Presentazione di PowerPoint - AEIT-TAA

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Presentazione di PowerPoint - AEIT-TAA
Novità introdotte dalle nuove Norme C EI 0-16 e C E I 0-21
al s is tema di protezione di interfaccia per utenti attivi
ing. Massimo Ambroggi
Responsabile Service Tecnico
THYTRONIC S.p.A. (MI)
http://www.norma016.it/cei/index.asp?page=documentazione&type=2
S EMINAR IO AE IT C ONNES S IONI ATTIVE : PE R C HE’ E C OME C AMB IANO LE NOR ME C EI 0-16 E C EI 0-21
NOVITÀ INTR ODOTTE DALLE NUOVE NOR M E C EI 0-16 E C EI 0-21 AL S IS TEM A DI PR OTEZIONE DI INTER FAC C IA
PER UTENTI ATTIVI
CANTINE LE MERIDIANE
(TN)
21 DICEMBRE 2012
PREMESSA
Le novità qui presentate per il Sistema di Protezione di Interfaccia (SPI) per gli
utenti attivi connessi alla rete MT, riguardano il documento CEI C.1109
(CEI 0-16 III edizione in inchiesta pubblica fino al 05.12.2012). Non vengono
quindi considerate correzioni o eventuali modifiche apportate dal CT 316
successivamente all’inchiesta pubblica.
Le novità presentate per il SPI per gli utenti attivi connessi alla rete BT sono invece
quelle contenute nella norma CEI 0-21 edizione giugno 2012 attualmente in
vigore.
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NOVITÀ INTR ODOTTE DALLE NUOVE NOR M E C EI 0-16 E C EI 0-21 AL S IS TEM A DI PR OTEZIONE DI INTER FAC C IA
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PER QUALE RAGIONE IL SISTEMA DI PROTEZIONE DI INTERFACCIA (SPI)
VIENE MODIFICATO
NELLE NUOVE NORME CEI 0-21 E CEI 0-16?
In attesa di una infrastruttura di rete del Distributore che implementi la funzione di telescatto dei DDI
degli utenti attivi, la Guida Tecnica/Allegato A.70 di Terna ha richiesto urgentemente modifiche alla
logica di funzionamento delle protezioni di frequenza dei SPI, in ragione di due diversi obiettivi:
1) g arantire
il dis tacco rapido della g enerazione in occorrenza di g uas ti s ulla rete a cui è
connes s a, cons entendo il s ucces s o delle richius ure automatiche tripolari pres enti nelle reti
MT ed a beneficio della qualità del s ervizio; tale ris ultato è cons eg uibile con il ricors o a s og lie
res trittive di frequenza.
2) Garantire il mantenimento
di connes s ione della g enerazione alla rete in cas o di variazione
lenta della frequenza (variazione che accompag na tipicamente perturbazioni s ulla rete AT). Il
ris ultato è cons eg uibile con il ricors o a s og lie permis s ive di frequenza.
La discriminazione tra i due comportamenti anzidetti è affidata al sistema di protezione di
interfaccia (S PI).
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-21
N U OV A GE S T I ON E D E L
S E GN A L E E S T E R N O E
C O MA N D O L O C A L E
Modalità Trans itoria di funzionamento del
SPI (stand alone)
S egnale esterno: stabilmente alto
(setting).
C omando locale: impostato dall’utente
secondo le esigenze del Distributore
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-21
N U OV A GE S T I ON E D E L
S E GN A L E E S T E R N O E
C O MA N D O L O C A L E
Modalità Definitiva di funzionamento del
SPI (con segnale esterno del Distributore
su rete di comunicazione):
S egnale esterno:
• basso (0 con rete di comunicazione OK)
⇨ soglie permissive*
• alto (1 con rete di comunicazione NOT
OK o guasto su rete MT) ⇨ soglie restrittive
C omando locale: permanentemente alto
*La protezione primaria contro l’isola indesiderata è
il telescatto
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
Utenti attivi connes s i in MT con potenza comples s iva dei g ruppi di produzione
fino a 30 kW e che non s uperi il 30% della potenza dis ponibile per la connes s ione.
Si applica la norma CEI 0-21⇨SPI in BT più semplice e non sono necessari
TV/sensori di misura.
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
Utenti attivi connes s i in MT con potenza comples s iva dei g ruppi di produzione
oltre 30 kW o che s uperi il 30% della potenza dis ponibile per la connes s ione.
SPI secondo norma CEI 0-16.
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
N U OV A
DE L L E
L OGI C A
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V O L T ME T R I C O
S OGL I E R E S T R I T T I V E D I F R E QU E N Z A
In as s enza di g uas ti s ulla rete MT cui è connes s o l’utente attivo, s ono attive le
s og lie permis s ive di mas s ima/minima frequenza (a bas s a s ens ibilità e ritardate).
In pres enza di g uas ti s ulla rete MT le s og lie res trittive di mas s ima/minima frequenza
(rapide e ad alta s ens ibilità) veng ono abilitate dallo s blocco voltmetrico.
Lo s blocco voltmetrico s i attiva per:
• massima tensione residua (59N), in occasione di guasti verso terra;
• minima tensione di sequenza diretta (27Vd), in occasione di cortocircuiti
trifase;
• massima tensione di sequenza inversa (59Vi), in occasione di cortocircuiti
bifase.
Quando s arà dis ponibile il teles catto la log ica di s blocco voltmetrico s arà di
rincalzo
inONNES
cas o
di ATTIVE
anomalie
s ulla
reteC AMB
di comunicazione
delE CDis
tributore.
S EMINAR
IO AE IT C
S IONI
: PE R C HE’
E C OME
IANO LE NOR ME C EI 0-16
EI 0-21
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N U O V A L ONOVITA’
G I C A INTR
D I ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
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V O L T ME T R I C O
D E L L E S OGL I E R E S T R I T T I V E
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
Modalità TR ANS ITOR IA (s tand alone)
Nessun segnale/comando da parte del Distributore su rete di comunicazione.
• se il comando locale è nello stato basso (0) ⇨ funzionamento permanente in soglie permissive
tranne che in caso di attivazione della funzione di sblocco voltmetrico che abilita le soglie
restrittive;
• se il comando locale è nello stato alto (1) ⇨ funzionamento permanente in soglie restrittive
(legato a possibili esigenze del Distributore), indipendentemente dall’attivazione o meno dello
sblocco voltmetrico.
Lo s tato log ico del “comando locale” di inclus ione delle s og lie res trittive è definito, prima della
connes s ione, nel reg olamento di es ercizio s tabilito tra Dis tributore e Utente.
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
Modalità DE FINITIVA di funzionamento (con rete di comunicazione del Dis tributore)
C omando locale: lo stato di questo ingresso logico dovrà essere stabilmente basso (default).
Il SPI è quindi permanentemente in soglie permissive; in caso di guasto sul feeder MT cui
l’Utente attivo è connesso, lo scatto del SPI è ottenuto mediante Telescatto (se la rete di
comunicazione è operativa) oppure per scatto delle soglie restrittive abilitate dallo sblocco
voltmetrico (se la rete di comunicazione non fosse operativa).
Solopereventuali necessitàtemporaneedel Distributore, il comandolocalepuòassumerelaposizionedi alto(derogadapartedel
Gestoredellaretedi trasmissione), abilitandopermanentementelesoglierestrittive.
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
R E GOL A Z I ON I
DE L S P I
Dis tacca l’utente s e il valore
efficace di tens ione calcolato
s u 10 minuti s upera il limite
di 1,1 Vn dalla Norma C E I E N
50160.
S empre richies ta, tranne
utenti attivi con ƩP g en≤ 30 kW
ƩP g en≤ 30% della potenza
dis ponibile per la
connes s ione.
S catto e s blocco voltmetrico
S blocco voltmetrico
S blocco voltmetrico
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
MI S U R A
DI
T E N S I ON I
E
F R E QU E N Z A
La mis ura di tens ioni e frequenza può es s ere effettuata:
• mediante TV induttivi TV-I colleg ati fra due fas i M T o B T;
• direttamente da tens ioni concatenate in B T;
• mediante TV non induttivi TV-NI (s ens ori) colleg ati fas e-terra;
M is ure di tens ione per protezioni 27 e 59:
devono sempre essere misurate le tre tensioni concatenate.
M is ura di frequenza:
• con TV induttivi fase-fase: frequenza misurata su almeno una tensione
concatenata. La misura di frequenza con TV induttivi fase-terra non è
ammessa.
• Con sensori fase-terra: la frequenza deve essere misurata dalle tre
tensioni di fase oppure dalle tre tensioni concatenate (calcolate
internamente al SPI).
Se la misura di frequenza utilizza più di una tensione, lo scatto deve
avvenire:
- in caso di minima frequenza considerando il valore minore di frequenza
misurato;
- in caso di massima frequenza considerando il valore maggiore di
frequenza misurato.
M is ura di tens ioni di s equenza diretta invers a: da tensioni di fase o
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concatenate.
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PER
M
is UTENTI
ura diATTIVI
tens ione res idua:
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E
• clas s e di precis ione 0,5-3P (era s olo 3P). La maggior precisione viene richiesta
per la protezione di massima tensione con media mobile su 10 minuti.
• fattore di tens ione 1,9 x 30 s per s ens ori fas e-terra
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P R OT E Z I ON E
• Se
DEI
TV
I NDUT T I VI
(T V - I ) DE L
SPI
pos izionati a valle di DG e TA di fas e non s ono richies te protezioni dei TV-I.
• S e pos izionati a monte del DG o dei TA di fas e, i TV-I devono es s ere protetti s ul lato
MT con un IMS combinato con fus ibili (In ≤ 6,3 A).
• A pres cindere dalla pos izione della terna di TV per mis ura delle tens ioni e della
frequenza, l’intervento di eventuali fus ibili primari determinerà lo s catto di S PI per
intervento della protezione di minima tens ione (27).
• Qualunque protezione dei TV induttivi s tella-triang olo aperto per mis ura di tens ione
res idua (mag netotermici, fus ibili, etc), in cas o di intervento, deve determinare
l’apertura del DDI.
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V A N T A GGI
DEI
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(S E N S OR I )
N ON I ND U T T I V I
• E’ ammes s a la loro ins tallazione a monte del DG s enza neces s ità di loro protezione
(a differenza dei TV induttivi per cui s ono richies ti IMS e fus ibili)
• S ono es enti da s aturazione mag netica
• Non introducono ferroris onanza
• R iduzione deg li ing ombri
• Pos s ibilità di combinare in un unico s ens ore mis ure amperometrica e voltmetrica
• Precis ione g arantita in un ampio campo di funzionamento, rendendo pos s ibile
affidare al relè anche funzioni di mis ura oltre che di protezione
• Dras tica
riduzione di errori di cablag g io
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T R A S D U T T OR I
DEL
SPI
• S ia i tras duttori di tens ione res idua s ia quelli per tens ione e frequenza, s ono di norma da ins tallare
a monte del DDI.
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
Per i s oli g eneratori s tatici ed as incroni non autoeccitati, è
ammes s o ins tallarli a valle del DDI ma:
• deve es s ere previs ta l’es clus ione del S PI con DDI aperto (ad
evitare che il S PI impedis ca la chius ura del DDI) e
• alla chius ura del DDI (rimozione del s eg nale di es clus ione), il
S PI deve automaticamente impos tare i tempi di intervento delle
s og lie 81>.S 2, 81<.S 2, 59N a 0,20 s (mantenendo inalterati i
tempi di intervento delle res tanti s og lie) per un tempo di
almeno 30 s dopo la chius ura del DDI.
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D I T E N S I ON E R E S I D U A D E L S P I
 E ’ ammes s o ins tallarli a valle del DDI ma, per evitare che alla
richius ura del DDI veng a alimentato un eventuale g uas to
monofas e a terra fino allo s catto del S PI per protezione 59N (25 s ),
s ono pos s ibili le 2 s eg uenti alternative:
• per i s oli g eneratori s tatici e as incroni non autoeccitati, il
g eneratore deve attendere un tempo di almeno 30 s prima di
effettuare il parallelo;
• per tutti i g eneratori (ad eccezione dei g eneratori s incroni)
che il S PI, s ulla bas e del comando di chius ura del DDI, impos ti
automaticamente i tempi di intervento delle s og lie 81>.S 2,
81<.S 2, 59N a 0,20 s (mantenendo inalterati i tempi di
intervento delle res tanti s og lie) per un tempo di almeno 30 s
dopo la chius ura del DDI.
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C O L L E G A ME N T I T R A P I E T V
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T E N S I ON E R E S I D U A
Dovrà es s ere realizzato mediante:
• cavo bipolare twis tato e s chermato di s ezione >= 1,5
mm2 s e PI e TV-I ris iedono all’interno dello s tes s o
locale/cabina
• cavo bipolare twis tato, s chermato e armato di s ezione
>= 1,5 mm2 s e PI e TV-I non ris iedono nello s tes s o
locale/cabina (quindi con un percors o es terno ai locali).
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P R OT E Z I ON E
5 9 N R E MO T A
In cas o di S PI con mis ure di tens ioni/frequenza in B T e
dis tanze elevate dai tras duttori di tens ione res idua
(oltre 300 m), è ammes s o s corporare la funzione 59N ed
ins tallarla in pros s imità di tali tras formatori.
La funzione 59N remota invierà alla PI s ia lo s catto s ia
l’avviamento per s blocco voltmetrico.
C on tale s oluzione deve es s ere previs to un opportuno
monitorag g io di continuità della connes s ione tra 59N e
PI, prevedendo lo s catto della PI qualora la
connes s ione ris ulti as s ente.
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SPG E
SPI
I N T E GR A T O
E ’ previs to che S PG e S PI pos s ano es s ere integ rati in un unico dis pos itivo!!!
E ’ previs to l’impieg o di tras duttori amperometrici e voltmetrici non induttivi di tipo combinato!!!
Minimizzazione di cos ti e ing ombri
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
A L I ME N T A Z I O N E
AUSI L I ARI A
DEL
SPI
Il sistema di alimentazione ausiliaria deve garantire il funzionamento del SPI
per almeno 5 s dalla mancanza di alimentazione principale.
Inoltre, alla mancanza di alimentazione principale, il sistema di alimentazione
ausiliaria deve essere opportunamente dimensionato per mantenere per
almeno 5 s la chiusura del DDI e dell’eventuale dispositivo di comando per il
rincalzo.
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
T I P OL OGI E
DI
SPI
Il S PI può es s ere realizzato in due modalità:
• s ing oli PI, TV-I, TV-NI, cias cuno
ris pondente alle ris pettive Norme di prodotto e
con TV-I o TV-NI aventi le caratteris tiche indicate (S PI non integ rato). In tal cas o il
cos truttore della PI dichiara la conformità della s ola PI.
•
un’unica apparecchiatura integ rata che s volg a le funzioni di PI e TV-NI (S PI
integ rato), comunque realizzata a reg ola d’arte. In tal cas o il cos truttore dichiara la
conformità dell’apparecchiatura integ rata.
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NOVITA’ INTR ODOTTE DALLA NOR MA C EI 0-16
P R OV E
R idefinite le
cos truttore)
prove
funzionali
di
tipo
DE L
(a
 misura precisione di soglie e tempi di intervento
 misura precisione del rapporto e tempo di ricaduta
 verifica dello sblocco voltmetrico
 verifica del temporizzatore di ricaduta del
SPI
cura
del
consenso
voltmetrico
(A L L E GA T O E )
Definite le prove funzionali in campo (a cura dell’Utente)
 verifica di continuità dei circuiti voltmetrici del SPI
 verifica del circuito di sgancio
 verifica soglie e tempi di intervento
 verifica dello sblocco voltmetrico
 verifica del temporizzatore di ricaduta dello sblocco
voltmetrico
 verifica di insensibilità alle armoniche
 verifica del telescatto
 verifica del telescatto
 verifica di disabilitazione del SPI all’attivazione
dell’ingresso digitale all’apertura del DDI (se
 verifica del comando locale
applicabile)
verifica
di
disabilitazione
del
SPI
all’attivazione
dell’ingresso

 verifica di intervento in 0,2 s della protezione 59N
digitale all’apertura del DDI (opzionale)
per almeno 30 s dalla disattivazione dell’ingresso
 verifica di intervento in 0,2 s della protezione 59N per digitale per chiusura del DDI (se applicabile)
almeno 30 s dalla disattivazione dell’ingresso digitale per
 verifica del comando di scatto del SPI per
chiusura del DDI (opzionale)
interruzione delle connessioni alla funzione di
 verifica del comando di scatto per interruzione delle massima tensione residua remota (se applicabile).
connessioni alla funzione di massima tensione residua remota
(opzionale).
S EMINAR IO AE IT C ONNES S IONI ATTIVE : PE R C HE’ E C OME C AMB IANO LE NOR ME C EI 0-16 E C EI 0-21
NOVITÀ INTR ODOTTE DALLE NUOVE NOR M E C EI 0-16 E C EI 0-21 AL S IS TEM A DI PR OTEZIONE DI INTER FAC C IA
PER UTENTI ATTIVI
CANTINE LE MERIDIANE
(TN)
21 DICEMBRE 2012
25
N O R MA
CEI
0- 21 E D I Z I ON E GI U GN O 2012: L E
P R OP OS T E T H Y T R ON I C
TIPO
Relè di protezione di interfaccia (PI)
NV021
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
 Versione per misura con TV induttivi
 Versione per misura diretta in BT
 Protocollo IEC 61850 nativo (opzionale).
 Logica OR degli scatti e protezione 59N remota
su rete di comunicazione Ethernet.
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NOVITÀ INTR ODOTTE DALLE NUOVE NOR M E C EI 0-16 E C EI 0-21 AL S IS TEM A DI PR OTEZIONE DI INTER FAC C IA
PER UTENTI ATTIVI
DISPONIBILITA’ DAL
Già disponibile con
dichiarazione sostitutiva di
atto notorio.
Da gennaio 2013
disponibile con
dichiarazione di
conformità
CANTINE LE MERIDIANE
(TN)
21 DICEMBRE 2012
26
N O R MA
CE I
TIPO
0- 16 I I I E D I Z I ON E : L E P R OP OS T E
T H Y T CARATTERISTICHE
R ON I C
PRINCIPALI
DISPONIBILITA’ DAL
 Versione per misura con TV induttivi
 Versione per misura diretta in BT
 Protocollo IEC 61850 nativo (opzionale)
 Logica OR degli scatti e protezione 59N
Fine marzo 2013
 Protocollo IEC 61850 nativo (opzionale)
 Logica OR degli scatti e protezione 59N
Fine marzo 2013
Sistema di protezione generale e di interfaccia integrato  Protocollo IEC 61850 nativo (opzionale)
NVA100+Thysensor+TO tipo P
 Logica OR degli scatti e protezione 59N
remota su rete di comunicazione Ethernet
Fine giugno 2013
Relè di protezione di interfaccia (PI) NV10P
remota su rete di comunicazione Ethernet
Sistema di protezione di interfaccia integrato
NV10P+V-sensor
remota su rete di comunicazione Ethernet
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NOVITÀ INTR ODOTTE DALLE NUOVE NOR M E C EI 0-16 E C EI 0-21 AL S IS TEM A DI PR OTEZIONE DI INTER FAC C IA
PER UTENTI ATTIVI
CANTINE LE MERIDIANE
(TN)
21 DICEMBRE 2012
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