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JOHN BEDA
EL KHITTIAR SHAHEED
&
IL VECCHIO MARTIRE
‘In mezzo al fuoco stava non come una carne
che brucia ma come pane che cuoce’
(Martirio di Policarpo da Smirne)
Capitoli:
2
1. L’attentato
p.
5
2. Il giornalista & il Direttore
p.
10
3. La vacanza
p.
17
4. Il mocassino
p.
22
5. Margaret
p.
26
6. Le settanta vergini & i martiri giocano in borsa
p. 30
7. Il giornalista & il Direttore II & La Dolce Vita
p. 40
8. La sedia a rotelle dello sceicco
p.
45
9. The Rolex Ballata
p.
53
10. Le tende di Paola & i dolci di Kawthar
p.
59
11. La Versiliana & le tende & la caccia al tesoro
p.
64
12. Un caffè con il Direttore
p. 68
13. L’evasione
p.
71
14. Chi l’ha visto?
p.
74
15. La lezione di Zidane
p.
78
16. ‘A Bruno’ & la Grande Cavalcata
p. 80
17. Mariam, Madre Coraggio
p. 82
18. La chiesa vuota e il prete
p.
85
19. Missolungi
p.
91
20. ‘Il Contento’
p.
95
21. Il bacio di Kawthar
p.
97
3
22. I messaggi
p.
23. Le bambine inglesi & il pedofilo
p. 101
24. La paura
p. 103
25. Il piccolo Giudizio Universale
p. 106
26. L’ispezione
p. 110
27. Eroi del nostro tempo
p. 115
28. San Paolo & Muhammad
p. 119
29. Il Martirologio Cristiano
p. 126
30. Il Martirologio Musulmano
p. 128
31. Il taglio della lingua nel Duemila
p. 132
32. I bianchi rinnegati
p. 136
33. The Ramp & La rampa
p. 137
34. Departure Gates & Le porte d’imbarco
p. 140
35. Il raccolto
p. 143
36. La Spugna di Santa Prassede & Les Adieux
p. 148
*
1. L’attentato
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Quartiere generale della Polizia Israeliana, Gerusalemme, 15 giugno 2005
-Venga, venga a vedere...e lo scriva pure...non c’è rimasto niente di quel
maledetto assassino...guardi: è tutto lì in una busta di plastica...una scarpa sventrata...il bocchino di una pipa...ma non so se c’entra...potrebbe appartenere a
una delle vittime...uno dei tre ucraini appena sbarcati da Kiev...un pacchetto di
sigarette...un mozzicone dentro - roba di qualcuno non abituato a gettare una
sigaretta a metà - l’involucro verde...non si riesce a capire da dove vengono...saranno sigarette russe...ma no, no, le conosco io le Machorkha ...queste non le
ho mai viste qui in Israele...ma potrebbero non essere sue...Adesso...stasera, ci
aspettiamo di vedere sulla Al-Manar, la televisione degli Hetzbollah, il video
con quest’altro ‘martire’ che farnetica, sorridendo, la sera prima di farsi esplodere, il suo testamento...Cinquantatré morti...Il nostro ministro della difesa, il
generale Moshe Levi non ce l’ha fatta, come sapete...Più ‘lui’, se dobbiamo contare anche ‘lui’...voi a volte li contate fra le vittime, noi no!...E a Betlemme, a
Gerico, a Nablus, a Gaza, nei campi profughi, grandi feste nelle strade per questo
nuovo record...Finora nessun gruppo terroristico, stranamente, ha rivendicato
la paternità di questo nuovo fiume di sangue...Li faremo pagare, caro, molto
caro, ‘occhio per occhio, dente per dente’, altro che volgere l’altra guancia, come
suggeriscono le anime buone, un ministro, assassinare un ministro! come
osano! maledetti assassini!...e pescheremo uno ad uno gli istigatori!
-Colonnello Feldman...è terribile, per tutti, capisco, sono Alberto Di Vieto,
giornalista italiano, del Corriere della Sera. Come le ha accennato Jo, Jo Guttman, il mio collega del Jerusalem Post, che mi ha fornito le referenze per intervistarla, io veramente sono interessato a...alla testa di questi ‘martiri’, come
pensano, perchè lo fanno...
Ora ... potrei vedere più da vicino quello che resta, di quel pacchetto di sigarette,
ad esempio? mi fa ricordare qualcosa...
-Certo, si avvicini pure.
-Grazie... vede...questo pacchetto....non sono russe, papirochka, mi sembra che siano Nazionali Esportazioni, senza filtro, una marca italiana...inconfondibili...
-Che sia uno di quei maledetti studenti palestinesi che vanno a studiare
nelle vostre università...Urbino, Perugia e invece di calmarsi, di trovare un lavoro, una fidanzata italiana, tornano qui più arrabbiati di prima?...
-Questo non so...Queste sigarette le fumavo anch’io da ragazzo all’università...si vendono ancora...sono sigarette da ‘poveracci’ per così dire, ma anche
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da buoni fumatori, da intenditori...
-Guardi che c’erano anche degli ebrei italiani fra le vittime, alcuni, membri di una famiglia Di Nepi, di Roma.
-E’ possibile, poveri disgraziati, Di Nepi è un cognome romano, ebrei
dell’ex Stato della Chiesa...chissà come sono finiti qui...se fossero rimasti a
Roma...Ma guardi c’è un altro foglio, colorato...
-Ah sì, non ci ho fatto caso...è in francese...
-Due palme nel deserto, cielo azzurro, la luna piena, il mihrab e il titolo:
Epitre sur la prière par Son eminence Cheik...La manière de PRIER en ISLAM.
Telle qu’enseignèe par le Prophète MOHAMMAD...Povero disgraziato anche
lui!...
-Tutto questo vuol dire che questa gente non merita niente, non mi parli
di compassione, per favore! sono pazzi scatenati, fanatici, roba da manicomio
criminale!...ma lo sa che si permettono pure di fare testamento, e se lo lasciano
addosso qualche volta, ne abbiamo trovato uno in cui il ‘martire’ prescriveva
che le sue parti intime dovevano essere pulite e profumate...per arrivare così in
Paradiso dalle sue settanta ragazze....E poi un altro, un altro di questi ‘martiri’,
la sera prima di farsi saltare in aria con tre dei nostri,lo sa che ha fatto la sera
prima? E’ andato in un night-club di Haifa e, mi ha detto un cameriere che l’ha
riconosciuto, non staccava gli occhi dai seni delle spogliarelliste!...e si è ubriacato! e l’alcol che è proibito dal Profeta dove lo mettiamo? allora, quelli sarebbero dei ‘martiri’? e gliene dico un’altra...alcuni di questi...ragazzi ricchi vanno
prima a puttane a Bankok poi vanno a fare i ‘martiri’
-Povero ragazzo!...
-Ma che dice!? non avrà mica compassione per quelli lì?...guardi, non mi
faccia andare avanti...se me lo trovassi davanti, non ho nessun timore a confessarglielo, lo ammazzerei di nuovo con le mie mani...
-Certo! ed è altrettanto certo che sono le sue scarpe, c’era ancora un pezzo
del suo piede dentro, è l’unica cosa di carne che sia rimasto di lui e qualche altro
frammento, cuoio capelluto, materia cerebrale...Ridaremo il piede ai palestinesi
rivestito di pelle di maiale, come il vostro zampone o cotechino, quello che mangiate la sera della vigilia dell’Anno Nuovo con le lenticchie...
-Ah, lei, colonnello, conosce l’Italia!
-Certo, ci sono stato più di una volta, mia moglie vuole andare in vacanza
solo da voi... Ma ha capito bene la storia della pelle di maiale! Questi maledetti
arabi hanno un tale orrore del maiale....
-Come voi...anche se ho visto molti ebrei italiani mangiare con piacere
prosciutto...
-...è vero...ma dicevo che hanno un tale orrore del maiale che il fatto di
essere seppelliti in una pelle di maiale come un qualsiasi salame li riempirà di
orrore...vedrà...prima di fare un’altro attentato ci penseranno due volte...almeno
lo spero, ma questa gente non li ferma nessuno, purtroppo, è come se...
-Guardi colonnello...questo avanzo di scarpa è un mocassino, e di una
marca piuttosto sofisticata...Fratelli Rossetti per l’esattezza...sono scarpe fantastiche, ci si vola dentro, leggere...sa, io per il mio mestiere cammino molto..le
uso anch’io...mi creda sono mocassini Rossetti e...erano in ottime condizioni,
quasi nuove, malgrado le bruciature...oh, mi scusi per questi commenti sulla
bellezza delle scarpe con tutti questi morti...Ora non trova strano che un attentatore palestinese...
-Potrebbero essere di uno studente palestinese che, come le ho già detto,
è stato a studiare in Italia a Perugia, a Urbino o di uno di quei disgraziati di Ainel-Hilweth, il campo di rifugiati nel sud del Libano, le avrà rubate a qualche turista italiano...Mi spiace ma la devo lasciare, ora devo tornare al mio lavoro...
-Una sola domanda:l’età dell’attentatore...avete un’idea?
-Un momento solo, la prego, questo è quello che rimane delle scarpe dell’attentatore, no?
-Ah, questa poi!...Abbiamo trovato dei capelli castani e bianchi, una porzione di cuoio capelluto con un ciuffo di capelli sale e pepe, fitti, bei capelli, devo
dire...se vuole saperne di più...allora glielo dico: ho preso un colpo quando li ho
visti, speravo in cuor mio che fossero di Imad Mugyved - sa chi è, no? un grande
assassino - venti anni di attentati, quasi tutti riusciti, maledetto! - non riusciamo
mai a beccarlo - anche lui ha quel tipo di capelli...poi abbiamo fatto il Dna con
la saliva che lui ha lasciato su una tazza di caffè a .... - non le posso dire dove - e
purtroppo niente, non era lui...a parte che i capi come lui mandano ad immolarsi
i ragazzi disperati dei campi profughi non certo loro stessi o i loro figli! ma vi
rendete conto, vi rendete conto voi giornalisti, che nella striscia di Gaza il cin-
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-Vede...la prego di non fraintendermi, colonnello, tutte queste vittime, capisco la sua emozione...ma io sono un semplice giornalista...cerco di andare in
fondo..e di vedere l’altra parte, sperando di fare bene...anche per voi. Non è così
semplice, secondo me. Non c’erano bambini, mi sembra...
-E’ vero, questa volta non c’erano bambini, nè donne in cinta...Ha visto
tutto ora? altre domande?
quanta per cento dei ragazzi dai sei ai dodici anni vogliono fare i ‘martiri’!?...
mentre da noi, come pure in America, si accontentano di sognare di diventare
wiz kid, geni precoci a Silicon Valley, ragazzi geniali dell’informatica con una
vita sicura da milionari davanti...avrà letto di quel nostro ragazzo di dodici anni
che ha già fatto il suo primo milione di dollari con il trading on line? e questi
vogliono fare i ‘martiri’! ma le pare possibile tutto questo? allora vuole sapere
qual’è la mia risposta? bisogna colpire i padri, i cattivi maestri e poi i finanziatori...gli stati canaglia che li finanziano, permettendo loro di non lavorare per
commettere queste atrocità ! questo è terrorismo allo stato puro e la nostra risposta, mi creda, sarà totale! se solo avessimo le mani completamente libere dai
vostri piagnistei in Europa!
-Ma...allora...quello lì, l’ultimo, il Dna, diceva...insomma non era uno...un
ragazzo!?
-No,il Dna non appartiene a nessuna delle povere vittime, questo è poco
ma sicuro, abbiamo fatto accertamenti...
-Scusi, ma volevo dire che forse l’attentatore potrebbe essere un uomo
di...un uomo più avanti negli anni, forse un uomo di mezza età....
-No, no, non ci credo...anche i giovani di vent’anni qui hanno i capelli
così...sa, lì nei campi profughi, la gente non ha la vita facile...
-Vuol dire che fanno i capelli bianchi prima del tempo?...ma...colonnello...
se fosse un uomo di mezz’età le vostre indagini...
-...chiaro...prenderebbero un’altra direzione...ma è impossibile, sono tutti
sui vent’anni, la media voglio dire:il più giovane aveva sedici anni...mai visto
uno di cinquant’anni o giù di lì, mai! a quell’età hanno la testa sulle spalle, una
famiglia, moglie, figli...oppure mandano i giovani a morire e loro fanno la bella
vita con i soldi vostri...
-Ma guardi a me sembra che questa gente in fondo... disprezzi la vita...insomma non sono come noi...il problema è che noi pensiamo che loro siano come
noi!...
-Io non ci credo. Li metta al nostro posto, in una bella casa, in una colonia
con il loro bel giardino davanti, gli metta duecento dollari in tasca da spendere
ogni tanto in quelle belle mall negli Stati Uniti e vedrà che non ci pensano per
niente ad immolarsi. Non hanno uno schekel in banca, anzi in tasca, alcuni non
sono mai entrati in una banca... e allora...
-Ma se quello lì... fosse davvero un uomo di cinquant’anni?
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-Beh, cambierebbe tutto...io, personalmente non ci posso credere...il tutto
sarebbe molto, molto più preoccupante...il nostro modo di vedere il ‘fenomeno’
- chiamiamolo così ...Sono tutti giovani, erano sempre tutti giovani senza nessuna prospettiva, nessuna speranza di lavoro, disoccupati cronici...è gente che
non ha niente da perdere, che non ha niente di niente, è difficile combattere con
gente così!
-E’ vero...c’è un proverbio afgano che dice: Un uomo nudo non ha niente
da temere dalla guerra..capisco, però, il suo punto di vista...questo non è combattere ad armi pari..Sa che penso? che appunto perchè non hanno ‘niente’ capiscono tutto, mentre noi che abbiamo ‘tutto’ non capiamo più niente...vede il
nostro è... un modo di vedere...talmente diverso...materialista...
-Materialista!? che significa, me lo dica lei!? non vorrà mica fare della filosofia dopo tutti questi morti?...altre domande?
-No, grazie... la ringrazio per il suo tempo colonnello Feldman...le posso
aggiungere qualcosa? è una mia impressione ma...fra non molto forse succederà
qualcosa di grosso...no, non credo un attentato come quello delle Torri Gemelle,
mi auguro di no... piuttosto l’inizio di qualcosa...
-Impossibile, siamo l’esercito più preparato del mondo...meglio di quello
degli Stati Uniti...la nostra intelligence è insuperabile! ha visto come li becchiamo all’uscita di casa, in una cabina telefonica, un cecchino piazzato al posto
giusto ed è fatta!...Ma, perchè, lei ne sa qualcosa? la prego, dica tutto quello che
sa, qui c’è da risparmiare vite umane...
-Guardi se pensa alle Torri Gemelle, niente di simile...è una mia impressione,qualcosa che è nell’aria, non ve ne rendete conto?
-E cosa dovremmo fare, secondo lei?
-...Fermarvi!non fare niente...è quello che avrebbe dovuto fare Bush dopo
il 9 settembre...anzi se fossi stato io alla Casa Bianca...avrei invitato Osama bin
Laden a parlare, a dire cosa voleva...vede l’ingiustizia è la cosa più brutta che ci
sia, il Jihad, il suo significato vero è frainteso, volutamente, è una lotta contro
l’ingiustizia, anche voi israeliani ci siete passati e come! prima o poi la bilancia
deve essere raddrizzata...
-Senta..la violenza chiama violenza! tutto il resto sono sciocchezze! Impossibile come dice lei, il mondo va avanti così, sarebbe come smettere di mangiare, di dormire, di fare all’amore.
-Se è così...mi auguro che non succeda niente, ma...pensi a quello che le
ho detto...ho colleghi qui in Israele che trovano ‘interessante’ il... mio punto di
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vista...Grazie allora, e arrivederci.
in mano e non vado certo finchè lavoro con il suo giornale a offrirla a Wadah
Khanfar!
-Arrivederci, torna in Italia immagino, senta a me: rimanga lì per un
pò...trovi altri argomenti su cui scrivere, tutto questo...scotta... e buon viaggio!
-E chi è? un’altro terrorista, un mullah...?
-Ma no...è il direttore di Al Jazeera a Doha nel Qatar!..è giovane, 38 anni,
la mia età...
*
2. Il giornalista & il direttore
-Direttore...il pezzo è pronto...- l’ha già letto, no? - anche se ...devo dire...
c’è qualcosa che non capisco...
-Senti Alberto...va benissimo così com’è...mettiti in testa comunque che
non c’è niente da capire!...hai fatto un buon lavoro...però devo rimandarne la
pubblicazione...adesso ce ne andiamo in vacanza...e quello che hai scritto non è
roba da vacanza, non facciamo come gli inglesi della BBC che all’ora di pranzo,
puntualmente ti somministrano servizi che fanno passare l’appetito, tipo handicappati che fanno le corse, animali maltrattati, tsunami qua e là, eccetera, eccetera, e poi ...vuoi che...insomma, per parlarci chiaro, a Forte dei Marmi questa
storia non andrà giù a nessuno...capace che mi levano il saluto e... alla Versiliana...tutti quei personaggi, tutti amici, a sinistra e a destra...come pensi che la
prendano? per non parlare di tutte quelle belle signore che vanno lì per godersi
la nostra intellighentsija insieme a un bel gelato e si trovano prima di pranzo
questo piatto trucido...di uno che hanno sfiorato, con cui hanno parlato e che
ha combinato questo bel guaio... pensaci sù e vedrai che ho ragione...io vado
qualche giorno a Cortina...mi dispiace che non ci sia più il vecchio
Montanelli...quanti risotti ai tartufi d’Alba ci siamo fatti insieme!...
-Ah, questa....è una bella sorpresa...davvero non me l’aspettavo...pensavo
che fosse uno scoop e mi trovo con...niente in mano... ma si rende conto che
quelli di Al Jazeera acchiapperebbero subito la storia....
-Allora vai da loro! ma stai attento! gli americani li hanno bombardati già
un paio di volte e io non garantisco che te la facciano passare liscia...
-Senta don Ferdinando...il mio amico Bob a Beirut...una vecchia volpe del
Vicino Oriente troverebbe la storia incredibile...lui è lì da trent’anni ed è tuttora
vivo come un pesce...
-Senti quel Bob, ha intervistato Osama bin Laden un paio di volte, anzi
più e...sono sicuro che hanno cercato già di farlo fuori...
-Se per questo è vero, ed è per questo che lo rispetto...io ho questa storia
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-Vuoi dire che io sono vecchio e che per questo non...capisco certe cose?
mi sento ancora come un leone e se sono qui ci deve essere una ragione? pensa
a Montanelli, a novant’anni ancora nel pieno delle forze!...
-Senta...era un maestro ma uno di quei laici, come si chiamano fra di loro
con orgoglio...è diventata una vera professione adesso esserlo e fanno i
soldi...Christopher, Nyall, Dominique, Oriana, Andrè, Bernard-Henri, Thomas,
Kingsley, Fahreed...sa di chi parlo, no? dicono proprio tutto quello che la gente
vuole sentire...con la giusta dose, misurata al bilancino al livello di milligrammi
per épater le bourgeois che sorride tutto soddisfatto di sentirsi dire cose talmente intelligenti, perspicaci che lui e gli altri come lui solo capiscono...a quelli
lì manca una dimensione, lo sanno, qualcuno ne soffre, come il vecchio Montanelli, come tutti quelli che cercano Dio e non lo trovano...di questi ‘martiri’
avrebbe detto che sono tutti pazzi, ma in cuor suo li avrebbe ..invidiati! creda a
me, i laici non sono migliori dei vecchi comunisti...almeno quelli credevano a
qualche cosa...
-Come!? che vuoi dire?poi Bernard-Henri! sono stato un mese fa nella
sua villa a Marrakesh, un uomo intelligente, straordinario, lì c’era il fiore dell’intelligenza francese e altro, anche belle donne anche se un pò faisandè...anch’io allora? ognuno con la sua paranoia, ma così interessante, stimolante, tutti
individui pieni di conflitti interiori, che poi trovano una via uscita, civile, sono
tornato rinfrescato, credimi!
-Paranoia? conflitti interiori? quella non è paranoia metafisica ma è solo
l’effetto di un consumo eccessivo di dolce polvere bianca!...Bernard-Henri? faisandè come le vecchie mignotte internazionali che gli stanno attorno! ma se
quello ancora cavalca il Sessantotto come se fosse oggi...la Rivoluzione Francese,
i Diritti Umani, la Democrazia..L’année dernier à Marienbad, Hiroshima mon
amour...ci manca solo una bella, vecchia Citroen Deux Chevaux....allora caviale
e champagne oggi sushi e Christal, lo champagne non manca mai però, nella
loro testolina non è cambiato nulla, appena esce fuori qualche vecchia stronza
ribelle a regimi autoritari, come Aung San Suu Kyi, sa quella con il mazzetto di
fiorellini dietro alla nuca, impeccabile nella sua tenuta, perfetta per Vogue, Vanity Fair, la adottano immediatamente, nel Sessantotto si sarebbe unita a loro
a Bora Bora, ora...quasi fosse Santa Teresa d’Avila o Santa Caterina, o la Betancourt che già lo sapevo durante la prigionia se la spassava con uno o più terro11
risti-rivoluzionari, allora ce l’avevano con il colonnelli greci che, mi ha detto un
vecchio diplomatico mio amico, erano bravissime persone, ora ce l’hanno con i
regimi con usanze ‘medioevali’ come il burqa, con i mullah iraniani, con i Ceceni, con i Talebani... I Talebani: si danno la zappa sui piedi quando pubblicano
la foto di un magnifico pashtun leggero come un falco con il suo kalashnikov in
mezzo ai campi di meravigliosi papaveri, dietro una fila di montagne, sembra
uno stupendo tappeto e sulla stessa pagina la foto di un soldatino americano,
olandese, inglese, moldavo, polacco che arranca sotto cinquanta chili di caschi,
di scarponi, di occhiali, di armi ultra-moderne, sopra di lui un angelo protettore,
un drone comandato da qualche idiota che sta mangiando un hamburger in Florida...vede tutto quel peso che trascinano a fatica i nostri soldati è il peso di tutta
la merda, scusi il termine, che abbiamo dentro, mentre il pashtun è
leggero...come un falco... Scusi lo sfogo...ma sono i molti articoli che non ho
scritto...No, no, ci mancherebbe altro...lei non c’entra in questa storia...il fatto
è che...vede secondo me c’è qualcosa che ci sfugge a tutti noi... alla nostra mentalità..e poi i giornalisti!...secondo me c’è qualcosa di più grande, di misterioso
...mysterium iniquitatis...il mistero del male, il potere delle Tenebre...qualcosa
che qualcuno come Hanna Harendt ha cercato dietro la banale figura di Eichmann - che, guardi, ai nostri tempi, farebbe il ragioniere, oppure l’amministratore di condominio - ecco il ragionier Macchia, al giornale, un uomo
tranquillo che ognuno di noi quasi ignora, chi le dice che in un altro contesto
non... e che ha indicato a chi vuole vedere ‘al di là’... questo qualcosa che noi, la
stampa occidentale in genere, non afferriamo...un ‘al di là’...So che sembro un
ingenuo...ma bisogna vedere...’dentro’ questi attentati suicidi, con il nostro feroce materialismo, questo materialismo che è come una carta moschicida, sembra che ci sia impossibile, come alle mosche intrappolate, distaccarcene, tutto
questo ci rende ciechi o, forse, chissà, alcuni di noi ‘sentono’ - forse qualcuno
dei miei colleghi importanti al giornale - ma preferiscono glisser, evitare, cercano tutte le scuse possibili...Pascal nel Seicento l’aveva capito benissimo, e
Dante pure, e Shakespeare... anche allora esistevano tipacci simili, come nel nostro giornalismo... Scusi ma le pare che discorsi come:
‘ bisogna difendere le radici giudaico-cristiane dell’Europa...’ ‘...prendiamo in
mano la bandiera dell’Occidente...’, ‘...con il loro atteggiamento gli europei si
preparano alla resa definitiva a...’ a...a.. a che? mi dica, a che? ‘loro’ concordano
tutti, adagiati comodamente nelle loro poltrone, concordano tutti, anche se
fanno a gara a chi la dice più grossa, questa parola magica che spalanca con fragore le nostre porte corazzate è ‘terrorismo’, ‘shaheed’, martire...suicida...al
giubbetto esplosivo di un attentatore preferiscono un bel golf di cashmere...
-Ma ti rendi conto di cosa dici dei tuoi colleghi, tutti grandi professionisti?. ..sveglia giovanotto, il mondo non va così, non vorrai mica metterti a scrivere di queste cose...che, fra l’altro, non interessano a nessuno!? I fatti, solo i
fatti contano, questa è la grande scuola del giornalismo anglo-sassone...prima i
fatti, poi i commenti, che bisogna tenere sul leggero, non appesantire i fatti che
parlano da soli ricordati! ... per cui niente interpretazioni ....filosofiche! devi
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dire verità profonde con l’apparenza della banalità, l’hai capito o no?
-E se fosse il contrario invece, banalità sotto l’apparenza di verità profonde?! Per me questi famosi colleghi sono proprio i peggiori, non ‘informano’
più, sono quasi tutti embedded, accodati all’Occidente e all’esercito americano,
wishy-washy, annacquati, ottimi al massimo sull’ultima moda, sui vari sottili e
non tanto, corteggiamenti dei potenti di turno, sulla Borsa, l’altalena del Dow
Jones, del Nasdaq...sugli hedge funds, i paradisi fiscali, la possibilità di qualche
tsunami finanziario e come non essere coinvolti, in pratica come tenere al sicuro
il ‘malloppo’, ma cose come quelle di cui le parlavo sfuggono totalmente alla
loro mentalità...empirici...pragmatici quanto vuole ma si fermano là...alla soglia
del Paradiso dei Veri Credenti e alla storiella delle settanta vergini che attendono
il martire con le gambe spalancate...Guardi che, invece, ’loro’ pensano, parlano
come noi eravamo un tempo...la nostra Quaresima è il loro Ramadan, solo che
noi non abbiamo più la Quaresima...il Papa...beh, il Papa vorrebbe avere a San
Pietro ogni giorno della Quaresima la folla di credenti che c’è alla Mecca durante
il Ramadan...E il digiuno? tre datteri e un bicchiere d’acqua all’alba, ora, d’estate
alle cinque e mezza fino alle otto e mezza di sera, lei e tutti i nostri colleghi verrebbero meno, è così no? niente di più semplice per dimostrare la differenza fra
noi e ‘loro’. D’accordo, so cosa sta per dirmi che fate il digiuno nelle Beauty&Health Farm, lo sa che? mi sembra tutto uno scherzo il nostro modo di vivere che
difendiamo con... le guerre! Prenda la jallabah...una tunica bianca indossata sia
dal venditore di spezie, dal tassista, che dallo sceicco milionario...non serve solo
a proteggere dai raggi del sole, noi la vediamo come un oggetto materiale, per
‘loro’, invece, è un segno, il bianco, l’aspirazione alla purezza in questa vita materiale...pensi alle nostre monache di clausura...anche loro...ma noi vediamo
solo il bianco e le suore infiliamo ora in qualche spot pubblicitario in televisione...
-Ragazzo mio ...non mi stare a dare lezioni sulle Health Farm, se non potessi andarci sarei finito, guarda che pelle che ho! Comunque non ti seguo..sei
giovane ancora, parli come un novellino e non lo sei, - ti dico la verità, se ti presentassi ora a me per essere assunto con quello che dici non ti assumerei - l’unica
spiegazione che trovo è che hai avuto...un grosso shock...o...un colpo di
sole...senti a me, attienti ai fatti, sopratutto a quelli graditi ai lettori... il fatto in
questo caso è che questo pazzo sanguinario ha fatto fuori cinquantatré innocenti...devi mostrarti scandalizzato al massimo da questo inutile spargimento
di sangue, inutile per la causa palestinese, in pratica se non smettono, niente
soldi, niente aiuti...piuttosto mi ricordi di un ragazzetto palestinese di un campo
profughi che incontrai a Beirut anni fa, gli avevano fatto il lavaggio del cervello,
era pronto a sacrificarsi..a imbracciare un Kalashnikov e a fare una strage in un
kibbutz, gli detti dieci dollari e me ne andai a prendere un bel drink sulla Corniche...circondato da magnifiche donne, le libanesi sono splendide...veramente
quell’idiota li buttò a terra i miei dieci dollari, pensa un pò!
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