Il dono - "Ferraris"
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Il dono - "Ferraris"
Andrea Mapelli1 Il dono Tema svolto all'Esame di Stato UN DONO – destinazione: rivista letteraria. I Qual è, al giorno d’oggi, il senso del dono? E’ ormai una mera "funzione sociale" (2) col fin d’ottenere l’altrui perdono, simulare un interesse reale, rifuggire quel senso d’abbandono, o, addirittura, "nascondere il male"? (4) Per evitare una trattazion grave, vi servirò una manciata di ottave. II Cominciamo da un filosofo, Adorno, membro della scuola di Francoforte: egli sostiene, con suo grande scorno, che solo di valutazioni accorte son frutto i regali ch’abbiamo attorno, con cui alimentiamo le nostre scorte. "L’impulso umano non ha più alcun posto", (2) viene data importanza solo al costo. III "Il beneficiato", poi, non è raro, che venga "trattato come un oggetto" a cui destinare un po’ di denaro… "Questo vistoso vestito, rispetto a quello, ugual d’aspetto, com’è caro!" Pensi al negozio, pieno di dispetto. Hai immaginato se possa piacere, o, in sconto, è ciò che tu vorresti avere? 1 Studente della classe V G, anno sc. 2013/14. Lo studente ha conseguito il diploma dell’Esame di Stato con 100/100 ed è stato segnalato dalla Regione Lombardia come candidato meritevole per aver prodotto, in occasione della prova d'italiano dell'Esame di Stato, un tema dal titolo “Il dono” scritto tutto in ottave ariostesche. IV Oppure non ne avevi alcuna voglia, e per non rimanere fermo al palo, imbambolato, in piedi sulla soglia, hai scelto un "articolo di regalo"? (2) Essi son della società una doglia, per Adorno, il simbolo del suo calo. Il vero senso del dono si è perso, nel mar dell’utilitarismo immerso. V Natale, compleanno o comunione, un invito, o cena, o qualunque festa, cos’è il regalo se non convenzione? Un falso sorriso, e va in una cesta… Hai forse provato qualche emozione? Alla fine, in testa, cosa ti resta? Ma guarda, lui si è presentato senza! Come si fa a avere questa impudenza? VI Per alcuni il dono ha i rischi più vari, come non destare alcun gradimento, o scatenare rifiuti amari, o addirittura diventar "strumento di pressione"(4) contro i destinatari. Nella storia hanno avuto l’ardimento di descrivere la divina grazia "azion d’un Dio perverso" (4), che ci strazia. VII Ma in verità un dono enorme è la fede, può forse rendere la vita più bella, ma capirla è arduo, se non si crede. Esempio è della Grazia (1) una novella, in cui tardi a casa sua il padre riede, con un bambino, e la nuova sorella lo definisce, con parole rotte, "il dono fatto da Gesù stanotte" (1). VIII La sua fede è popolar, quasi sciocca, alla superstizione forse mista (comprato appen la "mezzanotte" scocca, le sue ossa saranno "intatte" (1) in vista del Giudizio Universal ch’a ognun tocca), ma pura gioisce del dono e dista dalle maschere dell’uomo moderno che non guarda all’interno, ma all’esterno. IX Parlo di fede, non certo di Chiesa, tra le quali a mio parer c’è una falla… La Donazion di Costantin (5) fu appresa esser fallace da Lorenzo Valla; giustificava la papal pretesa al lor poter temporale, ma a galla venne l’inganno: i Papi certo a torto il senso ver del dono hanno distorto! X Ma esso davvero non esiste più oggi, nella moderna società? Nessuno sa "donar se stesso" (4) al tu, non costretto, ma solo in "libertà"? Un gesto, come forse un tempo fu, che nasce da "amor", da "spontaneità" (4)? Con nulla in cambio, dar qualcosa via: è ancora possibile questa utopia? XI Sì, ed il giovane Matt Jones è un esempio, lui che "senza perché" (3) ha donato un rene, mostrando che non è certo uno scempio aver come sol scopo l’altrui bene. A queste persone va eretto un tempio, le cui stanze han da esser sempre piene. Ma puoi imparare la generosità, con "generale reciprocità". (3) XII In conclusione, pure in questo mondo, nel quale conta solo il tornaconto, qualcuno ancora può andare, secondo me, oltre la forma esteriore e lo sconto, e giungere al vero senso profondo del dono, al quale finalmente è pronto dare se stessi, e completamente, a chiunque ne ha bisogno veramente. 1 2 3 4 5 G. Deledda, Il dono di Natale, 1930 T.W. Adorno, Minimal Moralia, Meditazioni della vita offesa, 1994 M. Anspach, Cosa significa donare?, 2011 E. Bianchi, Dono. Senza reciprocità, 2012 Oratorio di S. Silvestro, Donazione di Costantino