Aspetti ergonomici della scrittura

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Aspetti ergonomici della scrittura
Aspetti ergonomici della scrittura
Psicologa
Dott.ssa Vanessa Lamberti
email: [email protected]
Aspetti ergonomici
della scrittura
Proposta di un metodo
per l'insegnamento
del corsivo
Obiettivi
Lettere in stampato
maiuscolo
La scrittura come movimento:
indicazioni didattiche
Aspetti ergonomici della scrittura
Aspetti ergonomici della scrittura
Nel caso del grafismo e della scrittura, l'ergonomia si occupa
specificamente di:
●
Aspetti che appartengono
all'ambiente fisico
●
Aspetti che riguardano
la postura del soggetto
Aspetti ergonomici della scrittura
Arredi: banco scolastico
"Posto di lavoro"
Deve conservare lo scopo
di consentire una postura
fisiologicamente e
igienicamente corretta
Aspetti ergonomici della scrittura
Arredi: sedia
Deve permettere al bambino
di mantenere le cosce parallele
al sedile, gambe perpendicolari
al terreno e i piedi appoggiati
con tutta la pianta per terra
Aspetti ergonomici della scrittura
Il sedile è troppo alto, non permette di appoggiare i piedi e
scaricare il peso a terra
Aspetti ergonomici della scrittura
Il banco troppo alto obbliga il bambino a contrarre le
spalle per raggiungere il piano di lavoro
Aspetti ergonomici della scrittura
Aspetti ergonomici della scrittura
Posizione del foglio
Dovrebbe essere posto difronte
al tronco o leggermente ruotato
in sento antiorario per i
destrimani, in senso orario per i
mancini
La mano si muoverà
liberamente e la linea di visione
sarà sgombra da ostacoli
Aspetti ergonomici della scrittura
Postura del corpo
Quella considerata ottimale è rappresentata dalla "regola dei
90-90-90"
Aspetti ergonomici della scrittura
Prensione della matita/penna
Il peso degli atteggiamenti del corpo sulla scrittura
Studi (Ziviani e Elkins 1986)
Aspetti ergonomici della scrittura
Il peso degli atteggiamenti del corpo sulla scrittura
Studi (Parush e colleghi, 1998)
In compiti di copiatura e dettato, sia la postura che la
stabilizzazione del foglio correlano con la velocità di
scrittura, la leggibilità soggettiva, il numero di lettere
riconoscibili e la disposizione spaziale dello scritto
Aspetti ergonomici della scrittura
Il peso degli atteggiamenti del corpo sulla scrittura
Studi (Parush e colleghi, 1998)
In un secondo studio è stato rilevato un effetto negativo delle
attività prolungate sulla qualità grafica: i bambini con scarse
qualità di scrittura producevano una grafia significativamente
peggiore rispetto a quella dei più abili
La scrittura come movimento
La scrittura come movimento
Il 6% dei bambini presenta un DCD, associato almeno all'80%
dei casi a difficoltà grafomotorie
(Barnett, Henderson, Scheib, 2002)
La scrittura come movimento
La scrittura è “la traccia visibile di un movimento attraverso la
quale ci presentiamo e tramite la quale spesso siamo
giudicati”
(Sassoon, 2002)
La scrittura deve ritrovare le sue radici nella scuola come
ambiente naturale, di apprendimento e consolidamento di
questa competenza
La scrittura come movimento
In generale peggioramento della grafia degli studenti deriva da
due ordini di fattori:
●
Cause socioculturali
●
Cause inerenti scelte didattiche
La scrittura come movimento
Cause socioculturali
La preponderante svalutazione, nella civiltà occidentale, della
manualità, delle sue potenzialità creative e del suo ruolo negli
apprendimenti
La scrittura come movimento
Cause inerenti scelte didattiche
Queste cause sono meno pervasive e facilmente affrontabili:
Assenza, nei programmi scolastici ministeriali, di indicazioni
rispetto alla didattica della scrittura come competenza motoria
strumentale di base
La scrittura come movimento
Indicazioni didattiche
La pratica, comunemente usata e sbagliata, è quella di imporre
al bambino con disgrafia maggior esercizio di scrittura, nella
convinzione che in questo modo le sue condinzioni
miglioreranno
La scrittura come movimento
Indicazioni didattiche
Le
componenti
motorie
della
scrittura
non
soltanto
compromettono la velocità di scrittura o gli aspetti estetici del
testo, ma possono influenzare, in modo considerevole, la
correttezza e il contenuto del prodotto scritto
La scrittura come movimento
Indicazioni didattiche
L'apprendimento e l'automatizzazione di movimenti rapidi,
precisi ed efficienti, permettono la piena fruibilità delle
funzioni motorie esecutrici, a supporto della scrittura come
ausilio alla memoria, allo studio e quale mezzo di
comunicazione
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
L'apprendimento della scrittura in corsivo è un traguardo
importante nel percorso scolastico di un alunno
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Il metodo si articola in:
●
Tempi
●
Materiali
●
Procedura
●
Fase preoperatoria
●
Disposizione degli alunni secondo criteri ergonomici
●
Esercizi grafici preoperatori
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Tempi
Si richiedono non meno di 8 incontri
di un'ora ciascuno
condotti in aula
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Materiali
●
Matita di durezza media (2B)
●
Fogli bianchi A3
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Procedura
Si suggerisce un modo sistematico e lineare per apprendere il
corsivo, presentando le lettere non in ordine alfabetico, ma per
“famiglie” di movimenti affini e graduali
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Fase preoperatoria
L'insegnante guida i bambini alla riflessione
Questo avviene attraverso la presentazione del corsivo ai
bambini, senza chiedere loro di decifrare le singole lettere, ma
riflettendo sugli aspetti positivi dell'uso del corsivo
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Disposizione degli alunni secondo criteri ergonomici
Scegliere sedie e banchi in proporzione all'altezza per una
postura stabile, confortevole e un buon appoggio del braccio
nel piano di scrittura
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Disposizione degli alunni secondo criteri ergonomici
Ogni banco deve essere posizionato in modo che ciascuno
possa godere di un'illuminazione adeguata, senza ombre
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Disposizione degli alunni secondo criteri ergonomici
I bambini mancini devono essere posti a sinistra dei bambini
destrimani
Questo permette ad ognuno libertà di movimento laterale sul
piano di lavoro, senza "collisioni tra gomiti"
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Disposizione degli alunni secondo criteri ergonomici
Le superfici dei banchi devono essere sgombre per ottenere uno
spazio di lavoro ampio e libero da ostacoli
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi grafici preoperatori
Le attività grafiche preoperatorie vengono date ai bambini
prima di introdurre le singole lettere allo scopo di
divertimento o rilassamento, per esercitare movimenti di
incisione, iscrizione e di trascinamento laterale
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi di iscrizione
Esercizi di incisione
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi di trascinamento
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi di trascinamento
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esempi di esercizi grafici svolti da bambini con
difficoltà motorie
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Introduzione delle famiglie di lettere
Ai bambini è importante proporre un corsivo "semicontinuo",
questo
permette
l'interruzione
del
movimento
e
riposizionamento della mano, quindi la possibilità di rilassarla,
prima di iniziare un movimento nuovo
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Prima famiglie di lettere:
i, t, u, r
Questa famiglia di lettere ha come capostipite la lettera più
facile da eseguire, ovvero la i
Le altre lettere di questa prima famiglia verranno presentate
come elaborazioni di questa
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
I FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
I FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi fonologici per ogni famiglia di lettere
Unire le lettere apprese per formare brevi parole e/o non parole,
mostrando chiaramente le modalità di collegamento
Es. ti, tutti, tiri, ruiti, etc...
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Seconda famiglie di lettere:
e, l, f, (b)
Questa famiglia di lettere ha come capostipite la lettera più
facile da eseguire, ovvero la e
Le altre lettere di questa seconda famiglia verranno presentate
come elaborazioni di questa
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
II FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
II FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi fonologici per la II famiglia di lettere
Unire le lettere apprese per formare brevi parole e/o non parole,
mostrando chiaramente le modalità di collegamento
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Terza famiglie di lettere:
n, m, p, h
Questa famiglia di lettere ha come capostipite la lettera più
facile da eseguire, ovvero la n
Le altre lettere di questa terza famiglia verranno presentate
come elaborazioni di questa
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
III FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
III FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi fonologici per la terza famiglia di lettere
Unire le lettere apprese per formare brevi parole e/o non parole,
mostrando chiaramente le modalità di collegamento
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Quarta famiglie di lettere:
c, a, d, (g), o
La famiglia delle lettere rotonde richiede particolare
attenzione non solo nell'esecuzione (antioraria), ma anche nel
collegamento, che avviene per accostamento
Ha come capostipite la lettera più facile da eseguire, ovvero la
c, le altre lettere verranno presentate come elaborazioni di
questa
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
IV FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
IV FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
IV FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi fonologici per la quarta famiglia di lettere
Unire le lettere apprese per formare brevi parole e/o non parole,
mostrando chiaramente le modalità di collegamento
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Quinta famiglia di lettere:
s, z, v
Queste lettere non presentano movimenti affini, ma sono
accumunate dalle brusche inversioni di direzionalità necessarie
alla loro formazione
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
V FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
V FAMIGLIA
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Esercizi fonologici per la quinta famiglia di lettere
Unire le lettere apprese per formare brevi parole e/o non parole,
mostrando chiaramente le modalità di collegamento
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Collegamenti tra gruppi di lettere più frequenti
L'esercitazione degli schemi motori implicati nella scrittura di
gruppi consonantici
st, str, pr, mb, mp,
Proposta di un metodo per
l'insegnamento del corsivo
Collegamenti tra gruppi di lettere più frequenti
I diagrammi e triagrammi
ci, ge, chi, ghe, sci, gni, gli, etc...
E' importante esercitare i bambini su questi elementi perché
l'attività motoria può costituire un valido ausilio alla memoria
visiva e a quella verbale
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Lettere in stampato maiuscolo
Bibliografia
●
Attività di pregrafismo e sulle lettere. Silvana Poli, Gianna
friso, Maria Rosaria Russo. Ed. Erickson
●
Prepararsi a scrivere. Attività di pregrafismo con forme,
labirinti, simmetrie. Gabriele Klink. ed. Erickson
●
Giochi per l'apprendimento del linguaggio e l'avviamento
alla letto-scrittura. Ilaria Fortunato, Cristino Volpe. Ed.
Erickson
●
Laboratorio alfabeto. Fiabe e attività per iniziare a leggere
e scrivere. Pietro Acler, Laura Fabiani. Ed. Erckson
Bibliografia
●
Laboratorio
grafo
motorio.
Percorso
didattico
e
riabilitativo della scrittura. Patrizia fantussi, Simona
Tagliazzucchi. Ed. Erckson
●
Scrivere
con
il
corpo.
Attività
psicomotorie
per
l'apprendimento della letto-scrittura. Maria Angela neri. Ed.
Erckson
●
Il corsivo dalla A alla Z-La teoria. Un metodo per insegnare
i movimenti della scrittura. Stefania Zoia, Laura Bravar,
Michela Borean, Laura Blason. Ed. Erckson
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Obiettivi
●
Le abilità metalinguistiche e metafonologiche
●
Attività metafonologiche a livello fonologico: fonema
iniziale, allenamento percettivo ed uditivo
●
Attività sintesi fonemica
●
Attività fonema finale
●
Attività fonemi interni: identificazione
●
Attività sintesi sillabica
●
Attività sillaba iniziale: percezione
●
Attività sillaba finale: percezione
Obiettivi
●
Attività sillaba iniziale/finale
●
Segmentazione di coppie minime
●
Sintesi sillabica
●
Ricognizione di rime
●
Bibliografia
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Saper riflettere
Porre attenzione alla sua forma
sul linguaggio parlato
e al suo aspetto sonoro
Per imparare a leggere e a scrivere bisogna:
Saper manipolare le sue parti
indipendentemente dal suo significato
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
“La capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i
fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato,
operando adeguate trasformazioni con gli stessi"
(Bartolini, 1995)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Solo recentemente è stata rivalutata l'importanza delle abilità
metafonologiche nell'apprendimento della scrittura e lettura
Il processo cognitivo in cui viene chiesto al bambino di
rivolgere
la
dell'informazione
sua
attenzione
all'aspetto
acustico
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Secondo Tressoldi, Vio, Nicotra e Calgaro (1993):
“Il rapporto tra consapevolezza fonemica
all'inizio della
scuola primaria e prestazioni nel linguaggio scritto, in
particolare per gli aspetti relativi alla decodifica, permane ben
oltre il primo anno di scuola con indici molto contenuti di falsi
negativi e un indice di predizione di veri positivi (soggetti a
rischio) dell'85%"
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Le abilità metafonologiche nello specifico comprendono:
●
Riconoscimento di rime
●
Riconoscimento di analogie fra fonemi iniziali di diverse
parole
●
Capacità di suddividere la sequenza costitutiva delle parole
in fonemi isolati
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Le abilità metafonologiche nello specifico comprendono:
●
La capacità di fondere una sequenza di suoni isolati nella
costituzione di una parola
●
La capacità di elidere, aggiungere o invertire fonemi tra
parole date (sponnerismo)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Fra queste la capacità di segmentare la parola tra i suoi fonemi
costituenti (analisi fonologica) e la capacità di sintetizzarli a
partire da una sequenza di suoni isolati (fusione fonologica)
sono le abilità considerate come prerequisiti necessari per
l'accesso al linguaggio scritto
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Consapevolezza fonologica Globale
È presente nei bambini in età prescolare, a partire dai quattro
anni e si sviluppa indipendentemente dall’apprendimento della
lingua scritta
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
I
bambini
della
scuola
dell’infanzia
esprimono
la
consapevolezza fonologica di tipo globale attraverso:
●
Riconoscimento e produzione di rime;
●
Segmentazione in sillabe di parole;
●
Fusione sillabica;
●
Riconoscimento in parole diverse di sillaba iniziale uguale;
●
Elisione di sillaba iniziale;
●
Riconoscimento di suono iniziale di parola;
●
Capacità di esprimere giudizi sulla lunghezza di una parola
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Consapevolezza fonologica Analitica
È indice della avvenuta esposizione al codice alfabetico e
quindi è parte del processo di apprendimento della lingua
scritta; è la capacità di analizzare separatamente (a livello
percettivo uditivo) i singoli suoni o fonemi che compongono
le parole
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
I bambini della scuola dell’infanzia esprimono questa
consapevolezza di tipo analitico attraverso:
●
Segmentazione fonemica;
●
Fusione fonemica;
●
Identificazione del fonema iniziale, finale, intermedio;
●
Manipolazione dei suoni (elisione, aggiunta, sostituzione)
“E’ un prerequisito fondamentale per l’acquisizione della
lettura e della scrittura.” G.Stella
Attività
Attività metafonologiche a livello
fonologico
Fonema iniziale (percezione)
Prima di iniziare questa attività si può aiutare i bambini a
capire cosa significa il fonema iniziale utilizzando per esempio
degli animali e il loro verso
SSSSS (ssserpente)
Attività metafonologiche a livello
fonologico
Fonema iniziale (percezione)
FFFFF
(fffffufi un micio che
soffia arrabbiato)
MMMM
(mmmmucca)
Attività metafonologiche a livello
fonologico
Fonema iniziale (percezione)
Giocando a pronunciare le parole allungando ed enfatizzando il
loro suono (si può inventare un personaggio che parla in questo
modo strano)
RRRR
(rrrrana)
Attività metafonologiche a livello
fonologico
Fonema iniziale (percezione)
Attraverso l'uso di un personaggio che non parla bene: dice
solo il primo pezzo della parola e chiede per esempio
SSSS……. ( usare degli oggetti o figure)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
È
importante all’inizio di questa attività utilizzare suoni
iniziali di parole “ lunghi” ( r s m n f v), più facili da “separare”
dalla vocale e all’inizio non mettere nello stesso esercizio
suoni “omologhi” es. f/v
Se il bambino ha difficoltà si può alternare la produzione del
singolo fonema es. SSSSSS e poi la sillaba es. SSSSO
Attività metafonologiche a livello
fonologico
Mettere più oggetti o figure con il fonema iniziale uguale,
chiedere: “Dammi tutte le paroline che cominciano per
MMMMM” (attenzione che la vocale sia diversa es. mucca,
moto, mano)
Attività metafonologiche a livello
fonologico
Gli esercizi poi possono essere proposti anche con i suoni brevi
(p b t d k g) e complessi ( ci gi z ecc), attenzione ai suoni
omologhi ( p/b t/d k/g ci/gi)
Inizia con PPPP
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Allenamento uditivo
Consegna: “Chiudi gli occhi e ascolta"
Senti R nella parola cuore?
Senti U nella parola fiume?
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Allenamento uditivo
Consegna: “Chiudi gli occhi e ascolta"
Senti A nella parola elicottero?
Senti F nella parola bambola?
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Allenamento uditivo
Questo tipo di attività avviene indistintamente sia per i fonemi
interni, sia per quelli esterni
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sintesi fonemica
Abituare i bambini a “fondere” i fonemi di una sillaba
Attraverso l'aiuto di personaggi inventati, i quali saranno
chiamati con i nomi formati da una sillaba: es. l’omino RI e il
cagnolino LU. “Se ti dico L…..U quale personaggio sto
chiamando?"
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Presentare parole che cominciano tutte con lo stesso suono, ma
vocale diversa es. mano, mela, moto, muro e chiedere ai
bambini di dare M.O.T.O ( in questo modo si stimola l’analisi
anche del secondo elemento)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Presentare parole che cominciano tutte con la stessa sillaba es.
nave naso, nano, chiedere dammi N.A.N.O (in questo modo si
stimola anche l’analisi della seconda sillaba)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Il fonema finale
Nella lingua italiana il fonema finale è quasi sempre una vocale
Si può abituare i bambini ad allungare nella pronuncia la
letterina finale, ad esempio, paneee finisce per e
Si possono confrontare i nomi dei bambini e sottolineare come
le parole cambiano al maschile e al femminile
Può essere utile usare un riferimento grafico come supporto
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Riferimento grafico di aiuto
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Fonemi interni ( identificazione)
Si può cercare di analizzare anche i fonemi interni es. R L S
Si può dare ad un bambino una palettina e il bambino deve
alzarla tutte le volte che una parola che la maestra pronuncia
davanti ad una figura contiene es. il fonema R
CARTA
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Fonemi interni ( identificazione)
Poi le figurine si possono mettere in due scatole es.
Parole che contengono
il fonema R:
- Carta, Caverna, etc...
Parole contengono
il fonema S:
- Pasta, Pistola, etc...
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sintesi sillabica
Consegna:
"Ascoltami bene, ora ti dirò una parola a pezzettini e tu mi
dovrai indovinare che parola è. Facciamolo prima insieme"
Esempio:
“Se io dico CA-SA, tu dovrai dirmi CASA, se io dico PA-PE-RINO, tu dovrai dirmi PAPERINO"
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
IMPORTANTE
Procedere con gradualità, prima le parole bisillabe, poi
trisillabe e poi quadrisillabe
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
"La pallina ombreggiata è come un campanello, quando la
tocco dice TO e quando tocco l'altra si completa la parola"
TO
TO
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
CA
CA
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba iniziale ( percezione)
Attraverso l'aiuto di un personaggio che viene da un altro
mondo e non sa parlare bene, pronunciare solo un pezzetto
delle parole e chiedere quale avrebbe voluto dire es. PE...
(usare degli oggetti o figure)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba iniziale ( percezione)
Mettere degli oggetti o figure con più sillabe uguale e chiedere
dammi tutte quelle che cominciano con CA……….
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Giocare a tombola
Su una cartella ci sono delle paroline che cominciano con
sillabe diverse, es. topo, vaso, gufo, sole ecc.
La maestra pesca una parolina da un mazzo contenente le stesse
immagini della cartella, non la fa vedere al bambino e dice, ad
esempio, TO…
Il bambino indovina e mette il "fagiolo" sulla figurina
identificata
Non dimenticare mai il concetto di gradualità: la griglia
prima di 2 o 4 spazi, poi 6, etc...
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba iniziale
Cerca l’intruso
" Ci sono due paroline che cominciano con NA, quale parolina
inizia in modo diverso?" Il bambino esclude la parolina che
non inizia con la stessa sillaba
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba iniziale
Gioco degli indovinelli: si mostrano ai bambini delle carte con
figure che cominciano tutte con una sillaba diversa, poi la
maestra le mischia, ne fa pescare una ad un bambino che dice
agli altri la sillaba iniziale della parola che ha pescato e gli altri
indovinano
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba iniziale
Con davanti degli oggetti o figure è il bambino che chiede al
compagno es. "Dammi SE……………"
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba iniziale
Memory: si gioca a memory con carte che cominciano con la
stessa sillaba, ad esempio: cane casa; pera pesce; mano mare;
ecc...
Si fanno le coppie come nel normale gioco del memory
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba finale percezione
Con davanti degli oggetti e/o figure la maestra dice: “Dammi
la parolina che finisce per … NA" (usare eventualmente un
riferimento grafico)
È meglio usare parole bisillabiche piane
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba finale
Con davanti oggetti o figure il bambino chiede : “Dammi la
parolina che finisce per … PO”
Usare sempre il riferimento grafico
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba finale
Con davanti oggetti o figure si chiede al bambino di escludere
la parolina che non finisce con LA
Usare sempre il riferimento grafico
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Sillaba finale/iniziale
Gioco del domino
PERA
RANA
NASO
SOLE
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Discriminazione di coppie minime
Consegna: "Ascolta bene le parole che ti dirò FILA-PILA, sono
due parole diverse, PILA-PILA sono due parole uguali.
Proviamo insieme:
1. PANE-CANE, sono uguali o diverse?
2. PANE-PANE, sono uguali o diverse?
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Discriminazione di coppie minime
Esempio di lista di parole
POLLO - BOLLO
BOLLA - COLLA
PALLA – PALLA
TASSA - TAZZA
TITO - DITO
MARE - MARE
MALE - TALE
Cambia un solo fonema
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Segmentazione sillabica
Il bambino davanti ad oggetti o figure dice ME- LA, CA-ROTA il compagno o la maestra consegna la figura richiesta
Battere tanti colpi, saltare tanti salti etc... quante sono le sillabe
delle parole
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Segmentazione sillabica
Dividere figurine in due/tre scatole a seconda della lunghezza
(parole bisillabiche piane, trisillabiche piane, quadrisillabiche
piane)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Segmentazione sillabica
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Ricognizione di rime
"Sai cos'è una rima?
Si ha una rima quando una parola ha lo stesso suono di
un'altra; due parole fanno rima se finiscono nello stesso modo,
con lo stesso suono.
Per esempio TELO fa rima con MELO, VELO con GELO"
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Ricognizione di rime
"PINO fa rima con...
COLLO ….............. FIORE …........... VINO.............. ?
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Ricognizione di rime
"CEROTTO fa rima con...
GIUBBOTTO…........ FINOCCHIO......... CAMMELLO........ ?
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Ricognizione di rime
Il bambino completa la filastrocca:
“ Sotto un castello ho visto un cammello che camminava con
un….” (dare le immagini delle alternative che può scegliere)
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Ricognizione di rime
Il bambino completa la filastrocca:
“C'è un gattino sopra il tetto, c'è un bimbo sul suo...”
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Ricognizione di rime
Il bambino esclude la parola che non fa rima con le altre
COCCINELLE
FINESTRELLE
FORCHETTA
Abilità metalinguistiche e
metafonologiche
Ricognizione di rime
Il bambino esclude la parola che non fa rima con le altre
CANOTTO
GIUBOTTO
LIBRO
Bibliografia
●
10 minuti di compiti al giorno. Marianne Grether, Johanna
Hiede-Liebetrau; ed. Erickson
●
Il grillo parlante e lo strano alfabeto degli animali.
Filastrocche e attività ludiche per lo sviluppo del
linguaggio. Anna Bosco; ed. Erickson
●
L'albero delle stagioni e altre storie per imparare. Carlo
Scataglini; ed. Erickson
●
Giocare con le parole 2. Le rime e i giochi di parole. Emma
Perrotta, Marina Brignola; ed. Erickson
Bibliografia
●
Giocare con le parole 2 prima parte. La lunghezza delle
parole, la sillaba e il fonema. Emma Perrotta, Marina
Brignola; ed. Erickson
GRAZIE PER L'ATTENZIONE