Associazione svizzera per l`interpretariato e la mediazione culturale
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Associazione svizzera per l`interpretariato e la mediazione culturale
Associazione svizzera per l’interpretariato e la mediazione culturale Argomenti a favore dell’interpretariato e della mediazione interculturale Perché fare appello a un interprete o a un mediatore interculturale qualificato? • • • • • Per migliorare la comunicazione in generale e la soddisfazione sia dell’immigrato che dei fornitori di prestazioni. Infatti, la collaborazione con un interprete o un mediatore interculturale qualificato migliora sensibilmente la soddisfazione del paziente e facilita il lavoro del personale di cura, permettendogli di capire il suo interlocutore e di farsi capire. La collaborazione con un interprete o un mediatore interculturale qualificato garantisce alcuni diritti fondamentali: da un lato la parità d’accesso ai servizi pubblici e la parità di trattamento per gli immigrati, dall’altro il rispetto del diritto del paziente/cliente di essere informato. Soprattutto in ambito medico, il paziente deve poter decidere se desidera un trattamento medico o meno e a tal fine deve poter capire a quali interventi sarà sottoposto. Una buona comunicazione serve a prevenire i pregiudizi, il razzismo e la violenza e a evitare malintesi. Un buon interpretariato evita le misure inopportune dovute a incomprensioni, ad esempio gli errori di diagnosi in ambito medico. Una buona comprensione è necessaria per far sì che l’immigrato e il suo ambiente abbiano fiducia e si attengano alle misure prescritte. In ambito scolastico, il ricorso a interpreti permette di instaurare un contatto con i genitori, di coinvolgerli nell’attività svolta a scuola, di farne degli alleati e di conoscere i valori in cui è "immerso" il bambino. In ambito medico, assicura una maggiore fiducia nel trattamento e nel medico, evitando così il "turismo della medicina". Efficacia: tutto ciò permette di risparmiare tempo e denaro. Un interprete non costa molto se si considera i vantaggi che offre. Un paziente che non capisce il suo trattamento presso vari medici o prende un farmaco in modo scorretto, ad esempio, dovrà essere tenuto più a lungo in ospedale per essere certi che segua il trattamento, un fatto evitabile con un interprete qualificato. D’altro canto, i colloqui con pazienti o clienti che non capiscono la lingua sono più produttivi in presenza di un interprete, perché è possibile assicurarsi che le informazioni fornite siano capite. L’interprete/il mediatore interculturale qualificato è quindi indispensabile: • ogni volta che l’immigrato e il personale sanitario/sociale/educativo non padroneggiano sufficientemente una lingua comune; • in ogni situazione comunicativa complessa (vocabolario tecnico) o sconvolgente. È possibile arrangiarsi con un vocabolario limitato e facendo ricorso al linguaggio non verbale in situazioni semplici, ma certo non quando il tema diventa complesso. Bisogna disporre di un interprete qualificato almeno al momento di decisioni importanti o quando il paziente non capisce per niente la lingua del Paese. Perché gli immigrati non possono invece imparare la lingua del Paese d’accoglienza? L’apprendimento della lingua è molto importante, motivo per cui l’interprete interviene solo nella fase transitoria. Tuttavia occorre sottolineare che: • la padronanza di una lingua richiede anni e il discorso su temi molto tecnici è particolarmente difficile da padroneggiare; • certi colloqui ad alto contenuto emotivo confondono anche le conoscenze linguistiche; • gli immigrati non sempre sono predisposti allo studio (stress, traumi, ecc.); • in generale, l’immigrato accorda la priorità al lavoro; 1 Associazione svizzera per l’interpretariato e la mediazione culturale • i servizi pubblici devono essere aperti a tutti e non solo a coloro che capiscono la lingua: è un dovere dello Stato garantire la parità di trattamento. Quali sono i vantaggi di un interprete o di un mediatore interculturale qualificato rispetto a un "interprete di fortuna"? • • • • • Solo un interprete o un mediatore interculturale qualificato è in grado di trasmettere il background culturale, di fungere da ponte tra le culture, conservando al tempo stesso la distanza e la neutralità, e di garantire la riservatezza del colloquio; egli sa inoltre mettere da parte le sue emozioni quando il tema tocca la sua esperienza personale. Se invece è un membro della famiglia o una persona vicina ad assumere il ruolo di interprete, la situazione può risultare imbarazzante per la persona o per l’immigrato a seconda dei temi affrontati. La riservatezza non è garantita. L’"interprete di fortuna" può essere tentato di non tradurre tutto se ritiene che ciò possa nuocere alla persona, ad esempio. L’interprete qualificato s’impegna a tradurre la totalità di ciò che viene detto. Se aggiunge qualcosa, lo segnala all’interlocutore. Assicura l’obiettività e la fedeltà della traduzione. Un interprete o un mediatore interculturale qualificato può anche mettere i professionisti a loro agio perché conosce il suo ruolo e i suoi limiti. Non vi è alcun gioco di potere, a differenza di quando è invece un membro della famiglia a tradurre, adottando il suo punto di vista senza segnalarlo. L’interprete beneficia di una formazione che garantisce la qualità. Ciò gli permette di acquisire conoscenze linguistiche approfondite e di specializzarsi, il che non è sempre il caso per un volontario, che può non padroneggiare il vocabolario tecnico o specializzato. Un interprete qualificato può seguire il paziente/cliente durante l’intero trattamento/assistenza e conoscere bene il suo caso (cosa che permette di risparmiare tempo e denaro). • Il ricorso a personale bilingue di altri servizi non è sempre ideale: tali persone dovranno riorganizzare il loro lavoro, saranno di fretta e imporranno un sovraccarico di lavoro ai loro colleghi. Quali sono i vantaggi di lavorare con un servizio d’interpretariato? • Il servizio conosce le qualità e le peculiarità di ogni interprete. Può scegliere la persona adatta a ogni situazione, secondo vari criteri importanti per il colloquio (sesso, età, esperienza). • Facilità a livello di fatturazione e amministrazione: è il servizio che si occupa di emettere le fatture. Lavorando con un non professionista, il denaro passa di mano in mano, ciò che potrebbe causare dei problemi. • Gestione degli oneri sociali: l’utente ha la garanzia che l’interprete opera in condizioni di lavoro legali. • Interlocutore/persona di contatto: in caso di problemi, se il colloquio non è andato bene, c’è qualcuno a cui rivolgersi. • Follow-up della prestazione: puntualmente il servizio riceve un feedback, cosa che permette sia al servizio stesso che all’interprete di migliorarsi, di seguire una formazione complementare, ecc. • Assicurazione della qualità: il servizio s’impegna a favore della qualità della prestazione e investe per assicurare e controllare la qualità. INTERPRET, Monbijoustrasse 61, 3007 Berna Tel 031 351 38 28 / Fax 031 351 38 27 [email protected] www.inter-pret.ch 2