Leggi un estratto

Transcript

Leggi un estratto
Phill Williams
NONNI OGGI
Un ruolo riscoperto e rinnovato
ARMANDO
EDITORE
Sommario
Ringraziamenti
7
Introduzione
9
Capitolo 1: Piccoli inizi e grandi momenti
11
Capitolo 2: I nonni stanno cambiando
17
Capitolo 3: I nonni: una preziosa presenza da apprezzare
22
Capitolo 4: La grande notizia
27
Capitolo 5: Nuovi rapporti familiari
33
Capitolo 6: Pochi, ma saggi consigli
39
Capitolo 7: Come e quando prendersi cura dei nipoti
44
Capitolo 8: Attenti a doni e premi in denaro
52
Capitolo 9: Quando i nipoti vengono a stare con i nonni
60
Capitolo 10: Quali norme comportamentali stabilire
con i propri nipoti
67
Capitolo 11: Come, quando e dove giocare con i propri nipoti
73
Capitolo 12: Seguire con attenzione la loro crescita
79
Capitolo 13: Come farli progredire nel modo di parlare,
di leggere e di scrivere
85
Capitolo 14: Quando e come far loro dei regali
92
Capitolo 15: Se si vive lontani dai propri nipoti
97
Capitolo 16: Come trascorrere le vacanze con i propri nipoti
103
Capitolo 17: Essere nonni quando le famiglie si sgretolano
109
Capitolo 18: I diritti dei nonni
117
Capitolo 19: Bisnonni e bisnipoti
121
Appendice: Sguardo d’insieme
123
Introduzione
«Sono nonni una signora e un signore che non hanno dei propri
figli piccoli, ma ai quali piace stare con quelli di altri».
Quanti sono i nonni in circolazione? Probabilmente più di quanto generalmente si ritiene; più di 13 milioni nel 2005. Più di tre quarti di noi
diventiamo nonni ad un certo punto della nostra vita, e questo significa
che la maggior parte di noi dovrà imparare un nuovo tipo di rapporto,
un rapporto con dei nipoti. «Imparare?», sento chiedere da qualcuno di
voi. Davvero non dobbiamo imparare ad essere nonni? Noi, si ritiene,
abbiamo allevato dei figli, ci siamo già trovati in questa situazione. Non
si possono dare consigli a chi ha molta più esperienza rispetto a tutti gli
altri.
Bene, questa opinione spiega perché vi siano così pochi libri sulla
condizione di nonni. Cercate negli scaffali della vostra libreria locale
e troverete probabilmente un buon assortimento di libri su come allevare i figli, ma sarete fortunati se troverete più di uno o due libri sulla
condizione di nonni. Cercate di pescare in internet, e troverete pochi
libri specializzati, per lo più americani. Ma, come risulta indicato nel
prossimo capitolo, i nonni stanno cambiando, stanno cambiando gli atteggiamenti verso i nonni, ed il nostro posto di nonni in una società in
continua trasformazione è più importante di quanto generalmente lo sia
stato finora. Un esempio evidente è il numero ampiamente accresciuto
di madri lavoratrici con bambini ancora piccoli, e la maggiore richiesta
di aiuto ai nonni. Ciò trova un ostacolo nello sparpagliamento di gran
lunga maggiore delle famiglie che si sta verificando oggi. Molti nonni
non vivono più “dietro l’angolo”, e non possono essere d’aiuto con i
bambini come era possibile con i loro genitori. Questi ed altri mutamenti significano che è arrivato il momento di riconsiderare quelle tante
9
situazioni che procurano piacere ai nonni, quelle che richiedono una
certa abilità, e di scoprire in che modo i nonni moderni si comportano in
entrambe le situazioni.
Si è avuta notizia di uno o due corsi sulla condizione di nonni, ma
non preoccupatevi: questo libro non cercherà di proporre insegnamenti.
Il suo scopo è, piuttosto, quello di offrire alcune informazioni sui piaceri
dei quali poter godere, e sulle trappole da evitare. Ed esso non contiene verità dogmatiche presentate da qualche esperto, ma per lo più le
opinioni e le esperienze dei veri esperti, cioè di quelle nonne e di quei
nonni moderni che si sono preoccupati di riempire i nostri questionari,
come anche di quelli ai quali ci siamo rivolti in modo informale, e siamo arrivati a interpellarne complessivamente un centinaio. Molti di loro
ci hanno anche scritto le loro esperienze e ne hanno discusso con noi.
Sappiate che abbiamo intervistato anche circa 50 nipoti, i quali ci hanno
scritto e parlato delle loro esperienze con i loro nonni. Così, il libro contiene anche una piccola scelta di opinioni espresse, per così dire, dagli
stessi “consumatori”.
Un libro è destinato ad essere basato, in qualche misura, sulla vita
dell’autore, e questo libro non fa eccezione. Come padre di tre figli, e
nonno di sette nipoti, quattro dei quali vivono oltreoceano, ho fatto riferimento anche alle mie esperienze di nonno. Alcune di queste esperienze
appaiono come considerazioni personali, mentre altre (forse fortunatamente) saranno riconosciute soltanto dalla mia famiglia.
Quanto al libro, esso è diviso in diversi capitoli, o temi, ma ovviamente non c’è bisogno di leggerli uno dopo l’altro; è possibile immergersi in ciascuno di essi quando se ne senta la necessità. In poche parole,
il rapporto con i vostri nipoti può essere stupendamente felice, ed una
piccola previa considerazione contribuisce ad assicurare che lo sarà. Vi
auguro, allora, una felice condizione di nonni!
10
Capitolo 1
Piccoli inizi e grandi momenti
«Quando il tuo nipotino ti stringe il dito mignolo nel suo piccolo
pugno, ne rimani “accalappiato” per sempre».
La notizia è arrivata
Così, finalmente hai ricevuto quella telefonata. Ti hanno telefonato con la bella notizia, e ormai stai diventando davvero un nonno. Hai
aspettato questo momento – per quanti anni? – e lo hai aspettato discretamente, con così tanta pazienza. Non lo hai fatto capire con qualche allusione, non hai detto quanto siano felici i tuoi amici con il loro nipotino,
non hai espresso apertamente meraviglia per il modo in cui essi vivono
una simile esperienza, né hai avuto da ridire su eventuali loro negligenze
al riguardo.
Ma ora quelle piacevoli immagini di piccoli tesori che ti stanno sempre attorno, che ti chiedono di essere coccolati, o di essere lanciati in
aria e poi ripresi e abbracciati, quelle immagini saranno reali. Quelle
contagiose risate infantili risuoneranno nuovamente nella tua casa. Potrai contemplare con nostalgia quelle liete istantanee dei tuoi propri figli quando erano piccoli, rispolverare quei vecchi giocattoli riposti in
soffitta, riprendere in mano quei vecchi libri che eri solito leggere loro.
Potrai – dovrai – dirlo a tutti i tuoi amici, dare la bella notizia prendendo
con loro un caffè, o forse organizzando una piccola festa. Sì, è proprio
eccitante! Molte, molte congratulazioni!
11
Ripensa!
Ma aspetta un minuto. Fermati un istante: permetti che un breve
sguardo all’altro aspetto getti anche la più piccola delle ombre su questo
tuo quadro così idilliaco. Guarda di nuovo quelle vecchie fotografie.
Quella lieta istantanea del piccolo Jack che gioca sulla spiaggia: non fu
allora che egli fece cadere il suo gelato sulla sabbia, si fece prendere da
quel terribile accesso d’ira, e non poteva o non voleva essere confortato?
Egli rovinò la giornata a tutti: lo ricordi? E quella istantanea della piccola Sophie che, con la mano nella tua mano, era uscita con te per le spese:
non fu quello il giorno in cui tu ti girasti per scoprire che aveva avuto un
bisogno naturale proprio al centro di uno dei corridoi del supermarket?
Ripensa al tuo imbarazzo di fronte alle occhiatacce di quegli schifiltosi
commessi accorsi per pulire!
Sì, avere di nuovo dei bambini piccoli nella famiglia non significa
avere di nuovo tutta quella dolcezza e luce. Ma, ovviamente, sarà qualcosa di diverso. Essi non saranno i tuoi figli: tu sarai un nonno; i genitori
avranno tutte le responsabilità e tu ne avrai solo il piacere. Dopo tutto,
Jack e Sophie avrebbero potuto trovarsi con i loro nonni, quando si determinarono quelle situazioni.
Alcuni di coloro che stanno per diventare nonni possono essere apprensivi e preoccupati per l’effetto che un nipote può avere sulla loro
vita. Fermati un momento e ricorda i dati statistici citati nell’ Introduzione: più di tre quarti di noi diventiamo nonni ad un certo punto della
nostra vita. Quindi, la maggior parte di noi si è trovata nel punto in cui
tu ti trovi ora. E la maggior parte di noi nonni sente che la presenza di
un nuovo arrivo nella famiglia, i rapporti mutevoli con i nostri figli, tutto
il nuovo insieme d’esperienze che un nipote comporta, tutto questo ha
arricchito in modo incommensurabile la nostra vita.
Quando nasce un nipote, entriamo in un nuovo rapporto con una nuova piccola persona. Questo nuovo rapporto, come tutti i rapporti, avrà i
suoi propri momenti. Quindi, non possiamo aspettarci sempre una meravigliosa, bella fiaba. Ma se siamo disposti a rinfrescare quelle vecchie
qualità da noi esercitate con i nostri figli, la pazienza, l’ingenuità, la tolleranza, ecc., e a migliorarle con tutto l’amore che proviamo, i momenti
difficili saranno molto pochi e rari.
12
Aiuto!
Sì, hanno davvero telefonato: una telefonata così piena di significato, finalmente! Ti senti scuotere da un sussulto di gioia. Tuo figlio sta
cominciando a creare una famiglia, proprio come hai fatto tu tanti anni
fa. Le parole, la risposta così piena d’entusiasmo, ti saltano sulle labbra
prima ancora d’averle pensate.
«Che notizia meravigliosa!»
Cosa hai pensato quando hai ascoltato la notizia? I tuoi pensieri sono
tornati al momento in cui tu hai cominciato a creare una famiglia? Oppure il tuo primo pensiero è stato quello di nonni “rimbambiti” che giocano
con dei felici bebè? Oppure quello di poter trascorrere dei felici Natali
familiari di nuovo con dei bambini? Oppure hai provato nello stesso
tempo una certa preoccupazione, quando hai cominciato a chiederti in
che modo i tuoi figli affrontassero la nuova situazione? I tempi sono
diversi, ormai, ed entrambi i genitori stanno forse conducendo un’impegnativa vita di lavoro. Vorranno entrambi seguire la tendenza moderna,
e tornare il più presto possibile al loro lavoro? Tu ricordi bene le esigenze e le responsabilità legate all’allevamento dei figli, e in che modo esse
hanno riempito la tua vita. In che modo i nuovi genitori saranno capaci
di conciliare queste esigenze e responsabilità con le esigenze del loro
lavoro?
Sia la gioia che un certo timore sono reazioni del tutto naturali. E tu
non saresti umano se non ti chiedessi cosa abbia significato anche per la
tua vita la notizia ricevuta. Ma tu sei una persona generosa, e ti escono
spontaneamente le parole:
«Oh, ti aiuteremo, lo faremo certamente!»
Riflettiamo sulla tua offerta d’aiuto. Aiuto prendendoti cura del
bebè? Aiuto nella famiglia? Aiuto finanziario? Aiuto… Cosa hai voluto
significare esattamente, e, ciò che è più importante, cosa ha significato
l’offerta d’aiuto per i genitori?
13
Un’indebita precoce interferenza?
Innanzitutto, un’offerta d’aiuto è davvero ciò che quanti stanno per
diventare genitori vogliono ascoltare? Probabilmente. Tuttavia, vale la
pena ricordare che certe giovani coppie nutrono la felice illusione di non
aver bisogno di alcun aiuto. Sono cose che tu già sai: «Oh, non permetteremo assolutamente che il bambino cambi la nostra vita», una frase
pronunciata con tutta la presunzione della giovinezza. Impareranno, dici
a te stesso, mordendoti la lingua e mostrando loro un sorriso. Ricordo
la coppia che stava allattando il loro bebè di sei mesi a metà strada sul
dorsale della Cradle Mountain (Nuova Zelanda), in un’ondata di caldo.
Il bebè non li avrebbe indotti a cambiare la vacanza che stavano trascorrendo con lo zaino: niente affatto. All’ammirazione per il loro spirito
indipendente si mescolava in me una preoccupazione per l’effetto del
sole bollente sul bebè, che il giorno successivo in effetti si ammalò seriamente.
Ma vi sono alcuni neo-genitori che non solamente sono orgogliosamente indipendenti, ma vedono con vero e proprio sospetto l’aiuto che
si porge loro, temendo che questo si possa trasformare in una deprecabile interferenza da parte dei nonni. Questi genitori possono desiderare
di allevare il loro bebè a modo loro, un modo differente, un modo moderno, non contaminato da quelle che essi vedono come consuetudini
e idee sorpassate. Quindi, procedi con cautela prima di offrire un aiuto
incondizionato.
E sarai così saggio da non cercare d’imporre il tuo aiuto alla nuova
famiglia. Ricordo la storia di quella nonna che insistette con così tanta determinazione perché il suo nipotino non fosse messo in un nido
d’infanzia, da ottenere di poter venire a stare con il bambino e a badare
a lui mentre i genitori lavoravano. Un’offerta meravigliosa, pensarono
all’inizio i genitori. Ma ben presto la nonna cominciò gradualmente ad
assumere il comando della famiglia, i genitori s’accorsero che la loro
vita non era più quella loro, e si verificò l’inevitabile rottura.
14
Primi impegni
E cosa fare se i neo-genitori si mostrano ragionevoli e vogliono
accettare offerte d’aiuto che corrispondano alle loro esigenze? È bene
chiedersi quale significato possa avere, per la loro immaginazione, la tua
offerta. Pensano forse che i nonni vogliano pagare per l’istruzione del
piccolo Joseph? Oppure pensano che la “nonna” sia come un “luogo”
dove lasciare un bambino ogni giorno mentre la madre continua con la
sua carriera come prima? O pensano che il nonno stia sempre a disposizione per andare a incontrare il bambino all’uscita da scuola, un compito
forse più leggero, ma tuttavia impegnativo? I neo-genitori possono non
avere ancora immaginato il tipo d’aiuto del quale avranno bisogno. (Affronteremo alcuni di questi problemi nel Capitolo 7). Ma ora, proprio
all’inizio, potresti pensare attentamente al tipo d’aiuto che desideri e sei
in grado di dare.
Così, al momento giusto, è importante parlare d’aiuto, piuttosto che
offrire immediatamente una “polizza d’assicurazione” pienamente completa. Forse “imprevisti ed emergenze soltanto” potrebbero costituire
un accordo più appropriato per alcuni nonni. O qualche tipo d’accordo
intermedio potrebbe essere più conveniente in certe situazioni. “Negoziato” sembra una parola inopportuna per dare inizio ad un nuovo meraviglioso rapporto, ma è generalmente più saggio parlare prima di quanto
aiuto tu sei in grado di dare, piuttosto che dover deludere più tardi.
Momenti emozionanti; momenti nei quali il rapporto con i tuoi figli
cambia. Sì, essi sono ancora tuoi figli, ma sono maturati: stanno per diventare anch’essi genitori. E stanno per diventare anche esperti nell’allevamento dei figli, e quindi possono cominciare a trattarti alla pari, da
adulti come sei tu. Ricavane un motivo di gioia!
Sintesi
• La notizia dell’arrivo di un nipote rappresenta uno dei momenti più
emozionanti della vita; godilo, condividilo con i tuoi amici!
• Preparati ormai ad un insieme di esperienze che arricchiscono la vita.
Parla con altri nonni dei cambiamenti che ciò ha apportato nella loro
15
vita. Leggi alcuni dei libri menzionati nei Ringraziamenti. Prendi
nota della Grandparents Association (“Associazione dei Nonni”)
(egualmente menzionata nei Ringraziamenti) per futuri riferimenti.
• Non farti trasportare da eccessivo entusiasmo: ricorda che i bambini
piccoli non sempre sono angelici.
• Non aggiungere un’offerta indeterminata d’aiuto alle tue espressioni
di gioia:
– non ogni famiglia la vuole;
– qualcuna potrebbe interpretarla erroneamente.
• Pensa attentamente a ciò che puoi e vuoi fare per dare un aiuto.
• E poi scegli un momento appropriato per discuterne con i neo-genitori.
16
Capitolo 2
I nonni stanno cambiando
«Un nonno è una nonna “maschio”».
Il “Problema nonno”
Sapevi che negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso i nonni venivano visti spesso come una “cattiva influenza” sullo sviluppo dei bambini? Per gran parte della prima metà del secolo scorso, i nonni erano i
membri severi di una precedente generazione, coloro che imponevano
la disciplina nella famiglia, che richiamavano all’ordine i giovani. «I
bambini piccoli debbono essere guardati, e non ascoltati», era l’opinione
dell’era vittoriana ancora sostenuta allora da molti nonni. Un preciso
esempio del modo di vivere è la nonna, che, negli anni Trenta, la domenica non avrebbe permesso alla sua nipotina neppure di pulirsi le scarpe,
tanto meno di fare qualsiasi gioco.
«Devi imparare a osservare il Giorno del Signore»
Quando atteggiamenti più indulgenti nei confronti del comportamento dei bambini divennero di moda, i nonni severi, come quelli menzionati sopra, furono visti come un problema nell’allevamento dei figli.
Molti nonni trovarono difficile vedere le loro provate e sperimentate
convinzioni sul modo d’allevare i figli gettate via a favore delle nuove
opinioni meno rigide che stavano diventando di moda, ed alcuni non
resistettero alla tentazione d’interferire. Così, il “problema nonno” divenne una peculiarità ben nota. Questa è una descrizione alla quale è
difficile dar credito oggi, quando il modo di allevare i figli è cambiato e,
17
nello stesso tempo, sono cambiati anche gli atteggiamenti verso i nonni.
La società si è evoluta, ed i ruoli svolti dai nonni nella famiglia sono ora
piuttosto differenti.
Il nonno adeguato alla nuova situazione
Il grande miglioramento avvenuto nella salute è uno dei cambiamenti
più interessanti che hanno influenzato sia il posto dei nonni nella famiglia, sia gli atteggiamenti della famiglia verso i nonni. Nei tempi passati,
molti nonni erano vecchi e ammalati. L’aspettativa di vita era un secolo
fa inferiore di circa 20 anni rispetto ad oggi, e così un numero di gran
lunga inferiore d’individui sopravviveva in modo adeguato e in buona
salute ai 50 e ai 60 anni, in grado di svolgere un ruolo attivo nella vita
dei propri nipoti. Si ricordi la nonna di Cappuccetto Rosso, costretta a
letto, con la sua cuffia da notte, non certamente in grado di aiutare la
nipotina, ma anzi piuttosto oggetto di responsabilità per lei. Molti nonni
erano infermi e attempati. (E l’idea di una nonna sostituita da un lupo
feroce non è troppo lontana dal modo in cui molte nonne sono state immaginate, dai tempi della fiaba, dai bambini piccoli).
Due dei miei nonni erano morti prima che io nascessi. Vidi abbastanza a lungo gli altri due, finché un mio nonno morì quando avevo otto
anni. Mia nonna, che continuò a vivere, era una formidabile vecchia signora che governava la sua famiglia a bacchetta. I suoi figli la temevano
così tanto che una delle sue figlie, sapendo quanto la vecchia matriarca
disapprovava il rapporto amoroso da lei intrecciato, sposò il suo amante
in segreto. Per due anni essa continuò a vivere in casa, incontrando il
marito nei weekend finché, alla fine, si fece coraggio abbastanza da dirlo
alla nonna, quando si scatenò un pandemonio.
Uno dei miei primi ricordi è legato ad una visita fatta alla casa di mia
nonna. Nel soggiorno, al di sopra del caminetto, con i suoi neri attrezzi di ghisa, era appesa una stampa. Essa mostrava una vecchia coppia
con i capelli bianchi seduta su una panca di legno, mentre ai loro piedi
giocava una coppia di piccoli bambini, entrambi vestiti con quegli abiti
bianchi che in epoca vittoriana usavano sia i bambini che le bambine.
Sotto il quadro c’era questa scritta: «I figli dei figli sono la corona della
vecchiaia». La parola “corona” mi rese perplesso. Sapevo cosa fosse
18
una corona: re e regine la portavano sulle loro teste. Ma come potevano
essere una corona i bambini? Deve essere un errore, pensai.
Ora mi rendo conto che il quadro trasmetteva due messaggi. Quello
intenzionale, cioè che i nipoti coronano il viaggio della vita, è molto
vero. Quello non intenzionale, l’idea che i nipoti arrivano nella vecchiaia, era indubbiamente vero nel momento in cui fu stampata l’immagine.
Ma oggi, questo messaggio è stato superato dagli eventi. I nonni d’oggi
non stanno seduti mentre guardano i loro nipoti che giocano attorno ai
loro vecchi piedi artritici. Ora essi sono ancora giovani di cuore, conducono qua e là i nipoti nelle loro automobili di più recente fabbricazione.
Oppure li portano a sciare, a nuotare o in campeggio, quando non vanno
a trascorrere una vacanza addirittura sull’Himalaya. E io conosco un
uomo di 75 anni che ha avuto l’idea di divertirsi gettandosi con un paracadute nelle Isole Cook.
Ecco un brano di quanto scrive Joy, una bambina di 10 anni, sui suoi
nonni, ancora capaci d’intrattenerla attivamente:
«Qualche volta, quando c’è una festa, usciamo insieme per un ricevimento e Pops [espressione infantile per “nonno”] va a prendere un taxi
per tutti noi. Nana [espressione infantile per “nonna”] ci vizia sempre
e ci dà i dolci. A me piace portare a spasso il cane insieme a Pops; se
andiamo sulla spiaggia ed è abbastanza caldo, egli mi lascia remare
con la pagaia nel mare. La mia bisnonna ha 93 anni, ma è ancora molto
indipendente e fa ancora la marmellata. Essa prepara il pranzo per Nana
e per Pops ogni venerdì».
I nonni – ed anche i bisnonni – sono oggi molto più in forma, più sani
e più giovani nel loro cuore. Un’esperienza insolita dei nonni è quella
del bambino che scrisse: «Le nonne portano occhiali e una divertente
biancheria intima. Sanno mostrare i denti e la gomma americana che
masticano».
«A me piace andare a pesca e a nuotare con mio nonno. Mia sorella è
venuta a pesca con me e con mio nonno. Ha preso tre pesci, Danielle,
bambina di 10 anni».
19
Quando arrivano i nipoti?
Non c’è un’età ideale per diventare nonni; a qualsiasi età questa è
una gioia meravigliosa. Circa un quarto dei nostri nonni hanno avuto
il loro primo nipote prima che avessero 50 anni, quando erano in piena
forma e attivi. Anche la maggior parte dei nonni da noi menzionati nel
nostro libro hanno avuto il loro primo nipote quando erano sulla cinquantina; in effetti, le statistiche nazionali mostrano che metà dei nonni d’oggi sono sulla cinquantina o più giovani. Ma, mentre una salute
migliore contribuisce ad essere dei nonni migliori, non altrettanto può
dirsi per un’età più giovane, e per varie ragioni. Alcuni dei nostri nonni
hanno espresso osservazioni sensate su tale questione dell’età in rapporto all’essere nonni. Uno o due di loro hanno spiegato perché l’essere
nonni giovani non sempre costituisce un vantaggio, illustrando questa
opinione nel modo seguente:
«Io sono così occupato con il mio lavoro e altre attività che non posso
svolgere il ruolo che vorrei con mio nipote. Sento che mi viene a mancare qualcosa di molto prezioso».
Se sei giovane abbastanza da provare gioia nello stare con i tuoi nipoti, puoi anche essere giovane abbastanza da essere impegnato nel lavoro
e contribuire così, forse, anche al bene della tua comunità locale. Oggi,
vi sono anche per le donne maggiori opportunità di lavoro di quante ve
ne fossero in passato.
Vi è una situazione differente, che è tutto l’opposto di quella appena
descritta, che ha tuttavia lo stesso effetto di impedire ai nonni d’oggi di
godere pienamente della loro condizione di nonni. Alludiamo alla tendenza delle donne giovani di ritardare il momento di avere figli fino a
quando non siano, secondo precedenti criteri, delle madri più mature.
Così, una nonna che ha avuto il suo primo nipote quando aveva passato
la settantina, ha scritto:
«Così tante donne oggi hanno dei bambini quando sono al termine della
trentina o all’inizio della quarantina, che alcune diventano nonne quando hanno passato la sessantina o la settantina, ciò che rende molto più
difficile, fisicamente, badare a bambini piccoli, per quanto lo vogliano».
20
A queste parole fanno eco quelle di un nonno, al quale erano arrivati
quattro nipoti quando aveva passato la sessantina:
«Certamente non li avremmo voluti ad un’età più tarda. La tipica esuberanza fisica di bambini piccoli che muovono i primi passi rappresenta
una vera e propria sfida, anche quando siamo sulla sessantina».
È tuttavia importante un’altra considerazione. Oggi, molti più giovani vivono e lavorano in luoghi lontani, anche all’estero, e quindi alcuni
nonni non sono in grado di badare ai loro nipoti come vorrebbero per
motivi di distanza. Anche se sei giovane nel profondo del cuore e in
buona forma, e hai tempo, possono esserci ancora altri ostacoli da superare.
Questi sono tre esempi di alcuni dei cambiamenti nella società che
possono impedire ad alcuni dei nonni di godere dei propri nipoti quanto
potrebbero avere sperato. Così, se è probabilmente giusto ritenere che
i nonni oggi siano generalmente abbastanza in grado di godere dei propri nipoti più di quanto accadesse nelle precedenti generazioni, è anche
vero che la nostra società così mutevole può creare loro delle difficoltà.
Sintesi
• I nonni non sono più dei problemi, ma elementi preziosi.
• Oggi, essere nonni non significa crollare nella vecchiaia.
• Tu sarai probabilmente abbastanza in grado di svolgere un ruolo attivo nella vita di tuo nipote.
• Se le circostanze lo impediscono, considera le tue priorità:
– se lavori, potresti cambiare il tuo tipo di lavoro;
– se non lavori, ma sei ancora attivo, potresti accantonare alcune
delle responsabilità.
• Noi possiamo essere in grado di scegliere quando vogliamo essere
genitori, non possiamo certamente scegliere quando vogliamo essere nonni. Ma dobbiamo tenere presente che quanto abbiamo sempre
aspettato e sperato di fare per il nuovo arrivo risulterà limitato dalle
nostre circostanze quando il nipote arriva.
21