Pulito come nuovo. - Autoricambi Olini

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Pulito come nuovo. - Autoricambi Olini
Insieme si Ri genera il meglio.
Pulito come nuovo.
Chi siamo. La passione è ciò che muove e rende unica
ogni attività, una profonda interpretazione delle proprie attitudini per farne
impresa. 60 anni d’esperienza come produttore di silenziatori per auto nel
settore aftermarket, affermano la nostra volontà nel realizzare sempre il
meglio per generare soluzioni creative ed uniche predisposte a soddisfare
le aspettative della clientela, sempre più esigente e competente.
L’obbiettivo. Abbiamo analizzato costantemente l’evolversi
dell’impianto di scarico in tutta la sua complessità di normative e stretta
correlazione con l’ambiente, investendo su tecnologie in grado di offrire
soluzioni che garantiscano prestazioni e riducano l’impatto ambientale.
La risposta. Nel concreto è stata progettata, realizzata
e brevettata l’esclusiva Flash Cleaner Machine, in grado di rigenerare
ripetutamente tutti i tipi di filtro antiparticolato per autoveicoli e mezzi
pesanti. La sua azione garantisce la totale rimozione senza operazioni
invasive del PM10 depositato nei canali, mantenendo inalterate le proprietà
chimico-fisiche del filtro antiparticolato.
L’auto è cambiata, il mercato
dell’auto è cambiato e con esso il ruolo professionale
dell’autoriparatore e di tutto il settore. E cambierà ancora più
velocemente in futuro.
Per primi vogliamo adeguarci alla velocità dei tempi. Abbiamo
voluto creare un’area destinata al confronto e alla diffusione
d’informazione di una nuova tecnologia per rigenerare i filtri
antiparticolato, areafap, in cui fare business consapevole
nell’ottica di una continua evoluzione del mercato.
L’esigenza di ridurre le emissioni di PM10 (polveri sottili) è un
passo obbligatorio per migliorare la qualità dell’aria.
I filtri antiparticolato Fap e Dpf sono attualmente la migliore
tecnologia per la riduzione delle emissioni.
Lo scopo del filtro antiparticolato.
L’obbiettivo principale di questo dispositivo previsto per i motori diesel, è il rispetto dei limiti di emissioni
euro 5 e l’imprigionamento delle particelle di PM10 chiamate particolato. Il nucleo del filtro è costituito
da materiale poroso in carburo di silicio, con una serie di canali alternativamente aperti e chiusi alle
estremità. Il filtro antiparticolato deve avere due caratteristiche fondamentali: trattenere al suo interno il
particolato e resistere ad elevate temperature.
Il filtro Fap aggrega il particolato in agglomerati di particelle; utilizzando l’additivo cerina, (sostanza
chimica miscelata al gasolio) rende gli agglomerati più grossi del particolato originario, e quindi
facilmente imprigionabili e infiammabili alla temperatura dei gas di scarico. Il filtro Dpf privo dell’utilizzo
della cerina, implica la necessità di alzare notevolmente le temperature dei gas di scarico per mezzo di
iniezioni di gasolio con relative combustioni per bruciare il particolato accumulato sulle pareti di scambio
del filtro, trattate con materiali nobili i quali fungono da catalizzatori per il processo di combustione.
In entrambi gli elementi il continuo accumulo di agglomerati catturati dal filtro alveolato provoca il
progressivo intasamento dei canali, generando problemi di pressione in entrata e uscita del filtro con
conseguente accensione della relativa spia.
La centralina è parte integrante del sistema Fap e
Dpf, in quanto viene precedentemente programmata
per intervenire con l’autorigenerazione. Per questo è
necessario adoperarsi affinché ci sia una corretta e
preventiva manutenzione, evitando così problematiche
non solo al filtro antiparticolato ma anche al motore.
Filtro danneggiato per
mancanza di manutenzione e
non più rigenerabile.
Le differenti sostanze generate dalla combustione vengono
trasformate dal catalizzatore e successivamente transitate nel
filtro antiparticolato.
Le sostanze immesse nell’atmosfera a seguito di questo
trattamento chimico-fisico sono: ossigeno, acqua, anidride
carbonica, ossido di azoto e tracce di idrocarburi incombusti.
I processi più rilevanti che determinano
l’occlusione del filtro antiparticolato:
1) Uso improprio del veicolo che non consente l’attivazione del sistema di autorigenerazione.
In questo caso risulta inevitabile:
• Aggiungere dell’additivo al gasolio per agevolare l’autorigenerazione.
• Effettuare delle rigenerazioni periodiche al filtro antiparticolato.
2) Problematiche al sistema di gestione motore. Se l’occlusione del nucleo deriva da una errata
gestione del flusso di aria aspirata e della quantità di gasolio iniettata, è indispensabile:
• Individuare e porre rimedio al problema attraverso la strumentazione di diagnosi.
• Effettuare la rigenerazione al filtro antiparticolato.
3) Meccanica del veicolo. Se la complicazione è causata da difetti della meccanica, come turbo
che trafila olio, bassa compressione, iniettori e collettori sporchi, farfalle di turbolenza bloccate, è
fondamentale:
• Ripristinare la funzionalità dei componenti.
• Effettuare la rigenerazione al filtro antiparticolato, incluso il catalizzatore, qualora questi non
costituiscano un corpo unico.
4) Accumulo di agglomerati.
L’additivo conosciuto come cerina o Eolys e altre particelle, tendono progressivamente ad intasare il
filtro antiparticolato. Le case auto indicano la sostituzione dell’additivo in base al raggiungimento di un
certo chilometraggio. Nuovamente risulta essenziale:
• Effettuare la rigenerazione al filtro antiparticolato.
Metodo a cottura per la pulizia
del filtro antiparticolato.
La procedura inizia all’interno di un forno con una temperatura pari a 700°C. L’elevata temperatura
brucia solo una parte del particolato e degli agglomerati catturati dal filtro (olio, cerina, ferrocene...)
permettendo al materiale incombusto, in particolare il ferrocene, (reagente chimico presente negli
idrocarburi, di colore ruggine), di ancorarsi alle pareti dei canali del filtro.
Inoltre l’innalzamento della temperatura del forno se eseguita in modo repentino può creare uno
shock termico alle pareti del filtro, danneggiandolo. Questa procedura si conclude con un getto d’aria
immesso nelle celle per rimuovere il particolato residuo e non bruciato nel forno. Spesso il getto d’aria
non raggiunge il cuore del filtro antiparticolato. Con l’utilizzo di questa tecnica, che impiega le alte temperature, il filtro antiparticolato deve subire
un’alterazione con un taglio esteso e la conseguente necessità di una saldatura, operazione quest’ultima
che richiede attenzione e mani esperte.
Alcune fasi del metodo a cottura.
Sezione dei canali di un filtro pulito
con il sistema tradizionale a cottura.
Altri metodi.
Per pulire il filtro antiparticolato il mercato propone una serie di prodotti come i detergenti liquidi.
Queste soluzioni a base alcalina, oltre ad una resa limitata nel tempo, possono danneggiare seriamente il
filtro antiparticolato ed il catalizzatore. Inoltre l’operazione di espulsione delle sostanze risulta pericolosa
per la salute dell’ utilizzatore, esposto inconsapevolmente alla concentrazione di particelle disperse
nell’aria. L’irrilevante quantità di materia tossica rimossa dal filtro antiparticolato, deve assolutamente
essere gestita come tale, con una specifica procedura per la tutela della persona e dell’ambiente.
Il medesimo concetto va esteso per ogni intervento non competente ed improvvisato che dovesse
essere eseguito sul filtro antiparticolato.
Altre soluzioni alquanto discutibili eticamente, sono il montaggio di un emulatore con l’eliminazione del
filtro antiparticolato o la rimappatura della centralina: queste operazioni rendono l’auto priva dei requisiti
di legge. Altrettanto invasivo ed illegale è il ripiego che prevede la sostituzione del nucleo incorporato
al filtro antiparticolato, in particolare con il monolito in cordierite (ceramico). Compromessi che vanno
ponderati con scrupolosità, valutandone la serietà e qualità per non compromettere la funzionalità, resa
e conformità del veicolo stesso. Risulta quindi evidente come sia essenziale un’appropriata conoscenza
per trasferire al Cliente competenza e serietà per una scelta di qualità, evitando un servizio scadente al
proprietario del veicolo, spesso in difficoltà sul come affrontare il problema nei suoi molteplici aspetti.
Sezione di un filtro antiparticolato
pulito con il metodo a cottura.
La nostra offerta per crescere insieme.
Alla presenza di tante informazioni spesso fuorvianti, comprendiamo la difficoltà di orientarsi con
serietà e serenità per individuare la scelta risolutiva.
Noi di IMASAF, con determinazione e costanza, abbiamo analizzato e sperimentato scrupolosamente i
comportamenti e la resa di tutti questi accorgimenti, valutandone e considerandone i limiti.
Questa complessa attività di ricerca ha consentito di rendere operativo il nostro impegno nel realizzare
il miglior Servizio di cui siamo capaci, grazie all’esclusività del nostro sistema di rigenerazione, con il
quale vogliamo garantire al Cliente, collaboratore essenziale per migliorarci costantemente, la soluzione
più efficace oggi disponibile nel mercato.
Rigenerazione filtro antiparticolato
con il sistema areafap di IMASAF.
Avvalendoci fortemente dell’ esperienza maturata nel corso degli anni in materia di sistemi di scarico,
abbiamo sviluppato un metodo unico, sicuro e tutelato da brevetto per la rigenerazione dei filtri
antiparticolato Fap e Dpf di tutte le auto, autobus e dei veicoli industriali, inclusi i catalizzatori.
La totale rimozione degli agglomerati, tra cui in particolare il ferrocene, avviene senza alcuna operazione
invasiva (cottura, urti, taglio e successiva saldatura) garantendo e mantenendo inalterate le proprietà
chimico-fisiche del filtro antiparticolato.
La completa fiducia in questa tecnologia ci permette di garantire la massima efficienza e ripetibilità del
processo, mantenendo invariate le prestazioni originali.
Ancora una volta la nostra volontà di essere un valido punto di
riferimento ed un partner affidabile, ha dato vita ad un progetto
efficace ed all’avanguardia in materia di filtro antiparticolato.
Lavoriamo nel presente per garantire un futuro più pulito.
Sezione di un filro antiparticolato
rigenerato con il sistema arefap
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La garanzia nella soluzione,
la certezza nel rendimento.
Con la nostra esclusiva tecnologia per la rigenerazione dei filtri antiparticolato garantiamo:
•• Risparmio per l’automobilista oltre il 50% sul costo del nuovo filtro antiparticolato.
•• Rapidità e qualità superiore della rigenerazione rispetto ai metodi attualmente in uso.
•• Nessuna operazione invasiva nel Fap - Dpf.
•• Personalizzazione di ogni fase del ciclo di rigenerazione in funzione alle specifiche esigenze del filtro
antiparticolato da trattare.
•• Prestazioni in capacità di potere filtrante e durata pari al nuovo filtro antiparticolato di ricambio originale.
•• La rigenerazione può essere effettuata ripetutamente sul filtro antiparticolato e catalizzatore.
•• Sistema brevettato: non compromette la funzionalità, resa e conformità di legge del veicolo.
•• Il nostro personale addetto alla rigenerazione è preparato e qualificato.
•• Assistenza durante l’installazione e post-vendita.
•• Risultato sicuro con rilascio di certificato di garanzia.
•• Per i professionisti che parteciperanno all’iniziativa areafap, Kit di Benvenuto e Rigenerazione in
omaggio per testare la veridicità ed efficienza del sistema. Inoltre offriamo l’opportunità di essere
visibile nel nostro sito come professionista qualificato in materia di rigenerazione filtri antiparticolato.
•• La rigenerazione aiuta l’ambiente, riducendo il numero dei filtri antiparticolato potenzialmente
destinati alle discariche.
•• Responsabilità e rispetto di tutte le norme in materia di rifiuti tossici.
Sistema di rigenerazione esclusivo del Gruppo IMASAF, areafap, per rafforzare il proprio ruolo di
professionista con una nuova specializzazione in filtri antiparticolato.
Aumenta il tuo successo professionale con noi!
Test comparativi
eseguiti con l’esclusiva
Flash Cleaner Machine.
Rigenerato areafap di IMASAF
(Nucleo in carburo di silicio)
Abbiamo analizzato e comparato i valori di portata d’aria e
pressione tra:
1) Filtro antiparticolato originale rigenerato con sistema areafap
di IMASAF. (Nucleo in carburo di silicio).
2) Filtro antiparticolato originale rigenerato acquistato presso
un concessionario auto. (Nucleo in carburo di silicio).
3) Filtro antiparticolato aftermarket nuovo. (Nucleo in cordierite).
Come dimostrano i valori nei tagliandi di seguito evidenziati,
è leggibile un netto miglioramento nel rigenerato Imasaf e
leggermente inferiore nel rigenerato dalla casa auto; risultati
nettamente inferiori le capacità di portata e pressione rilevate
dal prodotto aftermarket con il monolito in cordierite. Questa
inabilità di portata comporta la difficoltà del dialogo elettronico
con la centralina, che attiverà impropriamente in molti casi
l’accensione della spia.
La cordierite ha infatti una resistenza ai carichi termici molto più
bassa del carburo di silicio. Tradotto in termini pratici significa
che il carburo di silicio regge combustioni di carbone fino a 8
grammi/litro di filtro, e pertanto può accumulare fino a 200-250
grammi di carbone senza che il filtro si rompa quando avviene
la rigenerazione. La cordierite ammette invece fino a 2 grammi/
litro, quindi oltre i 60-70 grammi di carbone accumulato si
rischia la rottura del filtro antiparticolato.
Rigenerato Casa Automobilistica
(Nucleo in carburo di silicio)
Prodotto nuovo Aftermarket
(Nucleo in cordierite)
Esaminando i gas di scarico
mediante la strumentazione di
diagnosi, nuovamente attestiamo
l’efficacia e accortezza della
nostra procedura di rigenerazione,
idonea a preservare le proprietà
chimico-fisiche del catalizzatore
e del filtro antiparticolato come
accerta il valore K.
Scopri presso la nostra rete di vendita i vantaggi del servizio.
CONCESSIONARI IMASAF
Piemonte - Valle d’Aosta - Liguria
Marche - Abruzzo - Molise
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