Newsletter n. 2 - Anno III - Giugno 2012 - Ambasciata d`Italia

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Newsletter n. 2 - Anno III - Giugno 2012 - Ambasciata d`Italia
GIORDANIA NEWS
Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman
NEWSLETTER n. 2, Anno III, Giugno 2012
Visita ufficiale del Presidente della Repubblica
in Giordania (1-3 aprile 2012)
Incontro tra il Ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi ed il suo omologo
giordano, Nasser Judeh
QUSAYR AMRA: l’iscrizione rinvenuta
dagli archeologi italiani
In
Primo
Piano:
•
•
•
Aiuti umanitari
della
Cooperazione
Italiana a favore
degli sfollati
siriani
in Giordania
Visita ufficiale del Presidente della Repubblica in Giordania (1-3 aprile2012)
Incontro tra il Ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi ed il suo omologo
Giordano, Nasser Judeh
La visita del Ministro della Difesa Amm. Giampaolo di Paola in occasione della
Special Operations Forces Exhibition and Conference (SOFEX) 2012
Cooperazione: •
Giunti ad Amman gli aiuti umanitari messi a disposizione dall’Ufficio Emergenza
della Cooperazione Italiana allo Sviluppo a favore dei siriani sfollati in Giordania
Commerciale:
•
•
Prima edizione della “Mercedes Benz Fashion Week Amman” (24-28 aprile 2012)
Inaugurazione del BERLONI Store ad Amman (27 giugno 2012)
Culturale:
•
Al Qusayr Amra, l’equipe dell’Iscr-Mibac riporta alla luce l’iscrizione con il nome
del principe che avrebbe commissionato la costruzione del castello
Gli archeologi italiani dell’Universita’ “La Sapienza” scoprono la citta’ delle asce
di rame
Le borse di studio del Ministero degli Affari Esteri per l’anno accademico 20122013
•
•
Ambasciata d’Italia ad Amman
SOMMARIO
IN PRIMO PIANO
P.3 Visita ufficiale del Presidente
della Repubblica in Giordania
(1-3 aprile 2012)
P.7 Incontro tra il Ministro degli
Esteri italiano ed il suo omologo
giordano
P. 9 Visita del Ministro della Difesa
Amm. Giampaolo Di Paola alla
SOFEX 2012
DIFESA
P.11 Esercitazione multinazionale
“Eager Lion 2012”
COOPERAZIONE
P. 12 Giunti gli aiuti umanitari della
Cooperazione Italiana a favore
dei siriani sfollati in Giordania
COMMERCIALE
P. 14 Prima edizione della ‘Mercedes
Benz Fashion Week Amman”
P. 16 Aziende italiane del settore
ferroviario in missione ad Amman (29 aprile 2012)
P.17 Missione ad Amman del Gruppo SIA (12.06. 2012)
P.18 Inaugurazione del Berloni Store
(27.06.2012)
P.19 Progetto twinning nel settore
agricoltura
P.20 Missione di operatori giordani
alla Slow Sea Land Forum a
Mazara del Vallo
P.21 Progetto di creazione di un centro tecnologico per l’industria
della plastica
P.21 Missione operatori al Flormart
2012
CULTURALE
P.22 Al Qusayr Amra: rinvenuta
l’iscrizione con il nome del
principe che avrebbe commissionato la costruzione del castello
P.24 La città delle asce di rame
P.27 Minitour dell’UE
P.27 Giornata int,.le Brighter Horizons Academy
P.28 Borse studio MAE e Università
di Perugia
P.29 Giornate della lingua e cultura
italiane
P.30 Attività della Dante Alighieri
CONSOLARE / VISTI
P.33 Firma dell’accordo con la VFS
Global per l’esternalizzazione
di alcune attività relative ai visti
Caro Lettore,
sono particolarmente lieto di introdurLe questo secondo numero del
Terzo anno di pubblicazione della Newsletter dell’Ambasciata d’Italia,
che ha l’”onore” di ospitare uno dei momenti più alti della storia dei
rapporti bilaterali italo - giordani: la visita compiuta dal 1° al 3 aprile
dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel Regno Hashemita di Giordania. La visita si è svolta all’insegna della celebrazione
dell’antica e profonda amicizia che lega l’Italia al Regno Hashemita e
della grande attenzione con cui, da parte giordana, si è costantemente voluto sottolineare il profondo
apprezzamento di queste autorità, a tutti i livelli, per la presenza del Capo dello Stato in questo Paese. Lo hanno confermato, al di là delle cerimonie ufficiali, l’atteggiamento di grande riguardo, di profondo rispetto e deferenza di Re Abdallah II nei confronti del Presidente della Repubblica, le spontanee testimonianze di stima e affetto che hanno continuamente accompagnato il Presidente e la Signora Clio ma anche l’eccezionale copertura della missione da parte della stampa giordana. Nel corso
della visita, inoltre, il Ministro degli Esteri Giulio Terzi, che accompagnava il Capo dello Stato, ha
incontrato l’omologo giordano, Nasser Judeh. Il cordialissimo e intenso scambio di vedute ha toccato
tutti i temi regionali di maggiore interesse per entrambi i Paesi - il Processo di Pace, la ricostruzione e
la stabilizzazione della Libia e, soprattutto, la situazione in Siria – confermando ulteriormente l’elevato profilo della collaborazione politica tra Italia e Giordania.
Politica, ma non solo. Anche in questi tre mesi del 2012, sono state numerose le iniziative che hanno
contribuito a consolidare gli eccellenti rapporti bilaterali a tutti i livelli, offrendo così immediata e
concreta realizzazione all’auspicio espresso proprio in tal senso Presidente Napolitano e Re Abdallah
nel corso della visita. Mi riferisco innanzitutto alla missione del Ministro della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola in occasione della Special Operation Forces Exhibition and Conference (SOFEX) del 710 maggio, alla quale hanno preso parte numerose importanti imprese italiane del settore. Nel settore
dell’assistenza umanitaria, inoltre, gli intensi contatti tra le diplomazie italiana e giordana hanno
portato all’invio degli aiuti umanitari italiani (due kit di materiale medico per il trattamento di casi
tipici delle situazioni di emergenza) destinati agli sfollati siriani in Giordania ed alle comunità locali
che li ospitano. E’ inoltre previsto a giorni l’invio di un ospedale da campo attrezzato con laboratori
diagnostici e da un possibile modulo chirurgico.
Per quanto concerne i rapporti commerciali, le missioni di importanti imprese italiane nel settore dei
trasporti e dei pagamenti bancari, l’inaugurazione dello showroom Berloni e l’evento di moda italiana nel quadro della prima edizione della “Mercedes Benz Week Fashion” hanno confermato la dinamicità delle relazioni bilaterali e l’attrazione che il Made in Italy esercita nel Paese. Anche la cooperazione culturale ha registrato importanti successi. Le importanti scoperte delle equipes dell’Istituto
Superiore della Conservazione e Restauro del MiBAC e dell’Università’ La Sapienza hanno innanzitutto conferito ulteriore prestigio all’expertise italiana nel campo archeologico e del restauro. Inoltre,
l’assegnazione delle borse di studio offerte agli studenti giordani dal Ministero degli Affari Esteri e
dall’Università’ per gli Stranieri di Perugia e il successo delle numerose attività della Dante Alighieri
hanno fornito ulteriori segni dell’attenzione che il nostro Paese riserva alle collaborazioni nel settore.
La celebrazione della Festa della Repubblica del 2 giugno ha rappresentato l’occasione per
ripercorrere questi importanti successi e lo spirito della calorosa e profonda amicizia che
lega l’Italia al Regno Hashemita. Concludo, caro Lettore, augurandoLe una buona lettura e La
invito a condividere con noi le Sue impressioni sulla Newsletter e sul nostro lavoro.
Con i migliori saluti,
CONTATTI
Ambasciata d’Italia ad Amman
Jabal Al Weibedh, Hafiz Ibrahim St, 5
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In Primo Piano—Politico
VISITA UFFICIALE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN GIORDANIA
(1-3 APRILE 2012)
Il Presidente Giorgio Napolitano al suo arrivo
all'Aeroporto Queen Alia di Amman, accolto dal
Ministro del Turismo e dell'Antichità giordano ,
Nayef Al Fayez (a sinistra) e dall’Ambasciatore
Fransoni (a destra)
Il Presidente Giorgio Napolitano e il Re
Abdallah II durante la rassegna militare in
occasione della cerimonia di benvenuto
La visita ufficiale in Giordania del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (1-3 aprile 2012)
si è svolta all’insegna della celebrazione dell’antica e profonda amicizia che lega l’Italia al Regno
Hashemita e della grande attenzione con cui, da parte giordana, si è costantemente voluto sottolineare il profondo apprezzamento di queste autorità, a tutti i livelli, per la presenza del Capo dello
Stato in questo Paese. Lo hanno testimoniato, al di là delle cerimonie ufficiali, l’atteggiamento di
grande riguardo, di profondo rispetto e deferenza di Re Abdallah II nel confronti del Presidente della Repubblica, i gesti significativi quali la non consueta disponibilità della Regina Rania ad accompagnare la Signora Napolitano nel corso della sua visita alla Jordan River Foundation, i continui bagni
di folla che hanno caratterizzato gli spostamenti del Presidente e della Signora Napolitano, la festosa
accoglienza riservata alla coppia presidenziale nel corso della visita privata a Petra ma anche l’eccezionale copertura della visita da parte della stampa giordana.
Il Presidente Napolitano ha potuto quindi toccare con mano la grande considerazione, simpatia e
rispetto in cui in Giordania è tenuto il nostro Paese, nelle cui università, negli anni ’70 e ’80, si è formata una parte assai significativa di questa classe dirigente ; un paese, il Regno hashemita, dove si
trovano dappertutto le vestigia della passata presenza romana (dalla Decapoli a Gerasa, da Pella al
Teatro Romano di Amman) – di cui i giordani vanno fieri – come ha potuto constatare lo stesso Presidente durante gli incontri con i Presidenti del Senato e della Camera, allorchè alcuni Senatori e Deputati presenti hanno preso la parola in italiano.
Il 2 aprile, dopo la suggestiva cerimonia di benvenuto officiata dalla Coppia Reale sullo sfondo della
magnifica moschea Al-Hussein, visitata anche dal Sommo Pontefice nel maggio 2009, e la guardia
reale schierata che indossava la divisa storica delle truppe beduine della Grande Rivolta Araba del
1916 guidata dal leggendario Colonnello Lawrence e partita proprio dalla Giordania (dal deserto di
Wadi Rum), ha avuto luogo l’incontro tra i due Capi di Stato, assistiti dai Ministri degli Esteri Terzi e
Judeh e dalle rispettive delegazioni.
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In Primo Piano—Politico
I due Capi di Stato con le consorti, la Regina
Rania e la Signora Clio
Il Presidente Giorgio Napolitano con Re
Adballah e le consorti durante la presentazione degli ospiti al pranzo ufficiale
L’incontro si è svolto in un clima di particolare cordialità, rivelandosi altresì di grande interesse e
ricchezza di contenuti. Dopo un primo scambio di parole di benvenuto, con cui Re Abdallah ha esordito sottolineando l’eccellenza dei rapporti tra i due Paesi e il proprio desiderio di vedere un progressivo rafforzamento della cooperazione bilaterale non solo in ambito politico ma anche in quello
economico e commerciale, esprimendo, in particolare, viva soddisfazione per il lavoro svolto dalle
imprese italiane attive in Giordania, soprattutto nel settore delle infrastrutture, mentre dal canto suo
il Presidente Napolitano ha ricordato la storica e solida amicizia tra i due Paesi e l’alta considerazione e l’apprezzamento con cui l’Italia guarda alla volontà di pace ed alla linea di moderazione da
sempre perseguita dalla dinastia hashemita, i due Capi di Stato hanno proceduto ad uno scambio di
valutazioni assai aperto e costruttivo su numerose questioni di grande rilevanza nel contesto regionale. Si è in particolare discusso delle Primavere Arabe con riferimento soprattutto alla situazione in
Libia ed in Siria, ma anche del Processo di Pace in Medio Oriente; su tutti i temi si è registrata una
significativa sintonia tra i due Capi di Stato che hanno demandato ai due Ministri degli Esteri il compito di sviluppare le possibili forme di collaborazione bilaterale sulla questione della Siria (v. articolo sull’incontro tra i Ministri Terzi e Judeh).
Sulle “Primavere arabe”, il Presidente Napolitano ha sottolineato che esse costituiscono una fase
storica di straordinaria complessità e difficoltà, nella quale tuttavia non mancano esempi incoraggianti, come la Tunisia, che giustificano la speranza di un futuro di maggiore democrazia e crescita
per il mondo arabo. A tal riguardo, il Capo dello Stato ha espresso un forte incoraggiamento affinché
la Giordania prosegua nel coraggioso cammino riformatore già intrapreso, dicendosi convinto che la
comunità internazionale e l’Europa non faranno mancare il loro concreto sostegno alla Giordania.
Il tema del processo di riforma in Giordania è stato poi ulteriormente approfondito dal Presidente
Napolitano nei successivi colloqui con l’allora Primo Ministro Awn Khasawneh (che ha offerto una
colazione al Capo dello Stato), con il Presidente del Senato, Taher Masri, e con lo Speaker della Camera Bassa, Abdul Karim Dogmi, i quali, con particolare enfasi i primi due, hanno espresso il loro
vivo apprezzamento per l’attenzione con cui l’Italia segue e sostiene il processo di riforme nel Regno
hashemita. Da parte sua, il Presidente della Repubblica ha rilevato come non esista un unico modello valido per tutti i Paesi. L’importante, ha aggiunto il Signor Presidente, è individuare caso per caso
la formula più adatta ad assicurare “la più ampia rappresentatività alle istituzioni parlamentari”,
poiché “quanto più il sistema è nel suo complesso rappresentativo tanto più è garantita una vera
stabilità”.
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In Primo Piano—Politico
Il Presidente Giorgio Napolitano nel corso della
visita alla Cittadella di Amman
Pur dando infatti per scontato che spetta e saranno i
giordani a scegliere le modalità più opportune per
dare corpo alle aspettative di questa opinione pubblica, il Capo dello Stato ha tenuto a chiarire più volte
come la vera stabilità di un Paese non consista nel
congelamento dell’esistente, ma in uno sforzo dinamico volto ad includere nelle istituzioni “tutte le
componenti della società di un Paese”, di modo che
esse siano adeguatamente rappresentate ed abbiano
tutte voce in capitolo nella gestione della cosa pubbli- Il Presidente Giorgio Napolitano e la signora
ca. Il rafforzamento di una autentica stabilità in Gior- Clio durante la visita al sito archeologico di
dania, ha aggiunto il Capo dello Stato, è essenziale Petra
per l’intera regione specialmente in un momento di
ampi rivolgimenti come quello attuale.
Il Presidente Napolitano ha ricordato che l’Italia ha espresso sin dall’inizio il proprio sostegno al
processo di riforma in Giordania, apprezzandone il carattere ordinato (è stato ricordato che, nonostante le continue manifestazioni che da oltre un anno si susseguono in questo paese, non si è visto
nulla di lontanamente paragonabile ai disordini verificatisi in Egitto o Siria), e a tutti gli interlocutori
giordani ha sottolineato con forza il proprio incoraggiamento ad andare avanti senza esitazioni sulla
strada delle riforme. Ricco di suggestioni è stato, in questo contesto, l’incontro con l’allora Primo
Ministro Khasawneh, giurista di fama internazionale ed ex Vice Presidente della Corte Internazionale dell’Aja, con il quale vi è stato uno stimolante scambio di idee sull’influenza esercitata dal Diritto
Romano sulla legge Commerc, la Shari’a, nella quale, secondo il Primo Ministro vi sarebbe numerosi
concetti chiave derivanti dal primo.
Al termine di una giornata ricca di incontri e colloqui istituzionali al massimo livello, il Presidente
Napolitano, dopo aver incontrato il personale di questa Ambasciata e delle istituzioni italiane in
Giordania, e rivolto loro un breve ma sinceramente apprezzatissimo saluto, ha effettuato insieme
alla Signora Napolitano una rapida visita alla Cittadella di Amman, il più antico insediamento della
Capitale, con tracce di presenza umana risalenti al Neolitico, dove è stato accolto da straordinarie
spontanee manifestazioni di affetto e di stima da parte di gruppi di turisti italiani anch’essi in visita.
Successivamente, egli si è recato al Palazzo Reale per il pranzo di Stato, al quale hanno partecipato
tutte le massime autorità del Paese, rappresentanti della cultura, dell’economia e della scienza, gli
Ambasciatori europei ed il Decano del corpo diplomatico.
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In Primo Piano—Politico
Mentre Capo dello Stato era immerso negli impegni istituzionali, la Signora Napolitano è stata accompagnata dalla Regina Rania per una visita alla “Jordan River Foundation”, un’organizzazione
non governativa senza scopo di lucro fondata nel 1995 e sostenuta dalla stessa Regina che si propone
la crescita e lo sviluppo della società giordana, soprattutto delle donne e dei bambini. Nel corso della
visita, la Signora Napolitano ha potuto ammirare la collezione di manufatti artigianali della JRF, tutti prodotti a mano con cura e con materiali di elevata qualità, secondo metodologie tradizionali, con
il duplice scopo di preservare l’eredità culturale della Giordania e al tempo stesso di migliorare il
livello di vita delle donne che partecipano al progetto. La disponibilità della Regina Rania ad accompagnare la Signora Napolitano ha costituito un inconsueto ed apprezzatissimo gesto di attenzione
verso la consorte del Capo dello Stato, che testimonia ulteriormente la grande vicinanza tra i due
Paesi.
Successivamente, la Signora Napolitano ha visitato l’Ospedale Italiano di Amman, costruito negli
anni ’20 dello scorso secolo dall’A.N.S.M.I. (Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani) ed oggi gestito dalle Suore di Carità Domenicane della Presentazione della Beata Vergine. Avendo iniziato la sua attività nel 1927, si tratta del più antico ospedale del Regno Hashemita (allora
Emirato di Transgiordania) ha svolto un servizio sino ad oggi riconosciuto e stimato da tutte le autorità giordane a cominciare dalla Famiglia Reale che, soprattutto nei primi anni, lo ha utilizzato spesso. La sua collocazione, al centro della città, in uno dei quartieri più poveri di Amman, ed il suo carattere ‘no profit’, fanno sì che oggi si rivolgano a tale struttura in prevalenza poveri e rifugiati, assai
numerosi in Giordania. La natura essenzialmente caritatevole dell’Ospedale lo rende molto ben accetto alla popolazione locale, e la Signora Napolitano ha voluto sottolineare l’apprezzamento suo e
del Capo dello Stato per l’encomiabile attività svolta dall’Ospedale attraverso una donazione di tremila euro, consegnata ai dirigenti dell’Ospedale nel corso di una breve ma toccante cerimonia. La
Signora Napolitano ha quindi avuto una colazione privata presso la Residenza dell’Ambasciatore
d’Italia, offerta dall’Ambasciatrice Signora Fransoni.
Il 3 aprile il Presidente Napolitano e la consorte hanno effettuato una breve visita al sito archeologico più importante della Giordania, Petra, la città rosa, scavata nella roccia dai Nabatei 2000 anni fa,
dove anche lì è stato colto dall’“abbraccio” dei visitatori italiani, felicemente sorpresi di incontrare in
quella straordinaria occasione il Presidente della Repubblica.
La coppia presidenziale si è quindi imbarcata nel primo pomeriggio da Aqaba per l’Italia al termine di una visita che ha
rappresentato uno straordinario successo istituzionale e personale del Presidente della Repubblica, che ha eccezionalmente
contribuito a rafforzare i già saldissimi rapporti bilaterali e ad
aprire la strada a nuove e promettenti opportunità di collaborazione in vari settori tra due Paesi da sempre legati da un
antico comune passato e da molteplici interessi presenti e futuri.
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In Primo Piano—Politico
INCONTRO TRA IL MINISTRO DEGLI ESTERI ITALIANO GIULIO TERZI
ED IL SUO OMOLOGO GIORDANO, NASSER JUDEH
(2 APRILE 2012)
Incontro tra il Ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi,
ed il Ministro degli Esteri Giordano, Nasser Judeh
Nel quadro della visita ufficiale che il Presidente della Repubblica ha effettuato in Giordania dal 1 al 3 aprile, il Ministro degli Esteri Giulio Terzi ha
avuto il 2 aprile uno stimolante
e cordialissimo incontro bilaterale con il Ministro degli Affari
Esteri giordano, Nasser Judeh.
I capi delle due diplomazie,
che si erano già brevemente
incontrati ad Istanbul lo scorso
25 novembre, avevano naturalmente già avuto un articolato
scambio di idee durante i colloqui svoltisi la mattinata dello
stesso giorno a Palazzo Reale
tra le Delegazioni guidate dai
due Capi di Stato (v. articolo
sulla visita del Presidente Napolitano).
Nel corso del proficuo incontro, svoltosi al Ministero degli Affari Esteri a seguito della colazione che
l’allora Primo Ministro Awn Khasawneh ha offerto in onore del Presidente della Repubblica, i due
Ministri hanno approfondito, in un’ottica più operativa, molti dei temi affrontati in mattinata dal
Presidente Napolitano e da Re Abdallah, sia di natura bilaterale che di attualità internazionale. In
particolare, i due Ministri hanno avuto uno scambio di idee sui temi regionali di maggiore interesse
per entrambi i Paesi, quali il Processo di Pace, la ricostruzione e la stabilizzazione della Libia e, soprattutto, la situazione in Siria, dossier di drammatica attualità sul quale l’Italia e la Giordania sono
particolarmente impegnati.
Su questo punto, il Ministro Judeh ha attirato l’attenzione sull’aspetto umanitario della crisi, evidenziando come dall’inizio dei disordini in Siria un gran numero di cittadini di quel paese si sia riversato nella confinante Giordania (secondo le autorità di Amman sarebbero ormai circa 140mila). E’ vero, ha ammesso il Ministro Judeh, che molti di questi trovano ospitalità presso famiglie giordane
grazie a legami familiari e tribali e quindi non sono considerati “profughi” in senso stretto (infatti,
sono “solo” oltre 24mila i rifugiati registrati dall’UNHCR al momento in cui si scrive); tuttavia, questa massa di persone spesso in stato di bisogno rappresentano un onere significativo per la Giordania le cui strutture (sanitarie, educative, etc.) sono messe a dura prova da questo sforzo addizionale.
Il Ministro Terzi ha espresso la piena disponibilità dell’Italia a venire incontro alle oggettive difficoltà in cui versa il Regno hashemita con iniziative concrete mirate ad assistere i profughi siriani in
Giordania alleviando al contempo la pressione sulle istituzioni locali: già nei giorni successivi alla
visita del Presidente Napolitano, la diplomazia italiana ha messo a punto un “pacchetto” di interventi per rafforzare le capacità giordane di fornire assistenza sanitaria ai profughi giordani: l’invio
di medicinali (v. articolo nella sezione della cooperazione) e l’ allestimento di un poliambulatorio da
campo in un’area prossima al confine con la Siria (nella zona di Mafraq). Si tratterà di un poliambulatorio da campo attrezzato con laboratori diagnostici e strumentali, nonché, se la situazione lo richiederà, un possibile modulo chirurgico.
7
In Primo Piano—Politico
I due Ministri hanno inoltre hanno convenuto sull’opportunità per Giordania ed
Italia, due tra i Paesi più interessati alle
drammatiche vicende in corso in Siria, di
promuovere un’iniziativa politica a livello
multilaterale per focalizzare l’attenzione
della comunità internazionale sulla dimensione regionale della crisi umanitaria in
corso (oltre alla Giordania, anche Libano e
Turchia sono interessati al crescente afflusso di profughi dalla Siria) ed assicurare così
un valido sostegno al difficile compito di
coordinamento degli aiuti umanitari svolto
dalle Nazioni Unite. E’ nata da qui la proposta italo-giordana di istituire un Gruppo
Il Ministro Judeh accoglie il Ministro Terzi
di Lavoro Umanitario in seno al “Friends of
the Syrian People”, ampia coalizione di
Paesi ed organizzazioni internazionali uniti dall’obiettivo di fermare le violenze e trovare una soluzione alla crisi siriana.
Oltre ai temi regionali, i due Ministri hanno anche discusso di dialogo tra le civiltà e le religioni. Il
Ministro Terzi ha sottolineato l’importanza che da parte italiana si annette al dialogo interreligioso e
ha osservato che le ben note caratteristiche di profonda tolleranza e grande apertura in materia del
Regno hashemita, rese con particolare solennità nel Messaggio di Amman diffuso nel mondo da Re
Abdallah II (43mo discendente diretto del Profeta Maometto) nel 2004 e sottoscritto da oltre 130 celebri studiosi islamici, fanno della Giordania un interlocutore privilegiato del nostro Paese. Il Ministro
italiano ha ricordato l’istituzione lo scorso gennaio, attraverso un apposito Protocollo d’intesa firmato dal Ministro Terzi e dal Sindaco di Roma Alemanno, dell’Osservatorio della Libertà Religiosa, e
ha informato il suo interlocutore dell’intenzione dell’Osservatorio di organizzare un evento che raccolga rappresentanti delle diverse fedi a Roma. Il Ministro Judeh ha preso nota con vivo interesse
dell’iniziativa, facendo stato della piena disponibilità giordana a parteciparvi e a nominare un proprio rappresentante.
Sul piano dei rapporti bilaterali, si è discusso sulle modalità per rafforzare la collaborazione economica tra Italia e Giordania. Il Ministro Judeh ha in particolare attirato l’attenzione sulle aspettative
giordane di una accresciuta presenza italiana in Giordania, in particolare dal lato degli investimenti.
Questo Paese, ha detto il capo della diplomazia hashemita, e’ un’oasi di stabilità, e’ il trampolino
ideale per le esportazioni verso altri Paesi (dall’Iraq agli Stati Uniti, Canada e Turchia, coi quali Amman ha firmato altrettanti Accordi di libero scambio); molte aziende, egli ha detto, a causa della situazione in Siria, si sono trasferite in Giordania, dove esistono numerosi importanti grandi progetti
nei settori dell’energia, delle infrastrutture, della logistica. Di un certo interesse concreto sono sembrate delle suggestioni, raccolte dal Ministro Terzi, in materia di turismo, al fine di sviluppare la collaborazione con gli enti locali italiani, per favorire la nascita di una rete di “Bed and Breakfast” e di
agriturismo in Giordania, particolarmente adatta alle caratteristiche naturali ed ambientali del Paese,
in grado di creare posti di lavoro, in particolare nelle zone rurali, ed attrarre un flusso di visitatori
con delle significative potenzialità.
Infine, riprendendo una proposta emersa durante l’incontro dello scorso marzo del Ministro Judeh
con l’Inviato Speciale del Ministro Terzi per il Medio Oriente, Maurizio Massari (v. Newsletter anno
III, numero II), i due Ministri degli Esteri hanno convenuto di intensificare la regolarità dei rapporti
politici tra i due Paesi, attraverso consultazioni periodiche sia a livello di Ministri degli Esteri che di
alti funzionari. Proprio al fine di rendere più intensi gli scambi di visite e le occasioni di incontro tra
i rappresentanti istituzionali e di governo dei due Paesi, al termine dei colloqui e prima dell’affollatissima conferenza stampa congiunta, i due Ministri degli Esteri hanno proceduto alla firma dell’accordo per la reciproca esenzione dal visto per i titolari di passaporto diplomatico.
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In Primo Piano—Difesa
LA VISITA DEL MINISTRO DELLA DIFESA AMM. GIAMPAOLO DI PAOLA
IN OCCASIONE DELLA
SPECIAL OPERATIONS FORCES EXHIBITION AND CONFERENCE
(SOFEX) 2012
Il comandante delle Forze Speciali italiane Gen. D.
Maurizio Fioravanti con l’Ambasciatore Fransoni
Nel periodo 7 – 10 maggio 2012 si è
svolta in Amman la “Special Operations
Forces Exhibition and Conference
(SOFEX) 2012”, con il Patrocinio di S.M.
il Re Abdullah II e la Presidenza di
S.A.R. Principe Faisal Bin Al Hussein.
L’evento si è articolato nella “Middle
East Special Operations Commanders Conference (MESOC) 2012” dal titolo
“Special Forces: The Way Ahead in Modern Warfare”, che si è tenuta il 7 maggio presso il prestigioso Le Royal Hotel
di Amman e nell’esposizione vera e propria dall’8 al 10 maggio all’interno della
Base Aerea “Re Abdallah I” di Marka
alla periferia di Amman.
Durante la Conferenza, che è stata aperta da S.A.R. il Principe Faisal, è intervenuto anche il Comandante del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali Italiane (COFS), Generale di
Divisione Maurizio FIORAVANTI, con una presentazione dal tema “Special Forces in Personnel
Recovery Operations”. La SOFEX, giunta ormai alla sua nona edizione (la prima nel 1996), si svolge
in Giordania ogni due anni e si propone di costituire un indispensabile punto di incontro e di riferimento per gli studi connessi con le operazioni speciali, la sicurezza e l’antiterrorismo, nonché per
l’industria collegata al settore Difesa.
Anche a questa edizione hanno presenziato moltissime Alte Personalità (tra cui Ministri della Difesa e Capi di Stato Maggiore della Difesa e di
Forza Armata) e numerose delegazioni internazionali, nonché esponenti dei media e delle Industrie per la Difesa, con oltre 400 espositori. Per
l’Italia ha partecipato il Ministro della Difesa,
Amm. Giampaolo DI PAOLA, che ha potuto incontrare S.M. il Re, S.A.R. il Principe Faisal, il Generale Mashal Al Zaben, Chairman of Joint Chiefs of
Staff (equivalente al Capo di Stato Maggiore della
Difesa) e il Primo Ministro, Fayez Tarawneh. Il
Ministro ha potuto discutere con le più alte Autorità Giordane degli ottimi rapporti tra i due Paesi
Il Principe Faisal ed il Vice Comandante della
ed in particolare quelli eccellenti nel settore della
Squadra Aerea Carlo Magrassi
Difesa sia nel campo dell’Addestramento e della
cooperazione bilaterale (ogni anno 4 giovani Giordani accedono alle nostre Accademie Militari e numerosi altri Ufficiali e Sottufficiali frequentano i
Corsi di formazione e di addestramento in Italia, nelle scuole e nei reparti delle nostre Forze Armate
e dell’Arma dei Carabinieri) sia in quello della cooperazione industriale, a premessa di una ancora
più intensa collaborazione.
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Difesa
Nutrita la delegazione delle altre Autorità militari italiane che hanno partecipato su invito di quelle
giordane: oltre al citato Comandante del COFS, che ha presenziato anche in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, era presente il Vice Comandante la Squadra Aerea, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, e il Vice Segretario Generale della Difesa – Vice
Direttore Nazionale degli Armamenti oltre ad altre delegazioni minori dello Stato Maggiore della
Difesa e del Segretariato Generale.
Tra gli Operatori Italiani che sono intervenuti con un loro spazio espositivo vi erano la Federazione
Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) in collaborazione con il Ministero
della Difesa Italiano, la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, la ditta Fiocchi Munizioni, la Selex Galileo
del Gruppo Finmeccanica, le ditte Aerosekur, Kong, Cosmas Novation, Fox Knives, Defcon 5, Sintel
Italia e Ediconsult Internazionale.
Legata alla SOFEX 12, nei giorni precedenti, dal 2 al 6 maggio si è svolta presso il King Abdullah II
Special Operations Training Center (KASOTC), la 4^ edizione dell’“Annual Warrior Competition”, una
gara tra teams di Forze Speciali di Forze Armate e Polizia di diversi Paesi alla quale ha partecipato
anche una rappresentanza dell’Esercito Italiano.
Incontro tra Generale Marioli ed il Capo di Stato
Maggiore della Difesa giordana Al Zaben
Stand della Finmeccanica
Da sinistra: gli stand della Cosmas Novation; della
Kong e della Aero Sekur e Selex Galileo
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Difesa
ESERCITAZIONE MULTINAZIONALE “EAGER LION 2012”
Militari in un momento di esercitazione
Nel periodo 9 – 27 maggio 2012 si è svolta in Giordania l’Esercitazione Multinazionale “Eager Lion
2012”, codiretta dal Quartier Generale delle Forze Armate giordane e dal Central Command statunitense.
Pianificata sin dal gennaio 2011, l’esercitazione ha avuto una “prima prova” nell’estate dell’anno
scorso con l’edizione “Eager Lion 2011” condotta solamente da Stati Uniti e Giordania, mentre quest’anno vi hanno aderito 19 Paesi diversi con un totale di oltre 9.000 partecipanti.
Tema dell’attività era l’intervento sia di combattimento nei confronti di elementi ostili o di antiterrorismo che di soccorso alla popolazione, in un ambiente impervio e di difficile alimentazione
logistica; con lo scopo di affinare le procedure di amalgama e interoperabilità tra unità di Paesi diversi.
L’Italia e stata fra le più rappresentative delle Nazioni partecipanti, con più di 40 elementi, tra cui
due plotoni dell’Esercito che si sono addestrati nel poligono del deserto di Jabal Petra, nel sud della
Giordania e poco meno di una decina di ufficiali interforze con mansioni di Staff distribuiti tra le
aree addestrative e i Comandi di Amman, Zarqa e Aqaba.
Per il nostro personale, l’esercitazione è stata un momento significativo del ciclo addestrativo che a
vari livelli le truppe italiane conducono soprattutto in preparazione all’impiego nei teatri operativi
in cui le Forze Armate Italiane sono attualmente impegnate. Gli esiti dell’iniziativa sono stati assolutamente soddisfacenti anche in virtù del marcato realismo dell’attività e delle analogie e similitudini
con l’ambiente dei suddetti teatri.
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Cooperazione
GIUNTI AD AMMAN GLI AIUTI UMANITARI MESSI A DISPOSIZIONE
DALL’UFFICIO EMERGENZA DELLA COOPERAZIONE ITALIANA ALLO
SVILUPPO A FAVORE DEI SIRIANI SFOLLATI IN GIORDANIA
Con un volo ANTONOV12 atterrato
all’Aeroporto Internazionale Alia di
Amman alle ore 23:30 di mercoledì
13 giugno, sono giunti in Giordania
gli aiuti umanitari destinati agli sfollati siriani in Giordania ed alle comunità locali che li ospitano. All’arrivo del volo umanitario che ha trasportato da Brindisi (Italia) ad Amman due kit d’emergenza contenenti prodotti medici sufficienti ad assistere 20.000 pazienti per tre mesi,
erano presenti l’Ambasciatore d’Italia in Giordania Francesco Fransoni,
accompagnato dall’addetto alla cooperazione italiana, dall’Addetto Militare, e dai rappresentanti della DiAEROPORTO INTERNAZIONALE DI AMMAN:
rezione Generale dei Servizi Medici
Atterrato l’Antonov 12 con gli aiuti umanitari destinati agli
Reali delle Forze Armate del Regno,
sfollati siriani in Giordania
designata alla presa in consegna ed
alla gestione degli aiuti umanitari
donati dal governo italiano per fronteggiare le conseguenze della recente crisi umanitaria che ha
colpito le popolazioni dei paesi limitrofi alla Siria.
L’Ambasciatore italiano consegna i kit medici al Generale Brigadiere della Direzione Generale dei
Servizi Medici Reali delle Forze Armate giordane
Tale intervento umanitario della Cooperazione Italiana allo Sviluppo – Ufficio Emergenza - ha visto
anche l’invio di ulteriori sei kit di materiale medico per il trattamento di casi tipici delle situazioni di
emergenza che sono atterrati a Damasco alle ore 19:30 di Mercoledì 13 Giugno. Si tratta di tre kit
medici generici utili al trattamento di 30.000 persone per tre mesi e tre “trauma kit” per ferite da armi da fuoco o belliche utili per 300 persone. Il tutto è stato preso in consegna dall’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) per la loro successiva distribuzione tramite la Mezzaluna Rossa Siriana (SARC).
12
Cooperazione
Nello stesso ambito dell’intervento italiano è inoltre previsto – entro la prima settimana di luglio
prossimo venturo - l’invio di un ospedale da campo attrezzato con laboratori diagnostici e da un
possibile modulo chirurgico, non appena le procedure operative saranno completate tra le autorità
competenti dei due Paesi amici.
Particolarmente apprezzata l’azione umanitaria italiana da parte del governo Hashemita perché occorsa in tempi brevissimi nonostante la crisi economica-finanziaria dei Paesi dell’Euro Zona e nel
contesto dell’emergenza terremoto verificatasi nel centro-nord nelle recenti settimane.
L’iniziativa rappresenta solo uno dei primi passi derivanti dal recente accordo di collaborazione tra
Italia e Giordania nell’ambito del Gruppo di Lavoro Umanitario Regionale degli Amici del Popolo
Siriano in risposta al persistente deterioramento della situazione di crisi, con l’intento di sostenere la
lodevole attività messa in campo dall’Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari del Segretariato delle Nazioni Unite.
L’Ambasciatore italiano rilascia interviste alla stampa nazionale ed internazionale giunta in
aeroporto per assistere alla consegna degli aiuti umanitari
Le operazioni di scarico dei kit medici donati dal Governo Italiano al Regno Hashemita a favore
degli sfollati siriani in Giordania ed alle comunità ospitanti
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Commerciale
PRIMA EDIZIONE DELLA
“MERCEDES BENZ FASHION WEEK AMMAN”
(24-28 APRILE 2012)
Si è svolta nei giorni scorsi la prima edizione
della MERCEDES BENZ FASHION WEEK AMMAN, il primo evento di moda sponsorizzato
dalla Mercedes nel Medio Oriente, che ha visto
una folta presenza di pubblico, giornalisti specializzati e operatori del settore, registrando
quindi un successo anche maggiore rispetto a
quanto atteso dagli stessi organizzatori.
Dodici le sfilate succedutesi nei quattro giorni previsti per l’evento, durante i quali si sono alternate
in passerella le collezioni di stilisti locali ed internazionali. Di particolare interesse per la folta platea
di spettatori è stato il ritorno ad Amman, a due anni dalla precedente occasione, del giovane stilista
Jamal Taslaq - giordano-palestinese di origine e italiano di adozione.
Formatosi professionalmente in Italia (Firenze) ed ormai da anni attivo nel panorama romano dell’Alta Moda, giunto dall’Italia con un nutrito gruppo di collaboratori, Taslaq è stato il principale tra i
tre “special guest” internazionali presenti alla manifestazione ed ha riscosso un successo anche superiore a quello della precedente occasione, grazie ad una nuova collezione di oltre 30 capi, caratterizzata da uno stile elegante e raffinato, che ha confermato la grande fama di cui gode il Made in
Italy nel paese.
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Commerciale
Molto significativo l’omaggio che lo
stilista ha voluto riservare all’Italia,
facendo proiettare durante il suo
“show’ suggestive immagini delle
principali bellezze artistiche e paesaggistiche del nostro paese, accompagnate dall’esecuzione del famoso
brano “Con te partirò”, eseguito da
una soprano locale anch’essa legata
all’Italia dove ha trascorso alcuni
periodi di studio.
Si è trattato sicuramente della sfilata
che maggiormente ha impressionato
il pubblico presente, mantenendo
alto il nome dell’Italian Style in un
settore, quello della moda e dell’alta moda, nel quale l’Italia è protagonista riconosciuto di assoluto
valore nel mondo.
La manifestazione, che conferma senz’altro il grande potenziale di sviluppo del settore per la capitale giordana, ha dunque assicurato un forte ritorno di immagine per l’Italia: la stessa Ambasciata ha
partecipato attivamente garantendo un sostegno logistico - organizzativo e “sponsorizzando” con il
proprio patrocino sia lo show di Taslaq, sia quello del “Garment Design Training Services
Center” (G.S.C.), centro di formazione e servizi per lo sviluppo delle PMI nel settore tessile e abbigliamento in Giordania.
Istituito dal 2009 grazie ai fondi donati dalla nostra Cooperazione allo Sviluppo, per un importo di
3,5 milioni di euro, il centro sta portando avanti il progetto triennale JModa, in collaborazione con il
consorzio italiano Fineurop e con il partner locale Jordan Enterprise Development Corporation
(JEDCO - ente semigovernativo preposto allo sviluppo delle PMI).
Il successo del programma è sancito dalla recente decisione del noto Istituto di Moda Burgo, accademia milanese per la moda, di aprire una propria filiale presso il centro GSC di Amman nei primi
mesi del 2012. La partecipazione alla Fashion Week del G.S.C., anche in veste di sponsor, ha permesso a tre giovani stiliste locali, formatesi in Italia o che hanno usufruito di formatori italiani, di presentare per la prima volta le loro collezioni in una importante “kermesse”.
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Commerciale
AZIENDE ITALIANE DEL SETTORE FERROVIARIO
IN MISSIONE AD AMMAN
(29 APRILE 2012)
Un gruppo di otto
aziende italiane specializzate nel settore ferroviario ha effettuato una missione ad Amman lo scorso 29 aprile, con lo scopo di presentare alle autorità giordane
una proposta di esecuzione del progetto di ferrovia leggera Amman-Zarqa.
Le aziende partecipanti, guidate dalla società Blue Group Engineering, hanno tutte tra le proprie referenze importanti progetti di consulenza, progettazione o costruzione di opere civili in Italia e all’estero, soprattutto nel
settore dei trasporti ferroviari. Oltre alla citata Blue Group, il gruppo è
composto da: Pegaso Ingegneria, Shrail S.r.l., BMS Progetti, TEI S.p.a,
Systematica, la Sirti e CLF - Costruzioni Linee Ferroviarie.
Con l’assistenza dell’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata, gli operatori hanno incontrato il Ministro dei Trasporti Alaa Bataineh ed il Segretario
Generale del Ministero, i quali hanno manifestato ampia disponibilità ed
un notevole apprezzamento verso gli operatori italiani, a conferma dell’ottima reputazione di cui le nostre aziende godono in Giordania.
Dopo una sintetica presentazione delle varie aziende del gruppo, gli interlocutori giordani hanno
illustrato anzitutto il “National Railway Project” (uno dei mega progetti su cui le autorità puntano
per il rilancio economico del Regno), per focalizzarsi poi sulla proposta relativa appunto alla linea
leggera che dovrebbe collegare la capitale alla vicina città di Zarqa.
In merito a quest’ultimo progetto, a vari anni dal primo lancio e dopo ben due tentativi di “tender”
naufragati a causa dell’impossibilità degli aggiudicatari di presentare adeguate garanzie finanziarie,
le autorità giordane sembravano voler optare per una soluzione alternativa, quella del collegamento
tra le due città con un sistema di bus veloce (il c.d. “BRT”), per il quale erano stati già avviati alcuni
lavori infrastrutturali, successivamente sospesi. Da quanto emerso nel corso dell’incontro, ad oggi la
soluzione ferroviaria sembra dunque quella con maggiori probabilità di realizzazione.
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Commerciale
La proposta del gruppo italiano, una volta
completato il necessario studio di fattibilità
(soggetto tuttavia ad un riscontro positivo
da parte delle autorità competenti), prevedrebbe una soluzione del tipo “Build Operate and Transfer” (BOT), con un’ipotetica
concessione di 25-30 anni per la gestione del
servizio. La copertura finanziaria del progetto, attualmente stimata intorno ai 350 milioni di dollari (suscettibili di revisione nel corso dello studio), potrebbe essere assicurata
tramite il sostegno di potenziali finanziatori
europei o mediorientali. Un aspetto che renderebbe ulteriormente appetibile la proposta
per la Giordania riguarda la possibile aperConferenza stampa del Gruppo Blue
tura nel Paese di linee di assemblaggio di
treni e ferrovie, con evidenti risvolti positivi
in termini di occupazione, oltre al coinvolgimento di istituzioni universitarie per corsi di formazione
e trasferimento di know-how a ingegneri locali: l’idea sarebbe di creare un’industria nazionale in
grado di competere su scala regionale.
La missione del gruppo si è conclusa con una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio presso un
albergo della città, che ha visto la partecipazione di numerosi giornalisti.
Il Vice Presidente della Blue Group, (Mohammad Eid, imprenditore di nazionalità italo - giordana)
ha svolto una seconda missione ad Amman anche in giugno, per illustrare la proposta anche al nuovo Ministro dei Trasporti, Hashem Al Masaeed, subentrato dallo scorso mese di maggio con l’insediamento del nuovo Governo.
MISSIONE AD AMMAN DEL GRUPPO SIA
(12 GIUGNO 2012)
Lo scorso 12 giugno i rappresentanti del
Gruppo SIA (il Dott. Gian Bruno Mazzi, General Manager ed il Dott. Luigi Paris, Responsabile del settore Business&Development), hanno portato a termine una prima importante
missione ad Amman, realizzata in collaborazione con l’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata, che ha
fornito la propria assistenza nell’organizzazione degli incontri con i selezionati interlocutori istituzionali giordani. SIA - Sistemi Interbancari di Automazione - è una società leader in Europa nei servizi finanziari e nei sistemi di pagamento, in grado di fornire soluzioni tecnologiche e piattaforme
informatizzate ad istituzioni finanziare (pubbliche amministrazioni, istituzioni centrali, circuiti bancari), con particolare riferimento ai settori del “card processing” (trattazione delle carte di credito e
debito), degli incassi e dei pagamenti, dei mercati dei capitali e dei servizi di rete per la connettività
e la messaggistica, fino al controllo delle attività di trading in Borsa svolto dalle competenti istituzioni ad esso deputate.
Il Gruppo SIA, che occupa quasi 1500 dipendenti, opera ormai in circa 30 paesi del mondo con le sue
sei società (oltre alla case madre, le italiane RA Computer e TSP e le compagnie internazionali
SiNSYS in Belgio, Perago in Sud Africa e SIA-Central Europe in Ungheria..
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Commerciale
Nella fase preparatoria della missione, la Banca Centrale giordana (CBJ), l’Amman Stock Exchange
(ASE) e la Jordan Securities Commission (JSC - autorità che controlla e regola il mercato mobiliare),
sono state individuate quali istituzioni potenzialmente interessate ad avvalersi dei servizi di eccellenza proposti dal Gruppo italiano. Gli interlocutori sono stati ovviamente tutti di elevato profilo - a
conferma dell’interesse suscitato dall’expertise del Gruppo - e gli esiti finali della missione sono stati
giudicati più che soddisfacenti.
Il primo e più importante incontro, quello con la Banca Centrale (JCB), è risultato certamente quello
di maggiore rilievo operativo. La riunione, infatti, presieduta dal Vice Governatore Dott. Maher, ha
permesso ai rappresentanti italiani di stabilire un primo fondamentale contatto in vista di possibili
progetti della JCB, che punterebbe a modificare in tempi brevi l’architettura del sistema dei pagamenti, aprendo la strada a possibili opportunità per il Gruppo.
Anche gli incontri tenutisi con ASE e la JSC, cui hanno partecipato i Presidenti di entrambi gli enti,
hanno posto basi incoraggianti per lo sviluppo di collaborazioni future. Benché in questi due casi sia
emersa una certa cautela sulle possibilità di investimenti a breve termine, la missione ha rappresentato per SIA un’ottima occasione per stabilire qualificati contatti e acquisire elementi utili a pianificare la propria strategia in Giordania e, più in generale, nella regione.
INAUGURAZIONE DEL BERLONI STORE
(27 GIUGNO 2012)
Lo scorso 27 giugno è stato inaugurato il primo Berloni Store di Amman, situato in una
prestigiosa location in Mecca Street (presso il
Mithary Center - Building 174), una delle principali arterie della città, con forte vocazione
commerciale. Al classico taglio del nastro ha
partecipato l’Ambasciata d’Italia, sotto il cui
patrocinio si e’ svolta la cerimonia inaugurale.
L’evento, arricchito da uno “showcooking”
realizzato da uno chef che ha preparato una
degustazione di specialità italiane per i numerosi ospiti presenti, ha rappresentato un’occasione ideale per esaltare il connubio “Design &
Food”, felice espressione dell’eccellenza del
Made in Italy nel mondo.
Lo Showroom, aperto già da alcuni mesi dal partner giordano Jehad Aarda, si estende su una superficie di oltre 600 metri quadrati ed ospita le Collezioni Berloni per la CASA: cucine, arredi per la zona giorno e notte, divani, arredi per ufficio.
Ottima la collaborazione instauratasi da alcuni anni tra la società italiana ed il partner locale, che sta
portando avanti con successo un importante investimento finalizzato alla promozione dei prodotti
Berloni sul mercato giordano, che presenta ottime potenzialità per la casa produttrice italiana.
Passione, innovazione e grande tradizione italiana hanno fatto di Berloni un marchio storico nel
mercato nazionale e internazionale delle cucine e degli arredi, caratterizzando da più di 50 anni la
vision della storica azienda pesarese, che grazie al successo raggiunto anche sui mercati internazioni,
distribuendo ormai i propri prodotti in oltre sessanta paesi del mondo, ha raggiunto la struttura di
una holding composta da ben 12 aziende.
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Commerciale
PROGETTO TWINNING NEL SETTORE AGRICOLTURA
PROCEDONO CON SUCCESSO LE ATTIVITA’
PROMOSSE DAL CONSORZIO ITALO-POLACCO
La cerimonia della premiazione delle scuole, con la partecipazione della Principessa Alia Bint AlHussein, del Ministro dell’Agricoltura Ahmad Kattan e del Segretario Generale Radi Tarawneh
Procedono con successo le attività del progetto “Capacity building for the Ministry of Agriculture in the
field of EU third country listing criteria for plants and their fresh products”, tra il consorzio italo-polacco
guidato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) ed il Ministero dell’Agricoltura giordano (MoA). Iniziato nel settembre 2011, il progetto di gemellaggio è ormai giunto a
circa metà del percorso. Tre le componenti di cui si compone: definizione ed attuazione di un sistema di tracciabilità; miglioramento del sistema dei controlli fitosanitari; sviluppo del sistema di assistenza tecnica in agricoltura.
In particolare, in merito alla definizione del sistema di tracciabilità, l’obiettivo e’ quello di creare un
sistema di qualità nazionale per i prodotti agricoli, basato sulla definizione di un quadro normativo
di riferimento e sulla predisposizione di adeguate procedure di controllo e di supervisione, in grado
di assicurare la tutela dei consumatori e di favorire la capacità di esportazione del settore agricolo
giordano.
Al fine quindi di creare un marchio per i prodotti certificati con l’ideazione di un “logo” adatto ad
identificare il sistema, è stata lanciato un concorso tra gli studenti giordani, di età compresa tra 12 e
18 anni, per proporre idee utili alla progettazione del logo stesso. Al concorso, che ha coinvolto così
altre componenti della società e delle istituzioni locali – avendo come obiettivo derivato la sensibilizzazione dei consumatori ad una maggiore attenzione alla qualità dei prodotti alimentari – hanno
partecipato vari Dipartimenti Regionali del Ministero dell’Educazione. Ampia la partecipazione degli studenti all’iniziativa, che ha visto la premiazione di sei lavori (due per ogni categoria di età, che
serviranno da base per la realizzazione del logo). La cerimonia di premiazione, svoltasi nella sede
del Centro Nazionale di Ricerca e Assistenza Tecnica (NCARE – partner locale del progetto), ha avuto il patrocinio della Principessa Alia Bent Al-Hussein, presente insieme al Ministro dell’Agricoltura.
L’Ufficio Commerciale dell’ambasciata ha continuato a seguire e sostenere il progetto, assicurando
la propria presenza all’evento, che ha avuto tra l’altro un’importante copertura nelle due edizioni
serali del telegiornale nazionale.
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Commerciale
Sempre nell’ambito del progetto di gemellaggio, a fine maggio si e’ svolta la prima di una serie di
visite di studio programmate in Italia, che ha visto la partecipazione del Segretario Generale e di alti
funzionari del Ministero dell’Agricoltura giordano, con lo svolgimento di varie riunioni presso il
MiPAAF a Roma e presso la Regione Lombardia.
Di particolare importanza e’ stato l’incontro del Sottosegretario Franco Braga con la delegazione
giordana, durante il quale sono state illustrate le varie attività portate avanti con i partner locali e
sono state valutate ulteriori future possibilità di collaborazione.
Il progetto in questione, che sta registrando favorevoli apprezzamenti da parte degli interlocutori
locali e che si dovrebbe concludere nel marzo 2013, prevede ancora numerose iniziative di formazione nei confronti di tecnici ed agricoltori giordani in varie aree del Paese, focalizzate principalmente
sui sistemi di tracciabilità e sul controllo di qualità, sui metodi di conservazione dei prodotti ortofrutticoli, e sulle strategie e metodologie di promozione e marketing, volte a sviluppare soprattutto
la capacità di esportazione del settore verso il mercato europeo, ambito nel quale aziende italiane
potrebbe giocare un ruolo importante e trovare interessanti spazi di cooperazione commerciale.
MISSIONE DI OPERATORI GIORDANI IN VISITA ALLA:
Slow Sea Land Forum sul Slow Food e il Pescato – Mazara del Vallo
(8-10 giugno 2012)
La Regione Siciliana e Slow Food insieme al Comune di Mazara del Vallo, all’ICE ed al Distretto
Produttivo della Pesca hanno organizzato nel centro storico di Mazara del Vallo la I edizione di
Slow Sea Land (www.slowsealand.it), una manifestazione interamente dedicata alla valorizzazione del Pescato di Sicilia e al contempo alle principali produzioni agroalimentari che contraddistinguono il bacino del Mediterraneo.
L’evento, arricchito dalle peculiari finalità perseguite da Slow Food, è una vetrina espositiva per le
produzioni di qualità tesa non soltanto alla promozione di prodotti agroalimentari quali olio, vino,
cereali, ortofrutta, agrumi etc., ma soprattutto è orientata alla valorizzazione del pescato di Sicilia e
del Mediterraneo con le sue eccellenti proprietà organolettiche e nutritive.
Lo scopo dell’evento è quello di promuovere insieme ai prodotti mediterranei, il dialogo e le relazioni interculturali attraverso mercati di strada, dibattiti, seminari, musica, spettacoli, incontri fra
uomini e donne provenienti dal Mediterraneo ed oltre.
Per la Giordania, hanno preso parte 4 operatori del settore agricolo ( 2 funzionari del Ministero
dell'Agricoltura e 2 del settore privato tra cui il presidente dell'Associazione dei Exportatori e Produttori di Ortofrutticoli)
L’iniziativa rientra nel programma promozionale 2010 Progetto 111 – Convenzione 2010 ICE –
Regione Sicilia—DIP.TO Interventi per la Pesca.
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Commerciale
RIPRESA DEL PROGETTO DI
CREAZIONE DI UN CENTRO TECNOLGICO PER L'INDUSTRIA
DELLA PLASTICA.
Su richiesta da parte giordana sono stati riattivati i contatti con gli interlocutori locali per il Progetto
di creazione di un Centro Tecnologico per l'industria della plastica in Giordania nel quadro di un’
azione congiunta Agenzia – Ex ICE e Assocomaplast con la Jordan Chamber of Industry e la
University of Jordan. Il Centro dovrebbe operare con tecnologie e macchinari italiani, ed eseguire
controlli di qualità e attività di formazione.
MISSIONE OPERATORI AL FLORMART 2012:
PADOVA 13-15 SETTEMBRE 2012
L'Agenzia Ex ICE sta organizzando una missione di operatori del settore in collaborazione con l'Ente
Fiera Padova Fiere.
Per l'edizione 2012 Padova Fiere ha proposto di invitare una delegazione di 2 operatori giordani per
visitare la manifestazione.
La tipologia dei delegati richiesti è da ricercarsi tra grossisti, proprietari di garden centers, acquirenti
sia di prodotto florovivaistico che di articoli ed attrezzature per il florovivaismo ed il giardinaggio,
nonchè presidenti e/o direttori di associazioni florovivaistiche.
La consolidata collaborazione con l'Ente Fiera prevede che ICE copra i costi dei biglietti aerei, mentre Padova Fiere copra il soggiorno dei delegati (vitto e alloggio) per 3 giorni (IN 12 settembre - OUT
15 settembre), oltre ai transfer da e per aeroporto e hotel-fiera e all'assistenza linguistica.
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Culturale
AL QUSAYR AMRA, L’ÉQUIPE DELL’ISCR-MIBAC RIPORTA ALLA LUCE
L’ISCRIZIONE CON IL NOME DEL PRINCIPE CHE AVREBBE
COMMISSIONATO LA COSTRUZIONE DEL CASTELLO
La stampa giordana ha conferito ampia enfasi all’eccezionale scoperta (“landmark discovery”) effettuata dall’équipe dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali (MiBAC) presso il sito del Qusayr Amra, il castello
giordano inserito dal 1985 nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. I lavori di restauro del team italiano hanno infatti riportato alla
luce l’iscrizione con il nome del principe che avrebbe commissionato
la costruzione del castello, corte e riserva di caccia dei principi e califfi della dinastia omayyade:
“Oh Dio! Rendi virtuoso Walid Ibn Yazid ”.
Il rinvenimento dell’iscrizione riveste una straordinaria importanza
innanzitutto sul piano storico-artistico.
Testimoniando l’identità dell’immagine figurativa a guisa di un vero
e proprio “ritratto”, essa costituisce infatti un elemento di straordinaria unicità nell’ambito dell’arte islamica.
Inoltre, essa consente di acquisire una serie di indicazioni sul sito,
che non era stato ancora possibile chiarire, come la precisa periodizzazione della sua costruzione. Il fatto che nell’iscrizione non figurino
espressioni tipicamente usate per i califfi omayyadi (come “servo di
Dio” o “principe dei credenti”) sta ad indicare che il Qusayr Amra
sarebbe stato commissionato quando Walid non era ancora divenuto
califfo e dunque nel corso del califfato del suo predecessore Hisham
Al Malik, tra il 723 e il 743 d.c.
Il rinvenimento dell’iscrizione consente di fugare ogni dubbio residuo circa il legame del Qusayr Amra con i rappresentanti della dinastia omayyade, che alcuni storici avevano a lungo contestato per via
delle scene di piacere raffigurate sulle pareti del sito, ritenendo impossibile che esse fossero state commissionate dai califfi islamici.
Affresco raffigurante uno
scriba
Oltre al significato storico e artistico, la scoperta conferma l’elevatissimo profilo dell’expertise dell’équipe dell’ISCR, che sta riportando
eccezionali risultati pur trovandosi ad operare in condizioni tecniche
particolarmente impegnative. All’avvio dei lavori il sito versava infatti in un grave stato di conservazione, causato principalmente dalle
infiltrazioni d’acqua e dal vandalismo. Inoltre, le precedenti attività
di restauro, condotte con tecniche e materiali legati alle scarse conoscenze tecniche del tempo, avevano profondamente alterato le immagini dei dipinti, talora con ridipinture ed interpretazioni che il team
dell’ISCR sta lentamente rimuovendo per riportare alla luce i tratti
originari.
Come il lettore ricorderà, nel 2007 il World Monument Fund e il Ministero italiano dei Beni e delle Attività Culturali avevano prontamente risposto all’appello lanciato dal Dipartimento delle Antichità
giordane per reperire i fondi necessari alle attività di restauro dello
splendido sito, iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
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Culturale
Il primo accordo di collaborazione tra il
Dipartimento delle Antichità giordano e
l’ISCR, formalizzato il 7 ottobre 2010, ha
consentito la realizzazione, da parte dell’Istituto italiano, di attività di formazione per otto operatori giordani e l’avvio
dei primi interventi, mirati a preservare e
stabilizzare gli affreschi, restaurare i dipinti e mettere in sicurezza le precarie
strutture esterne del sito.
Lo scorso 15 marzo l’accordo del 2010 è
stato rinnovato con la definizione delle
successive aree oggetto di intervento, la
predisposizione di un “management
plan” per la tutela e lo studio dell’intero
sito archeologico, nonché l’organizzazione di corsi di formazione per i restauratori giordani in Italia. Le attività della
seconda campagna di restauro si sono
concluse il 22 giugno scorso, riportando
alla luce i colori e le immagini di straordinaria bellezza dei dipinti murali, che La parete centrale del castello
erano stati a lungo occultati dall’incuria
del tempo, dai fattori ambientali e umani
e dai precedenti interventi di restauro.
L’elevatissimo profilo scientifico dell’iniziativa, il capitale costruito
in termini di collaborazioni bilaterali e valorizzazione dell’eccellenza italiana nel settore, attribuiscono senza dubbio un rilievo centrale
al progetto nelle relazioni culturali tra i due Paesi e un carattere
prioritario al completamento dei lavori.
L’iscrizione rinvenuta dagli archeologi italiani
La parete sud del castello
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Culturale
GLI ARCHEOLOGI ITALIANI DELL’UNIVERSITA’ “LA SAPIENZA”
SCOPRONO
LA CITTÀ DELLE ASCE DI RAME
Veduta generale da nord del sito di Khirbet al-Batrawy con il tratto restaurato delle mura e la porta urbica, dopo i lavori della VIII campagna di scavi e restauri (2012).
La Missione archeologica in Giordania dell’Università di Roma “La Sapienza”, sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri dal 2005, ha portato avanti lo scavo dell’antica città di Batrawy, una rocca
fortificata risalente al 3000 a.C. Eretta in posizione dominante sul guado del fiume Zarqa (presso
l’omonima città moderna) a controllo delle carovaniere che risalivano dalla Penisola arabica alla Mesopotamia e alla Siria e scendevano nella Valle del Giordano, Batrawy appare come la prima e più
antica città-stato della Giordania.
I ritrovamenti mostrano un centro fiorente, capace di importare oggetti metallici (di rame) di pregio
per l’epoca, simboli della ricchezza economica e del potere dell’istituzione politica che li deteneva. Il
Palazzo Reale, eretto subito all’interno della porta urbica protetta da monumentali fortificazioni (con
torri e tripla linea difensiva) era composto da diversi padiglioni e ha restituito una grande quantità
di reperti in stato di conservazione straordinario. Questo è dovuto al fatto che la città cessò di vivere
improvvisamente a causa di un violentissimo incendio, probabilmente a seguito di un attacco nemico, portato attorno al 2300 a.C.
Oltre a decine di vasi da conservazione, tra i quali spiccano i grandi pithoi per l’orzo, alcuni dipinti,
sono di grande significato le cinque asce e la punta di pugnale di rame ritrovati nella sala a pilastri
assieme ad una zampa di orso, probabilmente appartenuta ad una pelle utilizzata come manto o
come tappeto. Lo stesso grande vano ha restituito dei vasi decorati con figure di serpente e scorpione. Gli ambienti adiacenti invece, si distinguevano uno per la presenza dei torni da vasaio in basalto
(dischi che rappresentarono una straordinaria innovazione tecnologica introdotta dall’ambiente palatino nella società dell’epoca), l’altro per la grande quantità di reperti d’osso riferibili al mondo femminile: spilloni, aghi, spolette per tessitura, ma soprattutto una straordinaria collana a quattro fili di
634 perle, costituita con fili e vaghi di rame, corniola, osso, ametista, cristallo di rocca, giadeite, fritta,
conchiglia. Il ritrovamento di alcuni oggetti egittizzanti, un “Lotus Vase” e una paletta di scisto, ha
inoltre rafforzato l’immagine di un centro urbano capace di intessere contatti a lunga distanza fino
all’Egitto delle prime dinastie faraoniche.
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Culturale
I resti di ossa animali ritrovati hanno
rivelato che le carovane erano costituite da asini, mentre gli onagri, una
specie diffusa nel deserto come mostrano i famosi affreschi omayyadi di
Qusayr ‘Amra erano cacciati e tenuti
come animali pregiati per personaggi
di alto rango.
La scoperta italiana della città di Batrawy, ignota fino al 2004, inserisce
definitivamente, come ha affermato il
decano degli archeologi giordani, il
Khirbet al-Batrawy: la tripla linea di fortificazioni del BronProf. Zeidan Kafafi, la Giordania tra
zo Antico II-III (3000-2300 BC) sul lato settentrionale del
le civiltà urbane dell’Età del Bronzo
sito, da nord-ovest; da sud a nord: il Muro Interno Principale
del Vicino Oriente antico.
(sullo sfondo) con la Torre T.830, il Muro Mediano W.155, e il
Muro Esterno W.827.
E conferma, ancora una volta, il rilievo della missione degli archeologi della Sapienza per lo sviluppo delle collaborazioni bilaterali nel settore, testimoniato anche dal forte apprezzamento di cui i nostri operatori godono presso le autorità locali. L’impegno profuso da lunghi anni per fare conoscere mediante le numerose pubblicazioni e iniziative - l’importanza del sito, rappresenta infatti uno dei
contributi più preziosi che gli operatori italiani hanno assicurato per valorizzare l’unicità dei tesori
archeologici del Regno hashemita.
Khirbet al-Batrawy: veduta generale del Palazzo Reale di Batrawy (“Palazzo delle asce di rame”),
da nord-ovest; in primo piano, la Sala a Pilastri L.1040.
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Culturale
Beni e oggetti di lusso accumulati nella Sala a Pilastri L.1040: grandi contenitori ceramici per
liquidi e granaglie, giare metalliche, giare con decorazioni applicate di serpenti e scorpioni,
brocche in ceramica rossa ingubbiata e lustrata, brocchette in ceramica nera lustrata, coppette
e altri vasi miniaturistici, vasi cerimoniali, ossi animali lavorati, e, infine, il tornio da vasaio.
Le cinque asce di rame
rinvenute nel 2010-2011 nel
Palazzo Reale di Khirbet
al-Batrawy
Khirbet al-Batrawy, “Palazzo delle asce di
rame”: la collana a quattro fili in ametista,
corniola, cristallo di rocca, quarzo, fritta,
ossa e conchiglie, rinvenuta nella Sala L.1110
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Culturale
MINITOUR ORGANIZZATO DALLA DELEGAZIONE DELL’UE PER
PROMUOVERE LO STUDIO NEGLI ATENEI EUROPEI
Per il secondo anno consecutivo, l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata e il Comitato della Dante Alighieri hanno preso parte al minitour organizzato dalla delegazione europea per promuovere lo studio in Europa e lanciare il nuovo bando del programma Erasmus Mundi nei principali atenei pubblici del Regno hashemita. La coordinatrice del settore Studio-in-Italia del comitato SDA, dott.ssa Marta Ghezzi, e le collaboratrici dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata Dott.sse Teresa Spadaro e Alessia
Rizzello hanno fornito supporto agli studenti alle prese con la scelta del corso più appropriato per il
completamento della formazione accademica in Italia, sulle opportunità di borse di studio offerte sia
dai singoli Atenei sia dal Ministero degli Affari Esteri italiano (v. l’articolo dedicato, più avanti),
nonché delucidazioni circa il sistema universitario del nostro Paese.
Nel corso dell’incontro, l’Unione Europea ha presentato la propria incisiva azione per aumentare i
fondi del programma Erasmus Mundi, che mira a rispondere all’esigenza di mobilità universitaria
nata anche dopo le recenti vicende politiche dei paesi arabi.
L’appuntamento è al prossimo autunno per un nuovo giro di visite alla University of Jordan e alle
Università JUST, AL BALQA e HASHEMITE.
L’AMBASCIATA PARTECIPA ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE
DELLA BRIGHTER HORIZONS ACADEMY
(AMMAN, 22 MAGGIO)
L’Ufficio Culturale dell’Ambasciata d’Italia ha prestato la propria collaborazione per la realizzazione
della manifestazione dedicata all’Italia nel quadro
della giornata internazionale organizzata dalla Brighter Horizons Academy il 22 maggio scorso, che
forma studenti della fascia di età compresa fra i 6 e
i 17 anni. Il successo dell’evento è stato confermato
dall’impegno profuso dagli insegnanti e dagli studenti, che hanno predisposto un ricco programma
di danze tradizionali, brevi performance teatrali e
musicali ponendo particolare cura nella scelta dei
costumi e delle musiche. Gli spettacoli organizzati, in cui i ragazzi sono stati i maggiori protagonisti,
si sono succeduti per l’intera presso la sede centrale della stessa scuola. A completare la presentazione, sono stati allestiti stand con bandiere, simboli, carte geografiche nonché pietanze e bevande
tipiche da offrire al pubblico. L’iniziativa rappresenta la seconda, dopo quella realizzata presso la
Hasamiah International School il 15 marzo scorso, ideata per sostenere la promozione del nostro
Paese nelle scuole giordane e stabilire gli opportuni contatti con l’obiettivo di realizzare possibili
progetti comuni nel campo della diffusione della lingua.
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Culturale
LE BORSE DISTUDIO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI
E S T E R I P E R L’A N NO ACC A D E M I C O 2 0 1 2 – 2 0 1 3
Per l′anno accademico 2012-2013, il Ministero degli Affari Esteri offre agli studenti giordani borse di
studio di 36 mensilità di 700 euro l’una.
A seguito della presentazione delle candidature “on line”, il cui termine è scaduto l’11 giugno 2012,
ha avuto inizio la procedura di controllo delle 25 richieste pervenute. La selezione definitiva degli
aspiranti borsisti è stata effettuata da un Comitato Misto composto da rappresentanti dell’Ufficio
Culturale dell’Ambasciata e dei Ministeri giordani dell’Istruzione Superiore e del Piano e della Cooperazione Internazionale, che ha assegnato le borse di studio a cinque cittadini giordani.
Nel settore umanistico, tre studenti potranno seguire rispettivamente un corso di Dottorato in Culture e Letterature Comparate, un corso di Dottorato in Scienze Filologiche, linguistiche e letterarie
(Dipartimento di italianistica) e un corso di lingua italiana di tre mesi. Nel campo scientifico invece,
due studenti potranno proseguire un corso di Dottorato in Scienze e Biotecnologie Agrarie e un Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni. La procedura è attualmente in corso
di perfezionamento presso il Ministero degli Affari Esteri.
Il periodo di fruizione della borsa è limitato all’anno accademico 2012-2013 e ha una durata massima
di 9 mesi, a partire da gennaio 2013.
Le borse di studio sono uno degli strumenti più preziosi dell’attività di promozione culturale dell’Ambasciata e vengono concesse per svolgere studi e/o ricerche presso le seguenti istituzioni statali o
legalmente riconosciute:
•Università degli Studi, Istituti Universitari e Politecnici;
•Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale;
•Istituti di Restauro;
•Scuola Nazionale di Cinema;
•Centri o Laboratori di Ricerca, Biblioteche, Archivi e Musei italiani che abbiano accordi con Istituzioni universitarie e post-universitarie straniere cui il candidato deve essere obbligatoriamente iscritto o che offrano collaborazione istituzionale a studiosi o ricercatori stranieri tramite Supervisori appositamente designati.
LE BORSE DI STUDIO DELL’UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA
Anche quest’anno l’Università per Stranieri di Perugia
ha destinato due borse di studio di un mese per corsi di
lingua e cultura italiana a due studenti giordani.
L’Università ha demandato la raccolta e la selezione delle due candidature rispettivamente all’Ambasciata d’Italia e alla University of Jordan, con cui l’Ateneo italiano
ha sviluppato contatti e collaborazioni interuniversitarie
dal febbraio 2011.
I borsisti inizieranno il corso il 1° agosto 2012.
Per informazioni:
Università per Stranieri di Perugia
Servizio borse di studio
Tel.: +0039 075 5746285,227 Fax: +0039 075 5746227
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Cultura
GIORNATE DEDICATE ALLA LINGUA E
CULTURA ITALIANE
ALL’UNIVERSITA’ PHILADELPHIA E
DI GIORDANIA
Nella giornata di giovedì 5 Aprile 2012 si è tenuta
presso la Philadelphia University di Amman la prima
“Giornata della Lingua e della Cultura Italiane”, organizzata dalla prof.ssa Caterina Tosi, docente di lingua italiana presso la stessa Università.
Fitto il programma di incontri e di eventi, che si sono susseguiti per tutta la mattinata tra il teatro
della Facoltà di Scienze Infermieristiche e il Centro di Lingue, con la partecipazione degli studenti e
del corpo docente dell'ateneo giordano.
I lavori si sono aperti con l'intervento della
Vice Presidente della Società Dante Alighieri, dott.ssa Suzan Ghawi, incentrato su
un’efficace presentazione delle attività del
comitato.
A seguire, la dott.ssa Grazia De Martino ha
illustrato la sua relazione Italian Small and
Medium Enterprises: challenges and barriers of
internationalization of Southern Italian
Brands, che ha toccato aspetti economici e
sociali del nostro paese. La conferenza si è
quindi conclusa con il contributo della
dott.ssa Francesca Novelli, dal tema Italy: a
journey through its history, art and culture
Nella foto da sinistra, la Vice Presidente del comitato, che ha descritto con precisione e puntualità
dott.ssa Suzan Ghawi, la prof.ssa Caterina Tosi e la
bellezze e specificità del panorama artistico
dott.ssa Grazia De Martino
e culturale italiano, ieri e oggi.
Durante l'intera manifestazione sono state offerte
agli studenti informazioni e notizie relative alle
opportunità di studio presso Università e Istituti
italiani, al sistema universitario del nostro Paese
e ai corsi di lingua e cultura estivi in Italia. La
Philadelphia University è stato il primo ateneo
privato in Giordania ad introdurre lo studio dell’italiano sin dall’a.a. 2003/2004 con grande successo di iscritti. Lo studio dell’idioma italico è
orientato ad offrire uno strumento professionale
agli studenti della facoltà di Turismo, un settore
in espansione grazie all’intenso flusso di turisti
che visitano la Giordania, in particolare Petra.
La Presidente Prof.ssa Maria Rosaria Papa e la Si è passati da un corso di soli 29 studenti il priVicepresidente Suzanne Ghawi durante la presen- mo anno di insegnamento della lingua fino a ragtazione alla UJ.
giungere 180 iscritti nel 2011 e si prevede un ulteriore incremento per il prossimo anno.
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Culturale
La seconda giornata si è svolta presso la University of Jordan , dove rappresentanti della “Dante Alighieri" hanno incontrato i docenti e gli studenti del Dipartimento di italiano. La Presidente, prof.ssa
Maria Rosaria Papa, e la Vice Presidente prof.ssa Suzanne Ghawi hanno illustrato le attività del comitato SDA, evidenziando le peculiarità che distinguono lo studio dell’italiano nel mondo e in Giordania. A conclusione della presentazione, gli studenti sono stati coinvolti in simpatico quiz sull’Italia. In palio corsi gratuiti presso il comitato, pizza per 4, una torta e tessere annuali alla biblioteca
della Dante. Il responsabile del dipartimento di italiano, prof. Yazeed Hammouri, ha auspicato ulteriori momenti di incontro che rinnovano la collaborazione tra due istituzioni che lavorano per lo
stesso obiettivo.
La giornata si è chiusa con l’impegno a esaminare, con l’avvio del nuovo anno accademico, attività
di promozione della lingua presso le altre facoltà dell’ateneo ammanita. Per gli studenti di italiano,
le docenti della Dante si sono offerte di organizzare un club di conversazione presso l’angolo d’Italia
dell’università e la possibilità per le neolaureate di effettuare periodi di tirocinio didattico presso il
comitato. L’italiano viene insegnato alla Jordan University da più di 15 anni, e registra un numero di
circa 700 allievi all’anno.
DIDATTICA: CAFFE’ LINGUISTICO E CORSI
LE ATTIVITA’ DELLA SOCIETA’ DANTE
ALIGHIERI-COMITATO DI AMMAN
DIDATTICA: CAFFE’ LINGUISTICO E
CORSI
In ambito didattico, tante le nuove proposte.
Dal mese di aprile u.s. è stato avviato un programma di incontri dal titolo “Caffè Linguistico”, che ha coinvolto gli studenti del comitato in stimolanti situazioni per la pratica
della lingua guidati a turno dalle diverse insegnanti del comitato. Una telefonata con
skype in Italia per chiedere informazioni sugli spettacoli, una discussione sull’incerto
futuro dei giovani che si affacciano al mondo
del lavoro, la realizzazione di un programma
a Radio Dante, uno scambio di opinione sugli
usi e costumi con italiani che vivono all’estero. Esperienze di Tandem Linguistico in abbinamento con gli studenti di arabo del comitato.
Conclusa la sessione di primavera con la tornata del corso di arabo dialettale che riscuote sempre
più interesse da parte degli espatriati che lavorano ad Amman e che sarà riproposto a settembre, il
comitato si prepara ai corsi estivi, incentrati soprattutto sulle classi di conversazione che aiutano a
potenziare la competenza orale, per esercitarsi ad un uso spontaneo e fluido della lingua.
Chiuso l’anno scolastico del corso integrativo di lingua italiana (ex legge 153/71) rivolto ai bambini
italofoni. I corsi istituiti e coordinati direttamente dall'Ambasciata italiana ad Amman dall'a.s. 94/95
fino a 2005, con la nascita del comitato SDA di Amman nel 2005, sono stati realizzati attraverso una
collaborazione tra la rappresentanza diplomatica italiana e la SDA. Infine dal 2009, la Dante Alighieri è stata riconosciuta ente gestore e riceve un contributo annuale dal Ministeri degli Affari Esteri. Il
corso, istituito per soddisfare una reale esigenza della comunità italiana residente ad Amman, consente agli studenti di arricchire la propria conoscenza del paese di origine, attraverso un percorso di
studio della lingua e della cultura italiana (con materie come la geografia, la storia e la letteratura
italiana) volto altresì all'acquisizione delle competenze linguistiche di base. Quest’anno hanno partecipato 26 bambini, distribuiti dalla prima classe delle elementari alla terza della media. L’anno scolastico appena conclusosi ha visto la realizzazione di una nutrita serie di attività extracurriculari,
una tra tutte la significativa esperienza del laboratorio teatrale con la messa in scena dell’opera di
Carlo Collodi “Le avventure di Pinocchio”.
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Culturale
Particolarmente dinamica anche l’attività formativa dei docenti. Il comitato ha ospitato due
tirocinanti, la dott.ssa Teresa Spadaro, che ha
effettuato 150 ore circa di tirocinio necessario
all’acquisizione del diploma Ditals e la sig.ra
Ashwaq Shaheen, neolaurenda in italiano
presso la University of Jordan, cha assistito al
corso per principianti. Una delle docenti, la
prof.ssa Maria Gabriella Biondini ha preso parte al XXV corso di aggiornamento PLIDA organizzato dalla sede centrale a Roma dal 2 al 6
maggio u.s., dal titolo “L’italiano in gioco. Imparare giocando: la didattica ludica nelle classi
di L2/LS”. Infine, per il secondo anno consecutivo, la prof.ssa Serena Bernardi, specializzata nella
didattica dell’italiano agli stranieri, ha tenuto una lezione ai docenti dell’Istituto Goethe di Amman
durante il seminario di formazione organizzato dall’istituto tedesco per i propri insegnanti. Il riconoscimento alla professionalità delle docenti del comitato si completa con gli incarichi ricevuti dalle
istituzioni scolastiche locali e straniere, come esaminatrici negli esami di lingua italiana per il britannico IGSE-Edexcel e francese Baccalauréat.
ATTIVITA’ CULTURALE
Cinema Italiano. I prossimi appuntamenti con il nuovo cinema italiano programmati dal Comitato
Dante sono per l’11 luglio, con “LA PASSIONE” di Carlo Mazzacurati e con Silvio Orlando del 2009,
intreccio di frustrazioni e successi di un regista cinquantenne, ex promessa del cinema. Seguono le
proiezioni del 28 agosto, con l’esilarante commedia “BENVENUTI AL SUD”, protagonista Claudio
Bisio, del regista Luca Miniero, e del 12 settembre, con il drammatico racconto dell’attentato di Nassirya, “20 SIGARETTE”, di Aureliano Amadei, del 2010. Le proiezioni si tengono all’Hussein Cultural Center, in Ras El Ein, con inizio alle 19.00.
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO. Il
26 maggio scorso Pinocchio ha festeggiato 129 anni! Per ricordare la storia
del burattino più letto e tradotto nel
mondo, il comitato di Amman ha messo in scena “Ma questa è un’altra storia.... Le Avventure di Pinocchio”.
Lo spettacolo ha visto il debutto del
gruppo di teatro amatoriale del comitato SDA. I novelli attori hanno ricevuto gli applausi entusiasti di un folto
pubblico, tra cui gran parte della comunità italofona di Amman.
Al progetto, lanciato all’apertura dei
corsi integrativi ex Legge 153/71 nel
mese di ottobre 2011, hanno aderito bambini italiani, studenti dei corsi di lingua per adulti e insegnanti. Il gruppo si è poi arricchito della collaborazione di genitori e amici che hanno dato un contributo importante all’allestimento dello spettacolo, con la preparazione delle scene e dei costumi da
parte delle sig.re Manuela e Monica Rossi. Determinante il lavoro del regista, il maestro Massimo
Riccardi, che si è prestato con benevolenza a capitanare il gruppo, assistito da Salman Alawamleh,
giovane regista giordano e studente presso il comitato. Il risultato: un divertente e dinamico racconto delle avventure del personaggio di Collodi.
Ha chiuso la rappresentazione il coro dei bambini della III elementare del locale Collegio De La Salle, che ha ospitato l’evento, preparati dall’insegnante di musica e decano della scuola Padre Paolino
Ercolani. Hanno cantato il famoso motivo “Lettera a Pinocchio”.
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Culturale
CONCORSO DI TRADUZIONE INTITOLATO ALLO SCRITTORE GIORDANO ISSA NAURI
Alla fine di aprile sono stati annunciati i vincitori della II edizione del concorso di traduzione
“Esercizi di stile dedicati a Issa Nauri” intitolato all’illustre italianista giordano. Istituito in collaborazione con l’ambasciata d’Italia e la famiglia Nauri, in occasione della settimana della lingua italiana nel 2010, il premio intende promuovere la traduzione letteraria tra i giovani giordani, con l'obiettivo di dare continuità allo scambio intellettuale e culturale fra la Giordania e l'Italia, e gratificare
l'impegno di tanti studenti che apprendono il nostro idioma con tanta dedizione. I partecipanti della
seconda edizione hanno lavorato alla traduzione dall’italiano all’arabo di un articolo di Ilvo Diamanti. La commissione giudicatrice composta dal fratello dello scrittore, Ghazi nauri, dal prof. Mahmud Jaran, docente di italiano della UJ e dalla prof.ssa Suzanne Ghawi, hanno assegnato i premi
come segue: 1° posto, Sara Al-Shafie; 2° Jad Al Haq Oubeidat; 3° a parimerito Shahira Al Esawi e
Tahani Al Saadi.
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Servizi al pubblico
FIRMA DELL’ACCORDO CON LA VFS GLOBAL PER
L’ESTERNALIZZAZIONE DI ALCUNE ATTIVITÀ RELATIVE AI VISTI
L’Ambasciatore Francesco Fransoni ed il Chief Operating Officer per il Medio Oriente e l’Africa
della VFS Global, Paul Vijayakumar, durante la breve cerimonia di firma presso l’Ambasciata.
L’11 giugno 2011 si è svolta presso l’Ambasciata una breve cerimonia per la firma dell’accordo con
la società VFS Global per l’esternalizzazione di alcune attività relative alla ricezione delle domande di visto, inclusa l’acquisizione di dati biometrici (impronte digitali ed immagine del volto) diventata obbligatoria anche in Giordania dallo scorso 10 maggio.
La VFS Global è una società leader a livello mondiale nel settore dell’outsourcing visti con 526 centri per la ricezione delle domande di visto (VAC, Visa Application Centre) sparsi in 63 paesi. Forniscono servizi relativi ai visti per 37 Paesi, tra cui parecchi Stati membri dell’Unione Europea appartenenti allo Spazio Schengen, compresa l’Italia. In Giordania, hanno recentemente aperto un
VAC per la Spagna, e da tempo si occupano della ricezione delle domande di visto per conto di
Emirati Arabi Uniti ed India.
L’accordo con l’Ambasciata italiana in Amman prevede che la VFS allestisca un “Visa Application
Centre” dedicato all’Italia, al quale i richiedenti visto si potranno rivolgere, dietro pagamento di
una tariffa, per presentare la domanda di visto, sottoporsi all’acquisizione dei dati biometrici, controllare a che punto è la trattazione della medesima, e ritirare il passaporto una volta completata la
procedura. La VFS metterà a disposizione anche un Call Centre cui rivolgersi per avere informazioni circa la procedura di presentazione delle domande di visto e creerà un sito web dedicato.
Il ricorso al “Visa Application Centre” resta comunque facoltativo ed il richiedente visto ha sempre la possibilità di rivolgersi direttamente all’Ambasciata, che mantiene in via esclusiva la responsabilità di ogni decisione circa l’emissione o meno del visto.
L’ “oursourcing” di una parte delle attività relative alla procedura di rilascio dei visti dovrebbe
contribuire a snellire e rendere più efficiente la procedura, evitando la formazione di lunghe code
di persone in attesa davanti all’Ufficio Visti dell’Ambasciata.
L’apertura al pubblico del “Visa Application Centre” dedicato all’Italia è prevista per il 1 agosto
2012.
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