F. Iurato, R. Campesato
Transcript
F. Iurato, R. Campesato
Celle solari per missioni interplanetarie 1 F. Iurato, R. Campesato 0.39 AU 1.52 AU 1 AU = 149.600.000 km CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Flavio IURATO 2 Celle solari al GaAs per missioni sulla superficie di Marte [email protected] CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Obiettivo dello studio 3 Lo studio richiesto dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si inserisce nel programma a lungo termine AURORA, per l’esplorazione del sistema solare. Attraverso questo programma l’ESA intende elaborare un piano per l’esplorazione umana dello spazio, con Marte come obiettivo principale. Analizzare la possibilità di utilizzare ed eventualmente ottimizzare, celle solari al GaAs come fonte di energia nelle future missioni europee di lunga durata sul suolo di Marte. CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Motivazione 4 Fino ad oggi, le missioni sulla superficie di Marte hanno fatto uso di celle solari “standard”, progettate per operare alla massima efficienza sui sistemi spaziali in orbita attorno alla Terra. Le condizioni operative dell’ambiente marziano sono diverse da quelle orbitali e questo ha imposto delle forti limitazioni nel progetto di missione sul suolo di Marte. CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Missioni sul suolo di Marte 5 Viking 1 Viking 2 MARS Pathfinder (1976-1980) (4/7-27/9 1997) Lat. = 22.7° ; Lat. = 48.3° Lat. = 19.5° Power > RTG Power > Solar array CESI Beagle2 MER-A MER-B (2003) Lat. = 11.6° Power > Solar array (2004) Lat. = -14.2° ; Lat. = -2.0° Power > Solar array AEI Giornata di studio 2/12/2004 Stato dell’arte 6 Sojourner (MARS Pathfinder) tipo Ö GaAs/Ge 1997 (SJ) efficienza Ö 18% (1 sole / AM0 / R Temp.) pannelli solari Ö Pmax su Marte: 16.5 W 2004 Mars Exploration Rovers tipo Ö GaInP/GaAs/Ge (TJ) efficienza Ö 27% (1 sole / AM0 / R Temp.) pannelli solari Ö Pmax su Marte: 140 W CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Caratteristiche dell’orbita 7 L’orbita di Marte è caratterizzata da un elevato valore di eccentricità che porta ad ampie variazioni della distanza tra il Sole ed il pianeta e quindi dell’intensità solare. 800 1.65 perihelion S un-Mars dis tanc e [AU] 700 1.55 600 1.45 1.35 500 0 50 100 150 200 250 areocentric longitude [deg] 300 350 S olar Intens ity (AM0, z = 0°) [W / m 2 ] aphelion 400 Distanza dal Sole Intensità Solare ( AM0 / ⊥ ) CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Air Mass 8 ¾ La radiazione luminosa deve attraversare l’atmosfera prima di giungere sulla superficie della cella solare. ¾ L’atmosfera modifica la distribuzione spettrale attraverso meccanismi di assorbimento e di scattering. ¾ La radiazione luminosa attraversa l’atmosfera percorrendo una distanza che dipende dall’angolo di incidenza… L’angolo di incidenza è variabile nel tempo. CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Tempeste di polvere 9 In corrispondenza dell’estate meridionale si manifestano enormi tempeste di sabbia che diffondono attraverso l’atmosfera investendo il pianeta su scala emisferica. La polvere atmosferica, in sospensione, contribuisce a modificare la spettro della luce solare incidente. (Viking Orbiter 2 image) Dal punto di vista ottico, la concentrazione di polvere in atmosfera è descritta dal valore di opacità ottica τ : Cielo “pulito” ⇒ τ = 0.4 Tempesta ⇒ τ = 3.0 CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Distribuzioni spettrali al suolo di Marte 10 2.5 Spectral Distribution @ noon Intensity [W/m 2/nm] 2.0 1.5 1.0 P = 1367 W/cm2 (WMO/WRDC) 100% τ = 0.5, P = 420 W/cm2 (EADS ASTRIUM) 63% τ = 2.0, P = 68 W/cm2 (EADS ASTRIUM) 1% 0.5 0.0 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 Wavelength [nm] MARS1 CESI diretta MARS2 EARTH AM0 AEI Giornata di studio 2/12/2004 11 Condizioni operative: principali differenze In orbita attorno alla Terra Sulla superficie di Marte ¾ spettro solare costante (AM0) ¾ spettro solare variabile ¾ elevata intensità (1367 W/m2) ¾ bassa intensità (< 500 W/m2) ¾ luce diretta (100%) ¾ luce diffusa (> 40%) ¾ cicli termici definiti ¾ bassa temp. op. (+20 ÷ -130 °C) ¾ radiazioni ad alta energia ¾ radiazioni trascurabili (al suolo) Condizioni operative stabili CESI Condizioni operative variabili AEI Giornata di studio 2/12/2004 Celle solari a multigiunzione 12 AM0 Solar Spectrum I Emitter layer V Base layer TOP CELL I Diodo tunnel V Emitter layer Base layer I V BOTTOM CELL I1 TOP CELL V1 I2 BOTTOM CELL V2 V = V1 + V 2 I V CESI I = min (I1, I2) AEI Giornata di studio 2/12/2004 Celle solari candidate 13 Front contact Anti Reflection C. doppia giunzione (p/n) GaAs/Ge GaAs : p (cap) AlGaAs : p (window) GaAs : p (emitter) GaAs : n (base) AlGaAs : n+ (buffer) Tunnel diode AlGaAs : p (window) Ge : p (emitter) Ge : n (base) Back contact La piega abbassa il punto di potenza massima in AM0 terrestre …anche in Mars1 CESI I I AM0 / 1 sole MARS2 Potenza Disegno non in scala V AEI Giornata di studio 2/12/2004 Disegno non in scala V Celle solari candidate 14 tripla giunzione (p/n) InGaP/InGaAs/Ge Front contact Anti Reflection C. AlInP : p (window) InGaP : p (emitter) InGaP : n (base) AlInGaP : n+ (buffer) Tunnel diode AlGaAs : p (window) InGaAs : p (emitter) InGaAs : n (base) I Queste strutture presentano una elevata efficienza di conversione in AM0, viceversa in Mars 2 la cella top ha corrente molto bassa AlGaAs : n+ (buffer) Tunnel diode AM0 / 1 sole Mars Ge : p (emitter) Ge : n (base) Back contact Disegno non in scala CESI AlGaAs : p (window) AEI Giornata di studio 2/12/2004 V GaAs : p (cap) Risultati simulati 15 Prestazioni relative (efficienza) 1 sole / AM0 MARS1 MARS2 temp. operat. 300 K 300 K 210 K standard 21.0% 19.8% 27.5% ottimizzata DARC mod. 22.5% 20.8% 26.9% standard 27.4% 24.7% 22.7% ottimizzata 27.7% 26.1% 25.1% InGaP/InGaAs/Ge GaAs/Ge spectrum CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Risultati simulati 16 Prestazioni assolute (potenza disponibile) MARS1 (τ = 0.5) MARS2 (τ = 2.0) Ma x P owe r @ BOL vs loc a l hour (MARS 1) Ma x P owe r @ BOL vs loc al hour (MARS 2) 12 2.5 Ga As /Ge c e ll (ARC modifie d) InGaP /InGa As /Ge GaAs /Ge c ell (ARC s ta ndard) InGaP /InGaAs /Ge 10 power dens ity [mW / cm 2] power dens ity [mW / cm 2] 2 8 6 4 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 loc al hour a s a fra ction of martian da y tripla giunzione CESI 1 0.5 2 0 0.2 1.5 0.9 1 0 0.3 0.35 0.4 0.45 0.5 0.55 0.6 loc al hour as a fra ction of martia n day doppia giunzione AEI Giornata di studio 2/12/2004 0.65 0.7 Sedimentazione polvere 17 Landis, G.A. Power Loss Case Obscuration (30 day mission) Obscuration (2 yr mission) Baseline 6.6% 77% Best 0.5% 22% Worst 52.2% 89% "Dust Obscuration of Mars Photovoltaic Arrays” Acta Astronautica, Vol. 38, No. 11, 1996. Mars Pathfinder Materials Adhesion Experiment (MAE) CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 18 H.I.T. • • Nell’ambito del programma ESA, denominato HIT, CESI è stato coinvolto nello studio di celle solari atte ad operare in condizioni di alta insolazione e temperatura (HIT) – Bepi Colombo - 2 satelliti orbitanti attorno a Mercurio – Solar Orbiter - 1 satellite orbitante vicino al sole (0.2 AU- 25 sc) MERCURIO: – Temperatura superficiale media 179° C massima 479° C minima -173° C – Distanza media dal Sole: 0.387 AU -6.7 sc – Atmosfera pressoché assente • Principali sonde inviate: Mariner 10 (1974), Messenger (lanciata in agosto, arrivo previsto 2011) CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Condizioni per le celle solari 19 • Effetti dell’insolazione • Insolazione massima 25 soli • Aumento delle prestazioni elettriche a patto che: – – • angolo di incidenza variabile la griglia sia ottimizzata la temperatura rimanga bassa La potenza incidente varia con il coseno dell’angolo di incidenza (0°=normale) • Effetti della temperatura • temperatura massima 300 C • • • CESI Ad alta temperatura le prestazioni elettriche diminuiscono – Coefficienti di temperatura Stabilità delle celle solari Recupero del danno da radiazione AEI Giornata di studio 2/12/2004 Coefficienti di temperatura: • • Aumentando la temperatura, le celle solari a singola e a più giunzioni hanno efficienza confrontabile Sopra i 150 C il Ge è inattivo – • temperatura di intrinseco I migliori coefficienti di temperatura sono correlati a celle solari basate su semiconduttori ad alto gap (InGaP) Tipo Eff (25 C) Eff (300 C) 19% 8% GaAs SJ 14% 6% InGaP SJ 25% 9% TJ CESI 25.00 -0.061%/C 23.00 21.00 -0.049%/C 19.00 Efficiency (%) 20 -0.040%/C 17.00 15.00 13.00 -0.032%/C 11.00 9.00 7.00 5.00 0 50 100 150 200 250 300 350 Temperature (C) GaAs SJ AEI Giornata di studio 2/12/2004 DJ+ InGaP top TJ 21 Stabilità termica GaAs single junction Time (hours) 1199 ∆ Isc % -0.3 ∆ Voc % -1.5 ∆ FF % -9.2 ∆ Pm % -11.2 InGaP single junction 1199 -5.7 2.9 -4.6 -7.4 InGaP/GaAs/Ge DJ-plus 1123 -1.9 0.9 -6.3 -3.7 Triple junction 1274 -6.3 -0.4 -5.2 -11.5 SCA with triple junction 962 -1.8 0 -0.2 -2.0 Type Test conditions: 300°C @ 10-4 mbar CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 22 Recupero del danno da radiazione Pm remaining factor 1 0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 BOL EOL SJ 200°C MJ 200°C CESI 1 hour 47 hours SJ 250°C MJ 250°C 71 hours • Il danno è recuperato al 90% • Aumentando la temperatura il recupero è più veloce • Le celle a MJ recuperano meglio delle celle a singola giunzione AEI Giornata di studio 2/12/2004 Effetti dell’angolo di incidenza sulle celle solari e singola e a multigiunzione 23 •La diminuzione della corrente fotogenerata è maggiore di quanto ci si aspetta usando la legge del coseno - legge del coseno modificata { I γ = I 0° ⋅ cos γ ⋅ [1 − cos γ ] k } ⇒La variazione dell’angolo di incidenza può modificare la cella limitante Emitter layer inficiando l’andamento EOL Base layer TOP CELL Diodo tunnel Emitter layer Base layer BOTTOM CELL ⇒ Il rivestimento antiriflettente è ottimizzato per incidenza normale CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004 Progetto della griglia 24 Standard grid Efficiency (%) 22 20 Griglia ottimizzata 18 16 Griglia standard 14 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 Concentration Ratio Distanza fra i rebbi Larghezza del rebbio CESI Corrente fotogenerata Lunghezza della cella AEI Giornata di studio 2/12/2004 Celle solari per missioni interplanetarie 25 • Le celle solari hanno dimostrato la loro applicabilità in missioni interplanetarie vicine e lontane dal sole • Per massimizzare la potenza prodotta, è necessario ottimizzare i dispositivi alla luce delle condizioni operative • La maggiore criticità per missioni sul suolo di Marte è rappresentata dallo spettro variabile • Per missioni vicine a Mercurio e al Sole le maggiori difficoltà sono correlate alla stabilità termica dei dispositivi CESI AEI Giornata di studio 2/12/2004