vivere con nuove sensazioni in «vecchi» edifici

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vivere con nuove sensazioni in «vecchi» edifici
Rivista d’elettrotecnica e di telecomunicazioni IN QUESTA EDIZIONE:
Novembre/2016
CONSULENZA
ABITARE
INTERVISTA
RISTRUTTURAZIONI
Una buona pianificazione
apre molte opportunità
Perché un aspirapolvere centralizzato offre innumerevoli vantaggi
Il capo installatore di ETF Michael
Sallin parla del comfort che si prova
all’Hôtel de Rougemont
Perché pianificazione, competenza e
coordinamento sono cruciali per una
ristrutturazione riuscita
VIVERE CON NUOVE SENSAZIONI
IN «VECCHI» EDIFICI
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RIVISTA ONLINE
sul nostro sito web.
Editoriale
ATTENZIONE ALLA
CORRETTA CONNESSIONE
Care lettrici e cari lettori di elitec
Che si tratti di edifici commerciali o residenziali: oggi si ristruttura o si rinnova mettendo in primo piano l’efficienza energetica e il risparmio di elettricità. È incontestabile che sotto questo aspetto si possa ottenere davvero
molto con l’impiego dell’automazione intelligente degli edifici, sebbene
nell’edilizia commerciale i requisiti siano molto severi, come si evince dall’intervista a Michael Sallin. Nella sua funzione di capo-installatore degli Etablissements Techniques Fragnière (ETF), durante la ristrutturazione dell’Hôtel de
Rougemont, ha riunito sotto lo stesso tetto comfort ed efficienza energetica.
Quello che è possibile con la domotica e – soprattutto – quel che ha senso
fare, lo scoprirete nell’intervista.
Comunque, come sempre, elitec vi propone ancora molto di più! Ad esempio, leggerete perché un sistema di aspirapolvere centralizzato fa ormai parte
di ogni nuova costruzione oppure come la consulenza personalizzata dello
specialista elettrico influisca sulla sostenibilità di casa vostra, migliorandone
il bilancio energetico.
Inoltre, leggerete interessanti trucchi e consigli dal mondo della moderna
elettrotecnica. Godetevi questa nuova edizione dell’elitec. Vi auguriamo una
buona lettura!
INDICE
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Impressum
Redazione | Realizzazione: Agentur01, Bern
Editore: Associazione svizzera d’acquisto
elettrico aae società cooperativa
In copertina: «Hôtel de Rougemont»
Stampa: Swissprinters AG, Zofingen
Edizione: Novembre 2016
Sotto riserva di modifiche di prezzo, di modello e di dati tecnici.
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8–9
10–11
12–13
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CONSULENZA
Lo specialista elettricista è l’interlocutore
centrale
RISTRUTTURAZIONE/RISANAMENTO
NEL COMMERCIALE
Tecnica intelligente per un maggior comfort
PUBBLIREDAZIONALE FELLER
L’autopilota del riscaldamento
ABITARE
Aspirapolvere centralizzato – una cosa pulita
RISTRUTTURAZIONE/RISANAMENTO
NEL PRIVATO
È questione di connessione
PUBBLIREDAZIONALE HAGER
Più sicurezza con i sistemi di comunicazione
INTERVISTA
Con Michael Sallin, capo-installatore di ETF
TRUCCHI E CONSIGLI / CONCORSO
Risparmiate e vincete
UNA BUONA CONSULENZA
per ristrutturare con intelligenza
CONSULENZA
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Chi non sogna una casa perfetta? Vecchia o nuova che sia, la strada
verso l’oasi del benessere ideale è costellata di visioni, progetti e decisioni. Perciò si raccomanda una buona consulenza. Perché anche
in caso di risanamenti e ristrutturazioni si può spesso fare molto di
più di quanto si creda. Con la sua competenza lo specialista elettricista fa in modo che i «vecchi» immobili tornino a brillare.
Per la maggior parte delle persone, la casa è il
luogo in cui rifugiarsi per distendersi e sentirsi a
proprio agio. E non deve per forza essere una
nuova costruzione! Infatti, nonostante circa l’80%
di tutti gli appartamenti e le case unifamiliari abbiano più di 20 anni, grazie alle moderne tecnologie digitali anche gli edifici già esistenti possono essere dotati degli ultimi standard tecnologici. In questo modo sono in grado di soddisfare
i principali requisiti in materia di sicurezza, comfort
ed efficienza energetica.
Il primo ad arrivare,
l’ultimo ad andare
Sebbene Internet brulichi di istruzioni fai-da-te, la
competenza degli specialisti è d’obbligo per individuare le esigenze e soprattutto per realizzare
installazioni sicure. Infatti, nella veste di persona
di contatto centrale, lo specialista elettrico segue
il progetto a partire dalla pianificazione iniziale
fino ai controlli di sicurezza. Egli coordina una
quantità di lavori, evitando operazioni inutili e
consentendo così di risparmiare denaro sonante.
pareti. Praticamente ogni funzione può essere ottimizzata: dai cablaggi intelligenti alla trasformazione d’uso di un’intera
stanza, per finire con il
controllo automatico
dei dispositivi di ombreggiamento e compagnia bella. A proposito: con un’automazione degli edifici
telecomandata si possono installare successivamente impianti di audio-videosorveglianza, rilevatori di movimento oppure si possono collegare e impostare senza problemi i sistemi d’allarme nel processo di
automazione. Così la ristrutturazione sfocia in un
chiaro valore aggiunto, che assicura comfort e sensazione di sicurezza. E si tratta della cosa più importante quando si parla della propria oasi di
benessere.
«Grazie a soluzioni
innovative si possono
realizzare grandi
cambiamenti con piccoli sforzi.»
Per consigliare in modo ottimale, l’elettricista deve essere il primo a stabilire quali
sono i desideri del padrone
di casa e a confrontarli con
le installazioni esistenti. Se
si costruisce con lungimiranza, la piattaforma tecnica
può essere ampliata. Se però così non fosse, lo
specialista conosce le alternative più appropriate
per qualsiasi tasca e situazione costruttiva.
Un piccolo sforzo dal grande impatto
I timori di andare incontro a cantieri infiniti sono
infondati: grazie a soluzioni innovative si possono
realizzare già con pochi sforzi dei grossi cambiamenti. Lo specialista elettrico sa che in molti casi
i sistemi intelligenti rendono inutile squarciare le
IL VECCHIO RIMESSO
A NUOVO
In altre parole: come il settore impiega di continuo
nuove tecnologie
È impressionante tutto quel che ci vuole per rendere «pensante» un
edificio. Infatti, lo sviluppo tecnologico diventa sempre più rapido.
E al settore vengono richieste istruzione e formazione continua, oltre a una consulenza ancora più personalizzata. Cosa tutto ciò significhi lo spiega Michael Sallin, capo-installatore della ETF di Bulle.
E ne dimostra l’appplicazione pratica con la ristrutturazione completa dell’Hôtel de Rougemont, nel Canton Vaud. Un vero condensato di domotica.
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RISTRUTTURAZIONE/RISANAMENTO NEL COMMERCIALE
La domotica viene installata sempre più spesso
anche in caso di ristrutturazione o risanamento di
un edificio. Per la gioia di tutti. Infatti, per residenti
o dipendenti si tratta di un chiaro aumento del
comfort. Mentre i proprietari dell’immobile approfittano di costi energetici sensibilmente minori,
specie se si tratta di costruzioni commerciali e
industriali.
La piccola, grande differenza
«L’automazione di un edificio commerciale è ancora più complessa di quella di un’abitazione privata, perché ci sono molte più condizioni da rispettare», spiega Michael Sallin, capo-installatore
della Etablissements Techniques Fragnière (ETF).
Sicurezza, allarmi antincendio e illuminazione d’emergenza sono le priorità del caso. «Perfino l’intensità della luce sul posto di lavoro deve rispettare una norma precisa», aggiunge Michael Sal-
lin, «negli uffici sono prescritti 500 lux e se sul
posto di lavoro si svolgono particolari operazioni
di precisione, come ad esempio nell’orologeria, i
lux devono essere addirittura 750».
Altrettanto importante è coordinare esattamente
tra loro i vari componenti, quali i sistemi di ventilazione e riscaldamento, i dispositivi di ombreggiatura, l’illuminazione e il sistema audio. «In questo modo si possono integrare facilmente anche
elementi forniti dall’esterno, ad esempio da un’impresa generale», spiega Michael Sallin, aggiungendo: «Con la domotica si realizza un’interfaccia centrale, dalla quale si possono comandare
tutti i procedimenti».
Alla base c’è la competenza
Ogni installatore elettrico continua a istruirsi nel
corso degli anni. Solo così può tenere il passo con
il rapido sviluppo delle tecnologie. Oggi non basta
più sapere quando arriverà sul mercato una nuova
tecnologia e come si installa. Oggi bisogna capirla
dal di dentro. E questo significa: formazione su formazione. Sono, infatti, passati i tempi in cui la lampada «solitaria» posta nell’angolo accanto al divano
aveva solo la funzione di far luce. Oggi essa è una
parte di un tutt’uno. Un insieme, che nel caso della
ristrutturazione dell’Hôtel de Rougemont, si chiama
KNX. Sono impressionanti le possibilità di comfort
e i risparmi energetici consentiti da questo standard
(vedi intervista a pagina 14).
Inoltre, secondo Michael Sallin, sul suo settore ricadrà un ulteriore sviluppo: «I confini tra quello che le
aziende di impianti elettrici possono offrire o non
possono offrire diventeranno sempre più labili». Riportato alla ristrutturazione dell’albergo vodese, ciò
significa: «Oltre all’installazione in sé del KNX come
base dell’automazione dell’edificio, sono state for-
Spiegazioni
KNX
KNX è uno standard di automazione degli edi-
fici. Grazie ad esso possono comunicare tra loro
gli impianti di illuminazione, riscaldamento, condizionamento e ventilazione, oltre a persiane e
tapparelle, tende da sole, sistemi di sicurezza,
sistemi multimediali, elettronica da intrattenimento e diversi elettrodomestici.
OLED
OLED è un sottile diodo organico a emissione
di luce, che differisce dal diodo (inorganico) a
emissione luminosa (LED) perché la densità di
corrente elettrica e la luminanza sono più basse;
inoltre non richiede materiali di monocristallo.
LUX
Rack
Il termine inglese Rack («scaffale» o «rastrelliera») designa un tipo di supporto che racchiude una serie di elementi, come ad esempio
installazioni telefoniche o server informatici. In
elettronica si parla comunemente di armadi rack.
Lux significa luce in latino ed è l’unità di misura dell’illuminamento. Quest’ultimo viene calcolato, diversamente dal flusso luminoso (misurato in lumen), solo su una determinata superficie (espressa in metri quadrati m2). Vale a
dire in lm/m 2.
Le barre di LED nel salotto delle suite creano un ambiente caloroso e si possono regolare d’intensità.
nite anche quattro unità Rack collegate con fibra di
vetro ed è stato programmato l’intero impianto di
telecomunicazioni».
Idea come sfida
Oggi, oltre al prezzo, sono richieste anche le idee.
Il che, nell’esempio del Rougemont, vuol dire:
come installo nuove tubazioni se il controsoffitto
è troppo stretto? Come penso di compensare la
mancanza di scatole di cablaggio? Cosa faccio in
presenza di soffitti troppo profondi? Sono in grado
di coordinare i lavori degli specialisti in ventilazione, riscaldamento ed impianto elettrico in modo
da completarli senza ostacolarli? Quali idee supplementari porto nell’allestimento KNX? Domande
su domande, che – se si vuol rispondere nella loro
integralità – possono diventare facilmente una
sfida per una ditta d’installazioni elettriche. E che
a loro volta ci portano all’ultima domanda:
... cosa ci riserva il futuro?
Di sfide ce ne sono a sufficienza. Dal punto di vista della tecnica elettrica, secondo Michael Sallin,
il settore dovrà probabilmente affrontare l’ulteriore sviluppo del LED, così come l’introduzione
della tecnologia OLED. Si sta svolgendo un’intensa
attività di ricerca anche per riuscire a immagazzinare l’elettricità a costi ridotti e – soprattutto – in
maniera più efficace, oltre che per migliorare il
grado di rendimento dei moduli solari.
L’orizzonte è quindi radioso per coloro che credono fermamente che ogni abitazione possa coprire il proprio fabbisogno energetico. «È questa la grandissima sfida del futuro!», conclude
Michael Sallin.
Avete domande o desiderate una consulenza completa sulla ristrutturazione o il risanamento di un
immobile? Il partner ELITE Elettro della vostra
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ASPIRAPOLVERE CENTRALIZZATO
– UNA TECNOLOGIA MODERNA
CHE ELIMINA I POLVERONI
ABITARE
Basta innestare il flessibile, collegarlo al tubo desiderato e l’aspirapolvere centralizzato è subito pronto all’uso. Foto concessa da: Späni Zentrale Haustechnik AG
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Passare l’aspirapolvere non è un passatempo: in teoria è presto fatto, ma nella pratica il groviglio di cavi e il peso degli apparecchi rendono la vita difficile. Un sistema
di aspirapolvere centralizzato elimina in un sol colpo tutti questi problemi. Restano
soltanto la pulizia e l’aria fresca.
Sembra incredibile, ma una casalinga (o un casalingo) durante la sua esistenza percorre in media
ben 12 000 chilometri passando l’aspirapolvere. E
se si mettono nel conto anche i contenitori continuamente pieni e i relativi nugoli di polvere, è
come se i chilometri fossero 30 000. Motivo sufficiente per pensare a lungo termine e investire in
un sistema di aspirapolvere centralizzato.
Basi solide
Il cuore di un sistema del genere è l’impianto d’aspirazione, che nella maggior parte dei casi si trova
in cantina o in garage. Un’ubicazione che comporta un doppio vantaggio: risolve i problemi di
spazio e riduce le emissioni di rumore. Così, nonostante la potenza del suo motore, l’aspirapolvere centralizzato è estremamente silenzioso
quando è in funzione. Dell’impianto di base fa
parte un sistema di tubazioni che – ben nascosto
– si snoda attraverso tutta la casa. A seconda delle
esigenze personali, su ogni piano ci sono una o
due prese d’aspirazione. Esse costituiscono i punti
di collegamento con l’aspirapolvere centralizzato:
il tubo flessibile viene innestato nella presa e collegato alla tubazione ed il gioco è fatto. Naturalmente, esistono sistemi in cui i tubi flessibili sono
integrati direttamente nella parete e basta estrarli.
Dopo l’uso, il dispositivo si riavvolge di nuovo in
un attimo. Entrambe le varianti offrono la possibilità di aggiungere diverse prolunghe.
Gli allergici respirano
Oltre alla maneggevolezza dovuta all’assenza di
cavi elettrici, chi lavora con un aspirapolvere centralizzato approfitta di un sistema di ventilazione
intelligente: l’aria viene liberata dalle particelle di
pulviscolo più grandi. In una seconda fase, l’aria
aspirata viene convogliata direttamente all’aperto
assieme alle restanti microparticelle. Un procedimento che migliora la respirazione soprattutto
delle persone allergiche.
Piccoli aiuti dai grandi effetti
Oltre alla configurazione di base dell’aspirapolvere centralizzato, i fabbricanti offrono funzioni
supplementari per un comfort ancora maggiore.
Ad esempio, il cosiddetto «cassetto delle briciole»
elimina la sporcizia già nel luogo d’origine: montato all’interno di un cassetto della cucina, questo aiutante intelligente produce un vortice quando
si apre il cassetto, risucchiando di colpo le briciole
che vi si sono accumulate. Il meccanismo d’aspirazione si spegne automaticamente quando si richiude il cassetto.
E quando cade qualcosa sul pavimento entra in
funzione lo «sportello dello sporco» integrato nel
battiscopa, che aspira i grovigli di capelli, le briciole ecc. Questo dispositivo viene acceso e spento
semplicemente tramite un interruttore a pedale.
Grande potenza in piccolo spazio
Chiunque abbia già sparso della farina o cose simili in cucina conosce il problema: il pulviscolo
si infila negli interstizi più minuti e difficili da raggiungere, così che si riesce a rimuovere solo con
molta fatica. In questo caso urge l’intervento
dell’aspirapolvere portatile, in un certo senso una
versione in miniatura di quello centralizzato. Essendo molto compatto, si adatta senza problemi
a qualsiasi armadietto della cucina e si maneggia
con grande facilità. A seconda del modello, il tubo
flessibile può avere un raggio d’azione fino a
7,5 metri.
Nel futuro rispettando l’ambiente
Oltre alla maggiore comodità, l’aspirapolvere centralizzato contribuisce alla tutela dell’ambiente.
Infatti, l’utilizzo efficiente abbrevia il tempo di funzionamento, risparmiando energia e quindi denaro. A proposito di soldi: investire in un sistema
di aspirapolvere centralizzato fa anche salire sem-
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Grazie a prese d’aspirazione su ogni piano, la pesante unità di base può restare in cantina. Foto concessa da: Späni Zentrale Haustechnik AG
pre il valore dell’immobile. Il termine «sistema
orientato al futuro» è quindi più che
appropriato.
Una tecnologia che vale il prezzo
Potente, igienico, pratico e duraturo: non c’è da
meravigliarsi che la tecnologia dell’aspirapolvere
centralizzato abbia il vento in poppa. Sempre più
nuove costruzioni dispongono di un impianto del
genere. E, grazie ai brevi tempi di montaggio, è in
aumento anche il numero delle installazioni negli
edifici già esistenti. A tutti questi vantaggi si aggiunge un prezzo davvero congruo: la configurazione media di un sistema d’aspirapolvere centralizzato costa 3500 – 4000 franchi, montaggio incluso. Un investimento sicuramente conveniente
se calcolato su un’aspettativa di vita stimata in
30 o 40 anni.
Montaggio successivo di un aspirapolvere centralizzato –
una faccenda pulita
Innanzitutto va detto che l’installazione successiva di un aspirapolvere centralizzato è
semplice e veloce. In una prima fase vengono
chiarite questioni fondamentali, come ad
esempio: «Come far passare la rete di tubature nella casa?» oppure «Quante prese d’aspirazione sono necessarie?». Se l’impianto
viene collocato in cantina o in solaio, spesso
basta un condotto verticale attraverso l’edificio. In questo caso – a seconda delle condizioni strutturali – la tecnologia viene integrata
con accuratezza nella tromba delle scale, negli armadi a muro o in altre intercapedini. Grazie a una progettazione intelligente e alla
competenza degli specialisti l’installazione è
pronta all’uso in soli uno o due giorni.
Ristrutturazioni e risanamenti:
È UNA QUESTIONE DI COLLEGAMENTI
RISTRUTTURAZIONE/RISANAMENTO NEL PRIVATO
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Quando si ristruttura o si risana sono importanti tre fattori: progettazione, competenza e coordinamento. Ciò vale soprattutto per
l’elettrotecnica, che rappresenta il «cuore della casa intelligente».
Di conseguenza: più presto si coinvolge lo specialista elettrico nel
progetto, più possibilità ci sono di trovare soluzioni intelligenti.
Se si vuole ristrutturare casa propria, lo specialista elettrico è uno dei primi interlocutori cui rivolgersi. Spesso, infatti, i lavori di trasformazione –
siano essi di grossa o di piccola portata – riguardano anche l’elettrotecnica. Perciò, prima di
iniziare a parlare di progetti e di costi, c’è bisogno di una verifica delle condizioni sul posto da
parte dello specialista. La sua competenza consente di trarre le prime conclusioni sul potenziale
di trasformazione dell’immobile. In seguito, l’elettricista armonizza le caratteristiche dell’edificio
con i desideri dei clienti e la loro disponibilità finanziaria. A proposito: il riattamento si può effettuare anche a tappe. Lo specialista apporta il suo
contributo alla progettazione e sa quali elementi
vanno realizzati per primi e come procedere alla
ristrutturazione.
Opzioni aperte per
«la casa intelligente»
Le esigenze cambiano e chi può dire con certezza
cosa ci riserva il futuro? Ogni nuova abitazione
dovrebbe offrire un certo potenziale di trasformazione e flessibilità: costruendo con lungimiranza
si mantengono aperte alcune opzioni, che consentiranno nuove possibilità di utilizzo dei locali.
In questo contesto la parola chiave è: cablaggio
a stella. Si tratta di un elemento importante, che
costituisce la base ideale per l’allacciamento multimediale e intelligente di tutte le stanze. Così, ad
esempio, quando i figli se ne vanno di casa si può
trasformare la loro camera in un ufficio privato.
Se per il cablaggio
sono state previste tubature vuote o di riserva in numero sufficiente, l’elettrotecnica
può «crescere» assieme alle esigenze. Il
miglior esempio in tal senso è la domotica: un domani, il sistema di comando dei dispositivi di illuminazione e ombreggiamento potrà essere completato con un simulatore di presenza o un sistema d’allarme e integrato nel processo di
automazione. Semplicemente grazie ai tubi rimasti vuoti!
Più possibilità invece
di una soluzione generale
Nel caso in cui durante i lavori di edificazione sia
stata dedicata scarsa attenzione ad eventuali ampliamenti, i cavi supplementari si potrebbero inserire nei tubi già esistenti. Se non fosse possibile,
bisogna esplorare nuove vie per gli allacciamenti.
Sono adatti allo scopo i battiscopa, la tromba delle
scale o perfino un vecchio
camino. Tuttavia, affinché
queste soluzioni non vadano a scapito dell’estetica
o della funzionalità, il lavoro
dello specialista elettricista
è indispensabile. Grazie alle
sue conoscenze specifiche,
si possono realizzare soluzioni sicure, orientate
alle necessità e con un’estetica adeguata. Ne deriva così un chiaro valore aggiunto.
«Il cablaggio a stella
è l’allacciamento
multimediale per
tutte le stanze.»
Telecomando, valida alternativa
Se tutte le possibilità sopra citate venissero scartate a causa della struttura dell’edificio o per mo-
Pianificazione, competenza e coordinamento: i tre fattori per una ristrutturazione riuscita.
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tivi estetici, resta aperta la soluzione del telecomando. Si tratta di una valida alternativa al sistema di cablaggio Bus e può essere installato in
qualsiasi momento dall’elettricista. Anche con questa soluzione, il livello di automazione dell’edificio è una questione di gusti personali. E naturalmente di disponibilità finanziaria. Affinché, in
preda all’euforia da ristrutturazione, il padrone di
casa non spenda troppi soldi, diventa importante
l’esperienza dello specialista, il quale aiuta a individuare le priorità, mantenendo così un equilibrio tra costi e comfort.
Barriere legali
In tema di ristrutturazione e risanamento, gli impulsi creativi e le soluzioni individuali possono
fare la differenza. L’installatore elettrico sa in quali
settori c’è un potenziale di risparmio e dove invece gli investimenti sono vincolanti per legge. Ad
esempio, da tanti anni ormai l’interruttore differenziale (salvavita) è obbligatorio per la maggior
parte degli impianti. E assolutamente con ragione:
l’interruttore sorveglia il circuito elettrico e interrompe la corrente in presenza di irregolarità. E in
pochi centesimi di secondo! Un dispositivo all’insegna del buon senso, cui l’elettricista dedica una
speciale attenzione durante i lavori di trasformazione o di risanamento.
Buone relazioni
Oltre ai vari aspetti relativi alla sicurezza, bisogna
fare attenzione alle normative comunali, come quelle
per la tutela degli edifici storici. Spesso, in casi del
genere, si coinvolge un esperto del ramo raccomandato dallo specialista elettrico, per esempio un architetto. Questi è in grado di valutare la situazione
in modo professionale e conosce i passi da intraprendere. L’installatore elettrico coordina la collaborazione e le operazioni necessarie. In questo modo
si evitano tempi morti e costi inutili.
Ristrutturazioni e risanamenti
fanno risparmiare imposte
Nella maggior parte dei casi, le modifiche strutturali della propria abitazione influiscono anche
sulla fiscalità. La regola di base è: ciò che serve a
conservare il valore è deducibile dalle imposte sul
reddito. Se invece si produce un aumento di valore, per esempio tramite un ampliamento, esso
non vale come manutenzione dell’immobile e perciò non può neppure essere dedotto. Spesso, si
tratta di una classificazione complicata per i profani. Si raccomanda perciò di informarsi presso
l’ufficio di tassazione cantonale. Così facendo, ci
si garantisce un regolare svolgimento dei lavori,
dalla progettazione alla realizzazione fino alle
conseguenze fiscali.
Come illuminare la vostra casa rinnovata con la giusta atmosfera natalizia
lo scoprirete, nella
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PUBLIREPORTAGE
PUBBLIREDAZIONALE
HAGER
Sistemi di comunicazione ingressi elcom
CITOFONI CON PRESTAZIONI DI CATEGORIA
SUPERIORE: TECNOLOGIA, FUNZIONALITÀ
E DESIGN DI ALTA QUALITÀ
I sistemi di comunicazione per ingressi garantiscono la sicurezza:
tutti devono poter sapere a chi stanno aprendo la porta. Allo stesso
tempo i citofoni sono anche il biglietto da visita per l’edificio e i
suoi inquilini. Tecnologia, funzionalità e design di alta qualità gestibili in modo confortevole e intuitivo sono ugualmente apprezzati
dai padroni di casa e dai visitatori.
Con elcom.one e elcom.touch Hager ha inserito
nella propria gamma di prodotti un nuovo portfolio di sistemi di comunicazione ingressi convincente sia dal punto di vista tecnico e sia dal punto
di vista estetico. I nuovi citofoni interni elcom.touch
hanno un’altezza di installazione molto ridotta,
inoltre design e colore possono essere adattati in
base allo stile dell’arredamento.
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Anche per i citofoni esterni elcom.one è stata attribuita particolare importanza ad un’elevata funzionalità e a un’estetica accattivante. Sono realizzati in robusto acciaio inox di alta qualità, per sopportare al meglio le intemperie. Il design ricercato
degli alloggiamenti valorizza al meglio qualsiasi
ingresso. Per questo hanno ricevuto il premio
iF-Design ancora prima di essere introdotti sul
mercato.
Utilizzo facile con touch screen
Naturalmente non conta solo l’aspetto esteriore.
Anche l’utilizzo dei citofoni interni è convincente
e piacevole grazie a menu con struttura logica,
icone intuitive e ai movimenti con tocco e trascinamento sullo schermo del grande display dei videocitofoni interni. Le principali funzioni d’uso
quotidiano (accettare la conversazione, aprire la
porta e disattivare la suoneria) sono sempre visibili e accessibili direttamente. Suoneria, volume
e molte altre funzioni possono essere scelti a piacere e modificati in qualsiasi momento.
Il modulo telecamera del citofono esterno è comodamente regolabile dall’esterno. Fasi di lavoro quali smontaggio,
regolazione, montaggio, collaudo e nuovo smontaggio non
saranno più necessarie in futuro.
Nei citofoni esterni le targhette con i nomi possono essere sostituite con facilità. Inoltre è disponibile un modulo per il sempre più richiesto «accesso facilitato», in cui le singole funzioni vengono visualizzate tramite LED. In questo modo le
persone con problemi di udito possono vedere ad
esempio se è stato attivato il pulsante apriporta.
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Hager AG, Sedelstrasse 2, 6020 Emmenbrücke
Eleganti, innovativi, unici. Il citofono esterno elcom.one e il
citofono interno elcom.touch convincono grazie a design e
tecnologia.
Un momento magico per gli amanti del design: i
nuovi citofoni interni elcom.touch. Ultrapiatti nella
forma, limpidi nella riproduzione dell’immagine,
intuitivi grazie alle semplici indicazioni per l’utente.
Il nuovo
nella comunicazione ingressi
Hager stabilisce nuovi parametri nella comunicazione ingressi: con i citofoni interni
ultrapiatti nobilitati elcom.touch e gli estetici citofoni esterni in acciaio inox elcom.one.
Entrambe le serie presentano, oltre alla propria tecnologia intelligente a 2 fili, una serie
di caratteristiche stupefacenti. Anche quelle che non sono immediatamente visibili.
hager.ch
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«Solo il meglio
È ABBASTANZA BUONO.»
Comfort, comfort e ancora comfort. È quello che gli ospiti apprezzano dell’Hôtel de Rougemont. Infatti, durante le meritate vacanze ci si vuole rilassare a fondo. Qualcosa che riesce molto bene grazie alla domotica. Come ci spiega Michael
Sallin, il capo-progetto responsabile dei lavori di ristrutturazione.
LA DOMOTICA NEL «NUOVO» HÔTEL DE ROUGEMONT
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Signor Sallin, dove trascorrerà
le sue prossime vacanze?
Beh ... magari al Rougemont (sorride). Credo che
le 33 suite e camere dell’albergo siano praticamente imbattibili in fatto di lusso e comodità.
E questo, grazie all’automazione
intelligente degli edifici?
Mettiamola così: il nucleo è il sistema KNX. È il
cervello che sperimenta per primo il comfort e lo
rende percepibile.
Può farci un esempio?
Lì per lì, mi viene in mente il lettore di schede magnetiche, una comodità sia per gli ospiti che per
i dipendenti dell’albergo. Questo sistema riconosce chi entra in camera. Se si tratta di un ospite
dell’hotel, si attiva lo scenario programmato per
l’occasione: le lampade si accendono con una luce
soffusa, creando un’atmosfera calda ed accogliente. Se invece entra un addetto alle pulizie, la
camera s’illumina a giorno. Non appena la scheda
viene rimossa dal dispositivo uscendo dalla camera, tutte le luci si spengono.
Sembra proprio il massimo del
comfort.
È ancora meglio di quel che sembra. Nelle suite
l’ospite può creare la sua atmosfera luminosa per-
sonale, semplicemente tramite una tastiera a quattro pulsanti. La funzione più utile è rappresentata
dalla possibilità di accendere la luce del bagno
direttamente dal letto, evitando così di svegliare
il partner o la partner se si va in bagno nel cuore
della notte.
Naturalmente, se per l’ospite al
primo posto c’è la comodità, per
l’albergatore un criterio fondamentale sono i costi di gestione. Si può
davvero risparmiare denaro sonante grazie alla domotica?
contraddizione è reso possibile dalla moderna
elettrotecnica. Coniugare in modo ottimale comodità ed efficienza energetica è l’arte della cosiddetta casa intelligente. Inoltre, c’era da concludere in tempo la progettazione e completare la
ristrutturazione nei tempi stabiliti. Infine, si voleva
presentare agli ospiti la nuova struttura vacanziera puntualmente per l’inizio dell’inverno.
Per quanto riguarda il consumo energetico, assolutamente sì. Per esempio, nelle camere non occupate il riscaldamento si spegne automaticamente e le scale e le entrate vengono illuminate
solo con il 20 % di intensità. Comunque, le barre
di lampadine LED si accendono al massimo ogni
volta che qualcuno passa lì vicino. Inoltre, i dipendenti hanno accesso a un pannello tattile, dal
quale si può comandare l’illuminazione, i termostati e la ventilazione. Comodo ed efficiente dal
profilo energetico.
Quali sono state le sfide da
superare?
Bisognava combinare in modo elegante esigenze
quali il massimo comfort e la massima efficienza
energetica possibile. Quel che suona come una
Un touch panel serve per comandare l’illuminazione
in camera da letto, in bagno e in sala.
TRUCCHI E CONSIGLI
TRUCCHI
e
CONSIGLI
Sostituite le fonti luminose convenzionali con
MODELLI LED. In questo modo potrete RIDURRE
LE SPESE d’illuminazione FINO AL 90 %.
Disponete mobili e tende in modo che NON COPRANO IL
RADIATORE. Così facendo il calore si spande nella stanza
in modo ottimale.
Utilizzate TUTTA LA CAPIENZA della vostra LAVATRICE. I tamburi riempiti a metà consumano energia inutilmente.
Spegnete il FERRO DA STIRO un po’ prima e finite di stirare
usando il CALORE RESIDUO. Quest’ultimo, infatti, basta per
eliminare le ultime pieghe, risparmiando elettricità.
Toglietevi qualche curiosità leggendo la rubrica
«Lo sapevate che…?» della
RIVISTA ONLINE
sul nostro sito web.
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