Progetto Legalità - Provveditorato Sondrio
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Progetto Legalità - Provveditorato Sondrio
Progetto: ““Cultura Cultura della legalit à” legalità” USP di Sondrio A.S. 2005/2006/2007/2008 Quartarone Antonella (Docente Coordinatrice) Componenti del Gruppo di lavoro • Coordinatrice: Quartarone Antonella (docente) • Referenti Arma dei Carabinieri: Comandante Compagnia CC di Sondrio (Capitano Fabbroni Paolo) Comandante Stazione CC di Sondrio (Maresciallo Capo Meneghin Raffaele) Referente Questura: (Commissario Capo Leone Leonardo) …………………………segue • Psicologa: Formoso Magda (Distretto di Tirano) • Dirigente scolastico: Tarotelli Carla (Istituto Comprensivo di Cosio) • Borsani Elvira (Avvocato): Milano • Bevilacqua Massimo (Referente): (Consorzio “Il Solco”) …………………………segue • Cisternino Corrado (docente): Liceo Scientifico “Leibniz” di Bormio • Dirigente scolastico: Carluccio Luigi: (Istituto Comprensivo Chiesa in Valmalenco) • Dirigente scolastico: Davare Giacomo (ITCG “De Simoni” di Sondrio) ...............................segue • Distante Cosimino (docente): IPSAR “Caurga” di Chiavenna • Filippini Ida (docente): Scuola Media “Sassi_Torelli” di Sondrio • Rainoldi Caterina (docente): Scuola Media “Anzi” di Bormio ................................segue • Recupero Domenico (docente): IPSC “Besta” di Sondrio • Pini Domenico (docente): Istituto Comprensivo di Grosotto Obiettivi • Capire cosa si prova nel fare o subire prepotenze • Comprendere le motivazioni sottese al comportamento prepotente • Riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni • Capire, accogliere la prospettiva dell’altro Obiettivi • Imparare a risolvere i problemi di gruppo • Incrementare quei comportamenti che favoriscono le relazioni sociali tra coetanei, migliorando il clima della classe • Rendere i ragazzi stessi “agenti di cambiamento” Attività • Lettura di testi, di narrativa, di poesie, articoli di giornale • Utilizzo di materiale audiovisivo quali videocassette, programmi di attualità • Role playing: permettere ai ragazzi di esprimere in forma di simulazione situazioni che potrebbero incontrare nella vita quotidiana, realizzando “scenette” improvvisate da loro Strumento d’indagine • Il questionario anonimo proposto è stato curato da due sociologi di Trento che operano nell’ambito di Promeco (Centro di promozione della Comunicazione) • Definizione chiara del termine bullismo, prima della somministrazione, per evitare che venissero contemplate, ad esempio, altre azioni quali litigi momentanei tra studenti Per parlare di bullismo........... • Gli atti di prepotenza devono essere ripetuti e commessi ai danni di ragazzi più deboli psicologicamente o fisicamente • Viene sottolineato il carattere di continuità delle azioni di prevaricazione compiute e lo squilibrio di forze tra le parti coinvolte Questionario anonimo sul bullismo • Scopi dell’indagine: - L’entità e il tipo di prepotenze messe in atto nelle scuole L’atteggiamento generale degli studenti di fronte al fenomeno La reazione degli adulti presenti nella scuola Le motivazioni alla base delle prepotenze Gradualità dei valori proposti - Ambiti analizzati Clima scolastico Socializzazione (rapporti tra compagni e insegnanti) Prepotenze compiute A B Domande 1 - 2 Domande 3 - 6 C Domande 7 - 8 Luoghi dove si agisce D Domanda 9 Atteggiamento degli E1 studenti Atteggiamento E 2 degli adulti Domanda 12 Domanda 13 Ambiti analizzati Biografia individuale della F persona (subito) Domande 21 26 Biografia individuale della persona (agito) G Domande 27 - 31 Capacità di comunicare il proprio disagio H1 H2 Domande 32 - 36 Motivazioni che inducono ad assumere comportamenti devianti M (Domande 21 – 26) V Domanda 37 Scala di valori morali (Scuole Superiori) Il Bullismo • • 1. 2. 3. 4. Fenomeno di gruppo (Prof. Charmet) Caratteristiche dominanti Organizzazione gerarchica Individuazione della vittima Ritualizzazione dell’esercizio del potere Capacità di provocare terrore e dominare il territorio 5. Intenzione di procurare alla vittima: un senso di vergogna, di mortificazione e umiliazione Atteggiamenti diversi • Il gruppo delle prevaricatrici (femmine): - non utilizza la forza fisica per esercitare il proprio controllo sul territorio, ma parole e determinati comportamenti - l’obiettivo è l’umiliazione sociale della propria vittima La vittima (femminile) • È facilmente identificabile • E’ destinata ad essere scelta fra tutte le coetanee perché rispondente a determinate caratteristiche: - Portatrice di evidenti inizibizioni-sociali - Molto vicina alla figura adulta da cui ha un senso di dipendenza - Dal carattere permaloso - Scarsa socializzazione I “Bulli”………………………. • Puniscono in loro ciò che temono: - l’invisibilità sociale - la dipendenza Il loro timore più evidente è la paura di non farsi amare La scuola è un luogo che si presta alla prevaricazione perché offre la visibilità sociale di cui il “bullo” ha bisogno Intervento • Promuovere la nascita sociale (affidare ruoli sociali alla vittima, rivendicando la sua affermazione nel gruppo) • Riformulare il progetto educativo (operare sempre con il piccolo gruppo coinvolgendo sia i genitori dei “bulli” che delle vittime) • Recuperare il controllo del territorio scolastico 1 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 38 alunni) Ambito C atti di bullismo compiuti estorsioni di denaro 5% scherzi pesanti 1% minacce 2% piccoli furti 1% esclusione dalle compagnie 5% offese e insulti 38% offese e insulti furti importanti aggressioni fisiche esclusione dalle compagnie aggressioni fisiche 23% estorsioni di denaro minacce piccoli furti furti importanti 25% scherzi pesanti 1 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 38 alunni) Ambito D dove vengono compiuti nei bagni 11% nei corridoi 13% fuori dalla scuola 44% fuori dalla scuola nel cortile in classe in classe 11% nei corridoi nel cortile 21% nei bagni 1 – Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 38) Ambito E 1 Atteggiamento degli adulti fanno finta di niente 5% non si accorgono di niente 16% non si accorgono di niente non sono mai presenti intervengono per difendere chi subisce 42% non sono mai presenti 37% intervengono per difendere chi subisce fanno finta di niente 1 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 38 alunni) Ambito E 2 Atteggiamento dei compagni escludono dal gruppo chi è vittima fanno finta di 5% niente 42% fanno il tifo per il bullo 21% escludono dal gruppo chi è vittima fanno il tifo per il bullo cercano di aiutare il più debole fanno finta di niente cercano di aiutare il più debole 32% 1 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 38 alunni) Ambiti F - G Biografia individuale della persona Né agito, né subito 41% Alunni che hanno subito atteggiamenti di bullismo 37% Alunni che hanno assunto comportamenti da "bullo" 22% Alunni che hanno subito atteggiamenti di bullismo Alunni che hanno assunto comportamenti da "bullo" Né agito, né subito 1 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 38 alunni) Ambito M Perché mi comporto da bullo………… per essere ammirato per risolvere le cose per attirare l’attenzione Verso chi…………. grassi, magri, bassi, brutti, ignoranti, scontrosi, deboli, noiosi, asociali, antipatici 1 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 38 alunni) Ambito H Capacità di comunicare il proprio disagio non rispondono 11% non comunicano il loro disagio 13% comunicano il loro disagio non comunicano il loro disagio non rispondono comunicano il loro disagio 76% 2 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 40 alunni) Ambito C Atti di bullismo compiuti scherzi pesanti 2% non hanno risposto 9% furti importanti 6% offese e insulti furti importanti offese e insulti 49% aggressioni fisiche esclusione dalle compagnie estorsioni di denaro estorsioni di denaro 5% furti importanti esclusione dalle aggressioni compagnie fisiche 18% 5% furti importanti 6% scherzi pesanti non hanno risposto 2 - Scuola Media della Valtellina (Classi 1^ - 40 alunni) Ambito D Dove vengono compiuti nei corridoi 10% nei bagni 5% fuori dalla scuola 30% fuori dalla scuola nel cortile in classe in classe 23% nei corridoi nei bagni nel cortile 32% 1 – Scuola Superiore della Valtellina (Classi 2^ - 37 alunni) Ambito C Atti di bullismo compiuti minacce 16% prese in giro 27% prese in giro scherzi pesanti aggressioni fisiche aggressioni fisiche 16% minacce scherzi pesanti 41% 1 – Scuola Superiore della Valtellina (Classi 2^ - 37 alunni) Ambito D Dove vengono compiuti cortile 16% in classe bagni bagni 14% cortile in classe 70% 1 – Scuola Superiore della Valtellina (Classi 2^ - 37 alunni) Ambito E Atteggiamento adulti e compagni i compagni e gli adulti intervengono in aiuto 30% i compagni e gli adulti non intervengono 70% i compagni e gli adulti intervengono in aiuto i compagni e gli adulti non intervengono 1 – Scuola Superiore della Valtellina (Classi 2^ - 37 alunni) Ambiti F - G - Alunni cha hanno subito atteggiamenti di bullismo: 54% - Alunni che hanno assunto comportamenti da “bullo”: 84% 1 – Scuola Superiore della Valtellina (Classi 2^ - 37 alunni) Ambito M Perché mi comporto da bullo………… per essere ammirato per risolvere le cose per incutere timore Verso chi…………. i più piccoli gli stupidi gli indifesi 1 – Scuola Superiore della Valtellina (Classi 2^ - 37 alunni) Ambito H Capacità di comunicare il proprio disagio non comunicano il loro disagio 22% comunicano il loro disagio non comunicano il loro disagio comunicano il loro disagio 78% Effetti negativi che inducono a riflettere……………… • Le vittime possono essere depresse, ansiose e con una bassa autostima di sé • Spesso hanno disturbi fisici e psichici che in casi estremi li portano ad azioni autolesive (suicidio) • Occorre individuare strategie d’intervento .................................... • Il nostro Gruppo di lavoro opera per individuare strategie comuni con l’obiettivo di arginare e contrastare tale fenomeno • I dati sono stati raccolti, tabulati, analizzati ed interpretati in maniera significativa per realizzare interventi mirati a seconda dei bisogni che emergono nelle varie realtà scolastiche .................................... • Abbiamo ritenuto opportuno concordare l’intervento da parte di un Referente delle Forze dell’Ordine nelle Scuole coinvolte nel Progetto, consistente in un incontro, in un dialogo aperto con i ragazzi • Questo tipo d’intervento è inserito in un percorso formativo-educativo sull’educazione alla legalità, affinchè lo studente acquisisca quegli strumenti…… .................................... che gli permettono di rispettare e condividere le regole del vivere civile, di sapersi aprire al dialogo, di sentirsi parte di una comunità rispettando anche quelli di diversa cultura e abilità Riteniamo di particolare importanza………….. • Coinvolgere le famiglie e il territorio creando delle occasioni di dialogo, di confronto, di interazione con i genitori, creando delle sinergie con gli Enti locali e le Associazioni che si occupano di volontariato e di tutte quelle tematiche che rafforzano l’impegno sociale e civile, contrastando ogni forma di violenza fisica e verbale