1 gennaio 2017 - Istituto Oncologico Romagnolo

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1 gennaio 2017 - Istituto Oncologico Romagnolo
IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO
ROMAGNOLO
26 dicembre 2016 - 01 gennaio 2017
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INDICE
IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO
31/12/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Il murale della speranza «Mi aiuterà a guarire»
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30/12/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli
Irst, finanziamenti ministeriali in aumento per la ricerca
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29/12/2016 QN - Il Resto del Carlino - Cesena
BUFALINI, NEL REPARTO DI ONCOEMATOLOGIA SI CONCLUDE LA MOSTRA DEL
PITTORE ROMAGNOLI
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28/12/2016 Corriere di Romagna - Forli
Progetti di ricerca all' Irst Irccs Arrivano 2,2 milioni di euro
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27/12/2016 QN - Il Resto del Carlino - Imola
Dal mercato ortofrutticolo alla solidarietà oncologica
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31/12/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Malpezzi: «Sanità e lavoro al centro E puntiamo sul Palazzo del Podestà»
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29/12/2016 Corriere di Romagna - Forli
Mostra ad Oncoematologia Ultimo giorno per ammirarla
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27/12/2016 La Voce di Romagna - Forli - Cesena
Nota di Ior e Ail 'Occhio a truffe'
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29/12/2016 Ok - salute e benessere
IL CANCRO AL SENO ha portato via le donne della mia famiglia
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IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO
ROMAGNOLO
9 articoli
31/12/2016
Pag. 6 Ed. Ravenna
diffusione:100036
tiratura:134560
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RAVENNA CHIESTO DA UNA PAZIENTE
Il murale della speranza «Mi aiuterà a guarire»
PRIMA, dalle finestre del reparto di oncologia, non si vedeva altro che un muro grigio, quello della
palazzina di radioterapia dell'ospedale. Prima, perché poi è arrivata Antonella Petrarolo, una paziente che a
marzo ha avuto l'idea di trasformare il muro in un'opera d'arte. Dalla proposta, lanciata tramite il nostro
giornale, si è subito arrivati ai fatti: la Ausl ha dato il via libera, il mondo dell'arte di strada locale si è
mobilitato e Mirko Dadich, artista trentenne, ha realizzato l'opera gratuitamente, con l'aiuto dell'Istituto
oncologico romagnolo che ha fornito il materiale. Oggi, su quella parete, fa bella mostra di sé un orizzonte
marino incorniciato da pini marittimi: un piccolo ma prezioso aiuto a chi sta combattendo la sua battaglia.
«Sono contentissima, emozionata - ha commentato Antonella dopo il completamento dell'opera -. Vedere
l'artista al lavoro è stato straordinario: ha dipinto da terra, con pennelli montati su un lunghissimo bastone.
A quel muro mi aggrappo fortissimo, e sono convinta che mi aiuterà a superare la malattia». f.m.
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30/12/2016
Pag. 7 Ed. Forli
diffusione:100036
tiratura:134560
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Irst , finanziamenti ministeriali in aumento per la ricerca
CONTINUA la crescita dei trasferimenti ministeriali a sostegno della ricerca oncologica promossa dall'Irst Irccs di Meldola. Sono, infatti, 2,2 i milioni di euro che il Ministero della Salute ha riconosciuto a favore delle
attività di ricerca corrente - le attività scientifiche che mirano a sviluppare nel tempo le conoscenze
fondamentali in settori specifici della biomedicina e della sanità pubblica - svolte nel corso del 2015 dai
ricercatori della struttura. Si tratta di quasi mezzo milione in più rispetto allo scorso anno (il trasferimento fu
di 1,7 milioni) per una crescita pari a circa il 30%. Proprio i numeri certificano la bontà del lavoro svolto dal
personale dell'Istituto tumori meldolese. Se nel 2013 il finanziamento era stato di 900mila euro, nel 2014 si
è passati a 1,4 milioni di euro (+56%) poi 1,7 milioni lo scorso anno (+30%). Nello specifico, il report del
Ministero della Salute, stilato analizzando le differenti aree di produzione scientifica, cura, capacità di
operare in rete e attrattività di risorse extra-ministeriali, all'Irst sono riconosciute ottime prestazioni
nell'indicatore che consente di confrontare in modo standardizzato la complessità della casistica di pazienti
curati.
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29/12/2016
Pag. 17 Ed. Cesena
diffusione:100036
tiratura:134560
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BUFALINI, NEL REPARTO DI ONCOEMATOLOGIA SI CONCLUDE LA
MOSTRA DEL PITTORE ROMAGNOLI
OGGI SI CONCLUDE la mostra del pittore cesenate Piero Romagnoli dal titolo 'Visioni del Paesaggio'
allestita nei locali del Day Hospital di Oncoematologia dell' Irst all'ospedale Bufalini di Cesena. La mostra si
é tenuta nell' ambito della rassegna 'Arte e Solidarietà' curata da Lia Briganti giunta la suo undicesimo
anno. Piero Romagnoli, pittore figurativo, ha sperimentato varie tecniche, mettendo a punto 'lo strappo d'
affresco', realizzato in modo personale, accentuandone l' aspetto materico ed evidenziando la valenza
estetica dei materiali, quale ad esempio la iuta. Il paesaggio, insieme al ritratto, é uno dei soggetti preferiti
da Romagnoli. Disegnatore accurato e di talento, Romagnoli crea composizioni paesaggistiche di gusto
neoromantico, in cui la natura appare dominante e selvaggia, impervia e meravigliosa. I suoi paesaggi
montani a grafite, rivelano un uso analitico e minuto del tratto segnico, creando composizioni prospettiche,
dove gli orizzonti sono evidenziati dalle immagini in primo piano.
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28/12/2016
Pag. 10 Ed. Forli
tiratura:15000
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LOTTA AI TUMORI MELDOLA
Progetti di ricerca all' Irst Irccs Arrivano 2,2 milioni di euro
Gli stanziamenti statali agli istituti meritevoli per l' attività scientifica Il Ministero della Salute partecipa al
finanziamento per studi compiuti nel 2015 L' aumento dei contribuiti è pari al 30 per cento rispetto all' anno
precedente
L' Irst Irccs di Meldola MELDOLA. Dal Ministero della Salute arrivano all' Irst Irccs 2,2 milioni di euro per i
progetti di ricerca riconosciuti per il 2015. Un aumento del 30 per cento rispetto ad un anno fa che
testimonia la qualità riconosciuta all' Istituto bidentino. Continua, pertanto, la crescita dei trasferimenti
ministeriali a sostegno della ricerca oncologica promossa dall' Istituto tumori della Romagna Irst Irccs.
Sono, infatti, 2,2 i milioni di euro che il Ministero della Salute ha riconosciuto a favore delle attività di ricerca
corrente - le attività scientifiche che mirano a sviluppare nel tempo le conoscenze fondamentali in settori
specifici della biomedicina e della sanità pubblica - svolte nel corso del 2015 dai ricercatori del Centro. Si
tratta di quasi mezzo milione in più rispetto allo scorso anno (il trasferimento fu di 1,7 milioni) per una
crescita pari a circa il 30 per cento. Il dato assume ulteriore rilievo alla luce dello stabilizzarsi dei
finanziamenti messi a disposizione dal Ministero (erano 161,8 milioni nel 2015, quest'anno sono stati 163,3)
e della virtuosa e positiva "c on cor ren za" degli altri Irccs (49 di cui 12 operanti in campo oncologico, per
un totale di 10.172 ricercatori impegnati, 101 dei quali Irst). Si tratta di Istituti di dimensioni spesso ben
maggiori in termini sia di volumi sia di dipendenti rispetto a Irst. Segno indiscutibile che il lavoro di studio e
ricerca dei professionisti dell' Istituto rappresenta un pilastro imprescindibile della produzione scientifica
nazionale, è il trend dei trasferimenti, in costante crescita "a doppia cifra" dal 2012, anno di riconoscimento
della qualifica di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, a oggi: se nel 2013 il finanziamento è stato
di 900mila euro, nel 2014 si è passati a 1,4 milioni di euro (+56 per cento) poi 1,7 milioni lo scorso anno
(+30 per cento). Nello specifico, il report del Ministero della Salute, stilato analizzando le differenti aree di
produzione scientifica, cura, capacità di operare in rete e attrattività di risorse extra-ministeriali, a Irst sono
riconosciute ottime prestazioni nell' indicatore che consente di confrontare in modo standardizzato la
complessità della casistica di pazienti curati (detto case mix): Irst è secondo dietro l' Istituto Mediterraneo
per i trapianti e terapie ad alta specializzazione. Di notevole risalto sono, inoltre, le prestazioni nel
reperimento di finanziamenti extra-ministeriali per progetti (Irst è nettamente oltre media grazie ai 2,3 milioni
per progetti non Ministeriali e ai 3 milioni da privati) così come sono estremamente significativi, dal punto di
vista scientifico, l' elevato indice della qualità scientifica delle pubblicazioni, valore desumibile dal numero di
citazioni medie pesate. Sopra la media nazionale sono anche il numero di trials clinici attivi e validati (nel
2015 erano attivi 174), a testimonianza dell'i mpegno nel perseguimento degli obiettivi di ricerca
traslazionale e farmacologica.
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27/12/2016
Pag. 5 Ed. Imola
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tiratura:134560
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I CAMPIONI A FIANCO DELLO IOR
Dal mercato ortofrutticolo alla solidarietà oncologica
di GIULIA CIARLARIELLO A NATALE, Zero Pare e in testa: la 'Berretta che scalda il cuore'. Sono
moltissimi, a Imola e non solo, ad indossare le cuffie ideate dallo Share Cdp, un gruppo di ragazzi imolesi
che non si limita a vendere berrette colorate, ma per ognuna di queste, ha scelto di donare un euro al
Progetto Margherita dell'Istituto Oncologico Romagnolo. Tale servizio, nato nel 2012, fornisce
gratuitamente parrucche alle pazienti che si sottopongono a chemioterapia e affrontano il delicato momento
della caduta dei capelli, mettendo a loro disposizione la consulenza di un parrucchiere e il supporto di
volontari. Una diagnosi di cancro spesso determina in chi ne è direttamente coinvolto e nelle persone a lui
vicine un profondo sconvolgimento, che per essere affrontato e superato necessita di comprensione,
accoglienza e supporto, sia materiale sia psicologico. Sui social network impazzano i selfie con la 'berretta
che scalda il cuore', rigorosamente accompagnati dall'hashtag #sharecdp. Tra tutti coloro che 'ci mettono la
faccia', in favore dello Ior, ci sono anche Fabio Scozzoli, ranista ex campione mondiale ed europeo; Andrea
Minguzzi, oro olimpico a Pechino 2008 e Federica Pellegrini. La campionessa di nuoto, dopo la foto coi
baffi scattata assieme a tutti i compagni della Nazionale in occasione del 'Movemberromagnolo', ha di
recente sfoggiato la 'berretta che scalda il cuore' sui suoi profili social: «Sostieni anche tu il Progetto
Margherita dell'Istituto Oncologico Romagnolo. Potrai acquistarla in diversi colori a 10 euro, contattando i
ragazzi di #sharecdp». Chiunque voglia farlo, può rivolgersi allo stand che, fino al 7 gennaio, si trova
all'interno di Natale Zero Pare, il villaggio natalizio ricco di eventi, musica dal vivo e street food, al Mercato
Ortofrutticolo.
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31/12/2016
Pag. 19 Ed. Ravenna
diffusione:100036
tiratura:134560
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Malpezzi: «Sanità e lavoro al centro E puntiamo sul Palazzo del Podestà»
di ANTONIO VECA SANITÀ, lavoro, scuola. E poi il centro. Sono i temi toccati nell'intervista di fine anno
con il sindaco Giovanni Malpezzi che fissa le priorità per il 2017. Come si integrerà l'ospedale di Faenza
nell'Area Vasta? «Ho partecipato a una riunione nel 'Parlamentino' della Conferenza territoriale sociosanitaria. Si è concluso l'esame preliminare per il riordino già presentato in consiglio comunale. E' stato
emendato con diverse osservazioni del nostro distretto assieme a quello di Lugo. In questa sinergia
(Faenza e Lugo, ndr) si è stabilita la direzione unica: un solo primario per le Unità Operative semplici
mentre per quelle Complesse è prevista una direzione a tre con Ravenna, come ad esempio per la
cardiologia, dove occorre un bacino di riferimento più ampio. Abbiamo preso decisioni sull'area oncologica
per coordinare le attività dei nodi ospedalieri, fra i quali c'è anche Faenza: l'Irst di Meldola gestirà gli
indirizzi strategici». Il futuro dell'ospedale? «Manteniamo tutte le specialità, e non era scontato.
Realizzando una struttura unica tra noi e Lugo riusciamo a mantenere le specialità presenti e, in alcuni casi,
a svilupparle, come ad esempio la chirurgia ortopedica per la mano e il braccio. E poi manteniamo
Medicina Nucleare, per la quale siamo punto di riferimento distrettuale». E qual è la situazione del punto
nascita? «E' previsto un unico primario nei tre ospedali. Ora dovremo riportare a Faenza i parti cesarei e
quelli indotti (ora vengono fatti a Ravenna, ndr)». Un altro nodo è il rilancio del centro. «Passa da Palazzo
del Podestà, operazione difficile ma prioritaria. Dopo il finanziamento di 740mila euro l'intenzione è
sottoscrivere un mutuo. Non possiamo non ristrutturarlo anche perché il pavimento è 'esploso' e la
sistemazione del tetto è essenziale. Entro il nuovo anno dobbiamo usare il 30 per cento del finanziamento
per ultimare i lavori nel 2019. Ospiterà, nei nostri piani, il Padiglione Romagna: sarà uno spazio aggregativo
ed espositivo dove il turista, e i dati parlano di un aumento di presenze, dovrà trovare un 'assaggio del
territorio». Ma come si può portare il turista in centro dopo la classica visita al Museo delle ceramiche?
«Serve una nuova programmazione anche attraverso 'If' (la società d'area che vede alleate Faenza e
Imola, ndr) per valorizzare il percorso che comprende ceramiche, Mic, Palazzo Manfredi, Pinacoteca,
Ridotto e Teatro». Poi però i turisti arrivano in centro e la domenica trovano i negozi chiusi. Qualcuno ha
chiesto di portare i mercatini hobbistici. «E' un'idea buona con due problemi: una legge regionale ne limita
la frequentazione per i partecipanti e ci sono difficoltà di verifica. E poi ci sono le resistenze delle
associazioni del commercio. Sul tema dei negozi chiusi, la loro decisione non dipende da noi». Il temporary
shop delle ceramiche sta funzionando bene, pensate a uno spazio permanente? «Si sta lavorando in
questo senso anche se bisogna tenere presente che quel locale è a zero spese per gli espositori, un luogo
permanente non avrebbe questo vantaggio». Parliamo di lavoro. Nel suo mandato ha affrontato le crisi
Omsa e Cisa. La prima fu risolta con l'arrivo del gruppo Atl che assunse molti lavoratori. Cisa invece ha
approvato un piano che ha portato alla fuoriuscita (volontaria) di quasi 130 dipendenti. Com'è il futuro?
«Non ho notizie di problemi e l'azienda ha messo a punto un programma di investimenti per 14 milioni sul
sito faentino; in via Oberdan si sta lavorando su un centro di eccellenza dei prototipi. Ma stiamo all'erta»
Quali sono le altre iniziative sul lavoro? «Stiamo per siglare un accordo tra Unione, Tavolo dello sviluppo
economico, banche e sindacati, per rimborsi fiscali alle aziende che aumentano i dipendenti». Quale futuro
per l'area Le Perle? «Le dichiarazioni uscite sulla stampa su un futuro commerciale non sono nostre (l'area
doveva ospitare negozi, ma i lavori sono fermi da anni, ndr). Non mi sono mai speso in questo senso. Se
invece si volesse creare un polo artigianale con 'veri posti di lavoro' sarebbe più che ben accetto. Su quella
partita siamo anche parte lesa; dobbiamo incassare fidejussione e Imu dal 2012, circa 900mila euro» E la
scuola Europa? «Partita complicata. La ristrutturazione a carico della proprietà costerebbe 3,6 milioni, ma
farebbe aumentare l'affitto. Una scuola nuova ne costerebbe 7; vogliamo capire la strada più opportuna».
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29/12/2016
Pag. 39 Ed. Forli
tiratura:15000
Mostra ad Oncoematologia Ultimo giorno per ammirarla
CESENA. Oggi è l' ultimo giorno utile per ammirare la mostra personale del pittore cesenate Piero
Romagnoli, che dall'8 ottobre ha portato un tocco d' arte dentro il Day Hospital di Oncoematologia dell' Irst,
presso l' ospedale Bufalini. L' esposizione, intitolata " Visioni del Paesaggio", è stata allestita nell' ambito
della rassegna " Arte e Solidarietà", curata da Lia Briganti e giunta la suo undicesimo anno. Romagnoli è un
pittore figurativo che ha sperimentato varie tecniche, mettendo a punto " lo strappo d' affresco", realizzato
in modo personale, accentuandone l' aspetto materico ed evidenziando la valenza estetica dei materiali,
quale ala iuta. «Il paesaggio, insieme al ritratto, è uno dei soggetti preferiti da Romagnoli - fa notare Briganti
- Disegnatore accurato e di talento, questo artista crea composizioni paesaggistiche di gusto neoromantico,
in cui la natura appare dominante e selvaggia, impervia e meravigliosa. I suoi paesaggi montani a grafite,
rivelano un uso analitico e minuto del tratto segnico, creando composizioni prospettiche, ove gli orizzonti
sono evidenziati dalle immagini in primo piano , una baita o da un' aquila in volo o cervi che indicano il
punto di vista. Romagnoli sperimenta anche il colore, in particolare gli effetti che può ottenere nel chiaroscuro, accentuando i toni contrastati, come si evidenzia magistralmente nel ritratto del ciclista e della boxer.
Di notevole effetto visivo, gli strappi d' affresco privilegiano i toni delle terre, i bruni, i marroni e i grigi,
ritraendo scorci storici di Cesena. Notevoli tre paesaggi notturni neoromantici, in cui domina il blu, un bosco
illuminato da una grande e luminosa luna, uno scorcio boschivo con un rapace e una diafana luna e una
marina notturna, dominata da un veliero».
Foto: Un' opera di Piero Romagnoli
IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 26/12/2016 - 01/01/2017
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Le visioni del paesaggio di Romagnoli
27/12/2016
Pag. 24 Ed. Forli - Cesena
diffusione:12900
Nota di Ior e Ail 'Occhio a truffe'
L'Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) e l'Associazione contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma (Ravenna
AIL) hanno ricevuto segnalazioni da parte di cittadini contattati telefonicamente da individui che sollecitano
offerte a favore delle loro attività. I due enti sottolineano che "nessuno dei nostri collaboratori o volontari è
autorizzato a raccogliere donazioni porta a porta e che di conseguenza né IOR né Ravenna AIL gestiscono
la raccolta fondi con le seguenti modalità".
IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO - Rassegna Stampa 26/12/2016 - 01/01/2017
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IN PILLOLE
29/12/2016
Pag. 16 N.1 - gennaio 2017
diffusione:67038
tiratura:113370
IL CANCRO AL SENO ha portato via le donne della mia famiglia
«Di questa malattia sono morte mia mamma, mia nonna e la mia bisnonna. Essere il primo portavoce
maschio di un'iniziativa di raccolta fondi per la ricerca sul tumore mi riempie d'orgoglio più che se avessi
vinto l'Oscar»
Confessione raccolta da Silvia Bizio
Un giornale italiano che tratta di salute? Perfetto, ma che cosa aspettavate a farmi parlare? Io sono un
salutista convinto, mi controllo il colon e la prostata regolarmente: ci tengo a vivere a lungo. Ma, soprattutto,
raccomando sempre a mia moglie di farsi tutti gli esami puntualmente. Lei è sana, per fortuna, non ha quel
brutto gene del cancro che ha colpito le donne della mia famiglia. L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Ebbene sì, mia mamma è morta di tumore al seno. Anche mia nonna e sua madre, la mia bisnonna, se ne
sono andate per la stessa malattia. Una serie di lutti che mi ha sconvolto, ma mi ha anche fatto reagire con
forza. Già dall'anno dopo la perdita di mamma, nel 2001, ho iniziato il mio impegno nella Entertainment
Industry Foundation, un'organizzazione tra le più combattive sul fronte della lotta al cancro. E vanto il
primato di essere stato il primo portavoce maschio del Lee National Denim Day, che ogni anno raccoglie
fondi per sostenere la ricerca sul tumore al seno. È una cosa di cui vado molto fiero. Meglio che vincere un
Oscar o un Emmy Award, lo dico per davvero, senza civetteria. Ancora oggi mi do un gran da fare,
partecipo a convegni, congressi, eventi di charity in tutti gli States, per ricordare quanto sia importante la
prevenzione e i check up annuali e per organizzare raccolte di fondi. Con la Lee Denim abbiamo raccolto
sette milioni e mezzo, a fronte di donazioni non superiori ai cinque dollari. Fate i calcoli: incredibile. E anche
i risultati in termini di ricerca sono stati notevoli. Quando a mia nonna venne diagnosticato il cancro al seno
erano gli anni Settanta e a quel tempo quella malattia era come una condanna a morte, una vera e propria
sentenza. Oggi, invece, la percentuale di sopravvivenza è astronomica, sempre che la diagnosi sia
effettuata in tempo. Per questo non mi stanco di ripetere che bisogna fare in modo che la ricerca continui a
essere sostenuta e finanziata da noi tutti e che tutte le donne abbiano accesso ai migliori test diagnostici.
Anche gli uomini, s'intende... Quando penso ai miei due figli maschi sorrido al pensiero che tra venti o
trent'anni, dovesse succedere loro qualcosa, verranno curati e vivranno molto più a lungo di mia madre o
mia nonna. Rob Lowe
Le principali campagne italiane Prima a mobilitarsi nel nostro Paese è stata l'Airc, Associazione italiana
per la ricerca sul cancro, che dal 1965 ha raccolto più di 1 miliardo di euro per il finanziamento di importanti
progetti, attraverso numerose campagne che si ripetono ogni anno: dall'Azalea, venduta a maggio in
occasione della festa della mamma per combattere i tumori femminili, alle Arance della salute distribuite a
gennaio, fino ai Cioccolatini di novembre. L'Airc investe una buona fetta (oltre 9 milioni solo nel 2016) dei
proventi nella ricerca sul tumore al seno: ciò è possibile non solo grazie alle donazioni pervenute
direttamente sul sito ( airc.it ) ma anche a iniziative pensate ad hoc, come ad esempio la campagna Breast
Cancer Awareness (BCA), un progetto promosso da Estée Lauder Companies per aiutare la scienza:
l'azienda leader del beauty, infatti, quest'anno ha voluto devolvere all'Airc 5 euro per ogni pezzo venduto,
nel mese di ottobre, di alcuni suoi prodotti di punta. La Fondazione Umberto Veronesi è impegnata da oltre
dieci anni
nella ricerca oncologica ad ampio spettro e da questa incessante attività scientifica, nel 2013, è nato il
progetto Pink is Good che, oltre a promuovere il tema della prevenzione femminile, ha anche l'obiettivo di
finanziare il lavoro di ricercatori specializzati sul carcinoma della mammella. Sul sito della campagna (
pinkisgood.it ) chiunque può fare una donazione libera o scoprire quali sono le aziende che devolvono parte
dei ricavati delle vendite al progetto. Pink is Good è sostenuto anche da PittaRosso Pink Parade, la
camminata non competitiva che si svolge a Milano in ottobre (il cui intero ricavato va alla Fondazione). La
campagna Nastro Rosa della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) si ripete ogni anno a ottobre con
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ANCH'IO / ROB LOWE
29/12/2016
Pag. 16 N.1 - gennaio 2017
diffusione:67038
tiratura:113370
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
l'intento di accendere i riflettori sul tumore al seno, diffondere la cultura della prevenzione come stile di vita
e offrire a tutte le donne visite senologiche gratuite presso le sedi sparse in tutta Italia. A novembre, invece,
la Lilt aderisce all'iniziativa internazionale Movember per sensibilizzare gli uomini sull'importanza della
prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori maschili e dar loro la possibilità di sottoporsi a controlli
urologici gratuiti. Sul fronte della ricerca, negli ultimi 15 anni sono stati finanziati oltre 100 progetti in
collaborazione con gli organismi che operano a livello nazionale e internazionale in campo oncologico. Ciò
è stato reso possibile anche grazie alle donazioni online ( lilt.it ). Dalle piazze italiane al web, fino alla tv: le
campagne di raccolta fondi passano anche dal piccolo schermo. L' Associazione Mediafriends, ad esempio,
promuove ogni anno sulle reti Mediaset il progetto Fabbrica del Sorriso, per sostenere la ricerca sui tumori
infantili. Per tutto il 2016 le risorse raccolte (tramite bonifico, sms o sul sito mediafriends.it ) sono state
devolute, tra gli altri, all'Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus, all'Airc e all'
Istituto oncologico Romagnolo Onlus.
Foto: SEX SYMBOL ANNI 80 l'attore statunitense Rob Lowe, oggi 52enne, è tra gli interpreti della serie tv
Code Black , medical drama la cui prima serie è stata trasmessa da Rai 3 (sopra, una scena). Dal 2001 è
impegnato nell'Entertainment Industry Foundation, organizzazione attiva sul fronte della lotta al cancro, ed
è stato il primo testimonial maschio del Lee National Denim Day, una delle maggiori raccolte fondi a favore
della ricerca sul tumore al seno (in basso nella pagina di sinistra, la locandina).