PDF, 9Mb - Dayco Aftermarket

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PDF, 9Mb - Dayco Aftermarket
NUMERO 3 - LUGLIO 2013
®
Editoriale
Anticipare il futuro
M
David Martínez
President A.M. EU/SAO/Asia
President O.E. EU/India
iglioramento
delle
performance, apertura di
nuovi stabilimenti e
chiusura in positivo di tutta
una serie di progetti iniziati nel corso del
2012 e portati a termine nei tempi previsti.
Con grande soddisfazione, anche per
l’anno passato Dayco può presentare ai
propri interlocutori e partenr un bilancio in
attivo, non solo nel senso economico, ma
anche e soprattutto nel senso strategico del
termine. Al di là dei numeri, infatti, simili
risultati hanno prima di tutto confermato la
bontà del nostro progetto. Un progetto che
vuole essere, oggi come ieri, di continua
espansione, nonostante le persistenti
incertezze di questa macroeconomia
ancora instabile.
Il principio fondamentale di quest’azienda,
in questo momento, è la volontà di vivere la
crisi non come un problema, ma come
un’opportunità. Una scelta di coraggio, che
non solo si sta rivelando appagante, ma ha
generato alcuni processi virtuosi finalizzati
ad agire sul fattore tempo. A parità di
filosofia di pensiero, forti di un modello che
confermiamo e sosteniamo con forza, si
tratta ora di aggiungere all’imperativo dei
risultati e della qualità quello di una sempre
maggiore velocità e dinamismo. Gli obiettivi
restano gli stessi, ma ora occorre arrivarci
prima e meglio degli altri.
Il modus operandi Dayco è infatti ormai
fortemente definito, per quanto sempre in
corso di perfezionamento; quello che
occorre davvero oggi è non solo ascoltare i
mercati, ma anticiparne i movimenti.
Camminare sempre qualche passo più in
là, immaginando il futuro. Per questo, oggi,
occorre più che mai coraggio. Senza aver
paura, perché il coraggio è contagioso,
come ci confermano la fiducia e la fedeltà
dimostrateci dai nostri partner. Se infatti un
grande produttore automobilistico dedica
tempo e risorse per studiare insieme a noi
soluzioni di eccellenza, è segno che crede
nell’azienda e nel suo approccio.
Di qui la scelta e la volontà di puntare
sempre di più sull’integrazione, intesa
come progressivo allargamento del
modello Dayco in senso non solo
“orizzontale”, ovvero tra diversi mercati, ma
anche verticale, ovvero all’interno della
variegata realtà aziendale interna, e non
ultimo verso i partner e gli stakeholders.
Tre livelli d’integrazione, dunque, che
rendono l’immagine di una realtà che fa
appunto del trasferimento il proprio
principio; trasferimento non solo di knowhow, ma anche di approccio, di coraggio.
Senza timore di esagerare, parlerei
addirittura di partecipazione: tra l’azienda e
i suoi partner e all’interno di tutte le nostre
aree. E sono convinto che sia questa la
chiave del nostro successo, insieme a una
visione davvero sistemica delle diverse
attività aziendali.
Va letta in questo senso la recente
decisione, per molti aspetti epocale, di
unificare le nostre due divisioni. Dayco è
sempre stata un’azienda integrata, fondata
fin dall’inizio sull’equilibrio tra prodotto OE
e filosofia Aftermaket. Realizzare oggi una
gestione unificata rappresenta quindi al
tempo stesso un completamento e una
grande responsabilità, che contribuirà a
portare questa azienda verso un futuro
sempre più innovativo.
Per Dayco del resto, ogni operazione in un
nuovo mercato non risponde mai soltanto
a esigenze commerciali, ma rientra sempre
in una strategia più ampia, di
potenziamento generale del sistema.
Si tratta non solo di aumentare la capacità
produttiva o le efficienze, ma appunto
nell’ottica di valore aggiunto. Oggi fare
grandi investimenti produttivi significa
orientarsi sul lungo periodo. Pensare in
termini di pura delocalizzazione non
consente di prendere decisioni su questa
ampiezza temporale. La chiave del
successo, in questi casi, va oltre l’aumento
della capacità produttiva o delle efficiente,
per mirare invece a una costante crescita
del concetto di valore aggiunto. Il mondo
automobilistico è infatti in costante
evoluzione e l’unico modo per essere
protagonisti è non chiedersi quali risultati si
sono ottenuti, ma quali si devono ancora
ottenere. Perché il valore aggiunto per
Dayco è qualcosa che si costruisce man
mano. È una strada in cui - fortunatamente
- non esiste un traguardo. È, in ultima
analisi, un forte e fiducioso orientamento al
futuro. Su questo dinamismo oggi stiamo
scommettendo. Perché in questo abbiamo
creduto finora e continueremo a farlo.
LUGLIO 2013
1
®
NUMERO 3
Coordinamento Editoriale
Franca Pierobon
Rivista periodica
iscritta al Tribunale Ordinario di Pescara
N. 488/2011 V.G.
N. 07/2011 Reg. Stampa
N. 72/2011 Cron.
Grafica
Pomilio Blumm srl
Via Venezia, 4 - 65121 Pescara
Stampa
Ivrea Grafica, Ivrea - To
Direttore Responsabile
Daniela Panosetti
Indice
4
La strada
dell’integrazione
6
One branding:
un nome, un’immagine,
uno standard
10
13
8
2
DAYCO in fiera:
appuntamenti 2013
POWER WORLD
18
Integrazione:
obiettivo raggiunto
Nuovi AIR SPRINGS:
carico protetto,
guida sicura
Controllori
di qualità
D AY C O
M A G A Z I N E
World
Luglio
2013
16
AUTOMECHANIKA
DUBAI: numeri
e ragioni
di un successo
24
Un supporto
costante
34
20
Da Ford
a Volkswagen:
partner esclusivi
Editoriale
1
Marketing
4
Comunicazione
6
Prodotti
10
Zoom
16
Ricerca & Sviluppo
18
Garage
24
Update
36
Il TAM risponde
LUGLIO 2013
3
Marketing
La strada
dell’integrazione
Bruno Vallillo
Vice President
General Manager
Europe/South America
I
l 2012 è stato per Dayco senza dubbio
un anno positivo, nonostante il
contesto macroeconomico non certo
favorevole. Molti i progetti portati a
termine, con un buon riscontro sia in
termini di vendite che di immagine. La
filosofia dell’azienda tuttavia impone di
guardare sempre avanti, forti delle
conquiste ma con uno sguardo sempre
volto a un dinamismo anticipatore. «La
strada tracciata per l’anno in corso prevede
un ulteriore passo in avanti - spiega Bruno
Vallillo, Vice President General Manager
Europe/South America - soprattutto in quel
processo di integrazione, che già da tempo
è uno dei pilastri dell’intero edificio Dayco».
Principio, questo, che si declina oggi su
molteplici dimensioni, dai mercati alle
divisioni aziendali interne fino a toccare i
rapporti dell’azienda con i propri partner e
stakeholders.
UNA MATRICE COMUNE
Il processo virtuoso interessa insomma tutte
le anime dell’universo Dayco, dal marketing
alla produzione, dalla ricerca alla
logistica. «Non bisogna mai
dimenticare del resto – ricorda
Vallillo – che l’azienda è un
tutto organico: non è mai fatta
di un solo dipartimento, ma di
tanti centri di attività che
devono interagire sul mercato
per risolvere le crescenti
4
POWER WORLD
Processi standard nella qualità, personalizzati sul locale: la chiave della
strategia d'integrazione Dayco - come conferma Bruno Vallillo, Vice President,
General Manager Europe e South America - risulta vincente sotto i profili
commerciale e logistico. Intanto, Dayco affronta già nuove sfide, dall'Europa al
Sud America, e completa una parallela convergenza tra le BU interne.
richieste dello stesso». Parlare di modello
Dayco, quindi, significa parlare di una sorta
di matrice comune, che genera un insieme
di linee guida rivolte a tutti i dipartimenti e a
tutti i mercati, che presentano esigenze
spesso differenti. «Di qui la necessità di
creare un modello che sia al contempo
molto rigido per alcuni processi, come
quello del controllo qualitativo ad esempio,
ma anche molto flessibile per tutto quanto
concerne gli aspetti commerciali e logistici».
Marketing e logistica rappresentano in
effetti, al momento, i due settori chiave in
termini di integrazione esterna.
«L’imperativo sotto il profilo commerciale –
spiega – è portare il corretto prodotto nel
posto giusto nel momento giusto». In questa
prospettiva è stato sensibilmente accelerato
il processo di omologazione dei prodotti, con
la progressiva unificazione delle procedure
di produzione delle diverse facilities del
gruppo nelle quattro macro aree
continentali. «Una riorganizzazione –
precisa Vallillo – che va a intensificare
l’approccio che già da diversi anni ci
consente di garantire per ogni prodotto
Dayco, ovunque venga realizzato, la
medesima qualità fornita anche nel Primo
Impianto». «Per quanto riguarda invece la
logistica – aggiunge – stiamo agendo in
modo forte per arrivare a coprire nel modo
migliore tutti quei Paesi che oggi si
avvicinano alle esigenze dei Paesi maturi,
requisito fondamentale per migliorare
sempre più i servizi verso i vari
partner».
GUARDANDO AL SUDAMERICA
In sintesi, anche in presenza di modelli
economici e logistici diversi, con un attenta
analisi strategica e un attento ascolto dei
mercati, è sempre possibile individuare
qualche tratto comune, che può essere
recepito e integrato nel modello di base, in
modo da elaborare una linea strategica
macro-territoriale uniforme. «È questo il
nostro progetto – conferma Vallillo –:
creare uno standard generale in base al
quale declinare le singole azioni specifiche
necessarie a rispondere in modo adeguato
alle esigenze del singolo Paese». Il principio
rimane quello di standardizzare alcuni
concetti e personalizzarne altri: due
approcci che non sono assolutamente in
contrasto, se il modello in cui vengono
inserite è concepito nel modo flessibile di
cui si parlava poc’anzi. «Ciò che deve
essere centralizzato è lo standard
qualitativo, che deve essere identico
ovunque; la personalizzazione riguarda
invece aspetti come la lingua, gli assetti
legali, economici».
Uno dei pilastri di questa “matrice” è infatti
l’idea di un “approccio locale all’interno di
un modello globale”. Ormai largamente
sperimentato e consolidato in area Europe,
il modello così concepito si avvia ora ad
essere applicato e adattato anche nelle
altre macro-aree, a partire proprio da quella
sudamericana, dove sono in corso
interessanti operazioni. Va considerato
sotto questo aspetto che così come l’area
Europe per Dayco include realtà ben più
estese, dall’Africa al Middle East, anche
l’area Sud America comprende contesti
molto diversi in quanto a esigenze di
mercato, parchi circolanti, vincoli legislativi,
territoriali e culturali. «Siamo convinti però
- assicura Vallillo - che il modello sia
perfettamente adattabile, con tutte le
accortezze del caso, in modo da portare
risultati premianti assolutamente
paragonabili a quelli ottenuti nei mercati
storici».
IL MODELLO-EUROPA
Per quanto concerne invece l’area Europe,
dal punto di vista propriamente
commerciale si è conclusa un’importante
operazione con una società europea leader
nel settore dei sistemi anti-vibranti, che
permetterà al marchio di ampliare la propria
offerta anche su queste linee di prodotto Si
prevedono inoltre significative novità per
quanto riguarda un’innovativa procedura di
confezionamento automatico dei prodotti.
«Siamo tra i primi in Europa ad affrontare
un investimento di questo tipo –
commenta Vallillo – ma lo facciamo perché
crediamo nel nostro mercato e fino ad
adesso i numeri ci ha dato ragione». Non
solo: «Si sta investendo molto anche in
direzione di un ulteriore aumento della
capacità di produzione dei kit, i quali
potranno anche usufruire di una grafica e
di un packaging del tutto rinnovate».
Particolarmente significativa in questo
senso l’imminente apertura a Varsavia, in
Polonia, di una nuova struttura Aftermarket,
dedicata ai componenti torsionali. L’inaugurazione è prevista entro la fine del 2013
e rappresenta una delle risposte che Dayco
sta dando alle richieste che vengono dalla
nuova generazione di veicoli e motori.
«Un’operazione – sottolinea Vallillo – che
non va vista come una delocalizzazione, ma
come una localizzazione. Non si tratta solo
di ampliare la produzione, ma di creare
delle unità di eccellenza. Solo così ogni polo
produttivo arriva ad avere non solo un
valore funzionale, ma anche in termini di
innovazione».
TRASFERIMENTO R&D
Il progetto di integrazione già attivo sul
piano dei mercati, ad ogni modo, riguarda
evidentemente anche i paralleli processi
interni. A questo livello, particolare
attenzione vien rivolta in questo momento
al comparto R&D, oggetto di un ulteriore
rafforzamento, nell’ottica di una
progressiva convergenza tra le due divisioni
dell’azienda. «Da quest’anno infatti –
commenta Vallillo – anche l’Aftermarket
può contare su una propria struttura di
ricerca, specificamente rivolta alle proprie
problematiche ed esigenze. Lo scopo è di
controllare in modo mirato la qualità delle
nuove famiglie di prodotto man mano che
vengono inserite nel nostro catalogo».
Anche da un punto di vista di
comunicazione, infatti, l’idea forte, emersa
anche dalla convention di Francoforte e
diretta a tutti gli interlocutori dell’azienda, è
proprio quella di un continuo trasferimento
degli standard di eccellenza dal Primo
Impianto verso l’Aftermarket e più in
generale di una sinergia crescente tra
questi due settori. Un messaggio che pare
essere stato recepito in modo efficace: «Tra
i risultati acquisiti, infatti, possiamo
senz’altro annoverare la consolidata
percezione di Dayco come azienda
innovativa e operatore valido e affidabile di
questo trasferimento», afferma Vallillo. Un
successo ottenuto anche grazie alla scelta
già da tempo intrapresa di puntare molto,
per il mercato Aftermarket, sull’informazione tecnica. «Di fronte a grandi evoluzioni,
come quella in atto sull’onda del green, la
possibilità di offrire al cliente un’offerta di
aggiornamento tecnico esperto e costante
da parte di chi ha studiato e sviluppato il
prodotto, può fare la differenza, soprattutto
in termini di capacità di seguire
l’innovazione».
INNOVAZIONE GREEN
Proprio il concetto di innovazione è anche
al centro di alcuni processi di rinnovamento
radicale sul versante OE. «Oggi il mercato
di Primo Impianto richiede una assoluta
propensione all’innovazione – afferma
Vallillo –. Stiamo vivendo un periodo
estremamente interessante, con motori
sempre più piccoli e sempre più
performanti, sull’onda della crescente
introduzione delle tecnologie ibride». Un
mercato del tutto nuovo, in cui Dayco può
già vantare un ruolo da protagonista, in
particolare per tutto quanto concerne lo
sviluppo dei sistemi di trasmissione e dei
prodotti derivati, come i cosiddetti damper,
su cui al momento si sta puntando molto.
L’attenzione all’innovazione non esclude
tuttavia forti investimenti in termini di
produzione, soprattutto in Europa, a partire
dal già citato stabilimento in Polonia. Un
segnale, questo, che in termini macroeconomici conferma la volontà di Dayco di
scommettere sull’espansione, nonostante
il persistere della contingenza. «Oggi
ancora più che in passato - assicura Vallillo
- siamo convinti che la crisi tuttora in corso
possa rappresentare una vera opportunità
in termini di cambio di paradigma. A fronte
di un’inevitabile riduzione dei volumi nei
mercati maturi, aumenta infatti la richiesta
di soluzioni. E l’unico modo per affrontare
questo passaggio è puntare su innovazione
nel Primo impianto e conseguentemente
per l’Aftermarket, che sta vivendo su tutta
la filiera – dall’assistenza clienti alla
logistica – un momento evolutivo molto
interessante».
DINAMISMO PRIMA DI TUTTO
Si intravvedono dunque, nel complesso,
due linee strategiche coordinate: un
percorso di consolidamento forte di mercati
maturi e una progressiva azione di
conquista attiva, e non più di semplice
penetrazione, sui nuovi mercati.
«Attenzione però - chiarisce Vallillo consolidare i modelli non significa staticità.
Al contrario, ci consente di mantenerci
dinamici nei confronti dei nostri partner,
offrendo sempre nuovi prodotti e servizi, in
termini di trasmissioni degli ordini,
consegna del prodotto, spesso in modo
fortemente personalizzato in base alla
natura del mercato». Tutto questo ricade
ovviamente in modo virtuoso sulla
percezione dell’azienda da parte del
mercato e del target finale. Oggi l’immagine
di Dayco è quella di un’azienda che fornisce
soluzioni, non solo prodotti. «La prova arriva
dalle molte aziende di notevoli dimensioni,
che hanno fatto una scelta decisa verso
Dayco. Ogni partner, del resto - conclude è per noi un grande valore aggiunto, che
presuppone un intenso lavoro di
conoscenza e valutazione reciproca. Solo
così si riesce a mantenere saldi i propri
risultati, proseguendo al contempo verso
strade nuove e in parte inesplorate. Ed è a
questo che come azienda sempre più,
anno dopo anno, stiamo puntando».
LUGLIO 2013
5
Comunicazione & Promozione
One branding:
un nome, un’immagine,
uno standard
Un'identità, un'immagine di marca e un modello aziendale unici
e universalmente riconoscibili: la comunicazione Dayco si ispira al
principio del one branding, mentre continua a puntare sul dialogo,
sulla formazione e sugli eventi sul territorio.
U
Franca Pierobon
Responsabile Comunicazione
6
POWER WORLD
n unico prodotto e un’unica
immagine. Ma anche e
soprattutto un’unica filosofia
produttiva e commerciale,
che guidi l’attività dell’azienda su un
binario comune in qualunque mercato o
contesto culturale si vada a operare.
È il principio dell’one branding, che
sempre più viene messo in atto da Dayco
nella definizione delle proprie azioni di
comunicazione e promozione del
marchio. Inteso come sinergia e
interazione tra Aftermarket e OE, in
realtà, tale principio ha sempre fatto
parte delle strategie del marketing
Dayco. Al momento tuttavia, come
spiega Franca Pierobon, questo rapporto
si sta ulteriormente rafforzando, «grazie
alla definizione ancora più specifica non
solo di obiettivi comuni, ma anche di un
modus operandi condiviso, che introduce
in questa collaborazione nuovi aspetti
rispetto al passato». In questo modo
diventa infatti possibile «trasferire le
migliori esperienze e competenze
maturate nell’Aftermarket nel contesto
del Primo Impianto, integrandole con la
particolare complessità di relazioni,
logiche e obiettivi che questo ambito
comporta».
«L’obiettivo è creare le condizioni per un
mercato sempre più unitario, dove un
dato prodotto, in qualunque Paese ci si
trovi, sia identificabile con lo stesso
nome, lo stesso codice e lo stesso
packaging e in quanto tale immediatamente riconoscibile da parte del cliente,
che questo sia francese o brasiliano o
cinese». Una soluzione che ha evidenti
vantaggi anche dal punto di vista
logistico, in quanto permette, in caso di
necessità, di rispondere alle richieste di
un Paese attingendo ai magazzini
presenti in un altro. Quello che cambia,
passando da mercato a mercato, è al
massimo la declinazione linguistica:
«Laddove in Europa sono ormai presenti
sulla stessa scatola le tredici lingue
principali usate nel continente, in Cina è
sufficiente affiancare al cinese l’inglese,
che fa da vera e propria “lingua pilota”,
un po’ come avviene in Sud America
accanto al portoghese o lo spagnolo, a
seconda dei casi». Stessa immagine,
stessa grafica e stesso naming, dunque,
ovunque ci si trovi.
La scia luminosa nata in origine per
l’Aftermarket, ad esempio, è sempre più
diffusa e utilizzata come simbolo
riconoscibile dell’universo Dayco nel suo
insieme. «Già trademark registrato in
tutto il mondo, si avvia a diventare,
almeno nella percezione generale del
pubblico, una parte integrante del brand.
Anche quando si tratta di partecipare alle
fiere: durante l’ultima Automechanika in
Argentina l’immagine presentata su quel
mercato, ad esempio, era del tutto in
linea con quella presentata in Europa».
In questo allargamento del concetto di
one branding ha molto influito anche il
nuovo ruolo della sezione Ricerca e
Sviluppo, che, spiega Pierobon, «oggi ha
una sua declinazione specifica ed
esclusiva anche per la divisione
Aftermarket, che ci ha permesso e ci
permetterà sempre di più di realizzare un
prodotto specificamente pensato per
questo ambito di mercato».
IL DIALOGO PRIMA DI TUTTO
Prosegue, come strategia aziendale
generale, la linea di progressiva
copertura e ampliamento delle azioni di
comunicazione lungo tutti i gradini della
catena distributiva. «Sono ormai diversi
anni che Dayco ha smesso di parlare solo
al cliente primario, il distributore, per
dialogare direttamente con il cliente
intermedio, ovvero il ricambista, e
soprattutto sempre di più con il cliente
finale, l’autoriparatore», sottolinea
Pierobon.
Comunicazione & Promozione
Sempre pensato per i meccanici è lo
strumento, oramai più che assestato e
apprezzato, delle Technical Information,
che oggi vengono largamente
riconosciute dal cliente come un notevole
valore aggiunto offerto da Dayco.
«Una risorsa preziosissima – sottolinea
orgogliosa Pierobon – perché non solo
utile nel concetto, ma anche chiara,
puntuale, accurata nella realizzazione:
qualità che rendono il servizio
comprensibile e immediatamente
utilizzabile da tutti gli autoriparatori, i
quali, di parte loro, stando ai numeri, vi
ricorrono con grande frequenza».
Ha ricevuto riscontri molto interessanti
anche l’istituzione del catalogo Dayco
online, ottimizzato anche per la
consultazione attraverso device mobili.
«È vero – ammette Pierobon – che l’uso
di smartphone e tablet non è ancora così
diffuso nel nostro target, ma si
percepisce già da ora una netta tendenza
verso questo modo diverso, ma più
efficiente e veloce di accedere alle
informazioni».
Una tendenza che ovviamente ricade in
modo virtuoso con nuovi stimoli su tutta
la strategia di comunicazione online,
incoraggiando ulteriormente la già
grande attenzione di Dayco verso le
nuove tecnologie e le loro possibilità
d’uso in questo settore.
Per quanto riguarda invece il target dei
ricambisti si sta cercando sempre più di
replicare altrove, e in particolare in Italia,
alcune esperienze pilota di coinvolgimento commerciale diretto già
sperimentate in mercati come Spagna e
Francia. «Si tratta – spiega – di un nuovo
approccio all’interno di una strategia
generale già intrapresa da tempo, per cui
la tendenza al dialogo con i nostri clientipartner si arricchisce di contenuti e
forme sempre più specifiche: alla fase
dell’ascolto del cliente, che ci permette
di rilevarne esigenze e necessità, sta
subentrando quella della progressiva
traduzione di tali esigenze in una serie di
strumenti determinati».
Tra gli strumenti di comunicazione più
efficaci rivolti al ricambista, oltre al
magazine stesso, ci sono i flyer, i display
da banco, i totem, che consentono di
avere una visualizzazione diretta del
brand all’interno dello spazio del loro
punto vendita. L’attività di contatto diretto
Per i meccanici invece uno strumento
fondamentale non solo di formazione,
ma anche a tutti gli effetti di
comunicazione sono i corsi tecnici.
si avverte, in particolare, per i molti
meccanici indipendenti, che hanno una
crescente necessità di reperire
informazioni tecniche dettagliate:
fornirgliele in modo tempestivo e
completo è il nostro compito.
Significa rispondere in modo adeguato
alla domanda che viene dal basso, che è
quella più affidabile ed autentica. Ed è
anche quella che cresce sempre di più».
I format utilizzati da Dayco per i corsi
sono ormai assestati e stabilizzati, ma
presto alla lezione in aula si affiancherà
anche una formula di formazione online.
«Per questo – spiega Pierobon – stiamo
lavorando per trasferire i materiali
sviluppati per i corsi base in un format
«Quest’anno a tale proposito è prevista
un’intensificazione in tutta Europa della
nostra offerta di corsi, che saranno più
numerosi, più strutturati e arricchiti da
una formula “master” creata ad hoc dal
nostro ufficio tecnico».
I motori, del resto, diventano sempre più
complessi e la possibilità per gli autoriparatori di usufruire di un servizio di
formazione diretta, esperta ed
estremamente specifica come quella
predisposta da Dayco consente
all’azienda di avere una ricaduta
considerevole non solo in termini di commercializzazione, ma anche di fidelizzazione e di brand identity. «Si tratta –
specifica Pierobon – di un’esigenza che
specifico adatto al Web, che consenta
all’autoriparatore di seguire i diversi
moduli in modo autonomo, secondo i
propri tempi e le proprie esigenze, in
modo gratuito e con la possibilità di
ottenere, esattamente come per i corsi
normali, un attestato di partecipazione
ufficiale al programma di formazione
Dayco». Più in generale, grande
attenzione viene riservata come sempre
al continuo sviluppo delle risorse di
comunicazione online. In questa
prospettiva si sta anche perfezionando la
fruibilità dell’area Garage presente
online, destinata a trasformarsi da
sezione interna al sito a vero e
proprio dominio a sé stante.
e di ascolto sul territorio resta comunque
fondamentale, sia in termini di fidelizzazione, che per il continuo perfezionamento degli strumenti stessi. «La strada,
insomma, rimane quella già tracciata; si
tratta ora di rinforzare alcuni passaggi e
snodi chiave in modo da rendere sempre
più fluido e bilaterale lo scambio tra
brand e cliente, a ogni livello».
FORMAZIONE È COMUNICAZIONE
LUGLIO 2013
7
Comunicazione & Promozione
DAYCO in fiera:
appuntamenti 2013
L
a presenza nelle fiere di settore,
sia locali che internazionali,
rappresenta da sempre per
Dayco, come per ogni operatore
del comparto, una necessità strategica
fondamentale non solo dal punto di vista
commerciale, ma anche e sempre più sotto
il profilo della comunicazione e
dell’immagine. Gli appuntamenti si
moltiplicano, ma ognuno ha le proprie caratteristiche da considerare e a cui
rispondere coerentemente. «Si percepisce
sempre più ad esempio uno scarto
strategico tra l’impostazione di queste manifestazioni nei mercati consolidati, dove
prevale la ricerca di una dimensione internazionale, e quella in sperimentazione nei
mercati di nuova espansione, dove al
contrario sembra di tornare a un modello
di interazione brand-interlocutori
fortemente fondato sul locale, sul
territorio», spiega Franca Pierobon.
«Quest’anno, ad esempio, per la prima
volta Dayco ha partecipato alla fiera
Automechanika di Dubai: una scelta che
testimonia di una forte apertura verso
questi mercati e in particolare verso
l’Arabia Saudita, con la messa in campo di
una nuova risorsa in loco che sta portando
avanti una mappatura accurata del
contesto locale, per comprenderne le
potenzialità». Potenzialità che esistono,
precisa «soprattutto nel comparto HD, ma
anche per quanto riguarda il parco urbano,
che appare molto interessante e
largamente sovrapponibile a quello
europeo».
Oltre al debutto a Dubai, 11-13 giugno,
Dayco sarà presente a tutti i principali
eventi previsti nel corso del 2013: dopo
l’Automec di San Paolo in Brasile, all’Autopromotec di Bologna a maggio , al MIMS di
Mosca a fine agosto e all’Automechanika
di Shanghai a dicembre.
Alle fiere internazionali vanno poi aggiunti
i numerosissimi, ma non meno importanti,
appuntamenti locali: penso ad esempio agli
eventi previsti in Inghilterra, organizzati in
due zone estremamente interessanti per la
copertura di quel mercato, ovvero
Mechanex di Manchester a maggio e di
Sandown Park, Londra, a novembre. «Più
che delle fiere vere e proprie – precisa
Pierobon – si tratta di piccoli showroom
fortemente interattivi e prevalentemente
rivolti ai meccanici: un’occasione
fondamentale per dialogare con loro e
raccogliere “alla fonte” esigenze,
suggerimenti e, perché no, apprezzamenti
del nostro lavoro».
8
POWER WORLD
Comunicazione & Promozione
Le giornate di Bologna
U
n nuovo stand, in linea con l’immagine coordinata
che ormai rende riconoscibile l’azienda e i suoi
valori produttivi e commerciali in tutto il mondo.
E un video istituzionale fortemente suggestivo, caratterizzato
da una forte impronta corporate in grado di valorizzare in
modo coerente tutti gli elementi identitari del brand, a partire
dal carattere di internazionalizzazione, con la presentazione
degli stabilimenti europei, cinesi e nord americani.
L’effetto complessivo ha permesso di creare una sorta di
empatia tra il brand ed i suoi referenti, accresciuta dall’accoglienza dello stand e dalle molteplici attività di formazione
e ludiche che hanno caratterizzato le giornate di fiera.
Scopo del restyling del nuovo stand: aumentare l’effetto di
dinamismo già insito nell’immagine Dayco attraverso un
allestimento innovativo, molto semplice nell’utilizzo di
materiali ma allo stesso tempo fortemente personalizzato.
«L’effetto è stato realizzato attraverso un gioco di
trasparenze e di luci molto essenziale e comunicativo, che
lascia libero l’accesso da ogni lato introducendo in un ampio
spazio centrale, quasi un “salotto” per accogliere i visitatori».
E i visitatori hanno apprezzato molto questa nuova
impostazione, volta a farli sentire non semplicemente degli
ospiti, ma devi veri e propri protagonisti della “casa” e
dell’universo Dayco».
NUOVI
FORMATI
Il confezionamento del prodotto non
risponde solo a esigenze pratiche e
logistiche, ma rappresenta a tutti gli
effetti un veicolo di comunicazione del
brand, della sua immagine e della
filosofia di prodotto. In questa
prospettiva, Dayco ha sempre portato
grande attenzione all’aspetto del
packaging, vero e proprio “biglietto da
visita” del prodotto, riservando al confezionamento
una cura particolare.
Rientra in questa cura generale per la praticità e per i
dettagli la recente introduzione di una nuova scatola
per la linea dei kit. Un cambiamento permesso,
tecnicamente, dal passaggio da un sistema di confezionamento manuale a uno automatico. La novità
è prima di tutto dimensionale: la base della scatola
non cambia, ma cambiano le altezze, declinate per
diverse categorie di prodotto.
Nuove informazioni anche sull’etichetta dalla quale
è possibile da un primo sguardo avere un’indicazione
di massima del contenuto interno e dalla lettura del
QR code per accedere direttamente alla technical
information relativa all’applicazione del prodotto.
LUGLIO 2013
9
Prodotti
Integrazione:
obiettivo raggiunto
Creare un circolo virtuoso che massimizza innovazione
e qualità - da sempre imperativo dei prodotti Dayco - è solo uno
dei tanti risultati raggiunti grazie alla crescente integrazione tra OE
ed Aftermarket. Integrazione che si riflette anche nel concept dei kit,
il prodotto di punta dell'offerta Dayco.
Q
Corrado Bisegna
Senior Product Manager
10
POWER WORLD
ualità: questa la parola
d’ordine del “modello
Dayco”, che l’azienda ha
esportato e consolidato
con successo sui diversi mercati,
sempre nel rispetto delle peculiarità
locali. Negli ultimi mesi, in particolare, è
stato portato a termine un progetto d’integrazione intrapreso solo l’anno prima,
che ha visto anche convergere le
produzioni dedicate ai settori Primo
Impianto e Aftermarket. Un traguardo
ambizioso, che Dayco ha raggiunto con
piena soddisfazione sotto il profilo della
produzione, grazie alla crescente
sinergia tra le sue diverse business unit.
Nell’ottica di garantire un’offerta qualitativamente uniforme a livello globale,
Dayco ha infatti intensificato la presenza,
sui differenti mercati continentali, di
prodotti con caratteristiche e standard
qualitativi riconoscibili e omogenei. Uno
sforzo che riflette l’impegno costante
dell’azienda nell’aggiornare e ottimizzare
tutte le linee di prodotto, per garantire
ovunque, in qualsiasi parte del mondo,
la stessa qualità, perseguendo con
costanza la via che unisce differenziazione locale dell’offerta e garanzie globali
di eccellenza.
CODICI UNICI
Come spiega Corrado Bisegna, Senior
Product Manager: «Ogni mercato ha le
sue specificità, che vanno rispettate. In
alcune macro-aree, come quella del
Sud America ad esempio, abbiamo
delle linee di prodotto assenti, invece,
su altri mercati; queste linee, tuttavia,
potranno essere comunque implementate in nuovi contesti qualora si
creino dei margini per il loro impiego». Il passo
successivo,
anticipa,
sarà unificare i part
number
Dayco,
ovvero
i codici di
gestione dei
prodotti, attualmente utilizzati in Europa, Sud America e Cina: in questo modo, il prodotto sarà identificabile
in modo univoco su ciascun mercato,
dotato di medesimo codice e in grado
di rispondere alle stesse esigenze. «Potremmo dire, con una metafora –
spiega Bisegna,– che il “linguaggio
parlato” dai nostri prodotti sarà lo stesso
ovunque e non ci saranno più misunderstanding con questa nuova denominazione di codice. La scelta di unificare i
codici, inoltre, potrà rivelarsi strategica
sul piano logistico, portando ad ottimizzare i tempi e ad avere maggiore efficienza.
NUOVE SPINTE ALL’INNOVAZIONE
Con la sempre maggiore integrazione delle
divisioni Original Equipment e Aftermarket,
Dayco inaugura nuovi canali di scambio,
apre nuove prospettive progettuali e innesca un circolo virtuoso di crescita reciproca
tra i due segmenti: «Tutte le soluzioni e le
attività previste per l’OE – spiega ancora
Bisegna – arriveranno più velocemente
nell’AM, per cui verranno sicuramente implementate e saranno quindi parte integrante del nostro catalogo». L’operazione
comporta anche un adattamento delle attrezzature, che verranno dimensionate per
supportare le produzioni di entrambi i segmenti. Lo sviluppo di nuovi componenti
sarà orientato non solo verso la realizzazione di prodotti identici per caratteristiche
tecniche, ma anche omogenei sotto il profilo delle performance. «L’obiettivo è garantire la massima qualità, sia sul motore
nuovo, che sulle successive sostituzioni.
Un’operazione di cruciale importanza, che
vedrà il segmento AM attivamente impegnato in un proficuo gioco di squadra con
il segmento OE, a tutto vantaggio dell’innovazione.
UNA VISIONE GLOBALE
L’integrazione riguarda però non solo le
divisioni, sempre più sinergiche, ma anche
i mercati. Esportare il “modello Dayco” su
scala globale vuol dire quindi sviluppare
uno sguardo lungimirante sul futuro del
settore a partire dalle linee che emergono
nel presente e immaginare le possibili evoluzioni dei diversi mercati, pur in un’ottica
unitaria. Emblematico è in questo senso il
caso della diversa ricezione dei kit nei vari
contesti. «In Europa, un mercato evoluto
sotto il profilo della distribuzione dei pezzi
di ricambio, la domanda si sta orientando
sempre di più verso questo tipo di soluzione
– spiega Bisegna –. Il prodotto risulta vincente perché unisce tecnologia avanzata
e facilità d’installazione: ha quindi appeal
nei confronti del cliente finale». Un altro
plus è l’adattabilità al mercato di destinazione, come conferma il caso della Russia
dove stati inseriti accorgimenti per sopperire alle criticità di montaggio. Alla luce dei
suoi vantaggi, il kit possiede la combinazione vincente per essere “implementabile” anche in Sud America ed in Cina:
«Forti di questa convinzione, andremo a
completare la gamma di kit anche in questi
mercati perché percepiamo chiaramente
LUGLIO 2013
11
Prodotti
la soddisfazione del cliente finale per il prodotto e crediamo che questa sia la strada
da seguire per il futuro».
I KIT: UN SUCCESSO
IN CONTINUA EVOLUZIONE
Il successo dei kit Dayco è confermato anche dai dati relativi alle vendite sui mercati
emergenti extraeuropei, in cui è stato di
recente lanciato il kit di riparazione per le
pompe dell’acqua, insieme ai set accoppiati di V-Belts (cinghie trapezoidali).
Un ottimo risultato, che ha spinto Dayco a
progettare soluzioni di tipo “kit evoluti” che
contengano, oltre a cinghie, pompe acqua
ed altre componenti, anche accessori e
attrezzi di montaggio. L’ulteriore perfezionamento di questo prodotto ne rivela il carattere strategico: il kit, infatti, incarna appieno la mission Dayco di offrire al cliente
un servizio all inclusive e, allo stesso tempo,
“infinite possibilità”, prevedendo una serie
completa di componenti d’alta gamma.
Chiarisce ancora Bisegna: «Dayco ormai
realizza tutta la parte frontale del motore:
cinghia accessoria, cinghia di distribuzione,
pompa acqua, tenditori, galoppini, damper:
tutto in un kit. Il product management –
continua – è infatti costantemente impegnato ad arricchire i kit con tutti gli accessori utili all’auto-riparatore, che in questo
modo ha già tutto il necessario per la corretta sostituzione.
12
POWER WORLD
VERSO UN’OFFERTA COMPLETA
Proprio grazie a questa natura inclusiva e
completa, i kit, d’altra parte, rappresentano
attualmente il prodotto strategico di punta
dell’offerta Dayco.
È questa un’altra accezione dell’obiettivo
di integrazione perseguito dall’azienda, che
viene così declinato anche sulle logiche di
ideazione stessa del prodotto. È in questa
chiave che va letto quindi l’intero panorama
attuale dell’offerta Dayco, a partire dalla
conferma delle cinghie HT come vero prodotto trainante e fortemente caratterizzante
per l’azienda.
Al contempo, è in atto anche un importante
lavoro di sviluppo sui tenditori prerogativa
attuale dello stabilimento piemontese di
San Bernardo.
Nell'ambito del settore scooter, infine, è in
corso un arricchimento della gamma con
l’aggiunta di nuove cinghie per variatori
maxi-scooter e nuove applicazioni, destinate in particolare a motori con cilindrata
superiore ai 50 cm3. «In questo senso –
conclude Bisegna – tutti i nostri prodotti
sono strategici, dato che intendiamo dare
un servizio completo al nostro cliente finale:
la nostra forza è il servizio, la garanzia di
una gamma completa».
Prodotti
Nuovi AIR SPRINGS:
carico protetto, guida sicura
Al costante e quotidiano perfezionamento delle linee di
prodotto già esistenti, Dayco ha voluto affiancare lo sviluppo
di una nuova gamma ad alto contenuto d’innovazione: le
molle ad aria, prodotte da Vibracoustic/Aircruise, premium
brand tedesco top leader di mercato nella produzione di
questo tipo di componenti.
L
a gamma, presentata in anteprima all’Autopromotec 2013 di Bologna, composta di 400
codici - identificabili sul mercato con la
marcatura “Aircruise powered by Dayco” garantisce la copertura delle principali applicazioni
europee ed asiatiche (Iveco, Man, Volvo, Byd, Samro,
ecc). Gli Air Springs trovano applicazione nel segmento
dei prodotti Heavy Duty: camion, autobus e rimorchi.
In linea con la filosofia Dayco, i nuovi Air Spring
rispondono all’esigenza di garantire il controllo delle
vibrazioni dei carichi su strada, sinonimo di maggiore
stabilità, protezione e guida più sicura. «Il nostro intento
– spiega Giuseppe Macchia – è quello di sviluppare un
nuovo articolo utilizzando la nostra conoscenza nello
smorzamento delle vibrazioni già applicata con successo
nella tecnologia dei tenditori e dei dampers.
Le molle ad aria sono, infatti, progettate per assorbire e
smorzare gli urti e le vibrazioni dei camion: «All’interno
delle membrane in gomma – spiega ancora Macchia –
viene immessa aria compressa, in misura proporzionale
allo stress e alle vibrazioni attese in base al carico della
merce e alle caratteristiche strutturali del territorio su cui
il mezzo di trasporto dovrà transitare».
Numerosi sono i vantaggi derivanti dall’impiego di questo
nuovo componente, sia per la sicurezza del guidatore,
sia per la protezione del carico. Il conducente è infatti
sottoposto a uno stress minore e può concentrarsi con
più facilità sulla guida, mentre il carico, durante il transito,
mantiene una maggiore stabilità ad una altezza
di marcia costante. In più, le operazioni di
carico e scarico della merce risultano
di gran lunga più agevoli, grazie alla
possibilità di alzare e abbassare i
pianali. L’Air Spring, quindi, è una
soluzione che protegge il carico e
offre una guida più sicura.
Questa nuova famiglia di prodotti
rappresenta un passo ulteriore verso
il raggiungimento di un’offerta
globale, che possa fare di Dayco un
referente unico per ogni esigenza di
ricambio: «L’obiettivo è fornire un
pacchetto completo al cliente, che
potrà cambiare molle, cinghie, pompe
acqua e molle ad aria rivolgendosi a un
unico standard qualitativo».
LUGLIO 2013
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Prodotti
La vera sfida?
Trovare nicchie di mercato
di “sartoria”, «per individuare le vetture
con minori volumi produttivi ma con
problematiche specifiche da risolvere:
dovremo coprire le aree attualmente
“scoperte” portando la qualità Dayco,
attraverso ad esempio soluzioni quali i
kit». Per approfondire il contatto con
questi mercati, ascoltarli e studiarne da
vicino le caratteristiche e le esigenze,
Dayco potrà avvalersi di una fitta e
consolidata rete di operatori attiva a livello
locale: un canale diretto di informazioni,
che potrà assicurare il monitoraggio delle
singole realtà ed l’aggiornamento
costante su eventuali evoluzioni e
cambiamenti in atto. La strategia per
affrontare le sfide del futuro porterà
quindi a riaffermare e valorizzare più che
mai uno dei punti cardine dell’identità
Dayco: la vicinanza al cliente.
Da sempre, Dayco è sinonimo di qualità,
affidabilità, risposte puntuali, soluzioni
innovative. Oggi, in un mercato in cui
l’offerta privilegia di gran lunga i prodotti
a maggiore richiesta, tutto questo si
traduce nel saper individuare, ascoltare
e affrontare i piccoli segmenti di mercato,
con progetti e soluzioni specifiche. In
un’ottica globale, fare la differenza vorrà
dire esplorare i mercati offrendo, dove
occorre, prodotti e sevizi ad hoc. «La sfida
è ora trovare le nicchie di mercato, dare
assistenza ai meccanici su vetture con
caratteristiche diverse dagli standard
europei, per cui molto spesso le
informazioni dai produttori e dal mercato
sono ancora limitate, e implementare
nuovi progetti, personalizzati, quasi on
demand, pensati appositamente per
queste applicazioni». Occorrerà insomma
sempre di più una vera e propria attività
La qualità
sempre al
primo posto
Nel panorama globale in cui Dayco è
protagonista, convivono mercati più e
meno maturi, eterogenei per caratteristiche ed esigenze: ovunque, i prodotti
Dayco puntano sulla qualità, una qualità
di classe A, d’alta gamma, che ha come
riferimento i massimi standard. Infatti, da
sempre i prodotti Dayco esprimono
l’eccellenza nel settore dei componenti
auto, perché sono progettati insieme allo
stesso costruttore: assicurano caratteristiche tecniche e prestazioni ottimali.
14
POWER WORLD
Mantenere alta la qualità è quindi
l’imperativo di Dayco per il futuro: se la
strada da seguire sui mercati europei è
già consolidata, per le aree emergenti
come l’Asia occorrerà esportare un
“modello qualità”, che sia in grado di
offrire il meglio per quel mercato,
raggiungendo il perfetto equilibrio tra le
esigenze di contesto e la garanzia di una
qualità Dayco, elevata e riconoscibile.
L’imperativo insomma era e rimane lo
stesso: la qualità sempre al primo posto.
CATALOGHI:
NOVITÀ AIR SPRING
Al continuo ampliamento dei cataloghi
esistenti (Auto, Heavy Duty e Scooter), Dayco
ha presentato al mercato il nuovo catalogo Air
Spring. La struttura di base del nuovo
catalogo Dayco Air Spring 2013 è analoga a
quella di tutti i cataloghi Dayco: la prima parte
evidenzia le applicazioni del componente per
marca/modello, la seconda è focalizzata sulle
illustrazioni del prodotto, mentre la terza e la
quarta forniscono un quadro dettagliato delle
cross con i principali costruttori mondiali e
codici OE/OES/Aftermarket.
L’obiettivo è garantire continuità con il
marchio Dayco e rendere più facile e fruibile
il prodotto anche da parte dei lettori abituali
dei nostri cataloghi, che affrontano per la
prima volta il prodotto molle ad aria.
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Zoom
AUTOMECHANIKA DUBAI:
numeri e ragioni di un successo
Un bilancio estremamente positivo per la prima
partecipazione di Dayco alla fiera Automechanika
Dubai, svoltasi dall’11 al 13 giugno: i numeri e
l’interesse del pubblico confermano la vivacità
dell’intera area del Middle East, e il suo ruolo di
mercato dalle grandi potenzialità.
La conquista di un nuovo mercato passa
attraverso una conoscenza approfondita
delle sue dinamiche interne e delle sue
peculiarità specifiche, sotto molteplici
aspetti, che coinvolgono anche il profilo
economico, il quadro legale e il contesto
culturale del luogo. Dayco lo sa bene, per
questo l’approccio aziendale di espansione commerciale è orientato a equilibrare in modo sinergico la dimensione lo-
cale con un “modello Dayco” valido a livello
globale.
Tappa decisiva del percorso di esplorazione e acquisizione di nuove aree di business sono le fiere di settore, occasioni
strategiche di visibilità sul territorio, palcoscenici privilegiati per promuoversi in
modo diretto e, soprattutto, preziose opportunità per incontrare da vicino il pubblico e acquisire nuovi contatti. Sinonimo
di tutto questo è stata per Dayco Automechanika Dubai, uno dei 12 appuntamenti
che il noto brand fieristico organizza nel
mondo, dal Nord al Sud America, dall’Europa all’Africa, fino all’Asia. In costante
ascesa come fiera di riferimento per l’area
del Middle East, Automechanika Dubai
2013 ha visto per la prima volta la partecipazione di Dayco: un esordio strategico
con un bilancio più che positivo, sia sotto
il profilo commerciale che in termini di immagine, in linea con gli obiettivi aziendali
prefissi.
L’IMPORTANZA DEL MOVIMENTO
Infatti, spiega la responsabile della comunicazione Franca Pierobon: «La partecipazione è stata dettata dalla duplice esigenza
di far conoscere il brand Dayco attraverso
un’importante campagna di comunicazione
istituzionale e di intessere relazioni con i
principali operatori del mercato».
Gli obiettivi Dayco rispetto all’appuntamento
di Dubai possono, quindi, considerarsi a
pieno titolo raggiunti: lo confermano i dati
sui contatti acquisiti, che ammontano a più
di un centinaio, provenienti principalmente
dalle aree dell’Arabia Saudita e dei paesi
dell’Africa centrale, mercati molto promettenti e di conseguenza sempre più importanti nel quadro delle strategie aziendali di
business.
Il video istituzionale – proiettato durante
l’evento – è stato un ulteriore prezioso strumento per far conoscere il brand Dayco e il
suo ruolo da player primario nella ribalta
mondiale dell’automotive: con il suo approccio originale, il filmato punta infatti a
coinvolgere il pubblico anche sotto il profilo
emotivo, mostrando un’identità aziendale
fatta di professionalità tecniche, expertise
specialistiche, eccellenze qualitative, ma
anche di innovative visioni e di valori importanti per le persone, a partire dal movimento, concetto chiave e filo conduttore
nello sviluppo narrativo del video.
Zoom
LA SFIDA DEL MEDIORIENTE
Automechanika Dubai si è affermata come
una delle maggiori fiere del settore automotive nell’intera area del Middle East:
una piattaforma strategica per gli operatori
di settore, caratterizzata dalla peculiare
capacità di costituire un terreno unico d’incontro per tutti i maggiori stakeholder
dell’area, mettendo insieme tutte le parti
del settore automobilistico. La fiera vanta
inoltre un’offerta espositiva a tutto tondo
che copre l’intera gamma di ricambi per
autoveicoli, nonché da numerosi momenti
didattici e di discussione, curati dall’Academy interna che ha organizzato seminari,
workshop e convegni di approfondimento
su tendenze e sviluppi tecnologici in atto.
È quindi un appuntamento irrinunciabile
e un set up di assoluto valore per chi come Dayco - intende aprirsi ai mercati
di questa zona del mondo, sfruttando una
collaudata piattaforma di networking professionale.
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R&D - Ricerca e Sviluppo
Controllori
di qualità
Dal settore Ricerca e Sviluppo parte
un’esperienza specifica volta a garantire i
massimi standard prestazionali e qualitativi
nel concepimento di ogni singolo prodotto.
Consapevole dei vantaggi in termini di sviluppo e progettazione che i rapporti continuativi con le principali case automobilistiche hanno determinato nell’ambito del
Primo Impianto, Dayco si propone di trasferire lo stesso modello anche nel settore
dell’Aftermarket. Lo scambio diretto con i
clienti nel Primo Impianto, spesso evolutosi
in un vero e proprio co-design delle trasmissioni di potenza, infatti ha dato vita a
una serie di regole da rispettare nella produzione di ogni componente, diventando
tra l’altro un’occasione preziosa di ulteriore
crescita in termini di know how.
La possibilità di replicare questa esperienza,
adattandola alle particolari esigenze e caratteristiche del settore Aftermarket, è il
concetto alla base di questa piccola rivoluzione metodologica intrapresa.
Parola d’ordine: autocontrollo, inteso come
costituzione di una serie di filtri tecnici, rigorosamente tarati sullo standard Dayco
Primo impianto , che “costringono” qualsiasi nuovo prodotto immesso sul mercato
al vaglio preventivo di una serie di regole
fisse di affidabilita’ e qualita’. Una filosofia
che vuole portare l’Aftermarket a fare un
nuovo, importante passo in direzione della
piena integrazione delle procedure interne,
migliorando ulteriormente la qualità dei prodotti offerti. Ne parliamo con Massimo
Falco, ingegnere meccanico dall’esperienza
piu’ che ventennale già responsabile di Ricerca e Sviluppo di componenti rigidi per
OE ed attualmente responsabile Sviluppo
Prodotto Aftermarket che, partendo dalla
razionalizzazione interna di questa divisione,
illustra le soluzioni made in Dayco per il
prossimo futuro sempre nel segno dell’innovazione e della green technology.
18
POWER WORLD
Massimo Falco
Product Engineering Manager
PROCEDURE DI AUTOCONTROLLO
Per comprendere l’importanza di questo
ulteriore passaggio nel percorso di integrazione intrapreso da Dayco, occorre chiarire
alcune differenze tra le due divisioni interessate. «Nella logica del Primo Impianto,
infatti, è il cliente finale, ovvero la casa automobilistica, il controllore dell’intero processo – spiega Falco –. Con il progredire
delle innovazioni tecnologiche e delle sempre crescenti esigenze di qualita’ degli utenti
finali , quest’azione di controllo è diventata
fondamentale nelle fasi di sviluppo e perfezionamento di ogni singolo componente,
perché aiuta ad acquisire quelle regole fondamentali per ottenere degli standard di
qualità eccellenti». Questo il motivo principale della scelta di trasferire la medesima
filosofia anche nelle dinamiche dell’Aftermarket, dove però il cliente non è la casa
automobilistica, che quindi non può entrare
direttamente nel meccanismo di scambio
e di controllo della qualità. «Nell’Aftermarket
– chiarisce Falco – è l’azienda stessa che
Dal settore Ricerca e Sviluppo parte un’esperienza
specifica volta a garantire i massimi standard
prestazionali e qualitativi nel concepimento di ogni
singolo prodotto. Un nuovo approccio metodologico
di Dayco per garantire risposte efficaci anche in
ambito di innovazione e green technology.
decide i capitolati relativi ad ogni prodotto
da commercializzare, diventando così di
fatto controllore di se stessa. In questo
senso diventa fondamentale dotarsi di proprie regole di auto-verifica e dunque creare
una struttura di autocontrollo simile a quella
che i nostri clienti nel settore del Primo Impianto hanno posto in essere in quel mercato».
Autocontrollo, quindi, come atto di impegno
a sviluppare una serie di regole e requisiti
interni da imporsi prima di commercializzare
qualsiasi prodotto Aftermarket, tali da diventare ulteriore garanzia di affidabilita’ e
qualità dello stesso. Una soluzione che non
può che rinforzare la già salda vocazione
all’eccellenza che da sempre distingue le
strategie adottate da Dayco anche nel settore ricambi, già da tempo dotati di garanzia
e certificazione di qualità equivalente OE.
lore dal punto di vista del posizionamento
commerciale dei prodotti stessi.
Infatti, racconta Falco, «il reparto marketing
si compone di un settore dedicato al marketing puro e di una struttura di product
management, concentrata sulla ricerca di
prodotti funzionali a completare il catalogo
o ampliare una gamma, dunque di prodotti
adatti a essere commercializzati. La funzione “certificatrice” del reparto Ricerca e
Sviluppo, quindi, inserisce un passaggio di
vaglio tecnico altamente specializzato all’interno del processo interno, rafforzando
il lavoro sinergico col product management
e chiudendo un cerchio importante rispetto
al raggiungimento di obiettivi e risultati sia
tecnici che commerciali, a massimizzare il
valore “ingegneristico” del prodotto, inteso
come rapporto prestazioni/prezzo».
COMPLETAMENTO DI TEAM
Continua Falco: «Il processo industriale legato al Primo impianto ha generato negli
anni passati (in particolar modo per intervento delle tre grandi case automobilistiche
americane GM, Ford e Chrysler) un insieme
di regole particolari, consolidate a livello
globale, che potessero garantire nello sviluppo di un prodotto uno standard di qualità
di eccellenza. Ogni prodotto deve passare
severi capitolati di prova e rispondere a requisiti di qualità prestabiliti sulle performance e la durata».
Sotto questo aspetto, il reparto di Ricerca
e Sviluppo Aftermarket è stato concepito
anche nell’ottica di un completamento del
team di marketing, dove la presenza di una
struttura garante del corretto trasferimento
di questo approccio da una divisione all’altra
e del rispetto dei requisiti tecnici stabiliti
assume anche, evidentemente, un plusva-
UN METODO GLOBALE
La creazione di una struttura R&D dedicata
all’ Aftermarket risponde, insomma, anche
a un’esigenza di ottimizzazione delle risorse
interne della divisione globale Aftermarket.
R&D - Ricerca e Sviluppo
Alla base di questa razionalizzazione dei
metodi c’è la volontà di una progressiva
globalizzazione delle procedure, in linea
con il principio generale di integrazione,
sia orizzontale che verticale, su cui Dayco
sta attualmente concentrando una buona
porzione delle proprie forze strategiche. È
in atto il tentativo di individuare delle sintesi
tra determinati processi, isolando quelli
validi universalmente su tutti i mercati continentali, dall’Europa al Sudamerica alla
Cina, capaci di garantire medesimi flussi
qualitativi e requisiti tecnici a livello globale.
È impossibile, infatti, al giorno d’oggi, prescindere dai concetti di internazionalizzazione e trasferimento dei modelli, che nell’ambito dell’Aftermarket, diventano
trasversali a tutte le iniziative che riguardano la ricerca e lo sviluppo. Un nuovo
modo di intendere ogni fase progettuale
che, ancora con le parole di Massimo
Falco, prevede «regole globali, specifiche,
che non possono prescindere dall’aspetto
commerciale, ma mantengono sempre lo
standard di qualità Dayco e la capacità di
soddisfare i requisiti stabiliti per i mercati
locali. Come dire globalizzare per poter all’occorrenza localizzare».
LA STRADA
DELL’INNOVAZIONE
Una razionalizzazione dei processi che regolano le diverse aree interne all’organizzazione coinvolge necessariamente anche
le dinamiche inerenti l’innovazione di prodotto. Ma cosa intende, oggi, Dayco per
innovazione? Secondo quale filosofia operativa l’azienda affronta questo capitolo
oramai così importante per ottenere ottimi
posizionamenti di competitività su tutti i
mercati? «Bisogna sempre tenere a mente
- spiega ancora Massimo Falco - che il termine innovazione, in questo settore, non
ha un’accezione meramente creativa; non
si riferisce, cioè, a un prodotto di inventiva;
denota piuttosto la ricerca di soluzioni diverse a piu’ alto valore ingegneristico rispetto a esigenze funzionali già esistenti.
É, insomma, soprattutto un’innovazione di
approccio». Si pensi ad esempio alle esigenze, ormai consolidate, introdotte nel
mercato dagli obblighi di contenimento
delle emissioni inquinanti.
Negli ultimi anni, la politica di Dayco si è
focalizzata sulla riduzione dei consumi e
delle emissioni nocive, condividendo appieno i presupposti della cosiddetta green
technology. «I prodotti sono stati sviluppati
soprattutto in questa direzione e successivamente anche nell’ambito della riduzione delle vibrazioni ed incremento del
comfort». La risposta di Dayco a queste
necessità ha visto lo sviluppo di una serie
di prodotti specificamente concepiti secondo queste tematiche. Nell’ambito delle
problematiche inerenti la riduzione degli
attriti presenti nella trasmissione, ad esempio, Dayco ha concepito un particolare isolatore in grado di tagliare le vibrazioni torsionali generate dall’albero motore.
Lo stesso principio innovativo ha ispirato
la cinghia a bagno in olio, estremamente
efficace nel ridurre attriti e di conseguenza
consumi e rumori.
«Si tratta di rispondere adeguatamente a
determinate esigenze in una maniera
esclusiva, intelligente e anche conveniente
dal punto di vista commerciale.
“Qualunque innovazione deve confrontarsi
con quanto il mercato è disposto a pagarla”
conclude Carlo Trappolini, Project Manager. Nell’ambito del Primo Impianto la ricerca e gli studi su nuovi prodotti sono on
demand, nel senso che in genere è la casa
automobilistica, che a fronte di un determinato bisogno, chiede lo sviluppo di un
prodotto o di una funzione aggiuntiva che
viene richiesta ad una famiglia di prodotto
tradizionale. Questo è molto più difficile di
quanto si possa pensare, poiché ci sono
dei vincoli tecnici e di costo già fissati.
Nell’Aftermarket, il senso della ricerca ac-
quista un’accezione più ampia, da intendersi non solo in senso tecnologico e ingegneristico, ma anche come ricerca di
mercato: «La sfida diventa quindi quella di
studiare prodotti nuovi da immettere in un
contesto – presente o futuro – senza partire da una specifica richiesta, ma cercando
di prevederla e immaginarla, ferma restando l’attenzione nei confronti dell’efficienza relativa alla riduzione di consumi,
peso e costi». In questa prospettiva, ad
esempio, in un’ottica di ampliamento di
gamma, verrà presto offerta una nuova famiglia di prodotto particolarmente interessante. «Si tratta - racconta Trappolini - del
kit catena-distribuzione, che verrà distribuito dapprima sul mercato europeo e che,
anche grazie alle nuove procedure di vaglio
tecnico del team R&D Aftermarket, saprà
garantire le medesime prestazioni ottimali
già fornite dai nostri kit cinghie».
I kit saranno quindi dotati di tutto il necessario, ovvero catene, ingranaggi, tenditore
e guide: «Un assortimento completo - conclude Trappolini - a conferma di quella visione sistemista e applicativa che, anno
dopo anno, sta diventando, proprio grazie
ai kits, sinonimo strategico della filosofia
di offerta Dayco in questo settore».
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R&D - Ricerca e Sviluppo
Q
uando una casa automobilistica
sceglie, per la componentistica
dei propri motori, di privilegiare
un fornitore specifico piuttosto che un altro,
è il segno più evidente che si è fatto un
buon lavoro. Così anche per Dayco: vedere
i propri prodotti inseriti in modo prevalente
in alcuni dei più apprezzati motori degli ultimi anni rappresenta senza dubbio una
grande soddisfazione. Un consistente
blocco del mercato downsizing, che persegue la filosofia della massimizzazione
dell’efficienza prestazionale in misure e
masse estremamente ridotte, si è già avvalso dei prodotti Dayco.
20
POWER WORLD
Da Ford a Volkswagen:
partner esclusivi
E’ il caso di Fiat, che nel suo Twin Air 0,9 L
due cilindri, “Engine of the Year 2011”,
monta una cinghia Poli-V, il tenditore, la
puleggia e il galoppino dell’azienda e del
fire multiair 1.4 dove il front end è esclusivamente Dayco.
Altri esempi sono i motori VW, Ford e PSA.
Il motore VW EA211 1.0 tre cilindri equipaggiato con Timing belts Dayco anche
nelle declinazioni 4 cilindri di cilindrata media; motore FORD ECOBOOST 1.0L 3 Cilindri, – premiato come “Engine of the Year
2012 e 2013” – equipaggiato con sistema
BIO, tenditore e cinghia di fornitura esclusiva Dayco.
I due motori EB0 tre cilindri 1.0 L ed EB2
tre cilindri 1.2 L. confermano anche la partneship ormai consolidata con il gruppo
PSA Peugeot - Citroen, che ha scelto le
dotazioni Dayco sia nell’esclusiva trasmissione timing belt BiO, sia nel front end accessory, dunque tenditore e due cinghie
poli-V, sui due motori.
Grandi soddisfazioni continuano ad arrivare
dalla Belt-in-Oil, realizzata da Dayco per
il gruppo Volkswagen per il motore EA189.
Grazie all’ideazione di questo componente
è stata infatti messa a punto, per la prima
volta al mondo, una trasmissione mediante
cinghia dentata a bagno d’olio per il comando pompa Olio.
I vantaggi più evidenti si riscontrano nell’efficienza della trasmissione, grazie alla
riduzione delle perdite per attrito e nel contenimento del livello di rumorosità, quindi
miglioramento del comfort, oltre a efficienze implicite in termini di semplificazioni
costruttive del motore e processi di assemblaggio più semplici.
VW ha quindi deciso di adottare la soluzione
tecnica Dayco anche per la nuova gene-
R&D - Ricerca e Sviluppo
razione EA288 che sta sostituendo progressivamente il precedente.
Concepita nel 2007, la Belt in oil Dayco offre, con un gap di vantaggio tecnologico
di sei anni rispetto agli altri, un prodotto
esclusivo che, come afferma un alto dirigente Ford “coniuga vantaggi di cinghia e
catena, ovvero efficienza e affidabilità”.
Per la prima volta, inoltre, Dayco fornisce
al gruppo Volkswagen anche tenditori nel
primo equipaggiamento, contribuendo in
modo significativo all’efficienza energetica
dei motori diesel. (VW NEW EA 288).
Una nuova tecnologia entrata in produzione
da circa un anno, soggetta a un lavoro di
ottimizzazione delle caratteristiche di prodotto capace di ridurre il livello di tensione
media cinghia nella trasmissione del
35%,
assicurando così
minore precarico e ridotte forze
di attrito, oltre a diminuire
le emissioni con un’efficienza quantificabile
in 0.5 gr a km di C02. Per la famiglia di
motori VW Audi EA 888 benzina 1.8-2.0
L, Dayco è fornitore di una mini-cinghia,
una cinghia dentata di piccolo sviluppo
estremamente resistente allo stress meccanico derivante dall’azione della pompa
dell’acqua e dal contatto con le pulegge.
Una trasmissione capace di un elevato numero di cicli, caratterizzata da un livello
costruttivo estremamente preciso e dalla
tecnologia HT (High Tenacity) che assicura
maggiore resistenza grazie a materiali evoluti come il Teflon.
Si tratta di un altro successo Dayco come
caso unico di fornitura esclusiva per un
produttore, successo ottenuto proprio grazie all’elevato livello tecnico raggiunto che
va a completare per l’azienda una vera e
propria partnership con il gruppo Volkswagen in Germania.
TENDENZA GREEN
Se si può parlare di una vera e propria vision ispiratrice per
il reparto di Ricerca e Sviluppo Dayco, questa è certamente
identificabile con la cosiddetta green technology, come
sottolineato del resto in tutti i
più recenti tech day, che
Dayco ha organizzato presso i
centri Ricerca e Sviluppo delle
principali case automobilistiche mondiali.
Da qualche anno, infatti, tutti i
supplier automotive sono
soggetti alla richiesta di
migliorare
l’efficienza
complessiva del motore
attraverso la componentistica
che forniscono. Nell’ambito
della trasmissione di potenza,
ad esempio, i margini di
manovra maggiori si riscontrano nella possibilità di limitare
i rumori e gli attriti che per sua natura questa produce. Un
tema che si intreccia con i propositi della green technology.
L’obiettivo è proprio quello di ridurre qualsiasi tipo di
inefficienza del motore a causa delle perdite per attrito,
quindi i livelli di rumorosità, i carichi, le sollecitazioni e quindi
i consumi. «Normalmente - afferma ancora Tappolini - per
la trasmissione di potenza questo si consegue con la
riduzione della tensione media cinghia di esercizio; bisogna
quindi cercare i migliori parametri per la migliore
funzionalità,studi che solo fino a poco tempo fa non erano
considerati con la stessa attenzione. «Nonostante esista la
possibilità di migliorare questo dato - chiarisce Carlo
Trappolini - al momento si è raggiunto il traguardo della
riduzione dell’emissioni di CO2 dell’ 1% solo ottimizzando
quanto sopra.”, appare comunque come un risultato davvero
importante. In estrema sintesi, è proprio questo il punto in
questione quando si parla di trasmissione di potenza:
«L’obiettivo è chiaro; poi che lo si faccia attraverso una
cinghia a olio, con una trasmissione intelligente o con un
filtro che annulla tutte le irregolarità consentendo di poter
controllare la trasmissione anche a un livello di
tensionamento basso, il principio resta lo stesso».
Non c’è dubbio che in questo senso lo sforzo maggiore dovrà
essere affrontato dalle case automobilistiche.
E tuttavia, conclude Trappolini, «è chiaro che Dayco ha le
competenze tecniche e il know-how necessario per inserirsi
in qualsiasi progetto di ampio respiro riguardante la
green economy».
LUGLIO 2013
21
Editoriale
Una porta
d'ingresso
ai prodotti Dayco
Assortimento, assistenza e supporto
tecnico pensati per rispondere
alle esigenze dei meccanici:
il ruolo dei ricambisti Dayco.
22
POWER WORLD
Editoriale
LUGLIO 2013
23
Garage
Un supporto costante
Dal potenziamento del team dei tecnici Aftermarket all'ampliamento
delle service information, dai corsi formativi online ai QR code sui kit:
crescono i servizi Dayco e continua il successo dell'area garage,
prezioso strumento di supporto professionale sul territorio e in rete.
Luogo di lavoro, ma anche di incontro e di
scambio, l’area Garage per Dayco è molto
più di una etichetta per indicare l’aspetto
propriamente tecnico dei servizi offerti
dall’azienda. È infatti un piccolo laboratorio
di perfezionamento del prodotto Dayco,
ma soprattutto di rafforzamento e consolidamento del rapporto con il clientepartner finale: il meccanico. Più in generale
l’area Garage è un vero e proprio collettore
di richieste da parte dei clienti e di soluzioni
fornite dallo staff tecnico, attraverso diversi
canali, su tutti gli aspetti e le casistiche di
prodotto. Cardine di questo sistema di
assistenza qualificata e costante, la figura
del tecnico aftermarket.
Francia, insomma, si sta attivando con
forza per un ulteriore sviluppo della
domanda: «La previsione – si augura
Fantozzi – è di ottenere un buon numero
di nuovi contatti già nella seconda metà del
2013, in modo da poter passare
dall’attività esplorativa all’attivazione del
servizio “a regime”, come già avviene in
altri Paesi».
OBIETTIVO FRANCIA
Il team dei Tecnici Aftermarket si è
arricchito di una nuova ed importante
risorsa dedicata al mercato Francia. «Una
scelta dovuta alle peculiari caratteristiche
del settore in questo mercato – spiega
Gianluca Fantozzi - Technical Aftermarket
Manager - dove è forte il rapporto con le
assicurazioni e dunque anche il ruolo dei
periti nella verifica dei danni alle vetture».
« il collega francese – prosegue Fantozzi
– si occuperà di coinvolgere ricambisti e
meccanici con training che si svolgeranno
sempre più anche nel mercato francese ».
Questo nuovo tecnico inoltre, terrà dei
corsi specifici articolati in base al target da
coinvolgere e parteciperà a una serie di
incontri live con altri colleghi operanti in
mercati culturalmente simili, come Italia e
Spagna, allo scopo di ottenere spunti,
informazioni, supporti da utilizzare nel
proprio lavoro. L’area commerciale in
24
POWER WORLD
CORRETTE INSTALLAZIONI
In merito alle altre novità dell’area tecnica,
si continua ovviamente ad aggiornare e
implementare l’archivio delle Service
Information. Recentemente, ad esempio,
ne è stata realizzata una molto accurata
sulle pompe acqua. Quest’ultima infatti è
ancora per molti un “oggetto misterioso”,
o comunque poco conosciuto. Basti
pensare che nella maggior parte dei casi
se il pezzo viene rimandato indietro non è
a causa di un difetto nel prodotto, ma di un
mancata accuratezza nella fase
installazione. «Durante l’installazione,
l’impianto andrebbe lavato e preparato
eliminando le incrostazioni che si formano
durante il funzionamento del motore, per
poi passare a mescolare particolari
miscele di liquido speciale con acqua per
ottenere soluzioni specifiche» spiega
Fantozzi. Chi si occupa dell’istallazione
della pompa, però, spesso non ha tempo,
perché lavora su veicoli che girano in
continuazione, come i camion, e
necessitano di restare fermi poco tempo.
Cosicché il lavoro è talora eseguito
velocemente, trascurando questa fase
che, invece, è molto importante, in quanto
se mal eseguita determina problematiche
alla pompa stessa. «Infatti, il liquido nuovo
trasporta le incrostazioni nella pompa, che
accumulandole finisce per danneggiarsi e
generare perdite fino a rendere necessaria
una nuova sostituzione.
ACCORTEZZE TECNICHE
Un servizio aggiuntivo che si è rivelato non
solo utile, ma parecchio apprezzato dai
clienti è la fornitura di specifici tools inseriti,
in molti casi, gratuitamente all’interno delle
scatole del prodotto. Recentemente è stato
messo a punto un attrezzo particolare per
alcuni motori della Subaru, dotati di
architettura boxer e che in alcune versioni
hanno una flangia metallica a guida della
cinghia che deve essere posta a una
distanza minima non sempre facile da
controllare. «A questo scopo abbiamo
realizzato un attrezzo di plastica flessibile,
dello spessore corretto, che aiuta il
meccanico a installare facilmente e con
sicurezza questo tipo di cinghia. Interposto
tra la cinghia e la guida, consente infatti di
gestire una distanza corretta senza dover
fare manovre troppo difficili», ha spiegato
Fantozzi. L’esempio rende molto bene
l’idea di come piccole accortezze di questo
genere possano evitare problemi più seri
al motore dopo l’installazione.
Garage
FORMAZIONE A TUTTO CAMPO
Uno strumento sempre molto apprezzato
è quello dei corsi formativi per i
meccanici, che Dayco in questo periodo
sta gestendo con una cura particolare,
allo scopo di rispondere nel modo più
completo all’interesse manifestato sui
nuovi mercati.
Il format, ormai consolidato, è lo stesso
già ampiamente rodato nei mercati
maturi, come Italia e Inghilterra, anche se
sempre declinato nei vari Paesi secondo
le particolari specificità del mercato e del
parco circolante locale.
Prosegue a questo proposito Fantozzi:
«Nei nostri corsi, sempre gratuiti,
vengono divulgate e condivise anche le
informazioni che i nostri tecnici
raccolgono “dal basso”, direttamente dai
mercati, nella loro attività quotidiana di
assistenza. E non si tratta solo di dati
tecnici, ma spesso anche di filmati,
modelli ed esercitazioni pratiche.
C’è insomma tutta una dimensione di
interazione diretta che è senza dubbio
uno dei punti di forza della nostra offerta».
All’offerta in aula si sta inoltre
gradualmente affiancando la possibilità
di seguire i corsi via Internet: «Le lezioni
– spiega ancora – saranno strutturate
come una serie di moduli fruibili dal Web,
avvalendosi di materiale informativo e
filmati, per poi concludersi con un test
finale che, attraverso una valutazione
adeguata, consentirà di ottenere
l’attestato di partecipazione».
DALL’OFFICINA ALLA RETE
L’inconfondibile quadratino bianco e nero caratteristico dei QR code, negli ultimi anni, ha
fatto la propria comparsa in molti settori.
L’automotive non è da meno: già da qualche
tempo Dayco lo ha inserito sulle proprie
confezioni di kit accanto al serial number.
E se sono molti i produttori ad aver utilizzato
questo genere di marcatura sui propri
packaging, Dayco è certamente il primo ad
averlo fatto non come veicolo di messaggi
pubblicitari, ma come mezzo di accesso
diretto alle informazioni tecniche, funzione
decisamente più utile per il target a cui è
diretta. Il QR code, infatti, permette al
meccanico, utilizzando il lettore del suo
smartphone, di visualizzare anche su device
mobile le istruzioni di montaggio specifiche di
quel determinato kit.
«Un servizio, dunque, davvero “a portata di
mano” – sottolinea Gianluca Fantozzi – che
però naturalmente non elimina l’utilità e la
presenza delle schede cartacee all’interno
della confezione e nell’apposita sezione del
sito Dayco ma rappresenta, appunto, un
valore aggiuntivo che Dayco ha voluto fornire
per primo al proprio cliente». E che il cliente,
a quanto pare, sta già apprezzando molto.
Le statistiche a disposizione sull’uso dell’applicazione QR code appaiono infatti già ora
piuttosto incoraggianti: «Nell’arco di un mese
sono circa 4-500 gli utenti che vanno a
controllare le informazioni tecniche on line.
E il dato è in costante crescita, segno che la
possibilità di accedere al servizio in tempo
reale e direttamente nella propria lingua è
percepita come un plus interessante.
Il sistema, infatti, segnala automaticamente
ogni richiesta riguardante una lingua non
ancora inclusa - attualmente sono tredici in
tutto - o un kit ancora sprovvisto della relativa
scheda tecnica». Un’impostazione, questa,
perfettamente in linea con uno dei principi
cardine del modello Dayco: il cliente come
partner e non solo destinatario di servizio.
LUGLIO 2013
25
Garage
Il ricambista Dayco
Intervista a Salvatore Pierro
Salvatore Pierro, titolare dell’azienda torinese “Ricambi Auto Lamierati”, vanta
un’esperienza professionale più che trentennale, di cui Dayco fa parte da sempre.
In questa intervista ci racconta perché.
Da quanti anni conosce i prodotti Dayco e li ha in assortimento?
In pratica, da quando abbiamo inaugurato la nostra attività. Lavoriamo da
trentacinque anni e i prodotti Dayco, prima Pirelli, li abbiamo sempre utilizzati.
Quanti meccanici frequentano il suo punto vendita e con quale frequenza?
Abbiamo due negozi, uno aperto nel 1983 e l’altro 10 anni fa. Considerando
entrambi, credo che i meccanici che passano da noi con una certa regolarità siano
circa un centinaio. E di questi, il 70-80% lo fa giornalmente.
Se Dayco le proponesse dei corsi di aggiornamento gratuiti per i suoi
meccanici, secondo lei potrebbero essere interessati?
La maggior parte sì.
Nota l’esigenza da parte dei meccanici di rendersi più professionali?
Sì, senza subbio. Sono gli stessi progressi tecnologi a imporre un continuo
aggiornamento non solo sui prodotti, ma sulle tecniche di montaggio. Il supporto
tecnico e la disponibilità di informazioni è fondamentale, soprattutto per quei
meccanici che ancora non hanno potuto o voluto evolversi in questo senso.
Quando il meccanico arriva in negozio, in linea generale ha già un’idea della
marca che vuole comprare o è il venditore che suggerisce una marca
piuttosto che un’altra?
Direi che circa il 30% arriva già con una propria idea, nel resto dei casi si affidano
alla nostra esperienza.
E con che criteri sceglie quel 30%?
Sostanzialmente in base ai precedenti risultati avuti con quella marca. Se sono stati
positivi in passato, tende a fare la stessa scelta.
Il venditore, invece, che criterio segue per suggerire una marca piuttosto
che un’altra?
Molto dipende da quanto sia interessato a dare un incentivo immediato all’acquisto:
in questo caso è facile che proponga un prodotto meno costoso. Oggi, però, la nostra
filosofia è improntata alla soddisfazione del cliente, il che significa che preferiamo
fornire al cliente un prodotto che lo soddisfi in pieno piuttosto che guadagnare
qualcosa in più dandogli però un prodotto di qualità inferiore.
Qual è secondo lei l’incidenza delle vendite di prodotti Dayco rispetto alle
altre marche sul totale?
Dayco è una marca conosciuta, ha un’offerta prodotti molto ampia e variegata, adatta
a diverse tipologie di mezzo. Direi quindi che incide per circa il 60%.
26
POWER WORLD
Garage
Il negozio del ricambista è spesso uno dei punti di contatto tra Dayco e il
meccanico: proprio ad alcuni dei titolari di aziende di ricambi auto, presenti
da decenni sul mercato, abbiamo chiesto quali sono le richieste più frequenti
dell'autoriparatore e, soprattutto, perché sceglie i prodotti Dayco.
Per quanto riguarda il rapporto venditore-cliente, ovvero nel caso specifico
ricambista-meccanico, lei utilizza un sistema di gestione particolare?
Abbiamo tutti i sistemi che offre il mercato, a partire da un software apposito che gestisce
le informazioni sui ricambi e ci aggiorna su tutto ciò che ci serve.
opportunità, data la tendenza a riparare le auto già esistenti piuttosto che
acquistarne di nuove.
Sì, la tendenza c’è, e i numeri lo confermano: da noi le vendite sono aumentate. La crisi
incide semmai, in alcuni casi, dilatando i tempi di attesa dei pagamenti.
Ritornando al rapporto ricambista-meccanico, quanto è importante l’empatia
al di là del rapporto di fiducia che si crea?
All’inizio della nostra attività abbiamo creato con i nostri meccanici un rapporto molto
personale, che con il tempo si è evoluto, arrivando a offrire servizi specialistici per strutture
professionali.
C’è un prodotto che a percezione o a dati è più richiesto?
Il più richiesto è il kit di distribuzione: un prodotto su cui ci stiamo orientando, perché
contiene in un’unica soluzione tutti i singoli pezzi, che prima dovevamo per forza vendere
singolarmente.
In questo settore, la crisi quanto ha inciso e in che modo?
Nel nostro caso fortunatamente non molto. Nel complesso tra i nostri due punti vendita
nel corso del 2012 siamo cresciuti del 20%.
Per il settore dei ricambi, la crisi può rappresentare, in effetti, una grossa
La fornitura di kit completi è in effetti un must della filosofia Dayco, che tuttora
pare avere l’offerta più completa in questo senso, anche se molte altre aziende
stanno adottando lo stesso sistema. Quali sono i motivi che portano un
meccanico a chiedere il kit di una marca invece di un’altra?
I clienti, in genere, non hanno pregiudizi. Noi cerchiamo di orientarli proponendo anche
i prodotti su cui abbiamo investito di più.
LUGLIO 2013
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POWER WORLD
Garage
Il ricambista Dayco
Intervista a Edoardo Gallina
La qualità prima di tutto, senza lasciarsi
tentare dalle possibilità di risparmio a
basso prezzo. Per mantenere la fidelizzazione dei clienti ed evitare danni più gravi.
Edoardo Gallina, titolare della Centro
Ricambi Chivasso, ci racconta la sua
esperienza cinquantennale con i prodotti
Dayco.
dilazioni. Ma nel complesso, nonostante la
crisi, siamo riusciti a rimanere un’azienda
sana: negli ultimi due anni siamo
addirittura migliorati.
Da quanto tempo conosce Dayco?
Da 50 anni, fin da quando lavoravo con i
prodotti Pirelli.
Le capita mai che sia direttamente il
meccanico a chiederle un prodotto
Dayco oppure è lei, in linea generale,
a suggerire una marca piuttosto che
un’altra?
In genere i clienti non hanno una
preferenza, soprattutto se hanno tempi di
consegna stretti e dunque una certa fretta.
Spesso, però, capita che chiedano il
prodotto che costa meno.
Quanti sono all’incirca i meccanici
suoi clienti?
I clienti stabili sono 40-50 e vengono
direttamente in negozio. Altri 20-25,
invece, li serviamo a casa, andando noi da
loro con un furgone per le consegne,
anche fino ad Asti e Ivrea.
Giornalmente qual è il traffico
all’interno del suo negozio?
Diciamo che al mattino è continuo, con
una quindicina di meccanici, al pomeriggio
più diradato. Direi, nel complesso, venti al
giorno.
Negli ultimi anni ha riscontrato un calo
della clientela?
Sì, anche perché qualcuno è andato in
pensione. Abbiamo però la fortuna di avere
una clientela di base fidelizzata in 50 anni
di lavoro. Certo occorre cautela e pazienza
con i pagamenti: la maggior parte dei
clienti è puntuale, alcuni invece chiedono
Quale sistema di gestione degli ordini
usa?
Uso tutti gli e-commerce delle aziende.
Certo, sempre più purtroppo si è tentati di
esporre e vendere prodotti alternativi, con
prezzi più convenienti, ma di bassa qualità,
perché sempre più spesso è il cliente a
chiederli. Personalmente però non sono
d’accordo: non acquisterei mai un
prodotto sotto marca, soprattutto i kit di
distribuzione.
Quindi, il prodotto Dayco che vende di
più è il kit distribuzione?
Sì, il kit distribuzione, ma anche i
cuscinetti.
Qual è all’incirca la percentuale di
richiesta del prodotto Dayco per i kit di
distribuzione?
Direi circa l’80 %. Mentre per i cuscinetti
sciolti siamo su un rapporto 40-60 rispetto
ad altre marche.
Secondo lei i suoi clienti avrebbero
bisogno o potrebbero essere
interessati a frequentare corsi gratuiti
di aggiornamento per conoscere
meglio l’installazione di questi kit?
Avrebbero bisogno, è la parola giusta. Io
segnalo i corsi e consiglio sempre di farli,
sottolineando che sono gratuiti, ma
raramente ho un riscontro.
Ne sono consapevoli?
Non del tutto. Probabilmente perché non
hanno ancora sperimentato una vera crisi,
che porta a migliorare le prestazioni. Non
ho mai visto chiudere un’officina, se non
per anzianità. In parte però è anche perché
sono presi dal lavoro quotidiano, che a
volte ha ritmi molto serrati.
Nel consigliare i clienti lei che criteri
usa?
Io non uso criteri particolari, tranne quando
mi chiedono i kit distribuzione o i cuscinetti
di qualità non equivalente all’originale. In
questi casi mi permetto di sconsigliare,
non mi fido dei materiali, anche perché se,
usando prodotti scadenti, il sistema si
danneggia, poi è il fornitore a pagare.
Quante volte le è capitato di dover
gestire dei resi?
In vent’anni me ne saranno capitati due.
Una percentuale assolutamente irrisoria,
certamente grazie alla scelta di qualità che
abbiamo sempre fatto.
LUGLIO 2013
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Garage
Il meccanico Dayco
Garage
Quali sono le richieste più frequenti che vengono fatte all’autoriparatore?
Quali i problemi che si presentano più spesso nel corso dell’attività e che tipo di
strumenti sono più utili per risolverli? E soprattutto, perché scegliere Dayco?
L’abbiamo chiesto a chi con queste domande si confronta ogni giorno.
Intervista a
Antoni Arrufat Solé
Più di 30 anni di attività in un mercato vario e
diversificato come quello spagnolo. L’esperienza
e i suggerimenti di Antoni Arrufat Solé, titolare
dell’officina Tallers Toni a Barcellona.
Lei è titolare dell’officina oppure un
dipendente?
Sono il titolare.
Da quanti anni esiste l’officina?
Da 13 anni.
Da quanti anni fa il meccanico?
Faccio questo lavoro da 32 anni.
Da quanti anni conosce e usa i prodotti
Dayco?
Circa 20 anni.
Quando acquista i prodotti chiede una
marca particolare oppure prende quello che
le propone il ricambista?
Prendo quello che mi propone il ricambista e noto
che mi offre sempre Dayco.
Quali sono i prodotti Dayco che utilizza più
frequentemente?
Il kit distribuzione insieme alla cinghia Poli-V.
Qual è il prodotto Dayco a cui non potrebbe
rinunciare?
Al kit distribuzione.
C’è un prodotto che le ha comportato
problemi?
No, mai.
Quanti interventi fa in un mese?
Direi più o meno 4-6 sostituzioni di kit
distribuzione.
Le è mai capitato che un automobilista
(cliente) le abbia chiesto espressamente
una marca?
No, non mi è mai successo.
Secondo lei perché un automobilista deve
rivolgersi a un’officina indipendente
piuttosto che a un’officina autorizzata?
Per prossimità e fiducia.
Secondo lei l’automobilista sa che Dayco
offre anche un servizio di supporto e
assistenza?
No.
Le è mai capitato di contattare direttamente
l’azienda per avere chiarimenti?
No, non è stato necessario.
Lei trova interessante un rapporto diretto
con l’azienda Dayco?
Sì, mi dà molta fiducia.
Lei utilizza il computer per lavoro?
Sì, sempre.
Conosce l’area garage Dayco? Se sì, cosa
ne pensa?
Sì, è molto utile. Ho scaricato qualche volta le
Technical Information: lo trovo un servizio utile,
ma potrebbe addirittura essere migliorato. Ad
esempio mi piacerebbe che ci fosse un modo per
scaricare le schede e archiviarle automaticamente catalogate per marchio.
LUGLIO 2013
31
Garage
Il meccanico Dayco
Intervista a
Monsieur Fréderic
Mounsier Frederick è meccanico presso la
Carrozzeria Richard di Bégles, in Francia.
Con la sua testimonianza sui prodotti
Dayco, ci offre anche un punto di vista sul
mercato francese.
Da quanto tempo conosce ed utilizza i
prodotti Dayco?
Da sempre, trattandosi di un costruttore di
primo impianto.
Acquista i prodotti direttamente dal
rivenditore?
Si
Avete avuto difficoltà nel reperire i
prodotti Dayco?
No, ho due grossisti che trattano la marca
Dayco e non ho mai avuto problemi nella
disponibilità del prodotto dayco.
Qual è il prodotto Dayco che utilizza di
più?
I Kit di distribuzione con pompa acqua, le
cinghie e i cuscinetti degli organi
accessori.
In linea generale, sostituisce solo i
singoli componenti o tutto il sistema
di trasmissione?
Sistematicamente tutto il sistema di
distribuzione; cinghie e cuscinetti
accessori secondo l’usura.
32
POWER WORLD
Quante distribuzioni fa in un mese, approssimativamente?
Il numero è variabile, da otto a dieci. Sono
molto attento al chilometraggio della
vettura e propongo la sostituzione
dell’intero sistema di distribuzione all’inizio
del quinto anno di vita dell’auto. In
quest’ultimo caso poco importano i
chilometri e l’indicazione della casa
costruttrice.
Vi è già capitato che un cliente chieda
una marca specifica in occasione
della sostituzione del sistema di
distribuzione?
No.
Pensa che la leva sia solamente
economica?
I miei clienti sanno che non si può giocare
con la distribuzione perché ne va la vita del
motore. Mi chiedono quindi di montare
pezzi di qualità.
E capita che vi chiedano direttamente
un componente originale?
Si e normalmente lo specifico sul
preventivo. I miei clienti, comunque, si
fidano della mia scelta.
Dayco propone anche un servizio di
assistenza. Vi è già capitato di
utilizzarlo?
No, normalmente contatto il mio
rivenditore ed incontro il responsabile
commerciale Dayco in occasione di eventi
o fiere di settore.
Qual è il problema più frequente che
incontra?
L’identificazione del corretto codice di
riferimento.
Come giudica l’idea di Dayco
d’instaurare un rapporto diretto con il
meccanico, offrendogli un servizio
gratuito?
E’ un plus, ma, normalmente, non
consulto il vostro sito.
Utilizzate il computer per il vostro
lavoro?
Si, anche perchè il mio rivenditore mi ha
fornito di un programma per l’emissione
degli ordini e per la ricerca dei singoli
prodotti.
Sapete che Dayco ha inserito nel sito
una sezione dedicata ai meccanici, il
Garage Virtuale, dove è possibile
consultare gratuitamente le istruzioni
di montaggio dei Kit?
Il commerciale Dayco me ne ha parlato.
Non mancherò di consultarlo per avere
informazioni specifiche sull’installazione di
alcuni vostri prodotti.
Conoscete l’operazione Long Life+1
che vi consente di ottenere
l’estensione di garanzia di un anno su
alcuni prodotti Dayco?
Si, la conosco, ma non ho mai il tempo di
seguire sul vostro sito la procedura per
ottenere il certificato di garanzia.
A vostro avviso, tra i meccanici della
vostra regione c’è più competizione o
collaborazione?
Certamente c’è della competizione perchè
il lavoro è sempre meno, la meccanica è
sempre più performante e quindi noi
interveniamo di meno. Infine il costruttore
fa molta pubblicità per invogliare l’automobilista a rimanere suo cliente e a rivolgersi
alla rete autorizzata. Noi, d’altro canto,
dobbiamo essere molto seri nel proporre
la giusta offerta per mantenere la nostra
attività.
A vostro avviso, l’automobilista
conosce bene la differenza tra
componente originale e componente
aftermarket?
No, i miei clienti, si fidano: sta a me fare la
scelta corretta, al prezzo migliore.
LUGLIO 2013
33
Il TAM risponde
Le risposte ai quesiti più frequenti poste online dagli autoriparatori
ai nostri tecnici aftermarket.
Invia la tua domanda all’indirizzo e-mail [email protected] e avrai
una risposta entro poche ore.
Le cinghie Ducati fanno parte
della gamma Dayco ?
Si. La gamma si sta anche ampliando con la messa a punto
di mescole particolari, tipo HT.
Gianluca Fantozzi
Coordinatore gruppo tecnici aftermarket
Come si fa a sapere quando una
cinghia Dayco è stata prodotta ?
Su tutte le cinghie Dayco è riportato il codice data nel quale si legge:
anno, settimana, giorno di produzione e posizione della cinghia sul
manicotto.
Franco D’Emilio
Dove posso acquistare
i prodotti Dayco?
Vi suggeriamo di rivolgervi alla rete commerciale dell’area di vostra
competenza i cui contatti sono indicati nel sito www.dayco.com ( home
page, sezione contatti).
Alexis Campas
34
POWER WORLD
Esistono strumenti per
verificare la tensione
della cinghia?
Si. Dayco, nella sua gamma di attrezzi , propone il DTM Dayco Tensiometer. Informazioni specifiche su caratteristiche tecniche ed utilizzo nel sito www.dayco.com ( sezione prodotti).
Daniel Cosano
Juergen Ohneberg
Sono proprietario di una VW Polo del
2005 con circa 60.000 Km.
La cinghia dei servizi non è mai stata
sostituita e sembra essere in buone
condizioni. Considerando che i Km non
sono tanti, ma che l’auto ha 8 anni di
anzianità, è meglio sostituire la cinghia ?
Poiché la cinghia accessoria , come in questo caso, comanda anche la pompa dell’acqua e l’alternatore, e
per evitare guasti seri in caso di rottura della stessa, sarebbe preferibile effettuare la sostituzione.
LUGLIO 2013
35
Update
Estratto catalogo Air Springs
SCANIA
G-Serie
8867
V1D28H16
SCANIA
T-Serie
9288
V1D28H16
SCANIA
G-Serie
9288
V1D28H16
SCANIA
T-Serie
8867
V1D28H16
SCANIA
G-Serie
11700
V1D28H16
SCANIA
T-Serie
10640
V1D28H16
SCANIA
G-Serie
10640
V1D28H16
SCANIA
T-Serie
11700
V1D28H16
SCANIA
G-Serie
12738
V1D28H16
SCANIA
T-Serie
12738
V1D28H16
SCANIA
P
0
V1D28H16
SCANIA
T-Serie
15600
V1D28H16
SCANIA
P-Serie
9288
V1D28H16
SCANIA
4-Serie
11015
V1D28H16
SCANIA
P-Serie
8867
V1D28H16
SCANIA
4-Serie
10640
V1D28H16
SCANIA
P-Serie
10640
V1D28H16
SCANIA
4-Serie
11700
V1D28H16
SCANIA
P-Serie
11700
V1D28H16
SCANIA
4-Serie
14190
V1D28H16
SCANIA
P-Serie
12738
V1D28H16
SCANIA
4-Serie
15600
V1D28H16
SCANIA
R-Serie
9288
V1D28H16
SCANIA
4-Serie
8970
V1D28H16
SCANIA
R-Serie
8867
V1D28H16
MAN
TGL-Series
4580
V1DF16B1NP
SCANIA
R-Serie
9288
V1D28H16
VOLVO
FH Series
16125
V1DF16C1
SCANIA
R-Serie
8867
V1D28H16
VOLVO
FH Series
12779
V1DF16C1
SCANIA
R-Serie
11700
V1D28H16
VOLVO
FM Series
9366
V1DF16C1
SCANIA
R-Serie
10640
V1D28H16
VOLVO
FM Series
10838
V1DF16C1
SCANIA
R-Serie
12738
V1D28H16
VOLVO
FM Series
12779
V1DF16C1
SCANIA
R-Serie
15600
V1D28H16
VOLVO
FH Series
16125
V1DF16D1
SCANIA
R-Serie
16354
V1D28H16
VOLVO
FH Series
12779
V1DF16D1
36
POWER WORLD
Update
Estratto catalogo Air Springs
VOLVO
FM Series
9366
V1DF16D1
SCANIA
P-Serie
9288
V1DF23A1
VOLVO
FM Series
10838
V1DF16D1
SCANIA
P-Serie
8867
V1DF23A1
DAF
CF Series
9187
V1DF182
SCANIA
P-Serie
11700
V1DF23A1
DAF
CF Series
12577
V1DF182
SCANIA
P-Serie
10640
V1DF23A1
DAF
XF Series
12577
V1DF182
SCANIA
P-Serie
12738
V1DF23A1
DAF
XF Series
12903
V1DF182
SCANIA
R-Serie
9288
V1DF23A1
MAN
TGM-Series
6871
V1DF19C1
SCANIA
R-Serie
8867
V1DF23A1
VOLVO
FH Series
16125
V1DF20A1
SCANIA
R-Serie
11700
V1DF23A1
VOLVO
FH Series
12779
V1DF20A1
SCANIA
R-Serie
10640
V1DF23A1
VOLVO
FM Series
9366
V1DF20A1
SCANIA
R-Serie
12738
V1DF23A1
VOLVO
FM Series
10838
V1DF20A1
SCANIA
T-Serie
9288
V1DF23A1
VOLVO
FH Series
16125
V1DF20B1
SCANIA
T-Serie
8867
V1DF23A1
VOLVO
FH Series
12779
V1DF20B1
SCANIA
T-Serie
10640
V1DF23A1
VOLVO
FM Series
9366
V1DF20B1
SCANIA
T-Serie
11700
V1DF23A1
VOLVO
FM Series
10838
V1DF20B1
SCANIA
T-Serie
12738
V1DF23A1
SCANIA
G-Serie
8867
V1DF23A1
SCANIA
T-Serie
15600
V1DF23A1
SCANIA
G-Serie
9288
V1DF23A1
SCANIA
4-Serie
11015
V1DF23A1
SCANIA
G-Serie
11700
V1DF23A1
SCANIA
4-Serie
10640
V1DF23A1
SCANIA
G-Serie
10640
V1DF23A1
SCANIA
4-Serie
11700
V1DF23A1
SCANIA
G-Serie
12738
V1DF23A1
SCANIA
4-Serie
14190
V1DF23A1
LUGLIO 2013
37
Update
Estratto catalogo Air Springs
SCANIA
4-Serie
15600
V1DF23A1
SCANIA
P-Serie
10640
V1DK18A1
SCANIA
4-Serie
8970
V1DF23A1
SCANIA
P-Serie
12738
V1DK18A1
SCANIA
4-Serie
10640
V1DF23D1
SCANIA
R-Serie
9288
V1DK18A1
DAF
CF Series
6240
V1DF2511
SCANIA
R-Serie
8867
V1DK18A1
DAF
CF Series
9187
V1DF2511
SCANIA
R-Serie
11700
V1DK18A1
DAF
CF Series
12577
V1DF2511
SCANIA
R-Serie
10640
V1DK18A1
DAF
XF Series
12577
V1DF2511
SCANIA
R-Serie
12738
V1DK18A1
DAF
XF Series
12903
V1DF2511
SCANIA
R-Serie
15600
V1DK18A1
VOLVO
FH Series
16125
V1DF258
SCANIA
R-Serie
16354
V1DK18A1
VOLVO
FH Series
12779
V1DF258
SCANIA
T-Serie
8867
V1DK18A1
VOLVO
FM Series
9366
V1DF258
SCANIA
T-Serie
9288
V1DK18A1
VOLVO
FM Series
10838
V1DF258
SCANIA
T-Serie
10640
V1DK18A1
SCANIA
G-Serie
9288
V1DK18A1
SCANIA
T-Serie
11700
V1DK18A1
SCANIA
G-Serie
8867
V1DK18A1
SCANIA
T-Serie
12738
V1DK18A1
SCANIA
G-Serie
11700
V1DK18A1
SCANIA
T-Serie
15600
V1DK18A1
SCANIA
G-Serie
10640
V1DK18A1
SCANIA
4-Serie
11015
V1DK18A1
SCANIA
G-Serie
12738
V1DK18A1
SCANIA
4-Serie
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V1DK18A1
SCANIA
P-Serie
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SCANIA
4-Serie
11700
V1DK18A1
SCANIA
P-Serie
8867
V1DK18A1
SCANIA
4-Serie
14190
V1DK18A1
SCANIA
P-Serie
11700
V1DK18A1
SCANIA
4-Serie
15600
V1DK18A1
38
POWER WORLD
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