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SUD EST ASIATICO / VIETNAM
MINI GUIDA
VIETNAM
Le bellezze naturali che è in grado di offrire sono innumerevoli: le montagne del nord ricoperte da foreste
lussureggianti, di spettacolari risaie a terrazza e famose per i mercati locali animati dalle tribù locali , il
delta del Fiume Rosso e l'affascinante baia di Halong, la parte centrale disseminata di risaie dal colore
verde brillante e da donne dal tipico cappello conico intente nel loro lavoro quotidiano, il delta del Mekong
nella parte meridionale con i suoi mercati "galleggianti" e numerose belle spiagge lungo tutta la costa.
Nonostante la recente liberalizzazione economica, unita all'intraprendenza vietnamita, abbiano avvicinato
questa nazione a quelle più avanzate del Sud Est Asiatico, è facile trovare nella popolazione tradizioni,
usanze e costumi di un tempo (elegante ed unico l'Ao Dai ' letteralmente la tunica che scorre ' il
tradizionale abito lungo per le donne vietnamite). La cucina, mix tra francese ed orientale, sarà una vera
sorpresa (pane compreso).
CLIMA: Il Vietnam si estende per circa 1800 km in latitudine e il clima nelle due principali città, Hanoi al
nord e Ho Chi Minh City (l'ex Saigon) al sud presenta caratteristiche molto diverse con temperature più
elevate nelle regioni meridionali. L'umidità è molto alta in tutto il Paese e determina l'aumento della
sensazione di caldo e di freddo nelle differenti stagioni.
Il clima al nord è caratterizzato da due stagioni. L'inverno, che si protrae da novembre ad aprile, si
presenta con temperature medie tra i 16 e i 23 gradi, con minime intorno ai 10 gradi e limitate
precipitazioni. Nei mesi estivi (da maggio ad ottobre) si registrano temperature elevate (25-35 gradi),
elevato tasso di umidità, piogge abbondanti e tifoni.
Al centro il clima è tropicale, con due distinte stagioni: quella umida e quella asciutta. La stagione asciutta
va da novembre a marzo; nel periodo settembre ' novembre sono possibili tifoni. Il periodo migliore per
effettuare un viaggio in questa zona è tra febbraio e aprile.
Il sud, caratterizzato da un clima sub-equatoriale, ha due distinte stagioni: quella umida (da maggio a
novembre), durante la quale si verificano quasi quotidianamente intensi acquazzoni di breve durata, e
quella secca (da dicembre ad aprile), con clima caldo e umidità non eccessiva. La temperatura media
rilevata durante tutto l'anno è di circa 28 gradi.
Anche durante la stagione estiva è consigliabile portare sempre al seguito una felpa o un maglione leggero
per proteggersi dalle notevoli differenze di temperatura tra l'esterno e l'interno degli edifici ove la
climatizzazione è molto forte. Anche con temperatura non elevata e cielo coperto, e' consigliabile
proteggere la pelle dall'esposizione solare.
PASSAPORTO: per l'ingresso in Vietnam è necessario possedere un passaporto con validità residua di
almeno 6 mesi.
VISTO D'INGRESSO: non necessario per un soggiorno massimo di 15 giorni, a far data dal 1 luglio 2015
fino al 30 giugno 2017. Il provvedimento prevede l'esenzione unilaterale dall'obbligo del visto d'ingresso in
Vietnam, senza distinzione per tipologia di passaporto o motivo della visita, limitatamente alla fattispecie di
un ingresso singolo della durata massima di 15 giorni.
Il visitatore che, a seguito di questo ingresso, volesse tornare in Vietnam, potrà farlo :
- solo dopo che siano decorsi almeno 30 giorni, per un secondo ingresso alle stesse condizioni (ingresso
singolo della durata massima di 15 giorni), senza obbligo di chiedere il visto.
-con l'obbligo di acquisire il visto, nel caso in cui il visitatore intenda far rientro in Vietnam prima che siano
decorsi i 30 giorni dal precedente ingresso in esenzione.
Il provvedimento avra' efficacia dal 1 luglio 2015 fino al 30 giugno 2017 (con possibilita' di estensione, che
le autorita' vietnamite si riservano di confermare).
L'acquisizione del visto d'ingresso si conferma necessaria per effettuare ingressi singoli che superino i 15
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giorni. Il visto può essere ottenuto presso l'Ambasciata del Vietnam in Italia oppure (a pagamento) anche
all'arrivo in aeroporto (c.d. 'visa on arrival') soltanto nelle seguenti ipotesi:
1) che nel Paese di provenienza non vi sia una Ambasciata vietnamita;
2) per ingressi di emergenza, dovuti a ragioni umanitarie e missioni tecniche;
3) che il visto sia richiesto da un'Agenzia di viaggio vietnamita accreditata presso le Autorità locali, con una
speciale procedura.
In tal caso il visitatore dovrà presentarsi all'apposito sportello presso gli aeroporti internazionali munito di
fotografie formato tessera e di copia dell'autorizzazione alla concessione del visto rilasciata dal
Dipartimento Immigrazione del Ministero della Pubblica Sicurezza del Vietnam. Tale documento dovrà
essere inoltrato via fax o via e-mail ai visitatori dall'agenzia turistica di appoggio vietnamita prima della
data di partenza. In assenza di tale documentazione la compagnia aerea prescelta potrebbe rifiutare
l'imbarco.
All'arrivo nel Paese il visitatore deve compilare un formulario (Arrival/Departure Card), che dovrà essere
esibito alle Autorità di polizia al momento dell'ingresso in Vietnam e conservato durante il soggiorno,
poiché sarà richiesto al momento della partenza dal Vietnam.
Se si prevede di uscire dal Vietnam e poi rientrarvi durante il periodo di soggiorno, occorrerà premunirsi in
Italia di un visto con ingressi multipli, oppure ottenere un nuovo visto di entrata singola presso un'agenzia
di viaggi prima di lasciare il Vietnam. Se si prevede di rimanere per un ulteriore periodo rispetto alla
scadenza del visto, occorrerà richiedere mediante agenzia l'estensione del visto stesso. Non sarà
altrimenti possibile uscire dal Paese e si sarà soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa.
CAPITALE: Hanoi
FUSO ORARIO: - 6h rispetto all'Italia, - 5 h quando in Italia vige l'ora legale.
MONETA: La moneta del Vietnam è il DONG che non è convertibile fuori dal Paese. Si consiglia di portare
con sé denaro sufficiente per l'intera durata del soggiorno. I dollari americani sono comunemente utilizzati,
eccezion fatta per gli uffici delle amministrazioni pubbliche, mentre gli euro cominciano ad essere accettati
in molti alberghi, ristoranti ed esercizi commerciali. E' possibile incontrare difficoltà a riconvertire i dong in
dollari o euro al temine del soggiorno, Possono essere utilizzati anche i traveller's cheques. Si sta
diffondendo l'utilizzo delle carte di credito (Visa, Master Card, American Express), soprattutto nei grandi
alberghi, nei ristoranti con clientela internazionale e in negozi di fascia medio-alta. Sui pagamenti effettuati
con questo sistema viene spesso applicata una commissione aggiuntiva compresa tra il 2 ed il 5 %. Nelle
principali città è possibile effettuare prelievi di contante con carta di credito presso un numero crescente di
sportelli automatici.
FORMALITA' VALUTARIE E DOGANALI: All'arrivo in Vietnam, tutti i viaggiatori sono tenuti a compilare
una dichiarazione doganale su un apposito modulo, consegnato in genere prima dell'arrivo in aeroporto o
disponibile ai posti di frontiera. Una volta vista e timbrata, tale dichiarazione deve essere conservata sino
al momento dell'uscita dal Paese, quando dovrà essere riconsegnata alle Autorità doganali. Somme di
denaro contante superiori a 7000 USD devono essere dichiarate. E' necessario dichiarare all'arrivo anche
l'eventuale possesso di metalli preziosi, gioielli, macchine fotografiche e apparecchiature elettroniche. Il
bagaglio può essere ispezionato senza preavviso. Le autorità doganali possono procedere al sequestro di
documenti, cassette audio e video, compact disc, dvd e libri ritenuti di carattere politico, religioso o
pornografico. In quest'ultimo caso può essere applicata una cospicua sanzione pecuniaria. La legge
vietnamita pone restrizioni all'esportazione di antichità e gli oggetti acquistati possono essere sequestrati
al momento della partenza. Per tali tipologie di beni occorre richiedere un'apposita autorizzazione al
Ministero della Cultura vietnamita.
SITUAZIONE SANITARIA:
L'assistenza sanitaria prestata dalle strutture ospedaliere pubbliche vietnamite è notevolmente al di sotto
degli standard europei. Tuttavia, ad Hanoi e Ho Chi Minh City esistono ospedali privati in grado di fornire
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un'assistenza di livello sufficiente, quanto meno in alcuni settori (ostetricia, medicina generale, analisi di
laboratorio). A queste strutture è opportuno rivolgersi per prestazioni di pronto soccorso, anche se le tariffe
sono piuttosto alte e da pagarsi in anticipo. In caso di malattie o di incidenti per i quali siano necessari
interventi sanitari più delicati e complessi, è quindi indispensabile il trasferimento a Bangkok, Singapore o
Hong Kong. Per l'acquisto di medicinali, occorre rivolgersi a farmacie affidabili e di provata serietà, a causa
della diffusione di prodotti contraffatti.
Avvertenze sanitarie
Considerati gli elevati costi dell'assistenza sanitaria e nei casi ove è necessario il rimpatrio o il
trasferimento del malato in altro Paese è consigliata la sottoscrizione di una polizza assicurativa ad hoc
prima dell'arrivo in Vietnam che comprenda la copertura delle spese sanitarie in loco e quelle relative
all'eventuale rimpatrio o trasferimento in altro Paese del malato.
Si raccomanda pertanto di bere solo acqua imbottigliata e di mangiare preferibilmente frutta sbucciata,
evitando le verdure crude ed il ghiaccio nelle bevande. Si consiglia di non consumare i cibi precotti in
vendita nelle numerose bancarelle presenti in strada. Carne e pesce dovrebbero essere consumati ben
cotti.
SICUREZZA: Il Vietnam è considerato un Paese sicuro, ma fenomeni criminali ai danni dei turisti, spesso
sotto forma di scippi e borseggi, stanno crescendo numericamente nelle maggiori città del Paese e nei più
importanti siti turistici (in particolare a Ho Chi Minh City, ma anche ad Hanoi, Nha Trang, Sapa, Baia di
Halong, Isola di Cat Ba). I visitatori dovranno prestare particolare attenzione ai loro valori; l'uso dei cyclo
(un tipo di risciò) e mototaxi è sconsigliato nelle ore notturne. E' opportuno depositare nelle cassette di
sicurezza degli alberghi denaro, gioielli, biglietti aerei ed il passaporto, di cui è consigliabile portare con sé
una fotocopia.
AMBASCIATE E CONSOLATI:
Ambasciata d'Italia in Vietnam
9, Le Phung Hieu Street ' Hanoi
Telefono (-84-4) 38256256 ' 38256246. Fax (-84-4) 3 8267602.
Telefono di reperibilità per i casi d'emergenza (per le ore notturne, il fine settimana e le festività):
dall'Italia 0084 903430950 - dal Vietnam 0903430950.
E-mail: [email protected]
Ufficio del corrispondente consolare a Ho Chi Minh City
Corrispondente consolare: Sig. Carlo ANZON
The Manor 2 Bldg. ' 91 Nguyen Huu Canh ' Floor 13 (12A), Unit 07
Binh Thanh District
Tel. & Fax -84-8 62586473
Orario d'ufficio: 8.30 ' 12.00 (martedì e mercoledì)
Telefono di reperibilità (per le ore notturne, il fine settimana e le festività):
dall'Italia -84 903 910542 - dal Vietnam 0903 910542.
E-mail: [email protected]
TRASPORTI: gli spostamenti su lunghe distanze all'interno del Paese si effettuano per lo più in aereo con
la compagnia di bandiera Vietnam Airlines a prezzi contenuti. I treni sono lenti e scarsamente confortevoli,
salvo alcune eccezioni. Per brevi distanze ed escursioni entro i trenta chilometri, è relativamente
economico l'uso del taxi, ma la velocità media è molto ridotta e non supera i 50 km/h. E' possibile
noleggiare vetture solo con autista.
Per gli spostamenti in città si possono usare i taxi, numerosi ed economici, i moto-taxi (si sale dietro al
guidatore) e i cyclo (la versione locale del risciò). Si raccomanda tuttavia di negoziare la tariffa in anticipo
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per evitare spiacevoli discussioni al termine della corsa. Nelle principali città sono in aumento i servizi di
autobus.
Gli incidenti stradali sono una delle maggiori cause di decesso in Vietnam. Le cause di tale fenomeno
sono legate alle pessime condizioni della rete stradale, all'alta densità del traffico di veicoli, all'ignoranza o
non osservanza delle basilari regole di condotta alla guida e alla carenza di manutenzione dei mezzi
circolanti. La guida durante le ore notturne è da considerarsi particolarmente pericolosa in ragione della
carente illuminazione stradale, dell'abitudine di mantenere gli abbaglianti anche quando si incrociano altri
veicoli e dell'inosservanza delle regole, specie in corrispondenza di incroci anche se regolati da impianti
semaforici. Si consiglia pertanto l'uso di taxi o di autisti privati.
Per i motociclisti e' obbligatorio l'uso del casco. E' opportuno indossare le cinture di sicurezza a bordo
degli autoveicoli.
Anche i pedoni devono prestare la massima attenzione: il modo migliore per attraversare la strada è quello
di mantenere un passo costante evitando accelerazioni improvvise.
PATENTE: la patente di guida italiana non è valida per condurre veicoli in Vietnam, ma può essere
convertita in una patente locale solo con permesso di residenza di almeno 3 mesi e dopo una lunga
procedura.
ELETTRICITA': La corrente elettrica è a 220 V / 240 V. Le prese sono sia quelle europee standard che
quelle a due lamelle di tipo americano, utile prevedere un adattatore universale.
Americana a due contatti
Europea a due poli
TELEFONIA: La copertura per telefoni cellulari GSM a 900 mhz è buona nelle maggiori città del Paese e
nelle zone costiere. E' attivo, ma non sempre affidabile, il servizio di roaming internazionale per le utenze
dei principali operatori italiani. Per chi desidera disporre di un numero vietnamita, sono reperibili facilmente
schede ricaricabili a costi contenuti.
Internet è diffuso in tutto il Paese. In ogni località sono facilmente reperibili Internet Caffè ove è possibile
l'uso di terminali a prezzi molto contenuti.
Prefisso dall'Italia: : 0084
Prefisso per l'Italia: 0039
RELIGIONE: La religione più diffusa in Vietnam è il Buddhismo suddiviso in varie scuole. Oltre al
buddhismo troviamo comunità di confuciani, taosti, e cattolici. Anche se di piccole dimensioni in relazione
alla popolazione, in valori assoluti la comunità cattolica è tra le più grandi dell'Asia, seconda solo alla
comunità cattolica filippina.
Molto sommariamente si può dire che in Viet Nam è presente in maggioranza il buddhismo, seguito da
taoismo, confucianesimo e cristianesimo.
Scendendo nel dettaglio si definisce con il termine Tam Giao il sincretismo tra taoismo, buddhismo e
confucianesimo che costituisce la dottrina fondamentale vietnamita.
Il comune denominatore delle tre religioni è quello di non riconoscere un Dio creatore, termine che in
vietnamita non esiste, sostituito da Chua Troi, il principe del cielo, colui che è in alto.
Il cristianesimo fu introdotto in Viet Nam nei primi anni del 1600 a opera dei portoghesi.
Un accenno meritano le religioni del XX sec., prima fra queste la dottrina Cao Dai, il Palazzo Supremo,
emanazione di Buddha e di Cristo. Basata su un ideale di uguaglianza e fratellanza vi vengono glorificate
le figure di Buddha, Cristo, Confucio, ma anche di Lenin, Lao Tze, Maometto, Giovanna d'Arco, Victor
Hugo, Cartesio e tutti quei personaggi ritenuti emanazione del divino universale.
La seconda invece porta il nome di Phat Giao Hoa Hao: il buddhismo riformato della pace e della bontà, il
cui intento era restituire purezza e sobrietà al culto buddhista allora praticato.
I suoi seguaci furono molti e all'epoca della guerra contro i coloni francesi si armarono e combatterono al
fianco dei giapponesi. Negli anni successivi agli accordi di Ginevra, la setta venne stroncata politicamente
e confinata in una piccola zona del Delta.
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Ma il reale culto dei vietnamiti è legato ai Lari domestici, gli spiriti degli antenati cui è dedicato un altare in
ogni casa e che vengono festeggiati durante la festa di Tet, il capodanno vietnamita.
In questo periodo si crede che gli spiriti dei genitori e di quanti hanno vissuto nella casa tornino a trovare i
vivi. Le case vengono addobbate, gli altari sono colmi di cibo e soldi finti che vengono bruciati per l'aldilà.
Ovunque si vendono fiori di albicocco che portano fortuna e ricchezza. Ogni casa è un tempio, per questo i
vietnamiti se ne separano malvolentieri e, in genere, il primogenito o l'ultimo figlio rimangono a vivere per
sempre nella dimora degli avi.
FESTIVITA': Generalmente, le festività che sono la sintesi dei valori della cultura locale, hanno luogo
durante i tre mesi di primavera ed autunno, quando la gente ha più tempo libero ed il clima è più
favorevole.
Per quanto concerne le feste liturgiche, vi è il lavaggio della statua, che è un rito realizzato la mezzanotte
del giorno prima della processione dedicata ad una divinità.
Quasi tutte le feste si rifanno al calendario lunare: la festa più importante si tiene tra la fine di gennaio e gli
inizi di febbraio ed è la festa del Tet. Si celebra l'inizio della primavera e l'inizio di un nuovo anno lunare.
Nelle notti di luna piena, nelle pagode vietnamite e cinesi si tengono rituali particolari, dove i monaci
buddisti mangiano solo cibi vegetariani.
Ad aprile la festa dei morti commemora la morte dei parenti e degli amici.
A giugno si celebra il Doan Gnu.
Ad agosto si celebra la festa delle anime perdute.
Tra le altre festività laiche ricordiamo:
- il Capodanno, il 1° gennaio;
- il Capodanno vietnamita, tra gennaio e febbraio, i cui festeggiamenti si protraggono per 4 giorni;
- l'Anniversario della Fondazione del Partito Comunista del Viet Nam, il 3 febbraio;
- l'Anniversario della Liberazione del Viet Nam del Sud e della Riunificazione del Paese, il 30 aprile;
- la Festa del Lavoro, il 1° maggio;
- il Giorno dell'Indipendenza, il 2 settembre.
CENNI STORICI: Annam è il nome dato alla regione dei generali della dinastia Han che al massimo del
suo splendore guarda oltre i confini dell'Impero continentale ed occupa la zona nord della penisola. Il
nome resta alla parte centrale del Paese anche quando i portoghesi chiamano Tonchino l'intero regno
settentrionale dei trinh con capitale Tonkin che è l'attuale Hanoi.
La storia del sud segue un corso diverso e la regione col nome di Cocincina fa parte dell'impero khmer.
Col tempo i coloni annamiti infiltrandosi nel delta del Mekong occupano ed integrano il territorio del regno
Nguyen, nel 1802, Gia Long ultimo superstite del clan Nguyen batte i trinh e unifica il Paese nell'Impero
del Vietnam, tenendo la capitale a Huè strategicamente situata al centro dell'Annam.
Ma già nel '700 sono arrivati missionari cattolici francesi ed i loro notevoli successi cozzano con le idee
rigidamente confuciane del nuovo Imperatore contrario a qualsiasi ingerenza straniera, si vede quindi un
moltiplicarsi di incidenti, di conversioni cristiane e di religiosi martirizzati.
Ripresisi dal crollo dell'Impero napoleonico, i francesi non sono disposti a tollerare una simile situazione e
nel 1857 decidono di intervenire militarmente, indubbiamente spronati dai contemporanei successi inglesi
in Cina e Birmania.
Alla presa di Saigon fa seguito la cessione dell'intera provincia meridionale ed un nuovo intervento armato
nel Tonchino, si interrompe solo a causa della guerra con la Prussia per riprendere nel 1880 quando la
Francia assoggetta tutto l'Impero.
A nulla valgono le proteste del Regno di Mezzo e malgrado qualche successo militare nel contrastare gli
invasori, la corte Manciù minacciata da un possibile conflitto col Giappone e dalla potenza navale
dell'avversario deve rinunciare alle proprie rivendicazioni.
La storia più recente, da Dieu Bien Phu all'intervento americano ed alla invasione punitiva cinese fa parte
di un recente passato che si spera abbia concluso gli anni bellicosi per lasciar posto ad un futuro di
prosperità e benessere i cui effetti sono già evidenti.
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GEOGRAFIA: La Repubblica Socialista del Vietnam occupa l'estrema regione orientale della Penisola
Indocinese e confina a nord con la Cina, a ovest con il Laos e la Cambogia, a est e a sud si affaccia sul
Mar Cinese Meridionale, in particolare sul Golfo del Tonchino e per un breve tratto sul Golfo del Siam.
Il territorio, di circa 331.688 km quadrati, è costituito per l'80% da colline e montagne con una folta
vegetazione, mentre il restante 20% è costituito da pianure. Seguendo le divisioni amministrative
dell'epoca coloniale francese, ancora oggi si distinguono una regione settentrionale (Bac Bo), una
meridionale (Nam Bo) e una centrale (Trung Bo) che comprende il punto più stretto del territorio, largo
poco più di 60 km.
Nel nord del Paese ritroviamo diversi altopiani e il delta del Fiume Rosso, che nasce nell'altopiano cinese
dello Yunnan, attraversa la regione del Tonchino e scorre in territorio vietnamita solo per 500 dei suoi 1200
km complessivi. I suoi principali affluenti sono il Fiume Chiaro e il Fiume Nero, entrambi con una portata
molto irregolare, a causa dei monsoni.
A sud, il Paese è caratterizzato da depressioni in prossimità della costa, dal delta del fiume Mekong e dal
gruppo montuoso Giai Truong Son, disseminato di passi come quello di Mu Gia (ricordato perché punto di
partenza della storica pista di Ho Chi Minh) e i cui contrafforti a volte si spingono fino al mare, ad esempio
a sud di Da Nang.
Il sistema montuoso vietnamita è un prolungamento dello Yunnan cinese e si sviluppa per 1400 km circa
dal confine con la Cina fino alla regione sud orientale. Appena a sud del bacino del fiume Rosso si trova il
massiccio dello Hoang Lien Song, caratterizzato da notevoli dislivelli e le cui cime più elevate sono il Phan
Xi Pang (3143 mt) e il Phu Luong (2985 mt); la parte che raggiunge il golfo del Tonchino invece raramente
supera invece i 1000 mt.; questi rilievi proseguono anche nel mare formando circa 1200 isolotti.
Le pianure occupano soltanto un quarto del territorio e si concentrano attorno al Fiume Rosso e al
Mekong, principali bacini idrici vietnamiti entrambi soggetti ad abbondanti piene, in particolare nel periodo
estivo dei monsoni. A nord si estende la cosiddetta piana del Bac Bo, con al centro la capitale Ha Noi, ed a
Sud la piana del Nam Bo.
Le coste, ricche di vie d'accesso, anse e baie, costituiscono una delle attrazioni del paese: si va dai
faraglioni e dalle grotte calcaree della baia di Ha Long, alle grandi dune di sabbia di Phan Thiet, alle
foreste di mangrovie del delta del Mekong.
GOVERNO: La forma di governo del Vietnam consiste in una Repubblica Presidenziale, caratterizzata
dall'egemonia del Partito Comunista Vietnamita, inizialmente chiamato Partito dei Lavoratori: questo dà al
Paese un' impronta prettamente socialista. Il partito esercita le proprie funzioni attraverso il Fronte
Patriottico Vietnamita, che comprende rappresentanti di partiti politici nazionali, oltre che di organizzazioni
sindacali e sociali. I ruoli più importanti sono costituiti dal Presidente, il Primo Ministro e il Segretario
Generale del VCP. A capo del potere legislativo vi è invece la Suprema Corte Popolare, ai cui giudici viene
conferito l'incarico tramite elezione. Al di sotto della Corte Suprema vi sono corti provinciali e distrettuali.
Oltre a queste corti civili, il Ministero della Difesa dispone poi di tribunali militari.
In Vietnam è ancora in vigore la pena di morte.
Il paese è suddiviso in 58 province e cinque municipalità poste sullo stesso livello delle province stesse
(Hà Noi, Hai Phòng, Ho Chí Minh, Da Nang e Can Tho). Le province e le municipalità sono poi suddivise in
città, distretti e villaggi e sono controllati centralmente dal governo nazionale. Un sistema di Consigli
Popolari, rappresentanti ciascuno una giurisdizione locale, amministra poi l'attività locale di governo. Ogni
Consiglio ha una Commissione Popolare, eletta dallo stesso, che svolge funzioni esecutive.
ECONOMIA: L'economia del Paese risente delle guerre e degli sconvolgimenti politici che lo hanno
caratterizzato per anni . Al nord, dopo la fine della colonizzazione, fu fatta un'importante riforma agraria e
furono create delle industrie di lavorazione delle materie prime. Nel 1953 furono confiscate le terre e iniziò
un processo di strutturazione dell'agricoltura in cooperative. Negli anni '80, con la riunificazione, venne
incrementato lo sviluppo delle industrie anche al sud per cercare di migliorare l'economia del Paese.
Recentemente il governo ha incoraggiato gli investimenti esteri emulando le altre economie asiatiche,
portando il Paese ad un tasso di crescita economica dell'8,4% nel 2005.
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Il settore economico principale è quello agricolo, il cui prodotto primario è il riso (di cui il Vietnam è il terzo
produttore mondiale), coltivato soprattutto nella regione della Cocincina. Le altre coltivazioni più importanti
sono la canna da zucchero, le patate dolci, la manioca e il mais, ma esistono anche piantagioni di caffè, tè,
soia e caucciù.
Dalle foreste, che coprono circa il 20% della superficie del paese, si ricavano legni pregiati come l'ebano;
nel sud è molto importante la coltivazione di bambù. In più, nel Sud, è molto praticata la pesca, favorita
dagli estesi litorali e dai numerosi corsi d'acqua; in questi ultimi anni i suoi prodotti hanno cominciato ad
avere un importante peso negli scambi commerciali internazionali; i principali prodotti sono crostacei,
gamberi e molluschi. È sviluppato inoltre l'allevamento di pesci in acqua dolce. Un'importanza secondaria
è invece assunta dall'allevamento suino, bovino e di animali da cortile.
Le risorse principali del sottosuolo, abbastanza ricche in Vietnam, si trovano nella zona nord-ovest dello
Stato e sono costituite da carbone, antracite, rame, stagno, zinco, ferro e cromo; c'è poi una notevole
produzione di fosfati e sale. Il carbone viene usato principalmente per la produzione di energia elettrica,
mentre il considerevole potenziale idroelettrico non viene molto sfruttato. Si estrae anche gas naturale e
petrolio dai giacimenti situati sul delta del Fiume Rosso.
Le principali industrie sono concentrate nella zona tra Hà Noi, Hai Phòng e Nam'nh. Le industrie più
importanti sono quelle tessili, le acciaierie e gli impianti di trasformazione dei prodotti agricoli, come
distillerie e zuccherifici. Nel Vietnam meridionale ci sono manifatture di tabacco, birrifici e lavorazioni del
caucciù; ci sono anche industrie per la produzione di carta, cemento e sostanze chimiche usate come
fertilizzanti. Nella zona di Hai Phòng si concentrano infine le industrie navali e quelle di lavorazione del
riso.
Il settore turistico ha iniziato a prendere piede nel Paese.
Le principali esportazioni riguardano il riso, il caffè, i crostacei, il petrolio, il carbone, i capi di
abbigliamento, le calzature, le ceramiche, le pietre preziose e la seta; esse sono dirette verso Giappone,
Cina, Corea, Filippine, Singapore, Francia e Germania. Vengono importati invece combustibili minerali,
trattori, fertilizzanti e mezzi di trasporto da Giappone e USA. Nel 2007 il Vietnam è entrato a far parte del
WTO (World Trade Organization) e nel 2008 del Concilio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
POPOLAZIONE: I vietnamiti sono un popolo molto orgoglioso, con un forte senso dell'identità nazionale.
Questa caratteristica si è formata e rafforzata per effetto della storia del Paese: l'aver respinto i tentativi di
invasione cinese e francese e considerarsi l'unico Paese al mondo che ha saputo resistere e cacciare gli
americani, ha alimentato ulteriormente questo orgoglio.
Come in altri stati dell'Asia, la vita si svolge intorno alla famiglia. Spesso diverse generazioni possono
vivere assieme. La transizione da paese agricolo a paese industriale ha prodotto un effetto di migrazione
interna, che si traduce con la fuga verso i grossi centri abitati. Le donne rappresentano il 52% della forza
lavoro del Paese ma non occupano mai posizioni di rilievo. La popolazione vietnamita per l'84% è formata
da vietnamiti (i viet, o kinh, suddivisi in sei gruppi principali: karen, hmong, lahu, mien, akha, lisu) e per un
2% da cinesi; il resto della popolazione è composto da minoranze Khmer, Cham (discendenti dell'antico
regno di Champa, di cultura indiana) e da un'altra cinquantina di gruppi etno-liguistici (anche conosciuti
come montagnard, ossia 'montanari' in francese). L'etnia vietnamita è concentrata nei delta alluvionali e
nelle pianure costiere ed esercita il pieno controllo sulla vita del Paese grazie alla posizione culturale
dominante e al controllo delle attività politiche ed economiche. Le altre minoranze etniche abitano invece
per lo più sugli altipiani e nelle zone montuose.
LINGUA: Vietnamita. E' diffusa, nelle principali città e nelle zone frequentate dai turisti, la conoscenza
della lingua inglese. Tra le persone anziane prevale la conoscenza della lingua francese.
Sulle origini della lingua vietnamita sono in atto ancora oggi numerose discussioni. Si ritiene però
abbastanza credibile che si tratti di una mescolanza di lingue appartenenti alla famiglia austro-asiatica. Il
substrato apparterrebbe alla famiglia Mon-khmer, il sistema tonale e parte del vocabolario sarebbe di
origine Thai e una buona influenza sarebbe esercitata anche dal Han, il cinese classico. Il vietnamita è una
lingua monosillabica e tonale: ogni sillaba ha un suo significato e può essere modulata con toni diversi
assumendo altrettanti significati. La scrittura inizialmente si avvaleva degli ideogrammi cinesi, ma nel 1627
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il gesuita provenzale Alessandro da Rodi una volta appreso il vietnamita ne realizzò una trascrizione
fonetica nei caratteri latini; ciascuno dei cinque toni venne espresso da un segno diacritico posto sulla
vocale e ciò ne rende abbastanza semplice la lettura anche per un occidentale se dotato di un buon
dizionario. Al contrario, la lingua parlata è di difficile comprensione e può variare anche molto tra le zone
del nord, del centro e del sud. Fino al XIX sec. i caratteri latini vennero usati solo dalle comunità cattoliche.
Solo in seguito al dominio francese divennero ufficiali e diffusi in tutte le scuole, mentre gli ideogrammi
restarono da allora confinati alle iscrizioni nei templi e nelle pagode.
DA METTERE IN VALIGIA: La conformazione geografica del Viet Nam è molto particolare, per cui si
possono trovare situazioni climatiche molto diverse spostandosi da nord a sud.
Facilmente le temperature al nord sono come in Italia, ed è utile avere capi anche piuttosto caldi se si
visitano le regioni montuose, ad esempio nei dintorni di Sa Pa.
Spostandosi verso sud il clima diventa tropicale, pertanto anche nei mesi di gennaio-febbraio si possono
trovare temperature molto elevate (35°C). Preferite un abbigliamento comodo, a strati, per affrontare le
diverse situazioni, scarpe chiuse e comode nonché un paio di stivali di gomma (si trovano in tutti i mercati)
se si visitano i villaggi in montagna, per difendersi dal fango che invade i sentieri in caso di piogge intense.
A questo proposito è bene avere con se' una sacca impermeabile dove riporre oggetti delicati (apparecchi
fotografici, documenti, ecc...) e un ombrello.
E' bene ricordare che, visitando pagode o monumenti, è richiesto un abbigliamento consono (niente
canottiere o pantaloncini corti), nei luoghi di culto si deve entrare scalzi.
Inoltre è utile pensare a una farmacia da viaggio (disinfettanti, antibiotici a largo spettro, antidolorifici),
creme solari, occhiali da sole e copricapo.
GASTRONOMIA: La cucina vietnamita è particolarmente varia. Si dice che vi siano almeno 500 piatti
tradizionali, da quelli a base di carni esotiche come quelle di pipistrello, cobra e pangolino fino a fantasiose
ricette vegetariane (la cui ampia diffusione è dovuta all'importanza del buddismo). Il piatto classico
vietnamita è però costituito da riso in bianco accompagnato da verdure, carne, pesce e spezie varie, al
punto che in lingua vietnamita 'consumare i pasti' si dice an com, che letteralmente significa 'mangiare
riso'. Non mancano poi alcuni piatti tipici della Cina, come gli involtini primavera, le frittelle di riso, il pollo
speziato e le onnipresenti zuppe con anguille e vermicelli. Rispetto alla cucina cinese però, quella
vietnamita è meno unta e si basa maggiormente su erbe aromatiche e verdure naturali.
Di seguito alcuni dei piatti più famosi:
- il banh xeo, meglio noto come 'le crepes di Saigon', fatto con fagioli e carne di maiale o pollo;
- il pho, una zuppa di tagliolini preparata con manzo, pollo e pesce e condita con erbe aromatiche e chiodi
di garofano;
- il canh chua ca, è la tipica zuppa di pesce vietnamita molto piccante e speziata;
- l'hu tieu xao thit bo è uno dei piatti più noti in Vietnam, un pasticcio di manzo e fagioli servito con riso.
Le salse sono le altre componenti principali della cucina vietnamita, sia quelle piccanti come la nuoc cham,
sia quelle dolci come la nuoc mam, immancabile condimento ricavato dalla fermentazione del pesce in
salamoia.
In genere i pasti si concludono con la frutta, sia tradizionale tipo ananas, banana, arancia, papaya e
pompelmo, ma anche con esemplari esotici più rari come il mangostano (mang cut), il rambutan (chom
chom), l'euforia (nham), il frutto dell'albero del pane (mit), il durio (sau rieng), il frutto del drago verde, la
ciliegia a tre semi e la mela d'acqua.
Dolce tipico è il Che, simile al pudding, servito o caldo o freddo con ghiaccio tritato. Sopra vi si versa del
latte di cocco e i suoi ingredienti spaziano da fagioli bianchi a mais o a patate dolci.
Per quanto riguarda le bevande, una molto rinfrescante da gustare in Vietnam è il latte di cocco. Un'altra
specialità tipica, questa volta alcolica, è il vino di serpente (ruou ran). Si tratta di un vino di riso in cui è
immerso un serpente sottaceto. Sembra che questo prodotto abbia proprietà tonificanti e che curi qualsiasi
disturbo.
Il tè rimane la bevanda nazionale per eccellenza, spesso servita gratuitamente o ad un prezzo irrisorio nei
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ristoranti. Il tipo più comune è il tè verde, servito in coppette di porcellana, caldo a nord e ghiacciato a
Sud.
CURIOSITA' E TRADIZIONI:
Comportamenti
- portarsi dietro il biglietto dell'hotel può facilitare il rientro con taxi o cyclo;
- la contrattazione è quasi un rito, bisogna dunque essere pronti a contrattare il prezzo;
- per i buddisti, la testa è sacra ed i piedi sono impuri. In un tempio, è meglio quindi evitare di mettere i
piedi su un altare o rivolti verso una statuetta votiva;
- non piantare in verticale le bacchette in una ciotola di riso poiché è simbolo di morte;
- evitare vestiti troppo scoperti, non solo per le condizioni climatiche, ma per non offendere la popolazione
locale;
- lasciare sempre soldi, biglietti aerei, documenti e valori vari nella cassaforte dell'hotel;
- togliersi sempre le scarpe entrando in casa di qualcuno;
- chiedere sempre il permesso prima di fotografare qualcuno ed in caso di rifiuto non insistere o offrire
soldi;
- non fotografare installazioni militari, in quanto ciò viene visto come una minaccia alla sicurezza
nazionale;
- non perdere mai la calma in pubblico: è considerato una perdita di faccia per le persone coinvolte.
Curiosità
- la geomanzia determina l'orientamento di un edificio secondo le posizioni rispettive del Drago blu (spirito
buono) e della Tigre bianca (spirito cattivo);
- i Vietnamiti credono che l'anima di una persona morta, anche se è morta da generazioni, rimane accanto
ai propri parenti, in un'unione speciale.
Funerale
Nell'antichità la cerimonia funebre (le thanh phuc) era ben organizzata: il corpo del defunto veniva lavato e
vestito; poi gli veniva inserita una bacchetta (le ngam ham) tra i denti e un pugno di riso e tre monete nella
bocca. Il corpo veniva infine adagiato su un manto erboso, avvolto da un panno bianco, le kham liem, e poi
messo nella bara, le nhap quan. I figli e fratelli delle persone morte dovevano indossare tuniche e turbanti
di garza grossolana e cappelli fatti di paglia o in fibre di banano. Anche gli altri parenti e i nipoti dovevano
portare il turbante in segno di lutto. Durante i giorni in cui il corpo rimaneva in casa, la commemorazione
veniva portata avanti con cibo e musica di preghiera. La data della processione, le dua tang, veniva
stabilita attentamente dai parenti; familiari ed amici prendevano dunque parte alla stessa per
accompagnare il corpo del defunto fino al luogo di sepoltura. Fogli votivi venivano fatti cadere lungo tutto il
cammino. Dopo tre giorni di compianto, la famiglia visitava nuovamente la tomba, le mo cua ma. Dopo 49
giorni invece, la famiglia smetteva di portare riso all'altare del defunto. Infine, dopo 100 giorni si celebrava
tot khoc e dunque la fine delle lacrime. Dopo un anno c'era la cerimonia del primo anniversario e dopo due
anni aveva ufficialmente termine il lutto. Attualmente la cerimonia funebre segue dei rituali molto più
semplici. I familiari del defunto, per esempio, devono indossare solo un turbante bianco o un nastro nero in
segno di lutto.
Matrimonio
Il matrimonio è un evento molto importante nella vita dei Vietnamiti; a seconda degli usi e costumi delle
varie etnie, abbiamo due cerimonie principali:
- Le An Hoi: lo sposo e la sua famiglia portano alla famiglia della sposa delle casse piene di frutta, vini,
dolci e altre prelibatezze; il tutto coperto da un panno rosso e trasportato da ragazzi o ragazze non
sposati. In questa occasione le famiglie si accordano per fissare una data propizia per il matrimonio;
- Le Cuoi: durante la cerimonia vera e propria, i due sposi pregano i loro antenati affinché accordino loro il
permesso di congiungersi in matrimonio, dopodiché passano ai ringraziamenti ai parenti per averli protetti
e cresciuti.In seguito gli invitati sono chiamati a condividere la felicità della coppia partecipando alla festa.
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Le leggendarie origini del Vietnam
In un chiaro mattino , Lac Long Quan, il potente Drago, Signore delle Acque, sposò Au Co, l'Immortale
Uccello Terrestre. Au Co, diede al suo sposo cento uova da cui nacquero cento giganti. Un giorno il
Signore delle Acque disse alla sua consorte: "Io sono della razza dei Draghi, tu sei della razza degli
Immortali. L'acqua ed il fuoco si distruggono; poiché è difficile vivere in buona armonia, dobbiamo
separarci". Metà dei figli ritornò con la madre sulle montagne e l'altra metà seguì il padre per stabilirsi in
riva al Mare Orientale. Fu così che, secondo la narrazione leggendaria descritta ne "I racconti straordinari
del Linh Nam", - il libro della tradizione folcloristica, risalente al XVI° secolo - ebbero origine il Vietnam ed il
suo popolo, suddiviso dunque nella gente delle pianure e delle montagne.
Marionette sull'acqua
Ttipica della regione settentrionale, questa particolare forma di spettacolo risale al X° secolo; si tratta di
una tecnica speciale che nella maggior parte dei casi si apprende sin da bambini.1 'burattinai' restano
dietro una cortina di bambù e fanno muovere pupazzi di legno dipinto, attraverso un sistema di pertiche e
fili nascosti sotto l'acqua. Il teatro e sempre all'aria aperta, sulle rive dei laghi, negli stagni.... Di solito
vengono rappresentate leggende, o scene di giochi popolari, gesta eroiche, cerimonie tradizionali o, più
semplicemente, fatti della vita quotidiana. Sono spettacoli davvero sorprendenti, in cui non mancano fumi
multicolori, scintille, fuochi, scoppiettii d'ogni sorta e suoni incantatori di gong, cimbali, tamburi, grancasse
e flauti.
Ho Chi Minh City (Saigon)
Vero cuore economico del paese, si è sviluppata molto velocemente negli ultimi anni assomigliando
sempre più a città come Bangkok, Kuala Lumpur e Singapore. Nelle movimentate e curiose vie si trovano
una miriade di piccoli negozi, venditori ambulanti e caffè. Interessante la visita al Mercato di Ben Thanh /
Cholon, alla Cattedrale di Notre Dame, alla Pagoda di Giac Lam, al Palazzo della Riunificazione, al Museo
cittadino ed a quello ella guerra.
Hanoi
Capitale del paese, ha mantenuto il fascino di un tempo nei suoi grandi viali percorsi da migliaia di
biciclette e moto, nelle numerose costruzioni in stile coloniale francese e soprattutto nel suo stile di vita
tranquillo che contrasta con la movimentata Ho Chi Minh City. Da visitare la Pagoda ad Una Colonna, il
Museo delle Belle Arti, il Tempio della Letteratura risalente al XI secolo, le movimentate e vivacissime vie
del centro storico attorno al Lago di Hoan Kiem.
Sapa
Ad una altezza di 1650 metri, nella parte nord occidentale del paese, offre scenari di rara bellezza, tra cui
spiccano le spettacolari risaie a terrazza ed è uno dei posti più interessanti dove ammirare le tribù
montane H'mong, Dao e Kinh. Si raggiunge con treno notturno da Hanoi per Lao Cai e quindi in auto (1
ora) fino a Sapa. L'attuale calendario dei coloratissimi mercati locali (che spesso richiedono lunghi
spostamenti da Sapa) si svolge nelle seguenti località: Sin Cheng (mercoledì ' 3 ore), Lung Khan Nhin
(giovedì ' 2 ore e mezza), Can Cau (sabato ' 2 ore e mezza), Bac Ha (domenica ' 2 ore).
Dien Bien Phu
In una delle zone più remote del paese, nella valle di Muong Thanh vicino al confine con il Laos. La vallata
è circondata da colline ricoperte da foresta ed abitate dalle tribù montane Tai e H'mong. Il luogo ha anche
un'importanza storica in quanto nel 1954 i vietnamiti sconfissero i francesi dopo 57 giorni d'assedio,
costringendoli ad abbandonare le intenzioni di ristabilire un controllo coloniale sull'Indocina.
Halong Bay
Dichiarata patrimonio mondiale dall'UNESCO è disseminata di circa 3000 piccole isole in un bacino
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d'acqua dal colore blu intenso di 1.500 chilometri quadrati.
Oltre alle assolate e deserte spiagge che si possono trovare sulle piccole isole e sulla costa, il panorama è
ricco di particolari formazioni rocciose. Da tempo immemore le cronache cinesi registrano l'interesse per i
suoi spettacolari panorami e l'attrazione per gli scenari naturali d'unica bellezza. Suggerita la visita con
pernottamento a bordo di una delle svariate giunche in legno disponibili.
Hue
Tradizionalmente la capitale culturale e religiosa del paese, offre numerosi monumenti da visitare ed un
ambiente particolarmente affascinante. Si naviga il fiume dei profumi fino alla Pagoda di Thien Mu per
proseguire quindi via terra fino alla cittadella reale (Kinh Thanh) dimora dell'Imperatore regnante agli inizi
del XIX e terminare con le tombe reali degli imperatori Khai Dinh e Tu Duc.
Danang
Località di mare nella parte centrale del paese, non offre particolari spunti di interesse se non il Museo
Cham (la popolazione originaria del Vietnam) e la Montagna di Marmo.
Il miglior periodo dell'anno è aprile.
Hoi An
30 km a sud di Danang, si trova questa pittoresca cittadina molto frequentata da mercanti portoghesi,
cinesi, giapponesi, olandesi, inglesi e francesi durante il XVII e XVIII secolo.
Probabilmente la cittadina più affascinante di tutto il paese, deve essere visitata a piedi e/o in bicicletta.
Caratteristico l'antico ponte giapponese, le case dei mercanti, il colorato mercato locale ed il piccolo porto
una volta centro di scambi tra i vari mercanti. Numerosi i nuovi hotel con possibilità di prevedere anche un
breve soggiorno mare.
Il miglior periodo dell'anno è aprile.
Nha Trang
La destinazione balneare più famosa del paese con chilometri e chilometri di spiagge di sabbia bianca,
palme ondeggianti alla brezza marina e squisiti ristoranti di pesce. Ricordatevi che per vedere il mare più
bello si deve prevedere una gita in barca alle isolette fuori costa.
Il miglior periodo dell'anno è marzo / aprile, con clima piacevole da gennaio a settembre.
Phan Thiet
In direzione nord (da Ho Chi Minh) percorrendo la 'Highway 1' per ben 200 chilometri, il tragitto (circa 4
ore) conduce prima alla movimentata ed intraprendente cittadina di Bien Hoa per quindi addentrarsi
all'interno di fitte piantagioni dell'albergo della gomma e del 'dragon fruit'. Svariate le escursioni possibili tra
cui segnaliamo quella alle dune di sabbia rossa di Capo Mui Ne.
Il miglior periodo dell'anno va da novembre ad aprile.
Phu Quoc
A solo un'ora di volo da Ho Chi Minh, si trova l'isola di Phu Quoc, considerata tra le nuove mete emergenti
del turismo vietnamita. Le spiagge si sabbia bianca fine e la maggior parte dei resort disponibili si
affacciano sulla costa ovest, quella più riparata dai venti. Il miglior periodo dell'anno va da novembre a
maggio, da evitare settembre ed ottobre.
Le bellezze naturali che è in grado di offrire sono innumerevoli: le montagne del nord ricoperte da foreste
lussureggianti, di spettacolari risaie a terrazza e famose per i mercati locali animati dalle tribù locali , il
delta del Fiume Rosso e l'affascinante baia di Halong, la parte centrale disseminata di risaie dal colore
verde brillante e da donne dal tipico cappello conico intente nel loro lavoro quotidiano, il delta del Mekong
nella parte meridionale con i suoi mercati "galleggianti" e numerose belle spiagge lungo tutta la costa.
Nonostante la recente liberalizzazione economica, unita all'intraprendenza vietnamita, abbiano avvicinato
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questa nazione a quelle più avanzate del Sud Est Asiatico, è facile trovare nella popolazione tradizioni,
usanze e costumi di un tempo (elegante ed unico l'Ao Dai ' letteralmente la tunica che scorre ' il
tradizionale abito lungo per le donne vietnamite). La cucina, mix tra francese ed orientale, sarà una vera
sorpresa (pane compreso).
Visualizzate le immagini che abbiamo scattato durante il viaggio nel Nord del Vietnam effettuato
nel gennaio 2009:
Vietnam - Hanoi
Vietnam - Ninh Binh
Vietnam - Sapa e dintorni
Vietnam - Halong Bay
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