Peltuinum - da israele a rocca di mezzo

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Peltuinum - da israele a rocca di mezzo
PELTUINO VENDICATO
(Iudaea Capta)
Per il tuo Numida
- la Pelle del tuo Numida la Guerra Aeterna,
per il Belluino della Croce Insanguinata
per il Grano Bruciato.
Nothing son
<<Peltuinum è il nome di una città romana che sorgeva lungo la via Claudia Nova corrispondente
all'attuale località di Civita Ansidonia, tra Prata d'Ansidonia e Castel Nuovo. Il toponimo e'
conservato in quello della vicina chiesa di San Paolo ad Peltuinum>> (http://www.regione.abruzzo.it )
<<Nel 1821 Epoca della costituzione napoletana, il popolo di Tussio aprì una loggia della
Carboneria sotto il titolo "Peltuino Vendicato". Gran Maestro fu Giovanni Antonio De Rubeis>>
(http://www.tussio.it/uomini.htm)
PELTUINUM
Pellis tui numinis
Pellis è la progenie ariana schiava del Dio Numida (TYou o Two)
Pellis (Abele) è destinato al Pilum e Filum e alla Res (Φιλαδέλϕεια del κενόω χήνες o Caina in
PH).
Bellum tui numinis
È la guerra di Roma per conquistare l’antica Giudea semita (quando i cugini musulmani ed ebrei
erano IsIs, cioè I-salam e I-shalom).
Belva T vinum
È la Belva Belluina messa in croce e sanguinante.
La Belva Belluina è la Cagna Romana dell’Altopiano delle Rocche, che percorrendo l’Egira (the
International roaming), diventa Cagna d’Europa, scende in Marocco per arrivare all’enorme Fallo
d’Egitto.
Da lì prosegue verso l’Estremo Oriente, dove appare sotto forma di Maialina saltellante con sedere
indiano.
Fatto il giro torna miracolosamente in Europa apparendo in foggia di Mucca o Torah (Grex) per
iniziare il viaggio verso le Americhe (Benfica).
Roma è il contrario di Amor.
- Spelt T vinum
È il biondo Cereale in croce (latino Pallida Spelta, The Pale Spelt).
Il vocabolo inglese deriva dal verbo greco σφάλλω (σφαλλός), ma è legato anche a σπελλιον e
ψέλλιον.
Questi ultimi vocaboli rimontano a e ψελλιον=braccialetto, armilla, cerchio, sello per the
spelt e χειροψελλα).
Lo σπέος, σπήλαιον, che significa specus, spelonca, era la crux aegyptiaca (croce rossa, red cross)
o, per l’appunto, la c-ru-x (clavis rubra X, cla-vis robur X o clavis ruris X).
Per traslazione di significato passò a designare la spes, cioè la esperanza o espera (angosciante)
dello spelt per la sottoposizione allo split (congojo, anguish), che era lo spit-light o spit-fire (Espes, aspettativa dell’Ἑκάβη, oppure aspettativa della V-E-Spes, cioè della Vespa, o di Y-E-S,
Yesus, o di Yuvis).
Lo Split of the Spelt era, per usare una semplice perifrasi, lo “Spacco in Pacco” vale a dire The
Crack: split, spit-light o, per l’appunto, spelt.
The Crack, noto anche ai Romani sin dai tempi della Repubblica, nella forma linguistica Graccus,
era il Chacra, conosciuto dai Greci come X ἄκρος (κάχρυς) e dai Giudei come Akko o Akkad.
In Egitto, che era The King Dome del Gypsum, il chacra era The Chalk, per i Greci era χαλκός,
per i Latini calx o calix, il Calco della Statua Immobile o Ingessata.
Nel calco la vittima era nel calor dell’orco1 e tutto il procedimento conduceva la vittima al coma
finale, antecedente l’incendio e la carbonizzazione.
Il Calore Khemi era bis-croma  e produceva i bis-cotti
Era un calore radiante capace anche di tagliare: bis-cut the cute cioè biscuit.
La biscroma nel sistema musicale occidentale è pari a 1/32 cioè 1+2+3 = 6 che ruotando dà 9
VI
$
SION
1
Y
O

Sommando 6 a 9 dà 15, che è $ (sovrapponendo uno e cinque I S), il simbolo del dollaro americano.
Tale simbolo è il Serpente, in spagnolo Culebra, così detta perché l’energia bis (erbis, in latino herba nel gramen)
veniva fatta passare per l’ano (by-pass o anubis) della vittima Εβραίος (Ebleo o Ibleo) e lungo la spina dorsale fino alla
sala del cervello con il cranio “in tiro” (s-pin-door-skull-hall e craneum in crane).
La vittima era bloccata nella sella (silla) cioè nella sala (Snake-Hall), solida o, meglio, solinga, sola, legata e “sotto il
sole”.
Dal vocabolo latino sella deriva il verbo inglese to sell, sold, sold, che nell’antico mondo anglosassone possedeva la
valenza semantica di vendere il solidus, il soldo o the soldier, per il Sol (il sollazzo aprìco sunnita e sannita).
Solidus significava fermo, immobile ma anche sol in duo in sella, che era il sade (sadsmo) per la vittima in seda cioè
bloccata nella sedes, baco o bossolo.
Il cerebrum era la sala del sigillum (spagnolo sello).
La culebra, ebbra di culo, era il breve malto (cereale), the brew ale, cioè il candido infante, tostato dall’energia alogena
(ἁλς, ἁλός).
123 è anche 33, numero del massone scozzese, che prima sodomizza e poi scotta in ano 33° (il 3 è uno stilema del
sedere).
In India il procedimento di morte prendeva il nome di calcut, nell’Italia albanese o arbëreshë
calcata, nel dialetto italico sannita ‘ncalecata, espressione derivante dal verbo latino inculco,
inculcas, inculcavi, inculcatum, inculcāre.
Consisteva nel calare lo schiavo in un calco angusto (anus, culus, in francese cul de sac)
e inculcarlo o conculcarlo non solo nell’ano (culus) ma anche nel calice con le ali (calix o coppa o
calvus o cavus del phas), nel caso di vittima di sesso femminile, oppure nell’elphas, nel caso di
vittima di sesso maschile (elfo, el-pis, el-pes)2.
2
Πυτιζω, πτύω.
L’Elfo è El-Phea, in inglese the pea o the pheasant, in spagnolo el feo y la fea, in greco Ἀλφειός, in latino Alpheus, nel
norreno alfar, derivante a sua volta da El-Pharaoh, secondo la logica dello scambio di nomi tra vittima e assassino.
L’alfar, il Faro, il Pharaoh (El o Alì) - o chi per lui (Ierofanti) - era l’Alfiere ed Alfiler.
L’alfiere era l’aguzzino, la fiera, la belva dei fili (alfiles) e degli aghi (agujas, aguijadas para los agujeros).
Nel gioco degli scacchi l’Alfiere-Paladino, cioè Alfiere dei Pallidi in dinamo, mette la croce X e usa la graticola (the red
red o la red red) per catturare il Re, che sarebbe Ra, the Pale Ray, the Solar Victim con la sua famiglia (pieces, piezas,
pedazos).
Il Cavallo prepara la casella per il ka-ballo cioè per il καίω--ἄλλος (ἔτερος, ἑταῖρος), la kaba, la gabbia per L (caba-L),
cioè la casa-vallum (ka-baal o ka-bol), dove mettere il Re.
La Torre contribuisce a preparare la red red (la rete rossa) per fare del Re una Torcia (τύρσις, Turris, Torah).
La Regina, cioè Isis, è la vera aguzzina, può fare ogni mossa, tranne quella del cavallo; è quindi molto potente ma non
omnipotente, potendo finire essa stessa nel cavallo (The Gaza Wall).
I Pedoni sono al servizio del Re, in qualità di peatones, campeones o campesinos, infanterìa.
Essi sono infanti e vengono sacrificati nel cavallo prima della Regina (Pater Vagina) e del Re (Pater), cioè dei genitori.
Il Re, bloccato nella sua casa o casella, è in scacco matto (escaque, jacque, checkmate of the chess o mad jack for the
jeese) è cioè κακός (κακρυς) in οἶκος χρῆμα (Caco o Ma-caco) o, se si vuolein chiave  che era ilKrak des
Chevaliers (Qalʿat Salah El-Din) o, sostituendo la alla , the Kla Klax Klan.
Nel sarcasmo vetero-islamico il Pater (Pat-rex) era il Sole, la Mater (Matra o Matera) era Selene, la chiara figlia del
Sole (Σόλων e Σωλήν).
Mater o Matera era l’Europa Bianca che partorisce figli per la Potentia Domus: δίδωμι Διδώ, διδόναι o Adonai.
La Ma-ter è 3-1= YO perché partorisce figli al Pa-ter, cioè Luna ¾ - ¼ .
E’ l’Urna Runica, Anulare e Agnulare, la Vagina Fagocita, quae facit ovocitum, e Sagina, quae saginat et saccat genus
per il Fagutal mangia (fagus), taglia (talio) e goccia (gutta)
LVNA LYNA
GUNH
VL
The Mo-ther and the Fa-ther erano il μονοψ, il monoculo, l’Occhio, cioè l’insieme familiare destinato all’Herod o
E[ρως]ῥόδον che era l’Occhio di Ra (The Heirs for the Herd secondo The Here Dome Rite).
Il Mos Mosaicum o Isiacus, presso i Romani il Mos Maiorum o Mox, era il μοψ e la μαψ.
Presso i Musulmani la perpetrava il Muftì Muezzin.
La violenza Mu-azzin era la violenza Mossade, cioè sadica e mozzatrice sulla donna e, in particolare, sui seni (zin) e
sulla Mu (μυῖα, musca muscata).
Per usare l’inglese era “the violence in the magazine, storehouse, history-house or in the map” (dal latino mappa
abbreviazione di mappamundi).
La violenza Mu-ftì era ugualmente violenza Mossade e prendeva di mira la feta (puta), il feto (puto) o i feti (puti), the
feet from the foot (the spot of the spouse, the pot put pit pat pet, la puta pita e la puta peta, il potus o pottus negli
sponsalia romani, dove per esempio, la sponsa era tra le sponde sotto il pons e sotto il pondus o pons-duo).
Più in generale si seviziavano preliminarmente gli ὄπες (ὄψ, ὀπός), gli ores (os, oris), cioè gli orifizi od oculi (vedi nella
toponomastica abruzzese Opi e San Pio, sinonimi di Keopi).
Oἱ ὄσσε (le Ossa o le Ostie dell’Ossetia) erano posseduti (posse, possideo) secondo il rito epitalamio (Psalm -Salam)
cioè messi in ἐπι-ϑάλαμος e penetrati nell’ὄψ (ὀφθαλμός) e negli altri ὄπες.
L’ὄψ era l’Y-psilon, cioè il Silos Imene della vergine sposa Y-mam, bramato dall’I-man (Imam): The Human.
Questi venne chiamato, Yeoman (γεωργός), Iovis (Iupiter), Oman e la vittima fu chiamata Y-nanna, corrispondente alla
Hunan, schiava in Cina.
Dopo la violenza imenea, accompagnata dalla sua ritualità morbosa e sadica, si passava alla Scotia, Ecosse o Coctura,
che aveva di mira the pussy (la passio, passionis) e, nel caso di adolescente di sesso maschile, the cookie (the cock nel
caso di adult male).
Lo -silon era il silos, σιλος-σιρός, cioè il tubo centrifuga (rotacismo di  in ) per la vi-ola degli imenei, alimentato
dall’E-psilon, cioè dall’Energia.
Ma lo -psilon era anche il granaio, il σιρός o σειρός, in latino il sirus, cioè l’insieme di tubi considerati
collettivamente per i You (Juvenes o Jutland Venàti o Vèneti Silani).
La vittima in silos diventava γαλυκῶπις, γαλυκῶπιδος.
In India la procedura era chiamata Calcut, nome da cui derivano i termini Calais e Cut.
Is e Isa (oi καλοί Aisha), the Cute Gauls, dopo la Calata dall’Europa (che poteva portare in Africa, passando per
esempio per Calatafimi), raggiungevano in India il campo di concentramento assegnatogli e, passato un certo periodo di
tempo in schiavitù, dovevano affrontare The Call for the Cut, cioè la violenza sadica.
Dall’India le vittime potevano proseguire verso la Cina, il Coro della Sina, il Seno Amazzone, la Kara Korum, rispetto
alla quale l’India era la Cala Cut.
Nella Cina Nipponica, cioè nel Senus Nipple, subivano la kera-kara-cut o karakiri.
La Sina, the Great Sinus of the Pin-Nip: i nomi Nipple, Nippon hanno la stessa valenza semantica di Neapolis e
significano N-Apple (melas,
Era un’area Sinai o, detto altrimenti, un Animal Area o Animales Aia (Himalaya, Malaysia), allo stesso modo in cui
l’Africa era un Animal Malus o un’Anima Mali (Mali e Malawi) e le Americhe an Awe Animal (Hawaii o Urugwai).
The Awe Animal era il Serpens Avis, The Snake of the S-Nag, in sigla AV$ (awe or aussie or awe roaster).
La violenza islamica era la Umma-Gamma, in greco ὄμμα, ὄμματος o anche ὀόμμα, ὀόμματος.
La Umma era al tempo stesso la Comunità Muslim o Moslem, piccola o grande, e veniva riunita per assistere all’EPharaoh o ἐφοράω
La Umma-Gamma islamica era praticata, durante l’epoca delle Piramidi, con la precisione tecno-scientifica della
macchina elettroforesi.
In Roma, mutatis mutandis, la Civitas era radunata nel Forum o Circus per assistere ai Fori Imperiales sulle vittime.
Roma era il Caput [Im]mundi, la Capitale con le Case Pitali per la Pictatio Pittorum.
Per i Romani i nemici da pittare e scottare non erano i Galli Pit/Scot, ma tutti i popoli che avevano fatto capo alle
Piramidi Afro-Indo-Cinesi
I Galli o Goti erano stati per millenni Victimae Colores, cioè deportati presso gli olores (popoli con olor o colores) e lì
colorati (calor urati), colerizzati (colera) e collerizzati (vittime della collera, della lira e del dilirio).
The Coloured erano quindi in principio The White People, perchè vittime del calor-ride/calor-red e di conseguenza
necrotizzati: nigri et negrae (nigra), νεκροί καὶ νεκρές (νεκρά).
Tutte le terre della Collera e dell’Ira (Earth-gyre o Egira) erano state Ira-Land (F-e-ira F-air, Fear and Fire for the Fair
Race o Far-ewe-hell), non solo quindi il Turan (Turchia-Iran e le terre dell’Egiran musulmana, cioè le terre di Tyr-Ana
o Tyro-Ana).
Nel mondo dell’Antica Roma la Umma-Gumma, cioè il Fumus o Focus Muris, veniva eseguito con capistrum, pinna
o calamus, picus et focus.
Si trattava dell’I-talio (talionis) e della clavis del porcus, pictus igne ferrique: i porci, porcus et porca, ed i puer-ci
durante le Feste Lupercalia erano vittime del Lupus, cioè del Lu-pur-k, della Luperca e della Lupuerca (pu- e puer
discendono dal greco πῦρ, πυρός).
Le vittime Lupueri/Lupuerae, Lupurcus e Lupurca appartenevano ai popoli del Burka o della Barca.
Come tale Roma era Caput Italia cioè la Capitale del “Capere Italicos ut Italia”, così come avevano fatto gli Italiani che,
nei secoli e nei millenni addietro, erano stati non solo gli Italici, Albani o Albanesi, Etruschi e Greci, ma, più in
generale, le popolazioni dell’I-Tay, Tau o Tao, compresi quindi i Cinesi.
Lo schema stragista gerosolimitano, cioè dell’Egira dei Limitanei o Imitatori del Limo, era the Herod-Therd:
prevedeva la terribile esecuzione di Padre, Figlio e S.S., cioè Pater et Sexus (The Tree or The Mechanic Orange).
Mulier et filii erano chiamati sexus per la questione dell’Iχθύς o Pesce-Vagina (exodus natalis).
Il TH-eir-D o TH-air-D era l’insieme dei T-Heredes Arii (The Herd o Third fu preso a simbolo dagli ideatori del
progetto Third Reich, the Heirs of the Eire, The Fair Nation).
La familia era chiamata Tabernacolo ed il Pater Familias era detto Sanctus Sanctorum (sacer, sacra et sacrificuli del
Pontifex Maximus e dei Collegia Sacerdotalia).
Essi erano sterminati mediante l’Aequatio, “Aequi et Pares sunt” o Persona sunt, in inglese Parson o Parish, in francese
Paris, in greco βαρις (Barium, Βάριον, Σύβαρις), in latino Pharsa, in greco moderno Φάρσαλα, antico Φάρσαλος, in
persiano moderno Farsi.
Per gli antichi Goti la procedura di morte era la Farah, dal greco Φαραώ, ebraico Par῾ōh (vedi verbo latino paro, verbo
spagnolo parar, verbo francese parer e, nella lingua inglese, parure).
The father-son, padre dei παρθένοι e delle παρθένες, era il πατήρ-σῶμα, il par-so.
Egli veniva risparmiato, in attesa dell’esecuzione della puerpera e dei parti mediante la farsa, quindi a sua volta farsus.
The mother-son, madre dei παρθένοι. e delle παρθένες, era la ματηρ- σῶμα, la mater-summa, la mater-sua (scrofa,
porca), degna del mas, masculus martius o martialis, cioè del martyrium del ma[ria]ritus.
Il martyrium curtense o in corte (Scottish Rite) consisteva nella camor, amare ricamando, tagliando (curtare),
scorticando la scorza (orzo, orso, horse), marsare e marruviare le vie aeree (tyr), amaronnare e marrosticare (curare
XRT o QRT Xrito o Rito Quirita), fino ad ottenere dall’Adan l’Adon in Ade, l’Adama Mada in Madia o la Mada
Madonna e quindi Cortex, cioè “cor te extraho”).
Tutti i componenti della famiglia erano previamente “corteggiati” in una cerimonia farsesca e sadica.
La radice linguistica indoeuropea phal/phel è composta dai morfemi hal/hel, all’origine dei termini
inglesi hall/hell, preceduti dalla lettera φ (phi) di φαλλός, fallo, membro virile.
Il fallo (phal) nel contesto sadico assume il valore semantico di falò, raggiunto attraverso un
lentissimo arrostimento (nel linguaggio colloquiale si dice “arrostire a fuoco lento”).
Il φαλλός nella hall (che era l’utero cioè l’v-ter) generava il φα[λλό]ς, in latino fas (phas), in
inglese pea, che era il fans (fans, fantis) in the hell a causa dell’energia w del w-hall  w-hell
(questo procedimento era significato dalla parola greca ὁ φώς, φωτός che si potrebbe rendere come
fossa luminosa).
The well gonfio con il phas era la palla con all’interno il ph-alif o ph-alef cioè l’a-life in φώς
(palladismo significava parabolare e par[abo]lare alla vittima bloccata nell’alvo cioè gridare, urlare
furiosamente verso di lei).
La vittima nella hall dell’hell, nel linguaggio crittato ebraico el-al, era in alma mater3, che era
l’vter alimentato da  cioè dall’elettro-magnetismo.
Essa passava per gli stadi phi-cal, pha-cal, pho-cal, phe-cal (καλός κελωρ) che veniva phecado
(defecado come deiezione o escremento).
The Parents, The Sons e The Children (T-Herd) erano sottoposti al Cylindrus, Κύλινδρος, il κύκλος ἀνήρ-αρην (nella
crittografia della cultura afro-cubana il ciclo sadico del “Nothing Son” è conosciuto come “el son que no queda nada o
sonada”).
The daughters subivano il godog-three (nella crittografia ebraica gog o magog), the father and the sons dovevano
passare per l’aequus o curtus mulus, cioè la castratio in castro, con il simbolico cast nel castrellum, castellum o
chestnut.
L’equuleus (diminutivo di equus) era una macchina con letto di tortura, un cavalletto, per aequare o giustiziare il
puledro o cavallino del giumento e della giumenta (iumentum era in realtà il risultato neutro del iumentare).
La macchina era impiegata in occasione della coniugio, preceduta dagli sponsalia, durante la quale si procedeva a
iungĕre Mens cum I-men del puer, Mens cum O-mente o U-mente della puera (YOU).
Era la copiae coniunx in iugero cum iugo, che poteva essere inmensa cioè seriale (coniugio copiarum).
Abominio per l’abominevole prassi della macellazione rituale dell’Omen, Umens ed Imen, coltivata religiosamente dai
popoli R-oman dell’immensa R-o-manìa (nella toponomastica l’abominìo maniacale è ricordato dal nome Roma, da non
confondersi tuttavia con l’antica Roma, che nasce come anti-Roma; Oman, nome emblematico della -manìa islamica,
indu-cinese; Abydos, nome alternativo per Egitto, che equivale a [r]ab[i]domen, to rape e to crabbe Y(idem), cioè
Ἴδη in εἶδος o Idea in Edicola; Bominaco, piccolo centro in provincia di L’Aquila, toponimo rappresentativo
dell’abominìo italico).
Il iu-mentum era anche l’interrogatorio farsesco (farsa teatrale) che precedeva l’esecuzione demolitoria (you mentiris,
you lie, iuliar!) e la violenza sessuale (you mente, your mind!).
Era prevista l’aemulatio (Masonic Emulation Rite) tra i giustizieri dell’Aemilius (nome gentilizio che significava “il
miglio” dell’Abcde: ab[ba] caede mater filio).
La Σελήνη o -Ελένη era la splendida Energia odi Troia che “infiniti lutti agli Achei addusse”.
Il Solenoide, σωληνιδιον, funzionava secondo lo schema: SoL-uter, N-uter o Nucleus, Δυο-uter-νόμος.
3
La μᾱ́τηρ, ματρός o μήτηρ, μητρός era ὁ παῖς in endo-metrio, concetto fissato nel nome di Alma Ata, città del
Kazakistan, che corrisponde ad Al Maty, Al Mahdi The Almighty.
La Alma Mater o The Almighty, in inglese The Grand Mother, era la fonte o sorgente dell’Energia (the source or the
origin).
La MHTH era il generatore elettromagnetico di tensione (ME-TE), lo strumento per produrre meteore: ME-TE-RA,
nella toponomastica italiana Matera, in quella spagnola Madrid, in quella iraniana [TE]RAN.
La μήτης, μητρός nella mitologia attraverso Prometeo porta la luce agli uomini ma Prometeo rimane vittima eterna del
suo tentativo di ribellione agli Dei.
Come κελωρ nelle chele del crab, cioè del K-rab (αἱ χεῖρες del Rabbi o El Cairo), era un g-alio
(alieno ed alienato) in g-hall (gaul, gaol, jail), in dialetto italico lu jall, gel o gal (Gallo giallo), che
sarebbe diventato da lac legatus in legivum o legium (light egg lager-man linked in the jail) prima
cilicium (Ciliegia di Liegi) o locusta (langosta, aragosta)4 e in ultimo niger-janus cioè niger agnus
(nigeriano nella toponomastica altovoltaica significa Niger, Necatrix Gerens, Negat Germanum
Lucem Augustam, Lagos, in burina janua, Buja, ed allude alla tremenda sequenza incendiaria giallo,
rosso e nero).
Gli antichi Romani ne parlavano in termini di Lagalopex, Laganum, Lagea et similia (la Lagea era ἡ
γῆ, la Terra del Lager Ariano cioè l’Africa).
Il Gallo Giallo era The Jellow oggetto del malvagissimo Wish: The Jewish.
Il phecado (defecado)5 dal cavo era ἡ γῆ, Terra Nera.
La vittima era il c-alif, κελωρ -life, il g-hall in the w-hall (jail), the g-hell in the w-hell (cell), gaol
goal.
L’Utero era il cavo del calvo (calphas), che nell’allegorìa non è il fallo maschile, bensì il bambino
(ἐννέα) a lungo “gestato” e reso calvo, dopo essere stato lungamente “amato” dalla Caiphas
(Καιάφας), la chiave-vagina e la chiave-culo6.
La Καιάφας era la chiave per bruciare il phas (φας)
4
La parola spagnola langosta deriva da augusta, sottinteso mater.
La mater è la vis dell’AV-IS, dell’ὄρνις od horno (forno).
Aragosta significa area costa e hare ghost cioè host in the area H for the ustion
5
Sarebbe stato the fecal o the faecal from the bowel (Fetialis, fides latialis nel flash, flesh, fecal).
The bowels contenevano the cow-boys, i Galli Boi resi Fece.
Al tempo di Roma le vittime erano appellate faeces (faex, faeces), mentre in Grecia erano detti Feaci (Φαίακες).
The bowel era the cow-bow-hell (electric), il cavus-bovis, il καίω-βοῦς con El/Al in fiaccola (fax, facis) (vedi face su
www.etimo.it ).
6
Il bambino sotto il cavolo è il Bambino di Kabol, cioè sotto il Cabo, il Capo Kapò (Kippah o Kephya).
La lettera P di Phas7 corrisponde morfologicamente alla lettera greca (ro cioè erre), per cui il
Phas (fas, φας), in base alla logica P-R (πῦρ), è il Ra-s () o Ra-Is (cioè the ray, el rayo, il
raggio per il παῖς).
Il Ra-s (ra-is cioè the ray-s) è l’energia πασχειν (pass-key), cioè che passa e provoca dolore
(πάθος) fino alla Pazzia ed alla successiva PaX (RaX) rachide
La pax (pacis) non era la definitiva assenza di dolore bensì the peace, cioè the peache (pea-ache) e
the fish8 (pesce rosso), nonché the pace (il passo, il lungo passaggio) verso la pece nera (pesce
nero).
I passi, the paces, attraverso la Pazzia (nel linguaggio massonico Camera dei Passi Perduti) sono
simboleggiati dal cristogramma
, che significa χριστός (Cristo) ma anche χρηστός.
Il vocabolo greco ΧΡΗΣΤΌΣ è un crittogramma composto da
χρ,
consonanti di χείρ (χειρός),
mano, e re-stare (ἱστάναι)9: le 5 dita della mano aperte sono, per metafora, la cresta del gallo.
La cresta del gallo è la stella a cinque punte, cioè la vittima sacrificale con 2 gambe, 2 braccia e la
testa: è castrata perché manca della sesta punta, simbolo dei genitali maschili o femminili.

Il gallo prima del sacrificio è giallo (jellow o jew) ed essendo “ardentemente” desiderato dal
carnefice, di razza non ariana, egli è jello-wish (bee, anche nel senso onomatopeico della parola
inglese, che è quello di pecora e di agnello).
Durante il sacrificio diventa cresta rossa, cioè gallo arrosto, ed infine cresta nera, cioè gallo
bruciato.
Il gallo giallo è ὠχρός o ὠχρά in orko per il χρ[hen] 10.
L’orco è l’orcio (otre) del porcio dove la vittima è stretta all’ùgola (Y gola): la Y è l’Ankh ☥ che
stringe l’Y-get (vedi ειρυω, ειρω in relazione ad Eire)11.
7
In inglese the peas, sono i piselli, in spagnolo los guisantes.
The pea è il Bambino di Giza in the pie, in cremazione.
Prima è in prece, quindi in petra, impius et empius, impeditus sine pietate e infine emplastrum.
8
Il termine inglese fish deriva dalle parole gotiche fiskr (phis-kr), filiazioni del latino piscis con l’aggiunta del suffisso
kr.
Le radice pisc- o fish- è la stessa della parola greca φύσις (φύω), mentre il suffisso è all'origine dei termini
carminius, carmen, chermes, dai quali discendono gli aggettivi crèmisi, vermiglio, scarlatto, denotanti una tonalità del
colore rosso molto intensa.
9
Φαιστός, Festus, dies festus Iudaeorum.
10
In latino giallo è flāvus, fulvus, lutĕus (favola del favo delle api o favela della favella).
L’espressione χρὴ in greco significa è necessario, inderogabile, deriva dal verbo χραω, χράομαι (utor) ed il
crittogramma della cremazione della χρόα in χρῶμα e della cremazione della χρὴ (χρεία e χρεῖος) in χρῆμα: Cresta del
Gallo o Cresta di Χριστός Χρηστός o X-res publica (coram populo), risalente a El Cairo (H χείρ, χειρός).
Si trattava di una cremazione o quema quimica, la cosiddetta khemi, che lentamente rendeva crèmisi la vittima hen,
Αρην-Ανηρ (ὁ -ῥήν, -ῥημός di Άρης o Mars).
L’Y-get è Y-jet cioè l’Y-gola dove si getta il cibus-civis (iactus) o in spagnolo il chivo.
Dall’Y-get si otteneva l’Y-got (Y-God), che era il godimento, in spagnolo gozo, da cui l’italiano
gozzo (tiroide).
Il godimento (Divine Goddess of the Dog) derivava dallo strangolare la vittima Sphinx, ma non si
trattava solo dello strangolamento dell’Y-get (u-gola) bensì dello Sphincter totale con l’utilizzo dei
pini ter (pins e pincers).
Era la ghettizzazione (Y-ghet) di Ugus, in inglese Hugh (Juice, Juif, Jew)12.
11
Vedi inoltre i verbi εἴργω o εργω (shut in, hinder), εργαζομαι (work, make, perform), εργαλειον (tool: gallo),
εργασια (work, business), εργαστηριον (workshop), εργον (work, deed), ερειδομαι (lean or be fixed against), ερειδω
(prop or fix u).p
12
La parola Got, anche nelle sue varianti Gut, Get, Gat, è un crittogramma antichissimo con il quale i Goti, che ne
fecero addirittura il loro etnonimo, alludevano alla civiltà delle Piramidi o civiltà di Gotama.
- Got era The Tog, cioè il Togo, uno dei nomi dell’Africa (gottog).
Il continente nero ricevette questo nome in quanto reso sinistramente famoso dal togeman, l’homo togatus della strages
τραγῳδία (τράχηλος, τροχια, τροχός, traho, trago, trozo, rojo, italiano strozzo e Ra-chele o Is-Rahel).
Era lo ἱεροϕάντης vestito di toga (cloak, garment) per consumare il sacrificio togue o tongue, durante il quale era
sacrificato il Goto (KTRN-ogun od ogan, orishas e Tonga in Polinesia).
- Gut era The Tug, cioè il Tuareg, la Regia Tau-G (inversione dell’ordine delle vocali a-u) o βασιλεία (Basilea): Africa,
Indocina (Setta dei Tug) e Americhe.
Erano reami aug-usti cioè aug-ustio, immensi territori facenti capo ad un plesso piramidale principale, cosparsi di altari
per ospitare il g-hostis (the ghost), l’augus/aurum-jew/oro-jew dell’orgia, durante la quale era cucinato come aragosta o
langosta.
- Get era The Teg, cioè il Tegumen Tectus/Tegame Textus del Mondo, la Tau-Bet (Tibet), Tegan o Tay Gan
- Gat era The Tag, cioè il Tago, the Tag, the Label, the Laboratory, la Lapponia con le Rehenes Jel-Low
(Japponia/Lapponia).
Tutti i popoli Cinici erano The Gods and The Dogs of The Docile.
The Docile era The Twelve:
- The Twelf era il Tau-Elfo, l’infante, la Tau-Alfa, la lettera cioèi la nuova vita, il Tau-a-life.
- The Twelve era il duodecim o δώδεκα cioè l’Hora

che era thedocke o the deck per il δοκέω, doceo, the cage dove il docente rendeva il discepolo doctus (togatus et
laureatus).
La χρ, cioè H ΧΕIΡ, è The Cross (Pentalfa Massonico) del χρhen].
La città di Κ[υ]ρήνη era la stessa Cairo, cioè Giza, l’Egitto e il mondo islamico satellite, ed era così
chiamata perché κείρειν ζώνη riservata al κύριος-αρην, il sito del mulino del grano (σῖτος)
alimentato dalla κρήνη per produrre γάγγραινα (gag-grains)13.
Nella χρ la vittima, per sommi capi, era:
 χ la vittima Chi (ὠχρός) preparata per la croce
 χ-ρoss la vittima Chi (χείρ) divenuta crostaceo a causa della Energia e come tale aeger o
aegra (al eger)
 -χρoss la vittima Chi (χείρ) diventata niger, dopo il rinnegamento oltraggioso, e la
necatio.
Il martire che aveva subito la necatio era necatus, in ebraico negev, dal greco  o sigla
che può essere resa come Terra Nera, KHMI o in inglese CAM, in spagnolo CAMA.
Niger era in greco νεκρός: il contrario di niger è regina.
La regina era la r-aegina (-αίγινα) in engine cioè ἐν γυνή.
La regina (-γυνή o Y) e il rex ( erano bambini o adolescenti ariani “negati” dal sino-negro
(Sinn-Bet)14 o suonatore cinaedo (Negev del Sinai, Negev del Monte YDA, Negev Idem/Medium o
in arabo Meidum).
EXO- EIXEO- OIXEO
HXW
EXEW
ΔOOΔ
tau-half
δώδεκα
Il deck/dock era l’οἰκία ἀμφὶ-θέατρον o eco-ambiens (ἔχειν), il lambens lambda per scippare il σιπίον cioè il
grano (l’eco oltre ad essere le grida della vittima era la riflessione dell’onda ultra-sun in οἰκία o camera di riflessione).
Scippare significava non solo rubare ma soprattutto to z-hip o to s-hip, cioè crocifiggere in ippos (skip hip, to sky in
ippos).
Il famoso generale romano Scipio Africanus (gens Cornelia, heliacal corns) si fece appellare in tal guisa per mettere in
risalto da un lato la sua ostilità verso l’Islam Africano e dall’altro la sua amicizia per il σιπίον (latino triticum).
Uccidendo il fenicio Azruba'al, in latino Hannibal, cioè il Cannibale, Astrubaal, cioè il demonio del castrum dei pallidi
o pallentes (rubi rubra gens o rubia gente), Amilcare Barca, cioè l’Amicus della Cura in Barca dei Quiriti, vendica lo
scippo africano di σιπίον, che consisteva nel “mediterranean shipment of ships with sheep”.
Per rendere il concetto si può dire che il nome Astrubaal equivaleva a Policastro dei Polidori.
Il policastrum era il πυξος per τὰ δῶρᾰ o αἷ δωρεαί (latino buxus, spagnolo buzòn), ἡ γαῖα era la terra o aia dei gays,
οἷ καλοί γαλακτικοί, αἷ γαῖαι, le terre gàlate, erano le varie zone di deportazione dei Galli Bianchi (γάλα).
13
Da κύριος deriva il termine curiosità, da interpretarsi alla luce degli altri due termini cura e sadismo.
14
Il cinese, il negro e l’indo erano un unicum ens-duo (enduo o induo) o cinicum (canis unicum) appassionati del Sinn
Bet.
Erano cinaedi, cani (κύνες) feroci e voraci.
Il cinaedus nella lingua greca era il κίναιδος, cioè l’edo, edonis della laesio, laesionis (Λήδα, Λήδη; Leda).
A parte le lesioni e gli sbranamenti di ogni tipo era famoso per la Kuna (cuna,-ae) ed il Kono (conus,-i)
Il κύων (κυνός) - κίων (κίονος) era il cane, la conifera pino-abete ed i coniglietti.
La vittima raggiunge la PACE dopo lo stadio PAX, durante il quale langue con la lingua d’oca
(rapax, langue  OXO, rape).
La vittima è in pace raggiunto lo stadio PIX, perchè in latino il termine pix, picis significa pece
nera.
La sequenza era  pictor  pictus  picturatus o niger piscis (pingo, pingis, pinxi, pictum,
pingĕre).
Il Pictus Uratus sarebbe nella lingua inglese the picture in the pit (the picture è the paint, the
faint, the painted faint pitted o pitched)15.
La pece nera è ottenuta in XYPPA, la Kyppa, la Cupa o Cuba dell’Incubo.
Nel linguaggio erotico la pece nera era il XY- il Masculus, il Maiuscolo Maschio, Le Male
Ange par Le Melange (Melangella o Mela Gel).
X cioèXOS cioè
 X Iος
In arabo il Ben-arbeit o Barabeit (Barabba) sugli Arabi, in inglese The Rabbits Biter o The Bite of the Rays (The
Rabbit), in latino l’Arbitrium, cioè l’ara radium bis-tres.
Bis et tres est quinquem-sex (qui in quem aut qui in que secat-secat) seu undecim (unda cyme) cum cuniculo
malinconico in cuna e, in tal senso, Ararad dei Ratti.
Il κίων era la uvula, la vulvula o valvula con l’uva, cioè con gli ovuli metafora delle guttae (spagnolo gotas).
La parola UVA, scritta come VVV, è la metafora dell’onda elettromagnetica.
Le guttae erano sia le gocce di sangue che fuoriuscivano dalla vittima in valva sia le gocce del liquido Al Qali (ἀλκή,
ἁλς-) usato all’interno della valva e somministrato con valvole ed aghi durante l’arrostimento (in arabo Qalai in
riferimento a Calais e Alcalà, toponimi che ricordano la calata dei baccalà per l’impazzimento o abbottamento in
Abbazia, che era la Valva, la Forcona, la Casamari, la Farfa, the Abbot Abbey, il Mad Mahdi, l’Abbottabad).
Era altresì the pillar, the column, the columnar gravestone e, per traslato, the division of the nostrils, cartilage of the
nose.
Il Cane (the Can, il Khan) produceva al termine del processo sadico l’Epifanìa dell’Animale (The Beast, The Best for
the Bastard Saint Sebastian), la Meteora Pirica, la MH-Torah, la Turris, la τύρσις πύργος.
15
I passaggi verso il Nulla (Nilo o Nihilo o anche Nirvana), il Niger, nella Massoneria sono simbolizzati da tre livelli
(lettera greca ξ Ξ):
- Massoneria Azzurra, lo schiavo (neos) e la schiava (nea) sono apprendisti e dopo un anno diventano compagni del
maestro (compagno significa cum pane nel senso di cum pene e cum poena), cioè schiavi oggetti di sadismo del
maestro, che dopo un altro periodo di tempo procede al Magis Ter cioè al Quater o Quadrus Aq-w-ater).
- Massoneria Rossa, lo schiavo e la schiava bloccati nel Quadro per la Carbonizzazione subiscono i gradi rubicondi
fino a 30°.
- Nera o Scozzese, lo schiavo e la schiava iniziano a subire i gradi della temperatura che li porterà al Niger.
- Massoneria Egizia o di Khemi, Memphis e Misraim, lo schiavo e la schiava vanno lentamente verso il falò
(camaròn, gambero o camerùn), raggiunto il quale sono Memet Mesha, Mezcla Phusis, Miss Mesha Mezcla Ra-IM
o, semplicemente, Maria.
RELOJ
HORUS
HORA
OS, ORIS
Reloj de la Re-locura
NIGER
NEKPOS
NEKYS
ROJO
OJO
OXO
ROYO
ARROYO
T-ROYO
RED
69
15
xv
vvv
$
ROBUR
Il πῦρ πῦρ (doppio fuoco o fuoco porpora) è il fuoco per friggere le πάππας o πατέρας portati
schiave al παρὰ cioè nell’ara o “rape area” (ρα-πα) o Attica (ἀκτίς) del πατήρ.
Erano las papas, cioè las patadas blancas o le papere del Papa Negro e dei suoi Porporati: il Clero
Porpora erano gli I-Eros-Fantes del πῦρ-πῦρ.
La conculcatio significava, per il cultor sadico, usare il cultellus o culter (cultri) e ed il pugio
(pugionis), il punzone o punta (ten)Zion16, sulla pelle e fino alla coltre, cioè la caro ultra o adeps,
adipis (depth o the deep).
16
Il punzone era the buzz, voce onomatopeica che esprime il ronzìo elettrico del πέντε e del pen.
Una variante di buzz è boaz, parola scritta anche nella forma boas per alludere al Serpente elettromagnetico.
Di qui è derivato il nome del Serpente Boa, famoso per essere un serpente constrictor, e il nome dello strumento
nautico conosciuto come boa, essenziale per consentire alla barca di effettuare i giri di boa.
I giri di boa sono una metafora delle spire o volute del reptilis all’interno del bote (botte) contenente el brote/la brota,
la bruta o il bruto (sic!), la Beyruthe/Beyrutha del Buy/Bey (l’insieme di botti costituivano il Bubastis di Beru, Βαρις,
Το βύριον, The Burial o Byrgels, cioè il Bargello, nella toponomastica europea Bruge, Brusa-Bursa o Brussel etc., in
quella amerinda Perù)
Il Buy-Bey Root era il Rotor o Reactor (roto et retro ago) necessario ad estirpare brotes y brotas (raices, buds) della
razza bianca-aria (bancaria si potrebbe dire, cioè da bancale del meccano, sanscrito panca).
Il Bey era il Canis-Porcus o Perro-Puerco, The Bog-Dog.
Un antico aforisma inglese dice: <<Root hog or die>> <<Rivolta il porco o muori>>.
Il porco era stato - e lo era ancora nel momento di invenzione del detto - “the bog in the hog” era il πῦρ-god (purco) o
dog-πῦρ.
Quest’ultimo è the Bull-Dog o Bog del Job, il Gob of the Job, il God-Dog del Globo o della H (JEB).
Coltre, che in italiano significa genericamente copertura, era in latino la coltrix.
Coltrix è parola composta:
- cum e trix, in greco σύν θρίξ (τριχός)
- cum lucis tres, allusione al Triangolo Massonico, letteralmente trio di persone incaricate di
ammazzare o massacrare la troia mediante la , che era il Tir (tiro), il Tyr (tour) e l’alchimia
(chimica e alimentazione di corrente et cum alchimia).
- cum oleo et cum tres XXX
La parola inglese cute deriva dal procedimento sadico Calicut (culcut, colcut, calcut), durante il
quale si praticavano the cuts sulla cutis della cute bloccata in calx.
Il procedimento, per usare una fraseologia anglosassone, era The Cut against the Cute,
espressione in cui The Cute è la vittima.
Ad essa si escutevano i testes ed il -μόνος o i testes e l’V-ter (excŭtĕre in testa).
Gli arii o ariani erano considerati pitti (picti) esseri umani vocati to the pit e the pic.
The pit era la tana del pyton (pyton place).
Pyton deriva dal latino pito, pitonis, da cui deriva anche lo spagnolo pitar, fischiare.
Fischio e fischietto oppure fischia e fischietta erano gli schiavi bianchi da sottoporre prima al fischio anale o anovaginale (violenza sessuale), dopo al fischio sadico del pen(is) ed infine al fischio pirotecnico.
Il Puto o la Puta della Bota, cioè dello Stivale d’Europa, che era La Stiva, la Sentina, cioè la Casa con le Sentinelle,
erano collocati in Bot (boot) o Bat e lì “abbottati” fino allo sbotto di scaementum di semen, soma nero.
Il termine spagnolo bota, stivale, fu coniato dall’unione di Beta e Jota (B e J), le colonne del Tempio (abbey, abbazia)
dove gli schiavi europei erano “botados” o “abbottati” dall’abbot e dai brothers (Abbad di Abbottabad).
La botte era la betoniera, la beit nera, o la petoniera per petare the pets.
Il reptilis, in greco τὸ ἑρπετόν, provocava l’herpes (herpetis) insieme agli aghi che iniettavano una sostanza irritante,
trasformando la vittima in una red bag pipe (zampogna).
La bag pipe era la stessa bag con gli aghi di abete, the pips of the pipe, the corns-w-hell della w-hall (Cornwall).
La w-hall, The Wall, era il Vallum, il Vellum o Bellum, in inglese The Bull(ock).
Il testis, nel senso di gònade, è nel linguaggio crittato tex-, etimo all’origine del numero greco
τέσσαρες o τέτταρες, dei vocaboli italiani tessera, tessitura, del termine spagnolo tez (tĕgo, tĕgis,
texi, tectum, tĕgĕre).
τέσσαρες
τέσσαρες
oo
4
4
8
8
16
Γωνία
γόνυ
quindi τέσσαρες + τέσσαρες cioè 4+4 = 8 è il bambino e le ∞ gonadi.
Sommando 8 ed infinito ∞ si ha il fiore, metafora dell’infante, in latino flos (floris), parola
derivante dai verbi fluo e φύω.
La preposizione against deriva da A-gain-straight: the gain è la guaina, la guyana, la γυνή, Alfa è
alif, cioè il k-νέος e la k-νέα o il k-nivis (causta nivis) nel k-nee che diventava k-νέον (the knee era
il kanee, latino canis, nel significato dell’inglese can oppure χήν, mentre la vittima nel can-fire,
cioè the gunfire, era the cannon con la πῦρ-χήν).
Il calx, il calco della statua immota, significava anche c-alce, in greco κ[αῦμα]ἀλκή (k-al-khemi
uter, abbreviabile in cute-r, calx, cioè calor et alchimia).
La Calata degli schiavi dall’Europa al Chacra venne detta Calais (Calés o Calé, in olandese Kales,
in fiammingo Cales), nome rimasto al porto francese prospiciente la Gran Bretagna.
Il toponimo deriva dal verbo calare e dall’ideogramma K.
Un tipo di croce egizia era la Lyra (LYPA), Arpa, Cithara dei Cedri, Fides delle Fiduciae.
In America la crocefissione era chiamata Chitarra (guitar, guitarra), nome derivante dal verbo
spagnolo quitar (guitar, qito, Quito), equivalente al verbo inglese to quit(e), a sua volta derivante
dal latino quies, quietis.
La radice ski- è quella del verbo σχίζω, la medesima radice di scindere e di scintilla.
Il verbo greco, nella sua accezione di aprire, spaccare, è collegato anche al verbo inglese to speak,
ai sostantivi peak, beak e break, peach, pack.
The Peach era the Bud, la Budda/Putra, cioè The Pea in the Pease (Peace), in latino il Piscis Pisum
(Pax), in spagnolo el Pes Pisado en el Piso, in sintesi era la Buda-Pest17.
Le popolazioni sciite, in spagnolo chiies, erano popolazioni skiitas dello σχίζω, si dedicavano cioè
alla chitarra o lupa, in greco λύρα.
La croce in sigla era AQT o AKT (il kit dello ΣΚYΤΟΣ, σκυτάλη).
Il termine gita fu coniato per significare da un lato il traffico schiavistico gestito dai Gitani Gypsy
(gitani gypsy, in spagnolo gira, Gerona - Egira), dall’altro la gita o uscita e della vittima e del
sadico aguzzino (la deportazione in Oriente era la Bhagavad Gita e per i daddies cominciava da
Bagdad).
Vestinum et Aeternum
Peltuinum, the Little Spelt, è vittima della Bestia Numida A E Terni (La Trimurti).
Giza
era The Fall Hub o Falloppio.
Le Tube di Falloppio e l’Uter, lungi dall’esprimere un’idea benefica (Benfica), erano i simboli
della crocefissione elettronucleare.
Allo stesso modo i termini Fallo e Sfintere, lungi dall’essere sinonimi di piacere, si riferivano al
falò dei genitali, prima della morte, e alla tecnica di sevizia OS (ano, genitali, vie respiratorie).
La parola Falloppio (divenuta un cognome) deriva dall’unione di Phallus e Pius o Phallus +,
mentre la parola Salpinge, in greco Σαλπίγξ, Σαλπιγγες deriva da -ἁλς-Σφίγξ.
H Σφίγξ, Sphinx o Sphincter
v-ter
Yoppure vvv
3Y
Le dodici tribù di Israele erano i dodici popoli ebrei stanziati in Palestina tributari degli schiavi
bianchi ariani.
Erano i popoli di Giacobbe, Ecuba o Israele.
17
The peach era spaccata, appiccata ed appicciata.
La pesca era ridotta a pesce, piscis o, detto volgarmente, “era pisciata”: la Pesquiza di Giza.
Essa era la biscia che veniva bisectata o bisecata, cioè tagliata all’avis genital.
Tuttavia, a parte i popoli arabi stanziati in Medioriente, i popoli tributari di schiavi ariani erano
molti di più, come si può desumere dal numero greco δώδεκα, che può essere interpretato,
invertendo 10 (δεκα) e 2 (δώ), come 120.
Da δεκα-δύο è composto da V O pittogramma del dinamismo ascensionale discensionale dell’omicron ossia dell’o-tom (atomo), da cui è derivato il verbo decadere -cadere-V.
Il verbo decadere è collegato semanticamente al verbo decidere e all’aggettivo deciduo.
Infatti decidere significava prendere la decisione di far decedere il deciduo, la debole vittima:
l’insieme di decidui sacrificati era il -caedes.
Ileca-Aedes era il Tempio del decaedere o decadere, ma era anche la centrale del decadimento
nucleare (decayo o morte elettronucleare o per fusione nucleare).
D-eca-D del -caio
La e-Eca-Bis, il dodici, era la - Ἑκάβη, la D-Cuba o la D-Gabbia, per la e-Eca-δύο
Gli israeliani direbbero la Deca-Bet cioè la Casa di Ecate (Decay Bet o Shin Bet)
Il numero dieci, in latino decem X, fu posto alla base dell’opera storica di Titus Livius (vedi Deca
di tito Livio di Niccolò Macchiavelli): la prima decade, relativa alle origini di Roma, è da leggersi
in relazione al periodo storico XIXIX, dal 1100 a.C.. al 900 a.C..
Il Dies Natalis è 753 a.C.: 7 + 3 = X, scendi di V e arrivi al 500 o D, dies natalis (morte di
Tarquinio il Superbo).
Benfica
Era il Portogallo.
Porto Gallo nella Ben Fica per la Freguesia (PORT YGAL, por ti thy thin gauls)
La Fica è la Fresa da fresare cioè frezzare 
Nella Fica si ficca la freccia per sfregarla
Fregare deriva dalla lettera greca  (phi)  (phi)
Tale lettera contiene la riga (rig, reg, right, recht, rectus etc.) e contiene l’Uovo (oYo)
La Fica era l’Europa che portava The African Cock nella vagina (cock in the jail ma nel senso di
cooking key)
La Fica (Qoppa) era il Golfo del Messico, fica dell’Angelo Americano
Il Golfo del Messico era Copa e Cabana, ma era anche Caphut o Caput del Fallo nella vagina
dell’Angelo
Immaginando di affiancare l’America Latina e l’Africa si hanno due grandi gambe con il fallo
eretto in procinto di penetrare l’Angelo .
Il Fallo afro-americano è lo stesso Fallo di Giza, ma questa volta abnorme e mastodontico, e gli
Stati Uniti sono la stessa Europa che da Bambina è diventata Vergine Adolescente (Virginia).
L’Angelo Alato (Gaul o Cock), imbattendosi con il perro-puerco cinese, perde la testa, che va a
finire sotto la pancia sinaitica o zinale divenendo Australia18, ma la testa può essere anche la testa
della stessa Europa che, giunta da ovest in Cina, viene decapitata.
18
Il nome Australia significa:
1. Cl-australia, cioè cose attinenti al Claustrus, il Chiostro della Segregazione.
In latino claustralis significa asceta, in greco ἀσκητής.
In Segn. Crist. Instr. 3. 21. 8: <<Vivendo il resto de' suoi dì sotto veste, e sotto ubbidienza claustrale>>.
La veste è la O-Vest Beast (Cina) e l’obbedienza, dal verbo latino oboedio, è l’OBOE cioè l’Indocina con il suo Dio.
Famosa è la frase rituale (non necessariamente reale) pronunciata dal Massone Garibaldi <<Obbedisco>> al cospetto
del Re del Regno Sabaudo, Vittorio Emanuele II, avvenuto a Teano il 26 ottobre del 1860, che gli intima di consegnare
il comando sul Regno delle Due Sicilie e di rinunciare momentaneamente a marciare a su Roma (i Massoni agiscono
seguendo i tempi di un calendario antichissimo precristiano che scandisce le fasi del loro Progresso verso il Sole).
Le due Sicilie erano Sicilia e Sardinia, toponimi attinenti ad un medesimo concetto “sardonico”.
Sicilia, dalla radice ski-, significa Scilla o Scintilla, C.ariddi significa Κλείς-Αρδα, Arida Chiave (ἄν-υδρ-ος) o Chiave
Urdu.
Urdu ( ῥέω ) una variante linguistica di υδρ (ὕδωρ, ὕδατος)
Αρδα (yard of arson) eτρεῖς, tres, tráyaḥ, þreis).
La Υδρα era la Υδooρ e la cioè oola porta(La Porta Doratrice, The Door).
Era anche YΔYΟ, cioè YY
La YO ΔYO (Hun Duo o Hyn Duo) era la Cina dei Monti Ida, le strutture piramidali per i sacrifici umani.
La HUN ΔYO o HYN ΔYO era l’India a forma di Tre all’ingiù
L’olocausto veniva sistematicamente praticato, oltre che dai Cinesi (Sinai), anche dai popoli sinaitici, tra i quali si
ritrovano Σικελικoί e Sardi, entrambi sicinnisti (sĭcĭlĭsso, sĭcĭlĭssas, sĭcĭlĭssāre o sīcīlĭo, sīcīlis, sīcīlīre).
Sicilire serere/serare significava coltivare, mietere e trebbiare il frumento per cibarsene o farne cibus, nel senso reso
palese dallo spagnolo chivo: i popoli Siri, Seres o Serici, in latino Silae (Silarum), conoscevano l’arte o tecnica del
ciclo frumentario culminante nell’immagazzinamento ed essiccazione nei Silos della grande Sila o Sicilia (Siria o
Silenia).
<<A silo (from the Greek σιρός – siros, "pit for holding grain") is a structure for storing bulk materials. Silos are used
in agriculture to store grain (see grain elevators) or fermented feed known as silage>> (da Wikipedia).
Il frumento o foraggio era il cibus, civus o civis romanus victima: the hero-man o the s-her-man (efebo apollo).
Il Silenus era il βασιλεύς, il proprietario della βασιλική con i silos per stipare i prodotti degli arva (larva) ed era
coadiuvato nella gestione dell’azienda agricola (ager rusticus) dai fratres arvales (e dai fratres degli altri collegia
pontificalia).
Le parole greche σιλος, σίλλος, σιληνός, sono contrazioni di Σικελία (Sicilia), nome analogo per etimologia e
significato a Sicinna o Sicina (Sicinnari), Sicania (Sicani), Sicarìa (Sicarii).
La lettera sigma è il simbolo della Folgore di Zeus o Deus o Zion.
onda che incolla e scioglie
Y
Tralicium Tube Ray Lix
KRANE
SIGMA
gru
GLUE
Y
Y
Φαραώ
tροία
σφαῖρα
1
2
3
SKN  -κύων, fusione di σχίζω χήν, scannare (cainizzare, shennare e scinnare)
SKL  -κελης, da cui κελωρ, scelus o scaelus, scala (calorcolorthe coloureds)
SKR  -κυρος, da cui secur, scure, sella-curulis.
L’aggettivo latino silus, che dà il nome ad una delle due zone montuosa della Calabria, significa sicilianus, nel senso di
uomo dedito alla σικελία (nella lingua inglese il concetto è genericamente espresso da to sick e sickness).
Nell’antico Egitto la βασιλική era la nave per il corpus christi (basilico basilisco) ed era il vero e proprio σιλος,
proprietà di naso camuso, naso camita o naso camard: era la casa (mastrozza) per il mus (ca-mus o basili-ca-mus), il
topo (ὁ τόπος), in francese le camard, cioè le chambre ardant, in spagnolo la cama ardiente, in inglese the chamber hard
with comrad:
La Chambre era:
- la Camera-Bara o Casa-Bara, cioè la Casba.
- la Casamaria, cioè la Casa con Cama Eros El (Meroe).
- la Camera sic et simpliciter (Alta e Bassa perché suddivisa dalla Cama).
L’America o Cameroon era la K amera e l’insieme delle Camere, in seguito denominato Chambery o Chambray.
Per riempire i Silos dell’Assillo (Cornucopia) si assalivano (assail) i Salii e, per fare ciò, si navigava verso il Nord
Europa (sail): in spagnolo salir, in italiano salire.
I Salii era G-S alii, cioè i Jesus Alii, i Jesus Alae (Galli o Becchi Gialli), the Jeese for the Ale (casale, casarino, casarsa
o jail).
L’Europa in tutta la sua estensione era l’Asylum o The Silly of the Chillies destinati all’assillo (Chile, Kill o Krill),
cioè ad silos (Sila) o anche ad sellam (Sele) o ad sedem.
La Sedes per antonomasia era l’Ade Egizio del S, ma dopo il collassamento di Eliopoli, Sedes era qualsiasi centro Sed
o Sad, in arabo al sadr (per esempio l’Adriatico era una grande regione S-adr o Sade per gli Arii, Arimen o Fairies).
I nomi di alcuni piccoli centri dell’Abruzzo marsicano, come Secinaro, Scanno sono indizi linguistici dell’esistenza in
loco di un’area scannamento nel periodo in cui le Piramidi di Giza funzionavano come capitale dello sterminio di massa
(Roma).
Verosimilmente l’area in questione faceva capo all’Altopiano delle Rocche (AQ), l’Altare d’Italia, ubicato tra il Monte
Sirente (Sileno) ed il Monte Velino (Felino o Ferino).
Il luogo simbolico fu probabile meta di Yoshua di Nazareth e di alcuni dei suoi Compagni venuti a Roma sotto l’Impero
di Augusto, tra i quali Silas, -ae compagno di S. Paolo.
Il vocabolo Αρδα (arda) è importante perché è la base di molti nomi di popoli “silani”: Sardi o Sardonici, Iardani o
Giordani, Dardanidi, popoli del K.arda (cardus), o del K.ars (χέρσος), del V.arda (wards of the yard) o, per usare la
toponomastica, popoli del Garda e, meglio ancora, del Garda de Sus (Romania)
Ma Cariddi, scritto come κάρα  è il Cardo/Decumano, cioè il Quadro Dieci (ΔΕΚΑ), con le frecce direzionali per
indicare le destinazioni delle clarae sclavae
La Sfinge o la D-Ἑκάβη
COP
D-akko-acri-agrumi
κάρα
Karachi
Dakkar
ΔΕΚΑ
XXXX km
Dakka
ΔΕΚΑ
V-akko - Vacuum
I Due Mondi inconciliabili (Ambos Mundos o Mundos del Cambio Inmundos) erano le due Indie e l’Africa, uniti
geograficamente dalla Mezza Luna Fertile o Rossa, cioè l’Equatore, e idealmente dall’E-cuba (il crittogramma Ecuador
significa Est Cuba Africa E Oriente e Est Cuba E-Cuadro, l’Equus Quattuor per i Dori in Aequator Regnum, The
Equalizer Door).
La Cuba o The Annoy del Laos (poplaos, poplar e populus) era durata Ventiane cioè venti anni x mille cioè 20.000 anni
18.000 a.C. 1600 d.C. (Ventiane Hanoy cioè Venti-mil-han-y, dove hano è annus).
2. Castralia, cioè cose attinenti alla Castratio (εὐνουχισμός, emasculatio) nel Castrum o Claustrus.
In generale si può dire che il popolo del Kaus o Kaos, cioè il K-λαός, il popolo dei Mures schiavo presso le Mura, era
stato in Clausura (Laos in Causa = Clausa), luogo delle Clausole per il καίειν.
Il verbo κλαίω, deriva da καίω + λαός, riferibile primieramente al Popolo del Pianto, dei Lai (lamenti) e dei Rai (radii).
Gli schiavi erano Mu di Ra o di Re.
Nella lingua latina furono definiti Mu-Res e Ma-res in relazione al loro sesso femminile o maschile, preso di mira dagli
schiavisti.
La sillaba Mu che, come noto, è voce onomatopeica che esprime il verso della Mucca, era stata assunta nell’era delle
Piramidi come fonema per esprimere la perfida idea di piacere, gioia, vita e dolore, orrore, morte.
Nella logica sadica pagana Ianus Bifrons è l’orificio che dà piacere ma diventa orificio del dolore e Ianus Quadrifons è
l’orificio cero pasquale che può diventare si-ro e ne-ro.
Mu è la prima sillaba di Mulier, in spagnolo Mujer, in portoghese Mulher, sinonimo di piacere per la vita e per la
continuità della vita (continuum genetico o continuum foeminarum), ma è anche la sillaba iniziale di una serie di parole
che sottendono il concetto di morte, prima tra tutte murus.
Il murus è la barriera che toglie la luce, è il muro della morte, è il muro degli occhi, cioè le palpebre o eyelids.
Sceso il muro sottentra la morte (mors), cioè le palpebre μὴ, cioè nec oriuntur (nex, necis).
Sotto altro riguardo si potrebbe dire che la Morte è il Muro del Tempo.
Finito il Tempo sopraggiunge il μὴ-or della mu, chiusura delle palpebre della mandorla (la vulva non pupilla), cioè il
mu-or diventa mu-ro (muoio, muero, μὴ Orio): è il Morior, il Moro, il Nuoro, il Noir, il Nero, il Niger, il νεκρός.
MH e NE e I-MH-NE inmenso
Le Mus-Res, erano mures, ratti, minus-res, inezie, nel Triangolo   cioè in Sion, il Triangolo Sinus della Sina (nel
linguaggio religioso ebraico-cristiano sono i piccoli d’Israele o Israeliti);
Erano Mulieres, cioè foeminae, efebi nelle fobiche miniere di Febo, destinati al Mulino (to lie in the Mule), preceduto
dalla cura e dal curtus o aequatio del sexus: prima il mulus o equus e poi l’ippos (upò Sober).
I Ma-Res erano i mas, mares ed i masculi , cioè piccoli maschi, da crescere per il culus, columen o collo-Y-men ☥
della Mu in vista della MARA e della MAMY.
Il maschio è il max, cioè il m-axis rispetto alla mina (μνᾶ) che è min, la maxilla rispetto alla mandibula, cioè m-axis
rispetto alla buca (bocca-vagina).
Il mas, cioè il m-as o m-axis, ammacca e ammassa la mina, cioè la impasta e la rende mas-mas, ma-ma +, metas +
metas = ellisse (di mayor e maya), il maschio è -ἧλος.
Y
Nella realtà dello schiavismo totale il MAS-MV cioè la IVIA
faceva una misera fine nel - di Sion
(Muro Sino) cioè il Mu-ἀήρ, ἀέρος (moher), il luogo della Mors dell’ἀήρ (eire o aire), il luogo della Mu--ωά,
Mururoa, The Place of DEATH ( DEAD), cioè ADE TH DEA (Athen θεά).
La DEA era la Ἀθηνᾶ-θεάcioè l’ATHE[N]A dell’ADEN di νέοι e νέαι resi νέᾰ cioè neutra o neutrae res.
Il numero romano X, in inglese ten, sede dello Zen o Zeus Numen 卐, è Aten e può essere considerato, unitamente alla
A, il simbolo della Piramide.
Atene, oltre ad essere la singola Piramide, è come Ἀθῆναι l’insieme delle Piramidi presenti sul Pianeta, delle quali i
Greci avevano probabilmente la mappatura completa.
Il numero decem X, in greco δέκα, può essere interpretato anche alla stregua dell’inglese <<die!>> o <<adieu!>> e del
latino dies, cioè Piramide E,luogo del giorno (Cairo) ma della morte senza luce: νὴ δία νὴ Δία.
Dies, in greco ἧμαρ (ἡμέρα), cioè l’emersio Solis (aurora) era al momento dell’αἶμα dell’αἶματος (ἧματος),
elemento raccapricciante rimasto fissato nei nomi Asmara e Armarica.
La parola ingleseEAparola crittata dall’ideologia fascista nel famoso motto ea, ea, ala ala o eia eia alalà, ma
risalente al grido di battaglia greco Αλαλά, significa:

- Crocefissione Pentacolo o Crocefissione Stellare, in (Pentacolo o Pentalfa).
- M, lettera doppia ala, e quindi L’AQUILA, figura aviforme data dalla penisola arabica e l’Africa Arsinoe, Il Fallo
Rapace, luogo del πόλεμος di Άρης (guerra barese o parigina), luogo dell’ἀλλαλάζω del δοριάλωτος,
δορίληπτος, ἀνδράποδον, αἰχμάλωτος ἐν ἅρμα (τὸ ἅρμα, ἅρματος), the Armaric Chariot.
- AL AQSA, La Casa della Morte (Death D-home, Dead Home del δίδωμι, o, semplicemente, -Ade (The Hades of the
Bag-Dad) in greco cioè Al Gaza (Gasa o anche Giza).
- E-A-E oppure , El Dorado (Edo)
τὸ ὠόν: alfa-->W
OON ἐννέα
Giro o E-gira
bar-riga
ὄσσε - ἕξ
E exter
E exter
066 e
099e
ONOS
EQ
ov-riga
oeste
Cirene
giro N
oe-riga
O eesti=barriga
Summa, Sumeria o Summer Onagris: οἱ ὄσσε erano gli oculi, opimi-osseti
nell'aia, ojos in eyes
bas-riga
ὄψομαι assisterò allo spettacolo dell'O-ra ὁράω
barùs
bathùs
Nello schema la Corda è l’Equatore o El Ecuador (cuerda) ed è διὰ-ἀνὰ-βάσις, cioè zona Acacia (caccia) di Diana DeaNira
Equador significa E-claras adoremus in Quadro (pre-claror) o E-cadores adoremus cioè Eu-candores cadaveres
adoremus (vedi la leggenda bretone di Cadorius, duca di Cornwall, figura letteraria che simboleggia l’incessante cadere
o cadore del corn nel wall o, meglio, nel forno od ὄρνις del Vallum-Murum di Galilea).
Ana Pre-Clara è l’Europa, nel mondo musulmano Eqador è Equus Chador o Caballus Candor.
L’Equator è AE-quoreum Mare del Quattuor (Quadro) for The Tool (in latino tullius dal verbo tollo), che era The
Equalizer of the Earth (l’Energia del Tempio per la Spianata)
L’Equus è l’Aquus o Aquila (Al Aqsa o Qubbet es-Sakhra in Haram Moriah).
Nell’Estremo Oriente gli schiavi giungevano via nave, nave che i Greci chiamarono ὁ κέλης in relazione alle chele o
pinze, collegate alla fonte di calore (καλῶ, καλέω) e al κελωρ, per arrostirlo alla stregua di un gambero o crostaceo.
Il cèlebre vocabolo divenne il nome di Kèlebes, una delle isole delle Filippine, posta lungo il tragitto navale per la Cina.
Vocabolo celebre soprattutto perché era impiegato per friggere lentamente il cerebrum (in spagnolo cerebro),
circostanza che nella mitologia greca gli valse la comparazione ad un cane infernale Cèrbero.
CASTRAPORCELLI
Definiz: Quegli, che esercita l'arte del castrare sì gli uomini, come le bestie. lat. chirurgus emasculator.
Esempio: Cant. Carn. 435. Ma gran cosa ci pare, Che voglin medicare Certi, che non aperser libro mai, Castraporcelli,
o piuttosto beccai.
Definiz: §. Castraporcelli diciamo anche al Coltello di cattivo taglio.
CASTRAPORCI.
Definiz: Lo stesso, che Castraporcelli.
Esempio: Cas. rim. burl. Barbieri, o castraporci, o cavadenti.
CASTRAFICA.
Definiz: Castagna, Fica.
Definiz: §. Far castrafica, vale lo stesso, che Far le fiche.
Esempio: Pataff. 3. Tu mi fai castrafica per carappo.
Ai tempi dell’antica Roma esisteva il peculium castrense, il peculium del Praetor o Pretorianum, che in Grecia era il
peculio τὸ στρατόπεδον.
I Romani dicevano castrare, evirare, virilia amputare, testes execare.
I Greci dicevano εὐνουχίζειν, buone novelle no, buone novelle spaccare.
I Romani dicevano castaneas findere, i Greci τὰς κασταίνας σχίζειν.
Le castagne erano le primizie della Casta schiava messe in Casa (Tempio) per essere malmenate, torturate, seviziate e
spaccate.
In entrambi i casi la decapitazione australe rappresentava nell’era totemica degli Imperi Solari il
punto di “non ritorno” dall’Egira o Girone dell’Eire (Chiron, Xeir-e o El Cairo).
L’Australia, cioè l’Osterreich dei Galli o l’Osterreich tra gli Alieni, sembra una testa che sputa
all’ingiù (Tasmania) e, come tale, è per i Cinesi una sputa-puta decapitata.
La decapitazione, decapitatio, cioè de-caput, è in inglese de-cap-hut.
L’idea ossessiva della decapitazione, che fu per lunghi secoli praticata dagli Indo-Cinesi, rimase
impressa nell’avverbio inglese di moto da luogo from e nella parola tedesca fromm.
From significa fire-omo () oppure afèresi (from=de) dell’OM (HOME)
HEAD-ACHE

HEAD-ASH
OMOS

O
HADE ACE
?
μος
°
?
μός
°
FADE
O
O
M
O

Piombino
MAHOMA
MAHOMA
è Mater et Homo Foemina
From è da riferirsi anche alla rotta schiavistica rommor cioè RomaamoR.
I Cinesi ed i loro “amici kazaki” (popoli cacciatori) effettuavano il viaggio ad ovest per prendere gli
schiavi partendo dall’Amoor (le due OO rappresentano la Cina, così pure la e la M, mentre la A
è il simbolo della Piramide e degli alifes o -life) e quindi effettuavano il viaggio di ritorno
all’Amoor (Amor  Roma/ Roma  Amor)19.
La parola Romor significa Romitaggio in OM, ROMA o RUMA.
Il romitaggio significava per il romita essere ἔρημος cioè eρυθρός-μῦς nel Ruminalis, cioè essere
ruminato, rummato o T[r]umbado dal T[r]umbero (rumare).
19
La Cina Amoor è al centro del libro “Voyage down the Amoor” di Perry McDonough Collins, London, 1860.
Il significato del nome del fiume Amur è concettualmente lo stesso del nome del fiume Giallo, quello cioè di fiume di
schiavi fair-haired verso il Mur (morte, muerte, mururoa etc.) o Manchur (hu-man-chinese-ur).
Altri nomi erano Tamur, Khara-Muren, Sahaliyan Ula, Hēilóng Jiāng
Mururoa era il nome delle Piramidi dell’Olocausto Cinese.
Sotto la Cina, l’Australia è, nella cartografia crittata, il D caput, in inglese il D cape, in greco il 
KAPA (κάρα) κύων (il polo principale delle Piramidi del Sol Levante).
Il continente australe era uno dei capi del Deutsch Volk (Populus Dei) e, come tale, faceva parte
della grande Gotland o grande Jutland, vale a dire della Terra Guttarum o Planta Murum (Muro
del Pianto).
Leggendo caput al contrario si ha “tu pac”20 cioè “you packed” Deutsch e, rettificando, “two
packed”, espressione che significa “you in two” e “you in the tube”, cioè:
1) σύ πακτos ἐν ταῦ
Essere ἐν ταῦ significava essere in tavola (en tabula) per finire ἔνδον ὀδόντες o ἔνδον ἐντός, vale
a dire in ente o nel ten-ente X (ὀδούς è ὠδίς, Odissea e Iliade, guerra ìmpari di Odino contro Troia:
πόλεμος ὠδῖνος od Ontologia del Niente)
SY
Il pronome personale σύ nacque appositamente per rivolgersi alla vittima del Serpente Sy (Sade)
nel πάκτων (πάκτωνος), strumento crittografato nella lettera ταῦ equivalente al cinese tao, entrambi
simboli della Svastica della Devastazione (dev-, devil).
Il termine greco per pacco deriva dal verbo πακτόω, che possiede la valenza semantica di
impacchettare ma soprattutto di pattumare.
Il pattume era il prodotto della κλείω-εἰρήνη (καίω ) applicata alle vittime, cantate nel ciclo
epico greco dai citaredi come sirene, foeminae clitores (Κλειώ), essendo famose (inclite) per
l’ammaliante κλαίω (clamor o clavis amoris).
Il verbo κλείω corrisponde al verbo latino clueo, da cui derivano le parole inglesi glue e clue,
sinonimi di garbage (garage-bag-bug) e litter (lighter product), nonché dello spagnolo basura, che
significa “abajo combusto” (abajo-abrasado), dall’arabo bassora, termine composto da bas-ur.
Bassora significava Sion o Barbas dei Bèrberi per la Sura o Syria, per il Burò o Bureau, ma
significava anche Abuja Negra della Nigeria.
Anche questa era la baja entre las barbas de las abejas (abujas), cosniderate semplice basura
nell’Africa o grande Nigeria.
L’ape era l’inclito clito nell’enclave (in clave, ἐν κλείς), la monaca in clausura (enclosure) o la
mona clausurada por el Demonio.
20
Vedi la storia del sovrano Inca Tupac Amaru.
Il Demonio (Dimona) era il Dio Unico che perseguitava mona (monja) e mono (monje), entrambi
shame monkeys, cioè μόνος καὶ μόνη ἐν κλείς, entrambi shame donkeys, cioè doni danesi alla κλείς
danubiana per le Nuptiae della Nubia.
Il mon-don era il mondo o monte di Dànai o danari mondi (nubili, puri) per il don-mon, domus del
Demonio (Montòn, Montone, Montuhotep o Menthuotep).
2) tu in talione pactus
il verbo taliare ed il vocabolo talio, talionis, prima di assumere il significato di tagliare e togliere
(verbo latino tollere), aveva il significato viteliare o vitiare cioè tormentare con gli ἐπί-τέλη di w卍-Elio
(Cupido) la ϑηλή fino alla τελεία o ἐντελέχεια (Nirvana).
L’ἐπί-τέλος era il chiodo w-卍 ἥλιος di ἥλιος e serviva per l’ἐπιστύλιον (epì-stilletto o epi-stello).
Questo era il significato primigenio del nome Italia, prima della nascita di Roma, accostabile al
significato del termine cinese Thay.
Pacco era nel latino arcaico pacuvius e nel latino barbarico paccus ed era inscindibilmente legato a
spago e spacco.
Il pactus era il foedus del foetidus fetus, la cui sacralità era gelosamente custodita dai Flamines
Fetiales.
3) you packed amongst the aus-stralies
cioè in the lightening house or in the tube21.
21
Tu=two=ταῦ
Aussies è contrazione di australies.
Il nome Australia è composto da Aus e Streel: <<From Middle English *strel, stral, from Old English strǣl (“arrow,
shaft, dart, missile”), from Proto-Germanic *strēlaz, *strēlō (“arrow, ray, beam”), from Proto-Indo-European *strēlā(“arrow, beam”). Cognate with West Frisian striel (“arrow, dart, shaft”), Dutch straal (“radius, ray, beam, stream”),
German Strahl (“beam, ray, spurt”), Swedish stråle (“beam, ray”), Icelandic strjál (“arrow”), Lithuanian strėlė (“arrow,
dart, jib”), Russian стрела (strela, “arrow, dart”)>>. www.etymonline.com
Il prefisso Aus deriva dal greco Αὐσονία, nome antico dell’Ἰταλία (famosa è la Loggia Ausonia agli albori del processo
di unificazione nazionale).
La sillaba au è il simbolo del Sole od Oro (AV, levante/ponente), così come la lettera sigma, simbolo della rotazione
solare e dei suoi raggi (Ra).
Ma Ausonia era in realtà, nel linguaggio crittato massonico, la Cina e l’Impero del Sol Levante, il Grande Oriente, dove
Vitalia, Vitula andava schiava dell’Invictus Elius, cioè I-tay, prima del crollo della Civiltà delle Piramidi (Elius Victus).
Gli Itali d’Europa gli I-Tay erano portati Al-Tay (Talio, Talus o Tollus) di Tallin attraverso le regioni altaiche.
Tallin significa In-T-hall (nella camera del tau tutti gli Itali e tutti gli Italiani, estensi in ex-ten-sio (èstoni in estonia).
La croce del Tau o del Tao in Tollo (T-olla) rendeva la vittima satolla (tholos) e G-allos o G-alius, cioè alienato (folle
alieno o furiosus) per effetto delle G-ἅλες, (Galles di Calais o Cala Aisha).
A parte questo, il Sol era il nome della peggiore morte che uno schiavo potesse incontrare in Cina ma più in generale
nei vari plessi piramidali del Pianeta.
AVG significava possibilità di aumentare e diminuire il calore prodotto dalle ἅλες (onde) sul κελωρ.
Il verbo latino augeo deriva dalla radice AV e dalla lettera G, che simboleggiava il punto dell’auge o dell’augustum
(acme o Cuma).
All’augustum seguiva il gustus, cioè the gush o juice-shell, con il lumen o umens e il limen o imen (Ὑμήν): la virgo era
volta in πύργος e purga (nella toponomastica Barca, Burgos etc., luoghi dove era praticata frequentemente la
purificatio).
In parole povere la vittima “era rosolata” a fuoco lento in casseruola (cazzuola massonica) o in insula (insulatio).
Nel pack la vittima era awe-some, a-vis σῶμα, cioè corpo in balìa delle waves.
Infatti le sigle a-w-s o aus, corrispondenti al francese eau, significano pe-lacus (pèlagus), acua
acum per gli aceres (Achei Sorgivi o Argivi della Sorgente).
La condizione di atrox immobilitas gli anglosassoni la ricordano nei vocaboli awe, awe-some,
awe-full, foul, filty, fool, fowl (in italiano follia o pazzia, in spagnolo locura).
Prima però della desolatio venivano le ànsulae, e le càsulae (cisoria).
Spesso la morte era una “mors insula” o “in sol” cioè nel mezzo del cerchio degli astanti, che circondavano parenti ed
amici della vittima durante l’esecuzione, in attesa di essere a loro volta giustiziati.
Comunque la mors insula era propriamente la morte per “rosolamento” con i morsetti.
La vittima era the morsel morsa dal cavallo e tenuta con i morsetti cioè le briglie o le cinghie, ma i morsetti erano
anche i piccoli morsi sadici che precedevano i morsi veri e propri (bite, a little bit)
Aztec calendar stone in National Museum of Anthropology, Mexico City.
L’Osterreich era l’Ostia, l’Alba Ostia (Aosta) accerchiata e senza scampo, catturata (hostes, host,
ostage) è messa Recta nel Circulum (Hospitium Hospitis, Ostal, Hotel, Osterìa od Ostara).
In tale situazione l’Ostia era una Hen pronta ad essere arrostita per diventare Henos (nella
letteratura ebraica Enoch).
La vittima britanna (Brit) era recta (Right) come una riga nel foglio di quaderno III (SheetMashid), prima di essere bruciata (the Brightness o Focus del Nexus).
La Riga o Alinea (Alì-neà) era una Riga Extensa cioè Estense o Estone in X Tension.
Per gli ebrei era il B’nai Brit, per i Romani il Brutus cioè il B-ritus o Burinus Ritus, per i
musulmani il Buraq Ritus, cioè The Burning Rite.
III THIRD REICH
Orizzontale
Verticale
X III
REICHSTAG
dritte 2
SEI
recht
1
BUNDESTAG
BUNDESRAT
SEX
EX
2
QUINQUEM
PENTE
3
HOSPES
KEY
arms
ἅρμα
Emblema Gesuita
Nel primo esempio dello schema la vittima è stretched (straight reached) and ready in the tube,
che era:
-
the Street
-
the Reeve
-
the River
-
the Reactor22
22
The Tube era:
The Street oppure The Avenue, che era l’Avis Avena (f) o l’Avis Avenus (m) “in venere” cioè “in love”: you to be
in love, you [in the] tube of love (Y-tubus o X-ἵππος tubus perchè è  +  + O + S).
Straight cioè extra rays high temperature by which is reached the ace (the ash è la brace, the ace è la pece, la pace o
la brace-nera).
- The Reeve oppure The Channel (The China Khan and The African El).
- The River oppure The Torrent, che in latino era il Flumen Torrens: the Electromagnetic Fire Stream o ELF.
In svedese il correlativo crittogramma è Elvstrom, parola che significa Elvetii Elfi in στρῶμα o in στόμα
ρεῦμαατος,: gli elfi erano bambini e adolescenti norreni, ljósálfar e døkkálfar o alfa-lifes, prelevati e portati to the
Dock of the Lyon-Dog (Dogali).
Era questi Joshua, il Jocosus Sus, the God-Os-Hen (the Goddesses, las Gozosas), the God Oscene (Josephus VA).
In ebraico egli è Gos-Hen di Shena e Shennit (Shina o Sina) e nei suoi confronti le vittime provano angoscia per la
prospettiva dell’ANKH.
L’angoscia è the anguish, l’anguis, l’anguilla, cioè la Serpe Elettromagnetica (Ele Tre Waves o Ελλάς) di AnàGhiza e la Serpe medesima personificata nel Faraone.
Ana, ἀνὰ-coxa è in angoscia in katanh, kata anga, in K-langa o K-langue languente (anguish).
L’angoscia o, in spagnolo, el congojo è provata per la prospettiva del c-ongo-ojo: <<Joshua, you are in the tree>>.
The Joshua Tree è il ταῦ ῥέω (Casal Thaulero).
Jos[hua] o Jus[hua] è il jew-rapted, il juratus jus deus, jeova (jesus o jeese ova), Egeus cioè E-Zeus o E-Deus della
γῆ con il suo Zoo.
Il Jew-rat, il ju[s]ratus, è preda di Gator (Gath o Goliath), l’uomo del rating of the the rats che sono the rays-theon
for the amusing rape (Gator The Raptor).
-
-
Essi sono i ra-dia-les o ra-dia-li.
Nell’antica Roma il Flamen Dialis, Fetialis, Arvalis ed il loro capo Pontifex Maximus, Rex Sacrificus e Sacrificulus,
coadiuvato dai Consules Sacerdos, componenti del Triangolo Piramidion, sono la negazione del Faraone e dei suoi
Ierofanti
I Romani consideravano il Faraone ed i popoli servi capites extranei et porcini, cioè ex Traya (troianei), piur canes
et pro cinici, come desumibile dai toponimi Capestrano e Caporciano, risalenti ad epoca romana, e verosimilmente
attribuiti dai Romani a due centri di una zona samnita o sannita, che era stata per lunghi secoli sotto l’influsso
sunnita (La Sunna o La Suma, Sumer o Σῶμα del Sol Unus cioè The Sun).
Nel mondo mercuriale Rom-Romeno gli Hera della feconda Junio (coniunctio) erano gli oradea.
Nello spagnolo moderno essi sarebbero los raitos, ma la España era l’Africa expandens in Europa da dove i traitors
li trahebant nel continente nero per la tragedia (correlato è il vocabolo spagnolo espanto).
All’epoca l’expansio riguardava, tuttavia, non solo l’Africa ma anche le due Cine, la Cina Barriga e l’Indocina, cioè
la seconda Cina, quella peruana, o Cina Indukush (πλάτος πλατύνων e platanal).
Indukush topograficamente significa Indu Q ash o Inqash (la Q è il Golfo del Messico e Indukush, letto come KIndu-Cash è The Woman Kind), mentre etimologicamente significa ἔνδον κύστιον o κύστις cioè nel guscio o nella
cascia (ἐχῖνος).
Siccome l’expansio era già cosa fatta, si trattava di un’espansione-contrazione, ex-pando et cum traho (respirare
aerem cioè res pirare aeres passim) per il pandere passum (Pan Sus), cioè per la Passio dei Jesus.
I Jesus erano the jeese o the cheese, the pets o τα πέταλα, i cedri o limoni del fertile limo.
La rapa leporis era la lepre fatta lepra o lebbra (grippato e crepata), the rabbit raped dal crab o key-rab.
Lepus, leporis significa LUX pira della lepre e luper o lupus prĕhensĭo.
Le lepri o lepores erano le pre-eli-bate o pre-illibate.
La cosa era ricordata dai Romani nelle Feriae Lupercaliae, ma il lupus in fabula non era un lupo bensì un porcospino
(porcus della spina e dell’aculeus), predatore del lu-puer (lupus) e della lu-puera (lupa).
Il porcospino era il verris, the wild boar, simbolo della Legio X Fretensis che combattè contra i Verres Iudaei,
considerata dai Romani sues (scrofae, troiae), in quanto erano stati sues domestici, cioè domini dei veri sues che
erano i suaves suebii o svevi (in spagnolo suisos), vittime eterne dei suovetaurilia.
The Reactor oppure the Rotor, il ρέω-ὀκτώ, in ebraico il Peot, in latino Petus.
Suonava the lard-rock durante una festival che terminava con the rockets launch, che erano i razzi dei razzisti della
Air-Race, O-race, O-range od Horatii.
Era un congegno, un accrocco o acrocoro ἄκρος χῶρος per uccidere barbaramente κόρος e κόρη, una ruota-occhio
munita di occhi e rocchetti cioè rapporti di velocità.
Serviva per il crack o crock del κόκκος-χήν (cock) e della κικκος-χήν (cicken).
Nella crittografia botanica la macchina è conosciuta come Crocus Sativus, lo zafferano giallo, che simboleggia la
razza bianca; nella toponomastica è dissimulata nei nomi Krakus, Krak (Krakus di Cracovia, Krak des Chevaliers
etc.).
OXO
Nell’antica Roma era conosciuta come Gallus perché riservata ai Galli (Gauls) delle Gallie (Gallus Gallorum).
Le Galliae erano le varie regioni europee abitate dalle varie popolazioni anglo-tedesche, che pur portando diversi
etnonimi, appartenevano al popolo di Dio, stanziato in Deutschland o Gotland.
Tutti quanti i popoli galli erano, per usare un nome onnicomprensivo, Romani per la questione dello schiavismo
isiaco/ islamico e della carbonizzazione (Galli-Russi-Neri).
In realtà il vero e proprio Krakus o Chacra era la macchina in funzione nell’antico Egitto e nell’antica Cina, ideata
e dedicata al καχρυ, καχρυs o καγχρυs per la passio extrema o the fanny pussy, cioè il φαίνειν πάθος.
La scansione delle stazioni o stadi della passio, nel senso di follia, locura, fool, folie, è delineata verbi κακυνω,
καγχαζω e καγχαλαω, con il lessico correlativo, derivante dalla radice kak-.
XrOXO
OCCHIO
OJO
EYE

La macchina era The TurboFan (vedi i vocaboli originanti dalla radice e dall'aggiunta della , ad esempio
frantoio o frantic) ed è ricordata nella toponomastica italiana dai toponimi Fano o Fagnano.
La sigla dei questo tipo di crocefissione era INRI che, a parte il notorio significato di Iesus
Nazarenus Rex Iudaeorum, significa essere IN RItus, essere nel Rito.
Il Rito Irish era The Masonic Rite for the Gauls in the Wall (Walshes o Wales), The Scottish
Hens (sgozzate, scottate, cioè pitte, e cotte)23.
La formula latina del Rito era ENS, che sta per ENglish-Scottish, significa Est Nigrus Ens cioè
l’ente, l’essere umano “sum” per Sumer.
ENS deriva da ENOS (Ενώς il biblico Enoch), crittogramma che nella lingua latina diventò Noster
Salvator, cioè Ens, ente, essere necessario alla nostra Salus (ens salutis): Οίνωτρος (του Σηθ, του
Αδαμ, του Θεου), in latino Oenotrius.
L’Oenotrius24 era l’ovinus, la parva oves o agnus, per vendemmiare il vino della salute e per il rito
dell’Ocre (χήν) in Otre; era l’altro (in spagnolo otro), l’alter per il che si concludeva con l’atrox
atrum (Gal-ter, Gael in Troia).
La salus era la Sala della Lux (ἡ ἁλς, ἁλός), del luo e del solvo (della liberazione vitalistica e del
dissolvimento).
La terra del Niger, Nigeria, Nigerland o [n]I[ge]reland, dove, al termine della schiavitù si
diventava Ens (Nihil, Nihilo o Nilo), era raggiunta attraverso l’infinito ire (eo, is, ivi, itum, ire).
Fagnanus significa “focus agnus seu focus magnus et magneticus” il focus dell’επιφάνεια ἱερά, ϑεοϕάνεια o
ϑεοϕανία con la Σήψ ἄκρα.
Nel calendario cristiano la Feria è celebrata come Festa della Befana (Epifania), nelle Gallie Gallesi come Sperm
Whales, cioè Capodoglio, crittogarmma di Capitolium.
Per i m[j]us o musulim-jews Capitolium significa capitolo e capitolazione del Caput dell’[Im]mundus Mus che va
verso il Mius ossia verso il Meus Cattus (ὁ τόπος) per rimanere captus (captivus).
Il Topo era The Jellow Moon, deportata dal Mundium Langobardorum nell’Immensa Cuba e destinata a perdere
Mens, Mons e Muns (Münster o Mönster, monstrum, monstrāre).
Per i muslim-jews Capitolium significa soprattutto provvidenziale capitolazione del breve Capitolo romano, durante
il quale l’Islam dell’Egira Mediterranea risultò devastato.
Anche la balena con i suoi fanoni è una metafora della feria fastosa.
23
Ritus significa re-itus, iter ricorso o reiteratio, da re-eo o ῥέω.
The Irish Rite era il Ritus Ireland, cioè il Ritus ire al [s]ire, prigionieri condotti dei Siri (popoli usurai e servi del Sire,
del $re, il Serpens Rex).
Costoro procedevano ad irretire (Retiarii della Retia) e a tirare i tirones per il tirocinium, The M-honey.
Venivano tirati fino a Tiro o Tyrsis (τύρσις), la terra del Trio, Troia, la Terra dell’Ira[n] e del Tyran, the Ireland, la
Terra dell’Irish o He-Ros-End cioè della “Fine Rossa” (vedi a tal riguardo Ur, Ural, Hiroshima etc.).
Era così denominata per il massivo impiego dell’ἔρως ἔνδον o ἐντός, dell’amore dentro o rododendro.
Il rododendro era ἡ ὠδίς a causa degli οἱ ὀδόντες, ma preliminarmente, prima dell’Odissea degli ὀδόντες e dell’Iliade
nell’ileo (δενδρῖτις e δένδρον), era ὠδίς τοῖς ὀδοῦσι(ν) cioè rottura dei denti.
Dopo il N-uter, mediante il rito ambrosiano, si otteneva la Neutrite, il Nitterato o Nectar necessario per nutrire le nutrie
o the nurses, cioè le ninfe (Thee Nursery).
Dato che End significa estremità così come Hand, ma estremità di una Catena così come And, the Land era una Chain
di Extra Nuclear Domes (Ὠαρίων, Ovario), the Dominion for the Common Wheat, formato dalle terre sconfinate del
Tau-Ra-N o Torah, ognuna delle quali era governata da un Sire o $-Ra, cioè un Serpente Fa-Ra-O, da una $-Fara e da
una Sora (Soror, cioè Sorella del Sole, σύν Ὠρίων od Ὠαρίων).
Nella toponomastica italiana spesso ricorrono i nomi Fara e Sora o similari.
24
La prassi del sacrificio delle Och[r]e era talmente diffuso nell’Italia pre-romana che le valse il nome di Enotria.
L’ire (l’andare) dell’Eire cioè dell’Eesti (Nation χήν γένος) era The Gyre, l’Egira o il γῦρος
verso il C-Irene (Sirena) e la Vespasia, la terra della Passio delle Oves (γ-έρων delle οἶες)
“punte” dalle vespe (wisps wiped out by the wasps).
Era descritto dalle sigle ENRI o INRI, England ire per Reatem in Iran, in Tyran e India  Cina, ed
ESP, ire per Spaniam ad Expansionem Moses (Vespasia).
In Ispagna si consumavano The Ireland o Irene Rite (I.N.R.I.) coincidente con The England Rite
(E.N.R.I.), nonché The Scottish Rite (S.COR) (il suffisso -ish sta per Isha o Aisha)25.
Il percorso schiavistico suddetto, la Ruta del Bey o Bey Ruth, era Scotia-Spania-Scotia (EscociaEspaña-Escocia), cioè partiva dall’Espansione (Eu-Spelt) verso la S-coxa, la famigerata cassapanca
o cash-pain (coxa-pan-anca).
Dal punto di vista mappale La Coxa era da un lato la coscia con il Fallo di Giza (Falluja), dall’altro
la coscia con il Palo Incas (incastro o encastro), il Palo Alto California e, nell’estremo Oriente, la
coscia dell’India con il Fallo di Giza fino alla Pansa Cinese (Bar-Rigo).
La Pansa cinese era Palaus26, cioè Palo House, priva del proprio Palo (Fallo), cioè della φιλία per
l’ἄλλος, privilegio degli Africani e per questo motivo “rifornita” dal Caput Mundi.
La Pansa, cioè la P-ansa era la Panca, dato che l’ansa è morfologicamente una C.
Pansa significa Pan-Sinai, sinismo, sinaismo o sionismo dell’Anser Anseatico (Anser Union o
Hansa) in A-rhein o Au-stralia, cioè bloccato in the House Strali or Lightening House (PhalloPhalò).
La prospettiva della coscia-anca, Cosca, cioè del pain derivante dall’applicazione dell’ankh (thigt)
alla coccia (the coach), alla coscia (leg) e all’ano (can o khan), gettava gli angeli, gli angli-scozzesi
25
Il rito era irridere e irradiare, to ride the tiger, the hasty rite, ma non nel senso di rapid procedure bensì nel senso di
fasten rite (φάος θεός) in the foss (φώς) o in the gaster (gas o casa star).
Nel rito della Massoneria Irlandese, the Irish o INRI Rite, la vengeance è irrituale, in latino inrite, quando è fast,
fastuous e hasty, poichè occorre agire compass, in maniera compassata, e dome, coperta, per dominare, to dominate, la
tigre, the tiger, sull’intero globo terrestre, the kippah.
Così operando è possible raggiungere The Dominion for the Common Wealth of the W. Heat.
The compass significa companions and assassins.
A Rocca di Mezzo l’INRI Rito è cifrato come RIRI (località RI.RI).
26
Repubblica di Palau
Lu Palau Gallurese era Lu Palatium o Lu Palatus (il palato della lupa alata) con all’interno Lu Palatinus o Lu Paladino:
the Pale-Ala-Din, il candido Aladino in φιάλη δύναμις: Aladin era l’Alfa-life, Alif o Alef.
Gli imitatori del Palazzo di Eliopoli, come i Galluresi e gli altri popoli primitivi, usavano la brace ed il braciere, in
greco πύραυνος (Brașov, Brescia).
della Cosecha (Crops di Keops), nell’angoscia e nel panico (anguish), rafforzato dall’idea del
coquere celere, che era non un coquere veloce, bensì un coquere lento con il calore delle chele
angle-sex.
Nella crittografia spagnola el congojo è el cocer caliente, cioè cocer con lente (linter, lanterna,
lambda) e, in particolare, cocer el chico, la chica y el ojo, in quella inglese to cook the cock, the
cock-hook (cuckoo) and the buttock, the eye between the buttocks (the hot dog o el perro caliente,
el feo ma-caco o chango).
La legatura e la cottura riguardava contemporaneamente la testa, la coccia e la coscia, nel senso di
cocca femminile e di cock maschile, così chiamati perché venivano sottoposti, legati, alla Scossa
della Scocca di Cupido (Scotia).
La coscia-anca (nella simbologia esoterica akasha o acacia) era The Angle of the Angel, l’an-key,
l’-κέλης-ὅλος dell’ἄγγελος (arcangelo o angelo in arca)27, cioè l’γωνία nel γῦρος, il giro
infernale, indotta dal γυρις, guru o, in latino, augur.
The Angle of The Angels
North Umbria England
skull & crossbones
calais
bascula
vascula
riedo
Umbo in Ambone
Volsci
volvere
卐 卍
Umbria
Gurus
Kuran
Cura
Obscuri
O[b]sc[ur]i
C-UR?
Quirites
reates o teates tetrae
aquilae piscatores
Curetes
Guriteς
oscula
schiavi
Questi era una figura analoga al Κύριος, al Curator28, al Kuran Qasim (nella toponomastica
africana la procedura sadica è l’Angola, nome dato dai portoghesi alla nazione negra).
 =  =  (Ἀγχίσης, mitico progenitore di Roma ovvero dell’anti-Roma dei Ῥωμαῖοι di Giza, per
l’appunto, di Ἀγχίσης).
28
La gens Curiatia era una gens di curati dai Coranici dell’Islam, così come la gens Horatia era una gens di urati,
bruciati, nell’Egitto di Horo.
Nella Croazia musulmana il Curatore era detto Quarnero o Kvarner, squartatore e uomo dell’Olocausto o Negriero
degli Agnelli (το αρνιον in Q-arnia-nekr-eros).
27
La vittima  della γωνία era il γῡρίτης, il Quiritis Romanus, pro-vocatus apud populum Cordis
(provocatio ad populum) per il ritus.
L’adunanza di tutto il popolo, chiamato ad assistere all’esecuzione degli ἀγένειοι (γενεά), era
definita πανήγυρις, parola composta da παν (tutto) e ἄγυρις (riunione, assemblea in ἀγορά)29.
Τὸ γόνυ, γόνατος era, a parte l’inginocchiamento o inchinamento preliminare, il γυνή-occhio
(ginocchio)30 o sinus, umbo (umbonis), ὀμφαλός in ambone (altare 1+2)31.
Il sinismo o sinaismo era il sionismo o davidismo (sinus, signum, siccus nl-umen).
In Israele è detto Chassid, Charedi o Haredi, vale a dire cacciatore della lepre (hare) da mettere in cassa nell’ara dei
sacrifici (ara aedium).
29
L’agorà greca, come si può evincere dallo stesso nome, nasce come luogo “ἐν νεκύων” o “ἐν νηῶν ἀγύρει” il νηῶν
βρυόν o navium muscus.
La macabre cerimonia nella religione cristiana ha assunto il significato di elogio della vita dei Santi Martiri.
<<Panegyricum est licentiosum et lasciviosum genus dicendi in laudibus regum, in cuius compositione homines multis
mendaciis adulantur. Quod malum a Graecis exortum est, quorum levitas instructa dicendi facultate et copia incredibili
multas mendaciorum nebulas suscitavit>> Isidoro di Siviglia (Etymologiarum [Originum] 6,8,7).
30
Dal vocabolo greco γόνυ, γόνατος, derivano i termini inglesi “knee” e “gone”.
Era talmente temuto e famoso dai Normanni da essere fissato nel nome Conan.
I Conan erano al tempo stesso i componenti del Clan di Calais uniti dalla κλείς: essi erano cum-nati, cioè cognati o
Adgnati.
Il γόνυ, γόνατος atterriva le potenziali vittime per il fatto dell’inutilità di ogni conato di liberarsi e per i conati cioè la
nausea.
31
Tumba.
The Angle of The Angels
umbo
sinus
England
r
Duo
DYO
Deus
Zeus
Zion
TH-N-SION
Air-man
Her-man
Sher o Sir
eNe r G
Eire-man
PIRAMIDE
Loos-e for the Lose
ἐνέργεια
SOL
EN-G-L
Hand - End
I Dioscuri sono i 2 5 della Svastica oraria e i
22 della Svastica antioraria oppure i 4 7 della
S = 28 x 2 = 56 = 11.
卍卐
to hand for
the end
Martello di
Thor
Casa Torre
Piramide
Διὸς
κοῦροι
Duo
t wine
πεντα
d
Castor
Pollux
Castores
Polluces
Κάστωρ
Πολυδεύκης
Game
Gamala
Nozze
Cana
di
o
di
La vittima era chiamata anche γυνή o janu, foemina porta, foe-mine porthole, perché prendeva il
mas (magis), diventando lentamente Ghiro (γ-έρων) in letargo (vedi tutti i vocaboli derivanti da
γυνή).
Il termine Reach nella crittografia inglese contiene in sé i termini rash, ache, ash, ace e cash, tutti
riferibili a The Cash M-Honey.
Nell’onomastica The Rash equivale ai nomi arabi Rashid e Rashida, ebrei Rachel e Rachele,
derivanti dal greco Ραχηλ, che significava Isra[k]el.
Il nome biblico Rachele deriva da Ρα-κέλη, radio-chela, utilizzata per la Κελτική (vedi a tal
proposito i verbi κέλλω, ὀκέλλω, κέλομαι, κελεύω, la cui radice kel/kal corrisponde alla radice
latina cel/cal di calore, chela e occhio, caelum e scaelus).
Il termine inglese ace equivale nel linguaggio crittato all’italiano brace e di nuovo all’inglese
braise, lo stadio crab dell’olocausto prima del carb[on].
Sia l’italiano brace che l’inglese braise sono riconducibili ad abradere, verbo latino composto da
ab e radere, derivante a sua volta da radium (Ra).
Il radium salis (solis) o radium saliare (solaris) era l’elemento fondamentale della Burning Race:
l’aguzzino Raìs o Rajà, emulo del Pha-ra-O egizio, aumentando (raiding o raising) e diminuendo
(raving) l’intensità del radium otteneva the ravage (rave and age o rage) nel corso del Bracelet:
“the burning race upon the lettuce”.
The bracelet era sia the lettuce (lattuga), metafora della lettiga, sia the bracelets e the brackets
(brackalets of the jacket), necessari ad ottenere the bleak (fase leak o blue), the break (fase brace o
rossa) e the black (fase nera).
La rappresentazione del Ghiro è contenuta nel 23° piatto di Ernst Haeckel della collezione
''Kunstformen der Natur'' (1899).
La vittima dissimulata negli elementi botanici è definita Bryozoa, parola composta da βρυόν (the
moss) e ζῶον (the zoo).
Si nota il viso della vittima con gli occhi rossi spalancati, la bocca aperta senza denti, il cuore, la
fiammella e gli organi genitali.
In basso si nota il corpo della vittima con i piedi e le gambe “in frantic movement” per
l’azzannamento32 della zona pubica (latino pupa/pupus anche in relazione al poppare).
La vittima di siffatta procedura di morte è rappresentata nei grembiuli massonici.
32
Azzannare significa mordere ma, nel contesto specifico, è cannibalizzare in the can or in the tube.
Mordere deriva dal latino mors, mortis.
Il mortus era ὁ ἀνήρ μὴ-ὀρθός, cioè non ortogonale, non in piedi, ma è anche il μὴ-oriens, che non si rialza
Morto è colui che non rivede nascere Oro dopo aver chiuso gli occhi.
Ma il concetto di morto nasce specificamente in riferimento al moro o moreno, che era il m[orto]orzo, cioè il cereale o
grano tostato (tosted corn-flakes), il grano turco o saraceno, the white heat o the w-heat.
Morto nel senso di uomo nero o uomo della morte è anche il moro, moresco o moreno poiché “moriva” la vittima reno.
L’effetto del mordere letale è il morso ossia il μὴ-ὀρθός.
Nel mondo Sion i morsi letali, a parte quelli delle armi e dei denti, erano i Morsetti di Elektra.
La vittima con la museruola o mordacchia veniva mordicchiata lentamente nel sector septem (7 x 4) fino alla sepsi ed
alla sectatio.
Septh e Sethis erano le figure sacerdotali che provvedevano a sectare, siccāre, rendere siccus e septicus.
La muerte debida al morder era la morde dura, la muerte dura abrazadera.
The victim was the lamb cramped in the pipe-clamp by the morsels (morsel nel senso di to bit e di to bite): she was the
coronel (colonnello) settled (crocifisso) in the seat or colonyzed in the colon or in the column (Koln) with the axes (i
chiodi) in the assess (asole).
Una città famosa nella storia per la questione del morso è Zama in Africa, eponima di Zama Regia Egizia, divenuta
Colonia Aelia Hadriana Augusta Zama Regia in seguito alla vendetta peltuina o belluina.
In arabo Zama Regia era Djama, cifratura di Madhi, che significa madia e mattanza (Comoedia degli Edones, Ἠδωνοί,
cioè gli Edomiti o Sodomiti dell’Eden Africano, che erano Comites Berardi cioè commensali, cum edens, dei banchetti
conviviali durante i quali si sbranavano avidamente Bernardi e Bernardini portati schiavi da Berna-Europa).
Meno nota di Zama è la città di Mors o Moers in Germania: il toponimo ricorda la deportazione mohair o moher, moor
o marocca (il vocabolo latino Mors è in greco Θάνατος che significansiondell’anas, anatis).
Ancor meno nota di Zama è Avezzano in Abruzzo, che sarebbe Ave-zama, cioè zona dell’azzannamento degli aves
(oves) popolata dai cuculliones o cuculiones (Cucullo o Cocullo).
L’azzannamento era la poena cullei mallei.
I Romani la inflissero per lungo tempo ai Marsi e, più in generale, ai Samnites, che avevano dominato l’Italia centromeridionale prima della nascita di Roma.
I Marsi non paghi dell’umiliazione derivante dalla dominazione romana cercarono di tessere una trama sovversiva che
si concluse in misero modo con la disfatta del Bellum Sociale.
Nel primo grembiule di George Washington il volto della vittima coincide con il volto del sadico
aguzzino, da immaginare incumbens33 sulla vittima bloccata in cubus (cupa o cucullio).
33
Incumbo, incumbis, incubui, incumbĕre.
Ernst Haeckel plate n. 23 – Bryozoa
Mt. Nebo Loggia n. 91 di Shepherdstown – Grembiule di Lafayette e Washingbton