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Piedi felici Scarpe a prova di ghiaccio Ingegneria dei materiali Materiali, trasmissione del calore, isolamento termico e metodo scientifico Unità per studenti dai 9 ai 12 anni 1 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Introduzione "Piedi felici" è una delle dieci unità didattiche per la scuola primaria e secondaria di I grado sviluppate per supportare l'apprendimento delle scienze attraverso svariate sfide di progettazione sul tema dell'ingegneria. Le sfide riprendono il modello di apprendimento basato sull’indagine Engineering is Elementary®, ("L’ingegneria è elementare"), sviluppato con successo dal Museo della Scienza di Boston. Ciascuna unità affronta un diverso ambito scientifico e un diverso settore dell’ingegneria, richiede solo materiali economici e ha l’obbiettivo di supportare lo studente nell’esplorazione scientifica e nella progettazione di tipo problem-solving. Le unità sono state sviluppate per incuriosire una grande varietà di studenti e per mettere alla prova gli stereotipi sull'ingegneria e sugli ingegneri, migliorando l’interesse sia degli studenti che delle studentesse verso la scienza, la tecnologia e l'ingegneria. Il nostro approccio pedagogico In ogni unità le attività sono organizzate seguendo le 5 fasi del processo di progettazione ingegneristico: formula domande, immagina, pianifica, realizza e migliora. Prestare attenzione a queste 5 fasi aiuta gli insegnanti a formulare domande, e gli studenti a stimolare la propria creatività rimanendo liberi di sviluppare le proprie abilità di problem-solving, testare le possibili alternative, interpretare i risultati e valutare le soluzioni. I compiti e le sfide sono stati progettati per poter avere molteplici soluzioni e per evitare le "risposte giuste". In particolare, gli ideatori delle unità, hanno cercato di evitare situazioni che enfatizzassero la competizione, che può scoraggiare alcuni studenti, cercando però di mantenere viva la motivazione a voler risolvere un problema. Un obiettivo importante in tutte le unità è quello di massimizzare le opportunità di lavorare in gruppo per favorire gli studenti nell’apprendere lavorando insieme e nel comunicare efficacemente le proprie idee. Mentre esaminano un nuovo problema, è fondamentale per gli studenti discutere le proprie idee, individuare le conoscenze necessarie, condividere i risultati ottenuti, progettare le soluzioni e quindi migliorarle. Come sono organizzate le unità Ogni unità inizia con una lezione generale preparatoria, comune a tutte le dieci: la lezione 0. Gli insegnanti che scelgono di utilizzare più di un’unità dovranno cominciare con questa lezione la prima volta e con la lezione 1 nelle unità successive. La lezione 1 introduce un contesto narrativo o un problema che prepara a quello che avviene in seguito: la lezione 2 che è incentrata sull'esplorazione dell’ambito scientifico che gli studenti devono approfondire per risolvere il problema. Nella lezione 3 gli studenti progettano e realizzano la soluzione proposta. Infine la lezione 4 dà agli studenti l'opportunità di valutare, presentare e discutere quello che hanno fatto. Ciascuna unità è comunque unica, alcune sono più impegnative in termini di comprensione scientifica, e quindi il tempo richiesto per ciascuna può variare. Nella presentazione di ogni unità sono riportati i tempi indicativi e le età di riferimento degli studenti. Le unità sono progettate per essere flessibili e gli insegnanti possono scegliere quali attività preferiscono svolgere; le unità offrono inoltre la possibilità agli insegnanti di differenziare le attività in modo da dare spazio a un’ampia gamma di abilità. 2 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Assistenza per gli insegnanti Ciascuna unità è stata scritta per fornire un appropriato supporto scientifico, tecnico e pedagogico a insegnanti con diversi livelli di esperienza e competenza. Ogni lezione fornisce suggerimenti e consigli per favorire l’apprendimento basato sull'indagine, l'organizzazione e la preparazione della classe. Le attività scientifiche e di costruzione sono illustrate con fotografie. Le note di pedagogia scientifica in Appendice spiegano e discutono la scienza trattata nell'unità e come facilitare la comprensione dei concetti fondamentali per studenti di quella fascia d'età. Le schede didattiche forniscono anche le risposte e possono essere fotocopiate. 3 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Sommario Introduzione .................................................................................................................................................... 2 Presentazione dell'Unità ................................................................................................................................. 5 Risorse ............................................................................................................................................................. 6 Lezione 0 – Progettare una busta ................................................................................................................. 10 0.1 Introduzione - 10 minuti - attività in piccoli gruppi e discussione con l'intera classe ............................ 11 0.2 Attività 1 - Che cosa è una busta? - 5 minuti, in piccoli gruppi ............................................................... 11 0.3 Attività 2 - Abbinare le buste agli oggetti - 15 minuti - piccoli gruppi e discussione in classe ............... 12 0.4 Attività di approfondimento - facoltativa - 10-30 minuti - in piccoli gruppi .......................................... 13 0.5 Conclusione - 10 minuti - discussione con l'intera classe ....................................................................... 13 0.6 Risultati dell'apprendimento - per valutazione opzionale ...................................................................... 14 Lezione 1 – Qual è il problema ingegneristico? ............................................................................................ 15 1.1 Attività introduttiva - Il viaggio in Groenlandia - discussione dell’intera classe - 15 minuti ................... 16 1.2 Il processo di progettazione ingegneristico e la sfida - discussione con tutta la classe - 10 minuti ....... 16 1.3 La fase "FORMULARE DOMANDE" - osservare le suole - lavoro di gruppo/coppia - 25 minuti .............. 16 1.4 Conclusione - plenaria - 10 minuti .......................................................................................................... 18 Lezione 2 – Cosa abbiamo bisogno di sapere? .............................................................................................. 19 2.1 Attività introduttiva - cosa succede al pupazzo di neve? - lavoro di gruppo/discussione con l’intera classe - 20 minuti ........................................................................................................................ 20 2.2 Come fermiamo lo scioglimento di un cubetto di ghiaccio? - lavoro di gruppo - 15 minuti ................... 21 2.3 Altre notizie sull’isolamento termico - lavoro di gruppo/ discussione con l’intera classe - 20 minuti....... ............................................................................................................................................... 21 2.4 Trasmissione del calore - toccare e misurare l’ambiente - lavoro di gruppo/discussione con l’intera classe- 25 minuti ......................................................................................................................... 22 2.5 Attività opzionale - Buoni e cattivi conduttori di calore - lavoro di gruppo/ discussione con l’intera classe - 15 minuti ........................................................................................................................ 24 2.6 Esperimenti con i materiali isolanti - lavoro di gruppo/discussione con l’intera classe - 30 minuti ....... 24 2.7 Migliorare la capacità isolante - discussione con l’intera classe - 15 minuti .......................................... 26 2.8 Conclusione - ripasso - discussione con l’intera classe - 10 minuti ......................................................... 26 Lezione 3 – Costruiamo! ................................................................................................................................ 28 3.1 Attività introduttiva - La sfida ingegneristica e il processo di progettazione - discussione con l’intera classe - 5 minuti .......................................................................................................................... 29 3.2 "Formula domande" - lavoro di gruppo e discussione con l’intera classe - 15 minuti ............................ 29 3.3 "Immagina" - lavoro di gruppo - 10 minuti ............................................................................................. 30 3.4 "Pianifica" - lavoro di gruppo - 15 minuti................................................................................................ 30 3.5 "Realizza e metti alla prova" - lavoro di gruppo - 35 minuti ................................................................... 30 3.6 "Migliora" - lavoro di gruppo - 25 minuti ................................................................................................ 31 3.7 Conclusione - plenaria - 5 minuti ............................................................................................................ 31 Lezione 4 – Come abbiamo fatto? ................................................................................................................ 32 4.1 Attività introduttiva - lavoro di gruppo - 20 minuti ................................................................................ 33 4.2 Presentare il proprio lavoro - 45 minuti ................................................................................................. 33 4.3 Plenaria guidata dall’insegnante - 5 minuti ............................................................................................ 33 Appendici ...................................................................................................................................................... 34 Schede Didattiche ......................................................................................................................................... 35 Note scientifiche per gli insegnanti riguardo l’isolamento termico ................................................................................. 54 Alcune idee degli studenti in merito alla scienza dell’isolamento termico ...................................................................... 57 Informazioni per gli insegnanti ...................................................................................................................................... 59 Partner.. ........................................................................................................................................................................ 62 4 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Presentazione dell'unità Durata: 370 minuti (6 ore 10 minuti) Gruppo target: studenti dai 9 ai 12 anni Descrizione: In questa unità gli studenti lavorano come ingegneri dei materiali per trovare una soluzione al problema proposto, che consiste nel costruire suole di scarpe termicamente isolanti. La sfida viene proposta agli studenti nel contesto di un viaggio in Groenlandia: al loro arrivo all’aeroporto, scoprono che la valigia che conteneva tutti i loro stivali imbottiti è andata persa. Avevano però programmato un giro su una slitta trainata dai cani per il giorno successivo, alla quale non vogliono rinunciare, quindi devono ingegnarsi e costruire delle scarpe che tengano i loro piedi caldi. Ambito scientifico: questa unità fa riferimento all’ambito scientifico delle proprietà dei materiali, della trasmissione del calore, dell’isolamento termico e del metodo scientifico. Settore ingegneristico: questa unità presenta agli studenti il settore dell’ingegneria dei materiali. Obiettivi: in quest’unità gli studenti impareranno • i principi dell’isolamento termico; • la capacità di vari materiali di isolare e le loro differenti proprietà; • a trasferire le conoscenze acquisite dallo studio dei materiali isolanti e dei conduttori di calore al processo di costruzione delle suole per scarpe; • a lavorare e sviluppare le proprie idee per la risoluzione di un problema utilizzando il processo di progettazione ingegneristico. Le lezioni in questa Unità: La lezione generale preparatoria mira a far comprendere agli studenti quanto l’ingegneria sia fondamentale nella vita di tutti i giorni, anche se non sempre è evidente. La lezione 1 introduce il problema ingegneristico, il suo contesto e il processo di progettazione ingegneristico. La classe va in gita in Groenlandia. Durante il viaggio, i bagagli che contenevano i loro stivali imbottiti, vanno perduti. Devono lavorare come gli ingegneri per progettare e costruire suole per scarpe isolanti. In questa lezione gli studenti devono tenere conto delle loro preconoscenze in materia di isolamento termico e di progettazione di suole di scarpe. Viene introdotto il processo di progettazione ingegneristico, un modello in 5 fasi che costituirà lo schema di lavoro da seguire. Nella lezione 2 si entra nella fase "formula domande" del processo di progettazione ingegneristico, che porta allo studio della trasmissione del calore e delle proprietà di isolamento termico dei materiali. Durante la lezione 3, gli studenti sono coinvolti nell’applicazione pratica del processo di progettazione ingegneristico per risolvere il problema: devono progettare e costruire delle suole di scarpe isolanti. Gli studenti applicano le conoscenze acquisite in materia di isolamento termico, alla progettazione delle loro scarpe. Successivamente dovranno verificare che tutti i requisiti siano stati soddisfatti. Sulla base dei risultati, potranno apportare dei miglioramenti ai loro progetti. Nella lezione 4, si valuta il lavoro svolto e il metodo di lavoro utilizzato. 5 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Risorse Elenco di tutti i materiali e quantità necessarie per 30 studenti. Materiale Scarpe vecchie da smontare Quantità totale 15 Lezione 0 Lezione 1 Lezione 2 Lezione 3 Lezione 4 15 Cubetti di ghiaccio 50 50 Bicchiere termico in polistirene 10 10 Bastoncini di vari materiali (10 cm x 0,5 cm): Ferro Rame Alluminio Legno Plastica Vetro 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 Bollitore elettrico 1 1 6 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Oggetti per fare buchi (es. chiodi) 10 10 Termometro digitale (con accuratezza di misurazione di 0,1 gradi) 10 10 10 Timer/cronometro 10 10 10 Ghiaccio sintetico 10 10 10 Forbici 10 10 10 Righelli 10 10 10 7 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Straccio usa e getta/ straccio per piatti (per la parte superiore e inferiore della suola) 20 10 10 Scatole di fiammiferi di dimensioni medie (con fiammiferi) 12 12 12 Borse di plastica da 2l 20 20 20 Strofinaccio, in polistirene 1 confezione 1 confezione 1 confezione Lana (es. calze) 4 paia 4 paia 4 paia Elastici di gomma a 200 200 200 8 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. sezione larga Giornali 4 4 4 Cannucce 100 100 100 Colla – meglio una pistola per colla a caldo o pinzatrice 10 10 Nastro adesivo di carta 15 m. 15 m. 9 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Lezione 0 – Progettare una busta Che cos’è l'ingegneria? Durata: potete scegliere quanto tempo dedicare a questa lezione in base al livello di esperienza degli studenti. L'introduzione, le attività principali e le conclusioni richiederanno fino a 40 minuti; per eventuali attività di approfondimento saranno necessari altri 10-30 minuti. Obiettivi: in questa unità gli studenti impareranno che gli ingegneri progettano soluzioni ai problemi utilizzando una serie di tecnologie diverse; le tecnologie da impiegare per risolvere un determinato problema dipendono dal contesto e dai materiali disponibili; gli oggetti costruiti sono stati progettati per risolvere problemi; gli ingegneri possono essere sia uomini che donne. Risorse (per 30 studenti) 8 blocchetti di post-it 8 set di almeno 5 tipi diversi di buste 8 set di almeno 5 oggetti diversi Preparazione Raggruppate una serie di buste e confezioni diversi Stampate copie della scheda didattica 1 Raccogliete le immagini per l'attività introduttiva 8 set di confezioni/imballi (per le attività di approfondimento opzionali) Cartoncino, carta, colla, forbici (per le attività di approfondimento opzionali) Metodo di lavoro Piccoli gruppi Discussione con l'intera classe Contesto e background Questa lezione è comune a tutte le unità ed è volta a incoraggiare gli studenti a riflettere su cosa sia la tecnologia e a superare gli stereotipi sugli ingegneri (in particolare quelli di genere) e sull’ingegneria. Il suo scopo è stimolare la consapevolezza che gli oggetti costruiti sono stati progettati per un particolare scopo e che la tecnologia in senso lato riguarda qualsiasi oggetto, sistema o processo che è stato progettato e modificato per risolvere un certo problema o soddisfare una necessità particolare. Gli studenti hanno la possibilità di riflettere su questo concetto discutendo insieme su quale problema si propone di risolvere un determinato oggetto tecnologico (nel caso specifico, una busta). In questa lezione gli studenti discuteranno della varietà di tecnologie che vengono utilizzate per progettare una busta per un uso specifico. Altro obiettivo di questa lezione è quello di evitare giudizi di valore in merito a tecnologie più avanzate, o "high tech", rispetto a quelle meno avanzate, o "low tech", e incoraggiare gli studenti a rendersi conto che quello che conta è che una certa tecnologia sia appropriata a un particolare contesto: la gamma dei materiali disponibili determinerà il tipo di tecnologia che l’ingegnere utilizza per risolvere un determinato problema. Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 È proprietà dei Partner del progetto ENGINEER e la sua distribuzione o riproduzione non sarà consentita senza la previa autorizzazione formale. 0.1 Introduzione- 10 minuti - attività in piccoli gruppi e discussione con l'intera classe Dividete la classe in gruppi di 4 studenti ciascuno e date ad ogni gruppo un blocchetto di post-it. Chiedete ai gruppi di discutere tutti gli aspetti che associano ai termini "ingegneria" e "tecnologia". Assicuratevi che, durante la discussione, ciascun membro dei vari gruppi contribuisca scrivendo almeno un'idea sul post-it. Invitate tutti i gruppi ad attaccare i post-it su un cartellone e a spiegare brevemente le loro scelte al resto della classe. Conservate la lista di idee per una revisione al termine della lezione. Assistenza ulteriore per la discussione Questa parte della lezione può essere ampliata mostrando agli studenti immagini di esempi stereotipici e insoliti di ingegneria, e chiedendo loro poi di raggruppare le immagini a seconda che le associno o no all’ingegneria. Per quest’attività potete utilizzare la Scheda Didattica 1 oppure potete disporre le immagini su un tavolo, in modo da farle vedere a tutta la classe. Fate lavorare gli studenti a coppie e fategli decidere quali immagini pensano che siano associate all'ingegneria e quali no, facendogli motivare la loro decisione. A questo punto ogni coppia di studenti deve confrontarsi con un’altra coppia e discutere di eventuali differenze o punti in comune delle proprie idee. Potete usare queste idee come punto di partenza per una discussione con l’intera classe; è necessario incoraggiare gli studenti ad ampliare il loro modo di pensare in merito a cosa sia l’ingegneria e quali possano essere i soggetti coinvolti. 0.2 Attività 1 - Che cos’è una busta? - 5 minuti - in piccoli gruppi Organizzate gli studenti in piccoli gruppi per discutere su cosa sia una busta e quali sono i suoi aspetti costitutivi. Per facilitare la discussione, presentate una serie di esempi di buste che servono a coprire e/o proteggere oggetti o materiali per un determinato scopo (vedi immagini). Una parte importante di quest’attività è quella di incoraggiare gli studenti a rendersi conto che vi sono numerose interpretazioni del concetto di busta. Nelle immagini sono presenti alcuni esempi che possono mettere in discussione l'idea di "busta": essi comprendono interpretazioni più ampie su cosa sia effettivamente una busta, in altre parole qualcosa che "ospita", "protegge", "tiene fermo", "copre", "nasconde" o persino "rivela" una serie di oggetti diversi. Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 0.3 Attività 2 - Abbinare le buste agli oggetti - 15 minuti - piccoli gruppi e discussione in classe Dividete la classe in gruppi di 4 studenti ciascuno e date loro una serie di buste e oggetti che potrebbero essere inseriti nelle buste. Chiedete agli studenti di scegliere quali sono le buste più adatte agli oggetti e di spiegare il perché. Gli oggetti in questione possono essere un paio di occhiali, un certificato, una fotografia che non deve essere piegata, un gioiello fragile, un DVD, una serie di documenti riservati, un paio di forbici. La gamma di oggetti e di buste può variare in base al contesto e alle disponibilità. Le domande seguenti possono essere utili per guidare la discussione: ─ In quale materiale è realizzata la busta? ─ Quali elementi di fissaggio e chiusura sono utilizzati nella busta? ─ Per quale serie o quali tipi di oggetti si potrebbe utilizzare la busta? ─ Con quali altri materiali potrebbe essere fabbricata? Ciascun gruppo riferirà poi le proprie idee alla classe. A questo punto potete scegliere di guidare la discussione e di illustrare le varie tecnologie utilizzate per la realizzazione ogni tipo di busta, compresi i tipi di strutture, i fissaggi e le chiusure utilizzate (per es. fissaggi riutilizzabili o permanenti, aree rinforzate, materiali interni ed esterni, sigilli degli spigoli). Questa è un'attività di valutazione attraverso cui ci si può riallacciare al processo di progettazione ingegneristico: la discussione potrebbe comprendere una riflessione riguardo al processo in cui sono coinvolti gli ingegneri quando creano un oggetto destinato a risolvere un problema particolare. 0.4 Attività di approfondimento - facoltativa - 10-30 minuti - in piccoli gruppi 1. Date agli studenti una serie di buste e chiedete loro di valutarne la progettazione in termini di adeguatezza allo scopo (vedi figura). Si potrebbe fare un confronto tra le varie buste in base ai tipi di fissaggi e di rinforzi utilizzati e in base ai tipi di materiali utilizzati (per es. l'imbottitura a bolle d'aria, l’assorbenza, la robustezza, o la resistenza allo strappo). Si potrebbe integrare quest’attività esaminando diversi tipi di confezioni/imballi in relazione alla presenza di alette e in quale modo esse vengono utilizzate per ridurre (o eliminare del tutto) la presenza di sostanze adesive nel processo di produzione. Nelle 3 immagini seguenti si vedono esempi di confezioni senza adesivi: la loro realizzazione prevede quindi l’utilizzo di un solo materiale dato che come elementi di fissaggio vengono usati tagli e pieghe. 12 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 2. Organizzate gli studenti in piccoli gruppi per progettare e/o realizzare una busta adatta a contenere un particolare oggetto. I componenti dei vari gruppi dovranno attingere alle loro conoscenze in materia di materiali e processi produttivi per realizzare esempi di progetti alternativi. I progetti possono essere valutati in seguito discutendone con l’intera classe. 0.5 Conclusione - 10 minuti - discussione con l'intera classe Attraverso una discussione con tutta la classe, riprendete i post-it utilizzati in precedenza (e, se è il caso, i raggruppamenti di immagini abbinate o meno al concetto di ingegneria) e analizzate insieme agli studenti in che modo sono eventualmente cambiate le loro convinzioni iniziali. Chiedete loro quindi di riflettere su quale sia il ruolo dell’ingegnere e cosa sia la tecnologia. ─ Fate notare agli studenti che la maggior parte degli oggetti che utilizziamo è realizzata per adempiere a uno scopo ben preciso e che gli ingegneri utilizzano una serie di abilità diverse per trovare soluzioni ai problemi. ─ Ciò comporta la necessità di riflettere sulle soluzioni per risolvere determinati problemi: alcune funzionano, altre hanno meno successo; il processo di progettazione ingegneristico comprende la fase di valutazione e di miglioramento. ─ Ciò che veramente conta non è che la tecnologia sia "low tech" o high tech", quanto che sia appropriata – gli ingegneri devono prendere in considerazione il loro contesto e le loro risorse. ─ Vi sono molti settori ingegneristici e molti tipi di persone differenti, provenienti da tutto il mondo, tanto uomini quanto donne possono essere ingegneri. 13 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Si possono individuare svariate definizioni per i termini "ingegnere" e "tecnologia"; questi termini sono spesso utilizzati in modo interscambiabile: l’ingegneria può essere considerata come l'utilizzo della tecnologia per la risoluzione di problemi. Parlando del rapporto tra ingegneria, scienza e tecnologia, si incoraggiano gli studenti a riflettere su come gli ingegneri, nel processo di realizzazione degli oggetti per trovare soluzioni a determinati problemi, utilizzino una serie di tecnologie (compresi fissaggi e rinforzi, tipi di materiali e componenti diversi), e saperi scientifici diversi. Questa è un’opportunità per iniziare una discussione su come e da chi sono fatti gli oggetti, e quali sono gli aspetti coinvolti nel processo di ricerca di soluzioni di problemi. 0.6 Risultati dell'apprendimento - per valutazione opzionale Al termine di questa lezione gli studenti dovrebbero essere in grado di: ─ Riconoscere come vengono utilizzati in modi diversi un'ampia gamma di sistemi, meccanismi, strutture, fissaggi e chiusure nella realizzazione di manufatti per risolvere problemi. ─ Comprendere che la tecnologia appropriata dipende spesso dal contesto e dai materiali disponibili. ─ Riconoscere che gli ingegneri si avvalgono di svariate abilità per individuare le soluzioni ai problemi. ─ Riconoscere che ci sono diversi tipi di persone con interessi e capacità differenti possono diventare ingegneri. 14 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Lezione 1 – Qual è il problema ingegneristico? Alla scoperta della sfida Durata: 60 minuti Obiettivi: in questa lezione gli studenti impareranno a incominciare a seguire il processo di progettazione ingegneristico per affrontare un problema di tipo ingegneristico; studiare il design di un prodotto (scarpe) per stabilire le sue proprietà di isolamento termico. Risorse (per 30 studenti) 15 paia di scarpe vecchie da smontare Seghetto o taglierino Schermo interattivo o computer con proiettore Preparazione Chiedete agli studenti di portare un paio di scarpe vecchie da poter smontare Leggete le informazioni di background (vedi appendice) Fotocopiate le Schede Didattiche 1.1 e 1.2 Metodo di lavoro Discussione in classe Lavoro di gruppo Concetti chiave di questa lezione L’ingegneria è un approccio di progettazione di tipo problem-solving. La progettazione ingegneristica implica la raccolta di conoscenze pertinenti. La progettazione ingegneristica comporta anche l’osservazione di quello che hanno fatto altri prima di noi. Contesto e background In questa unità vengono introdotti la sfida, il contesto e il processo di progettazione ingegneristico. In questa fase di "formula domande" gli studenti devono considerare le condizioni meteo delle zone artiche e mettere in pratica le loro conoscenze in materia di isolamento termico e costruzione di suole per scarpe. 15 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 1.1 Attività introduttiva - Il viaggio in Groenlandia - discussione dell’intera classe - 15 minuti Decidete come presentare le informazioni sulla Groenlandia, ovvero se far leggere agli studenti il testo "Informazioni sulla Groenlandia" o se leggerglielo voi. Esistono svariati modi per creare il contesto della sfida ingegneristica; ad esempio potete sistemare tutte le sedie nell'aula come se gli studenti fossero seduti in aereo. Cominciate la lezione dicendo agli studenti che stanno andando in gita in Groenlandia: visteranno Ilulissat, la terza città più grande dell’isola (5000 abitanti) e faranno un’uscita su una slitta trainata dai cani; vedranno iceberg di tanti colori diversi, mangeranno carne di foca e si divertiranno tantissimo. Durante il "viaggio in aereo" potete discutere sulle seguenti domande: Dove si trova la Groenlandia? Come è il paesaggio? Quante persone ci abitano? Quanto è grande? Che tipo di animali ci vivono? Che temperature ci sono di notte e di giorno? Cos'è il Circolo Polare Artico? Dove si trova il sole in questo periodo dell’anno? Continua la storia… Purtroppo non si trovano più i bagagli quando l’aereo atterra in Groenlandia… la valigia contenente le scarpe isolanti è stata spedita in Russia per errore e nella migliore delle ipotesi arriverà dopodomani. La gita con i cani da slitta però, è già stata programmata per domani. L’abbigliamento che indossano va benissimo, ma le loro scarpe sono troppo leggere. Cosa possiamo fare? 1.2 Il processo di progettazione ingegneristico e la sfida - discussione con tutta la classe - 10 minuti Gli studenti devono pensare e lavorare come degli ingegneri che stanno risolvendo un problema: avere scarpe leggere in Groenlandia non è divertente! E per di più non vogliono certo rinunciare alla gita con i cani da slitta. C’è solo una soluzione: progettare e realizzare una suola che tenga i piedi caldi. Come possono fare? Ricordate agli studenti il processo di progettazione ingegneristico, dite loro di guardare la lezione 1, scheda didattica 1.1. e discutete di come possono applicare il processo di progettazione ingegneristico a questo problema. Concentratevi bene sulla fase "formula domande" per incoraggiarli a riflettere su quali siano le domande da porsi. Il modo migliore è probabilmente è quello di intavolare una discussione con tutta la classe per stimolare la riflessione e l’impegno. 1.3 La fase "formula domande" - osservare le suole - lavoro di gruppo/coppia - 25 minuti In questa parte della lezione gli studenti esaminano diversi progetti di suole, i materiali di cui sono fatte, l’utilizzo per il quale sono state progettate e come sono costruite. Gli studenti 16 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. cominciano la fase "formula domande" osservando i vari progetti: dite a tutti i gruppi/coppie di smontare le suole e rispondere alle seguenti domande: Per quale utilizzo è stata progettata questa scarpa? (ad esempio: per lunghe camminate, per la corsa, per temperature molto alte, per far traspirare il piede, per nuotare, per ballare…) Di che materiale è fatta la suola? Che scopo hanno i diversi materiali? (ammorbidire la suola, impermeabilizzarla, poter la rimuovere facilmente…) Come è fatta la suola? (quanti strati, come sono unite la varie parti, ad es. incollate, cucite, saldate…?) Gli studenti possono trascrivere le loro considerazioni nella scheda didattica 1.2 della lezione 1. Consiglio: gli studenti potrebbero avere bisogno di aiuto per tagliare le suole. Trascrivete le considerazioni degli studenti alla lavagna. Chiedete loro di: prendere nota del tipo di scarpa e dei materiali di cui è fatta; provare a spiegare perché è stato usato proprio un certo materiale; osservare come sono state costruite e fissate le suole. In questa tabella trovate alcuni esempi di quali materiali si trovano nelle suole delle diverse scarpe. Materiali Tipi di scarpa Scarpe da corsa Cuoio Gomma Polistirene espanso Plastica Legno Tela … Costruzione 1 strato 2 strati 3 strati Fori interni Canaletti di aerazione nel tacco Fissaggio Incollate Cucite Saldate Scarpe da trekking II Sandali Stivali invernali I I III Scopo del materiale Scarpe da tennis IIII I II I III I III I II II I IIII IIII II 17 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. … Se non riuscite a procurarvi un paio di scarpe vecchie da smontare, fate osservare agli studenti le scarpe che indossano. È comunque molto difficile rispondere alle domande sulla costruzione delle scarpe se non è possibile smontarne un paio. 1.4 Conclusione - plenaria - 10 minuti Qual è la caratteristica principale delle scarpe che mantengono i piedi caldi? Una volta osservati i vari progetti di suole, gli studenti potrebbero già essere in grado di dire quali sono gli elementi fondamentali per progettare scarpe che mantengono i piedi al caldo. Prendete nota di tutte le osservazioni e scrivetele in modo che siano visibili a tutti gli studenti, ad esempio alla lavagna. Chiedete loro: "Cos’altro avete bisogno di sapere?" Spiegate che dovranno prendere in considerazione molti aspetti prima di riuscire a costruire una suola di scarpa che protegga dal freddo durante la loro gita in slitta. 18 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Lezione 2 – Cosa dobbiamo sapere? Alla scoperta della trasmissione di calore e dei materiali isolanti Durata: 170 minuti Obiettivi: in questa lezione gli studenti impareranno a utilizzare il processo di progettazione ingegneristico come schema per una progettazione di successo; a lavorare in base a una serie di requisiti del prodotto; come i concetti scientifici che hanno a che fare con la trasmissione del calore e l’isolamento termico siano la chiave per la realizzazione di un prodotto ottimale. Risorse (per 30 studenti) 10 termometri digitali (con accuratezza di misurazione di 0,1 gradi) 50 cubetti di ghiaccio 10 bicchieri termici in polistirene Bollitore elettrico 10 bastoncini della stessa lunghezza e diametro (es. 10 cm x 0,5 cm) di diversi materiali: es. ferro, alluminio, rame, vetro, plastica e legno. 10 oggetti appuntiti per fare buchi nel bicchiere termico, ad es. un punteruolo Preparazione Dite agli studenti di portare da casa degli oggetti usarti per mantenere il freddo o il caldo Fate dei cubetti di ghiaccio Congelate le confezioni di ghiaccio sintetico. Preparate il materiale per ogni gruppo Fotocopiate le schede didattiche 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 e 2.5 – pagina 2 12 scatole di fiammiferi grandi (con fiammiferi) 1 confezione di strofinacci in polistirene 4 giornali 200 elastici di gomma a sezione larga 4 paia di calze di lana 100 cannucce 20 borse di plastica da 2 litri 10 confezioni di ghiaccio sintetico 10 righelli 10 timer/cronometri Nastro adesivo di carta, 15 m. 10 paia di forbici Metodo di lavoro Lavoro di gruppo Discussione con tutta la classe Concetti chiave di questa lezione Il calore si trasmette sempre dall’oggetto più caldo a quello più freddo. Le attività di questa lezione non dimostreranno questo principio, ma si tratta comunque di una nozione che dev'essere trasmessa agli studenti. È importante essere accurati e coerenti quando si misura una temperatura con il termometro. Contesto e background La fase "formula domande" porterà allo studio dell’isolamento termico, del caldo e del freddo, della trasmissione di calore e delle proprietà isolanti dei diversi materiali. 19 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 2.1 Attività introduttiva - cosa succede al pupazzo di neve? - lavoro di gruppo/discussione con l’intera classe - 20 minuti Gli studenti devono lavorare in gruppi di 2-4. Date ad ogni gruppo una copia della scheda didattica 2.1, o disegnate un pupazzo di neve alla lavagna. Ricordatevi del sole, del cappotto e delle tre opzioni. Chiedete agli studenti di commentare il disegno: cosa succede al pupazzo di neve se gli mettiamo un cappotto? Ci sono tre possibilità: 1. Non succede nulla 2. Si scioglie più velocemente 3. Si scioglie più lentamente Concepts Cartoons © Millgate House Education Ltd. Lasciate agli studenti 4-5 minuti per discutere, poi fate sistemare gli studenti in un diverso punto della classe raggruppandoli a seconda delle loro risposte. Chiedete loro di motivare la scelta e guidate la discussione in merito alla probabilità che: la giacca/isolante trattenga il freddo; la giacca/isolante non faccia entrare il calore; la giacca/isolante scaldi il pupazzo di neve e lo faccia sciogliere. Molti studenti probabilmente penseranno che un pupazzo di neve che indossa un cappotto si sciolga più facilmente. La loro esperienza infatti gli dice che quando abbiamo freddo, ci mettiamo un cappotto per scaldarci, ma in realtà il calore che produce il nostro corpo viene trattenuto isolando il corpo con un materiale che fa sì che il calore non fuoriesca. Il pupazzo di neve è più freddo dell’ambiente attorno a lui, perciò dobbiamo impedire che il calore che ha intorno lo faccia sciogliere. Maggiore è la differenza tra la temperatura interna ed esterna, più velocemente si scioglierà il pupazzo. Un buon cappotto, fatto di un materiale isolante che comprende vari strati di aria, conserverà nel miglior modo possibile il nostro pupazzo di neve! Se la temperatura dell’ambiente circostante è uguale a quella del pupazzo (zero gradi o meno), allora il cappotto non avrà nessuna influenza. Il calore passa sempre dall’oggetto più caldo a quello più freddo. Consiglio: aspettate fino alla prossima attività prima di decidere la risposta da dare. È arrivato il momento di presentare il concetto dell’isolamento termico agli studenti. Perché abbiamo bisogno di mantenere gli oggetti caldi o freddi? E come lo facciamo? In questa attività gli studenti discutono sugli oggetti/materiali che utilizziamo per tenere gli oggetti caldi o freddi, compreso il nostro corpo. Questi oggetti sono chiamati isolanti. 20 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 2.2 Come fermiamo lo scioglimento di un cubetto di ghiaccio? - lavoro di gruppo - 15 minuti Come manteniamo gli oggetti freddi? In quest’attività gli studenti proveranno a impedire che un cubetto di ghiaccio si sciolga. Il principio è simile a quello usato per proteggere il pupazzo di neve, ma ora proveranno diversi materiali e scopriranno quale funziona meglio come isolante termico. Date un cubetto di ghiaccio a ciascun gruppo (circa 3 studenti per gruppo). Hanno a disposizione 3 minuti per decidere qual è il modo migliore per preservarlo utilizzando i materiali a disposizione. Devono rimanere in classe e possono utilizzare qualunque cosa, tranne ovviamente un freezer, e possono fare quello che vogliono con il cubetto di ghiaccio, l’importante è che scelgano solo un tipo di materiale. Dopo 3 minuti devono lasciar stare il cubetto di ghiaccio e aspettare 15 minuti per vedere cosa succede. Per poter fare un confronto, mettete un cubetto di ghiaccio che non è stato avvolto in alcun materiale isolante su un piatto e cronometrate quanto ci impiega per sciogliersi. Un cubetto di ghiaccio di solito è più freddo dell’ambiente circostante. I risultati degli studenti varieranno a seconda del materiale che decidono di usare per proteggere i loro cubetti; lo scopo è quello di impedire al calore esterno di far sciogliere il ghiaccio. Un buon "cappotto", realizzato con materiale isolante, che contenga molta aria ferma (es. polistirolo, un calzino di lana) conserverà nel miglior modo possibile il cubetto di ghiaccio! L’acqua invece, non è un buon isolante termico. L’acqua infatti rilascia energia (più calda) al cubetto di ghiaccio, facendolo sciogliere più in fretta. Gli studenti osserveranno che i cubetti lasciati sul tavolo si sciolgono più lentamente rispetto a quelli che sono stati immersi in acqua, ma più velocemente rispetto ai cubetti che sono stati coperti. Questo perché l’acqua è un buon conduttore di calore (e un cattivo isolante termico) e l’aria è un cattivo conduttore di calore (ma un buon isolante termico). NOTE: mentre i cubetti vengono lasciati sciogliere, gli studenti possono cominciare l’attività successiva. 2.3 Altre notizie sull’isolamento termico - lavoro di gruppo/ discussione con l’intera classe - 20 minuti Chiedete agli studenti di osservare i loro cubetti di ghiaccio in gruppo e di completare la scheda didattica 2.2 della lezione 2 Quanto bene si conserva il cubetto di ghiaccio? (date un punteggio da 1 a 5) Come avete deciso di conservarlo? Perché avete preso questa decisione? In base ai risultati della classe, qual è il modo migliore per conservare un cubetto di ghiaccio? Aiutate gli studenti a discutere sulle soluzioni trovate e a pensare ai metodi migliori e peggiori per mantenere congelato un cubetto di ghiaccio. 21 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Sarebbe interessante far fare agli studenti un confronto tra quello che avevano scelto nell’attività con il pupazzo di neve e la soluzione adottata per questa attività. Fate un ripasso delle conoscenze acquisite in materia di isolamento termico: la soluzione scelta per il pupazzo di neve, quella per i cubetti di ghiaccio e gli esempi di oggetti per la conservazione della temperatura che hanno portato da casa: cos’hanno in comune i materiali che conservano bene il cubetto di ghiaccio e quelli che mantengono la temperatura di un oggetto calda/fredda? tornate alla domanda che avevate fatto in merito al pupazzo di neve e chiedete agli studenti se hanno cambiato idea riguardo alla soluzione scelta; discutete della soluzione scelta e della giacca che funziona come isolante termico trattenendo il calore. Un’ulteriore domanda: cosa succede al pupazzo di neve se la sua temperatura è uguale a quella circostante? 2.4 Trasmissione del calore - toccare e misurare l’ambiente - lavoro di gruppo/discussione con l’intera classe- 25 minuti Consiglio: se gli studenti non hanno conoscenze pregresse riguardo al funzionamento dei termometri digitali fornitegliela affinché possano ottenere risultati più accurati possibile. Fate girare per la classe gli studenti a gruppi di 2-3, e chiedete loro di toccare diversi oggetti: la gamba di una sedia (metallo?), lo schienale o la sedute (plastica o legno?), la finestra, una cartella, e altre cose. Potete trovare altri esempi nella lista di oggetti in basso. Ogni studente deve trascrivere le proprie osservazioni in merito a quanto sono freddi/caldi gli oggetti dando una valutazione da 1 a 5 nella scheda didattica 2.3. Riportate le loro risposte sulla lavagna. Discutete del significato dei dati che hanno raccolto. Sono tutti d’accordo su cosa sia caldo e cosa sia freddo? Adesso chiedete agli studenti di misurare con un termometro digitale la temperatura degli oggetti che hanno toccato. Esempio dei risultati del test: Nome del materiale Legno Plastica Tocca il materiale Quanto è caldo/freddo? Cerchia uno dei numeri 1 = più freddo 5 = più caldo 123 45 123 45 Misura la temperatura Riporta la temperatura del materiale 21 gradi 21 gradi 22 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Acqua Ferro Alluminio Vetro Aria 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 5 21 gradi 21 gradi 21 gradi 21 gradi 21 gradi Discutete le osservazioni degli studenti: cosa si evince dalle misurazioni della prima e della seconda parte dell’attività? ci sono stati dei risultati sorprendenti? quali materiali al tatto sembrano avere la stessa temperatura? quali sono le proprietà di questi materiali? (isolante termico o conduttore?) cosa succede se continuate a toccare per lungo tempo il materiale? Perché succede? Non bisogna aspettarsi che gli studenti sappiano spiegare come mai la temperatura percepita e quella misurata siano diverse. Forse sarà necessario dire loro che: quello che hanno verificato è la trasmissione del calore; la capacità di trasmissione del calore varia a seconda del materiale; le mani sono probabilmente più calde dell’ambiente circostante, quindi i materiali che trasmettono bene il calore dalle mani vengono percepiti come più freddi: il calore viaggia più velocemente dalla mano all’oggetto; alcuni materiali accelerano la trasmissione di calore, mentre altri la rallentano: questi ultimi sono quelli che chiamiamo isolanti. Mettete a confronto i materiali: i buoni isolanti termici con quelli utilizzati nelle attività precedenti per avvolgere i cubetti di ghiaccio, quelli per mantenere gli oggetti freddi o caldi e il materiale trovato nelle suole delle scarpe. Dire che il "calore" di un materiale è relativo, indica come ci sia effettivamente una discrepanza tra la percezione della temperatura - ad esempio - di un oggetto in legno o di metallo. Entrambi i materiali sono a temperatura ambiente (che nell’esempio erano 21 gradi), ma il metallo viene percepito come molto più freddo al tatto rispetto al legno: questo è dovuto al fatto che il metallo è un migliore conduttore di calore e quindi trasferisce in modo più efficace il calore dalla mano. Il legno invece è un cattivo conduttore di calore e ferma la trasmissione di calore dalla mano. 23 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 2.5 Attività opzionale - Buoni e cattivi conduttori di calore - lavoro di gruppo/ discussione con l’intera classe - 15 minuti Gli studenti, suddivisi in gruppi da 2-3, devono testare la capacità di trasmissione di calore di bastoncini di diversi materiali. Per prima cosa bisogna fare dei piccoli fori nei bicchieri termici: con un punteruolo, praticate 6 piccoli fori a distanza di circa 1,5 cm dal bordo. I fori devono essere distribuiti in maniera omogenea lungo i lati del bicchiere. Poi bisogna spingere delicatamente i bastoncini attraverso i buchi (vedi immagine). A questo punto bisogna riempire il bicchiere d’acqua e cubetti di ghiaccio. I bastoncini infilati attraverso le pareti del bicchiere devono essere completamente coperti. Dopo aver aspettato un paio di minuti gli studenti toccano i vari bastoncini e li mettono in ordine dal più freddo al più caldo, trascrivendo le considerazioni sulla scheda didattica 2.4. In alternativa potete far misurare loro le varie temperature con il termometro digitale. Se potete lavorare con acqua calda: Svuotate il bicchiere e riempitelo d’acqua calda (60 gradi), coprendo completamente tutti i bastoncini. Gli studenti devono aspettare 2-3 di minuti, poi toccare di nuovo i vari bastoncini e metterli in ordine dal più caldo al più freddo, scrivendo una cifra dall’1 al 6 nella scheda didattica. Consiglio: è importante che gli studenti comprendano a fondo i termini "calore" e "trasferimento del calore". Assicuratevene discutendo dei loro esperimenti dell’attività precedente messi a confronto con quelli di questa attività. Il punto più importante è che essi comprendano che i materiali che chiamiamo isolanti termici sono quelli che rallentano il trasferimento del calore. 2.6 Esperimenti con i materiali isolanti - lavoro di gruppo/discussione con l’intera classe - 30 minuti Nel corso di quest’attività gli studenti devono eseguire un test comparativo sui diversi materiali disponibili per la costruzione delle suole. Proveranno anche a ottimizzare le capacità isolanti dei materiali scoprendo i 5 criteri importanti in materia di isolamento termico. I 5 punti chiave sono: 1. le proprietà isolanti del materiale; 2. la quantità di aria statica (misurata dalla distanza tra i materiali); 3. la quantità del materiale (spessore e dimensioni); 4. quanto il materiale è asciutto; 5. il tempo. 24 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Decidete come raggruppare la classe per testare i 7 diversi materiali. È possibile decider di eliminare o aggiungere dei materiali (basta che vengano comunque inclusi nel test comparativo). Suggeriamo di formare gruppi di 3 studenti, che testeranno uno dei seguenti materiali: 1. carta da giornale; 2. fiammiferi; 3. stracci; 4. calzini di lana; 5. buste di plastica; 6. elastici di gomma; 7. cannucce. Inoltre ogni gruppo, per svolgere il test, avrà bisogno di: un termometro digitale, uno straccio, una confezione di ghiaccio sintetico, un righello, una borsa di plastica e un cronometro. Riprendete il contesto: gli studenti si trovano in Groenlandia, sono in hotel e cercano tutti i materiali disponibili per costruire delle suole di scarpe. Devono analizzare le proprietà isolanti dei materiali, e per mettere a confronto i risultati devono svolgere un test comparativo. Fate notare che un test comparativo richiede che le variabili vengano testate una alla volta, mantenendo costanti tutti gli altri elementi che potrebbero influire sul risultato. Ci sono alcune variabili importanti che devono mantenere costanti. Chiedete agli studenti come mai bisogna: cominciare la misurazione a temperature ambiente; cronometrare il tempo di misurazione (5 minuti in questo cas0); coprire i materiali con un telo (mantenere l’aria statica appena sopra il punto di misurazione, altrimenti la temperatura ambiente influisce sulla misurazione); tenere fermo il termometro (non spingere troppo/non sollevarlo); misurare lo stesso punto del materiale (preferibilmente nel mezzo). Chiedete agli studenti di usare la scheda didattica 2.5, che contiene le istruzioni da seguire e lo spazio per riportare i risultati. Tutti gli studenti potranno testare un tipo di materiale alla volta avendo cura che tutti i campioni abbiano lo stesso spessore, es. 1 cm (di profondità). È importante che mettano i materiali in una borsa di plastica in modo che il ghiaccio non li bagni e soprattutto per assicurarsi che l’aria intorno rimanga statica. Per prima cosa devono sentire l’effetto del ghiaccio coperto da un isolante termico dello spessore di 1 cm a piedi nudi: 25 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 1. 2. 3. 4. avvolgete il materiale spesso 1 cm in una borsa di plastica; sistematelo sopra la confezione di ghiaccio sintetico; mettete il piede nudo sopra il materiale per 1 minuto; domanda: è una soluzione di isolamento soddisfacente? Successivamente, devono registrare le temperature: 1. coprite i materiali con uno straccio per 5 minuti; 2. misurate la temperature ambiente; 3. fate un buco nello straccio, infilate il termometro e misurate il materiale nello stesso punto per 5 minuti. Tenete il termometro fermo (non spingere troppo / non sollevarlo); 4. registrate i risultati. Un esempio di misurazione effettuata con materiale spesso 1 cm: Nome del Quantità Temperature Temperatura materiale iniziale dopo 5 minuti Giornale Spessore: 1 cm 23,5 14 Fiammiferi Spessore: 1 cm 22,6 15,5 Stracci Spessore: 1 cm 22,5 16 Calzini di lana Spessore: 1 cm 23 17,3 Borse di plastica Spessore: 1 cm 23,4 12,6 Elastici di Spessore: 1 cm 22,3 15,3 gomma Cannucce Spessore: 1 cm 23 18,8 Differenza di temperatura 9,5 7,1 6,5 5,7 10,8 7 4,2 Posizionate i dati in un posto visibile per tutti. Chiedete agli studenti di commentare i risultati e di discutere le loro idee in marito ai motivi che hanno portato alle differenze di temperature. 2.7 Migliorare la capacità isolante - discussione con l’intera classe - 15 minuti Domandate agli studenti: come si può migliorare la capacità isolante usando lo stesso tipo di materiale utilizzato per l’attività precedente? si può usare più materiali, ma raggiungere una capacità di isolamento termico migliore? Fate discutere gli studenti sulle varie possibilità. Fategli fare un altro test e poi fate loro completare la pagina 2 della scheda didattica 2.6. 2.8 Conclusione - ripasso - discussione con l’intera classe - 10 minuti Discutete con la classe ciò che i dati mostrano: cosa hanno fatto? quali erano le ipotesi? 26 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. cosa ritengono che abbia fatto la differenza? (più materiale, materiale più spesso, più aria…) Aiutate gli studenti a formulare le conclusioni usando la seguente frase: Più _________________, migliore è la capacità di isolamento! Più spesso il materiale, migliore è la capacità di isolamento! Scrivete tutte le conclusioni sulla lavagna. Portate la discussione verso i 5 criteri ingegneristici per l’isolamento termico: 1. le proprietà isolanti del materiale; 2. la quantità di aria statica (misurata dalla distanza tra I materiali); 3. la quantità del materiale (spessore e dimensioni); 4. quanto il materiale è asciutto; 5. il tempo. Confrontate i 5 criteri con le conclusioni degli studenti. 27 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Lezione 3 – Costruiamo! Progettare e costruire le suole isolanti Durata: 110 minuti Obiettivi: in questa lezione gli studenti impareranno a • informarsi sui requisiti del prodotto prima di progettarlo; • progettare per uno scopo particolare; • testare e migliorare i loro prodotti. Risorse (per 30 studenti) Per progettare una suola di scarpa: 10 stracci usa e getta 12 scatole di fiammiferi (con fiammiferi) 1 confezione di strofinacci in polistirene 4 giornali 200 elastici di gomma larghi 4 paia di calzini di lana 100 cannucce 20 borse di plastica, da 2 l Nastro adesivo di carta, 15 m. 10 paia di forbici Elementi per il fissaggio: 10 tubetti di colla – preferibilmente una pistola per colla a caldo o una pinzatrice Preparazione congelate le confezioni di ghiaccio sintetico preparate i materiali di costruzione preparate i materiali e gli strumenti per ogni gruppo stampate le schede didattiche e una copia del processo di progettazione ingegneristico Metodo di lavoro lavoro di gruppo discussione con l’intera classe Materiali necessari: 10 termometri digitali 10 confezioni di ghiaccio sintetico 10 righelli 10 stracci usa e getta/ canovacci 10 cronometri/timer Contesto e background In questa lezione gli studenti prenderanno in esame le fasi "immagina", "pianifica", "realizza" e "migliora". Metteranno in pratica le loro conoscenze scientifiche per la progettazione delle suole isolanti. 28 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 3.1 Attività introduttiva - La sfida ingegneristica e il processo di progettazione - discussione con l’intera classe - 5 minuti Riprendete la sfida ingegneristica: progettare una suola in grado di isolare dal freddo. Consiglio: ricordate agli studenti che devono progettare e costruire la suola e non l’intera scarpa. Scheda didattica 1.1 che descrive il metodo di lavoro da seguire. Ripresentate le fasi "formula domande", "immagina", "pianifica, "realizza" e "migliora". Spiegate agli studenti che è essenziale tenere in considerazione il tempo. Date loro delle scadenze per ogni fase: una buona gestione del tempo a disposizione è parte integrante del processo di apprendimento. 3.2 "Formula domande" - lavoro di gruppo e discussione con l’intera classe - 15 minuti Gli studenti hanno già avuto a che fare con la fase "formula domande" nella lezione 1 e 2, mentre ricercavano gli aspetti diversi della sfida (informazioni sulla Groenlandia, progettazione di suole per scarpe e le proprietà isolanti dei materiali). Prima di realizzare le suole per le scarpe, gli studenti devono "formulare le stesse domande" che formulerebbero gli ingegneri: Quali sono i requisiti? Lavorando in gruppi di 3 con la scheda didattica 3.1, gli studenti devono discutere ed elencare i requisiti necessari per costruire le suole. Un esempio di quello che potrebbero dire è che la suola deve essere: isolante, impermeabile, comoda da indossare, carina, resistente all’usura… Nella discussione con l’intera classe mettetevi d’accordo sulle caratteristiche che devono avere le suole, limitatene il numero. Se gli studenti definiscono da soli quali sono le caratteristiche che le suole devono avere, devono anche indicare un modo per poterle misurare. Potrebbe non essere possibile testare tutte le caratteristiche con il metodo scientifico. Quindi devono accordarsi su: quando una scarpa è bella da indossare? come possiamo verificarlo? Una lista di requisiti potrebbe essere la seguente: I requisiti delle suole per le scarpe: 1. la suola deve essere costruita con massimo 2 materiali isolanti diversi (nastro adesivo e materiale di base non contano); 2. la suola deve rimanere integra per un tragitto di almeno 10 metri; 3. la suola deve essere spessa massimo 2 cm; 4. la capacità isolante è considerata “buona” in una scala da “molto buona” – "buona" – "non molto buona". Questo viene definito durante il test eseguito in classe. Nota: questi requisiti sono elencati nelle schede didattiche 3.4 e 3.5; se la classe si accorda su requisiti diversi, modificate le schede didattiche. Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 3.3 "Immagina" - lavoro di gruppo - 10 minuti La seconda fase è "immagina". Aiutate gli studenti divisi in gruppi di 3 a pensare a possibili soluzioni; ricordate loro quali sono i materiali disponibili. Potrebbero riflettere e discutere sulle problematiche seguenti: come deve essere una buona suola per scarpa? quali materiali vanno bene per isolare? quali materiali vanno bene per costruirle? Gli studenti devono quindi scrivere e creare una mappa concettuale con le loro idee nella scheda didattica 3.2. Ogni gruppo sceglie l’idea migliore e poi lavora per pianificare il progetto nell’attività successiva. 3.4 "Pianifica" - lavoro di gruppo - 15 minuti Sistemate tutti i materiali per la progettazione delle suole. A gruppi di 3, gli studenti devono mettere in pratica e realizzare le idee che hanno sviluppato durante la fase "immagina". Fate lavorare gli studenti mettendoli al corrente di quali sono i materiali disponibili per il progetto. Questo è un buon esercizio per applicare le conoscenze scientifiche al compito da svolgere. Per qualche studente potrebbe essere un compito molto astratto e quindi potrebbe essere necessario fornire qualche suggerimento per aiutarli a mettere a fuoco il progetto prima di dedicarsi alla realizzazione. Nella scheda didattica 3.3." Pianifica", devono pianificare la suola rispondendo alle seguenti domande: 1. cosa deve esserci nella suola per soddisfare i requisiti? 2. quali materiali userete per realizzare la suola? 3. disegnate la suola. 3.5 "Realizza e metti alla prova" - lavoro di gruppo - 35 minuti A gruppi di 3, gli studenti devono ora costruire e testare le suole, seguendo il loro progetto. Dividete i materiali in: "Materiali isolanti (giornale, straccio, fiammiferi,borse di plastica, lana, elastici di gomma e cannucce) e materiali per il fissaggio (colla, pinzatrice, 50 cm di nastro adesivo, borsa di plastica). 30 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. La parte superiore e inferiore della suola: Cominciate ritagliando la forma di due suole identiche dallo straccio. Lasciate un contorno di 1 cm per chiuderle. Queste costituiranno gli strati inferiore e superiore delle suole. Non vanno considerate come materiali isolanti. Mettete bene in chiaro questa distinzione. È fondamentale che gli studenti capiscano che i materiali sono in quantità limitata. Gli studenti ora devono costruire le suole seguendo le istruzioni nella scheda didattica 3.4. Lasciate loro 15 minuti per costruirle. Testare le suole: Il gruppo ora deve mettere alla prova le suole. Distribuite la scheda didattica 3.5: "Testare", che riporta le istruzioni su come effettuare il test basandosi sui requisiti citati in precedenza. Alla fine del test, fate giudicare il prodotto finito dagli studenti: molto buono, buono, non molto buono. 3.6 "Migliora" - lavoro di gruppo - 25 minuti Gli studenti devono continuare a lavorare in gruppo per pensare a come migliorare i progetti delle proprie suole. Troveranno l’aiuto e i consigli necessari nella scheda didattica 3.6, che chiede loro di discutere la scelta del materiale, i progetti, i risultati del test e cosa si può migliorare: che tipo di materiali hanno usato? E perché? perché hanno scelto quel tipo di progetto? la suola ha soddisfatto i requisiti? Che cosa ha dimostrato il test? come si può migliorare la suola? Migliorare e testare la suola: sulla base delle loro valutazioni, gli studenti possono provare a migliorare la suola: date loro 10 minuti di tempo per migliorarle e altri 10 minuti per testarle di nuovo, registrando i risultati e le conclusioni nella scheda didattica 3.7 3.7 Conclusione - plenaria - 5 minuti Gli studenti presenteranno il risultato del loro lavoro alla classe durante la lezione successiva. Preparateli discutendo di come hanno lavorato seguendo il processo di progettazione ingegneristico. Sono riusciti a rispettare i requisiti e a migliorare i progetti? Assicuratevi che le "scarpe" siano sistemate al sicuro per la lezione finale. 31 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Lezione 4 – Come abbiamo fatto? Abbiamo superato la sfida? Valutazione del metodo e dei risultati Durata: 40 minuti Obiettivi: in questa lezione gli studente impareranno l’importanza della valutazione approfondita dei loro lavori come parte integrante del processo di progettazione ingegneristico; le abilità necessarie a presentare il loro lavoro con successo. Preparazione Fotocopiate la scheda didattica 4.1 Metodo di lavoro Lavoro di gruppo Presentazione degli studenti Discussione con l’intera classe Contesto e background Durante questa lezione viene valutato il procedimento. In che modo il processo di progettazione ingegneristico e le nuove conoscenze scientifiche a hanno aiutato gli studenti a superare la prova? 32 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. 4.1 Attività introduttiva - lavoro di gruppo - 20 minuti Chiedete agli studenti di valutare il loro lavoro usando la scheda didattica 4.1. "Come abbiamo fatto?". Chiedete di riformare i gruppi coi quali hanno lavorato e di rispondere alle seguenti domande: ci siamo divertiti? il processo ha 5 fasi: quali sono? quale delle 5 fasi vi è piaciuta di più? cosa ha funzionato bene durante il processo? cosa non ha funzionato tanto bene? qual è stata la migliore esperienza di apprendimento? avete acquisito nuove abilità? qual è stata la sfida più difficile da superare? Chiedete ad ogni gruppo di preparare una breve presentazione (di massimo 5 minuti comprese le domande finali) delle loro suole e di quello che hanno imparato. Nella loro spiegazione devono riferirsi ai concetti appresi nelle lezioni precedenti. 4.2 Presentare il proprio lavoro - 45 minuti Introducete le presentazioni. Dovete sottolineare l’importanza di questa opportunità conclusiva di ripasso collettivo dell’unità per la realizzazione di una buona suola isolante. I progettisti devono rispondere dell’efficacia del prodotto che hanno realizzato. Anche chi ascolta in questa fase, ha un ruolo molto importante: se fossero i genitori che vanno a prendere i loro bambini al ritorno dal viaggio in Groenlandia, sarebbero riusciti a convincerli che, durante la gita coi cani da slitta, i piedi dei loro figli erano al caldo? Ogni gruppo deve quindi presentare le suole, dimostrando in che modo i concetti scientifici chiave in merito all’isolamento termico li hanno portati ad optare per un certo progetto. 4.3 Plenaria guidata dall’insegnante - 5 minuti Fate un ripasso generale dell’unità ricordando agli studenti il modo in cui hanno utilizzato il processo di progettazione ingegneristico, lodandoli per il loro contributo ed esprimendo la convinzione che siano riusciti a realizzare delle suole che tengono i piedi al caldo. 33 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Appendici 34 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Schede Didattiche 35 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda Didattica 1 Lezione 0 – Ingegneria? 36 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 1 Lezione 0 - Ingegneria? - Note pedagogiche per l'insegnante Le immagini riportate nella Scheda Didattica servono a favorire la discussione tra gli studenti su cosa sia l'ingegneria, cosa facciano gli ingegneri e chi potrebbe essere coinvolto nei vari settori dell'ingegneria. Le immagini del ragno e della lumaca presentano alcuni spunti interessanti: gli studenti potrebbero infatti riconoscere che il ragno, tessendo la sua ragnatela, svolga un vero e proprio lavoro ingegneristico. Da questo si può arrivare ad altri esempi di applicazioni "ingegneristiche" del mondo animale (ad esempio il castoro che costruisce una diga). È interessante sottolineare che è opinione comune pensare che l'ingegneria si riferisca solo agli oggetti costruiti, invece possiamo imparare tanto anche dallo studio della natura e dell'ambiente: per esempio, il materiale che utilizzano i ragni per tessere le ragnatele è stato copiato dall’uomo per realizzare un materiale molto resistente - il Kevlar - che possiede molte qualità utili. Allo stesso modo la lumaca ha sviluppato una strategia utile per spostarsi sopra le superfici ruvide e proteggere dai danni il proprio corpo molle; sarebbe quindi interessante domandarsi se questo accorgimento potrebbe risultare utile per risolvere qualche problema nel mondo umano (come ad esempio è successo con il Velcro, che è stato inventato prendendo spunto dalle proprietà dei fiori di bardana). Anche i giocattoli possono essere considerati dei manufatti ingegneristici, dato che non sono altro che l’insieme di diversi meccanismi; tuttavia è interessante chiedersi di quali materiali potrebbero essere fatti e chi effettivamente li costruisce. Questi interrogativi potrebbero generare una discussione sulla parità dei generi (molti studenti della classe potrebbero infatti pensare che i designer di giocattoli per bambini siano uomini). Allo stesso modo potrebbe esserci il pregiudizio che i capi d'abbigliamento realizzati a maglia e i cibi pronti siano fatti solo da donne e che non siano invece prodotti dell'ingegneria. Alcune immagini di sculture e opere d'arte potrebbero essere percepite come non ingegneristiche e prive di un reale scopo pratico. Ciò solleverà la questione sui collegamenti tra l'ingegneria e l'arte e se sussista o meno la necessità che ci sia uno scopo pratico per definire ingegneristici degli oggetti costruiti. Le immagini sono finalizzate a stimolare il coinvolgimento e il dialogo sull'ingegneria; ciò potrebbe portare a una discussione su tutto ciò che è legato al concetto di ingegneria, e a questo punto potreste decidere di presentare il processo di progettazione ingegneristico. 37 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica degli studenti 1.1 – Il processo di progettazione ingegneristico Formula domande Qual è il problema? Cosa hanno fatto gli altri? Cosa ci dice la scienza? Quali sono i requisiti? Immagina Brainstorming di idee Scegliere la migliore Pianifica Disegnare le idee Scegliere i materiali Realizza Seguire il proprio progetto Effettuare il test Migliora Migliorare ulteriormente il progetto Effettuare il test 38 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda Didattica 1.2 – Osservare le suole Nomi: Data: Tagliate le scarpe e osservate come sono fatte le suole. Compilate la tabella con le vostre osservazioni: Che materiali sono stati usati per fare le suole? Descrivete come sono fatte le suole: numero di strati, disegno, altre caratteristiche? Descrivete come sono tenuti insieme i materiali: incollati, cuciti, saldati… altro? Tipo di scarpa…………………………………………. Che materiali sono stati usati per fare le suole? Descrivete il metodo di costruzione Scopo del materiale Scopo della costruzione Descrivete come sono tenuti insieme i materiali 39 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 2.1 – Cosa succede al pupazzo di neve? Nomi: Data: Cosa pensate succeda al pupazzo di neve? Concepts Cartoons © Millgate House Education Ltd. : 40 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 2.2: come mantenere congelato un cubetto di ghiaccio Nomi: Data: Cosa fa sciogliere il ghiaccio? Trovate il modo migliore affinché non si sciolga. Di cosa avete bisogno? 1 cubetto di ghiaccio un materiale che impedisca al cubetto di sciogliersi Al lavoro! Decidete come proteggere il cubetto di ghiaccio affinché si sciolga il più lentamente possibile. Regole: Potete usale qualunque oggetto che si trova nella stanza. Potete usare solo un tipo di materiale. Dopo 3 minuti dovete toglierlo. Avete 3 minuti per decider cosa fare. Domande: 1. Cosa avete fatto col cubetto di ghiaccio? 2. Perché avete scelto quel materiale? 3. Quali materiali si sono rivelati buoni isolanti termici? 41 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 2.3: toccare e misurare l’ambiente Nomi: Data: La temperatura non è sempre quello che sembra. Prendete in esame alcuni oggetti attorno a voi e scoprite perché alcuni sembrano più caldi di altri. Di cosa avete bisogno? Un termometro digitale Al lavoro! 1. Scegliete diversi materiali nella stanza – toccateli e dite se sono freddi o caldi. Cerchiate uno dei numeri partendo da 1 (più freddo) fino a 6 (più caldo). 2. Misurate lo stesso oggetto con un termometro digitale e scrivete la temperatura nella tabella. Nome del materiale Tocca il materiale Misura la temperatura Sono caldi/freddi? Cerchia un numero 1 = più freddo 6 = più caldo Scrivi la temperatura dei materiali 12 345 6 12 345 6 12 345 6 123 456 123 456 123 456 Conclusioni: 4.Perchè alcuni materiali sembrano più caldi di altri al tatto? ___________________________________ 42 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 2.4 – Buoni e cattivi conduttori di calore Nomi: Data: Alcuni materiali sono adatti per isolare, altri no. Potete scoprire qualcosa in più mettendo diversi materiali in acqua calda e fredda e vedere cosa succede. Di cosa avete bisogno? 1 termometro digitale 1 bicchiere termico in polistirene 6 bastoncini di vari materiali: ferro, rame alluminio, legno e vetro 1 chiodo Acqua calda e fredda Al lavoro! 1. Con l’aiuto di un chiodo, fate 6 piccoli fori nel bicchiere, come mostra la figura. Infilate i bastoncini nei fori. 2. Versate acqua ghiacciata nel bicchiere finché i bastoncini vengono coperti. 3. Aspettate un minuto e toccate i bastoncini. Metteteli in ordine dall’1 (più freddo) al 6. Trascrivete nella tabella. 4. Provate a misurare la temperatura dei bastoncini con il termometro. Mantenetelo fermo per 1-2 minuti all’estremità del bastoncino prima di registrare la temperatura. 5. Svuotate il bicchiere e riempitelo di acqua calda. State attenti a non scottarvi. Toccate di nuovo i bastoncini. Metteteli di nuovo in ordine di temperatura e misurate col termometro. Quali materiali hanno reagito maggiormente al caldo/freddo? Quali no? …………………………………………………………………………….. Materiali Legno Vetro Ferro Rame Plastica Alluminio più freddo – più caldo Acqua fredda 123 456 123 456 123 456 123 456 123 456 123 456 Temperatura misurata Acqua fredda più freddo – più caldo Acqua calda 123 456 123 456 123 456 123 456 123 456 123 456 Temperatura misurata Acqua calda 43 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 2.5: testare i materiali isolanti Nomi: Data: In questa attività bisogna eseguire un test comparativo dei materiali disponibili per la realizzazione della suola. Provate a migliorare le capacità isolanti dei materiali. Cosa vi serve? Un termometro digitale Ghiaccio sintetico Un righello Un cronometro/timer Uno straccio Una borsa di plastica Un tipo di materiale da costruzione per la suola Al lavoro! 1.Scegli un tipo di materiale isolante per il test 2. Testate il materiale spesso 1 cm con i vostri piedi nudi Avvolgete il materiale spesso 1 cm in una borsa di plastica. Sistematelo sopra la confezione di ghiaccio. Mettete il piede nudo sopra il materiale per 1 minuto. È una soluzione di isolamento termico soddisfacente? 2. Test del materiale spesso 1 cm Coprite i materiali con uno straccio per 5 minuti Iniziate misurando la temperatura ambiente Fate un buco nello straccio, infilate il termometro e misurate il materiale nello stesso punto per 5 minuti. Tenete il termometro fermo (non spingere troppo / non sollevarlo). Registrate i risultati. Nome del materiale: 1 cm Temperatura iniziale (temp. ambiente) Temperatura dopo 5 minuti Differenza: 44 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 2.5: testare materiali isolanti – pag. 2 1. Migliorare l’isolamento termico Discutete di come si possa migliorare le capacità isolanti di uno stesso materiale. Potete usare una maggiore quantità dello stesso materiale ma l’isolamento deve risultare migliore. Questo significa che la differenza di temperatura deve essere maggiore o minore: quale delle due? ______________ 2. Testare di nuovo Inserite il materiale isolante migliorato nella borsa di plastica Coprite i materiali con uno straccio per 5 minuti Misurate la temperatura ambiente Misurate il materiale nello stesso punto per 5 minuti. (Tenete fermo il termometro: non spingete troppo / non sollevatelo) Registrate i risultati. Nome del materiale: Cosa avete fatto Temperatura iniziale (temp. ambiente) Temperatura iniziale (temp. ambiente) Differenza: 3. Conclusioni Cosa pensate abbia fatto a differenza nel secondo test? Scrivete le vostre ipotesi basandovi sulla frase: Maggiore è il /la ___________________________, migliore l’effetto isolante! 4. I 5 criteri per l’isolamento termico Scriveteli qui: 1……………………………………………………………. 4. …………………................................................. ……………………………………………………………. 2. ……………………………………………………………5. ……...………..…………………………………………………………………. 3. ………………………………………………………………... 45 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 3.1 – FORMULA DOMANDE Nomi: Data: Prima di progettare, un ingegnere si assicura sempre di porsi tante domante su quale sarà l’esito del progetto. Questo è il momento giusto per chiedervi: Come faccio a dire che una suola svolge bene il suo compito di isolante termico? Quali sono i requisiti? 1. Fate una lista di tutti i requisiti importanti per la progettazione della suola ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… 2. Quali sono i requisiti finali? ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… 46 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 3.2 – IMMAGINA Nomi: Data: Ora è il momento di dare sfogo alla fantasia e pensare a tutte le idee per le suole. Cosa vi serve? Una matita Al lavoro! Discutete e pendete nota di tutte le cose che potrebbe essere divertente provare. Tenete a mente che devono soddisfare i requisiti. Queste domande potrebbero esservi d’aiuto: Come deve essere una buona suola per scarpa? Quali materiali vano bene per isolare? Quali materiali vanno bene per costruirle? 47 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 3.3 - PIANIFICA Nomi: Data: Decidete quale sarà il vostro progetto. 1. Quali caratteristiche deve avere la suola per rispettare i requisiti? ……….……………………………………………… ……………………………………………………………… ……….……………………………………………… ……………………………………………………………… .……….……………………………………………. ……………………………………………………………… 2. Quali sono i 2 materiali che userete per realizzare la suola? ……….……………………………………………… ……….…………………………………………… 3. Disegnate la suola 48 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 3.4 – REALIZZA Nomi: Data: È ora di realizzare le suole seguendo il vostro progetto . Cosa vi serve? Uno straccio (per realizzare l’esterno della suola) Una matita Forbici Colla o pinzatrice Nastro adesivo, 50 cm Una borsa di plastica Materiali di costruzione Al lavoro! Cominciate tagliando l’esterno delle suole: 1. mettete il piede sopra lo straccio 2. disegnate una linea di contorno del piede 3. lasciate un cm attorno (servirà per chiudere la suola) 4. tagliate la suola lungo la linea più esterna Realizzate la vostra suola 1. Scegliete il materiale isolante (o i materiali…2 al massimo) 2. Costruite la suola Requisiti: La suola deve essere costruita con massimo 2 materiali isolanti diversi. La suola deve rimanere integra per un tragitto di almeno 10 metri. La suola deve essere spessa massimo 2 cm. La capacità isolante è soddisfacente se viene giudicata “buona”. 49 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 3.5 – TEST Nomi: Data: È il momento di testare la suola. Seguite le prossime linee guida 1 – 4 e completate le tabelle con i risultati Cosa vi serve? La suola Ghiaccio sintetico Un termometro digitale Un righello Un cronometro 2 elastici di gomma Al lavoro! 1. Scrivete quali materiali isolanti contiene la vostra suola: 1. ……………………………………………………… 2. ……….……………………………………………… 2. Misurate lo spessore della suola. ……….…… cm 3. Camminate per 10 m indossando la scarpa con la suola L’aria è rimasta all’interno della suole? Si ___ No ___ 4. Toccate e misurate il calo di temperatura 1. Mettete la suola sopra il ghiaccio sintetico. 2. Usate gli elastici di gomma per mantenerla ferma. 3. Poggiate un piede nudo sulla suola per 1 minuto. E' freddo? __________ 4. Coprite la suola con uno straccio per 5 minuti. 5. Misurate la temperatura ambiente (temperatura iniziale) ________________ 6. Fate un buco nello straccio, infilate il termometro e misurate la temperatura del materiale nello stesso punto per 5 minuti: ______________ Calcolate la differenza di temperature dall’inizio alla fine dell’esperimento. _______________ 4. Confrontate i vostri risultati con quelli degli altri studenti. La capacità isolante della vostra suola è: molto buona buona non molto buona 50 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda didattica 3.6 - MIGLIORA Nomi: Data: La fase di miglioramento è molto importante nel processo di progettazione ingegneristico: dà la possibilità di riflettere sul proprio lavoro e di migliorarlo ulteriormente. Discutete su queste domande in gruppi e trascrivete le risposte. 1. Che tipo di materiali avete scelto per la suola? ……….………………………………………………………………………………………………………………… 2. Perché avete scelto questi materiali? ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… 3. Abbiamo parlato dei 5 criteri per una buon isolamento termico. La vostra suola ne soddisfa qualcuno? ……….………………………………………………………………………………………………………………… 4. La vostra suola rispetta i requisiti? Cosa hanno dimostrato i test? ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… 5. How could you improve the sole? Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. ……….………………………………………………………………………………………………………………… ……….………………………………………………………………………………………………………………… 51 Scheda didattica 3.7 – UN SECONDO TEST Data: Nomi: Dopo aver migliorato la vostra suola, sarà interessante vedere se la capacità isolante è cambiata. Ripetete il test. Cosa vi serve? La vostra suola Ghiaccio sintetico Un termometro digitale Un cronometro 2 elastici di gomma Al lavoro! 1. Misurate il calo di temperatura 1. Mettete la suola sul ghiaccio sintetico. 2. Usate gli elastici di gomma per tenerla ben ferma. 3. Coprite la suola con uno straccio per 5 minuti. 4. Misurate la temperatura ambiente (temperatura iniziale) ________________ 5. Infilate il termometro attraverso il foro praticato nello straccio, toccando la parte superiore della suola. Misurate la temperatura per 5 minuti: ______________ 6. Calcolate la differenza di temperature dall’inizio alla fine dell’esperimento. _______________ 2. La capacità isolante della vostra suola è: molto buona buona non molto buona 52 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Scheda Didattica 4.1 – Come abbiamo fatto? Nomi: Date: È il momento di pensare a come avete lavorato e che risultato avete ottenuto. Discutete sulle seguenti domande e trascrivete le risposte: 1. È stata una bella esperienza? Perché? 2. Il processo di progettazione ingegneristico ha 5 fasi: quali sono? 3. Quale fase vi è piaciuta di più? 4. Cosa ha funzionato bene durante il processo? 5. Cosa non ha funzionato tanto bene? 6. Qual è stata la migliore esperienza di apprendimento? 7. Avete acquisito nuove abilità? 8. Qual è stata la sfida più difficile da superare? 53 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Note scientifiche per gli insegnanti riguardo l’isolamento termico Concetti scientifici chiave della Lezione 2 il calore si trasmette dall’oggetto caldo a quello freddo; materiali diversi hanno diverse proprietà termiche e trasmettono il calore a velocità diverse; un materiale isolante rallenta la trasmissione di calore; un conduttore accelera la trasmissione di calore; la velocità della trasmissione di calore dipende dalla differenza di temperatura tra due oggetti/materiali; maggiore è lo spessore del materiale isolante, maggiore sarà la sua capacità isolante; la temperature è la misura di quanto un oggetto è caldo o freddo. Cos’è il calore? Per capire cosa sia il calore (o energia termica), dobbiamo riflettere su cosa costituisce la materia. La materia è composta da atomi e molecole (gruppi di atomi). L’energia fa sì che gli atomi e le molecole siano in movimento costante (vibrano e, data una quantità di energia sufficiente, si muovono e si scontrano l’uno contro l’altro). L’energia è presente nel moto delle molecole (energia cinetica). Anche quando la temperatura arriva a -240°C, la materia ha ancora una piccola quantità di energia termica. Alla temperatura teorica dello zero assoluto (273°C) tutto il moto cessa. Il calore si riferisce all’energia del moto di atomi e molecole. Termodinamica L’energia può assumere diverse forme (ad esempio, energia meccanica, energia luminosa, energia chimica, energia sonora), e molti tipi di energia possono essere trasformati in energia termica. Un esempio, è quando ci sfreghiamo le mani l’una contro l’altra per tenerle calde. Quando si aggiunge energia a un sistema, il calore aumenta e quando invece viene sottratta, il sistema si raffredda. La termodinamica è una branca della fisica che si occupa delle relazioni tra il calore e le altre forme di energia. La termodinamica è il fondamento delle scienze tecniche e quindi è stata alla base di molte importantissime scoperte scientifiche. Durante la Rivoluzione Industriale nell’Ottocento è stato scoperto che le macchine non consumano l’energia, ma la convertono in altre forme (ad esempio il motore a vapore converte l’energia chimica del carbone in energia cinetica - moto - che permette il funzionamento delle macchine). È stato anche scoperto che, a prescindere da quanto le macchine siano state costruite bene, dalla frizione delle parti meccaniche si genera calore, che si trasmette alle parti circostanti. Il sogno di una macchina in moto perpetuo è quindi un’utopia che è stata abbandonata. Lo stesso vale per tutti i sistemi naturali, dove l’energia alla fine si trasforma in calore. Gli esseri viventi possono sopravvivere solo a certi limiti di temperatura, perciò la natura ci offre vari esempi di conservazione della temperatura in climi molto freddi, e dispersione del calore in climi molto caldi. Alcuni esempi di isolamento termico si trovano alla fine di questa sezione. Il principio più importante della termodinamica può essere riassunto così: • L’energia può essere convertita da una forma a un’altra ma non può essere creata o distrutta. In un sistema chiuso la quantità di energia è costante. O in parole ancora più semplici: "Non puoi togliere più di quello che hai messo". • Il calore è una forma di energia molto speciale. Tutte le altre forme di energia possono essere convertite in calore ma non viceversa. Non è possibile riconvertire completamente il calore nella 54 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. forma di energia che lo ha generato. In altre parole il calore è una forma di energia di qualità più bassa. Un sinonimo per questo concetto è la parola di origine greca "entropia" che descrive l’impossibilità di usare completamente l’energia. Caldo, freddo e temperatura Caldo e freddo sono espressioni che indicano differenza di temperature. In caso si verifichi una differenza di temperatura, il calore viene trasmesso finché si arriva ad un equilibrio tra le due temperature iniziali. Quando si scalda qualcosa, il calore si trasmette verso l’oggetto più freddo, e viceversa invece se si raffredda qualcosa. La temperatura è la misura dell’energia cinetica media (moto) di atomi e molecole espressa in termini di unità o gradi su una scala standard (di solito la scala Celsius o Fahrenheit). I comuni termometri liquidi sono fatti di un tubicino di vetro riempito con alcol liquido (in passato era pieno di mercurio ma ora è più raro per via di possibili danni alla salute). I termometri liquidi funzionano basandosi sul principio dell’espansione termica. Quando il liquido si scalda, le molecole si muovono maggiormente e il liquido si espande salendo lungo il tubicino di vetro. Quando il liquido si raffredda il moto diminuisce e il liquido si contrae (quindi scende lungo il tubo). Il tubicino di vetro è calibrato e quindi la variazione di temperatura può essere quantificata. Conduzione La conduzione definisce la capacità di un materiale di condurre l’energia termica. Alcuni materiali, per la maggior parte metalli, sono buoni conduttori di calore. Quando si verifica una differenza di temperatura tra due oggetti (o materiali) inizia un trasferimento di calore dal materiale caldo a quello freddo. Tale processo continua fino a che non vi è più alcuna differenza di temperatura (compensazione). Isolanti termici Un materiale isolante rallenta la trasmissione di calore tra due materiali. Questo permette al materiale di mantenere il caldo e il freddo, impedendo al calore di entrate o uscire. Il legno e la plastica sono cattivi conduttori di calore, e sono quindi isolanti termici. Un materiale isolante possiede diversi parametri che ne determinano la capacità isolante: Conducibilità termica: la facilità con la quale il calore si sposta all’interno del materiale e si trasferisce a un altro materiale. Capacità termica: la quantità di energia necessaria per far aumentare di un grado la temperatura di un materiale. Anche lo spessore di un materiale ne determina la capacità isolante: più spesso sarà il materiale più lentamente si trasferirà il calore. Anche la forma dell’oggetto gioca un ruolo importante, infatti il calore si disperde più facilmente in una superficie più ampia, mentre si mantiene più facilmente in una superficie ridotta. Buoni isolanti Un buon isolante termico è tipicamente un materiale che contiene una grande quantità di aria e che impedisce che il calore si trasferisca attraverso di esso. L’aria statica al suo interno è un buon isolante termico perché le sue molecole sono molto distanti l’una dall’altra e l’energia termica non può trasferirsi facilmente. Maggiore la quantità d’aria, migliore sarà l’isolamento termico. I buoni isolanti sono composti dal 94 al 99% di aria. Nei metalli invece, dove gli atomi sono disposti molto vicini l’uno all’altro come in una griglia, il calore viene trasferito molto facilmente, per questo i metalli sono cattivi isolanti termici e buoni conduttori di calore. 55 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. La differenza tra temperatura percepita e temperatura misurata A volte le nostre percezioni di temperatura risultano non accurate se confrontate con la temperatura misurata con un termometro. Questo è l’oggetto della lezione 2.5: quando gli oggetti sono a temperatura ambiente, alcuni vengono percepiti più freddi (ad esempio un cucchiaino di metallo), altri invece più caldi (ad esempio un maglione di lana). Per capire come mai si verifica questo, dobbiamo riflettere sulla temperatura ambiente in relazione alle nostre mani e sulle proprietà isolanti degli oggetti che stiamo toccando. Se la temperatura ambiente è più bassa di quella delle nostre mani, i materiali che trasmettono bene il calore dalle nostre mani sembreranno più freddi (i metalli sono buoni conduttori e cattivi isolanti termici). Invece i materiali che trasmettono più lentamente il calore sembreranno più caldi (il maglione di lana è un buon isolante termico e un cattivo conduttore). La scarpa La scarpa si mantiene calda perché l’energia chimica si trasforma in calore. Le cellule del corpo bruciano il glucosio proveniente dal cibo che mangiamo e l’ossigeno che respiriamo in un processo chiamato respirazione cellulare. Questo processo fa sì che il nostro corpo mantenga una temperatura stabile di più o meno 37°C. Per mantenere calda la scarpa è necessaria energia, altrimenti il piede finirà per avere la stessa temperatura del ghiaccio presente sotto la suola. La nostra sfida è quella di rallentare il più possibile il flusso di calore attraverso la suola usando i concetti che abbiamo imparato sull’isolamento. 56 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Alcune idee degli studenti in merito alla scienza dell’isolamento termico Le convinzioni che i bambini hanno sul mondo della natura derivano dalle loro esperienze quotidiane, che possono non rappresentare il punto di vista riconosciuto dalla scienza, ma che provengono da ragionamenti di buon senso basati sull'osservazione e sull'interazione. Offrire ai bambini l’opportunità di mettere in discussione il loro modo di pensare proponendo loro un'attività pratica, modificherà in maniera più efficace le loro convinzioni piuttosto che impartendo una serie di nozioni teoriche, ciò non di meno costituisce un importante e arduo compito pedagogico. È molto impegnativo per gli studenti di tutti i livelli e di tutte le età accettare idee nuove riguardo un particolare fenomeno, specialmente quando queste sembrano contraddire ragionamenti di buon senso. Nonostante la ricerca ci abbia fornito un’idea più chiara di ciò che probabilmente pensano i bambini in materia di alcuni settori scientifici, resta il fatto che spesso hanno difficoltà ad articolare il loro pensiero; per questo bisogna essere molto cauti a formulare delle ipotesi sul loro modo di ragionare. Proprio per questo è fondamentale offrire ai bambini l'opportunità di mettere in discussione il loro modo di pensare attraverso l’attività pratica. Le ricerche dimostrano che il calore, la temperatura e l’energia sono concetti difficili per gli studenti (1). Tra gli errori più comuni c’è l’idea che alcuni oggetti (come le coperte) producano calore. I bambini potrebbero pensarla così perché, nella loro esperienza, dopo che ci si copre con una coperta o ci si infila un maglione si sente più caldo. Potrebbero anche pensare che alcune sostanze (ad esempio farina e aria) non possono scaldarsi, o che la temperatura dipenda dalla dimensione di un oggetto. Un altro errore comune riguarda le parole "caldo" e "freddo". Gli studenti spesso pensano che il calore e il freddo siano due cose diverse, e che siano delle sostanze piuttosto che una riflessione soggettiva della temperatura. A volte possono anche credere che sia il freddo che si trasmette da un oggetto all’altro, e la loro esperienza con i frigoriferi sembra confermare questa convinzione errata. Come in molte aree delle scienze, esiste la possibilità che il linguaggio usato nella vita di tutti i giorni sia in conflitto con il linguaggio scientifico corretto. Altre informazioni in merito alle idee degli studenti Fonte: http://beyondpenguins.ehe.osu.edu/issue/keeping-warm/common-misconceptions-about-heat-and-insulation La comprensione del concetto di calore (energia termica) dipende dalla comprensione del moto di atomi e molecole. Concetti così astratti potrebbero andare oltre le capacità di comprensione di molti studenti che affrontano la presente unità. Gli insegnanti dovranno usare il proprio giudizio professionale per decidere cosa spiegare e fin dove arrivare nella spiegazione del calore come conseguenza del moto di atomi e molecole. Ai fini dell’unità è importante che gli studenti capiscano la direzione del trasferimento di calore (dal caldo al freddo), e che la conseguenza del trasferimento di calore è che il materiale/l’oggetto caldo si raffredda e il materiale/l’oggetto freddo si riscalda finché entrambi non raggiungono la stessa temperatura. A questo punto l’insegnante deve semplicemente dire ai suoi studenti che il calore viaggia dal caldo al freddo, dal momento che non c’è alcun modo per spiegarlo in maniera più semplice. È importante però assicurarsi continuamente che questa nozione sia ripetuta di continuo e compresa fino in fondo. Gli insegnanti dovrebbero evitare di parlare del "freddo" come se fosse un’entità (cosa che invece capita nel linguaggio di tutti i giorni). Dovrebbero incoraggiare gli studenti a pensare in termini di trasferimento di calore. Nella lezione 2 gli studenti svilupperanno delle conoscenze sulle diverse proprietà termiche dei materiali e impareranno che gli isolanti termici rallentano il trasferimento di calore, mentre i conduttori lo accelerano. Acquisiranno anche delle conoscenze attraverso l’esperienza pratica di come la differenza di temperatura tra oggetti / materiali e lo spessore del materiale isolante influisca sulla velocità di trasmissione del calore. La lezione 2 aiuterà inoltre gli studenti a capire che la temperature è una misura di quanto un oggetto sia caldo o freddo. Quando gli studenti misurano la variazione della temperatura di diversi materiali/oggetti, gli insegnanti possono cogliere questa opportunità per affrontare una convinzione errata molto comune, ovvero 57 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. che la temperatura sia una proprietà dell’oggetto. Sempre nella stessa lezione si richiama l’attenzione degli studenti sul fatto che i nostri sensi possono essere fuorvianti nella misurazione della temperatura di un oggetto (i metalli sembrano freddi), e che c’è la necessità di un modo accurato per la misurazione della temperatura. Riferimenti (1) Driver, R., Squires, A., Rushworth, P. & Wood-Robinson, V. (1994) Making sense of secondary science. Reserach into children’s ideas. London: Routledge. 58 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Informazioni per gli insegnanti Isolamento termico nel mondo naturale Questa sezione è dedicata agli insegnanti, ma le storie possono essere adattate anche per gli studenti. Come mantengono il calore gli orsi polari La pelliccia degli orsi polari li protegge molto bene dal freddo; il segreto è che la pelliccia intrappola l’aria e l’aria costituisce un ottimo isolante termico. La pelliccia è fatta da due strati: uno stato inferiore di peli più corti che intrappolano l’aria tra di loro, e uno strato più esterno composto da peli più lunghi dalla forma tubolare. Questi peli più lunghi assicureranno che l’aria non si disperda dallo strato inferiore. Dal momento che i peli sono cavi, sono pieni di aria, che aiuta ulteriormente a mantenere il calore. La pelliccia degli orsi polari è così efficiente che gli orsi mantengono costante la loro temperatura anche quando quella esterna raggiunge i 30°C. Quando la pelliccia si bagna perde un po’ le sue capacità isolanti, ed è per questo che gli orsi si scuotono subito l’acqua di dosso non appena escono dall’acqua. Gli Eschimesi hanno copiato gli orsi polari nella realizzazione dei loro abiti: usano la pelle dell’orso per i vestiti che non devono essere bagnati spesso, mentre usano pelle di foca per tanti altri dei loro abiti. Molti ricercatori che hanno fotografato gli orsi polari con macchine fotografiche a infrarossi, che rilevano il calore emesso da essere viventi e oggetti, hanno verificato come in queste immagini gli orsi siano "invisibili", perché la loro pelliccia li isola talmente bene che praticamente non disperdono calore. Il bue muschiato si mantiene al caldo quando fuori ci sono -40° C Il bue muschiato è famoso per essere l’animale con la pelliccia più calda di tutto il regno animale. La sua pelliccia è composta da due strati: quello più esterno è fatto di peli lunghi e spessi, quello più interno è fatto di lana isolante. La lana del bue muschiato è otto volte più calda di quella delle pecore. I peli più lunghi e spessi si trovano sulla schiena, ed è per questo che quando soffia il vento polare ghiacciato, il bue si mette con la parte posteriore del corpo contro vento. Il gufo delle nevi ha piume sulle zampe e sulla faccia Il gufo delle nevi è uno dei pochi uccelli in grado di vivere nelle più fredde aree polari. Il suo piumaggio lo isola in maniera molto efficiente dal freddo, e anche le zampe e la faccia sono protette da lunghe piume. Le foche hanno uno spesso strato di grasso Le foche trascorr0no la maggior parte del tempo in acqua, dove la pelliccia non riuscirebbe a isolare bene. Perciò, la pelle di foca è impermeabile e rivestita di uno spesso strato di grasso, che isola contro il freddo. Il grasso di foca è chiamato anche "blubber". Le pinne non sono rivestite da questo blubber, ma si mantengono comunque calde per il principio dello "scambio di calore in controcorrente". Secondo questo principio il sangue freddo che scorre nelle vene delle pinne viene scaldato dal sangue caldo presente nel resto del corpo. Lo stesso principio viene usato negli edifici, dove l’acqua calda del sistema di riscaldamento del quartiere viene usata per scaldare quella fredda che scorre nei tubi dell’edificio, posizionando i tubi con acqua calda vicino a quelli dove scorre l’acqua fredda, permettendo così il trasferimento di calore. Il piumino e le piume tengono le oche calde e asciutte Avrete sicuramente dormito in un piumino d’oca, e avrete visto come riesce a trattenere bene il calore. Le piume di oca fanno sì che il calore venga trattenuto in maniera ottimale e mantengono l’animale asciutto. Le oche sono ricoperte da due strati: piumino e rivestimento. Lo strato di piumino è molto isolante perché intrappola l’aria tra le piume e sappiamo che l’aria è un buon isolante termico. Il piumino però non è resistente all’acqua o al vento, ed è per questo che le oche sono ricoperte da uno strato di piume di rivestimento. Queste piume sono impermeabili, resistono al vento e intrappolano l’aria calda all’interno dello strato di piumino. Le 59 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. piume sono resistenti e piene d’aria, e per questo motivo il piumaggio è molto leggero e voluminoso allo stesso tempo. Quando è molto freddo, gli uccelli possono gonfiare il piumaggio, per intrappolare più aria tra una piuma e l’altra ed essere ancora più isolati dal freddo; durante l’inverno gli uccelli hanno un numero maggiore di piume per tenersi ancora più al caldo, ed è per questo che i piumini in commercio migliori sono quelli imbottiti con piume d’oca. I vestiti degli Eschimesi Gli Inuit – o Eschimesi – vivono vicino al Circolo Polare, in climi molto freddi. I loro abiti tradizionali sono fatti di almeno due strati di pelliccia e uno strato di aria isolante tra i due strati di pelliccia. Invenzioni in materia di isolanti termici In questa unità gli studenti testano e migliorano le loro creazioni: è così che funziona anche nel mondo reale, dove l’inventore però non è sempre necessariamente anche la stessa persona che trasforma l’idea in oggetto da mettere in commercio. Spesso sono altri che, con occhio più attento o più rapido nel cogliere il potenziale dell’intuizione, possono decedere di “rubargliela”. Lana minerale – la lana fatta dalla roccia La lana minerale viene usata per isolare i muri. L’idea viene dalle Hawaii, un gruppo di isole di origine vulcanica, dove ci sono ancora molti vulcani attivi. Quando i vulcani eruttano lava, una parte della lava forma dei filamenti che si depositano nelle spiagge formando quindi una specie di lana rocciosa. In passato, i nativi pensavano che accadesse perché la loro dea Pele fosse talmente arrabbiata che si strappava i capelli. Questo ha ispirato la produzione di lana minerale, che oggi viene usata in tutto il mondo per l’isolamento degli edifici, dal momento che è un materiale forte e resistente e che riesce ad intrappolare aria e isolare contro il freddo. Il thermos è un’invenzione antica Alcune invenzioni nascono come soluzioni a problemi definiti. Successivamente, lo stesso principio, può dimostrarsi utile in un altro contesto. Questo è il caso del thermos. Lo scienziato James Dewar ha inventato il thermos nel 1892. Stava lavorando con gas liquidi quando notò che tali gas si conservavano bene in una specie di bottiglia doppia, fatta da una bottiglia più grande che ne conteneva una di dimensioni minori al suo interno, con una zona vuota tra le due. Si rese quindi conto che questo vuoto era molto efficace per mantenere costante la temperatura della bottiglia interna; nonostante al giorno d’oggi sappiamo che si tratta di un’ottima idea, passarono molti anni prima che l’idea di James Dewar uscisse da quel laboratorio, e non fu lui che ci guadagnò dalla sua invenzione. Furono infatti due soffiatori di vetro tedeschi che usarono questa scoperta e la trasformarono in un prodotto da mettere in commercio: il termos. Per lungo tempo i thermos erano fatti di vetro e quindi si rompevano facilmente; negli anni Ottanta il thermos venne migliorato realizzando le bottiglie in acciaio, rendendolo quindi molto più resistente. Le fibre sintetiche si ispirano alla pelliccia degli orsi polari In passato gli abiti invernali erano spesso realizzati con la pelliccia o la pelle di animali. Oggi i materiali sintetici sono molto usati e le soluzioni che si trovano nel mondo naturale vengono copiate nella progettazione di nuovi materiali e tecnologie. Ad esempio la pelliccia degli orsi polari ha ispirato lo sviluppo delle fibre in poliestere cave, portando alla realizzazione di un materiale caldo e leggero. Informazioni sulla Groenlandia La Groenlandia è l’isola più grande del mondo con una superficie totale di 2.166.000 km² (circa 7 volte l’Italia). Ha una popolazione di 56.000 persone ed era una colonia danese fino al 1953, mentre oggi ha una forma di governo autonoma. La Groenlandia si trova nella zona climatica polare. Durante l’inverno le temperature raggiungono spesso i 50°C, e in estate raramente si superano i 10-15°C. Quasi l’80% dell’isola è coperto di ghiaccio tutto l’anno. 60 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Durante i mesi estivi i ghiacci lungo le coste della Groenlandia, dove vivono i suoi abitanti, si sciolgono. Fin dall’antichità il mezzo di trasporto naturale è stato la slitta trainata dai cani della Groenlandia, che si sono adattati completamente ai climi molto freddi e vivono all’aperto tutto l’anno. Il Circolo Polare Artico attraversa la Groenlandia, ed è il confine tra la zona in cui è visibile il sole di mezzanotte e quella in cui non lo è. A metà estate nel Circolo Polare Artico si manifesta il fenomeno del sole di mezzanotte che dura 24 ore, e più si va a nord più si allunga il periodo dell’anno in cui c’è la luce del sole tutto il giorno. A Ilulissat, cittadina che si trova un po’ più a nord del Circolo Polare Artico, il sole di mezzanotte dura dal 19 maggio al 22 luglio. A nord del Circolo il sole non tramonta mai e quindi c’è luce sia di giorno che di notte. D’inverno accade il contrario, il sole non sale mai sopra la linea dell’orizzonte perciò è buio sia di giorno che di notte. Nonostante d’estate ci sia sempre il sole, la temperatura rimane bassa perché il sole, rimanendo basso all’orizzonte, non scalda a sufficienza e quindi l’escursione termica tra il giorno e la notte è minima. Più ci si avvicina all’Equatore, più alto è il sole nel cielo e più alta è la temperatura. L’isola più grande del mondo ha un numero enorme di ricchezze faunistiche che si sono adattate ai climi artici sia nei mari che sulle terre emerse L’orso polare è il predatore più grande e il più diffuso in tutta la Groenlandia, ma ci sono anche altri animali tipici di questi luoghi come il bue muschiato, il narvalo e il tricheco. Assieme alle renne, i buoi muschiati sono gli animali di terra che possono essere avvistati più facilmente dai viaggiatori. Vi sono tanti altri animali presenti su quest’isola: lupi, volpi polari, lepri artiche e altri piccoli animali terrestri che però vivono molto lontano dalle aree civilizzate. La Groenlandia è abitata da circa 60 specie di uccelli, tra i quali l’aquila di mare. I mari attorno alla Groenlandia sono abitati dalle balene, che sono visibili soprattutto durante l’estate. Non è raro avvistare balenottere, megattere e balenottere minori, mentre un po’ più rare sono le balene blu, le balene della Groenlandia e i capodogli. 61 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale. Partner Bloomfield Science Museum Jerusalem Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" Science Center NEMO Teknikens hus Techmania Science Center Experimentarium The Eugenides foundation Condervatoire National des Art et Métiers - musée des arts et métiers Science Oxford The Deutsches Museum Bonn Museum of Science di Boston Netiv Zvulun – School Istituto Comprensivo Copernico Daltonschool Neptunus Gränsskolan School The 21st Elementary School Maglegårdsskolen The Moraitis school EE. PU. CHAPTAL Pegasus Primary School KGS Donatusschule MAGLEGÅRDSSKOLEN Gentofte Kommunes skolevæsen ECSITE – European Network of Science Centres and Museums ICASE – International Council of Associations for Science Education ARTTIC Manchester Metropolitan University University of the West of England Ci sono 10 Unità disponibili nelle seguenti lingue: Le Unità sono disponibili alla pagina www.engineer-project.eu fino al 2015 e su: www.scientix.eu 62 Il presente documento è stato prodotto in conformità al contratto CE n. 288989 Documento distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.