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Phill Williams NONNI OGGI Un ruolo riscoperto e rinnovato ARMANDO EDITORE Sommario Ringraziamenti 7 Introduzione 9 Capitolo 1: Piccoli inizi e grandi momenti 11 Capitolo 2: I nonni stanno cambiando 17 Capitolo 3: I nonni: una preziosa presenza da apprezzare 22 Capitolo 4: La grande notizia 27 Capitolo 5: Nuovi rapporti familiari 33 Capitolo 6: Pochi, ma saggi consigli 39 Capitolo 7: Come e quando prendersi cura dei nipoti 44 Capitolo 8: Attenti a doni e premi in denaro 52 Capitolo 9: Quando i nipoti vengono a stare con i nonni 60 Capitolo 10: Quali norme comportamentali stabilire con i propri nipoti 67 Capitolo 11: Come, quando e dove giocare con i propri nipoti 73 Capitolo 12: Seguire con attenzione la loro crescita 79 Capitolo 13: Come farli progredire nel modo di parlare, di leggere e di scrivere 85 Capitolo 14: Quando e come far loro dei regali 92 Capitolo 15: Se si vive lontani dai propri nipoti 97 Capitolo 16: Come trascorrere le vacanze con i propri nipoti 103 Capitolo 17: Essere nonni quando le famiglie si sgretolano 109 Capitolo 18: I diritti dei nonni 117 Capitolo 19: Bisnonni e bisnipoti 121 Appendice: Sguardo d’insieme 123 Introduzione «Sono nonni una signora e un signore che non hanno dei propri figli piccoli, ma ai quali piace stare con quelli di altri». Quanti sono i nonni in circolazione? Probabilmente più di quanto generalmente si ritiene; più di 13 milioni nel 2005. Più di tre quarti di noi diventiamo nonni ad un certo punto della nostra vita, e questo significa che la maggior parte di noi dovrà imparare un nuovo tipo di rapporto, un rapporto con dei nipoti. «Imparare?», sento chiedere da qualcuno di voi. Davvero non dobbiamo imparare ad essere nonni? Noi, si ritiene, abbiamo allevato dei figli, ci siamo già trovati in questa situazione. Non si possono dare consigli a chi ha molta più esperienza rispetto a tutti gli altri. Bene, questa opinione spiega perché vi siano così pochi libri sulla condizione di nonni. Cercate negli scaffali della vostra libreria locale e troverete probabilmente un buon assortimento di libri su come allevare i figli, ma sarete fortunati se troverete più di uno o due libri sulla condizione di nonni. Cercate di pescare in internet, e troverete pochi libri specializzati, per lo più americani. Ma, come risulta indicato nel prossimo capitolo, i nonni stanno cambiando, stanno cambiando gli atteggiamenti verso i nonni, ed il nostro posto di nonni in una società in continua trasformazione è più importante di quanto generalmente lo sia stato finora. Un esempio evidente è il numero ampiamente accresciuto di madri lavoratrici con bambini ancora piccoli, e la maggiore richiesta di aiuto ai nonni. Ciò trova un ostacolo nello sparpagliamento di gran lunga maggiore delle famiglie che si sta verificando oggi. Molti nonni non vivono più “dietro l’angolo”, e non possono essere d’aiuto con i bambini come era possibile con i loro genitori. Questi ed altri mutamenti significano che è arrivato il momento di riconsiderare quelle tante 9 situazioni che procurano piacere ai nonni, quelle che richiedono una certa abilità, e di scoprire in che modo i nonni moderni si comportano in entrambe le situazioni. Si è avuta notizia di uno o due corsi sulla condizione di nonni, ma non preoccupatevi: questo libro non cercherà di proporre insegnamenti. Il suo scopo è, piuttosto, quello di offrire alcune informazioni sui piaceri dei quali poter godere, e sulle trappole da evitare. Ed esso non contiene verità dogmatiche presentate da qualche esperto, ma per lo più le opinioni e le esperienze dei veri esperti, cioè di quelle nonne e di quei nonni moderni che si sono preoccupati di riempire i nostri questionari, come anche di quelli ai quali ci siamo rivolti in modo informale, e siamo arrivati a interpellarne complessivamente un centinaio. Molti di loro ci hanno anche scritto le loro esperienze e ne hanno discusso con noi. Sappiate che abbiamo intervistato anche circa 50 nipoti, i quali ci hanno scritto e parlato delle loro esperienze con i loro nonni. Così, il libro contiene anche una piccola scelta di opinioni espresse, per così dire, dagli stessi “consumatori”. Un libro è destinato ad essere basato, in qualche misura, sulla vita dell’autore, e questo libro non fa eccezione. Come padre di tre figli, e nonno di sette nipoti, quattro dei quali vivono oltreoceano, ho fatto riferimento anche alle mie esperienze di nonno. Alcune di queste esperienze appaiono come considerazioni personali, mentre altre (forse fortunatamente) saranno riconosciute soltanto dalla mia famiglia. Quanto al libro, esso è diviso in diversi capitoli, o temi, ma ovviamente non c’è bisogno di leggerli uno dopo l’altro; è possibile immergersi in ciascuno di essi quando se ne senta la necessità. In poche parole, il rapporto con i vostri nipoti può essere stupendamente felice, ed una piccola previa considerazione contribuisce ad assicurare che lo sarà. Vi auguro, allora, una felice condizione di nonni! 10 Capitolo 1 Piccoli inizi e grandi momenti «Quando il tuo nipotino ti stringe il dito mignolo nel suo piccolo pugno, ne rimani “accalappiato” per sempre». La notizia è arrivata Così, finalmente hai ricevuto quella telefonata. Ti hanno telefonato con la bella notizia, e ormai stai diventando davvero un nonno. Hai aspettato questo momento – per quanti anni? – e lo hai aspettato discretamente, con così tanta pazienza. Non lo hai fatto capire con qualche allusione, non hai detto quanto siano felici i tuoi amici con il loro nipotino, non hai espresso apertamente meraviglia per il modo in cui essi vivono una simile esperienza, né hai avuto da ridire su eventuali loro negligenze al riguardo. Ma ora quelle piacevoli immagini di piccoli tesori che ti stanno sempre attorno, che ti chiedono di essere coccolati, o di essere lanciati in aria e poi ripresi e abbracciati, quelle immagini saranno reali. Quelle contagiose risate infantili risuoneranno nuovamente nella tua casa. Potrai contemplare con nostalgia quelle liete istantanee dei tuoi propri figli quando erano piccoli, rispolverare quei vecchi giocattoli riposti in soffitta, riprendere in mano quei vecchi libri che eri solito leggere loro. Potrai – dovrai – dirlo a tutti i tuoi amici, dare la bella notizia prendendo con loro un caffè, o forse organizzando una piccola festa. Sì, è proprio eccitante! Molte, molte congratulazioni! 11 Ripensa! Ma aspetta un minuto. Fermati un istante: permetti che un breve sguardo all’altro aspetto getti anche la più piccola delle ombre su questo tuo quadro così idilliaco. Guarda di nuovo quelle vecchie fotografie. Quella lieta istantanea del piccolo Jack che gioca sulla spiaggia: non fu allora che egli fece cadere il suo gelato sulla sabbia, si fece prendere da quel terribile accesso d’ira, e non poteva o non voleva essere confortato? Egli rovinò la giornata a tutti: lo ricordi? E quella istantanea della piccola Sophie che, con la mano nella tua mano, era uscita con te per le spese: non fu quello il giorno in cui tu ti girasti per scoprire che aveva avuto un bisogno naturale proprio al centro di uno dei corridoi del supermarket? Ripensa al tuo imbarazzo di fronte alle occhiatacce di quegli schifiltosi commessi accorsi per pulire! Sì, avere di nuovo dei bambini piccoli nella famiglia non significa avere di nuovo tutta quella dolcezza e luce. Ma, ovviamente, sarà qualcosa di diverso. Essi non saranno i tuoi figli: tu sarai un nonno; i genitori avranno tutte le responsabilità e tu ne avrai solo il piacere. Dopo tutto, Jack e Sophie avrebbero potuto trovarsi con i loro nonni, quando si determinarono quelle situazioni. Alcuni di coloro che stanno per diventare nonni possono essere apprensivi e preoccupati per l’effetto che un nipote può avere sulla loro vita. Fermati un momento e ricorda i dati statistici citati nell’ Introduzione: più di tre quarti di noi diventiamo nonni ad un certo punto della nostra vita. Quindi, la maggior parte di noi si è trovata nel punto in cui tu ti trovi ora. E la maggior parte di noi nonni sente che la presenza di un nuovo arrivo nella famiglia, i rapporti mutevoli con i nostri figli, tutto il nuovo insieme d’esperienze che un nipote comporta, tutto questo ha arricchito in modo incommensurabile la nostra vita. Quando nasce un nipote, entriamo in un nuovo rapporto con una nuova piccola persona. Questo nuovo rapporto, come tutti i rapporti, avrà i suoi propri momenti. Quindi, non possiamo aspettarci sempre una meravigliosa, bella fiaba. Ma se siamo disposti a rinfrescare quelle vecchie qualità da noi esercitate con i nostri figli, la pazienza, l’ingenuità, la tolleranza, ecc., e a migliorarle con tutto l’amore che proviamo, i momenti difficili saranno molto pochi e rari. 12 Aiuto! Sì, hanno davvero telefonato: una telefonata così piena di significato, finalmente! Ti senti scuotere da un sussulto di gioia. Tuo figlio sta cominciando a creare una famiglia, proprio come hai fatto tu tanti anni fa. Le parole, la risposta così piena d’entusiasmo, ti saltano sulle labbra prima ancora d’averle pensate. «Che notizia meravigliosa!» Cosa hai pensato quando hai ascoltato la notizia? I tuoi pensieri sono tornati al momento in cui tu hai cominciato a creare una famiglia? Oppure il tuo primo pensiero è stato quello di nonni “rimbambiti” che giocano con dei felici bebè? Oppure quello di poter trascorrere dei felici Natali familiari di nuovo con dei bambini? Oppure hai provato nello stesso tempo una certa preoccupazione, quando hai cominciato a chiederti in che modo i tuoi figli affrontassero la nuova situazione? I tempi sono diversi, ormai, ed entrambi i genitori stanno forse conducendo un’impegnativa vita di lavoro. Vorranno entrambi seguire la tendenza moderna, e tornare il più presto possibile al loro lavoro? Tu ricordi bene le esigenze e le responsabilità legate all’allevamento dei figli, e in che modo esse hanno riempito la tua vita. In che modo i nuovi genitori saranno capaci di conciliare queste esigenze e responsabilità con le esigenze del loro lavoro? Sia la gioia che un certo timore sono reazioni del tutto naturali. E tu non saresti umano se non ti chiedessi cosa abbia significato anche per la tua vita la notizia ricevuta. Ma tu sei una persona generosa, e ti escono spontaneamente le parole: «Oh, ti aiuteremo, lo faremo certamente!» Riflettiamo sulla tua offerta d’aiuto. Aiuto prendendoti cura del bebè? Aiuto nella famiglia? Aiuto finanziario? Aiuto… Cosa hai voluto significare esattamente, e, ciò che è più importante, cosa ha significato l’offerta d’aiuto per i genitori? 13 Un’indebita precoce interferenza? Innanzitutto, un’offerta d’aiuto è davvero ciò che quanti stanno per diventare genitori vogliono ascoltare? Probabilmente. Tuttavia, vale la pena ricordare che certe giovani coppie nutrono la felice illusione di non aver bisogno di alcun aiuto. Sono cose che tu già sai: «Oh, non permetteremo assolutamente che il bambino cambi la nostra vita», una frase pronunciata con tutta la presunzione della giovinezza. Impareranno, dici a te stesso, mordendoti la lingua e mostrando loro un sorriso. Ricordo la coppia che stava allattando il loro bebè di sei mesi a metà strada sul dorsale della Cradle Mountain (Nuova Zelanda), in un’ondata di caldo. Il bebè non li avrebbe indotti a cambiare la vacanza che stavano trascorrendo con lo zaino: niente affatto. All’ammirazione per il loro spirito indipendente si mescolava in me una preoccupazione per l’effetto del sole bollente sul bebè, che il giorno successivo in effetti si ammalò seriamente. Ma vi sono alcuni neo-genitori che non solamente sono orgogliosamente indipendenti, ma vedono con vero e proprio sospetto l’aiuto che si porge loro, temendo che questo si possa trasformare in una deprecabile interferenza da parte dei nonni. Questi genitori possono desiderare di allevare il loro bebè a modo loro, un modo differente, un modo moderno, non contaminato da quelle che essi vedono come consuetudini e idee sorpassate. Quindi, procedi con cautela prima di offrire un aiuto incondizionato. E sarai così saggio da non cercare d’imporre il tuo aiuto alla nuova famiglia. Ricordo la storia di quella nonna che insistette con così tanta determinazione perché il suo nipotino non fosse messo in un nido d’infanzia, da ottenere di poter venire a stare con il bambino e a badare a lui mentre i genitori lavoravano. Un’offerta meravigliosa, pensarono all’inizio i genitori. Ma ben presto la nonna cominciò gradualmente ad assumere il comando della famiglia, i genitori s’accorsero che la loro vita non era più quella loro, e si verificò l’inevitabile rottura. 14 Primi impegni E cosa fare se i neo-genitori si mostrano ragionevoli e vogliono accettare offerte d’aiuto che corrispondano alle loro esigenze? È bene chiedersi quale significato possa avere, per la loro immaginazione, la tua offerta. Pensano forse che i nonni vogliano pagare per l’istruzione del piccolo Joseph? Oppure pensano che la “nonna” sia come un “luogo” dove lasciare un bambino ogni giorno mentre la madre continua con la sua carriera come prima? O pensano che il nonno stia sempre a disposizione per andare a incontrare il bambino all’uscita da scuola, un compito forse più leggero, ma tuttavia impegnativo? I neo-genitori possono non avere ancora immaginato il tipo d’aiuto del quale avranno bisogno. (Affronteremo alcuni di questi problemi nel Capitolo 7). Ma ora, proprio all’inizio, potresti pensare attentamente al tipo d’aiuto che desideri e sei in grado di dare. Così, al momento giusto, è importante parlare d’aiuto, piuttosto che offrire immediatamente una “polizza d’assicurazione” pienamente completa. Forse “imprevisti ed emergenze soltanto” potrebbero costituire un accordo più appropriato per alcuni nonni. O qualche tipo d’accordo intermedio potrebbe essere più conveniente in certe situazioni. “Negoziato” sembra una parola inopportuna per dare inizio ad un nuovo meraviglioso rapporto, ma è generalmente più saggio parlare prima di quanto aiuto tu sei in grado di dare, piuttosto che dover deludere più tardi. Momenti emozionanti; momenti nei quali il rapporto con i tuoi figli cambia. Sì, essi sono ancora tuoi figli, ma sono maturati: stanno per diventare anch’essi genitori. E stanno per diventare anche esperti nell’allevamento dei figli, e quindi possono cominciare a trattarti alla pari, da adulti come sei tu. Ricavane un motivo di gioia! Sintesi • La notizia dell’arrivo di un nipote rappresenta uno dei momenti più emozionanti della vita; godilo, condividilo con i tuoi amici! • Preparati ormai ad un insieme di esperienze che arricchiscono la vita. Parla con altri nonni dei cambiamenti che ciò ha apportato nella loro 15 vita. Leggi alcuni dei libri menzionati nei Ringraziamenti. Prendi nota della Grandparents Association (“Associazione dei Nonni”) (egualmente menzionata nei Ringraziamenti) per futuri riferimenti. • Non farti trasportare da eccessivo entusiasmo: ricorda che i bambini piccoli non sempre sono angelici. • Non aggiungere un’offerta indeterminata d’aiuto alle tue espressioni di gioia: – non ogni famiglia la vuole; – qualcuna potrebbe interpretarla erroneamente. • Pensa attentamente a ciò che puoi e vuoi fare per dare un aiuto. • E poi scegli un momento appropriato per discuterne con i neo-genitori. 16 Capitolo 2 I nonni stanno cambiando «Un nonno è una nonna “maschio”». Il “Problema nonno” Sapevi che negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso i nonni venivano visti spesso come una “cattiva influenza” sullo sviluppo dei bambini? Per gran parte della prima metà del secolo scorso, i nonni erano i membri severi di una precedente generazione, coloro che imponevano la disciplina nella famiglia, che richiamavano all’ordine i giovani. «I bambini piccoli debbono essere guardati, e non ascoltati», era l’opinione dell’era vittoriana ancora sostenuta allora da molti nonni. Un preciso esempio del modo di vivere è la nonna, che, negli anni Trenta, la domenica non avrebbe permesso alla sua nipotina neppure di pulirsi le scarpe, tanto meno di fare qualsiasi gioco. «Devi imparare a osservare il Giorno del Signore» Quando atteggiamenti più indulgenti nei confronti del comportamento dei bambini divennero di moda, i nonni severi, come quelli menzionati sopra, furono visti come un problema nell’allevamento dei figli. Molti nonni trovarono difficile vedere le loro provate e sperimentate convinzioni sul modo d’allevare i figli gettate via a favore delle nuove opinioni meno rigide che stavano diventando di moda, ed alcuni non resistettero alla tentazione d’interferire. Così, il “problema nonno” divenne una peculiarità ben nota. Questa è una descrizione alla quale è difficile dar credito oggi, quando il modo di allevare i figli è cambiato e, 17 nello stesso tempo, sono cambiati anche gli atteggiamenti verso i nonni. La società si è evoluta, ed i ruoli svolti dai nonni nella famiglia sono ora piuttosto differenti. Il nonno adeguato alla nuova situazione Il grande miglioramento avvenuto nella salute è uno dei cambiamenti più interessanti che hanno influenzato sia il posto dei nonni nella famiglia, sia gli atteggiamenti della famiglia verso i nonni. Nei tempi passati, molti nonni erano vecchi e ammalati. L’aspettativa di vita era un secolo fa inferiore di circa 20 anni rispetto ad oggi, e così un numero di gran lunga inferiore d’individui sopravviveva in modo adeguato e in buona salute ai 50 e ai 60 anni, in grado di svolgere un ruolo attivo nella vita dei propri nipoti. Si ricordi la nonna di Cappuccetto Rosso, costretta a letto, con la sua cuffia da notte, non certamente in grado di aiutare la nipotina, ma anzi piuttosto oggetto di responsabilità per lei. Molti nonni erano infermi e attempati. (E l’idea di una nonna sostituita da un lupo feroce non è troppo lontana dal modo in cui molte nonne sono state immaginate, dai tempi della fiaba, dai bambini piccoli). Due dei miei nonni erano morti prima che io nascessi. Vidi abbastanza a lungo gli altri due, finché un mio nonno morì quando avevo otto anni. Mia nonna, che continuò a vivere, era una formidabile vecchia signora che governava la sua famiglia a bacchetta. I suoi figli la temevano così tanto che una delle sue figlie, sapendo quanto la vecchia matriarca disapprovava il rapporto amoroso da lei intrecciato, sposò il suo amante in segreto. Per due anni essa continuò a vivere in casa, incontrando il marito nei weekend finché, alla fine, si fece coraggio abbastanza da dirlo alla nonna, quando si scatenò un pandemonio. Uno dei miei primi ricordi è legato ad una visita fatta alla casa di mia nonna. Nel soggiorno, al di sopra del caminetto, con i suoi neri attrezzi di ghisa, era appesa una stampa. Essa mostrava una vecchia coppia con i capelli bianchi seduta su una panca di legno, mentre ai loro piedi giocava una coppia di piccoli bambini, entrambi vestiti con quegli abiti bianchi che in epoca vittoriana usavano sia i bambini che le bambine. Sotto il quadro c’era questa scritta: «I figli dei figli sono la corona della vecchiaia». La parola “corona” mi rese perplesso. Sapevo cosa fosse 18 una corona: re e regine la portavano sulle loro teste. Ma come potevano essere una corona i bambini? Deve essere un errore, pensai. Ora mi rendo conto che il quadro trasmetteva due messaggi. Quello intenzionale, cioè che i nipoti coronano il viaggio della vita, è molto vero. Quello non intenzionale, l’idea che i nipoti arrivano nella vecchiaia, era indubbiamente vero nel momento in cui fu stampata l’immagine. Ma oggi, questo messaggio è stato superato dagli eventi. I nonni d’oggi non stanno seduti mentre guardano i loro nipoti che giocano attorno ai loro vecchi piedi artritici. Ora essi sono ancora giovani di cuore, conducono qua e là i nipoti nelle loro automobili di più recente fabbricazione. Oppure li portano a sciare, a nuotare o in campeggio, quando non vanno a trascorrere una vacanza addirittura sull’Himalaya. E io conosco un uomo di 75 anni che ha avuto l’idea di divertirsi gettandosi con un paracadute nelle Isole Cook. Ecco un brano di quanto scrive Joy, una bambina di 10 anni, sui suoi nonni, ancora capaci d’intrattenerla attivamente: «Qualche volta, quando c’è una festa, usciamo insieme per un ricevimento e Pops [espressione infantile per “nonno”] va a prendere un taxi per tutti noi. Nana [espressione infantile per “nonna”] ci vizia sempre e ci dà i dolci. A me piace portare a spasso il cane insieme a Pops; se andiamo sulla spiaggia ed è abbastanza caldo, egli mi lascia remare con la pagaia nel mare. La mia bisnonna ha 93 anni, ma è ancora molto indipendente e fa ancora la marmellata. Essa prepara il pranzo per Nana e per Pops ogni venerdì». I nonni – ed anche i bisnonni – sono oggi molto più in forma, più sani e più giovani nel loro cuore. Un’esperienza insolita dei nonni è quella del bambino che scrisse: «Le nonne portano occhiali e una divertente biancheria intima. Sanno mostrare i denti e la gomma americana che masticano». «A me piace andare a pesca e a nuotare con mio nonno. Mia sorella è venuta a pesca con me e con mio nonno. Ha preso tre pesci, Danielle, bambina di 10 anni». 19 Quando arrivano i nipoti? Non c’è un’età ideale per diventare nonni; a qualsiasi età questa è una gioia meravigliosa. Circa un quarto dei nostri nonni hanno avuto il loro primo nipote prima che avessero 50 anni, quando erano in piena forma e attivi. Anche la maggior parte dei nonni da noi menzionati nel nostro libro hanno avuto il loro primo nipote quando erano sulla cinquantina; in effetti, le statistiche nazionali mostrano che metà dei nonni d’oggi sono sulla cinquantina o più giovani. Ma, mentre una salute migliore contribuisce ad essere dei nonni migliori, non altrettanto può dirsi per un’età più giovane, e per varie ragioni. Alcuni dei nostri nonni hanno espresso osservazioni sensate su tale questione dell’età in rapporto all’essere nonni. Uno o due di loro hanno spiegato perché l’essere nonni giovani non sempre costituisce un vantaggio, illustrando questa opinione nel modo seguente: «Io sono così occupato con il mio lavoro e altre attività che non posso svolgere il ruolo che vorrei con mio nipote. Sento che mi viene a mancare qualcosa di molto prezioso». Se sei giovane abbastanza da provare gioia nello stare con i tuoi nipoti, puoi anche essere giovane abbastanza da essere impegnato nel lavoro e contribuire così, forse, anche al bene della tua comunità locale. Oggi, vi sono anche per le donne maggiori opportunità di lavoro di quante ve ne fossero in passato. Vi è una situazione differente, che è tutto l’opposto di quella appena descritta, che ha tuttavia lo stesso effetto di impedire ai nonni d’oggi di godere pienamente della loro condizione di nonni. Alludiamo alla tendenza delle donne giovani di ritardare il momento di avere figli fino a quando non siano, secondo precedenti criteri, delle madri più mature. Così, una nonna che ha avuto il suo primo nipote quando aveva passato la settantina, ha scritto: «Così tante donne oggi hanno dei bambini quando sono al termine della trentina o all’inizio della quarantina, che alcune diventano nonne quando hanno passato la sessantina o la settantina, ciò che rende molto più difficile, fisicamente, badare a bambini piccoli, per quanto lo vogliano». 20 A queste parole fanno eco quelle di un nonno, al quale erano arrivati quattro nipoti quando aveva passato la sessantina: «Certamente non li avremmo voluti ad un’età più tarda. La tipica esuberanza fisica di bambini piccoli che muovono i primi passi rappresenta una vera e propria sfida, anche quando siamo sulla sessantina». È tuttavia importante un’altra considerazione. Oggi, molti più giovani vivono e lavorano in luoghi lontani, anche all’estero, e quindi alcuni nonni non sono in grado di badare ai loro nipoti come vorrebbero per motivi di distanza. Anche se sei giovane nel profondo del cuore e in buona forma, e hai tempo, possono esserci ancora altri ostacoli da superare. Questi sono tre esempi di alcuni dei cambiamenti nella società che possono impedire ad alcuni dei nonni di godere dei propri nipoti quanto potrebbero avere sperato. Così, se è probabilmente giusto ritenere che i nonni oggi siano generalmente abbastanza in grado di godere dei propri nipoti più di quanto accadesse nelle precedenti generazioni, è anche vero che la nostra società così mutevole può creare loro delle difficoltà. Sintesi • I nonni non sono più dei problemi, ma elementi preziosi. • Oggi, essere nonni non significa crollare nella vecchiaia. • Tu sarai probabilmente abbastanza in grado di svolgere un ruolo attivo nella vita di tuo nipote. • Se le circostanze lo impediscono, considera le tue priorità: – se lavori, potresti cambiare il tuo tipo di lavoro; – se non lavori, ma sei ancora attivo, potresti accantonare alcune delle responsabilità. • Noi possiamo essere in grado di scegliere quando vogliamo essere genitori, non possiamo certamente scegliere quando vogliamo essere nonni. Ma dobbiamo tenere presente che quanto abbiamo sempre aspettato e sperato di fare per il nuovo arrivo risulterà limitato dalle nostre circostanze quando il nipote arriva. 21