piano triennale dell`offerta formativa - Scuola privata

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piano triennale dell`offerta formativa - Scuola privata
SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA
“GESU’ BAMBINO”
federata f.i.s.m.
pasiano di Pordenone
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
TRIENNIO SCOLASTICO
2016/2018
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ORIGINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E SUA STORIA
La scuola dell’infanzia “Gesù Bambino” sorge a poche centinaia di metri dal centro di
Pasiano Capoluogo, un comune della provincia di Pordenone in Friuli Venezia Giulia.
“L’asilo” venne edificato grazie ad una donazione dei coniugi-maestri Pantarotto in favore
dell’accoglienza dei bambini poveri. In seguito tale struttura è stata legalmente
riconosciuta come ENTE MORALE tramite D.P.R. n° 790 del 03 Giugno 1950.
L’apertura dell’asilo risale al maggio 1956. La responsabilità della conduzione educativodidattica è stata affidata, inizialmente, alla congregazione delle Suore Elisabettine.
Lo scopo principale dell’ ”Asilo” era quello di “accogliere e custodire gratuitamente nei
giorni feriali, i bambini poveri della Parrocchia dell’età compresa tra i 3 e i 6 anni, e di
provvedere alla loro educazione religiosa, fisica, morale ed intellettuale, naturalmente nei
limiti consentiti dalla loro età”. Dopo aver accolto i bambini poveri, fin dall’inizio venivano
ammessi anche quelli non bisognosi, i quali però pagavano una retta.
Successivamente la struttura è diventata IPAB con finalità di assistenza-beneficenza e
formazione (scuola per i bambini dai 3 ai 5 anni, assistenza per bambini dai 13 ai 36 mesi e
giovani in situazioni di bisogno e/o disagio).
Nel 2000 la scuola materna è passata dalla denominazione IPAB a quella di
ASSOCIAZIONE DI DIRITTO PRIVATO con Decreto del Presidente Regionale n° 0386.
Ora la struttura rivolge la sua attenzione principalmente alle attività connesse con la scuola
dell’infanzia secondo le normative vigenti, anche se fino al 2013 ha offerto contestualmente
un servizio di nido integrato (13-36 mesi).
La scuola dell’infanzia “Gesù Bambino” di Pasiano aderisce alla FISM nazionale
(Federazione Italiana Scuole Materne).
E’ divenuta scuola dell’infanzia “paritaria” in base al D.M. Collettivo di riconoscimento
della parità n° 488 del 27/02/2001.
A partire dall’anno scolastico 2008-2009 la scuola usufruisce di 4 nuove aule con servizi
igienici interni e collegate, mediante un corridoio, alla struttura già esistente (altre 2 aule
con servizi e spazi riservati alla sezione Primavera, oltre a quelli riservati alla preparazione
del cibo, al refettorio e, a partire dal 2014, al dormitorio).
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Nell’anno scolastico 2009/2010 è stato avviato il servizio sperimentale chiamato Sezione
PRIMAVERA offerto ai bambini dai 24 ai 36 mesi di età, anche per evitare l’inserimento di
numerosi anticipatari nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia dove sono già presenti molti
bambini stranieri.
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
(P.T.O.F.)
E
PROGETTO EDUCATIVO
Triennio Scolastico 2016/2018
L’offerta formativa della Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” di Pasiano per il triennio
scolastico 2016/2018 contiene l’indicazione delle risorse disponibili e delle scelte educative
per la realizzazione degli obiettivi formativi indicati dagli organi collegiali della Scuola
medesima.
PREMESSA
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” ha sempre cercato di offrire, nel rispetto della
specifica propria identità e dei propri principi ispiratori, un servizio concreto rispondente
alle esigenze del territorio, ai bisogni emergenti dal contesto sociale e alle finalità
istituzionali.
Il servizio, orientato alla qualificazione dell’offerta formativa, vede la scuola impegnata nel
creare sinergie e collaborazioni con: le famiglie, l’Istituto Comprensivo di Pasiano, la
Parrocchia, gli Enti Locali, il servizio di neuropsichiatria infantile, le Associazioni Culturali
locali e l’Ambito Socio Sanitario del distretto 6.3 di Azzano X.
CONTESTO E ANALISI DELL’AMBIENTE
La scuola dell’infanzia “Gesù Bambino” è situata al centro del capoluogo di Pasiano.
Dall’analisi della situazione socio-ambientale del territorio si rileva una certa espansione
del paese dovuta alla presenza di una estesa zona industriale ed artigianale con una
conseguente notevole offerta di impiego che richiama molti lavoratori, anche stranieri e a
volte pendolari, ma che sempre più spesso diventano stanziali.
In quest’ultimo periodo l’offerta di lavoro ha subito un notevole rallentamento dovuto alla
profonda crisi economica che rende precaria la gestione delle famiglie e dei servizi.
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Le etnie presenti sono le più varie, come le attività che dagli immigrati vengono svolte sia
nelle fabbriche sia presso famiglie autoctone.
Notevolissime, in una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità,
sono le esigenze di accoglienza e di integrazione, soprattutto delle donne e dei bambini.
Tenendo conto di tale realtà, questa Scuola si caratterizza perciò soprattutto come spazio
di accoglienza, integrazione e socializzazione tra le famiglie.
L’ingresso nella Scuola dell’Infanzia è un momento di crescita per tutti i bambini e le
bambine; rappresenta il riconoscimento di una vita autonoma rispetto a quella famigliare.
Il servizio offerto nasce da interessi, motivazioni, conoscenze, potenzialità, carenze,
difficoltà, esigenze e bisogni manifestati dai bambini/e, messi in luce dall’analisi della
situazione socio-ambientale.
In questo contesto la Scuola è fortemente sentita dalle famiglie come agenzia educativa
privilegiata.
RISORSE INTERNE ALLA SCUOLA
L’elemento che rappresenta la maggiore risorsa interna della scuola è costituito dal corpo
insegnante. Con la sua professionalità determina il senso e il successo dell’attività
educativa nei confronti dei bambini, delle famiglie e anche del contesto sociale più
allargato.
Dal settembre dell’anno 2000, ritenendo indispensabile metter a frutto, confrontare,
coordinare e valorizzare le proprie esperienze, tutto il COLLEGIO DEI DOCENTI della
Scuola “Gesù Bambino” partecipa, nel corso di ogni anno scolastico, a corsi di
aggiornamento promossi dalla FISM di Pordenone, dall’AIMC provinciale e nazionale,
dalla Regione e dall’Ambito socio-assistenziale 6.3, sulla base di progetti ben precisi. Si
avvale di consulenze continuative di esperti in psicologia, pedagogia e didattica che
operano sul territorio (servizi sociali e Ambito).
Coinvolgendo altre scuole dell’infanzia limitrofe e i loro Consigli di Amministrazione ha
costituito una rete stabile di lavoro con l’obiettivo di ottimizzare la formazione in servizio e
impostare il proprio progetto educativo su medesimi principi valoriali (cosa peraltro non
sempre facilmente realizzabile).
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RISORSE TERRITORIALI
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” opera e collabora con:
 la F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne);
 la Parrocchia;
 il Comune;
 l’Azienda Sanitaria Locale;
 l’Istituto Comprensivo di Pasiano;
 le associazioni locali (Pro-Loco, Circolo Culturale, ecc.);
 i servizi socio-sanitari;
 l’Ambito territoriale Sud 6.3 di Azzano X.
Il servizio socio-sanitario utilizzato dalla scuola è misto: pubblico e privato.
Il pubblico offre:
-
Consulenze specifiche da parte della neuropsichiatria infantile;
-
Interventi specialistici.
Il privato (La Nostra Famiglia di S. Vito al Tagliamento, il Cerchio, ecc.) utilizzato per
libera scelta dalle famiglie offre principalmente:
-
Interventi specialistici.
PRINCIPI
La Scuola, in continuità con la propria storia e nel rispetto delle direttive ministeriali,
fonda il proprio progetto educativo nei termini di:
 promozione di un’idea di scuola come luogo di comunità;
 promozione di una cultura che si pone come paradigma il rispetto dei bisogni della
persona;
 promozione di rapporti umani improntati allo spirito di cooperazione;
 promozione di atteggiamenti di accoglienza e di solidarietà rispetto alle diversità.
Essa inoltre si attiene alle Indicazioni Nazionali per il curricolo (2007 e 2012)
compatibilmente con quanto la struttura permette.
Le linee di riferimento per la progettazione educativa della nostra Scuola sono:
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-
la legislazione scolastica, con particolare attenzione ai contenuti e alle direttive della
“Riforma del Sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per
il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (Legge 13 Luglio 2015, n.
107);
-
il Magistero della Chiesa che indica mete e strumenti dell’educazione cattolica;
-
le linee pedagogiche attuali emergenti dalla ricerca.
A proposito di quest’ultimo punto, in particolare, la Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” fa
riferimento alla TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE di Howard Gardner.
Secondo questo celebre psicologo americano, non esiste un solo tipo d’intelligenza, ma una
molteplicità di forme, ovvero potenzialità biologiche presenti sin dalla nascita che in ogni
essere umano assumono una particolare combinazione di livelli di sviluppo, rendendo
unico il suo profilo intellettivo.
L’evolversi di ciascuna intelligenza e il raggiungimento di gradi più o meno elevati, risulta
in parte condizionato da fattori genetici, ma dipende anche dalle opportunità di
apprendimento offerte da un particolare contesto culturale.
Non basta, dunque, individuare le inclinazioni personali, occorre esercitarle e valorizzarle,
in caso contrario rimarranno allo stato embrionale.
Gardner inizialmente teorizzò l’esistenza di sette intelligenze: linguistica, matematica,
intrapersonale, interpersonale, cinestetica, musicale e visivo spaziale; in seguito aggiunse
l’intelligenza naturalistica e infine ipotizzò l’intelligenza esistenziale, non escludendo che
in futuro se ne potessero individuare altre forme.
Il modello della scuola tradizionale, conferendo valore prevalentemente alle performances
legate alle abilità linguistiche e logico-matematiche, ha da sempre penalizzato i soggetti
che ne risultano scarsamente dotati e che invece presentano profili intellettivi diversi. Una
scuola come la nostra, attenta alle differenze individuali, potrà così pianificare interventi
diversificati e molteplici, in modo da offrire a ciascuno dei suoi utenti una possibilità di
successo
che,
in
ambito
strettamente
scolastico,
coincide
con
una
adeguata
alfabetizzazione culturale, ma guardando oltre rappresenta il presupposto della
realizzazione dell’individuo e di una soddisfacente integrazione nel tessuto sociale.
L’intervento educativo auspicato da Gardner non è dunque quello di un’istruzione
nozionistica, ma di una mediazione didattica che favorisca la comprensione di contenuti
basilari e soprattutto la padronanza degli strumenti d’accesso ai vari ambiti culturali,
affinché il soggetto possa costruirsi il proprio sapere in autonomia anche attraverso la
possibilità di scelta di quei saperi maggiormente affini alla propria natura.
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Ancora, la Scuola “Gesù Bambino” di Pasiano opera secondo i principi che richiamano gli
art. n° 3, n° 33 e n° 34 della Costituzione Italiana:
1) uguaglianza,
2) imparzialità e regolarità,
3) accoglienza ed integrazione.
1) Uguaglianza
-
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” svolge un servizio pubblico a tutti coloro
che sono disponibili a un cammino di formazione nella ricerca della verità secondo
il principio evangelico della dignità propria di ogni persona a prescindere dalle
differenze di ordine etnico, religioso, economico, socio-politico e dalle condizioni
psico-fisiche.
-
Accoglie ed è aperta a tutti coloro che la scelgono, condividendone però il Progetto
Educativo.
-
Qualora ne emerga la necessità, agevola nei limiti del possibile e in collaborazione
con i servizi sociali del Comune di Pasiano, i bambini in condizioni economiche
svantaggiate.
2) Imparzialità e regolarità
-
Il personale, docente e non, agisce secondo i criteri di obiettività ed equità
riservando particolare attenzione ad ogni bambino.
-
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino”, attraverso le sue componenti e con
l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del
servizio e delle attività educative.
3) Accoglienza ed integrazione
-
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” quale comunità finalizzata alla trasmissione
di valori di vita, favorisce e promuove l’incontro, l’accoglienza e la collaborazione
delle diverse componenti della comunità educante: bambini, genitori, personale
docente, con particolare riguardo alla fase d’ingresso e alle situazioni di rilevante
necessità.
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-
Il personale, docente e non, pone al centro della propria attività la formazione
integrale della persona dei bambini, protagonisti primari del loro cammino
culturale ed educativo.
FINALITA’, CARATTERISTICHE E OBIETTIVI
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” si fa promotrice della formazione e dello sviluppo
integrale della personalità dei bambini iscritti (dai 2 ai 6 anni), e li vede protagonisti attivi
attraverso il raggiungimento delle seguenti finalità:
 la maturazione dell’identità mediante il rafforzamento integrale della personalità
sotto il profilo corporeo, intellettuale e relazionale;
 la conquista dell’autonomia, attraverso la sperimentazione di situazioni adatte al
progressivo sviluppo delle capacità di compiere scelte autonome, interagire con il
diverso e il nuovo, aprirsi alla scoperta, rispettare i valori religiosi propri e altrui,
pensare autonomamente, prendere coscienza della realtà e operare per modificarla
positivamente;
 lo sviluppo delle competenze con attività atte a potenziare le abilità sensorialipercettive, motorie, linguistiche ed intellettive; sviluppare l’interpretazione e la
produzione
di
messaggi,
attraverso
l’uso
di
strumenti
linguistici
e
di
rappresentazione; sviluppare le capacità di comprensione, rielaborazione e
comunicazione;
 lo sviluppo della cittadinanza inteso come scoperta dell’altro, della sua diversità e
del riconoscimento di un sistema di regole che permette una convivenza pacifica.
Questo percorso esperienziale getta le basi per lo sviluppo di una concezione
democratica della società.
Nello specifico, gli Obiettivi del percorso formativo che la scuola “Gesù Bambino” intende
attuare nel triennio scolastico 2016/2018 sono gli stessi contenuti all’interno della già
citata Legge 107 che, all’art. 7, afferma quanto segue:
“ Le istituzioni scolastiche … individuano il fabbisogno di posti dell’organico
dell’autonomia … in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle
attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come
prioritari …”, ossia nel nostro caso specifico:
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 valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all’italiano, alla lingua inglese e alle lingue minoritarie parlate dai
bambini stranieri frequentanti la scuola;
 potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
 potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e
nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e
degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
 sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture (…);
 sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività
culturali;
 alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
immagini;
 potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica
e allo sport;
 potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
 valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in
grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità
locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
 apertura pomeridiana della scuola e riduzione del numero di alunni per sezione;
 valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e
delle famiglie in essi.
Tali Obiettivi verranno poi declinati, nel triennio, in Progetti e attività specifici tarati e
calibrati sull’utenza specifica della nostra scuola (vedi oltre).
CAMPI DI ESPERIENZA
I campi di esperienza rappresentano i luoghi del fare e dell’agire dei bambini, i quali
vengono orientati dall’azione consapevole delle insegnanti.
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La scuola sulla base della propria autonomia articola i campi di esperienza in modo tale da
favorire il percorso educativo di ogni singolo bambino, aiutandolo ad orientarsi in una
pluralità di stimoli e proposte. Le insegnanti colgono le curiosità e le scoperte dei bambini
e le utilizzano per strutturare progetti di apprendimento che hanno lo scopo di organizzare
e fornire di significato tali esperienze. L’insegnante quindi crea possibilità e occasioni di
esperienze che servono a favorire lo sviluppo della competenza che a questa età va intesa in
senso globale e unitario come sviluppo dell’essere del bambino.
I campi di esperienza nei quali si opera sono quelli previsti dalle Indicazioni Nazionali per
il curricolo del 2012, e cioè:
-
Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
-
Il corpo e il movimento (identità, autonomia e salute);
-
Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica e multimedialità);
-
I discorsi e le parole (comunicazione, lingua e cultura);
-
La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo e natura).
Nell’ottica di una progettazione triennale, ciascun campo di esperienza verrà poi
ulteriormente diversificato e approfondito in quelli che sono i Traguardi per lo
sviluppo delle competenze e gli Obiettivi di apprendimento previsti al termine del
Primo anno di Scuola dell’Infanzia (3 anni), del Secondo (4 anni) e del Terzo (5 anni) (vedi
Allegato 1).
ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
1. Modello programmatico
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” segue le nuove Indicazioni per il curricolo
pubblicate nel 2007 dal Ministro dell’Istruzione tenendo presenti gli ultimi sviluppi
presenti nelle indicazioni di sintesi del 2012.
Essa promuove una pedagogia attiva che si fonda sulla capacità degli insegnanti di
ascoltare ed osservare i bambini per giungere ad una loro conoscenza sempre più accurata.
L’apprendimento avviene mediante l’esplorazione, la scoperta, i rapporti con i pari, con
l’adulto e con l’ambiente. Al fine di raggiungere questo obiettivo la scuola ha optato per
una differenziazione nelle modalità di realizzazione dei percorsi educativi tra il gruppo dei
piccoli e quello dei medi/grandi che ha portato, a partire dall’anno scolastico 2015/2016,
alla creazione di sezioni omogenee di massimo due età.
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Tale differenziazione proseguirà anche nel triennio 2016/2018, anche se la composizione
delle sezioni potrà essere definita solo al termine del periodo di volta in volta previsto per
le iscrizioni ai vari anni scolastici.
A partire dal mese di ottobre di ogni anno scolastico inizieranno i laboratori per bambini
medi e grandi, i quali lavoreranno con più insegnanti, mentre i bambini piccoli inizieranno
le attività laboratoriali a partire dal mese di gennaio per garantire loro, nel periodo
precedente, un adeguato tempo di ambientamento in cui lavoreranno esclusivamente in
sezione con l’insegnante di riferimento.
Nelle attività didattiche i laboratori progettati per età omogenee costituiscono una risorsa
perché permettono di osservare i bambini in contesti diversi da quello della sezione, da
diversi punti di vista, da diverse sensibilità e competenze professionali.
2. Strategie dell’accoglienza
L’inserimento dei bambini durante il primo periodo avviene in modo graduale. Ciò
consente un’osservazione più approfondita da parte del personale docente e permette ai
bambini di avere un approccio morbido ad un contesto scolastico nuovo per le new-entry e
sempre modificato per i rientri.
I nuovi iscritti vengono stimolati e sostenuti nell’accettare il distacco dai familiari,
nell’entrare in relazione con i compagni e le insegnanti, nell’esplorare ed utilizzare
l’ambiente scolastico e nel riconoscere e rispettare semplici regole.
I bambini già frequentanti sono coinvolti nell’accettazione dei nuovi compagni,
nell’orientarsi
adeguatamente
all’interno
dell’ambiente
scolastico
utilizzando
correttamente giochi e materiali e nel rispetto di regole già conosciute o nuove.
L’accoglienza dei bambini di 3 anni viene predisposta dalle insegnanti in salone e nelle
aule, spazi che vengono attrezzati per stimolare l’esplorazione e la scoperta.
Tale privilegiata accoglienza è riservata per alcuni giorni solamente ai “piccoli” per offrire
loro una particolare attenzione in una scuola totalmente a loro disposizione.
Va sottolineato che l’offerta educativo-didattica per il primo periodo scolastico
(indicativamente fino a metà ottobre), potrà essere garantita anche con orario flessibile che
prevede il rientro a casa subito dopo il pranzo (solo per i nuovi ingressi). In seguito,
compatibilmente con bisogni e caratteristiche individuali oltre che per esigenze famigliari,
l’orario potrà essere o meno esteso fino al termine della giornata scolastica (e oltre in caso
si faccia richiesta dei servizi di pre e dopo scuola).
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E’ fondamentale coinvolgere
i genitori durante tutto il periodo dell’inserimento.
Un’attenzione particolare va rivolta alla coppia (genitore/bambino)
in quanto
l’inserimento diventa un periodo critico di separazione che ha come protagonisti proprio i
bambini e i loro genitori (non avviene mai una separazione unidirezionale).
Nasce da sé l’esigenza di creare momenti di incontro e di alleanza con i genitori al fine di
favorire nei bambini un sano e sereno approccio al nuovo mondo sociale rappresentato
dalla scuola dell’infanzia.
3. Laboratori
La Scuola ha scelto di utilizzare e valorizzare, accanto alle attività di sezione, il modello
laboratoriale poiché:
-
si caratterizza per la possibilità di offrire, attraverso l’utilizzo di materiali e
stimolazioni varie, molteplici occasioni di esperienze sensoriali, motorie, cognitive,
emozionali e relazionali;
-
è una modalità di lavoro già collaudata dal team docente della scuola che ha sempre
riscontrato in passato i benefici effetti sui bambini dell’attività laboratoriale.
I laboratori rispondono infatti alla necessità di accogliere e promuovere l’apprendimento e
l’ascolto, in una situazione di scambio che valorizza le differenze e le mette al servizio della
realizzazione di progetti condivisi che favoriscono la dimensione pro sociale oltre che
individuale del bambino. Ciò peraltro in continuità con l’approccio alla Teoria delle
Intelligenze Multiple già presentata in precedenza.
Al fine di valorizzare anche le competenze del team docente, inoltre, si è pensato di
programmare dei laboratori/atelier “monotematici”, che rimarranno fissi durante tutto
l’anno scolastico, al contrario delle altre proposte laboratoriali che variano a seconda della
stagionalità o della programmazione didattica annuale.
Avremo quindi LABORATORI DI CUCINA, TEATRO, ARTE E TECNICHE
MULTIMEDIALI, SCIENZE.
4. Valutazione
La valutazione è di competenza delle insegnanti e di tutto il personale, che si occupa anche
della scelta degli strumenti necessari a realizzarla e della documentazione del percorso di
ogni alunno. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, è quindi un
elemento costantemente presente nel processo di apprendimento. Va sottolineato che la
valutazione deve essere intesa come forma di azione promozionale nei confronti dei
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bambini e autovalutazione soprattutto per l’insegnante che provvederà in itinere a
formulare proposte educative sempre più rispondenti alle reali esigenze dei bambini.
La valutazione intesa anche come autovalutazione da parte dell’istituzione scolastica, serve
a far riflettere sull’offerta educativa e didattica della scuola, con lo scopo di fornire
elementi per il miglioramento.
Nello specifico, gli atti di valutazione del Collegio Docenti si realizzano nei diversi periodi
dell’anno attraverso l’impiego di strumenti e criteri specifici quali schede di osservazione,
inerenti alle attività strutturate proposte, e informazioni provenienti sia dall’osservazione
occasionale e/o sistematica realizzata durante i vari momenti della giornata sia da quella
derivante dall’analisi delle documentazioni prodotte dai bambini o dalle insegnanti con
foto o videocamere.
5. Documentazione
La documentazione è un elemento importante dell’attività didattica, poiché rappresenta la
traccia di un percorso svolto, uno spunto di riflessione che rende visibili le modalità di
lavoro adottate e consente di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di
gruppo. Può essere rappresentata attraverso un diario di bordo, attività particolarmente
significative, foto, riprese audio, prodotti dei bambini.
6. Progetti curricolari e ampliamento dell’offerta formativa
I primi due progetti di seguito richiamati fanno parte integrante dell’attività curricolare
della scuola.
1) Progetto I.R.C.
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” è una scuola cattolica aderente alla
Federazione Italiana Scuole Materne (FISM), in rete con altre 57 scuole del
territorio pordenonese.
La proposta culturale della scuola cattolica ha la sua originalità nel fatto che,
partendo dalla visione cristiana della persona e dell’educazione, fa sintesi tra fede e
cultura e tra fede e vita; si distingue per la sua intenzione di mettere al primo posto
il perseguimento dei valori profondamente umani legati alla verità, alla giustizia,
all’amore universale e alla libertà, mediante l’accostamento agli insegnamenti del
Vangelo di Gesù Cristo. La sua originalità partecipa con una sua visione specifica
del mondo, della vita, della cultura e della storia, con al centro della sua missione la
persona umana e la sua dignità.
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Fattore caratteristico della scuola cattolica è di dar vita ad un ambiente comunitario
scolastico che considera l’altro come dono e risorsa.
La nostra scuola assolve a questo importante compito con proposte di qualità,
esprimendo una chiara identità coerente con la specificità cristiana che vuole
testimoniare, elaborando curricoli scolastici, anche per quanto riguarda l’IRC,
rispondenti al bisogno culturale e professionale degli alunni, e ciò grazie anche alla
presenza di personale qualificato e spiritualmente motivato. In questo modo la
scuola diventa un luogo in cui l’educazione schiude orizzonti ampi e invitanti,
raccoglie le sfide del nostro tempo, accende la passione per la verità, l’amore, la
giustizia, la solidarietà, la libertà, la legalità; quindi, un luogo nel quale le giovani
generazioni siano aiutate ad acquisire mezzi e strumenti per la loro vita futura, ma
anche a trovare le ragioni di una vita veramente piena e veramente umana (da “La
scuola cattolica. Risorsa educativa della Chiesa locale per la società” – Nota
pastorale: 11 luglio 2014).
2) Progetto di educazione psicomotoria secondo B. Acouturier per i bambini
di 2, 3, 4 e 5 anni (Progetto gestito dalle insegnanti della scuola, in particolare
dall’educatrice della Sezione Primavera, appositamente formata – vedi Allegato 2);
3) Progetto continuità: “La domanda di educazione può essere soddisfatta quando
la famiglia, la scuola e le altre realtà formative cooperano costruttivamente fra loro
in un rapporto di integrazione e di continuità”.
Per promuovere un’effettiva continuità orizzontale la scuola riserva particolare attenzione
alla stretta collaborazione con le famiglie. Ugualmente opportuni possono essere i
momenti di interazione con le strutture presenti nel territorio.
Una particolare cura richiede la continuità verticale, sia con la Sezione Primavera sia con la
Scuola Primaria; tale continuità va finalizzata alla comunicazione di informazioni utili sui
bambini, alla conoscenza dei nuovi iscritti e sempre accompagnata dall’organizzazione di
attività comuni.
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Continuità con la famiglia
La scuola concorre a soddisfare, in armonia con i principi della Costituzione (art. 30), il
dovere/diritto dei genitori ad istruire ed educare i propri figli. A questo scopo valorizza la
partecipazione delle famiglie alla vita della scuola.
Per rendere partecipi i genitori della vita della scuola si promuovono una molteplicità di
occasioni di incontro:
-
alla fine dell’anno scolastico, con i genitori dei nuovi iscritti, per presentare il
modello di lavoro e quello legato al periodo dell’accoglienza;
-
all’inizio dell’anno successivo per illustrare il piano programmatico delle attività
educativo-didattiche, il P.O.F., la formazione e l’organizzazione delle sezioni, delle
attività legate all’osservazione, i materiali e gli spazi a disposizione;
-
incontri di sezione;
-
assemblee;
-
coinvolgimento nella realizzazione di progetti educativo-didattici speciali;
-
scambi giornalieri di notizie.
Un momento di particolare importanza è quello riservato ai colloqui individuali periodici
con l’insegnante di sezione finalizzati alla condivisione delle competenze maturate o
eventualmente da potenziare nel bambino, nonché alla segnalazione di problematiche o
difficoltà.
Al fine di garantire una sempre maggiore comunicazione tra scuola e famiglia si propone
come punto di riferimento la figura della coordinatrice come elemento di continuità e
trasparenza nei rapporti.
Continuità con gli altri ordini di scuola
Per facilitare il passaggio dei bambini della Sezione Primavera alla Scuola dell’Infanzia e da
questa alla Scuola Primaria, le insegnanti dei diversi ordini di scuola stabiliscono insieme
le modalità di continuità educativo-didattica quali:
-
colloqui tra le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e le insegnanti della Sezione
Primavera per la predisposizione e l’organizzazione di momenti di vita comune per
occasioni particolari;
-
colloqui tra le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e le insegnanti della Scuola
Primaria finalizzati al passaggio delle informazioni utili per la conoscenza dei
bambini e per la formazione delle classi prime;
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-
visite agli ambienti della Scuola Primaria da parte dei bambini dell’ultimo anno
della scuola dell’infanzia;
-
condivisione dei progetti più significativi e dei punti essenziali del Progetto
Educativo.
L’ampliamento dell’offerta formativa è considerato dalla Scuola dell’Infanzia “Gesù
Bambino” una ulteriore occasione di incremento dei punti di vista sul bambino. In questo
modo vengono garantite maggiori possibilità di realizzare scelte educative in sintonia con i
bisogni e le caratteristiche reali dei bambini.
Per il triennio scolastico 2016/2018 la scuola propone:
1) Laboratorio di approccio alla lingua straniera (inglese) per i bambini di 5 anni con
insegnante specialista esterno e/o insegnanti della scuola appositamente formate;
2) Laboratorio di propedeutica musicale per i bambini di 2, 3, 4 e 5 anni con insegnanti
specialisti esterni e/0 insegnanti della scuola. Lo scopo è di sviluppare quell’intelligenza
musicale presente in ciascuno di noi. Attraverso semplici danze, canti e la manipolazione
di strumenti musicali, essa può essere facilmente sollecitata già nel bambino della scuola
dell’infanzia. La musica ancora oggi rappresenta il canale comunicativo preferenziale dei
sentimenti e degli stati d’animo profondi, ma anche del semplice modo di essere di
ciascuno. La scuola dell’infanzia accoglie perciò questa preziosa occasione per educare nel
bambino un’anima musicale, legata alla capacità di saper ascoltare, di muoversi insieme
con la musica e di produrre semplici composizioni.
3) Partecipazione al triennale “Accordo di rete interistituzionale per la promozione e lo
sviluppo dell’educazione ambientale e alimentare”. Tale accordo di rete comprende la
Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino”, la Scuola dell’Infanzia “San Benedetto” di Rivarotta
di Pasiano, l’Istituto Comprensivo di Pasiano e alcune delle più importanti Associazioni
culturali del paese, e parte dalla comune condivisione del valore e dell’importanza
dell’Educazione Ambientale e Alimentare come strumento di cambiamento culturale per
un futuro sostenibile. Le parti coinvolte condividono inoltre il valore dei percorsi educativi
sull’ambiente e la sostenibilità caratterizzati da prospettive multidisciplinari, trasversali e
globali che investono le conoscenze, il comportamento e le relazioni sociali, perché
l’educazione ambientale è educazione ecologica ma anche educazione alla solidarietà, alla
cittadinanza, al superamento dei conflitti, alla partecipazione, al rispetto della vita e di
17
tutte le diversità, alla giustizia, all’equità, alla pace, all’utilizzazione responsabile ed onesta
delle risorse.
4) Progetto di avvicinamento alla pratica sportiva rivolto ai bambini di 4 e 5 anni, che
nasce dal desiderio di accompagnare i bambini alla scoperta di alcuni sport e , attraverso di
essi, alla conseguente scoperta del corpo come espressione della personalità, come
conoscenza di sé e come strumento privilegiato della relazione con sé e con gli altri,
attraverso il movimento, l’espressività, le percezioni sensoriali e la rappresentazione
immaginaria. Nello specifico, verranno proposti degli incontri dedicati alla conoscenza
della ginnastica artistica, in collaborazione con l’Associazione Oplà Flic Flac, rivolti ai
bambini di 4 e 5 anni, nonché una serie di incontri di avvicinamento allo sport Basket, in
collaborazione con l’Associazione Basket di Pasiano, dedicati esclusivamente ai bambini di
5 anni;
5) Laboratorio “Primi voli con la matematica”, rivolto ai bambini grandi di 5 anni che
si propone di avvicinarli alla matematica utilizzando il metodo “analogico”, un metodo
intuitivo che, attraverso metafore ed analogie, permette ai bambini di apprendere tutto ciò
che viene proposto loro senza timore e bisogno di controllo (vedi ricerca Prof. Bortolato);
6) Progetto “La Biblioteca a scuola”, rivolto a tutti i bambini della scuola dell’infanzia,
permette, attraverso semplici momenti di animazione della lettura, di prendere contatto
con “l’amico” libro, iniziando così un percorso di maturazione e di sviluppo critico del
pensiero parlato e scritto. Sono stati acquistati numerosi libri di qualità adatti in maniera
specifica e diversificata a tutte le fasce di età presenti nella nostra scuola (2, 3, 4 e 5 anni);
è stata predisposta una sala “biblioteca” in cui ciascuna sezione, una volta alla settimana,
avrà la possibilità di toccare, sfogliare, guardare, ascoltare e vivere i libri e la lettura. Questi
momenti speciali saranno poi variamente rielaborati da insegnanti e bambini una volta
tornati in sezione attraverso l’espressione grafico-pittorica, la drammatizzazione e il circletime. A partire dal mese di Gennaio, inoltre, i bambini grandi (5 anni) potranno scegliere
mensilmente un libro da portare a casa per una settimana, al fine di poterlo leggere con i
propri genitori. Questa attività dovrebbe stimolare i bambini all’impegno, alla cura e
all’attenzione nei confronti di una cosa così preziosa come un libro e, più in generale,
dovrebbe insegnare loro a rispettare e prendersi cura delle cose proprie e altrui.
7) Progetto Nuoto, rivolto ai bambini di 3, 4 e 5 anni, attività a pagamento con contributo
delle famiglie. Gli obiettivi che il Nuoto a scuola vuole perseguire sono quelli di sviluppare
un programma didattico e formativo che porti l’alunno della Scuola dell’Infanzia a
familiarizzare e socializzare
con l’ambiente acquatico, attraverso esperienze ludico18
motorie, il tutto presso le Piscine comunali del pordenonese (a seconda della disponibilità
degli impianti);
8) Coinvolgimento in vari Progetti in rete con altre 11 scuole (statali e paritarie) afferenti al
bacino di utenza dell’Ambito 6.3 di Azzano X.
Nel concreto, tali Progetti intendono conseguire i seguenti obiettivi specifici:
-
affrontare il tema delle nuove povertà, delle esperienze di agricoltura sociale e di
non spreco, di educazione alimentare per stili di vita più sani e sostenibili;
-
sostenere bambini e ragazzi che presentano disturbi dell’apprendimento, che
possono comportare storie di insuccesso nella scuola dell’obbligo e compromettere
la carriera scolastica, ma anche lo sviluppo della personalità e di un adattamento
sociale equilibrato;
-
favorire l’accoglienza e l’interazione con persone e gruppi sociali “svantaggiati”
(anziani, disabili, stranieri…) per evitare atteggiamenti di diffidenza, rifiuto e
discriminazione basati su stereotipi e pregiudizi.
A tal fine, è prevista la realizzazione delle seguenti attività:
-
visite e laboratori didattici in Aziende agricole, fattorie sociali e didattiche,
sull’alimentazione sana, il non spreco, il consumo di verdure e frutta;
-
laboratori per il rinforzo delle abilità carenti per i bambini dell’ultimo anno della
scuola dell’Infanzia;
-
campagna di raccolta di beni alimentari e materiali per il Centro di Solidarietà
Alimentare (C.S.A.);
-
laboratori didattici sul pane e i suoi valori in collaborazione con l’Ass. panificatori
del Friuli Venezia Giulia;
-
visite di scambio tra i bambini, gli operatori sociosanitari e gli ospiti delle strutture
residenziali e semiresidenziali dell’ambito 6.3 (Case di Riposo, Centri Diurni, Coop.
Soc.).
9) Percorsi di EDUCAZIONE ALIMENTARE. L’educazione alimentare si configura come
un’importante tassello dell’educazione alla salute. E’ infatti fondamentale acquisire
corrette abitudini alimentari fin dalla prima infanzia, in quanto un positivo approccio con
il cibo getta le basi per un futuro stile di vita armonioso. Ci si propone quindi di
accompagnare i bambini in un percorso gioioso e stimolante di scoperta del cibo, delle
abitudini alimentari e dell’importanza di una dieta sana ed equilibrata. Si prevede un
approccio all’educazione alimentare non prettamente nutrizionale ma piuttosto d’impianto
esperienziale-sensoriale (scoperta dei cibi attraverso i sensi e una metodologia ludica).
19
Le esperienze proposte permetteranno al bambino di allargare le proprie abitudini
alimentari, di sperimentare nuove conoscenze e gusti, di motivare, nella socialità e nel
confronto, nuovi comportamenti alimentari.
10) Progetto Monitor Dis/Agio, in collaborazione con l’Ambito territoriale Sud 6.3.
La Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” di Pasiano, così come tutte le scuole di ogni ordine
e grado presenti nei sette comuni dell’Ambito (Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto,
Pravisdomini, Zoppola, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone), ha sottoscritto con
l’AMBITO DISTRETTUALE SUD 6.3, in data 13 settembre 2007, un protocollo d’intesa per
l’attuazione del PROGETTO MONITOR DIS/AGIO, denominato “PATTO EDUCATIVO
TERRITORIALE”.
In attuazione del suddetto accordo, la Scuola collabora con l’Ambito Distrettuale Sud 6.3,
attraverso i suoi incaricati, per l’attuazione del Progetto Monitor Dis/Agio, il cui scopo è
promuovere il benessere di bambini e ragazzi, prevenire le difficoltà e contenere il disagio,
operando in stretto contatto con la scuola e i servizi territoriali, al fine di garantire il pieno
sviluppo di ogni minore ed il sostegno alle responsabilità educative di quanti sono in
relazione con essi, attraverso la realizzazione di “un’alleanza educativa” fra adulti educanti.
L’equipe psicopedagogica del Progetto Monitor Dis/Agio espleta le proprie funzioni
attraverso i seguenti strumenti:

L’osservazione partecipante/ascolto del bambino/ragazzo a scuola e nei contesti
ludico/ricreativi frequentati dal minore, su richiesta dell’insegnante e/o del
genitore.

La progettazione e/o conduzione di laboratori relazionali nel contesto scolastico,
rivolti al gruppo classe, in collaborazione con gli insegnanti. Lo strumento
laboratoriale ha come finalità l’osservazione delle dinamiche emotive e relazionali
in essere, l’individuazione di contesti e strumenti utili alla loro evoluzione,
l’apprendimento di stili relazionali e comunicativi funzionali al benessere del
gruppo. Gli insegnanti, che partecipano in vario modo sia alla fase di progettazione
che di conduzione dei percorsi, si impegnano a mettersi in gioco in prima persona e
a sperimentare nell’attività quotidiana con i bambini/ragazzi gli strumenti
acquisiti.

La consulenza educativa per genitori, insegnanti e operatori pubblici e del privato
sociale, che operano con e per i soggetti in età evolutiva.

La formazione rivolta a insegnanti ed educatori.

La formazione per genitori, attraverso gruppi esperienziali e incontri a tema.
20

L’informazione sul sistema dei servizi specialistici e delle risorse educative
territoriali.

La messa in rete tra enti e soggetti che, a diverso titolo, concorrono alla prevenzione
del disagio e alla promozione del benessere dei minori e delle famiglie del territorio.
Si precisa che l’attenzione rivolta ai bambini e ragazzi nel contesto del Progetto Monitor
Dis/Agio è di tipo psicoeducativo: l’attività svolta e gli strumenti utilizzati non hanno scopo
psicodiagnostico né psicoterapeutico.
Le modalità di collaborazione durante le ore scolastiche vengono concordate con gli
insegnanti della scuola, mentre le famiglie hanno la possibilità di accedere gratuitamente
al servizio con le seguenti modalità:
-
tramite le insegnanti;
-
contattando l’Ambito Distrettuale Sud 6.3: Piazza San Giacomo 1, Praturlone di
Fiume Veneto, tel. 0434/954811 – 0434/954822, fax 0434/953927;
-
contattando direttamente gli operatori referenti: per la Scuola dell’Infanzia “Gesù
Bambino” di Pasiano il dott. Cristian Bumbalo, psicologo, cell. 328.5622011.
11) Servizio di pre-scuola (dalle 7.00 alle 8.00) e post-scuola (dalle 16.00 alle 18.00),
organizzato in collaborazione con l’Ambito e affidato a una cooperativa.
12) Sportello per genitori e corsi di formazione per giovani coppie e single con bambini
frequentanti la struttura promosso dalla FISM di Pordenone in collaborazione con il
Consultorio Noncello.
AMBITO ORGANIZZATIVO
Condizioni generali di svolgimento del servizio scolastico
Il servizio offerto dalla Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” nel corso degli anni è andato
sempre più identificandosi come servizio scolastico vero e proprio, sia accogliendo le
istanze formative delle famiglie, sia rispondendo al dettato legislativo riguardante la scuola
dell’infanzia.
Viene erogato sulla base di un regolamento interno che fissa i criteri per l’iscrizione, per la
composizione delle sezioni, per la definizione delle rette.
21
Alla scuola dell’infanzia possono accedere tutti i bambini e le bambine residenti nel
territorio comunale, i cui genitori facciano domanda e CONDIVIDANO IL PROGETTO
EDUCATIVO.
L’accesso è consentito a non residenti solo nel caso in cui l’accoglienza non comporti
aumento di sezioni e di personale.
E’ consentito l’accesso a portatori di handicap, svantaggio e agli stranieri.
La scuola è impegnata ad accogliere i bambini le cui famiglie versano in difficoltà
finanziarie, OPPORTUNAMENTE VERIFICATE E DOCUMENTATE, in accordo ed
in collaborazione con il Comune di Pasiano di Pordenone.
Le sezioni vengono composte tenendo presente le zone di provenienza dei bambini,
l’equilibrio numerico e gli inserimenti problematici (stranieri, disabili).
Attualmente le sezioni attive sono quattro più una Sezione Primavera. Ognuna di esse è
condotta da un’insegnante titolare, anche se non esclusivamente e rigidamente, in quanto
le attività curricolari ed i progetti di ampliamento del P.T.O.F. vengono gestiti in base alle
competenze professionali specifiche dei singoli docenti, che lavorano sia con piccoli gruppi
di progetto, di livello, di età, sia con gruppi di sezione.
La scuola è regolata da:
-
uno “Statuto”
-
un Regolamento
-
un Progetto Educativo che fa da sfondo al Piano dell’Offerta Formativa.
Nella scuola sono istituiti i seguenti Organi Collegiali:
-
assemblea dei genitori
-
assemblea di sezione
-
consiglio di intersezione
-
collegio docenti.
E’ amministrativamente gestita da un Consiglio di Amministrazione e il suo Presidente è il
Parroco del paese, Don Massimo Carlo.
22
La mensa è un servizio interno alla scuola sia come preparazione, sia come distribuzione
del cibo. Il personale addetto alla preparazione del cibo e quello addetto alla distribuzione
ha partecipato al corso di “addetto all’autocontrollo alimentare HACCP nella ristorazione
scolastica” in ottemperanza al D.L. n° 155/1997.
Il menu adottato dalla scuola è proposto e controllato dall’Azienda Sanitaria Locale n. 6 del
Friuli Occidentale.
La tabella settimanalmente è esposta al pubblico per la conoscenza diretta degli alimenti
somministrati ai bambini.
Il servizio di trasporto è predisposto dal Comune e i bambini che ne fanno uso versano il
contributo direttamente allo stesso.
La scuola osserva un orario di funzionamento di otto ore giornaliere dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 8.00 alle 16.00. C’è la possibilità di usufruire di un servizio di sorveglianza
eccedente l’orario scolastico (gestito da una cooperativa ma organizzato dall’Ambito
Sociosanitario Sud 6.3).
Le insegnanti singolarmente adottano un orario flessibile di 7 ore giornaliere, turnando le
entrate e le uscite.
L’organico è costituito da cinque insegnanti (4 a tempo indeterminato e una con incarico
annuale), due educatrici per la Sezione Primavera specializzate anche per la pratica
psicomotoria, una coordinatrice con insegnamento per necessità organizzative, una cuoca e
una ausiliaria, coadiuvate da un inserimento lavorativo operato dai servizi sociali della
Provincia. La coordinatrice e una delle insegnanti sono altresì in possesso della
specializzazione per le attività di sostegno (insegnanti di sostegno).
Tutto il personale è laico e provvisto dei titoli prescritti dalla normativa vigente.
La giornata tipo nelle sezioni dell’infanzia e nella sezione Primavera osserva la seguente
scansione temporale ed ha un andamento flessibile nel corso dell’anno scolastico.
PRE SCUOLA
dalle 7.00 alle 8.00
ACCOGLIENZA
dalle 8.00 alle 8.45
ATTIVITA’ LIBERA IN SEZIONE E/O LABORATORIO
dalle 9.00 alle 10.45
ROUTINES PER IL PRANZO
1° turno dalle 10.45 alle 10.55
23
2° turno dalle 11.30 alle 11.40
PRANZO
1° turno dalle 11.00 alle 11.40 (+ sezione Primavera)
2° turno dalle 11.45 alle 12.30
GIOCO LIBERO
dalle 12.00 alle 13.30
RIPOSO (per i piccoli e i bambini della Primavera)
dalle 12.30 alle 14.30
ATTIVITA’ IN SEZIONE E/O LABORATORI
dalle 13.30 alle 15.00 per medi e grandi
MERENDA – GIOCO
dalle 15.00 alle 15.30
USCITA
dalle 15.30 alle 16.00
Dalle 16.00 alle 18.00, come per il mattino dalle 7.00 alle 8.00, è stato predisposto un
servizio di assistenza per i bambini i cui genitori sono impegnati al lavoro. Tale servizio
gestito dalla Cooperativa “Scarabeo” è a pagamento.
Il calendario scolastico adottato dalla scuola è quello stabilito dalla Direzione Regionale
Friuli Venezia Giulia, concordato con l’Ente locale e con il consiglio di intersezione.
La scuola, al fine di garantire l’efficienza dei servizi amministrativi, individua i seguenti
fattori di qualità: trasparenza, celerità delle procedure, flessibilità degli orari.
La direttrice riceve il pubblico su appuntamento ed è a disposizione dalle 9.00 alle 11.00,
dalle 12.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 16.00 dal Lunedì al Venerdì.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è a disposizione su appuntamento in
qualsiasi ora della giornata.
Il rilascio dei certificati viene effettuato, nel più breve tempo possibile, dal Presidente o dal
Segretario su richiesta.
Presso la sede della Direzione sono presenti:

spazio
per
gli
atti
amministrativi
della
Direzione
e
del
Consiglio
di
Amministrazione;

spazio per le comunicazioni relative all’organizzazione della scuola;

spazio per informazioni relative ad iniziative organizzate;

bacheca sindacale.
24
In presenza di disservizi o atti e/o comportamenti che appaiono in contrasto con i
contenuti del presente PTOF, gli utenti possono effettuare segnalazioni secondo le
modalità di seguito descritte:
-
nel clima di collaborazione e di dialogo che caratterizza la vita della scuola, gli utenti
potranno rivolgersi al personale docente di sezione;
-
qualora il problema permanga o sia di particolare gravità o urgenza, potranno
rivolgersi alla Direttrice o al Presidente del Consiglio di Amministrazione ed
eventualmente sporgere reclamo;
-
i reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica e devono
contenere le generalità, l’indirizzo e la responsabilità del proponente;
-
i reclami orali e telefonici devono essere successivamente sottoscritti;
-
la Direzione della scuola, valutati i motivi e la fondatezza del reclamo, risponde con
celerità, e comunque non oltre i 10 giorni, attivandosi a rimuovere le cause che
hanno prodotto il reclamo;
-
è discrezione della Direzione informare il Consiglio di Amministrazione.
La scuola ha avviato un percorso di attuazione della sicurezza degli ambienti (L. 626) e
portato a termine la formazione prevista dalla L. 155, affidando le iniziative necessarie alla
Leochimica di Zoppola, una ditta specializzata, contattata da tutte le realtà scolastiche
provinciali della FISM di Pordenone che si preoccupa anche di progettare e ottenere
percorsi formativi per il personale conseguenti alle innovazioni legislative e che fornisce
anche personale specialistico (medico del lavoro).
Messa in rete con le altre scuole del territorio
Dal settembre 2000 la scuola “Gesù Bambino” di Pasiano di Pordenone è entrata in rete
con le scuole dell’infanzia del territorio provinciale che si estendono a sud del Capoluogo:
Rivarotta, Tiezzo, Pravisdomini, Villotta, Chions e Azzano X° sulla base di un progetto di
coordinamento pedagogico-didattico caldeggiato e sostenuto dalla FISM. La gestione di
tale progetto è affidata alla competenza della FISM di Pordenone.
25
SERVIZI AMMINISTRATIVI GESTITI
DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Bilancio annuale con riferimento ai capitoli:
-
per personale docente
-
per personale non docente
-
per spese fisse
-
per spese straordinarie.
MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Definizione dei criteri e delle modalità di monitoraggio e valutazione
dell’Offerta Formativa.
Sono programmate assemblee generali con i genitori all’inizio e alla fine dell’anno
scolastico e predisposti questionari per verificare la corrispondenza tra quanto previsto dal
P.T.O.F. e il servizio effettivamente erogato.
Tali iniziative sono condotte dalle docenti e coordinate dalla Direttrice. I risultati di tali
indagini sono portati a conoscenza del Consiglio di Amministrazione e dell’assemblea dei
genitori e utilizzati per la predisposizione di futuri P.T.O.F.
Testo approvato dal Collegio dei Docenti,
dal Consiglio di Intersezione e
dal Consiglio di Amministrazione
Il 7 Gennaio 2016
Pasiano di Pordenone, 11/01/2016
Il legale rappresentante
Don Massimo Carlo
26
ALLEGATO 1
CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE’ E L’ALTRO
per il bambino di 3 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino gioca in modo costruttivo
e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e
bambini.
2) Sviluppa il senso dell’identità
personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più
adeguato.
3) Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a
confronto con le altre.
4) Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini e
comincia a riconoscere la reciprocità
di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
5) Pone domande su temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia,
e
ha
raggiunto
una
prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
6) Si
orienta
nelle
prime
generalizzazioni di passato, presente,
futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che
gli sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con
le regole condivise.
7) Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del suo territorio,
le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento
delle
piccole
comunità e delle città.
1)
2)
3)
4)
5)
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Superare il distacco e la lontananza
dai genitori.
Sviluppare capacità relazionali.
Condividere esperienze nel lavoro di
gruppo.
Scoprire il valore delle feste.
Comprendere che per vivere bene
insieme è necessario osservare delle
regole di comportamento.
27
CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO
per il bambino di 3 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino vive pienamente la
propria corporeità, ne percepisce il
potenziale
comunicativo
ed
espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia
nella gestione della giornata a scuola.
2) Riconosce i segnali e i ritmi del
corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e adotta pratiche corrette di
cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
3) Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado
di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
4) Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, interagisce con gli
altri nei giochi di movimento, nella
musica,
nella
danza,
nella
comunicazione espressiva.
5) Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Svolgere in autonomia semplici
azioni di routine relativa alla
gestione e cura personale.
Partecipare attivamente a giochi
motori al chiuso e all’aperto
rispettando le regole.
Conoscere le diverse parti del corpo e
la loro funzionalità.
Controllare e coordinare i movimenti
nelle attività di routine.
Muoversi nello spazio per stabilire
relazioni topologiche.
Seguire un percorso sulla base di
indicazioni verbali.
Sviluppare pratiche corrette per la
cura di sé.
Comprendere
l’importanza
del
consumo di cibi genuini e accettare
di assaggiare diversi tipi di frutta e
verdura.
Conoscere sane abitudini alimentari.
CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI, COLORI
per il bambino di 3 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino comunica, esprime
emozioni, racconta, utilizzando le
varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente.
2) Inventa storie e sa esprimerle,
attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività
manipolative ed espressive; utilizza
materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le
potenzialità offerte dalle tecnologie.
1)
2)
3)
4)
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Sviluppare
abilità
espressive,
comunicative e logico-associative.
Affinare la percezione di forme e
colori.
Esprimersi
autonomamente
attraverso il disegno, la pittura e le
altre
attività
manipolative,
utilizzando
diverse
tecniche
espressive.
Utilizzare il colore e i materiali per la
produzione libera.
28
3) Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione…);
sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di opere
d’arte.
4) Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e
oggetti.
5) Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali.
6) Esplora i primi elementi musicali,
utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli.
5) Partecipare a coreografie di gruppo.
6) Interagire con gli altri rispettando gli
spazi.
CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE
per il bambino di 3 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e discorsi,
fa ipotesi sui significati.
2) Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni,
sentimenti
e
argomentazioni
attraverso
il
linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative.
3) Sperimenta
rime,
filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove
parole, cerca somiglianze e analogie
tra i suoni e i significati.
4) Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede e
offre spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per definire
regole.
5) Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse, riconosce
e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività
e la fantasia.
6) Si avvicina alla lingua scritta, esplora
e sperimenta prime forme di
comunicazione
attraverso
la
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Sviluppare la capacità di ascolto.
Parlare di sé.
Comunicare con i linguaggi verbali,
la mimica e la gestualità di una
situazione, di uno stato d’animo.
Vivere il libro come strumento di
gioco, di divertimento e di
conoscenza.
Acquisire fiducia nelle proprie
capacità
di
espressione
e
comunicazione.
Arricchire le conoscenze fonologiche
e lessicali.
Rappresentare la fiaba attraverso
altri linguaggi (grafico-pittorico,
plastico,
drammatico-gestuale,
sonoro-musicale).
Memorizzare poesie e filastrocche.
29
scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi media.
CAMPO DI ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO
per il bambino di 3 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino raggruppa e ordina
oggetti e materiali secondo criteri
diversi,
ne
identifica
alcune
proprietà,
confronta
e
valuta
quantità; utilizza
simboli per
registrarle;
esegue
misurazioni
usando strumenti alla sua portata.
2) Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della
settimana.
3) Riferisce correttamente eventi del
passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e
prossimo.
4) Osserva con attenzione il suo corpo,
gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
5) Si interessa a macchine e strumenti
tecnologici, sa scoprirne le funzioni e
i possibili usi.
6) Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri
sia con quelle necessarie per eseguire
le prime misurazioni di lunghezze,
pesi, e altre quantità.
7) Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini
come avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra,
ecc.;
segue
correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Distinguere le dimensioni grandepiccolo.
2) Riconoscere le relazioni topologiche
(avanti/dietro,
dentro/fuori,
sopra/sotto, primo/ultimo).
3) Distinguere i concetti temporali
prima/dopo.
4) Sviluppare la sensibilità sensoriale
attraverso l’esplorazione, la scoperta
e l’uso di materiali.
5) Sviluppare
immaginazione
e
creatività per iniziare il processo di
osservazione.
6) Lavorare
vari
materiali
per
sviluppare la manualità e affinare
differenti percezioni.
7) Sviluppare la capacità di lavorare in
gruppo.
8) Osservare i fenomeni naturali per
individuare gli aspetti semplici per
l’avvio del pensiero scientifico.
9) Individuare percorsi per promuovere
la sicurezza dell’ambiente vissuto.
10) Dimostrare
interesse
e
partecipazione
nelle
uscite
didattiche.
30
CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE’ E L’ALTRO
per il bambino di 4 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino gioca in modo creativo e
costruttivo
con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e
bambini.
2) Sviluppa il senso dell’identità
personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più
adeguato.
3) Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a
confronto con le altre.
4) Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini e
comincia a riconoscere la reciprocità
di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
5) Pone domande su temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia,
e
ha
raggiunto
una
prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
6) Si
orienta
nelle
prime
generalizzazioni di passato, presente,
futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che
gli sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con
le regole condivise.
7) Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento
delle
piccole
comunità e delle città.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Riconoscere il legame affettivo con
gli altri.
2) Sentire di appartenere ad un gruppo.
3) Interiorizzare
comportamenti
corretti verso gli altri.
4) Avere cura di sé, dell’ambiente
scolastico e dei materiali.
5) Aiutare gli altri in semplici azioni
quotidiane.
6) Sviluppare capacità relazionali.
7) Riconoscere espressioni di emozioni
dal volto e verbalizzarle.
8) Sviluppare la capacità di esprimere
sentimenti e vissuti personali.
9) Riconoscere e rispettare le regole.
10) Imparare ad attendere e a rimandare
la realizzazione dei propri desideri.
11) Accettare opinioni diverse dalle
proprie.
12) Collaborare attivamente a progetti e
attività comuni.
13) Conoscere le tradizioni.
31
CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO
per il bambino di 4 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino vive pienamente la
propria corporeità, ne percepisce il
potenziale
comunicativo
ed
espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia
nella gestione della giornata a scuola.
2) Riconosce i segnali e i ritmi del
corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e adotta pratiche corrette di
cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
3) Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado
di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
4) Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, interagisce con gli
altri nei giochi di movimento, nella
musica,
nella
danza,
nella
comunicazione espressiva.
5) Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Essere autonomo nelle azioni di vita
quotidiana.
2) Assumere
corrette
abitudini
igieniche e conoscere sane abitudini
alimentari.
3) Acquisire
il
controllo
e
la
coordinazione statica e dinamica.
4) Muoversi nello spazio e stabilire
corrette relazioni topologiche.
5) Seguire un percorso su indicazioni
verbali.
6) Riconoscere
e
verbalizzare
le
percezioni sensoriali.
7) Riconoscere le differenze di genere.
8) Rappresentare il corpo nelle sue
parti principali.
9) Riconoscere e nominare le parti del
corpo e le loro possibilità di
movimento.
10) Muoversi spontaneamente o in
maniera guidata, individualmente o
in gruppo, seguendo indicazioni
verbali.
11) Accettare ruoli e regole del gioco.
12) Riconoscere ed evitare situazioni di
pericolo.
CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI, COLORI
per il bambino di 4 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino comunica, esprime
emozioni, racconta, utilizzando le
varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente.
2) Inventa storie e sa esprimerle
attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e
creative; esplora le potenzialità
offerte dalle tecnologie.
1)
2)
3)
4)
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Sperimentare diverse possibilità
espressive attraverso l’uso di vari
materiali e tecniche.
Acquisire la capacità di esprimersi
autonomamente attraverso la pittura
e le attività manipolative.
Acquisire
la
capacità
di
rappresentare graficamente il reale e
il fantastico.
Capacità di raffigurare emozioni e
sentimenti.
32
3) Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione…);
sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di opere
d’arte.
4) Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e
oggetti.
5) Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali.
6) Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli.
5) Esprimere le proprie emozioni
attraverso il corpo in attività di
drammatizzazione.
6) Nominare e discriminare i colori
secondari.
7) Ascoltare brani musicali e mostrare
la capacità di muoversi seguendo un
ritmo.
8) Cantare in coro e da solo.
9) Partecipare a coreografie di gruppo.
10) Riconoscere e riprodurre suoni.
CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE
per il bambino di 4 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e discorsi,
fa ipotesi sui significati.
2) Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni,
sentimenti,
argomentazioni
attraverso
il
linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative.
3) Sperimenta
rime,
filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove
parole, cerca somiglianze e analogie
tra i suoni e i significati.
4) Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede e
offre spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per definire
regole.
5) Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse, riconosce
e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività
e la fantasia.
6) Si avvicina alla lingua scritta, esplora
e sperimenta prime forme di
comunicazione
attraverso
la
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Sviluppare
fiducia
nelle
proprie
capacità di comunicazione.
2) Arricchire il linguaggio e sviluppare la
capacità di formulare frasi complete e
corrette.
3) Sviluppare la capacità di ascolto e
comprensione.
4) Acquisire la capacità di raccontare in
ordine cronologico una storia.
5) Inventare
brevi
storie
anche
avvalendosi di immagini.
6) Narrare vissuti personali.
7) Rappresentare fiabe attraverso vari
linguaggi.
8) Usare semplici giochi metalinguistici
(rime, assonanze fonetiche).
9) Capacità di memorizzare canti, poesie e
filastrocche.
10) Distinguere tra segno della scrittura,
dell’immagine e del disegno.
33
scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi media.
CAMPO DI ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO
per il bambino di 4 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino raggruppa e ordina
oggetti e materiali secondo criteri
diversi,
ne
identifica
alcune
proprietà,
confronta
e
valuta
quantità; utilizza
simboli per
registrarle;
esegue
misurazioni
usando strumenti alla sua portata.
2) Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della
settimana.
3) Riferisce correttamente eventi del
passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e
prossimo.
4) Osserva con attenzione il suo corpo,
gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
5) Si interessa a macchine e strumenti
tecnologici, sa scoprirne le funzioni e
i possibili usi.
6) Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri
sia con quelle necessarie per eseguire
le prime misurazioni di lunghezze,
pesi, e altre quantità.
7) Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini
come avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra,
ecc.;
segue
correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Cogliere uguaglianze e differenze.
2) Raggruppare elementi in base a 1-2
criteri.
3) Riconoscere
e
riprodurre
le
principali
forme
geometriche:
cerchio – triangolo – quadrato.
4) Confrontare quantità: di più-di
meno, tanti-quanti, tanto-poco.
5) Riconoscere i simboli numerici.
6) Orientarsi nello spazio e riconoscere
le
relazioni
topologiche:
dentro/fuori,
aperto/chiuso,
davanti/dietro, vicino/lontano.
7) Conoscere e operare con le
dimensioni: alto/basso, lungo/corto,
piccolo/grande.
8) Seriare e ordinare secondo un
criterio.
9) Cogliere gli eventi del tempo riferiti
al vissuto quotidiano e alla
settimana.
10) Cogliere la ciclicità del tempo,
riconoscendo
nell’ambiente
fenomeni di tipo stagionale.
11) Riconoscere su di sé i principali
cambiamenti
fisici
legati
alla
crescita.
12) Comprendere il rispetto per la natura
e per l’ambiente.
34
CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE’ E L’ALTRO
per il bambino di 5 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino gioca in modo creativo e
costruttivo
con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e
bambini.
2) Sviluppa il senso dell’identità
personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più
adeguato.
3) Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a
confronto con le altre.
4) Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini e
comincia a riconoscere la reciprocità
di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
5) Pone domande su temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia,
e
ha
raggiunto
una
prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
6) Si
orienta
nelle
prime
generalizzazioni di passato, presente,
futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che
gli sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con
le regole condivise.
7) Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento
delle
piccole
comunità e delle città.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Sviluppare capacità relazionali.
2) Interiorizzare
comportamenti
corretti verso gli altri.
3) Sviluppare
un’identità
positiva,
acquisire fiducia nelle proprie
possibilità ed apprezzare quelle
altrui.
4) Riconoscere sentimenti ed emozioni
quindi esprimerli con vari linguaggi.
5) Esprimere sentimenti e stati d’animo
legati ai conflitti.
6) Mettere in atto comportamenti di
aiuto verso i compagni.
7) Raccontare le proprie esperienze e la
propria storia personale.
8) Comprendere che per vivere bene
insieme è necessario osservare regole
di comportamento.
9) Riconoscere
l’importanza
di
comportarsi in modo responsabile e
collaborativo.
10) Riconoscere le differenze, rispettarle
e apprezzarne il valore.
11) Riconoscere ed esprimere i momenti
e le situazioni che suscitano
ammirazione,
disapprovazione,
gratitudine, generosità.
12) Condividere esperienze nel lavoro di
gruppo.
13) Scoprire il valore delle feste, delle
usanze, delle tradizioni.
14) Approfondire la conoscenza di alcuni
aspetti di culture diverse dalla
propria.
15) Acquisire consapevolezza dei propri
diritti e dei propri doveri.
35
CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO
per il bambino di 5 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino vive pienamente la
propria corporeità, ne percepisce il
potenziale
comunicativo
ed
espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia
nella gestione della giornata a scuola.
2) Riconosce i segnali e i ritmi del
corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e adotta pratiche corrette di
cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
3) Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado
di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
4) Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, interagisce con gli
altri nei giochi di movimento, nella
musica,
nella
danza,
nella
comunicazione espressiva.
5) Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Svolgere in autonomia semplici
azioni di routine relative alla
gestione e cura personale.
2) Partecipare attivamente a giochi
motori, al chiuso e all’aperto,
rispettando le regole.
3) Conoscere le diverse parti del corpo e
la loro funzionalità.
4) Controllare e coordinare i movimenti
nelle attività manuali.
5) Sviluppare le potenzialità visuopercettive, visuo-motorie e oculomanuali.
6) Acquisire autonomia nel movimento,
nell’attenzione e nel rispetto degli
altri.
7) Acquisire consapevolezza del proprio
controllo fine e grosso motorio.
8) Eseguire pratiche motorie relative al
pregrafismo e al movimento grafomotorio.
9) Rappresentare il corpo nello spazio,
in stasi e in movimento.
10) Muoversi nello spazio e stabilire
correttamente relazioni topologiche.
11) Seguire un percorso sulla base di
indicazioni verbali.
12) Esercitare le potenzialità sensoriali,
conoscitive, relazionali, ritmiche ed
espressive del proprio corpo.
13) Muoversi spontaneamente o in
maniera guidata, individualmente e
in gruppo esprimendosi in base a
indicazioni verbali e musica.
14) Associare il movimento al simbolo e
viceversa.
15) Sviluppare pratiche corrette per la
cura di sé.
16) Assumere
corrette
abitudini
igieniche e alimentari.
36
CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI, COLORI
per il bambino di 5 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLA COMPETENZA
1) Il bambino comunica, esprime
emozioni, racconta, utilizzando le
varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente.
2) Inventa storie e sa esprimerle
attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e
creative; esplora le potenzialità
offerte dalle tecnologie.
3) Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione…);
sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di opere
d’arte.
4) Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e
oggetti.
5) Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali.
6) Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Sviluppare le potenzialità sensoriali.
2) Sviluppare
abilità
espressive,
comunicative e logico-associative.
3) Esprimersi con il linguaggio dei
sensi, per comunicare pensieri ed
evocare vissuti.
4) Sviluppare atteggiamenti esplorativi
e creativi.
5) Affinare la percezione di forme e
colori.
6) Esprimersi
autonomamente
attraverso il disegno, la pittura e le
altre
attività
manipolative,
utilizzando
diverse
tecniche
espressive.
7) Sperimentare
le
possibilità
espressive dei materiali e l’uso di
varie tecniche.
8) Esplorare ed osservare il colore e i
materiali per esprimere conoscenze,
impressioni, emozioni.
9) Usare la giusta variazione cromatica
per rappresentare elementi della
realtà e delle stagioni.
10) Partecipare attivamente a momenti
di osservazione, riflessione, ricerca e
confronto.
11) Esercitare la memoria evocativa a
breve e a lungo termine.
12) Riprodurre attraverso il disegno
rispettando i colori della realtà.
13) Utilizzare il colore e i diversi
materiali per la produzione libera.
14) Sviluppare l’intonazione e il senso
ritmico.
15) Utilizzare il corpo e la voce per
imitare suoni e rumori.
16) Muoversi ritmicamente a suon di
musica.
17) Costruire e utilizzare strumenti per
produrre suoni e rumori.
18) Partecipare a coreografie di gruppo.
19) Esprimersi utilizzando il linguaggio
musicale.
20)Interagire con gli altri rispettando gli
37
spazi.
21) Comunicare il proprio pensiero e i
propri vissuti attraverso il linguaggio
non verbale.
CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE
per il bambino di 5 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e discorsi,
fa ipotesi sui significati.
2) Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni,
sentimenti,
argomentazioni
attraverso
il
linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative.
3) Sperimenta
rime,
filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove
parole, cerca somiglianze e analogie
tra i suoni e i significati.
4) Ascolta a comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede e
offre spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per definire
regole.
5) Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse, riconosce
e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività
e la fantasia.
6) Si avvicina alla lingua scritta, esplora
e sperimenta prime forme di
comunicazione
attraverso
la
scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi media.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Sviluppare capacità di ascolto
mantenendo la concentrazione e
l’interesse.
2) Verbalizzare i propri vissuti.
3) Imparare ad ascoltare e gestire la
propria voce.
4) Porre
domande
e
avanzare
interrogativi.
5) Fare
previsioni
e
avanzare
anticipazioni di eventi futuri.
6) Individuare sequenze e ordinarle
cronologicamente.
7) Comunicare con i linguaggi verbali,
la mimica e la gestualità, una
situazione o uno stato d’animo.
8) Vivere il libro come prezioso
strumento di gioco, di ricerca, di
divertimento e di conoscenza.
9) Individuare le caratteristiche dei vari
elementi di un racconto.
10) Acquisire fiducia nelle proprie
capacità di comunicazione ed
espressione.
11) Arricchire le competenze fonologiche
e lessicali.
12) Inventare finali alternativi dei
racconti, costruire brevi e semplici
storie.
13) Analizzare gli elementi della fiaba e
le relazioni causa-effetto.
14) Rappresentare la fiaba attraverso
altri linguaggi (grafico, pittorico,
plastico,
drammatico-gestuale,
sonoro-musicale).
15) Saper leggere e interpretare una
sequenza di immagini.
16) Distinguere tra segno della scrittura,
38
dell’immagine e del disegno.
17) Elaborare congetture e codici
personali relativamente alla lingua
scritta.
18) Saper produrre rime, contrari,
assonanze.
19) Scoprire somiglianze e differenze
sonore.
20)Memorizzare poesie, filastrocche,
ecc.
CAMPO DI ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO
per il bambino di 5 anni
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
1) Il bambino raggruppa e ordina
oggetti e materiali secondo criteri
diversi,
ne
identifica
alcune
proprietà,
confronta
e
valuta
quantità; utilizza
simboli per
registrarle;
esegue
misurazioni
usando strumenti alla sua portata.
2) Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della
settimana.
3) Riferisce correttamente eventi del
passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e
prossimo.
4) Osserva con attenzione il suo corpo,
gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
5) Si interessa a macchine e strumenti
tecnologici, sa scoprirne le funzioni e
i possibili usi.
6) Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri
sia con quelle necessarie per eseguire
le prime misurazioni di lunghezze,
pesi, e altre quantità.
7) Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini
come avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra,
ecc.;
segue
correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1) Utilizzare la scansione linguistica per
enumerare e potenziare la memoria
uditiva sequenziale.
2) Apprendere il nome dei numeri.
3) Apprendere l’automatizzazione della
sequenza numerica.
4) Avviarsi all’incremento numerico
con l’aggiunta di un’unità.
5) Scrivere e leggere i numeri in codice
arabico.
6) Stimare la numerosità e lo spazio
occupato dagli elementi in rapporto
alla grandezza degli oggetti che li
contengono.
7) Effettuare
operazioni
di
tipo
quantitativo.
8) Consolidare la quantità uno con
aggiunte e differenze.
9) Avviarsi alla rappresentazione visuospaziale della quantità.
10) Riflettere sull’uguaglianza numerica.
11) Intuire la corrispondenza tra numero
(arabo) e quantità.
12) Individuare l’ordine di grandezza.
13) Distinguere le dimensioni grande,
medio, piccolo.
14) Distinguere un’unità dall’insieme
degli elementi che la costituiscono.
15) Contare usando l’ordinalità.
16) Acquisire
e
consolidare
la
corrispondenza uno ad uno.
17) Costruire una sequenza progressiva
ordinata.
39
18) Utilizzare il lessico dei numeri a
partire dall’1 e conoscerne gli aspetti
semantico-quantitativi.
19) Avviarsi all’uso del codice arabico e
riconoscere in modo diretto piccole
quantità.
20)Sperimentare il “conteggio veloce”
rispetto alla quantità di 5 elementi.
21) Incrementare la quantità “n+1”.
22)Contare e comprendere il concetto di
“nessuno” come precursore del
concetto di zero.
23)Saper sviluppare in attività motoria
alcuni concetti numerici.
24)Compiere classificazioni.
25) Utilizzare in modo corretto i termini
vero o falso.
26)Conoscere e applicare correttamente
la congiunzione “non”.
27) Individuare criteri di appartenenza,
inclusione, raggruppamento.
28)Individuare le proprietà e definire gli
insiemi.
29)Utilizzare in modo appropriato “è
possibile, è impossibile”.
30)Classificare secondo una o più
proprietà.
31) Individuare relazioni fra insiemi.
32)Riconoscere e costruire insiemi
equipotenti.
33)Confrontare insiemi e avviarsi all’uso
dei simboli <>=.
34)Riconoscere relazioni topologiche e
le posizioni spaziali davanti-dietro.
35) Distinguere e comprendere i concetti
temporali
di
prima-dopo
(e
misurazione del tempo).
36)Operare confronti fra grandezze.
37) Sviluppare la sensibilità sensoriale
attraverso l’esplorazione, la scoperta
e l’uso di materiali.
38)Sviluppare l’immaginazione e la
creatività in contesti di esplorazione
e ricerca, per iniziare a “osservare”.
39)Formulare previsioni e ipotesi
relativamente ai fenomeni osservati.
40)Comprendere e descrivere un
esperimento scientifico.
41) Lavorare
vari
materiali
per
sviluppare la manualità e affinare
differenti percezioni.
40
42)Stabilire relazioni temporali, causali,
logiche.
43)Passare dall’esplorazione sensopercettiva alla rappresentazione
simbolica del vissuto.
44)Sviluppare la capacità di lavorare in
gruppo, di negoziare e di cooperare.
45) Coltivare la capacità di apprezzare le
esperienze con la consapevolezza,
dimostrando interesse e apertura
verso il nuovo.
46)Osservare i fenomeni naturali ed
effettuare semplici esperimenti per
l’avvio allo sviluppo del pensiero
scientifico, passando attraverso le
seguenti
fasi:
osservazione,
manipolazione,
descrizione,
rappresentazione
grafica,
articolazione in sequenze spaziotemporali, utilizzo di simboli per
rappresentare, generalizzazione.
47) Incrementare
consapevolezza
e
sensibilità
nei
confronti
dell’ambiente naturale.
48)Dimostrare
interesse
e
partecipazione
nelle
uscite
didattiche.
41
ALLEGATO 2
PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA TRIENNIO 2016/2018
Il Progetto segue i principi di B. Aucouturier, psicopedagogista francese che l’ha fondata.
La pratica psicomotoria educativa si rivolge a tutti i bambini di età compresa tra gli 0 e i 7
anni. E’ intesa come mezzo per l’aiuto alla maturazione psicologica e globale del bambino.
Nella seduta di psicomotricità, infatti, egli attua con lo spazio, con il materiale, con gli altri
e con se stesso un’esperienza che va al di là della sollecitazione solo a livello fisico o
motorio, ma coinvolge tutti i livelli del suo sviluppo: movimento, gesto, voce, grafica e
creatività.
La psicomotricità si serve di diversi linguaggi: il linguaggio gestuale, l’espressione
corporea, la rappresentazione grafico-pittorica e la verbalizzazione.
Il bambino in seduta esprime la sua volontà, i suoi bisogni, i suoi desideri, ci racconta tutto
se stesso.
La psicomotricità è un’operazione educativa che consiste nel mettere il bambino in un
contesto educativo pensato per lui, per permettergli di vivere un percorso di maturazione
in un clima di sicurezza, di accettazione e fortemente relazionale. In tal modo i bambini
hanno la possibilità di fare esperienze nuove, intense e motivanti sia dal piano del rapporto
con gli altri che su quello della scoperta delle proprie capacità e/o limiti.
Il laboratorio di pratica psicomotoria dura circa 60 minuti ed è così strutturato:
- rituale d’entrata: è il momento che dà inizio alla seduta ed è molto importante
perché permette al bambino di ritrovarsi e rassicurarsi rispetto ad ansie e/o paure,
di formulare ipotesi rispetto alle sue azioni e proiettare i suoi desideri e bisogni..
E’ un momento di saluto e di parola tra adulto e bambino in una posizione a viso a
viso; l’adulto illustra lo spazio ai bambini e poi ricorda loro le regole: “NON FARSI
MALE E NON FARE MALE AGLI ALTRI BAMBINI”.
- primo tempo: in questo tempo i bimbi compiono una serie di giochi, detti “di
rassicurazione profonda”, ovvero giochi privi di linguaggio e dal forte
coinvolgimento, ricchi di una forte pulsionalità. Si tratta di giochi di equilibrio e di
disequilibrio: cadere, arrampicarsi, scivolare, correre, rotolare, avvolgersi, farsi
trascinare, abbattere e costruire, spingere, spostare, riempire, svuotare, apparire e
scomparire, prendere e lasciare.
- giochi simbolici: sono giochi d’imitazione di attività quotidiane legate alle figure del
padre e della madre, ad esempio nell’andare al lavoro, nel guidare, nel preparare la
cena, ecc… e di giochi di “far finta di…”, ovvero impersonificare personaggi
fantastici e/o magici, come ad esempio supereroi, maghi, fate, principesse, re…
- la storia: in questa fase il movimento non scompare mai, ma anzi da quello agito si
passa a quello pensato. Lo psicomotricista racconterà ai bimbi una storia che creerà
grazie ai loro vissuti in seduta; la storia che l’adulto racconterà ai bambini avrà
sempre conclusioni e finali positivi.
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secondo tempo: possono avvenire attraverso la manipolazione, il disegno, o la
costruzione con i legnetti, accompagnata dalla verbalizzazione delle produzioni (non
obbligatoria).
rituale finale: è uno spazio-tempo delimitato nel quale l’operatore saluta i bambini,
riconoscendo la loro identità personale e sociale, attraverso ad esempio il gioco del
girotondo o un grido speciale.
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