Servizio Investimenti Luglio 2016

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Servizio Investimenti Luglio 2016
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1. PROSPETTIVA
LUGLIO 2016
1.1. E
E BREXIT
BREXIT FU!
FU! FINE
FINE DELLA
DELLA PAURA
PAURA O
O
1.1.
PAURA
SENZA
FINE?
PAURA SENZA FINE?
cittadini britannici
britannici scelgono
scelgono di
di uscire
uscire dall'Europa
dall'Europa –
–
II cittadini
Illusorio
il
sentiment
"risk-on"
alla
vigilia
Illusorio il sentiment "risk-on" alla vigilia
Già una
una settimana
settimana fa
fa ii barometri
barometri del
del sentiment,
sentiment, sia
sia sul
sul
Già
fronte
dei
sondaggi
di
opinione
che
sui
mercati
finanziari,
fronte dei sondaggi di opinione che sui mercati finanziari,
puntavano in
in direzione
direzione "Brexit"
"Brexit" -- come
come testimoniano,
testimoniano, in
in
puntavano
modo
piuttosto
eloquente,
i
forti
ribassi
sul
mercato
modo piuttosto eloquente, i forti ribassi sul mercato
azionario e
e ilil crollo
crollo del
del rendimento
rendimento del
del Bund
Bund decennale
decennale
azionario
sotto
quota
zero.
Al
clima
di
apprensione
è
poi
seguita
sotto quota zero. Al clima di apprensione è poi seguita
una
rinnovata
fiducia
durante
la
settimana
successiva,
una rinnovata fiducia durante la settimana successiva,
ma alla
alla fine...
fine... ilil grande
grande shock!
shock! Probabilmente
Probabilmente non
non sasama
premo
mai
con
certezza
perché
la
maggioranza
seppur
premo mai con certezza perché la maggioranza - seppur
risicata -- dei
dei cittadini
cittadini britannici
britannici abbia
abbia deciso
deciso di
di voltare
voltare le
le
risicata
spalle
all'Europa;
si
può
dire
che
il
fattore
emotivo
e
lo
spalle all'Europa; si può dire che il fattore emotivo e lo
spirito nazionalista
nazionalista abbiano
abbiano prevalso
prevalso sulla
sulla ragione.
ragione. In
In
spirito
tutto
ciò,
si
è
rivelata
dunque
illusoria
l'intuizione
degli
tutto ciò, si è rivelata dunque illusoria l'intuizione degli
operatori dei
dei mercati
mercati finanziari
finanziari che
che erano
erano entrati
entrati in
in momooperatori
dalità
"risk-on"
poco
prima
della
decisione
finale,
quando
dalità "risk-on" poco prima della decisione finale, quando
gli ultimi
ultimi sondaggi
sondaggi davano
davano in
in vantaggio
vantaggio gli
gli oppositori
oppositori
gli
della
Brexit.
Così
facendo
hanno
infatti
alimentato
una
della Brexit. Così facendo hanno infatti alimentato una
ripresa
degli
asset
rischiosi
e
prese
di
beneficio
sui
beni
ripresa degli asset rischiosi e prese di beneficio sui beni
rifugio quali
quali titoli
titoli di
di Stato
Stato e
e Treasury
Treasury USA,
USA, ma
ma quando
quando le
le
rifugio
Borse
hanno
poi
riaperto
dopo
l'esito
del
referendum,
Borse hanno poi riaperto dopo l'esito del referendum, ii
mercati azionari
azionari e
e del
del credito
credito hanno
hanno segnato
segnato un
un clamoclamomercati
roso
crollo,
accompagnato
da
una
ritirata
in
massa
degli
roso crollo, accompagnato da una ritirata in massa degli
investitori
verso
la
sicurezza
dei
titoli
di
Stato.
Il
rendiinvestitori verso la sicurezza dei titoli di Stato. Il rendimento dei
dei Bund
Bund a
a 10
10 anni
anni ha
ha così
così toccato
toccato un
un nuovo
nuovo
mento
minimo
storico
sotto
il
-0,10%,
mentre
quello
del
Treasuminimo storico sotto il -0,10%, mentre quello del Treasury a
a 10
10 anni
anni si
si è
è avvicinato
avvicinato al
al suo
suo minimo
minimo storico
storico dell'edell'ery
state
2012:
ora
gli
operatori
di
mercato
non
solo
prevestate 2012: ora gli operatori di mercato non solo prevedono un
un taglio
taglio ai
ai tassi
tassi per
per la
la Gran
Gran Bretagna,
Bretagna, ma
ma si
si posiposidono
zionano
anche
in
vista
di
una
soluzione
analoga
da
parte
zionano anche in vista di una soluzione analoga da parte
della Fed.
Fed.
della
timori per
per la
la Brexit
Brexit non
non hanno
hanno innescato,
innescato, ma
ma solsolII timori
tanto
rafforzato
il
trend
rialzista
dei
rendimenti
tanto rafforzato il trend rialzista dei rendimenti
Per quanto
quanto riguarda
riguarda l'andamento
l'andamento dei
dei rendimenti
rendimenti sul
sul
Per
mercato
dei
titoli
di
Stato,
le
preoccupazioni
per
la
mercato dei titoli di Stato, le preoccupazioni per la
"Brexit"
hanno
però
rappresentato
solo
uno
dei
molti
"Brexit" hanno però rappresentato solo uno dei molti
fattori responsabili
responsabili del
del persistente
persistente trend
trend ribassista
ribassista delle
delle
fattori
ultime
settimane.
In
un
contesto
di
scarso
dinamismo
ultime settimane. In un contesto di scarso dinamismo
dell'economia mondiale
mondiale e,
e, soprattutto
soprattutto nell'area
nell'area euro,
euro, di
di
dell'economia
inflazione
tutt'altro
che
propensa
al
rialzo
e
crescenti
inflazione tutt'altro che propensa al rialzo e crescenti
dubbi sulla
sulla prosecuzione
prosecuzione del
del ciclo
ciclo di
di aumento
aumento dei
dei tassi
tassi
dubbi
negli
USA,
con
ogni
probabilità
il
sentiment
nei
confronti
negli USA, con ogni probabilità il sentiment nei confronti
di Bund
Bund e
e Treasury
Treasury sarebbe
sarebbe stato
stato favorevole
favorevole anche
anche
di
senza
il
fattore
"Brexit"
–
che
ha
più
che
altro
intensificasenza il fattore "Brexit" – che ha più che altro intensificato, e
e non
non innescato,
innescato, ilil trend
trend sopra
sopra descritto.
descritto. L'entrata
L'entrata in
in
to,
Curva swap
swap EUR
EUR attuale
attuale con
con forward
forward e
e
Curva
della
LLBW:
previsioni
nettamente
riviste
della LLBW: previsioni nettamente riviste
dopo il
il voto
voto nel
nel Regno
Regno Unito
Unito
dopo
previsioni
previsioni
al
ribasso
al ribasso
motori del
del mercato
mercato obbligazionario
obbligazionario nella
nella settimana
settimana
II motori
corrente:
la
decisione
dei
cittadini
britannici
contro
corrente: la decisione dei cittadini britannici contro
la
permanenza
nell'UE
innesca
una
massiccia
fuga
la permanenza nell'UE innesca una massiccia fuga
verso
la
sicurezza
dei
Bund
e
indebolisce
l'euro
verso la sicurezza dei Bund e indebolisce l'euro
Le conseguenze
conseguenze della
della Brexit:
Brexit: secondo
secondo gli
gli operatori
operatori
Le
di
mercato
esiste
un
35%
di
probabilità
di
taglio ai
ai
di mercato esiste un 35% di probabilità di taglio
tassi
da
parte
della
Fed
entro
settembre
tassi da parte della Fed entro settembre
SERVIZIO INVESTIMENTI
INVESTIMENTI VALARTIS
VALARTIS BANK
BANK || LUGLIO
LUGLIO 2016
2016 || 1
1
SERVIZIO
vigore della "Brexit" – o meglio, l'inizio di un processo di
uscita ancora costellato di incognite e presumibilmente
destinato a protrarsi per anni – potrebbe da un lato alimentare i timori per l'economia mondiale e, dall'altro,
insinuare nel mercato ulteriori dubbi sull'effettiva prosecuzione del ciclo di innalzamento dei tassi negli USA.
Janet Yellen ribadisce ancora una volta la linea
"prudente" della Fed, sottolineando i rischi congiunturali
Questa settimana, nel quadro del suo rapporto semestrale dinanzi al Congresso degli Stati Uniti, la Presidente della Fed Janet Yellen ha rilevato che il rallentamento
nella creazione di posti di lavoro e i livelli ancora sotto
tono delle attività di investimento rappresentano rischi
sostanziali per la congiuntura statunitense. Le ha fatto
eco il FMI, che nella sua analisi sulla congiuntura USA
ha messo in evidenza i rischi attuali e la necessità di
continuare a perseguire una politica monetaria estremamente accomodante. E ora che la "Brexit" ha inasprito la situazione, il FMI potrebbe richiedere ulteriori interventi concertati su scala globale a sostegno dell'economia. Affinché le autorità monetarie statunitensi possano
portare avanti il loro ciclo di politica monetaria restrittiva,
è indispensabile che rientrino i dubbi sulla solidità del
mercato del lavoro prevista per i prossimi mesi. Ma forse
ormai non sarebbe più l'unico requisito necessario, perché la Fed potrebbe comunque decidere di prendere
tempo per attendere i possibili effetti della "Brexit" sulla
congiuntura e sui mercati finanziari.
Ad ogni modo, difficile credere all'ipotesi - diffusasi ultimamente sui mercati - di un taglio ai tassi da parte delle
autorità monetarie USA: secondo il nostro scenario di
base, dopo una fase di forti incertezze le turbolenze sui
mercati potrebbero placarsi e le conseguenze sull'economia reale dovrebbero rimanere per lo più confinate
all'altra sponda dell'Atlantico, per cui la Fed potrebbe
riprendere il suo programma di inasprimento nel primo
trimestre del 2017 - anche se forse "con maggiore cautela" rispetto a quanto previsto finora, ossia con una sola
stretta monetaria nel primo semestre 2017. Già dalla
prossima settimana potrebbero giungere segnali di distensione riguardo alla situazione generale dell'economia statunitense, se i dati sui consumi privati relativi a
maggio dovessero indicare una marcata crescita per il
secondo mese consecutivo e l'indice ISM del settore
manifatturiero dovesse seguire gli indicatori anticipatori
2 | LUGLIO 2016 | SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK
Le conseguenze della Brexit: marcato ampliamento
degli spread nei Paesi periferici a causa della fuga
verso i tradizionali beni rifugio
USA: se l'indice ISM segue gli indicatori anticipatori
regionali, potrebbe in parte attenuare i timori per la
situazione congiunturale!
Eurozona: la stabilizzazione della fiducia dei consumatori a livelli elevati indica che i driver dell'economia interna sono ancora intatti
regionali e segnalare, per la seconda volta di seguito, un
miglioramento del sentiment.
Indicatori in chiaroscuro per l'Eurozona: ancora
solidi i consumi interni, contrastati gli indici PMI
Anche nel Vecchio continente, stando agli ultimi dati
degli indicatori emerge un quadro complessivamente
positivo per quanto riguarda l'andamento economico
generale, pur senza grandi prospettive di ulteriori dinamiche rialziste. L'Indice ZEW delle prospettive congiunturali ha sorpreso in segno positivo nonostante i timori
legati alla Brexit, salendo al livello massimo dall'agosto
2015. Inoltre, il sentiment dei consumatori nell'Eurozona
si è stabilizzato a livelli che lasciano presumere la persistente solidità dei driver dell'economia interna. Qualche
delusione è giunta invece dagli indici PMI relativi a giugno, con il sentiment del settore servizi sorprendentemente al livello minimo dal gennaio 2015. Ad ogni modo,
ora che l'ipotesi "Brexit" si è tramutata in realtà, vi è il
rischio che la situazione congiunturale sprofondi in negativo a causa di un fattore di disturbo esterno. In tal caso
la BCE potrebbe anche decidere di rafforzare la sua
linea già accomodante, dovuta a un'inflazione ostinatamente bassa.
Potenziale di correzione limitato per i rendimenti dei
bund, data la linea accomodante della BCE e l'offerta
netta negativa
La persistente politica espansiva della BCE limita il potenziale di correzione dei rendimenti a lungo termine
nell'area euro in un contesto di attenuazione delle turbolenze legate alla Brexit, e quindi anche il rischio di una
rapida distensione delle pressioni legate alla scarsa
offerta sul mercato dei titoli di Stato - distensione che
potrebbe fare invertire la crescente tendenza al ribasso
dei rendimenti che ha caratterizzato gli scorsi mesi.
Inoltre, date le incertezze per gli sviluppi politici in un
importante Paese dell'Eurozona come la Spagna, dove il
26/06 si tengono le elezioni parlamentari, e con le elezioni presidenziali negli USA sempre più alla porte, il
fattore politico potrebbe ulteriormente stimolare la domanda di tradizionali beni rifugio come i titoli di Stato
tedeschi. Infine, nel corso dell'estate i prezzi dei titoli di
Stato dell'Eurozona saranno ulteriormente sostenuti da
un'offerta netta negativa su tale mercato. Quest'ultima si
preannuncia particolarmente marcata in luglio e agosto e
di fatto esclude, insieme a un andamento stagionale
storicamente positivo, un calo sostenuto dei corsi in
questi due mesi.
Rendimento dei Bund a 10 anni con previsioni
LBBW (vecchie/nuove): rendimento probabilmente
negativo nel corso dell'estate, seguito da un aumento nettamente inferiore rispetto alle previsioni
Rendimento dei Treasury USA a 10 anni con previsioni LBBW (vecchie/nuove): aumento dei rendimenti previsto solo nel 2017, con la ripresa del programma da parte della Fed
SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK | LUGLIO 2016 | 3
Riviste le previsioni sui rendimenti: rendimento del
Bund sotto zero per tutta l'estate…
Per quanto riguarda i titoli di Stato dei Paesi periferici,
l'andamento dell'offerta potrebbe calmare le acque dopo
l'ampliamento degli spread innescato dall'esito del referendum in Gran Bretagna. Tuttavia, in un primo momento i timori di gravi conseguenze negative per l'intera UE
potrebbero limitare il potenziale di contrazione.
Per i Bund a 10 anni, il fattore più determinante sarà la
domanda di beni rifugio, che inizialmente costringerà i
relativi rendimenti a permanere sotto la soglia dello zero.
Nelle prossime settimane non si escludono nuove spinte
ribassiste che potrebbero portare il rendimento a 0,25%. Per un aumento più sostenibile in territorio positivo occorrerà attendere che la Federal Reserve riprenda
il suo programma di inasprimento monetario nel corso
del primo semestre 2017, e che l'inflazione torni a salire
in maniera più decisa.
…e anche a medio termine, aumento molto più contenuto del previsto causa bassa inflazione e rischi
politici
Infine, il voto che ha sancito l'uscita del Regno Unito
dall'UE genera ulteriori pressioni sull'Unione Europea:
permangono infatti conflitti di vecchia data ancora in
attesa di soluzione (come la politica in materia di rifugiati), e le elezioni politiche nei Paesi Bassi e in Francia
4 | LUGLIO 2016 | SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK
in programma per il primo semestre 2017 potrebbero
rappresentare i prossimi "stress test".
Riviste al ribasso anche le previsioni sui rendimenti
USA - salgono però le probabilità di ampliamento del
differenziale a favore del dollaro nel medio termine
In questo contesto, al contempo vengono riviste al ribasso le previsioni sui tassi d'interesse a lungo termine in
USD: secondo le nuove previsioni sugli interventi della
Fed (soltanto un aumento dei tassi fino a metà 2017),
oggi si prevede che il rendimento dei Treasury a 10 anni
segnerà un lievissimo rialzo da qui a fine anno, passando dall'attuale 1,54% all'1,60% (stima precedente:
2,40%), per poi tornare a puntare, da qui a 12 mesi, alla
soglia del 2% sulla scia della ripresa dell'inflazione negli
USA (precedente stima per metà 2017: 2,80%).
A questo punto, la previsione di un ampliamento del
differenziale di rendimento a medio termine a favore del
mercato statunitense conferma che lo spread USA nella
fascia di scadenza a 10 anni potrebbe di nuovo puntare,
in un'ottica di medio termine, verso i suoi massimi pluriennali segnati nella primavera del 2015. Ne consegue
che l'euro - dopo il calo già subito di recente sull'onda
della Brexit - potrebbe indebolirsi contro il dollaro USA
anche in un'ottica di medio termine.
2. STRATEGIA
2.1. GERMANIA / EUROZONA: LA BREXIT
RISCHIA DI PESARE SU SENTIMENT
E INVESTIMENTI. RIVISTE AL
RIBASSO LE PREVISIONI DI
CRESCITA
Dopo l'esito del referendum d'Oltremanica, l'uscita del
Regno Unito dall'UE (sinora contemplata nel nostro
scenario di rischio) è entrata a far parte del nostro scenario di base. L'uscita avrà ripercussioni negative sull'economia tedesca e su quella dell'intera Eurozona. Non
tanto, a nostro avviso, per le conseguenze dirette sulle
esportazioni verso la Gran Bretagna (la Germania esporta merci per circa 90 mld EUR l'anno), quanto piuttosto
per il calo degli investimenti dovuto a un maggiore clima
di incertezza. In un primo momento, infatti, è probabile
che le imprese tendano a investire con maggiore prudenza e che la loro fiducia risenta delle incertezze sul
futuro dell'UE. Non si tratta di una crisi per l'economia
dell'Unione monetaria, ma le reazioni delle imprese
potrebbero lasciare il segno sulla crescita.
Eurozona: crescita del PIL in % con contributi
Germania: crescita del PIL e investimenti (a/a, in%)
In linea di massima, la zona euro continua a godere di
un corso di crescita relativamente solido, per cui al momento può anche assorbire discretamente bene lo shock
della "Brexit"; diversa sarebbe stata la situazione nel
2012, quando l'eurozona aveva ancora molti problemi
interni da risolvere. La flessione subita dall'euro contro il
dollaro USA e lo yen dopo il voto potrebbe perfino in
parte ammortizzare gli effetti negativi.
In conclusione, però, la crescita è destinata a ridursi.
Abbiamo rivisto al ribasso di 0,2 punti percentuali la
nostra stima per la crescita del PIL nell'Eurozona, sia
per quest'anno che per il prossimo, portando il dato
all'1,3% per l'anno in corso e all'1,1% per il 2017. Anche
per la Germania abbiamo abbassato le previsioni dello
0,2%, portandole a 1,5% (2016) e 1,3% (2017).
Eurozona: crescita del PIL su base trimestrale (stima
dal 2° trim. / 2016)
Osservando la traiettoria della crescita, il calo degli investimenti e il peggioramento del sentiment dovrebbero
farsi sentire appieno solo nel terzo trimestre. Sinora gli
indicatori relativi al 2° trimestre sono risultati molto positivi; probabilmente la crescita della zona euro subirà un
rallentamento nel secondo trimestre rispetto al primo
(+0,6%), ma resterà relativamente solida con uno 0,3%
su base trimestrale. Nel secondo semestre, invece, sia
la Germania che l'Eurozona saranno a rischio di stagnazione.
SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK | LUGLIO 2016 | 5
2.2. RUSSIA: I BASSI PREZZI DELLE
MATERIE PRIME FRENANO LE
PROSPETTIVE PER IL RUBLO
Tra febbraio e la fine di aprile, facendo eco all'aumento
del prezzo del petrolio, il rublo ha messo a segno una
forte ripresa di oltre il 20%. Dopodiché ha segnato un
andamento laterale rispetto a euro e USD, con oscillazioni relativamente contenute. A dettare le sorti della
divisa russa rimane soprattutto l'andamento del prezzo
del petrolio. I rendimenti dei titoli di Stato sono tornati a
una sola cifra e il premio sui CDS è sceso da oltre 360
pb - livello massimo da inizio anno - a 230 pb all'inizio di
giugno. Nel frattempo, le tre principali agenzie di rating
hanno formulato un outlook negativo e sottolineano le
difficoltà che il prezzo del petrolio genera sul bilancio
russo, dato che l'esportazione di petrolio e gas copre
circa la metà della spesa pubblica del Paese. Il Fondo di
riserva statale costituito nel 2008 per compensare i costi
sociali durante le fasi di bassi prezzi del petrolio ha di
fatto subito un'emorragia negli ultimi 18 mesi, passando
da 89 mld di USD ai 39 rimasti nel giugno 2016.
EURRUB e USDRUB negli ultimi due anni
Crescita del PIL e fiducia delle imprese negli ultimi
10 anni
Sul fronte politico si osserva una lieve distensione, anche se permangono questioni in sospeso; ad es., non
sono ancora soddisfatte le condizioni ufficiali previste
dall'Accordo di Minsk II per porre fine alle sanzioni
dell'Occidente. Oggi ci attendiamo la conferma ufficiale
della proroga delle sanzioni per altri sei mesi, fino al
gennaio 2017. Il braccio di ferro tra Russia e NATO
prosegue fra operazioni militari e scaramucce verbali,
ma con il ritiro delle truppe russe dalla Siria si è ridotto
almeno il rischio di un confronto militare diretto con la
Turchia in quanto membro della NATO.
Lo scorso anno il PIL russo si è contratto del 3,7%, e
anche per il 2016 ci attendiamo una recessione - soprattutto considerando la ripresa piuttosto modesta del prezzo del petrolio, le sanzioni economiche, i tagli al bilancio
pubblico e una flebile domanda interna dal settore privato. Dopo un calo del 3,8% nel quarto trimestre, nel 1°
trimestre 2016 il PIL ha ceduto l'1,2% (a/a), mentre l'indice della fiducia delle imprese ha registrato una ripresa
attestandosi a -4 in aprile e maggio, segnando così il
livello più elevato dall'agosto 2014. Il minimo ciclico
potrebbe già essere alle nostre spalle, ma i segnali di
rallentamento potrebbero persistere anche nei prossimi
trimestri. Il governo spera che nel secondo semestre si
ripristini una traiettoria ascendente su base annua, ma
6 | LUGLIO 2016 | SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK
Fondi di riserva statali
dal canto nostro prevediamo di nuovo un PIL in flessione
almeno sull'intero anno 2016.
Prezzi al consumo e alla produzione
Dall'inizio dell'anno il tasso d'inflazione si è mosso drasticamente al ribasso e, contraendosi del 7,4% (a/a) in
ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio, si è più che
dimezzato rispetto allo scorso novembre (15,9%). Anche
i prezzi alla produzione, da gennaio, sono tornati a segnare percentuali a una cifra, con un misero 1,4% (a/a)
nei mesi di marzo e aprile.
A febbraio abbiamo espresso il timore che il rublo potesse continuare a subire pressioni dal fronte della politica
dei tassi, ma dopo i massicci tagli operati fino all'agosto
2015, la banca centrale ha mantenuto invariato il tasso
di riferimento all'11%, mentre il tasso di inflazione - come detto sopra - ha subito un forte crollo. Solo nel mese
di giugno 2016, il tasso di riferimento è stato portato
dall'11% al 10,5%, mentre nel frattempo l'inflazione è
scesa sotto l'8%. Oggi si può dunque parlare di un sostegno al rublo.
Tassi di riferimento e rendimenti dei titoli di Stato
Dal punto di vista economico, sembrerebbe ormai almeno superato il picco negativo e, con una politica dei tassi
d'interesse improntata alla prudenza e orientata alla
valuta, il quadro che emerge oggi sembra fungere più da
sostegno che non da ostacolo per il rublo.
2.3. TITOLI DI STATO EUR: STATO DI
AVANZAMENTO DELLE EMISSIONI A
METÀ ANNO A QUOTA 57% - SI
PREVEDE UN'OFFERTA NETTA
NEGATIVA NEL TERZO TRIMESTRE
Ad ogni modo, poiché il fattore che incide maggiormente
sulla divisa russa rimane il prezzo del petrolio, e fino al
2018 non intravediamo grandi prospettive di rialzi su
questo fronte, il rafforzamento del rublo contro euro e
USD non può proseguire agli stessi ritmi registrati da
inizio anno.
Retrospettiva: nel secondo trimestre offerta lorda
lievemente inferiore al valore dell'anno precedente
Anche quest'anno, sul mercato primario dei titoli di Stato
in euro si conferma la normale stagionalità: dopo una
dinamica di emissioni come sempre elevata nel primo
trimestre, in primavera si è registrato un rallentamento e
nel trimestre in chiusura è probabile che non superi
quota 12%. Di conseguenza, l'offerta lorda di titoli di
Stato in euro dell'Eurozona (escl. Slovenia, Slovacchia,
Cipro, Malta, Lussemburgo e i paesi baltici), che tra
gennaio e marzo si è attestata a 255 mld euro, ammonterà a circa 227 mld euro. Di tale cifra, a oggi sono stati
collocati circa 218 mld euro, e le aste italiane a fine
mese (27/30 giugno) completeranno l'offerta. Le attività
di emissioni lorde dei Paesi dell'area euro nel secondo
trimestre si sono dunque avvicinate alla nostra previsione trimestrale (225 mld euro), attestandosi a un livello
lievemente inferiore rispetto allo stesso trimestre dello
scorso anno (2° trim. 2015: 234 mld euro). Come previsto, anche la quota dei paesi periferici nella composizione delle emissioni è rimasta grossomodo invariata su
Inoltre, l'esito del referendum sulla Brexit rischia di generare ulteriori pressioni sul rublo a breve termine, durante
la fase iniziale di "risk-off", mentre in un'ottica di medio
termine potrebbe limitare la domanda di petrolio a causa
di un rallentamento economico globale. Considerando i
legami economici relativamente ridotti, i maggiori cambiamenti per la Russia dopo la Brexit sono costituiti, da
un punto di vista economico, dai legami che si delineano
su scala globale in ambito petrolifero, mentre a livello
politico, in un'ottica di medio termine la Russia potrebbe
rafforzarsi nei confronti dell'UE se la Brexit dovesse
innescare ulteriori tensioni nel sistema europeo. Per il
secondo semestre ci attendiamo, nella migliore delle
ipotesi, un rublo appena stabile.
SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK | LUGLIO 2016 | 7
base trimestrale (44%, pari a un volume di emissioni di
100 mld euro).
Stato di avanzamento delle emissioni: Italia in lieve
vantaggio rispetto alla media dell'UEM, Spagna sotto
la media UEM
Ad ogni modo, tra i paesi periferici il peso dell'Italia si è
rivelato più consistente del previsto, perché il Tesoro
italiano ha persino lievemente aumentato il volume di
emissioni portandolo a 69 mld euro (1° trim.: 68 mld euro),
mentre in Spagna i gestori del debito hanno ridotto l'offerta di circa un terzo, portandola a 26 mld euro. Ciò comporta una certa divergenza nello stato di avanzamento delle
emissioni dei due rilevanti paesi periferici: alla fine del
primo trimestre, sia la Spagna che l'Italia avevano collocato sul mercato primario circa il 30% dell'offerta lorda prevista per l'intero anno. A metà anno, l'Italia ha probabilmente raggiunto quota 60%, lievemente superiore alla media
della zona euro pari al 57%. La Spagna è invece intorno
al 53%, quindi sotto la media e appena davanti alla Germania (fanalino di coda con il suo 52%), che solitamente
distribuisce le sue emissioni in modo più omogeneo lungo
l'asse temporale rispetto alla maggior parte degli altri
Paesi dell'Eurozona. All'estremo opposto in termini di
strategie di emissioni si trovano Belgio e Irlanda, che
tendono a concentrare fortemente l'offerta nella parte
iniziale dell'anno: a metà 2016, entrambi i Paesi sono in
testa alla graduatoria dello stato di avanzamento delle
emissioni, con quote comprese fra il 65 e il 70%. A parte il
caso della Spagna, dove l'andamento delle emissioni
nella prima parte dell'anno risulta nettamente inferiore
rispetto al 2015, per quanto riguarda l'Eurozona nel complesso si riscontra un ritardo soltanto lieve: a metà 2015 i
Paesi dell'area euro avevano collocato il 59% delle emissioni dell'intero anno.
Stato di avanzamento delle emissioni nel 2015 e
2016 per Italia, Spagna e zona euro, da inizio anno: a
metà anno lo stato di avanzamento delle emissioni si
attesta al 57%, un livello lievemente inferiore rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente
8 | LUGLIO 2016 | SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK
Volumi di emissioni di titoli di Stato per trimestre
negli anni 2013-2016 (in mld. euro; Q3 2016: previsione della LBBW)
Se si osserva l'offerta netta di titoli di Stato in euro, ovvero
le emissioni lorde meno le scadenze obbligazionarie, nel
secondo trimestre si riscontra un crollo nettamente più
drastico che non in termini offerta lorda: se nel 1° trimestre le emissioni nette si attestavano ancora a circa 130
mld euro, tra aprile e giugno il dato è sceso a circa 55 mld
euro, ossia si sono più che dimezzate rispetto al trimestre
precedente. In questo ambito ha regnato una certa continuità, dato che Francia e Italia hanno registrato le emissioni nette di gran lunga più elevate, mentre la Germania
(emissioni nette: -10 mld euro), viste le condizioni di bilancio ancora favorevoli, ha di nuovo emesso un numero di
obbligazioni inferiore rispetto a quelle in scadenza.
Prospettive: nel terzo trimestre l'offerta lorda dovrebbe calare del 15% attestandosi a 198 mld euro
In prospettiva, il trend dell'offerta per il terzo trimestre si
conferma orientato al ribasso, anche e soprattutto per
via del consueto modello stagionale: in altre parole, il
solito "stallo estivo" che domina il mercato primario in
particolare nel mese di agosto, dovrebbe comportare un
crollo dell'offerta lorda fino a quota 40 mld euro circa.
D'altro canto, per luglio e settembre riteniamo plausibili
volumi di emissioni nell'ordine della media degli ultimi
mesi, ossia compresi fra 75 e 80 mld euro. Nel complesso, nel trimestre estivo l'offerta lorda subirà un calo del
15% rispetto al 2° trimestre, attestandosi a 198 mld euro
– livello di nuovo lievemente inferiore rispetto allo stesso
trimestre dello scorso anno (3° trimestre 2015: 204 mld
euro), e probabilmente proseguirà il trend sull'intero
anno (emissioni lorde attese per il 2016: 845 mld euro,
contro gli 887 mld euro registrati nel 2015). In questo
contesto ci attendiamo una certa "normalizzazione" per
la componente dei titoli a lunghissima scadenza nel mix
di emissioni, che di recente è risultata più elevata rispetto alla media: dovrebbe infatti ridursi a ca. 17%, contro il
25% ca. relativo al 2° trimestre. Non si escludono prime
emissioni nel segmento con scadenza "ultra-ultra lunga"
a 50 anni, e Italia e Irlanda sono possibili candidati.
Quanto alla Spagna, tra la fine dell'estate e l'autunno ci
attendiamo una nuova obbligazione a 15 anni.
Nel terzo trimestre occorrerà tenere particolarmente
sotto controllo l'offerta netta sul mercato dei titoli di Stato, poiché la prevista contrazione dell'offerta lorda e il
contestuale aumento del volume di scadenze potrebbero
generare, nel complesso, un'offerta netta negativa. Questa eccedenza di scadenze (ovvero del fabbisogno di
reinvestimento) sostiene - a parità di altre condizioni - i
corsi sul mercato dei titoli di Stato in euro e potrebbe
innescare, una volta sopiti i timori per la Brexit, una
contrazione degli spread per i titoli di Stato dei paesi
periferici. Qui di seguito analizziamo alcuni altri aspetti in
merito alle prospettive per le emissioni del prossimo
mese.
Volume di emissioni lordo atteso, per Paese e mese
(in mld euro): consueto stallo estivo ad agosto –
Eccezione: Germania
Volume di emissioni netto atteso, per Paese e mese
(in mld euro): emissioni nette fortemente negative in
Italia; Germania nel complesso sopra quota zero nel
3° trimestre
Volume di emissioni atteso per settimana, per fascia
di scadenza (in mld euro):
Germania: in controtendenza, aumento dell'offerta nel
3° trimestre a quota 49 mld euro – 16 mld euro a luglio
Nel terzo trimestre, la quota della Germania nell'ambito
dell'offerta di titoli di Stato dell'eurozona dovrebbe salire
dal 17% al 25% circa. Ciò corrisponde a un volume di
emissioni lorde del Bund pari a 49 mld euro, e dunque
nettamente superiore rispetto al 2° trimestre (39,5 mld
euro). Inoltre, l'offerta netta in Germania aumenta dai
valori negativi del primo semestre a +12 mld euro. Nel
mese di luglio si ha una quota di offerta media pari a
circa 16 mld euro. Eppure, per il prossimo mese è in
programma il collocamento di due nuove emissioni da
parte della Bundesfinanzagentur: il nuovo Benchmark
Bund decennale 08/26 (5 mld euro, il 13/07) e la nuova
OBL 10/21 (5 mld euro, il 20/07). L'autorità finanziaria
lancerà inoltre nuove tranche dei buoni del tesoro 06/18
(4 mld euro il 06/07) e dei Bund a 30 anni 08/46 (1 mld
euro il 27/07), nonché dei Bund€i indicizzati all'inflazione
(fino a 1 mld euro il 05/07).
Francia: per luglio attesa un'offerta lorda di 19 mld
euro - nuovi OAT a 10 anni verso fine estate
Dalla Francia, dopo emissioni pari a 60 mld euro in ciascuno dei primi due trimestri, per il terzo trimestre ci
attendiamo una flessione dell'offerta lorda sul mercato
dei capitali, fino a quota 46 mld euro. Il forte calo deriva
soprattutto da una (parziale) pausa delle emissioni nel
mese di agosto, in cui solitamente il Trésor utilizza solo
la prima delle due date d'asta ordinarie. Per contro, a
luglio l'offerta lorda in Francia dovrebbe attestarsi a 19
miliardi di euro, non lontano dalla media degli ultimi mesi.
Per il prossimo mese ci attendiamo esclusivamente
nuove tranche di titoli già in circolazione, mentre per la
prossima nuova emissione bisognerà probabilmente
attendere fino a settembre (nuovo OAT a 10 anni). Il
07/07 il Tesoro dovrebbe lanciare nuove tranche
dell'OAT a 10 anni 05/26 e di titoli a lunghissima scadenza per un volume complessivo di circa 9 mld euro.
Per il 21/07 prevediamo nuove tranche per l'OAT 05/21,
SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK | LUGLIO 2016 | 9
l'OAT 02/19 e anche per i linker, per un ammontare
complessivo di 10 mld euro.
Italia: nuovo BTP a 10 anni atteso per fine agosto –
forse in arrivo la prima emissione a 50 anni
In Italia si profila una situazione analoga a quella francese: una parziale pausa nelle emissioni ad agosto (il
Tesoro italiano terrà soltanto le aste di fine mese, ma
lanciando anche un nuovo BTP a 10 anni) porterà il
volume di emissioni nel terzo trimestre a 48 mld euro.
Nel mese di luglio l'Italia dovrebbe collocare un'offerta
lorda pari a 19 mld euro sul mercato primario: l'asta di
metà mese (13/07) dovrebbe avere per oggetto nuove
tranche del BTP a 3 anni 04/19, del BTP a 7 anni 03/23
e di due titoli a lunghissima scadenza per un totale di 8
mld euro. Nell'ambito delle aste mensili (26-28/07) il
Tesoro dovrebbe emettere nuove tranche del BTP a 10
anni 06/26 e del BTP a 5 anni 06/21, nonché di titoli zero
coupon, indicizzati e a tasso variabile per un volume
complessivo di circa 11 mld euro. Oltre a queste aste
ordinarie, prevediamo che l'Italia seguirà l'esempio di
Belgio e Spagna e che nel corso dell'estate collocherà
sul mercato, tramite un pool di banche, la sua prima
emissione a 50 anni.
Spagna: previsto un volume di emissioni per 13 mld
euro a luglio
Per quanto riguarda il Tesoro spagnolo, per le prossime
settimane ci attendiamo il lancio di una nuova Obligacion
a 10 anni (per un volume fino a 7 mld euro), che tempo
fa avevamo già previsto per il mese in corso. Nel mese
di luglio la Spagna potrebbe così in parte recuperare il
suo ritardo nello stato di avanzamento delle emissioni:
insieme alle due date d'asta ordinarie fissate per il 07/07
e il 21/07 (con probabili nuove tranche di tre emissioni
preesistenti per 3-3,5 mld euro ciascuna, fra cui un linker
il 07/07), prevediamo un volume di emissioni sul mercato
dei capitali per complessivi 13 mld euro (giugno: ca. 10
mld euro).
Nel terzo trimestre, il vicino Portogallo dovrebbe collocare sul mercato dei capitali obbligazioni per un volume di
circa 3-4 mld euro, rimanendo così in un ordine di grandezza simile a quello del secondo trimestre. Nel prossimo mese non si esclude un'ulteriore nuova emissione o
nuova tranche dei titoli in circolazione tramite pool di
banche, sempre che nel post-referendum "Brexit" si
plachino i movimenti degli spread sui titoli di Stato dei
paesi periferici dell'eurozona.
10 | LUGLIO 2016 | SERVIZIO INVESTIMENTI VALARTIS BANK
Offerta da Belgio e Paesi Bassi: probabile netta flessione su base trimestrale
Quanto all'offerta lorda dei titoli di Stato di Belgio e Paesi
Bassi, il fattore dello stallo estivo potrebbe avere, come
sempre, un'incidenza particolarmente massiccia. Dopo
un volume di emissioni di circa 12 mld euro nel 2° trim.,
nel terzo trimestre i gestori del debito belgi dovrebbero
collocare obbligazioni per soli 5,5 mld euro nell'ambito di
due date d'asta da 2,5-3 mld euro ciascuna, una a luglio
e l'altra a settembre. La prossima data d'asta per il Belgio è prevista per il 18 luglio. E sempre intorno ai 5,5 mld
euro dovrebbe aggirarsi anche l'offerta lorda prevista dai
Paesi Bassi nel terzo trimestre. Per il prossimo mese
l'autorità finanziaria olandese ha fissato una data d'asta,
il 12 luglio, per il collocamento di una nuova tranche da
circa 2 mld euro del NETHER 07/26 a 10 anni. Dall'Austria ci attendiamo due nuove tranche di titoli di Stato
preesistenti nel prossimo mese, per un totale di 1 mld
euro (05/07), l'Irlanda dovrebbe fissare una data d'asta a
luglio e un'altra a settembre (per un volume complessivo
nel terzo trimestre pari a 1,5 mld euro). Infine, dalla
Finlandia ci attendiamo per il terzo trimestre il lancio di
una nuova obbligazione di riferimento trentennale (per 3
mld euro), presumibilmente a fine agosto o inizio settembre. A luglio, inoltre, potrebbe giungere una nuova
tranche da 1 mld euro per un'obbligazione esistente.
Cash flow netti elevati sostengono positivamente i
corsi obbligazionari a luglio e agosto
Osservando i dati netti dei flussi di pagamento sul mercato obbligazionario in euro, le prossime settimane promettono un forte sostegno complessivo dal lato dell'offerta ai corsi dei titoli di Stato in euro. Dopo un marcato
eccesso di offerta che nel mese corrente ha messo sotto
pressione i corsi, a parità di altre condizioni (nei Paesi
"core" dell'Europa i timori per la Brexit ne hanno ampiamente compensato gli effetti!), i rimborsi superano nettamente l'offerta stimata, soprattutto a luglio ma anche in
agosto: per il prossimo mese prevediamo un'offerta
lorda di 77 mld euro a fronte di rimborsi per 112 mld
euro. La maggiore domanda di reinvestimento si riscontra, lungo l'asse temporale, nell'ultima settimana di luglio
e nella prima di agosto, mentre per una breve fase a
metà luglio subentrerà un eccesso di offerta sul mercato.
I rimborsi di luglio sono costituiti da scadenze per 84 mld
euro (dunque con un'offerta netta di titoli di Stato lievemente negativa per -7 mld euro) e pagamenti di cedole
per 28 mld euro.
GESTIONE
GESTIONE PATRIMONIALE
PATRIMONIALE TRADIZIONALE
TRADIZIONALE
STRATEGIA
STRATEGIA
STRATEGIA
REDDITO
DA INTERESSI
REDDITO
REDDITO DA
DA INTERESSI
INTERESSI
Asset allocation
allocation
Asset
Asset
allocation
100%
100% obbligazioni
obbligazioni
100% obbligazioni
SEK
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AUD 1.90%
AUD 1.90%
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AUD
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2.85%
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JPY 2.85%
USD 9.50%
USD 9.50%
USD 9.50%
Andamento
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di valore
valore al
al 31.05.2016
31.05.2016
Andamento
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Dall’ 01.01.2016
1,52%
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01.01.2016
Dall’
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31.05.2015
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Da
Da 5
5 anni
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Da 5 anni p.a.
GBP 3.80%
GBP 3.80%
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PLN 2.37%
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CAD 2.38%
Risultato
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(da 5 anni)
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(da 5 anni)
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EUR 66.50%
EUR 66.50%
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Asset allocation
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Asset
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80%
80% obbligazioni
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80%
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titoli azionari
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6.77%
20% titoli azionari
Margine
fluttuazione
Margine fluttuazione
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Mercato
Mercato monetario
monetario 0-20%FC-Equities
21.75%
21.75%
Mercato
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Obbligazioni
21.75%
Obbligazioni 60-80%
60-80%
Obbligazioni
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Titoli
azionari
15-25%
Titoli azionari 15-25%
Titoli azionari 15-25%
Equ. rest
Margine
Equ.
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Margine fluttuazione
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of
Europe
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Mercatofluttuazione
monetario 0-20%
0-20%ofof6.89%
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40-60%
Obbligazioni 40-60%
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Equ.
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Titoli
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Euro
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Titoli azionari
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30-50%
13.54%
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Titoli azionari 30-50%
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Equ.
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Emerging
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Markets
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8.77%
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Equ.
8.77%
Japan
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5.40%
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5.40%
5.40%
Margine
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Mercato
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Obbligazioni
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Titoli
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80-100%
Titoli azionari 80-100%
Titoli azionari 80-100%
Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG
Andamento
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di valore
valore al
al 31.05.2016
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Andamento
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Dall’ 01.01.2016
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Dall’ 01.01.2016
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01.01.2016
Dall’
Dall’ 31.05.2015
31.05.2015
Dall’
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Da
Da 5
5 anni
anni p.a.
p.a.
Da 5 anni p.a.
Risultato
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Deviazione
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(da 5 anni)
Deviazione
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(da 5 anni)
0,14%
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-2,57%
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-2,57%
2,74%
2,74%
2,74%
Equ.
Equ.
Japan
Equ.
Japan
7.90%
Japan
7.90%
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Equ. N.
Equ. N.
America
Equ. N.
America
35.55%
America
35.55%
35.55%
Equ.
Equ.
Emerging
Equ.
Emerging
Markets
Emerging
Markets
12.85%
Markets
12.85%
12.85%
0,39
0,39
0,39
4,02%
0,81
4,02% Correlazione
Correlazione
0,81
4,02%
Correlazione
0,81
Fonte: Vbg.
Landes- und Hypothekenbank
AG
Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG
Vbg.
Landes- und
AG
Obiettivo di
di questa
questa strategia
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quello
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reddito costancostanObiettivo
quello
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Obiettivo
di questa strategia
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costante
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un
incremento
di
valore
gli
utili
delle
quotazioni.
te ed un incremento di valore attraverso gli utili delle quotazioni.
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Andamento
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di valore
valore al
al 31.05.2016
31.05.2016
Andamento
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-1,51%
Dall’ 01.01.2016
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01.01.2016
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31.05.2015
Dall’
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EUR-Equities Da 5 anni p.a.
EUR-Equities
Da 5 anni p.a.
35.00%
EUR-Equities
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-4,99%
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Indicatori dall’
dall’ 01.01.2003
01.01.2003
Indicatori
Indicatori dall’ 01.01.2003
Risultato
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complessivo
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Deviazione
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(da 5 anni)
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(da 5 anni)
FC-Equities
FC-Equities
15.00%
FC-Equities
15.00%
15.00%
Money
Money
Market
Money
Market
2.50%
Market
2.50%
(da 5 anni)
Sharpe
Sharpe ratio
ratio
65,34%
(indice di ratio
Sharpe)
0,35
65,34% Sharpe
(indice di Sharpe)
0,35
65,34% (indice di Sharpe)
0,35
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Correlazione
0,89
6,15% Correlazione
0,89
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Correlazione
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Fonte: Vbg.
Landes- und Hypothekenbank
AG
Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG
Fonte: Vbg. Landesund Hypothekenbank
AG
Con
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la strategia
strategia d’investimento
d’investimento “crescita”
“crescita” l’obiettivo
l’obiettivo principale
principale conconCon
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quotazioni.
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2.50%
EUR-Equities
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21.00%
EUR-Equities
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19.24%
Countries
19.24%
Equ. rest
Equ.
rest
of
Europe
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of
Europe
9.79%
of9.79%
Europe
9.79%
Sharpe
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49,68% (indice di Sharpe)
(da 5 anni)
FC-Equities
FC-Equities
9.00%
FC-Equities
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9.00%
STRATEGIA
STRATEGIA
STRATEGIA
UTILE
DA CAPITALE
UTILE
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DA CAPITALE
CAPITALE
Asset
Asset allocation
allocation
Asset
allocation
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100% titoli
titoli azionari
azionari
100% titoli azionari
2,81%
0,79
2,81% Correlazione
Correlazione
0,79
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Correlazione
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Fonte: Vbg.
Landes- und Hypothekenbank
AG
Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG
Si
Si tende
tende primariamente
primariamente a
a perseguire
perseguire il
il
Si
tende primariamente
a perseguire
il
mantenimento
del
capitale
e
un
mantenimento del capitale e un reddito
reddito costante.
costante.
mantenimento del capitale e un reddito costante.
EUR-Equities
EUR-Equities
50.75%
EUR-Equities
50.75%
Equ. 50.75%
Equ.
Emerging
Equ.
Emerging
Markets Money
Money
Emerging
Markets
Market
6.17%
Money
Market
Equ. Markets
6.17%
2.50%
Equ.
Market
2.50%
Japan 6.17%
Equ.
Japan
2.50%
3.80%
Japan
3.80%
3.80%
Equ. N.
Equ. N.
America
Equ. N.
America
17.10%
America
17.10%
17.10%
Asset
Asset allocation
allocation
Asset
allocation
40%
40% obbligazioni
obbligazioni
Equ. N.
Equ. N.
40%
obbligazioni
America
60%
titoli
Equ. N.
America
60% titoli azionari
azionari
24.30%
America
24.30%
60% titoli azionari
24.30%
Margine
fluttuazione
Margine fluttuazione
Margine
fluttuazione0-20%
Mercato
Mercato monetario
monetario 0-20%
Mercato
monetario 0-20%
Obbligazioni
Obbligazioni 20-40%
20-40%
Obbligazioni
20-40%
Titoli
azionari
Titoli azionari 50-70%
50-70%
Titoli azionari 50-70%
0,23
0,23
0,23
Indicatori
Indicatori dall’
dall’ 01.01.2003
01.01.2003
Indicatori dall’ 01.01.2003
STRATEGIA
STRATEGIA
STRATEGIA
BILANCIATA
BILANCIATA
BILANCIATA
STRATEGIA
STRATEGIA
STRATEGIA
CRESCITA
CRESCITA
CRESCITA
Sharpe
Sharpe ratio
ratio
32,56%
(indice di ratio
Sharpe)
32,56% Sharpe
(indice di Sharpe)
32,56% (indice di Sharpe)
(da 5 anni)
Equ.
Equ.
Equ. Japan Emerging
Equ. Money
Equ.
Japan Emerging
Money
Markets Market
1.90%
Emerging
Markets
Equ.
Japan 3.08% Market
Money
1.90%
3.75%
Markets
3.08% Market
Equ.
N.
1.90%
3.75%
Equ. N.
3.08% 3.75%
America
Equ. N.
America
8.55%
Equ. restAmerica
8.55%
Equ.
rest
of
Europe
Equ.
rest 8.55%
of
Europe
3.45%
of3.45%
Europe
Equ. 3.45%
Euro
Equ.
Euro
Countries
Equ.
Euro
Countries
6.77%
Countries
6.77%
Asset
Asset allocation
allocation
Asset
allocation
60%
60% obbligazioni
obbligazioni
60%
obbligazioni
40% titoli
titoli azionari
azionari
40%
40% titoli azionari
1,52%
1,52%
-0,13%
-0,13%
-0,13%
1,76%
1,76%
1,76%
Indicatori
Indicatori dall’
dall’ 01.01.2003
01.01.2003
Indicatori dall’ 01.01.2003
Margine
Margine fluttuazione
fluttuazione
Margine
fluttuazione0-20%
Mercato
Mercato monetario
monetario 0-20%
Mercato
monetario 0-20%
Obbligazioni
Obbligazioni 80-100%
80-100%
Obbligazioni
80-100%
Titoli
azionari
Titoli azionari 0%
0%
Titoli azionari 0%
STRATEGIA
STRATEGIA
STRATEGIA
REDDITO
REDDITO
REDDITO
L’investimento avviene
avviene esclusivamente
esclusivamente in
in strumenti
strumenti
L’investimento
L’investimento
avviene esclusivamente
in strumenti
a
a reddito
reddito fisso
fisso che
che vengono
vengono ampiamente
ampiamente differenziati.
differenziati.
a reddito fisso che vengono ampiamente differenziati.
Money
Money
Market
Money
Market
5.00%
Market
5.00%
5.00%
Andamento
Andamento di
di valore
valore al
al 31.05.2016
31.05.2016
Andamento
di valore al 31.05.2016
Dall’ 01.01.2016
-2,19%
Dall’ 01.01.2016
Dall’
Dall’ 01.01.2016
31.05.2015
Dall’
31.05.2015
Dall’
Da 5
5 31.05.2015
anni p.a.
p.a.
Da
anni
Da 5 anni p.a.
-2,19%
-2,19%
-6,62%
-6,62%
-6,62%
4,89%
4,89%
4,89%
Indicatori
Indicatori dall’
dall’ 01.01.2003
01.01.2003
Indicatori dall’ 01.01.2003
Risultato
Risultato complessivo
complessivo
Risultato complessivo
Deviazione
Deviazione standard
standard
(da 5 anni)
Deviazione
standard
(da 5 anni)
Sharpe
Sharpe ratio
ratio
79,78%
(indice di ratio
Sharpe)
79,78% Sharpe
(indice di Sharpe)
79,78% (indice di Sharpe)
0,33
0,33
0,33
8,27%
0,92
8,27% Correlazione
Correlazione
0,92
8,27%
Correlazione
0,92
Fonte: Vbg.
Landes- und Hypothekenbank
AG
Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG
Fonte:
Vbg.
Landesund
Hypothekenbank
AG
Con la
la strategia
strategia d’investimento
d’investimento ”utile
”utile da
da capitale“,
capitale“, nel
nel
Con
Con
la periodo
strategiasid’investimento
”utile da
capitale“, nel
lungo
mira
ad
un
maggiore
incremento
lungo periodo si mira ad un maggiore incremento
lungo
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si mira
undelle
maggiore
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di valore
valore
attraverso
gliad
utili
quotazioni.
di
attraverso
gli
utili
delle quotazioni.
di valore attraverso
gli utili
quotazioni.
Andamento
di valore
al delle
31.05.2016
(da 5 anni)
19.24%
Money
Money
Market
Money
Market
1.25%
Market
1.25%
1.25%
Equ. Euro
Equ.
Euro
Countries
Equ.
Euro
Countries
28.14%
Countries
28.14%
28.14%
Andamento di valore al 31.05.2016
Andamento
di valore al 31.05.2016
Dall’ 01.01.2016
-3,89%
Dall’ 01.01.2016
Dall’
01.01.2016
Dall’
Dall’ 31.05.2015
31.05.2015
Dall’
31.05.2015
Da
Da 5
5 anni
anni p.a.
p.a.
Da 5 anni p.a.
-3,89%
-3,89%
-9,67%
-9,67%
-9,67%
6,2868%
6,2868%
6,2868%
Risultato
Risultato complessivo
complessivo
Risultato complessivo
Deviazione
Deviazione standard
standard
(da 5 anni)
Deviazione
standard
(da 5 anni)
Sharpe
Sharpe ratio
ratio
104,48%
(indice di ratio
Sharpe)
0,27
104,48% Sharpe
(indice di Sharpe)
0,27
104,48% (indice di Sharpe)
0,27
12,56%
Correlazione
0,93
12,56% Correlazione
0,93
12,56%
Correlazione
0,93
Fonte: Vbg.
Landes- und Hypothekenbank
AG
Indicatori
Indicatori dall’
dall’ 01.01.2003
01.01.2003
Indicatori dall’ 01.01.2003
Equ. rest
Equ.
rest
of
Europe
Equ.
rest
of
Europe
14.31%
of14.31%
Europe
14.31%
(da 5 anni)
Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG
Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG
VALARTIS BANK
BANK SERVIZIO
SERVIZIO INVESTIMENTI
INVESTIMENTI || LUGLIO
LUGLIO 2016
2016 || 11
11
VALARTIS
VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI | LUGLIO 2016 | 11
MARKET
MARKET MONITORE
MONITORE
Indices at a glace
Close
EURO STOXX 50 PRICE EUR
YTD
Ret. 1m
Ret. 3m
Ret. 6m
as at 29/04/2016
Ret. 2y Ret. 3y
Ret. 1y
3-month interest rates
Spot -6m
-12m
Dez 15
2'864.74
-12.87%
-6.49%
-4.67%
-12.33%
-16.34%
-11.26%
10.07%
CHF
-0.7842
-0.7560
-0.7890
-0.7560
177.56
-7.73%
-4.25%
-0.18%
-7.23%
-10.96%
1.04%
24.02%
EUR
-0.2936
-0.1279
-0.0121
-0.1279
DAX INDEX
9'680.09
-9.89%
-5.68%
-2.86%
-9.89%
-11.56%
-1.56%
21.62%
USD
0.6461
0.6127
0.2832
0.6127
SWISS MARKET INDEX
8'020.15
-9.05%
-2.39%
2.72%
-9.05%
-8.66%
-6.25%
4.39%
GBP
0.5578
0.5904
0.5785
0.5904
0.0829
MSCI Daily TR Net Europe EUR
S&P 500 INDEX
2'098.86
2.69%
0.09%
1.90%
2.69%
1.73%
7.07%
30.67%
JPY
-0.0268
0.0829
0.0993
TOPIX INDEX (TOKYO)
1'247.69
-19.36%
-8.66%
-7.39%
-19.36%
-23.21%
-1.18%
10.04%
AUD
1.6425
1.9750
1.9540
1.9750
15'566.83
-18.21%
-8.80%
-7.11%
-18.21%
-22.59%
2.67%
13.81%
CNY
2.4500
2.4400
2.6600
2.4400
NIKKEI 225
MSCI Daily TR Net AC AP ex J. USD
360.09
2.36%
2.12%
0.46%
2.36%
-10.26%
-10.93%
4.70%
4'534.75
0.66%
-1.12%
1.01%
0.66%
-2.78%
-1.39%
22.33%
MSCI Daily TR Net EM Eastern Europe
314.81
12.56%
0.80%
-2.10%
12.56%
-8.05%
-30.74%
-23.18%
MSCI Daily TR EM USD
363.53
6.41%
4.00%
0.66%
6.41%
-12.06%
-16.56%
-4.62%
CHF
-0.5750
-0.0620
0.1290
STOXX Europe Small 200 Price EUR
230.50
-11.89%
-8.56%
-6.06%
-11.89%
-13.36%
-0.90%
24.19%
EUR
-0.1300
0.6290
0.7640
0.6290
Rogers Int. Comm. Agriculture Index TI
866.08
5.11%
-0.31%
5.36%
5.11%
-9.41%
-19.22%
-19.32%
USD
1.4714
2.2712
2.3549
2.2712
Rogers Int. Comm Energy Index TR
323.14
11.40%
0.98%
19.68%
11.40%
-34.67%
-64.68%
-59.10%
GBP
0.8670
1.9600
2.0240
1.9600
Rogers Int. Comm Metals Index TR
1'858.47
16.43%
8.06%
8.45%
16.43%
2.20%
-17.04%
-10.75%
JPY
-0.2170
0.2650
0.4650
0.2650
GOLD SPOT $/OZ
1'321.90
24.58%
8.77%
7.23%
24.58%
12.76%
-0.41%
7.08%
AUD
1.9810
2.8800
3.0100
2.8800
48.33
15.40%
-2.42%
16.85%
15.40%
-22.14%
-46.99%
-41.52%
CNY
2.8600
2.8600
3.6200
2.8600
MSCI Daily TR Net World USD
WTI Crude Oil Future
Currencies
Close
YTD
Ret. 1m
Ret. 3m
Ret. 6m
as at 29/04/2016
Ret. 2y Ret. 3y
Ret. 1y
Yield 10-year treasuries
Spot -6m
-12m
Dez 15
-0.0620
Real GDP in % (1 year)
Q4 15 Q3 15 Q2 15 Q1 15
EUR-USD
1.1106
2.25%
-0.23%
-2.41%
2.25%
-0.37%
-18.89%
-14.63%
CH
0.70
0.30
0.50
EUR-CAD
1.4355
-4.51%
-1.51%
-3.00%
-4.51%
3.08%
-1.75%
4.89%
GER
1.60
1.30
1.70
1.60
EUR-AUD
1.4906
-0.06%
-3.14%
0.30%
-0.06%
3.08%
2.69%
4.71%
SPA
3.40
3.50
3.40
3.20
EUR-CHF
1.0840
-0.39%
-2.03%
-0.96%
-0.39%
4.05%
-10.73%
-11.81%
ITA
1.00
1.10
0.80
0.60
EUR-GBP
0.8343
13.20%
8.55%
5.27%
13.20%
17.57%
4.23%
-2.45%
EU
1.79
2.00
1.91
1.94
EUR-JPY
114.6100
-12.27%
-7.01%
-10.54%
-12.27%
-16.06%
-17.39%
-11.13%
USA
2.00
2.00
2.10
2.70
USD-CHF
0.9760
-2.60%
-1.80%
1.48%
-2.60%
4.33%
10.06%
3.28%
GBP
2.00
2.10
2.20
2.40
AUD-CHF
0.7273
-0.34%
1.20%
-1.24%
-0.34%
0.87%
-13.05%
-15.78%
JAP
0.00
0.70
1.80
0.70
GBP-CHF
1.2993
-11.74%
-9.73%
-5.93%
-11.74%
-11.59%
-14.35%
-9.61%
AUS
3.10
2.90
2.70
2.10
JPY-CHF
0.9457
13.43%
5.37%
10.69%
13.43%
23.85%
8.04%
-0.77%
CN
6.70
6.80
6.90
7.00
DAX Index
SMI Index
SPX Index
NKY Index
DAX Index
20%
120%
10%
80%
0%
NKY Index
30.11.2015
30.04.2016
-40%
30.06.2011
30.09.2012
31.12.2013
EUR/USD
EUR/CHF
1.3
1.5
1.2
1.4
1.2
1
1.1
02.01.2013
02.01.2014
02.01.2015
1
02.01.2012
-0.90
-1.30
-1.40
-1.00
GER
0.30
0.30
0.00
0.30
EU
0.00
0.20
-0.10
0.10
USA
0.90
0.70
0.00
0.10
GBP
0.50
0.20
-0.10
0.00
JAP
-0.10
0.10
-0.10
0.30
AUS
1.30
1.70
1.50
1.50
CN
2.30
1.60
1.60
1.40
Unemployment rate (End of)
Q4 15 Q3 15 Q2 15 Q1 15
1.3
1.1
Inflation in % (End of)
Q4 15 Q3 15 Q2 15 Q1 15
CH
0%
-20%
0.9
02.01.2012
SPX Index
40%
-10%
-30%
30.06.2015
SMI Index
1.30
02.01.2013
02.01.2014
02.01.2015
CH
3.40
3.40
3.33
3.30
GER
6.20
6.30
6.40
6.40
EU
8.64
8.91
9.11
9.39
USA
4.93
5.00
5.17
5.40
GBP
5.10
5.13
5.40
5.57
JAP
3.23
3.27
3.37
3.37
AUS
5.83
5.83
6.17
6.03
CN
4.04
4.05
4.05
4.04
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anonoffer,
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Its is
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is basedan
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anyany
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does
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of
public
recommendation
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buy
investment
or other
other specific
specific
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Its content
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been
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byThe
ourcircumstances
staff and
and is
is based
based
on
sourcestoof
ofwhich
information
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to be
be reliable.
reliable.
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we cannot
cannot
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any
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as to itproduct.
being correct,
complete
and up
to date.by
and on
principles
the information
contained
in this publication
mayprovide
changeany
at any
time. Once
or
Its
has
prepared
our
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sources
information
we
to
However,
we
undertaking
or
guarantee as
as
to itit being
being
correct, complete
complete
and
up to
to date.
date. as
Theimplying
circumstances
and principles
principles
to which
which
the
information
contained
in this
this
publication
relates
may
change at
at
any
time.
Once
published,
therefore,
information
shall not and
be understood
that no change
has taken
placethe
since
its publication
or that
it is publication
still up to date.
Themay
information
in any
this time.
publication
guarantee
to
correct,
up
The
circumstances
and
to
information
contained
in
relates
change
Once
published,
therefore,aninformation
information
shall not
not be
be understood
understood
as
implying that
that
notax
change
hasconsulting
taken place
place
since its
its
publication
orinvestment
that itit is
is still
still
up
to date.
date.
The information
information
inthe
thisbasis
publication
does
not constitute
aid for decision-making
in relation as
to financial,
legal,
or other
matters,
norpublication
should anyor
orup
other
decisions
be made onin
of this
published,
therefore,
shall
implying
no
change
has
taken
since
that
to
The
this
publication
does not
not constitute
constitute
an
aid for
for decision-making
decision-making
in be
relation
to financial,
financial,
legal, tax
taxexpert.
or other
other
consulting
matters,
nor should
should
any
investment
or other
othercould
decisions
be
made
on the
the
basis perforof this
this
information
alone. Itan
is recommended
that advice
obtained
from a qualified
Investors
should
be aware
that theany
value
of investments
fall asbe
well
as rise.
Positive
does
aid
in
relation
to
legal,
or
consulting
matters,
nor
investment
or
decisions
made
on
basis
of
information
alone.
It is
is
recommended
that advice
advice
be obtained
obtained
from a
ainqualified
qualified
expert.
Investors
should be
beinaware
aware
that
the value
valueare
of subject
investments
couldexchange
fall as
as well
wellfluctuations.
as rise.
rise. Positive
Positive
performance
in thealone.
past is
therefore
no guarantee
of positive
performance
the future.
Moreover,
investments
foreign
currencies
to foreign
We disclaim
information
It
recommended
that
be
from
expert.
Investors
should
that
the
of
investments
could
fall
as
performance in
in
the past
past is
is all
therefore
no
guarantee
ofdamage
positiveofperformance
performance
in the
the future.
future.
Moreover,
investments in
in which
foreignmay
currencies
are subject
subject
tothe
foreign
exchange
fluctuations.
We disclaim
disclaim
without
qualification
liability no
for guarantee
any loss orof
any kind, whether
direct, indirect
or consequential,
be incurred
throughto
use ofexchange
this publication.
This publication
is
mance
the
therefore
positive
in
Moreover,
investments
foreign
currencies
are
foreign
fluctuations.
We
without
qualification
all liability
liability
forto
any
loss or
or damage
damage
of any
anyits
kind,
whether or
direct,
indirect
or consequential,
consequential,
which
may
be
incurredAny
through
thecoming
use of
of this
this
publication.
This
publication
is
not
intended
for persons
subject
legislation
that prohibits
distribution
makes
its distribution
contingent
upon
anbe
approval.
person
into publication.
possession This
of this
publication
without
qualification
all
for
any
loss
of
kind,
whether
direct,
indirect
or
which
may
incurred
through
the
use
publication
is
not intended
intended
forbe
persons
subject
to
legislation
that
prohibitsthat
its distribution
distribution
or
makes
its distribution
distribution
contingent
upon
an approval.
approval.
Any person
person
coming
intocompiling
possession
of
this publication
publication
shall
therefore
obligedsubject
to find to
outlegislation
about anythat
restrictions
may apply or
and
to comply
with them.contingent
It is at theupon
discretion
of the persons
entrusted
with
thisof
report,
within the
not
for
persons
prohibits
its
makes
its
an
Any
coming
into
possession
this
shall therefore
therefore
be obliged
obliged
to find
find
out about
about
anysell
restrictions
thatmentioned
may apply
apply herein.
and to
to comply
comply with
with them.
them. It
It is
is at
at the
the discretion
discretion of
of the
the persons
persons entrusted
entrusted with
with compiling
compiling this
this report,
report, within
within the
the
context
of internal
guidelines,
to buy,
hold and
the security
shall
be
to
out
any
restrictions
that
may
and
context of
of internal
internal guidelines,
guidelines, to
to buy,
buy, hold
hold and
and sell
sell the
the security
security mentioned
mentioned herein.
herein.
context
12 | LUGLIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI
12 | LUGLIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI
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ZURICH
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