curva nord: como - U ltra s C remona

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curva nord: como - U ltra s C remona
CURVA NORD: COMO
Quella comasca è sicuramente una delle tifoserie che merita maggior rispetto e considerazione
nel girone A della C1 quest'anno: nonostante una retrocessione e una paventata radiazione del
club, una squadra rattoppata con mille ragazzini, una penalizzazione ulteriore (a gennaio) di 6
punti e un penultimo posto in classifica, diffide, arresti i Lariani con grande orgoglio e gran
capacità di stringere i denti stanno portando alla fine dell' anno e spesso fino alle estreme
conseguenze il movimento ultras biancoblu’.
A settembre non ci si può dimenticare degli ultras comaschi diffidati per l'irruzione in
Consiglio Comunale, relativamente alla possibile scomparsa del club, come è impossibile non
tenere conto che i comaschi hanno visto una squadra issata dalla serie C alla A in 2 anni, lasso
di tempo necessario per vedere la squadra riaffondare nei meandri della C (e ora alle soglie della
C2...).
Per molti anni in curva al Sinigaglia di Como c’è stata l'egemonia incontrastata della Fossa
Lariana affiancata dai Panther; la Fossa, forse rispetto ad altre "Fosse" celebri contava un
numero più ristretto di aderenti(contava però molte sezioni tra cui la F.L. del Lazio) ma di sicuro
ha un passato di tutto rispetto per quanto riguarda sia il seguito, sia gli scontri.
Prima di ricevere in mano le redini gli Ultras Como,vi fu un periodo di transizione supportato dai
Maestri Comacini, un "interregno" durato forse troppo poco per lasciare il segno.
Quando la patata bollente passò nelle mani degli Ultras, la scelta non fu immediata ma ad un
certo punto obbligata: si virò drasticamente verso uno stile English, accantonando negli
stanzini i tamburi e gli striscioni, optando per un piu’ britannico mix di stendardi e 2 aste.
Se è vero che all'inizio tutti scelsero per un simbolico "accorciamento" dello striscione,
incastrando i vari nomi dei gruppi in pezze quadrate, poco tempo dopo gli appartenenti dei
gruppi comaschi decisero di dare vita all'ennesima fase della curva lariana: la creazione dei BfC,
ossia dei Blue Fans Como.
Anch'essi con la giustificante del capitombolo dalle serie superiori al pantano della C,sono
resistiti pochissimo,ma a differenza del passato, al momento del loro scioglimento nessuno ha
saputo o ha voluto prendersi la briga di portare in avanti il progetto; in curva ora sono presenti
una miriade di stendardi dove il punto di riferimento sembra essere Lariani.
Impossibile non notare in una curva cosi "apparentemente" frammentata l'esposizione nei
distinti del vessillo dell'Estrema Fazione, gruppo di chiari intenti di destra che conta una
trentina di aderenti, i quali anche in trasferta si propongono come netta alternativa ai restanti
biancoblu’, in quanto non seguono i cori proposti da questi (quando non li coprono con i loro).
Per quanto riguarda amicizie e rivalità: i Comaschi, sembrerà strano, ma hanno in comune con
noi un gemellaggio con i Vicentini, che tra l'altro è l'unico rapporto in Italia che è rimasto in
piedi in quanto l'importante unione che avevano con i milanisti (gli scambi tra Sinigaglia e
S.Siro erano frequenti) si è sgretolata e poi spezzata nel tempo.
Il gemellaggio con i rossoneri si spiegava anche con l'estremizzazione dell'odio dei comaschi
portato verso i colori nerazzurri dei cugini interisti, colpevoli prima di tutto di spalleggiare e
tifare in ambito cestistico (basket) per l'Olimpia Milano, da sempre covo della Nord milanese.
I Comaschi per chi non lo sapesse invece tendono ad assimilare Calcio Como 1907 con ciò che
fu l'Oregon Cantù (i quali hanno avuto uno spiacevole incontro con alcuni UCR a Reggio
Emilia).
Dal 2001 i Lariani sono in strettissima unione con gli Ultras francesi del Lione, rafforzato da
continue visite anche in Francia.
Il libro nero dei comaschi è al contrario molto molto ampio: si parte dalla storica rivalità con i
Lecchesi, per passare alla sentitissima rivalità con i Modenesi (memorabili alcuni scontri nel
piu’ recente passato, anche dopo il pugno di Ferrigno a Bertoletti del Modena) sempre pagata
però per questioni numeriche soprattutto, passando dai Livornesi
(segue a pag. 3)
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(continua da pag. 4)
(celeberrimi gli scontri a Como dove fu demolita una palestra per procurarsi le munizioni) fino ai
Varesini, Interisti, Piacentini (a cui furono sottratti 2 striscioni negli anni 90: Collettivo e Nuova
Guardia) e ovviamente Cremonesi.
Gemellaggi:Vicentini,Ultras del Lione
Rivalità:Modenesi,Lecchesi,Varesini,Atalantini,Cremonesi,Piacentini,Spalli
ni,Livornesi,Interisti,Bresciani,Veneziani,Veronesi
Cosa ne pensiamo di loro:
Tifoseria quadrata,con uno zoccolo duro di tutto rispetto, forgiati da anni di
scontri dai campi della C, alle mazzate date e prese in B e in serie A. Il
numero di striscioni sottratti a tifoserie avversarie spesso non conta ma in
magazzino i biancoblu’ hanno souvenir di Atalantini, Modenesi, Interisti,
Bresciani (Mods, Commandos).
Rispetto quindi per degli ultras che seguono la squadra non per moda ma
per ragione di vita.
Nonostante questo con noi ci sono pessimi rapporti ed è giusto ricordarlo
sempre,come è giusto sottolineare che le rivalità si portano avanti non solo
con i cori o con i gesti ma anche con altro.
(Maffo)
Benvenuto Alessio !
Sono molto felice di scrivere e contemporaneamente annunciare che la settimana
scorsa è nato ALESSIO CERIOLI figlio di FABIO CERIOLI fratello di IVANO come
ricorderete scomparso quasi un anno fa….purtroppo!
La vita ,il destino ha tolto molto alla famiglia di IVANO ,ma sono certo che questo
CUCCIOLO saprà riempire quel vuoto…un abbraccio alla famiglia e un BACIO grande al
piccolo ALESSIO.
Massimo1963
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Caro Diario
Domenica 20 Marzo io e i miei amichetti abbiamo deciso di fare una gita fuori porta perché
la nostra squadra del cuore giocava il lunedì a Busto Arsizio. Visto che abbiamo la fortuna
di essere gemellati con una tifoseria di spessore come i fratelli di Prato, abbiamo deciso di
andare a Cremona domenica. Io, Gedeone, Vinicio, Tritabale e Taiadela allora abbiamo
fatto sapere in settimana ai giornali e un po' a tutti che compravamo 60 biglietti da
Mantova, ed è stata un bella mossa perché abbiamo fatto spaventare i torroncini.
Non fa niente che poi dopo siamo andati in 2 macchine da Mantova, gli altri 50 biglietti ce
li ha ricomprati il presidentissimo Lori perché lui a noi ci vuole bene.
Allora la domenica mattina mi sono preparato e la mamma mi aveva preparato i vestiti sul
letto,però poi ho pensato di
andare casual che si sa mai,
cioè noi siamo troppo superiori
però si sa mai.
Ho
preso
su
una
delle
splendide
bandierine
che
abbiamo comprato al derby a 3
euro al pezzo,così ho fatto la
mia porca figura, e fa niente se
non
avevamo
dietro
lo
striscione
o
una
pezza
qualunque, quando i cremonesi
hanno cantato "lo striscione
dov’è" gli abbiamo fatto vedere
noi le nostre bandierine.
Quando siamo arrivati loro si
sono fatti vedere però oltre che
ad averci aggirato, e poi caricato a sorpresa noi gli abbiamo fatto i gesti e io gli ho detto
qualche parolaccia;siamo stati grandissimi e loro han fatto pena.
Io mi sono un po’ spaventato quando sono arrivati gridando e battendo le mani,e allora
sono entrato dentro la curva nord, perché si sa mai.
Dopo allo stadio , ho aperto la borsina della mamma e ho mangiato i miei tortelli alla
zucca,tanto a tifare ci pensavano i pratesi. Mi sono messo a saltare sui gradoni della curva
nord, perché mi sembrava di stare molto largo, non è come la curva del mio stadio (chissà
perché lo chiamano velodromo????) che tiene 4 gradoni però belli grossi...........
A fine partita siamo andati dagli inservienti dello stadio che mi hanno portato fuori la
macchina dallo stadio visto che me l avevano parcheggiata dentro.
Il tempo di urlare a vuoto e dare dei conigli e poi sono tornato a casa nella mia Mantova,
stanco ma felice.
Mantovano Anonimo.
(grazie a Mephisto per la segnalazione e l’invio del pezzo)
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VORTEX RECENSIONI
Eja Eja ragazzi, rieccoci a parlar di carta stampata con un libro, ancora una volta, calciofilo. Il
libro oggetto di oggi e’ l’autobiografia di un grande calciatore che, nel bene e nel male ha fatto
molto parlare di sé, anche quando giocava all’estero: Paolo Di Canio.
SCHEDA
OGGETTO DELLA RECENSIONE : LIBRO
TITOLO : “PAOLO DI CANIO – L’AUTOBIOGRAFIA”
AUTORE : Paolo Di Canio
CASA EDITRICE : Libreria dello Sport
N. PAGINE E PREZZO : 223 pagine - € 14,98
Dopo avere letto questo libro tutto di un fiato debbo dire che Di Canio oltre ad essere un valido e
chiacchierato giocatore e’ anche un discreto scrittore; questo libro e’ un’abile “scaletta” ben
orchestrata della sua vita dalle origini a quasi i giorni nostri; purtroppo infatti il libro si ferma al
suo periodo nel West Ham United cioè prima del suo ritorno in Italia nella Lazio, il suo grande
amore. Di Canio ci parla in primis, senza giustamente farne vergogna, delle sue umili origini, di
suo padre muratore, dei suoi 3 fratelli maggiori, di sua madre casalinga e del suo quartiere: il
Quarticciolo, quartiere che piu’ che altro è un dormitorio. Molto onestamente Di Canio ci parla di
un suo grosso problema di adolescente: l’obesità; infatti da bambino aveva problemi di
soprappeso, ma consultato un medico e lottato con nuoto e ginnastica varia, sconfisse il
problema nel giro di pochi mesi. Gia’ questo dovrebbe darvi un po’ l’idea di quello che e’ Paolo
Di Canio : un lottatore che fin da piccolo con tenacia e caparbietà ha lottato per poi guadagnarsi
quegli spazi che l’hanno reso famoso nella scena del calcio europeo.
Di Canio tuttavia viene da un quartiere bistrattato, non e’ un ragazzo dei quartieri bene e, dopo
le sue giovanili in squadre come “Rinascita 79” e “Pro Tevere Roma” riesce ad approdare alla
Primavera della Lazio solo ed esclusivamente per il suo indomito impegno e non appunto come
per i ragazzi dei quartieri “bene” con spinte e raccomandazioni. Allo stesso tempo Di Canio e’ un
ultras che vive la passione per la sua Lazio a fianco degli Irriducibili per ben 6 anni nonostante il
veto negativo della dirigenza della società che non vuole questi tipi di comportamento da parte
dei suoi tesserati. Di Canio per la sua vita ultrà dedica appunto in questo libro un capitolo molto
coinvolgente titolato “La Lazio e gli Irriducibili” dove entra nei particolari a raccontare trasferte
calde come Bergamo o di “routine” come Padova
Il libro poi prende in considerazione in modo dettagliato e temporale la sua carriera agonistica
dal suo debutto nella Lazio in serie B stagione 1985/86 al suo debutto ufficiale in serie A sempre
con gli aquilotti dove siglerà un gol che passerà alla storia: quello della vittoria per 1-0 nel derby
capitolino. La carriera di Di Canio proseguirà per una stagione in prestito alla Ternana per farsi le
ossa ma qui piu’ che altro rischierà di rimettercele in quanto in seguito ad un infortunio dei
medici non troppo professionali lo imbottiranno di farmaci che lo costringeranno in seguito ad un
lungo stop con lo spettro della carriera finita. Emergerà ancora una volta la (segue a pag. 6)
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(continua da pag. 5) grinta del giocatore di non arrendersi e di lottare e anche questa battaglia
sarà vinta. Di Canio infatti oltre a riuscire a tornare a giocare al calcio verrà acquistato (da parte
sua controvoglia..)dalla Juventus nella quale resterà per ben 4 anni vincendo una Coppa Uefa.
Sarà poi la volta di una stagione nel Napoli per poi tornare nella Juventus e da li approdare al
Milan per 2 anni nei quali conquisterà una Super Coppa europea ed uno scudetto. Lo scudetto
1995/96 segnerà il suo abbandono delle scene italiane e Di Canio passerà in Scozia nelle file del
Celtic per una stagione per poi spostarsi in Inghilterra nella piu’ ambita PremierLeague. Qui
giocherà prima nelle file di una squadra minore: lo Sheffield Wednesday , formazione
costantemente a caccia della salvezza e poi passerà al piu’ blasonato West Ham United che
diventerà, con la Lazio, il suo grande amore. Al di la di tutti questi
aspetti tecnici che io riassumo in modo molto sbrigativo il libro e’
molto preciso e dettagliato negli episodi che fanno balzare Paolo Di
Canio alla cronaca, o anche per i suoi numerosi infortuni superati
sempre con tenacia e determinazione, ma anche e soprattutto per la
sua vita privata come quando il calciatore ci parla della sua sorta di
quasi venerazione, corrisposta, di sua moglie Betta o del suo alto
senso della famiglia. Molte righe sono poi dedicate con uno splendido
ardore alle figlie Ludovica e Lucrezia. Altrettante righe sono scritte
per narrare dei vari scazzi che ha Di Canio con allenatori vari e
giocatori. Del resto scazzi inevitabili visto il carattere focoso di Paolo
, una persona che non accetta compromessi e non e’ abituata a farsi
mettere la testa sotto i piedi soprattutto quando qualche
anglosassone chiama in causa la sua Italia che lui si sente
strettamente cucita nel suo animo. L’ultimo capitolo (campi stranieri
) e’ molto schietto e genuino ed oltretutto ci mostra ulteriormente un
lato coraggioso di Paolo Di Canio, un giocatore che non ha paura di
nascondere le proprie idee come del resto fa la maggior parte (meschini.. n.d.r.) Qui il nostro
calciatore si sofferma sulla sua simpatia per Benito Mussolini poi spazia a parlare del problema
immigrazione per poi arrivare alla cucina ed in ultimo fornirci la sua ricetta segreta per un buon
“Tiramisu’” , il suo dolce preferito.
Ora, dopo questa abbondante infarinatura preferisco chiudere questa mia recensione con poche
righe dalle quali, per me, molti giocatori e non solo, dovrebbero prendere ad esempio per grinta
ed umiltà:
“SONO UN VINCENTE?
SONO UN PERDENTE?
NON LO SO.
QUELLO CHE SO E’ CHE SONO UNO CHE LOTTA”
Ci rivediamo alla prossima
(Vortex)
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Dizionario da Stadio
Birra: Meglio se tanta gratis e subito, se l'ultras e' una macchina la
birra e' il suo carburante.. non conosco ultras astemi.
Cintura: qualcuno una volta parlava di legge del pugno. Ormai c’e'
il boom delle cinture,che una volta sul libretto di istruzioni dovevano
servire a tenere su i pantaloni. Esentati coloro che indossano
bretelle........
Accendino: utile amenicolo che nasce con lo scopo di essere infilato nelle mutande nel momento della
perquisizione. Il dramma si sviluppa quando hai i boxer larghi. Infilarselo dietro? Meglio di no,se poi trovi la
donna della tua vita che ti chiede l’accendino.........
Torcia: gli armamenti segreti in medio oriente che cercava Bush sono questi....in quasi ogni curva italiana
abbiamo le armi piu’ spaventosamente pericolose e offensive mai costruite.
Se mai un giorno ne vedrai una accesa gettati a terra.
Fumogeni: vedi sopra
DASPO: una specie di malattia portata dal virus 377-01, gia' isolato tempo addietro in alcune curve italiane.
Arriveranno i vaccini contro questo male?
Riunione: abietta e becera scusa per trovarsi ogni settimana e tracannare il carburante di cui sopra, o
alternativamente sul poetico: un apostrofo alcoolico tra una partita e l'altra.
Striscione: come i serpenti gli ultras hanno una seconda pelle, e in questo caso lo striscione e' la seconda
pelle o il secondo cuore di un ultras.
Bandiere e 2 aste: rimedio escogitato da Sirchia per tenere occupate le mani dell' ultras affinche' non
tocchi ne' sigarette ne' alcool
Posta : [email protected]
Forum : www.usc1903.it
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TRASFERTE
BUSTO ARSIZIO VENERDI 1 APRILE
CI RISIAMO : NON GIOCHIAMO DI DOMENICA. COMUNQUE ECCO LE MODALITA PER
CHI FOSSE INTERRESATO .
DA MERCOLEDI SONO GIA’ IN VENDITA I BIGLIETTI E SONO GIA’ APERTE LE
ISCRIZIONI PER I PULLMAN ALLA PERGOLA IN VIA TONANI (A CREMONA) E PRESSO
IL BAR CACTUS DI CASTELLEONE .
RITROVO DEI MEZZI DAVANTI ALLA CURVA SUD ALLE 17 E 30 DI VENERDI 1 APRILE .
PARTENZA ALLE 18,00 .
FROSINONE
Nella speranza di giocare di domenica ,ecco la prassi per la trasferta in terra laziale !!
Da mercoledì sono già state aperte le iscrizioni sia alla Pergola di via Tonani a
Cremona che al bar Cactus in castelleone .
Prezzo :pullman 45,00 euro
Ritrovo alle 4 e 30 a.m. del mattino di domenica 10 aprile davanti alla curva sud.
Partenza alle 5,00 sempre li davanti.
Iscrizioni aperte entro e non oltre venerdì 8 aprile .
SALUTI
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Alla Vecia Goga …..tornato agli strepp
Un misero pensiero per la tristezza vista domenica scorsa in curva nord e prima
fuori dalla stessa ……..per i miseri implora perdono per i deboli implora pietà!
Ai vicentini presenti domenica scorsa ..che tra l’altro portano bene ..sopratutto
alla piccola Sara….un applauso alla mamma !!
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