene viene introdotta introdottanei nei guanti guanti per per facilitarne facilitarne l’indosso. l’indosso. REAZIONI REAZIONIAVVERSE AVVERSE DA DA GUANTI GUANTI IN IN LATEX LATEX Le Le proteine proteine del del latex latex possono possonoprovocare provocarereazioni reazioni immunitarie immunitarieimmediate immediate (meccanismo IgE-mediato di tipo I) per contatto (meccanismo IgE-mediato di tipo I) per contattoooinalazione: inalazione: ••orticaria da contatto orticaria da contatto ••rinite rinite ee asma asma allergico allergico IIcoloranti, coloranti, ossidanti, ossidanti, acceleranti acceleranti possono legarsi a proteine possono legarsi a proteinedella dellacute, cute, agendo agendoda daAPTENI APTENI ee provocando provocandoreazioni reazioni immunitarie immunitarieritardate ritardate (meccanismo cellulo-mediato di tipo (meccanismo cellulo-mediato di tipoIV IV)) per percontatto contattoprolungato prolungato:: ••dermatite dermatiteallergica allergicada dacontatto contatto L’amido L’amido di di mais mais per eccessiva per eccessivaalcalinità, alcalinità, elevata elevatasudorazione, sudorazione, occlusione, occlusione, provocando reazioni con meccanismo irritativo: provocando reazioni con meccanismo irritativo: ••dermatite dermatiteirritativa irritativa REAZIONI REAZIONIAVVERSE AVVERSE DA DA GUANTI GUANTI IN IN LATEX LATEX CATEGORIE CATEGORIE AARISCHIO RISCHIO PERSONALE PERSONALESANITARIO SANITARIO ••Addetti blocco Addetti bloccooperatorio operatorio ••Infermieri Medici Infermieri - Medici-- Tecnici Tecnici-- OTA OTA TEST TEST DIAGNOSTICI DIAGNOSTICI RAST RAST ricerca ricercadi di anticorpi anticorpispecifici specificinel nel sangue sanguecircolante circolante TEST (patchtest test)) TESTEPICUTANEI EPICUTANEI(patch per per allergie allergiecellulo-mediate cellulo-mediate(lettura (lettura aa48 48 ee96 96 ore) ore) PAZIENTI PAZIENTI ••Bambini Bambinicon conpatologie patologiecongenite, congenite,sottoposti sottopostiad adalto alto numero di interventi invasivi numero di interventi invasivi TEST (pricktest test)) TEST CUTANEI CUTANEI INTRADERMICI INTRADERMICI(prick per per allergie allergieIgE-mediate IgE-mediate(lettura (letturaaa20 20minuti) minuti) TEST TEST D’USO D’USO(prova (provadel del guanto) guanto) esposizione esposizione alla allasostanza sostanza FATTORI FATTORIPREDISPONENTI PREDISPONENTI ••ATOPIA ATOPIA ••PRECEDENTI PRECEDENTIDAC DAC ••ALLERGIA CROCIATA ALLERGIA CROCIATACON CON ALIMENTI ALIMENTI (banana, avocado, kiwi, castagna) (banana, avocado, kiwi, castagna) ••PIANTE PIANTE(Ficus (Ficus benjamina) benjamina) TEST TEST DI DI PROVOCAZIONE PROVOCAZIONE BRONCHIALE BRONCHIALE (per (per patologie patologie respiratorie) respiratorie) ••aspecifico: aspecifico:con conmetacolina metacolina ••specifico: esposizione specifico: esposizione alla allasostanza sostanzain incamera cameradi di inalazione) inalazione) PATCH TEST SINTOMI SINTOMI COMPATIBILI COMPATIBILI CON ASMA CON ASMA BRONCHIALE BRONCHIALE ANAMNESI LAVORATIVA ANALISI DELLE SOSTANZE ANALISI DELL’ESPOSIZIONE SOSPETTO DIAGNOSTICO TEST DIAGNOSTICI PER ASMA pfr Pfr dopo brd tpba Prick per inalanti prist rast per inalanti TEST DIAGNOSTICI PER ASMA PROFESSIONALE Prick per allergeni professionali Rast per allergeni professionali tpbs Monitoraggio PEF in lavoro PATCH = CEROTTO PATCH PATCH TEST TEST POSITIVO POSITIVO TEST TEST DIAGNOSTICI DIAGNOSTICI PRIMO LIVELLO Test cutanei Test di laboratorio Prick test Dosaggio delle IgE Specifiche Dosaggio delle IgE totali REAZIONE ERITEMATOPAPULOSA PRICK PRICK TEST TEST Controlli: Risposta positiva: fisiologica e istamina pomfo Ø > istamina DOPO SKIN PRICK TEST PRICK = INIEZIONE TEST TEST DIAGNOSTICI DIAGNOSTICI Test Test di di Provocazione Provocazione Specifica: Specifica: cabina cabina di di esposizione esposizione Secondo livello PFR Studio della citologia a/b Test di broncodilatazione TPBA (metacolina) TPBS / TPNS Espettorato indotto Fibrobroncoscopia+BAL Lavaggio nasale ALVEOLITE ALLERGICA ESTRINSECA Reazione che avviene a livello dei bronchioli respiratori e soprattutto degli alveoli, risultato di una reazione allergica a sostanze esogene con caratteristiche antigeniche presenti in ambiente di lavoro inalate come polveri fini (<5 micron di diametro). Categorie più frequentemente colpite sono quelle che operano in atmosfera contaminata con polveri organiche vegetali (spore fungine), animali, batteriche o chimiche di sintesi. "FARMER' S LUNG" (polmone del contadino) ~ alveolite prodotta dalla polvere di fieno ammuffito e fermentato, ricca di spore fungine (Micropolyspora faeni) LAVORATORI DEI CEREALI (insilatori, mugnai, agricoltori) ~ esposti a derivati proteici dei cereali e alla microflora che si sviIuppa (Cladosporium, Altemaria, ecc.) ALLEVATORI DI UCCELLI - esposti a proteine aviarie ALLEVATORI DI FUNGHI con metodi intensivi (preparazione del terreno in ambienti Confinati con umidità garantita, semina spore, raccolta prodotto) - esp. a termoactinomiceti LAVORATORI DEL MALTO (distillerie, fabbriche di birra) ~ esposti ad Aspergillus élavatus che si sviluppa sui grani di segale mantenuti ad alta temperatura ALTRE CATEGORIE - lavoratori del sughero, del piretro (insetticida vegetale), del legno, pulitori di saune, ecc. PATOGENESI Reazione immunitaria del tipo III da immunocomplessi. Ipotesi di reazione immunitaria IV tipo cellulo mediata (reazione Ag -Ab - linfociti T) QUADRO CLINICO MANIFESTAZIONI ACUTE - dopo 4-8 ore dall'inalazione di polvere organica si sviluppa una sintomatologia simil-influenzale (cefalea, algie muscolari, febbre, tosse con scarso espettorato e moderata dispnea) che si attenua dopo 2-3 giorni MANIFESTAZIONI CRONICHE - recidive di manifestazioni acute che si ripetono nel corso degli anni con dispnea da sforzo che si aggrava progressivamente, presentandosi infine anche a riposo DIAGNOSI ANAMNESI PROFESSIONALE - nesso cronologico tra esposizione e sintomi ES. LABORATORIO - ricerca precipitine specifiche nel siero con esito positivo RX TORACE - opacità pseudonodulari e reticolari diffuse spt. campi medi polmoni PROVE FUNZIONALI - sindrome restrittiva e riduzione diffusione alveolo-capillare ES.ISTOLOGICI - lavaggio broncoalveolare (BAL) e biopsia polmonare BISSINOSI Broncopneumopatia professionale che si manifesta nei lavoratori del cotone, lino, canapa (soprattutto addetti alle operazioni di cardatura particolarmente polverose) " FEBBRE DEL LUNEDI’” alla ripresa dell'attività lavorativa dopo l'interruzione -settimanale comparsa di accessi di tosse, dispnea, febbre con persistente cefalea. Grado I - oppressione respiratoria al lunedì Grado II - oppressione respiratoria in ogni giorno lavorativo Grado III - bronchite cronica con enfisema, segni di insufficienza respiratoria PATOGENESI Liberazione diretta di istamina provocata da sostanze attive presenti come impurità ENDOTOSSINE derivate da batteri Gram-negativi contenute nella polvere del cotone, canapa e lino che rappresentano sostanze pirogene e mediatori chimici della flogosi Disturbi simili sono stati descritti in impiegati che lavorano in uffici dotati di umidificatori dell'aria contaminati con gram - ed in coltivatori di germogli di soia che operavano in ambienti contaminati con Enterobacter agglomerans PNEUMOPATIA DA METALLI DURI PNEUMOPATIA DA METALLI DURI Pneumopatia da ipersensibilità, con reazione di sensibilizzazione al Cobalto METALLI DURI ottenuti combinando alcuni metalli (tungsteno, vanadio, cromo) con il Cobalto mediante processo di sinterizzazione (procedimento che lega in struttura di tipo ceramico i metalli finemente polverizzati sfruttando contemporaneamente alta pressione e alta temperatura. SETTORI PRODUTTIVI produzione utensili, motori aeronautici, parti di macchina sottoposte a elevate sollecitazioni meccaniche e termiche (ugelli per trafile, parti lavoranti di torni, seghe circolari, perni ed ingranaggi speciali, parti di presse) LAVORATORI A RISCHIO addetti alla sinterizzazione, addetti affilatura utensili Nell'ambito della patologia respiratoria si riconoscono manifestazioni acute e croniche A. DISTURBI IRRITATIVI Nei soggetti ad alta esposizione al termine della giornata lavorativa compariva tosse secca con sensazione di irritazione delle alte vie respiratorie, a volte dispnea e senso di costrizione toracica, con scomparsa dei sintomi dopo 1-2 giorni di allontanamento dall'ambiente di lavoro B. ASMA ALLERGICO L'agente responsabile è il Cobalto, come dimostrato nei malati dalla coesistenza di Ab IgE specifici Co-HSA e di risposte positive al TPBS con COCI. Quadro di affanno correlato al lavoro con diagnosi effettuata tramite le prove specifiche (TPBA, TPBS, prove sierologiche) L'evoluzione è favorevole con il precoce allontanamento dall'esposizione, mentre vi è cronicizzazione con l'esposizione che continua dopo la comparsa della sintomatologia. Possibilità di forme miste con combinazione di asma e alveolite. C. ALVEOLITE E FIBROSI INTERSTIZIALE DIFFUSA Fibrosi interstiziale diffusa ad evoluzione cronica più o meno rapida in soggetti ad alta reattività individuale. L'interstiziopatia sclerotica può considerarsi lo stadio finale di alveoliti ad andamento subacuto o cronico che non costituiscono un quadro uniforme. Possono evidenziarsi quadri di alveolite linfocitaria con inversione del rapporto linfociti T helper/suppressor nei lavoratori addetti alla sinterizzazione o di alveolite macrofagico Giganto cellulare con eosinofilia nei soggetti esposti a umido (addetti mole diamantate). Nei casi peggiori l'evoluzione è verso la "alveolite sclerosante“ DIAGNOSI indagini citologiche al BAL (lavaggio bronco-alveolare), indagini radiografiche al torace (opacità irregolari diffuse più o meno grossolane) e indagini funzionali (insufficienza ventilatoria restrittiva con alterazione della diffusione alveolare dei gas) BERILLIOSI EZIOLOGIA - processi lavorativi con liberazione di particelle e fumi di berillio (aptene) scatenano reazioni immunitarie di tipo IV (cellulo-mediate). Pneumopatia con aspetti assai simili a quelli della sarcoidosi polmonare, caratterizzata da granulomi multipli interstiziali microscopicamente identici a quelli della sarcoidosi (quadro radiologico rappresentato da nodulazione polmonare). Nei soggetti affetti da berilliosi - patch test positivo all'applicazione dei sali di berillio PROGNOSI - L'evoluzione della berilliosi nel tempo è assai più grave di quella della sarcoidosi, in quanto conduce a morte per grave compromissione della diffusione alveolocapillare dei gas e per insufficienza respiratoria o cardiaca PREVENZIONE - utilizzazione di tecniche produttive tali da evitare totalmente la dispersione di polveri o fumi. Ultimo caso osservato riguardava un lavoratore addetto alla frantumazione di vecchi tubi fluorescenti recuperati da insegne luminose.