IN QUESTO NUMERO - Collegio Provinciale Geometri e Geometri

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IN QUESTO NUMERO - Collegio Provinciale Geometri e Geometri
E
F
geocentro
fondazione Geometri Italiani
ANNO Vii / luglio - settembre 2015
GEOCENTR
online
Rivista dei Geometri e dei Geometri Laureati
5
IN QUESTO NUMERO/
Governance della categoria
Sostenibilità
Expo 2015
Tessera Europea
Accesso al credito
Risparmio energetico
Appalti pubblici
2015/
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geocentro
ONLINE
E
sommario
5 EDITORIALE
La forza dell’utopia (e i geometri all’EXPO)
F
GEOCENTR
online
rivista dei Geometri e Geometri Laureati
11 INTERVENTI
Ripresa sì,
ripresa no...
7 INTERVENTI
Nuovi strumenti
al servizio della
Governance
F. Amadasi
M. Savoncelli
15 geometri
In expo
Concorso Expo 2015:
i progetti premiati
25 OPPORTUNITÀ
NOVITà
17 GEOWEB
Agevolazioni per
l’accesso al credito
degli iscritti
32
ASSOCIAZIONI
27 INTERVISTA A...
36 DENTRO IL COLLEGIO
Guido Turchetti
29 INTERVENTI
5
opportunità
21 La tessera
europea
Nuovi criteri
di ripartizione
delle spese di
climatizzazione
invernale e acqua
calda sanitaria
AgiCat
Collegio di Genova
38 PROGETTI
Appartamenti accessibili
nei locali del CPO di Ostia
42 NORME & LEGGI
Legge delega in materia di
contratti ed appalti pubblici
Settembre
2015
GEOCENTRO ONLINE
Rivista dei Geometri e dei Geometri Laureati
Editore: Fondazione Geometri Italiani
Direttore Editoriale: Maurizio Savoncelli
Direttore Responsabile: Antonella Tempera
Comitato Di Redazione: Cristiano Cremoli, Marco Nardini, Cesare Galbiati, Diego Buono
Grafica e impaginazione: Arianna Berti, Agicom Srl
Illustrazioni: freepick.com, Shutterstock
Concessionaria di Pubblicità: Agicom Srl
Registrazione al Tribunale di Roma N. 196 del 23/07/2014
La rivista è pubblicata sfogliabile online sui siti ‘geometrinrete’ e può essere scaricata integralmente
in formato PDF.
È vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli, fotografie e disegni senza la preventiva autorizzazione.
editoriale
Antonella Tempera
Direttore Responsabile
[email protected]
utopia
(E I GEOMETRI AD EXPO)
la forza dell’
Nell’immaginario e nei comportamenti dell’uomo occidentale l’idea delle, sempre attesissime, vacanze estive mi sembra avere qualcosa in comune con l’idea filosofica
dell’utopia.
Se infatti ‘utopia’ indica letteralmente un ‘non luogo’ in cui regnino condizioni ambientali e sociali perfette e da sogno, non c’è qualcosa di utopico nella nostra ricerca estiva
di mari incontaminati, sublimi montagne, oppure città d’arte dove regni il Bello e tutto
funzioni alla perfezione?
Certamente questo aspetto della vacanza si è fatto sempre più rilevante da quando il
boom economico ha profondamente mutato il volto delle città in cui abitiamo, rendendole più dinamiche e ricche di opportunità, certo, ma anche più frenetiche e, ahimè,
inquinate.
Le cose cambiano, però, e negli ultimi anni — mentre non è diminuita la nostra voglia
di utopia — una nuova coscienza ambientale si è fatta largo a livello globale, iniziando
a modificare la realtà del nostro vivere quotidiano. Il desiderio di città più verdi, la richiesta di un cibo sano e giusto, la preoccupazione per l’aria che respiriamo e per le conseguenze dell’inquinamento sul clima; insomma tutta l’importanza del fattore TERRA
nelle nostre vite - dei suoi diritti e dei nostri doveri al fine di una convivenza pacifica e
fruttuosa - ha lasciato il piano delle questioni ‘teoriche’ per diventare qualcosa di reale
e urgente. Da qualche mese, un evento di portata storica sta mettendo in scena davanti agli occhi di tutto il mondo questo grande cambiamento: alludo, naturalmente,
a “EXPO 2015. Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, che si avvia alle sue battute finali
dopo un successo e una risonanza forse al di là delle più rosee previsioni.
Bene, fra le tante cose per cui l’Esposizione milanese ha fatto da cassa di risonanza
mondiale, una riguarda la nostra categoria: la nostra forte partecipazione alla manifestazione — testimoniata soprattutto attraverso l’iniziativa denominata ‘GeometrInExpo’ — è stato un fattore essenziale per promuovere il nostro ruolo di attori dello
sviluppo e della qualità della vita nel nostro Paese. Sostenibilità, qualità della vita, riqualificazione urbana e rurale, biodiversità e sicurezza alimentare: sono
queste alcune delle parole-chiave della partita decisiva che si giocherà
nei prossimi anni e in questa partita ai “professionisti della Terra” spetta di
diritto e di dovere un ruolo fondamentale.
Certo, i passi da realizzare in questa direzione sono tanti: ci aspettano
ancora discussioni complesse su molti tavoli, confronti, incontri e sicuramente scontri. Ma è una strada delle grandi sfide e opportunità della futura
realtà: da affrontare con le energie rigenerate dal periodo di vacanza.
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interventi
Maurizio Savoncelli
Presidente del Consiglio Nazionale Geometri
e Geometri Laureati (CNGeGL)
Con le opportune modifiche,
il DPR n. 169 del 2005
“Regolamento per il riordino
del sistema elettorale e della
composizione degli organi di
ordini professionali” potrebbe
essere esteso anche alla
categoria dei geometri e
geometri laureati.
Nuovi
strumenti
al servizio
della governance
geocentronline
interventi
Riformare la governance della
Categoria: l’impegno assunto dal
Consiglio Nazionale con gli elettori prima e con ciascun iscritto poi,
prosegue lungo il binario della fattibilità. Al termine di un periodo
di analisi di scenario e valutazione tecnico-normativa, il gruppo
di lavoro appositamente costituito presso la Rete delle Professioni
Tecniche ha individuato nel DPR
n. 169 del 2005 “Regolamento
per il riordino del sistema elettorale e della composizione degli
organi di ordini professionali” lo
strumento legislativo a cui guardare per dotarsi di procedure per
il governo istituzionale ispirate a
logiche nuove, moderne, profondamente diverse da quelle adottate nel passato e divenute ormai
obsolete.
di quella di attualizzare un sistema
che, pur avendo ben funzionato in
passato, oggi non appare altrettanto efficace nell’affrontare i bisogni
derivanti da mutamenti organizzativi
e territoriali, tantomeno nel garantire
la sostenibilità, il rispetto delle regole
e la trasparenza.
Per meglio operare in questa
direzione, il Consiglio Nazionale –
d’intesa e in collaborazione con gli
altri Ordini aderenti alla RPT – ha
pianificato un’attività di analisi, studio e valutazione di strumenti legislativi che, grazie alle caratteristiche
di efficacia, modernità e trasparenza, ben si prestano ad essere considerati delle best practices. Tra questi, il DPR n. 169 del 2005 (già utilizzato da molteplici categorie tra le
quali alcune appartenenti alla RPT
quali dottori agronomi e forestali, arLa necessità di attualizzare
chitetti, pianificatori, paesaggisti e
La volontà riformatrice trae le- conservatori, geologi, ingegneri) è
gittimazione da una serie di consi- stato giudicato il più adatto ad asderazioni: i regolamenti che attensolvere all’esigenza di ammodergono la governance della Categoria
nare il nostro Consiglio Nazionale
(quindi il modo di governo, la cone i Collegi. Potrebbe quindi essere
duzione, la direzione) sono datati e
inattuali; ciò determina l’insorgere di esteso – con le opportune modifiuna serie di criticità che investono che - alla categoria dei geometri e
funzioni e momenti topici della vi- geometri laureati e, contestualmenta ordinistica, come ad esempio la te, a periti agrari e periti agrari laurecomposizione degli organi e le pro- ati, periti industriali e periti industriali
cedure elettorali. L’esigenza è quin- laureati, tecnologi alimentari.
geocentronline
Nuovi strumenti al servizio della governance
T
re, a nostro avviso, i punti di forza della scelta di uno strumento già in
essere: il valore aggiunto di una metodologia ampiamente collaudata; la
possibilità di aver già reso evidenti le criticità insite, che potranno quindi essere
corrette e superate in fase di pre-adozione; la capacità di assolvere alle esigenze
di razionalizzazione, semplificazione e trasparenza.
Una nuova organizzazione
territoriale
con il Ministero della Giustizia finalizzato a definire metodologie e proRiformare la governance nell’ot- cedure utili a consentire una rivisitatica dell’ammodernamento significa zione della gestione territoriale delallinearla alle attuali esigenze di ge- le professioni secondo due principistione della Categoria che, oltre al guida: l’incremento dell’efficienza,
dogma della trasparenza, intende dell’economicità e la riduzione dei
procedere ad una riorganizzazione costi di organizzazione e gestione
territoriale dei propri organi secon- dell’Ordine e Collegi territoriali; la tudo criteri e modalità che anticipino tela dell’idoneità professionale degli
quanto previsto per il prossimo futu- iscritti, anche per garantire gli intero dalla legge Delrio n. 56 del 2014 ressi individuali e collettivi sui quali
“Disposizioni sulle città metropolita- l’esercizio della professione incide.
ne, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. Come noto, la legge prevede la riorganizzazione degli Ripresa d’autunno
enti amministrativi territoriali: un proContestualmente alla ripresa
cesso che inevitabilmente avrà un dell’attività parlamentare e goverimpatto notevole sugli enti organiz- nativa, i lavori procedono nella dizati su base provinciale, come gran rezione già tracciata: razionalizzaparte di Ordini e Collegi. La riorga- zione, semplificazione e uniformanizzazione territoriale di questi ulti- zione della governance delle profesmi può quindi delinearsi come una sioni regolamentate; efficientamenstraordinaria occasione di riconfiguto dell’organizzazione territoriale di
rare la geografia amministrativa non
Ordini e Collegi professionali ai fini
più secondo criteri convenzionali,
della riduzione dei costi di gestioma in base alla capillarità della prene. L’auspicio è che la novità d’ausenza sul territorio dei professionisti.
tunno possa essere un assetto proUn passo importante in questa fessionale più efficiente ed efficace,
direzione – compiuto in sinergia con a vantaggio delle professioni, della
la RPT – è stato il confronto avviato collettività e del Paese.
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interventi
Fausto Amadasi
Presidente della Cassa Italiana di Previdenza ed
Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG)
Ripresa sì
ripresa no...
Questo è il ritornello che ci sentiamo ripetere ogni
giorno quando accendiamo la TV o leggiamo
un giornale, ma come possiamo accorgerci se
sta arrivando, vederla, toccarla e finalmente
contarci? Per chi lavora in settori diversi dalla
libera professione esistono sensori ben evidenti
e di immediata percezione come gli ordinativi, la
vendita, l’incasso, lo stipendio, gli straordinari …
Ma un libero professionista come può misurare
la ripresa del mercato? E soprattutto: quali sono
i segnali che ci confermano che si sta andando
verso tempi migliori?
geocentronline
interventi
Tutti i vari “guru” dell’economia
da sempre ci raccontano che crisi significa opportunità, che dopo
l’alluvione i raccolti saranno più
abbondanti, che dopo sette anni
di carestia (contiamoli, dal 2009 al
2015 sono proprio sette!) ci saranno sette anni di abbondanza. Ma
se è così — come sembrerebbe da
molti segnali — possiamo davvero
stappare lo champagne?
santemente la crisi) stia andando
rapidamente verso un periodo di ripresa tumultuosa. Ma per i professionisti e per la nostra categoria, in
particolare, questo significherà solo
più lavoro o, come dobbiamo augurarci, anche un cambiamento vero?
Questi ultimi anni sono stati
davvero duri, ed hanno messo seriamente alla frusta tutti noi: hanno
travolto tutte le nostre difese e sicuForse è meglio di no. Non per- rezze maturate con anni di sacrifici
ché quanto abbiamo detto sopra personali, hanno stressato i nostri
non sia vero — anzi abbiamo da- sistemi e ci hanno obbligato a navivanti agli occhi tutti i segnali che il gare a vista travolgendo i più debonostro settore più importante, l’edi- li che — prendiamone atto — non
lizia (quello che ha pagato più pe- sempre sono solo i più giovani.
D
opo questo tsunami dobbiamo ripartire però con maggiore determinazione,
affermando con forza il nostro ruolo di protagonisti di questa ripresa: proprio
in conseguenza della crisi, infatti, la società si sta finalmente accorgendo di cosa
significa “saper fare”. Negli ultimi anni abbiamo vissuto in un mondo che ha spesso
premiato i “fatuttoni”, i grandi maestri della ricerca delle facili scorciatoie mascherate dietro suggestive presentazioni di accattivanti power point e colorati rendering,
dando spazio a coloro che si sono appropriati di parti del nostro lavoro senza il
supporto di proposte concrete e professionalità adeguate.
Ciò significa che questi strumenti sono (purtroppo) molto efficaci e che non dobbiamo demonizzarli ma imparare ad usarli per
valorizzare al meglio il nostro “prodotto biologico”; significa che dobbiamo uscire dal nostro mondo da
sempre popolato di committenti
sempre meno fidelizzati ed individuare canali efficaci per metterci sul
mercato in modo nuovo. Se ci fergeocentronline
miamo un attimo ad osservare con
attenzione quanto e con quale rapidità negli ultimi anni siano cambiate
le attività, i mestieri, il commercio
e la distribuzione, possiamo constatare quante sono cresciute rapidamente e quante sono altrettanto
rapidamente scomparse. Un’analisi
attenta di quest’evoluzione ci racconta che il mondo dei servizi di cui
facciamo parte rappresenta il 12%
Ripresa sì, ripresa no...
del pil in Italia ed il 30% in Europa,
per cui i grandi operatori si stanno muovendo per occupare questi spazi favoriti da una evoluzione
normativa sempre più indirizzata
alla sburocratizzazione ed alla uniformazione delle procedure. Potrà
anche non piacerci, ma sarebbe
da incoscienti non attrezzarci per
affrontare questa battaglia, ben sapendo che molti dei nostri giovani in
futuro correranno il rischio di diventare vittime di questo preoccupante
caporalato in campo professionistico e che i nostri avversari — nonostante diversi anni di bilanci negativi — disporranno di rilevanti mezzi
d’azione. Tutto ciò, se sapremo gestire l’attuale fase di trasformazione
della società e fare sistema con tutte le nostre strutture, potrà aiutarci
a far uscire la nostra categoria da
questa crisi meglio organizzati e più
efficienti di prima?
la modesta costruzione; parliamo
di coloro che non vedono nell’attivismo obbligato del CNG e della
Cassa l’obiettivo di valorizzare professionalità specifiche da utilizzare
per contrastare, con proposte innovative, l’invasione delle Società
di Servizi che operano con modalità border-line attraverso figure di
pseudo professionisti, senza rispetto delle regole e facendo bassa macelleria delle parcelle professionali.
Concludendo: se, come ritengo, sapremo stringere ancora di più
i denti per superare questo periodo e — soprattutto — se troveremo un po’ di umiltà per rimettere in
discussione le nostre passate certezze, credo che ancora per qualche tempo i geometri sapranno essere i protagonisti di questa tanto
agognata ripresa, i cui segnali non
avremo scrutando il cielo ma solo
guardando dentro di noi.
“Parole, parole”, come dice
il buon Papa Francesco, ma anche fatti reali, proposte che magari qualcuno osteggia a prescindere
da una loro precisa comprensione alludiamo alla riforma dell’accesso
all’Albo, al percorso Universitario
e delle competenze. Tutto questo
proprio in un momento in cui, con
le vecchie regole, stiamo perdendo
migliaia di iscritti, quando dovrebbe
essere chiaro a tutti che, senza un
diverso esame di abilitazione, non
usciremo mai dalla trappola del-
geocentronline
geometriin
Il concorso
concorso geometri expo 2015
i progetti premiati
A cura della
Fondazione Geometri Italiani
Il 23 Giugno, a Galleria Meravigli, in occasione del convegno “RIUSO: nuove
forme di fruizione urbana e rurale, partecipazione e relazioni sociali”
(inserito nel ciclo d’incontri “Sviluppo sostenibile: cultura, ambiente, società.
Geometri per la qualità della vita”) ha avuto luogo la premiazione del concorso
bandito dalla Fondazione Geometri Italiani in occasione di EXPO 2015.
Il concorso — che rappresenta
uno dei segni forti della partecipazione della categoria alla manifestazione — era riservato a tutti i geometri iscritti all’Albo e ai praticanti
(suddivisi in CATEGORIA A, fino a
30 anni e CATEGORIA B, oltre quel
limite di età) ed intendeva valorizzare progetti, studi, realizzazioni o
prototipi ispirati ai temi sensibili di
EXPO 2015, in particolare: sicurezza alimentare, riqualificazione urbana e rurale, sostenibilità e biodiversità, cooperazione, conservazione e
creatività, innovazioni tecnologiche.
Sia dal punto di vista del numero
dei partecipanti che della qualità dei
progetti presentati alla Fondazione,
l’iniziativa è stata coronata da successo: da una parte c’è la testimo-
nianza che la sensibilità per nuove
tecnologie, nuovi prodotti e nuovi
processi produttivi intesi a migliorare il benessere, la qualità della vita
e la sostenibilità è ormai patrimonio
comune della categoria; dall’altra la
notevole qualità dei singoli progetti
dà motivo di soddisfazione a tutto
il movimento.
Nella Categoria A il primo premio è andato al geometra Luca Miotti
di Sondrio, per
un progetto di
“Riqualificazione urbana di Milano”. Il progetto prevede
la realizzazione
geocentronline
geometriin
di macro lettere che compongono il
nome della città di Milano, ognuna
con particolari funzioni ecologiche,
ludiche, sociali e di arredo urbano.
Così per esempio la “M” è riservata
all’area di cultura e turismo; la “I” alle energie rinnovabili; la “L” a sport,
ecologia e ambiente; la “A” ricreazione e divertimento; la “N” ecologia e, infine, la “O” ad informazione,
cultura e sociale.
I progetti vincitori:
➤ Riqualificazione
urbana di Milano
➤ Filiera corta urbana
➤ Riqualificazione di
un borgo montano
➤ Villaggio
ecosostenibile
➤ La casa orto
sostenibile
geocentronline
riproponendoli in chiave moderna.
Il terzo premio è andato invece al
“Villaggio ecosostenibile” di
tre geometri di Pavia, L. Maggi, C.
Bersani, F. Chiesa, in cui l’utilizzo di
materiali naturali da filiera corta (paglia, fieno o riciclati) e l’impiego delle più moderne tecnologie atte alla
produzione di energia e al risparmio energetico mira all’ammodernamento di una cascina lombarda
e all’edificazione di più tipologie di
Nella Categoria B, invece, il
residenze. Anche la menzione speprimo premio è stato assegnato a
ciale della giuria è stata attribuita
Ruggero Oddone, geometra di Toad un progetto di questa categoria:
rino, per un progetto finalizzato alla
“La casa ortosostenibile (uno
“Filiera corta urbana”. Si tratta
spazio fra orto e sostenibile)”
di una proposta di riqualificazione
di L. Sonzogni, A. Chiappa, R. Iori,
e conversione dei lotti dismessi e
geometri di Milano, in cui è proposto
degradati in spazi per la produzioun nuovo concetto di casa — econe del cibo secondo principi locali
nomica, ecologica, energeticamene sostenibili.
te efficiente e progettata con criteri
In questa stessa categoria, il di modulabilità e dinamicità. In sede
secondo premio è andato al pro- di bilancio, è importante sottolineare
getto “Riqualificazione di un che, alla soddisfazione legata agli
borgo montano”, realizzato da esiti del concorso in sé, un’altra se
un team di geometri di Sondrio (M. ne aggiunge fondamentale negli inBaggini; M. Bombardieri; T. Bardea; tenti della Fondazione che questo
V. Semeria Vittorio; M. Ortelli; M. concorso ha fortemente voluto: e
Tognolatti; S. Confeggi). Qui l’idea cioè l’avere evidenziato, nella prestiportante è quella della “materializ- giosa vetrina dell’EXPO, la centralità
zazione del racconto”: si tratta cioè della figura del geometra nella stradi operare il recupero di una frazio- tegia progettuale di una società che
ne di sasso da tempo abbandona- metta al centro sviluppo sostenibile
ta decifrando i segni del passato e e qualità della vita.
n o v i t à
a cura dell’Ufficio
Stampa Geoweb
Geoweb
i nuovi obiettivi?
geocentronline
n o v i t à
www.geoweb.it
S
i rinnovano le cariche del consiglio di amministrazione per GEOWEB SpA.
L’Assemblea della società di servizi telematici per i professionisti, partecipata da CNGeGL e da Sogei S.p.A., nomina il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2015-2017, composto da Marco Nardini, Serafino Frisullo,
Cesare Galbiati, Antonio Bottaro e Francesco Gerbino. Marco Nardini assume
l’incarico di Presidente, Antonio Bottaro è l’Amministratore Delegato, Serafino
Frisullo, Cesare Galbiati e Francesco Gerbino, Consiglieri di Amministrazione.
Ai nuovi incarichi, fanno seguito anche gli intenti, gli impegni
e i programmi delle figure pronte a
raggiungere gli obiettivi di mandato. A questo proposito, si esprime
il neo presidente Marco Nardini,
Consigliere Nazionale di CNGeGL,
che assicura: “una politica tariffaria
volta principalmente a favorire la diffusione dei servizi telematici presso
gli iscritti, in considerazione della
importante contrazione economica che registra il mercato, sarà un
obiettivo principale del nuovo corso
di GEOWEB, a cui si aggiungono
la promozione e la diffusione dei
suoi servizi, affinché le altre categorie professionali, oltre ai geometri, possano scegliere i prodotti della
società di servizi. Per valutare attentamente le esigenze dei nostri colleghi, inoltre, potremo avvalerci delle indagini di qualità recentemente
condotte da GEOWEB, che hanno
messo a disposizione molte informazioni specifiche per comporre al
più presto una risposta esauriente”.
Alle sue parole, si aggiungono
le intenzioni dell’AD Antonio Bottageocentronline
ro: “vogliamo incrementare le occasioni di lavoro per i professionisti e
la nostra community (circa 35mila
utenti), può assumere un ruolo centrale all’interno della categoria dei
geometri e, al tempo stesso, divenire una ‘rete di reti’ verso gli altri
professionisti tecnici, oltre a essere
un vero e proprio tessuto di riferimento per il mondo delle istituzioni.
Per questo motivo, grazie al reparto
Ricerca & Sviluppo di Sogei Spa,
puntiamo all’ideazione di nuovi prodotti/servizi nel contesto del posizionamento satellitare e nei frame work
cartografici”.
Tecnologia e innovazione, un
numero sempre maggiore di servizi Open Data, un rinnovato impegno verso le istituzioni sembrano,
dunque, essere l’insieme di scelte che possono delineare la futura
GEOWEB Spa e aprire nuovi posti
di lavoro ai geometri. Basti pensare alle possibilità di intervento che
lascia il meccanismo di recupero
dell’equità con la mancata revisione degli estimi.
A tutti buon lavoro!
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Antonio Benvenuti
Vice Presidente CNGeGL
la Tessera
Europea
g e o c e n t r o n l i n e
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subordinare l’accesso a una determinata professione al possesso di
una qualifica professionale specifica,
che può variare negli Stati a seconda
dei rispettivi ordinamenti, la qualifica
ottenuta nel proprio stato di origine
potrebbe non essere spendibile sul
territorio di un altro stato membro.
Il diritto di stabilimento ricorre Questo potrebbe costituire un impenei casi in cui un professionista qua- dimento alla libera circolazione dei
lificato intende esercitare la propria professionisti nell’Unione Europea;
professione in uno Stato membro pertanto, sin dagli anni ‘70, l’UE ha
diverso da quello in cui ha ottenu- introdotto norme che regolano il reto la qualifica professionale. Tutta- ciproco riconoscimento delle qualifivia, poiché ogni Stato membro può che professionali tra gli Stati membri.
Il Trattato dell’Unione Europea
assicura la libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità e,
in particolare, disciplina il diritto di
stabilimento che investe qualsiasi attività di lavoro svolta in regime di non
subordinazione e in modo stabile.
direttiva
2005/36/CE
“LexUriServ”
L
a libera prestazione di servizi (novità della direttiva 2005/36/CE rispetto
alla precedente disciplina ), permette al cittadino di esercitare temporaneamente la propria professione in qualsiasi stato dell’UE, senza necessità di dover
ottenere il riconoscimento della propria qualifica professionale. I livelli di qualifica
previsti dalla direttiva 2005/36/CE (articolo 11) sono cinque:
a. un attestato di competenza
rilasciato da un’autorità competente dello Stato membro d’origine
designata ai sensi delle disposizioni
legislative, regolamentari o amministrative di tale Stato membro;
b. un certificato che attesti il
compimento di un ciclo di studi secondario;
c. un diploma che attesti il
compimento di una formazione a
livello di insegnamento post secondario diverso da quello di cui
alle lettere d) ed e) o, nel caso di
professione regolamentata, una
formazione a struttura particolare
geocentronline
inclusa nell’allegato II (alla direttiva
in questione);
d. un diploma che attesti il compimento di una formazione a livello
di insegnamento post secondario
di una durata minima di tra e non
superiore a quattro anni impartita
presso un’università o un altro istituto che impartisce una formazione
di livello equivalente;
e. un diploma attestante un ciclo di studi post secondari della durata di almeno quattro anni presso
un’università ovvero un altro istituto
equivalente.
La Tessera Europea
Per quanto riguarda il livello di
qualifica della categoria, nella direttiva 2005/36/CE non si teneva di
conto di alcune normative entrate in
vigore in Italia, conseguentemente la
stessa veniva elencata, erroneamente, nell’allegato II e quindi, di fatto,
con la qualifica “C”.
Per la verità, il D.P.R. n.328/2001
articolo 55 aveva prodotto un cambiamento in merito all’individuazione
della qualifica della categoria.
Infatti, prima dell’entrata in vigore del D.P.R. n.328/2001, la categoria era nel campo di applicazione
della direttiva 92/51/CEE mentre la
normativa in questione ha introdotto
modifiche tali da farla transitare nel
campo di applicazione della direttiva n.89/48/CEE. Di conseguenza,
in ambito nazionale, con il Decreto
legislativo n. 277/2003 si sono introdotte le necessarie modifiche sia
al decreto legislativo n.115/1992 di
recepimento della direttiva n.89/48/
CEE sia al decreto legislativo
n.319/1994 di recepimento della
direttiva n.92/48/CEE.
Il Governo italiano si è attivato per
procedere alla correzione dell’errore
e con Regolamento n.1420/2007
della Commissione del 5 dicembre 2007 l’allegato II (della direttiva
n.36/2005/CE) è stato corretto. Di
conseguenza la categoria ha il livello
di qualifica “D” (regulated profession).
La direttiva 2005/36/CE è stata re-
cepita nell’ordinamento italiano con
il Decreto Legislativo del 9 novembre
2007, n.206 che, in linea con le disposizioni e le finalità della direttiva,
stabilisce le regole e disciplina le modalità amministrative che assicurano
ai cittadini dell’Unione Europea che
hanno acquisto una qualifica professionale in un altro Stato membro, la
possibilità di accedere ad una professione regolamentata in Italia e di
esercitarla con gli stessi diritti previsti
dalla normativa nazionale. L’obiettivo del recepimento della direttiva sul
riconoscimento delle qualifiche professionali è facilitare la mobilità in Europa per l’esercizio della professione,
nonché il riconoscimento dei titoli
professionali. Il decreto legislativo
206/2007 dovrà essere modificato
per recepire le novità previste dalla
nuova normativa europea (direttiva
2013/55/EU) e tra queste assume
particolare rilevanza la tessera professionale europea (EPC).
Il Geometra che intende esercitare la professione in un altro Stato
dell’UE e necessita di informazioni,
può rivolgersi al punto nazionale di
contatto per l’Italia rappresentato
dalla ‘Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Dipartimento Politiche Europee, Ufficio per la cittadinanza europea, il mercato interno
e gli affari generali’, Largo Chigi
19 Roma mentre per gli altri Stati
membri può consultare il sito web
dedicato.
Dipartimento
Politiche Europee:
contatti
Politiche Europee /
Centro assistenza
qualifiche
Nasce l’Osservatorio delle Esecuzioni Immobiliari
Per monitorare le modifiche introdotte dalla Legge 132/2015
E-Valuations Istituto di Estimo e Valutazioni - Associazione senza scopo di lucro e in forte crescita
è rappresentata e presente sull' intero territorio
nazionale con i propri Soci Valutatori Immobiliari
attivi negli incarichi di esperto stimatore in ogni
Foro italiano - si propone di costituire l’Osservatorio delle Esecuzioni Immobiliari a livello nazionale, al fine di monitorare sul campo sia l’andamento delle aste giudiziarie sia le implicazioni
delle modifiche introdotte dalla Legge 132/2015,
con particolare attenzione agli effetti introdotti
dai novellati Art. 173-bis, 161 disp. att. c.p.c. e Art.
568 c.p.c.
L’Osservatorio porrà particolare attenzione ad un
delicato settore del mercato immobiliare, principalmente alimentato dai c.d. crediti problematici
bancari o Non Performing Loans (NPL) immobiliari.
La dimensione del problema è nei numeri: al 2011
erano pendenti 241.093 procedimenti per esecuzioni immobiliari presso i Tribunali italiani, contro
i 203.983 del 2008, con un incremento del 18% in
tre anni (dati Ministero della Giustizia).
Se nel 2015 si stimano 260.000 nuove erogazioni
per mutui ipotecari, 250.000 sono le previsioni di
pratiche che andranno a sofferenza e 35.000
le nuove richieste di esecuzione immobiliare,
oltre 16.000 fallimenti immobiliari.
All’Osservatorio, che avrà una rappresentanza sia
a livello nazionale sia a livello provinciale, saranno invitati tutti gli operatori del mercato interessati dalle vendite immobiliari all’asta come: Architetti, Ingegneri, Geometri, Agronomi, Altri Ordini
professionali tecnici, Agenti Immobiliari, Istituti
Bancari, Istituti delle Vendite Giudiziarie, Custodi,
Gestori dei siti web per le pubblicità legali, Associazioni dei consumatori e dei proprietari, etc.
La partecipazione all’Osservatorio è volontaria e
prevede il solo onere di iscrizione all’Associazione
per la copertura delle spese operative.
I primi risultati dell’attività del Osservatorio sono
attesi entro la prima metà del prossimo anno e
saranno presentati nell’annuale convegno nazionale che E-Valuations svolgerà a Roma nel
maggio del 2016.
Per partecipare all’Osservatorio è sufficiente aderire all’Associazione ed inviare una email a
[email protected].
Per maggiori informazioni
www.e-valuations.org
opportunità
Francesco
Di Leo
Consigliere CIPAG
Agevolazioni
per l’accesso al credito
degli iscritti
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Da quando nel 2012 la CIPAG,
prima fra le Casse tecniche, è entrata a far parte del Confidi Professionisti, la strada dell’accesso al credito
per i suoi iscritti (fondamentale per la
professione negli ultimi anni di crisi)
è risultata indubbiamente agevolata. Come tutti sanno, infatti, grazie a
quell’accordo è divenuto possibile offrire agli iscritti l’opportunità di concludere una vasta gamma di operazioni
bancarie (aperture e anticipazioni in
conto corrente, mutui chirografari
e ipotecari, leasing, sovvenzioni, finanziamenti con rimborso contro la
cessione del quinto della pensione…)
alle condizioni particolarmente vantaggiose riservate al Confidi Professionisti.
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geocentronline
opportunità
Tuttavia, quello che di per sé
era già il raggiungimento di un importante obiettivo è diventato da
subito un punto di partenza per la
ricerca di ulteriori vantaggi da garantire agli iscritti.
Testo dell’accordo
Confidi - BNP
Gruppo Paribas
In particolare si ricorderà che,
non più tardi dell’anno scorso, un
accordo a valenza nazionale siglato da Confidi e BNL Gruppo
BNP Paribas ha ulteriormente facilitato l’accesso al credito permettendo di operare sull’intero territorio nazionale, grazie alla grande diffusione
del gruppo bancario in questione. A
pochi mesi di distanza, l’intesa con
il Gruppo BNP Paribas frutta ora
nuove e interessanti condizioni
ai soci del Consorzio, arricchite
da ulteriori facilitazioni creditizie, e
con condizioni riviste sensibilmente
al ribasso. Segnaliamo in particolare:
• finanziamento a breve termine con piano di ammortamento
e covenant commerciali contrattualizzati, per necessità finanziarie
dell’azienda connesse al ciclo produttivo, senza però vincoli specifici
di destinazione;
Convenzioni
Vademecum
geocentronline
• finanziamento ipotecario o
chirografario a medio/lungo termine con piano di ammortamento
per la realizzazione di programmi
di investimento in immobilizzazioni
materiali e immateriali (investimenti
produttivi e/o aumento della capacità produttiva acquisto/costruzione/
ristrutturazione immobili a destinazione produttiva, innovazione tecnologica, acquisto marchi e brevetti,
ricerca, sviluppo, ecc...);
• finanziamento a breve termine
finalizzato alla fornitura di beni e/o
servizi da vendere all’estero, oppure
al reintegro dei mezzi già impiegati
dall’azienda a fronte di beni e servizi già prodotti o venduti all’estero
in attesa che scadano i termini di
garanzia;
• finanziamento a breve termine per mettere a disposizione
dell’esportatore i mezzi finanziari
per l’approntamento della fornitura estera o reintegrare i mezzi finanziari già impiegati nell’approntamento della fornitura all’estero
affinché sia garantita la continuità
operativa aziendale.
Per maggiori dettagli su queste e sulle altre agevolazioni previste
nella collaborazione con il Gruppo
BNP Paribas rimandiamo al sito geometrinrete.it dove, all’interno della
sezione Convenzioni, si forniscono
• scoperto di conto corrente informazioni sul Confidi Professioniassistito per esigenze di liquidità ed sti anche grazie ad un vademecum
elasticità di cassa;
dedicato.
• finanziamento a breve termine
per l’anticipo di fatture e lo smobilizzo del portafoglio per necessità di
copertura del fabbisogno di cassa
e del capitale circolante;
intervista a...
Guido
Turchetti
Eletto rappresentante dei liberi professionisti della CCIAA
di Venezia Rovigo Delta-Lagunare.
Importante riconoscimento per la Categoria.
geocentronline
intervista a...
Articolo
“rovigooggi.it”
Articolo
“ilgazzettino.it”
P
residente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Rovigo
e Vice presidente di GEO-C.A.M., Associazione Nazionale Geometri Consulenti, tecnici, Arbitri e Mediatori, Guido Turchetti è il rappresentante dei liberi
professionisti presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
di Venezia Rovigo Delta-Lagunare, primo esempio in Italia di organismo nato
dall’accorpamento di più Enti Camerali in osservanza alla Legge di Riforma della
PA varata dal Governo (L. 580, 1993).
Che valore assegna
alla designazione di un
rappresentante delle libere
professioni presso le Camere
di Commercio?
È il riconoscimento del ruolo svolto
nello sviluppo economico del territorio, ulteriormente legittimato dall’equiparazione da parte dell’Unione
europea dei liberi professionisti alle
PMI per analoga capacità di favorire
la crescita dei Paesi e creare posti
di lavoro.
Quali sono le linee guida del
suo mandato?
Premesso che è una figura da inventare, ho la responsabilità di affrontare un momento che somma le conseguenze della crisi alle
speranze del cambiamento: il mio
obiettivo è agire all’insegna della
condivisione. I primi passi andranno
in una duplice direzione: da un lato
approfondire la conoscenza con gli
omologhi delle altre province venete
ed elaborare strategie collegiali ad
hoc per accedere alle agevolazioni
e agli incentivi fiscali previsti dall’equiparazione tra liberi professionisti
e PMI; dall’altro, valorizzare il ruolo
geocentronline
etico e di consulenza del professionista, sempre più vicino al cittadino
del quale si rende interprete delle
necessità presso le amministrazioni pubbliche, favorendo la soluzione
dei problemi quotidiani.
Quali sono state le condizioni
che hanno portato alla sua
nomina?
La nomina è maturata in un clima di
generale apprezzamento per il ruolo propositivo svolto dalla Categoria sul territorio quale interlocutore
privilegiato di amministrazioni e cittadini, unitamente a buoni rapporti
personali. Grazie al tradizionale radicamento, i geometri rappresentano l’elemento di collegamento tra le
amministrazioni incaricate di governare e i cittadini, che il territorio lo
vogliono vivere, non subire. Nell’immediato futuro sarò orgoglioso di
condividere il patrimonio di conoscenze, competenze e idee proprie
dei geometri con tutte le categorie
produttive che ho l’onore di rappresentare, con l’obiettivo di promuovere su larga scala un modello che
si è rivelato virtuoso, a vantaggio
dell’intera collettività.
n o v i t à
Simone Silvestri
Geometra - Ingegnere Civile Edile
la notizia:
nuovi criteri di ripartizione
delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria
Il settore delle costruzioni, che
in Italia - anche senza considerare i
terremoti - a fine 2013 aveva già perso oltre il 21% di occupati rispetto al
2008, avrebbe davanti a sé decenni di sviluppo, non certo per ulteriori
nuovi appartamenti (un quarto degli
esistenti, dati ISTAT alla mano, sono
disabitati) o per abusivismo mascherato o legalizzato, ma per il risanamento edile ed impiantistico degli
immobili degradati, per le demolizioni
(dove necessario) e per le manutenzioni. E, soprattutto, per specializzazioni di nicchia di alta e altissima qua-
lità nella valorizzazione del patrimonio
edilizio, nell’efficientamento e nella
qualificazione energetica degli edifici
residenziali multipiano. L’entrata in vigore lo scorso anno del D.Lgs. n.102
del 04.07.2014 in recepimento alla
direttiva 2012/27/UE del 25.10.2012
(sull’efficienza
energetica) impone di conseguire un obiettivo nazionale
indicativo globale di risparmio energetico
geocentronline
n o v i t à
pari al 9% entro il 2016, mediante
servizi energetici e altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica. In particolare, entro il 31.12.2006,
prevede da una parte l’adozione di
contatori individuali per misurare il
consumo di energia termica per il
riscaldamento e l’acqua calda sanitaria per ogni u.i. facente parte di
edifici serviti da un impianto termico
centralizzato o da teleriscaldamento,
dall’altra il riparto del riscaldamento
e acqua calda sanitaria secondo
quanto indicato dalla norma tecnica
UNI 10200:2013. In molte amministrazioni condominiali la ripartizione
di tali spese non risponde in pieno a
quanto prescritto dalla normativa: in
alcuni casi perché ancora non preciso e basato su criteri di ripartizione
superati; in altri casi, sebbene preciso
(in quanto già dotato di contabilizzatori), non risponde in pieno a quanto
prescritto perché diverso dall’attuale
disposizione normativa in vigore dal
prossimo 31.12.2016. Non sarà, pertanto, più consentito l’utilizzo di coefficienti correttivi o di compensazione
legati ai precedenti concetti di esposizione o alla posizione dell’appartamento, nella redazione delle tabelle
di ripartizione delle spese per i servizi centralizzati illustrati. Nel prossimo
anno e mezzo coerentemente con la
norma tecnica UNI 10200, introdotta
dal testo legislativo, che prevede la
figura di uno specialista abilitato in
grado di certificare diversi parametri
geocentronline
necessari al riparto dei costi dovremo
attrezzarci per far fronte alle necessità
delle Amministrazioni Condominiali. I
cambiamenti climatici, infatti, come
stiamo imparando in questi ultimi
anni, sono “un problema globale con
gravi implicazioni ambientali, sociali,
economiche, distributive e politiche e
costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità”. In questo
quadro di maggiore consapevolezza
ambientale questa attività lavorativa
è un’opportunità per la categoria e
rientra tra le strategie di riorganizzazione della gestione dell’energia
finalizzate sia alla minimizzazione
della quantità che all’individuazione
di corrette modalità di utilizzo limitando l’impatto nell’ambiente e valorizzandone l’uso attraverso il ricorso ad
una fonte considerevole, oggi ancora
poco sfruttata: “l’efficienza energetica”, capace di moltiplicare la disponibilità delle risorse attuali e di ridurre
la pressione sulla sostenibilità della
nostra società. L’obiettivo, infatti, è
sviluppare una prospettiva virtuosa:
l’attenzione all’efficienza energetica, superando quella cultura ignara
degli effetti che il suo uso comporta
sull’ambiente attraverso un percorso culturale, sociale ed economico
complesso, ma meritevole di essere
percorso assieme ad altre figure professionali e dove la nostra categoria
può avere, come sempre è stato in
passato, un ruolo di prim’ordine.
associazioni
Pietro
Tracco
Geometra
www.agicat.cng.it
AGICAT
Una visita
sul Delta del Po
per parlare di…
Sdemanializzazione
In occasione della visita al Delta del
Po del 25 Luglio 2015 il Presidente dell’AGICAT (Associazione Geometri Italiani Consulenti Ambiente e
Territorio) geom. Ruben Sagredin ha presentato al
Presidente nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, geom. Maurizio Savoncelli, un progetto avente
per oggetto la sdemanializzazione di alcuni beni.
Tale progetto rappresenta la continuazione ideale del Convegno Nazionale organizzato dal Collegio dei Geometri di Rovigo nel 1999 e vale la pena
ricordare — per meglio comprendere l’importanza
di quell’evento — che gli atti di quel convegno furono presentati, con meritato orgoglio, all’attenzione
dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi, che
espresse parole di elogio per il lavoro egregio svolto.
Certamente il concetto di sdemanializzazione
potrà a prima vista sembrare ostico e contrario a
quel principio di “utilità comune” che deve sempre
accompagnare il bene demaniale; ma in quel lontano Convegno si proponeva che fosse applicata soltanto a quei beni che avevano perso la caratteristica di pubblica utilità; al contrario, con profetico intuito, si riconosceva l’importanza emergente di temi
che oggi occupano con forza la scena: l’ambiente, il territorio, il risparmio del suolo con il recupero
e la riqualificazione degli immobili esistenti, la salvaguardia non solo di quell’Italia che vorremmo ma di
geocentronline
un mondo ormai globalizzato che riguarda tutti.
Contemporaneamente veniva sottinteso l’aspetto della sicurezza idraulica e il concetto di previsione e prevenzione da usare nell’esercizio della
professione, in modo che la Protezione Civile sia
esercitata prima dell’evento calamitoso, anziché a
posteriori. Inoltre, in quel Convegno Nazionale del
1999, la parola sdemanializzazione era accompagnata dall’abbreviazione V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale), a significare la necessità di valutare
determinati impatti che nuovi interventi avrebbero
potuto provocare ad un ambiente ed un territorio
già altamente compromessi. La sdemanializzazione diventava quindi un atto di responsabilità rispetto a quelle modificazioni del territorio che gli eventi
naturali uniti a una antropizzazione ormai diffusa e
pressoché invasiva, avevano imposto al paesaggio. In particolare gli Atti del Convegno individuavano alcuni esempi di sdemanializzazione da attuarsi in provincia di Rovigo secondo un modello esportabile in tutto il territorio nazionale: bene,
siamo convinti che ancora oggi seguire quel mo-
dello porterebbe ad una definizione dello stato di diritto, sociale ed economico,
che comporterebbe nuovi riflessi ed una
coscienza più attenta degli amministratori dell’Ente Locale, con l’acquisizione
di una conoscenza più approfondita del
territorio da amministrare.
La proposta di oggi, che riassume
i concetti espressi negli atti del Convegno Nazionale di Rovigo, potrebbe essere dunque di questo tenore:
“Le aree demaniali o appartenenti ai
beni disponibili dello Stato o degli Enti Territoriali, sulle quali i medesimi si
sono pronunciati sia sulla perdita della loro funzione originaria sia sulla loro utilità pubblica, sono cedute ai Comuni in cui si trovano.
I Comuni le vendono ai privati che ne
fanno richiesta, osservando il diritto
di prelazione per il possessore stabi-
geocentronline
associazioni
lendone la durata dalla notifica di messa in vendita del bene.
Il costo viene fissato in base al prezzo di mercato delle aree limitrofe e comunque con deliberazione consigliare del Comune.
Quanto percepito dalla vendita, depurato dalle
spese sostenute, viene versato a chi è titolare
del bene.
Le aree avranno la destinazione urbanistica del
sito ove sono ubicate ed il loro prezzo sarà determinato dal costo della sola superficie che viene venduta, non considerando le eventuali opere
eseguite a spese di altri”.
Trattandosi di alienazione di sole aree non è richiesta la regolarizzazione edilizia e l’eventuale Autorizzazione Ambientale.
A quanto proposto nel Convegno dei Geometri, nel maggio del 1999, aveva in parte risposto l’articolo 5-bis della Legge 01/08/2003 - n° 212, che
aveva per oggetto l’acquisizione di “porzioni di aree
appartenenti al patrimonio ed al Demanio dello Stato, escluso il Demanio Marittimo, … interessate dallo
sconfinamento di opere eseguite entro il 31/12/2002
…”, contenendo tale acquisizione “… entro e non oltre tre metri dal confine dell’opera”. Questa norma di
legge, per la verità poco conosciuta e praticata fino
ad oggi, è ancora attuale ed assolve determinati casi puntuali. Quello che viene richiesto è l’istituzione
di una legge che consideri i casi esposti, riguardanti,
in particolare:
1) Porzioni di aree demaniali occupate da tratti di ca-
nali o scoli tombati, o deviati, che possono attraversare anche il centro abitato e la cui caratteristica è
rappresentata dalla continuità del tratto, per cui la
sdemanializzazione andrebbe considerata per tutta
la lunghezza del tratto tombato o deviato;
2) Porzioni di aree demaniali derivanti da rettifiche di
geocentronline
strade, fiumi e canali, oppure date in concessione
od in uso.
La perdita di utilità pubblica costituirebbe la
premessa necessaria per la loro alienazione, attraverso quelle particelle già in essere o da ricavare
tramite frazionamento. Le particelle vecchie o nuove possono interessare ai privati cittadini come ampliamento della loro proprietà, o perché su queste
aree insistono già fabbricati esistenti. Il valore potrebbe essere quello di mercato dell’area, riferito
comunque alla sua destinazione urbanistica, adottando per esempio, quei principi che sono contenuti nella Legge 05/02/1992 - n° 177, recante
“norme riguardanti aree demaniali nella provincia di
Belluno, Como, Rovigo, per il trasferimento a patrimonio disponibile e successiva cessione ai privati”.
Con questa ottica si attuerebbe anche quella
“pacificazione sociale” che una rinnovata certezza
del diritto porrebbe in essere tra Pubblica Amministrazione e privato cittadino.
La sdemanializzazione proposta, lungi dal to-
gliere qualcosa di utile alla collettività,
raggiungerebbe comunque i seguenti
obbiettivi:
1)Riordino della urbanizzazione tenendo conto delle modifiche reali
apportate al territorio;
2) Commercializzazione dei beni nella loro interezza;
3) Introiti per lo Stato o per altri Enti;
4) Risparmio dei suoli;
5) Nuova attività per i professionisti.
A distanza di oltre quindici anni dal
Convegno di Rovigo, voluto dalla stesso
geom. Ruben Sagredin allora Presidente del Consiglio Provinciale dei Geometri di Rovigo e dopo il lavoro encomiabile
di molti geometri che hanno lavorato per
rendere comprensibile con scritti e lavori
topografici il contenuto di quanto oggi si ripropone, ci si augura che una nuova legge
sulla sdemanializzazione venga attuata.
geocentronline
dentroil
collegio
Luciano
Piccinelli
Presidente
Collegio
di Genova
www.geometrinrete.ge.it/collegio
Il Collegio
Provinciale
Geometri
e Geometri
Laureati di
Genova
geocentronline
Il Collegio Provinciale Geometri e
Geometri Laureati di Genova, nel
ringraziare la redazione di Geocentro per l’opportunità di farsi meglio
conoscere dai colleghi delle altre
Regioni, saluta tutti i Geometri d’Italia.
Il Collegio di Genova ha una storia ricca di eventi
e di personaggi che hanno contribuito a creare la
nostra identità professionale e associativa, come
abbiamo avuto modo di descrivere nel nostro libro,
di recente pubblicazione, “Un Collegio una storia.”
Siamo infatti convinti che non dimenticare quanti ci
hanno preceduto e hanno lavorato per l’affermazione
dei diritti della categoria sia un imprescindibile punto
di partenza per proiettare la nostra professione nel
futuro.
Il Collegio di Genova è oggi un Collegio molto
attivo e collaborativo che conta 1.435 iscritti all’Albo e 130 iscritti al Registro dei Praticanti. All’interno del Collegio l’attività comprende 15 Commissioni
di lavoro tematiche molto motivate fra cui Consulta
Femminile, Istruzione Formazione e Scuola senza
dimenticare il Gruppo Giovani. Editiamo una nostra
rivista trimestrale sulle principali notizie del nostro
territorio “Il Geometra Ligure” e abbiamo proprio
recentemente rivisitato il sito internet costantemente
e puntualmente aggiornato di tutte le nostre notizie.
La comunicazione delle nostra vita professionale resta al centro della nostra azione insieme all’attività
formativa e didattica. Dal concorso che coinvolge le
scuole medie e le prime classi dell’Istituto “C.A.T.”,
giunto quest’anno alla sua 7a edizione, che permette
Il Geometra Ligure
Geometra del Mare
ai ragazzi di ridisegnare il territorio, in base al nuovo titolo assegnato per ogni edizione, secondo la
loro fantasia e anche in base alla conoscenza del
loro territorio di riferimento, alla formazione continua dotata di un fitto calendario che svolgiamo
insieme all’Associazione Geometri tramite l’ ”Associazione Formazione” all’uopo costituita già da
diversi anni, in un spazio con aule allestite per ogni
esigenza didattica posto all’interno della sede del
Collegio.
Il nostro fiore all’occhiello resta il corso in Tecnico Superiore per le Costruzioni in Ambito Portuale, Costiero, Lacustre e Fluviale normalmente conosciuto come “Geometra del Mare” che giunge
il prossimo anno al compimento della sua seconda
edizione. Si tratta di un ITS fortemente voluto dal
nostro Collegio costituito dal MIUR, dalla Regione Liguria e dalla fondazione dell’Accademia della
Marina Mercantile allo scopo di formare una figura
professionale in grado di gestire in modo altamente qualificato e competente tutte le attività legate
all’edilizia, alla protezione e alla messa in sicurezza
delle coste e dei fiumi e alla gestione delle aree
demaniali.
Il nostro Collegio e’ stato tra i primi ad occuparsi del tema della mediazione costituendo
nell’anno 2004 lo “Sportello della Conciliazione”
attivo sull’intero territorio regionale.
Resta poi tutta l’attività di supporto professionale, sia tecnico che amministrativo, la preparazio-
ni dei giovani alle prove degli esami di abilitazione e il continuo dialogo con tutti i diversi Enti
territoriali per educare, prevenire e coadiuvare
le azioni a garanzia di un territorio sempre più
sicuro e fruibile.
Senza dimenticare attività più ludiche,
come le gite, che riscuotono sempre un ottimo
successo (la prossima a settembre all’Expo) e
attività di promozione come la consegna delle
targhe di riconoscimento a diplomati geometri che poi, nella loro vita, si sono distinti in altri campi, ricordiamo fra gli altri Gianluca Vialli,
Tullio Solenghi, Giovanni Pacor. Infine lo sport
ci vede partecipi in molte attività come nel torneo di calcio che, siamo sicuri, ci vedrà presto
protagonisti.
L’attività di un Collegio si basa sulla disponibilità del suo Consiglio ed è per questo che
vorrei concludere ringraziando la mia squadra,
insediatasi recentemente, a seguito delle elezioni di maggio, che sta dimostrando, sia nelle
figure collaudate che nei nuovi innesti, vitalità e
spirito di collaborazione.
Sono solito ripetere il nostro motto che è
“Il senso della Misura” che definisce non solo
l’azione più importante della nostra professione, quella di misurare, ma anche lo spirito e lo
stile con il quale vogliamo portare avanti il fatto
di essere Geometri e con questo “messaggio”
vi saluto caramente.
geocentronline
progettI
Loris
Postiglione
Geometra
Appartamenti
accessibili
nei locali del
CPO di Ostia
geocentronline
Sempre con più frequenza sentiamo
parlare di barriere architettoniche e
per noi tecnici, quasi sempre, le risposte per una corretta “eliminazione” delle stesse sono nei punti di riferimento normativi come la legge 13/89 il D.L. 503/96
e soprattutto il quaderno tecnico operativo, ovvero il
DD.LL. 236/89.
Dal punto di vista meramente “tecnico” è vero che
tutte le indicazioni, soprattutto quelle “dimensionali”, le
troviamo nel quaderno tecnico ma la vera lacuna sta
sicuramente nel fatto che le indicazioni fornite sono
elaborate per poter abbracciare una fascia molto ampia di “patologie invalidanti” e quasi mai si entra nello
specifico di una progettazione finalizzata al singolo individuo, alla sua disabilità ed alle soluzioni che vanno
bene nella gestione della sua vita quotidiana.
Proprio a tale scopo e per colmare quest’importante lacuna oggi parliamo di progettazione accessibile e soprattutto per questo motivo alcune strutture
riabilitative come il CPO (Centro Paraplegici di Ostia)
mi hanno commissionato la realizzazione di un appartamento “prova” dove abbiamo la possibilità di testare
le capacità residue di ogni individuo colpito da disabilità e di studiare le modifiche ambientali personalizzate
che permettono la massima autonomia (legata naturalmente alla patologia) nell’ambiente domestico.
Tale appartamento nasce come banco prova riabilitativo dove, attraverso un’accurata progettazione,
la scelta di ausili funzionali e studi da parte di terapisti
della riabilitazione e terapisti occupazionali, la persona
diversamente abile ha modo di verificare tutta una serie
di parametri che lo porteranno a capire il suo grado di
autonomia e soprattutto quali e quante modifiche dovrà apportare all’ambiente domestico e lavorativo per
un reinserimento completo nella società.
L’appartamento dispone degli ambienti principali
di una normalissima abitazione, ovvero soggiorno con
angolo cottura, un ampio bagno e una camera da letto.
Prima delle dimissioni e quasi a fine del percorso
riabilitativo il paziente trascorre due settimane all’inter-
no dei locali sopracitati e, in questo modo, verifica se
quanto imparato nella gestione della vita quotidiana
può essere messo autonomamente in pratica una
volta rientrato a casa.
A tal proposito è stata studiata una cucina capace di modificare le altezze dei pensili e del piano
di lavoro: il forno è posto ad un’altezza di circa 90
cm da terra e la sua apertura è del tipo a “bandiera”
in modo da non creare ostacoli sia all’apertura che
al carico/scarico dello stesso. In questo modo il posizionamento della sedia a ruote avviene in maniera
corretta senza distaccarci
troppo dal forno.
Il lavello presenta una
zona aperta davanti ed
un’altezza tale da permettere l’inserimento sotto le
vasche con la sedia a ruote in modo da poterlo usare in completa efficienza:
inoltre le vasche stesse
presentano una coibentazione per evitare che
l’utilizzo dell’acqua calda
le scotti e che il contatto
con le gambe dell’interessato causi delle bruciature
(spesso l’utente su sedia
a ruote ha una sensibilità
ridotta o nulla sugli arti inferiori e quindi non sarebbe capace di avvertire eventuali ustioni della cute).
Il posizionamento stesso del lavello
rispetto ai fuochi permette sia l’inserimento della sedia a ruote sia la possibilità di
togliere l’eventuale pentola piena di acqua
calda da sopra ai fuochi e scolarla nel lavello compiendo una semplice rotazione
del busto senza doversi spostare con la
carrozzina e senza dover compiere sforzi
con un equilibrio precario.
Spesso, con la sedia a ruote ma anche deambulando con un eventuale deambulatore con ruote, se impegniamo le
mani non possiamo spostarci dalla posizione che abbiamo assunto: infatti se con
la carrozzina andiamo a prendere degli oggetti è inevitabile che il trasporto degli stessi preveda il loro posizionamento in braccio
per consentire il trasporto ed il movimento
da un posto all’altro. Questo naturalmengeocentronline
pprogettI
rogetti
te non può succedere con oggetti o elementi bollenti
e pericolosi e quindi nasce l’esigenza di stazionare in
un’unica posizione e compiere tutti i movimenti “pericolosi” potendo avere libere le mani.
Nella disposizione dei pensili, dovendo ipotizzare
delle prove fatte con diverse patologie, più o meno invalidanti, i pensili sono stati dotati di motori e servomeccanismi capaci di alzarli ed abbassarli attraverso
la pressione su attuatori elettrici. Naturalmente nello
studio della cucina da mettere nell’abitazione dell’interessato non andremo a installare servomeccanismi ma
le regolazioni effettuate nell’appartamento “tipo” che ci
permetteranno di individuare l’altezza di lavoro personale di ogni paziente in modo da poter poi costruire
normali pensili ma posizionati in maniera adeguata.
Va specificato che la corretta riprogettazione di
una cucina non deve essere mirata alla disposizione
di tutti gli elementi di contenimento (pensili) a terra, in
modo da essere sempre raggiungibili; questo infatti
nella realtà sarebbe poco pratico perché otterremmo
delle cucine lunghe 15 metri e alte 1 metro: in realtà
la cucina deve avere una disposizione funzionale dove
l’interessato può utilizzare tutti gli elettrodomestici in
autonomia (frigorifero, forno, fuochi, lavastoviglie etc) e
deve poter adoperare gli strumenti che nella quotidianità sono necessari. Sarà poco pratico occupare spazio
con pentole e servizi di piatti per 10 persone perché è
ipotizzabile che tale evento si presenti in maniera sporadica con una frequenza di poche volte l’anno. È altresì ipotizzabile pensare che l’utilizzo del servizio di piatti
da 10 persone avvenga in presenza di altre 9 persone,
oltre l’interessato, capaci di raggiungere pensili posti
ad altezze standard.
Nella cucina trova posto anche un tavolo standard
che ha come accorgimento la possibilità di essere regolato elettronicamente in altezza, in modo da garantire l’inserimento della sedia a ruote.
Il progetto, sempre nell’ottica di un utilizzo da parte
di un’utenza con una diversità di patologie invalidanti,
prevede un ampio bagno capace di ospitare oltre che il
wc, il lavabo e la doccia anche la vasca da bagno.
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Questo perché alcune patologie trovano più
comodo utilizzare la vasca, con eventuali ausili quali
un seggiolino da vasca o un sollevatore, piuttosto
che effettuare dei trasferimenti nella zona doccia.
Come si può vedere dal progetto si è data la
possibilità di effettuare i trasferimenti dalla sedia a
ruote sul wc o sul seggiolino doccia da ambo i lati
ovvero sia da sinistra verso destra che da destra
verso sinistra, posizionando sia nella zona doccia
sia vicino al wc i maniglioni per i trasferimenti.
Tali maniglioni sono del tipo “abbattibile” ovvero si abbassano per poter essere utilizzati e si rialzano quando non servono e creano solo ingombro
nei movimenti.
Naturalmente in un’ottica “casalinga”, una volta identificata la modalità corretta di posizionamento per i trasferimenti si possono adoperare maniglioni fissi e quindi con un grado di resistenza e
sicurezza maggiore.
L’ampia dimensione della zona doccia permette
anche di poter utilizzare un particolare ausilio chiamato “sedia comoda”, che consente all’interessato
di entrare con questa sorta di carrozzina (fatta di un
apposito materiale che resiste all’utilizzo in ambienti
bagnati) all’interno della zona doccia senza dover
compiere trasferimenti su seggiolini a parete e senza
dover utilizzare maniglioni (fissi o abbattibili).
Inoltre la dimensione ampia consente la presenza, nelle manovre di igiene quotidiana, di un
eventuale accompagnatore o assistente che aiuta
la persona “diversamente abile”.
Vicino al wc è posizionata una doccetta bidet
che permette la cura dell’igiene intima senza dover
fare trasferimenti ulteriori sia sulla sedia a ruote sia
su un eventuale bidet: anche in questo caso l’altezza
del wc è studiata in modo tale da permettere l’utilizzo di una sedia comoda che permette, a chi non è in
grado di effettuare i trasferimenti, di essere posizionato sopra il wc con tutta la sedia: a tal proposito va
specificato che l’utilizzo di questo ausilio NON può
avvenire se rispettiamo l’altezza imposta nel DD.LL.
236/89 per i wc di 50 cm da terra, ma di
questo ed altre incongruenze normative si
potrà discutere successivamente.
Il bagno prevede anche la presenza
di un lavabo di tipo ergonomico con la
presenza di poggiagomiti ed un’altezza
tale da consentire l’inserimento della sedia a ruote.
Per ciò che concerne la camera da
letto si è cercato di utilizzare un letto con
altezza variabile proprio per facilitare il
trasferimento dalla sedia a ruote, cercando di avere meno dislivello possibile ed,
anche in questo caso, si è ipotizzato il
trasferimento sia da destra a sinistra sia
da sinistra a destra: inoltre lo spazio intorno al letto consente sia l’utilizzo di un
sollevatore sia la possibilità, da parte di
un eventuale terapista, di percorrere l’intero perimetro del letto per effettuare la
terapia al paziente.
Infine la camera prevede un armadio con all’interno dei meccanismi, sia
a molla che elettronici, capaci di avvicinare o abbassare l’asta porta grucce ad
un’altezza idonea all’utilizzo di una sedia
a ruote.
Nell’utilizzo dell’appartamento si cerca spesso di riprodurre il posizionamento
e la disposizione dei sanitari come quella presente nell’abitazione dell’interessato, in modo da poter allenare lo stesso
al rientro a casa senza dover necessariamente ristrutturare il bagno, la cucina o
altro, almeno nei casi in cui la patologia
e le potenzialità dello stesso lo permettano; altrimenti quanto studiato nell’appartamento di prova potrà essere riprodotto
nella propria abitazione sicuri di ottenere
un risultato che permetta il massimo livello di autonomia possibile.
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norme&leggi
Paolo
Ghigliotti
Geometra
Il disegno di legge
legge delega
in materia di
contratti
ed appalti pubblici
Il Senato il 18.06.2015 ha approvato il disegno di legge recante delega al Governo
da attuarsi entro 6 mesi, per recepire le direttive
europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE,
primo passo per la completa riforma dei meccanismi
che regoleranno l’aggiudicazione dei contratti di
concessione, gli appalti pubblici e le procedure d’appalto degli enti erogatori. Nel disegno di legge approvato, i termini che maggiormente ricorrono sono:
semplificazione, razionalizzazione, riordino, armonizzazione. Il legislatore ha colto la necessità di portare chiarezza in un sistema che oggi, per molti
aspetti, risulta estremamente macchinoso ed articolato, non più in linea con le attuali esigenze che
invece richiedono tempi e costi certi ed appropriati.
Nel nuovo testo normativo denominato “codice
degli appalti pubblici e dei contratti di concessioni”, che andrà ad abrogare l’attuale Codice
(D.Lgs. 163/2006), l’ANAC sarà il fulcro del nuovo
sistema degli appalti, con poteri di controllo, raccomandazione, intervento cautelare e sanzionatorio.
Molte sono le importanti indicazioni contenute nella Legge, dovendo però condensare in queste poche righe quanto di maggior interesse per la
categoria, nell’ambito dei servizi di architettura ed
ingegneria e agli altri servizi professionali dell’area
tecnica, non si può non rilevare le seguenti novità:
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Direttive Europee:
2014/23/UE
2014/24/UE
2014/25/UE
o definizione dei requisiti di capacità economicofinanziaria e tecnica, facilitazione dell’accesso ai
giovani professionisti vietando l’aggregazione artificiosa degli appalti;
Ø riduzione degli oneri documentali a carico
dei partecipanti, con possibilità di avvalersi del documento di gara unico europeo “DGUE”, revisione e semplificazione dell’attuale sistema AVCpass;
Ø aggiudicazione con il criterio preferenziale
dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in
luogo del massimo ribasso, per assicurare più attenzione alla qualità dei progetti;
Ø introduzione dei concorsi di progettazione,
valorizzazione della fase progettuale promuovendo
la qualità architettonica e riduzione delle varianti
progettuali in corso d’opera;
Ø introduzione dell’albo nazionale dei commissari di gara, gestito dall’ANAC;
Ø istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture, di un albo nazionale per il ruolo di responsabile dei lavori.
ANAC
Ora non resta che attendere le previste consultazioni che il Governo è chiamato a svolgere
con le principali categorie tra cui certamente anche
la nostra, occasione in cui il CNG potrà formulare
proposte e modifiche alla nuova normativa.
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