Canidapresa 3-2009
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Canidapresa 3-2009
I cani da guardia: miti e realtà ( Argomento più che mai attuale per il progressivo aumento di rapine in villa, i cani da guardia possono essere utili se inseriti in un contesto globale di difesa abitativa. Senza dimenticare l’importanza della mutua cooperazione tra cani da guardia e proprietari umani. 32 canidapresa Considerati erroneamente obsoleti per il progresso tecnologico dei vari sistemi di allarme, in realtà sono oggi più che mai attuali, se inseriti in un contesto strategico globale di difesa abitativa. Che si incentra su un sistema articolato su tre fonti: 1) difesa perimetrale adeguata e cioè recinzione, porte blindate, inferiate alle finestre; 2) allarme anti-intrusione possibilmente collegato alle forze dell'ordine; 3) difesa attiva vera e propria mediante utilizzo di cani addestrati e/o armi. Tralasciando volutamente in questa sede i primi due punti e la parte finale del terzo, poiché esulano dalle mie competenze tecniche, mi concentrerò princi- palmente sulla scelta tipologica dei cani da guardia e difesa abitativa. Intanto bisogna distinguere tre principali tipologie di cani da guardia: 1) DA ALLARME 2) DA DISSUASIONE 3) DA INTERVENTO 1) Il tipico cane da allarme è il volpino o il botolo comune. Ipersensibile ai rumori, grande e a volte fastidioso abbaiatore; il suo compito è quello di allertare il proprietario o, in assenza, i vicini di casa disturbando l'azione invasiva dei ladri. Chiaramente il suo compito si Mastiff Zeus pr. Michelangelo Fidanza Volpino italiano limita a questo poiché gli manca la prestanza fisica per intraprendere un'efficace azione di contrasto. Oltre ai succitati volpini (italiani o di Pomerania) e ai comuni bastardini, sono particolarmente adatti alla bisogna vari piccoli terrier (ad esempio il jack russel) escluso quelli di tipo bull ovvero gli schnautzer nani e i pinscher. Di norma vanno tenuti in casa e solo occasionalmente in giardino per il disturbo che possono arrecare, specie di notte, con il loro abbaiare fastidioso. 2) Il cane da dissuasione può essere indifferentemente un molosso gigante tipo mastino napoletano o inglese, capace di impressionare con la sua mole, oppure anche un cane di media taglia considerato potenzialmente “offensivo” e di aspetto terrificante tipo dobermann, beauceron o riesenschnautzer (possibilmente con le orecchie amputate). Secondo molti tecnici l'ideale in questo campo sono i molossi primitivi ( tipo mastino mittleasiatico (pastore dell'Asia Centrale), pastore del Caucaso, ciarplaninaz, ecc. poiché uniscono tre fattori cruciali che sono l'aspetto terrificante, l'atteggiamento fortemente dissuasivo (abbaio - ringhio, ecc.) e la capacità di concretizzare le prime due caratteristiche con l'azione di intervento. Anche se io personalmente sarei piuttosto scettico su questa terza opzione, trattandosi in genere di soggetti non addestrati e privi o quasi di istinto predatorio. Intendiamoci non sto sostenendo che un pastore del Caucaso furioso come una bestia non possa arrivare effettivamente a contrastare con una azione attiva di attacco un eventuale intruso. Sto solo dicendo che, in assenza di uno specifico addestramento, non si può nutrire un sufficiente margine di sicurezza che questo accada. I cani da guardia si dividono in cani da allarme, da dissuasione, da intervento Mastiff canidapresa 33 Veracruz Segunda de Vianini pr. all. de Vianini Molto spesso il vecchio adagio “can che abbaia non morde” può rivelarsi attuale impedendoci di sopravvalutare delle razze ipervigilanti e con grande diffidenza. Chiaramente soggetti siffatti sono l'ideale per il contrasto di ladri che cerchino di introdursi attraverso l'inganno e l'utilizzo di bocconi avvelenati. Laddove un cane troppo coraggioso o sicuro di sè verrebbe facilmente rabbonito o neutralizzato. 3) Le razze ideali di cane da intervento vanno ricercate, secondo il mio parere, in due tipologie ben distinte: A) i molossi leggeri tipo doghi, pit bulldog, american bulldog, rottweiler, bandog; B) i cani da pastore cosiddetti “da difesa” dal classico onnipresente pastore tedesco, al belga malinois, ai vari pastori “morditori“ come il beauceron, il bovaro delle Fiandre o il riesenschnautzer. I primi, quelli inseriti nella sottocategoria A, mi sembrano particolarmente indicati per la difesa abitativa più che per la guardia vera e propria. Quella che si estrinseca nelle cosiddette “rapine in villa”caratterizzate da vere e proprie intrusioni di forza. In questo caso non servono animali particolarmente territoriali e diffidenti ma sono indispensabili forti e risoluti difensori-attaccanti in grado di contrastare uomini decisi, a volte armati di bastoni e/o pugnali. Per l'occorrenza vanno benissimo tutti i “cani da combattimento” compresi i sottovalutati boxer e pit bull. Le razze dal sottogruppo B possono essere più specifiche in quanto maggiormente territoriali e diffidenti, per un lavoro ibrido tra guardia tout court e difesa abitativa. Consigliabile anche un gruppo misto composto da soggetti molossoidi leggeri e lupoidi in grado di interpretare al meglio tutte le varianti possibili sul tema guardia. Ad esempio un maschio pit bull (addestrato) con due femmine di pastore belga malinois (addestra- 34 canidapresa te) oppure un'altra equipe composta da uno o due “avvertitori“ tipo pinscher coadiuvato da un molosso pesante (tipo dogue de bordeaux) e una coppia di cani da intervento quali boxer o pastori vari. In conclusione però bisogna anche sottolineare come, specie nella difesa abitativa, sia importante la mutua cooperazione tra cani da guardia e proprietari umani. Purtroppo i cani non conoscono l'aritmetica ma i ladri e i rapinatori sì. In presenza di due cani da guardia stati pure certi che si introdurrà una banda di non meno di 3-4 individui armati di spranghe o bastoni. È importante tuttavia che questi ultimi sappiano il fatto loro e siano in grado di contrastare i malviventi almeno per i minuti necessari affinché possiate organizzare una ragionevole difesa. Sia passiva rifugiandovi in una zona sicura dell'abitazione, sempre predisponibile dalla quale allertare le forze di polizia; sia attiva, se necessario in casi estremi, con l'utilizzo di armi adeguate alla bisogna. Mauro Salvador Working Bulldog Research Center