- Trail for Health

Transcript

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I
MANUALE PER LA SALUTE
DI ALLERGICI ED
ASMATICI
INDICE
TRAIL FOR HEALTH
Turismo salutistico come prodotto turistico per tutto l’anno
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Trail for Health
Allergia – un termine di origine austriaca
Quando il corpo reagisce in modo sproporzionato
La rinite allergica
Quando l’aria viene a mancare: l’allergia del polmone
Prevenzione dell’allergia: l’effetto maso
Consultare il medico in caso di allergia?
Sono un soggetto allergico?
Questionario per lo screening allergico
Gli allergici abitano diversamente …
Buon appetito! Gli allergici mangiano diversamente!
Fuori all’aria aperta? Il tempo libero nonostante allergie e asma
Asma: nessuna paura di muoversi e praticare dello sport
I consigli dell’esperto della terapia del respiro degli Alti Tauri
In vacanza dall’allergia …
Trattare un’allergia …
Le cascate Krimml – Un rimedio naturale
Evviva: la speleoterapia in caso di allergia e asma
Fitoterapia: l’aiuto della natura
Glossario: termini tecnici spiegati in parole povere
Fonti
Colofone
„Trail for Health“ è un progetto di collaborazione
trans-nazionale tra tre destinazioni vacanziere: Valli
di Tures ed Aurina (Alto Adige), regione dell’Oberpinzgau (Salisburgo) e regione del Parco Naturale
degli Alti Tauri (Carinzia). Tutte e tre le regioni vantano un alto potenziale in termini di risorse naturalistiche salutari, presupposto per un turismo all’insegna della salute fondato su effetti medici basati
sull’evidenza. Al centro di questo progetto vi è la
ricerca scientifica e lo sviluppo di risorse salutistiche naturali nelle regioni suddette, allo scopo di
produrre una solida base di conoscenza medica.
Il progetto è sostenuto nell’ambito del programma
di sostegno Interreg IV Italia – Austria 2007 – 2013.
I partner all’interno del progetto sono: il comune
di borgata di Campo Tures, la lega regionale Oberpinzgau Mittersill, l’associazione turistica Alti Tauri
– Parco Nazionale della Carinzia, nonchè l’università
privata di medicina Paracelsus di Salisburgo.
non solo temporaneamente, ma anche nel lungo
periodo. www.oberpinzgau.info;
www.hohe-tauern-health.at
Alti Tauri – Parco Naturale regionale della
Carinzia
Ricerche attuali mostrano che la permanenza vicino
a delle cascate e praticare escursionismo nella natura incontaminata genera effetti positivi sulla salute. Soprattutto le persone che devono sopportare
un alto tasso di stress nella vita di ogni giorno
approfittano maggiormente della permanenza nella
natura del parco nazionale. La cascata Gartl presso
Großkirchheim è un rimedio efficace contro lo stress
ed il bourn-out.
www.nationalpark-hohetauern.at
Università privata di medicina di Salisburgo
Accompagnamento scientifico e consolidamento
della qualità nello scambio di esperienze ed informazioni tra le tre regioni.
www.ecomedicine.cc; www.pmu.ac.at
I partner progettuali
Comune di borgata di Campo Tures – Miniera climatica di Predoi
Il microclima della miniera climatica di Predoi, con
la sua aria pura, la costante temperatura (9°C) e
l’alto tasso di umidità, offre le condizioni ideali per
lenire le patologie allergiche e a carico dell’apparato respiratorio. Si consiglia una durata terapeutica
di due ore al giorno per un periodo dalle due alle
tre settimane.
www.sandintaufers.eu
Lega regionale Oberpinzgau – Alti Tauri Health
Le iniziative per la salute di Alti Tauri Health, oltre
agli hotel certificati per allergici, offre un’esclusiva
offerta terapeutica per allergici ed asmatici. La terapia delle cascate presso le cascate Krimml lenisce i
malanni allergici e sostiene il successo terapeutico
Ricerca scientifica presso
l’università
medica privata
Paracelsus di
Salisburgo.
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ALLERGIA
un termine di origine austriaca
Non importa se sono gli occhi a bruciare, la pella a
prudere, il naso ad essere intasato, l’intestino a fare
i capricci o il respiro ad essere affannoso: un’allergia può avere tante facce. In origine la parola allergia proviene dal greco antico (da „állos“ straniero
e „érgon“ reazione) e descrive una reazione sproporzionata del nostro sistema immunitario rispetto
a sostanze ambientali di per sè innocue. Un’allergia
è quindi un’errata reazione difensiva del nostro sistema immunitario.
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L’uso odierno del termine „allergia“ invece è di
origine austriaca ed è stato coniato per la prima
volta in medicina dal pediatra viennese Clemens
von Pirquet nel 1906. Contriariamente all’utilizzo
odierno del termine allergia, intesa come una iperreazione del sistema immunitario, Pirquet utilizzò
questa parola in senso generale, sia come iper che
come iporeazione del corpo.
Se oggi si parla di allergia in senso comune, si intende quasi sempre il tipo I. Ma in base al meccanismo di iperreazione del nostro sistema immunitario la medicina odierna differenzia diversi tipi di
allergie (tipo I – tipo 4). La classica allergia, come
la conosciuta allergia da fieno, appartiene al tipo I.
TIPOLOGIE DI
ALLERGIA
Tipo I – il tipo immediato
La reazione difensiva del nostro corpo si attiva
in un periodo brevissimo, a seguito del contatto con la sostanza scatenante (allergene). In
questa categoria ricadono ad es. le allergie da
fieno e l’asma.
Tipo II – il tipo citotossico
In questa tipologia di allergia le cellule ed i tessuti del corpo sono attaccate dai meccanismi di
difesa del sistema immunitario. Appartengono
a questa categoria le intolleranze dei gruppi
sanguigni.
Tipo III – il tipo immunocomplesso
Le sostanze difensive del sistema immunitario
legano gli allergeni scatenanti e formano il cosiddetto „immunocomplesso“ che può provocare infiammazioni in diversi organi del corpo.
Tipo IV - il tipo tardivo
La reazione difensiva del sistema immunitario
si attiva solo dopo 24 ore circa dal contatto
con l’allergene scatenante. In questa categoria
si annovera per esempio l’allergia al nickel.
Le allergie vanno di moda
Negli ultimi secoli il numero delle persone affette
da allergie è salito enormemente. Le malattie allergiche non sono né infettive, né possono essere
trasmesse; tuttavia sono oggi tra le patologie croniche più diffuse. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel mondo
sono circa 500 milioni le persone affette da rinite
allergica o raffreddore da fieno. Circa 300 milioni
di persone sono affette da „allergia dei polmoni“,
ovvero di asma allergica.
In Austria circa il 20% della popolazione combatte
con un’allergia – si tratta di circa 1,6 milioni di
persone solo in Austria! La Germania presenta dati
molto simili. Secondo il primo rapporto sull’allergia in Austria il numero di persone affette da rinite
allergica è più che raddoppiato dal 1986 al 2003.
I danni economici causati dalle malattie allergiche
(assenze e ridotte capacità lavorative, ecc) sono
valutate in Europa in circa 100 miliardi di Euro.
L’aumentata urbanizzazione, l’inquinamento atmosferico, le polveri fini presenti nell’aria, l’eccesso
di igiene e i pochi contatti con gli animali ed i
microorganismi sono, oltre alle modifiche genetiche, le possibili cause per l’aumentato numero di
patologie allergiche. L’analisi è abbastanza facile:
negli ultimi decenni il nostro stile di vita si è drasticamente e gravemente modificato.
Passiamo gran parte del nostro tempo rinchiusi
nelle nostre case, ci alimentiamo diversamente,
i nostri bambini non giocano più all’aria aperta,
viviamo nelle città e la nostra natura è inquinata
più che mai. Nonostante questa analisi l’aumento delle malattie autoimmuni tuttavia non si può
ricondurre ad un solo fattore scatenante; deve
essere considerata tutta una serie di fattori corresponsabili fra loro.
La difficile
sorte degli
allergici
QUANDO IL CORPO
REAGISCE IN MODO
SPROPORZIONATO
Il compito del nostro sistema immunitario è proteggere il nostro corpo dagli agenti patogeni e dalle
sostanze pericolose presenti nell’ambiente che ci
circonda. In caso di allergie il nostro sistema immunitario identifica un nemico errato: sostanze
inoffensive, per esempio i pollini, sono percepite
come dannose dal nostro sistema immunitario. In
questo modo si evidenziano sintomi fastidiosi e che
rendono malati coloro che soffrono di allergie. Se
il nostro sistema immunitario si è reso sensibile
ad un allergene (sensibilizzazione), il nostro corpo
riconoscerà questa sostanza come ostile ogni volta
che entrerà in contatto con essa.
Fuoco alle fiamme: la reazione allergica
Il nostro sistema immunitario ha ideato diverse
strategie per proteggersi dal maggior numero possibile di agenti patogeni. Un meccanismo molto
efficace per combattere sostanze estranee è la creazione di specifiche proteine, i cosiddetti anticorpi. Questi anticorpi possono inglobare particolari
strutture estranee all’organismo, rendendole quindi
innocue. In caso di malattie allergiche la formazione
di questi anticorpi, della classe IgE che combattono
la sostanza allergenica, svolgono un ruolo molto
importante per gli effetti della malattia.
Prima che l’allergia possa svilupparsi il nostro corpo
deve dapprima reagire in modo eccessivo verso un
particolare allergene. Il processo è comunemente
chiamato „sensibilizzazione“. In questa fase il sistema immunitario classifica una sostanza estranea, l’allergene appunto, come pericolosa ed inizia
la produzione di anticorpi per combatterla. Questo
anticorpo riconosce solamente questo singolo allergene. Gli anticorpi ai peli del gatto ad esempio
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riconoscono solo gli allergeni prodotti da questo
animale, ignorando quelli della betulla. Gli anticorpi
che il nostro organismo ha prodotto come reazione
di difesa possono circolare liberamente nel nostro
sangue e nei tessuti, posizionandosi come „antenne allergiche“ sulla superficie delle cellule difensive, come per esempio i mastociti. Con questo passaggio si conclude la fase di sensibilizzazione ed il
nostro corpo è pronto a difendersi.
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allergiche sono inglobate con le vie aeree e quindi
gli effetti dell’iperreazione si hanno soprattutto nei
polmoni e nelle vie respiratorie superiori. Se la reazione allergica avviene nell’area degli occhi e del
naso, allora si parla di raffreddore da fieno o di
rinite allergica. Se gli allergeni sono presenti negli
alimenti l’allergia è di tipo alimentare. Quest’ultimo
tipo di allergia si evidenzia spesso sottoforma di
reazioni gastrointestinali, gonfiori ed eruzioni nel
cavo orale o crisi respiratorie. Anche la pelle può
reagire a certe sostanze con reazioni allergiche.
Solo con il primo contatto con l’allergene appaiono
i primi sintomi dell’allergia. I mastociti sono già muniti di antenne
allergiche (anticorpi). Se due antiFase di sensibilizzazione
corpi agguantano un allergene il
mastocita si attiva. Esso reagisce
immediatamente, iniziando a proALLERGENE
durre sostanze messaggere, come
l’istamina. In brevissimo tempo si
avvertono i classici sintomi dell’allergia: gli occhi si gonfiano, il respiro si fa affannoso, si avverte
del prurito o si evidenzia un rush
CELLULE DIFENSIVE
cutaneo, il naso cola o l’intestino
fa le bizze. In seguito all’azione
delle sostanze messaggere, molte altre cellule difensive limitrofe
ANTICORPO
reagiscono allo stesso modo, provocando un’infiammazione allergica, che può diventare cronica
in caso di costante esposizione
all’allergene. In questa fase della
reazione allergica per esempio il
muco nasale tende a depositarsi
in grandi quantità e si ha la sensazione che il naso sia completaMASTOCITA
mente tappato.
Gli allergeni sono praticamente
ovunque nei nostri ambienti e
possono introdursi nel nostro corpo con diversi meccanismi. Molte
sostanze che scatenano reazioni
Reazione allergica
ALLERGENE
MASTOCITA
LA RINITE ALLERGICA
Il raffreddore allergico (rinite allergica) è al top nella
lista delle patologie allergiche. I sintomi si concentrano soprattutto nella alte vie respiratorie ed in
viso. Uno dei sintomi classici è il naso ostruito, occhi gonfi, senso di prudore, arrossamenti e attacchi
di starnuti.
Ancora oggi la rinite allergica viene spesso suddivisa in rinite allergica stagionale e annuale. La rinite
allergica stagionale è più conosciuta come raffreddore da fieno. Qui i sintomi si concentrano in una
particolare stagione – nel caso del raffredore da fieno nella stagione dei pollini. Con la fine della stagione dell’impollinatura finiscono anche i fastidiosi
sintomi. Nel caso in cui i sintomi allergici persistano
tutto l’anno, per esempio per l’allergia agli acari
della polvere, è corretto parlare di rinite allergica
annuale o continua. Attualmente per suddividere i
raffreddori allergici si utilizza uno schema nuovo,
in cui valutare sia la durata, sia il grado di gravità
dei sintomi.
Stanchezza a scuola o al lavoro?
SOSTANZA MESSAGGERA
SINTOMI
DELL‘ALLERGIA
Rappresentazione schematica di una reazione allergica. All’inizio
di una reazione allergica vi è sempre una fase di sensibilizzazione.
Solo al secondo contatto con l’allergene si hanno i tipici sintomi
dell’allergia.
Il raffreddore allergico (rinite allergica) è tra le malattie croniche più frequenti in età infantile e giovanile.
Ciò nonostante questa malattia viene spesso minimizzata o trattata con leggerezza. Una rinite allergica
può essere molto più di un naso che cola o di occhi
gonfi. Accanto al significante rischio di sviluppare
nel tempo un’asma allergica, il raffreddore allergico
ha importanti effetti sulla capacità di concentrarsi e
quindi sulla qualità della vita.
Una rinite allergica ha un grande impatto sulla vita di
tutti i giorni e sulla vita sociale. Il sintomo principale
della rinite allergica è il naso costantemente intasato, tanto da rendere molto difficoltoso il sonno. È un
dato di fatto che chi soffre di rinite allergica dorme
peggio, è più stanco di giorno e quindi si concentra
meno degli altri nelle azioni quotidiane. Studi scientifici hanno dimostrato che una rinite allergica ha
Rinite allergica
intermittente
Rinite allergica
persistente
Sintomi < 4 giorni alla
settimana < 4 settimane
consecutive
Sintomi > 4 giorni alla
settimana e > 4 settimane consecutive
medio – persistente
Sonno interrotto
Attività quotidiane molto
limitate
Lavoro e scuola influenzate
da disturbi
Sintomi fastidiosi
moderato
Sonno normale
quotidianità non limitata
Lavoro e scuola rimangono escluse da interferenze
Sintomi presenti
Nuovo schema identificativo della rinite allergica.
La malattia è suddivisa in base alla gravità e alla
durata dei sintomi.
un significante effetto negativo sul rendimento scolastico dei bambini. Un raffreddore allergico dovrebbe
essere quindi preso sul serio! Un trattamento ad hoc
migliora notevolmente la qualità del sonno e della
concentrazione dei bambini.
Circa il 35% delle persone occupate nell’Unione Europea soffre di patologie allergiche. Circa il 90% di esse
non trattano la malattia o lo fanno in modo insoddisfacente. Da qui ne conseguono ingenti costi per
il settore economico a causa dell’aumento delle assenze sul posto di lavoro e della ridotta produttività.
I costi diretti prodotti dal trattamento insoddisfacente della rinite raggiungono addirittura i 151 miliardi
di Euro all’anno. I costi per un trattamento di rinite
invece sono alquanto esigui e pari a circa 125 Euro a
paziente all’anno.
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QUANDO L’ARIA VIENE A MANCARE:
l’allergia del polmone
L’asma è un’infezione cronica delle vie aeree che
si caratterizza dall’ipersensibilità dei bronchi ed
un improvviso restringimento delle vie respiratorie. Molto spesso l’infiammazione cronica delle vie
respiratorie è causata da un’allergia ed è spesso
questa la causa dell’ipersensibilità dei bronchi. In
parole povere vuol dire che gli asmatici reagiscono
molto sensibilmente agli stimoli dell’ambiente che
li circonda. A volte non sono nemmeno gli allergeni a scatenare il restringimento delle vie aeree,
sono quindi sufficienti stimoli molto meno specifici,
come l’aria fredda, l’inquinamento o profumi molto
intensi, a scatenare la reazione.
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Il polmone è un organo presente all’interno del nostro torace che svolge il ruolo principale nella respirazione. La struttura del polmone e delle annesse
vie respiratorie assomiglia ad un albero. Il tronco
delle vie aeree è rappresentato dalla trachea, che si
divide in due rami principali, ossia i bronchi principali, che si suddividono a loro volta in ramificazioni
sempre più fini. Alla fine dei rami si trovano gli
alveoli polmonari in cui avviene lo scambio di gas.
L’aria quindi deve percorrere una lunga strada prima
di depositare l’ossigeno nel sangue.
Se i bronchi supersensibili di un asmatico vengono
sollecitati, la mucosa all’interno delle vie respiratrie
si gonfia, producendo una grossa quantità di muco.
Contemporaneamente la muscolatura dei bronchi rimane contratta. Lo spazio in cui normalmente passa l’aria diventa sempre più esiguo.
A causa di questa chiusura l’aria rimane intrappolata negli alveoli polmonari. Si avverte quindi tosse,
affanno, un fischio nell’atto della respirazione e,
ovviamente, mancanza d’ossigeno.
Contrariamente a quanto si pensa generalmente,
gli asmatici non hanno difficoltà a respirare nuova
aria, ma ad espirare quella già inglobata: l’aria ha
difficoltà o non riesce più ad uscire.
BRONCO
NORMALE
BRONCO RISTRETTO
MUCO
MUCOSA
MUSCOLO
Il fumo – uno dei più grossi fattori di rischio
Asma o BPCO ?
Asma e BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) sono condizioni a prima vista molto simili tra
loro e vengono spessi confusi. Osservando più da
vicino queste due malattie è chiaro che si tratta di
due patologie diverse. I classici sintomi della tosse
cronica, espettorazione o respiro affannoso sotto
sforzo, si sviluppano in silenzio attraverso gli anni.
BPCO in realtà è un termine che raccoglie diverse
malattie polmonari. Entrambe le forme principali si
definiscono come bronchite ostruttiva cronica e enfisema polmonare.
La maggior parte dei casi di BPCO sono da ricondurre al fumo di sigaretta. Per questo motivo nel
gergo popolare si usa spesso il termine „polmone
del fumatore“. Ma non sempre il fumo deve essere quello delle sigarette, anche un’alta esposizione
alle polveri sottili e all’inquinamento sul posto di
lavoro può far sviluppare una BPCO. Tuttavia è anche stato accertato, ad esempio, che la mancanza
di Alfa-I-antitripsina, un enzima genetico difettoso,
porta alla formazione di BPCO anche in assenza di
fumo o inquinamento.
Ciò che asma e BPCO hanno in comune è l’ostruzione delle vie respiratorie. In entrambe le patologie le
vie aeree si ristringono (ostruzione) e l’aria non può
più uscire dal polmone. In caso di asma l’ostruzione
può nuovamente risolversi.
In caso di BPCO invece non è possibile risolvere
completamente l’ostruzione delle vie respiratorie e
la malattia tende a peggiorare nel corso del tempo.
La migliore terapia per una BPCO è indubbiamente
un cambiamento nello stile di vita.
Soprattutto smettere di fumare può rallentare il
proseguo della malattia. Anche lo sport ed il movimento sono estremamente positivi in presenza di
una BPCO:
Asma
BPCO
Inizio
bambini e ragazzi
età adulta
Fumo
spesso non fumatore
spesso fumatore
Tosse cronica
no
spesso
Espettorazioni
no
spesso
Test allergico
Spesso positivo
Spesso negativo
Comparazione tra asma e BPCO. Al primo impatto entrambe le malattie sono simili. Chi però si sofferma
più a lungo sui dettagli, si accorge presto delle differenze.
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PREVENZIONE DELL’ALLERGIA:
l’effetto maso
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In tutto il mondo il numero degli allergici cresce
senza sosta: ciò tuttavia non succede ai bambini
che crescono in un maso contadino. Se comparati
con gli altri bambini infatti i figli dei contadini che
vivono in un’azienda agricola soffrono notevolmente meno di patologie allergiche. Questa interessante constatazione è stata oggetto di studi scientifici
molto intensi negli ultimi anni. Lo studio ha evidenziato in modo incontrovertibile che esiste una
sorta di effetto protettivo dato dal „maso contadino“. L’essere cresciuto in un simile ambiente quindi
aiuta a proteggersi da malattie allergiche. La finestra temporale per avvantaggiarsi dell’effetto maso
contadino va dalla nascita ai primi anni di vita. In
principio vale la logica secondo la quale prima un
bambino è esposto all’ambiente di un maso contadino, più la protezione avrà effetto. La protezione
è ancora più efficace se la madre ha collaborato al
maso anche durante la maternità. Lo sviluppo del
sistema immunitario del nascituro infatti si realizza
già all’interno del grembo materno. Anche i bambini
che bevono latte crudo sono molto meno colpiti da
allergia e asma rispetto agli altri.
Spesso le allergie non vengono prese sul serio oppure sono minimizzate. Soprattutto i sintomi poco
gradevoli del raffreddore allergico (raffreddore da
fieno, rinite allergica) sono il più delle volte ignorati. Alla lunga tuttavia ciò non è di nessun vantaggio,
anzi. Da un raffreddore allergico non trattato è possibile che si sviluppi un’asma allergica: i bambini affetti da rinite allergica hanno un rischio sette volte
maggiore di sviluppare l’asma allergica rispetto ai
bambini della stessa età. Per gli adulti la probabilità
di sviluppare l’asma allergica è doppia se già esiste
il raffreddore allergico.
Ma è possibile impedire il peggioramento dell’allergia prima che essa coinvolga il polmone. Basta
prendere sul serio e a tempo debito l’allergia stessa. Ignorarla purtroppo non serve a risolvere il problema. In caso di sospetto questo questionario di
screening può essere il primo passo nell’identificazione di un’allergia.
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I masi contadini proteggono dalle allergie
La mucca che dà speranza
Il fatto che la sporcizia protegga dalle allergie è
ormai un’ovvietà conosciuta. É stato appurato che
lo sterco di mucca protegga particolarmente bene
dall’insorgenza di patologie allergiche. Il contatto
con le mucche, il letame, la paglia ed il latte crudo
è il segreto dell’effetto protettivo del maso contadino.
L’alta varietà di microorganismi sono un ottimo allenamento per il sistema immunitario del bambino,
offrendogli la possibilità di mettersi alla prova, tanto da non lasciargli spazio per sviluppare allergie.
Un maso contadino è, per così dire, una vera e propria scuola per il sistema immunitario. Come ciò
avvenga non è stato ad oggi ancora completamente
spiegato, ma è ancora oggetto di studio.
Latte sano
CONSULTARE IL MEDICO IN CASO DI
ALLERGIA?
SONO UN SOGGETTO ALLERGICO?
Avete il sospetto di soffrire di allergia? Allora prendeteVi il tempo per rispondere alle seguenti domande. Ciò facendo forse avete intrapreso il primo
passo nell’identificare una patologia allergica, come
ad esempio la rinite o una congiuntivite allergica.
QUESTIONARIO PER LO SCREENING ALLERGICO
A
Quante volte soffrite dei seguenti disturbi nell’arco di un
anno?
❑
(0 punti)
❑
(2 punti)
Stimolo allo starnuto/attacco di starnuti
(0 punti)
(0 punti)
❑
❑
❑
(1 punto)
Naso tappato
❑
❑
❑
Prurito o bruciore al naso
❑
(0 punti)
❑
(1 punto)
no
Se mi trovo nelle vicinanze di prati, campi o alberi?
Se mi trovo nelle vicinanze di animali (gatti, cani, cavalli
ecc.)?
Di notte, quando sono coricato nel mio letto?
In spazi con tappeti e moquette?
Quando mangio particolari alimenti?
C
(0 punti)
I distrubi sono particolarmente frequenti o forti …
In primavera o estate?
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spesso/molto
spesso
Prurito al naso
Naso che cola/raffreddore intenso
B
mai /a volte
(0 punti)
❑
❑
❑
(0 punti)
(0 punti)
(0 punti)
(0 punti)
(0 punti)
(1 punto)
❑
❑
❑
(3 punti)
❑
❑
❑
(1 punt0)
(5 punti)
(3 punti)
(2 punti)
(2 punti)
Quando percepite i disturbi, quanto vi sentite malati?
Vi preghiamo di valutare su questa scala il grado di sensazione di malattia che percepite.
Segnate con una linea o con una croce lo stato percepito.
Sensazione di malattia assente
0
1
2
3
Sensazione di malattia molto persistente
4
5
6
0 punti
D
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Acari, acari della polvere?
Peli di animali?
Alimentazione?
Altre sostanze scatenanti?
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2 punti
Un medico vi ha già diagnosticato un’allergia in passato?
Se sì, quale?
Pollini?
8
no
❑
❑
❑
❑
❑
(0 punti)
(0 punti)
(0 punti)
(0 punti)
(0 punti)
sì
❑
❑
❑
❑
❑
Sommate i punti accanto alle risposte selezionate.
Più alta è la somma, più alta è la probabilità che
soffriate di una rinite allergica. Vi preghiamo di
considerare tuttavia che questo semplice test non
può in nessun caso sostituire la diagnosi di un
medico!
(1 punto)
sì
❑
❑
❑
VALUTAZIONE
(3 punti)
(5 punti)
(3 punti)
(1 punt0)
(2 punti)
0-5 punti:
bassa probabilità di un’allergia
16-24 punti:
altissima probabilità di un’allergia
La probabilità che soffriate di una patologia allergica alle vie respiratorie (allergia da fieno) è altissima. La vostra qualità della vita sta già soffrendo
dei tipici disturbi come il prurito oppure il naso
tappato. Dal raffreddore da fieno spesso si sviluppa l’asma allergica („la marcia allergica“). Rivolgetevi con urgenza al vostro farmacista o medico per
ulteriori chiarimenti diagnostici.
La probabilità che soffriate di una patologia allergica delle vie respiratorie (allergia da fieno) è
bassa. Se, tuttavia, soffrite comunque di prurito
agli occhi e/o naso oppure il naso vi si tappa spesso, contattate al più presto il vostro farmacista o
medico.
6-8 punti:
media probabilità di un’allergia
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La probabilità che soffriate di una patologia allergica alle vie respiratorie (allergia da fieno) è media. Se soffrite di naso tappato o vi gocciola con
insistenza, rivolgeteVi al vostro farmacista o medico al più presto per un chiarimento diagnostico.
9-15 punti:
alta probabilità di un’allergia
La probabilità che soffriate di una patologia allergica alle vie respiratorie (allergia da fieno) è alta.
La vostra qualità della vita sta già soffrendo dei
tipici disturbi come il prurito oppure il naso tappato. Dal raffreddore da fieno spesso si sviluppa
l’asma allergica („la marcia allergica“). Rivolgetevi
con urgenza al vostro farmacista o medico per ulteriori chiarimenti diagnostici.
Questo test autovalutativo corrisponde al questionario validato e pubblicato sullo screening sulle
allergie (ASF). L’ASF è stato testato tramite uno
studio su oltre 8.000 partecipanti dalla Società Austriaca per la Medicina Generale (Österreichischen
Gesellschaft für Allgemeinmedizin –ÖGAM-) come
strumento di screening sulle allergie preventivo ad
un consulto consigliato con un medico.
GLI ALLERGICI ABITANO DIVERSAMENTE …
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Trascorriamo il 90% del nostro tempo in spazi chiusi! Per questo motivo è di particolare interesse, sopratutto per gli allergici, fare attenzione affinchè il
clima domestico sia salutare. Se si vuole creare uno
spazio vitale sano tra le quattro mura domestiche,
bisogna fare attenzione a due cose fondamentali: la
quantità di allergeni e l’inquinamento di polveri sottili. Il significato della diminuzione degli allergeni a
casa è facile da intuire. Meno allergeni si trovano
negli ambienti, meno sintomi allergici si avranno.
Le polveri sottili invece hanno il difetto di legare
tanti inquinanti e allergeni su una superficie molto
ampia. Poichè le polveri sottili possono raggiungere
facilmente i polmoni, gli allergeni riescono a raggiungere con estrema semplicità gli organi che più
ne soffrono al contatto. Ecco spiegato il motivo per
cui nei propri spazi abitativi gli allergici dovrebbero
cercare di minimizzare sia gli allergeni, sia le polveri
sottili.
L’acaro domestico
L’acaro della polvere è il principale fattore scatenante di allergie negli spazi domestici. Gli allergici
in realtà non regiscono all’acaro stesso, ma ad una
molecola proteica racchiusa nello sterco dell’acaro. Contrariamente a coloro che sono allergici ai
pollini, chi è ipersensibile alla polvere domestica
combatte tutto l’anno con questa allergia. Con l’inizio dei periodi freddi e l’accensione del riscaldamento domestico, quindi soprattutto in autunno e
in inverno, il soggetto allergico alla polvere deve
affrontare il periodo più difficile.
Lo scambio d’aria all’interno degli ambienti a
causa dei termosifoni muove notevoli quantità di
allergeni e polveri. I sintomi in inverno sono ancora più accentuati dal fatto che tendenzialmente
si rimane più tempo in spazi chiusi e si è quindi
più soggetti all’azione degli allergeni. Per gli allergici all’acaro della polvere casalingo è di vitale
importanza ridurre il più possibile la quantità degli
allergeni negli ambienti per evitare negli anni lo
svilupparsi di un’asma allergica.
Consigli pratici per gli allergici della
polvere domestica
L’acaro della polvere domestica si trova particolarmente a suo agio in letti, materassi, sofà, tappeti o
peluche. Se si vuole ridurre la quantità di allergeni,
allora lo slogan deve essere: „meno tessuto possibile!“. I pesanti tendaggi, i divani ed i tappetti devono essere limitati o eliminati nei soggiorni e nelle
camere da letto. Gli allergici è meglio che non usino l’aspirapolvere, perchè aspirare la polvere con
un elettrodomestico normale vuol dire soprattutto
muovere gli acari e gli allergeni e non eliminarli del
tutto dall’aria che si respira. Solo gli aspirapolveri
con appositi filtri per le polveri sottili (filtri HEPA)
possono risolvere questo problema.
Coloro che sono affetti da questa forma di allergia
è bene che lavino la loro biancheria da letto con
regolarità ad almeno 60°C. Un metodo efficace per
distruggere gli acari dai peluche è una combinazione tra congelamento e lavaggio. Una permanenza
del peluche in freezer uccide gli acari della polvere
depositati sul giocattolo. Un seguente lavaggio ad
alte temperature elimina definitivamente le molecole proteiche racchiuse nello sterco dell’acaro. La
stessa strategia può essere applicata ai cuscini. Chi
è affetto da allergia alla polvere farebbe bene a
tenersi lontano dagli ambienti climatizzati. I condizionatori, oltre a provocare un alto tasso di polvere
nelle stanze, asciugano molto l’aria, rendendo le vie
respiratorie screpolate, distruggendo in tal modo
una delle barriere che impediscono agli allergeni di
intrufolarsi nel nostro corpo.
La polvere domestica – spazio vitale per l’acaro della polvere
più piccole sono le particelle, più alto è il grado di
rischio per la salute. Un alto tasso di inquinamento
da polveri sottili può peggiorare molto i sintomi di
un allergico e di un asmatico. Proprio a causa della
loro esigua grandezza queste piccolissime particelle possono spingersi fino ai polmoni e anche nel
sangue. Per colpa del meccanismo sopra descritto
le polveri sottili fungono da trasportatrici degli allergeni nelle profondità del nostro corpo.
Costruire ed abitare per allergici: intervista con Birgit Maier
Le polveri sottili
Birgit Maier frequenta la scuola tecnica per le costruzioni soprasuolo a Saalfelden. Dopo aver concluso gli studi di architettura nel 1997, la signora
Maier entra nell’azienda famigliare dei propri genitori, assolve l’esame per tecnico civile e l’esame da
carpentiere. Dal 2002 Birgit Maier amministra l’azienda di famiglia insieme alla sorella Gundi Maier.
Le polveri sottili sono un mix tra particelle ultrasottili e particelle liquide di diversa grandezza e
consistenza. In linea di principio vale quanto segue:
La „torre di legno“ - un progetto pilota per le costruzioni orientate alla salute ed in linea con le
esigenze degli allergici. Da dove viene quest’idea?
Perchè un progetto di questo tipo?
L’idea è nata in seguito agli studi medici eseguiti
dall’università privata Paracelsus di Salisburgo in
concomitanza con uno studio sulle cascate Krimml.
Per un intero anno noi della „Holzbau Maier“, insieme al dr. Arnulf Hartl dell’università Paracelsus,
abbiamo analizzato gli effetti degli spazi realizzati
con il legno sugli allergici e sugli asmatici. La nostra ditta ha
appositamente realizzato una
torre di tre piani in legno, che è
stata oggetto di studio in riferimento a concentrazione di polveri sottili, ionizzazione dell’aria
e presenza di allergeni al suo
interno. La torre è contempora- Birgit Maier,
neamente uno showroom per- amministratrice di
corribile che mostra tre tipolo- Holzbau Maier
gie di costruzione in legno, che
ora sono state realizzate dalla nostra ditta.
Cosa rende il materiale „legno“ tanto attraente per
chi soffre di allergie?
Holzbau Maier offre tre tipologie di sistema parete
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in legno – la tradizionale tecnica della costruzione
a blocchi di legno, la tecnica a traliccio di legno –
molto isolante - e le costruzioni in legno massiccio.
Tutti e tre i sistemi mostrano ottimi risultati, ma
sono le costruzioni a blocchi di legno a ridurre al
minimo la creazione di polveri sottili. Le differenze
sono tuttavia esigue tra le tre tipologie e tutte si
sono dimostrate eccezionali per le costruzioni in cui
dovranno abitare soggetti allergici. Tutte e tre le
costruzioni in legno si caratterizzano per una concentrazione molto più alta di ioni rispetto agli spazi
interni usuali, il che fa ridurre l’inquinamento da
allergeni, come i peli di animali o degli acari della
polvere. Ecco il motivo per cui questi spazi sono
stati valutati con il voto „buono“ sulla base delle
rigide norme universitarie per le costruzioni adatte
alle persone affette da allergie e asma.
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Esistono idee per nuovi progetti e ci saranno ulteriori sviluppi in questa direzione?
I progetti in realtà sono sempre molto individuali,
unici da persona a persona, perchè ognuno reagisce ai materiali in modo diverso. In relazione agli
effetti degli allergeni sulle persone è importante
valutare anche il luogo in cui la costruzione sarà
realizzata e l’impatto dell’ambiente circostante sul-
la struttura. Per questo motivo, prima di iniziare la
progettazione, il commitente è invitato a compilare
un questionario insieme al dr. Arnulf Hartl, il quale
prenderà in considerazione diversi criteri sulla base
dei quali noi realizzeremo un progetto per una casa
fatta su misura del cliente.
A cosa bisogna fare attenzione nell’allestimento interno di un appartamento se si soffre di allergie?
Come è meglio arredare gli interni per tutelare chi
soffre di patologie allergiche?
Ecco un breve elenco delle più importanti conoscenze tratte dalle misurazioni e dalle analisi eseguite:
×× Vi è un alto tasso di allergeni dell’acaro della
polvere anche a 1.500 metri sul livello del mare!
×× Un ambiente secco non è associabile ad una
concentrazione minore di allergeni della polvere!
×× Temperature basse o sotto zero non presentano
minori concentrazioni di allergeni della polvere.
×× I pavimenti in legno oleato, oltre a quelli in pietra o a piastrella, vantano un minor tasso di
allergeni.
×× Molti tessuti (tende, tappeti, pesanti sofà o poltrone, ecc.) producono polveri sottili.
×× L’allestimento degli interni e l’arredamento dovrebbero essere per lo più realizzati con materiali
in legno non trattato e con imbottiture sottili e
realizzate con materiali naturali.
×× Il legno „respira“ e racchiude nei suoi pori grandi quantità di umidità che può ridonare all’ambiente se serve. Con questo scambio il clima
interno agli ambienti è percepito come positivo
e gli ioni dell’aria rimangono all’interno degli
spazi vivibili.
×× Pochi mobili interni che appoggiano a terra
(senza piedini) aiutano a ridurre la quantità di
polvere.
×× Rendere il cliente partecipe nella scelta dei materiali costruttivi a bassa emissione, lasciandogli
annusare e respirare i profumi naturali e valutando insieme a lui la sensazione che ne deriva.
BUON APPETITO!
Gli allergici mangiano diversamente!
La nostra alimentazione si è fortemente modificata
negli ultimi decenni. Ci dedichiamo sempre meno
alla cucina e a preparare pasti fatti in casa e utilizziamo sempre più prodotti preconfezionati. Ma
sono proprio questi ultimi a contenere una lunga
serie di ingredienti che possono scatenare problemi
intestinali. Più di un quarto della popolazione presenta disturbi dopo aver ingerito del cibo. Allergie
alimentari, intolleranze o semplicemente lo stress
nel consumare un pasto in breve tempo o in orari
irregolari possono essere la causa di problemi digestivi.
Allergie alimentari
• Il sistema immunitario reagisce a determinate
sostanze alimentari.
• I disturbi si percepiscono entro un periodo
molto ristretto di tempo.
• La reazione può coinvolgere l’intero corpo.
• Anche quantità minime possono causare reazioni massicce.
Per es. allergia alle arachidi, ai latticini, allergie
alimentari associate ai pollini.
Intolleranze alimentari
• Il corpo non sa decomporre alcune sostanze
alimentari.
• In parte la reazione può essere ritardata.
• I disturbi si concentrano per lo più nel tratto
gastrointestinale.
• I disturbi peggiorano in base alle quantità
dell’alimento assunto.
Per es. intolleranza al latte, malassorbimento del
fruttosio, intolleranza all’istamina.
Pasti salutari!
Allergie o intolleranze?
I termini allergie e intolleranze alimentari sono
spesso confusi tra loro. In caso di allergia il nostro
sistema immunitario reagisce di fronte a sostanze
che stiamo introducendo nel nostro corpo con il
cibo. In questo contesto si creano anticorpi di classe IgE che si legano a specifici nutrienti alimentari.
A volte bastano pochissime quantità per scatenare
una reazione. In caso di intolleranza alimentare invece il nostro corpo non è capace di digerire una
determinata sostanza, ossia al corpo mancano gli
strumenti per scomporre l’alimento nei suoi singoli
elementi. Così facendo i pezzi non scomposti dell’alimento digerito giungono nel nostro sistema digestivo provocando fastidiose reazioni.
Allergie alimentari incrociate derivanti
da ipersensibilità ai pollini
Molti allergici nel corso degli anni sviluppano anche
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un’allergia alimentare. Questa reazione del nostro
corpo si comprende se si considera che il nostro
sistema immunitario tende a confondere cose che
sono molto simili fra loro. Nel caso delle classiche
allergie incrociate il nostro sistema immunitario
reagisce male di fronte a certi alimenti i cui eccipienti sono simili ai pollini. Gli anticorpi dell’allergia preesistente riconoscono gli elementi presenti
in un cibo come intrusi e reagiscono di conseguenza. Molto spesso le allergie incrociate si hanno in
caso di reazioni allergiche ai pollini delle betulle. Gli
eccipienti ad esempio delle mele, della frutta con
nocciolo in generale, delle noci, dei kiwi ecc. sono
molto simili ai pollini delle betulle ed il nostro sistema immunitario non riesce a compredere queste
lievi differenze. Qui il trucco è molto facile: mangiare frutta e verdura di stagione! Se le mele sono
mature il periodo di pollinazione delle betulle è già
concluso da tempo e diminuisce il rischio di una
sbagliata associazione. Le allergie incrociate sono
possibili anche senza allergia ai pollini. Anche in
caso di allergia agli acari della polvere si possono
riscontrare allergie incrociate con crostacei e molluschi, anche se è un caso piuttosto raro.
Intervista con la dietologa Antonia
Pockstaller di Alti Tauri Health
Dopo aver concluso gli studi di dietologia presso
la scuola professionale superiore di Innsbruck, Antonia Pockstaller lavora dal 2014 presso l’ospedale
Mittesill e come libera professionista in altre strutture. I numerosi tirocinii in centri di riabilitazione ed
ospedali, come per esempio il centro di riabilitazione di Münster, gli ospedali di Innsbruck, Natters e
presso l’ambulatorio per la consulenza alimentare
EAT4FUN o nel centro per la sanità di Aflenz, hanno
accresciuto in modo pratico l’esperienza di Antonia
Pockstaller.
le allergie alimentari, è necessario assolvere uno
studio triennale. Altri „esperti“ alimentari possono
lavorare solo con persone in salute.
rà. Spesso inoltre il cuocere o lo sbucciare alcuni
alimenti aiuta a ridurre il tasso di allergeni in essi
contenuti.
Cosa si deve fare nel caso si sospetti un’allergia o
un’intolleranza?
Quando si pensa che un particolare nutrimento
non sia ben tollerato dal proprio corpo si procede
con una dieta ad eliminazione, un Prick-Test o un
esame del sangue dal medico. La cosa più importante è chiedere sempre il consulto di un medico
per comprendere la natura del disturbo, allergia o
intolleranza che sia. Non provate a fare un’autodiagnosi con l’aiuto di internet, libri o racconti di
amici e parenti – nella maggior parte delle volte
non farete altro che limitarvi inutilmente.
Quali sono a suo avviso i consigli da dare ad un
soggetto allergico?
È importante conoscere alcuni trucchi per rendere
gli alimenti più tollerati. Gli allergici dovrebbero conoscere la loro soglia di tolleranza per non limitarsi
inutilmente. Nonostante l’allergia è importante non
ridurre la propria dieta in modo monotono e non
essere paurosi. Inoltre esistono ottime alternative
per ogni prodotto o piatto. Una dietologa sa come
sostenervi in caso di allergie.
I cosiddetti test con i IgG- e IgG4 sono da valutare
con cautela, poichè il nostro corpo reagisce naturalmente in modo immunologico a contatto con degli alimenti. In questo caso però sono in gioco gli
anticorpi IgG e IgG4, i quali farebbero pensare ad
un’allergia. Per la diagnosi di un’allergia tuttavia
bisogna sempre andare alla ricerca di anticorpi IgE
nel sangue.
Allergie incrociate: cosa è possibile fare in caso di
associazioni allergiche tra pollini?
In caso di incroci di pollini in allergie alimentari è
importante, in base all’allergia principale, conoscere le diverse associazioni e rendere altri alimenti
tollerabili al proprio organismo. Gli allergici al polline di betulla spesso sono ipersensibili alle mele
crude, ma in forma cotta esse diventano abbastanza tollerabili. In altre forme di allergia a volte basta
sbucciare frutta e verdura associata.
Antonia Pockstaller, BSc.
Una dieta adatta a chi soffre di allergie – anche in
vacanza.
Che cos’è o cosa fa di preciso una dietologa?
Una dietologa è una consulente medico-alimentare.
Lavora sia con persone sane, sia con persone affette da malattie. Per esempio una dietologa accompagna le persone affette da intolleranze alimentari
nel corso del cambio nutritivo o in caso di sovrappeso. In aggiunta a queste attività i dietologhi fanno conferenze su diversi temi alimentari, organizzano corsi di cucina, rieducano alla spesa e molto
altro ancora; le aree di lavoro sono in ospedali,
centri di riabilitazione, case di cura e, ovviamente, in ambulatori privati o strutture sanitarie. La
differenza con il coach, l’allenatore o il consulente
alimentare è il tipo di formazione. Per chiamarsi
dietologo/a e lavorare insieme a persone affette
da malattie, come per esempio le intolleranze o
Come può una dietologa aiutare le persone affette
da allergie o intolleranze?
Come dietologa si aiutano le persone nel cambio di
alimentazione. L’obbiettivo è ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita. Si aiutano le persone
affette da intolleranze ad avere abbastanza nutrimenti, minerali e vitamine per una vita piacevole,
nonostante le limitazioni.
Esiste un’alimentazione adatta a chi soffre di allergie?
No, non esistono consigli nutrizionali definitivi per
chi è affetto da ellergie. La dieta varia sempre a seconda dell’allergia o dell’intolleranza e anche dalla
sensibilità individuale. In generale si può sostenere
che meno ingredienti sono presenti nel piatto, più
facile sarà la preparazione e meno allergeni conter-
Quali sono i suoi personali consigli in caso di intolleranze?
Anche per le persone con intolleranze alimentari
è importante non limitare inutilmente la propria
scelta di nutrienti. Dopo la diagnosi di intolleranza
è importante introdurre un periodo di carenza per
fare in modo che il corpo possa riprendersi. In seguito l’alimento eliminato deve essere man mano
reintrodotto testandone la tolleranza.
In questo modo si capisce quali alimenti possono
essere accettati dal proprio corpo e quali meno.
É importante che si eliminino solo quegli alimenti
che proprio non sono assimilabili dall’organismo,
sostituendoli con altri. Anche in questo caso l’aiuto
migliore può venire da una dietologa.
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Canederli pressati al formaggio
del Pinzgau (per circa 4 persone)
Ingredienti:
×× 750 g patate, cotte il giorno precedente
×× 150 g di ricotta (ricotta sbriciolata)
×× 150 g di farina (opzionalmente integrale)
×× 1 uovo
×× sale
×× erba cipollina, sminuzzata finemente
×× eventualmente una piccola cipolla, finemente
sminuzzata
×× 150-200 g di formaggio grigio, Bierkäse (formaggio affinato alla birra), formaggio Pinzgauer, formaggio di montagna
×× olio vegetale d’alta qualità per la frittura
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Preparazione:
Sbucciare le patate e con la raspa da cucina ridurle in briciole grossolane. Anche il formaggio va
ridotto in briciole con lo stesso procedimento. Tutti
gli ingredienti andranno uniti in un unico impasto.
Dall’impasto formare piccoli canederli e schiacciarli
a forma di disco. I canederli pressati di formaggio
vanno gettati in una padella riempita di olio bollente per la frittura, fino a rendere dorati ambo i
lati. I canederli pressati al formaggio possono essere serviti in accompagnamento ad una minestra,
con l’insalata o semplicemente con un bicchiere di
latte. Meno ingredienti utilizzerete, meno allergeni
saranno presenti nel piatto. È importante cuocere
bene i canederli pressati, perchè in questo modo il
rischio di allergeni sarà ridotto al massimo. In base
all’allergia o all’intolleranza è possibile scambiare
alcuni ingredienti o abbandonarli completamente,
come ad esempio l’erba cipollina o la cipolla.
FUORI ALL’ARIA
APERTA?
Il tempo libero nonostante allergie e
asma
Quando il naso è tappato, le orecchie prudono e gli
occhi si gonfiano è facile intuire che è nuovamente
giunto il momento della pollinazione. Piante ed alberi si svegliano dal sonno invernale e rendono la
primavera un inferno per ogni allergico. Ma proprio
quando le giornate diventano nuovamente belle, il
sole splende forte in cielo e sarebbe piacevole soffermarsi all’aperto, gli allergici pagano un prezzo altissimo per la loro patologia. Solo la pioggia lenisce
le sofferenze allergiche.
La stagione dei pollini a queste latitudini inizia già
a fine gennaio con le prime fioriture del nocciòlo e
dell’ontano. Tra gli alberi produttori di pollini una
particolare importanza va rilegata alla betulla. Essa
è la prima produttrice di polline in Europa Centrale,
avendo, tra le altre cose, il più forte potenziale di
allergeni. La stagione della fioritura inizia di regola
a metà marzo e raggiunge il massimo di polline
1-3 settimane dopo. Per coloro che reagiscono con
ipersensibilità ai pollini della betulla è tempo di
nascondersi in casa.
Ma appena gli alberi hanno concluso la loro fioritura, sono le piante a continuare la pollinazione. Molte piante utilizzano il vento per impollinare, quindi
non è raro trovare nubi polverose che vengono trasportate dall’aria. In tutto il mondo i pollini delle
piante sono la causa principale per il raffreddore
da fieno. Il fleo, l’erba mazzolina oppure la coda
di volpa fioriscono da metà aprile a metà agosto,
provocando molti disturbi agli allergici.
La soluzione ideale per coloro che soffrono di allergia da fieno sarebbe ovviamente evitare qualunque
tipo di contatto con la fonte allergica. Nella pratica
questa soluzione è di difficile realizzazione. Alcuni
Una festa per gli occhi
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
Nocciolo
Ontano
Betulla
Faggio
Erbe
Segale
Piantaggine
Artemisia
Estratto dal calendario dei pollini austriaco, tedesco e svizzero.
http://www.allergien.com/wp-content/uploads/2013/04/pollenkalender_2013_neu.jpg
trucchi possono facilitare la vita agli allergici durante il periodo della pollinazione. L’uso di un filtro
antipolline alle finestre può essere d’aiuto per lasciare l’allergene fuori dalle quattro mura. Un altro
accorgimento potrebbe essere quello di non appendere gli abiti lavati fuori di casa per farli asciugare
e non portare in camera da letto gli indumenti usati
durante il giorno. Un occhiale da sole non è solo
trendy, ma può anche evitare che il vento porti i
pollini direttamente nei nostri occhi.
Durante la stagione più intensa della pollinazione
è importante rinunciare ad attività sportive all’aperto. Chi proprio non ne può fare a meno può usare
una maschera antipolline. Queste maschere filtrano
l’aria che si respira, impedendo ai pollini e agli allergeni di raggiungere le vie respiratorie.
Lo slogan „forza e coraggio e sempre avanti“ non
è certo il motto ideale per gli allergici durante la
stagione della pollinazione. Soffrire inutilmente alla
lunga non porta assolutamente a niente, se non
trasformare il raffreddore allergico in asma allergica.
In aggiunta un soggetto allergico ai pollini deve fare
più attenzione all’alimentazione in questo periodo
dell’anno, perchè è in queste stagioni che si sviluppano anche le allergie incrociate con gli alimenti.
ASMA:
nessuna paura di muoversi e praticare
dello sport
Coloro che pensano che con l’asma sia meglio stare
tranquilli, si sbagliano di grosso! Queste idee sono
ormai sorpassate. Oggi è più diffusa la concezione
secondo cui è meglio controllare la malattia che farsi controllare da essa! Con l’asma o con un’allergia
non è necessario rinunciare allo sport. Anzi: asmatici e allergici avranno grandi vantaggi dal muoversi
con regolarità!
Lo sport è una delle misure più efficaci che gli asmatici possono intraprendere per ridurre l’affanno in
modo attivo. Un asmatico allenato riesce a superare
senza problemi diversi piani di scale a piedi senza
problemi di respirazione. Di contro un asmastico
senza allenamento può avere il fiato corto anche
con sforzi molto ridotti. Avere l’affanno o la dispnea
è una sensazione molto sgradevole, che non è piacevole provare. Ma proprio per impedire che questa
sensazione si ripresenti, tanti smettono di praticare
attività fisica. Con un atteggiamento rinunciatario
diminuiscono resistenza fisica e allenamento. Diminuendo le capacità fisiche si abbassa anche il limite
d’irritazione per la mancanza di fiato. Inizia così anche un circolo vizioso che non rappresenta solo un
pericolo per gli adulti, ma anche per i bambini. Se
si confrontano gli atteggiamenti verso il movimento
e lo sport in bambini affetti da asma con quelli san,
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si vedono grandi differenze: i bambini senza asma
sono in media dalle due alle tre volte più attivi dei
bambini asmatici.
Con l’aumento del movimento e dell’attività fisica si
riduce l’intensità del respiro nei momenti sotto sforzo. Questo vuol dire che il limite d’irritazione che
porta all’affanno può efficacemente essere alzato,
se allenato con sport e movimento. L’allenamento
fisico è quindi un trattamento non medicamentoso
dell’asma.
Fitness per i polmoni
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Sedersi comodamente su un sofà, guardare la tv o
navigare su internet: chi non ama oziare in questo
modo? Tuttavia è giusto tenere a mente che i nuovi
media rendono pigra la muscolatura delle nostre
vie respiratorie. Quando rimaniamo seduti davanti
al computer o alla tv il nostro modo di respirare
muta.
Inconsciamente il tasso di sospiri (sospiri inconsci al
minuto) diminuisce notevolmente e noi respiriamo
in modo più piatto. Per la muscolatura del polmone
i sospiri sono come una seduta di fitness, necessari
per tenersi in forma. Se questo allenamento sparisce
per un uso smodato dei nuovi media, la reattività
del polmone allo stress aumenta e quindi si evidenzia una sensibilizzazione delle vie respiratorie, senza
che vi siano infiammazioni in corso.
I CONSIGLI
DEL­L’ESPERTO
della terapia del
respiro degli Alti
Tauri
Herwig Zobl partecipa
attivamente al programma asma di Krimml da
ormai 5 anni. Zobl è
fisioterapista autonomo presso il Kristallbad
in Wald di Pinzgau. La
Herwig Zobl – ­esperto
sua lunga esperienza
della terapia del
come fisioterapista e
respiro.
sanitario d’emergenza,
nonchè i suoi numerosi corsi d’aggiornamento e di
professionalizzazione, come ad esempio la formazione per le procedure osteopatiche in fisioterapia,
rendono il programma da lui ideato di grande successo. Nell’ambito della terapia del respiro le sue
conoscenze sono molto fondate e le spiegazioni
sugli esercizi pratici in presenza di asma, di allergie
e di eventuali malattie associate, sono molto utili.
Respirare correttamente
Per le persone asmatiche esiste un ampio e diversificato spettro di esercizi e tecniche di respirazione. Questi esercizi e tecniche hanno lo scopo di
rilassare e tranquillizzare, ma anche di sostenere
una respirazione controllata e tranquilla in caso di
emergenza. Esercizi di rilassamento e respirazione,
come lo yoga, possono essere utili per prevenire i
disturbi asmatici e migliorare il benessere generale.
Una questione di tecnica…
Sport – possibilmente nella natura incontaminata
degli Alti Tauri
Esistono esercizi specifici che possono facilitare la
respirazione in caso di necessità. Tra di essi vi sono
tecniche per una respirazione tranquilla e controllata in caso di iniziale attacco d’asma. A causa della
paura e dell’agitazione molto spesso la situazione precipita, il respiro diventa veloce e inefficace
(iperventilazione). In caso di forte asma le persone
colpite spesso non hanno difficoltà a inspirare, ma
grosse complicazioni nell’espirazione.
Nelle esercitazioni si insegnano e ci si allena su
tecniche di respirazione come la „tecnica delle
labbra socchiuse“ e posizioni del corpo facilitanti
per il respiro, come la „posizione del portiere“ e
la „posizione del cocchiere“. Con questi esercizi gli
organi della respirazione si rilassano, la muscolatura coaditiva delle vie aree si attiva e coadiuva
l’espirazione.
Sport e asma
Sport e movimento sono attività fisiche molto importanti per le persone affette da asma. Una regolare attività sportiva contribuisce ad avere un
fisico allenato e cuore e polmoni in buono stato.
Allo stesso modo tenersi in forma aumenta la capacità dell’apparato respiratorio di inglobare quantità d’aria ad ogni respiro. Tanti malati d’asma sono
convinti di dover abbandonare l’attività sportiva,
soprattutto perchè il movimento fisico spesso può
causare un attacco d’asma da sforzo. Una mirata
terapia contro l’asma può al contrario prevenire i
disturbi respiratori che si possono avvertire durante
le attività sportive. Studi scientifici indicano chiaramente che sport e movimento possono ridurre
nel lungo periodo le problematiche legate a questa
malattia. In aggiunta a ciò, un allenamento intervallato può prevenire anche l’apparizione dell’asma
da sforzo. L’allenamento intervallato è quello che
prevede fasi di sforzo e fasi di riposo.
Ciò che è particolarmente importante è adattare le
attività fisiche al proprio fisico. Questo può voler
dire, ad esempio, programmare una pausa dalle attività sportive nel caso si avvertano disturbi alla
respirazione. Anche la fase di riscaldamento e la
progressione dello sforzo svolgono un ruolo importante. Per reagire velocemente in caso di un potenziale attacco d’asma è importante avere sempre con
sé i medicinali necessari. A volte è sensato fare uso
TECNICHE DI
RESPIRAZIONE
Tecnica delle labbra socchiuse
La tecnica delle labbra socchiuse evita che l’aria in fase di espirazione si aggiunga all’altra
e fa sì che la respirazione avvenga in modo
omogeneo e completo. Proprio durante un attacco di asma questa tecnica è di grande aiuto.
L’inspirazione avviene in modo tranquillo attraverso il naso, l’espirazione invece attraverso le
labbra socchiuse. Così facendo si realizza una
resistenza che aumenta la pressione nel torace.
Posizione del cocchiere
Nella posizione del cocchiere è importante sedersi sullo spigolo esterno della sedia. Le ginocchia sono divaricate, i palmi delle mani e/o
i gomiti posti su di esse, le braccia leggermente piegate. Si deve fare attenzione affinchè la
schiena sia dritta e la pancia rilassata.
di questi medicinali specifici anche prima di uno
sforzo fisico.
Un consiglio personale
Il mio consiglio personale è allenarsi quotidianamente con le tecniche e gli esercizi di respirazione
sopra elencati per interiorizzarli il più possibile. É
responsabilità di ognuno eseguire questi esercizi
automaticamente ed in tempo utile per risolvere
una situazione di necessità. Quando le crisi respiratorie si fanno sentire è importante reagire velocemente per contrastare l’attacco d’asma. Nel caso
in cui l’attacco d’asma sia inevitabile, l’esecuzione
delle tecniche e degli esercizi di respirazione così
interiorizzati è fondamentali.
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IN VACANZA DALL’ALLERGIA …
Viaggiare e trascorrere una serena vacanza nonostante l’asma o l’allergia non è più un sogno irrealizzabile. Con la scelta del giusto hotel asma e
allergia possono diventare un aspetto secondario.
Hotel dichiaratamente amici degli allergici hanno
nel frattempo ampliato la propria offerta in modo
tale da venire incontro ai loro clienti. Qui è possibile rimanere sereni in ogni locale: dalla camera da
letto alla sala da pranzo. Condizioni generali ideali
per una vacanza rilassante e riposante per allergici
ed asmatici possono essere riscontrate negli hotel
Alti Tauri Health in Oberpinzgau a Salisburgo o nei
Respiration Hotels in Alto Adige. Si tratta di hotel
appositamente progettati per venire incontro alle
particolari esigenze e necessità delle persone affette da allergia o asma.
www.respiration.it
www.hohe-tauern-health.at
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Alti Tauri Health (Hohe Tauern Health) –
Un’iniziativa salutistica per gli allergici
Provvedimenti costantemente controllati a favore della riduzione di allergeni e di polveri sottili
garantiscono ai clienti degli hotel Alti Tauri Health
notti serene e una respirazine senza fastidi. Le camere d’albergo degli hotel Alti Tauri Health (HTH)
sono controllate e certificate a cadenza biennale
dai collaboratori dell’università privata Paracelsus
di Salisburgo sulla quantità di allergeni e polveri
sottili presenti nei locali. Il sigillo di qualità HTH
garantisce quindi che la concentrazione di allergeni
tipici all’interno delle strutture sia al di sotto della
soglia che fa scatenare un’allergia. In aggiunta regolari corsi di formazione per il personale della cucina,
del servizio e delle pulizie permettono di tenere alti
gli standard promessi. Un altro grande vantaggio
degli hotel amici delle persone affette da allergie è
l’offerta dietetica, sempre promossa da personale
gastronomico appositamente formato. Allergie alimentari e intolleranze non sono più un problema
durante una simile vacanza. Non importa se siete ciliaci o avete un’allergia alle noci, il cibo viene
sempre preparato individualmente per ogni ospite.
L’hotel amico degli allergici
L’alfa e l’omega di una camera amica degli allergici
è il basso impatto di allergeni. Questa constatazione è facile da spiegare: minore è la quantità di allergeni presenti in camera, più agevole e piacevole
sarà la permanenza dell’ospite nella camera stessa.
Una camera d’albergo amica di chi soffre d’allergia con poche polveri sottili e allergeni
dio naturale contro l’asma e l’allergia direttamente davanti alla porta. Inoltre essi offrono un’ampia
offerta di workshops, test funzionali sulle capacità
polmonari ed escursioni guidate incentrate sul tema
delle allergie e dell’asma.
Le vie aeree, molto sensibili degli allergici ed asmatici, sono facilmente irritabili dalle polveri sottili.
Questo è un altro motivo per tenere il più basso
possibile il tasso di polveri sottili. Le precondizioni
per raggiungere questo risultato sono in primis la
scelta del pavimento. Legno e piastrelle sono ideali
per camere che vogliano essere adatte agli asmatici, perchè sia gli allergeni, sia le polveri sottili
avranno meno possibilità di depositarsi.
TRATTARE
UN’ALLERGIA …
L’acaro della polvere è un importante fattore scatenante delle allergie in ambienti interni e quindi
un grande nemico degli hotel amici degli allergici.
Poichè questi piccolissimi animaletti simili a dei ragnetti amano nascondersi in tessuti, materassi e
tappeti, le camere degli hotel per allergici sono, per
quanto possibile, allestiti con il minor numero di
tessili. Inoltre materassi e biancheria da letto sono
foderate con materiali antiacaro (encasings). Anche i profumi possono essere motivo di irritazione
per le vie respiratorie degli asmatici e allergici. Per
questo motivo nelle camere dedicate a coloro che
soffrono di una patologia allergica si evita in modo
sistematico di usare profumi ambientali, detergenti
con un odore molto pungente per camere o biancheria.
Ecco un modo per garantire sonni sereni e respirazione libera. In una camera per allergici non si troveranno né soprammobili attirapolvere, né piante
in fioritura. Alla pulizia degli ambienti è dedicata
particolare attenzione.
Gli HTH-Hotels – più di un semplice
hotel
Gli Hotel Alti Tauri (Hohe Tauern Hotels – HTH) sanno offrire ai propri ospiti molto più di un’infrastruttura adatta alle loro esigenze salutistiche. Grazie
alla loro immediata vicinanza alle cascate Krimml,
gli HTH-Hotels hanno a loro disposizione un rime-
La migliore terapia per una patologia allergica sarebbe ovviamente evitare ad ogni costo un contatto
con la sostanza che provoca la reazione allergica.
In pratica questo appare alquanto improbabile o di
difficilissima realizzazione. Oggi esistono moltissimi medicinali che possono combattere i fastidiosi
sintomi dell’allergia. Gran parte di questi medicinali tratta esclusivamene i sintomi, ma non le cause
alla base della patologia. Un’allergia è difficile da
curare, ma non troppo complessa per essere tenuta sotto controllo. Se un’allergia non si può tenere sotto scacco con un particolare medicinale è
possibile valutare una specifica terapia immunitaria
(conosciuta anche come desensibilizzazione). Il tipo
di trattamento dovrebbe ad ogni modo concentrarsi sulla gravità dei disturbi provocati. Una terapia
combinata con diversi preparati può essere una valida opzione per controllare al meglio un’allergia.
Gli antistaminici
Gli antistaminici sono tra i medicinali allergici maggiormenti diffusi. Il principio con cui essi agiscono
è racchiuso già nella loro denominazione: i medicinali impediscono all’istamina di diffondere la sua
azione nel nostro organismo. L’istamina infatti è responsabile della maggior parte dei sintomi allergici.
Affinchè essa possa agire nei tessuti deve essere
legata ad un ricettore. Gli antistaminci bloccano i
ricettori nei tessuti ed impediscono quindi il legame
con l’istamina. Se l’istamina non può legarsi ai suoi
ricettori, non avverrà nessuna reazione allergica.
Ormai gli antistaminici presenti sul mercato sono
25
Reazione allergica
Antistaminico
ALLERGENE
Stabilizzatori dei mastociti
ALLERGENE
ALLERGENE
MASTOCITA
MASTOCITA
MASTOCITA
ISTAMINA
ISTAMINA
RICETTORI
ISTAMINA
TESSUTO
SINTOMI ALLERGICI
STABILIZZATORI
DEI MASTOCITI
ANTISTAMINICO
TESSUTO
NESSUN SINTOMO ALLERGICO
TESSUTO
NESSUN SINTOMO ALLERGICO
Nel corso di una reazione allergica i mastociti rilasciano istamina (immagine a sinistra). Gli antistaminici
bloccano i recettori dell’istamina nei tessuti ed impediscono che i sintomi allergici (immagine al centro)
si verifichino. Gli stabilizzatori dei mastociti fanno in modo che l’istamina non venga rilasciata dai mastociti (immagine a destra).
cortisonico sono ad oggi i più efficaci in caso di rinite allergica e assolutamente superiori a trattamenti
antistaminici, leucotrieni antagonisti o stabilizzatori
dei mastociti. Nella maggior parte dei casi gli spray
anti-asmatici si basano su preparati cortisonici.
Accanto all’applicazione localizzata di cortisone in
forma di spray, creme o gocce, il cortisone può essere assunto anche come pastiglie. In questo caso
l’effetto si estende a tutto il corpo. Il nostro corpo
produce la maggior parte di cortisone alla mattina.
Per questo motivo, se i cortisonici sono da assumere una sola volta al giorno, è consigliabile prenderli
alla mattina.
XOLAIR anti-IgE
Una strategia molto elegante di trattamento contro
l’allergia è la somministrazione di anticorpi anti-IgE.
Gli anticorpi IgE svolgono un ruolo centrale nel pro-
cesso che porta all’allergia. Le proteine sono posizionate come antenne sulle cellule infiammanti. Se
queste antenne captano un allergene attivano la
cellula, la quale emette messaggeri che scatenano
la sintomatologia allergica. Gli anticorpi anti-IgE legano gli anticorpi IgE e li neutralizzano. In questo
modo si evita che le cellule infiammanti si muniscano di antenne contro gli allergeni. Questo metodo
è abbastanza recente e non ampiamente utilizzato,
ma mostra già da ora buoni risultati nell’asma allergica.
Immunoterapia
L’immunoterapia specifica è l’unica variante di trattamento per le patologie allergiche che ne combatte
le cause alla base. In una specifica terapia immunologica si cerca di insegnare al sistema immunitario
come tollerare gli allergeni. Con questo trattamento
26
27
di seconda generazione. La prima generazione non
era ancora in grado di impedire un passaggio dal
sangue al cervello degli allergeni e quindi si avvertivano alcuni effetti indesiderati. Gli antistaminici
possono essere fruibili in diverse forme, come spray
nasali, colliri o pastiglie. Essi agiscono sicuramente
e velocemente in caso di disturbi allergici.
Un passo avanti all’allergia: stabilizzatori dei mastociti
Gli stabilizzatori dei mastociti impediscono che i
mastociti riversino il loro messaggio nell’organismo. I mastociti svolgono un ruolo importante nelle
reazioni allergiche, poichè la loro reazione dà inizio ai disturbi nel corpo. Come già indica il loro
nome, questi medicinali stabilizzano i mastociti ed
impediscono a priori che siano emessi i messaggeri. L’obiettivo degli stabilizzatori dei mastociti non
è quindi lenire i sintomi dell’allergia, ma impedire
che essi si verifichino. Questi medicinali agiscono
in modo preventivo e devono quindi essere assunti
prima che l’allergia si verifichi.
Leucotrieni-antagonisti
Questi medicinali sono conosciuti tra gli allergici
con il nome di „singulair“ (Montelukast). Similarmente agli antistaminici essi impediscono che il
messaggio del mastocite raggiunga i ricettori nel
tessuto. I leucotrieni antagonisti bloccano i leganti
dei leucotrieni nelle vie respiratorie. I leucotrieni
sono, come l’istamina, i trasmettitori dell’infiammazione nelle reazioni allergiche. I leucotrieni antagonisti sono meno efficaci in caso di prurito o attacchi
di starnuti rispetto all’antistamina, ma agiscono
meglio in caso di naso tappato.
Cortisone
Il cortisone non è solo un medicinale, ma un ormone che la corteccia surrenale produce quotidianemente nel nostro corpo. Il cortisone è un medicinale
antiinfiammatorio molto efficace per il trattamento
delle allergie e dell’asma. Spray nasali a contenuto
Fase di sensibilizzazione
Reazione allergica
Anticorpi-IgE
ANTI ANTICORPI - IgE
(XOLAIR)
ANTICORPI IgE
ANTICORPI IgE
MASTOCITA
MASTOCITA
ISTAMINA
MASTOCITA
RICETTORI
ISTAMINA
TESSUTO
TESSUTO
TESSUTO
SINTOMI ALLEGICI
NESSUN SINTOMO ALLERGICO
In caso di allergie si formano degli anticorpi della classe IgE. Questi anticorpi IgE si posizionano sui
ricettori (antenne) posizionate sui mastociti (immagine a sinistra). Se gli allergeni si legano a queste
antenne, il mastocita si attiva e rilascia l’istamina (immagine centrale). Gli anti anticorpi IgE (Xolair) si
collegano agli anticorpi IgE. In questo modo gli anticorpi IgE non possono più legarsi sulla superficie
dei mastociti. Senza antenne per gli allergeni i mastociti non possono più attivarsi e rilasciare istamina
(immagine a destra).
l’organismo è confrontato con l’allergene per diversi
anni. All’inizio sono utilizzate solo basse quantità di
allergeni. Nel corso degli anni la dose di allergeni
cresce. In base a come l’allergene viene utilizzato
nella terapia si differenziano due forme specifiche
di terapie immunitarie. Nella terapia immunitaria
subcutanea l’estratto dell’allergene è iniettato sotto
alla cute. In caso di terapia immunitaria sublinguale
l’estratto d’allergene è depositato sotto alla lingua
con un contagocce. Attualmente si consiglia una
specifica immunoterapia in caso di gravi forme di
rinite allergica o di asma, perchè qui i sintomi della malattia possono essere difficilmente controllati
con medicinali.
LE CASCATE KRIMML –
UN RIMEDIO NATURALE
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Le cascate Krimml non sono solo le più grandi
d’Europa, ma anche un rimedio naturale contro le
allergie e l’asma. Già nel lontano 1808 l’allora medicus Wolfgang Oberlechner consigliava ai pazienti
di soggiornare accanto alle cascate Krimml. Oggi
le cascate Krimml vengono utilizzate come rimedio
naturale e come nuova opzione terapeutica per allergici e asmatici.
L’aerosol delle cascate
Il segreto dell’effetto curativo della cascate Krimml
sta nella particolare e finissima nebbiolina diffusa
che esse generano. Questa nebbiolina si costituisce
da particelle a carica negativa, finemente atomizzate, frammenti d’acqua che si insinuano nei polmoni e che possono essere definiti come un aerosol
da cascata. Quest’acqua si getta con grande forza
nella valle, tanto da spaccare l’acqua in minuscoli
frammenti nell’impatto con la roccia. Con questo
meccanismo si crea un aerosol nanometrico, capace
di insinuarsi in profondità nelle vie respiratorie e
agire come immuno-modulatore all’interno dell’organismo. Rimanere immersi nella nebbiolina delle
cascate Krimml genera un effetto positivo su tutto
l’organismo nel lungo periodo. In uno studio clinico
eseguito su 54 bambini asmatici è stato possibile
constatare gli effetti positivi delle cascate Krimml.
Un soggiorno di 3 settimane da parte dei bambini
coinvolti nello studio presso le cascate Krimml ha
migliorato i parametri medici principali dell’asma
allergica in modo significativo. Gli effetti positivi
hanno avuto un effetto positivo per una durata fino
a 4 mesi. Le cascate Krimml hanno la capacità di
portare nuovamente in equilibrio il sistema immunitario stressato degli allergici.
Le cascate Krimml
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La terapia della cascata
Asma-camp per bambini e ragazzi
La terapia della cascata prevede la permanenza di
un’ora al giorno nelle immediate vicinanze della
cascata. L’ora di terapia può essere gestita liberamente: ascoltare l’acqua che si tuffa nel vuoto,
meditare, respirare con coscienza o semplicemente
rilassarsi e godersi la natura. La terapia dovrebbe
durare almeno 14 giorni e prolungarsi teoricamente per tre settimane. Coloro che svolgono attività sportive in aggiunta alla terapia della cascata
aumentano l’efficacia del trattamento. Soprattutto
per le persone che soffrono d’asma l’attività fisica
è molto importante per mantenere integra la condizione e la resistenza fisica. Essa infatti aiuta a
contrastare l’affanno e la mancanza d’aria in caso di
attacco d’asma. Praticare l’escursionismo o andare
in bici sono attività fisiche ideali per il tempo libero: intensità di marcia, distanza e ripidità possono
essere adattate individualmente così come le pause
ed i riposi.
www.hohe-tauern-health.at
Presso lo Splash Camp Krimml i ragazzi affetti da allergia o asma possono finalmente respirare a fondo
e riprendere forza e vitalità. Grazie ad un’assistenza
professionale bambini e ragazzi trascorreranno due
settimane avventurose nelle vicinanze delle cascate
Krimml.
Accanto alla quotidiana ora di terapia presso le cascate i partecipanti al camp trascorreranno ore liete
all’insegna di un entusiasmante programma per il
tempo libero con escursioni, offerte ludiche e tanto
tempo per scoprire la natura. Allo scopo di dare
efficacia al camp, il nostro pediatra, il dr. Roland
Drexler, controllerà più volte le funzioni polmonari
ed i diversi parametri allergologici rilevanti.
www.splashcamp.co
EVVIVA: LA SPELEOTERAPIA IN CASO
DI ALLERGIA E ASMA
30
La speleoterapia è una particolare forma di terapia
inalatoria effettuabile in caso di patologie delle vie
respiratorie. Durante questa terapia i pazienti si soffermano all’interno di una grotta o di una miniera.
Le radici di questa particolare terapia europea sono
da ricondurre probabilmente alla Seconda Guerra
Mondiale. Mentre si assisteva agli attacchi aerei, la
popolazione cercava di salvarsi la vita dalle bombe
rintanandosi in gallerie e miniere. In questi frangenti ci si accorse che lo stato di salute delle persone
affette da malattie respiratorie migliorava sensibilmente. Oggi la speleoterapia è diventata una terapia riconosciuta. In Germania esistono 13 luoghi
che propongono questa terapia, in Austria 3. Anche
in Alto Adige è possibile avvantaggiarsi di queste
conoscenze presso la miniera climatica di Predoi,
una struttura che offre appunto un approccio speleoterapeutico.
Il rimedio della grotta
La speleoterapia non è altro che la permanenza
della persona affetta da disturbi respiratori in una
grotta o in una miniera. Cosa esattamente porti al
sollievo ed agli effetti curativi non ci è ancora dato
saperlo con esattezza, ma esistono diversi fattori
che possono influenzare questo processo. La temperatura rimane costante e bassa durante tutto
l’anno (7°-10°C). Non vi sono raggi solari, l’umidità
ambientale è più alta e quasi non esistono polveri
sottili o allergeni.
L’alto tasso di umidità, in combinazione con l’ampiezza della superficie delle pareti, funge da filtro. Le particelle di sporco o similari si depositano
subito sulle pareti rocciose grazie alle condizioni
climatiche preesistenti. Per questi motivi l’aria è
pressochè pulita. Questo può essere uno dei fattori scatenanti l’effetto migliorativo dei disturbi,
ma ce ne possono essere anche altri. Forse già il
fatto di „entrare in una grotta“ può avere un certo
effetto.
La miniera climatica di Predoi
Presso la miniera di rame di Predoi in Alto Adige si
trova una galleria in cui è stato allestito un centro
di speleoterapia. La galleria è stata appositamente
munita di sdraio, sacchi a pelo e coperte. Personale specializzato accompagna le persone all’interno
della miniera e durante la terapia. All’interno della
galleria sono poi effettuati esercizi di respirazione
e rilassamento. Sono benvenuti anche i piccoli visitatori. Alcuni esercizi di respirazione e giochi appositamente creati per i bambini aiutano a superare
momenti di noia.
www.ich-atme.com
Finalmente! Un sano e profondo respiro nella
miniera climatica
FITOTERAPIA: L’AIUTO DELLA NATURA
Formazione in fitoterapia tradizionale e classica
Intenso studio con erbe occidentali ed orientali
Consulente nutrizionale secondo i cinque elementi
Attività fisica
www.5-elemente-rainer.at
delle erbe curative può essere d’aiuto per lenire o
evitare effetti collaterali.
Klaudia Rainer
C0s’è la fitoterapia? Che cos’è la tradizionale medicina europea?
La fitoterapia è la conoscenza dell’applicazione e
l’utilizzo di piante ed erbe curative. Essa è tra le
più antiche forme terapeutiche che il genere umano
conosca ed è conosciuta in ogni ambito culturale.
Anche la medicina tradizionale europea porta con
sé una grande conoscenza di utilizzo e possibilità
d’applicazione rispetto a fiori, foglie e radici naturali.
Euphrasia officinalis
L’euphrasia officinalis è una pianta curativa molto
utile per combattere problematiche legate agli occhi. Essa è conosciuta fin dall’antichità. Quello che
pochi sanno è che l’euphrasia può essere molto
utile per il raffreddore, anche per quello da fieno e
per altre patologie del sistema digestivo.
31
É possibile utilizzare la fitoterapia per combattare
le allergie?
Sì, la fitoterapia può assolutamente essere usata
in caso di patologie allergiche. La conoscenza dei
principi attivi presenti nelle piante ci offre un ampio
spettro di erbe selvatiche e piante locali per comprendere il funzionamento del nostro organismo e
qundi anche di intervenire sulle concause di alcuni
fenomeni fisici. Un fitoterapista deve però adattare
al singolo queste conoscenze, perchè non esiste in
fitoterapia una ricetta univoca su come combattere
certi fenomeni fisici. Ciò che per una persona è un
toccasana, può essere causa di disturbi in un’altra.
Euphrasia
La fitoterapia può sostituirsi alla somministrazione
di usuali medicinali antiallergici?
In caso di allergie o reazioni allergiche è importante un consulto con il proprio medico. In generale
è possibile sostenere che una fitoterapia ben adattata al proprio fisico può essere un ottimo accompagnamento alla cura medicamentosa. L’aggiunta
Applicazione:
Compresse realizzate da un decotto di Euphrasia
svolgono un’azione lenitiva e curativa sull’irritazione o sul prurito degli occhi. Il collirio di Euphrasia è
acquistabile anche in farmacia. Per i disturbi interni
è possibile bere il tè di quest’erba in fioritura.
FONTI
GLOSSARIO:
Huber, B., 100 Jahre Allergie: Clemens von Pirquet –
sein Allergiebegriff und das ihm zugrunde liegende
Krankheitsverständnis. Wiener klinische Wochenschrift, 2006. 118(19-20): p. 573-579.
termini tecnici spiegati in parole povere
Allergia: Reazione sproporzionata del sistema immunitario contro sostanze di per sé non pericolose,
provenienti dall’ambiente circostante.
Allergeni: La sostanza scatenante di una reazione
allergica. A questa sostanza il sistema immunitario
reagisce in modo ipersensibile (per esempio i pollini)
Anticorpi: Proteine che vengono create durante la
reazione allergica, legando a sé la sostanza che
causa l’allergia. Nella reazione allergica gli anticorpi
IgE svolgono un ruolo fondamentale.
32
Asma: Malattia infiammatoria delle vie respiratorie,
spesso causata da un’allergia. Durante un’infiammazione le vie respiratorie sono ipersensibili, provocando un restringemento delle vie aeree.
Rinite allergica: Altro nome del raffreddore allergico. Una forma speciale del raffreddore allergico si
chiama raffreddore da fieno. Se causata da allergia
ai pollini, i sintomi appaiono limitatamente nel periodo primavera/estate.
IgE: Immunoglobina della classe E risp. anticorpi
della classe E. Questa classe di anticorpi si crea durante l’allergia e lega specificatamente la sostanza
che scatena l’allergia (l’allergene).
Istamina: Sostanza messaggera dei mastociti che fa
partire la reazione allergica e che è responsabile dei
sintomi allergici.
Mastocita: Cellula infiammante del sistema immunitario che sprigiona istamina e sulla cui superficie
si depositano gli anticorpi dell’ “antenna dell’allergene“.
Sensibilizzazione: Processo in cui il corpo reagisce
in modo eccessivo ad una sostanza, catalogandola come pericolosa. La sensibilizzazione è il primo
passo nella comparsa di un’allergia.
EFA, E.V., Book on Respiratory Allergies – Raise Awareness, Relieve the Burden. 2011.
Allergia alimentare: Allergia verso alcuni elementi
nutritivi. Il sistema immunitario percepisce questi
elementi nutritivi come pericolosi e regisce di conseguenza.
Zuberbier, T., et al., Economic burden of inadequate
management of allergic diseases in the European
Union: a GA(2) LEN review. Allergy, 2014. 69(10): p.
1275-9.
Intolleranza alimentare: Alcune parti dell’alimento
non sono smaltite correttamente dall’organismo. Al
corpo manca l’attrezzatura adatta per digerire un
alimento (come nel caso del male assorbimento del
fruttosio).
Kim, D.K., et al., Treatment of allergic rhinitis is associated with improved attention performance in children: the Allergic Rhinitis Cohort Study for Kids (ARCO-Kids). PLoS One, 2014. 9(10): p. e109145.
Posizione del cocchiere: Un aiuto per la respirazione
che aiuta in caso di emergenza respiratoria. Appoggiando le braccia sulle ginocchia si attiva la muscolatura ausiliare nell’atto della respirazione.
Tecnica delle labbra socchiuse: Una particolare tecnica di respirazione che aiuta ad espirare. Si respira attraverso lo spazio lasciato libero dalle labbra
socchiuse.
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Speleoterapia: Termine tecnico riferito alla terapia
in grotta. Durante questa terapia si rimane in grotte
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COLOFONE
Editori
Comune di Borgata Campo Tures
Associazione Regionale Oberpinzgau – Hohe Tauern Health
Università medicina privata Paracelsus
Testi
Johanna Prossegger, MSc.
Alessandro Montoro
Foto
Università medicina privata Paracelsus
Lega regionale Oberpinzgau – Hohe Tauern Health
Area vacanze Valli di Tures e Aurina
Grafica e impaginazione
www.hellcompany.eu – Brunico Stampa
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