virtual caliphate - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale

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virtual caliphate - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
Il confronto Al Qaeda - Isis
AL QAEDA ISIS LONTANO VICINO (Occidente, Usa, Ebrei, crociati) (regimi miscredenti in M.O., musulmani laici, sciiti, minoranza cristiana in M.O., altre minoranze pagane) OBIETTIVO POLITICO-­‐RELIGIOSO VARI EMIRATI COME PREMESSA AL CALIFFATO, NO A FONDAZIONE DI UN UNICO STATO ISLAMICO CALIFFATO UNICO E FONDAZIONE DI UNO STATO (ISLAMICO) VERO E PROPRIO (istituzionalizzazione) RAPPORTO CON IL TERRITORIO NETWORK TERRORISTICO TRANSNAZIONALE E DETERRITORIALIZZATO SOVRANITA’ STATUALE E CONTROLLO DEL TERRITORIO OBIETTIVI DELLE AZIONI VIOLENTE COLPIRE GLI STATI “NEMICI” CON AZIONI DISTRUTTIVE CANCELLARE CONFINI E STATI EREDITA’ DEL COLONIALISMO STRATEGIA COMUNICATIVA E PROPAGANDA ADEPTI NEI PAESI ISLAMICI, COMUNICAZIONE SECONDARIA RISPETTO AGLI ATTACCHI IN OCCIDENTE STIMOLARE LE ADESIONI NEI PAESI MUSULMANI E NEI PAESI OCCIDENTALI – COMUNICAZIONE COMPLEMENTARE CON LE AZIONI MILITARI NEMICO PRINCIPALE La comunicazione e la leadership
La comunicazione strategica dell’Isis
Tipologia (e prodo-) Target Obie-vo Strategia Medium preferito Social Media
(Facebook, Twitter, ecc.)
Potenziali sostenitori, radicali
islamisti, ecc.
Radicalizzazione, reclutamento
Promuovere comportamenti
virali e imitativi; story telling
Piattaforme social
Comunicazione dell’orrore
(le decapitazioni)
I nemici del califfato, pubblico
occidentale ampio
Terrorizzare e minacciare
Mostrare la brutalità della
morte, promuovere reazioni
affettive
Video/Youtube
Contro-informazione
(Interviste ad hoc e reportage)
Pubblico occidentale
competente e interessato
Promuovere il dibattito su
ISIS insistendo sui temi critici
dell’agenda pubblica
occidentale
Realizzare contro narrative:
ricontestualizza-zione dei
contenuti nella prospettiva
dell’ISIS
Video/Youtube
Informazione (Islamic State
News e brochure diverse)
Famiglie di (potenziali)
sostenitori; pubblico
occidentale critico
all’intervento contro ISIS
Normalizzare: diffondere
notizie che evidenziano la
normalità della quotidianità nel
califfato
Realizzare contro narrative:
ricontestualizzazione dei
contenuti nella prospettiva di
ISIS;
promozione della normalità
della vita nel califfato
Diffusione file pdf
Riviste, E-book (Dabiq, Inspire,
ecc.)
Membri di ISIS soprattutto
foreign fighters ma anche
audience occidentale
competente
Chiarire e indirizzare sul piano
politico, teologico e tattico
Utilizzare un medium
“tradizionale” e una pluralità
di strategie
Diffusione file pdf Gamification (Grand Theft
Auto: Salil al-Sawarim)
Giovani digitali, non solo
islamisti
Socializzare con il califfato e
ISIS
Utilizzare il gioco come
veicolo di socializzazione e
normalizzazione
Gioco in rete
JIHAD 2.0: L’INFRASTRUTTURA JIHADISTA ONLINE
SITI PRODUTTORI
AL QAEDA
DAESH
As-Sahab Media
Al-Furqan Media Fondation
Global Islamic Media Front
Al-Hayat Media Center
Al Fajar Media Center
Al I’Ttisam
NODI CHIAVE
Home page ufficiali dei siti e fonti
primarie che assicurano l’autenticità
dei messaggi
SITI DISTRIBUTORI
FORUM
PIATTAFORME
DI FILESHARING
SOCIAL
NETWORK
BLOG
SITI
INTERNET
DOWNLOAD E SHARING
CONSEGUENZE
v RETE INFORMATIVA CONTINUAMENTE ATTIVA
v  CONTROLLO DIRETTO DEI CONTENUTI
v  DIFFICOLTÁ DA PARTE DELLE AUTORITÁ DI BLOCCARE LA RETE INFORMATIVA
v DIFFERENZIAZIONE DELLE PIATTAFORME PER LA DIFFUSIONE DEI MESSAGGI IN BASE AI
CONTENUTI E AL TARGET CHE SI VUOLE RAGGIUNGERE
v PASSAGGIO DAL WEB STATICO AL WEB DINAMICO E DA UN PUBBLICO ELITARIO AD UN
PUBBLICO DI MUSULMANI MAINSTREAM
v  ABBASSAMENTO DELL’ETÁ DEI FOREIGN FIGHTERS
DA INSPIRE A DABIQ: ANALISI DEI CONTENUTI E DEL TARGET
Analisi degli articoli presenti nei primi dodici numeri dei magazine
q  AL QAEDA
q  DAESH
INSPIRE
DABIQ
DAL 2010AL 2014
DAL 2014AL 2015
PERIODO DI CRISI
PERIODO D’ORO DELL’ISIS
DALL’ANALISI È EMERSO CHE LA PROPAGANDA DEI DUE GRUPPI
TERRORISTICI SEGUE UN PERCORSO COMPLETAMENTE DIFFERENTE…
INSPIRE
v  Pubblicato in inglese e arabo
v  Contenuti semplici e ripetitivi
v  Immagini di scarsa qualità
v  La propaganda non segue un progetto politico ma è una chiamata alla
resistenza estrema
v  L’obiettivo principale sembra essere quello di risvegliare le cellule
dormienti in Occidente e in America
TARGET
La propaganda di Inspire sembra avere come pubblico ideale quello degli
jihadisti e degli aspiranti mujaheddin presenti in Occidente e America ai quali
viene chiesto di compiere il jihad individuale
INSPIRE: CONTENUTI
MESSAGGI DIDATTICI:
v  Rubrica ‘open source jihad’
guida al jihad individuale
MESSAGGI CELEBRATIVI:
v  Sezioni dedicate alla celebrazione del martirio
MESSAGGI POLITICI:
v  Critica ai regimi arabi corrotti che appoggiano la politica estera americana
MESSAGGI RELIGIOSI:
v  Legittimazione teologica del jihad globale
MESSAGGI INTIMIDATORI:
v  Racconti costruiti su avvenimenti passati (es. 11 settembre 2001)
DABIQ
v Pubblicato in inglese, arabo, francese, russo e turco
v  Messaggi originali e cura maniacale dei contenuti
v Reportage fotografici ed immagini di alta qualità grazie anche alla
presenza di giornalisti embedded
v La propaganda segue ed accompagna l’evoluzione e la crescita dello
Stato Islamico
v L’obiettivo è convincere i musulmani nel mondo a compiere l’hijra
per prendere parte alla formazione del Califfato
DABIQ: TARGET
Gli esperti di comunicazione dello Stato Islamico hanno studiato attentamente il pubblico e le sue
caratteristiche
v  Popolazione locale
v  Immigrati di seconda e terza generazione presenti in Occidente e in America
v  Nemico vicino
v  Nemico lontano
DABIQ: CONTENUTI
MESSAGGI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE LOCALE:
v  Articoli celebrativi che mettono in risalto le vittorie dei miliziani
v  Articoli che mostrano le alleanze con le tribù locali e l’espansione ideologica del
Califfato
v  Articoli che legittimano teologicamente la proclamazione del Califfato
v  Storie personali di mujaheddin che si sono uniti ai miliziani del Califfo dopo essere
rimasti delusi da esperienze vissute combattendo con altri gruppi (es. al Nusra)
MESSAGGI RIVOLTI AGLI ASPIRANTI JIHADISTI IN OCCIDENTE E IN
AMERICA:
vI sostenitori posso avere motivazioni politiche, religiose e ideologiche quindi c’è una vasta
differenziazione dei contenuti
vLinguaggio pubblicitario
v  La propaganda rinforza le idee e i sentimenti già presenti nella mente dei simpatizzanti
(crisi di identità, ideologia politica contraria a quella occidentale, emarginazione)
vLegittimazione religiosa e politica del Califfato
vImmagini e racconti di vita quotidiana (Giustizia sociale, sicurezza, foreign fighter che
passano del tempo insieme)
vGli articoli giocano sul vittimismo (popolazione sunnita perseguitata, Islam religione da
proteggere)
vSi passa da una narrazione utopistica alla chiamata all’hijra verso una meta concreta
MESSAGGI RIVOLTI AL NEMICO VICINO E LONTANO:
Obiettivo: demoralizzare e intimidire il nemico
Gratificare i mujaheddin
Ricevere il supporto della popolazione locale
v  Linguaggio forte e dettagliato
v  Propaganda costruita in modo da attirare l’attenzione dei media occidentali e
raggiungere un pubblico internazionale
v  Articoli accompagnati dalle immagini dei prigionieri prima e dopo la morte
v  Esaltazione delle vittorie
v  Si giustifica l’atto inserendolo in un discorso sull’oppressione e le violenze subite
dalla popolazione musulmana (es. immagine del pilota giordano arso vivo accanto a
quella di bambini siriani morti bruciati dalle bombe lanciate dai piloti)
FASI DI CRESCITA DELLA PROPAGANDA
La propaganda di Daesh ha seguito diverse fasi di sviluppo coincidenti con la realizzazione del
Califfato
1.Fase di transizione e consolidamento
Obiettivo: legittimare politicamente e teologicamente il Califfato
v La propaganda si rivolge ad un’audience locale
v  Non ci sono messaggi intimidatori e la propaganda non è costruita con toni violenti
v Messaggi religiosi con riferimento ad hadith e a versi del Corano per legittimare
teologicamente il Califfato
v Reportage che mostrano la vita all’interno del Califfato (bambini che giocano, mercati ricchi
di cibo, scuole e ospedali funzionanti)
v Articoli che alimentano lo scontro settario tra sunniti e sciiti
v  Messaggi celebrativi che mostrano la potenza del nuovo Stato Islamico
2. Fase di espansione ideologica e territoriale
Obiettivo: mostrare le proprie conquiste territoriali e rendere la propaganda affascinante
per attirare l’attenzione di potenziali jihadisti
v Si intensifica la chiamata all’hijra dei musulmani nel mondo
v  Linguaggio seducente che cerca di attirare in Siria e Iraq i foreign fighter
v Articoli celebrativi che mostrano la potenza dell’Isis
v Il quinto numero di Dabiq «Remaining and expanding» è uno speciale dedicato esclusivamente alle
vittorie territoriali
3. Fase intimidatoria
v  I messaggi si rivolgono al nemico vicino e lontano
v  Linguaggio dettagliato accompagnato da immagini forti e dei nemici senza vita
v  La propaganda intimidatoria si focalizza soprattutto sul nemico vicino, il primo a dover
essere sconfitto
4. Fase di perfezionamento
v  Riferimento al mondo dei social
v  Pubblicità ai video prodotti dalle case di produzione
v  Articoli rivolti alle donne con la rubrica «From our sister»
STRATEGIE DI CONTRO-INFORMAZIONE, PREVENZIONE,
DERADICALIZZAZIONE E REINSERIMENTO
v  PROGETTI GOVERNATIVI
v  PROGETTI NON GOVERNATIVI
v  IL RUOLO DEGLI EX ESTREMISTI E DELLE VITTIME NEL CONTRASTO
CULTURALE AL TERRORISMO
STRATEGIE DI CONTRO-INFORMAZIONE: DUE PERCORSI PARALLELI
1. Demistificare la capacità di governo: mettere in risalto il fallimento della governance di
Daesh vuol dire mostrare il fallimento della sua ideologia e la falsità delle sue
affermazioni
v  Il progetto politico del Califfato nel lungo termine rischia di collassare
v  Nessun investimento sul capitale umano
v  Crisi economica che obbliga i miliziani ad applicare l’austerity
v  Aumentano i disertori
studio del Centre for the Study of Radicalisation and Political Violence
Progetti:
v  Citizen journalist
«Raqqa is being slaughtered silently»
STRATEGIE DI CONTRO-INFORMAZIONE: DUE PERCORSI PARALLELI
2. Demistificare il messaggio religioso
v  Fondamentale il ruolo di Imam moderati e leader della comunità religiosa musulmana
Progetti:
v  Il magazine online Haqiqah
v  #NotInHisName
web-serie con l’Imam americano Omar Atia
v  QuickFiqh
App che permette la pubblicazione di video di massimo 60 secondi e
collega leader religiosi e cittadini
STRATEGIE DI CONTRO-INFORMAZIONE: IL RUOLO DEGLI UTENTI
Agosto 2015
i supporter dello Stato islamico mettono in circolazione l’hashtag
#WeAllGiveBayahToKhalifah
v  Dopo 3 ore l’hashtag è stato utilizzato più di 340 volte da account turchi pro-isis
Contemporaneamente attivisti anti-isis, attraverso l’attività di trolling, hanno iniziato a diffondere
utilizzando lo stesso hashtag materiale ridicolo e offensivo
v  Dopo 24 ore la percentuale dei messaggi anti-isis che utilizzavano lo stesso hashtag era superiore al 50%
Il dirottamento del pro-Isis
hashtag è riuscito a limitare il successo della campagna mediatica dell’Isis
PROGETTI DI PREVENZIONE E DE-RADICALIZZAZIONE:
IL RUOLO DEI GOVERNI
La contro-propaganda governativa è poco credibile per questo i governi devono:
v  Privilegiare iniziative indirette (es. rimuovere le barriere legali che rendono i disertori reticenti a
raccontare le proprie esperienze)
v  Studiare i contenuti e il target a cui si rivolge la propaganda terrorista e realizzare una contronarrazione mirata, originale e alternativa
v  Creare una rete di fiducia instaurando partnership con la comunità musulmana locale, i privati e le
ONG
v  Finanziare progetti di ricerca e collaborare con istituti di ricerca
v  Organizzare corsi di formazione per facilitare la prevenzione
v  Organizzare reti di fiducia transnazionali per condividere i risultati a livello internazionale e locale
v  Realizzare politiche di reinserimento nella società