PDF, 9Mb - Dayco Aftermarket
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NUMERO 3 - LUGLIO 2013 ® Editoriale Anticipare il futuro M David Martínez President A.M. EU/SAO/Asia President O.E. EU/India iglioramento delle performance, apertura di nuovi stabilimenti e chiusura in positivo di tutta una serie di progetti iniziati nel corso del 2012 e portati a termine nei tempi previsti. Con grande soddisfazione, anche per l’anno passato Dayco può presentare ai propri interlocutori e partenr un bilancio in attivo, non solo nel senso economico, ma anche e soprattutto nel senso strategico del termine. Al di là dei numeri, infatti, simili risultati hanno prima di tutto confermato la bontà del nostro progetto. Un progetto che vuole essere, oggi come ieri, di continua espansione, nonostante le persistenti incertezze di questa macroeconomia ancora instabile. Il principio fondamentale di quest’azienda, in questo momento, è la volontà di vivere la crisi non come un problema, ma come un’opportunità. Una scelta di coraggio, che non solo si sta rivelando appagante, ma ha generato alcuni processi virtuosi finalizzati ad agire sul fattore tempo. A parità di filosofia di pensiero, forti di un modello che confermiamo e sosteniamo con forza, si tratta ora di aggiungere all’imperativo dei risultati e della qualità quello di una sempre maggiore velocità e dinamismo. Gli obiettivi restano gli stessi, ma ora occorre arrivarci prima e meglio degli altri. Il modus operandi Dayco è infatti ormai fortemente definito, per quanto sempre in corso di perfezionamento; quello che occorre davvero oggi è non solo ascoltare i mercati, ma anticiparne i movimenti. Camminare sempre qualche passo più in là, immaginando il futuro. Per questo, oggi, occorre più che mai coraggio. Senza aver paura, perché il coraggio è contagioso, come ci confermano la fiducia e la fedeltà dimostrateci dai nostri partner. Se infatti un grande produttore automobilistico dedica tempo e risorse per studiare insieme a noi soluzioni di eccellenza, è segno che crede nell’azienda e nel suo approccio. Di qui la scelta e la volontà di puntare sempre di più sull’integrazione, intesa come progressivo allargamento del modello Dayco in senso non solo “orizzontale”, ovvero tra diversi mercati, ma anche verticale, ovvero all’interno della variegata realtà aziendale interna, e non ultimo verso i partner e gli stakeholders. Tre livelli d’integrazione, dunque, che rendono l’immagine di una realtà che fa appunto del trasferimento il proprio principio; trasferimento non solo di knowhow, ma anche di approccio, di coraggio. Senza timore di esagerare, parlerei addirittura di partecipazione: tra l’azienda e i suoi partner e all’interno di tutte le nostre aree. E sono convinto che sia questa la chiave del nostro successo, insieme a una visione davvero sistemica delle diverse attività aziendali. Va letta in questo senso la recente decisione, per molti aspetti epocale, di unificare le nostre due divisioni. Dayco è sempre stata un’azienda integrata, fondata fin dall’inizio sull’equilibrio tra prodotto OE e filosofia Aftermaket. Realizzare oggi una gestione unificata rappresenta quindi al tempo stesso un completamento e una grande responsabilità, che contribuirà a portare questa azienda verso un futuro sempre più innovativo. Per Dayco del resto, ogni operazione in un nuovo mercato non risponde mai soltanto a esigenze commerciali, ma rientra sempre in una strategia più ampia, di potenziamento generale del sistema. Si tratta non solo di aumentare la capacità produttiva o le efficienze, ma appunto nell’ottica di valore aggiunto. Oggi fare grandi investimenti produttivi significa orientarsi sul lungo periodo. Pensare in termini di pura delocalizzazione non consente di prendere decisioni su questa ampiezza temporale. La chiave del successo, in questi casi, va oltre l’aumento della capacità produttiva o delle efficiente, per mirare invece a una costante crescita del concetto di valore aggiunto. Il mondo automobilistico è infatti in costante evoluzione e l’unico modo per essere protagonisti è non chiedersi quali risultati si sono ottenuti, ma quali si devono ancora ottenere. Perché il valore aggiunto per Dayco è qualcosa che si costruisce man mano. È una strada in cui - fortunatamente - non esiste un traguardo. È, in ultima analisi, un forte e fiducioso orientamento al futuro. Su questo dinamismo oggi stiamo scommettendo. Perché in questo abbiamo creduto finora e continueremo a farlo. LUGLIO 2013 1 ® NUMERO 3 Coordinamento Editoriale Franca Pierobon Rivista periodica iscritta al Tribunale Ordinario di Pescara N. 488/2011 V.G. N. 07/2011 Reg. Stampa N. 72/2011 Cron. Grafica Pomilio Blumm srl Via Venezia, 4 - 65121 Pescara Stampa Ivrea Grafica, Ivrea - To Direttore Responsabile Daniela Panosetti Indice 4 La strada dell’integrazione 6 One branding: un nome, un’immagine, uno standard 10 13 8 2 DAYCO in fiera: appuntamenti 2013 POWER WORLD 18 Integrazione: obiettivo raggiunto Nuovi AIR SPRINGS: carico protetto, guida sicura Controllori di qualità D AY C O M A G A Z I N E World Luglio 2013 16 AUTOMECHANIKA DUBAI: numeri e ragioni di un successo 24 Un supporto costante 34 20 Da Ford a Volkswagen: partner esclusivi Editoriale 1 Marketing 4 Comunicazione 6 Prodotti 10 Zoom 16 Ricerca & Sviluppo 18 Garage 24 Update 36 Il TAM risponde LUGLIO 2013 3 Marketing La strada dell’integrazione Bruno Vallillo Vice President General Manager Europe/South America I l 2012 è stato per Dayco senza dubbio un anno positivo, nonostante il contesto macroeconomico non certo favorevole. Molti i progetti portati a termine, con un buon riscontro sia in termini di vendite che di immagine. La filosofia dell’azienda tuttavia impone di guardare sempre avanti, forti delle conquiste ma con uno sguardo sempre volto a un dinamismo anticipatore. «La strada tracciata per l’anno in corso prevede un ulteriore passo in avanti - spiega Bruno Vallillo, Vice President General Manager Europe/South America - soprattutto in quel processo di integrazione, che già da tempo è uno dei pilastri dell’intero edificio Dayco». Principio, questo, che si declina oggi su molteplici dimensioni, dai mercati alle divisioni aziendali interne fino a toccare i rapporti dell’azienda con i propri partner e stakeholders. UNA MATRICE COMUNE Il processo virtuoso interessa insomma tutte le anime dell’universo Dayco, dal marketing alla produzione, dalla ricerca alla logistica. «Non bisogna mai dimenticare del resto – ricorda Vallillo – che l’azienda è un tutto organico: non è mai fatta di un solo dipartimento, ma di tanti centri di attività che devono interagire sul mercato per risolvere le crescenti 4 POWER WORLD Processi standard nella qualità, personalizzati sul locale: la chiave della strategia d'integrazione Dayco - come conferma Bruno Vallillo, Vice President, General Manager Europe e South America - risulta vincente sotto i profili commerciale e logistico. Intanto, Dayco affronta già nuove sfide, dall'Europa al Sud America, e completa una parallela convergenza tra le BU interne. richieste dello stesso». Parlare di modello Dayco, quindi, significa parlare di una sorta di matrice comune, che genera un insieme di linee guida rivolte a tutti i dipartimenti e a tutti i mercati, che presentano esigenze spesso differenti. «Di qui la necessità di creare un modello che sia al contempo molto rigido per alcuni processi, come quello del controllo qualitativo ad esempio, ma anche molto flessibile per tutto quanto concerne gli aspetti commerciali e logistici». Marketing e logistica rappresentano in effetti, al momento, i due settori chiave in termini di integrazione esterna. «L’imperativo sotto il profilo commerciale – spiega – è portare il corretto prodotto nel posto giusto nel momento giusto». In questa prospettiva è stato sensibilmente accelerato il processo di omologazione dei prodotti, con la progressiva unificazione delle procedure di produzione delle diverse facilities del gruppo nelle quattro macro aree continentali. «Una riorganizzazione – precisa Vallillo – che va a intensificare l’approccio che già da diversi anni ci consente di garantire per ogni prodotto Dayco, ovunque venga realizzato, la medesima qualità fornita anche nel Primo Impianto». «Per quanto riguarda invece la logistica – aggiunge – stiamo agendo in modo forte per arrivare a coprire nel modo migliore tutti quei Paesi che oggi si avvicinano alle esigenze dei Paesi maturi, requisito fondamentale per migliorare sempre più i servizi verso i vari partner». GUARDANDO AL SUDAMERICA In sintesi, anche in presenza di modelli economici e logistici diversi, con un attenta analisi strategica e un attento ascolto dei mercati, è sempre possibile individuare qualche tratto comune, che può essere recepito e integrato nel modello di base, in modo da elaborare una linea strategica macro-territoriale uniforme. «È questo il nostro progetto – conferma Vallillo –: creare uno standard generale in base al quale declinare le singole azioni specifiche necessarie a rispondere in modo adeguato alle esigenze del singolo Paese». Il principio rimane quello di standardizzare alcuni concetti e personalizzarne altri: due approcci che non sono assolutamente in contrasto, se il modello in cui vengono inserite è concepito nel modo flessibile di cui si parlava poc’anzi. «Ciò che deve essere centralizzato è lo standard qualitativo, che deve essere identico ovunque; la personalizzazione riguarda invece aspetti come la lingua, gli assetti legali, economici». Uno dei pilastri di questa “matrice” è infatti l’idea di un “approccio locale all’interno di un modello globale”. Ormai largamente sperimentato e consolidato in area Europe, il modello così concepito si avvia ora ad essere applicato e adattato anche nelle altre macro-aree, a partire proprio da quella sudamericana, dove sono in corso interessanti operazioni. Va considerato sotto questo aspetto che così come l’area Europe per Dayco include realtà ben più estese, dall’Africa al Middle East, anche l’area Sud America comprende contesti molto diversi in quanto a esigenze di mercato, parchi circolanti, vincoli legislativi, territoriali e culturali. «Siamo convinti però - assicura Vallillo - che il modello sia perfettamente adattabile, con tutte le accortezze del caso, in modo da portare risultati premianti assolutamente paragonabili a quelli ottenuti nei mercati storici». IL MODELLO-EUROPA Per quanto concerne invece l’area Europe, dal punto di vista propriamente commerciale si è conclusa un’importante operazione con una società europea leader nel settore dei sistemi anti-vibranti, che permetterà al marchio di ampliare la propria offerta anche su queste linee di prodotto Si prevedono inoltre significative novità per quanto riguarda un’innovativa procedura di confezionamento automatico dei prodotti. «Siamo tra i primi in Europa ad affrontare un investimento di questo tipo – commenta Vallillo – ma lo facciamo perché crediamo nel nostro mercato e fino ad adesso i numeri ci ha dato ragione». Non solo: «Si sta investendo molto anche in direzione di un ulteriore aumento della capacità di produzione dei kit, i quali potranno anche usufruire di una grafica e di un packaging del tutto rinnovate». Particolarmente significativa in questo senso l’imminente apertura a Varsavia, in Polonia, di una nuova struttura Aftermarket, dedicata ai componenti torsionali. L’inaugurazione è prevista entro la fine del 2013 e rappresenta una delle risposte che Dayco sta dando alle richieste che vengono dalla nuova generazione di veicoli e motori. «Un’operazione – sottolinea Vallillo – che non va vista come una delocalizzazione, ma come una localizzazione. Non si tratta solo di ampliare la produzione, ma di creare delle unità di eccellenza. Solo così ogni polo produttivo arriva ad avere non solo un valore funzionale, ma anche in termini di innovazione». TRASFERIMENTO R&D Il progetto di integrazione già attivo sul piano dei mercati, ad ogni modo, riguarda evidentemente anche i paralleli processi interni. A questo livello, particolare attenzione vien rivolta in questo momento al comparto R&D, oggetto di un ulteriore rafforzamento, nell’ottica di una progressiva convergenza tra le due divisioni dell’azienda. «Da quest’anno infatti – commenta Vallillo – anche l’Aftermarket può contare su una propria struttura di ricerca, specificamente rivolta alle proprie problematiche ed esigenze. Lo scopo è di controllare in modo mirato la qualità delle nuove famiglie di prodotto man mano che vengono inserite nel nostro catalogo». Anche da un punto di vista di comunicazione, infatti, l’idea forte, emersa anche dalla convention di Francoforte e diretta a tutti gli interlocutori dell’azienda, è proprio quella di un continuo trasferimento degli standard di eccellenza dal Primo Impianto verso l’Aftermarket e più in generale di una sinergia crescente tra questi due settori. Un messaggio che pare essere stato recepito in modo efficace: «Tra i risultati acquisiti, infatti, possiamo senz’altro annoverare la consolidata percezione di Dayco come azienda innovativa e operatore valido e affidabile di questo trasferimento», afferma Vallillo. Un successo ottenuto anche grazie alla scelta già da tempo intrapresa di puntare molto, per il mercato Aftermarket, sull’informazione tecnica. «Di fronte a grandi evoluzioni, come quella in atto sull’onda del green, la possibilità di offrire al cliente un’offerta di aggiornamento tecnico esperto e costante da parte di chi ha studiato e sviluppato il prodotto, può fare la differenza, soprattutto in termini di capacità di seguire l’innovazione». INNOVAZIONE GREEN Proprio il concetto di innovazione è anche al centro di alcuni processi di rinnovamento radicale sul versante OE. «Oggi il mercato di Primo Impianto richiede una assoluta propensione all’innovazione – afferma Vallillo –. Stiamo vivendo un periodo estremamente interessante, con motori sempre più piccoli e sempre più performanti, sull’onda della crescente introduzione delle tecnologie ibride». Un mercato del tutto nuovo, in cui Dayco può già vantare un ruolo da protagonista, in particolare per tutto quanto concerne lo sviluppo dei sistemi di trasmissione e dei prodotti derivati, come i cosiddetti damper, su cui al momento si sta puntando molto. L’attenzione all’innovazione non esclude tuttavia forti investimenti in termini di produzione, soprattutto in Europa, a partire dal già citato stabilimento in Polonia. Un segnale, questo, che in termini macroeconomici conferma la volontà di Dayco di scommettere sull’espansione, nonostante il persistere della contingenza. «Oggi ancora più che in passato - assicura Vallillo - siamo convinti che la crisi tuttora in corso possa rappresentare una vera opportunità in termini di cambio di paradigma. A fronte di un’inevitabile riduzione dei volumi nei mercati maturi, aumenta infatti la richiesta di soluzioni. E l’unico modo per affrontare questo passaggio è puntare su innovazione nel Primo impianto e conseguentemente per l’Aftermarket, che sta vivendo su tutta la filiera – dall’assistenza clienti alla logistica – un momento evolutivo molto interessante». DINAMISMO PRIMA DI TUTTO Si intravvedono dunque, nel complesso, due linee strategiche coordinate: un percorso di consolidamento forte di mercati maturi e una progressiva azione di conquista attiva, e non più di semplice penetrazione, sui nuovi mercati. «Attenzione però - chiarisce Vallillo consolidare i modelli non significa staticità. Al contrario, ci consente di mantenerci dinamici nei confronti dei nostri partner, offrendo sempre nuovi prodotti e servizi, in termini di trasmissioni degli ordini, consegna del prodotto, spesso in modo fortemente personalizzato in base alla natura del mercato». Tutto questo ricade ovviamente in modo virtuoso sulla percezione dell’azienda da parte del mercato e del target finale. Oggi l’immagine di Dayco è quella di un’azienda che fornisce soluzioni, non solo prodotti. «La prova arriva dalle molte aziende di notevoli dimensioni, che hanno fatto una scelta decisa verso Dayco. Ogni partner, del resto - conclude è per noi un grande valore aggiunto, che presuppone un intenso lavoro di conoscenza e valutazione reciproca. Solo così si riesce a mantenere saldi i propri risultati, proseguendo al contempo verso strade nuove e in parte inesplorate. Ed è a questo che come azienda sempre più, anno dopo anno, stiamo puntando». LUGLIO 2013 5 Comunicazione & Promozione One branding: un nome, un’immagine, uno standard Un'identità, un'immagine di marca e un modello aziendale unici e universalmente riconoscibili: la comunicazione Dayco si ispira al principio del one branding, mentre continua a puntare sul dialogo, sulla formazione e sugli eventi sul territorio. U Franca Pierobon Responsabile Comunicazione 6 POWER WORLD n unico prodotto e un’unica immagine. Ma anche e soprattutto un’unica filosofia produttiva e commerciale, che guidi l’attività dell’azienda su un binario comune in qualunque mercato o contesto culturale si vada a operare. È il principio dell’one branding, che sempre più viene messo in atto da Dayco nella definizione delle proprie azioni di comunicazione e promozione del marchio. Inteso come sinergia e interazione tra Aftermarket e OE, in realtà, tale principio ha sempre fatto parte delle strategie del marketing Dayco. Al momento tuttavia, come spiega Franca Pierobon, questo rapporto si sta ulteriormente rafforzando, «grazie alla definizione ancora più specifica non solo di obiettivi comuni, ma anche di un modus operandi condiviso, che introduce in questa collaborazione nuovi aspetti rispetto al passato». In questo modo diventa infatti possibile «trasferire le migliori esperienze e competenze maturate nell’Aftermarket nel contesto del Primo Impianto, integrandole con la particolare complessità di relazioni, logiche e obiettivi che questo ambito comporta». «L’obiettivo è creare le condizioni per un mercato sempre più unitario, dove un dato prodotto, in qualunque Paese ci si trovi, sia identificabile con lo stesso nome, lo stesso codice e lo stesso packaging e in quanto tale immediatamente riconoscibile da parte del cliente, che questo sia francese o brasiliano o cinese». Una soluzione che ha evidenti vantaggi anche dal punto di vista logistico, in quanto permette, in caso di necessità, di rispondere alle richieste di un Paese attingendo ai magazzini presenti in un altro. Quello che cambia, passando da mercato a mercato, è al massimo la declinazione linguistica: «Laddove in Europa sono ormai presenti sulla stessa scatola le tredici lingue principali usate nel continente, in Cina è sufficiente affiancare al cinese l’inglese, che fa da vera e propria “lingua pilota”, un po’ come avviene in Sud America accanto al portoghese o lo spagnolo, a seconda dei casi». Stessa immagine, stessa grafica e stesso naming, dunque, ovunque ci si trovi. La scia luminosa nata in origine per l’Aftermarket, ad esempio, è sempre più diffusa e utilizzata come simbolo riconoscibile dell’universo Dayco nel suo insieme. «Già trademark registrato in tutto il mondo, si avvia a diventare, almeno nella percezione generale del pubblico, una parte integrante del brand. Anche quando si tratta di partecipare alle fiere: durante l’ultima Automechanika in Argentina l’immagine presentata su quel mercato, ad esempio, era del tutto in linea con quella presentata in Europa». In questo allargamento del concetto di one branding ha molto influito anche il nuovo ruolo della sezione Ricerca e Sviluppo, che, spiega Pierobon, «oggi ha una sua declinazione specifica ed esclusiva anche per la divisione Aftermarket, che ci ha permesso e ci permetterà sempre di più di realizzare un prodotto specificamente pensato per questo ambito di mercato». IL DIALOGO PRIMA DI TUTTO Prosegue, come strategia aziendale generale, la linea di progressiva copertura e ampliamento delle azioni di comunicazione lungo tutti i gradini della catena distributiva. «Sono ormai diversi anni che Dayco ha smesso di parlare solo al cliente primario, il distributore, per dialogare direttamente con il cliente intermedio, ovvero il ricambista, e soprattutto sempre di più con il cliente finale, l’autoriparatore», sottolinea Pierobon. Comunicazione & Promozione Sempre pensato per i meccanici è lo strumento, oramai più che assestato e apprezzato, delle Technical Information, che oggi vengono largamente riconosciute dal cliente come un notevole valore aggiunto offerto da Dayco. «Una risorsa preziosissima – sottolinea orgogliosa Pierobon – perché non solo utile nel concetto, ma anche chiara, puntuale, accurata nella realizzazione: qualità che rendono il servizio comprensibile e immediatamente utilizzabile da tutti gli autoriparatori, i quali, di parte loro, stando ai numeri, vi ricorrono con grande frequenza». Ha ricevuto riscontri molto interessanti anche l’istituzione del catalogo Dayco online, ottimizzato anche per la consultazione attraverso device mobili. «È vero – ammette Pierobon – che l’uso di smartphone e tablet non è ancora così diffuso nel nostro target, ma si percepisce già da ora una netta tendenza verso questo modo diverso, ma più efficiente e veloce di accedere alle informazioni». Una tendenza che ovviamente ricade in modo virtuoso con nuovi stimoli su tutta la strategia di comunicazione online, incoraggiando ulteriormente la già grande attenzione di Dayco verso le nuove tecnologie e le loro possibilità d’uso in questo settore. Per quanto riguarda invece il target dei ricambisti si sta cercando sempre più di replicare altrove, e in particolare in Italia, alcune esperienze pilota di coinvolgimento commerciale diretto già sperimentate in mercati come Spagna e Francia. «Si tratta – spiega – di un nuovo approccio all’interno di una strategia generale già intrapresa da tempo, per cui la tendenza al dialogo con i nostri clientipartner si arricchisce di contenuti e forme sempre più specifiche: alla fase dell’ascolto del cliente, che ci permette di rilevarne esigenze e necessità, sta subentrando quella della progressiva traduzione di tali esigenze in una serie di strumenti determinati». Tra gli strumenti di comunicazione più efficaci rivolti al ricambista, oltre al magazine stesso, ci sono i flyer, i display da banco, i totem, che consentono di avere una visualizzazione diretta del brand all’interno dello spazio del loro punto vendita. L’attività di contatto diretto Per i meccanici invece uno strumento fondamentale non solo di formazione, ma anche a tutti gli effetti di comunicazione sono i corsi tecnici. si avverte, in particolare, per i molti meccanici indipendenti, che hanno una crescente necessità di reperire informazioni tecniche dettagliate: fornirgliele in modo tempestivo e completo è il nostro compito. Significa rispondere in modo adeguato alla domanda che viene dal basso, che è quella più affidabile ed autentica. Ed è anche quella che cresce sempre di più». I format utilizzati da Dayco per i corsi sono ormai assestati e stabilizzati, ma presto alla lezione in aula si affiancherà anche una formula di formazione online. «Per questo – spiega Pierobon – stiamo lavorando per trasferire i materiali sviluppati per i corsi base in un format «Quest’anno a tale proposito è prevista un’intensificazione in tutta Europa della nostra offerta di corsi, che saranno più numerosi, più strutturati e arricchiti da una formula “master” creata ad hoc dal nostro ufficio tecnico». I motori, del resto, diventano sempre più complessi e la possibilità per gli autoriparatori di usufruire di un servizio di formazione diretta, esperta ed estremamente specifica come quella predisposta da Dayco consente all’azienda di avere una ricaduta considerevole non solo in termini di commercializzazione, ma anche di fidelizzazione e di brand identity. «Si tratta – specifica Pierobon – di un’esigenza che specifico adatto al Web, che consenta all’autoriparatore di seguire i diversi moduli in modo autonomo, secondo i propri tempi e le proprie esigenze, in modo gratuito e con la possibilità di ottenere, esattamente come per i corsi normali, un attestato di partecipazione ufficiale al programma di formazione Dayco». Più in generale, grande attenzione viene riservata come sempre al continuo sviluppo delle risorse di comunicazione online. In questa prospettiva si sta anche perfezionando la fruibilità dell’area Garage presente online, destinata a trasformarsi da sezione interna al sito a vero e proprio dominio a sé stante. e di ascolto sul territorio resta comunque fondamentale, sia in termini di fidelizzazione, che per il continuo perfezionamento degli strumenti stessi. «La strada, insomma, rimane quella già tracciata; si tratta ora di rinforzare alcuni passaggi e snodi chiave in modo da rendere sempre più fluido e bilaterale lo scambio tra brand e cliente, a ogni livello». FORMAZIONE È COMUNICAZIONE LUGLIO 2013 7 Comunicazione & Promozione DAYCO in fiera: appuntamenti 2013 L a presenza nelle fiere di settore, sia locali che internazionali, rappresenta da sempre per Dayco, come per ogni operatore del comparto, una necessità strategica fondamentale non solo dal punto di vista commerciale, ma anche e sempre più sotto il profilo della comunicazione e dell’immagine. Gli appuntamenti si moltiplicano, ma ognuno ha le proprie caratteristiche da considerare e a cui rispondere coerentemente. «Si percepisce sempre più ad esempio uno scarto strategico tra l’impostazione di queste manifestazioni nei mercati consolidati, dove prevale la ricerca di una dimensione internazionale, e quella in sperimentazione nei mercati di nuova espansione, dove al contrario sembra di tornare a un modello di interazione brand-interlocutori fortemente fondato sul locale, sul territorio», spiega Franca Pierobon. «Quest’anno, ad esempio, per la prima volta Dayco ha partecipato alla fiera Automechanika di Dubai: una scelta che testimonia di una forte apertura verso questi mercati e in particolare verso l’Arabia Saudita, con la messa in campo di una nuova risorsa in loco che sta portando avanti una mappatura accurata del contesto locale, per comprenderne le potenzialità». Potenzialità che esistono, precisa «soprattutto nel comparto HD, ma anche per quanto riguarda il parco urbano, che appare molto interessante e largamente sovrapponibile a quello europeo». Oltre al debutto a Dubai, 11-13 giugno, Dayco sarà presente a tutti i principali eventi previsti nel corso del 2013: dopo l’Automec di San Paolo in Brasile, all’Autopromotec di Bologna a maggio , al MIMS di Mosca a fine agosto e all’Automechanika di Shanghai a dicembre. Alle fiere internazionali vanno poi aggiunti i numerosissimi, ma non meno importanti, appuntamenti locali: penso ad esempio agli eventi previsti in Inghilterra, organizzati in due zone estremamente interessanti per la copertura di quel mercato, ovvero Mechanex di Manchester a maggio e di Sandown Park, Londra, a novembre. «Più che delle fiere vere e proprie – precisa Pierobon – si tratta di piccoli showroom fortemente interattivi e prevalentemente rivolti ai meccanici: un’occasione fondamentale per dialogare con loro e raccogliere “alla fonte” esigenze, suggerimenti e, perché no, apprezzamenti del nostro lavoro». 8 POWER WORLD Comunicazione & Promozione Le giornate di Bologna U n nuovo stand, in linea con l’immagine coordinata che ormai rende riconoscibile l’azienda e i suoi valori produttivi e commerciali in tutto il mondo. E un video istituzionale fortemente suggestivo, caratterizzato da una forte impronta corporate in grado di valorizzare in modo coerente tutti gli elementi identitari del brand, a partire dal carattere di internazionalizzazione, con la presentazione degli stabilimenti europei, cinesi e nord americani. L’effetto complessivo ha permesso di creare una sorta di empatia tra il brand ed i suoi referenti, accresciuta dall’accoglienza dello stand e dalle molteplici attività di formazione e ludiche che hanno caratterizzato le giornate di fiera. Scopo del restyling del nuovo stand: aumentare l’effetto di dinamismo già insito nell’immagine Dayco attraverso un allestimento innovativo, molto semplice nell’utilizzo di materiali ma allo stesso tempo fortemente personalizzato. «L’effetto è stato realizzato attraverso un gioco di trasparenze e di luci molto essenziale e comunicativo, che lascia libero l’accesso da ogni lato introducendo in un ampio spazio centrale, quasi un “salotto” per accogliere i visitatori». E i visitatori hanno apprezzato molto questa nuova impostazione, volta a farli sentire non semplicemente degli ospiti, ma devi veri e propri protagonisti della “casa” e dell’universo Dayco». NUOVI FORMATI Il confezionamento del prodotto non risponde solo a esigenze pratiche e logistiche, ma rappresenta a tutti gli effetti un veicolo di comunicazione del brand, della sua immagine e della filosofia di prodotto. In questa prospettiva, Dayco ha sempre portato grande attenzione all’aspetto del packaging, vero e proprio “biglietto da visita” del prodotto, riservando al confezionamento una cura particolare. Rientra in questa cura generale per la praticità e per i dettagli la recente introduzione di una nuova scatola per la linea dei kit. Un cambiamento permesso, tecnicamente, dal passaggio da un sistema di confezionamento manuale a uno automatico. La novità è prima di tutto dimensionale: la base della scatola non cambia, ma cambiano le altezze, declinate per diverse categorie di prodotto. Nuove informazioni anche sull’etichetta dalla quale è possibile da un primo sguardo avere un’indicazione di massima del contenuto interno e dalla lettura del QR code per accedere direttamente alla technical information relativa all’applicazione del prodotto. LUGLIO 2013 9 Prodotti Integrazione: obiettivo raggiunto Creare un circolo virtuoso che massimizza innovazione e qualità - da sempre imperativo dei prodotti Dayco - è solo uno dei tanti risultati raggiunti grazie alla crescente integrazione tra OE ed Aftermarket. Integrazione che si riflette anche nel concept dei kit, il prodotto di punta dell'offerta Dayco. Q Corrado Bisegna Senior Product Manager 10 POWER WORLD ualità: questa la parola d’ordine del “modello Dayco”, che l’azienda ha esportato e consolidato con successo sui diversi mercati, sempre nel rispetto delle peculiarità locali. Negli ultimi mesi, in particolare, è stato portato a termine un progetto d’integrazione intrapreso solo l’anno prima, che ha visto anche convergere le produzioni dedicate ai settori Primo Impianto e Aftermarket. Un traguardo ambizioso, che Dayco ha raggiunto con piena soddisfazione sotto il profilo della produzione, grazie alla crescente sinergia tra le sue diverse business unit. Nell’ottica di garantire un’offerta qualitativamente uniforme a livello globale, Dayco ha infatti intensificato la presenza, sui differenti mercati continentali, di prodotti con caratteristiche e standard qualitativi riconoscibili e omogenei. Uno sforzo che riflette l’impegno costante dell’azienda nell’aggiornare e ottimizzare tutte le linee di prodotto, per garantire ovunque, in qualsiasi parte del mondo, la stessa qualità, perseguendo con costanza la via che unisce differenziazione locale dell’offerta e garanzie globali di eccellenza. CODICI UNICI Come spiega Corrado Bisegna, Senior Product Manager: «Ogni mercato ha le sue specificità, che vanno rispettate. In alcune macro-aree, come quella del Sud America ad esempio, abbiamo delle linee di prodotto assenti, invece, su altri mercati; queste linee, tuttavia, potranno essere comunque implementate in nuovi contesti qualora si creino dei margini per il loro impiego». Il passo successivo, anticipa, sarà unificare i part number Dayco, ovvero i codici di gestione dei prodotti, attualmente utilizzati in Europa, Sud America e Cina: in questo modo, il prodotto sarà identificabile in modo univoco su ciascun mercato, dotato di medesimo codice e in grado di rispondere alle stesse esigenze. «Potremmo dire, con una metafora – spiega Bisegna,– che il “linguaggio parlato” dai nostri prodotti sarà lo stesso ovunque e non ci saranno più misunderstanding con questa nuova denominazione di codice. La scelta di unificare i codici, inoltre, potrà rivelarsi strategica sul piano logistico, portando ad ottimizzare i tempi e ad avere maggiore efficienza. NUOVE SPINTE ALL’INNOVAZIONE Con la sempre maggiore integrazione delle divisioni Original Equipment e Aftermarket, Dayco inaugura nuovi canali di scambio, apre nuove prospettive progettuali e innesca un circolo virtuoso di crescita reciproca tra i due segmenti: «Tutte le soluzioni e le attività previste per l’OE – spiega ancora Bisegna – arriveranno più velocemente nell’AM, per cui verranno sicuramente implementate e saranno quindi parte integrante del nostro catalogo». L’operazione comporta anche un adattamento delle attrezzature, che verranno dimensionate per supportare le produzioni di entrambi i segmenti. Lo sviluppo di nuovi componenti sarà orientato non solo verso la realizzazione di prodotti identici per caratteristiche tecniche, ma anche omogenei sotto il profilo delle performance. «L’obiettivo è garantire la massima qualità, sia sul motore nuovo, che sulle successive sostituzioni. Un’operazione di cruciale importanza, che vedrà il segmento AM attivamente impegnato in un proficuo gioco di squadra con il segmento OE, a tutto vantaggio dell’innovazione. UNA VISIONE GLOBALE L’integrazione riguarda però non solo le divisioni, sempre più sinergiche, ma anche i mercati. Esportare il “modello Dayco” su scala globale vuol dire quindi sviluppare uno sguardo lungimirante sul futuro del settore a partire dalle linee che emergono nel presente e immaginare le possibili evoluzioni dei diversi mercati, pur in un’ottica unitaria. Emblematico è in questo senso il caso della diversa ricezione dei kit nei vari contesti. «In Europa, un mercato evoluto sotto il profilo della distribuzione dei pezzi di ricambio, la domanda si sta orientando sempre di più verso questo tipo di soluzione – spiega Bisegna –. Il prodotto risulta vincente perché unisce tecnologia avanzata e facilità d’installazione: ha quindi appeal nei confronti del cliente finale». Un altro plus è l’adattabilità al mercato di destinazione, come conferma il caso della Russia dove stati inseriti accorgimenti per sopperire alle criticità di montaggio. Alla luce dei suoi vantaggi, il kit possiede la combinazione vincente per essere “implementabile” anche in Sud America ed in Cina: «Forti di questa convinzione, andremo a completare la gamma di kit anche in questi mercati perché percepiamo chiaramente LUGLIO 2013 11 Prodotti la soddisfazione del cliente finale per il prodotto e crediamo che questa sia la strada da seguire per il futuro». I KIT: UN SUCCESSO IN CONTINUA EVOLUZIONE Il successo dei kit Dayco è confermato anche dai dati relativi alle vendite sui mercati emergenti extraeuropei, in cui è stato di recente lanciato il kit di riparazione per le pompe dell’acqua, insieme ai set accoppiati di V-Belts (cinghie trapezoidali). Un ottimo risultato, che ha spinto Dayco a progettare soluzioni di tipo “kit evoluti” che contengano, oltre a cinghie, pompe acqua ed altre componenti, anche accessori e attrezzi di montaggio. L’ulteriore perfezionamento di questo prodotto ne rivela il carattere strategico: il kit, infatti, incarna appieno la mission Dayco di offrire al cliente un servizio all inclusive e, allo stesso tempo, “infinite possibilità”, prevedendo una serie completa di componenti d’alta gamma. Chiarisce ancora Bisegna: «Dayco ormai realizza tutta la parte frontale del motore: cinghia accessoria, cinghia di distribuzione, pompa acqua, tenditori, galoppini, damper: tutto in un kit. Il product management – continua – è infatti costantemente impegnato ad arricchire i kit con tutti gli accessori utili all’auto-riparatore, che in questo modo ha già tutto il necessario per la corretta sostituzione. 12 POWER WORLD VERSO UN’OFFERTA COMPLETA Proprio grazie a questa natura inclusiva e completa, i kit, d’altra parte, rappresentano attualmente il prodotto strategico di punta dell’offerta Dayco. È questa un’altra accezione dell’obiettivo di integrazione perseguito dall’azienda, che viene così declinato anche sulle logiche di ideazione stessa del prodotto. È in questa chiave che va letto quindi l’intero panorama attuale dell’offerta Dayco, a partire dalla conferma delle cinghie HT come vero prodotto trainante e fortemente caratterizzante per l’azienda. Al contempo, è in atto anche un importante lavoro di sviluppo sui tenditori prerogativa attuale dello stabilimento piemontese di San Bernardo. Nell'ambito del settore scooter, infine, è in corso un arricchimento della gamma con l’aggiunta di nuove cinghie per variatori maxi-scooter e nuove applicazioni, destinate in particolare a motori con cilindrata superiore ai 50 cm3. «In questo senso – conclude Bisegna – tutti i nostri prodotti sono strategici, dato che intendiamo dare un servizio completo al nostro cliente finale: la nostra forza è il servizio, la garanzia di una gamma completa». Prodotti Nuovi AIR SPRINGS: carico protetto, guida sicura Al costante e quotidiano perfezionamento delle linee di prodotto già esistenti, Dayco ha voluto affiancare lo sviluppo di una nuova gamma ad alto contenuto d’innovazione: le molle ad aria, prodotte da Vibracoustic/Aircruise, premium brand tedesco top leader di mercato nella produzione di questo tipo di componenti. L a gamma, presentata in anteprima all’Autopromotec 2013 di Bologna, composta di 400 codici - identificabili sul mercato con la marcatura “Aircruise powered by Dayco” garantisce la copertura delle principali applicazioni europee ed asiatiche (Iveco, Man, Volvo, Byd, Samro, ecc). Gli Air Springs trovano applicazione nel segmento dei prodotti Heavy Duty: camion, autobus e rimorchi. In linea con la filosofia Dayco, i nuovi Air Spring rispondono all’esigenza di garantire il controllo delle vibrazioni dei carichi su strada, sinonimo di maggiore stabilità, protezione e guida più sicura. «Il nostro intento – spiega Giuseppe Macchia – è quello di sviluppare un nuovo articolo utilizzando la nostra conoscenza nello smorzamento delle vibrazioni già applicata con successo nella tecnologia dei tenditori e dei dampers. Le molle ad aria sono, infatti, progettate per assorbire e smorzare gli urti e le vibrazioni dei camion: «All’interno delle membrane in gomma – spiega ancora Macchia – viene immessa aria compressa, in misura proporzionale allo stress e alle vibrazioni attese in base al carico della merce e alle caratteristiche strutturali del territorio su cui il mezzo di trasporto dovrà transitare». Numerosi sono i vantaggi derivanti dall’impiego di questo nuovo componente, sia per la sicurezza del guidatore, sia per la protezione del carico. Il conducente è infatti sottoposto a uno stress minore e può concentrarsi con più facilità sulla guida, mentre il carico, durante il transito, mantiene una maggiore stabilità ad una altezza di marcia costante. In più, le operazioni di carico e scarico della merce risultano di gran lunga più agevoli, grazie alla possibilità di alzare e abbassare i pianali. L’Air Spring, quindi, è una soluzione che protegge il carico e offre una guida più sicura. Questa nuova famiglia di prodotti rappresenta un passo ulteriore verso il raggiungimento di un’offerta globale, che possa fare di Dayco un referente unico per ogni esigenza di ricambio: «L’obiettivo è fornire un pacchetto completo al cliente, che potrà cambiare molle, cinghie, pompe acqua e molle ad aria rivolgendosi a un unico standard qualitativo». LUGLIO 2013 13 Prodotti La vera sfida? Trovare nicchie di mercato di “sartoria”, «per individuare le vetture con minori volumi produttivi ma con problematiche specifiche da risolvere: dovremo coprire le aree attualmente “scoperte” portando la qualità Dayco, attraverso ad esempio soluzioni quali i kit». Per approfondire il contatto con questi mercati, ascoltarli e studiarne da vicino le caratteristiche e le esigenze, Dayco potrà avvalersi di una fitta e consolidata rete di operatori attiva a livello locale: un canale diretto di informazioni, che potrà assicurare il monitoraggio delle singole realtà ed l’aggiornamento costante su eventuali evoluzioni e cambiamenti in atto. La strategia per affrontare le sfide del futuro porterà quindi a riaffermare e valorizzare più che mai uno dei punti cardine dell’identità Dayco: la vicinanza al cliente. Da sempre, Dayco è sinonimo di qualità, affidabilità, risposte puntuali, soluzioni innovative. Oggi, in un mercato in cui l’offerta privilegia di gran lunga i prodotti a maggiore richiesta, tutto questo si traduce nel saper individuare, ascoltare e affrontare i piccoli segmenti di mercato, con progetti e soluzioni specifiche. In un’ottica globale, fare la differenza vorrà dire esplorare i mercati offrendo, dove occorre, prodotti e sevizi ad hoc. «La sfida è ora trovare le nicchie di mercato, dare assistenza ai meccanici su vetture con caratteristiche diverse dagli standard europei, per cui molto spesso le informazioni dai produttori e dal mercato sono ancora limitate, e implementare nuovi progetti, personalizzati, quasi on demand, pensati appositamente per queste applicazioni». Occorrerà insomma sempre di più una vera e propria attività La qualità sempre al primo posto Nel panorama globale in cui Dayco è protagonista, convivono mercati più e meno maturi, eterogenei per caratteristiche ed esigenze: ovunque, i prodotti Dayco puntano sulla qualità, una qualità di classe A, d’alta gamma, che ha come riferimento i massimi standard. Infatti, da sempre i prodotti Dayco esprimono l’eccellenza nel settore dei componenti auto, perché sono progettati insieme allo stesso costruttore: assicurano caratteristiche tecniche e prestazioni ottimali. 14 POWER WORLD Mantenere alta la qualità è quindi l’imperativo di Dayco per il futuro: se la strada da seguire sui mercati europei è già consolidata, per le aree emergenti come l’Asia occorrerà esportare un “modello qualità”, che sia in grado di offrire il meglio per quel mercato, raggiungendo il perfetto equilibrio tra le esigenze di contesto e la garanzia di una qualità Dayco, elevata e riconoscibile. L’imperativo insomma era e rimane lo stesso: la qualità sempre al primo posto. CATALOGHI: NOVITÀ AIR SPRING Al continuo ampliamento dei cataloghi esistenti (Auto, Heavy Duty e Scooter), Dayco ha presentato al mercato il nuovo catalogo Air Spring. La struttura di base del nuovo catalogo Dayco Air Spring 2013 è analoga a quella di tutti i cataloghi Dayco: la prima parte evidenzia le applicazioni del componente per marca/modello, la seconda è focalizzata sulle illustrazioni del prodotto, mentre la terza e la quarta forniscono un quadro dettagliato delle cross con i principali costruttori mondiali e codici OE/OES/Aftermarket. L’obiettivo è garantire continuità con il marchio Dayco e rendere più facile e fruibile il prodotto anche da parte dei lettori abituali dei nostri cataloghi, che affrontano per la prima volta il prodotto molle ad aria. LUGLIO 2013 15 Zoom AUTOMECHANIKA DUBAI: numeri e ragioni di un successo Un bilancio estremamente positivo per la prima partecipazione di Dayco alla fiera Automechanika Dubai, svoltasi dall’11 al 13 giugno: i numeri e l’interesse del pubblico confermano la vivacità dell’intera area del Middle East, e il suo ruolo di mercato dalle grandi potenzialità. La conquista di un nuovo mercato passa attraverso una conoscenza approfondita delle sue dinamiche interne e delle sue peculiarità specifiche, sotto molteplici aspetti, che coinvolgono anche il profilo economico, il quadro legale e il contesto culturale del luogo. Dayco lo sa bene, per questo l’approccio aziendale di espansione commerciale è orientato a equilibrare in modo sinergico la dimensione lo- cale con un “modello Dayco” valido a livello globale. Tappa decisiva del percorso di esplorazione e acquisizione di nuove aree di business sono le fiere di settore, occasioni strategiche di visibilità sul territorio, palcoscenici privilegiati per promuoversi in modo diretto e, soprattutto, preziose opportunità per incontrare da vicino il pubblico e acquisire nuovi contatti. Sinonimo di tutto questo è stata per Dayco Automechanika Dubai, uno dei 12 appuntamenti che il noto brand fieristico organizza nel mondo, dal Nord al Sud America, dall’Europa all’Africa, fino all’Asia. In costante ascesa come fiera di riferimento per l’area del Middle East, Automechanika Dubai 2013 ha visto per la prima volta la partecipazione di Dayco: un esordio strategico con un bilancio più che positivo, sia sotto il profilo commerciale che in termini di immagine, in linea con gli obiettivi aziendali prefissi. L’IMPORTANZA DEL MOVIMENTO Infatti, spiega la responsabile della comunicazione Franca Pierobon: «La partecipazione è stata dettata dalla duplice esigenza di far conoscere il brand Dayco attraverso un’importante campagna di comunicazione istituzionale e di intessere relazioni con i principali operatori del mercato». Gli obiettivi Dayco rispetto all’appuntamento di Dubai possono, quindi, considerarsi a pieno titolo raggiunti: lo confermano i dati sui contatti acquisiti, che ammontano a più di un centinaio, provenienti principalmente dalle aree dell’Arabia Saudita e dei paesi dell’Africa centrale, mercati molto promettenti e di conseguenza sempre più importanti nel quadro delle strategie aziendali di business. Il video istituzionale – proiettato durante l’evento – è stato un ulteriore prezioso strumento per far conoscere il brand Dayco e il suo ruolo da player primario nella ribalta mondiale dell’automotive: con il suo approccio originale, il filmato punta infatti a coinvolgere il pubblico anche sotto il profilo emotivo, mostrando un’identità aziendale fatta di professionalità tecniche, expertise specialistiche, eccellenze qualitative, ma anche di innovative visioni e di valori importanti per le persone, a partire dal movimento, concetto chiave e filo conduttore nello sviluppo narrativo del video. Zoom LA SFIDA DEL MEDIORIENTE Automechanika Dubai si è affermata come una delle maggiori fiere del settore automotive nell’intera area del Middle East: una piattaforma strategica per gli operatori di settore, caratterizzata dalla peculiare capacità di costituire un terreno unico d’incontro per tutti i maggiori stakeholder dell’area, mettendo insieme tutte le parti del settore automobilistico. La fiera vanta inoltre un’offerta espositiva a tutto tondo che copre l’intera gamma di ricambi per autoveicoli, nonché da numerosi momenti didattici e di discussione, curati dall’Academy interna che ha organizzato seminari, workshop e convegni di approfondimento su tendenze e sviluppi tecnologici in atto. È quindi un appuntamento irrinunciabile e un set up di assoluto valore per chi come Dayco - intende aprirsi ai mercati di questa zona del mondo, sfruttando una collaudata piattaforma di networking professionale. LUGLIO 2013 17 R&D - Ricerca e Sviluppo Controllori di qualità Dal settore Ricerca e Sviluppo parte un’esperienza specifica volta a garantire i massimi standard prestazionali e qualitativi nel concepimento di ogni singolo prodotto. Consapevole dei vantaggi in termini di sviluppo e progettazione che i rapporti continuativi con le principali case automobilistiche hanno determinato nell’ambito del Primo Impianto, Dayco si propone di trasferire lo stesso modello anche nel settore dell’Aftermarket. Lo scambio diretto con i clienti nel Primo Impianto, spesso evolutosi in un vero e proprio co-design delle trasmissioni di potenza, infatti ha dato vita a una serie di regole da rispettare nella produzione di ogni componente, diventando tra l’altro un’occasione preziosa di ulteriore crescita in termini di know how. La possibilità di replicare questa esperienza, adattandola alle particolari esigenze e caratteristiche del settore Aftermarket, è il concetto alla base di questa piccola rivoluzione metodologica intrapresa. Parola d’ordine: autocontrollo, inteso come costituzione di una serie di filtri tecnici, rigorosamente tarati sullo standard Dayco Primo impianto , che “costringono” qualsiasi nuovo prodotto immesso sul mercato al vaglio preventivo di una serie di regole fisse di affidabilita’ e qualita’. Una filosofia che vuole portare l’Aftermarket a fare un nuovo, importante passo in direzione della piena integrazione delle procedure interne, migliorando ulteriormente la qualità dei prodotti offerti. Ne parliamo con Massimo Falco, ingegnere meccanico dall’esperienza piu’ che ventennale già responsabile di Ricerca e Sviluppo di componenti rigidi per OE ed attualmente responsabile Sviluppo Prodotto Aftermarket che, partendo dalla razionalizzazione interna di questa divisione, illustra le soluzioni made in Dayco per il prossimo futuro sempre nel segno dell’innovazione e della green technology. 18 POWER WORLD Massimo Falco Product Engineering Manager PROCEDURE DI AUTOCONTROLLO Per comprendere l’importanza di questo ulteriore passaggio nel percorso di integrazione intrapreso da Dayco, occorre chiarire alcune differenze tra le due divisioni interessate. «Nella logica del Primo Impianto, infatti, è il cliente finale, ovvero la casa automobilistica, il controllore dell’intero processo – spiega Falco –. Con il progredire delle innovazioni tecnologiche e delle sempre crescenti esigenze di qualita’ degli utenti finali , quest’azione di controllo è diventata fondamentale nelle fasi di sviluppo e perfezionamento di ogni singolo componente, perché aiuta ad acquisire quelle regole fondamentali per ottenere degli standard di qualità eccellenti». Questo il motivo principale della scelta di trasferire la medesima filosofia anche nelle dinamiche dell’Aftermarket, dove però il cliente non è la casa automobilistica, che quindi non può entrare direttamente nel meccanismo di scambio e di controllo della qualità. «Nell’Aftermarket – chiarisce Falco – è l’azienda stessa che Dal settore Ricerca e Sviluppo parte un’esperienza specifica volta a garantire i massimi standard prestazionali e qualitativi nel concepimento di ogni singolo prodotto. Un nuovo approccio metodologico di Dayco per garantire risposte efficaci anche in ambito di innovazione e green technology. decide i capitolati relativi ad ogni prodotto da commercializzare, diventando così di fatto controllore di se stessa. In questo senso diventa fondamentale dotarsi di proprie regole di auto-verifica e dunque creare una struttura di autocontrollo simile a quella che i nostri clienti nel settore del Primo Impianto hanno posto in essere in quel mercato». Autocontrollo, quindi, come atto di impegno a sviluppare una serie di regole e requisiti interni da imporsi prima di commercializzare qualsiasi prodotto Aftermarket, tali da diventare ulteriore garanzia di affidabilita’ e qualità dello stesso. Una soluzione che non può che rinforzare la già salda vocazione all’eccellenza che da sempre distingue le strategie adottate da Dayco anche nel settore ricambi, già da tempo dotati di garanzia e certificazione di qualità equivalente OE. lore dal punto di vista del posizionamento commerciale dei prodotti stessi. Infatti, racconta Falco, «il reparto marketing si compone di un settore dedicato al marketing puro e di una struttura di product management, concentrata sulla ricerca di prodotti funzionali a completare il catalogo o ampliare una gamma, dunque di prodotti adatti a essere commercializzati. La funzione “certificatrice” del reparto Ricerca e Sviluppo, quindi, inserisce un passaggio di vaglio tecnico altamente specializzato all’interno del processo interno, rafforzando il lavoro sinergico col product management e chiudendo un cerchio importante rispetto al raggiungimento di obiettivi e risultati sia tecnici che commerciali, a massimizzare il valore “ingegneristico” del prodotto, inteso come rapporto prestazioni/prezzo». COMPLETAMENTO DI TEAM Continua Falco: «Il processo industriale legato al Primo impianto ha generato negli anni passati (in particolar modo per intervento delle tre grandi case automobilistiche americane GM, Ford e Chrysler) un insieme di regole particolari, consolidate a livello globale, che potessero garantire nello sviluppo di un prodotto uno standard di qualità di eccellenza. Ogni prodotto deve passare severi capitolati di prova e rispondere a requisiti di qualità prestabiliti sulle performance e la durata». Sotto questo aspetto, il reparto di Ricerca e Sviluppo Aftermarket è stato concepito anche nell’ottica di un completamento del team di marketing, dove la presenza di una struttura garante del corretto trasferimento di questo approccio da una divisione all’altra e del rispetto dei requisiti tecnici stabiliti assume anche, evidentemente, un plusva- UN METODO GLOBALE La creazione di una struttura R&D dedicata all’ Aftermarket risponde, insomma, anche a un’esigenza di ottimizzazione delle risorse interne della divisione globale Aftermarket. R&D - Ricerca e Sviluppo Alla base di questa razionalizzazione dei metodi c’è la volontà di una progressiva globalizzazione delle procedure, in linea con il principio generale di integrazione, sia orizzontale che verticale, su cui Dayco sta attualmente concentrando una buona porzione delle proprie forze strategiche. È in atto il tentativo di individuare delle sintesi tra determinati processi, isolando quelli validi universalmente su tutti i mercati continentali, dall’Europa al Sudamerica alla Cina, capaci di garantire medesimi flussi qualitativi e requisiti tecnici a livello globale. È impossibile, infatti, al giorno d’oggi, prescindere dai concetti di internazionalizzazione e trasferimento dei modelli, che nell’ambito dell’Aftermarket, diventano trasversali a tutte le iniziative che riguardano la ricerca e lo sviluppo. Un nuovo modo di intendere ogni fase progettuale che, ancora con le parole di Massimo Falco, prevede «regole globali, specifiche, che non possono prescindere dall’aspetto commerciale, ma mantengono sempre lo standard di qualità Dayco e la capacità di soddisfare i requisiti stabiliti per i mercati locali. Come dire globalizzare per poter all’occorrenza localizzare». LA STRADA DELL’INNOVAZIONE Una razionalizzazione dei processi che regolano le diverse aree interne all’organizzazione coinvolge necessariamente anche le dinamiche inerenti l’innovazione di prodotto. Ma cosa intende, oggi, Dayco per innovazione? Secondo quale filosofia operativa l’azienda affronta questo capitolo oramai così importante per ottenere ottimi posizionamenti di competitività su tutti i mercati? «Bisogna sempre tenere a mente - spiega ancora Massimo Falco - che il termine innovazione, in questo settore, non ha un’accezione meramente creativa; non si riferisce, cioè, a un prodotto di inventiva; denota piuttosto la ricerca di soluzioni diverse a piu’ alto valore ingegneristico rispetto a esigenze funzionali già esistenti. É, insomma, soprattutto un’innovazione di approccio». Si pensi ad esempio alle esigenze, ormai consolidate, introdotte nel mercato dagli obblighi di contenimento delle emissioni inquinanti. Negli ultimi anni, la politica di Dayco si è focalizzata sulla riduzione dei consumi e delle emissioni nocive, condividendo appieno i presupposti della cosiddetta green technology. «I prodotti sono stati sviluppati soprattutto in questa direzione e successivamente anche nell’ambito della riduzione delle vibrazioni ed incremento del comfort». La risposta di Dayco a queste necessità ha visto lo sviluppo di una serie di prodotti specificamente concepiti secondo queste tematiche. Nell’ambito delle problematiche inerenti la riduzione degli attriti presenti nella trasmissione, ad esempio, Dayco ha concepito un particolare isolatore in grado di tagliare le vibrazioni torsionali generate dall’albero motore. Lo stesso principio innovativo ha ispirato la cinghia a bagno in olio, estremamente efficace nel ridurre attriti e di conseguenza consumi e rumori. «Si tratta di rispondere adeguatamente a determinate esigenze in una maniera esclusiva, intelligente e anche conveniente dal punto di vista commerciale. “Qualunque innovazione deve confrontarsi con quanto il mercato è disposto a pagarla” conclude Carlo Trappolini, Project Manager. Nell’ambito del Primo Impianto la ricerca e gli studi su nuovi prodotti sono on demand, nel senso che in genere è la casa automobilistica, che a fronte di un determinato bisogno, chiede lo sviluppo di un prodotto o di una funzione aggiuntiva che viene richiesta ad una famiglia di prodotto tradizionale. Questo è molto più difficile di quanto si possa pensare, poiché ci sono dei vincoli tecnici e di costo già fissati. Nell’Aftermarket, il senso della ricerca ac- quista un’accezione più ampia, da intendersi non solo in senso tecnologico e ingegneristico, ma anche come ricerca di mercato: «La sfida diventa quindi quella di studiare prodotti nuovi da immettere in un contesto – presente o futuro – senza partire da una specifica richiesta, ma cercando di prevederla e immaginarla, ferma restando l’attenzione nei confronti dell’efficienza relativa alla riduzione di consumi, peso e costi». In questa prospettiva, ad esempio, in un’ottica di ampliamento di gamma, verrà presto offerta una nuova famiglia di prodotto particolarmente interessante. «Si tratta - racconta Trappolini - del kit catena-distribuzione, che verrà distribuito dapprima sul mercato europeo e che, anche grazie alle nuove procedure di vaglio tecnico del team R&D Aftermarket, saprà garantire le medesime prestazioni ottimali già fornite dai nostri kit cinghie». I kit saranno quindi dotati di tutto il necessario, ovvero catene, ingranaggi, tenditore e guide: «Un assortimento completo - conclude Trappolini - a conferma di quella visione sistemista e applicativa che, anno dopo anno, sta diventando, proprio grazie ai kits, sinonimo strategico della filosofia di offerta Dayco in questo settore». LUGLIO 2013 19 R&D - Ricerca e Sviluppo Q uando una casa automobilistica sceglie, per la componentistica dei propri motori, di privilegiare un fornitore specifico piuttosto che un altro, è il segno più evidente che si è fatto un buon lavoro. Così anche per Dayco: vedere i propri prodotti inseriti in modo prevalente in alcuni dei più apprezzati motori degli ultimi anni rappresenta senza dubbio una grande soddisfazione. Un consistente blocco del mercato downsizing, che persegue la filosofia della massimizzazione dell’efficienza prestazionale in misure e masse estremamente ridotte, si è già avvalso dei prodotti Dayco. 20 POWER WORLD Da Ford a Volkswagen: partner esclusivi E’ il caso di Fiat, che nel suo Twin Air 0,9 L due cilindri, “Engine of the Year 2011”, monta una cinghia Poli-V, il tenditore, la puleggia e il galoppino dell’azienda e del fire multiair 1.4 dove il front end è esclusivamente Dayco. Altri esempi sono i motori VW, Ford e PSA. Il motore VW EA211 1.0 tre cilindri equipaggiato con Timing belts Dayco anche nelle declinazioni 4 cilindri di cilindrata media; motore FORD ECOBOOST 1.0L 3 Cilindri, – premiato come “Engine of the Year 2012 e 2013” – equipaggiato con sistema BIO, tenditore e cinghia di fornitura esclusiva Dayco. I due motori EB0 tre cilindri 1.0 L ed EB2 tre cilindri 1.2 L. confermano anche la partneship ormai consolidata con il gruppo PSA Peugeot - Citroen, che ha scelto le dotazioni Dayco sia nell’esclusiva trasmissione timing belt BiO, sia nel front end accessory, dunque tenditore e due cinghie poli-V, sui due motori. Grandi soddisfazioni continuano ad arrivare dalla Belt-in-Oil, realizzata da Dayco per il gruppo Volkswagen per il motore EA189. Grazie all’ideazione di questo componente è stata infatti messa a punto, per la prima volta al mondo, una trasmissione mediante cinghia dentata a bagno d’olio per il comando pompa Olio. I vantaggi più evidenti si riscontrano nell’efficienza della trasmissione, grazie alla riduzione delle perdite per attrito e nel contenimento del livello di rumorosità, quindi miglioramento del comfort, oltre a efficienze implicite in termini di semplificazioni costruttive del motore e processi di assemblaggio più semplici. VW ha quindi deciso di adottare la soluzione tecnica Dayco anche per la nuova gene- R&D - Ricerca e Sviluppo razione EA288 che sta sostituendo progressivamente il precedente. Concepita nel 2007, la Belt in oil Dayco offre, con un gap di vantaggio tecnologico di sei anni rispetto agli altri, un prodotto esclusivo che, come afferma un alto dirigente Ford “coniuga vantaggi di cinghia e catena, ovvero efficienza e affidabilità”. Per la prima volta, inoltre, Dayco fornisce al gruppo Volkswagen anche tenditori nel primo equipaggiamento, contribuendo in modo significativo all’efficienza energetica dei motori diesel. (VW NEW EA 288). Una nuova tecnologia entrata in produzione da circa un anno, soggetta a un lavoro di ottimizzazione delle caratteristiche di prodotto capace di ridurre il livello di tensione media cinghia nella trasmissione del 35%, assicurando così minore precarico e ridotte forze di attrito, oltre a diminuire le emissioni con un’efficienza quantificabile in 0.5 gr a km di C02. Per la famiglia di motori VW Audi EA 888 benzina 1.8-2.0 L, Dayco è fornitore di una mini-cinghia, una cinghia dentata di piccolo sviluppo estremamente resistente allo stress meccanico derivante dall’azione della pompa dell’acqua e dal contatto con le pulegge. Una trasmissione capace di un elevato numero di cicli, caratterizzata da un livello costruttivo estremamente preciso e dalla tecnologia HT (High Tenacity) che assicura maggiore resistenza grazie a materiali evoluti come il Teflon. Si tratta di un altro successo Dayco come caso unico di fornitura esclusiva per un produttore, successo ottenuto proprio grazie all’elevato livello tecnico raggiunto che va a completare per l’azienda una vera e propria partnership con il gruppo Volkswagen in Germania. TENDENZA GREEN Se si può parlare di una vera e propria vision ispiratrice per il reparto di Ricerca e Sviluppo Dayco, questa è certamente identificabile con la cosiddetta green technology, come sottolineato del resto in tutti i più recenti tech day, che Dayco ha organizzato presso i centri Ricerca e Sviluppo delle principali case automobilistiche mondiali. Da qualche anno, infatti, tutti i supplier automotive sono soggetti alla richiesta di migliorare l’efficienza complessiva del motore attraverso la componentistica che forniscono. Nell’ambito della trasmissione di potenza, ad esempio, i margini di manovra maggiori si riscontrano nella possibilità di limitare i rumori e gli attriti che per sua natura questa produce. Un tema che si intreccia con i propositi della green technology. L’obiettivo è proprio quello di ridurre qualsiasi tipo di inefficienza del motore a causa delle perdite per attrito, quindi i livelli di rumorosità, i carichi, le sollecitazioni e quindi i consumi. «Normalmente - afferma ancora Tappolini - per la trasmissione di potenza questo si consegue con la riduzione della tensione media cinghia di esercizio; bisogna quindi cercare i migliori parametri per la migliore funzionalità,studi che solo fino a poco tempo fa non erano considerati con la stessa attenzione. «Nonostante esista la possibilità di migliorare questo dato - chiarisce Carlo Trappolini - al momento si è raggiunto il traguardo della riduzione dell’emissioni di CO2 dell’ 1% solo ottimizzando quanto sopra.”, appare comunque come un risultato davvero importante. In estrema sintesi, è proprio questo il punto in questione quando si parla di trasmissione di potenza: «L’obiettivo è chiaro; poi che lo si faccia attraverso una cinghia a olio, con una trasmissione intelligente o con un filtro che annulla tutte le irregolarità consentendo di poter controllare la trasmissione anche a un livello di tensionamento basso, il principio resta lo stesso». Non c’è dubbio che in questo senso lo sforzo maggiore dovrà essere affrontato dalle case automobilistiche. E tuttavia, conclude Trappolini, «è chiaro che Dayco ha le competenze tecniche e il know-how necessario per inserirsi in qualsiasi progetto di ampio respiro riguardante la green economy». LUGLIO 2013 21 Editoriale Una porta d'ingresso ai prodotti Dayco Assortimento, assistenza e supporto tecnico pensati per rispondere alle esigenze dei meccanici: il ruolo dei ricambisti Dayco. 22 POWER WORLD Editoriale LUGLIO 2013 23 Garage Un supporto costante Dal potenziamento del team dei tecnici Aftermarket all'ampliamento delle service information, dai corsi formativi online ai QR code sui kit: crescono i servizi Dayco e continua il successo dell'area garage, prezioso strumento di supporto professionale sul territorio e in rete. Luogo di lavoro, ma anche di incontro e di scambio, l’area Garage per Dayco è molto più di una etichetta per indicare l’aspetto propriamente tecnico dei servizi offerti dall’azienda. È infatti un piccolo laboratorio di perfezionamento del prodotto Dayco, ma soprattutto di rafforzamento e consolidamento del rapporto con il clientepartner finale: il meccanico. Più in generale l’area Garage è un vero e proprio collettore di richieste da parte dei clienti e di soluzioni fornite dallo staff tecnico, attraverso diversi canali, su tutti gli aspetti e le casistiche di prodotto. Cardine di questo sistema di assistenza qualificata e costante, la figura del tecnico aftermarket. Francia, insomma, si sta attivando con forza per un ulteriore sviluppo della domanda: «La previsione – si augura Fantozzi – è di ottenere un buon numero di nuovi contatti già nella seconda metà del 2013, in modo da poter passare dall’attività esplorativa all’attivazione del servizio “a regime”, come già avviene in altri Paesi». OBIETTIVO FRANCIA Il team dei Tecnici Aftermarket si è arricchito di una nuova ed importante risorsa dedicata al mercato Francia. «Una scelta dovuta alle peculiari caratteristiche del settore in questo mercato – spiega Gianluca Fantozzi - Technical Aftermarket Manager - dove è forte il rapporto con le assicurazioni e dunque anche il ruolo dei periti nella verifica dei danni alle vetture». « il collega francese – prosegue Fantozzi – si occuperà di coinvolgere ricambisti e meccanici con training che si svolgeranno sempre più anche nel mercato francese ». Questo nuovo tecnico inoltre, terrà dei corsi specifici articolati in base al target da coinvolgere e parteciperà a una serie di incontri live con altri colleghi operanti in mercati culturalmente simili, come Italia e Spagna, allo scopo di ottenere spunti, informazioni, supporti da utilizzare nel proprio lavoro. L’area commerciale in 24 POWER WORLD CORRETTE INSTALLAZIONI In merito alle altre novità dell’area tecnica, si continua ovviamente ad aggiornare e implementare l’archivio delle Service Information. Recentemente, ad esempio, ne è stata realizzata una molto accurata sulle pompe acqua. Quest’ultima infatti è ancora per molti un “oggetto misterioso”, o comunque poco conosciuto. Basti pensare che nella maggior parte dei casi se il pezzo viene rimandato indietro non è a causa di un difetto nel prodotto, ma di un mancata accuratezza nella fase installazione. «Durante l’installazione, l’impianto andrebbe lavato e preparato eliminando le incrostazioni che si formano durante il funzionamento del motore, per poi passare a mescolare particolari miscele di liquido speciale con acqua per ottenere soluzioni specifiche» spiega Fantozzi. Chi si occupa dell’istallazione della pompa, però, spesso non ha tempo, perché lavora su veicoli che girano in continuazione, come i camion, e necessitano di restare fermi poco tempo. Cosicché il lavoro è talora eseguito velocemente, trascurando questa fase che, invece, è molto importante, in quanto se mal eseguita determina problematiche alla pompa stessa. «Infatti, il liquido nuovo trasporta le incrostazioni nella pompa, che accumulandole finisce per danneggiarsi e generare perdite fino a rendere necessaria una nuova sostituzione. ACCORTEZZE TECNICHE Un servizio aggiuntivo che si è rivelato non solo utile, ma parecchio apprezzato dai clienti è la fornitura di specifici tools inseriti, in molti casi, gratuitamente all’interno delle scatole del prodotto. Recentemente è stato messo a punto un attrezzo particolare per alcuni motori della Subaru, dotati di architettura boxer e che in alcune versioni hanno una flangia metallica a guida della cinghia che deve essere posta a una distanza minima non sempre facile da controllare. «A questo scopo abbiamo realizzato un attrezzo di plastica flessibile, dello spessore corretto, che aiuta il meccanico a installare facilmente e con sicurezza questo tipo di cinghia. Interposto tra la cinghia e la guida, consente infatti di gestire una distanza corretta senza dover fare manovre troppo difficili», ha spiegato Fantozzi. L’esempio rende molto bene l’idea di come piccole accortezze di questo genere possano evitare problemi più seri al motore dopo l’installazione. Garage FORMAZIONE A TUTTO CAMPO Uno strumento sempre molto apprezzato è quello dei corsi formativi per i meccanici, che Dayco in questo periodo sta gestendo con una cura particolare, allo scopo di rispondere nel modo più completo all’interesse manifestato sui nuovi mercati. Il format, ormai consolidato, è lo stesso già ampiamente rodato nei mercati maturi, come Italia e Inghilterra, anche se sempre declinato nei vari Paesi secondo le particolari specificità del mercato e del parco circolante locale. Prosegue a questo proposito Fantozzi: «Nei nostri corsi, sempre gratuiti, vengono divulgate e condivise anche le informazioni che i nostri tecnici raccolgono “dal basso”, direttamente dai mercati, nella loro attività quotidiana di assistenza. E non si tratta solo di dati tecnici, ma spesso anche di filmati, modelli ed esercitazioni pratiche. C’è insomma tutta una dimensione di interazione diretta che è senza dubbio uno dei punti di forza della nostra offerta». All’offerta in aula si sta inoltre gradualmente affiancando la possibilità di seguire i corsi via Internet: «Le lezioni – spiega ancora – saranno strutturate come una serie di moduli fruibili dal Web, avvalendosi di materiale informativo e filmati, per poi concludersi con un test finale che, attraverso una valutazione adeguata, consentirà di ottenere l’attestato di partecipazione». DALL’OFFICINA ALLA RETE L’inconfondibile quadratino bianco e nero caratteristico dei QR code, negli ultimi anni, ha fatto la propria comparsa in molti settori. L’automotive non è da meno: già da qualche tempo Dayco lo ha inserito sulle proprie confezioni di kit accanto al serial number. E se sono molti i produttori ad aver utilizzato questo genere di marcatura sui propri packaging, Dayco è certamente il primo ad averlo fatto non come veicolo di messaggi pubblicitari, ma come mezzo di accesso diretto alle informazioni tecniche, funzione decisamente più utile per il target a cui è diretta. Il QR code, infatti, permette al meccanico, utilizzando il lettore del suo smartphone, di visualizzare anche su device mobile le istruzioni di montaggio specifiche di quel determinato kit. «Un servizio, dunque, davvero “a portata di mano” – sottolinea Gianluca Fantozzi – che però naturalmente non elimina l’utilità e la presenza delle schede cartacee all’interno della confezione e nell’apposita sezione del sito Dayco ma rappresenta, appunto, un valore aggiuntivo che Dayco ha voluto fornire per primo al proprio cliente». E che il cliente, a quanto pare, sta già apprezzando molto. Le statistiche a disposizione sull’uso dell’applicazione QR code appaiono infatti già ora piuttosto incoraggianti: «Nell’arco di un mese sono circa 4-500 gli utenti che vanno a controllare le informazioni tecniche on line. E il dato è in costante crescita, segno che la possibilità di accedere al servizio in tempo reale e direttamente nella propria lingua è percepita come un plus interessante. Il sistema, infatti, segnala automaticamente ogni richiesta riguardante una lingua non ancora inclusa - attualmente sono tredici in tutto - o un kit ancora sprovvisto della relativa scheda tecnica». Un’impostazione, questa, perfettamente in linea con uno dei principi cardine del modello Dayco: il cliente come partner e non solo destinatario di servizio. LUGLIO 2013 25 Garage Il ricambista Dayco Intervista a Salvatore Pierro Salvatore Pierro, titolare dell’azienda torinese “Ricambi Auto Lamierati”, vanta un’esperienza professionale più che trentennale, di cui Dayco fa parte da sempre. In questa intervista ci racconta perché. Da quanti anni conosce i prodotti Dayco e li ha in assortimento? In pratica, da quando abbiamo inaugurato la nostra attività. Lavoriamo da trentacinque anni e i prodotti Dayco, prima Pirelli, li abbiamo sempre utilizzati. Quanti meccanici frequentano il suo punto vendita e con quale frequenza? Abbiamo due negozi, uno aperto nel 1983 e l’altro 10 anni fa. Considerando entrambi, credo che i meccanici che passano da noi con una certa regolarità siano circa un centinaio. E di questi, il 70-80% lo fa giornalmente. Se Dayco le proponesse dei corsi di aggiornamento gratuiti per i suoi meccanici, secondo lei potrebbero essere interessati? La maggior parte sì. Nota l’esigenza da parte dei meccanici di rendersi più professionali? Sì, senza subbio. Sono gli stessi progressi tecnologi a imporre un continuo aggiornamento non solo sui prodotti, ma sulle tecniche di montaggio. Il supporto tecnico e la disponibilità di informazioni è fondamentale, soprattutto per quei meccanici che ancora non hanno potuto o voluto evolversi in questo senso. Quando il meccanico arriva in negozio, in linea generale ha già un’idea della marca che vuole comprare o è il venditore che suggerisce una marca piuttosto che un’altra? Direi che circa il 30% arriva già con una propria idea, nel resto dei casi si affidano alla nostra esperienza. E con che criteri sceglie quel 30%? Sostanzialmente in base ai precedenti risultati avuti con quella marca. Se sono stati positivi in passato, tende a fare la stessa scelta. Il venditore, invece, che criterio segue per suggerire una marca piuttosto che un’altra? Molto dipende da quanto sia interessato a dare un incentivo immediato all’acquisto: in questo caso è facile che proponga un prodotto meno costoso. Oggi, però, la nostra filosofia è improntata alla soddisfazione del cliente, il che significa che preferiamo fornire al cliente un prodotto che lo soddisfi in pieno piuttosto che guadagnare qualcosa in più dandogli però un prodotto di qualità inferiore. Qual è secondo lei l’incidenza delle vendite di prodotti Dayco rispetto alle altre marche sul totale? Dayco è una marca conosciuta, ha un’offerta prodotti molto ampia e variegata, adatta a diverse tipologie di mezzo. Direi quindi che incide per circa il 60%. 26 POWER WORLD Garage Il negozio del ricambista è spesso uno dei punti di contatto tra Dayco e il meccanico: proprio ad alcuni dei titolari di aziende di ricambi auto, presenti da decenni sul mercato, abbiamo chiesto quali sono le richieste più frequenti dell'autoriparatore e, soprattutto, perché sceglie i prodotti Dayco. Per quanto riguarda il rapporto venditore-cliente, ovvero nel caso specifico ricambista-meccanico, lei utilizza un sistema di gestione particolare? Abbiamo tutti i sistemi che offre il mercato, a partire da un software apposito che gestisce le informazioni sui ricambi e ci aggiorna su tutto ciò che ci serve. opportunità, data la tendenza a riparare le auto già esistenti piuttosto che acquistarne di nuove. Sì, la tendenza c’è, e i numeri lo confermano: da noi le vendite sono aumentate. La crisi incide semmai, in alcuni casi, dilatando i tempi di attesa dei pagamenti. Ritornando al rapporto ricambista-meccanico, quanto è importante l’empatia al di là del rapporto di fiducia che si crea? All’inizio della nostra attività abbiamo creato con i nostri meccanici un rapporto molto personale, che con il tempo si è evoluto, arrivando a offrire servizi specialistici per strutture professionali. C’è un prodotto che a percezione o a dati è più richiesto? Il più richiesto è il kit di distribuzione: un prodotto su cui ci stiamo orientando, perché contiene in un’unica soluzione tutti i singoli pezzi, che prima dovevamo per forza vendere singolarmente. In questo settore, la crisi quanto ha inciso e in che modo? Nel nostro caso fortunatamente non molto. Nel complesso tra i nostri due punti vendita nel corso del 2012 siamo cresciuti del 20%. Per il settore dei ricambi, la crisi può rappresentare, in effetti, una grossa La fornitura di kit completi è in effetti un must della filosofia Dayco, che tuttora pare avere l’offerta più completa in questo senso, anche se molte altre aziende stanno adottando lo stesso sistema. Quali sono i motivi che portano un meccanico a chiedere il kit di una marca invece di un’altra? I clienti, in genere, non hanno pregiudizi. Noi cerchiamo di orientarli proponendo anche i prodotti su cui abbiamo investito di più. LUGLIO 2013 27 28 POWER WORLD Garage Il ricambista Dayco Intervista a Edoardo Gallina La qualità prima di tutto, senza lasciarsi tentare dalle possibilità di risparmio a basso prezzo. Per mantenere la fidelizzazione dei clienti ed evitare danni più gravi. Edoardo Gallina, titolare della Centro Ricambi Chivasso, ci racconta la sua esperienza cinquantennale con i prodotti Dayco. dilazioni. Ma nel complesso, nonostante la crisi, siamo riusciti a rimanere un’azienda sana: negli ultimi due anni siamo addirittura migliorati. Da quanto tempo conosce Dayco? Da 50 anni, fin da quando lavoravo con i prodotti Pirelli. Le capita mai che sia direttamente il meccanico a chiederle un prodotto Dayco oppure è lei, in linea generale, a suggerire una marca piuttosto che un’altra? In genere i clienti non hanno una preferenza, soprattutto se hanno tempi di consegna stretti e dunque una certa fretta. Spesso, però, capita che chiedano il prodotto che costa meno. Quanti sono all’incirca i meccanici suoi clienti? I clienti stabili sono 40-50 e vengono direttamente in negozio. Altri 20-25, invece, li serviamo a casa, andando noi da loro con un furgone per le consegne, anche fino ad Asti e Ivrea. Giornalmente qual è il traffico all’interno del suo negozio? Diciamo che al mattino è continuo, con una quindicina di meccanici, al pomeriggio più diradato. Direi, nel complesso, venti al giorno. Negli ultimi anni ha riscontrato un calo della clientela? Sì, anche perché qualcuno è andato in pensione. Abbiamo però la fortuna di avere una clientela di base fidelizzata in 50 anni di lavoro. Certo occorre cautela e pazienza con i pagamenti: la maggior parte dei clienti è puntuale, alcuni invece chiedono Quale sistema di gestione degli ordini usa? Uso tutti gli e-commerce delle aziende. Certo, sempre più purtroppo si è tentati di esporre e vendere prodotti alternativi, con prezzi più convenienti, ma di bassa qualità, perché sempre più spesso è il cliente a chiederli. Personalmente però non sono d’accordo: non acquisterei mai un prodotto sotto marca, soprattutto i kit di distribuzione. Quindi, il prodotto Dayco che vende di più è il kit distribuzione? Sì, il kit distribuzione, ma anche i cuscinetti. Qual è all’incirca la percentuale di richiesta del prodotto Dayco per i kit di distribuzione? Direi circa l’80 %. Mentre per i cuscinetti sciolti siamo su un rapporto 40-60 rispetto ad altre marche. Secondo lei i suoi clienti avrebbero bisogno o potrebbero essere interessati a frequentare corsi gratuiti di aggiornamento per conoscere meglio l’installazione di questi kit? Avrebbero bisogno, è la parola giusta. Io segnalo i corsi e consiglio sempre di farli, sottolineando che sono gratuiti, ma raramente ho un riscontro. Ne sono consapevoli? Non del tutto. Probabilmente perché non hanno ancora sperimentato una vera crisi, che porta a migliorare le prestazioni. Non ho mai visto chiudere un’officina, se non per anzianità. In parte però è anche perché sono presi dal lavoro quotidiano, che a volte ha ritmi molto serrati. Nel consigliare i clienti lei che criteri usa? Io non uso criteri particolari, tranne quando mi chiedono i kit distribuzione o i cuscinetti di qualità non equivalente all’originale. In questi casi mi permetto di sconsigliare, non mi fido dei materiali, anche perché se, usando prodotti scadenti, il sistema si danneggia, poi è il fornitore a pagare. Quante volte le è capitato di dover gestire dei resi? In vent’anni me ne saranno capitati due. Una percentuale assolutamente irrisoria, certamente grazie alla scelta di qualità che abbiamo sempre fatto. LUGLIO 2013 29 Garage Il meccanico Dayco Garage Quali sono le richieste più frequenti che vengono fatte all’autoriparatore? Quali i problemi che si presentano più spesso nel corso dell’attività e che tipo di strumenti sono più utili per risolverli? E soprattutto, perché scegliere Dayco? L’abbiamo chiesto a chi con queste domande si confronta ogni giorno. Intervista a Antoni Arrufat Solé Più di 30 anni di attività in un mercato vario e diversificato come quello spagnolo. L’esperienza e i suggerimenti di Antoni Arrufat Solé, titolare dell’officina Tallers Toni a Barcellona. Lei è titolare dell’officina oppure un dipendente? Sono il titolare. Da quanti anni esiste l’officina? Da 13 anni. Da quanti anni fa il meccanico? Faccio questo lavoro da 32 anni. Da quanti anni conosce e usa i prodotti Dayco? Circa 20 anni. Quando acquista i prodotti chiede una marca particolare oppure prende quello che le propone il ricambista? Prendo quello che mi propone il ricambista e noto che mi offre sempre Dayco. Quali sono i prodotti Dayco che utilizza più frequentemente? Il kit distribuzione insieme alla cinghia Poli-V. Qual è il prodotto Dayco a cui non potrebbe rinunciare? Al kit distribuzione. C’è un prodotto che le ha comportato problemi? No, mai. Quanti interventi fa in un mese? Direi più o meno 4-6 sostituzioni di kit distribuzione. Le è mai capitato che un automobilista (cliente) le abbia chiesto espressamente una marca? No, non mi è mai successo. Secondo lei perché un automobilista deve rivolgersi a un’officina indipendente piuttosto che a un’officina autorizzata? Per prossimità e fiducia. Secondo lei l’automobilista sa che Dayco offre anche un servizio di supporto e assistenza? No. Le è mai capitato di contattare direttamente l’azienda per avere chiarimenti? No, non è stato necessario. Lei trova interessante un rapporto diretto con l’azienda Dayco? Sì, mi dà molta fiducia. Lei utilizza il computer per lavoro? Sì, sempre. Conosce l’area garage Dayco? Se sì, cosa ne pensa? Sì, è molto utile. Ho scaricato qualche volta le Technical Information: lo trovo un servizio utile, ma potrebbe addirittura essere migliorato. Ad esempio mi piacerebbe che ci fosse un modo per scaricare le schede e archiviarle automaticamente catalogate per marchio. LUGLIO 2013 31 Garage Il meccanico Dayco Intervista a Monsieur Fréderic Mounsier Frederick è meccanico presso la Carrozzeria Richard di Bégles, in Francia. Con la sua testimonianza sui prodotti Dayco, ci offre anche un punto di vista sul mercato francese. Da quanto tempo conosce ed utilizza i prodotti Dayco? Da sempre, trattandosi di un costruttore di primo impianto. Acquista i prodotti direttamente dal rivenditore? Si Avete avuto difficoltà nel reperire i prodotti Dayco? No, ho due grossisti che trattano la marca Dayco e non ho mai avuto problemi nella disponibilità del prodotto dayco. Qual è il prodotto Dayco che utilizza di più? I Kit di distribuzione con pompa acqua, le cinghie e i cuscinetti degli organi accessori. In linea generale, sostituisce solo i singoli componenti o tutto il sistema di trasmissione? Sistematicamente tutto il sistema di distribuzione; cinghie e cuscinetti accessori secondo l’usura. 32 POWER WORLD Quante distribuzioni fa in un mese, approssimativamente? Il numero è variabile, da otto a dieci. Sono molto attento al chilometraggio della vettura e propongo la sostituzione dell’intero sistema di distribuzione all’inizio del quinto anno di vita dell’auto. In quest’ultimo caso poco importano i chilometri e l’indicazione della casa costruttrice. Vi è già capitato che un cliente chieda una marca specifica in occasione della sostituzione del sistema di distribuzione? No. Pensa che la leva sia solamente economica? I miei clienti sanno che non si può giocare con la distribuzione perché ne va la vita del motore. Mi chiedono quindi di montare pezzi di qualità. E capita che vi chiedano direttamente un componente originale? Si e normalmente lo specifico sul preventivo. I miei clienti, comunque, si fidano della mia scelta. Dayco propone anche un servizio di assistenza. Vi è già capitato di utilizzarlo? No, normalmente contatto il mio rivenditore ed incontro il responsabile commerciale Dayco in occasione di eventi o fiere di settore. Qual è il problema più frequente che incontra? L’identificazione del corretto codice di riferimento. Come giudica l’idea di Dayco d’instaurare un rapporto diretto con il meccanico, offrendogli un servizio gratuito? E’ un plus, ma, normalmente, non consulto il vostro sito. Utilizzate il computer per il vostro lavoro? Si, anche perchè il mio rivenditore mi ha fornito di un programma per l’emissione degli ordini e per la ricerca dei singoli prodotti. Sapete che Dayco ha inserito nel sito una sezione dedicata ai meccanici, il Garage Virtuale, dove è possibile consultare gratuitamente le istruzioni di montaggio dei Kit? Il commerciale Dayco me ne ha parlato. Non mancherò di consultarlo per avere informazioni specifiche sull’installazione di alcuni vostri prodotti. Conoscete l’operazione Long Life+1 che vi consente di ottenere l’estensione di garanzia di un anno su alcuni prodotti Dayco? Si, la conosco, ma non ho mai il tempo di seguire sul vostro sito la procedura per ottenere il certificato di garanzia. A vostro avviso, tra i meccanici della vostra regione c’è più competizione o collaborazione? Certamente c’è della competizione perchè il lavoro è sempre meno, la meccanica è sempre più performante e quindi noi interveniamo di meno. Infine il costruttore fa molta pubblicità per invogliare l’automobilista a rimanere suo cliente e a rivolgersi alla rete autorizzata. Noi, d’altro canto, dobbiamo essere molto seri nel proporre la giusta offerta per mantenere la nostra attività. A vostro avviso, l’automobilista conosce bene la differenza tra componente originale e componente aftermarket? No, i miei clienti, si fidano: sta a me fare la scelta corretta, al prezzo migliore. LUGLIO 2013 33 Il TAM risponde Le risposte ai quesiti più frequenti poste online dagli autoriparatori ai nostri tecnici aftermarket. Invia la tua domanda all’indirizzo e-mail [email protected] e avrai una risposta entro poche ore. Le cinghie Ducati fanno parte della gamma Dayco ? Si. La gamma si sta anche ampliando con la messa a punto di mescole particolari, tipo HT. Gianluca Fantozzi Coordinatore gruppo tecnici aftermarket Come si fa a sapere quando una cinghia Dayco è stata prodotta ? Su tutte le cinghie Dayco è riportato il codice data nel quale si legge: anno, settimana, giorno di produzione e posizione della cinghia sul manicotto. Franco D’Emilio Dove posso acquistare i prodotti Dayco? Vi suggeriamo di rivolgervi alla rete commerciale dell’area di vostra competenza i cui contatti sono indicati nel sito www.dayco.com ( home page, sezione contatti). Alexis Campas 34 POWER WORLD Esistono strumenti per verificare la tensione della cinghia? Si. Dayco, nella sua gamma di attrezzi , propone il DTM Dayco Tensiometer. Informazioni specifiche su caratteristiche tecniche ed utilizzo nel sito www.dayco.com ( sezione prodotti). Daniel Cosano Juergen Ohneberg Sono proprietario di una VW Polo del 2005 con circa 60.000 Km. La cinghia dei servizi non è mai stata sostituita e sembra essere in buone condizioni. Considerando che i Km non sono tanti, ma che l’auto ha 8 anni di anzianità, è meglio sostituire la cinghia ? Poiché la cinghia accessoria , come in questo caso, comanda anche la pompa dell’acqua e l’alternatore, e per evitare guasti seri in caso di rottura della stessa, sarebbe preferibile effettuare la sostituzione. LUGLIO 2013 35 Update Estratto catalogo Air Springs SCANIA G-Serie 8867 V1D28H16 SCANIA T-Serie 9288 V1D28H16 SCANIA G-Serie 9288 V1D28H16 SCANIA T-Serie 8867 V1D28H16 SCANIA G-Serie 11700 V1D28H16 SCANIA T-Serie 10640 V1D28H16 SCANIA G-Serie 10640 V1D28H16 SCANIA T-Serie 11700 V1D28H16 SCANIA G-Serie 12738 V1D28H16 SCANIA T-Serie 12738 V1D28H16 SCANIA P 0 V1D28H16 SCANIA T-Serie 15600 V1D28H16 SCANIA P-Serie 9288 V1D28H16 SCANIA 4-Serie 11015 V1D28H16 SCANIA P-Serie 8867 V1D28H16 SCANIA 4-Serie 10640 V1D28H16 SCANIA P-Serie 10640 V1D28H16 SCANIA 4-Serie 11700 V1D28H16 SCANIA P-Serie 11700 V1D28H16 SCANIA 4-Serie 14190 V1D28H16 SCANIA P-Serie 12738 V1D28H16 SCANIA 4-Serie 15600 V1D28H16 SCANIA R-Serie 9288 V1D28H16 SCANIA 4-Serie 8970 V1D28H16 SCANIA R-Serie 8867 V1D28H16 MAN TGL-Series 4580 V1DF16B1NP SCANIA R-Serie 9288 V1D28H16 VOLVO FH Series 16125 V1DF16C1 SCANIA R-Serie 8867 V1D28H16 VOLVO FH Series 12779 V1DF16C1 SCANIA R-Serie 11700 V1D28H16 VOLVO FM Series 9366 V1DF16C1 SCANIA R-Serie 10640 V1D28H16 VOLVO FM Series 10838 V1DF16C1 SCANIA R-Serie 12738 V1D28H16 VOLVO FM Series 12779 V1DF16C1 SCANIA R-Serie 15600 V1D28H16 VOLVO FH Series 16125 V1DF16D1 SCANIA R-Serie 16354 V1D28H16 VOLVO FH Series 12779 V1DF16D1 36 POWER WORLD Update Estratto catalogo Air Springs VOLVO FM Series 9366 V1DF16D1 SCANIA P-Serie 9288 V1DF23A1 VOLVO FM Series 10838 V1DF16D1 SCANIA P-Serie 8867 V1DF23A1 DAF CF Series 9187 V1DF182 SCANIA P-Serie 11700 V1DF23A1 DAF CF Series 12577 V1DF182 SCANIA P-Serie 10640 V1DF23A1 DAF XF Series 12577 V1DF182 SCANIA P-Serie 12738 V1DF23A1 DAF XF Series 12903 V1DF182 SCANIA R-Serie 9288 V1DF23A1 MAN TGM-Series 6871 V1DF19C1 SCANIA R-Serie 8867 V1DF23A1 VOLVO FH Series 16125 V1DF20A1 SCANIA R-Serie 11700 V1DF23A1 VOLVO FH Series 12779 V1DF20A1 SCANIA R-Serie 10640 V1DF23A1 VOLVO FM Series 9366 V1DF20A1 SCANIA R-Serie 12738 V1DF23A1 VOLVO FM Series 10838 V1DF20A1 SCANIA T-Serie 9288 V1DF23A1 VOLVO FH Series 16125 V1DF20B1 SCANIA T-Serie 8867 V1DF23A1 VOLVO FH Series 12779 V1DF20B1 SCANIA T-Serie 10640 V1DF23A1 VOLVO FM Series 9366 V1DF20B1 SCANIA T-Serie 11700 V1DF23A1 VOLVO FM Series 10838 V1DF20B1 SCANIA T-Serie 12738 V1DF23A1 SCANIA G-Serie 8867 V1DF23A1 SCANIA T-Serie 15600 V1DF23A1 SCANIA G-Serie 9288 V1DF23A1 SCANIA 4-Serie 11015 V1DF23A1 SCANIA G-Serie 11700 V1DF23A1 SCANIA 4-Serie 10640 V1DF23A1 SCANIA G-Serie 10640 V1DF23A1 SCANIA 4-Serie 11700 V1DF23A1 SCANIA G-Serie 12738 V1DF23A1 SCANIA 4-Serie 14190 V1DF23A1 LUGLIO 2013 37 Update Estratto catalogo Air Springs SCANIA 4-Serie 15600 V1DF23A1 SCANIA P-Serie 10640 V1DK18A1 SCANIA 4-Serie 8970 V1DF23A1 SCANIA P-Serie 12738 V1DK18A1 SCANIA 4-Serie 10640 V1DF23D1 SCANIA R-Serie 9288 V1DK18A1 DAF CF Series 6240 V1DF2511 SCANIA R-Serie 8867 V1DK18A1 DAF CF Series 9187 V1DF2511 SCANIA R-Serie 11700 V1DK18A1 DAF CF Series 12577 V1DF2511 SCANIA R-Serie 10640 V1DK18A1 DAF XF Series 12577 V1DF2511 SCANIA R-Serie 12738 V1DK18A1 DAF XF Series 12903 V1DF2511 SCANIA R-Serie 15600 V1DK18A1 VOLVO FH Series 16125 V1DF258 SCANIA R-Serie 16354 V1DK18A1 VOLVO FH Series 12779 V1DF258 SCANIA T-Serie 8867 V1DK18A1 VOLVO FM Series 9366 V1DF258 SCANIA T-Serie 9288 V1DK18A1 VOLVO FM Series 10838 V1DF258 SCANIA T-Serie 10640 V1DK18A1 SCANIA G-Serie 9288 V1DK18A1 SCANIA T-Serie 11700 V1DK18A1 SCANIA G-Serie 8867 V1DK18A1 SCANIA T-Serie 12738 V1DK18A1 SCANIA G-Serie 11700 V1DK18A1 SCANIA T-Serie 15600 V1DK18A1 SCANIA G-Serie 10640 V1DK18A1 SCANIA 4-Serie 11015 V1DK18A1 SCANIA G-Serie 12738 V1DK18A1 SCANIA 4-Serie 10640 V1DK18A1 SCANIA P-Serie 9288 V1DK18A1 SCANIA 4-Serie 11700 V1DK18A1 SCANIA P-Serie 8867 V1DK18A1 SCANIA 4-Serie 14190 V1DK18A1 SCANIA P-Serie 11700 V1DK18A1 SCANIA 4-Serie 15600 V1DK18A1 38 POWER WORLD 018269