Speranza: «Il peggior anno da quando sono qui»
Transcript
Speranza: «Il peggior anno da quando sono qui»
MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE 2016 17 QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI TERAMO - Sport SESTO ANNO COL DIAVOLO «Da quando è tornato il mister, abbiamo messo in campo sempre ottime prestazioni. Peccato che non sono state accompagnate dai risultati. Sono sicuro che ne usciremo presto» [email protected] www.quotidianolacitta.it Speranza: «Il peggior anno da quando sono qui» Il capitano biancorosso a pochi giorni da Bassano: «Abbiamo iniziato male. Il gol di venerdì? Siamo stati dei polli» Jacopo Forcella TERAMO – Il bilancio di fine anno, in casa Teramo, non può che essere affidato al capitano. Ivan Speranza ne ha vissute tante in biancorosso. Ha gioito e pianto con la maglia del Diavolo addosso e quella fascia gli consente di trarre un giudizio secco dell’anno solare che va in archivio: «E’ stato un 2016 non facilissimo soprattutto nella seconda parte, molto sofferto. Abbiamo iniziato male e ce la stiamo portando dietro. Meglio la seconda parte della scorsa stagione visto che venivamo da un primo scorcio nel quale non avevamo fatto benissimo. Non è stato un anno fantastico da quando sono qui. Uno degli anni peggiori questo che ci lasciamo alle spalle. Speriamo di fare molto meglio nel 2017». Certo, nulla a che vedere con quanto era successo l’anno prima, quando, dalla grande gioia della promozione, Speranza e non solo, è passato alla consapevolezza che la Serie B sarebbe rimasta un miraggio: «Nel 2015 abbiamo perso una categoria importante, è stata una grande delusione quindi, se vogliamo, è stato anche peggio. Sono sensazioni diverse ed è difficile paragonarle». Tutto archiviato, però. Ora per il Diavolo c’è l’ultimo impegno col Bassano prima delle vacanze ma, inutile girarci intorno, il pensiero corre veloce al quel minuto 93 col Lumezzane. La testata di Leonetti e la vittoria che sfuma quando il più sembrava fatto. Da difensore esperto, Speranza non nasconde le responsabilità su quel pallone vagante che è costato 2 punti: «Abbiamo sbagliato proprio la disposizione della linea. Pur- DILETTANTI Il capitano del Teramo, Ivan Speranza (foto Di Giovanni) troppo abbiamo li abbiamo lasciati liberi. E’ un peccato perché avevamo fatto una buona partita, loro si erano visti solamente con delle conclusioni dalla distanza e nulla più. Rovinare una prestazione del genere per una disattenzione così, è proprio da polli. Era già successo 10 minuti prima e, proprio per questo stamattina abbiamo lavorato su queste situazioni, per mettere più attenzione. D’altronde è incredibile, ma dal ritorno di mister Zauli abbiamo subito reti solamente da palla inattiva; non c’entra l’allenatore perché le cose le prepariamo bene e in campo andiamo noi». Ma passi in avanti, secondo il capitano biancorosso, se ne vedono. Il ritorno di Zauli, condito da tre pareggi di fila, ha comunque mostrato un Teramo propositivo ma a volte sciupone e distratto nei momenti decisivi: «Purtroppo la verità è che non siamo continui nei risultati. Anche nelle ultime settimane abbiamo fatto delle ottime pre- stazioni ma non siamo riusciti a concretizzarle in vittorie. Se avessimo vinto col Lumezzane e col Parma, dove meritavamo di vincere, staremmo parlando di tutt’altra situazione». La linea difensiva sul banco degli imputati, insomma. Ma c’è anche un’altra questione; quella che riguarda l’esclusione di Caidi che, dall’avvento-bis di Zauli, non ha praticamente trovato più spazio nel Teramo. In molti hanno recriminato proprio per il fatto che i centimetri di Nebil, su quella punizione, avrebbero potuto fare la differenza in positivo: «Col mister - chiarisce Speranza - parliamo, ho sempre avuto un buon rapporto con gli allenatori. Zauli si confronta con noi, ma non decido io chi gioca. In questo momento vede meglio Capitanio rispetto ad altri, cercando di mettere la formazione migliore possibile. Il calcio è così, è impossibile sapere se con Caidi avremmo preso o meno il gol nel finale. Noi dobbiamo andare a Bassano con la stessa mentalità delle ultime partite. Può essere un vantaggio giocarla in trasferta per riuscire a giocare con meno pressione addosso e con maggiore serenità. Può starci come ragionamento, ci mancherebbe. Però noi dobbiamo essere sempre concentrati in ogni situazione». Il posizionamento particolare, sul lato non proprio nella mattonella preferita. Ma Speranza, per il bene del Teramo, non fa differenze: «Personalmente è la prima volta nella mia carriera che gioco sul centro-destra essendo mancino; ma non è un problema, ci sto giocando tranquillamente perché naturalmente un sinistro, anche nella postura del corpo, deve modificare qualcosa. Ma mi sto adattando senza problemi per il bene della squadra». Infine, l’auspicio per un’annata che sia essenzialmente diversa da quella vissuta finora. D’altronde, con quel cognome, il numero 6 biancorosso, non può che vedere il bicchiere sempre mezzo pieno: «Noi ci stiamo mettendo a posto. Le prestazioni ci sono state, migliorando nei risultati. Secondo me - conclude siamo sulla buona strada per uscire da questa situazione prima possibile». I GIALLOROSSI RECRIMINANO PER LE TANTE OCCASIONI AVUTE E SCIUPATE. ANCHE TRE CARTELLINI ROSSI A CARICO DEGLI OSPITI La prima di ritorno indigesta alla Sant. Sconfitta di misura a Mutignano S. EGIDIO - La prima giornata del girone di ritorno si rivela fatale per la Nuova Santegidiese di mister Fabrizi che amaramente ed ingiustamente torna a casa senza punti dalla trasferta contro il Mutignano. Il risultato di parità, probabilmente, sarebbe stato quello più giusto. Il gol vittoria dei locali è stato segnato su rigore dopo che il portiere giallorosso Benigni aveva atterrato in area un avversario all’inizio del secondo tempo. Nonostante l’inferiorità numerica, però, i vibratiani hanno cercato il pareggio a tutti i costi ma i giallorossi hanno dovuto fare i conti anche con un pizzico di sfortuna che ha ne- gato loro la rete del probabile 1-1. Per giunta, tanti i cartellini rossi rimediati dalla Sant visto che a metà della ripresa, gli uomini di Fabrizi sono rimasti in 8 viste le espulsioni di Di Blasio e Catini. «Sullo 0 a 0-afferma il patron Luca Forlini - ci è stato annullato un gol regolare siglato da Traini e prima della loro rete abbiamo sciupato 3 occasioni limpide. La gara la stavamo facendo noi ma gli episodi ci sono stati tutti contrari. Peccato per questa sconfitta prima delle feste. Comunque nell’anno nuovo sono certo che faremo di nuovo bene». Anche il dirigente Lino Forlini presente all’incontro è ri- masto deluso dal risultato finale ed ha affermato: «Il pari ci andava già stretto. Addirittura abbiamo perso. Ai padroni di casa sarebbe andato bene il pari visto l’atteggiamento in campo. Noi abbiamo attaccato sempre ed eravamo andati in vantaggio meritatamente con Traini. Ma l’arbitro, che si dirigeva a centrocampo per convalidare il gol regolare per tutti tranne che per l’assistente, lo ha fatto annullare. Un vero peccato perchè eravamo vicini ai play-off. Il nostro primo obiettivo comunque è e resta la salvezza». DomLaur