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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’ INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “G. GIORGI” LUCCA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA ODA TECNICO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI – ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE, ODONTOTECNICO SOMMARIO Profilo professionale dell’indirizzo di studi p. 3 Elenco docenti p. 4 Profilo della classe p. 5 Presentazione della classe p. 6 Linee programmatiche e metodologiche, criteri valutazione di ciascun insegnante p. 7-41 Obiettivi educativi e didattici trasversali p. 42 Metodologie messe in atto per il conseguimento degli obiettivi p. 42 Organizzazione interventi di recupero, sostegno e potenziamento p. 42 Simulazione prove dell’Esame di Stato p. 43 Griglie di valutazione della prima prova p. 44-47 Griglia di valutazione della seconda prova p. 48 Griglie di valutazione della terza prova e colloquio orale p. 49-50 Corsi di formazione p. 51 Terza Area professionalizzante p. 51 Visite guidate e viaggi d’istruzione p. 51 Allegati p. 51 e sgg PREMESSA PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. A conclusione del percorso quinquennale, consegue i seguenti risultati di apprendimento: 1. Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, fissa e mobile; 2. Applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la realizzazione di un manufatto protesico. 3. Eseguire tutte le lavorazioni del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui dispositivi di registrazione occlusale. 4. Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la rappresentazione grafica bidimensionale in un modello a tre dimensioni. 5. Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi. 6. Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni. 7. Interagire con lo specialista odontoiatra. 8. Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel rispetto della vigente normativa. È in grado di: • applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo; • osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione; • dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti; • aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e sanitarie che regolano il settore. ELENCO DOCENTI Materia Firma ITALIANO SIMONE PELLEGRINI STORIA SIMONE PELLEGRINI INGLESE DOMENICA SCIARRINO FRANCESE SABRINA NEGRETTI MATEMATICA GORGIO CASINI SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI CHIMICA CATERINA TERACCIANO GIOVANNA CALLIPARI ESERCITAZIONI PRATICHE DI LAB. ALESSANDRO GIULIANI ODONTOTECNICO BIOMECCANICA E GNATOLOGIA EDUCAZIONE FISICA DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE RELIGIONE SOSTEGNO GIANCARLO BRANDANI RICCARDO TOVANI ADA MATRAIA AREA UMANISTICA SOSTEGNO EMANUELE KISSOPOULOS AREA TECNICO - SCIENTIFICA MARINA PISANI FRANCESCO MODAFFERI PROFILO DELLA CLASSE ELENCO ALUNNI: N. Cognome e Nome Proveniente dalla classe Dell’Istituto 1. LUIGI BASILICO V ODO – A.S. 2012/13 G. GIORGI 2. EDLIR BEQIRI V ODO – A.S. 2012/13 G. GIORGI 3. MASSIMO BERTI IV ODO G. GIORGI 4. GABRIELE BERTOLUCCI IV ODO G. GIORGI 5. LUCIA BRESCIANI IV ODO G. GIORGI 6. GABRIELE BROCCOLI IV ODO G. GIORGI 7. ARMANDO CAPOKU IV ODO G. GIORGI 8. MATTIA CASTANOLI IV ODO G. GIORGI 9. LORENZO CHERUBINI IV ODO G. GIORGI 10. CHRISTIAN CICU IV ODO G. GIORGI 11. SHARON CORTOPASSI IV ODO G. GIORGI 12. DANIELE DOMENICHINI IV ODO G. GIORGI 13. LUCA FARTINI SQUAGLIA V ODO – A.S. 2012/13 G. GIORGI 14. GABRIELE FERRARO IV ODO G. GIORGI 15. MARGHERITA GIANNONI V ODO – A.S. 2012/13 G. GIORGI 16. VITTORIO GUIDONI IV ODO G. GIORGI 17. KLAIDI HOXHA IV ODO G. GIORGI 18. ELIANA LOMBARDI V ODO – A.S. 2012/13 G. GIORGI 19. MATTEO MENCONI IV ODO G. GIORGI 20. XHULIA MULLAJ IV ODO G. GIORGI 21. RACHELE NOCERA IV ODO G. GIORGI 22. LUCA ORSI IV ODO G. GIORGI IV ODO G. GIORGI 26. CHIARA PIERONI V ODO – A.S. 2012/13 G. GIORGI 27. STEFANO POLLASTRINI IV ODO G. GIORGI 28. GRETA RICCI V ODO – A.S. 2012/13 G. GIORGI 29. DANIELE STEFANINI IV ODO G. GIORGI 30. FRANCESCO VOTINO IV ODO G. GIORGI 23. GIULIA PANATTONI 24. ANOTNIO PERAGINE 25. ELENA PETRUSHEVSKA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE All’inizio dell’anno, la classe V ODA era composta da Trentuno alunni, dieci femmine e ventuno maschi: uno si è ritirato durante l’anno scolastico, un’alunna ha frequentato le lezioni per un breve periodo. Ventuno alunni derivano dalla IV ODA dell’anno scolastico precedente, mentre sette sono ripetenti della V ODA (due non ammessi all’esame, cinque che non lo hanno superato); un’altra studentessa, già diplomata, ha partecipato alle lezioni delle materie di indirizzo professionale, nelle quali è stata valutata. Sono presenti ragazzi stranieri che non hanno problemi di comprensione della lingua italiana. Si rilevano due ragazzi con certificazione di “disturbi specifici di apprendimento”: uno di questi è anche certificato ai sensi della legge 104/1992, segue un percorso individualizzato (finalizzato al rilascio del diploma) ed è stato supportato, per alcune ore e in alcune materie, da un insegnante di sostegno. Ci sono, inoltre, due alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali. La classe risulta molto numerosa ed eterogenea e ciò ha influenzato il percorso formativo delle singole discipline. Le difficoltà maggiori si sono riscontrate soprattutto all’inizio dell’anno scolastico in quanto gli alunni respinti, molto demotivati, si sono dovuti integrare con un gruppo molto compatto e abbastanza omogeneo. La frequenza è stata mediamente regolare per la maggior parte degli alunni, salvo per i BES. L’atteggiamento della classe è stato abbastanza corretto con la parte docente: all’inizio dell’anno si sono rilevati problemi di scolarizzazione da parte di un certo numero di alunni (molti dei quali respinti l’anno precedente); persistono problemi di carattere disciplinare, per quel che riguarda entrate fuori orario e uscite anticipate. Una parte del gruppo classe ha dimostrato un buon livello d’interesse, partecipazione e motivazione all’apprendimento (che per alcuni alunni hanno raggiunto livelli eccellenti). Un’altra parte, più debole nelle competenze, ha manifestato difficoltà d’attenzione prolungata, visto l’alto numero di alunni, la motivazione e l’interesse non sempre adeguati per alcune materie; un esiguo gruppo non ha risposto agli stimoli in maniera sempre adeguata. Pertanto, in base a questi indicatori, il livello medio della classe è stato più che sufficiente. Per contro, l’impegno nello studio e nella rielaborazione personale non è stato costante ed uniforme per tutte le discipline, limitandosi talvolta solo alla preparazione in vista delle verifiche. Il livello di preparazione della classe appare nel complesso mediamente sufficiente anche se, proprio per l’incostanza di cui sopra, non corrisponde in alcuni casi alle potenzialità evidenziate (si vedano anche le relazioni dei singoli docenti premesse ai programmi svolti). Dal punto di vista affettivo relazionale, il gruppo classe appariva poco compatto all’inizio: alla fine dell’anno gli alunni sono riusciti a relazionarsi meglio e ad essere più coesi, grazie alle uscite d’istruzione e alla condivisione di alcuni “momenti forti”, particolarmente stressanti, legati ad una loro compagna che ha avuto seri problemi personali durante l’anno; la classe si è coalizzata a suo fianco ed ha dimostrato un buon “spirito di squadra”. LINEE PROGRAMMATICHE E METODOLOGICHE, CRITERI DI VALUTAZIONE PER CIASCUN INSEGNANTE MATERIA: ITALIANO E STORIA ORE SETTIMANALI: 4 + 2 ITALIANO 1. ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA Nei primi mesi dell’anno si è lavorato per recuperare le conoscenze letterarie pregresse (soprattutto il modulo su Manzoni e il romanzo) e, soprattutto, le competenze d’analisi testuale e di produzione scritta; il lavoro ha puntato anche ad amalgamare il cospicuo numero di ripetenti con gli alunni provenienti dalla IV ODO dell’anno precedente. 2. ATTIVITA’ DI RECUPERO E APPROFONDIMENTI Modulo di recupero di competenze su saggio breve e tema di ordine storico. Moduli di approfondimento su: a) il cinema Neorealista di Rossellini nel panorama del dopoguerra italiano; b) la letteratura satirica e il suo rapporto con la favola nell’opera di George Orwell, La fattoria degli animali 3. RACCORDI INTERDISCIPLINARI Sono stati progettati moduli di approfondimento interdisciplinare con Letteratura Inglese (Orwell), Storia (prima guerra mondiale in poesia; Resistenza e letteratura; Fascismo e intellettuali). Gli approfondimenti sono stati proposti a tutta la classe; agli alunni eccellenti si sono assegnate ricerche individuali o di gruppo, domestiche, su un tema concordato con l’insegnante e con l’ausilio di fonti scritte e iconografiche. I temi sono stati: la cultura de “La voce” e l’opera poetica espressionista di Dino Campana (lettura de La chimera). 4. SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le lezioni sono avvenute per la maggior parte in aula, servendosi del manuale e dei testi prodotti dal docente in fotocopia. I tempi del percorso formativo previsti dalla programmazione di inizio anno sono stati per la maggior parte rispettati. Si sono operati alcuni cambiamenti, dovuti: 1) all’interesse del gruppo classe per la poesia italiana del primo novecento e per la narrativa neorealista d’argomento storico-sociale (v. Calvino, Pavese e Orwell); 2) all’esigenza di consolidamento delle competenze nella produzione di testi scritti secondo le tipologie B e C dell’Esame di Stato; 3) al consolidamento delle competenze morfo sintattiche di alcuni allievi con particolari difficoltà espositive (alunni con difficoltà di scrittura, alunni DSA e BES). La cadenza delle lezioni settimanali non è stata sempre regolare, soprattutto nel secondo pentamestre: questo ha rallentato la didattica. 5. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI Gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione sono stati raggiunti in maniera sufficiente. Gli studenti: a) hanno condotto letture dirette sul testo, come prima forma d’interpretazione del suo significato; b)hanno colto in maniera discreta, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi più rappresentativi, le linee fondamentali della prospettiva storica nelle tradizioni letterarie italiane; c) hanno utilizzato i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere letterarie; d)hanno prodotto testi scritti di diverso tipo, rispondenti alle diverse funzioni, disponendo di tecniche compositive e padroneggiando sufficientemente il registro formale e i linguaggi specifici. 6. STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI A) Si è ritenuto opportuno integrare il manuale con quadri sinottici, dispense e analisi del testo (digitali e cartacee) tratte da POLACCO, ERAMO, DE ROSA Letteratura terzo millennio, Loescher, Torino, 2012. B) Strumenti audiovisivi, informatici, telematici, laboratori eventualmente utilizzati LIM Uso del computer per ricerche approfondimenti Materiale didattico interattivo (interviste agli autori) C) Metodi d’insegnamento adottati (approcci didattici, tipologia di attività, modalità di lavoro) Lezione frontale in Classe Ricerca individuale e/o di gruppo Lezioni dialogate e interattive Analisi di film 7. VERIFICHE E VALUTAZIONE Per valutare il conseguimento degli obiettivi d’apprendimento non si è valutato solamente il versante delle conoscenze ma anche quello delle COMPETENZE soprattutto: * a che livello gli studenti hanno riconosciuto i caratteri specifici del testo letterario e gli elementi che entrano in relazione a determinare il fenomeno letterario; * quanto sono riusciti a mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità, formulando un motivato giudizio critico personale *quanto sono riusciti a comporre testi scritti in maniera coerente e coesa, secondo le richieste. Gli alunni DSA sono stati corretti ma non valutati rispetto agli indicatori di forma previsti nelle griglie di valutazione. Gli alunni BES hanno ricevuto materiale compensativo, in termini di maggiore tempo per le verifiche e di quadri sinottici riassuntivi a fine modulo; inoltre, a livello di valutazione, si è data più importanza al contenuto rispetto alla forma (coesione e organicità degli elaborati). a) STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA Interrogazioni orali Discussione di Gruppo Prove strutturate/semistrutturate e Elaborati personali (TIPOLOGIA A, B, C, D) b ) NUMERO E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE PER OGNI PERIODO Cinque votazioni di cui tre scritte e due orali nel Trimestre Sette votazioni, di cui quattro scritte e tre orali nel Pentamestre 8. LIVELLO RAGGIUNTO DALLA CLASSE Il gruppo classe ha raggiunto un livello più che sufficiente nella materia, rispetto agli obiettivi prefissati a inizio anno: dal punto di vista delle conoscenze letterarie, la classe ha raggiunto un livello mediamente discreto. Permangono per alcuni alunni difficoltà nel tenere un discorso coerente e organico, secondo una scaletta. Dal punto di vista della produzione scritta, il livello è sufficiente: gran parte della classe sa esprimere concetti in modo coerente e coeso; alcuni alunni continuano ad avere, talora, difficoltà di produzione di testi coesi e ortograficamente corretti; un alunno mostra difficoltà di grafia, pur non essendo disgrafico certificato; l’alunno V.G. con certificazione 104/1992 ha raggiunto sufficientemente gli obiettivi prefissati dal suo piano educativo individualizzato, pur permanendo difficoltà di lettura e comprensione dei testi, dovute alla sua dislessia certificata; invece, va rilevato che l’alunno M. B., dislessico/disgrafico certificato, non mostra problemi di lettura e comprensione dei testi, bensì rilevanti difficoltà nella coesione e correttezza ortografica degli elaborati scritti; i due alunni BES hanno raggiunto in maniera discreta gli obiettivi stabiliti dal loro profilo dinamico personalizzato. Si rileva un gruppo di alunni eccellenti (cinque) con buone conoscenze e capacità d’analisi, interpretazione e produzione di testi. 9. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI Libro di testo: M. SAMBUGAR, G. SALA’, LIEM 1, LIEM 2 – Il Novecento, Bulgarini, Firenze Modulo 1: il genere narrativo fra Ottocento e Primo Novecento 1.a Recupero nozioni di narratologia: il narratore omnisciente; le strategie narrative dell’analessi/prolessi; lo straniamento letterario. Il canone romanzesco manzoniano e la sua “infrazione”, fra Ottocento e Novecento: l’esempio del capitolo 38 de I Promessi sposi (argomento trattato in quarta). Confronto con il canone realista francese. 1.b Il romanzo verista di Giovanni Verga: lettura di estratti dai capitoli 1, 4, 9, 15 de I Malavoglia. “Narratore corale”; impersonalità e regressione Cenni ai concetti di: naturalismo, positivismo, verismo; darwinismo sociale, evoluzionismo. 1.c Luigi Pirandello romanziere: vita e opere (novelle, romanzi e drammi) L’avvertimento e il sentimento del contrario nella seconda parte del II capitolo de L’umorismo (analisi testuale). Comico e ironia in Pirandello. Il fu Mattia Pascal: argomento, tematiche e novità dell’opera. Il narratore in prima persona. Lettura di estratti dal cap. VII, X e XV. Approfondimento: la “lanterninosofia” e l’idea di Amleto come eroe moderno Lettura di estratti dai capitoli I e VII di Uno nessuno e centomila: i concetti pirandelliani di vita e forma. Relativismo conoscitivo e vitalismo secondo Pirandello. 1.d Italo Svevo e La coscienza di Zeno Lettura di : Preambolo-Prefazione, brani dal cap. IV, VI, VIII. I temi della coscienza, della salute-malattia nel Novecento e della pazzia (confronto con Pirandello). Il narratore interno sveviano. Il tema dell’inettitudine in Svevo; Zeno “ottimista”, nell’interpretazione di Luca Curti (v. CURTI, Zeno romanziere, Pisa, ETS, 2008) Modulo 2: il genere lirico in Europa 2.a Le origini del Decadentismo: il simbolismo di Charles Baudelaire, I fiori del male. Tematiche e innovatività dell’opera. Cenni ai “poeti maledetti”. Lettura di Spleen, Corrispondenze, Il gatto. Simbolismo: caratteristiche generali, tematiche e modelli. Lettura di Vocali di Rimbaud 2.b La poesia italiana decadente: Giovanni Pascoli (vita e opere) Da Myricae analisi testuale di: Lavandare, Novembre, X Agosto, L’assiuolo, Temporale. I leit motives pascoliani: morte; amore-eros; sera/crepuscolo; nido. Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, L’ora di Barga e La mia sera Da Il fanciullino: lettura di un estratto. Le figure retoriche di significato: similitudine, metafora, analogia, metonimia; ossimoro; sinestesia. Le figure retoriche di suono e il fonosimbolismo in poesia: allitterazione e onomatopea. Fonosimbolismo LE figure retoriche di posizione: iperbato e anastrofe 2.c Gabriele D’Annunzio: vita, ideali politici e opere in poesia. Analisi testuale delle seguenti liriche tratte da Alcyone: La sera fiesolana (approfondimento sul tema della sera e del crepuscolo nel decadentismo italiano); La pioggia nel pineto; Le stirpi canore Panismo, metamorfosi e vitalismo. Cenni al mito del superuomo. 2.d Approfodimento: l’intellettuale nel primo Novecento: lettura di Aldo Palazzeschi, E lasciatemi divertire, da L’incendiario; Baudelaire, L’albatro, da I fiori del male Modulo 3 (tematico e interdisciplinare con Storia): la “grande” guerra nella coscienza degli intellettuali 3.a Il movimento futurista e l’interventismo: il manifesto letterario e la poetica. Analisi testuale di: Majakosky, La guerra è dichiarata; Filippo Tommaso Martinetti, Manifesto del futurismo (la “guerra farmaco” e “la guerra festa”); Il bombardamento di Adrianopoli, da Zang tumb tumb; articolo di PAPINI su “Lacerba” 3b. Giuseppe Ungaretti: cenni alla vita e l’Allegria. Analisi testuale delle seguenti liriche: Veglia, Sono una creatura, San Martino del Carso, FratelliSoldati, Mattina, I fiumi. L’idea della guerra di Ungaretti: dall’interventismo alla stigmatizzazione. L’Ermetismo: caratteristiche generali di poetica e rapporto letteratura-vita 3c La tendenza all’astrazione: espressionismo/astrattismo in arte e ermetismo in poesia L’esempio di Munch e De Chirico: lettura di L’urlo e di Ettore e Andromaca L’espressionismo poetico dei vociani: l’esempio di Camillo Sbarbaro. Lettura di Taci anima stanca di godere, da Pianissimo Modulo 4: la narrativa europea di Primo Novecento 4a Luigi Pirandello e le Novelle per un anno. Lettura di: Il treno ha fischiato; La patente; 4.b Franz Kafka e il racconto lungo La metamorfosi. Approfondimento sul tema: caratteristiche dell’opera e lettura del cap. III. Confronto con D’Annunzio. Il narratore a focalizzazione interna Modulo 5: la letteratura come satira (interdisciplinare con Storia e Letteratura Inglese) George Orwell, La fattoria degli animali Lettura di estratti dai capitoli 1, 2 e 10 : raccordo coi fatti storici sovietici. Gli strumenti dell’ironia e dello straniamento nell’opera di Orwell. Favola e satira come generi letterari: caratteristiche Modulo 6: Educazione linguistica I testi argomentativi: consolidamento delle nozioni sulla loro struttura, attraverso l’analisi lessicale e sintattica di articoli di giornale e di saggi brevi. Esercizi di scomposizione e ricomposizione tramite mappe concettuali di estratti da articoli di giornale e saggi brevi Costruzione di elenchi scaletta per la composizione di un saggio breve: analisi di alcuni elaborati svolti. La tipologia A dell’Esame di Stato: costruzione di scalette per l’analisi di testi letterari Indicazioni metodologiche sulla stesura di tesine Modulo 7: La Resistenza e la guerra nella cultura Italiana 7.a Il Neorealismo: caratteri generali, secondo l’interpretazione di Calvino (Prefazione a Il sentiero…) 7. b Il mito dell’infanzia perduta in Pavese, Calvino e Morante. Italo Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno. Lettura e commento di passi dai capitoli 1, 4, 6 e 9. Lo straniamento del protagonista rispetto alla materia narrata: una riflessione sulla Resistenza 7.c Cesare Pavese, Prima che il gallo canti: lettura del capitolo finale de La casa in collina 7.d Elsa Morante, La storia: lettura del capitolo sul bombardamento di Roma. 7.d Primo Levi, Se questo è un uomo. Il tema della Shoah. Lettura del capitolo 11. Ulisse nella letteratura del Novecento: confronto con Ulisse di Umberto Saba. 7.e Il cinema neorealista: cenni all’opera di Federico Rossellini in “Roma città aperta” Modulo 8: La poesia italiana fra le due guerre 8.a Eugenio Montale: la vita e le opere. Lettura e analisi testuale di poesie tratte da Ossi di seppia: I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo, Non chiederci la parola, Ripenso il tuo sorriso, Forse un mattino andando in un’aria di vetro Da Le occasioni: Non recidere forbice quel volto, La casa dei doganieri Il tema del male di vivere nel Novecento 8.b Umberto Saba: cenni alla vita, alle opere e alla poetica. Dal Canzoniere lettura e commento tematico-formale di: La capra, A mia moglie, Ulisse Modulo 9: il genere teatrale Luigi Pirandello e la produzione drammaturgica: l’esempio dei Sei personaggi in cerca di autore. Lettura dell’inizio del dramma e della scena con Madama Pace (atto , scena). Concetti pirandelliani di personaggio/persona MATERIA: STORIA 1. LIVELLO INIZIALE DELLA CLASSE A inizio anno, la classe mostrava una situazione didattica eterogenea e un livello medio sufficiente, in termini di: a) conoscenze, a grandi linee, della Storia dell’Ottocento; b) uso, con proprietà, di termini e di concetti propri del linguaggio storiografico; c) ricostruzione delle connessioni sincroniche e degli sviluppi diacronici riferiti ad un problema storico. 2. ATTIVITA’ DI RECUPERO E APPROFONDIMENTI Modulo di recupero di competenze quali: a) conoscere sommariamente gli eventi politico-culturali di fine Ottocento (caso italiano, dall’unificazione ai governi della Sinistra storica; colonialismo e imperialismo di fine XIX secolo); b) esporre in modo chiaro e coerente, con termini specifici, fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati c) distinguere i molteplici aspetti di un evento e l’incidenza in esso dei diversi soggetti storici Gli approfondimenti sono stati estesi a tutta la classe, ovvero a ricerche individuali o di gruppo, domestiche, su un tema concordato con l’insegnante e con l’ausilio di fonti scritte e iconografiche. Alle eccellenze il docente ha assegnato letture individuali di approfondimento di temi studiati in classe: lettura di capitoli de La fattoria degli animali; aspetti di storia locale e nazionale durante l’epoca della Resistenza; eventi storici legati alla contemporaneità, come il conflitto in Siria. 3. RACCORDI INTERDISCIPLINARI Sono stati progettati moduli di approfondimento interdisciplinare con Letteratura Italiana: la prima guerra mondiale nelle poesie di Giuseppe Ungaretti; la Resistenza italiana nella letteratura e nel cinema neorealisti; il rapporto tra il Fascismo e intellettuali come Pirandello, Ungaretti, D’Annunzio e Pavese. Con Letteratura Inglese si sono confrontati i fatti di Russia del 1917 con l’opera di George Orwell ne La fattoria degli animali. 4. SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le lezioni sono avvenute per la maggior parte in aula, servendosi del manuale e dei testi prodotti dal docente in fotocopia. I tempi del percorso formativo previsti dalla programmazione di inizio anno sono stati per la maggior parte rispettati. Si sono operati alcuni cambiamenti, dovuti: 1) all’interesse del gruppo classe per la questione medio orientale, in relazione alla contemporaneità (guerra in Siria) e alla decolonizzazione in Sudafrica (Mandela) e in Asia (India e Indocina); 2) al consolidamento dell’uso di concetti e termini storici appropriati (per gli alunni più problematici); 3) all’esigenza di consolidare nella classe l’uso di modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni storici locali, continentali e planetari (per gli alunni più capaci). La cadenza delle lezioni settimanali non è stata sempre regolare e questa ha rallentato la didattica e l’apprendimento degli allievi, soprattutto nella maturazione delle competenze d’analisi dei testi, secondo livelli 5. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI Gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione sono stati raggiunti. Gli studenti: a) hanno appreso i principali nodi concettuali che individuano la complessità della Storia contemporanea; b) hanno utilizzato le conoscenze - competenze acquisite per orientarsi nella complessità degli eventi; c) hanno acquisito un linguaggio storico specifico e hanno imparato sufficientemente ad usarlo; d) possiedono gli elementi basilari che danno conto della complessità dell’epoca studiata 6. STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI A) Si è ritenuto opportuno integrare il manuale con quadri sinottici, dispense e analisi del testo (digitali e cartacee) tratte da V. CALVANI, Spazio Storia: il Novecento e oggi, Mondadori, Milano, 2012; F. G. OLIVIERI, Storia: il Novecento, Nuove edizioni del Giglio, Genova, 1998 B) Strumenti audiovisivi, informatici, telematici, laboratori eventualmente utilizzati LIM e uso del computer per ricerche e approfondimenti Film documentari (Roma città aperta di Rossellini per il bombardamento di Roma; reportage su fascismo e nazismo da History Channel; La storia siamo noi sulla guerra fredda) C) Metodi d’insegnamento adottati (approcci didattici, tipologia di attività, modalità di lavoro) Lezione frontale in Classe Ricerca individuale e/o di gruppo Lezioni dialogate e interattive Analisi di documenti scritti e visivi 7. VERIFICHE E VALUTAZIONE a ) STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA FORMATIVA Interrogazioni orali Discussione di Gruppo Prove strutturate/semistrutturate b ) STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Interrogazioni orali Prove semi strutturate Elaborati personali (tema di Storia, tipologia C dell’Esame di Stato) c ) NUMERO E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE PER OGNI PERIODO Due orali nel Trimestre, tre votazioni, di cui due scritte, nel Pentamestre 8. LIVELLO RAGGIUNTO DALLA CLASSE Dal punto di vista delle conoscenze, il gruppo classe ha raggiunto un livello mediamente più che sufficiente: gran parte degli alunni ha acquisito principi e concetti a livello discreto, mentre una parte di alunni mostra ancora difficoltà di sintesi e memorizzazione dei contenuti. Cinque studenti possiedono buone capacità rielaborative, critiche e di giudizio e si sanno orientare nella molteplicità delle informazioni, per leggere gli eventi passati e presenti: per essi si sono predisposti approfondimenti individuali. Dal punto di vista delle competenze, la maggior parte della classe adopera, in modo sufficiente, concetti e termini storici, in rapporto agli specifici contesti storico culturali; un piccolo gruppo ha ancora difficoltà a organizzare discorsi coerenti e organici su macro argomenti proposti (per loro si sono approntati moduli di recupero, nonché si sono forniti quadri sinottici riassuntivi, schede riepilogative, ecc). L’alunno con certificazione 104/1992 ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti dal suo piano educativo individualizzato, in termini di conoscenze/competenze storiche; l’alunno DSA non presenta problemi di comprensione e di sintesi orale dei concetti storici; le difficoltà restano sul piano della produzione scritta (ancora non sempre coesa). Gli studenti BES hanno raggiunto gli obiettivi minimi previsti dal loro piano didattico personalizzato. 9. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI Libro di testo: EMILIO ZANETTE, Interrogare il passato vol. 2: dal settecento al novecento, Bruno Mondadori, Torino, 2005 Modulo 1: l’Italia nell’età Giolittiana Recupero nozioni sulla politica della Sinistra Storica al potere fra 1876 e 1896 Le leggi elettorali del 1882 e del 1912: il suffragio universale maschile Mappa concettuale su Giovanni Giolitti: principali riforme in politica interna, l’ideologia liberale, l’ideologia nazionalista e il “trasformismo” giolittiano. Il patto Gentiloni e i cattolici in politica. La “questione meridionale” e il brigantaggio. Politica estera: cenni generali; la guerra di Libia e il “caso Gheddafi”. La crisi del sistema liberale Modulo 2: l’età della seconda rivoluzione industriale 2a. Quadro politico: l’espansione europea in Asia e in Africa a fine Ottocento; le rivalità fra i paesi (crisi marocchine e guerre balcaniche; accresciuta minaccia serba ai confini dell’impero austro-ungarico). Cenni alle “guerre dell’oppio” in Cina. Lettura dell’approfondimento: “Quale eredità lascia il passato coloniale?” Definizione dei concetti di imperialismo e colonialismo 2b. Innovazioni economiche: la seconda rivoluzione industriale (età dell’acciaio, dell’elettricità e del petrolio). I cambiamenti nelle fabbriche: la catena di montaggio e il “taylorismo” Concetti di: capitalismo; comunismo, liberismo, protezionismo doganale, monopoli/oligopoli 2c. Le nuove ideologie culturali all’origine della società di massa: socialismo (cenni al Manifesto di Marx ed Engels); la questione sociale in Italia; socialisti riformisti e rivoluzionari. Le internazionali socialiste Il nazionalismo: cenni al caso francese, tedesco (pangermanesimo e teorie razziali) e italiano 2d. L’emigrazione di inizio Novecento: jus soli e jus sanguinis. Modulo 3: la prima guerra mondiale. 3a. Triplice Alleanza e triplice Intesa: quadro delle alleanze. Mappa concettuale sulle cause del conflitto. Concetti di: guerra lampo; guerra totale e “di posizione”, secondo l’interpretazione di Leed, Terra di nessuno 3b. Principali avvenimenti bellici degli anni 1914-1917. Approfondimento: il genocidio degli Armeni L’ingresso dell’Italia in guerra e il patto di Londra (scheda d’approfondimento) 3c. L’Europa dei trattati di pace: quadro complessivo, con attenzione alla Conferenza di Parigi Le conseguenze del primo conflitto mondiale sul piano sociale, economico e territoriale europeo e mediorientale La Società delle Nazioni e i quattordici punti di Wilson Modulo 4 (interdisciplinare con Italiano): la “grande guerra” nella coscienza degli intellettuali italiani L’irredentismo. Il caso di D’annunzio: la beffa di Buccari e la questione fiumana La “guerra di trincea” e di logoramento: le testimonianze dal fronte di Giuseppe Ungaretti (L’allegria) Lettura dei testi delle canzoni “Gorizia” e “La canzone del Piave” Modulo 5: la rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica 5a.Cenni all’ideale comunista di Lenin e di Stalin. Le “tesi di Aprile” di Lenin Bolscevichi e menscevichi. La II e la III Internazionale 5b. Principali avvenimenti del 1905 e del 1917 in Russia, fino alla pace di Brest Litovsk. La nascita dell’Urss. 5.c La rivoluzione russo attraverso le fonti letterarie: La fattoria degli animali di George Orwell Modulo 6: questione palestinese e conflitti arabo-israeliani (primo e secondo) La questione orientale: la Dichiarazione di Balfour (1917) e il Trattato di Sevres (1920). La politica dei “mandati” europei in Medioriente. Definizioni di: fondamentalismo islamico; jihad; Hamas; intifadah; OLP Modulo 7: l’economia mondiale, gli USA dagli anni venti e alla crisi del 1929 Il piano Dawes di risanamento economico europeo: concetti generali. Il boom economico americano degli anni Venti e la crisi di sovrapproduzione Il New Deal di Roosevelt: i principali interventi; concetti di autarchia, protezionismo; politica deflazionistica europea. Modulo 8: i regimi totalitari in Europa Concetti di: totalitarismo; culto del capo; propaganda; politica del consenso. 8a. Il caso Italiano: la crisi del dopoguerra e la nascita del partito Fascista Il “biennio rosso”. La nascita dei fasci di combattimento e del partito fascista: lettura di passi del programma di Sansepolcro; la marcia su Roma; la dittatura di fatto Politica interna del Fascismo: leggi fascistissime; legge Acerbo e politica dei blocchi nazionali; i Patti Lateranensi. Politica economica: dal liberismo al protezionismo e all’autarchia. Politica estera del fascismo negli anni’20-30: il “clima di Locarno”; l’impresa etiopica; l’Asse Roma-Berlino e il “patto d’acciaio”. 8b. Il caso tedesco: la nascita della Repubblica di Weimar. Il regime nazista: ideologia, organizzazione del partito e nazionalizzazione /nazificazione delle masse. Antisemitismo e razzismo. I lager, le leggi razziali in Germania e in Italia. Le leggi di Norimberga, la “notte dei cristalli”. Politica estera di Hitler 8c. Il caso sovietico: l’ascesa di Stalin. Politica economica: il “comunismo di guerra”, la Nep; la collettivizzazione agraria forzata e lo sterminio dei kulaki. I piani quinquennali. Lo stacanovismo. Politica culturale e sociale di Stalin: la propaganda ideologica; il “grande terrore” e i gulag Moduli interdisciplinari con Letteratura Inglese e Italiana La letteratura come satira politica: lettura integrale di G. ORWELL, La fattoria degli animali, Mondadori, Milano Fascismo e antifascismo in Italia: lettura di passi del Manifesto degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile La Shoah attraverso le fonti letterarie e storiografiche: lettura di fonti letterarie tratte da PRIMO LEVI, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino (capp. 9 e 11) Modulo 9: l’Europa verso la guerra La guerra civile spagnola: principali avvenimenti Modulo 10: la seconda guerra mondiale Dal Settembre 1939 al 1941: attacco della Germania all’URSS e del Giappone agli USA 1942-43: successi del Tripartito e svolta della guerra. Le drammatiche vicende Italiane del 1943, lo sbarco alleato in Sicilia, il crollo del fascismo. L’8 Settembre e la Repubblica di Salò: i “45 giorni” di Badoglio Liberazione dell’Italia fino alla “linea gotica”; sbarco alleato in Normandia e liberazione della Francia; Le conferenze di Wasghington e la Carta Atlantica; conferenze di Postdam e Yalta. Il piano Marshall. La conferenza di San Francisco e la nascita dell’ONU. Modulo 11: l’Italia, dalla Resistenza ai governi De Gasperi Lettura di brani di romanzi neorealisti sull’argomento: lettura di capitoli tratti da CALVINO, Il sentiero dei nidi di ragno Visione del film-documentario di Federico Rossellini, “Roma città aperta” Lettura di un brano tratto da La storia di Elsa Morante sul bombardamento di Roma La Democrazia Cristiana e i provvedimenti sociali del governo De Gasperi. Le elezioni del 1953 e la crisi del centrismo Modulo 12: il bipolarismo del secondo dopoguerra 12a. I trattati coi paesi vinti: la Germania dopo la guerra e i nuovi “blocchi”. La guerra fredda: strategia statunitense e sovietica. Patto Atlantico e di Varsavia, Nato Maccartismo e “caccia alle streghe” negli Stati Uniti. Il mito di James Bond Gli USA di Kennedy e l’URSS di Kruscev: politiche interne e rapporti internazionali. Cenni al muro di Berlino e al suo crollo; la caduta dell’URSS (cenni) La crisi di Cuba e la rivoluzione castrista (cenni) 12b. La decolonizzazione in Asia, nel quadro bipolare del mondo. La guerra di Corea. La fine del colonialismo in Indocina: la guerra del Vietnam Gandhi e l’indipendenza dell’India: visione del film documentario Il caso Sudafrica: Nelson Mandela MATERIA: INGLESE Ore settimanali: 3 La classe formata da 30 studenti, ha evidenziato un comportamento esemplare e lodevole da parte della maggior parte della classe, in quanto, nonostante il numero esoso che la compone e le particolari situazioni di alcuni ragazzi, che hanno qualche volta appesantito il normale processo didattico, si può almeno sottolineare l’atteggiamento positivo e propositivo del gruppo classe, che ha saputo mantenere un impegno costante e partecipazione al lavoro in classe e a casa, raggiungendo dei risultati adeguati per affrontare l’esame di stato. Si evidenziano alcuni casi per i quali la partecipazione e l’interesse allo studio della lingua inglese è stato quasi nullo, mentre per altri, sia per problemi personali che per scarse attitudini allo studio della lingua, il profitto generale rimane insufficiente ma con uno studio più mirato e guidato, si spera possano raggiungere gli obiettivi minimi per affrontare l’esame . Per quanto riguarda il programma è stato svolto in tutte le sue parti, rimangono gli ultimi argomenti da finire nel periodo Maggio-Giugno come previsto nel piano di lavoro. PROGRAMMA SVOLTO Libri di testo in adozione: • New Horizons Options Intermediate, Ed. Oxford • Voices from Inside, accessing the literary text by G. Corrado Ed. Black Cat-Cideb •. Dental Topics di Claudia e Valeria Radini edizione Hoepli DA New Horizons Options Intermediate, Oxford Materiale: Intermediate Student’s Book and Practice Book, Intermediate Class CDs, MultiROM, sezione Tests and Resource Book, Test Audio material (Class CDs), Syllabus Planner & Testmaker MODULE 1 Unit 4 e 6 – Illnesses and remedies pag. 56 UNIT 7 - 1° e 2° conditional ( wish + reading pag. 66 e 67) UNIT 10 passive tenses Da Voices from Inside, accessing the literary text Lettura guidata di estratti dai seguenti testi: - Frankestein by Mary Shelley - The Strange Case of Dr Jekyll and Mr hyde By Robert Luis Stevenson - The Picture of Dorian Gray by Oscar Wilde - Heart of Darkness by Joseph Conrad Dal Dental Topics di Claudia e Valeria Radini edizione Hoepli Unit 5 – Recording Tools Text 1 Impression Trays Text 2 Articulators Text 3 Face – Bows and Pantographs Unit 10 – Basic Dental Materials Text 1 Plaster Unit 13 – Aesthetic Materials Text 1 Prosthetic Resins Text 2 Dental Porcelain Unit 19-Implants and implant-supported ,Prostheses Text 1 Implants Text 2 Fixed Prostheses on Implants Text 3 Removable Prostheses on Implants and Overdentures Text 1 Prosthetic Resins Text 2 Dental Porcelain MATERIA FRANCESE ORE SETTIMANALI: 3 La classe, articolata, è composta da soli 3 ragazzi (due di 5 TNA e uno di 5 ODA), dunque è stata un’occasione per poter interagire in maniera approfondita. Il rapporto tra gli studenti è stato particolarmente positivo. Nonostante ciò, si sono presentati dei problemi relativamente al programma, in quanto, provenendo i ragazzi da due corsi diversi (telecomunicazioni e odontotecnico), è stato necessario uniformare i programmi. La metodologia usata è stata soprattutto lettura, conversazione e visione di film e documentari. Inoltre abbiamo letto articoli tratti da internet, concernenti argomenti relativi allo sport e tematiche sociali in genere. L’alunno conosce in maniera sufficiente la materia , anche se presenta varie difficoltà a causa dei suoi problemi di lettura e scrittura. Partecipa attivamente alle lezioni ed è molto informato su tutto ciò che riguarda l’attualità. Però ciò spesso è causa di distrazione , salta infatti da un argomento all’altro parlando troppo e arrivando a disturbare la lezione. Avendo lavorato su alcuni film in lingua francese è riuscito a dimostrare una buona capacità di comprensione e critica. LIBRO DI TESTO: di Melo Faggiano e Pelon, Envoyé spécial ,Civilisation, économie, littérature. Sito: Point de Elé LINGUA Ripasso verbi (presente , futuro, passé composé) Aggettivi possessivi. Funzioni comunicative: descrizione di se stessi, descrizione dell’ ambiente in cui i ragazzi vivono, della scuola, del contesto sociale, dei rapporti con gli amici. Dal libro di testo: Paris aujourd’hui pag. 121 Espace jeunes pag: 135 A’ la mode des juniors pag. 148 Et dans le monde pag.172 Visione di film in lingua francese con sottotitoli in francese e italiano Full Monty: tematica della disoccupazione in Gran Bretagna J.F.K.: tematica socio-politica. La storia di un presidente che ha fatto la storia. La strana coppia: tematica del divorzio e dell’amicizia. Abbiamo fatto un percorso seguendo in parte il testo e in parte alcune fotocopie. Argomenti trattati: La Francia e il suo sistema scolastico. La Francia politica. La caratteristica di alcune regioni francesi, in particolare Alsazia e Lorena. La produzione economica , e la sua storia di terra di confine. Trattazione di argomenti riguardanti in mondo giovanile : la musica , il computer e l’utilizzo che ne fanno ora i ragazzi. Lo sport in particolare il calcio : le differenze tra il calcio in Italia e in Francia MATERIA: MATEMATICA Ore settimanali: 3 La classe inizialmente composta da 31 alunni si è poi ridotta di due unità. L'elevato numero è dovuto alle bocciature della quinta dello scorso anno. La classe è risultata alquanto eterogenea nei suoi componenti, sia per quanto riguarda l'interesse e l'impegno, sia per quanto riguarda l'aspetto disciplinare. Il clima di lavoro in classe è stato sempre abbastanza caotico e faticoso, tuttavia molti ragazzi se opportunamente sollecitati e coinvolti hanno risposto positivamente, interessandosi e partecipando in modo accettabile alle attività didattiche. L'orario, per quanto riguarda la disciplina in questione, non è risultato particolarmente felice, perché le ore di matematica erano sempre situate all'inizio delle lezioni: fra le entrate in ritardo, l'appello, le giustificazioni ecc, l'attività vera e propria cominciava non prima di un quarto d'ora, venti minuti con le conseguenze del caso. A questo aggiungiamo lo stage di quindici giorni nel secondo quadrimestre, a cui la maggior parte degli alunni ha partecipato, la gita di 6 giorni, il lungo ponte fra Pasqua e il primo maggio. Tutto ciò per dire che lo svolgimento delle attività di matematica (ma suppongo anche di altre discipline) è stato notevolmente rallentato rispetto a quanto preventivato e auspicato. Gli argomenti effettivamente affrontati (specificati nel programma) non sono stati molto approfonditi soprattutto per quanto riguarda le dimostrazioni, non è stato affrontato lo studio dei limiti notevoli e anche lo studio di funzioni si è limitato a casi abbastanza semplici (soprattutto funzioni razionali fratte e poche irrazionali). Per quanto riguarda le verifiche, esse sono state soprattutto scritte, per motivi di tempo, oltre a due simulazioni di terza prova, in cui matematica è stata presente fra le quattro materie coinvolte. Il profitto conseguito è diversificato: direi circa un terzo degli alunni si è sempre impegnato e ha partecipato attivamente, pur con diverse attitudini e capacità, conseguendo risultati mediamente buoni; un altro gruppo ha alternato momenti di interesse ed impegno accettabili ad altri con molta più distrazione, lavorando solo in prossimità delle verifiche: per questi il profitto è comunque sufficiente. C'è infine una parte di alunni che ha manifestato più difficoltà, talvolta facendo parecchie assenze, rimanendo indietro sugli argomenti svolti, lavorando in maniera discontinua: insomma ha fatto molta fatica; al momento risultano insufficienti ma è auspicabile che, con un impegno nell'ultimissima parte dell'anno, riescano a colmare almeno alcune lacune per tentare di affrontare l'esame di stato. PROGRAMMA SVOLTO 1)DISEQUAZIONI: Richiami sulle disequazioni algebriche di primo e secondo grado. Sistemi di disequazioni. Disequazioni fratte. Richiami sulle disequazioni esponenziali e logaritmiche. 2) FUNZIONI Funzioni reali di variabile reale. Classificazione . Dominio e codominio. Campo di esistenza e sua determinazione . Immagine e controimmagine. Funzioni pari e dispari. Funzioni crescenti o decrescenti in un intervallo, studio del segno, incontro con gli assi. Grafico di una funzione. Grafici elementari (funzioni lineari, quadratiche , esponenziali, logaritmiche). 3) LIMITI E CONTINUITA’ Intervalli ed intorni. Approccio intuitivo al concetto di limite. Interpretazione grafica. Limite finito o infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito (definizione non rigorosa). Limite destro e limite sinistro. Limiti per x che tende all’infinito . Deduzione di limiti a partire da un grafico. Asintoti orizzontali e verticali in un grafico di funzione. Operazioni e calcolo di limiti di funzioni razionali fratte, anche con applicazione della regola di Ruffini e di funzioni irrazionali. Funzioni continue in un punto . Forme di indecisione e loro eliminazione (soprattutto del tipo 0 ∞ , ) 0 ∞ Funzioni non aventi la stessa rappresentazione in tutto il dominio . Punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie: loro determinazione e interpretazione grafica. Asintoti obliqui e loro determinazione. 4) FUNZIONI DERIVABILI Rapporto incrementale di una funzione in un punto. Definizione di derivata. Significato geometrico . Pendenza di una curva. Equazione della tangente ad un grafico di funzione in un suo punto. Calcolo di derivate mediante la definizione. Derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione: derivata della somma algebrica, derivata del prodotto e del quoziente, derivata della funzione composta. Calcolo di derivate in un generico punto mediante le regole di derivazione. ( Programma svolto fino al 15 maggio 2014) Dopo il 15 maggio 2014: Punti stazionari. Punti di massimo relativo , minimo relativo, flesso orizzontale delle funzioni derivabili. Metodo dello studio del segno della derivata prima. Schema generale e riassuntivo per lo studio e la rappresentazione grafica delle funzioni: Dominio, studio del segno, incontro con gli assi, eventuali simmetrie, limiti agli estremi del dominio e all'infinito, equazioni degli asintoti, calcolo della derivata prima, ricerca dei punti stazionari, determinazione dei massimi relativi, minimi relativi e flessi orizzontali, grafico . Sua applicazione allo studio di funzioni algebriche razionali intere e fratte. Testo in uso: M.Scovenna Appunti di Matematica Percorso F Cedam MATERIA: SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI Ore settimanali: 6 Notizie introduttive sulla classe La classe inizialmente era composta da Trentuno alunni, dieci femmine e ventuno maschi, due si sono ritirati durante l’anno scolastico. Ventuno derivano dalla IV ODA, sette sono ripetenti della V ODA dello scorso anno (due non ammessi all’esame, cinque che non lo hanno superato), un’alunna ha seguito solo alcune materie. Sono presenti ragazzi stranieri che non hanno problemi di comprensione della lingua italiana. Ci sono due ragazzi con certificazione di “disturbi specifici di apprendimento”, uno di questi è certificato secondo la legge 104/1992. Ci sono, inoltre, due alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). La classe risulta pertanto molto numerosa ed eterogenea e ciò ha influenzato il percorso formativo. Le difficoltà maggiori si sono riscontrate soprattutto all’inizio dell’anno scolastico in quanto gli alunni respinti, molto demotivati, si sono dovuti integrare con un gruppo molto compatto e abbastanza omogeneo. Partecipazione alle attività didattiche La partecipazione alle attività didattiche è stata costante e motivata per una buona parte degli alunni, per un gruppo minore l’attenzione e l’interesse non sempre sono stati appropriati. In generale, l’atteggiamento di tutti gli studenti, uniti al fatto di avere sei ore settimanali, ha consentito di svolgere lezioni proficue, per cui saranno trattati tutti gli argomenti indicati nella programmazione iniziale. Bisogna, però, aggiungere che alcuni di essi sono stati semplificati, o poco approfonditi (parte delle resine e dei materiali da impronta), perché si sono perse molte lezioni a causa dello stage di quindici giorni (a cui ha partecipato gran parte degli alunni), del viaggio di istruzione, del lungo ponte tra Pasqua e il 25 aprile. Raccordi interdisciplinari Il programma didattico di Scienze dei materiali dentali è stato concordato con il docente di Esercitazioni Pratiche, in quanto con tale materia si confronta e si integra al fine di avere una visione completa degli aspetti teorico-tecnico-pratico della professione di odontotecnico. Obiettivi Gli obiettivi minimi sono stati: • possedere conoscenze specifiche sui materiali utilizzati in campo odontotecnico; in particolare il corso di quest’anno è stato incentrato sulle resine e sulla ceramica • saper utilizzare un linguaggio appropriato al settore odontotecnico A questi, per definire gli obiettivi generali, si aggiungono i seguenti punti: • saper mettere in relazione gli aspetti teorici con quelli pratici • saper utilizzare le informazioni apprese per produrre un testo scritto rispondente ad una tematica di argomento odontotecnico Tali obiettivi sono stati raggiunti completamente solo da un esiguo gruppo di studenti, la maggior parte ha raggiunto un livello più che sufficiente negli obiettivi minimi, appena sufficiente negli altri. Strumenti di lavoro e metodi utilizzati • Libro di testo: Scienza dei materiali dentali”, Simionato, Edit. Piccin,, volume II • Ricerche e approfondimenti realizzati dagli studenti, in particolare su: Zirconia e Disilicato di litio • Lezioni frontali in classe • Lezioni dialogate e interattive Verifiche e valutazione Le verifiche sono state effettuate mediante interrogazioni orali, individuali o di gruppo, test a risposta multipla, test a risposta aperta, compiti scritti. I criteri utilizzati per la valutazione sono quelli della tabella di valutazione riportata nel piano di lavoro annuale. Bisogna aggiungere che nella valutazione delle prove scritte a risposta aperta e nei compiti scritti, è stato preso in considerazione il contenuto piuttosto che la forma, non solo per gli alunni con un Piano Didattico Personalizzato, ma anche per altri che, pur non presentando una certificazione, hanno notevoli difficoltà nella produzione scritta. Livello raggiunto dalla classe Rispetto al profitto possiamo dividere la classe in quattro fasce: la prima, formata da sette studenti ha raggiunto un ottimo livello di preparazione; la seconda, formata da sei-sette studenti, un livello tra il buono e più che sufficiente; la terza, formata da circa dieci studenti, risulta essere sufficiente; infine rimangono cinque studenti insufficienti, che però possono ancora recuperare. L’alunno con certificazione 104/1992 ha raggiunto gli obiettivi fissati in maniera sufficiente, pur presentando difficoltà nel produzione di un testo scritto. I compiti scritti dell’alunno dislessico/disgrafico, pur presentando errori nella forma, sono corretti nei contenuti. Per la valutazione degli alunni BES sono stati seguiti i criteri riportati nei loro PDP. PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014 Materiali ceramici: • Definizione e classificazione dei materiali ceramici • strutture • proprietà generali • silicati, silice, allumina, feldspati, leucite, spinelli, argilla • materiali ceramici tradizionali • vetri inorganici • vetroceramiche Ceramica e metallo ceramica: • struttura, classificazione e proprietà generali delle ceramiche dentali • proprietà meccaniche delle ceramiche dentali e meccanismi di rinforzo • tipi di restauri in ceramica • corone totali in ceramica • corone in ceramica con lamina metallica • corone e intarsi galvano-ceramici • faccette ed intarsi in ceramica • Definizione, requisiti e classificazione dei materiali per metallo ceramica • tipi di ceramica per metallo-ceramica • tipi di leghe per metallo-ceramica • legami tra lega e ceramica • materiali e metodi alternativi per la realizzazione di protesi in metallo ceramica • denti artificiali in ceramica Titanio: • caratteristiche generali del titanio • leghe di titanio • lavorazione del titanio in campo dentale Polimeri: • caratteristiche generali • classificazione • meccanismi di polimerizzazione (condensazione e addizione) • materie plastiche termoplastiche e termoindurenti • proprietà chimiche, fisiche e meccaniche • elastomeri Resine sintetiche: • requisiti per le resine sintetiche per protesi • classificazione delle resine sintetiche per protesi • resine per basi protesiche: classificazione, composizione, proprietà generali, formatura, considerazioni generali. • ribasatura delle protesi • riparazioni delle basi protesiche • denti artificiali in resina • resine per la ricopertura estetica di corone e ponti metallici • resine foto polimerizzabili per usi generali Materiali da impronta: • Finalità, requisiti e classificazione dei materiali da impronta • idrocolloidi reversibili PROGRAMMA DA SVOLGERE Materiali da impronta • idrocolloidi irreversibili • elastomeri da impronta Libro di testo in uso: SIMIONATO, Scienza dei materiali dentali, Piccin, volume II MATERIA: CHIMICA Ore Settimanali: 3 Libro di testo: “Chimica Organica e laboratorio” di Giuliano Ricciotti – Italo Bovolenta editore La classe è composta da 29 alunni frequentanti (9 femmine e 20 maschi). Fin dal primo quadrimestre la maggior parte della classe ha dimostrato scarsa partecipazione, scarso impegno oltre a tanta distrazione ed è stato spesso necessario richiamarla per poter ottenere l'attenzione adeguata durante le lezioni. Durante il secondo quadrimestre l'attenzione è migliorata anche se non sempre ha raggiunto risultati adeguati e sufficienti. La maggior parte degli alunni ha presentato una scarsa conoscenza delle basi della chimica e, pertanto, sono stati ripresi alcuni concetti base indispensabili per una migliore comprensione della materia. Dal punto di vista disciplinare la maggioranza della classe è risultata infantile e non sempre ha rispettato le principali regole di comportamento. Lo studio domestico è stato non del tutto adeguato per la maggioranza della classe a causa di lacune pregresse o scarso impegno. In generale lo studio è stato prettamente mnemonico e finalizzato alla verifica. Il profitto rilevato, pertanto, è risultato diversificato. Si possono individuare, infatti, nella classe i seguenti livelli: • 5 alunni hanno una conoscenza essenziale dei contenuti, ma competenze non sicure • 4 alunni dimostrano una padronanza della disciplina globalmente sufficiente, con una conoscenza adeguata e una sufficiente competenza • 5 alunni hanno raggiunto in modo sicuro gli obiettivi • 15 alunni evidenziano numerose carenze nella preparazione, a causa di un’inadeguata rielaborazione degli argomenti svolti, scarsa attenzione in classe oltre che per una esposizione sia orale che scritta stentata, impacciata e che non fa uso di un linguaggio specifico. L'attività didattica ha subito inevitabilmente dei rallentamenti perché alcune ore sono state dedicate al ripasso. La frequenza è stata regolare per la maggioranza degli allievi. Gli obiettivi generali del corso di Chimica sono stati: • possedere conoscenze specifiche di chimica organica; • saper utilizzare il linguaggio chimico, servendosi di terminologia appropriata; • riconoscere il ruolo della chimica applicata al vivere quotidiano, con particolare riferimento all’ambito della salute, dell’ambiente e al proprio campo professionale. Gli obiettivi minimi sono stati: • conoscere le caratteristiche chimiche e fisiche delle diverse classi di composti organici; • attribuire il nome IUPAC a composti organici comuni; • prevedere la reattività dei composti organici in base ai principali gruppi funzionali presenti. Metodologia didattica Gli argomenti sono stati introdotti facendo riferimento all’esperienza quotidiana e stimolando il dialogo per far emergere le conoscenze già acquisite in altre discipline, contesti o per esperienza personale. Si è proceduto con l'approfondimento, affrontando gli argomenti in modo problematico con lezioni frontali dialogate. Si è cercato il continuo coinvolgimento degli studenti tramite interventi alla lavagna, costanti verifiche dell'esecuzione delle consegne per casa con risoluzione delle stesse in classe, per accertare il grado di comprensione dei temi affrontati. Strumenti di verifica VERIFICHE FORMATIVE: attuate attraverso la risoluzione di esercizi o attraverso domande flash. Tali verifiche sono state frequenti in quanto utili per verificare in itinere il processo di apprendimento degli allievi al fine di intervenire in tempi brevi con il recupero, colmando così le lacune eventualmente individuate. VERIFICHE SOMMATIVE: sono state effettuate attraverso interrogazioni orali, test a risposta aperta, test a risposta multipla, svolgimento di compiti scritti, esercitazioni in classe. PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014 RICHIAMI DI CHIMICA: Legami chimici – Simboli di Lewis – Regola dell’ottetto - Legame covalente – Elettronegatività – Tipologie di legami covalenti: puro, polare, apolare, dativo – Legame ionico – Legame metallico – Forze intermolecolari INTRODUZIONE ALLA CHIMICA ORGANICA: Struttura degli idrocarburi alifatici: idrocarburi saturi e insaturi, legame σ e legame π, geometria – Fonti naturali di idrocarburi ALCANI: Regole IUPAC per la nomenclatura - Proprietà fisiche - Gruppi alchilici - Isomeri di struttura – Reazioni di ossidazione ALCHENI: Regole IUPAC per la nomenclatura - Proprietà fisiche – Isomeri di struttura – Isomeri cis e trans – Reazioni di addizione con acidi alogenidrici, con alogeni, con acqua, con idrogeno – Reazione di ossidazione – Polimerizzazione ALCHINI: Regole IUPAC per la nomenclatura - Proprietà fisiche – Isomeri di struttura – Reazioni di addizione con acidi alogenidrici, con alogeni, con acqua, con idrogeno BENZENE E DERIVATI: La struttura del benzene – La nomenclatura dei composti derivati dal benzene – Orientanti orto, meta e para – Idrocarburi aromatici policiclici – Composti aromatici eterociclici ALOGENURI ORGANICI: Struttura e nomenclatura – Sintesi – Usi - Alogenuri arilici ALCOLI, FENOLI, ETERI E TIOLI: Proprietà fisiche e nomenclatura di alcoli, fenoli, eteri e tioli – Formazione di alcoli e eteri – Reazioni di alcoli e fenoli Argomenti che si prevede di svolgere ALDEIDI E CHETONI: Struttura, nomenclatura e usi – Sintesi dei composti carbonilici – Reazioni del gruppo carbonilico ACIDI CARBOSSILICI: Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche – Sintesi degli acidi carbossilici – Reazioni degli acidi carbossilici AMMINE: Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche – Sintesi delle ammine – Reazioni delle ammine CENNI DI CHIMICA BIOLOGICA: Carboidrati– Lipidi – Amminoacidi – Proteine MATERIA: BIOMECCANICA E GNATOLOGIA Ore settimanali: 4 La classe è molto numerosa, anche a causa della presenza di alcuni ripetenti; diversi allievi hanno dimostrato di avere interesse per la materia, peraltro con buoni risultati iniziali e finali; altri hanno mostrato un relativo disinteresse che talora è sfociato in comportamenti disturbanti, i quali hanno rallentato l'andamento della attività didattica. Tuttavia il programma è stato svolto quasi completamente. In sintesi, al momento attuale, una buona parte degli allievi dimostra di avere maturato le competenze specifiche in questa materia, ossia, il sapere elaborare e applicare razionalmente le conoscenze di anatomia, patologia, gnatologia, biomeccanica dei vari tipi di protesi nell' ambito di una collaborazione con il professionista odontoiatra e con altre figure professionali, al fine di concorrere alla realizzazione di terapie protesiche ottimali e coerenti con le attuali e condivise linee guida. PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014 Embriologia della bocca: lamina dentale, amelogenesi, dentinogenesi, cementogenesi. Il tessuto osseo: struttura macro e microscopica, modalità di accrescimento (pericondrale, encondrale), le fratture di Le Fort e loro terapia, riparazione delle fratture, le fratture mandibolari parziali e totali. Igiene del cavo orale e delle protesi: igiene domiciliare: gli strumenti (spazzolini, scovolini, filo interdentale, dentifrici). Tecnica di Bass modificata. La carie dentaria. Protesi totale mobile: principi di tenuta, analisi clinica del paziente extraorale e intraorale, analisi della bocca edentula, fisiopatologia dei tessuti orali e di sostegno della protesi: piaghe da decubito, iperplasia fibrosa, patologie muscolari (cenni): morbo di Parkinson, miastenia grave, distrofia muscolare. Riassorbimento osseo in protesi mobile, impronte in protesi mobile, i blocchi di occlusione, la dimensione verticale, il piano occlusale, la posizione della mascella superiore rispetto al cranio (arco facciale di posizionamento), individuazione della centrica (metodi manuali, arco gotico, arco facciale, localizzatore); linee guida per il montaggio dei denti superiore (linea sorriso, linea mediana, linea dei canini, linea occlusale), scelta dei denti, estetica del gruppo frontale . Metodi di montaggio dei denti secondo Gysi, Gerber, Pound. Il bilanciamento protesico , montaggio dei denti in particolari condizioni cliniche (in II e in III classe.) Fisiopatologia della atm: lussazioni, sublussazioni, artriti e artrosi della atm, le placche di stabilizzazione, di riposizionamento, pivot. Ortodonzia : la normocclusione (definizione) classificazione di Angle, le 6 regole di Andrews. i movimenti possibili in ortognatodonzia, modificazioni dei tessuti in seguito al trattamento ortodontico, le trazioni ortodontiche di I, II e III classe, le trazioni verticali, le trazioni miste, la classificazione delle apparecchiature, apparecchi mobili meccanici (placche, ritenzioni, archi vestibolari, viti ad espansione a molla): apparecchi funzionali (i principi della terapia funzionale). Le apparecchiature fisse: bande, brackets, cannule e tubi, attacchi diretti, attacchi e cannule pre-angolati, legature (filo morbido, elastici), molle dirette e indirette. Implantologia : classificazioni degli impianti, tipi di impianti, protesi ad appoggio esclusivamente implantare, protesi ad appoggio misto, limiti all'uso degli impianti, biomeccanica (dimensione, numero, posizione, parallelismo degli impianti). Protocollo chirurgico, l'osteointegrazione, la valutazione dell'osso. Tecniche di impianto, protocollo protesico (la trasmissione dei carichi masticatori, la ceratura diagnostica), caratteristiche specifiche della protesi fissa implantare (passività, freedom in centric, autodetersione, margine di chiusura, bimetallismo, utilizzo e scelta dei materiali estetici , impianti e protesi mobile. Si prevede di trattare entro la fine dell' anno scolastico le parodontopatie apicali e marginali, inoltre di fare un riepilogo sulla protesi fissa e sulla protesi parziale rimovibile già trattate durante la classe quarta. Gli argomenti relativi alla gestione della casistica, alla registrazione dei dati, alla archiviazione, alla deontologia professionale dell'odontotecnico sono stati svolti nel corso di esercitazioni pratiche dal relativo insegnante, come con lui concordato. MATERIA: ESERCITAZIONI PRATICHE DI LABORATORIO ODONTOTECNICO Ore settimanali: 9 I contenuti del programma sono stati svolti con difficoltà a causa di insufficienti attrezzature e materiali, necessari allo sviluppo dei programmi con un numero così elevato di allievi (più di trenta ragazzi) che, in un contesto di lavoro, non è proprio l’ideale. Nonostante ciò, gli obiettivi minimi previsti sono stati raggiunti. Soltanto un gruppo di alunni ha mostrato di avere ancora scarsa attitudine per la professione ma, soprattutto, scarso interesse alla stessa, non raggiungendo pienamente gli obiettivi prefissati. Risultati conseguiti e criteri di valutazione La classe, rispetto ai risultati ottenuti, può essere divisa in due gruppi. Il primo è formato da alunni che hanno raggiunto buoni risultati sia nella modellazione in cera delle forme anatomiche dei denti sia nelle fasi di lavorazione in sala gessi. Hanno ottenuto buoni risultati anche nelle tipologie di lavorazioni nuove affrontate quest’anno che, purtroppo, non sono state molte, dato le scarse attrezzature di cui è dotato il laboratorio. Per tale motivo non è stato possibile affrontare le unità didattiche inerenti la tecnica delle saldature, il rivestimento estetico in composito, la protesi scheletrica, la protesi su impianti; questi argomenti sono stati affrontati in maniera teorica aiutandoci con approfondimenti acquisiti da contenuti digitali. Un altor gruppo, pur non avendo particolare predisposizione per le lavorazioni più complesse (per le quali è richiesta maggiore precisione, dedizione ed impegno), si è comunque mostrato interessato a tipologie di lavorazioni più semplici che non richiedevano un’applicazione precisa e puntuale ma che senz’altro trovano una collocazione apprezzabile per il funzionamento di un laboratorio odontotecnico. L’approfondimento della parte teorica è servito a fare acquisire un corretto linguaggio tecnico, utilizzato nella descrizione dei protocolli lavorativi. I criteri di valutazione adottati sono stati: esercitazioni svolte in laboratorio, interrogazioni orali per verificare l’apprendimento teorico della materia, prove strutturate. Interventi didattici integrativi ed educativi: Alla fine del primo quadrimestre il recupero dei debiti formati è stato fatto in itinere. Per verificare il superamento del debito formativo, si è fatto ricorso ad una prova pratica. In febbraio gli alunni hanno partecipato al progetto formativo di stage per due settimane consecutive. In questo modo hanno potuto vedere e, nei casi più fortunati, provare quelle fasi di lavoro che non possono essere realizzate a scuola. Le aziende che li hanno ospitati hanno espresso giudizi positivi riguardo al lavoro che hanno svolto, all’impegno e alla partecipazione. L’intera classe ha partecipato ad una visita guidata alla “3M LAVA” di Firenze, azienda odontotecnica che si occupa di produzione con tecniche Cad-Cam. Gli studenti si sono mostrati molto interessati a questo tipo di lavorazione. Sempre in febbraio, in occasione della festa di Santa Apollonia, è stata organizzato un incontro con alcuni relatori, specializzati nel settore odontotecnico. Il programma per l’alunno con certificazione 104/1992 e per gli alunni BES non è stato differenziato: se non per quel che riguarda i tempi di svolgimento delle prove e dei lavori assegnati, che sono stati più lunghi. Come intervento educativo continua la raccolta differenziata dei rifiuti nel laboratorio. Metodologie e sussidi impiegati: Spiegazione teorica dell’unità didattica supportata dal manuale di laboratorio, seguita da una dimostrazione pratica da parte dell’insegnante, successivamente replicata dagli studenti. Sono stati utilizzati a supporto contenuti digitali e modelli master di lavori più complessi, difficilmente riproducibili in una scuola. Libro di testo: De benedetto, Buttieri e Galli. “ manuale di lab. Odont. Dispositivi protesici dentali II ediz. Editore Franco Lucisano PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014 - CLASSIFICAZIONE DELLA PROTESI DENTALE (TEORIA) - CASISTICHE DI PROTESI FISSA IN METALLOCERAMICA (TEORIA) - PROGETTAZIONE DI PROTESI SU IMPIANTI: CORONE, PONTI, OVER DENTURE, TORONTO BRIDGE (TEORIA) - RIVESTIMENTI ESTETICI DI STRUTTURE METALLICHE IN VETROPOLIMERO (TEORICO) - PROGETTAZIONE DI PROTESI SCHELETRATA (TEORIA) - PROTESI COMBINATA (TEORIA) - TECNICHE DI FUSIONE DELLA LEGA (PRATICO) - MODELLAZIONE E FUSIONE DI STRUTTURE PER LA METALLOCERAMICA (PRATICO) - NORMATIVE IN MATERIA DI SICUREZZA E RESPONSABILITA’ CIVILE ED ADEMPIMENTI RELATIVI (TEORIA) PROGRAMMA DA SVOLGERE - TECNOLOGIA CAD-CAM MATERIA: EDUCAZIONE FISICA Ore settimanali: 2 La classe ha svolto il programma stabilito completamente anche se in modo non molto approfondito anche a causa del ritardo dell'assegnazione della palestra da parte della Provincia di Lucca. In questo periodo quasi tutti gli alunni hanno dimostrato un certo interesse per le attività svolte (Pallavolo, Pallacanestro), raggiungendo complessivamente risultati soddisfacenti e sufficiente capacità di apprendimento. Altri hanno partecipato saltuariamente con scarso impegno. In generale la classe ha reso in proporzione alle reali capacità che, negli anni passati, aveva già positivamente evidenziato. Gli alunni sono stati valutati nel corso dell’anno scolastico, sia attraverso l’osservazione diretta, che tramite prove pratiche al termine di ogni modulo programmato. PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014 I e II Modulo Esercizi a carattere generale atti a migliorare le qualità motorie di base e ad incrementare le qualità fisiche come la forza, la velocità la resistenza, la destrezza e l’agilità. Esercizi di educazione respiratoria. Esercizi di coordinazione neuro-motoria. Esercizi a terra, a coppie e in circuito. Esercizi per il potenziamento di specifici gruppi muscolari. III Modulo Sport di squadra : 1-Pallavolo : fondamentali individuali come la battuta, il bagher, la schiacciata. Fondamentali di squadra (ricezione, attacco) attraverso giochi propedeutici, semplici schemi di gioco con alzatore centrale. 2-Pallacanestro: fondamentali (palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo), uno contro uno, due contro due, tre contro tre in continuità. MATERIA: DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE Ore settimanali: 2 Tempi Tempi previsti dai programmi ministeriali: 2 ore settimanali Nel corso dell'anno le ore curriculari hanno subito una riduzione rispetto a quelle previste dal calendario dovuta allo svolgimento dello stage (2 settimane a febbraio), della gita 1 settimana, oltre all’autogestione di ottobre. Dopo la data del 15 maggio non è prevista la trattazione di argomenti nuovi e le ore di lezione saranno dedicate al ripasso del programma svolto. Profilo generale della classe In relazione al quadro complessivo si rinvia alla presentazione generale presente nel documento del 15 maggio. In questa sede preme puntualizzare alcuni aspetti e circostanze che hanno inciso in maniera rilevante, prima sulla progettazione didattica e poi sullo svolgimento del programma di Diritto e Pratica Commerciale. La classe risulta infatti composta, ad inizio anno, da un numero piuttosto elevato di studenti, 31 elementi, suddivisa in sottogruppi. 1° fascia gruppo di alunni (di cui una parte ripetenti), scarsamente motivati e poco attenti; 2° fascia, ragazzi adeguatamente motivati ed impegnati ma con evidenti difficoltà nell'elaborazione dei contenuti, sia in forma scritta che orale, con risultati scolastici appena sufficienti; 3° fascia, un gruppetto di alunni motivati e con ottime capacità. A questa situazione eterogenea già di per sé complessa si sono poi aggiunti i fatti e accadimenti afferenti singoli ragazzi che hanno ulteriormente appesantito l'attività didattica. Livello di partenza Il livello di conoscenze della classe è risultato basso. Si è trattato sostanzialmente il primo approccio alla materia in senso tecnico (in prima e seconda lo studio del diritto è stato infatti affrontato in maniera generalistica). In particolare si evidenzia la mancanza di un lessico appropriato e la limitata conoscenza dei concetti generali del diritto. Per tale ragione ad inizio anno sono stati richiamati principi basilari relativi alla norma giuridica ed alla gerarchia delle fonti. Programma Per le motivazioni sopraesposte – al fine di evitare un scollamento nel gruppo classe – si è ritenuto opportuno limitare il numero degli argomenti e il livello di approfondimento degli stessi, focalizzando l'attenzione sul dialogo educativo e sulla partecipazione più ampia possibile. Nel corso dell'anno nell'attività didattica si è privilegiato quindi un continuo feed-back, attraverso verifiche formative e lezioni partecipate incentrate per quanto possibile sulle esperienze dei ragazzi stessi attraverso continui riferimenti alla realtà quotidiana. Tale scelta, se da un lato ha favorito il compattamento del gruppo classe, dall'altro ha penalizzato i ragazzi più impegnati e dotati. Obiettivi del programma Conoscer e saper delineare la figura dell'imprenditore individuale e collettivo e la sua normativa di riferimento, obblighi e diritti. Conoscere e saper inquadrare la normativa di riferimento fiscale e civile dell'imprenditore e dell'odontotecnico nello specifico Collegamenti interdisciplinari La spiegazione dei concetti giuridici è stata sviluppata, per quanto possibile, ricercando la concreta applicazione degli stessi con riferimento al profilo professionale dell'odontotecnico, in accordo con quanto studiato nelle ore dedicate alla tecnica professionale ed a quanto sperimentato nell'esperienza di stage. Alunni D.S.A e certificati Nella classe sono presenti 1 ragazzo con certificazione d.s.a (L. 170/2010) ed 1 ragazzo con certificazione ai sensi della L. 104/92, per i quali sono stati predisposti i relativi documenti di legge. L'attività didattica ha tenuto conto di quanto concordato a livello di consiglio di classe. Quadro sinottico Partecipazione al dialogo educativo Adeguata per la maggior parte dei ragazzi Interesse per la disciplina Appena sufficiente Impegno nello studio Eterogeneo, buono per alcuni, limitato per altri. Metodo di studio Eterogeneo Livello di approfondimento Limitato ai concetti fondamentali Testi di studio: Appunti forniti dal docente, solo di supporto ed esclusivamente per la prima parte del programma il libro di testo consigliato: DIRITTO COMMERCIALE, a cura di ZAGREBELSKY G. OBERTO G. /TALLA G., editrice LE MONNIER Didattica di classe Lezione partecipata Verifiche Verifiche formative e sommative sia risposta aperta, sia a risposta chiusa; verifiche orali tradizionali Argomenti Livello DIRITTO COMMERCIALE Ripasso concetti generali: 1) Soggetti giuridici: - persone fisiche (capacità giuridica, capacità di agire), - persone giuridiche (come si acquista la capacità giuridica), - enti non riconosciuti - l'autonomia patrimoniale dei soggetti giuridici 2) La gerarchia delle fonti: - elencazione delle fonti e sommaria descrizione delle stesse sufficiente L'imprenditore 1) La nozione di imprenditore, art. 2082 c.c. 2) Differenti tipologie di imprenditore: 1) imprenditore agricolo e commerciale, 2) il piccolo imprenditore (in particolare la figura dell’artigiano) 3) imprenditore individuale e collettivo (le società commerciali) 3) Gli obblighi dell’imprenditore commerciale (iscrizione Reg. Imprese, tenuta delle scritture contabili) 4) Le varie tipologie di società commerciali: caratteristiche generali e sufficiente funzionamento: - le soc. di persone: società semplice, s.n.c., s.a.s e le soc. di capitali (s.p.a. e s.r.l.). - i concetti generali di amministrazione e rappresentanza dell'impresa; - la responsabilità patrimoniale dei soci per le obbligazioni societarie - il funzionamento delle s.n.c e s.a.s: amministrazione (congiuntiva, disgiuntiva), rappresentanza, responsabilità patrimoniale dei soci - il funzionamento delle s.p.a modello tradizionale: - assemblea azionisti (assemblea ordinaria e straordinaria) - organo amministrativo (c.d.a, amm. delegato) - collegio sindacale - Le soc. a scopo mutualistico (cooperative). L'elemento teleologico. e le principali differenze rispetto alle soc. comm.li. Pratica commerciale, legislazione sociale L'I.v.a.: caratteristiche generali dell'imposta, la liquidazione dell'Iva; le operazioni iva esenti, lo scorporo dell'Iva. La normativa Iva a carico dell'odontotecnico. La fattura: caratteristiche generali, e funzione (esempi di compilazione fattura) sufficiente La fattuazione dell'odontotecnico, specificità. Esempi. Le tipologie di contabilità : sufficiente 1. la contabilità ordinaria: le scritture civili obbligatorie, art. 2214 del cc.: il libro giornale, il libro inventari e le altre scritture obbligatorie per natura e oggetto. 2. la contabilità semplificata, (come derivazione della contabilità Iva) La contribuzione obbligatoria (INPS) e l’assicurazione incidenti sul lavoro cenni (INAIL). Natura e caratteristiche generali della tutela previdenziale obbligatoria. Le prestazioni fornite e gli obblighi. La specificità dell’odontotecnico. Il sistema sanitario italiano: Evoluzione storica, attuale struttura. cenni La figura dell’odontotecnico, inquadramento giuridico e aspetti giuridici sufficiente funzionali all’attività . La direttiva n. 43/92. e la documentazione obbligatoria dello studio odontotecnico. 1) REGISTRAZIONE MEDICA 2) PRESCRIZIONE MEDICA 3) PROCEDURE-ISTRUZIONI DI LAVORO 4) FASCICOLO TECNICO.( Foglio lavorazione, Certificato di conformità, Etichetta ) MATERIA: RELIGIONE Ore settimanali: 1 La classe, formata da 19 alunni, ha dimostrato abbastanza interesse per gli argomenti trattati, con un profitto mediamente sufficiente/ buono. Tutti hanno raggiunto sufficientemente gli obiettivi previsti all’inizio dell’anno scolastico. Conoscenze, Competenze, Capacità acquisite: Discreta conoscenza dei contenuti del fatto religioso in generale ed in particolare del cristianesimo. Discreta conoscenza dei principi morali cristiani. Uso del linguaggio specifico. Sufficiente capacità di analizzare criticamente un testo religioso o relativo alla religione, buona capacità di elaborare e collegare le conoscenze acquisite. Sono state svolte 26 ore di lezione e il programma, in linea di massima, è stato svolto interamente, nelle restanti lezioni si farà approfondimento sui temi trattati. Argomenti trattati: • Gli interrogativi fondamentali dell’uomo nel suo rapporto con Dio. • Il male nel mondo e l’esistenza di Dio. • Le due grandi religioni orientali: Induismo e Buddismo. • Gandhi e Buddha. • Rapporto Cristianesimo – Induismo. • Rapporto Cristianesimo – Buddismo • La pace come valore comune a queste tre religioni Metodi e strumenti: Lezione frontale e partecipata, discussioni, testi del Magistero della chiesa. Visione di films: Gandhi, 7 anni in Tibet, Diamanti di sangue. Verifiche: verifiche orali OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI Gli obiettivi educativi perseguiti dal C.d.C. sin dal primo anno sono i seguenti: • correttezza nei rapporti reciproci; • rispetto per gli altri e per le cose; • puntualità negli orari; • partecipazione al dialogo educativo ordinata e pertinente; • uso consapevole degli strumenti di democrazia scolastica • acquisizione del senso civico Tali obiettivi sono stati pienamente raggiunti dalla maggior parte degli studenti, parzialmente dagli altri. Gli obiettivi didattici trasversali perseguiti dal C.d.C.: • consolidamento dell'autonomia organizzativa; • capacità di codificare e decodificare complessi linguaggi settoriali; • capacità argomentative, critiche, di analisi e di sintesi; • competenza nella formulazione di proprie ipotesi interpretative; • acquisizione di competenze trasversali linguistiche e storiche; • consapevolezza dei vari saperi e delle loro articolazioni e relazioni reciproche Tali obiettivi sono stati pienamente raggiunti da una parte degli studenti, sufficientemente raggiunti dagli altri. METODOLOGIA MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Gli atteggiamenti comuni assunti dal C.d.C. al fine di ottimizzare il raggiungimento degli obiettivi educativi sono stati: • rispetto delle scadenze • coinvolgimento della classe in attività di gruppo • invito ad un comportamento costantemente corretto nei rapporti interpersonali sia fra discenti che verso il personale della scuola in generale. Gli atteggiamenti comuni assunti dal C.d.C. al fine di ottimizzare il raggiungimento degli obiettivi didattici trasversali sono stati: • sollecitazione degli alunni ad una continuità di applicazione • approfondimento sui temi trattati, attraverso ricerche personali • sviluppo di un habitus mentale interdisciplinare ORGANIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RECUPERO, SOSTEGNO E POTENZIAMENTO Ciascun insegnante ha svolto gli interventi di recupero in maniera differente in base al numero di alunni e alle difficoltà rilevate per ogni disciplina. Sono state svolte attività di recupero pomeridiano per Italiano/Storia, Inglese. Nella maggior parte dei casi, i recuperi sono stati effettuati in itinere, durante le ore curricolari, considerato l’elevato monte orario. Si rilevano cinque studenti meritevoli che hanno partecipato ad un corso CAD-CAM, organizzato da una ditta leader nel settore in collaborazione con la scuola. SIMULAZIONI DELLE PROVE DELL’ESAME DI STATO La classe ha svolto una simulazione della prova di italiano dell’Esame di Stato il 15/04/2014. Le tracce, con relative griglie di valutazione, sono allegate al seguente documento. Ha, inoltre, svolto una simulazione della II prova dell’Esame di Stato in scienze dei materiali dentali il giorno 08/05/2014. La traccia e la relativa griglia di valutazione sono allegate al seguente documento. Le simulazioni della III prova sono state svolte con domande di tipologia B (prove a risposta semiaperta), in numero di tre quesiti per quattro materie. Complessivamente le prove svolte sono state due: 1) una del 15/04/2014, comprendente storia, lingua straniera, matematica, diritto; 2) Una del 13/05/2014, comprendente lingua straniera, esercitazioni pratiche di laboratorio, matematica, diritto. Le tracce, con la griglia di valutazione utilizzata, sono allegate al seguente documento. GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA (DISTINTE PER TIPOLOGIA TESTUALE) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA (Indirizzo odontotecnico) Classe ………………… Candidato ……………………………………………………………….. INDICATORI A Qualità e completezza PUNTEGGI PUNT. ATTRIBUITO 1 …..5 dei contenuti B Utilizzo del linguaggio 1……5 specifico C Capacità di sintesi 1…..2 D Organicità di 1……3 esposizione PUNTEGGIO COMPLESSIVO /30 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA E GRIGLIA DEL COLLOQUIO ORALE (a seguire) INDICATORI Conoscenza dell’argomento Capacità logicoargomentativa Padronanza del linguaggio tecnico DESCRITTORI Pertinenza e ricchezza delle informazioni Chiarezza, linearità, organicità del pensiero, competenza nell’applicazione delle conoscenze LIVELLI PUNTI Inesistente 0,3 molto limitata 1-2 limitata 3 adeguata 4 completa 5 inesistente 0,3 poco lineare e organica accettabile 1-2 buona 5 inesistente 0,4 usa i termini specifici in modo improprio usa i termini specifici in Uso del linguaggio modo specifico essenzialmente adeguato usa i termini specifici in modo corretto e appropriato PUNTI ATTRIBUITI 3-4 1-2 3-4 5 TOTALE /15 INDICATORI PUNT. LIV. VALUT. PUNTEGGI PUNT. LIVELLI ATTRIBUITO MAX Dimostra organicità e coerenza nell'illustrazione e discussione di un percorso di ottima qualità PRESENTAZIONE DEI 4 PERCORSI PERSONALI Dimostra padronanza nella discussione di un percorso di buona qualità Dimostra scarsa e incerta assimilazione dei contenuti ed un'esposizione imprecisa 4 3 2-1 ARGOMENTI SCELTI DALLA COMMISSIONE Possiede conoscenze complete e approfondite; espone considerazioni logico-critiche Possiede conoscenze complete e approfondite CONOSCENZE COMPETENZE 10 7 7 6 Individua gli aspetti più importanti dell'argomento pur con qualche lacuna nelle conoscenze 5 Ha difficoltà a individuare gli aspetti rilevanti dell'argomento, dimostrando conoscenze lacunose e talvolta inesatte 4-3 Non è in possesso delle conoscenze che consentono di fornire risposte adeguate 2-1 Si esprime in modo efficace ed organico utilizzando i codici linguistici 7 Si esprime in modo chiaro ed utilizza una terminologia appropriata 6 Si esprime in modo semplice ma non erroneoutilizzando un linguaggio corretto anche se nonspecifico delle discipline 5 Si' esprime con qualche difficoltà evidenziando incertezze nell' uso della lingua ‘ Riesce ad effettuare collegamenti e dimostra una certa capacità di esprimere giudizi motivati 6 Riesce a stabilire i collegamenti essenziali se stimolato e cerca di esprimere considerazioni personali 5 Gli errori vengono riconosciuti e corretti autonomamente e con adeguate argomentazioni ELABORATI 2-1 7 E' incapace di stabilire collegamenti e non è in grado di effettuare analisi critiche 2 4-3 Riesce ad stabilire con immediatezza gli opportuni collegamenti e sa' esprimere giudizi critici autonomi Anche se guidato non riesce a stabilire i collegamenti essenziali e ha difficoltà ad effettuare analisi critiche DISCUSSIONE 8-7 Individua correttamente gli aspetti più importanti dell'argomento Si esprime in modo confuso e frammentario ed usa un linguaggio inadeguato CAPACITA’ 10-9 4-3 2-1 2 1 Gli errori vengono riconosciuti Gli errori non vengono riconosciuti PUNTEGGIO COMPLESSIVO 0 /30 CORSI DI FORMAZIONE -Conferenza di Arturo Paoli, presso Arcivescovato di Lucca - Incontro per la Giornata della memoria - Convegno “Sant’Apollonia” presso Complesso San Micheletto, Lucca - Mostra su “La Grande guerra”, presso la Fondazione della Banca del Monte di Lucca TERZA AREA PROFESSIONALIZZANTE ATTIVITA’ DI STAGE Gli alunni hanno svolto attività di stage presso laboratori individuati dalla scuola per un periodo di due settimane nel mese di febbraio 2014. L’attività di stage, relazionata e valutata sia dal tutor della scuola che da quello aziendale, concorrerà all’assegnazione del credito formativo di ogni alunno. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE - Gli alunni hanno partecipato a una visita guidata alla “3M LAVA” di Firenze, azienda odontotecnica che si occupa di produzione con tecniche Cad-Cam. - Gli alunni hanno partecipato a una viaggio di istruzione in Spagna (Barcellona, Madrid, Toledo), nel mese di marzo 2014. - Gli alunni hanno partecipato a una visita guidata alla mostra di Andy Warhol, presso Palazzo Blu di Pisa ALLEGATI: Al presente documento, consegnato agli studenti nei termini prestabiliti, verranno allegati alla fine delle lezioni i seguenti documenti: 1. Copia del verbale di scrutinio del consiglio di classe, comprensivo delle schede dei singoli candidati relative all’attribuzione dei crediti; 2. Tracce delle simulazioni di prove dell’esame di Stato. 3. Valutazione attività di stage 4. Piano educativo individualizzato dell’alunno certificato e relazione docente referente Sostegno 5. Piani didattici personalizzati dell’alunno DSA e degli alunni BES LUCCA 15 maggio 2014 IL COORDINATORE DELLA CLASSE Professoressa Caterina Terracciano ________________________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dottoressa Donatella Buonriposi ______________________________