ESCURSIONE AL BALOC TACA` VIA NELLA VALLE DEL
Transcript
ESCURSIONE AL BALOC TACA` VIA NELLA VALLE DEL
ESCURSIONE AL BALOC TACA’ VIA NELLA VALLE DEL TORRENTE TERRA DI BRENZONE Descrizione del percorso SOMMAVILLA DI BRENZONE (140 m) - VALLE DEL TORRENTE (285) - BALOC TACA’ VIA - SOMMAVILLA DI BRENZONE. Arrivando in auto sulla Gardesana in direzione per Cassone all’altezza dell’isola di Trimelone, sulla destra si nota la segnaletica per il borgo di Sommavilla. Si sale l’erta asfaltata fino a raggiungere il parcheggio posto alla destra del bivio che a sud conduce a Sommavilla, a nord verso Cassone di Malcesine. Lasciata l’auto e guardando verso est si nota al di là della strada asfaltata una rampa di scale cementate. Si salgono le scale che conducono a un sentiero che si snoda fra gli uliveti per almeno 200 metri. Attraversiamo un incrocio proseguendo dritti in direzione del monte. Lungo il percorso incontriamo sulla destra un oliveto con muro a secco intonacato. Qui si può sostare un po’ per ammirare un panorama lacustre di notevole suggestivita’ con la presenza dell’isolotto di Trimelone noto per le sue vicende storiche. Già nel 900 d.C. esisteva sulla sua superficie una fortificazione, distrutta durante l’invasione degli Ungari. Ricostruita al tempo dell’imperatore Federico Barbarossa .Una parte di ruderi era visibile all’inizio del secolo scorso. Durante il Primo Conflitto Mondiale l’isola fu fortificata e munita di cannoni allo scopo di controllare il naviglio di passaggio. Un personaggio della letteratura italiana come Filippo Tommaso Marinetti fondatore del Futurismo la frequentò per alcuni mesi come militare durante la 1° Guerra Mondiale. 1 In seguito l’isola venne adibita ad arsenale, per la disattivazione di materiale bellico. Nell’ottobre 1954 saltò in aria, causa un incendio di origine dolosa. Da allora è rimasta isolata e non praticabile fino al 2010 quando finalmente è iniziata l’opera di bonifica delle bombe inesplose. Si prosegue il cammino fino ad arrivare all’entrata del vaio della Valle del Torrente che segna il confine tra i comuni di Brenzone lato sud e di Malcesine lato nord. Rimanendo sul sentiero incontriamo un rustico restaurato sulla sinistra; si proseguiamo per un tratto in parte cementato fino a scorgere sulla parete rocciosa della valle un esemplare di pino nero; lo si oltrepassa incontrando un bivio a Y. Teniamo la sinistra e notiamo una grossa condotta nera sul prato. S’inizia a salire sopra un liscione roccioso al termine del quale sempre a sinistra, notiamo un gruppo di pioppi tremuli all’interno dei quali si snoda un piccolo sentiero, contrassegnato da un segno color blu posto sulla corteccia di un pioppo. Ci si muove con cautela sulla parete rocciosa e via via si scende nel vaio del torrente dove veniamo guidati da una serie di segni blu posti su sassi e rocce affioranti fino a raggiungere una prima briglia di contenimento costruita dalla Forestale. Tenendo la sinistra lo si oltrepassa e proseguendo incontriamo al centro del vaio una masso di notevole dimensioni con freccia rossa orientata a nord. E’ la segnaletica che indica il sentiero di uscita dalla valle del torrente per raggiungere loc. Fichèt sulla mulattiera che conduce all’Eremo di S. Benigno e Caro, nel Comune di Malcesine. Ora ci si inoltra con cautela nel fondo valle ammirando le alte pareti scoscese da cui si staccano alberi di carpino nero, lecci, frassini. Sul pietrame da calpestìo crescono pungitopi, scolopendrie comuni di notevole altezza, parietaria, edere. Ci si inoltra nella forra tra alte pareti un tempo sagomate dal ghiacciaio . Incontriamo ora un seconda briglia di contenimento che va superata aggrappandosi ad alcuni chiodi metallici sporgenti dal muro.La valle si snoda con anse e ci si muove tra enormi massi trasportati dal torrente durante lo scioglimento dei ghiacciai. 2 Percorso un chilometro ecco apparire in alto a est “il baloc tacà via”, un enorme masso di calcare grigio, arrotondato e incastrato nelle strette pareti della forra, giunto fin lì causa una frana. Sul fondo del vaio sotto di questo altri enormi massi impediscono di proseguire. In alcuni periodi dell’anno sotto i massi sgorga una sorgente influenzata per lo più dall’acqua piovana favorendo la presenza di alcuni esemplari di salamandra. Si ritorna ripercorrendo a ritroso la valle. Arrivati all’esterno un prominente liscione roccioso ci consente di ammirare il panorama sul lago con una serie di terrazzamenti coltivati ad olivo. Al termine del sentiero raggiungiamo il parcheggio nel borgo di Sommavilla. Le Specie Floreali che incontriamo: SILENE VULGARIS, SANGUISORBA MINOR PIMPINELLA , MALVA SELVATICA , VOLA SOAVE , PRIMULA VULGARIS HUDSON , PRIMULA ODOROSA , VILUCCO COMUNE , MENTUCCIA COMUNE , TARASSACO , MUSCARI ATLANTICO , ORCHIDEA FIOR DI RAGNO , GERANIUM ROBERTIANUM , HEPATICA ERBA TRINITA’ ,ORTICA , VINCA MINOR , GAROFANO DI SEGUIER , IPERICO , GERANIO SANGUINEO , ERICA CARNICINA , VINCITOSSICO , PIANTAGGINE MAGGIORE E MINORE , AGLIO MONTANO , ACHILLEA , SASSIFRAGA COMUNE . Gli Alberi che incontriamo: CARPINO NERO , GINEPRO COMUNE , SALICE DELLE CAPRE , FRASSINO ORNIELLO , BIANCOSPINO , PERO CORVINO , CORNIOLO , LECCIO , ALLORO , MAGGIOCIONDOLO. 3 Gli Arbusti e le Specie varie che incontriamo : TEREBINTO , CORNETTA DONDOLINA , VALERIANA SAVONINA , PUNGITOPO , EDERA , ROSMARINO , SCOTANO , CILIEGIO CANINO , PRUGNOLO , ROSA CANINA , LIGUSTRO , FUSARIA COMUNE , CLEMATIDE VITALBA , POLIPODIO COMUNE , SCOLOPENDRIA COMUNE , SEMPREVIVO MAGGIORE , BORRACINA , ASPLENIO TRICOMANE , ASPLENIO RUTA DI MURO , CEDRACCA COMUNE . 4