- FAITA FederCamping
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ANNO X N. 32 Poste Italiane SPA - Sped. Abb. Postale DL 353/2003 (conv. INL. 27/02/2004, nª 46) ART.1 comma 1 DCB ROMA • Luglio - Settembre 2015 P E R I O D I C O D E L L A F A I T A F E D E R C A M P I N G CONSORZIO LAGO MAGGIORE HOLIDAYS, PROMOZIONE MA NON SOLO MERCATI LONG HAUL, ITALIA META PRIVILEGIATA SMART VILLAGE E SMART BEACH: L’INNOVAZIONE NEL TURISMO FACEBOOK &CO. NON SONO UN GIOCO DA RAGAZZI ANNO X N.32 CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE S econdo le stime più accreditate la stagione 2015 ha registrato un segno decisamente positivo per l’intero settore turistico. Il clima favorevole, un diffuso quanto immateriale senso di ripresa economica e soprattutto una marcata contrazione dell’outgoing hanno positivamente e sinergicamente influito anche sui risultati ottenuti dalle imprese dell’open air. Avrebbe sicuramente giovato anche una tempestiva e positiva soluzione del problema dei visti turistici, che però puntualmente è mancata. La partita, purtroppo, resta a tutt’oggi vanamente aperta con un mancato gettito per le imprese difficile da calcolare ma sicuramente consistente. Il nostro mercato non ha ceduto ulteriori quote, come accaduto nel 2012 e 2013, ed anzi in alcune regio- Maurizio Vianello ni chiave il recupero è stato più che proporzionale alle attese. Buone notizie, dunque, tuttavia la nostra non sarebbe un’analisi corretta se non considerasse che il flusso turistico nazionale è, in maniera significativa, condizionato da alcuni fattori esogeni e non facilmente ripetibili. L’Expo, la congiuntura economica greca deflagrata alla vigilia della stagione e più latamente quella geopolitica dei Paesi del bacino del Mediterraneo, la pressoché totale cancellazione delle mete del Vicino Oriente dall’agenda dei turisti italiani, Expo a parte sono cose che ci si augura non si trascinino né si ripetano. Per cui tirando in maniera più cauta le somcontinua a pag.15 FAITA FEDERCAMPING Via Cola di Rienzo, 285 00193 Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 363/2006 del 29/09/2006 Direttore responsabile: Salvatore Vingiani tel. 06 32111043 - fax 06 3200830 www. faita.it Redazione: Nicolcarlo Genovese Pietro Licciardi Andrea Spezzigu Produzione e pubblicità: Contatto Comunicazione e Marketing s.r.l. Via Apuania, 5 - 00162 Roma Tel. 06 97616025 - Fax 06 97616034 cell. 3355774176 Progetto grafico: Emilio Procopio [email protected] Impaginazione: Format Roma S.r.l. www.formatroma.it Stampa: Grafica Di Marcotullio sas - Roma Finito di stampare Novembre 2015 CAMPING MANAGEMENT :SOMMARIO 5 CAMPING LAGO MAGGIORE, LA SFIDA È: INNOVARE A cura di Pietro Licciardi 8 CONSORZIO LAGO MAGGIORE HOLIDAYS, PROMOZIONE MA NON SOLO A cura di Pietro Licciardi 11 LAGO MAGGIORE “MOTORE” DEL TURISMO REGIONALE 14 L’EUROPA SI CONFERMA COME META TURISTICA PIU’ AMBITA 16 PREZZI AL BAR, IN LINEA CON L’INFLAZIONE 22 SMART VILLAGE E SMART BEACH UN PUNTO DI VISTA INNOVATIVO SUL TURISMO di Sara Alvaro 26 FACEBOOK & CO. NON SONO UN GIOCO DA RAGAZZI di Dario Lombardelli 32 A MASSA IL DEFIBRILLATORE ENTRA NEL CAMPING 34 VISTI, REGOLAMENTAZIONE PIU’ AL PASSO CON I TEMPI 35 NOVITA’ IN MATERIA DI BILANCIO A cura di Maurizio Fantaccione 19 MERCATI LONG HAUL, ITALIA META PRIVILEGIATA Italia 44% Germania 31% Olanda 8% Svizzera 8% Danimarca 2% Belgio 1% Regno Unito 1% Francia 1% Austria 5% CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO CAMPING LAGO MAGGIORE, LA SFIDA È: INNOVARE di a cura di Pietro Licciardi UN GIOVANE MANAGER HA PORTATO LA SUA ESPERIENZA DI INGEGNERE NEL TURISMO ALL’ARIA APERTA, CON SUCCESSO F abio Rappoldi è il titolare del Camping Village Lago Maggiore, sulla riva sud occidentale, nel comune di Dormelletto, a tre chilometri da Arona. A disposizione degli ospiti tutti i confort, 300 piazzole ombreggiate delimitate da siepi, maxi caravan e villette in muratura con ampi giardini. All’interno del villaggio anche un residence con 42 bilocali e trilocali modernamente arredati e attrezzati per la vita all’aria aperta. Signor Rappoldi, quando ha iniziato la sua attività di imprenditore del turismo all’aria aperta? «La mia è stata una scelta di vita. Nel 1991 ero un giovane ingegnere con una certa esperienza nel settore dell’organizzazione aziendale e nella consulenza di direzione. Nonostante la rapida carriera, complice quel periodo molto favorevole per le attività ingegneristiche, quell’anno ho deciso con la moglie, anche lei ingegnere, di en- trare in un settore in cui credevamo fortemente. Abbiamo così rilevato l’attività di mio padre che partendo da zero aveva realizzato un campeggio sul lago Maggiore» Come ha imparato il mestiere? «Certamente essere “figlio d’arte” mi ha aiutato molto. Può sembrare retorico sottolineare che prima del “mestiere” e dell’istruzione vengono i valori che ci arrivano dalla famiglia, ma sono convinto che l’attaccamento all’azienda, la voglia di lavorare sodo e la capacità di fare sacrifici difficilmente si imparano a scuola. Naturalmente è stata poi importante la formazione che mi è arrivata dagli studi e dalle precedenti esperienze professionali». Su quali scelte imprenditoriali ha puntato per posizionare il suo camping su un mercato, quello del Lago Maggiore, che riteniamo sia abbastanza concorrenziale? «Qualità, professionalità e diversificazione. Sono termini spesso molto abusati, ma nel nostro settore sono più che mai di attualità. Quando ho iniziato questa attività, mi sono subito reso conto del gap culturale che aveva il settore turistico rispetto ad altri in cui avevo lavorato, cioè la piccola e media industria e il settore manifatturiero. In quegli anni nelle aziende in cui lavoravo si parlava di “total quality”, di “reengineering”, di sistemi “pull”, in cui l’esigenza del cliente doveva “tirare” e modificare il processo produttivo. Si cominciava a risentire della concorrenza agguerrita che arrivava dall’estero e chi non riusciva ad adeguarsi ai cambiamenti si trovava fuori dal mercato, e quindi costretto a chiudere o a vendere ai concorrenti. Il dinamismo organizzativo a cui ero abituato non lo trovavo invece nelle piccole aziende turistiche, che per la maggior parte operavano per “tradizione familiare” e per abitudini 5 CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO consolidate, forti delle location favorevoli e della vicinanza geografica ai clienti spesso abitudinari». Sappiamo che una delle scelte che ha fatto è stata quella di ridurre al minimo gli stanziali. Come e perché avete preso questa decisione? «Quando ho iniziato la mia esperienza nel settore il mio campeggio era aperto tutto l’anno, ed era frequentato per il 90% da clienti stanziali, provenienti per di più dal vicino hinterland milanese. Si trattava di una clientela affezionata, stabile, che frequentava il campeggio durante tutto l’anno nei week-end, mentre nel periodo estivo la chiusura delle scuole vedeva l’inizio della permanenza di mamme e nonne con figli e nipoti, mentre il marito aspettava l’agognato periodo di ferie. Dal punto di vista aziendale questa è una situazione apparentemente molto positiva, perché in presenza di stabilità del mercato il rischio imprenditoriale è basso, il fatturato costante e sicuro e la marginalità è dovuta unicamente alla capacità di contenimento dei costi. Questa situazione aveva però alcuni punti deboli. Il primo è che mantenere una clientela stabile e abitudinaria presuppone una stabilità delle tariffe, e questo mi induceva a ridurre al minimo gli investimenti, col risultato di veder retrocedere l’azienda in termini di qualità dell’offerta. Un altro, e forse più importante, punto debole è quello del rischio a cui ci si espone tutte la volte che ci si rivolge a un’unica tipologia di clientela: nel momento in cui questa entra in crisi, ci si trova in difficoltà nel trovare soluzioni alternative. Con l’avvento dei primi segnali di crisi ho quindi deciso di cambiare e di pormi un obiettivo ambizioso: portare in tre anni la percentuale degli stagionali al di sotto del 40%». Con quali esiti? «Innanzitutto un rinnovato entusiasmo da parte mia e dei miei collaboratori. Confrontarsi con situazioni nuove, tutte da scoprire, genera curiosità, appetito, dinamismo, positività, voglia di imparare. Ci rendiamo finalmente conto delle potenzialità del- 6 la nostra azienda e del nostro territorio, che prima pensavamo fossero limitate al mantenimento delle posizioni raggiunte. Mi ha sorpreso poi il cambiamento di ambiente all’interno della struttura. Da una parte gli stanziali rimasti sono quelli che evidentemente hanno condiviso le nostre scel- “ «NONOSTANTE LA RAPIDA CARRIERA, COMPLICE QUEL PERIODO MOLTO FAVOREVOLE PER LE ATTIVITÀ INGEGNERISTICHE, QUELL’ANNO HO DECISO CON MIA MOGLIE, ANCHE LEI INGEGNERE, DI ENTRARE IN UN SETTORE IN CUI CREDEVAMO FORTEMENTE» te, hanno deciso di rimanere nella nostra struttura per scelta e non per abitudine, sono quelli che apprezzano il dinamismo e il cambiamento, sono quelli che a pieno titolo si possono considerare “turisti”. Dall’altra parte il turista soprattutto straniero apprezza l’atmosfera italiana che abbiamo comunque deciso di mantenere e che la giusta percentuale di stanziali rimasti contribuisce a rendere gradevole e autentica. La presenza massiccia di turisti garantisce poi il funzionamento di tutti i servizi accessori: dalla ristorazione all’animazione, dal punto informazioni alle attività sportive, ecc., tutti servizi apprezzati anche dalla nostra clientela stanziale». Attualmente come si compone la vostra clientela? «Il 30% rimane costituito da clientela stanziale italiana, mentre per quanto riguarda i turisti il 60% sono i tradizionali clienti tedeschi e olandesi, mentre il restante 40% è suddiviso tra le altre provenienze, con un incremento piuttosto significativo di presenze extra-europee». Come ha influito l’attuale congiuntura sulla vostra gestione? Ad esempio avete dovuto modificare la vostra offerta? «Una delle nostre scelte imprenditoriali è stata la diversificazione. Proprio perché arriviamo da un’esperienza di clientela solo stanziale, cerchiamo adesso di rivolgerci a una platea più ampia possibile di clientela, che abbiano come sola esigenza comune “ «QUALITÀ, PROFESSIONALITÀ E DIVERSIFICAZIONE. SONO TERMINI SPESSO MOLTO ABUSATI, MA NEL NOSTRO SETTORE SONO PIÙ CHE MAI DI ATTUALITÀ. QUANDO HO INIZIATO QUESTA ATTIVITÀ, MI SONO SUBITO RESO CONTO DEL GAP CULTURALE CHE AVEVA IL SETTORE TURISTICO RISPETTO AD ALTRI IN CUI AVEVO LAVORATO, CIOÈ LA PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA E IL SETTORE MANIFATTURIERO». quella del turismo open-air. Ed è così che abbiamo affiancato alle tradizionali piazzole, diversi tipi di maxi-caravan e tende, con un’attenzione alle nuove offerte glamping, ma offriamo la possibilità di soggiornare anche in residence, o in villette in muratura. Offriamo poi tre diverse proposte di ristorazione, con atmosfere diverse, due piscine e due lidi di cui uno per famiglie e una per giovani, il tutto con l’obiettivo di intercettare quanto più possibile i diversi gusti e le diverse esigenze». Come si è modificato il vostro giro di affari in seguito alla crisi economica internazionale e soprattutto italiana? «Possiamo affermare con orgoglio che il giro di affari non ha risentito della crisi; l’iniziale diminuzione di fatturato dovuta alla diminuzione della clientela stagionale, è stata poi compensata dal costante aumento di turismo straniero, che ha coperto anche l’inevitabile aumento dei costi: dieci anni fa la nostra struttura era gestita con 10-12 persone, oggi contiamo complessivamente oltre 50 collaboratori». Come pensa si evolverà il settore del turismo all’aria aperta e come adeguerà la sua struttura a tali cambiamenti? «Sono convinto che il nostro settore abbia ancora ottime potenzialità. Dovremo essere pronti a diversificare e innovare l’offerta e i servizi, per far fronte alle esigenze di un turista che sempre di più ricerca il contatto con la natura, l’enogastronomia, le attività, la socializzazione e nuove emozioni nel modo di soggiornare. I nostri obiettivi sono quelli di lavorare su tre fronti: la ricerca di nuove tipologie di alloggi, studiandone architettura, arredi e servizi a disposizione, la messa a punto della ristorazione e dei servizi, per accontentare una clientela che appare sempre più diversificata per paese di origine e disponibilità economica, e la crescita professionale di uno staff giovane e dinamico in grado di creare un’atmosfera di massima disponibilità e cortesia». Che tipo di concorrenza deve fronteggiare e con quali esiti? Il Lago Maggiore è molto vicino al confine ed è molto frequentato da tedeschi, il cui paese è molto bene attrezzato per quanto riguarda il turismo all’aria aperta…. «L’utilizzo della rete per la scelta della destinazione ha portato inevitabilmente a un confronto più facile e immediato delle varie offerte. Noi, come già detto, abbiamo scelto di puntare sulla qualità e sulla professionalità. Non siamo d’accordo con chi sceglie di puntare sull’abbassamento del prezzo. Vogliamo intercettare quella clientela che sceglie la nostra struttura per quello che offre, non perché costa poco. Siamo convinti che anche il cliente più esigente debba trovare le giuste risposte, e vogliamo lavorare per essere in grado di dargliele». Quali sono i suoi rapporti con gli altri imprenditori turistici della zona e con gli amministratori pubblici? «Da molti anni abbiamo fondato sul lago Maggiore un consorzio di operatori legati al turismo. Questo consorzio si affianca alle attività più propriamente sindacali della FAITA, la nostra associazione di categoria. Il confronto tra le diverse esperienze e l’esperienza di lavorare insieme sono certamente la chiave per rafforzare il nostro settore e far crescere gli addetti ai lavori. È ormai consolidata l’abitudine di fare promozione insieme, e di presentarci uniti di fronte a problemi che riguardano tutti. Rimane il rammarico per chi ancora non partecipa e non si rende conto che solo uniti si possono raccogliere le sfide che certamente ci attendono. Diverso è l’atteggiamento nei confronti degli amministratori pubblici, che vediamo concentrati ormai quasi unicamente sui problemi legati alla quadratura dei bilanci. La burocrazia ormai asfissiante non mette gli amministratori pubblici nelle condizioni di lavorare con quella visione sul territorio che consente di realizzare piani di sviluppo a lungo termine, che è quello di cui noi avremmo bisogno. Il nostro atteggiamento rimane comunque costruttivo, e cerchiamo in ogni occasione di metterci a confronto con gli amministratori, nelle speranza di riuscire a convincerli delle potenzialità di un settore ancora non compreso e spesso sottovalutato». n 7 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO CONSORZIO LAGO MAGGIORE HOLIDAYS, PROMOZIONE MA NON SOLO a cura di Pietro Licciardi SONO 145 I SOCI DEL SODALIZIO CHE HA RADDOPPIATO LE PRESENZE NELL’OPEN AIR DAL 1996 A OGGI I l Consorzio Lago Maggiore Holidays si è costituito nel 1996 con una decina di campeggi situati sulle sponde del Verbano, tra le province di Novara e VCO – Verbano Cusio Ossola. L’idea di una “unione di scopo” tra strutture ricettive del turismo all’aria aperta in realtà era in cantiere fin dal 1994, quando partecipando alle fiere di settore gli imprenditori si erano resi 8 conto che i turisti erano più interessati a conoscere le potenzialità e l’offerta dei territori più che le singole strutture nelle quali avrebbero trascorso le ferie. Prese così forma l’idea di un catalogo che oltre alle singole strutture potesse presentare anche il territorio, con le sue attrattive e opportunità di svago. Col tempo altri campeggi si sono aggregati al neonato Consorzio, fino ad arrivare al rag- guardevole numero di 145, che rappresentano il 98% circa delle presenze turistiche dell’area. Ovviamente non si tratta solo di camping e villaggi situati sulle sponde del lago ma anche di quelli montani, il che ha spinto in seguito a orientare la promozione anche verso la parte alpina delle due province. Tranquillo Manoni è l’attuale presidente ma è anche decano degli im- “ «LA COSTITUZIONE DEL CONSORZIO CI HA PERMESSO DI ATTINGERE AI POCHI FONDI DISPONIBILI E DI PARTECIPARE ALL’ASSEGNAZIONE DI QUELLI STANZIATI DALLE SUCCESSIVE LEGGI REGIONALI PER L’INNOVAZIONE» prenditori nonché socio fondatore del Consorzio Lago Maggiore Holidays. Signor Manoni, qual è l’attività prevalente del vostro Consorzio? «Senz’altro la promozione turistica che con la realizzazione del nostro catalogo promuove i territori del Lago Maggiore e dei due laghi minori delle nostre province: il Lago d’Orta e il Lago di Mergozzo. Dal 2012 abbiamo esteso la promozione anche alle valli e montagne dell’Ossola, dove è presente la catena del Monte Rosa (4637 mt), la più alta in Europa, coinvolgendo tutte le amministrazioni locali dell’arco alpino e tantissimi operatori del ricettivo e di altre attività» Quali sono stati i risultati? «I risultati sono stati senz’altro buoni, infatti dalla sua prima pubblicazione a oggi abbiamo raddoppiato le presenze turistiche nel comparto extralberghiero: da circa 650 mila a un milione 500mila; inoltre abbiamo contribuito non poco alla crescita complessiva del territorio e alla sua conoscenza all’estero: infatti, ogni volta che partecipiamo a fiere e manifestazioni di settore portiamo i nostri cataloghi, che regaliamo a tutti i clienti, per l’ 80% stranieri, che soggiornano nelle nostre strutture» Ma la realizzazione del catalogo e il Consorzio hanno avuto anche altri esiti, non è vero? «In effetti la costituzione del Consorzio Lago Maggiore Holidays ha avuto un benefico effetto su tutte le strutture dell’area. I nostri campeggi in genere sono di medie e piccole dimensioni, la maggior parte è di appena 500 posti e le aziende maggiori hanno avuto un indubbio effetto di traino su tutte le altre. Anche i piccoli hanno “imparato” ad innovare, a migliorare i propri servizi ed impianti e naturalmente è cresciuto il nostro peso nei confronti delle amministrazioni pubbliche locali. Soprattutto però si è stabilita una forte coesione e amicizia tra i soci, con un continuo scambio di idee e di esperienze, che risulta particolarmente utile quando arriva il momento di pensare alle politiche locali per il turismo open air. Una coesione che soprattutto il settore alberghiero, nonostante sia abituato a guardare noi dell’extralberghiero un po’ dall’altro in basso, ci invidia. Come è noto tra i proprietari e gestori di Hotel c’è molta cortesia reciproca ma poi, quando si arriva al dunque, ognuno va per sé» E con la Regione cosa è cambiato? «La costituzione del Consorzio ci ha permesso di attingere ai, pochi in verità, fondi disponibili e di partecipare all’assegnazione di quelli stanziati dalle successive leggi regionali che finanziavano la ristrutturazione, l’ammodernamento e l’innovazione delle strutture ricettive» Altre attività oltre alla promozione? 9 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO «Con il Consorzio facciamo anche dei corsi professionali di aggiornamento per le nostre imprese. Ad esempio in collaborazione con i Vigili del Fuoco per l’adeguamento delle strutture alla normativa antincendio e i corsi per abilitare i dipendenti quali addetti antincendio come previsto dalla normativa specifica. Quando possibile partecipiamo alle iniziative di formazione messe in campo da altri enti, come l’Ente bilaterale per il turismo, che però è diventato pienamente operativo solo da pochi anni. Importante poi la parte che riguarda l’analisi delle acque potabili e delle piscine. Noi ci occupiamo dell’organizzazione e della predisposizione di quanto è necessario sul piano burocratico per poi provvedere in un secondo momento a ripartire le spese tra i consorziati». Per quanto riguarda il futuro? «Abbiamo notato che i materiali cartacei stanno perdendo un po’ di interesse per quanto riguarda la promo- 10 zione, pertanto ci stiamo orientando verso l’informatica. Attualmente il Consorzio sta partecipando ai programmi “Interreg” promossi dalla Comunità Europea, che prevedono progetti innovativi realizzati in collaborazione con un paese extracomunitario. Noi abbiamo coinvolto una università svizzera per utilizzare i moderni sistemi di promozione turistica che loro hanno e possono mettere a disposizione. Inoltre vorremmo sviluppare il nostro portale internet per mettere in condizione gli utenti di conoscere in maniera più precisa e tempestiva ciò che il territorio “produce” di interesse turistico. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di coinvolgere gli hotel in programmi comuni per la promozione e la valorizzazione dei nostri laghi e delle nostre montagne. Purtroppo, come accennavo prima il settore alberghiero ci considera un po’ come il parente povero ed è abbastanza restio a collaborare ma col tempo credo che ci riusciremo». Ci permetta a questo punto la domanda: ma buona parte di quello che il Consorzio fa, non dovrebbe già essere competenza degli organismi pubblici, anche locali? «Desidero sottolineare che nell’oggetto sociale del Consorzio è dominante la promozione turistica ma hanno molta importanza i rapporti e le relazioni con le Amministrazioni pubbliche. Infatti noi cerchiamo di evitare polemiche e di costruire con l’ente pubblico le premesse che stimolino gli operatori a proporre nuovi progetti innovativi con investimenti che producano maggior reddito all’azienda con l’automatico volano di benessere anche per tutto l’indotto. È doveroso sottolineare che sul nostro territorio, particolarmente da parte dei sindaci, c’è molta volontà di fare e sono sicuro che dipenderà molto dalla nostra capacità nelle ottime e qualificate proposte per raggiungere gli obiettivi di un valido e proficuo sviluppo turistico del nostro bellissimo territorio» n LAGO MAGGIORE “MOTORE” DEL TURISMO REGIONALE ANDAMENTO NEL COMPLESSO POSITIVO NONOSTANTE IL CALO RISPETTO AL 2012 I dati turistici del comprensorio del Verbano-Cusio-Ossola mostrano un andamento nel complesso positivo, nonostante la difficoltà che sta attraversando il settore in altre aree del Paese. In particolare nel 2013 le località turistiche del VCO hanno ottenuto il secondo miglior risultato di sempre con 2.719.443 presenze. Circa 62 mila presenze in meno (-2,24%) rispet- to al 2012 che è stato un anno record. Purtroppo a determinare la minore performance ha influito il dato meteorologico, con una stagione 2013 indubbiamente peggiore, che ha fatto registrare in primavera e inizio estate temperature al di sotto delle media. Gli arrivi si sono mantenuti più o meno stabili (708.695), con un -0,91% rispetto all’anno precedente ma ri- mane invariato il soggiorno medio che per l’extralberghiero tocca i 6 giorni, 4-5 nelle strutture alberghiere. Prevalgono, ma non è una novità, i turisti stranieri (2.139.0777 presenze, pari al 79% sul totale); gli Italiani sono vicini alle 600 mila presenze e crescono come ospiti di campeggi, residence e case vacanze. Il loro incremento nel 2013 è stato del 4,8%, un dato in controtendenza ri- 11 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO spetto al resto dell’Italia, in cui molti a causa della crisi hanno rinunciato alle ferie o hanno ulteriormente ridotto la durata del soggiorno. Tra l’altro il maggior numero di italiani ha compensato la diminuzione degli arrivi stranieri, ad eccezione, come vedremo, degli svizzeri. Continuano a privilegiare il Lago Maggiore come meta delle loro vacanze i tedeschi (858.241 che valgono circa il 40% delle presenze nel loro complesso), seguiti dagli olandesi (358.127), dai francesi (169.652), dagli svizzeri (182.084) dai britannici (149.810) e dagli statunitensi (63.320). Gli svizzeri sono anche quelli che nel 2013 hanno aumentato la loro presenza sulle sponde del Lago maggiore: +4,57% a fronte di un leggero calo da parte delle altre nazionalità. Gli operatori comunque sono alla ricerca di ulteriori nuovi mercati, come quello scandinavo. La destinazione “Lago Maggiore, le sue Valli e i suoi Fiori” ha partecipato anche lo scorso anno a “Ferie for Alle” a Herning in Danimarca, 17a edizione della fiera alla quale hanno partecipato 1088 espositori mentre nei tre giorni di apertura è stata visitata da 64.520 persone (nel 2013 sono state 63.830). Sono cresciute negli ultimi due anni le strutture ricettive dell’area, in particolare i “bed and breakfast” e le case per ferie. Nel 2013 risultano essere 238 gli hotel dell’area e 402 le strutture extralberghiere per complessivi 23.654 posti letto. Gli indici statistici raccolti dall’Osservatorio provinciale sul turismo del VCO confermano come in un contesto generale di crisi questo settore sia quello che non soltanto riesce a stare a galla ma migliora in quantità e qualità. Il merito è degli operatori turistici, del potenziale del territorio e del fatto che si continua ad investire nelle attività, nonostante le crescenti difficoltà rappresentate dal continuo aumentare del carico fiscale sulle aziende. Notevoli aspettative anche per l’Expo 2015, che dovrebbe essere un’occasione strategica per promuovere l’area tra un pubblico internazionale, per attrarre ulteriori target. Si spera 12 “ CONTINUANO A PRIVILEGIARE IL LAGO MAGGIORE I TEDESCHI CHE VALGONO CIRCA IL 40% DELLE PRESENZE, SEGUITI DAGLI OLANDESI così di rafforzare la ripresa di località come Baceno, Bognanco, Ghiffa, Gignese e Macugnaga, Premeno, Premia, Santa Maria Maggiore che sono tornate a crescere turisticamente dopo le difficoltà registrate nel 20102011. Un’altra politica che soprattutto a livello di enti locali si sta cercando di seguire è l’integrazione tra le varie aree territoriali, anche non imme- diatamente a ridosso del Lago, per cercare di inserire quello che di per sé non sarebbe che una micro-area turistica in pacchetti di viaggio che possano risultare interessanti anche per i grandi tour operator internazionali La classifica delle località turistiche del VCO – sempre secondo i dati dell’Osservatorio riferiti al 2013 - assegna a Verbania il primo posto sul podio (815.257 presenze), seguita da Stresa (497.897), Baveno (476.043), Cannobio (272.506) e Cannero Riviera (134.513). Per quanto riguarda i comuni turistici Domodossola ha incrementato le sue presenze di 21.940 unità, Santa Maria Maggiore ha avuto 456 presenze in più, Belgirate 1331, Druogno 9741, Baceno 3.770, Omegna 746, Bee’ 830 e Malesco 1198. A tutti questi dati occorre aggiungere il sommerso, alimentato ad esempio dalle seconde case di proprietà o date in affitto, e il turismo giornaliero il che fa comprendere ancora meglio il potenziale economico rappresentato dal comparto, unico settore economicamente ancora vitale in una regione colpita duramente dalla crisi del manifatturiero, dell’industria e dal ridimensionamento della Fiat. n CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO L’EUROPA SI CONFERMA COME META TURISTICA PIÙ AMBITA I DATI EUROSTAT 2014 DICONO CHE IL SETTORE DELLA RICETTIVITÀ TURISTICA CONTINUA A CRESCERE S econdo i dati resi noti da Eurostat, l’ufficio di statistica dell’UE, il settore della ricettività turistica continua a crescere in termini di pernottamenti. Dopo un aumento del 2,4% nel 2013, il numero di notti trascorse in strutture ricettive in ambito UE ha continuato a crescere nel 2014 dell'1,6%, raggiungendo 2,7 miliardi di notti. Quasi il 45% di queste notti sono state trascorse in tre Stati membri: Francia (15%), Spagna (15%) e l'Italia (14%) Osservando la distribuzione per tipologia di sistemazione, risulta che sono stati preferiti alberghi e sistemazioni simili 14 (64%), seguiti da altre strutture, come appartamenti in affitto (22%) camping e aree attrezzate per camper e roulotte (14%). Tuttavia, ci sono significative differenze regionali: a Cipro e Malta, gli alberghi costituiscono la quasi totalità dell’offerta di alloggi; in Danimarca, Lussemburgo, Svezia e Francia, la quota di mercato coperta dai campeggi è più che doppio rispetto alla media dell'intera Unione europea. Tutti i tipi di alloggi turistici hanno registrato comunque un aumento per il 2014. Il numero di pernottamenti negli alberghi è aumentato del 1,7%. Le not- ti trascorse in altre strutture e nei campeggi è aumentato rispettivamente del 1,7% e del 0,8%. L'aumento a livello europeo riflette gli sviluppi nazionali. I dati relativi al numero di notti trascorse in strutture ricettive sono disponibili per 26 Stati membri: in solo sei - Slovacchia, Cipro, Finlandia, Francia, Repubblica Ceca e Austria - i tassi nel 2014 hanno subito una diminuzione. Sette stati membri - Portogallo, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Lituania, Polonia e Svezia - hanno invece registrato una crescita di oltre il 5,0% L'incremento complessivo dell’1,6% di notti trascorse in strutture ricettive nel 2014 è dovuto all'aumento dei pernottamenti dei turisti stranieri (+ 1,8%) mentre i residenti hanno contribuito per l’1,6%. I pernottamenti di non residenti sono cresciuti del 5,3% nel 2013 e hanno continuato a crescere a ritmo più lento nel 2014 (+1,8%). Il Portogallo ha registrato l'aumento maggiore (11,1%) nel 2014 rispetto al 2013. Tuttavia, una diminuzione è stata osservata in sette dei 26 Stati membri in cui sono disponibili i dati. La Slovacchia è lo stato ad aver subito il calo più sensibile (9,9%). A seguito di un leggero aumento dello 0,2% nel 2013, il numero di pernottamenti di turisti nazionali nell'Unione europea è ulteriormente aumentato del 1,6% nel 2014. I maggiori incrementi sono stati registrati in Lettonia e Ungheria, con 12,9% e 10,1%, rispettivamente, mentre un calo è stato registrato in otto stati membri, Cipro in testa con -7,3%. Se si tiene conto del numero di abi- tanti dei vari Paesi (intensità turistica), Malta, Cipro e Croazia hanno riportato nel 2014 il maggior numero di notti trascorse per abitante nel corso dell'anno (rispettivamente 20,6, 16,0 e 15,6 notti). Nella UE le media è di 5,3 notti; dato registrato in rapporto alla popolazione complessiva di 506,8 milioni. Come prima accennato, i tre principali paesi di destinazione (Spagna, Francia e Italia) hanno rappresentato quasi il 45% di tutti i pernottamenti in alloggi in affitto per l'anno 2014. Guardando i dati regionali, le prime tre regioni - isole Canarie, l’area intorno a Parigi e Catalogna - hanno attratto il 9% di tutti i pernottamenti di turisti nell'UE durante il 2014. Più della metà (55%) dei pernottamenti nelle strutture ricettive sono stati effettuati da residenti in viaggio all’interno del proprio paese, mentre la maggior parte del restante 45% di pernottamenti è stato di turisti provenienti da altri stati membri dell'UE (72%) e “solo” il 12% di turisti provenienti da altri paesi europei. Il 16% dei pernottamenti invece è stato di turisti provenienti da altri continenti. In una nota Eurostat chiarisce che la comparabilità di questi dati è influenzato dal fatto che i Paesi applicano diverse soglie di raccolta dei dati. Molti ad esempio non prendono in considerazione strutture con meno di dieci posti letto. Per i Paesi in cui la ripartizione per “ DOPO UN AUMENTO DEL 2,4% NEL 2013, IL NUMERO DI NOTTI TRASCORSE IN STRUTTURE RICETTIVE IN AMBITO UE HA CONTINUATO A CRESCERE NEL 2014 DELL'1,6%, RAGGIUNGENDO 2,7 MILIARDI DI NOTTI. classe dimensionale è disponibile, il 60% di alberghi e delle strutture ricettive simili ha 25 camere da letto o meno, il 32% ha tra 25 e 99 camere e l'8% è costituito da grandi imprese con una capacità di 100 o più camere da letto. Il tasso medio di occupazione dei posti letto nel corso del 2014 era del 43%. Confrontando i dati sulla capacità in termini di posti letto disponibili o camere con i dati di occupazione in termini di notti trascorse si ha un indicatore dei tassi di occupazione. A livello comunitario, il tasso di occupazione netta dei posti letto negli alberghi è stato del 43,3% nel 2014. I più alti tassi di occupazione sono stati registrati a Malta (63,8%), Cipro (61,6%), Spagna (55,7%) e Croazia (52,7%). In termini di occupazione camera da letto, indipendentemente dal numero di ospiti rimasti in camera, gli hotel di Malta hanno registrato un tasso di occupazione del 72,7%, seguiti dai Paesi Bassi con il 65,8%. In conclusione l'Unione europea risulta essere una delle principali destinazioni turistiche, con cinque Stati membri, secondo le cifre dell’Organizzazione mondiale del turismo, tra le prime dieci destinazioni al mondo. Il turismo pertanto è un'attività importante per l'Unione europea che contribuisce all'occupazione e alla crescita economica, così come allo sviluppo delle zone rurali, periferiche o meno ricche. n CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE segue da pag.3 me si dovrà constatare, con buona pace dei cultori e degli epigoni dell’ottimismo militante, che più che procedere non abbiamo retrocesso ulteriormente, il che non è esattamente la stessa cosa. I settori come il nostro, ce lo insegna l’esperienza Centro e Nord europea, devono, presto e bene, abbandonare la caratterizzazione di nicchia e trovare la loro ragion d’essere nell’accogliere una domanda matura, estesa, esigente e dai connotati definiti. Alle ormai tradizionali tematiche di attenzione per l’ambiente, contatto con la natura, confort, relax, intrattenimento deve aggiungersi la permeabilità delle strutture con il territorio e nel territorio. Va insomma orientata la capacità di accoglienza inserendo una valenza di “esperienza” nella tipologia di ospitalità che realizziamo. Agli ospiti bisognerà offrire tanto l’ovvio quanto l’inatteso per restituire alla dimensione turistica la motivazione che più di altre potrà garantire la crescita ed un ulteriore livello di maturazione del settore. Mi riferisco alla possibilità per gli ospiti di incontrare e conoscere un territorio nuovo, accessibile e ricco di cose da scoprire. Questo è il tema che metteremo al centro del nostro consueto incontro all’interno del SIPAC di Padova e sul quale abbiamo invitato alcuni prestigiosi e non convenzionali esperti a rappresentarci il loro punto di vista. Sono certo che chi intende in maniera professionale ed aperta il ruolo di imprenditore dell’open air apprezzerà e non mancherà l’appuntamento. n 15 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO PREZZI AL BAR IN LINEA CON L’INFLAZIONE PER LA FIPE CONFCOMMERCIO NELL’ANNO IN CORSO +1,2% DEI CONSUMI E +1,1% SUL FRONTE OCCUPAZIONE L a Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) di Confcommercio ha reso noti i dati raccolti dall’Osservatorio sui prezzi, che evidenzia solo un lieve aumento degli scontrini per i servizi turistici e ristorazione rispetto all'anno precedente. Uno scenario che conferma la generale ripresa del settore e a cui si accompagnano dati previsionali ottimistici elaborati dalla Federazione. Secondo l'Ufficio studi della Fipe, l'estate appena trascorsa si è conclusa con numeri che fanno ben sperare per il futuro manifestando una tendenza alla ripresa dell'economia che, seppure non abbia assunto dimensioni particolarmente sostenute, appare oggi meno fragile rispetto a qualche mese fa. Il buon esito delle vacanze estive ha sicuramente contribuito in maniera positiva a ridare ossigeno al settore, e la ristorazione si conferma un pilastro inesauribile del turismo: non bisogna infatti dimenticare che la spesa delle famiglie nei servizi di ristorazione è stata nel 2014 di 73 miliardi di euro e che il fuoricasa vale ormai il 34% dei consumi alimentari, con un trend di moderata ma costante crescita, Lo scenario delineato dalla Fipe mostra in leggera crescita i prezzi dei beni e dei servizi turistici la cui variazione tendenziale passa dall'1% di luglio all'1,2% di agosto. L'incremento è stato determinato in particolare dall'aumento dei listini dei servizi di alloggio che rispetto al 2014 sono saliti del 2,8%. Si mantiene invece intorno all'1% l'aumento dei prezzi nei servizi di ri- 16 “ SECONDO L'UFFICIO STUDI DELLA FIPE, L'ESTATE APPENA TRASCORSA SI È CONCLUSA CON NUMERI CHE FANNO BEN SPERARE PER IL FUTURO MANIFESTANDO UNA TENDENZA ALLA RIPRESA DELL'ECONOMIA storazione, in linea con l'andamento dell'inflazione, mentre registrano una significativa variazione negativa i servizi di trasporto, a causa dell'andamento dei prezzi nel settore ferroviario. Per quanto riguarda in particolare i pubblici esercizi, ad agosto 2015 i prezzi dei servizi di ristorazione commerciale (bar, ristoranti, pizzerie) fanno registrare una variazione dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,1% rispetto allo stesso mese di un anno fa, mentre l'inflazione acquisita per l'anno in corso si attesta sull'1%. A livello generale i prezzi al consumo crescono dello 0,2% sia rispetto al mese precedente che ad agosto 2014. Aumenti pressoché insignificanti si sono registrati nei prezzi di ristoranti e pizzerie, con percentuali al di sotto dell'1% mentre la maggiore variazione si è riscontrata nelle gelaterie, complice il periodo di "alta stagione" per la categoria merceologica e un meteo particolarmente favorevole: +2,3% per il gelato artigianale e +2,2% per il gelato confezionato. Di seguito riportiamo il dettaglio degli aumenti percentuali per tipologia di servizio. PREZZI PER BENI E SERVIZI TURISTICI: Alloggi Servizi di ristorazione Trasporti Servizi sportivi, ricreativi e culturali Vacanze organizzate Beni turistici specifici e non specifici +2,8% +1,0% -1,4% +1,3% -0,4% -2,2% PREZZI NEI PUBBLICI ESERCIZI: Ristoranti Pizzerie Gastronomie Fast food Birra Bevande alcoliche Aperitivo Caffetteria Snack Cornetteria e pasticceria Gelato artigianale Gelato confezionato +0,9% +0,8% +0,7% +1,4% +1,4% +1,1% +1,5% +1,2% +1,6% +1,3% +2,3% +2,2% Sempre secondo la Fipe sono moderatamente buone le prospettive per l’anno sul fronte dei prezzi, consumi e occupazione. Ci si attende in particolare un incremento per il comparto dei consumi alimentari fuoricasa di circa l'1%, accompagnato da una ripresa dell'occupazione stimata intorno all'1,1%. La dinamica dei prezzi dovrebbe variare dell'1,3% rispetto al 2014. n Per una vacanza a cuor leggero Ci sono molti servizi che puoi scegliere per la tua struttura. Uno in particolare può salvare una vita. L’arresto cardiaco improvviso (ACI) può colpire chiunque, ovunque. In Italia ogni anno 1 persona su 1000 soffre di ACI e le probabilità di sopravvivenza si attestano tra il 2 ed il 3%. Un soccorso precoce e la scarica di un defibrillatore sono le uniche cose che possono dare a chiunque qualche speranza in più di sopravvivere. Da 60 anni Physio-Control sviluppa tecnologie e concepisce prodotti che sono divenuti leggendari tra i professionisti, i clinici e la comunità. Per maggiori informazioni visitate il sito www.physio-control.com Seguici su: ©2015 Physio-Control, Inc. Redmond, WA 98052 USA. GDR 3324414_A Physio-Control Italy Sales srl Viale Brianza 181 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel: 02/66026100 Fa x: 02/6185299 Mail: [email protected] CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO MERCATI LONG HAUL, ITALIA META PRIVILEGIATA FUORI DAI CONFINI EUROPEI IL MERCATO PER NOI PIÙ IMPORTANTE È QUELLO AMERICANO L’ Italia si conferma come meta privilegiata del turismo internazionale e nonostante il calo dei consumi turistici in atto negli ultimi anni il sistema dell’ospitalità italiano tiene, con un posizionamento stabile anche per il 2014 al quinto posto secondo l’ultima classifica stilata dall’World Tourism Organization (Unwto) e secondo quanto riportato dall’edizione 2015 del Tourism Highlights. La Banca d’Italia rileva, infatti, oltre 78 milioni di viaggiatori stranieri registrati alle frontiere italiane nel corso del 2014 (+1,3% rispetto al 2013) cui se ne aggiungono altri 29 milioni nei primi cinque mesi del 2015. Questi flussi hanno generato oltre 326,4 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane nel 2014 (+1,5% rispetto al 2013) e oltre 104,6 milioni tra gennaio e maggio del 2015 (+2,7%), con una spesa complessiva “ IL MERCATO USA FA REGISTRARE OLTRE 3,4 MILIONI DI VIAGGIATORI ALLE FRONTIERE ITALIANE, PER UN TOTALE DI 29,7 MILIONI DI PERNOTTAMENTI E UNA SPESA TURISTICA DI CIRCA 4 MILIARDI DI EURO sul territorio italiano stimata in 34,2 miliardi di euro per il 2014 (+3,6%) e circa 11,8 miliardi per i primi 5 mesi del 2015 (+5,5%). Arriva dall’Europa il 75,4% dei turisti stranieri che soggiornano nel Bel Paese (246 milioni di pernottamenti registrati nel 2014, 75 milioni nei primi 5 mesi del 2015), con Germania e Francia in testa alla classifica dei principali clienti delle strutture ricettive italiane. Al di fuori dei confini europei il mercato più importante per la destinazione Italia è quello statunitense che da solo conta il 9,1% dei pernottamenti stranieri nelle strutture ricettive italiane nel corso del 2014. Terzo Paese di provenienza dei flussi internazionali, dopo Germania e Francia, il mercato Usa fa registrare oltre 3,4 milioni di viaggiatori alle frontiere italiane, per un totale di 29,7 milioni di pernottamenti e una spesa turistica di circa 4 miliardi di euro (l’11,9% della spesa turistica stimata dai flussi stranieri sul territorio italiano). Un mercato, quello statunitense, in crescita negli ultimi 3 anni (+9% i pernottamenti tra il 2011 e il 2014, +21,3% la spesa) ma con una battuta di arresto nel 2014 (-2,9% i pernottamenti rispetto al 2013) ed un recupero nei primi mesi del 2015 (+4,9% tra gennaio e maggio rispetto allo stesso periodo del 2014). Il secondo Paese a lunga distanza è il Canada ma con una quota di mercato nettamente inferiore a quella statunitense: il 2,3% dei pernottamenti stranieri nel 2014. Sono 783 mila i viaggiatori arrivati dal Canada nel 2014 e altri 283 mila tra gennaio e maggio del 2015, per un totale di circa 7,7 milioni di pernottamenti nel corso del 2014 e 2,4 milioni nei primi cinque mesi del 2015; flussi turistici in crescita negli ultimi anni (+29,5% dal 2011 al 2014). Le spese sostenute dai canadesi che hanno soggiornato in Italia nel corso del 2014 ammontano a circa 958 milioni di euro (+39,2% dal 2011), cui se 19 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO ne aggiungono altri 306 milioni nei primi mesi del 2015 (+4,4%). Terza l’Australia che fa registrare nel 2014 circa 786 mila di viaggiatori alle frontiere, oltre 7,5 milioni di pernottamenti negli esercizi ricettivi italiani ed una spesa turistica stimata in 942 milioni di euro. Pernottamenti dei turisti australiani in leggero calo nell’ultimo anno (-4,3% rispetto al 2013), un andamento che sembrerebbe confermato anche dai primi dati relativi al 2015, con la Banca d’Italia che segnala tra gennaio e maggio circa 300 mila viaggiatori australiani alle frontiere italiane e 2,8 milioni di pernottamenti (-1,8% rispetto allo stesso periodo del 2014). In controtendenza la spesa turistica che cresce per i visitatori australiani del +9,6% tra gennaio e maggio del 2015, pari a 354 milioni di euro. Quarta la Cina che balza a quota 311 mila viaggiatori alle frontiere italiane nel 2014, con oltre 5 milioni di pernottamenti (l’1,6% del totale estero) e 468 milioni di euro spesi “ IL SECONDO PAESE A LUNGA DISTANZA È IL CANADA MA CON UNA QUOTA DI MERCATO NETTAMENTE INFERIORE A QUELLA STATUNITENSE: IL 2,3% DEI PERNOTTAMENTI STRANIERI NEL 2014 per soggiorni nel Bel Paese (l’1,4% del totale). Un mercato che ha fatto registrare crescite sostenute dei flussi turistici negli ultimi anni (+163,5% i pernottamenti e +91% la spesa dal 2011), ma con segnali di “sofferenza” nel breve periodo (11,8% i pernottamenti tra il 2013 e il 2014, -11,5% nei primi 5 mesi del 2015). n !"#$%&&%'()*++"+*,-(,,,*++"+ 20 VIAGGIATORI STRANIERI IN ITALIA (MIGLIAIA DI UNITÀ E € MILIONI) ANNI 2011-2015 Viaggiatori stranieri in Italia: numero di viaggiatori alle frontiere, pernottamenti e spesa Viaggiatori alle frontiere (migliaia di unità) Pernottamenti (migliaia di unità) Spesa (milioni di Euro) GENNAIO MAGGIO GENNAIO MAGGIO VAR% VAR% VAR% genn-magg 2011 2012 2013 2014 2014 2015 2014/2011 2014/2013 2015/2014 76.378 76.734 77.175 78.164 27.474 29.091 2,3 1,3 5,9 327.304 327.843 321.726 326.412 101.933 104.642 -0,3 1,5 2,7 30.891 11760 10,8 3,6 5,5 VAR% VAR% genn-magg 32.056 33.064 34.240 11149 Viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti in Italia: numero di viaggiatori alle frontiere, pernottamenti e spesa Viaggiatori alle frontiere (migliaia di unità) su totale estero Pernottamenti (migliaia di unità) % su totale estero Spesa (milioni di Euro) % su totale estero GENNAIO MAGGIO GENNAIO MAGGIO VAR% 2011 2012 2013 2014 2014 2015 2014/2011 2014/2013 2015/2014 3.203 3.076 3.455 3.430 1.173 1.267 7,1 -0,7 8,0 % 4,2 4,0 4,5 4,4 4,3 4,4 27.280 28.124 30.610 29.725 10.312 10.818 9,0 -2,9 4,9 8,3 3.345 10,8 8,6 3.603 11,2 9,5 3.999 12,1 9,1 4.058 11,9 10,1 1362 12,2 10,3 1449 12,3 21,3 1,5 6,4 VAR% VAR% genn-magg Viaggiatori provenienti dal Canada in Italia: numero di viaggiatori alle frontiere, pernottamenti e spesa Viaggiatori alle frontiere (migliaia di unità) % su totale estero Pernottamenti (migliaia di unità) % su totale estero Spesa (milioni di Euro) % su totale estero GENNAIO MAGGIO GENNAIO MAGGIO VAR% 2011 2012 2013 2014 2014 2015 2014/2011 2014/2013 2015/2014 638 612 647 783 240 283 22,7 21 17,9 0,8 0,8 0,8 1,0 0,9 1,0 5.920 5.263 6.351 7.669 2.296 2.382 29,5 20,8 3,7 1,8 688 2,2 1,6 634 2,0 2 744 2,3 2,3 958 2,8 2,3 293 2,6 2,3 306 2,6 39,2 28,8 4,4 VAR% VAR% genn-magg Viaggiatori provenienti dall’Australia in Italia: numero di viaggiatori alle frontiere, pernottamenti e spesa Viaggiatori alle frontiere (migliaia di unità) % su totale estero Pernottamenti (migliaia di unità) % su totale estero Spesa (milioni di Euro) % su totale estero GENNAIO MAGGIO GENNAIO MAGGIO VAR% 2011 2012 2013 2014 2014 2015 2014/2011 2014/2013 2015/2014 767 711 812 786 261 300 2,5 -3,2 14,9 1,0 0,9 1,1 1,0 0,9 1,0 7.033 7.490 7.853 7.513 2.891 2.839 6,8 -4,3 -1,8 2,1 829 2,7 2,3 922 2,9 2,4 945 2,9 2,3 942 2,8 28 323 2,9 2,7 354 3,0 13,6 -0,3 9,6 VAR% VAR% genn-magg Viaggiatori provenienti dalla Cina in Italia: numero di viaggiatori alle frontiere, pernottamenti e spesa Viaggiatori alle frontiere (migliaia di unità) % su totale estero Pernottamenti (migliaia di unità) % su totale estero Spesa (milioni di Euro) % su totale estero GENNAIO MAGGIO GENNAIO MAGGIO VAR% 2011 2012 2013 2014 2014 2015 2014/2011 2014/2013 2015/2014 224 253 299 311 115 126 38,8 4,0 9,6 0,3 0,3 0,4 0,4 0,4 0,4 1.955 4.014 5.842 5.151 1.840 1.629 163,5 -11,8 -11,5 0,6 245 0,8 1,2 316 1,0 1,8 479 1,4 1,6 468 1,4 1,8 153 1,4 1,6 142 1,2 91,0 -2,3 -7,2 Fonte: Banca d’Italia 21 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO SMART VILLAGE E SMART BEACH UN PUNTO DI VISTA INNOVATIVO SUL TURISMO di Sara Alvaro PROGETTO SUNAIR MIRA ALLO SVILUPPO TURISTICO TERRITORIALE ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI STRUMENTI INNOVATIVI CON L’IMPEGNO DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI, DEI CITTADINI E DEGLI OPERATORI TURISTICI. I l Made in Italy è sicuramente una delle attrattive più forti per il turismo del nostro Paese, lo “stile di vita all’italiana”, infatti è da sempre sinonimo di garanzia e prestigio agli occhi di turisti di tutto il mondo. Ma cosa si intende per “stile di vita all’italiana”? È difficile dare una definizione univoca, potremmo immaginarlo come tutte quelle peculiarità che nel corso della storia hanno reso grande il Bel Paese, iniziando dalla mescolanza delle culture mediterranee: dalla Magna Grecia alla maestosità dell’Impero Romano, fino alla bellezza medioevale e allo splendore rinascimentale. Tutto ciò ha reso l’Italia quella terra così ricca ed eterogenea, che non può essere paragonata ad altre. È proprio questa la caratteristica fondamentale: il fondersi di culture così diverse che hanno donato uno straordinario patrimonio artistico e architettonico, il quale fin dal 1800 ha fatto sì che il nostro fosse il primo Paese turisticamente più visitato al mondo. Viste le premesse, probabilmente tutto ciò di cui necessita il sistema turistico italiano per diventare il principale motore dell’economia è quello 22 che il Progetto SUNAIR turismo e innovazione, ha definito con il paradigma delle cinque “C”. Quali siano le cinque “C” lo spiega Luca Marini, responsabile del Progetto: «Siamo partiti da un riordino concettuale e siamo arrivati a determinare una scala di priorità: è necessario iniziare dalle fondamenta per fare qualsiasi cosa, così nel turismo occorre essere Connessi, Comunicare, Condividere, generare una Comunità consapevole (di turisti e residenti) e quindi sviluppare tutti quei Consumi locali che poi possano contribuire allo sviluppo economico del territorio». In tal senso, la mission del Progetto SUNAIR è proprio quella di ripartire dai territori, sollecitando le Amministrazioni locali a collaborare con gli attori ed attrattori per la riqualificazione turistica, utilizzando strumenti comunicativi interattivi, come totem di ultima generazione, in grado di mettere al centro del territorio stesso, proprio l’operatore turistico in “connessione” con il viaggiatore. Il fine ultimo è quello di favorire attrattive turistiche accattivanti da un lato e a generare economia locale dall’altro. Il primo step del Progetto è stato quello di stimolare un processo di riqualificazione territoriale innovativa nella città di Fiumicino, siglando un accordo tra la Linkem s.p.a e l’Amministrazione locale della città per la realizzazione di un’infrastruttura tecnologica di ultima generazione, in termini di connettività, e la prossima, l’installazione di ben dieci hot spot (free zone wi-fi) convertibili poi in altrettanti info point, dove sia i residenti che i turisti possano fruire dei servizi resi dal Comune. «Non si tratta solo di erogare “banda per navigare” ma di interpretare le opportunità e potenzialità del territorio ed accompagnarne lo sviluppo con la creazione di una vera e propria “dorsale” tecnologica», spiega Francesco Sortino, responsabile marketing della Linkem Spa, che illustrando la filosofia alla base di questa scelta aziendale ha affermato che il territorio di Fiumicino, in quest’ottica, rappresenta un vero e proprio “laboratorio” di sviluppo innovativo in ambito turistico, considerata anche la vicinanza a Roma e la presenza dell’aeroporto. La “dorsale tecnologica” di Linkem permette l’erogazione di banda larga IL Wi-Fi COME MOTORE PER IL TURISMO LOCALE MATTINO Il cliente si registra in modo semplice e gratuito al servizio. 16.35 POMERIGGIO 11.14 11.14 nella Benvenuto OZIO NEG i-Fi LINKEMUW NIT Y COMM RISTORANTE SHOP 16.35 PIZZA SHOP QUESTO O GI POMERIG TI SCONZIO ... PANINI LINKE COMMM Wi-Fi UNIT Y QUEST VIENI AA SERA CE DA NO NA I SPECIA PER DULE E AL NEGO Dopo essersi registrato il cliente può navigare in internet… SERA 21.07 LINK COMEMM Wi-Fi UNIT Y TE RAN RISTO 21.07 OGNI TANTE GIORNO OFFER PER TE TE SHOP PIZZERIA RIA TRATTO …e consultare le offerte commerciali della zona a disposizione sul portale del Campeggio. “ PROBABILMENTE TUTTO CIÒ DI CUI NECESSITA IL SISTEMA TURISTICO ITALIANO PER DIVENTARE IL PRINCIPALE MOTORE DELL’ECONOMIA È QUELLO CHE IL PROGETTO SUNAIR TURISMO E INNOVAZIONE, HA DEFINITO CON LE CINQUE “C”. ad alta velocità, fattore questo, che insieme all’Amministrazione locale può rappresentare un primo passo verso la creazione di una vera e propria “smart city” – sempre secondo Sortino - iniziando dall’erogazione già operativa di servizi wi-fi gratuiti per la cittadinanza nelle zone ad alta potenzialità di aggregazione e pe- donabilità. Come ha sottolineato Marco Filippi, wi-fi B.U. Director per la Linkem Spa «ci sono grandi potenzialità di sviluppo turistico a Fiumicino, che la tecnologia può senza dubbio facilitare, contribuendo a realizzare un’esperienza di servizio turistico innovativa e vicina ai bisogni del cittadino» Un servizio che consiste essenzialmente nel rendere possibile una “connettività a tutto campo”, che mediante internet permetta di valorizzare il territorio e le sue peculiarità e consenta agli esercizi commerciali di accrescere i propri ricavi. Alla smart-city deve necessariamente affiancarsi la smart beach, come spiega Andrea Moretti, proprietario dello stabilimento Bagni Andrea 95 di Bellaria Igea Marina, che per primo in Italia ha realizzato una spiaggia tecnologica dove poter godere della stessa connettività di casa e del lavoro: «Il progetto Tecnospiaggia, questo il nome della soluzione sviluppata da Umpi, è volto a dare nuovo impulso a un settore turistico, strategico per la ripresa dell'economia nazionale, puntando sull’innovazione tecnologica e sicurezza tutta italiana. L’iniziativa si rivolge ai 12.000 stabilimenti balneari italiani, per fare in modo che il Sistema Paese possa essere all’avanguardia nel mondo. Il progetto Tecnospiaggia offre ombrelloni fotovoltaici telegestiti da remoto, connettività wi-fi per il collegamento a Internet, un sistema di vi- 23 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO deosorveglianza, il telesoccorso per il coordinamento del salvataggio dei bagnanti, un sistema di rilevamento traffico, oltre a totem interattivi in grado di inviare foto e cartoline elettroniche dalla spiaggia e di fornire in tempo reale informazioni di pubblica utilità. E ancora, la ricarica per biciclette e mezzi elettrici, le informazioni meteo, sistemi per l'efficienza energetica degli impianti di illuminazione e anche il servizio “Bandiera “ L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, È APPLICABILE A TUTTO IL TURISMO E IN PARTICOLAR MODO A QUELLO ALL’ARIA APERTA CHE PUÒ TRADURSI IN APPLICAZIONI A SUPPORTO DEI CLIENTI E DEL MANAGEMENT. elettronica” per cui ogni turista può vedere direttamente sul proprio smartphone lo stato del mare e decidere se andare in spiaggia oppure no». Sottolinea Marco Ghetti, responsabile progetti speciali e attività direzionali Umpi: «la caratteristica di stagionalità delle applicazioni smart per l’open air rende particolarmente adatta la tecnologia delle onde convogliate (Power Line Communication) che permette di utilizzare i cavi elet- L’INSTALLAZIONE DELLE CASE MOBILI NEI CAMPEGGI Con l’ Atto n 1676 “Green Economy” sulI’installazione di case mobili nei campeggi è stato approvato in tredicesima Commissione del Senato il seguente emendamento: Sostituire il comma 2 con il seguente: «2. All’articolo 3, comma 1, lettera e.5), del testo unico delle disposizioni legislative regolamentari in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, le parole da “e che non siano diretti a” fino alla fine della lettera sono sostituite dalle seguenti: "ad eccezione di quelli che siano diretti a 24 soddisfare esigenze meramente temporanee o non siano ricompresi in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore”». Il testo dovrà, ora, passare all’approvazione definitiva da parte dell’assemblea sia al Senato che alla Camera dei Deputati. La materia, lunga e controversa, è di primario interesse per le imprese e gli operatori del settore in quanto rappresenta l’unica concreta possibilità di risposta alle istan- ze della domanda di adeguamento degli standard e delle modalità di accoglienza per questo FAITAFederCamping ha monitorato e seguito con estrema attenzione il provvedimento n. 1676 sin dall’inizio del suo iter legislativo. Lo scorso 12 gennaio la FAITA è stata ascoltata, insieme ad altre associazioni del settore, presso la tredicesima Commissione ambiente del Senato e conseguentemente il relatore, senatore Stefano Vaccari, ha presentato l’emendamento approvato il 23 settembre scorso che recepisce le istanze delle imprese dell’open air. trici degli impianti esistenti come reti dati, senza inquinamento elettromagnetico e con grande scalabilità e flessibilità». Dunque, il concetto di smart city e il progetto Tecnospiaggia sembrano sintetizzare egregiamente quell’idea di sviluppo e innovazione tecnologica “made in Italy” che dovrebbe stare alla base del rilancio turistico delle singole località e dell’intero territorio nazionale. In ogni caso si tratta di progetti e realizzazioni che per la loro modularità sono compatibili con tutte le tipologie di spiagge, e realtà locali, rendendoli particolarmente adatti a campings, consorzi turistici e gruppi di stabilimenti. Tale innovazione tecnologica, è applicabile a tutto il turismo e in particolar modo al turismo all’aria aperta. Nell’open air essa può tradursi in applicazioni a supporto della clientela e del management. Come noto, la clientela di strutture turistiche, anche di quelle all’aria aperta, è ormai sempre più dinamica e aggiornata su “ IL PROGETTO SUNAIR PARTECIPERÀ IL 18 E19 NOVEMBRE AL SIPAC DI PADOVA, APPUNTAMENTO UFFICIALE DELLA FAITA FEDERCAMPING E IN QUELLA OCCASIONE PRESENTERÀ IL PROPRIO MODELLO DI SMART VILLAGE. ciò che concerne wi-fi e banda larga e non ama fare a meno in vacanza della connettività per poter meglio comunicare. Per quanto riguarda invece il management è diventato essenziale avere una serie di supporti tecnologici per ottimizzare i costi di gestione ed offrire servizi sempre più efficienti ed efficaci. «Nel processo di informatizzazione e sviluppo tec- nologico delle Imprese» nota Marco Sperapani, direttore della FAITAFedercamping del Lazio, «la mia associazione vorrà impegnarsi ad assumere un ruolo fondamentale, cercando di avere una visione d’insieme delle opportunità e delle strategie da applicare. Il concetto di “smart village” definisce al meglio tale visione, andando a delineare tutte quelle strutture che tramite l’applicazione di tecnologie avanzate e sistemi di controllo automatizzati, puntano a migliorare i servizi offerti alla clientela, ottimizzandone i costi e massimizzandone i ricavi» Il Progetto SUNAIR parteciperà il 18 e19 novembre al Sipac di Padova, appuntamento ufficiale della FAITA Federcamping. In quell’occasione presenterà il proprio modello di smart village e la propria idea di esperienza outdooring tecnologica ideale. n La nostra sfida è semplificare l’operatività delle vostre strutture ambienti innovativi per spogliatoi e servizi 25 CAMPING MANAGEMENT :SOCIALE E NON SOLO FACEBOOK &CO. NON SONO UN GIOCO DA RAGAZZI ESSERE PRESENTI SUI SOCIAL È UNA NECESSITÀ, MA VA PIANIFICATA CON CURA E ATTENZIONE di Dario Lombardelli T elevisione, radio, giornali e affissioni; fino a qualche tempo fa gli enti turistici e le strutture investivano prevalentemente nei media tradizionali cercando di attrarre i turisti con offerte il più delle volte standardizzate e poco flessibili. La comunicazione era monodirezionale: le Destination management organization (Dmo) dettavano le regole dell’offerta e il turista non poteva fare altro che adeguarsi. Il progresso tecnologico e lo sviluppo dei social media hanno completamente stravolto questo scenario trasformando il turista nel protagonista della comunicazione e rendendo la stessa bidirezionale; sono nati nuovi canali di distribuzione e commercializzazione, gli utenti hanno cominciato a scambiarsi idee, opinioni, esperienze, ma anche foto, video. Sono nati gruppi e comunità virtuali, nuove tipologie di promozione basate sui reali interessi e bisogni dei turisti. In sostanza, il destination marketing tradizionale si è evoluto in destination digital & social media marketing. I social network come Facebook sono la rappresentazione virtuale della vita reale: luoghi di incontro, condivisione e di contatto. Imparare a vivere questa nuova identità non è sempre semplice per chi non è un “nativo digitale”, e spesso si rischia di essere risucchiati in un vortice di virtualità perdendo il contatto con il mondo reale. Tuttavia internet e i so- 26 cial media sono ormai canali promozionali che non possono e non devono mancare in una strategia di marketing e di comunicazione, soprattutto per chi opera nel turismo, e le ragioni sono molteplici. Quella principale è che «una azienda che non è presente in rete o nei social media, è una azienda che comunica la propria assenza» (Guido Di Fraia, Social Media Marketing, Hoepli 2015), e quindi è chiaro che bisogna presidiare anche questo canale comunicando che esistiamo. “ IL PROGRESSO TECNOLOGICO E LO SVILUPPO DEI SOCIAL MEDIA HANNO COMPLETAMENTE STRAVOLTO IL MARKETING TRASFORMANDO IL TURISTA NEL PROTAGONISTA DELLA COMUNICAZIONE E RENDENDO LA STESSA BIDIREZIONALE; Ma essere presenti non vuol dire avere solo un sito internet (che è la base), e una pagina Facebook e sperare che il flusso di contatti si generi da solo in automatico per il solo fatto di esserci. Bisogna favorire gli utenti, farsi trovare, comunicare, interagire. È necessario creare contenuti utili e originali e stimolare l’attenzione e l’interazione dei turisti, sia di quelli che già conoscono la destinazione o il campeggio e villaggio, sia di quelli che possono essere interessati. Non presidiare determinati canali è un grave handicap che rischia di influire negativamente sulle prenotazioni. I turisti sono già online, basti pensare che nel mondo solo Facebook conta 1 miliardo e 390 milioni di utenti, di cui 24 milioni solo in Italia, e gli altri social network che si differenziano per tipologia di contenuti sono in costante crescita. I turisti quindi non solo sono già presenti, ma probabilmente stanno anche parlando di voi, della vostra destinazione e della vostra struttura. Conoscere gli argomenti significa sia poter intervenire, sia avere feedback sulla reale soddisfazione dei clienti. Inoltre, molti vostri competitori hanno già creato una propria pagina, investono nel canale, creano contenuti e spesso partecipano in maniera attiva alle discussioni in modo da offrire ai turisti quello che cercano. I social network sono luoghi in cui la reputazione è fondamentale per poter interagire con gli opinion leader: una “ UNA VOLTA DECISA LA META, SI PIANIFICA LA VACANZA: NELL’EPOCA DEL WEB 2.0 ANCHE I TOUR OPERATOR HANNO DOVUTO REINVENTARSI UN RUOLO PERCHÉ I TURISTI CERCANO ONLINE ANCHE LE ATTIVITÀ DA SVOLGERE, GLI ITINERARI E LE ESCURSIONI volta conquistata la fiducia è molto più facile creare brand awareness e attrarre nuovi utenti, e così facendo magari i vostri competitori in questo momento stanno facendo breccia nel cuore dei vostri clienti, convincendoli a trascorrere le prossime vacanze da loro. Dovete correre ai ripari! Dire: “fare breccia nel cuore” sembra esagerato ma non è così, perché è tutta una questione di emozione: la fiducia e l’autorevolezza si costruiscono con l’empatia, la spontaneità e la semplicità. È un processo che richiede tempo e per questa ragione va programmato e gestito in maniera accurata, senza improvvisazioni e tenendo sempre ben presente che tutte le interazioni che facciamo con i profili aziendali sono a tutti gli effetti comunicazioni istituzionali per gli utenti. Per fare questo dobbiamo diventare editori, creando un piano editoriale, calendarizzando gli argomenti o la tipologia di comunicazione che vogliamo promuovere tramite i nostri canali. I social network inoltre hanno invertito le regole della comunicazione, che è diventata come abbiamo detto bidirezionale, ed è incentrata sullo user’s generated content, ovvero sui contenuti generati in maniera spontanea da parte degli utenti. Non è certo un segreto che i clienti moderni (di qualsiasi settore), si fidino di più di un utente anche sconosciuto che ha rilasciato una recensione (positiva o negativa), piuttosto che della comunicazione patinata fatta dall’azienda. È questa la forza su cui si basano portali come TripAdvisor, in cui ognuno può avere un quadro chiaro sulla qualità di una struttura e di un servizio, grazie ai commenti, ai voti e alle opinioni create da utenti che non hanno nessun legame tra loro. I social network tradizionali invece si basano su relazioni preesistenti: il concetto stesso di amicizia da inviare o che si riceve su Facebook è il chiaro segno che la relazione tra gli utenti deve esistere. Da qui nascono quindi scenari molto interessanti per il marketing, in particolare per quello turistico che si basa fortemente sull’esperienza, sull’emozione e di conseguenza sulle interazioni e condivisioni. Sono gli utenti che comunicano dove vanno in vacanza, che utilizzano gli stati d’animo per condividere le emozioni, e le foto per mostrare luoghi, tutte azioni che soddisfano il lato esibizionistico di ognuno di noi, ma che diventa contenuto utile per gli altri utenti del network e se l’informazione è particolarmente “virale” anche per gli amici dei nostri amici, divenendo così fonte di ispirazione per future esperienze, dando così il via a quello che possiamo chiamare il ciclo di vita di una vacanza. Questo ciclo è formato da fasi ben distinte: l’ispirazione, la decisione, la pianificazione, la prenotazione, la partenza e soggiorno e la condivisione. Tutte queste fasi sono già da considerarsi vacanza, e tutte hanno la loro componente virtuale, non nel senso di finta ma perché tutte sfruttano questo mezzo di comunicazione. È già vacanza l’ispirazione, ovvero la ricerca di dove andare per soddisfare il nostro bisogno (relax, mare, sport, montagna, con la famiglia, con animali al seguito…). Questo è il momento in cui si sogna, in cui l’emozione è la componente principale, è la fase in cui si cercano informazioni in rete, ci si confronta online anche con sconosciuti ma che risultano autorevoli proprio grazie ai blog, ai gruppi tematici. Nella fase di ispirazione di un turista è fondamentale farsi trovare, emozionarlo, perché da questa prima fase dipenderà la seconda: la decisione. Una volta decisa la meta, si pianifica 27 Garanzia di estetica, qualità, certificazioni, tempi e costi. I valori della prefabbricazione C.M.C.2.0 C.M.C.2.0 Prefabbricati produce edifici prefabbricati in cemento per diverse destinazioni d’uso e con dimensioni variabili da 3 a 2000 mq e oltre. Con sistema costruttivo a monoblocchi o a pareti, C.M.C.2.0 per le strutture turistiche realizza: servizi igienici, bungalow, case mobili, centri benessere, palestre, chioschi bar, cabine mare, reception. CMC Prefabbricati srl sede legale e stabilimento Strada Statale Adria Rovigo, 8 - 45011 Adria (RO) tel. +39 0426 900 442 - email [email protected] - www.cmcduepuntozero.com CAMPING MANAGEMENT :SOCIALE E NON SOLO la vacanza: nell’epoca del web 2.0 anche i tour operator hanno dovuto reinventarsi un ruolo perché i turisti cercando online anche le attività da svolgere, gli itinerari e le escursioni per scoprire visitare posti nuovi, e scorrono tra gli eventi sul territorio per accrescere la loro idea di esperienza. Non solo, anche la prenotazione il più delle volte è una operazione che viene svolta online. Avere il booking online è strategico, proprio perché rientra in un flusso di azioni continue e che sfrutta l’onda delle emozioni: che la navigazione avvenga da pc, smartphone o tablet, basteranno pochi click per avere la vacanza in tasca, prenotata, e le statistiche sugli acquisti dimostrano che «oltre il 72% iniziano e si concludono online» (fonte Google). Una volta in vacanza di certo non mancheranno foto che li ritraggono spaparanzati al sole, un selfie con uno Spritz in mano, oppure post che sottolineano, un po’ per fare invidia agli amici che magari sono rimasti nelle città, che non ci sono per nessuno. E al ritorno? La vacanza non finisce mai: tra i post di disperazione per dover tornare alla vita reale (in questo caso non come contrapposizione con quella virtuale…), tra le pagine dei campeggi e i gruppi tematici che parlano di una destinazione, sono molteplici le occasioni per postare commenti e condividere l’esperienza vissuta e aggrapparsi ancora all’idea di evasione e proprio questi contenuti diventeranno così la fonte di ispirazione per altri turisti, in un circolo vizioso che è fondamentale monitorare per poter capire cosa i turisti cercano e vogliono davvero da noi. Bisogna essere pronti a tutto, ovviamente, perché quando gli utenti parlano lo fanno in libertà, e quindi tra gli elogi alla vostra struttura, può capitare di leggere anche qualche critica, il più delle volte fatta in buona fede, anche se è possibile che ci sia qualcuno che utilizza questo mezzo per screditare in modo da promuovere alternative. Per questa ragione bisogna conoscere bene le regole, sia del social network in questione, sia delle Netiquette (le regole di buon comportamento online), e di conseguenza sapere come e cosa ri- “ MOLTE SONO LE COMUNITÀ VIRTUALI COME GOOGLE PLUS (UNA SORTA DI FACEBOOK MARCHIATO GOOGLE), LINKEDIN (RETE DI CONTATTI PROFESSIONALI), YOUTUBE (PIATTAFORMA PER LA CONDIVISIONE DI VIDEO), E INNUMEREVOLI ALTRI CHE NASCONO E MUOIONO NEL GIRO DI UNA STAGIONE NON RIUSCENDO A DIFFERENZIARSI DAGLI ALTRI E ATTRARRE QUINDI UTENTI, INTERAZIONI E BUSINESS. spondere e sfruttare l’occasione per mostrarsi collaborativi, umili e pronti a soddisfare le esigenze dei vostri ospiti, passati, presenti e soprattutto futuri. Tra i social network su cui non potete mancare c’è ovviamente Facebook, vista la quantità di utenti attivi e registrati, e visto che abbiamo la possibilità di targetizzare al meglio il no- stro pubblico in base all’età, al sesso, alla provenienza, alla lingua e agli interessi. Conoscere il proprio target è uno dei grandi vantaggi dei mezzi di comunicazione moderni: non più parlare con slogan verso chiunque, ma la possibilità di creare messaggi mirati a seconda dell’interlocutore o della tipologia di attività e struttura che vogliamo promuovere, con il risultato di ottimizzare gli investimenti, aumentando le interazioni, il coinvolgimento e le prenotazioni. È importante – per poter sfruttare tutti i vantaggi e le possibilità – utilizzare per le attività, così come per i campeggi e villaggi, le pagine e non i profili utenti, che devono essere di persone reali. I post possono essere testi, link, foto, video che a sua volta possono essere commentati, condivisi e possono ottenere l’ormai famosissimo “mi piace”. Instagram, che da pochi giorni ha superato il muro dei 400 milioni di utenti, è invece un social network che si basa sulla condivisione di foto e brevi clip filmati. Utilizzato esclusivamente da mobile tramite app, il suo uso è strategico proprio per condividere emozioni e creare sogni, e non a caso sono presenti nel network comunità territoriali, amanti di zone turistiche, enti e strutture, che possono essere raggiunti (e aggiunti) ai nostri scatti grazie agli hashtag (le parole con il #), che 29 RUBINETTERIA TA E TEMPORIZZATA TEMPORIZZA AUSILI PER DISABILI NOVIT NOVITÀÀ PRESTORIZON Produzione PRESTO - Foto non contrattuale - Edizione Aprile 2015 Risparmio sino al 60% Risparmio di acqua e gas Sistema di sicurezza Sistema sicurezza antiv antivandalo andalo e anti-allagament anti-allagamentoo wwwww.pr .prest estoo.it.it- [email protected] inf [email protected] o@prest estoo.it .it www.presto.it wwww.presto.it inf o@pr PRESTO PRESTO Italia Srl Srl - Via Via Argine Argine Destro Destro 577 – 18100 IMPERIA Italy PRESTO PRESTO Italia Srl SrlTel. Destro 5770183 – 18100 IMPERIA Italy V0183 ia Argine Argine Destr–oFFax Tel e- .Via 767137 ax 767147 TTel. eel. 0183 767137 – FFax ax 0183 767147 CAMPING MANAGEMENT :SOCIALE E NON SOLO servono per indicare una tematica o una parola chiave (noi tra gli altri utilizziamo #campeggicom sui nostri post), e grazie ai tag (con il suffisso @ come @campeggicom), per poter citare altri utenti. Su Instagram inoltre spesso compaiono contest che coinvolgono gli utenti a produrre foto e immagini con una particolare tematica, rendendolo di fatto un social network vivo sotto tutti i punti di vista, e un ottimo veicolo per promuovere una destinazione turistica o una struttura come un campeggio o un villaggio. Twitter invece è molto utile per raggiungere influencer come blogger, giornalisti, opinion leader. Su questo social network non si possono scrivere poemi, ma post con un massimo di 140 caratteri contenente anche link, video, immagini, hashtag e tag. La sua funzione è quella di incuriosire o di creare un flusso di informazioni relative ad un argomento, come può essere #vacanze2015 oppure #Sanremo2016. Molte altre sono le comunità virtuali come Google Plus (una sorta di Facebook marchiato Google), Linkedin (rete di contatti professionali), YouTube (piattaforma per la condivisione di video), e innumerevoli altri che nascono e muoiono nel giro di una stagione non riuscendo a differenziarsi dagli altri e attrarre quindi utenti, interazioni e business. Ogni social network utilizza un proprio algoritmo, che è la base del suo successo o del suo insuccesso. Questa formula, ovviamente “segreta”, assegna un voto (ranking) ad ogni profilo utente/pagina in base ai contenuti, al coinvolgimento generato dagli stessi e al network di contatti di ognuno, e decreta quindi la popolarità e l’autorevolezza di ognuno di noi e delle nostre relazioni. È più o meno lo stesso principio su cui si basa Google sui posizionamenti dei siti nella SERP (pagina dei risultati della ricerca), solo che in questo caso non sono le pagine di internet ad essere giudicate, ma siamo noi. In uno scenario come questo è chiaro che è importante conoscere la piattaforma su cui scriviamo, il linguaggio (tono) appropriato da utilizzare, e “ È FONDAMENTALE PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE AI CONTENUTI CHE PUBBLICHIAMO: RICORDIAMOCI CHE NON SIAMO NOI UTENTI A PARLARE, MA LE NOSTRE ATTIVITÀ. BISOGNA EVITARE QUALSIASI CONTENUTO CHE POSSA ESSERE CONTROPRODUCENTE, COME PER ESEMPIO LE COSIDDETTE “CATENE DI SANT’ANTONIO”, LE FALSE NOTIZIE, IL CLICK BAITING le regole (scritte e non): non è pensabile di replicare i messaggi nella stessa identica maniera su tutti, ed è per questa ragione che anche in questo caso può tornare utile la realizzazione di un piano editoriale. È quindi fondamentale prestare particolarmente attenzione ai contenuti che pubblichiamo: ricordiamoci che non siamo noi utenti a parlare, ma le nostre attività. Bisogna evitare qualsiasi contenuto che possa essere controproducente, come per esempio le cosiddette “catene di Sant’Antonio”, le false notizie (virtualmente chiamate bufale), il click baiting (quella fastidiosa tecnica di nascondere sotto dei titoloni dei link non pertinenti solo per ottenere visite) e lo spam selvaggio. Per capire se quello che stiamo per pubblicare è un contenuto che può avere valore per il nostro pubblico (e che può diventare virale) possiamo procedere a una breve autovalutazione, chiedendoci se vorremmo ricevere questa comunicazione, se mostreremmo il nostro apprezzamento (“mi piace”) e se la condivideremmo esponendoci e facendoci portavoce di essa. Se la risposta è “sì” a tutto, allora il contenuto può essere pubblicato, ma se rimangono dei sospetti sulla veridicità o sulla provenienza di una notizia, una breve ricerca su Google fugherà ogni dubbio. Abbiamo parlato di social network e business, già; perché per raggiungere alcuni obiettivi in termini di copertura, coinvolgimento o conversione, possiamo affidarci alle Ads, ovvero le advertising di Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin… che di fatto aumentano la visibilità delle nostre comunicazioni e delle nostre pagine targetizzando il pubblico in base agli interessi, al network, e all’attinenza. Attenzione però, questo non pregiudica il fatto che il messaggio debba in ogni caso essere di qualità. Per questa ragione i social network che sopravvivono sono quelli che abbinano un ottimo algoritmo alla capacità di attrarre la maggior parte degli investimenti pubblicitari, garantendo ovviamente dei ritorni di visibilità e di conversioni concreti: sarebbe davvero un peccato non sfruttare tutto ciò o farlo in maniera approssimativa, scambiando i social network solo per un gioco da ragazzi. n 31 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO A MASSA IL DEFIBRILLATORE ENTRA NEI CAMPING UN PROGETTO HA COINVOLTO CAMPEGGI E STABILIMENTI BALNEARI PER CARDIO-PROTEGGERE GLI OSPITI L’ arresto cardiaco colpisce chiunque, senza preavviso, senza tener conto di età, sesso, razza o condizione sociale. Ogni anno una persona su mille viene colpita dalla cosiddetta morte cardiaca improvvisa e attualmente solo il 2% viene salvato L’evento che causa l’arresto cardiaco improvviso è nell’85% dei casi la fibrillazione ventricolare, risolvibile solo con la somministrazione di uno shock da parte di un defibrillatore. Il tempo per intervenire è strettissimo; le percentuali di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% al minuto se non si interviene con la stimolazione elettrocardiaca. Se la vittima di un arresto cardiaco non è defibrillata entro 5 minuti, le sue possibilità di sopravvivenza sono meno del 2%. Se il cuore non riparte entro i primi 5 minuti, 32 il paziente può ricevere danni cerebrali irreversibili. Può accadere a tutti di trovarsi a prestare soccorso ad una persona che ha appena subito un arresto cardiaco improvviso ed ognuno di noi vorrebbe essere in grado di poterla aiutare: l’utilizzo di un defibrillatore è l'unico trattamento efficace. Sono circa 160mila i casi di arresto cardiaco in Italia ogni anno, dovuti a malattie cardiovascolari ed in particolare ad attacco cardiaco. Circa 73mila persone non sopravvivono e di queste 26mila muoiono prima di raggiungere l’ospedale. Vanno inoltre calcolati a parte i casi di arresto cardiaco a seguito di incidenti stradali, annegamento, soffocamento, folgorazione elettrica, avvelenamento da farmaci o droghe. La SVS Pubblica assistenza di Massa, in Toscana, ha creato un progetto che ha suscitato grande interesse tra i proprietari di camping di Marina di Massa aderenti ad Ageparc i quali hanno dotato di circa 10 defibrillatori l’area di Partaccia, sul litorale massese, ad alta intensità di camping. Il progetto è nato nel 2012, quando la SVS Pubblica assistenza di Massa ha istallato il primo defibrillatore pubblico su pontile di Marina di Massa, ancor prima che la morte del giocatore del Livorno Morosini – avvenuta nell’aprile 2012 allo stadio Adriatico di Pescara – portasse l’attenzione sulla problematica della morte cardiaca improvvisa soprattutto nei campi sportivi. In un secondo tempo la SVS ha installato proprio nella zona Partaccia, nel cuore dei camping con annessa spiaggia libera frequentata da migliaia di persone, un altro defibrillatore pubblico per coprire al meglio la rete. La Pubblica assistenza massese ha poi addestrato circa 600 persone in collaborazione con il 118 locale, tra cui gli operatori dei camping i quali hanno fatto il corso nel 2012 mentre nel 2013 sono arrivate altre richieste. Da allora la richiesta di defibrillatori e di formazione è aumentata esponenzialmente. Ai responsabili dei camping è stata spiegata l’importanza del progetto per strutture ad alta densità di ospiti come appunto quelle open air, in cui arrivano anche anziani con patologie al seguito delle rispettive famiglie. L’ubicazione dei campeggi inoltre non sempre consente ai mezzi del 118 di arrivare immediatamente nel luogo dell’emergenza. Per tutti questi fattori e altri ancora diventa ancor più importante l’intervento tempestivo in caso di arresto cardio-circolatorio con uso del defibrillatore da parte di personale adeguatamente formato alla manovra. I camping massesi si sono dunque mes- “ I CAMPING MASSESI SI SONO DUNQUE MESSI SUBITO A DISPOSIZIONE PER “CARDIO-PROTEGGERE” I PROPRI CLIENTI, PROVVEDENDO A COMUNICARE LA PRESENZA DI UN DEFIBRILLATORE NELLA STRUTTURA CON APPOSITA SEGNALETICA. si subito a disposizione per “cardioproteggere” i propri clienti, provvedendo a comunicare la presenza di un defibrillatore nella struttura con apposita segnaletica. Al momento del- la registrazione dei nuovi arrivati i gestori provvedono anche ad avvisare a voce della presenza dello strumento e di personale addestrato anche alla rianimazione cardio-polmonare (massaggio cardiaco e respirazione artificiale) Al progetto si sono interessati pure gli stabilimenti balneari della zona e ben due vite umane sono state fino ad ora salvate grazie alla presenza di personale addestrato e di un defibrillatore. Risulta dunque evidente l’utilità della formazione e dell’istallazione dei defibrillatori nelle strutture ricettive turistiche, le quali in tal modo offrono un servizio di altissima qualità ai loro ospiti, esaltando il valore dell’ospitalità e della sicurezza. n QU QUANTUM ANTU M HOSPITALITY HOS P ITALITY S E R V I C E CI PRENDIAMO PRE ND IA M O CURA NA NATURALMENTE TURA L M E NTE DELLA TUA AC ACQUA QUA E DEI TUOI IMPIANTI IMP IANTI - COSTA DII TUTTI G GLI ALTRI TRATTAMENTI PER LA LEGIONELLA COSTA MENO MENO D LI A LTRI TRA TTAMENTI PE R IL CALCARE CALCARE E L AL EGIONELLA - PUO PUOII DARE D A RE LA LA D DISDETTA ISD E TTA Q QUANDO UA ND O VUO VUOI, I, SE SENZA NZ A PE PENALI NA L I - PA PAGHI SOLO L’INSTALLAZIONE POII RA RATE SEMESTRALI POSTICIPATE G HI SO LO L ’INSTA L L A Z IO NE E PO TE SE M E STRA L I PO STICIPA TE CONTROLLO TECNICO - CO NTRO L L O TE CNICO SEMESTRALE SE M E STRA L E COMPRESO CO M PRE SO - SO SOSTITUZIONE NEL PREZZO STITUZIONE DISPOSITIVI DISPOSITIVI OGNI OGNI 2 ANNI ANNI E MEZZO MEZZO COMPRESA COMPRESA NE L PRE ZZO Per un preventivo gratuito e senza impegno contattaci allo 0546 060600 o a info@free [email protected] ebioenergy.it FREEBIOENERGY.IT .IT via v i a Marzeno, Marzeno, 6 65 5 48013 4 8 0 1 3 BRISIGHELLA BRISIGHELLA FREEBIOENERGY 33 CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO VISTI, REGOLAMENTAZIONE PIÙ AL PASSO CON I TEMPI CLIA EUROPE E ECTAA EVIDENZIANO I VANTAGGI ECONOMICI DI UNA LIBERALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONCESSIONE VISTI PER L’AREA SCHENGEN C lia Europe, l’associazione europea degli operatori crocieristici, ed Estaa, la confederazione che raggruppa gli agenti di viaggio e i tour operator europei, hanno discusso la politica di rilascio visti dell’Unione. Entrambe le associazioni hanno richiesto all’Europa maggiore flessibilità del Codice per il rilascio visti per facilitare l’ingresso in Europa da paesi terzi di turisti e viaggiatori che ne hanno titolo, senza per questo abbassare il livello attuale di sicurezza alle frontiere. Parlando al Forum europeo del turismo che si è svolto in Lussemburgo il 17 e 18 settembre scorso sotto il patrocinio della presidenza di turno lussemburghese dell’Unione, Ectaa e Clia Europe hanno chiesto agli Stati dell’Unione di adottare velocemente la proposta di nuovo Codice visti che è attualmente in fase di dibattito. La proposta legislativa europea di rivedere il Codice visti, presentata ufficialmente ad aprile 2014, mira a semplificare le procedure attuali per il rilascio di visti per soggiorni brevi all’interno dell’area Schengen. Secondo la Commissione europea esiste una serie di “colli di bottiglia” nelle procedure attualmente adottate che di fatto impediscono a più di 6 milioni di turisti provenienti da Paesi terzi e intenzionati a visitare l’Europa di effettuare il loro viaggio. Queste regole fanno oggi dell’Europa una delle regioni mondiali più restrittive in termini di adempimenti richiesti ai turisti stranieri per ottenere il visto, col risultato che la domanda si rivolge a destinazioni più aperte, co- 34 “ «PROCEDURE PER IL RILASCIO DEI VISTI GRAVOSE E COSTOSE SONO UN DETERRENTE AI VIAGGI IN EUROPA. CIÒ ESERCITA UN IMPATTO SULL’ECONOMIA IN TERMINI DI PERDITA DI SPESA TURISTICA, DI OPPORTUNITÀ DI BUSINESS E DI CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO» me gli Stati Uniti. Conseguentemente il sistema economico del turismo all’interno dell’area Schengen sta perdendo ogni anno PIL per circa 5,5 miliardi di euro, oltre a 113.000 lavoratori nel settore che potrebbero essere impiegati. Michel de Blust, Segretario generale di Ectaa, ha dichiarato: «Procedure per il rilascio dei visti gravose e costose sono un deterrente ai viaggi in Europa. Ciò esercita un impatto sull’economia in termini di perdita di spesa turistica, di opportunità di business e di creazione di posti di lavoro. È importante che le istituzioni europee riconoscano il positivo valore potenziale socio-economico di una politica di rilascio visti più adeguata, e che si diano da fare per sostenere l’adozione rapida di una regolamentazione in merito che sia efficiente, con regole chiare, semplici, comprensibili e che possano effettivamente essere ottemperate». Rafael von Heereman, Segretario generale di Clia Europe, ha aggiunto: «La concorrenza delle destinazioni emergenti si fa sempre più sentire e la posizione di leadership dell’Europa come destinazione turistica nel panorama mondiale viene sempre più messa in discussione. Una politica più adeguata per il rilascio dei visti è fondamentale per incrementare gli arrivi da paesi terzi emergenti come la Cina, l’India, la Russia, tutti mercati di domanda essenziale per l’industria crocieristica europea. Una migliore percezione di queste potenzialità aiuterebbe il sistema crocieristico europeo ad espandersi ulteriormente. Aiuterebbe anche il turismo ad essere ancor più elemento di sviluppo per l’economia dell’Europa, finalizzata alla tanto invocata ripresa economica dell’occupazione in un periodo così delicato. Visti concessi in maniera più semplice faciliterebbero anche l’ingresso e il lavoro di personale di bordo proveniente da aree terze, che necessita di soggiorni di breve durata in area Schengen». n CAMPING MANAGEMENT :TRIBUNA DEL LAVORO NOVITÀ IN MATERIA DI BILANCIO a cura di Maurizio Fantaccione COSA CAMBIA CON LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO N.139 DEL 2015 I l D.Lgs. n. 139 del 18 agosto 2015ha recepito la Direttiva 26 giugno 2013 n. 2013/34/Ue, che di fatto ha innovato i principi di redazione, di valutazione nonché, gli schemi di bilancio distinguendo gli stessi in funzione della dimensione delle imprese. Per quanto riguarda i principi di redazione del bilancio, la nuova formulazione dell'art. 2423 c.c. introduce il «principio di rilevanza». I risvolti di bilancio del predetto principio possono essere sintetizzati nel concetto che «non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta». Si precisa che nell'introdurre il nuo- vo principio è stato previsto che: • i criteri con i quali è stata data attuazione allo stesso devono essere illustrati nella Nota Integrativa; • la sua adozione non mette in alcun modo in discussione gli obblighi connessi alla corretta tenuta della contabilità. Inoltre si presume che in conseguenza dell’adozione del nuovo principio, la nuova formulazione dell’articolo 2426 è stata prevista l'abrogazione del punto n. 12), dove veniva previsto che «le attrezzature industriali e commerciali, le materie prime, sussidiarie e di consumo, possono essere iscritte nell'attivo ad un valore costante qualora siano costantemente rinnovate, e complessivamente di scarsa importanza in rapporto all'attivo di bilancio, sempreché non si abbiano variazioni sensi- bili nella loro entità, valore e composizione». Altro principio introdotto dalla nuova formulazione dell’art. 2423 del c.c. è il principio di rilevazione e valutazione delle voci secondo la sostanza dell'operazione o del contratto . NUOVI CRITERI DI VALUTAZIONE EX ART. 2426 DEL C.C. Per ciò che attiene invece ai criteri di valutazione, il D.Lgs. 139/2015 prevede modifiche per l'art. 2426 c.c., e più precisamente ai nn. 1), 7) e 8) introducendo il metodo del costo ammortizzato per la valutazione dei crediti, dei debiti e dei titoli ove applicabile. Altre novità importanti sono state introdotte in merito agli oneri plu- 35 CAMPING MANAGEMENT :TRIBUNA DEL LAVORO riennali e all'avviamento: • non è più possibile iscrivere nell'attivo le spese di pubblicità e quelle di ricerca in quanto è prevista solamente la possibilità di capitalizzare le spese di sviluppo; per esse è previsto un periodo di ammortamento pari alla loro vita utile e solamente in casi eccezionali, quando non è stimabile attendibilmente la loro vita utile, è possibile ricorrere all'ammortamento in un periodo non superiore a 5 anni; • l'ammortamento dell’avviamento deve essere effettuato secondo la sua vita utile e solamente in casi eccezionali, quando questa non è stimabile attendibilmente, entro un periodo non superiore a 10 anni, inoltre, vengono espressamente vietate le riprese di valore. Altri aspetti innovativi nei processi valutativi riguardano le partecipazioni immobilizzate in imprese controllate o collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto. Per esse viene previsto che, in sede di prima applicazione del metodo, il costo di acquisto superiore al valore corrispondente del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio dell'impresa controllata o collegata o, alla data di acquisizione, può essere iscritto nell'attivo purché ne siano indicate le ragioni nella Nota integrativa. Altra modifica è stata introdotta nel n. 8-bis) dell'art. 2426 c.c., ciò al fine di rendere inequivocabile che, l'obbligo di valutazione al tasso di cambio vigente alla data di riferimento del bilancio sussiste, soltanto per Ie poste contabili aventi natura monetaria. In materia di azioni proprie il decreto legislativo stabilisce che quest’ultime devono essere iscritte in bilancio in diretta riduzione del patrimonio netto. Sparisce quindi l'attuale previsione civilistica che dispone l'iscrizione delle azioni proprie nell'attivo patrimoniale con contestuale accensione di una riserva indisponibile di pari importo. LA VALUTAZIONE DEI DERIVATI Nota a parte meritano le novità in- trodotte in merito alla rilevazione contabile degli strumenti finanziari. Per essi il nuovo sistema normativo, in linea con la prassi internazionale, in applicazione dell’articolo 8 della direttiva 2013/34/13E e in linea con le indicazioni ricevute nella consultazione pubblica svoltasi nel 2014, all'art. 2426 comma 1 c.c., ha inserito il nuovo punto 11-bis che, al comma 1, stabilisce che gli strumenti finanziari derivati, anche se incorporati in altri strumenti finanziari, sono iscritti al “fair value”.. Con riguardo alle valutazioni successive alla rilevazione iniziale, il decreto stabilisce che le variazioni del fair value dei derivati sono imputate: • al conto economico, come criterio generale; • ad una riserva positiva o negativa di patrimonio netto, se lo strumento copre il rischio di variazione dei flussi finanziari o di un'operazione programmata (c.d. cash flow hedge). Caso ulteriore è rappresentato dal caso in cui "gli elementi oggetto di copertura contro il rischio di variazioni dei tassi di interesse o dei tassi di cambio o dei prezzi di mercato o contro il rischio di credito (c.d. fair value hedge) sono valutati simmetricamente allo strumento derivato di copertura. Per essi è previsto che: • nel caso in cui la copertura si riferisce al fair vaue di elementi presenti nel bilancio, si deve valutare l'elemento oggetto di copertura evidenziando a conto economico la variazioni di valore rispetto al rischio coperto; • nel caso in cui la copertura si riferisce a variazioni di flussi finanziari di altro strumento o operazioni di futura manifestazione, gli effetti della valutazione al fair value sono rilevati in una riserva del patrimonio netto; • transiteranno al conto economico, solo quando gli effetti dell'operazione a cui si è inteso dare copertura si saranno perfezionati e quindi, saranno certi gli utili o le perdite maturati sullo strumento derivato. Il decreto stabilisce poi che, “non so- no distribuibili gli utili che derivano dalla valutazione al fair value dei strumenti finanziari derivati non utilizzati o non necessari per la copertura” (c.d. derivati speculativi). Detti utili dovranno essere accantonati in una riserva non distribuibile e le riserve È bene rammentare che le riserve di patrimonio derivanti dalla valutazione al fair value di derivati utilizzati a copertura dei flussi finanziari attesi di un altro strumento finanziario o di un'operazione programmata (cash flow hedge) non sono considerate nel computo del patrimonio netto per le finalità di cui agli artt. 2412 (limiti all'emissione di obbligazioni), 2433 (distribuzione degli utili ai soci), 2442 (passaggio di riserve a capitale), 2446 (riduzione del capitale per perdite) e 2447 (riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale) c.c. e, se positive, non sono disponibili e non sono utilizzabili a copertura delle perdite. Questo perché le riserve in esame, fino a che non si manifestano i flussi o le operazioni coperte, non trovano corrispondenza in bilancio con utili o perdite di segno opposto. Alle variazioni sopra riportate ha necessariamente seguito una modifica degli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico e, più specificatamente: • nell’attivo dello stato patrimoniale alla voce immobilizzazioni finanziarie e nell'attivo circolante, destinate ad accogliere i derivali attivi (B.III.4 e C.III.5); • nel patrimonio netto, della voce A.VII, Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi; • nel passivo dello Stato patrimoniale alla voce tra i fondi per rischi e oneri, dedicata ai derivati passivi (B.3); • nel Conto economico alle voci specifiche destinate alle rivalutazioni e alle svalutazioni di derivati (D.18.d e D.19.d); • nelle informazioni da fornire in Nota integrativa Da rilevare è il fatto che il decreto, per la definizione dei termini necessari alla valutazione dei derivati, rinvia ai principi contabili internazionali adottati dall'Unione Europea e in specie, agli IAS 32 e IAS 39. Fa 37 CAMPING MANAGEMENT :TRIBUNA DEL LAVORO eccezione la definizione di copertura che, sempre secondo il decreto, "si considera sussistente ... in presenza, fin dall'inizio, di stretta e documentata correlazione tra le caratteristiche dello strumento o dell'operazione coperti e quelle dello strumento di copertura". NUOVI SCHEMI DI BILANCIO Oltre alla predisposizione di nuovi schemi di conto economico e stato patrimoniale, per tutte le imprese che non rispettano i limiti per rientrare tra le micro-imprese o per la redazione del bilancio abbreviato, sarà necessario predisporre anche il rendiconto finanziario. Quindi un bilancio oggi sarà composto da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa. In realtà il Principio contabile OIC 10, emanato nell'agosto 2014, già raccomandava l'inclusione del rendiconto finanziario nella Nota integrativa per tutte le tipologie societarie, prevedendo anche degli schemi da utilizzare. Ora il rendiconto finanziario diventa un prospetto autonomo, senza una struttura predefinita, che deve fornire informazioni relative al periodo d'imposta e anche al periodo d'imposta precedente, sull'ammontare e la composizione delle disponibilità liquide all'inizio e alla fine, e dei flussi finanziari dell'esercizio derivante dall'attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento nonché dai rapporti con i soci. NOVITÀ PER IL BILANCIO ABBREVIATO Le società che possono redigere il bilancio in forma abbreviata non sono tenute alla redazione del rendiconto finanziario. Inoltre, per esse viene prevista: • la rimozione dell’obbligo di indicare in forma esplicita la detrazione degli ammortamenti e delle svalutazioni dalle voci BI e BII dell'attivo; • l’iscrizione in bilancio dei titoli al costo di acquisto, dei crediti al valore di presumibile realizzo e dei debiti al valore nominale pertan- 38 to, è prevista la non applicazione del criterio di valutazione del costo ammortizzato; • la possibilità di aggregare nel conto economico abbreviato non soltanto le voci D18(a), D18(b) e Di8(c) ma anche la voce Di8(d); stesso dicasi per le voci Di9(a), D19(b) e D19(c) e Di9(d); • la eliminazione di ogni previsione in merito alla gestione straordinaria, abrogando le disposizioni che prevedevano la possibilità di evitare la separata indicazione delle plusvalenze e delle minusvalenze. In materia di informazioni da inserire in Nota Integrativa il Decreto Legislativo richiama espressamene le previsioni di cui all'art. 2427 c.c. quindi, queste che devono essere accolte anche nel caso di redazione del bilancio abbreviato. Nota a parte meritano le informazioni da fornire in materia di parti correlate in quanto, viene prevista l'indicazione delle operazioni realizzate direttamente o indirettamente con imprese in cui la società detiene partecipazioni. BILANCIO PER LE MICRO-IMPRESE Ai sensi dell’art. 2435- ter c.c. possono essere definite «micro-imprese» le aziende che, nel primo esercizio o successivamente per 2 esercizi consecutivi, non superano 2 dei seguenti 3 limiti: • totale attivo dello Stato patrimoniale: €175.000; • ricavi delle vendite e delle prestazioni: €350.000; • dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 5 unità. Conseguentemente, si esce da regime delle micro-imprese quando per il secondo esercizio consecutivo, la società ha superato 2 dei limiti appena richiamati e trovano invece applicazione le norme previste per il bilancio in forma abbreviata o ordinaria (a seconda dei casi). Per le micro-imprese gli schemi di Conto economico e Stato patrimoniale sono gli stessi degli schemi del bilancio in forma abbreviata ma sono esonerate dagli obblighi di reda- zione: • del Rendiconto Finanziario (che nella riforma viene reso obbligatorio per tutte le società); • della Nota Integrativa (se in calce allo Stato patrimoniale risultano specifiche informazioni richiamate dalla norma); • della Relazione sulla Gestione (se sempre in calce allo Stato patrimoniale sono indicate le informazioni necessarie). Inoltre: non è prevista la deroga per casi eccezionali prevista dall'art. 2423, co. 5, c.c., secondo la quale le disposizioni codicistiche in tema di bilancio non devono essere applicate se incompatibili con la rappresentazione veritiera e corretta di bilancio; non trovano altresì applicazione le disposizioni in tema di valutazione degli strumenti finanziari derivati al fair value. BILANCIO CONSOLIDATO: NOVITÀ Con il D.Lgs. 139/2015 sono stati modificati numerosi articoli del D.Lgs. 127/1991 relativo alla redazione del bilancio consolidato. Secondo le nuove norme, l'obbligo di redazione del consolidato scatta quando siano superati, per 2 esercizi consecutivi, 2 dei seguenti limiti: • 20 milioni di attivo totale dello Stato patrimoniale; • 40 milioni di vendite e/o prestazioni totali; • 250 dipendenti occupati in media durante l'esercizio; limiti analoghi a quelli previsti dal Principio Contabile OIC 9 (al superamento di tali soglie impone di applicare il modello sull'attualizzazione dei flussi di cassa per la determinazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni, ai fini della verifica dell'eventuale perdita durevole di valore). Le soglie continuano ad essere computate al lordo dei rapporti infragruppo. L'esonero non si applica agli enti d'interesse pubblico (Eip) di cui al D.Lgs. 39/2010. Seppure viene introdotto un altro caso di esonero che scatta quando le controllate sono tutte escluse dal consolidamento ex art. 28. n LLA ZIONE A T S N I I D I T S ZERO CO N OPERA I A S O P I D I R NO LAVO ETICO G R E N E O I M R A ELEVATO RISP DILIZIA E A C I T A R P O N RANTITA A G A T A C I F I T CER AFFIDABILITÀ SISTEMI PER LA LA PRODUZIONE PRODUZIONE DI ACQUA ACQ QUA C CALDA ALDA SANIT SANITARIA TARIA A ISTANTANEA, IST TA ANT TAN ANEA, A EC ECONOMICA ONOMICA E PL PLUG&PLAY UG&PLAY PER MEDIE M E GR GRANDI ANDI UTENZE UTENZE.. Un Un’ampia ’ampia gamma di sk skid id per spoglia spogliatoi, toi, ccentri entri spor sportivi, tivi, campings campings,, hot hotels, els, piscine piscine,, ccentri entri benesser benessere, e, ccondomini, ondomini, palestr palestre, e, cliniche cliniche,, la lavanderie vanderie villagg villaggii tur turistici, istici, industr industrie, ie, allevamenti allevamenti e altr altro. o. 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