peer education e giovane cittadinanza

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peer education e giovane cittadinanza
PEER EDUCATION
E GIOVANE CITTADINANZA
Attraverso la peer educazion si innescano un processo di strutturazione di qualcosa
che avviene in modo naturale ed è fonte di esperienza (gruppo dei pari) e, nello
stesso specifico del progetto “Giovane Cittadinanza”, un processo di ridefinizione di
un ambito (peer group) per trasportarlo nell’ambito del volontariato.
Il progetto “Giovane Cittadinanza” poggia su 3 assunti della peer education:
I giovani sono una risorsa attiva e competente, protagonisti della realtà sociale
in cui sono inseriti.
In primo luogo GC riconosce i giovani come protagonisti della vita sociale in quanto
portatori di esigenze, diritti, bisogni e competenze. In questo senso, la peer education
nasce dal riconoscimento da parte degli adulti di fondare gli interventi e le politiche
giovanili sulla valorizzazione delle risorse e delle competenze dei giovani. In particolare, la formazione dei peer si pone come obiettivo quello di rafforzare le dinamiche e
le competenze naturali in gran parte già presenti negli individui. La formazione dei
peer sviluppa competenze non professionali ed opera per rafforzare l’identità generazionale e la consapevolezza dei giovani. In questo senso la peer education “è un invito
ed un aiuto rivolto ai ragazzi per essere “se stessi” in maniera più consapevole e
costruttiva”.
La peer education è una metodologia di promozione dell’agio e del benessere
dei giovani e tra i giovani.
Attraverso la peer education si attua un processo di educazione tra giovani coetanei.
Infatti con peer indichiamo la parità, ovverosia l’uguaglianza dei giovani coinvolti. Il
rapporto di educazione reciproca (education) caratterizza questo tipo di metodologia.
Nei progetti di peer education si insiste sul processo di trasmissione orizzontale e non
verticale delle informazioni tra pari. Dal punto di vista della peer education, ciò significa
che peer educator e gruppo dei pari condividono qualcosa che crea tra loro una certa
affinità. Si comprende la delicatezza del rapporto tra peer educator e rete sociale ed
amicale: la scelta del peer educator deve essere elaborata facendo attenzione alle
caratteristiche personali ed alle motivazioni dei giovani individuati.
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La partecipazione dei giovani a progetti di peer education concorre alla costruzione di una cittadinanza attiva.
Altro elemento di innovazione è dato dal fatto che da un lato, la peer education è uno
strumento di prevenzione applicabile in diversi ambiti (prevenzione all’uso/abuso di
droghe piuttosto che alle Mst) che prevede la partecipazione attiva dei giovani e dunque stimola la costituzione di percorsi di cittadinanza. Dall’altro essa è un processo di
ri-definizione della cittadinanza a partire dalle procedure, dalle prassi dei cittadini che
esercitano attivamente i loro diritti di partecipazione (Zolo 1994).
L’esperienza condotta ha confermato come l’attività di prevenzione tramite peer education vada oltre i fini strumentali e si ponga anche come opportunità per gli adolescenti di sperimentare le proprie competenze ed abilità e di lavorare, nel contesto di
riferimento del piccolo gruppo, su obiettivi cooperativi e solidaristici. La peer education si pone, in linea ideale, lungo il percorso tracciato dall’esperienza dei gruppi di
auto-mutuo-aiuto e si rifà alla psicologia dinamica e agli studi sulle dinamiche di
gruppo. Da gruppi di auto-aiuto la peer education eredita un modello di relazione paritaria, fondato sulla cooperazione e sulla solidarietà. Allo stesso tempo la peer education si rifà ai processi di empowerment, di sviluppo personale e collettivo finalizzato
alla presa di coscienza ed allo sviluppo del potenziale e delle competenze dei soggetti.
La formazione del peer educator in questo senso non è tanto orientata a creare dei
piccoli esperti, quanto a fornire gli strumenti che favoriscano l’attivazione solidale nel
gruppo, poiché è nel gruppo dei pari che attraverso il confronto, l’identificazione e la
negoziazione delle competenze acquisite, gli adolescenti ricercano ed elaborano la
propria identità.
In definitiva, attraverso la tecnica della peer education il progetto “Giovane Cittadinanza” si pone come un intervento innovativo in grado di promuovere la partecipazione
ed il coinvolgimento di giovani nei loro contesti di vita. Per questo il nostro slogan è:
“Fatti peer:
un’esperienza allucinante”.
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