L`effetto dell`utenza sui fabbisogni energetici di edifici residenziali

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L`effetto dell`utenza sui fabbisogni energetici di edifici residenziali
POLITECNICO DI TORINO
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile
24 marzo 2016
TESI
L’effetto dell’utenza sui fabbisogni energetici
di edifici residenziali riqualificati
verso il target nearly-zero
Relatore
Prof. Ing. Vincenzo Corrado
Correlatore
Arch. Simona Paduos
Candidata
Lidia Tulipano
Alla mia famiglia
“Le particelle subatomiche
non
obbediscono
alle leggi fisiche... si muovono
secondo il caso, il caos,
la coincidenza, si scontrano
l'una con l'altra nel mezzo
dell'universo e poi c'è il bang.
E l'energia.
Noi siamo come loro. La più
grande qualità dell'universo è
l'imprevedibilità... per questo
è divertente!”
RICONOSCIMENTI
Il presente lavoro di tesi è stato elaborato all’interno dell’attività di ricerca “Studio sulla
prestazione energetica di edifici riqualificati a energia quasi zero ed elasticità di consumi” in
collaborazione con il dipartimento DENERG del Politecnico di Torino e la società RSE S.p.A.
- Ricerca sul Sistema Energetico con sede a Milano.
Un particolare ringraziamento al Prof. Vincenzo Corrado, relatore della presente tesi, sempre
presente e disponibile ai fini di seguire l’attività svolta, con professionalità e dedizione.
Desidero ringraziare la Dott.ssa Simona Paduos, in qualità di correlatrice, che ha reso possibile
la redazione dell’elaborato, attraverso la cura utilizzata nell’elaborazione dei dati e della ricerca,
rendendo le giornate di duro lavoro piacevoli e facendomi sempre sentire parte di un gruppo di
lavoro.
Ringrazio inoltre la Dott.ssa Elisa Primo, facente parte del team di ricerca all’interno del
dipartimento DENERG, per avermi sempre affiancata con competenza lavorativa e sostenuto
personalmente nel superare le difficoltà durante le fasi di stesura della tesi.
INDICE
1.
INTRODUZIONE .............................................................................................................. 7
2.
FASI DI SVILUPPO DELLO STUDIO .......................................................................... 10
3.
LA POLITICA ENERGETICA EUROPEA .................................................................... 13
3.1
Direttive europee sulla prestazione energetica degli edifici ...................................... 13
3.2
Edifici nZEB - nearly Zero Energy Building ............................................................ 16
PARTE I - Analisi bibliografica
4.
5.
LA PREVISIONE DEI CONSUMI REALI ..................................................................... 19
4.1
Influenza degli occupanti ........................................................................................... 19
4.2
Il progetto IEA - Annex 53 ........................................................................................ 23
4.3
Differenze tra i consumi reali e stimati: studi in letteratura....................................... 25
4.4
Effetto degli occupanti sulla previsione dei consumi ................................................ 31
L’ELASTICITA’ DEI CONSUMI ................................................................................... 38
5.1
Definizione del concetto di elasticità dei consumi .................................................... 38
5.2
Valutazione dell’effetto dell’occupante ..................................................................... 46
PARTE II - Analisi dei casi studio
6.
7.
DEFINIZIONE DI UTENZE TIPO ................................................................................. 48
6.1
Analisi statistica della popolazione............................................................................ 48
6.2
Caratterizzazione delle utenze tipo ............................................................................ 53
PRESTAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI RESIDENZIALI ED EFFETTO
DELL’UTENZA....................................................................................................................... 56
7.1
Descrizione degli edifici ............................................................................................ 56
7.2
Definizione dei parametri di utenza ........................................................................... 59
7.2.1
Temperatura di set-point ..................................................................................... 61
7.2.2
Portata d’aria di ventilazione .............................................................................. 63
7.2.3
Consumo giornaliero di ACS ............................................................................. 65
7.2.4
Apporti interni .................................................................................................... 67
7.2.5
Sintesi dei parametri dell’utenza per l’edificio allo stato di fatto....................... 67
7.2.6
L’utenza standard ............................................................................................... 68
7.3
Calcolo della prestazione energetica .......................................................................... 69
7.4
Analisi dei fabbisogni energetici degli edifici ........................................................... 70
8.
PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI RIQUALIFICATI ED ELASTICITÀ
DEI CONSUMI ........................................................................................................................ 73
8.1
Descrizione degli interventi di riqualificazione ......................................................... 73
8.2
Descrizione dei parametri di utenza negli edifici riqualificati ................................... 82
8.2.1
Temperatura di set-point ..................................................................................... 82
8.2.2
Portata d’aria di ventilazione .............................................................................. 84
8.2.3
Consumo giornaliero di ACS ............................................................................. 85
8.2.4
Apporti interni .................................................................................................... 87
8.2.5
Sintesi dei parametri dell’utenza per l’edificio riqualificato .............................. 87
8.3
Analisi dei fabbisogni energetici degli edifici riqualificati........................................ 95
8.4
Valutazione del rebound effect ................................................................................ 106
ANALISI DI SENSIBILITÀ SULL’EFFETTO DEL CLIMA E DELL’UTENZA ...... 113
9.
9.1
Fabbisogni energetici degli edifici riqualificati in zona climatica B ....................... 113
9.2
Fabbisogni energetici degli edifici riqualificati in presenza di rebound accentuato 135
9.3
Analisi degli indici di rebound ................................................................................ 150
10.
CONCLUSIONI .......................................................................................................... 158
11.
BIBLIOGRAFIA ......................................................................................................... 161
ALLEGATI – Schede degli edifici ......................................................................................... 166
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
1. INTRODUZIONE
Una notevole percentuale di energia a livello mondiale viene utilizzata per mantenere negli
edifici residenziali condizioni di comfort. Risulta pertanto molto importante contenere i
consumi energetici degli edifici, riducendo così le emissioni di CO2 in atmosfera.
Le attività umane stanno modificando il clima a livello mondiale, provocando un effetto di
surriscaldamento del pianeta preoccupante (1).
La velocità di crescita di anidride carbonica in atmosfera risulta essere pari al 32% in 250 anni,
di cui l’8% solo negli ultimi 20 anni. Attualmente, l’effetto di riscaldamento totale indotto come
effetto serra è pari a circa 2,8 W/m2. A partire dagli anni ’70 l’atmosfera presenta una
temperatura notevolmente sopra la media.
Il consumo di energia a livello globale è aumentato drasticamente nell’ultimo secolo; vi è
dunque la necessità urgente di ridurre tale trend in crescita. Come afferma anche il Fourth
Assessment Report dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC*1), il settore delle
costruzioni ha l’influenza maggiore per intervenire sul cambiamento climatico.
Le costruzioni pesano per oltre il 40% sui consumi energetici totali in Europa; in particolare il
riscaldamento domestico interessa il 20% dei consumi energetici nel settore edilizio (2). Inoltre
tale influenza risulta in crescita a causa dell’innalzamento delle condizioni di comfort. Per
questa ragione la riduzione dei consumi energetici degli edifici è essenziale per il
raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico, fissati dalle politiche comunitarie.
Una delle strategie più efficaci è la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
residenziale che si stima possa ridurre i consumi di energia per il riscaldamento di circa l’80%
con un intervento completo di isolamento dell’involucro edilizio e sostituzione dei sistemi
impiantistici (3).
*1 L’IPCC (International Panel on Climate Change) è stato fondato nel 1988 dalla World Meteorological
Organization (WMO) e dallo United Nations Environment Programme (UNEP) allo scopo di valutare modalità ed
effetti del riscaldamento globale della Terra.
Capitolo 1 – Introduzione
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 1. Uso dell’energia nell’Unione Europea.
Un maggior isolamento termico dell’involucro edilizio e l’installazione di sistemi impiantistici
più efficienti hanno determinato, negli ultimi decenni una diminuzione della richiesta di energia
per il riscaldamento domestico, sia per edifici di nuova costruzione, sia grazie ad interventi di
riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, come è ampiamente documentato in
letteratura.
Ciò nonostante, dai recenti studi di settore e dalla medesima letteratura scientifica emergono
ampie divergenze tra i consumi energetici di abitazioni simili (in termini di località, periodo di
costruzione, geometria e soluzioni tecnologiche adottate), e tra i consumi energetici misurati e
quelli attesi: il risparmio di energia e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica previsti
a seguito degli interventi di riqualificazione energetica risultano nella pratica inferiori rispetto
a quanto stimato per mezzo di simulazioni energetiche.
Questo fenomeno è dovuto al fatto che i consumi energetici degli edifici non sono
esclusivamente connessi alle caratteristiche energetiche dell’edificio, come le prestazioni
dell’involucro e l’efficienza dei sistemi impiantistici, ma sono correlati anche al
comportamento dell’occupante e alle sue abitudini.
Il comportamento dell’occupante è condizionato da diverse variabili esterne, come il prezzo
dell’energia, e da fattori specifici quali l’età, il grado di istruzione e il reddito.
Per questa ragione la presente tesi analizza in primo luogo l’influenza che il comportamento
dell’utente ha sui consumi energetici dell’edificio, individuando un numero di utenze tipo
Capitolo 1 – Introduzione
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
rappresentative della popolazione nazionale e definendo il loro comportamento nella gestione
energetica dell’edificio.
Nella letteratura accademica è altresì evidenziato che il comportamento dell’occupante varia
fino a vanificare i risparmi energetici stimati a seguito degli interventi di riqualificazione
energetica, per esempio a causa della ricerca di un livello di comfort superiore per via della
minore spesa legata ai consumi energetici.
In conseguenza di ciò, in secondo luogo la presente tesi analizza i cambiamenti del
comportamento dell’occupante in relazione a diverse configurazioni di interventi di
riqualificazione energetica, stimando gli effetti del fenomeno definito in letteratura rebound
effect, riscontrabile, oltre che negli edifici che sono stati sottoposti a interventi di retrofit, in
edifici nuovi a basso consumo energetico.
Esistono varie definizioni di rebound effect; ai fini della presente attività il rebound effect è
definito come la “differenza tra i risparmi energetici stimati a seguito di un intervento di
riqualificazione energetica e i risparmi energetici stimati tenendo in considerazione il
cambiamento nel comportamento dell’occupante conseguente all’intervento di retrofit”.
Capitolo 1 – Introduzione
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Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
2. FASI DI SVILUPPO DELLO STUDIO
Occorrono grandi differenze fra le prestazioni calcolate in fase progettuale e le prestazioni
effettive misurate in seguito; spesso tale differenza dipende dalle condizioni di utilizzo, come
la temperatura interna, il tasso di ventilazione, e altri parametri utilizzati nel modello di calcolo,
influenzabili notevolmente dall’utenza. Per questo motivo negli ultimi anni si stanno svolgendo
numerosi studi concentrati sull’influenza del comportamento degli occupanti sul rendimento
energetico e il comfort negli edifici residenziali, essendo una delle ragioni principali delle
differenze fra valori stimati e misurati.
La ricerca ha come scopo il miglioramento della previsione dei consumi energetici di un
edificio, rivolgendo particolare attenzione al ruolo degli occupanti per stimare il fabbisogno
energetico secondo la normativa vigente. Si cerca di individuare i fattori che porterebbero
l’utenza a consumare più o meno energia rispetto a quella stimata in fase di progettazione.
Vengono esaminate le differenze fra i valori derivanti da simulazioni energetiche e successivi
monitoraggi, analizzati in molti riferimenti in letteratura, osservando l’interazione degli
occupanti con l’edificio e gli impianti.
Sono presentati esempi in letteratura dove il divario tra i consumi energetici, a parità di
condizioni, fra una famiglia e un’altra è pari anche al 200%. Si analizzano le variabili e i
parametri che sono relazionati al comportamento degli occupanti.
Lo studio della letteratura esistente in merito e l’analisi dello stato di fatto è propedeutico per
comprendere le relazioni fra gli occupanti e l’ambiente dell’edificio in cui operano, osservando
inoltre la qualità dell’ambiente interno. Focalizzando l’attenzione sullo spazio climatizzato, si
cerca di risalire ai legami fra l’occupante e gli impianti di cui è dotato l’edificio, oltre alle
componenti dell’edificio stesso, per trovare le connessioni con i consumi energetici
dell’edificio.
L’obiettivo della presente tesi è ottenere previsioni più realistiche sui consumi energetici degli
edifici, in base a un modello di occupante che rispecchi il comportamento reale degli utenti,
legato alle caratteristiche dell’edificio stesso e ad ulteriori fattori interni ed esterni, in seguito
illustrati.
Il presente lavoro si sviluppa nei seguenti punti:
1. Studio sull’elasticità dei consumi energetici negli edifici.
Capitolo 2 – Fasi di sviluppo dello studio
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
2. Studio sulla prestazione energetica di edifici residenziali esistenti trasformati in nZEB.
La prima parte riguarda il tema dell’elasticità dei consumi e si articola come segue:
a) Inquadramento del tema trattato nella presente tesi in ambito internazionale ed europeo.
b) Ricerca bibliografica riguardante gli studi esistenti sulle differenze fra consumi reali e
previsti, finalizzata alla raccolta e all'analisi di casi reali.
c) Ricerca di riferimenti in letteratura scientifica, al fine della caratterizzazione del
comportamento degli occupanti e dei fattori influenzanti tale comportamento.
d) Analisi del concetto di rebound effect, attraverso i riferimenti in letteratura scientifica.
La seconda parte riguarda lo studio della prestazione energetica di edifici residenziali esistenti
trasformati in nZEB, in relazione alle utenze reali e in diverse zone climatiche. Si aticola come
segue:
e) Definizione di utenze tipo, attraverso un’analisi statistica della popolazione, per definire
dei prototipi di utenza rappresentativi.
f) Definizione di specifici parametri d'utenza correlati ai singoli comportamenti degli
occupanti (es. tasso di ventilazione correlato all'apertura volontaria delle finestre, uso
del termostato e temperatura di set-point).
g) Individuazione di uno o più casi studio e definizione di interventi di riqualificazione.
h) Individuazione delle relazioni fra interventi di riqualificazione e comportamenti
dell'utenza.
i) Calcolo della prestazione energetica degli edifici casi studio prima e dopo interventi di
riqualificazione, attraverso il calcolo con modello quasi‐stazionario, applicando i diversi
parametri d'utenza.
j) Analisi dei risultati e determinazione del coefficiente di elasticità della prestazione
energetica dell'edificio in funzione dei parametri d'utenza e della zona climatica.
Attraverso un’approfondita analisi della bibliografia si descrive l’effetto del comportamento
dell’occupante sulla gestione energetica dell’edificio.
In seguito, si definisce il concetto di rebound effect, esaminando i riferimenti presenti in
letteratura. Mediante un’analisi statistica della popolazione, sono definite alcune utenze tipo di
edifici residenziali, in relazione alle quali si analizza l’influenza dell’occupante sui fabbisogni
energetici degli edifici residenziali.
Infine, si valuta il rebound effect sulla prestazione energetica di alcuni edifici tipo soggetti a
riqualificazione energetica, in relazione al comportamento degli utenti residenziali sopra
definiti e ai parametri energetici a loro correlati.
Capitolo 2 – Fasi di sviluppo dello studio
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Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Viene sviluppata un’analisi di sensibilità sui risultati ottenuti nel capitolo precedente, al variare
delle variabili climatiche e in presenza di comportamenti dell’utente che si discostano più
significativamente dalla media.
Capitolo 2 – Fasi di sviluppo dello studio
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
3. LA POLITICA ENERGETICA EUROPEA
3.1
Direttive europee sulla prestazione energetica degli edifici
Nel Secondo Rapporto di Valutazione dell’IPCC, stilato nel 1996, l’influenza dell’uomo sul
clima a livello globale è stata definita discernibile; poiché esiste uno sfasamento temporale fra
causa ed effetto, i cambiamenti climatici dei prossimi anni sono ormai inevitabili. L’unica
possibilità consiste nel rallentare tali cambiamenti.
Nella Sessione Planetaria di Wembley*2 del 2001 e nella Conferenza delle Parti della
Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) di
Marrakech*3, per l’attuazione del Protocollo di Kyoto, l’IPCC ha affermato:
“Il cambiamento del clima non è solo un problema ambientale, ma è il problema cruciale dello
sviluppo sostenibile; il sistema climatico globale ha mostrato in questi ultimi 150 anni, ed in
particolare in questi ultimi 25 anni, dei cambiamenti le cui cause sono largamente attribuibili
alle attività umane. Parallelamente, il sistema ambientale e sociale globale è andato incontro
ad una crescente vulnerabilità derivante soprattutto all’acuirsi di fenomeni meteorologici e
climatici estremi, conseguenti dei cambiamenti in atto”.
Nel 1997 venne sottoscritto il protocollo di Kyoto, valido a livello mondiale da febbraio 2005,
per ridurre le emissioni di CO2. Un intervento importante in tale direzione è l’investimento sullo
sviluppo sostenibile; un esempio sono gli incentivi statali per l’utilizzo di fonti energetiche
rinnovabili.
Secondo le previsioni nel 2050 la domanda di energia crescerà del 150% rispetto all’attuale.
Bisogna dunque concentrarsi, per quanto riguarda il settore delle costruzioni, sulla
progettazione di edifici a basso consumo energetico e sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili
(fotovoltaico, solare termico, etc.) per la climatizzazione degli ambienti, la produzione di acqua
calda sanitaria e di elettricità. Inoltre un ruolo fondamentale svolge l’utenza, riguardo i
comportamenti e le abitudini che influiscono sui consumi dell’edificio dal punto di vista
energetico.
*2 Wembley, 24 – 29 settembre 2001.
*3 Marrakech, 29 settembre – 10 novembre 2001.
Capitolo 3 – La politica energetica europea
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Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
L’Unione Europea si è posta come obiettivo una riduzione del 20% delle emissioni di CO2
relative al 1990 entro il 2020, ed un aumento del 10% sull’utilizzo di fonti rinnovabili,
prevedendo inoltre l’aumento dell’efficienza energetica degli edifici.
In campo delle costruzioni, sono stati formulati nuovi regolamenti edilizi per ridurre il consumo
di energia per la climatizzazione degli ambienti. A livello europeo, la direttiva sul rendimento
energetico dell’edilizia (Direttiva 2002/91/EC) presenta i requisiti recepiti nella legislazione
nazionale in Italia. L’European Standard 15251 (2007), riguardante l’efficienza energetica degli
edifici, è alla base della norma UNI EN 15251, che tratta inoltre della progettazione degli edifici
rispettando i criteri sull’IEQ (Indoor Environmental Quality).
La direttiva 19 maggio 2010, n°2010/31/UE, fa riferimento alla normativa in materia di
rendimento energetico. La direttiva 2002/91/EC, abrogata a febbraio 2012, dettava le prime
misure per promuovere il rendimento energetico degli edifici nell’Unione Europea, stabilendo
i requisiti di efficienza a cui dovevano sottostare gli edifici nuovi e la presenza di un certificato
energetico rilasciato da opportune figure professionali, riconosciute come certificatori.
La nuova direttiva europea, riguardo il calcolo del rendimento energetico degli edifici
differenziato su base nazionale e regionale, apporta alcune modifiche:
-
Prestazione e non rendimento: la quantità di energia necessaria per soddisfare il
fabbisogno energetico dell’edificio (riscaldamento, raffrescamento, ventilazione,
produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione);
-
Calcolo della prestazione: determinata sulla quantità di energia per coprire il
fabbisogno;
-
Requisiti minimi: riguardanti gli edifici nuovi e ristrutturati in materia di efficienza, e i
componenti dell’involucro e impiantistici;
-
Edifici a energia “quasi zero”(nZEB - nearly Zero Energy Building): entro il 31
dicembre 2018 per gli edifici pubblici e entro il 31 dicembre 2020 per quelli privati, gli
edifici devono essere a energia “quasi zero”*4;
-
Piani nazionali: elaborati da ogni nazione per raggiungere gli obiettivi espressi dalla
direttiva;
-
Sistemi alternativi: utilizzo di fonti rinnovabili;
*4 «Edificio a energia quasi zero»: edificio ad altissima prestazione energetica, determinata conformemente
all’Allegato I della direttiva. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo deve essere coperto da energia da
fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze (Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, Direttiva 2010/31/UE
del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia, art. 2 paragr.
3, pag. 6 e art. 9, paragr. 3, pag. 9).
Capitolo 3 – La politica energetica europea
14
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
-
APE (Attestato di Prestazione Energetica);
-
Manutenzione:riguardo gli impianti.
Bisogna calcolare interamente le prestazioni dell’edificio, sia nel periodo di riscaldamento, sia
di raffrescamento. Inoltre, “gli edifici esistenti che subiscono una ristrutturazione importante,
dovrebbero essere assoggettati a requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti in funzione
delle locali condizioni climatiche”*5.
Una ristrutturazione importante è un’occasione per migliorare la prestazione energetica,
soprattutto nelle componenti di involucro e impiantistiche che risultano più rilevanti per la
suddetta prestazione.
L’Allegato I della Direttiva stabilisce di esprimere le prestazioni dell’edificio attraverso un
indicatore del rendimento energetico e di uso di energia primaria. Gli aspetti fondamentali sono:
-
Le caratteristiche termiche dell’edificio (capacità termica dei divisori, isolamento,
riscaldamento e raffrescamento e i ponti termici);
-
L’impianto di riscaldamento e acqua calda sanitaria;
-
L’impianto di condizionamento dell’aria;
-
La ventilazione (meccanica o naturale);
-
Il progetto, posizionamento e orientamento dell’edificio (clima esterno);
-
Sistemi solari passivi e di protezione solare;
-
Il clima interno;
-
I carichi interni (latenti e sensibili).
Gli edifici sono suddivisi in 9 categorie principali:
1) Abitazioni individuali di diversi tipi;
2) Condomini;
3) Uffici;
4) Edifici scolastici;
5) Ospedali;
6) Alberghi e ristoranti;
7) Impianti sportivi;
8) Edifici ad uso commerciale all’ingrosso o al dettaglio;
9) Altri tipi di edifici.
I nuovi obiettivi energetici nel settore delle costruzioni e dell’edilizia residenziale si basano
*5 Direttiva 19 maggio 2010, n° 2010/31/UE.
Capitolo 3 – La politica energetica europea
15
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
sulla progettazione di edifici nuovi e sulla riqualificazione di edifici esistenti al fine di ottenere
alte prestazioni energetiche, tipiche degli edifici ad energia quasi zero. Nel paragrafo successivo
verrà approfondito il concetto di nZEB.
3.2
Edifici nZEB - nearly Zero Energy Building
Come accennato precedentemente, con nZEB si caratterizza un edificio capace di un bilancio
fra energia consumata ed energia prodotta prossimo allo zero (4).
Tale definizione, che si applica a tutte le tipologie di edifici piccoli e grandi, residenziali,
commerciali, industriali, etc., è adottata in ambito normativo europeo. Con l’emanazione della
direttiva 2010/31/UE (la nuova EPBD – Energy Performance Building Directive), sono stati
riformulati e ampliati i contenuti della precedente 2002/91/CE (ormai abrogata dal 1° gennaio
2012) ed è stato introdotto all’ art. 9, il concetto di “energia quasi zero” per gli edifici di nuova
costruzione sia pubblici o di uso pubblico che privati (edifici nZEB).
Con tale locuzione si intendono quindi gli edifici ad altissima prestazione energetica che
minimizzano i consumi legati al riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione,
produzione di acqua calda sanitaria, utilizzando energia da fonti rinnovabili, elementi passivi
di riscaldamento e raffrescamento, sistemi di ombreggiamento e garantendo un’idonea qualità
dell’aria interna e un’adeguata illuminazione naturale in accordo con le caratteristiche
architettoniche dell’edificio (5).
È possibile utilizzare diversi parametri nella misurazione del bilancio zero dei consumi
energetici (4):
-
raggiungere il bilancio nullo dei consumi energetici nel sito in cui sorge l’edificio;
-
integrare le fonti rinnovabili disponibili in situ tramite l’acquisto di energia da fonti
rinnovabili esterne al sito, considerando i consumi di energia alla fonte;
-
mettere in rilievo i costi energetici, fissando l’obiettivo di bilanciare la spesa affrontata
per l’acquisto di energia con i ricavi ottenuti dalla vendita dell’energia rinnovabile
prodotta in situ ed immessa nella rete;
-
mirare al bilancio nullo delle emissioni di gas serra.
La direttiva EPBD dispone che, a partire dal 31 dicembre 2020, tutte le nuove costruzioni
dovranno essere edifici nZEB. Ma quello che la direttiva 2010/31/UE non fornisce è
la definizione di cos’è un edificio nZEB, poiché tale termine deve essere identificato dai singoli
Paesi membri.
Capitolo 3 – La politica energetica europea
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Ogni Paese europeo, infatti, ha recepito la direttiva in base alle proprie specifiche esigenze e
delle situazioni locali. Ed è proprio per avere un quadro completo dei diversi approcci utilizzati
dai diversi Stati membri che il Building Performance Institute Europe (BPIE) ha pubblicato un
rapporto (factsheet) che riepiloga le diverse soluzioni adottate nel Vecchio continente per
addivenire alle specifiche definizioni nazionali di edifici nZEB.
In Italia il D.M. 26 giugno 2015 “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni
energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici” (6), entrato in
vigore dal 1° ottobre 2015 è il nuovo riferimento riguardo l’efficienza energetica degli edifici
verso il target nearly-zero, cioè gli edifici ad energia quasi zero.
Capitolo 3 – La politica energetica europea
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Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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PARTE I
ANALISI BIBLIOGRAFICA
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
4. LA PREVISIONE DEI CONSUMI REALI
4.1
Influenza degli occupanti
Nel documento costitutivo dell’Annex 53*6 si afferma:
“Uno degli ostacoli più importanti che si frappone all’ottenimento dell’obiettivo dell’efficienza
energetica dell’edificio è la carenza di conoscenze dei fattori che determinano l’uso
dell’energia. Questo rappresenta spesso un significativo sfasamento tra il progetto e l’utilizzo
reale dell’energia negli edifici. I motivi di questo sfasamento sono di difficile comprensione e
spesso hanno più a che fare con il comportamento umano che con il progetto dell’edificio”.
Sono stati individuati sei gruppi di fattori che influenzano l’edificio dal punto di vista
energetico:
-
il clima;
-
le caratteristiche dell’edificio;
-
le caratteristiche dei sistemi impiantistici (impianti interni e sistemi energetici);
-
il livello di qualità dell’ambiente interno richiesto;
-
il comportamento dell’occupante;
-
le modalità di conduzione e manutenzione dei sistemi impiantistici.
I fattori contenuti nelle caratteristiche dell’edificio e nelle caratteristiche dei sistemi
impiantistici (impianti interni e sistemi energetici) sono ben noti:
-
la trasmittanza termica dell’involucro edilizio, opaco e trasparente e il suo grado di
protezione solare;
-
il tasso di ricambio d’aria e le modalità di ventilazione;
-
l’efficienza energetica dei sistemi impiantistici per riscaldamento, raffrescamento e
acqua calda sanitaria;
-
l’efficienza luminosa degli apparecchi illuminanti;
-
l’impiego di elettrodomestici.
Su di essi si sono finora concentrate tutte le politiche intese a ridurre i consumi energetici,
essendo elementi oggetto di processi di diagnosi, certificazione e riqualificazione energetica.
*6 Annex 53 – progetto IEA “Total energy use in buildings – Analysis and evaluation methods”.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Peraltro la loro influenza è facilmente valutabile utilizzando un approccio deterministico che fa
uso dei modelli fisico matematici che descrivono il comportamento energetico di un sistema
edificio-impianti in condizioni standard.
Assai meno nota e certamente da investigare nei suoi effetti è invece l’influenza sui consumi
energetici dei fattori contenuti negli ultimi tre gruppi, riguardanti il livello di comfort atteso, il
comportamento degli occupanti e le modalità di esercizio e manutenzione degli impianti
determinate dai gestori (facility manager), fattori che, a loro volta, sono legati al contesto socio
economico in cui si opera e allo stile di vita delle persone. Fra questi si evidenziano, per il
settore residenziale:
-
i valori di temperatura dell’aria e i livelli di illuminamento impostati nelle varie ore del
giorno e della notte, in presenza e in assenza degli occupanti;
-
l’uso di schermature solari e di tende interne;
-
il numero e la durata di apertura delle finestre;
-
l’impiego di acqua calda;
-
il profilo di utilizzo degli elettrodomestici, delle apparecchiature di cottura e dei sistemi
audiovisivi;
-
le modalità e la frequenza di manutenzione degli impianti.
Riguardo il comportamento degli occupanti, ad ogni azione di controllo di comportamento
possono corrispondere più reazioni che influiscono sull’ambiente (come verrà specificato al
Paragrafo 4.4).
Inoltre bisogna considerare la soggettività delle risposte umane agli stessi input; tale concetto è
relazionato al concetto di comfort e agli aspetti soggettivi legati ad esso, per cui risulta difficile
prevedere la risposta umana al medesimo input, in quanto diversa da un soggetto all’altro,
nonostante vi siano le stesse condizioni a contorno.
A causa di ciò la modellazione realistica del comportamento non può che essere basata su un
modello probabilistico anziché solo deterministico. Inoltre bisogna analizzare l’aumento degli
standard di comfort richiesto da parte degli occupanti; ad esempio nel caso della temperatura
interna standard nel periodo invernale in ambienti residenziali, si è assistito ad una crescita di
2 °C negli anni (1), passando da 18 °C in passato ai 20 °C attuali e si riscontrano differenze
sulla temperatura di set-point fra diversi utenti in relazione a molteplici fattori.
Lo studio delle relazioni fra consumi energetici e comportamenti umani/stili di vita è
indubbiamente un tema complesso. La complessità è di tipo sia metodologico che strumentale,
dovendosi da un lato sviluppare e rendere operativi tutti gli strumenti necessari per la raccolta,
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
20
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
l’elaborazione e l’analisi delle informazioni, dall’altro mettere a punto un approccio fondato su
basi teoriche.
Per meglio comprendere i benefici degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici
esistenti occorre dunque definire il comportamento degli occupanti ed imparare a descriverlo
quantitativamente attraverso modelli matematici, individuare nuove procedure di stima dei
consumi energetici inserendo in esse il più probabile comportamento degli occupanti, mettere
a punto tecniche e strumentazioni per il monitoraggio energetico, utilizzare i risultati dei
monitoraggi per creare benchmark dei consumi energetici, ed infine elaborare metodi predittivi
del consumo energetico per valutare correttamente i benefici ottenibili con interventi di varia
natura.
Il comportamento degli occupanti incide in grande misura sul consumo energetico degli edifici,
provocando un gap fra consumi reali e previsti; le differenze fra consumi reali e stimati
dipendono dalla modalità di realizzazione della costruzione e dall’installazione e utilizzo di
strumenti di controllo da parte degli occupanti (7) (8). Numerosi studi dimostrano che il
comportamento degli occupanti influiscono sul consumo degli edifici (9) (10) (11) (12) (13),
quasi nessuno dimostra il rapporto di causalità fra il comportamento dell’utente e il rendimento
energetico dell’edificio.
La presente tesi si propone di individuare le caratteristiche del comportamento dell’utente che
influenzano alcuni parametri nel calcolo energetico, in maniera da effettuare simulazioni con
valori di tali costanti di calcolo, al fine di ottenere risultati stimati simili alla realtà.
I programmi di simulazione energetica degli edifici sono diventati sempre più precisi; tuttavia
in letteratura si dimostra che manca una considerazione del comportamento degli utenti. Le
differenze di comportamento fra utenti e la variazione del comportamento nel tempo ha una
notevole importanza nelle differenze fra prestazioni stimate e reali degli edifici e nel calcolo di
energia primaria per riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria, ventilazione etc..
Risulta grande la difficoltà di simulare il comportamento dell’utente in quanto vi è una forte
eterogeneità dovuta a diversi fattori relazionati agli utenti e alle condizioni a contorno.
Nel presente lavoro verranno esaminati i casi studiati in letteratura, in maniera da comprendere
le relazioni fra comportamento degli utenti e prestazioni energetiche degli edifici.
Il comportamento degli occupanti può influenzare il clima degli ambienti interni in cui vivono,
ma può funzionare anche in senso inverso, ovvero che la temperatura interna può influenzare il
comportamento degli occupanti che a loro volta possono, in un qualche modo, portare a una
variazione nel consumo di energia (14).
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
21
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Figura 2. Interazione tra Clima Interno e Comportamento degli Occupanti
Il clima interno può essere influenzato dal comportamento degli utenti per diversi motivi:
-
una reazione dovuta a una percezione di uno o più parametri climatici interni;
-
una reazione causata da preoccupazioni per problemi di salute connessi con l’ambiente
interno, ad esempio asma e allergie.
I parametri climatici interni che possono influenzare la percezione degli occupanti e di
conseguenza il loro comportamento sono numerosi e possono essere correlati:
-
alla trasmissione di energia termica;
-
all'”atmosfera” interna;
-
all’acustica e alla visibilità negli ambienti.
Numerosi parametri climatici interni possono influire sul comportamento degli occupanti (14).
Figura 3. Parametri interni che influenzano l'utente.
Esempi di come i parametri climatici interni possono influenzare il nostro comportamento
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
22
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RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
possono essere presi dalla nostra vita di tutti i giorni. Se la temperatura dell’aria interna non è
percepita come confortevole, si ha un’azione di adattamento, ad esempio:
-
regolare un termostato;
-
aprire o chiudere una finestra;
-
cambiare abbigliamento;
-
regolare un condizionatore.
Se la qualità dell’aria percepita è pessima, gli occupanti hanno una reazione.
Tali azioni di adattamento sono definite da Nicol e Humphreys (15), che afferma: “Se si verifica
un cambiamento tale da produrre disagio, la gente reagisce in modo tale da cercare di
ripristinare il loro comfort termo-igrometrico“. E’ il cosiddetto comfort adattivo, come si
spiegherà in maniera più approfondita in seguito.
Alcuni edifici ad alte prestazioni energetiche consumano più del previsto a causa dell’approccio
dell’utenza con i sistemi di controllo. È indispensabile quindi sensibilizzare gli utenti sui
comportamenti di risparmio energetico per raggiungere gli obiettivi esposti nella direttiva
europea EPBD*7.
Il rinnovamento del patrimonio edilizio tramite misure di risparmio energetico è supportato
dalla normativa e da regolamenti edilizi, che si basano però su profili standard dell’occupante
e delle sue attività negli edifici, rendendo i programmi di calcolo e le simulazioni incapaci di
fornire risultati precisi e realistici dei fabbisogni energetici degli edifici e dei consumi reali.
4.2
Il progetto IEA - Annex 53
Nella ricerca delle interazioni fra consumi energetici degli edifici e comportamento umano si
inserisce l’Annex 53-IEA “Total energy use in buildings – Analysis and evaluation
methods”(2008-2013), che si propone inoltre di definire modelli per simulare l’influenza del
comportamento degli utenti.
Lo scopo è individuare le variabili che influenzano la domanda energetica di un edificio (il
clima, l’involucro, gli impianti e i sistemi energetici, la gestione, l’attività e il comportamento
dell’occupante, il livello di qualità indoor richiesta), sull’influenza dell’occupante nella
*7 La Energy Performance Building Directive (EPBD) 2002/91/CE è la prima direttiva europea che riguarda il
rendimento energetico in edilizia. L’obiettivo della direttiva è promuovere il miglioramento del rendimento
energetico degli edifici, tenendo in considerazione le condizioni locali e climatiche esterne e interne.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
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definizione dei consumi energetici.
Clima
Gestione
Involucro
edilizio
EDIFICIO
UTENTE
Comportamento
dell'occupante
Qualità dell'aria
interna
Impianti e
sistemi energetici
Prestazioni
dell'edificio
CONSUMO
ENERGETICO
Figura 4. I fattori influenzanti i consumi energetici secondo lo IEA – Annex 53.
Rendere noti i fattori influenzanti il consumo di energia dell’edificio all’utente, incentiva la
riduzione di comportamenti scorretti e azioni energicamente virtuose.
L’Annex 53 contiene un database di edifici e campioni edilizi oggetto di studio. Tale database
rappresenta il fulcro attorno a cui si sviluppano le quattro Subtask in cui è organizzato l’Annex
53; tali Subtask, dalla A alla D, ricoprono ognuna dei compiti specifici , come specificato nella
Tabella 1.
Tabella 1. Definizione dei compiti di ogni Subtask dell’Annex 53.
Subtask
Compito
Descrizione
A
Definition and
reporting
Case studies and
data collection
Definizione dei termini, delle indicazioni e dei
fattori influenzanti il consumo energetico.
Dimostrazione, attraverso casi studio e
misurazioni, dei consumi energetici dovuti
agli usi finali negli edifici.
C
Statistical
analysis
Linee guida per l'applicazione di metodi di
previsione statistici e illustrazione della
relazione tra le caratteristiche del database e i
metodi di previsione statistica.
D
Energy
Performance
Evaluation
Dimostrazione degli effetti delle tecnologie di
risparmio energetico, dei comportamenti
dell'occupante e del cambiamento dei modi di
vita sul consumo energetico.
B
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
24
Lidia Tulipano
4.3
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Differenze tra i consumi reali e stimati: studi in letteratura
Il motivo della differenza fra consumi energetici predetti e reali risiede nella differenza fra
l’approccio probabilistico, utilizzato nella modellazione del comportamento dell’occupante, e
quello di natura deterministica, tipico dei programmi di simulazione.
I software di simulazione energetica utilizzati, molto precisi nell’analisi degli aspetti fisici del
consumo energetico, utilizzano un comportamento prestabilito da parte degli occupanti; già in
passato ci si è resi conto della discrepanza derivante dall’aver trascurato tale aspetto.
Alla fine degli anni ’70 vennero condotti i primi studi che dimostrarono la forte influenza che
il comportamento degli occupanti ha sulle performance energetiche degli edifici e sui relativi
consumi.
In uno studio del 1978, Solocow (insieme a Sonderegger e Seligman uno dei precursori di tali
studi) (16) (17) (18) studiò il consumo energetico in 28 case di città identiche, trovando
differenze tra i valori dei consumi energetici di ordine anche da 2 a 1. Era evidente che il
consumo energetico dipendeva dagli occupanti: Sonderegger misurò il consumo di gas
utilizzato per il riscaldamento in 205 case di città simili a quelle analizzate da Solocow e
Seligman, trovando consumi a volte superiori di tre volte fra una famiglia e un’altra. Solo il
54% della varianza di consumo è spiegata da differenze progettuali (numero delle camere,
ubicazione delle aperture etc.), mentre il 46% dipende dal comportamento degli occupanti.
Nel 1985 Bishop e Frey hanno esaminato il consumo di due case passive a Pittsburgh,
misurandone le prestazioni energetiche; il risultato fu un consumo di energia effettivo pari a
due volte il consumo stimato, relazionato al comportamento degli occupanti (1).
Nel 1993 Garland (22) presentò uno studio su un monitoraggio dei consumi energetici eseguito
dal 1987 al 1992 in quattro case simili site a Washington. Si scoprì che le abitudini degli
occupanti legate all’uso del termostato determinavano una differenza fra i consumi pari al 27%,
mentre l’apertura delle finestre pari al 17%. Le variazioni comportamentali erano più rilevanti
negli edifici più isolati.
In un ulteriore studio (24), condotto su delle abitazioni di Londra con finestre apribili e un
sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore, i ricercatori hanno trovato una
correlazione fra l’abitudine di aprire le finestre, in relazione alla temperatura esterna, e le
emissioni di CO2 derivanti dal consumo di energia da parte dell’edificio; scoprirono che
l’apertura delle finestre e l’utilizzo del sistema di ventilazione meccanica influivano
significativamente sui consumi, diversi da quelli ipotizzati. I risultati mostrano un’emissione di
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
CO2 di una volta e mezzo superiore a quella del modello teorico.
In una ricerca condotta per oltre 3 anni su un edificio multifamiliare in Svizzera (7), i ricercatori
hanno dimostrato che il consumo dell’edificio era del 50% più alto di quello stimato in fase
progettuale (246 MJ/m2 rispetto ai 160 MJ/m2 previsti). Le differenze principali erano dovute
alle reali condizioni di utilizzo.
Sardinanou nel 2008 (25) attraverso un questionario scoprì le quote di incidenza del
comportamento umano relazionate all’età, il reddito annuo, il numero di membri della famiglia,
la dimensione e la proprietà della casa, che pesavano sulla determinazione dei consumi.
La letteratura esaminata mostra che per diverse azioni di comportamento, spesso combinate fra
loro, si hanno diverse reazioni nell’ambiente circostante; le azioni sono soggettive e variano fra
gli occupanti.
Tra gli studi più recenti va sottolineato quello di Maier nel 2009 (26), che analizza il consumo
energetico di 22 case in Germania per un periodo di due anni. Analizzò edifici identici, che
differivano solo per il sistema di ventilazione. La differenza fra il consumo e minore
raggiungeva il 284%.
Una ricerca condotta nel 2010 in Olanda da Guerra Santin (19), si basa sul confronto delle
diverse caratteristiche termiche degli edifici e del comportamento degli occupanti al fine di
determinare il fabbisogno di energia per il riscaldamento degli ambienti.
La temperatura di set-point di riscaldamento è una grandezza che influisce notevolmente sul
consumo energetico. Nel 2011 Shipworth Bae (27) ha effettuato un resoconto di dati, raccolti
fra il 1984 e il 2007 in indagini su diverse case inglesi, riguardo l’utilizzo del termostato e ha
scoperto che vi sono grandi differenze fra gli utenti sull’impostazione del valore della
temperatura di set-point.
In diversi studi (28) (29) si è dimostrato che gli occupanti modificano notevolmente la
temperatura di set-point, anche attraverso l’utilizzo di valvole termostatiche, e che vi sono
differenze fra il genere maschile e femminile degli occupanti riguardo alla temperatura preferita
(più alta per le donne). Inoltre è stato anche dimostrato da ulteriori studi in merito che spesso
gli utenti interagiscono in maniera errata con i termostati di nuova generazione, aumentando lo
spreco di energia a causa di una programmazione inesatta.
Il valore della temperatura di set-point per il periodo di riscaldamento utilizzato nella
progettazione e pari a 20 °C nel caso di edifici residenziali, spesso nella realtà subisce
oscillazioni anche nell’arco della giornata o a seconda della presenza di occupanti in casa.
Si è giunti alla conclusione che non esiste una relazione fra efficienza energetica degli edifici e
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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consumi, che spesso si discostavano da quelli previsti. Le ragioni di tali differenze risiedono
principalmente nel comportamento degli occupanti. Inoltre si è notato che spesso i consumi di
energia reali aumentano, nonostante i regolamenti edilizi riguardo il risparmio energetico
diventino sempre più severi.
Gli edifici e gli impianti hanno prestazioni energetiche sempre più elevate, ma le attività negli
edifici e la gestione da parte degli utenti portano comunque ad un aumento dei consumi. Un
esempio riportato in letteratura è quello del termostato, che essendo sempre più sofisticato
risulta essere di difficile utilizzo per l’utenza, causando un aumento degli sprechi energetici
(20) (21).
Nonostante le abitazioni siano responsabili di quasi un quarto del consumo totale di energia
primaria tra gli stati membri dell’Unione Europea, gli studi sono stati effettuati in maggior parte
sul comportamento degli occupanti negli uffici.
Nella Figura 5 viene raffigurato il consumo di Ep in Italia durante il 2010; il consumo degli
edifici risulta essere il più alto, seguito dai trasporti e l’industria. Tale valore è da relazionare
all’uso di combustibile per il riscaldamento.
Petrolio
9%
Rinnovabili
6%
Trasporti
34%
Edifici
40%
Gas
57%
Energia elettrica
28%
Industria
26%
Figura 5. Consumi di energia primaria in Italia nel 2010. Fonte: elaborazione creata in base ai dati del Ministero
dello Sviluppo Economico (MSE) – Dipartimento per l’energia.
La letteratura si basa su quattro temi principali:
-
Il consumo di energia per riscaldamento/raffrescamento;
-
Il grado di occupazione da parte dell’utenza;
-
L’uso di illuminazione artificiale;
-
La ventilazione e le abitudini di apertura e chiusura delle finestre.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
La presente tesi trascura il contributo relativo all’uso di illuminazione artificiale, di poca
rilevanza ai fini del presente studio, condotto solo sul settore residenziale e non su uffici.
Un riassunto degli argomenti trattati in letteratura scientifica viene proposto in Figura 6, dove
risulta visibile l’importanza che ricopre il ruolo dell’occupante. I temi trattati nel maggior
numero di studi sono: heating/cooling, ventilation, occupancy.
Figura 6. Tematiche principali legate al comportamento dell’occupante studiate in letteratura scientifica.
Fonte: ASHRAE Manuscript Central. The influence of occupant bahaviour: a literature rewiew of drivers,
actions and effects on energy consumption and indoor
Il 70% circa degli studi condotti sono focalizzati sull’analisi dei consumi derivanti dal
riscaldamento e condizionamento dell’aria ambiente. È possibile inoltre notare una relazione
fra la presenza degli utenti in casa e la ventilazione degli ambienti, soprattutto riguardo il
numero di ricambi di aria, che crescono proporzionalmente alla presenza di occupanti.
Gli studi effettuati in letteratura sono stati svolti con vari strumenti e metodologie: monitoraggio
sul campo, interviste agli occupanti, questionari e sondaggi.
Il sistema più diffuso è quello dei questionari, con domande riguardanti le abitudini e le azioni
adattative degli occupanti. Un esempio è presente nella ricerca effettuata da Rune Vinther
Andersen (30). Il sondaggio, effettuato da settembre a ottobre 2006 e a marzo 2007, riguarda lo
studio sui fattori influenzanti i comportamenti degli occupanti danesi in relazione alle
sensazioni di caldo/freddo (Tabella 2).
Gli occupanti cercano di adattarsi all’ambiente (regolarsi l’abbigliamento, usare una coperta,
bere una bevanda calda/fredda, etc.). Però alcune azioni sono intraprese solo in determinate
circostanze: per esempio la doccia viene effettuata per eliminare la sensazione di freddo, ma
non di caldo.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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Tabella 2. Risultati dello studio sulle risposte degli occupanti in relazione alle sensazioni di caldo/freddo.
Fonte: Andersen 2009.
AZIONE
Grande cambiamento di set-point
Piccolo cambiamento di set-point
Accendere il camino
Regolare l'abbigliamento
Muoversi
Doccia fredda/calda
Uso di una coperta
Bere una bevanda fredda/calda
Altro
Non fare niente
Aprire una finestra
FREDDO IN
INVERNO
5%
66%
29%
82%
16%
6%
12%
21%
3%
1%
CALDO IN FREDDO IN CALDO IN
INVERNO
ESTATE
ESTATE
15%
6%
22%
67%
78%
64%
81%
1%
1%
12%
3%
2%
60%
86%
17%
5%
12%
20%
3%
3%
79%
2%
2%
12%
3%
2%
68%
Nel 1997 Newsham ha effettuato uno studio sugli effetti del cambiamento di vestiario da parte
degli occupanti, unitamente a un cambiamento della temperatura di set-point; i risultati
mostrano che il risparmio energetico potrebbe arrivare al 41% (1).
Altri studi (31) (32) dimostrano però che spesso il vestiario non viene aggiustato per adattarsi
alle temperature dell’ambiente; ne risale che gli occupanti preferiscono intervenire sulla
temperatura di set-point, soprattutto con piccole variazioni.
Si è notato inoltre che vi è una percentuale maggiore di persone che sopportano avere caldo
d’inverno e non freddo d’estate; ciò fa pensare che la scarsa propensione ad un comportamento
adattativo in estate riduca ancora di più le percentuali di risparmio energetico rispetto
all’inverno.
Sulle azioni degli occupanti influisce notevolmente il costo dell’energia, in relazione al reddito
delle famiglie.
La grandezza oggetto del più alto numero di studi è la temperatura interna, che ha elevati effetti
sui consumi e sulla qualità dell’aria interna.
Tuttavia in letteratura ci sono pochissimi studi sulle concentrazioni di CO2 nell’aria interna; ad
elevate concentrazioni corrispondono un numero di ricambi d’aria maggiore. Tale dato
potrebbe assumere notevole importanza, per esempio, in caso di un intervento di
riqualificazione energetica che preveda la sostituzione dei serramenti: essendo bassissima la
permeabilità, gli occupanti potrebbero faticare ad abituarsi a concentrazioni anche di poco
maggiori rispetto a prima di CO2 nell’aria e aprire con frequenza più alta e per tempi prolungati
le aperture (1).
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
29
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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In quanto alle grandezze esterne, anche in questo caso la categoria più studiata risulta essere
quella della temperatura esterna, nonostante anche le altre grandezze abbiano influenza sul
comportamento degli occupanti (ad esempio la velocità del vento è strettamente relazionata
all’apertura delle finestre) (33).
Una grandezza studiata dai ricercatori è il consumo elettrico; tale grandezza è strettamente
legata al costo economico dei consumi di energia. È dimostrato che maggiore è il consumo,
maggiore è la bolletta; l’utente quindi cerca di ridurre i propri consumi. Nel caso in cui invece
è stata effettuata l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’utente si sente “moralmente
autorizzato” ad aumentare i consumi.
Un altro dato analizzato è il consumo di gas, relazionato al riscaldamento in periodo invernale.
Il principale metodo di indagine è il monitoraggio sul luogo, il più efficace metodo che consente
di accertare i consumi reali e confrontarli con quelli previsti. Un ulteriore metodo utilizzato è
quello della simulazione attraverso software e modelli matematici, che rischiano però di
rimanere su valori ipotizzati.
Possibili altri metodi sono questionari e sondaggi, che si basano sulle opinione espresse dagli
occupanti in merito al comportamento energetico, che influenza i consumi degli edifici. Tali
metodi però portano una componente fortemente soggettiva e legata alle caratteristiche degli
occupanti, come illustrato nello studio in Tabella 3, esempio di tale metodologia di indagine.
Tabella 3. Sondaggio sul comportamento degli occupanti.
Fonte: Guerra Santin O. (2010)
Variabile
Categoria
Anziani
Bambini
Livello di educazione
Presenza di persone anziane in casa (si/no).
Presenza di bambini in casa (si/no).
Bassa educazione;
media (generale o inferiore alla laurea);
alta (laurea o superiore).
Livello economico (in base 1) sotto la media;
alle medie olandesi)
2) nella media;
3)1-2volte sopra la media;
4) sopra 2 volte la media.
Sistema di ventilazione
Sistema di ventilazione meccanica.
Ventilazione bilanciata.
Controllo della temperatura Valvole manuali nei radiatori.
Termostato manuale.
Termostato programmabile.
Tipologia di edificio
Abitazione multi-familiare.
Abitazione isolata.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Nella Tabella 4 sono evidenziati alcuni fra i principali studi condotti in letteratura sulla
variazione dei consumi energetici a causa degli occupanti.
Tabella 4. I risultati più importanti nella letteratura scientifica sulla variazione dei consumi energetici a causa
degli occupanti. Fonte: ASHRAE Manuscript Central. The influence of occupant behaviour: a literature review
of drivers, actions and effects on energy consumption and indoor environmental quality.
Pubblicazioni
Numero e tipo di
edificio
Seligman (1977-78)
(18)
Sonderegger (1977-78)
(17)
Solocow (1977-78)
(16)
Gartland et al. (1993)
(22)
Juodius et al. (2009)
(23)
Meier et al. (2009) (20)
Guerra Santin e Itard
(2010) (19)
4.4
28 case di città
205 case di città
28 case di città
4 case
2280 appartamenti
simili
22 case
Sondaggio e
questionario di 313
abitazioni
Consumi calcolati
Gas ed elettricità
Gas per
riscaldamento
Gas per
riscaldamento
Elettricità per
riscaldamento
Consumo
max/min
[-]
Variazioni nei
consumi
spiegati dal
comportamento
dell'occupante
[%]
2
3
33
2
Tra 1,22 e
1,7
2,84
Teleriscaldamento e
gas per
riscaldamento
11,9
Effetto degli occupanti sulla previsione dei consumi
Le relazioni fra l’occupante e l’edificio interessano varie discipline: dalla fisica alla psicologia,
la sociologia etc.. I fattori che interessano tale comportamento vengono definiti “drivers” o
forzanti e si distinguono in “esterni”, nel caso in cui riguardano l’edificio, ed “interni”, nel caso
in cui riguardano l’occupante in sé (33) (10).
Per quanto riguarda la temperatura di set-point, le variabili che influenzano il comportamento
dell’occupante si classificano in cinque categorie:
-
fisico-ambientali;
-
contestuali;
-
psicologiche;
-
fisiologiche;
-
sociali.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
31
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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I “drivers esterni”, come la temperatura interna ed esterna, la velocità del vento, sono stati già
studiati in passato dagli anni ’70; per quanto riguarda le variabili “interne” invece, queste sono
state prese in considerazione da tempi relativamente brevi. Le reazioni dell’utente sono
denominate “action scenarios”: in tale categoria rientrano l’apertura e chiusura delle finestre,
l’uso delle valvole termostatiche, l’uso dell’abbigliamento etc..
PARAMETRI FISICI
DRIVERS
IAQ
Temperaturainterna
Temeratura esterna
Pioggia
Vento
Stagione
...
STIMOLI
DELL'OCCUPANTE
PARAMETRI CONTESTUALI
Stagione
Ora del giorno
...
PARAMETRI PSICOLOGICI
PARAMETRI FISIOLOGICI
PARAMETRI SOCIALI
ACTION
SCENARIOS
POSSIBILE COMBINAZIONE DI AZIONI
Apertura/chiusura finestre
Uso delle valvole termostatiche
Cambio dei vestiti
...
VARIAZIONE DEI PARAMETRI
Tassi di cambio aria
Temperatura di set-point
Resistenza termica abiti
...
EFFETTI SU
QUALITA'
AMBIENTALE
INTERNA
CONSUMI
ENERGETICI
Figura 7. Diagramma di flusso: drivers – consumi energetici – ambiente interno.
L’occupante è l’elemento centrale dello schema in Figura 7; ristabilisce le condizioni di comfort
o a causa di altri fattori (economici etc.) sopporta situazioni di discomfort fino ad un certo
punto.
È utile riportare la definizione di occupante fornita da Schweiker (10), il quale lo identifica
come una serie di azioni, consce o inconsce, indirizzate al controllo dei parametri fisici
dell’ambiente circostante, costruite sul confronto fra l’ambiente percepito e la somma delle
esperienze passate.
Gli “action scenarios” sono le reazioni a determinate forzanti. Tali reazioni risultano spesso
combinate fra loro.
Gli interventi eseguiti dall’utente per migliorare o mantenere la qualità ambientale interna
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
32
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
possono avere conseguenze sull’ambiente interno; ad esempio la variazione dei tassi di
ricambio d’aria e il cambiamento della temperatura derivano dall’apertura delle finestre.
Il fulcro del diagramma è la variazione dei consumi energetici e delle condizioni interne. I
consumi sono bassi se gli action scenarios sono gestiti con prudenza, alti al contrario se seguono
le actions logics volte al risparmio energetico. Per cui è possibile dividere gli utenti in base al
proprio comportamento energetico in “energy saving users” e “energy wasting users”.
L’occupante può controllare direttamente il clima interno, con la regolazione del set-point, la
gestione degli impianti di ventilazione, l’apertura e chiusura delle finestre e delle schermature
solari, o indirettamente. Inoltre può adattarsi passivamente alle condizioni dell’ambiente
interno. Le caratteristiche dell’edificio e le caratteristiche del nucleo familiare concorrono nel
determinare il comportamento dell’occupante e di conseguenza la sua influenza sul consumo
energetico.
Le variabili che influenzano il rapporto fra l’occupante e la temperatura di set-point si
caratterizzano in cinque categorie, legate alle caratteristiche residenziali e a drivers di tipo
sociale, fisiologici e contestuali, a cui corrispondono delle reazioni da parte dell’utente, come
mostrato in seguito.
Caratteristiche dell’edificio
Andersen (34) ha scoperto, in uno studio condotto nelle famiglie danesi, che parametri
fisiologici e sociali quali l’età, il genere e il reddito degli occupanti sono drivers
dell’atteggiamento degli occupanti delle abitazioni nei confronti dei parametri legati al
riscaldamento. Le forzanti di natura psicologica sono relazionate alla temperatura interna
preferita dagli occupanti. Fattori come la dimensione, il tipo e la proprietà dell’edificio sono
determinanti nella scelta di temperature di set-point più alte.
In uno studio effettuato da Guerra Santin (9) su alcune abitazioni olandesi, si è stabilito che il
42% delle variazioni dei consumi energetici per riscaldamento è legato alla tipologia costruttiva
dell’abitazione, all’impianto di riscaldamento, ventilazione, raffrescamento (HVAC) e al livello
di isolamento termico dell’edificio stesso.
Da un sondaggio (35) eseguito su 6000 famiglie è emerso che il numero di stanze presenti è
una variabile di notevole importanza per quanto riguarda i consumi di riscaldamento; una
cucina aperta, ad esempio, determina una diminuzione dei consumi di energia per il
riscaldamento, mentre la presenza di un secondo bagno aumenta i consumi di acqua calda
sanitaria.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
33
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Variabili fisico-ambientali
Il parametro che più influenza la temperatura di set-point di riscaldamento è la temperatura
interna. Numerosi studi (36) (9) (10) (34) hanno dimostrato la forte relazione tra la domanda di
energia per riscaldamento e la temperatura interna. Anche la temperatura esterna, la velocità
del vento, l’irradiazione solare, e l’umidità relativa esterna hanno un impatto sul
comportamento del riscaldamento; infatti al diminuire di tali variabili, aumenta la temperatura
di set-point (30).
Per quanto riguarda la regolazione dell’impianto di riscaldamento, l’uso del termostato è
fondamentale nel comportamento degli occupanti. Le temperature di set-point nelle abitazioni
con termostati programmabili sono più alte nelle ore notturne e i radiatori accesi per tempi più
prolungati (9). Gli attuali termostati programmabili, di difficile utilizzo per l’utenza, nella
maggior parte dei casi, a causa di una programmazione errata da parte degli occupanti inesperti,
determinano, anziché una riduzione dei consumi, un aumento.
Da uno studio condotto da Alan Meier (20), è emerso che il 90% degli intervistati non
programmava mai il termostato a seconda dei giorni, e solo il 30% dei termostati degli edifici
a basso consumo veniva programmato.
In un altro studio, condotto su 427 famiglie (27), si è scoperto che negli appartamenti con
termostato la temperatura era di poco inferiore rispetto agli appartamenti senza termostato.
Sono diversi gli studi che dimostrano che l’utilizzo di un termostato programmabile, anziché
manuale, influenza di poco i consumi di energia.
Il comportamento dell’occupante, come detto precedentemente, è diverso anche in relazione
all’età degli individui. In uno studio condotto da Olivia Guerra Santin e Laure Itard nel 2010
(19), emerge che le famiglie giovani adottano una temperatura di set-point più bassa e
accendono l’impianto di riscaldamento per un numero di ore inferiori rispetto alle famiglie
formate da anziani.
Per quanto riguarda il raffrescamento, uno studio di Lutzenhiser del 1992 (37) dimostra che le
abitazioni con termostato manuale usano fino al 21% di energia per il condizionamento in meno
rispetto alle case dotate di termostato programmabile.
Ulteriori variabili che influenzano i comportamenti degli occupanti sono le abitudini soggettive
e il background culturale, la tipologia e l’intensità dell’attività dell’utente e altre variabili di
natura soggettiva.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
34
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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Lidia Tulipano
Forzanti psicologiche
Le preferenze dell’occupante sulla temperatura interna sono il driver principale psicologico con
azioni rilevanti sulla temperatura di set-point di riscaldamento. Tale parametro è soggettivo e
dipende, oltre che da una serie di fattori relazionati fra loro, dalla persona in sé e dalla sua
percezione di comfort.
Forzanti fisiologiche
In tale categoria rientrano l’età e il genere degli utenti. Come detto in precedenza, l’età ha una
notevole influenza, con studi che hanno riscontrato la crescita dei consumi in presenza di
anziani e bambini.
Per quanto riguarda il genere la letteratura ha dimostrato che gli utenti di genere femminile
generalmente impostano la temperatura di set-point su valori più alti rispetto agli utenti di
genere maschile (1).
Forzanti sociali
Secondo uno studio di Viringen del 2007, il reddito familiare è un importante fattore
determinante il consumo energetico per riscaldamento. Tale studio, che si basava su 2800
abitazioni in Olanda, dimostra che un aumento dell’1% del reddito determina un aumento dello
0,63% dei consumi energetici a parità di condizioni (1). In uno studio di Al-Mumin (38) sui
consumi energetici, l’agiatezza economica è considerata una delle principali responsabili
dell’aumento pro-capite del consumo energetico, insieme all’introduzione crescente di oggetti
elettronici d’uso quotidiano e lo scarso interesse degli utenti sul consumo energetico.
Forzanti interne ed esterne
La Figura 8 riassume i parametri influenti sulla regolazione della temperatura di set-point
trattati nei sottoparagrafi precedenti.
TEMPERATURA DI SET-POINT EDIFICI RESIDENZIALI_PARAMETRI INFLUENTI
Fisico-ambientali
Contestuali
Psicologici
Temperatura esterna
Temperatura interna
Velocità del vento
Tipologia edilizia
Stanze
Controllo della
Aspettative
Preferenze sul clima
termico
Fisiologici
Sociali
Genere dell'utenza
Reddito annuale
Età dell'utenza
Presenza dell'utenza
Figura 8. Principali variabili influenti sulla regolazione della temperatura di set-point negli edifici residenziali da
parte degli occupanti.
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
35
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RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Su uno studio di Guerra Santin (19) è stata analizzata l’importanza del fattore economico
all’interno della sfera decisionale delle famiglie in ambito energetico. La ricerca svolta su 313
casi, definisce cinque modelli di comportamento:
L’elevato utilizzo del riscaldamento si riscontra anche nei comportamenti più indirizzati al
risparmio energetico, ma che non vogliono rinunciare ad un comfort elevato. Emerge inoltre
che chi ha un comportamento più prestante e usa meno il riscaldamento, al tempo stesso ha un
minor reddito familiare annuale e un’abitazione di dimensioni ridotte.
I drivers esterni che influenzano la regolazione della temperatura di set-point sono:
-
Temperatura esterna: è uno dei primi fattori che influenza il riscaldamento e la
frequenza di apertura delle finestre, causando un abbassamento della temperatura
interna;
-
Temperatura interna: è relazionata alla temperatura esterna e alla percezione soggettiva
di comfort termico;
-
Radiazione solare: la probabilità di chiudere le finestre e abbassare le temperature di
set-point sono inversamente proporzionali con la radiazione solare;
-
Tipo di abitazione: nei condomini vengono impostate temperature più basse rispetto alle
case monofamilari, un minor numero di ore di utilizzo dell’impianto di riscaldamento e
periodo maggiore di apertura delle finestre;
-
Tipo di stanza: le camere da letto sono meno riscaldate;
-
Attese dell’occupante: le preferenze sul clima e sulla temperatura interna;
-
Presenza dell’occupante: la presenza dell’utente continua aumenta il consumo
energetico e le ore di accensione dell’impianto;
-
Età dell’occupante: gli anziani ventilano meno e utilizzano l’impianto di riscaldamento
per periodi più prolungati, le coppie con bambini tendono a ventilare meno di quelle
senza bambini.
Reazioni degli occupanti
Dagli studi presenti in letteratura si evince che, oltre alle caratteristiche proprie dell’edificio e
dalle condizioni ambientali a contorno, il ruolo dell’occupante è determinante nel calcolo dei
consumi energetici.
È necessario identificare il processo dei consumi energetici e le relazioni fra azioni, reazioni,
fattori ed effetti, così da trovare i valori dei parametri di input da usare in fase di progettazione,
anche nella riqualificazione di edifici esistenti e garantire una migliore previsione del
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
36
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rendimento energetico. Si riassumono quindi le definizioni del comportamento dell’occupante
per definire dei modelli teorici.
Gli occupanti in generale agiscono per stabilire e mantenere condizioni di comfort, nella
possibilità di farlo; si è dimostrato infatti che molteplici fattori interni ed esterni, anche
economici, intervengono nella determinazione dei comportamenti degli occupanti. Pertanto,
l’occupante può modificare l’ambiente per renderlo più confortevole (regolare il set-point di
riscaldamento/raffrescamento, aprire o chiudere una finestra) o adattarsi all’ambiente attraverso
dei cambiamenti quali la regolazione dell’abbigliamento, il consumo di bevande calde/fredde,
etc..
Il comportamento dell’occupante può essere visto quindi come azioni o reazioni, consce o
inconsce, per rispondere a stimoli esterni ed interni. Le azioni, combinate fra loro, influenzano
l’ambiente circostante.
Le reazioni dell’occupante si distinguono in quattro categorie:
-
“Termoregolazione” o “adattamento passivo del corpo”;
-
“Adattamento attivo del corpo”;
-
“Regolazione del clima ambiente”;
-
“Cambio di luogo”.
La termoregolazione indica i processi che avvengono nel corpo umano per mantenere la
temperatura corporea entro certi limiti: tali meccanismi sono, ad esempio, la sudorazione e
l’aumento della frequenza cardiaca per dissipare calore in estate. Si tratta di azioni compiute
inconsciamente da parte dell’utente.
L’adattamento attivo del corpo include movimenti attivi, come la regolazione del vestiario.
La parte fondamentale per il presente studio è la regolazione dell’ambiente: l’uso delle finestre,
degli impianti di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione. Un sistema errato di regolazioni
delle condizioni fisico ambientali dell’ambiente interno conduce ad uno spreco di energia o,
come vedremo in seguito, a non godere della risparmio stimato sui consumi in relazione di un
intervento di riqualificazione energetica.
Un’altra possibile azione dell’occupante è il cambio di luogo. Un esempio di tale categoria è la
decisione di sedersi all’interno o all’esterno di un locale, o spostarsi verso un locale dove la
temperatura dell’ambiente è maggiore; ciò dipende dalle condizioni termiche (39).
Capitolo 4 – La previsione dei consumi reali
37
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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5. L’ELASTICITA’ DEI CONSUMI
5.1
Definizione del concetto di elasticità dei consumi
Numerosi studi in letteratura testimoniano la presenza degli effetti legati al rebound effect, ma
sebbene in termini qualitativi il fenomeno sia ormai ben individuato, il concetto è ancora poco
indagato in termini quantitativi, e soprattutto è evidente come per lo stesso fenomeno siano
utilizzate molte definizioni, talvolta non concordanti.
Per lo stesso edificio, è possibile effettuare valutazioni del rebound effect con variazioni in un
intervallo tra il 5% e il 120% nel settore del riscaldamento domestico, in relazione ad approcci
diversi nella definizione del fenomeno (40).
Jevons, già nel XIX secolo osservò come il consumo di carbone in Inghilterra, dopo
l’introduzione di un motore più efficiente, fosse aumentato piuttosto che diminuito (41).
Negli anni ’80 del 1900 Khazzoom‐Brookes studiarono gli effetti del rebound effect in relazione
all’aumento diretto della domanda di un servizio energetico come conseguenza
dell’innovazione tecnologica nell’uso dell’energia.
Oggi per il concetto di crescita dei consumi viene preferito il termine backfire mentre il concetto
di rebound effect si è evoluto fino a venire ampiamente utilizzato negli ultimi decenni per
descrivere e quantificare il divario, ridotto o consistente, rispetto ai risparmi energetici attesi ed
effettivi.
Con questa accezione, nella recente letteratura sono comunque adottate varie definizioni
qualitative del rebound effect, talvolta identificato con espressioni diverse a seconda degli
autori, creando un quadro di riferimento poco chiaro.
Tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo millennio, Haas e Biermayr (36) (42)
definiscono rebound effect il deficit nella quantità di energia risparmiata, come proporzione (o
percentuale) dei risparmi energetici attesi (Figura 9).
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
38
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 9. Relazione tra il cambiamento dei prezzi, i consumi, i miglioramenti energetici e il rebound effect
Fonte: Haas e Biermayr.
Nella Figura 9 si nota come, in corrispondenza di una richiesta di servizi energetici S0, il
consumo di energia passa dal valore iniziale E0 al valore E1th in seguito alla realizzazione di
interventi migliorativi aventi un’efficienza energetica pari a η0; tale differenza nei consumi
viene definita calculted saving, quindi il risparmio atteso in relazione agli interventi effettuati.
In realtà l’utente richiede un servizio energetico maggiore (S1), per cui l’efficienza energetica
degli interventi migliorativi diminuisce passando ad η1 ed il consumo di energia effettivo
assume un valore maggiore (E1pr). La differenza fra il consumo prima dell’intervento e dopo
l’intervento considerando l’aumento della richiesta del servizio energetico è definito actual
saving, mentre la differenza fra i consumi attesi E1th e reali E1pr è il rebound share.
Haas e Biermayr al fine di quantificare il rebound effect, individuano una relazione non lineare
tra i consumi reali di energia per il riscaldamento e le caratteristiche termiche dell’edificio,
come illustrato in Figura 10.
Figura 10. Consumi reali per il riscaldamento ESH in relazione alle caratteristiche termiche dell’edificio q
Fonte: Haas e Biermayr.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
39
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Herring e Roy (43) definiscono il rebound effect come un aumento dei consumi energetici dei
servizi per i quali l’efficienza energetica riduce i costi. In questa accezione di significato il
rebound effect è anche citato, non solo da questi autori ma anche in letteratura, come take-back
effect.
Questa definizione è sostenuta anche da Hens (44) che riscontra il rebound effect nel momento
in cui le persone riducono gli effetti positivi dei miglioramenti energetici aumentando i loro
consumi ed è quindi plausibile che in relazione a costi più contenuti per il riscaldamento la
domanda sia traslata verso standard maggiori di comfort come illustrato in Figura 11.
Figura 11. Rappresentazione schematica del rebound effect.
Fonte: Hens et al.
Secondo Hens il rebound diretto è valutato in termini percentuali come rapporto tra la differenza
tra i consumi calcolati secondo la norma UNI EN ISO 13790 (45) e i consumi reali misurati, e
i consumi stimati.
Greening (46), Sorrell e Dimitropoulos (47), da un punto di vista principalmente economico,
caratterizzano tre categorie di effetti correlati al rebound effect:
1. effetti diretti relazionati al cambiamento delle abitudini dei consumatori in relazione
all’utilizzo maggiore di prodotti o servizi offerti ad un prezzo più basso;
2. effetti indiretti in relazione al risparmio derivante da un prezzo inferiore dell’energia;
sono disponibili più risorse economiche utilizzabili per altri prodotti e servizi, che
prevedono un consumo di energia;
3. effetti economici relazionati a cambiamenti a lungo termine dell'economia, causati
dall’innovazione tecnologica, cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e/o
istituzioni sociali derivanti dalla sostituzione di energia per altri fattori di produzione.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
40
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
All’aspetto diretto del rebound effect è relazionato il concetto di “elasticità dei prezzi”, definito
come l'effetto dei minori costi percepiti sul consumo di energia, ovvero il rapporto tra la
variazione percentuale del consumo energetico e la variazione percentuale del prezzo
dell'energia. L’elasticità dei prezzi varia in base alle materie prime e nel tempo, in funzione
della capacità dei consumatori di rispondere alle variazioni di prezzo, sia attraverso
cambiamenti nel comportamento, sia attraverso la sostituzione del bene con alternative.
Negli edifici, riguardo al fabbisogno energetico per il riscaldamento degli ambienti, l’effetto
diretto del rebound si traduce in un comfort termico più elevato (ad esempio temperature di setpoint più elevate) anziché in minori costi di riscaldamento. L’effetto indiretto del prezzo
effettivo inferiore del servizio energetico sono i cambiamenti nella domanda di altri beni e
servizi. Ad esempio, i risparmi ottenuti da un impianto di riscaldamento più efficiente possono
essere spesi per una vacanza - con un conseguente aumento nel consumo di combustibile
utilizzato nei trasporti - o per elettrodomestici aggiuntivi. Si sostiene tuttavia che gli effetti
indiretti sono secondari e poco rilevanti, oltre che difficili da stimare. Infine, in generale, le
innovazioni tecnologiche o i cambiamenti sociali provocano a lungo termine effetti economici
identificabili nel rebound effect; ad esempio la diffusione della banda larga nelle comunicazioni
consente alle persone di lavorare da casa, implicando una riduzione dei consumi legati al
pendolarismo, ma alterando i profili di occupazione delle abitazioni e la domanda di
riscaldamento (48).
Sunikka-Blank e Galvin (49) nuovamente identificano con rebound effect la differenza tra il
consumo energetico atteso in seguito ad una riqualificazione energetica, ed il consumo
energetico realmente ottenuto; gli autori riconducono tale fenomeno alla richiesta da parte
dell’utenza di servizi energetici addizionali. Inoltre, viene introdotto il concetto di prebound
effect, in riferimento alla situazione precedente a un intervento di retrofit, nella quale è
riscontrata una minore quantità di energia consumata rispetto alle aspettative: tale fenomeno si
verifica a causa di un comportamento energetico degli occupanti molto attento verso i consumi,
spesso rinunciando alle condizioni di comfort, in un contesto di edifici caratterizzati da scarse
prestazioni termiche. È necessario quindi valutare la fattibilità economica degli interventi di
riqualificazione energetica in relazione tenendo in considerazione il rebound effect.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
41
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 12. Rappresentazione schematica di come il prebound e rebound effect possono ridurre i risparmi
energetici calcolati. Fonte: Sunikka-Blank e Galvin.
La definizione di prebound effect introdotta da Sunikka-Blank e Galvin corrisponde alla
formulazione che Hens dà di rebound effect.
Galvin, in ulteriori studi, individua 3 accezioni con cui è utilizzato il termine rebound effect in
letteratura, assegnando a ciascuna di queste un’espressione ritenuta più pertinente (41):

rebound effect: cambiamento relativo del consumo dei servizi energetici, espresso come
proporzione (o percentuale) del cambiamento relativo dell’efficienza energetica, che
rappresenta più sinteticamente l’elasticità della domanda per i servizi energetici;

energy savings deficit: deficit nei risparmi energetici dopo il retrofit come proporzione
(o percentuale) dei risparmi energetici attesi;

energy performance gap: consumo di energia in eccedenza come proporzione (o
percentuale) del fabbisogno energetico stimato.
L’energy saving deficit, definito da Galvin, coincide con la definizione di rebound effect di
Haas e Biermayr.
L’energy performance gap non è funzione dei consumi e/o dei fabbisogni energetici di progetto
pre-retrofit e quindi è applicabile anche agli edifici di nuova costruzione.
Nel suo studio, Galvin individua la relazione tra i consumi energetici e la domanda di energia
per il riscaldamento pre e post retrofit e stabilisce un ordine di grandezza relativo delle variabili
necessarie per il calcolo del rebound effect, dell’energy savings deficit e dell’energy
performance gap, come rappresentato in Figura 13 e Figura 14.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
42
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 13. Relazione tra il fabbisogno di energia per il riscaldamento calcolato D e i consumi reali per il
riscaldamento E prima e dopo il retrofit (pedice B=prima, pedice A=dopo). Fonte: Galvin.
Figura 14. Ordine di grandezza tipico delle variabili per il calcolo del rebound effect, dell’energy savings deficit
e dell’energy performance gap. Fonte: Galvin.
Il complesso fenomeno del rebound effect è stato affrontato da diversi studi in letteratura; nella
presente tesi sono stati esaminati alcuni studi riguardanti la definizione del rebound effect nel
settore residenziale, come mostrato nella Tabella 5.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
43
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Tabella 5. Studi esaminati in letteratura riguardanti il rebound effect.
Destinazione
d’uso
(41) Residenziale
Nazione
Breve sintesi dei contenuti
Germania
(36) Residenziale
Austria
(43) Generale e
residenziale
Inghilterra
Questo articolo studia gli usi comuni del termine
rebound effect per quanto riguarda il riscaldamento
domestico. Dopo di che analizza empiricamente tre
edifici di recente ristrutturazione di 30 appartamenti
ciascuno. Tramite sensori vengono rilevati i valori
riguardanti il riscaldamento degli ambienti e
dell'acqua. Ciò che si nota sono delle discrepanze nei
risultati nonostante gli edifici siano identici; ciò è
causato dal rebound effect.
Si presenta una riflessione teorica sulla sensibilità
energetica degli occupanti. Il caso studio riguarda 400
famiglie austriache; il risultato fornisce la prova della
presenza di un rebound effect che va dal 15 al 30% a
causa di interventi di retrofit. Pertanto il risparmio
energetico realizzato in pratica sarà inferiore a quello
calcolato.
Viene data una definizione di rebound effect. Sono
citati studi empirici sull’argomento (e.g. Hong et al,
2006; Caird and Roy, 2006) e si forniscono varie
sfaccettature della definizione di rebound effect. È stato
effettuato un questionario per stabilire il rebound effect
negli interventi di adozione di tecnologie ad alte
prestazioni energetiche, da cui emergono le percentuali
di occupanti che riscontrano una riduzione dei consumi
o un cambiamento dei comportamenti e delle
condizioni di comfort.
(44) Residenziale
Belgio
(46) In generale e
in campo
residenziale
USA
Rif.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
Il documento mostra l'importanza del rebound effect
attraverso i risultati misurati; vengono paragonati due
edifici per quanto riguarda il consumo di energia per il
riscaldamento nel caso di basso reddito; poi viene
evidenziato il rebound effect diretto in due abitazioni
con diverse qualità di isolamento termico
dell’involucro.
Viene fornita una definizione di rebound effect e
numerosi riferimenti in letteratura sull’argomento. Si
effettua una stima delle possibili percentuali di rebound
effect per riscaldamento, raffrescamento e ACS basata
su studi e misurazioni.
44
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Destinazione
d’uso
(49) Residenziale
Rif.
(50)
(51)
(52)
(53)
Nazione
Breve sintesi dei contenuti
Germania
Questo articolo esamina i dati di 3400 case tedesche
tramite osservazioni dirette di consumo effettivo.
Emerge che gli occupanti consumano meno energia di
quella calcolata. L'analisi suggerisce dati che possono
essere applicati in modo simile nei Paesi Bassi, in
Belgio, Francia e Regno Unito. In conclusione si
afferma che peggiori sono le caratteristiche
dell’edificio a livello termico, più gli occupanti
tendono a comportarsi in maniera parsimoniosa dal
punti di vista economico nell’ambito del riscaldamento
degli ambienti.
Residenziale
Inghilterra, Vengono fornite definizioni di rebound effect. Si
Francia,
effettuano analisi sulle differenze fra consumi effettivi
Olanda e
e stimati in 4 nazioni europee e sulle possibili cause e
Germania proposte di soluzioni per stimare l'effetto rebound.
Residenziale
Regno
È stata svolta un'indagine comportamentale con
Unito
conseguente intervista per distinguere dei modelli di
consumo. Poi il questionario è stato applicato al caso
studio riguardante le abitazioni a basso consumo
energetico e sono stati estrapolati i dati relativi ai
consumi energetici, elettrici e dell'acqua. Si è così
notato che il comportamento degli abitanti influenza di
più i consumi energetici ed elettrici rispetto a quelli
dell'acqua.
Edifici
Inghilterra Viene data una definizione di rebound effect e green
residenziali ad (Londra)
behaviours. Sono effettuati questionari sui
interesse
comportamenti degli utenti riguardo la temperatura di
storico e
set-point e l'apertura delle finestre; sono poi simulati gli
architettonico
effetti di risparmio in relazione ai vari comportamenti
del Brunswick
e livelli di retrofit. Si dimostra che se cambia il
Centre (407
comportamento da poco a molto energivoro con
appartamenti)
interventi di retrofit si raggiungono livelli di risparmio
zero a causa del rebound effect (100% di rebound
effect). Il parametro più influente sul risparmio
energetico è la temperatura interna di set-point.
Residenziale - Inghilterra Vengono effettuate misurazioni su residenze di
famiglie a
famiglie a basso reddito prima e dopo gli interventi di
basso reddito
miglioramento energetico. Prima in camera da letto la
temperatura si mantiene a 17,1 °C e in soggiorno a 19,1
°C, dopo in camera da letto si hanno 2,8 °C in più e in
soggiorno 1,6 °C in più.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
45
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
5.2
Valutazione dell’effetto dell’occupante
In letteratura il rebound effect è attribuito a molteplici cause, tra le quali il cambiamento
comportamentale degli occupanti dopo l’intervento di riqualificazione, le difficoltà
dell’occupante a interagire con nuovi strumenti di regolazione del sistema di riscaldamento, i
limiti tecnologici di alcuni interventi di retrofit, inadeguati modelli di calcolo del fabbisogno di
energia pre e post retrofit (49) (50) (51).
Come illustrato precedentemente, in numerose ricerche emerge che il comportamento
dell’occupante è uno dei fattori che maggiormente influenza il consumo energetico degli edifici,
ma non è ancora chiaramente definito quantitativamente in che misura le variazioni
comportamentali dell’occupante influenzino i consumi energetici e quale sia la relazione tra le
variazioni comportamentali e gli interventi di riqualificazione (9).
Ben e Steemers, partendo da un’indagine attraverso questionari sul comportamento
dell’occupante in relazione alla temperatura di set-point dell’ambiente riscaldato, alle ore di
accensione dell’impianto e alle ore di ventilazione naturale, dimostrano che anche gli effetti
positivi legati ad un importante intervento di riqualificazione energetica dell’edificio possono
essere annullati da un occupante energivoro (52).
Nei capitoli precedenti sono stati esaminati numerosi studi, che evidenziano che una variazione
dei consumi rispetto al fabbisogno energetico calcolato per il riscaldamento in seguito di una
modifica nei comportamenti dell’occupante, in riferimento alla temperatura di set-point e di
set-back, alle ore di riscaldamento, al numero di ricambi d’aria ed al volume di edificio
effettivamente riscaldato (spesso viene riscaldata solo una porzione e non tutti i locali) (44);
tuttavia sono stati condotti pochi studi sulla variazione di tali parametri in relazione agli
interventi di retrofit.
Ad esempio, in Inghilterra è effettuata un’indagine in abitazioni per famiglie a basso reddito,
sottoposte a interventi di riqualificazione dell’involucro edilizio e/o dei sistemi impiantistici
grazie ai fondi messi a disposizione dal governo per il Warm Front Scheme (53). Da questo
studio emerge che nelle abitazioni in cui sono stati effettuati interventi sia di isolamento sia di
sostituzione dell’impianto di riscaldamento, gli occupanti mantengono mediamente una
temperatura ambiente del soggiorno di 1.6 °C (con variazioni fra 1.2 e 2.1 °C) superiore alle
abitazioni pre-intervento, passando da 17.9 °C a 19.6 °C, e la temperatura delle camere da letto
è più elevata di 2.8 °C (con variazioni fra 2.3 e 3.3 °C), passando mediamente da 15.9 °C a 18.3
°C.
Capitolo 5 – L’elasticità dei consumi
46
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
PARTE II
ANALISI DEI CASI STUDIO
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
6. DEFINIZIONE DI UTENZE TIPO
6.1
Analisi statistica della popolazione
È stata condotta un’analisi per caratterizzare l’occupante dell’edificio a destinazione d’uso
residenziale secondo le reali abitudini, in modo con la valutazione della prestazione energetica
è possiblile ricavare dei risultati effettivamente simili ai consumi reali.
Secondo la letteratura, il comportamento dell’occupante dell’edificio è connesso a
caratteristiche quali:
-
età;
-
grado di istruzione;
-
reddito.
Per individuare le utenze tipo degli edifici residenziali bisogna considerare anche il numero di
componenti e la tipologia di famiglia.
Per tali ragioni, ai fini di individuare le categorie di occupante presenti negli edifici residenziali
oggetto di studio, si è fatto ricorso ai dati statistici registrati dall’ultimo censimento della
popolazione e delle abitazioni, svoltosi nel 2011 a cura dell’ISTAT, che consente di conoscere
la struttura demografica e sociale dell’Italia (54).
Dai dati rilevati dal XV censimento della popolazione emerge che quasi la totalità della
popolazione italiana vive in famiglia e solo lo 0,5 % vive in convivenza (istituti assistenziali,
istituti di cura, conventi, caserme e simili).
Una famiglia su tre è composta da un’unica persona, mentre le famiglie numerose con 5 o più
componenti sono molto rare attualmente, interessando neanche il 6 % della popolazione.
La distribuzione delle famiglie italiane per numero di componenti è rappresentata in Figura 15,
con quasi il 58% della popolazione che vive in famiglie piccole da 1 o 2 componenti e il restante
37% circa in famiglie di 3 o 4 componenti.
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
48
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 15. Elaborazione dati ISTAT. Numero di componenti per famiglia – Italia (dati censimento 2011).
Figura 16. Elaborazione dati ISTAT. Tipologia di famiglia per numero di componenti – Italia
(dati censimento 2011).
A livello nazionale, la tipologia di famiglia più diffusa (35% del totale) è quella costituita da
coppie con figli, seguita dalla famiglia unipersonale (30%). L’alto numero di famiglie
unipersonali è conseguenza di profondi cambiamenti demografici e sociali. Le coppie senza
figli equivalgono a circa il 21 % delle famiglie italiane (Figura 16).
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
49
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Andando ad analizzare la distribuzione anagrafica della popolazione emerge che, nel corso
degli anni, si ha un’evidente prevalenza delle classi di età più anziane, come mostrato in Figura
17.
Figura 17. Elaborazione dati ISTAT. Fasce di età della popolazione residente – Italia (dati censimento 2011)
La maggioranza delle famiglie unipersonali è composta da ultrasessantacinquenni. La tipologia
di famiglia unipersonale è la più frequente per la classe di età 25-34 anni, seppur non rappresenti
una prevalenza consistente. Le coppie senza figli sono comprensibilmente più frequenti nelle
fasce di età 55-64 anni e oltre i 65 anni; infine le famiglie con figli sono la tipologia familiare
predominante nelle classi di età 35-44 anni e 45-54 anni (Figura 18).
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
50
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 18. Elaborazione dati ISTAT. Fasce di età del coniuge di riferimento per tipologia di famiglia – Italia
(dati censimento 2011)
Un'altra caratteristica rilevante per la caratterizzazione dell’utenza è il grado di istruzione. Dal
censimento della popolazione sono disponibili informazioni sul grado di istruzione della
popolazione in relazione alle classi di età. Come riportato in Figura 19, il livello di istruzione
tende a crescere quindi con il diminuire dell’età.
Figura 19. Elaborazione dati ISTAT. Grado di istruzione della popolazione residente per fasce di età – Italia
(dati censimento 2011).
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
51
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Infine sono stati analizzati i dati statistici relativi alla fonte di reddito (Figura 20) e il reddito
medio annuo per tipologia di famiglia (Figura 21).
Figura 20. Elaborazione dati ISTAT. Fonte di reddito della popolazione residente per tipologia di famiglia –
Italia (dati censimento 2011).
Figura 21. Elaborazione dati ISTAT. Reddito medio annuo familiare per tipologia di famiglia e per fonte di
reddito – Italia (dati censimento 2011).
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
52
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Quasi la totalità delle famiglie unipersonali senza figli oltre i 65 anni hanno come fonte
principale di reddito la pensione; una piccola quota di ultrasessantacinquenni, single o in
coppia, la cui fonte di reddito è legata al lavoro autonomo, ha un reddito ben superiore alla
media. Le famiglie unipersonali al di sotto dei 65 anni si trovano in una situazione
economicamente migliore rispetto alle stesse famiglie unipersonali ultrasessantacinquenni. Le
coppie al di sotto dei 65 anni, senza figli, si dividono, senza una netta predominanza, tra attive
e pensionate, con condizioni economiche simili. Le famiglie con figli adulti, monoparentali o
coppie, sono per un terzo circa pensionate e i restanti due terzi occupate; il loro reddito medio
annuo risulta invece chiaramente diverso, con il reddito delle famiglie monoparentali con figli
adulti più simile a quello delle famiglie con almeno un figlio minore. Queste ultime risultano
nella quasi totalità dei casi lavorativamente attive.
6.2
Caratterizzazione delle utenze tipo
In base ai dati statistici analizzati, sono state definite 10 utenze tipo distinte per numero di
componenti, tipologia di famiglia, età, reddito, livello di istruzione, sensibilità ecologica.
Vista la distribuzione statistica delle famiglie italiane si è ritenuto opportuno individuare le
utenze tipo secondo queste proporzioni in base al numero di componenti:

1 componente: n. 3 utenze tipo;

2 componenti: n. 3 utenze tipo;

3-4 componenti: n. 4 utenze tipo.
Le famiglie numerose con 5 o più componenti non rappresentano una quota significativa della
popolazione e per questa ragione non sono considerate tra le utenze tipo.
In funzione dell’analisi statistica si è ritenuto di fissare la seguente ripartizione di utenze tipo
in relazione alla tipologia di famiglia:

famiglia unipersonale: n. 3 utenze tipo;

famiglia senza figli: n. 2 utenze tipo;

famiglia con figli: n. 4 utenze tipo;

famiglia monoparentale: n. 1 utenza tipo.
La distribuzione anagrafica delle famiglie è stata sviluppata tenendo conto della distribuzione
anagrafica della popolazione e per tipologia di famiglia, oltre che in relazione al grado di
istruzione e alla fonte di reddito.
La sensibilità ecologica è valutata in funzione del grado di istruzione dell’utente.
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
53
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Tra le molteplici utenze tipo derivanti dalla combinazione di queste caratteristiche
dell’occupante, si sono selezionate quelle effettivamente rappresentative dal punto di vista
energetico, al fine di estendere la ricerca ad un più campione più ampio possibile.
Ne consegue, per esempio, che nonostante gli ultrasessantacinquenni siano in maggioranza
rispetto ad altre classi di età non sia significativo, ai fini della presente tesi, considerare più di
due utenze tipo, che risultano sufficienti per tenere conto delle differenze basilari nel
comportamento di una piccola famiglia anziana.
Dal momento che non sono disponibili dati statistici sulla relazione tra tipologia di famiglia e
tipologia edilizia, le associazioni di quest’ultima alle utenze tipo sono eseguite sulla base
dell’esperienza.
Le tipologie edilizie considerate sono:
-
abitazione monofamiliare, indicata con la sigla MF;
-
medio condominio (fino a 16 unità abitative), indicato con la sigla MC;
-
grande condominio (più di 16 unità abitative), indicato con la sigla GC.
Tali tipologie sono trattate in maniera più approfondita al paragrafo successivo.
Tenuto conto di tutte queste considerazioni, le utenze tipo definite sono descritte in Tabella 6.
Tabella 6. Utenze tipo per edifici residenziali. Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
ID Utente
#
Ut.
Descrizione
famiglia
Anziana
unipersonale
N. di
compon.
Età
Reddito
Istruz.
Sensibilità
ambientale
Tipologia
edilizia
1
70
Basso
Bassa
Bassa
GC
2
59,
56
Medio
Media
Media
GC
3o4
38,
35,
9,
(7)
Basso
Bassa
Bassa
GC
1
33
Medio
Alta
Alta
MC
Alto
Media
Media
MC
Medio
Alta
Alta
MC
Basso
Bassa
Bassa
MC
UP_1_A_B_B_GC
1
CS_2_M_M_M_GC
2
Di mezza
età senza
figli
CF_3/4_G_B_B_GC
3
Giovane con
figli piccoli
UP_1_G_M_A_MC
4
CS_2_A_A_M_MC
5
CF_3/4_G_M_A_MC
6
Giovane con
figli piccoli
3o4
CF_3/4_M_B_B_MC
7
Di mezza
età con figli
adolescenti
3o4
Giovane
unipersonale
Anziana
senza figli
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
2
75,
70
42,
38,
5,
(2)
50,
45,
18,
(16)
54
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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ID Utente
#
Ut.
UP_1_M_A_M_MF
8
MP_2/3_M_M_M_MF
9
CF_3/4_M_A_M_MF
I
Tipo di famiglia
UP: unipersonale
CS: coppia senza figli
CF: coppia con figli
MP: monoparentale
10
Descrizione
famiglia
Di mezza
età
unipersonale
Di mezza
età
monoparentale con figli
adulti
Di mezza
età con figli
adolescenti
N. di
compon.
Età
Reddito
Istruz.
Sensibilità
ambientale
Tipologia
edilizia
1
48
Alto
Media
Media
MF
2o3
53,
28,
(23)
Medio
Media
Media
MF
Media
Media
MF
53,
48,
3o4
Alto
18,
(16)
Legenda ID Utente
I_II_III_IV_V_VI
IV
V
II
III
N. di
comEtà
Reddito
pon.
1
A: anziana B: basso
2
M: mezza età M:medio
2/3
G: giovane A: alto
3/4
Capitolo 6 – Definizione di utenze tipo
VI
Istruzione
Tipologia edilizia
B: bassa
M: media
A: alta
MF: monofamiliare
MC: medio condominio
GC: grande condominio
55
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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7. PRESTAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI
RESIDENZIALI ED EFFETTO
DELL’UTENZA
7.1
Descrizione degli edifici
Gli edifici tipo analizzati nella presente tesi sono stati selezionati tra gli edifici di riferimento
definiti nell’ambito di alcuni studi già precedentemente effettuati in passato (55), in accordo
con i riferimenti presenti in letteratura, indagini statistiche e progetti di ricerca svolti sia in
ambito nazionale sia in ambito internazionale, ed in particolare il progetto TABULAEPISCOPE.
TABULA è un progetto finanziato nell'ambito del programma Intelligent Energy Europe (IEE)
finalizzato a creare una struttura armonizzata sulla tipologia edilizia in Europa (56). La
classificazione del parco edilizio residenziale esistente è basata sulla definizione di “edifici
tipo” nazionali, in funzione del periodo di costruzione, la geometria e le condizioni climatiche.
Ogni tipologia edilizia è caratterizzata da dimensioni, fattori di forma, proprietà termo-fisiche
(es. trasmittanza termica dei componenti), efficienza degli impianti di riscaldamento ed altri
indicatori energetici.
Il progetto europeo EPISCOPE (Energy Performance Indicator Tracking Schemes for the
Continuous Optimisation of Refurbishment Processes in European Housing Stocks) è stato
lanciato nel mese di aprile 2013 come follow-up del progetto TABULA. L'obiettivo strategico
del progetto EPISCOPE è quello di rendere i processi di riqualificazione energetica nel settore
immobiliare europeo più trasparenti ai fini di una maggiore efficacia nel raggiungimento degli
obiettivi di contenimento dei consumi energetici.
Ai fini della presente tesi la valutazione dei fabbisogni energetici per la climatizzazione
invernale ed estiva degli edifici è stata condotta per la destinazione d’uso residenziale secondo
le seguenti tipologie edilizie:
-
abitazione monofamiliare;
-
medio condominio (fino a 16 unità abitative, corrispondente all’edificio multifamiliare
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
56
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
di TABULA);
-
grande condominio (più di 16 unità abitative, corrispondente al blocco di appartamenti
di TABULA).
Gli edifici presi in considerazione sono edifici virtuali, che fanno parte della matrice della
Tipologia Edilizia della zona climatica E italiana, elaborata nell’ambito del progetto TABULA,
riportata in Figura 22. In particolare l’edificio medio condominio e grande condominio sono
edifici con caratteristiche geometriche reali, mentre l’abitazione monofamiliare è un edificio
teorico, con proprietà dimensionali definite sulla base dell’indagine statistica. Per tutte le
categorie edilizie le tipologie impiantistiche sono state scelte sulla base all’esperienza.
L’epoca di costruzione analizzata è quella degli anni del secondo dopoguerra, 1946-1960, sulla
quale risulta più significativo condurre la presente indagine, in quanto è un’epoca di grande
costruzione nello scenario edilizio italiano e per la quale gli interventi di riqualificazione
risultano rilevanti, essendo anteriore alle prime leggi volte al risparmio energetico.
Figura 22. Matrice della “Tipologia Edilizia Nazionale” italiana sviluppata in TABULA per la zona climatica E.
Gli edifici oggetto della presente tesi sono descritti negli allegati sotto forma di schede e sono
collocati nella località di Milano, in zona climatica E (2100 < GG ≤ 3000).
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
57
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Le tipologie costruttive degli edifici presi in considerazione sono state individuate, nell’ambito
del progetto TABULA, secondo l’esperienza con il supporto della letteratura e della normativa
tecnica. Esse riguardano le tecnologie d’involucro che si considerano tipiche all’interno di un
dato periodo storico. Di ciascun componente edilizio è stato definito il periodo di massima
diffusione e il valore della sua trasmittanza termica.
In particolare per la definizione delle tipologie costruttive e dei parametri termo-fisici dei
componenti dell’involucro edilizio opaco dell’epoca di costruzione 1946-1960 si è tenuto in
considerazione quanto segue:

le costruzioni italiane sono tipicamente strutture massive;

i materiali tradizionali che costituiscono i componenti edilizi sono laterizi (pieni e forati)
e calcestruzzo;

prima del 1976 non è presente isolante termico all’interno delle strutture.
L’involucro edilizio trasparente degli edifici selezionati del secondo dopoguerra è individuato
secondo le seguenti considerazioni:

prima del 1976 i serramenti sono caratterizzati da vetro singolo e telaio in legno o in
metallo senza taglio termico;

gli edifici residenziali italiani sono tipicamente dotati di chiusure oscuranti.
Analogamente, le tipologie impiantistiche nazionali sono individuate, nell’ambito del progetto
TABULA, secondo l’esperienza con il supporto della letteratura e della normativa tecnica. La
tipologia impiantistica è definita attraverso la combinazione dei tipi di sottosistemi impiantistici
(emissione, distribuzione, generazione). A ciascun impianto termico sono associati un
sottosistema di emissione e un sottosistema di distribuzione (con le relative efficienze)
rappresentativi di una data epoca di costruzione, e un sottosistema di generazione termica
(generatore di calore) tra quelli più utilizzati in un determinato periodo. Il criterio di
associazione di una data tecnologia all’edificio tipo si basa sia sulla classe dimensionale
dell’edificio, nel caso di tecnologie correlate all’aspetto dimensionale, sia sul confronto tra
l’epoca di costruzione dell’edificio e il periodo di maggior diffusione di quella tecnologia sul
territorio nazionale. Ne emerge che per gli edifici presi in considerazione:
1) l’impianto di riscaldamento è centralizzato:

i terminali di emissione sono radiatori collocati su parete esterna non isolata;

è presente una regolazione centrale climatica con sonda esterna;

il sottosistema di distribuzione è centralizzato a colonne montanti verticali, con
collegamenti orizzontali in ambienti non riscaldati (es. cantina o terreno) e privi di
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
58
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L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
isolamento;

non è presente un serbatoio di accumulo;

il sottosistema di generazione è caratterizzato da una caldaia standard a gas collocata
in centrale termica;
2) l’impianto di produzione di acqua calda sanitaria è autonomo per il medio e il grande
condominio e centralizzato con produzione combinata con il riscaldamento per l’edificio
monofamiliare:

il sottosistema di distribuzione non è previsto di una rete di ricircolo;

non è presente un serbatoio di accumulo;

il sottosistema di generazione è caratterizzato da un bollitore elettrico ad accumulo,
collocato in ambiente climatizzato, per il medio e il grande condominio, e da un
generatore standard di tipo istantaneo di tipo C senza pilota per l’edificio
monofamiliare;
3) non è presente un impianto di ventilazione;
4) l’impianto di raffrescamento è autonomo:

non prevede il trattamento dell’aria;

i terminali di emissione sono di tipo split;

è presente un sottosistema di regolazione per singolo ambiente di tipo on-off;

non è presente un serbatoio di accumulo;

il sottosistema di generazione è caratterizzato da macchine ad espansione diretta
aria-aria;

non sono presenti tecnologie per il recupero di calore.
7.2
Definizione dei parametri di utenza
Come illustrato nei capitoli precedenti, l’occupante compie delle azioni che influenzano
l’ambiente climatizzato. Ognuna di queste azioni è associata a un parametro, che costituisce
uno dei dati di ingresso per la valutazione della prestazione energetica dell’edificio secondo le
specifiche tecniche UNI/TS 11300.
In Tabella 7 sono riportati i parametri sui quali l’utente può avere influenza con il suo
comportamento nell’utilizzo dell’edificio.
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
59
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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Tabella 7. Parametri di caratterizzazione dell’utenza.
UTENZA
Azione
Parametro
Unità di misura
Regolazione temperatura invernale
H,set point
°C
Attenuazione dell’impianto di
riscaldamento
Durata di accensione dell’impianto di
climatizzazione invernale
H,set back
°C
dH
h/d
n
h-1
C,set point
°C
dC
h/d
VACS
l/d u.i.
Ricambio d'aria
Regolazione temperatura estiva
Profilo di accensione dell’impianto di
climatizzazione estiva
Consumo di ACS
Per la definizione dei parametri di utenza, nella presente tesi si è fatto riferimento alla norma
UNI EN 15251:2008, che tratta i “Criteri per la progettazione dell'ambiente interno e per la
valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell'aria interna,
all'ambiente termico, all'illuminazione e all'acustica” (57).
Le principali specifiche della norma sono le seguenti:
-
i parametri relativi all’ambiente interno che influiscono sulla prestazione energetica
degli edifici;
-
la modalità per definire alcuni parametri di input relativi all’ambiente interno per la
valutazione dell’edificio inteso come sistema e per i calcoli della prestazione energetica;
-
i metodi per la valutazione a lungo termine dell’ambiente interno, ottenuta a partire dal
calcolo o da risultati di misure;
-
i parametri da utilizzare per gli ambienti interni negli edifici esistenti;
-
il modo in cui le diverse categorie di criteri relativi all’ambiente interno possono essere
utilizzate, pur non imponendo i criteri che devono essere utilizzati.
La norma si applica essenzialmente agli edifici non industriali, per cui i criteri relativi
all’ambiente interno sono definiti dall’occupazione umana.
La norma è applicabile ai tipi di edificio seguenti: abitazioni individuali, condomini, uffici,
scuole, ospedali, alberghi e ristoranti, impianti sportivi, edifici ad uso commerciale all’ingrosso
e al dettaglio.
In riferimento alla norma UNI EN 15251, sono definite tre categorie relative ai parametri
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
60
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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connessi all’ambiente interno, che rappresentano diversi livelli di comfort e di aspettativa
dell’occupante, come descritto in Tabella 8, fornendo dei valori raccomandati dei parametri per
ciascuna di queste categorie.
Tabella 8. Correlazione tra categorie, livello di aspettativa dell’occupante e ambito di applicazione delle
categorie secondo la norma UNI EN 15251
CATEGORIA
Descrizione
Livello di aspettativa alto; raccomandata per spazi occupati da persone
molto sensibili e fragili con particolari esigenze come malati, bambini
e persone anziane
Livello di aspettativa normale; consigliata per nuove costruzioni e
ristrutturazioni edilizie
I
II
III
Livello di aspettativa moderato; consigliata per edifici esistenti
7.2.1 Temperatura di set-point
La temperatura di set-point per il riscaldamento, uno dei parametri maggiormente studiato in
letteratura, è stata impostata ad un valore differente in funzione della tipologia di utenza. I valori
di riferimento sono stati definiti in accordo alla norma UNI EN 15251. La norma fornisce degli
intervalli di temperatura dell’aria interna definiti di comfort, per tre differenti livelli di esigenza
dell’utente, come mostrato in Tabella 9. Il primo livello rappresenta l’utenza più esigente.
Tabella 9. Intervallo di temperature dell’aria interna per il periodo di riscaldamento e di raffrescamento, in
funzione del diverso grado di esigenza dell’utente.
Riscaldamento
Raffrescamento
CATEGORIA
H,set point [°C]
I
21-25
23,5-25,5
II
20-25
23-26
III
18-25
22-27
C,set point [°C]
Ad ogni tipologia di utenza è stato quindi assegnato il rispettivo valore (inferiore per il
riscaldamento, superiore per il raffrescamento) per ogni categoria illustrati in Tabella 9, a
seconda dell’età degli occupanti, della sensibilità ambientale e del reddito, come segue:
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
61
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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-
RISCALDAMENTO:

Temperatura di set-point H,set point di 21 °C:
o Utenti anziani;
o Utenti con sensibilità ambientale e reddito bassi;

Temperatura di set-point H,set point di 20 °C:
o Utenti con sensibilità ambientale media e reddito medio/alto;

Temperatura di set-point H,set point di 18 °C:
o Utenti con sensibilità ambientale alta.
-
RAFFRESCAMENTO:

Temperatura di set-point C,set point di 27 °C:
o Utenti anziani
o Utenti con sensibilità ambientale alta

Temperatura di set-point C,set point di 26 °C:
o Utenti con sensibilità ambientale media e reddito medio/alto

Temperatura di set-point C,set point di 25,5 °C:
o Utenti con sensibilità ambientale bassa.
I valori utilizzati sono mostrati in Tabella 10.
Tabella 10. Temperatura di set-point per il riscaldamento e il raffrescamento in funzione del livello di esigenza
dell’utenza.
RISCALDAMENTO
CATEGORIA
I
elevato
II
medio
III
basso
RAFFRESCAMENTO
H,set point [°C]
UTENZE
C,set point [°C]
UTENZE
21
U1-U3-U5-U7
25,5
U3 -U7
20
U2-U8-U9-U10
26
U2-U8-U9-U10
18
U4-U6
27
U1-U4-U5-U6
Con riferimento al periodo di riscaldamento, si è ipotizzato un periodo di attenuazione della
temperatura H,set back sia durante il periodo notturno, della durata non inferiore a 10 ore (in
accordo al DPR 412/93 per la zona climatica E), sia durante la non occupazione dell’abitazione
da parte dell’utenza. La temperatura di set-back è stata fissata a 16 °C per tutte le utenze.
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
62
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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Per il periodo di raffrescamento si è ipotizzato un funzionamento di tipo on-off, senza
attenuazione, considerando l’impianto in modalità off con le stesse modalità assegnate al setback del periodo invernale (ore notturne e non presenza dell’utenza).
Per la definizione del profilo di occupazione dell’utenza, sono state delineate differenti ipotesi
in funzione della tipologia di lavoro (lavoro da casa, lavoratore part-time, lavoratore full-time,
disoccupato), della presenza di figli (senza figli, figli piccoli, figli grandi), ed infine dell’età e
del reddito. Si è quindi associato ad ogni utenza uno dei profili definiti, come mostrato in
Tabella 11.
I profili settimanali di accensione dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto di
raffrescamento, rispettivamente dH e dC, sono differenziati per ciascuna utenza tipo e
rispecchiano i rispettivi profili di occupazione.
Tabella 11. Numero di ore giornaliere medie settimanali di utilizzo dell’impianto di riscaldamento in funzione
della tipologia di utenza – Zona climatica E.
NUMERO DI ORE AL GIORNO DI ACCENSIONE
DELL’IMPIANTO CON TEMPERATURA DI SET-POINT [h]
Lavoratore
Disoccupato/
Pensionato/
Lavoro da
casa
Numero
di giorni
alla
settimana
Utenza
TIPOLOGIA DI UTENZA
Lavoratore
full-time/
Lavoratore
Lavoratore
Giovane senza
full-time/
part-time/
Quasi sempre
figli/
Media età
Coppia con
assente
media età con
senza figli/ figli piccoli
figli grandi/
con figli
reddito basso
5
14
12
10
7
5
2
14
14
14
12
8
U1-U5-U10
U2-U6-U9
U3
U4-U7
U8
7.2.2 Portata d’aria di ventilazione
La portata d’aria di ventilazione è stata definita per ogni utenza in funzione del numero di
occupanti, della superficie utile e del volume netto dell’abitazione. La norma di riferimento è
la UNI EN 15251, la quale riporta per tre differenti livelli di esigenza dell’utenza (da I a III) i
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
63
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
valori di riferimento riportati in Tabella 12 . La norma stabilisce la portata di ventilazione per
ogni categoria come il valore massimo tra quelli calcolati secondo le definizioni delle colonne
A e B: max(A; B).
Tabella 12. Ricambi d’aria in funzione del livello di esigenza dell’utenza.
RICAMBI D’ARIA
CATEGORIA
A
B
l/s persona
l/s m2
vol/h
I
10
0,49
0,7
II
7
0,42
0,6
III
4
0,35
0,5
Applicando quanto richiesto dalla norma, si attribuisce una categoria di esigenza all’utenza,
innanzitutto in relazione alla tipologia di edificio e al numero di persone; in secondo momento
si è scelto il livello di esigenza in funzione del reddito (utenti con reddito alto cambiano
maggiormente l’aria dell’ambiente interno, curandosi meno delle dispersioni di calore ad esso
associate) come mostra la Tabella 13.
Tabella 13. Ricambi d’aria in funzione del livello di esigenza dell’utenza, del numero di persone e
della tipologia edilizia.
RICAMBI D’ARIA
n [h-1]
GC
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
0,59
0,59
0,65
II
0,50
0,50
0,50
III
0,42
0,42
0,42
MC
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
0,59
0,59
0,61
II
0,50
0,50
0,50
III
0,42
0,42
0,42
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
64
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
RICAMBI D’ARIA
n [h-1]
MF
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
0,59
0,59
0,59
II
0,50
0,50
0,50
III
0,42
0,42
0,42
I ricambi d’aria sono relazionati alle ore di presenza settimanale di persone all’interno delle
abitazioni. La definizione della presenza delle persone all’interno delle abitazioni segue la
medesima logica della Tabella 11 ed è riportata in Tabella 14.
Tabella 14. Numero di ore giornaliere medie settimanali di presenza di persone in funzione
della tipologia di utenza.
NUMERO DI ORE AL GIORNO DI PRESENZA DI PERSONE
Lavoratore
Persona
anziana
Numero
di giorni 5
alla
settimana 2
Utenza
Lavoratore
full-time/
Media età
senza figli/
con figli
TIPOLOGIA DI UTENZA
Lavoratore
full-time/
Lavoratore
Giovane
Disoccupato/
part-time/
senza figli/ Pensionato/
Coppia con
media età
Lavoro da
figli
con figli
casa
piccoli
grandi/
reddito basso
Quasi
sempre
assente
24
14
16
12
20
10
24
20
20
16
18
20
U1
U2-U10
U3-U6
U4-U7
U5-U9
U8
7.2.3 Consumo giornaliero di ACS
Il consumo giornaliero di acqua calda sanitaria – ACS – è stato definito ipotizzando i valori
riportati in Tabella 15, in funzione del livello di esigenza dell’utenza (da I a III).
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
65
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Tabella 15. Consumo di ACS a persona in funzione del livello di esigenza dell’utenza, e ad utilizzo.
CONSUMO DI ACS
CATEGORIA
litri/giorno a persona
I
70
II
50
III
30
litri a doccia
litri a vasca da bagno
55
140
Si sono quindi definiti differenti consumi di ACS in funzione della tipologia di abitazione
(appartamento in GC e MC, edificio MF), del numero di persone e del livello di esigenza
dell’utenza, come riportato in Tabella 16.
Tabella 16. Consumo di ACS a persona in funzione del livello di esigenza dell’utenza.
PER APPARTAMENTO
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
70 litri
70 litri/persona
70 litri/persona
II
50 litri
50 litri/persona
50 litri/persona
III
30 litri
30 litri/persona
30 litri/persona
PER EDIFICIO MONOFAMILIARE
CATEGORIA
I
II
III
1 persona
2 persone
3/4 persone
70 litri +
1 bagno ogni 2 gg
50 litri +
1 bagno ogni 3 gg
30 litri +
1 bagno ogni 7 gg
70 litri/persona +
1x2 bagni ogni 2 gg
50 litri/persona +
1x2 bagni ogni 3 gg
30 litri/persona +
1x2 bagni ogni 7 gg
70 litri/persona +
1x3,5 bagni ogni 2 gg
50 litri/persona +
1x3,5 bagni ogni 3 gg
30 litri/persona +
1x3,5 bagni ogni 7 gg
L’attribuzione ad ogni utenza di un livello di esigenza è scelta in funzione del reddito e della
sensibilità ambientale, come riportato in Tabella 17.
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
66
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Tabella 17. Attribuzione del livello di esigenza dell’utenza per il consumo di ACS in funzione del reddito e della
sensibilità ambientale.
CONSUMO DI ACS
in litri al giorno
CATEGORIA
Livello di esigenza
dell’utenza
I
elevato
II
medio
III
basso
UTENZE
Reddito
Sensibilità ambientale
ALTO
MEDIA
U5-U8-U10
MEDIO
MEDIO/ALTA
U2-U4-U6-U9
BASSO
BASSA
U1-U3-U7
7.2.4 Apporti interni
Gli apporti interni sono stati differenziati per ogni utenza, attribuendo una potenza termica in
funzione del numero di occupanti, prendendo come riferimento i dati precalcolati per edifici
residenziali dell’Appendice G della norma UNI EN ISO 13790:

70 W/persona;

affollamento: 60 m2/persona negli edifici monofamiliari, 40 m2/persona negli
appartamenti;

20 W/m2 di apporti interni (persone più apparecchiature) per soggiorno e cucina, durante
il periodo di occupazione, 2 W/m2 durante il periodo di non occupazione;

1 W/m2 di apporti interni (persone più apparecchiature) per tutti gli altri ambienti,
durante il periodo di non occupazione.
Ipotizzando 20 m2 come superficie minima dell’ambiente cucina/soggiorno, si sono calcolati
gli apporti interni per le apparecchiature rispettivamente di 365 W per gli appartamenti e di 377
W per l’edificio monofamiliare durante il periodo di utilizzo.
Riguardo la definizione per ogni utenza degli apporti di calore interni specifici, è stato calcolato
un valore medio in funzione del numero di ore giornaliero medio settimanale di presenza
dell’utenza, secondo la Tabella 14.
7.2.5 Sintesi dei parametri dell’utenza per l’edificio allo stato di fatto
Secondo i criteri appena descritti i parametri, legati al profilo di occupazione e alle
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
67
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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caratteristiche di utilizzo tipiche dell’utente, sono definiti come riportato in Tabella 18.
Tabella 18. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto – Zona climatica E.
UTENZE
UP_1_M_A_M_MF
MP_2/3_M_M_M_MF
CF_3/4_M_A_M_MF
10
CF_3/4_M_B_B_MC
9
CF_3/4_G_M_A_MC
8
CS_2_A_A_M_MC
7
UP_1_G_M_A_MC
6
CF_3/4_G_B_B_GC
5
CS_2_M_M_M_GC
4
UP_1_A_B_B_GC
3
UNITÀ DI MISURA
2
PARAMETRO
1
H,set point
°C
21
20
21
18
21
18
21
20
20
21
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
14
13
11
8
14
13
8
6
13
14
n
h-1
0,42
0,50
0,42
0,50
0,59
0,50
0,42
0,59
0,50
0,70
C,set point
°C
27
26
25,5
27
27
27
25,5
26
26
25,5
dC
h/d
14
13
11
8
14
13
8
6
13
14
VACS
l/d u.i.
30
100
105
50
140
175
105
140
193
245
7.2.6 L’utenza standard
La prestazione energetica degli edifici è generalmente stimata sulla base di una valutazione
energetica standard (standard energy rating).
Per le valutazioni energetiche standard i dati relativi alle modalità di occupazione e di utilizzo
dell’edificio si riferiscono ad un’utenza convenzionale e sono fissati dalla specifica tecnica
UNI/TS 11300.
L’utenza convenzionale dovrebbe rappresentare l’utenza tipica, ma secondo le analisi condotte
in letteratura scientifica in molti casi non può essere considerata come esempio di riferimento
per i profili di occupazione reali e per la modalità di utilizzo degli edifici.
L’utenza standard, adottata nei calcoli energetici secondo la specifica tecnica, è descritta in
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
68
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Tabella 19 e costituisce l’elemento di confronto per valutare l’influenza del comportamento
dell’occupante sul calcolo dei fabbisogni energetici dell’edificio.
Tabella 19. Parametri dell’utenza standard.
UTENZA STANDARD
Unità di
Parametro
misura
Valore
H,set point
°C
20
H,set back
°C
20
dH
h/d
24
n
h-1
0,3
C,set point
°C
26
dC
h/d
24
VACS
l/d u.i.
7.3
MF MC
GC
210 110
106
Calcolo della prestazione energetica
Per il calcolo della prestazione energetica degli edifici si adotta il metodo di calcolo semistazionario definito dalle seguenti specifiche tecniche nazionali, attualmente in vigore:

UNI/TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del
fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva e invernale (58);

UNI/TS 11300-2 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del
fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la
produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l'illuminazione (59);

UNI/TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del
fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva (60);

UNI/TS 11300-4 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie
rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la
produzione di acqua calda sanitaria (61).
Per ognuna delle specifiche tecniche sono stati predisposti uno o più fogli di calcolo in formato
Excel di tipo user friendly, in grado di calcolare i vari fabbisogni energetici in funzione dei dati
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
69
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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in ingresso inseriti per singolo edificio. Per il calcolo del fabbisogno di energia primaria
dell’edificio, i fogli di calcolo sono collegati tra loro in modo sequenziale, a partire dal foglio
UNI/TS 11300-1.
Per la valutazione di calcolo secondo il modello mensile, è stato applicato quanto riportato dalla
norma UNI EN ISO 13790 (45) per la valutazione dell’attenuazione della temperatura durante
il periodo di riscaldamento. Il fabbisogno energetico netto per il riscaldamento QH,nd per ogni
mese è stato corretto attraverso il fattore di riduzione per riscaldamento ad intermittenza aH,red,
che è funzione della frazione del numero di ore nella settimana nelle quali la temperatura è
quella di set-point, della costante di tempo termica dell’edificio , ed infine del rapporto tra
guadagni termici e dispersioni H, calcolati secondo la UNI/TS 11300-1.
Secondo la medesima norma, con la stessa procedura è possibile considerare l’intermittenza
durante il periodo di raffrescamento. Essendo però il fattore di riduzione del fabbisogno netto
per raffrescamento ad intermittenza aC,red funzione della frazione del numero di giorni
settimanali in cui l’impianto di raffrescamento è in funzione, in caso di edifici residenziali tale
frazione è pari ad 1, ossia l’intermittenza non viene presa in considerazione.
Durante il periodo di non presenza di persone, è stato attribuito un ricambio d’aria negli
ambienti minimo, funzione della posizione e della tenuta all’aria dell’edificio, secondo quanto
riportato dalla norma UNI EN ISO 13789 in Appendice C (62), per la valutazione dell’extra
flusso di ventilazione associato all’effetto del vento. Per il calcolo di tale portata si è ipotizzata
una tenuta all’aria media dell’involucro per tutti e tre i tipi di abitazione considerati, con una
protezione al vento elevata per il grande condominio (una facciata esposta), e media per il medio
condominio (una facciata esposta) e per l’edificio monofamiliare (più di una facciata esposta).
Nella presente attività sono stati adottati i fattori di conversione in energia primaria definiti dal
D.M. 26-06-2015 (6). I dati climatici adottati nel calcolo del fabbisogno energetico degli edifici
sono tratti dalla nuova versione della norma UNI 10349 in corso di pubblicazione (63).
7.4
Analisi dei fabbisogni energetici degli edifici
Il fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici
residenziali considerati (paragrafo 7.1) al variare dell’utenza è rappresentato in Figura 23.
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
70
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 23. Fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale ed estiva.
Stato di fatto, zona climatica E (Milano).
Dal grafico si evince che, indipendentemente dalla tipologia edilizia, il calcolo considerando
l’utenza standard tende a sovrastimare il fabbisogno di energia termica utile per la
climatizzazione invernale, mentre la differenza è meno marcata relativamente al fabbisogno di
energia termica utile per la climatizzazione estiva.
In Figura 24 sono rappresentati i fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale,
estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria degli edifici di riferimento al variare
dell’utenza.
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
71
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 24. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Stato di fatto, zona climatica E (Milano).
Capitolo 7 – Prestazione energetica di edifici residenziali ed effetto dell’utenza
72
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
8. PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI
EDIFICI RIQUALIFICATI ED
ELASTICITÀ DEI CONSUMI
È verificato in letteratura che il comportamento dell’utente varia anche in relazione agli
interventi di riqualificazione effettuati (53), per questa ragione ciascuna utenza tipo, individuata
in precedenza, sarà caratterizzata secondo i parametri d’utenza in funzione della configurazione
di intervento di riqualificazione applicata.
Ai fini del presente studio è stata realizzata una matrice di collegamento, attraverso cui viene
individuata una corrispondenza tra gli interventi di riqualificazione e i servizi energetici e tra
questi ultimi e i parametri che caratterizzano il comportamento dell’utente.
8.1
Descrizione degli interventi di riqualificazione
Per ciascun edificio considerato sono previste quattro configurazioni di intervento:
1. isolamento termico dell’involucro edilizio e sostituzione del sistema di regolazione
dell’impianto di riscaldamento;
2. installazione di schermature solari;
3. ristrutturazione impiantistica (sostituzione dei generatori del sistema di riscaldamento e
acqua calda sanitaria e del sistema di regolazione dell’impianto di riscaldamento);
4. ristrutturazione globale secondo lo standard nZEB (nearly zero energy building: edificio
a energia quasi zero).
Le misure di efficienza energetica considerate nelle configurazioni di intervento che saranno
applicate e i corrispondenti parametri termo-fisici sono riportati in Tabella 20.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
73
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 20. Misure di efficienza energetica considerate nelle configurazioni di intervento.
Tipo di intervento
Descrizione
Isolamento termico involucro opaco - parete esterna
Isolamento termico involucro opaco - parete verso
ambienti non riscaldati
Isolamento termico involucro opaco - copertura
Isolamento termico involucro opaco - solaio inferiore
Isolamento termico involucro trasparente
Sistemi di schermatura solare
Recupero termico sulla ventilazione
Sistema di regolazione per il riscaldamento
Sostituzione del chiller
Isolamento
termico
dell'involucro
Sostituzione del generatore di calore per il riscaldamento
Sostituzione del generatore di ACS
Sostituzione del generatore combinato per riscaldamento e ACS
Pompa di calore per riscaldamento, ACS e raffrescamento
Installazione di pannelli solari termici
Installazione di pannelli solari fotovoltaici
Sistema di illuminazione
Sistema di regolazione dell'illuminazione
Up
Unità di
misura
W/m2K
Up,u
W/m2K
Ur
Uf
Uw
ggl+sh
W/m2K
W/m2K
W/m2K
-
Parametri
V,r
H,rg
EER
H,gn,
COP
W,gn,Pn,
COP
H+W,gn,
COP
COP
EER
Acoll
WPV
Pn
FO(FC)
m2
kWp
W/m2
-
Le quattro configurazioni di intervento sono caratterizzate secondo le seguenti specifiche
tecniche:
1. Isolamento termico dell’involucro edilizio e sostituzione del sistema di regolazione per il
riscaldamento:

l’intervento prevede l’isolamento termico dell’involucro opaco e la sostituzione dei
serramenti per conseguire i livelli di trasmittanza termica limite fissati, in funzione
della zona climatica e del tipo di componente edilizio, dal D.M. 26-06-2015 (6) per
l’anno 2019-2021 (rispettivamente anno di entrata in vigore per gli edifici pubblici o
ad uso pubblico e per tutti gli altri edifici) che definisce i requisiti minimi di
prestazione energetica da rispettare per gli edifici di nuova costruzione e gli interventi
di riqualificazione energetica su edifici esistenti;

l’intervento di isolamento termico è esteso anche ai componenti opachi, delimitanti lo
spazio riscaldato, verso ambienti non climatizzati (es. pareti verso vano scala non
climatizzato);
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
74
Lidia Tulipano

L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
i valori di trasmittanza termica di cui al D.M. Requisiti Minimi in caso di strutture
delimitanti lo spazio riscaldato verso ambienti non climatizzati sono assunti come il
valore del pertinente componente edilizio diviso per il fattore di correzione dello
scambio termico tra ambiente climatizzato e non climatizzato, come indicato nella
norma UNI/TS 11300-1 (58) in forma tabellare;

non è previsto un intervento di isolamento termico sui solai confinanti con il terreno;

il sottosistema di regolazione dell’emissione termica viene sostituito con un sistema di
regolazione tipo “climatica + ambiente con regolatore”;
2. Installazione di schermature solari:

si prevede di installare una schermatura mobile esterna utilizzabile di giorno da
schermo solare;

si ipotizza che il rapporto tra il fattore solare del sistema “vetro + schermatura” e il
fattore solare del vetro, ggl+sh/ggl, sia pari a 0,35 come previsto dal D.M. 26-06-2015
per tutte le zone climatiche;

la gestione della schermatura solare e definita secondo la UNI/TS 11300-1;
3. Ristrutturazione impiantistica:

i sottosistemi di emissione termica per riscaldamento e raffrescamento non vengono
modificati rispetto alla condizione originaria;

il sottosistema di regolazione della temperatura ambiente viene sostituito con un
sistema di regolazione tipo “climatica + ambiente con regolatore”;

il tipo di impianto di riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento (autonomo
o centralizzato, produzione separata o combinata dell’acqua calda sanitaria e
riscaldamento) non viene modificato rispetto allo stato di fatto;

il generatore di calore per riscaldamento e acqua calda sanitaria, sia esso combinato o
separato, viene sostituito con caldaia a condensazione a gas;

il valore medio stagionale del rendimento di generazione della caldaia a condensazione
da utilizzare nei calcoli e determinato secondo la UNI/TS 11300-2 (metodo
semplificato) (59);

l’impianto di raffrescamento non viene modificato rispetto allo stato di fatto;
4. Ristrutturazione globale:

l’intervento prevede l’isolamento termico dell’involucro opaco e la sostituzione dei
serramenti per conseguire i livelli di trasmittanza termica limite fissati, in funzione
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
75
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
della zona climatica e del tipo di componente edilizio, dal D.M. 26-06-2015 per l’anno
2019-2021;

l’intervento di isolamento termico è esteso anche ai componenti opachi, delimitanti lo
spazio riscaldato, verso ambienti non climatizzati (es. pareti verso vano scala non
climatizzato);

i valori di trasmittanza termica di cui al D.M. Requisiti Minimi in caso di strutture
delimitanti lo spazio riscaldato verso ambienti non climatizzati sono assunti come il
valore del pertinente componente edilizio diviso per il fattore di correzione dello
scambio termico tra ambiente climatizzato e non climatizzato, come indicato nella
norma UNI/TS 11300-1 in forma tabellare;

non è previsto un intervento di isolamento termico sui solai confinanti con il terreno;

si prevede di installare una schermatura mobile esterna utilizzabile di giorno da
schermo solare;

si ipotizza che il rapporto tra il fattore solare del sistema vetro+schermatura e il fattore
solare del vetro, ggl+sh/ggl, non sia superiore a 0,35 come previsto dal D.M. 26-06-2015
per tutte le zone climatiche;

la gestione della schermatura solare e definita secondo la UNI/TS 11300-1;

i terminali di emissione termica per riscaldamento e raffrescamento vengono sostituiti
con pannelli radianti a pavimento;

il sottosistema di regolazione della temperatura ambiente viene sostituito con un
sistema di regolazione tipo “climatica + ambiente con regolatore”;

viene eseguito il rifacimento complessivo degli impianti di riscaldamento, acqua calda
sanitaria e raffrescamento e vengono sostituiti con un impianto centralizzato ad acqua;

viene installata una pompa di calore reversibile aria-acqua;

l’efficienza di generazione della pompa di calore (riferita al 100% del carico) rispetta
il valore stabilito dal D.M. 26-06-2015;

valori di efficienza di generazione dichiarati dal D.M. Requisiti Minimi sono corretti
in funzione delle reali condizioni di installazione e di esercizio della pompa di calore,
secondo la UNI/TS 11300-3 (60) e la UNI/TS 11300-4 (61);

è prevista l’installazione di un impianto solare fotovoltaico per la produzione di
energia elettrica dimensionato al fine di garantire il rispetto della copertura del 50%
da fonti rinnovabili, del fabbisogno di energia per riscaldamento, raffrescamento ed
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
76
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
ACS, e del fabbisogno per sola ACS dell’edificio;

i pannelli solari fotovoltaici sono installati sulla falda avente orientamento più
favorevole (sud, per falde nord-sud, od ovest, per falde est-ovest).
La configurazione di intervento che prevede la ristrutturazione globale dell’edificio mira a
trasformare l’edificio a seguito della ristrutturazione in un edificio a energia quasi zero (nZEB).
Per questa ragione in questa configurazione di intervento sono verificati anche i requisiti che
distinguono un edificio a energia quasi zero, stabiliti a livello nazionale italiano dal D.M. 2606-2015, per quanto riguarda:

il rispetto dei valori minimi di alcuni parametri relativi all’involucro edilizio e ai sistemi
impiantistici (Tabella 21);

l’obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili, secondo i principi minimi previsti dal
relativo D. Lgs. 28/2011 (Tabella 22).
Tabella 21. Requisiti relativi all’involucro e agli impianti da rispettare per gli edifici a energia quasi zero
Parametro
H’T
Asol,est/Asup utile
H
W
C
EPH,nd
EPH
EPW,nd
EPW
Definizione
Condizione
U.M
INVOLUCRO DEL FABBRICATO
Coefficiente medio
< H’Tref
globale di scambio
Il valore di riferimento
termico per trasmissione
H’Tr,ref è tabulato e varia in
[W/ m2K]
per unità di superficie
base al rapporto di forma e
disperdente.
alla zona climatica
≤ (Asol,est/Asup utile) ref
Area solare equivalente
Il valore di riferimento è
estiva per unità di
[-]
tabulato e varia in base alla
superficie utile.
categoria di edificio
EFFICIENZE MEDIE STAGIONALI DEGLI IMPIANTI
>H, limite
Climatizzazione invernale
[-]
Produzione dell’acqua
[-]
>W, limite
calda sanitaria
Climatizzazione estiva
[-]
>C, limite
(Compreso l’eventuale
controllo dell’umidità)
INDICI DI PRESTAZIONE ENERGETICA
Indice di prestazione
< EPH, nd, limite (2019)
[kWh/m2]
termica utile per
riscaldamento
[kWh/m2]
Climatizzazione invernale
< EPH, limite (2019)
Indice di prestazione
termica utile per la
produzione di ACS
Produzione dell’acqua
calda sanitaria
Note
1
1
1
2
2
< EPW, nd, limite (2019)
[kWh/m2]
2
< EPW, limite (2019)
[kWh/m2]
2
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
77
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
EPV
Ventilazione
Indice di prestazione
termica utile per il
raffrescamento
Climatizzazione estiva
(compreso l’eventuale
controllo dell’umidità)
EPC,nd
EPC
< EPV, limite (2019)
[kWh/m2]
2
< EP C, nd, limite (2019)
[kWh/m2]
2
< EPC, limite (2019)
[kWh/m2]
2
EPL
Illuminazione artificiale
< EPL, limite (2019)
[kWh/m2]
2,3
EPT
Servizio per il trasporto
di persone e cose
(impianti ascensori,
marciapiedi e scale
mobili)
< EPT, limite (2019)
[kWh/m2]
2,3
Globale dell’edificio
< EPgl, limite (2019)
EPgl= EPH+ EPW+ EPV+
EPC+ EPL+ EPT
[kWh/m2]
2
EPgl
Note:
(1) Efficienza relativa all’edificio di riferimento
(2) Indice calcolato sull’edificio di riferimento
(3) Non si calcola per la categoria E.1, fatta eccezione per collegi, conventi, case di pena, caserme
nonché per la categoria E.1(3).
Tabella 22. Obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili per gli edifici a energia quasi zero.
Percentuale minima di
Percentuale minima di
copertura del fabbisogno copertura del fabbisogno
energetico
energetico per la
complessivo3.
produzione di ACS 3
Presentazione del
titolo edilizio
Potenza elettrica degli
impianti alimentati da
FER da installare
sopra o all’interno
dell’edificio o nelle
relative pertinenze
[kW]3.
35%1,2
50%1,2
Dal 1/01/2014 al
31/12/2016
1/65 x Impronta
dell’edificio
50%1,2
50%1,2
Dal 1/01/2017
1/50 x Impronta
dell’edificio
Note:
1) Tali obblighi non si applicano qualora l’edificio sia allacciato ad una rete di teleriscaldamento che ne
copra l’intero fabbisogno di calore per il riscaldamento degli ambienti e la fornitura di a.c.s.
2) Gli obblighi non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano
esclusivamente energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o impianti per la
produzione di a.c.s., il riscaldamento e il raffrescamento.
3) Per gli edifici pubblici gli obblighi di cui ai precedenti commi sono incrementati del 10%.
4) Tale percentuale tiene conto dei seguenti servizi: produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento
e raffrescamento
Da Tabella 23 a Tabella 25, per ogni edificio analizzato e per ogni misura di efficienza
energetica, si riportano i parametri prestazionali per ciascuna delle quattro configurazioni di
intervento di riqualificazione.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
78
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 23. Parametri prestazionali delle misure di efficienza energetica per le configurazioni di intervento ‐
Edificio grande condominio, zona climatica E.
EDIFICIO GRANDE CONDOMINIO
Misura di efficienza energetica
Descrizione
Isol. involucro
opaco - parete
esterna
Isol. involucro
opaco - parete
verso ambienti
non riscaldati
Isol. involucro
opaco copertura
Isol. involucro
opaco - solaio
inferiore
Isol. involucro
trasparente
Schermature
solari
Recupero
termico V
Regolazione H
Chiller
Generatore H
Generatore W
Generatore
H+W
Pompa di calore
H+W+C
Installazione ST
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento Schermature Ristrutturazione Ristrutturazione
FATTO involucro
solari
impiantistica
globale
Par.
U.M.
Up
W/m2K
1,15
0,28
1,15
1,15
0,26
Up,u
W/m2K
2,32
0,31
2,32
2,32
0,29
Ur
W/m2K
1,65
0,27
1,65
1,65
0,24
Uf
W/m2K
1,30
0,58
1,30
1,30
0,52
Uw
W/m2K
4,90
1,40
4,90
4,90
1,40
ggl+sh
-
0,85
0,85
0,35
0,85
0,20
ηV,r
-
ηH,rg
-
0,995
2,35
0,85
2,35
0,995
2,35
0,995
EER
0,85
2,35
-
0,85
0,85
0,85
1,10
-
0,75
0,75
0,75
0,95
ηH,gn,
COP
ηW,gn,Pn,
COP
ηH+W,gn,
COP
COPH
COPW
EER
Acoll
Installazione PV
WPV
Sistema di
Pn
illuminazione
Regolazione L FO(FC)
-
3
2,5
2,5
m2
kWp
25
W/m2
-
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
79
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 24. Parametri prestazionali delle misure di efficienza energetica per le configurazioni di intervento Edificio medio condominio, zona climatica E.
EDIFICIO MEDIO CONDOMINIO
Misura di efficienza energetica
Descrizione
Isol. involucro
opaco - parete
esterna
Isol. involucro
opaco - parete
verso ambienti
non riscaldati
Isol. involucro
opaco copertura
Isol. involucro
opaco - solaio
inferiore
Isol. involucro
trasparente
Schermature
solari
Recupero
termico V
Regolazione H
Chiller
Generatore H
Generatore W
Generatore
H+W
Pompa di calore
H+W+C
Installazione ST
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento Schermature Ristrutturazione Ristrutturazione
FATTO involucro
solari
impiantistica
globale
Par.
U.M.
Up
W/m2K
1,48
0,28
1,48
1,48
0,26
Up,u
W/m2K
1,70
0,47
1,70
1,70
0,43
Ur
W/m2K
1,65
0,27
1,65
1,65
0,24
Uf
W/m2K
1,30
0,58
1,30
1,30
0,52
Uw
W/m2K
4,90
1,40
4,90
4,90
1,40
ggl+sh
-
0,85
0,85
0,35
0,85
0,20
ηV,r
-
ηH,rg
-
0,995
2,35
0,85
2,35
0,995
2,35
0,995
EER
0,85
2,35
-
0,85
0,85
0,85
1,10
-
0,75
0,75
0,75
0,95
ηH,gn,
COP
ηW,gn,Pn,
COP
ηH+W,gn,
COP
COPH
COPW
EER
Acoll
Installazione PV
WPV
Sistema di
Pn
illuminazione
Regolazione L FO(FC)
-
3
2,5
2,5
m2
kWp
10
W/m2
-
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
80
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 25. Parametri prestazionali delle misure di efficienza energetica per le configurazioni di intervento Edificio abitazione monofamiliare, zona climatica E.
EDIFICIO ABITAZIONE MONOFAMILIARE
Misura di efficienza energetica
Descrizione
Isol. involucro
opaco - parete
esterna
Isol. involucro
opaco - parete
verso ambienti
non riscaldati
Isol. involucro
opaco copertura
Isol. involucro
opaco - solaio
inferiore
Isol. involucro
trasparente
Schermature
solari
Recupero
termico V
Regolazione H
Chiller
Generatore H
Generatore W
Generatore
H+W
Pompa di calore
H+W+C
Installazione ST
Par.
U.M.
Up
W/m2K
Up,u
W/m2K
Ur
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento Schermature Ristrutturazione Ristrutturazione
FATTO involucro
solari
impiantistica
globale
1,48
0,28
1,48
1,48
0,26
W/m2K
1,65
0,27
1,65
1,65
0,24
Uf
W/m2K
2,00
0,29
2,00
2,00
0,26
Uw
W/m2K
4,90
1,40
4,90
4,90
1,40
ggl+sh
-
0,85
0,85
0,35
0,85
0,20
ηV,r
-
ηH,rg
-
0,995
2,35
0,85
2,35
0,995
2,35
0,995
EER
0,85
2,35
0,80
0,80
0,80
1,1
ηH,gn,
COP
ηW,gn,Pn,
COP
ηH+W,gn,
COP
COPH
COPW
EER
Acoll
Installazione PV
WPV
Sistema di
Pn
illuminazione
Regolazione L FO(FC)
-
3
2,5
2,5
m2
kWp
3
W/m2
-
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
81
Lidia Tulipano
8.2
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Descrizione dei parametri di utenza negli edifici riqualificati
È verificato in letteratura che, oltre ad esistere modalità di occupazione e di utilizzo
dell’ambiente climatizzato differenti a seconda dell’occupante, anche lo stesso utente varia il
suo comportamento in relazione agli interventi di riqualificazione effettuati, per molteplici
ragioni quali ad esempio un livello di aspettativa di comfort più elevato, una minore spesa
dovuta ai consumi energetici.
Per questa ragione ciascuna utenza tipo, individuata in precedenza e caratterizzata attraverso i
parametri d’utenza, descritti in Tabella 18 (pag. 68) per l’edificio allo stato di fatto, è
nuovamente diversificata in relazione a ciascuna configurazione di intervento di
riqualificazione.
Secondo le assunzioni adottate dalla norma UNI/TS 11300 per le valutazioni energetiche
standard l’utenza convenzionale non varia in relazione alle prestazioni energetiche dell’edificio,
per questa ragione resta invariata nella condizione di edificio allo stato di fatto e di edificio
sottoposto a riqualificazione.
Nel presente studio quindi i parametri dell’utenza standard restano costanti nella condizione pre
e post-intervento (riferimento alla Tabella 19, pag.69).
Per la determinazione dei parametri di utenza nelle configurazioni post-intervento si è adottato
lo stesso approccio della definizione degli stessi parametri di utenza nella condizione di edificio
allo stato di fatto; perciò anche in questo caso si è fatto riferimento ai valori individuati dalla
norma UNI EN 15251 in relazione ai diversi livelli di aspettativa dell’occupante, ma rispetto
allo stato di fatto allo stesso utente è associato un livello di aspettativa superiore di una
categoria.
Questa assunzione è avvalorata dalla norma stessa, che attribuisce un livello superiore di
comfort richiesto agli edifici ristrutturati o di nuova costruzione ed è anche riscontrabile nelle
analisi condotte in letteratura accademica (52), (53).
8.2.1 Temperatura di set-point
Le temperature di set-point per il riscaldamento e il raffrescamento attribuite alle condizioni
pre-intervento sono indicate in Tabella 10 (pag. 62). Al fine di identificare l’effetto di rebound,
si è successivamente ipotizzato che, a seguito degli interventi di riqualificazione energetica
associati alla climatizzazione invernale (isolamento dell’involucro, sostituzione del generatore
di calore per il riscaldamento, modifica del sistema di regolazione della temperatura ambiente),
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
82
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
gli utenti aumentassero il loro livello di aspettativa passando ad un grado di esigenza superiore,
secondo la Tabella 9 (pag.61), venendo a delineare quanto segue (Tabella 26, Tabella 27). Si
ricorda che la categoria I è la più esigente, per cui per il riscaldamento viene associata la
temperatura di set- point maggiore fra le categorie e per il raffrescamento quella inferiore, come
indicato in Tabella 10 (pag. 62).
Tabella 26. Temperatura di set-point per il riscaldamento pre e post-intervento in funzione del livello
di esigenza dell’utenza.
PRE-INTERVENTO
POST-INTERVENTO
UTENZE
CATEGORIA
I
elevato
II
medio
III
basso
H,set point [°C]
21
20
18
CATEGORIA
I+
elevato+
I
elevato
II
medio
H,set point [°C]
22
U1-U3-U5-U7
21
U2-U8-U9-U10
20
U4-U6
Tabella 27. Temperatura di set-point per il raffrescamento pre e post-intervento in funzione del livello
di esigenza dell’utenza.
PRE-INTERVENTO
POST-INTERVENTO
UTENZE
CATEGORIA
I
elevato
II
medio
III
basso
θC,set point [°C]
25,5
26
27
CATEGORIA
I+
elevato+
I
elevato
II
medio
θC,set point [°C]
24
U3 -U7
25,5
U2-U8-U9-U10
26
U1-U4-U5-U6
Per quanto riguarda il periodo di attenuazione della temperatura θH,set-back, si è proceduto come
nel caso della valutazione allo stato di fatto (sottoparagrafo 7.2.1), così come per la definizione
del profilo di occupazione dell’utenza (Tabella 11, pag. 63).
I profili settimanali di accensione dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto di
raffrescamento, rispettivamente dH e dC, sono differenziati per ciascuna utenza tipo, ma si sono
assunti costanti nella condizione di stato di fatto e a seguito dei diversi interventi di retrofit.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
83
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
8.2.2 Portata d’aria di ventilazione
La portata d’aria per ventilazione è stata definita secondo quanto previsto dalla norma di
riferimento UNI EN 15251, come indicato al paragrafo 7.2 (Tabella 12, pag. 64).
Applicando quanto richiesto dalla norma, si sono definiti due scenari, uno pre-intervento e uno
post-intervento, per tipologia edilizia e numero di occupanti, come mostra la Tabella 28. Per
quanto riguarda la situazione pre-intervento, si è proceduto come indicato precedentemente al
sottoparagrafo 7.2.2, mentre i valori dei casi post-intervento sono stati valutati ipotizzando per
ogni utenza un incremento di un livello della categoria di esigenza.
Tabella 28. Ricambi d’aria in funzione del livello di esigenza dell’utenza, del numero di persone e della tipologia
edilizia. Ipotesi pre e post-intervento.
RICAMBI D’ARIA
n [h-1]
PER ABITAZIONE PRE-INTERVENTO
GC
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
0,59
0,59
0,65
II
0,50
0,50
0,50
III
0,42
0,42
0,42
MC
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
0,59
0,59
0,61
II
0,50
0,50
0,50
III
0,42
0,42
0,42
MF
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
0,59
0,59
0,59
II
0,50
0,50
0,50
III
0,42
0,42
0,42
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
84
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
RICAMBI D’ARIA
n [h-1]
PER ABITAZIONE POST-INTERVENTO
GC
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
+
I
0,70
0,70
0,70
I
0,59
0,59
0,59
II
0,50
0,50
0,50
MC
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I+
0,70
0,70
0,70
I
0,59
0,59
0,59
II
0,50
0,50
0,50
MF
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I+
0,70
0,70
0,70
I
0,59
0,59
0,59
II
0,50
0,50
0,50
Tali ricambi d’aria sono stati attribuiti alle ore di presenza settimanale di persone all’interno
delle abitazioni, come per la valutazione allo stato di fatto (paragrafo 7.2, Tabella 14, pag. 65).
8.2.3 Consumo giornaliero di ACS
Il consumo giornaliero di acqua calda sanitaria – ACS – è stato definito in funzione del livello
di esigenza dell’utenza, come in precedenza (Tabella 15, pag. 66).
Sia per la condizione pre-intervento, sia per il successivo caso post-intervento, si sono quindi
definiti differenti consumi di ACS in funzione della tipologia di abitazione (appartamento in
GC e MC, edificio MF), del numero di persone e del livello di esigenza dell’utenza, come
riportato in Tabella 29 per il grande e medio condominio, e in Tabella 30 per l’edificio
monofamiliare.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
85
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 29. Consumo di ACS a persona in funzione del livello di esigenza dell’utenza. Ipotesi di pre e postintervento in un appartamento.
PER APPARTAMENTO PRE-INTERVENTO
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
70 litri
70 litri/persona
70 litri/persona
II
50 litri
50 litri/persona
50 litri/persona
III
30 litri
30 litri/persona
30 litri/persona
PER APPARTAMENTO POST-INTERVENTO
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I+
70 litri
+ 1 doccia
70 litri/persona
+ 1x2 docce
70 litri/persona
+ 1x3,5 docce
I
70 litri
70 litri/persona
70 litri/persona
II
50 litri
50 litri/persona
50 litri/persona
Tabella 30. Consumo di ACS a persona in funzione del livello di esigenza dell’utenza. Ipotesi di pre e postintervento in un edificio monofamiliare.
PER EDIFICIO MONOFAMILIARE PRE-INTERVENTO
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I
70 litri
+ 1 bagno ogni 2 gg
70 litri/persona
+ 1x2 bagni ogni 2 gg
70 litri/persona
+ 1x3,5 bagni ogni 2 gg
II
50 litri
+ 1 bagno ogni 3 gg
50 litri/persona
+ 1x2 bagni ogni 3 gg
50 litri/persona
+ 1x3,5 bagni ogni 3 gg
III
30 litri
+ 1 bagno ogni 7 gg
30 litri/persona
+ 1x2 bagni ogni 7 gg
30 litri/persona
+ 1x3,5 bagni ogni 7 gg
PER EDIFICIO MONOFAMILIARE POST-INTERVENTO
CATEGORIA
1 persona
2 persone
3/4 persone
I+
70 litri
+ 1 doccia
+ 1 bagno ogni 2 gg
70 litri/persona
+ 1x2 docce
+ 1x2 bagni ogni 2 gg
70 litri/persona
+ 1x3,5 docce
+ 1x3,5 bagni ogni 2 gg
I
70 litri
+ 1 bagno ogni 2 gg
70 litri/persona
+ 1x2 bagni ogni 2 gg
70 litri/persona
+ 1x3,5 bagni ogni 2 gg
II
50 litri
+ 1 bagno ogni 3 gg
50 litri/persona
+ 1x2 bagni ogni 3 gg
50 litri/persona
+ 1x3,5 bagni ogni 3 gg
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
86
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
L’attribuzione ad ogni utenza di un livello di esigenza è fatta in funzione del reddito e della
sensibilità ambientale, come indicato in precedenza per lo stato di fatto (
Tabella 17, pag. 67).
8.2.4 Apporti interni
Gli apporti interni sono stati calcolati come nel caso dell’edificio allo stato di fatto
(sottoparagrafo 7.2.4), differenziati per ogni utenza attribuendo una potenza termica in funzione
del numero di occupanti, prendendo come riferimento i dati precalcolati per edifici residenziali
dell’Appendice G della norma UNI EN ISO 13790.
Per la definizione per ogni utenza degli apporti di calore interni specifici, è stato calcolato un
valore medio in funzione del numero di ore giornaliero medio settimanale di presenza
dell’utenza, secondo la Tabella 14, (pag. 65).
8.2.5 Sintesi dei parametri dell’utenza per l’edificio riqualificato
Secondo i criteri appena descritti i parametri, legati al profilo di occupazione e alle
caratteristiche di utilizzo tipiche dell’utente, sono definiti come riportato da Tabella 31 a
Tabella 40.
Tabella 31. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zona climatica E.
UTENZA 1: UP_1_A_B_B_GC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
H,set point
°C
21
22
21
22
22
H,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
14
14
14
14
14
n
h-1
0,42
0,50
0,42
0,504
0,504
C,set point
°C
27
26
26
27
26
dC
h/d
14
14
14
14
14
VACS
l/d u.i.
30
30
30
50
50
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
87
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 32. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zona climatica E.
UTENZA 2: CS_2_M_M_M_GC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
H,set point
°C
20
21
20
21
21
H,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
13
13
13
13
13
n
h-1
0,50
0,59
0,504
0,588
0,588
C,set point
°C
26
25,5
25,5
26
25,5
dC
h/d
13
13
13
13
13
VACS
l/d u.i.
100
100
100
140
140
Tabella 33. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zona climatica E.
UTENZA 3: CF_3/4_G_B_B_GC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
21
22
21
22
22
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
11
11
11
11
11
n
h-1
0,42
0,50
0,42
0,504
0,504
θC,set point
°C
25,5
24
24
25,5
24
dC
h/d
11
11
11
11
11
VACS
l/d u.i.
105
105
105
175
175
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
88
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 34. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zona climatica E.
UTENZA 4: UP_1_G_M_A_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
18
20
18
20
20
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
8
8
8
8
8
n
h-1
0,50
0,59
0,504
0,588
0,588
θC,set point
°C
27
26
26
27
26
dC
h/d
8
8
8
8
8
VACS
l/d u.i.
50
50
50
70
70
Tabella 35. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zona climatica E.
UTENZA 5: CS_2_A_A_M_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
21
22
21
22
22
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
14
14
14
14
14
n
h-1
0,59
0,70
0,588
0,7
0,7
θC,set point
°C
27
26
26
27
26
dC
h/d
14
14
14
14
14
VACS
l/d u.i.
140
140
140
250
250
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
89
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 36. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zona climatica E.
UTENZA 6: CF_3/4_G_M_A_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
18
20
18
20
20
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
13
13
13
13
13
n
h-1
0,50
0,59
0,504
0,588
0,588
θC,set point
°C
27
26
26
27
26
dC
h/d
13
13
13
13
13
VACS
l/d u.i.
175
175
175
245
245
Tabella 37. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zona climatica E.
UTENZA 7: CF_3/4_M_B_B_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
21
22
21
22
22
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
8
8
8
8
8
n
h
-1
0,42
0,50
0,42
0,504
0,504
θC,set point
°C
25,5
24
24
25,5
24
dC
h/d
8
8
8
8
8
VACS
l/d u.i.
105
105
105
175
175
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
90
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 38. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zona climatica E.
UTENZA 8: UP_1_M_A_M_MF
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
20
21
20
21
21
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
6
6
6
6
6
n
h-1
0,59
0,70
0,588
0,7
0,7
θC,set point
°C
26
25,5
25,5
26
25,5
dC
h/d
6
6
6
6
6
VACS
l/d u.i.
140
140
140
195
195
Tabella 39. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_MF, zona climatica E.
UTENZA 9: MP_2/3_M_M_M_MF
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
20
21
20
21
21
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
13
13
13
13
13
n
h-1
0,50
0,59
0,504
0,588
0,588
θC,set point
°C
26
25,5
25,5
26
25,5
dC
h/d
13
13
13
13
13
VACS
l/d u.i.
193
193
193
280
280
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
91
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 40. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zona climatica E.
UTENZA 10: CF_3/4_M_A_M_MF
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento
Schermature
FATTO
involucro
solari
impiantistica
globale
Ristrutturazione Ristrutturazione
θH,set point
°C
20
21
20
21
21
θH,set back
°C
16
16
16
16
16
dH
h/d
14
14
14
14
14
n
h-1
0,59
0,70
0,588
0,7
0,7
θC,set point
°C
26
25,5
25,5
26
25,5
dC
h/d
14
14
14
14
14
VACS
l/d u.i.
245
245
245
438
438
Per ogni parametro, le differenze fra l’utenza standard e gli utenti reali tipo considerati, in
relazione allo stato di fatto e ai vari interventi di riqualificazione analizzati, sono mostrate da
Figura 25 a Figura 30.
Figura 25. Temperatura invernale di set-point per utenza e per intervento.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
92
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 26. Temperatura estiva di set-point per utenza e per intervento.
Figura 27. Ricambio orario d’aria per utenza e per intervento.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
93
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 28. Consumo di acqua calda sanitaria per utenza e per intervento.
Figura 29. Durata di accensione dell’impianto di climatizzazione invernale per utenza – Zona climatica E.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
94
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 30. Durata di accensione dell’impianto di climatizzazione estiva per utenza.
8.3
Analisi dei fabbisogni energetici degli edifici riqualificati
Il fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici
soggetti a riqualificazione energetica secondo le configurazioni di intervento sopra descritte
(paragrafo 8.1) al variare dell’utenza è rappresentato da Figura 31 a Figura 34.
Da Figura 35 a Figura 44 per ciascuna utenza individuata in precedenza (paragrafo 8.2) sono
rappresentati i fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la
produzione di acqua calda sanitaria degli edifici soggetti a riqualificazione energetica secondo
le quattro configurazioni di intervento sopra descritte (paragrafo 8.1).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
95
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 31. Fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale ed estiva.
Intervento 1, zona climatica E (Milano).
Figura 32. Fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale ed estiva.
Intervento 2, zona climatica E (Milano).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
96
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 33. Fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale ed estiva.
Intervento 3, zona climatica E (Milano).
Figura 34. Fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale ed estiva.
Intervento 4, zona climatica E (Milano).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
97
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 35. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zona climatica E (Milano).
Figura 36. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zona climatica E (Milano).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
98
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 37. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zona climatica E (Milano).
Figura 38. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
99
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 39. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zona climatica E (Milano).
Figura 40. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
100
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 41. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zona climatica E (Milano).
Figura 42. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
101
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 43. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_MF, zona climatica E (Milano).
Figura 44. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano).
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
102
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 41. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in assenza di rebound – Stato di fatto e Intervento 1, zona climatica E.
2
STATO DI FATTO
INTERV 1: ISOLAMENTO INVOLUCRO + REGOLAZIONE RISCALDAMENTO
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
120
110
107
91
135
87
116
227
228
235
132
140
249
24
22
18
21
33
16
24
53
48
51
23
27
46
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
26
30
38
27
32
34
43
18
21
20
30
39
20
34
33
42
29
35
39
42
13
18
17
33
39
17
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
5
17
18
8
23
28
17
10
13
17
18
18
14
5
17
18
8
23
28
17
10
13
17
18
18
14
2
EPH,nren
[kWh/m a]
216
195
194
163
243
163
208
391
399
410
237
257
435
39
36
30
34
53
26
38
89
80
85
38
43
76
EPC,nren
[kWh/m2a]
24
27
35
25
29
31
39
16
19
19
27
35
18
32
31
39
27
32
36
38
14
18
17
31
36
17
EPW,nren
[kWh/m2a]
13
45
47
21
59
74
44
13
17
22
48
46
19
13
45
47
21
59
74
44
13
17
22
48
46
19
2
EPV,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
EPgl,nren
[kWh/m a]
253
268
276
209
331
267
291
420
436
450
312
338
472
84
112
116
82
144
136
121
115
115
124
117
125
112
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
RERH+C+W
[%]
4%
6%
7%
5%
6%
9%
7%
1%
1%
1%
6%
6%
1%
12%
14%
15%
13%
13%
16%
14%
3%
4%
4%
14%
14%
4%
RERW
[%]
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
H'T
[W/m2K]
1,480 1,480 1,480 1,478 1,478 1,478 1,478 1,705 1,705 1,705 1,480 1,478 1,705 0,364 0,364 0,364 0,381 0,381 0,381 0,381 0,334 0,334 0,334 0,364 0,381 0,334
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,138 0,138 0,138 0,200 0,200 0,200 0,200 0,120 0,120 0,120 0,138 0,200 0,120 0,081 0,081 0,081 0,118 0,118 0,118 0,118 0,071 0,071 0,071 0,081 0,118 0,071
Tabella 42. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in assenza di rebound – Intervento 2 e Intervento 3, zona climatica E.
INTERV. 2: INSERIMENTO DI SCHERMATURE SOLARI
INTERV. 3: REGOLAZIONE RISCALD. + SOSTITUZ. GENERATORI PER RISCALD. E ACS
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
124
114
112
97
140
92
122
238
236
243
135
144
254
120
110
107
91
135
87
116
227
228
235
132
140
249
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
18
22
30
17
22
23
32
13
16
15
22
28
15
26
30
38
27
32
34
43
18
21
20
30
39
20
2
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
5
17
18
8
23
28
17
10
13
17
18
18
14
5
17
18
8
23
28
17
10
13
17
18
18
14
EPH,nren
[kWh/m2a]
222
201
200
172
251
170
217
405
410
419
240
261
439
153
141
138
119
174
114
151
306
308
317
169
182
336
2
EPC,nren
[kWh/m a]
18
21
28
17
21
22
29
12
15
14
21
26
14
23
25
31
28
32
33
41
14
16
16
25
37
15
EPW,nren
[kWh/m2a]
13
45
47
21
59
74
44
13
17
22
48
46
19
6
21
23
10
28
35
21
19
23
27
23
22
24
EPV,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
EPL,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPgl,nren
[kWh/m2a]
253
267
275
210
330
265
291
430
442
456
308
333
472
182
187
192
157
234
182
212
339
347
359
217
241
375
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
RERH+C+W
[%]
3%
6%
6%
5%
6%
8%
6%
1%
1%
1%
5%
5%
1%
3%
3%
4%
4%
3%
4%
5%
1%
2%
1%
3%
4%
1%
RERW
[%]
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
2
H'T
[W/m K]
1,480 1,480 1,480 1,478 1,478 1,478 1,478 1,705 1,705 1,705 1,480 1,478 1,705 1,480 1,480 1,480 1,478 1,478 1,478 1,478 1,705 1,705 1,705 1,480 1,478 1,705
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,091 0,091 0,091 0,132 0,132 0,132 0,132 0,079 0,079 0,079 0,091 0,132 0,079 0,138 0,138 0,138 0,200 0,200 0,200 0,200 0,120 0,120 0,120 0,138 0,200 0,120
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
103
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 43. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in assenza di rebound – Intervento 4, zona climatica E.
INTERV. 4: nZEB
UTENTI
2
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
25
23
19
23
35
17
25
57
50
53
24
28
47
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
22
21
30
13
19
22
24
7
11
10
22
21
10
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
5
17
18
8
23
28
17
10
13
17
18
18
14
2
EPH,nren
[kWh/m a]
25
25
20
33
41
22
35
55
48
52
26
39
48
EPC,nren
[kWh/m2a]
1
1
4
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
2
EPW,nren
[kWh/m a]
2
7
8
3
9
9
6
7
8
10
8
7
9
EPV,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
28
33
31
36
50
31
41
62
57
62
36
46
57
2
EPgl,nren
[kWh/m a]
Eel,pv,exp
[kWh]
RERH+C+W
[%]
56%
56%
58%
46%
53%
61%
52%
51%
53%
52%
56%
50%
52%
RERW
[%]
72%
70%
70%
75%
71%
76%
72%
65%
65%
65%
69%
72%
65%
7012 3881 1714 16045 10082 9772 10082 1471 1196 1140 3451 10698 1187
[W/m2K] 0,344 0,344 0,344 0,360 0,360 0,360 0,360 0,313 0,313 0,313 0,344 0,360 0,313
H'T
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,031 0,031 0,031 0,033 0,033 0,033 0,033 0,028 0,028 0,028 0,031 0,033 0,028
Tabella 44. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in presenza di rebound – Intervento 1 e Intervento 2, zona climatica E.
INTERV 1: ISOLAMENTO INVOLUCRO + REGOLAZIONE RISCALDAMENTO
INTERV. 2: INSERIMENTO DI SCHERMATURE SOLARI
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
32
28
24
29
42
25
29
62
57
61
23
27
46
124
114
112
97
140
92
122
238
236
243
135
144
254
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
36
34
48
32
38
42
48
15
20
18
33
39
17
25
25
42
24
30
31
45
17
21
20
22
28
15
2
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
5
17
18
8
23
28
17
10
13
17
18
18
14
5
17
18
8
23
28
17
10
13
17
18
18
14
EPH,nren
[kWh/m2a]
52
45
39
47
68
40
47
103
95
101
38
43
76
222
201
200
172
251
170
217
405
410
419
240
261
439
2
EPC,nren
[kWh/m a]
34
32
43
30
35
38
43
15
19
18
31
36
17
24
24
38
23
27
29
40
16
19
19
21
26
14
EPW,nren
[kWh/m2a]
13
45
47
21
59
74
44
13
17
22
48
46
19
13
45
47
21
59
74
44
13
17
22
48
46
19
EPV,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
EPL,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPgl,nren
[kWh/m2a]
99
122
129
99
162
152
134
131
131
141
117
125
112
259
270
286
215
337
272
302
434
446
460
308
333
472
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
RERH+C+W
[%]
11%
13%
15%
11%
13%
15%
14%
3%
4%
3%
14%
14%
4%
4%
6%
7%
5%
6%
9%
7%
1%
1%
1%
5%
5%
1%
RERW
[%]
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
2
H'T
[W/m K]
0,364 0,364 0,364 0,381 0,381 0,381 0,381 0,334 0,334 0,334 0,364 0,381 0,334 1,480 1,480 1,480 1,478 1,478 1,478 1,478 1,705 1,705 1,705 1,480 1,478 1,705
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,081 0,081 0,081 0,118 0,118 0,118 0,118 0,071 0,071 0,071 0,081 0,118 0,071 0,091 0,091 0,091 0,132 0,132 0,132 0,132 0,079 0,079 0,079 0,091 0,132 0,079
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
104
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 45. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in presenza di rebound – Intervento 3 e Intervento 4, zona climatica E.
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
2
INTERV. 3: REGOLAZIONE RISCALD. + SOSTITUZ. GENERATORI PER RISCALD. E ACS
INTERV. 4: nZEB
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
137
124
122
117
153
114
130
251
253
260
132
140
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC
Ust_MC
Ust_MF
249
33
29
25
32
45
26
31
66
60
63
24
28
47
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
25
29
38
26
31
33
43
17
21
20
30
39
20
25
22
35
16
22
25
29
8
13
12
22
21
10
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
9
24
30
11
41
40
28
13
19
30
18
18
14
9
24
30
11
41
40
28
13
19
30
18
18
14
EPH,nren
[kWh/m2a]
175
159
156
152
198
147
169
339
341
351
169
182
336
34
32
27
41
54
33
42
65
58
64
26
39
48
2
EPC,nren
[kWh/m a]
22
25
31
27
31
33
40
13
16
15
25
37
15
2
2
8
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
EPW,nren
[kWh/m2a]
11
30
38
14
50
49
35
23
30
42
23
22
24
4
12
17
5
18
15
12
9
12
18
8
7
9
2
EPV,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPgl,nren
[kWh/m2a]
207
214
225
193
279
229
245
375
387
408
217
241
375
41
46
53
46
72
48
54
74
70
81
36
46
57
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4398
1855
233
5865
6425
1245
907
721
3451 10698
1187
RERH+C+W
[%]
3%
3%
3%
4%
3%
4%
4%
1%
1%
1%
3%
4%
1%
53%
54%
52%
48%
53%
58%
53%
51%
52%
52%
56%
50%
52%
RERW
[%]
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
68%
65%
61%
71%
67%
71%
69%
64%
64%
63%
69%
72%
65%
2
13042 5582
H'T
[W/m K]
1,480 1,480 1,480 1,478 1,478 1,478 1,478 1,705 1,705 1,705 1,480 1,478 1,705 0,344 0,344 0,344 0,360 0,360 0,360 0,360 0,313 0,313 0,313 0,344 0,360
0,313
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,138 0,138 0,138 0,200 0,200 0,200 0,200 0,120 0,120 0,120 0,138 0,200 0,120 0,031 0,031 0,031 0,033 0,033 0,033 0,033 0,028 0,028 0,028 0,031 0,033
0,028
Tabella 46. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in presenza di rebound accentuato – Intervento 4, zona climatica E.
INTERV. 4 CON REBOUND ACCENTUATO: nZEB*8
UTENTI
2
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
48
37
36
39
60
34
42
67
68
68
24
28
47
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
28
27
37
19
25
28
31
13
18
17
-22
-21
-10
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
18
34
40
20
49
49
37
18
29
64
18
18
14
2
EPH,nren
[kWh/m a]
52
42
41
52
73
42
55
68
68
72
26
39
48
EPC,nren
[kWh/m2a]
4
6
10
0
0
0
0
0
1
2
1
0
0
EPW,nren
[kWh/m2a]
10
20
26
9
25
21
17
12
18
40
8
7
9
2
EPV,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
61
98
63
72
80
87
114
36
46
57
9814 2869 3139 3574
867
468
64
2
EPgl,nren
[kWh/m a]
66
67
77
Eel,pv,exp
[kWh]
1004
0
0
RERH+C+W
[%]
49%
50%
49%
47%
50%
56%
51%
51%
52%
52%
56%
50%
52%
RERW
[%]
62%
60%
57%
68%
64%
68%
66%
63%
62%
59%
69%
72%
65%
H'T
[W/m2K]
0,3
0,3
0,3
0,4
0,4
0,4
0,4
0,3
0,3
0,3
0,344 0,360 0,313
Asol,est/Asup.utile
[-]
3451 10698 1187
0,031 0,031 0,031 0,033 0,033 0,033 0,033 0,028 0,028 0,028 0,031 0,033 0,028
*8 Per l’intervento 4 in presenza di rebound accentuato si rimanda al paragrafo 9.2.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
105
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
8.4
Valutazione del rebound effect
Nella presente tesi il rebound effect è definito come la differenza tra i risparmi energetici stimati
a seguito di un intervento di riqualificazione energetica e i risparmi energetici stimati tenendo
in considerazione il cambiamento nel comportamento dell’occupante conseguente
all’intervento di retrofit.
Ai fini del calcolo del rebound effect sono utilizzate le seguenti grandezze:
-
EP = Prestazione energetica o Energy Performance
Tabella 47. Prestazione energetica dell’edificio in funzione della condizione dell’edificio e del tipo di utente
EDIFICIO
EP
UTENTE
[kWh/m2a]
Stato di fatto
Riqualificato
Standard
EP0,st
EPrq,st
Reale
EP0,r
EPrq,r
Reale con rebound effect
-
EPrq,RB
Risparmi energetici o savings
Tabella 48. Risparmi energetici ottenuti a seguito dell’intervento di riqualificazione al variare del tipo di utente
UTENTE con EDIFICIO
SAVINGS =  = EP0 – EPrq
allo STATO DI FATTO
Standard
UTENTE con
EDIFICIO
Standard
Reale
st
Reale
RIQUALIFICATO Reale con rebound effect
 r
RB
Per quanto riguarda i savings si distinguono:
 Δst = EP0,st – EPrq,st
Un valore positivo indica una diminuzione del fabbisogno di energia in seguito ad un
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
106
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
intervento di riqualificazione con l’utenza standard.
 Δr = EP0, r – EPrq,r
Un valore positivo indica una diminuzione del fabbisogno di energia in seguito ad un
intervento di riqualificazione con l’utenza reale.
 ΔRB = EP0,r – EPrq,RB
Un valore positivo indica una diminuzione del fabbisogno di energia in seguito ad un
intervento di riqualificazione con l’utenza reale e considerando l’effetto rebound che
si verifica in merito al cambiamento del comportamento dell’utente e delle richieste
di servizio energetico. Un valore negativo indica che il fabbisogno di energia
dell’edificio dopo un intervento di riqualificazione è superiore al fabbisogno allo
stato di fatto prima dell’intervento con l’utente reale. In tal caso l’intervento risulta
energeticamente sconveniente.
-
RBa = rebound assoluto
Il rebound assoluto si definisce come segue:
RBa = r – RB
ovvero
RBa = EP0,r - EPrq,r - EP0,r + EPrq,RB
RBa = EPrq,RB - EPrq,r
Un valore positivo indica che il fabbisogno energetico dell’edificio dopo un intervento
di riqualificazione energetica, a seguito dell’effetto rebound, è maggiore rispetto al
fabbisogno dell’edificio in seguito ad un intervento di riqualificazione con l’utente reale,
senza tenere in conto gli effetti del rebound. Quindi un valore alto simboleggia una
elevata influenza dell’effetto rebound per un determinato intervento in relazione
all’utenza considerata.
-
Indici calcolati in relazione a Energy Performance, savings e rebound assoluto, indicati
in Tabella 49.
Tabella 49. Indici di rebound definiti
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RBa
RBa
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
107
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano

Indice 1: rebound effect assoluto diviso per i risparmi energetici attesi in assenza
dell’effetto rebound
𝑅𝐵a
𝛥r

=
𝛥r – 𝛥RB
𝛥r
(𝑅𝐵𝑎
). Si definisce con la seguente espressione:
𝛥𝑟
=
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r − 𝐸𝑃0,r + 𝐸𝑃rq,RB
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r
𝐸𝑃rq,RB − 𝐸𝑃rq,r
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r
Indice 2: rebound effect assoluto diviso per il fabbisogno energetico stimato in
assenza dell’effetto rebound
𝑅𝐵a
𝐸𝑃rq,r

=
=
𝛥r – 𝛥RB
𝐸𝑃rq,r
=
𝑅𝐵𝑎
(𝐸𝑃𝑟𝑞,𝑟
). Si definisce con la seguente espressione:
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r − 𝐸𝑃0,r + 𝐸𝑃rq,RB
𝐸𝑃rq,r
=
𝐸𝑃rq,RB − 𝐸𝑃rq,r
𝐸𝑃rq,r
Indice 3: risparmi energetici stimati, tenendo in considerazione il cambiamento nel
comportamento dell’occupante conseguente all’intervento di retrofit, divisi per i
risparmi energetici stimati con un’utenza standard
(𝛥𝛥𝑅𝐵𝑠𝑡 ).
Si definisce con la seguente espressione:
𝛥RB
𝛥st

=
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,RB
𝐸𝑃0,st − 𝐸𝑃rq,st
Indice 4: risparmi energetici stimati, tenendo in considerazione il cambiamento nel
comportamento dell’occupante conseguente all’intervento di retrofit, divisi per i
risparmi energetici stimati con un’utenza reale che non modifica il suo
comportamento a seguito dell’intervento di riqualificazione
(𝛥𝛥𝑅𝐵𝑟 ).
Si definisce con la seguente espressione:
𝛥RB
𝛥r
=
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,RB
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r
Il rebound effect e gli indici di rebound, calcolati per le utenze individuate in precedenza
(paragrafo 8.2), sono riassunti da Tabella 50 a Tabella 59.
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
108
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 50. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
14,79
8,8%
17,5%
79,1%
91,2%
Intervento 2
6,03
1397,4%
2,4%
-169,7%
-1297,4%
Intervento 3
25,05
35,7%
13,7%
48,4%
64,7%
Intervento 4
12,57
5,6%
44,9%
77,1%
94,4%
Tabella 51. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
10,15
6,5%
9,1%
74,8%
93,5%
Intervento 2
3,05
705,4%
1,1%
-79,3%
-605,4%
Intervento 3
26,78
33,4%
14,3%
56,3%
66,6%
Intervento 4
13,22
5,6%
39,8%
80,2%
94,4%
Tabella 52. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
13,36
8,4%
11,5%
75,2%
91,6%
Intervento 2
10,38
1489,5%
3,8%
-293,5%
-1389,5%
Intervento 3
33,14
39,4%
17,3%
53,8%
60,6%
Intervento 4
21,42
8,8%
68,7%
80,9%
91,2%
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
109
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 53. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
16,25
12,8%
19,7%
52,0%
87,2%
Intervento 2
5,94
-1388,3%
2,8%
-136,4%
1488,3%
Intervento 3
36,47
69,5%
23,3%
16,5%
30,5%
Intervento 4
10,16
5,9%
28,4%
56,0%
94,1%
Tabella 54. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
17,37
9,3%
12,0%
79,6%
90,7%
Intervento 2
6,62
1038,2%
2,0%
-128,2%
-938,2%
Intervento 3
44,92
46,3%
19,2%
53,9%
53,7%
Intervento 4
22,72
8,1%
45,8%
88,7%
91,9%
Tabella 55. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
16,52
12,6%
12,2%
54,0%
87,4%
Intervento 2
6,59
343,7%
2,5%
-100,1%
-243,7%
Intervento 3
47,21
55,5%
25,9%
39,2%
44,5%
Intervento 4
17,59
7,4%
57,1%
75,0%
92,6%
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
110
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 56. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
13,38
7,9%
11,1%
73,9%
92,1%
Intervento 2
10,99
8749,5%
3,8%
-232,8%
-8649,5%
Intervento 3
32,26
41,0%
15,2%
48,1%
59,0%
Intervento 4
12,47
5,0%
30,4%
81,4%
95,0%
Tabella 57. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
15,72
5,2%
13,7%
80,2%
94,8%
Intervento 2
3,76
-36,6%
0,9%
-6203,6%
136,6%
Intervento 3
36,51
45,1%
10,8%
46,0%
54,9%
Intervento 4
11,75
3,3%
19,0%
83,4%
96,7%
Tabella 58. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_MF, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
16,50
5,1%
14,4%
84,5%
94,9%
Intervento 2
4,23
-71,4%
1,0%
-4489,1%
171,4%
Intervento 3
39,77
44,6%
11,5%
51,1%
55,4%
Intervento 4
12,87
3,4%
22,7%
88,3%
96,6%
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
111
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 59. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r



Intervento 1
17,36
5,3%
14,0%
85,9%
94,7%
Intervento 2
4,13
-77,8%
0,9%
-4171,5%
177,8%
Intervento 3
48,87
53,6%
13,6%
43,8%
46,4%
Intervento 4
19,18
4,9%
30,8%
88,9%
95,1%
Capitolo 8 – Prestazione energetica degli edifici riqualificati ed elasticità dei consumi
112
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
9. ANALISI DI SENSIBILITÀ
SULL’EFFETTO DEL CLIMA E
DELL’UTENZA
9.1
Fabbisogni energetici degli edifici riqualificati in zona
climatica B
Come illustrato nella parte I della presente tesi, esistono fattori interni ed esterni che
influenzano il comportamento dell’utente e quindi le prestazioni energetiche degli edifici.
Uno dei fattori esterni che provoca reazioni da parte dell’utente è il clima. La temperatura
esterna dell’aria, la velocità del vento, l’irradianza solare ed altri parametri relazionati al clima
hanno delle notevoli ripercussioni sulle abitudini degli occupanti e sull’utilizzo dell’edificio,
per quanto riguarda ad esempio la scelta della temperatura di set-point, l’apertura delle finestre,
le ore effettive di accensione dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento.
Al fine di verificare l’influenza dei dati climatici sull’attività condotta si è scelto di replicare
l’analisi dei fabbisogni energetici degli edifici riqualificati e la valutazione del rebound effect
per la località di Palermo in zona climatica B (600 < GG ≤ 900). Pertanto vengono analizzate
le medesime tipologie edilizie già prese in esame per la zona E; l’edificio tipo rappresentante
per ogni tipologia è uguale per quanto riguarda la geometria e l’epoca di costruzione
considerata, ma differisce per alcune caratteristiche (ad esempio la tramittanza termica dei
componenti ed altri indicatori energetici), come previsto dal progetto Tabula (paragrafo 7.1),
usato come database di riferimento. Tali parametri infatti sono stati stabiliti all’interno del
progetto Tabula in relazione alle pratiche costruttive e ai materiali utilizzati nella zona e nel
periodo di costruzione considerati.
I parametri prestazionali delle misure di efficienza energetica relazionati ad configurazione di
intervento di riqualificazione sono riepilogati da Tabella 60 a Tabella 62 per ogni tipologia
edilizia analizzata in zona climatica B.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
113
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 60. Parametri prestazionali delle misure di efficienza energetica per le configurazioni di intervento Edificio grande condominio, zona climatica B.
EDIFICIO GRANDE CONDOMINIO
Misura di efficienza energetica
Descrizione
Isol. involucro
opaco - parete
esterna
Isol. involucro
opaco - parete
verso ambienti
non riscaldati
Isol. involucro
opaco copertura
Isol. involucro
opaco - solaio
inferiore
Isol. involucro
trasparente
Schermature
solari
Recupero
termico V
Regolazione H
Chiller
Generatore H
Generatore W
Generatore
H+W
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento Schermature Ristrutturazione Ristrutturazione
FATTO involucro
solari
impiantistica
globale
Par.
U.M.
Up
W/m2K
2,40
0,40
2,40
2,40
0,43
Up,u
W/m2K
1,97
0,80
1,97
1,97
0,86
Ur
W/m2K
1,63
0,36
1,63
1,63
0,39
Uf
W/m2K
1,33
0,84
1,33
1,33
0,88
Uw
W/m2K
4,90
3,00
4,90
4,90
3,00
ggl+sh
-
0,85
0,85
0,35
0,85
0,20
ηV,r
-
ηH,rg
-
0,995
2,35
0,85
2,35
0,995
2,35
0,995
EER
0,85
2,35
-
0,85
0,85
0,85
1,10
-
0,75
0,75
0,75
0,95
ηH,gn,
COP
ηW,gn,Pn,
COP
ηH+W,gn,
COP
COPH
-
Pompa di calore
H+W+C
COPW
EER
-
Installazione ST
Acoll
m2
Installazione PV
WPV
Sistema di
Pn
illuminazione
Regolazione L FO(FC)
kWp
3
2,5
2,5
25
W/m2
-
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
114
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 61. Parametri prestazionali delle misure di efficienza energetica per le configurazioni di intervento Edificio medio condominio, zona climatica B.
EDIFICIO MEDIO CONDOMINIO
Misura di efficienza energetica
Descrizione
Isol. involucro
opaco - parete
esterna
Isol. involucro
opaco - parete
verso ambienti
non riscaldati
Isol. involucro
opaco copertura
Isol. involucro
opaco - solaio
inferiore
Isol. involucro
trasparente
Schermature
solari
Recupero
termico V
Regolazione H
Chiller
Generatore H
Generatore W
Generatore
H+W
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento Schermature Ristrutturazione Ristrutturazione
FATTO involucro
solari
impiantistica
globale
Par.
U.M.
Up
W/m2K
2,40
0,40
2,40
2,40
0,43
Up,u
W/m2K
1,97
0,67
1,97
1,97
0,72
Ur
W/m2K
1,63
0,36
1,63
1,63
0,39
Uf
W/m2K
1,33
0,84
1,33
1,33
0,88
Uw
W/m2K
4,90
3,00
4,90
4,90
3,00
ggl+sh
-
0,85
0,85
0,35
0,85
0,20
ηV,r
-
ηH,rg
-
0,995
2,35
0,85
2,35
0,995
2,35
0,995
EER
0,85
2,35
-
0,85
0,85
0,85
1,10
-
0,75
0,75
0,75
0,95
ηH,gn,
COP
ηW,gn,Pn,
COP
ηH+W,gn,
COP
COPH
-
Pompa di calore
H+W+C
COPW
EER
-
Installazione ST
Acoll
m2
Installazione PV
WPV
Sistema di
Pn
illuminazione
Regolazione L FO(FC)
kWp
3
2,5
2,5
10
W/m2
-
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
115
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 62. Parametri prestazionali delle misure di efficienza energetica per le configurazioni di intervento Edificio abitazione monofamiliare, zona climatica B.
EDIFICIO ABITAZIONE MONOFAMILIARE
Misura di efficienza energetica
Descrizione
Isol. involucro
opaco - parete
esterna
Isol. involucro
opaco - parete
verso ambienti
non riscaldati
Isol. involucro
opaco copertura
Isol. involucro
opaco - solaio
inferiore
Isol. involucro
trasparente
Schermature
solari
Recupero
termico V
Regolazione H
Chiller
Generatore H
Generatore W
Generatore
H+W
Par.
U.M.
Up
W/m2K
Up,u
W/m2K
Ur
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Isolamento Schermature Ristrutturazione Ristrutturazione
FATTO involucro
solari
impiantistica
globale
2,40
0,40
2,40
2,40
0,43
W/m2K
1,63
0,36
1,63
1,63
0,39
Uf
W/m2K
2,00
0,42
2,00
2,00
0,44
Uw
W/m2K
4,90
3,00
4,90
4,90
3,00
ggl+sh
-
0,85
0,85
0,35
0,85
0,20
ηV,r
-
ηH,rg
-
0,995
2,35
0,85
2,35
0,995
2,35
0,995
EER
0,85
2,35
0,80
0,80
0,80
1,10
ηH,gn,
COP
ηW,gn,Pn,
COP
ηH+W,gn,
COP
COPH
-
Pompa di calore
H+W+C
COPW
EER
-
Installazione ST
Acoll
m2
Installazione PV
WPV
Sistema di
Pn
illuminazione
Regolazione L FO(FC)
kWp
3
2,5
2,5
3
W/m2
-
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
116
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tra i parametri di utenza la durata massima del periodo di accensione dell’impianto di
riscaldamento varia a seconda della zona climatica, come fissato dal D.P.R. 74/2013; in zona
climatica B l’impianto di riscaldamento può essere acceso per un massimo di 8 ore giornaliere.
Le ore giornaliere di accensione dell’impianto di raffrescamento sono assunte uguali a quelle
di funzionamento dell’impianto di riscaldamento alla temperatura di set-point.
Per la definizione del profilo di occupazione dell’utenza, si sono delineate differenti ipotesi in
funzione della tipologia di lavoro (lavoro da casa, lavoratore part-time, lavoratore full-time,
disoccupato), della presenza di figli (senza figli, figli piccoli, figli grandi), ed infine dell’età e
del reddito. Si è quindi associato ad ogni utenza uno dei profili così delineati (Tabella 63).
I profili settimanali di accensione dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto di
raffrescamento, rispettivamente dH e dC, sono differenziati per ciascuna utenza tipo, ma si sono
assunti costanti nella condizione di stato di fatto e a seguito dei diversi interventi di retrofit.
Tabella 63. Numero di ore giornaliere medie settimanali di utilizzo dell’impianto di riscaldamento in funzione
della tipologia di utenza – Zona climatica B.
NUMERO DI ORE AL GIORNO DI ACCENSIONE
DELL’IMPIANTO CON TEMPERATURA DI SET-POINT [h]
Lavoratore
Disoccupato/
Pensionato/
Lavoro da
casa
Numero
di giorni
alla
settimana
Utenza
TIPOLOGIA DI UTENZA
Lavoratore
full-time/
Lavoratore
Lavoratore
Giovane senza
full-time/
part-time/
Quasi sempre
figli/
Media età
Coppia con
assente
media età con
senza figli/ figli piccoli
figli grandi/
con figli
reddito basso
5
8
7
5
5
2
2
8
8
7
7
4
U1-U5-U10
U2-U6-U9
U3
U4-U7
U8
Le utenze definite in precedenza (paragrafo 8.2) sono riviste per la zona climatica B come
riportato da Tabella 64 a Tabella 73.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
117
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 64. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zona climatica B.
UTENZA 1: UP_1_A_B_B_GC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
21
22
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
8
8
0,42
0,504
-1
n
h
C,set point
°C
27
26
dC
h/d
8
8
VACS
l/d u.i.
30
50
Tabella 65. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zona climatica B.
UTENZA 2: CS_2_M_M_M_GC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
20
21
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
7
7
n
h-1
0,50
0,588
C,set point
°C
26
25,5
dC
h/d
7
7
VACS
l/d u.i.
100
140
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
118
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 66. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zona climatica B.
UTENZA 3: CF_3/4_G_B_B_GC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
21
22
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
6
6
n
h
-1
0,42
0,504
C,set point
°C
25,5
24
dC
h/d
6
6
VACS
l/d u.i.
105
175
Tabella 67. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zona climatica B.
UTENZA 4: UP_1_G_M_A_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
18
20
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
5
5
n
h-1
0,50
0,588
C,set point
°C
27
26
dC
h/d
5
5
VACS
l/d u.i.
50
70
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
119
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 68. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zona climatica B.
UTENZA 5: CS_2_A_A_M_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
21
22
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
8
8
0,59
0,70
-1
n
h
C,set point
°C
27
26
dC
h/d
8
8
VACS
l/d u.i.
140
250
Tabella 69. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zona climatica B.
UTENZA 6: CF_3/4_G_M_A_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
18
20
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
7
7
n
h-1
0,50
0,588
C,set point
°C
27
26
dC
h/d
7
7
VACS
l/d u.i.
175
245
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
120
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 70. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zona climatica B.
UTENZA 7: CF_3/4_M_B_B_MC
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
21
22
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
5
5
n
h
-1
0,42
0,504
C,set point
°C
25,5
24
dC
h/d
5
5
VACS
l/d u.i.
105
175
Tabella 71. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zona climatica B.
UTENZA 8: UP_1_M_A_M_MF
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
20
21
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
3
3
n
h-1
0,59
0,70
C,set point
°C
26
25,5
dC
h/d
3
3
VACS
l/d u.i.
140
195
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
121
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 72. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_M, zona climatica B.
UTENZA 9: MP_2/3_M_M_M_MF
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
20
21
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
7
7
0,50
0,588
-1
n
h
C,set point
°C
26
25,5
dC
h/d
7
7
VACS
l/d u.i.
193
280
Tabella 73. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zona climatica B.
UTENZA 10: CF_3/4_M_A_M_MF
UTENZA
Unità
Parametro
di
misura
°C
H,set point
INTERVENTO DI
STATO RIQUALIFICAZIONE
DI
Ristrutturazione
FATTO
globale
20
21
H,set back
°C
16
16
dH
h/d
8
8
n
h-1
0,59
0,70
C,set point
°C
26
25,5
dC
h/d
8
8
VACS
l/d u.i.
245
438
I fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di
acqua calda sanitaria degli edifici, soggetti a ristrutturazione globale per trasformare l’edificio
in un nZEB, in presenza delle utenze appena descritte sono rappresentati graficamente da Figura
45 a Figura 54.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
122
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 45. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Figura 46. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
123
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 47. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Figura 48. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
124
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 49. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Figura 50. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
125
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 51. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Figura 52. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS..
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
126
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 53. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_MF, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Figura 54. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
127
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Il rebound effect degli utenti residenziali sulla prestazione energetica degli edifici tipo soggetti
a riqualificazione energetica in zona climatica B è riportato da Tabella 74 a Tabella 83, dove
viene mostrato un confronto fra i risultati dei quattro indici di rebound calcolati, in relazione
all’intervento di ristrutturazione globale, rispettivamente in zona B ed E.
Tabella 74. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


12,57
5,6%
44,9%
77,1%
94,4%
8,77
9,1%
75,8%
53,5%
90,9%
Tabella 75. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


13,22
5,6%
39,8%
80,2%
94,4%
9,09
7,8%
64,2%
65,2%
92,2%
Tabella 76. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


21,42
8,8%
68,7%
80,9%
91,2%
15,91
12,7%
88,5%
66,5%
87,3%
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
128
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 77. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


10,16
5,9%
28,4%
56,0%
94,1%
8,58
10,3%
1004,1%
39,1%
89,7%
Tabella 78. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


22,72
8,1%
45,8%
88,7%
91,9%
12,16
8,2%
95,0%
71,4%
91,8%
Tabella 79. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


17,59
7,4%
57,1%
75,0%
92,6%
9,78
7,8%
943,9%
61,0%
92,2%
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
129
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 80. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


12,47
5,0%
30,4%
81,4%
95,0%
8,06
5,6%
89,6%
71,8%
94,4%
Tabella 81. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


11,75
3,3%
19,0%
83,4%
96,7%
12,24
7,6%
35,4%
67,8%
92,4%
Tabella 82. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_MF, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


12,87
3,4%
22,7%
88,3%
96,6%
13,28
7,9%
43,8%
71,1%
92,1%
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
130
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 83. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zona climatica E (Milano) e zona climatica B (Palermo).
EDIFICIO
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r
RBassoluto

Ristrutturazione
globale zona E
Ristrutturazione
globale zona B


19,18
4,9%
30,8%
88,9%
95,1%
16,43
9,4%
48,4%
72,3%
90,6%
I fabbisogni energetici e i requisiti per identificare l’edificio a energia quasi zero sono riportati
a seguire da Tabella 84 a Tabella 89.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
131
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 84. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in assenza di rebound – Stato di fatto e Intervento 1, zona climatica B.
2
STATO DI FATTO
INTERV 1: ISOLAMENTO INVOLUCRO + REGOLAZIONE RISCALDAMENTO
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
27
22
23
11
32
7
28
82
78
82
47
53
110
5
4
3
2
7
1
5
18
14
16
6
7
18
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
49
55
68
49
55
57
73
47
52
51
55
66
50
57
57
70
54
63
66
73
31
38
37
57
68
36
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
4
14
15
7
18
23
14
8
11
14
15
14
12
4
14
15
7
18
23
14
8
11
14
15
14
12
2
EPH,nren
[kWh/m a]
53
45
46
24
64
17
55
143
140
146
95
108
195
9
7
6
4
13
2
10
30
24
26
11
13
29
EPC,nren
[kWh/m2a]
44
49
59
43
49
51
63
42
46
45
49
58
44
51
52
60
49
55
58
62
30
35
34
52
59
34
EPW,nren
[kWh/m2a]
11
36
38
17
48
60
36
10
14
18
38
38
15
11
36
38
17
48
60
36
10
14
18
38
38
15
2
EPV,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
EPgl,nren
[kWh/m a]
108
130
143
84
161
127
154
195
199
209
183
203
254
71
95
104
69
116
119
107
70
73
78
101
109
78
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
RERH+C+W
[%]
11%
14%
14%
15%
13%
17%
14%
5%
6%
5%
11%
10%
4%
18%
18%
19%
19%
18%
19%
18%
10%
11%
10%
18%
18%
10%
RERW
[%]
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
H'T
[W/m2K]
1,777 1,777 1,777 1,844 1,844 1,844 1,844 2,205 2,205 2,205 1,777 1,844 2,205 0,596 0,596 0,596 0,635 0,635 0,635 0,635 0,527 0,527 0,527 0,596 0,635 0,527
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,156 0,156 0,156 0,202 0,202 0,202 0,202 0,118 0,118 0,118 0,156 0,202 0,118 0,137 0,137 0,137 0,178 0,178 0,178 0,178 0,104 0,104 0,104 0,137 0,178 0,104
Tabella 85. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in assenza di rebound – Intervento 2 e Intervento 3, zona climatica B.
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
2
INTERV. 2: INSERIMENTO DI SCHERMATURE SOLARI
INTERV. 3: REGOLAZIONE RISCALD. + SOSTITUZ. GENERATORI PER RISCALD. E ACS
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
30
26
26
15
37
10
33
90
85
89
50
56
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
113
27
22
23
11
32
7
28
82
78
82
47
53
110
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
39
45
57
37
43
45
59
41
46
45
45
52
44
49
55
68
49
55
57
73
47
52
51
55
66
50
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
4
14
15
7
18
23
14
8
11
14
15
14
12
4
14
15
7
18
23
14
8
11
14
15
14
12
EPH,nren
[kWh/m2a]
59
50
51
30
72
21
63
155
150
155
98
111
197
35
29
30
16
42
10
37
110
104
109
61
70
149
2
EPC,nren
[kWh/m a]
36
41
50
34
39
40
52
37
40
40
41
47
39
39
43
52
45
50
51
62
35
38
37
43
58
37
EPW,nren
[kWh/m2a]
11
36
38
17
48
60
36
10
14
18
38
38
15
5
17
18
8
23
28
17
14
17
21
18
18
19
2
EPV,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPgl,nren
[kWh/m2a]
106
128
140
80
158
121
151
202
204
213
177
195
252
79
90
100
69
115
90
116
159
160
168
123
145
204
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
RERH+C+W
[%]
10%
13%
13%
14%
12%
17%
13%
5%
5%
5%
10%
10%
4%
11%
11%
11%
14%
10%
12%
12%
5%
6%
6%
8%
9%
5%
RERW
[%]
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
2
H'T
[W/m K]
1,777 1,777 1,777 1,844 1,844 1,844 1,844 2,205 2,205 2,205 1,777 1,844 2,205 1,777 1,777 1,777 1,844 1,844 1,844 1,844 2,205 2,205 2,205 1,777 1,844 2,205
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,103 0,103 0,103 0,133 0,133 0,133 0,133 0,077 0,077 0,077 0,103 0,133 0,077 0,156 0,156 0,156 0,202 0,202 0,202 0,202 0,118 0,118 0,118 0,156 0,202 0,118
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
132
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 86. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in assenza di rebound – Intervento 4, zona climatica B.
INTERV. 4: nZEB
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
2
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
8
6
6
4
12
2
10
26
21
23
10
13
25
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
32
32
43
21
28
31
35
17
23
21
32
32
21
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
4
14
15
7
18
23
14
8
11
14
15
14
12
2
EPH,nren
[kWh/m a]
7
6
6
1
10
0
7
32
25
28
11
11
30
EPC,nren
[kWh/m2a]
4
5
9
0
0
0
0
0
2
2
5
0
1
2
EPW,nren
[kWh/m a]
1
3
4
0
3
1
2
3
4
5
4
2
4
EPV,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
14
18
0,85
13
1
9
35
30
34
19
13
35
2
EPgl,nren
[kWh/m a]
Eel,pv,exp
[kWh]
RERH+C+W
[%]
66%
68%
64%
96%
76%
97%
80%
52%
56%
55%
64%
75%
54%
RERW
[%]
83%
82%
80%
98%
87%
98%
88%
79%
79%
78%
80%
87%
78%
8923 5680 3702 19008 12559 11756 12239 1507 1238 1174 4714 12691 1244
[W/m2K] 0,622 0,622 0,622 0,660 0,660 0,660 0,660 0,553 0,553 0,553 0,622 0,660 0,553
H'T
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,039 0,039 0,039 0,031 0,031 0,031 0,031 0,029 0,029 0,029 0,039 0,031 0,029
Tabella 87. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in presenza di rebound – Intervento 1 e Intervento 2, zona climatica B.
INTERV 1: ISOLAMENTO INVOLUCRO + REGOLAZIONE RISCALDAMENTO
INTERV. 2: INSERIMENTO DI SCHERMATURE SOLARI
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
8
7
6
6
11
4
8
23
20
22
6
7
18
30
26
26
15
37
10
33
90
85
89
50
56
113
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
63
60
81
60
69
74
84
35
41
40
57
68
36
50
51
76
48
55
57
79
49
54
53
45
52
44
2
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
4
14
15
7
18
23
14
8
11
14
15
14
12
4
14
15
7
18
23
14
8
11
14
15
14
12
EPH,nren
[kWh/m2a]
14
11
10
11
19
7
14
39
33
36
11
13
29
59
50
51
30
72
21
63
155
150
155
98
111
197
2
EPC,nren
[kWh/m a]
56
54
67
54
60
63
70
32
37
36
52
59
34
45
46
66
43
49
50
69
43
47
46
41
47
39
EPW,nren
[kWh/m2a]
11
36
38
17
48
60
36
10
14
18
38
38
15
11
36
38
17
48
60
36
10
14
18
38
38
15
EPV,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
EPL,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPgl,nren
[kWh/m2a]
81
101
116
81
127
130
120
81
85
90
101
109
78
115
132
156
89
169
131
168
209
211
220
177
195
252
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
RERH+C+W
[%]
17%
18%
18%
18%
17%
19%
18%
9%
10%
9%
18%
18%
10%
11%
13%
14%
14%
12%
17%
13%
5%
5%
5%
10%
10%
4%
RERW
[%]
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
19%
0%
0%
0%
19%
19%
0%
2
H'T
[W/m K]
0,596 0,596 0,596 0,635 0,635 0,635 0,635 0,527 0,527 0,527 0,596 0,635 0,527 1,777 1,777 1,777 1,844 1,844 1,844 1,844 2,205 2,205 2,205 1,777 1,844 2,205
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,137 0,137 0,137 0,178 0,178 0,178 0,178 0,104 0,104 0,104 0,137 0,178 0,104 0,103 0,103 0,103 0,133 0,133 0,133 0,133 0,077 0,077 0,077 0,103 0,133 0,077
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
133
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 88. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in presenza di rebound – Intervento 3 e Intervento 4, zona climatica B.
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
2
INTERV. 3: REGOLAZIONE RISCALD. + SOSTITUZ. GENERATORI PER RISCALD. E ACS
INTERV. 4: nZEB
UTENTI
UTENTI
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
36
31
31
26
43
21
37
100
96
100
47
53
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC
Ust_MC
Ust_MF
110
12
10
9
11
17
7
14
32
28
30
10
13
25
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
48
55
67
48
55
57
73
47
52
51
55
66
50
38
35
53
26
34
37
45
20
26
24
32
32
21
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
7
20
24
9
33
32
23
11
16
24
15
14
12
7
20
24
9
33
32
23
11
16
24
15
14
12
EPH,nren
[kWh/m2a]
46
40
40
34
56
27
49
134
128
134
61
70
149
12
11
10
8
18
6
12
42
35
38
11
11
30
2
EPC,nren
[kWh/m a]
39
43
52
45
49
51
62
35
38
37
43
58
37
6
7
15
0
0
0
1
1
3
3
5
0
1
EPW,nren
[kWh/m2a]
9
24
30
11
41
40
28
18
23
33
18
18
19
2
6
9
1
7
5
4
4
6
9
4
2
4
2
EPV,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPgl,nren
[kWh/m2a]
94
108
122
90
146
118
139
186
189
204
123
145
204
20
23
34
9
25
11
17
47
44
50
19
13
35
Eel,pv,exp
[kWh]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5983
3377
817
7514
7060
1323
1003
740
4714 12691
1244
RERH+C+W
[%]
9%
9%
9%
11%
8%
10%
10%
5%
5%
5%
8%
9%
5%
59%
62%
57%
76%
70%
83%
75%
49%
52%
53%
64%
75%
54%
RERW
[%]
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
79%
77%
72%
88%
82%
87%
85%
77%
76%
75%
80%
87%
78%
2
15895 7300
H'T
[W/m K]
1,777 1,777 1,777 1,844 1,844 1,844 1,844 2,205 2,205 2,205 1,777 1,844 2,205 0,622 0,622 0,622 0,660 0,660 0,660 0,660 0,553 0,553 0,553 0,622 0,660
0,553
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,156 0,156 0,156 0,202 0,202 0,202 0,202 0,118 0,118 0,118 0,156 0,202 0,118 0,039 0,039 0,039 0,031 0,031 0,031 0,031 0,029 0,029 0,029 0,039 0,031
0,029
Tabella 89. Tabella riepilogativa per tipo di intervento e tipo di utenza in presenza di rebound accentuato – Intervento 4, zona climatica B.
INTERV. 4 CON REBOUND ACCENTUATO: nZEB*9
UTENTI
2
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Ust_GC Ust_MC Ust_MF
QH,nd/Asup.utile
[kWh/m a]
21
14
16
15
28
11
22
36
34
35
10
13
25
QC,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
44
45
57
32
41
44
49
6
36
35
32
32
21
QW,nd/Asup.utile
[kWh/m2a]
15
27
32
16
40
39
30
15
23
52
15
14
12
2
EPH,nren
[kWh/m a]
26
18
21
14
33
10
24
48
45
47
11
11
30
EPC,nren
[kWh/m2a]
10
12
18
0
2
2
2
0
7
10
5
0
1
EPW,nren
[kWh/m2a]
5
10
15
3
11
7
7
5
9
24
4
2
4
2
EPV,nren
[kWh/m a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EPL,nren
[kWh/m2a]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
42
40
53
17
46
20
33
53
61
80
19
13
35
529
54
2
EPgl,nren
[kWh/m a]
Eel,pv,exp
[kWh]
RERH+C+W
3455 1168
236
11816 4846 4396 5048 1884
4714 12691 1244
[%]
51%
55%
51%
72%
62%
76%
66%
47%
50%
51%
64%
75%
54%
RERW
[%]
72%
71%
66%
85%
78%
84%
80%
77%
73%
68%
80%
87%
78%
H'T
[W/m2K]
0,6
0,6
0,6
0,7
0,7
0,7
0,7
0,6
0,6
0,6
0,622 0,660 0,553
Asol,est/Asup.utile
[-]
0,039 0,039 0,039 0,031 0,031 0,031 0,031 0,029 0,029 0,029 0,039 0,031 0,029
*9 Per l’intervento 4 in presenza di rebound accentuato si rimanda al paragrafo 9.2.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
134
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
9.2
Fabbisogni energetici degli edifici riqualificati in presenza di
rebound accentuato
Al fine di verificare l’influenza dei parametri di utenza sull’attività condotta nella presente tesi
si è scelto di replicare l’analisi dei fabbisogni energetici degli edifici riqualificati e la
valutazione del rebound effect, sia per la zona climatica E sia per la zona B, con valori dei
parametri di utenza che si discostano in maniera più evidente da quelli previsti dalla norma UNI
EN 15251, come emerso dalla letteratura scientifica (51) (52).
Le utenze definite in precedenza (paragrafo 8.2-zona E, paragrafo 9.1-zona B) sono quindi
ridefinite come riportato da Tabella 90 a Tabella 99.
Tabella 90. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zone climatiche E e B.
UTENZA 1: UP_1_A_B_B_GC
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
22
24
21
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
24
22
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
14
14
14
8
8
8
n
h-1
0,42
0,504
0,60
0,42
0,504
0,60
C,set point
°C
27
26
25
27
26
25
dC
h/d
14
14
14
8
8
8
VACS
l/d u.i.
30
50
105
30
50
105
Param.
21
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
135
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 91. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zone climatiche E e B.
UTENZA 2: CS_2_M_M_M_GC
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
21
22
20
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
22
21
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
13
13
13
7
7
7
n
h-1
0,50
0,588
0,70
0,50
0,588
0,70
C,set point
°C
26
25,5
24
26
25,5
24
dC
h/d
13
13
13
7
7
7
VACS
l/d u.i.
100
140
195
100
140
195
Param.
20
Tabella 92. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zone climatiche E e B.
UTENZA 3: CF_3/4_G_B_B_GC
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
22
24
21
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
24
22
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
Param.
21
11
11
11
6
6
6
n
-1
h
0,42
0,504
0,60
0,42
0,504
0,60
C,set point
°C
25,5
24
23,5
25,5
24
23,5
dC
h/d
11
11
11
6
6
6
VACS
l/d u.i.
105
175
230
105
175
230
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
136
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 93. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zone climatiche E e B.
UTENZA 4: UP_1_G_M_A_MC
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
20
21
18
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
21
20
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
8
8
8
5
5
5
n
h-1
0,50
0,588
0,70
0,50
0,588
0,70
C,set point
°C
27
26
25
27
26
25
dC
h/d
8
8
8
5
5
5
VACS
l/d u.i.
50
70
125
50
70
125
Param.
18
Tabella 94. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zone climatiche E e B.
UTENZA 5: CS_2_A_A_M_MC
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
22
24
21
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
24
22
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
14
14
14
8
8
8
Param.
-1
21
n
h
0,59
0,70
0,80
0,59
0,70
0,80
C,set point
°C
27
26
25
27
26
25
dC
h/d
14
14
14
8
8
8
VACS
l/d u.i.
140
250
305
140
250
305
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
137
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 95. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zone climatiche E e B.
UTENZA 6: CF_3/4_G_M_A_MC
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
20
21
18
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
21
20
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
13
13
13
7
7
7
n
h-1
0,50
0,588
0,70
0,50
0,588
0,70
C,set point
°C
27
26
25
27
26
25
dC
h/d
13
13
13
7
7
7
VACS
l/d u.i.
175
245
300
175
245
300
Param.
18
Tabella 96. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zone climatiche E e B.
UTENZA 7: CF_3/4_M_B_B_MC
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
22
24
21
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
24
22
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
Param.
21
8
8
8
5
5
5
n
-1
h
0,42
0,504
0,60
0,42
0,504
0,60
C,set point
°C
25,5
24
23,5
25,5
24
23,5
dC
h/d
8
8
8
5
5
5
VACS
l/d u.i.
105
175
230
105
175
230
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
138
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 97. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zone climatiche E e B.
UTENZA 8: UP_1_M_A_M_MF
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
21
22
20
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
22
21
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
6
6
6
3
3
3
n
h-1
0,59
0,70
0,80
0,59
0,70
0,80
C,set point
°C
26
25,5
24
26
25,5
24
dC
h/d
6
6
6
3
3
3
VACS
l/d u.i.
140
195
265
140
195
265
Param.
20
Tabella 98. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_M, zone climatiche E e B.
UTENZA 9: MP_2/3_M_M_M_MF
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
21
22
20
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
22
21
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
13
13
13
7
7
7
Param.
-1
20
n
h
0,50
0,588
0,70
0,50
0,588
0,70
C,set point
°C
26
25,5
24
26
25,5
24
dC
h/d
13
13
13
7
7
7
VACS
l/d u.i.
193
280
420
193
280
420
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
139
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 99. Parametri dell’utenza nell’edificio allo stato di fatto e nell’edificio riqualificato.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zone climatiche E e B.
UTENZA 10: CF_3/4_M_A_M_MF
ZONA CLIMATICA E
UTENZA
STATO
DI
FATTO
ZONA CLIMATICA B
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
STATO
DI
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB FATTO
globale
accentuato
21
22
20
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
Ristrutt.
Ristrutt.
globale con RB
globale
accentuato
22
21
H,set point
Unità
di
misura
°C
H,set back
°C
16
16
16
16
16
16
dH
h/d
14
14
14
8
8
8
n
h-1
0,59
0,70
0,80
0,59
0,70
0,80
C,set point
°C
26
25,5
24
26
25,5
24
dC
h/d
14
14
14
8
8
8
VACS
l/d u.i.
245
438
927,5
245
438
927,5
Param.
20
I fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di
acqua calda sanitaria degli edifici, soggetti a ristrutturazione globale per trasformare l’edificio
in un nZEB, in presenza delle utenze appena descritte sono rappresentati graficamente da Figura
55 a Figura 64.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
140
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 55. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Figura 56. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
141
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 57. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Figura 58. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
142
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 59. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Figura 60. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
143
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 61. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Figura 62. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
144
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Figura 63. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_MF, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Figura 64. Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di ACS.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zone climatica E (Milano) e B (Palermo).
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
145
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Il rebound effect degli utenti residenziali appena descritti sulla prestazione energetica degli
edifici tipo soggetti a trasformazione in nZEB è riportato da Tabella 100 a Tabella 109.
Tabella 100. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 1: UP_1_A_B_B_GC, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
12,57
5,6%
44,9%
77,1%
94,4%
Intervento 4
con RB
accentuato
38,34
17,0%
137,0%
67,8%
83,0%
Intervento 4
8,77
9,1%
75,8%
53,5%
90,9%
Intervento 4
con RB
accentuato
30,20
31,3%
261,0%
40,5%
68,7%
Tabella 101. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 2: CS_2_M_M_M_GC, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
13,22
5,6%
39,8%
80,2%
94,4%
Intervento 4
con RB
accentuato
34,07
14,5%
102,7%
72,6%
85,5%
Intervento 4
9,09
7,8%
64,2%
65,2%
92,2%
Intervento 4
con RB
accentuato
25,92
22,3%
183,0%
55,0%
77,7%
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
146
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 102. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 3: CF_3/4_G_B_B_GC, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
21,42
8,8%
68,7%
80,9%
91,2%
Intervento 4
con RB
accentuato
46,19
18,9%
148,0%
72,0%
81,1%
Intervento 4
15,91
12,7%
88,5%
66,5%
87,3%
Intervento 4
con RB
accentuato
35,31
28,3%
196,5%
54,6%
71,7%
Tabella 103. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 4: UP_1_G_M_A_MC, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
10,16
5,9%
28,4%
56,0%
94,1%
Intervento 4
con RB
accentuato
25,09
14,5%
70,3%
50,8%
85,5%
Intervento 4
8,58
10,3%
1004,1%
39,1%
89,7%
Intervento 4
con RB
accentuato
15,73
19,0%
1841,2%
35,3%
81,0%
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
147
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 104. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 5: CS_2_A_A_M_MC, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
22,72
8,1%
45,8%
88,7%
91,9%
Intervento 4
con RB
accentuato
48,83
17,4%
98,4%
79,7%
82,6%
Intervento 4
12,16
8,2%
95,0%
71,4%
91,8%
Intervento 4
con RB
accentuato
33,29
22,5%
259,9%
60,3%
77,5%
Tabella 105. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 6: CF_3/4_G_M_A_MC, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
17,59
7,4%
57,1%
75,0%
92,6%
Intervento 4
con RB
accentuato
32,19
13,6%
104,5%
70,0%
86,4%
Intervento 4
9,78
7,8%
943,9%
61,0%
92,2%
Intervento 4
con RB
accentuato
19,31
15,4%
1864,8%
55,9%
84,6%
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
148
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 106. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 7: CF_3/4_M_B_B_MC, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
12,47
5,0%
30,4%
81,4%
95,0%
Intervento 4
con RB
accentuato
31,36
12,5%
76,4%
74,9%
87,5%
Intervento 4
8,06
5,6%
89,6%
71,8%
94,4%
Intervento 4
con RB
accentuato
24,40
16,9%
271,3%
63,2%
83,1%
Tabella 107. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 8: UP_1_M_A_M_MF, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r

Zona E
Zona B


Intervento 4
11,75
3,3%
19,0%
83,4%
96,7%
Intervento 4
con RB
accentuato
17,84
5,0%
28,8%
81,9%
95,0%
Intervento 4
12,24
7,6%
35,4%
67,8%
92,4%
Intervento 4
con RB
accentuato
18,50
11,5%
53,5%
65,0%
88,5%
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
149
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tabella 108. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 9: MP_2/3_M_M_M_MF, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r


Zona E
Zona B

Intervento 4
12,87
3,4%
22,7%
88,3%
96,6%
Intervento 4
con RB
accentuato
30,13
7,9%
53,2%
84,2%
92,1%
Intervento 4
13,28
7,9%
43,8%
71,1%
92,1%
Intervento 4
con RB
accentuato
31,12
18,4%
102,5%
63,0%
81,6%
Tabella 109. Valutazione del rebound effect e degli indici di rebound.
Utenza 10: CF_3/4_M_A_M_MF, zone climatiche E (Milano) e B (Palermo).
ZONA
CLIMATICA
EDIFICIO
RBassoluto
Indice 1
Indice 2
Indice 3
Indice 4
RB
RB
RB
RB
r
EPrq,r
st
r


Zona E
Zona B

Intervento 4
19,18
4,9%
30,8%
88,9%
95,1%
Intervento 4
con RB
accentuato
51,83
13,4%
83,3%
81,1%
86,6%
Intervento 4
16,43
9,4%
48,4%
72,3%
90,6%
Intervento 4
con RB
accentuato
46,43
26,6%
136,9%
58,6%
73,4%
9.3
Analisi degli indici di rebound
Come illustrato nel paragrafo 8.4, sono stati definiti quattro indici legati alla valutazione del
rebound effect. Ogni indice assume un significato in relazione alle grandezze che vengono
comparate; i risultati ottenuti permettono di valutare diversi aspetti relazionati al
comportamento dell’utente, alla validità degli interventi di riqualificazione considerati e
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
150
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
all’influenza sulle prestazioni energetiche degli tipologie edilizie oggetto del presente studio.
Si procede alla definizione e all’analisi dettagliata degli indici di rebound e dei valori assunti
nelle valutazioni effettuate (paragrafi 8.4, 9.1, 9.2).

Indice 1
L’indice 1 rappresenta il rapporto fra il rebound effect assoluto e i risparmi energetici attesi
in assenza dell’effetto rebound
(𝑹𝑩𝒂
). Pertanto si ha:
𝜟𝒓
𝑅𝐵a
𝛥r
=
𝐸𝑃rq,RB − 𝐸𝑃rq,r
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r
Analizzando come termini di comparazione EPrq,RB (al numeratore) e EP0,r (al
denominatore), ossia l’energy performance dopo un intervento di riqualificazione tenendo
conto dell’effetto rebound e l’energy performance allo stato di fatto con l’utenza reale, si
nota che:
-
Un valore positivo inferiore al 100% indica che il fabbisogno dopo l’intervento di
riqualificazione, pur tenendo conto dell’effetto rebound, è diminuito rispetto a quello
allo stato di fatto con l’utente reale;
-
Un valore positivo dell’ordine del 1000% indica che il fabbisogno dopo l’intervento
di riqualificazione tenendo conto dell’effetto rebound, è aumentato rispetto a quello allo
stato di fatto con l’utente reale. In particolare una percentuale così elevata deriva dal
termine:
0< Δr ( = EP0, r – EPrq,r ) < 1
cioè vi è pochissima differenza fra l’enengy performance allo stato reale e dopo la
riqualificazione con l’utenza reale, essendo quest’ultima di poco inferiore alla prima;
-
Un valore negativo dell’ordine del 100% o del 1000% deriva dai valori assunti da Δr
e ΔRB. In questo caso:
Δr (EP0, r – EPrq,r) < 0
quindi
EPrq,r > EP0, r
ΔRB (EP0, r – EPrq,RB) < 0
EPrq,RB > EP0, r
ciò significa che l’intervento per l’utenza reale considerata risulta assolutamente
sconveniente perché comporterebbe un aumento del fabbisogno energetico dopo la
riqualificazione, già senza tenere in conto l’effetto rebound, che aumentebbe ancora di
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
151
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
più considerando l’influenza di tale fenomeno.
 Indice 2
L’indice 2 esprime il rapporto fra il rebound effect assoluto e il fabbisogno energetico stimato
in assenza dell’effetto rebound
𝑹𝑩𝒂
(𝑬𝑷𝒓𝒒,𝒓
). Si ha:
𝑅𝐵a
𝐸𝑃rq,r
=
𝐸𝑃rq,RB − 𝐸𝑃rq,r
𝐸𝑃rq,r
È possibile affermare che:
-
Un valore positivo basso in termini percentuali indica che vi è poca differenza fra
EPrq,RB ed EPrq,r , cioè che il fabbisogno in seguito ad un intervento di riqualificazione
con l’effetto rebound è leggermente superiore al fabbisogno in seguito ad un intervento
di riqualificazione con l’utenza reale senza tener conto dell’effetto rebound; l’effetto
rebound ha poca influenza.
-
Un valore positivo superiore al 100% indica che vi è molta differenza fra il fabbisogno
in seguito ad un intervento di riqualificazione con l’effetto rebound ed il fabbisogno in
seguito ad un intervento di riqualificazione con l’utenza reale, senza tener conto
dell’effetto rebound, che ha dunque un’influenza considerevole.
 Indice 3
L’indice 3 rappresenta il rapporto fra i risparmi energetici stimati, tenendo in
considerazione il cambiamento nel comportamento dell’occupante conseguente
all’intervento di retrofit, e risparmi energetici stimati con un’utenza standard
(𝜟𝜟𝑹𝑩𝒔𝒕 ). Si
definisce con la seguente espressione:
𝛥RB
𝛥st
=
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,RB
𝐸𝑃0,st − 𝐸𝑃rq,st
È possibile affermare che:
-
Un valore negativo dell’ordine del 100% o superiore indica che il fabbisogno dopo
un intervento di riqualificazione con l’effetto rebound è più alto rispetto al fabbisogno
allo stato di fatto con l’utente reale, ossia l’intervento proposto comporta un aumento
dei consumi, anzichè attuare un risparmio energetico, in relazione all’utente reale
considerato. Se si attenziona il termine Δst = EP0,st – EPrq,st si nota che è positivo, cioè
considerando l’utente standard il fabbisogno dell’edificio si abbasserebbe in seguito ad
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
152
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
una riqualificazione, al contrario di quanto avviene nel caso dell’utente reale.
-
Un valore positivo inferiore al 100% indica:
(EP0,r – EPrq,RB) < (EP0,st – EPrq,st)
cioè vi è una differenza minore fra il fabbisogno allo stato di fatto analizzando l’utente
reale e il fabbisogno post riqualificazione tenendo conto dell’effetto rebound (primo
termine della disequazione sopra illustrata) rispetto alla differenza fra il fabbisogno allo
stato di fatto e post riqualificazione con l’utente standard. Ciò implica che l’effetto
rebound ha una importante influenza quando si fa un’analisi più vicina alla realtà,
tenendo in considerazione i parametri che derivano dal comportamento dell’utente reale.
-
Un valore negativo alto, dell’ordine del 1000%
indica che il fabbisogno post
riqualificazione contando l’effetto rebound è maggiore rispetto a quello allo stato di
fatto con l’utente reale, (per cui l’intervento risulta svantaggioso), mentre il fabbisogno
post riqualificazione risulta leggermente inferiore al fabbisogno allo stato di fatto, con
l’utente standard (0< Δst ( = EP0, st – EPrq,st ) < 1).
 Indice 4
L’indice 4 indica il rapporto fra risparmi energetici stimati, tenendo in considerazione il
cambiamento nel comportamento dell’occupante conseguente all’intervento di retrofit, e i
risparmi energetici stimati con un’utenza reale che non modifica il suo comportamento a
seguito dell’intervento di riqualificazione
(𝜟𝜟𝑹𝑩𝒓 ).
Si definisce con la seguente espressione:
𝛥RB
𝛥r
=
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,RB
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r
È possibile affermare che:
-
Un valore positivo inferiore al 100% (facendo riferimento all’espressione sopra con
numeratore < denominatore) indica che risulta verificato che EPrq,RB > EPrq,r, cioè il
fabbisogno post riqualificazione tenendo conto dell’effetto rebound è superiore al
fabbisogno post riqualificazione sempre considerando l’utente reale. Più il valore è
prossimo al 100%, minore è la differenza fra i due termini dell’espressione precedente
e quindi minore è l’effetto del rebound.
-
Un valore negativo dell’ordine del 1000% indica che il fabbisogno dopo l’intervento
di riqualificazione con effetto rebound è maggiore del fabbisogno pre-retrofit
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
153
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
analizzando i comportamenti dell’utente reale, mentre il fabbisogno allo stato di fatto è
di poco superiore al fabbisogno post-riqualificazione, con l’utente reale ma trascurando
l’effetto del rebound (0 <EP0, r – EPrq,r <1). Risulta pertanto notevolmente importante
analizzare il fenomeno del rebound per verificare l’efficienza di un intervento di
miglioramento energetico, che in alcuni casi potrebbe risultare energivoro anziche a
risparmio energetico. In tal caso ad esempio l’intervento risulterebbe poco efficace già
con l’utente reale, determinando una piccolissima riduzione del fabbisogno energetico
post-retrofit, che verrebbe totalmente annullata dall’effetto rebound; tali valori pertanto
vengono ignorati ai fini della presente indagine, in quanto privi di rilevanza.
-
Un valore positivo dell’ordine del 1000% indica che l’intervento non risulta
conveniente in quanto EPrq, r > EP0, r (con l’utenza reale) ed EPrq,RB > EP0, r. Tali risultati
pertanto vanno scartati dall’indagine, in quanto non risultano di interesse per l’analisi
svolta al fine di valutare l’effetto rebound.
-
Valori negativi leggermente superiori al 100% indicano che l’intervento di
riqualificazione proposto si presenta lievemente efficiente se si considera l’utente reale,
ma che a causa dell’effetto rebound tale efficacia viene totalmente vanificata,
provocando un aumento del fabbisogno rispetto alla situazione precedente
all’intervento; quindi, dopo l’intervento di riqualificazione, il fabbisogno risulterebbe
maggiore di quello allo stato di fatto con l’utenza reale.
-
Valori positivi immediatamente superiori al 100% indicano che l’intervento
risulterebbe errato e aumenterebbe i consumi, sia con l’utente reale senza tener conto
del rebound, sia considerando il comportamento dell’utente reale a causa dell’effetto
rebound.
I valori dell’indice 4 riscontrati sono riassunti nella Tabella 110.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
154
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
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Tabella 110. Sintesi dei valori dell'indice 4. Significato per intervento.
Valore
Positivo
< + 100%
Indice 4
𝛥RB
𝛥r
=
Positivo
> +100%;
>+1000%
Condizioni
Descrizione
𝐸𝑃0, 𝑟 > 𝐸𝑃rq, RB > 𝐸𝑃rq, r
Intervento di
riqualificazione
efficace
𝐸𝑃rq, RB > 𝐸𝑃rq, r > 𝐸𝑃0, r
Intervento di
riqualificazione
non efficace
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,RB
𝐸𝑃0,r − 𝐸𝑃rq,r
Negativo
< -100%
𝐸𝑃rq, RB > 𝐸𝑃rq, r
𝐸𝑃rq, r < 𝐸𝑃0, r
Negativo
< -1000%
𝐸𝑃rq, RB > 𝐸𝑃rq, r
𝐸𝑃rq, r ≃ 𝐸𝑃0, r
Intervento di
riqualificazione
efficace, ma
vanificato
dall’effetto rebound
Intervento di
riqualificazione
poco efficace,
vanificato
dall’effetto rebound
In particolare, osservando i valori assunti dall’indice 4 da Tabella 50 a Tabella 59, si nota che
assume sempre valori positivi inferiori al 100%, tranne in corrispondenza dell’intervento 2,
riguardante l’inserimento di schermature solari, dove raggiunge anche valori positivi altissimi
o valori negativi.
Si procede ad un’analisi approfondita degli indici 3 e 4, in relazione alla totalità delle utenze
tipo e alle due zone climatiche considerate, per quanto riguarda l’intervento 4 di ristrutturazione
globale e l’intervento 4 con RB accentuato, come mostrato in Tabella 111 e Tabella 112.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
155
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Tabella 111. Confronto indice 3 in relazione alle utenze reali per le zone climatiche E (Milano) e B (Palermo) e
gli interventi 4 e 4 con RB accentuato.
INDICE 3
RB
Zona
Edificio
climatica
st
Utenza
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Interv. 4 77,1% 80,2% 80,9% 56,0% 88,7% 75,0% 81,4% 83,4% 88,3% 88,9%
zona E
Interv. 4
con RB 67,8% 72,6% 72,0% 50,8% 79,7% 70,0% 74,9% 81,9% 84,2% 81,1%
accent.
Interv. 4 53,5% 65,2% 66,5% 39,1% 71,4% 61,0% 71,8% 67,8% 71,1% 72,3%
zona B
Interv. 4
con RB 40,5% 55,0% 54,6% 35,3% 60,3% 55,9% 63,2% 65,0% 63,0% 58,6%
accent.
Tabella 112. Confronto indice 4 in relazione alle utenze reali per le zone climatiche E (Milano) e B (Palermo) e
gli interventi 4 e 4 con RB accentuato.
INDICE 4
RB
Zona
Edificio
climatica
r
Utenza
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U9
U10
Interv. 4 94,4% 94,4% 91,2% 94,1% 91,9% 92,6% 95,0% 96,7% 96,6% 95,1%
zona E
Interv. 4
con RB 83,0% 85,5% 81,1% 85,5% 82,6% 86,4% 87,5% 95,0% 92,1% 86,6%
accent.
Interv. 4 90,9% 92,2% 87,3% 89,7% 91,8% 92,2% 94,4% 92,4% 92,1% 90,6%
zona B
Interv. 4
con RB 68,7% 77,7% 71,7% 81,0% 77,5% 84,6% 83,1% 88,5% 81,6% 73,4%
accent.
L’indice 3 indica in che misura il risparmio reale risulta inferiore rispetto al risparmio atteso
considerando l’utente standard. L’indice 4 fornisce delle informazioni immediate sull’influenza
del rebound effect; più il valore si avvicina al 100%, minore è l’effetto del rebound, cioè l’utente
reale varia poco i suoi comportamenti in seguito ad un intervento di ristrutturazione globale
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
156
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Confrontando l’indice 3 con l’indice 4, risulta che l’indice 4 è sempre maggiore dell’indice 3.
𝛥RB
(
𝛥r
>
𝛥RB
𝛥st
)
ovvero
(EP0,r - EPrq,r) < (EP0,st – EPrq,st)
Ciò deriva dal fatto che per lo stato di fatto il fabbisogno con l’utente standard è sempre
notevolmente più alto del fabbisogno con l’utente reale.
EP0, st >> EP0, r
Tale deviazione diviene più marcata in zona B rispetto alla zona E. Rispettivamente per ogni
utente l’indice 3 varia di un valore compreso fra 10 e 25 punti percentuali circa; ciò significa
che l’utente reale in zona B differisce ancora di più dall’utente standard, in particolare nell’uso
del riscaldamento, molto diverso nella realtà rispetto allo standard. La presente affermazione è
sostenuta da quanto mostrato in Figura 45÷Figura 54.
Osservando l’indice 4, si nota che:

assume sempre valori positivi inferiori al 100%, che testimoniano che l’intervento di
ristrutturazione globale risulta efficace, anche considerando l’effetto negativo apportato dal
rebound;

sia in zona B sia in zona E varia relativamente poco fra gli utenti (al massimo di 4 o 5 punti
percentuali) e quindi in relazione alle tipologie edilizie analizzate (grande condominio,
medio condominio, abitazione monofamiliare);

assume dei valori più alti in zona E (91÷97%) rispetto alla zona B (90÷92% circa per la
maggior parte degli utenti). Ciò dimostra che il rebound ha influenza maggiore in zona B;

per tutti gli utenti si ha una variazione più alta dell’indice fra intervento 4 e intervento 4
con rebound accentuato in zona B, dove raggiunge anche differenze del 20%, rispetto alla
zona E, in cui al massimo si ha una diminuzione del 10%. Si rinforza quindi quanto
affermato nel punto precedente, riguardo l’influenza maggiore del rebound in zona
climatica B.
Capitolo 9 – Analisi di sensibilità sull’effetto del clima e dell’utenza
157
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
10. CONCLUSIONI
La presente tesi dimostra come gran parte della differenza fra i consumi energetici stimati e
reali sia dovuta al comportamento degli occupanti.
Attraverso un’accurata ricerca in letteratura scientifica sono stati individuati i fattori principali
interni ed esterni che influiscono sul comportamento e sulle abitudini degli occupanti. Sono
stati definiti i parametri energetici su cui si ha una diretta influenza del comportamento degli
utenti, che determinano una variazione delle prestazioni energetiche degli edifici.
Si è proceduto quindi con la caratterizzazione di utenze reali tipo, in maniera da poter tradurre
i diversi comportamenti degli occupanti, riscontrati in letteratura, in valori dei parametri
energetici (come ad esempio la temperatura di set-point, il tasso di ricambio d’aria etc.),
associati in seguito alle utenze tipo, in relazione a specifici fattori caratterizzanti gli occupanti.
Sono state scelte tre tipologie edilizie come oggetto di studio; ad ognuna sono state relazionate
determinate utenze reali tipo.
È stata effettuata l’analisi dei fabbisogni degli edifici allo stato di fatto, ponendo particolare
attenzione alla variazione dei parametri fra le utenze standard e le utenze reali tipo.
Si è notato come le variazioni nei parametri energetici, legate al comportamento degli
occupanti, si traducono in variazioni notevoli nei fabbisogni e nelle prestazioni energetiche
degli edifici, che mostrano consistenti differenze a seconda delle utenze.
In particolare i risultati hanno dimostrato che i fabbisogni energetici riferiti a un’utenza standard
sono nettamente maggiori rispetto a quelli riferiti a un’utenza reale; tale differenza è motivata
da una diversa gestione dell’edificio.
Successivamente si è proceduto con l’analisi del rebound effect, dovuto al cambiamento del
comportamento degli occupanti in seguito ad interventi di miglioramento energetico, a causa
della richiesta di servizi energetici sempre maggiori, provocando così una riduzione dei
risparmi attesi.
Sono stati caratterizzati quattro diversi interventi a risparmio energetico, compreso l’intervento
di ristrutturazione globale, al fine di ottenere un edificio che rispetti i requisiti richiesti per la
classificazione nZEB.
Per l’individuazione dell’effetto rebound, si è proceduto mediante la definizione di quattro
indici, attraverso i quali è possibile individuare in che misura il rebound effect influisce
Capitolo 10 – Conclusioni
158
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
sull’efficienza degli interventi di risparmio energetico considerati, a seconda dell’utenza reale.
Si è notato come in alcuni casi, a causa dell’effetto rebound e della variazione dei
comportamenti di una specifica utenza reale rispetto all’utenza standard, l’efficienza degli
interventi migliorativi può essere notevolmente inferiore, se non del tutto vanificata.
Successivamente si è proceduto mediante un’analisi di sensibilità, effettuando il calcolo delle
prestazioni energetiche delle tipologie edilizie oggetto di studio, in relazione alle utenze reali
tipo e simulando gli interventi di riqualificazione considerati, in due zone climatiche, la zona E
e la zona B, con caratteristiche molto diverse, al fine di verificare una possibile differenza nei
risultati ottenuti, direttamente riconducibile ad un’influenza maggiore o minore del rebound
effect.
È emerso che il fenomeno di rebound varia a seconda della zona climatica, essendo i
comportamenti degli occupanti strettamente influenzati dalle condizioni climatiche al contorno;
si dimostra come abbia un effetto maggiore in zona B. L’influenza della gestione dell’edificio
da parte dell’utenza è accentuata dalle diverse caratteristiche dell’edificio e delle sue
componenti e dalle condizioni climatiche, meno rigide in zona climatica B.
Al fine di ottenere una valutazione più approfondita dell’influenza del comportamento
dell’utenza sulle prestazioni energetiche degli edifici, si è preso in considerazione un intervento
di ristrutturazione globale verso il target nearly-zero, utilizzando valori dei parametri energetici
strettamente dipendenti dal comportamento degli occupanti che si allontanano maggiormente
dalla media.
È possibile notare, pertanto, come anche piccole variazioni nella scelta della temperatura di setpoint, ad esempio, o nel numero di ricambi d’aria, legato all’apertura delle finestre, o ancora
nell’utilizzo di acqua calda sanitaria, provochi un aumento dei fabbisogni energetici degli
edifici non indifferente.
Si dimostra dunque che i risparmi attesi in seguito ad un intervento riqualificazione energetica
sono notevolmente minori a causa dell’effetto rebound e come l’utente, attraverso un
comportamento energetico errato, possa vanificare l’efficienza degli interventi migliorativi.
La presente tesi pertanto, fornendo un’analisi accurata sul comportamento degli occupanti e
sull’influenza sulle prestazioni energetiche degli edifici, vuole essere uno strumento per
ottenere stime dei fabbisogni energetici sempre più vicine alla realtà, utilizzabile ai fini di
effettuare uno studio di fattibilità degli interventi di miglioramento energetico che non risulti
troppo ottimistico rispetto all’efficacia reale di tali interventi migliorativi.
Viene sottolineato come il rapporto fra gli occupanti e l’edificio sia determinante al fine di un
Capitolo 10 – Conclusioni
159
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
funzionamento ottimale delle tecnologie presenti nel mercato energetico del settore edilizio.
Risulta dunque indispensabile, oltre alla ricerca continua di tecnologie sempre migliori in
campo energetico, affiancare tale ricerca alla promozione di campagne di sensibilizzazione
degli occupanti, con la consapevolezza che un’effettiva riduzione dei consumi energetici e delle
emissioni di CO2 in atmosfera legati al settore degli edifici residenziali sia possibile, oltre che
attraverso l’adozione di sistemi ad alta efficienza energetica, mediante un corretto
comportamento energetico degli occupanti.
L’occupante è un attore attivo nel sistema edificio ed in quanto tale ha delle responsabilità
notevoli al fine di raggiungere gli obiettivi energetici di riduzione dei consumi, prefissati
dall’Unione Europea.
Capitolo 10 – Conclusioni
160
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Capitolo 11 – Bibliografia
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Lidia Tulipano
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Capitolo 11 – Bibliografia
162
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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163
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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Capitolo 11 – Bibliografia
164
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
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prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell'aria interna, all'ambiente
termico, all'illuminazione e all'acustica”. Febbraio 2008.
58. UNI/TS 11300‐1. “Prestazioni energetiche degli edifici ‐ Parte 1: Determinazione del
fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale”. Ottobre
2014.
59. UNI/TS 11300‐2. “Prestazioni energetiche degli edifici ‐ Parte 2: Determinazione del
fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la
produzione di acqua calda sanitaria". Ottobre 2014.
60. UNI/TS 11300‐3. “Prestazioni energetiche degli edifici ‐ Parte 3: Determinazione del
fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva”. Marzo 2010.
61. UNI/TS 11300‐4. “Prestazioni energetiche degli edifici ‐ Parte 4: Utilizzo di energie
rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione
di acqua calda sanitaria”. Maggio 2012.
62. UNI EN ISO 13789. “Prestazione termica degli edifici ‐ Coefficienti di trasferimento del
calore per trasmissione e ventilazione ‐ Metodo di calcolo”. Maggio 2008.
63. prUNI 10349‐1. “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Medie
mensili (e dati orari) per la valutazione della prestazione termo‐energetica dell’edificio”.
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Capitolo 11 – Bibliografia
165
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
ALLEGATI – Schede degli edifici
ALLEGATO A - Scheda edificio grande condominio – zona E
DATI GENERALI
Codice edificio: GC_E3_4
Località: Milano
Provincia: Milano
Altitudine: 122 m s.l.m.
Latitudine: 45° 27’ N
Longitudine: 9° 11’ E
Gradi giorno: 2404
Zona climatica: E
Immagine dell’edificio
Destinazione d’uso: Residenziale
Tipologia: Grande condominio
Nuovo
Esistente
pre 1920
1921-1945
1946-1960
1961-1975
1976-1990
1991-2005
Impronta a terra dell’edificio e orientamento principale
DATI TIPOLOGICI
Allegati
Vl [m3]
5949
Vn [m3]
4655
Af,l [m2]
1763
Af [m2]
1552
Aenv [m2]
2740
Aw [m2]
217
166
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Aenv/Vl [m-1]
0,46
N. piani climatizzati [-]
4
Altezza netta interpiano [m]
3
N. unità immobiliari [-]
24
65
Af,unità immobiliare [m2]
Volumetrico ambienti climatizzati e non climatizzati
DATI COSTRUTTIVI
1) CHIUSURA VERTICALE OPACA
ID
Descrizione
Ambiente confinante
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
1,15
-
0,6
0,9
2,32
-
-
-
Uc
[W/m2K]
i
2
Esterno
CVO01
Muratura a cassa-vuota con
mattoni forati (30 cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
Esterno
CVO02
Muratura in calcestruzzo (18 cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
2) CHIUSURA VERTICALE TRASPARENTE
ID
CVT01
Descrizione
Serramento in vetro chiaro singolo e telaio in legno, senza schermature solari e chiusure
oscuranti
Schermatura mobile
Ugl
τsol [-]
Vetro
2
[W/m K]
Allegati
-
167
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
-
Vetro singolo
Vetrocamera semplice
Vetrocamera basso-emissivo
Vetro triplo semplice
-
Interna
Tende bianche
Esterna
Tessuti colorati
ggl/ggl+sh
[-]
-
Tessuti rivestiti in
alluminio
ggl,n [-]
0,85
Vetro triplo basso-emissivo
αsol [-]
Veneziane bianche
ggl+sh [-]
Altro_________
0,85
Altro__________
Chiusura oscurante
Telaio
Legno
UF
Metallo senza taglio termico
[W/m2K]
-
Alta permeabilità all'aria
Metallo con taglio termico
Media permeabilità
PVC
Legno/alluminio
FF [-]
Bassa permeabilità
0,2
Altro________
Avvolgibili in alluminio
Avvolgibili in legno e
plastica, riempimento
in schiuma assente
ΔR
[m2K/W]
0,12
Avvolgibili in plastica,
riempimento in schiuma
In legno da 25 a 30 mm
Altro_________
Uw+shut
[W/m2K]
Uw
Serramento
[W/m2K]
3,09
Uw,corr
Contributo della chiusura oscurante
4,9
[W/m2K]
3,81
3) CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE (ultimo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,65
-
-
-
1,80
-
0,6
0,9
Esterno
COS01
Solaio latero-cementizio
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Caratteristiche della copertura:
Esterno
-
Tetto a falde con struttura e
tavolato in legno (sottotetto non
climatizzato)
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Allegati
168
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
4) CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE (primo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,30
-
-
-
Esterno
COI01
Solaio latero-cementizio
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
5) PONTI TERMICI
ID
Descrizione
Immagine
i
e
oi
[W/mK]
[W/mK]
[W/mK]
PT01
Giunzione solaio interpiano –
muratura esterna verticale
0,8
0,7
0,7
PT02
Giunzione serramento – muratura
esterna verticale
0,1
0,1
0,1
6) PARTIZIONI INTERNE
ID
Descrizione
PI01
_______________
PI02
_______________
Alternativa:
Ai [m2]
Capacità termica per unità di superficie di involucro
i [kJ/m2K]
e [kJ/m2K]
Cm [kJ/m2K]
165
7) ELEMENTI ESTERNI OMBREGGIANTI
ID
Descrizione
AGO01
_______________
AGV01
_______________
OST01
_______________
Allegati
Immagine
Angolo
169
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Alternativa:
Fattore di riduzione per ombreggiatura
ID
Descrizione
EEO01
Fsh,ob [-]
-
0,8
Dettaglio dati dimensionali e costruttivi dei componenti dell’involucro edilizio
Componenti
dell’involucro
edilizio
(ID)
Esposizione
A
[m2]
l
[m]
btr
[-]
Elementi
esterni
ombreggianti
(ID)
CVO01
N
170
-
1
-
CVO01
S
170
-
1
-
CVO01
E
384
-
1
-
CVO01
O
326
-
1
-
CVO02
-
591
-
0,5
-
CVT01
E
123
-
1
EEO01
CVT01
O
94
-
1
EEO01
COS01
-
441
-
0,9
-
COI01
-
441
-
0,5
-
PT01
-
-
474,2
1
-
PT02
-
-
615
1
-
Allegati
170
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Dettaglio stratigrafie dei componenti opachi dell’involucro edilizio
ID
CVO01
Immagine
Successione degli strati (dall’interno all’esterno)
s
R

Descrizione
[m]
[W/mK] [m2K/W]
Strato liminare interno
0,13
Intonaco
0,02
0,70
Laterizio forato
0,12
0,43
Intercapedine d’aria
0,06
0,18
Laterizio forato
0,08
0,43
Intonaco
0,02
0,90
Strato liminare esterno
0,04
CVO02
Strato liminare interno
Intonaco
Calcestruzzo
Intonaco
Strato liminare interno
0,02
0,14
0,02
-
0,70
1,16
0,90
-
0,13
0,13
COS01
Strato liminare interno
Intonaco
Solaio latero-cementizio
Massetto in calcestruzzo
Strato liminare interno
0,02
0,06
-
0,90
1,16
-
0,10
0,33
0,10
Strato liminare interno
-
-
0,10
Assito in legno (abete)
0,05
0,12
-
Strato liminare esterno
-
-
0,04
Strato liminare interno
Piastrelle in ceramica
Massetto in calcestruzzo
alleggerito
Solaio latero-cementizio
Strato liminare interno
0,01
1,00
0,17
-
0,06
0,65
-
-
-
0,33
0,17
-
COI01
Allegati
171
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI IMPIANTISTICI
1) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Tipo di impianto di riscaldamento
Acqua calda
Centralizzato
Acqua surriscaldata
Autonomo
Termoventilazione
Teleriscaldamento
Climatizzazione
A fluido diatermico
Sottosistema di emissione
H,e
0,90
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
Wvn,H,e [W]
Radiatori
-
Ventilconvettori
Termoconvettori
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a soffitto
Pannelli radianti a parete
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
Tipologia di regolazione
Solo climatica
Solo ambiente con regolatore
Climatica + ambiente con regolatore
Solo zona con regolatore
Climatica + zona con regolatore
Allegati
H,rg
Caratteristiche della regolazione
Compensazione con sonda esterna
On off
PI o PID
P banda proporzionale 0,5 °C
P banda proporzionale 1 °C
P banda proporzionale 2°C
172
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di distribuzione
H,d
0,901
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
WPO,H,d
[W]
Impianto autonomo
Pompa
Impianto centralizzato a distribuzione orizzontale
velocità costante
Impianto centralizzato con montanti di distribuzione
velocità variabile
Fv
[-]
FC
[-]
902
0,6
1
Isolamento distribuzione
Legge 10/91. Periodo di realizzazione dopo il 1993
Discreto. Periodo di realizzazione 1993-1977
Ventilatore
Medio. Periodo di realizzazione 1976-1961
Wvn,H,d
[W]
Insufficiente. Periodo di realizzazione prima del 1961
Sottosistema di accumulo
AH,s [m2]
DH,s [m]
H,s [W/mK]
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
H,gn
Tipo di generatore
0,85
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,H,gn [W]
Generatore standard
Vettore energetico
Generatore a bassa temperatura
gas
Generatore a condensazione
gasolio
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
GPL
Teleriscaldamento
legna
Pompa di calore elettrica
elettricità
Pompa di calore ad assorbimento
calore
Ubicazione del generatore
Allegati
465
Anno di installazione
Antecedente al 1996
Pn [kW]
130
173
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
In centrale termica
Pn [-]
In ambiente climatizzato
-
In ambiente esterno o non climatizzato
2) IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
Centralizzato
Autonomo *
Produzione separata
Teleriscaldamento
Produzione combinata acqua calda
sanitaria e riscaldamento
* I dati si riferiscono al singolo impianto. Si ipotizza che le unità
immobiliari (se più di una) abbiano lo stesso tipo di impianto.
Sottosistema di distribuzione
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Pompa
Impianto senza ricircolo
installato prima dell'entrata in vigore della L. 373/76
installato dopo l'entrata in vigore della L. 373/76
Impianto con ricircolo
velocità costante
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
frh,W,d [-]
ld [m]
Ud
[W/m2K]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AW,s [m2]
DW,s [m]
W,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Allegati
174
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
W,gn
Sottosistema di generazione
0,75
Tipo di generatore
Generatore standard
di tipo istantaneo
ad accumulo
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,W,gn [W]
-
Vettore energetico
gas
tipo B con pilota permanente
gasolio
tipo B senza pilota
GPL
tipo C senza pilota
legna
Bollitore elettrico ad accumulo
elettricità
Bollitore ad accumulo a fuoco diretto
calore
a camera aperta
Ubicazione del generatore
a condensazione
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
In centrale termica
In ambiente climatizzato
Teleriscaldamento
In ambiente esterno o non climatizzato
Pompa di calore elettrica
Pompa di calore ad assorbimento
Anno di installazione
-
qve,des [m3/s]
-
ve,rc [-]
-
3) IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Assenza di impianto di ventilazione
Presenza di impianto di ventilazione
4) IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
Centralizzato
Autonomo *
Teleraffrescamento
Altro _________________
Ad acqua
Ad aria
Ibrido (acqua e aria)
* I dati si riferiscono alla totalità degli apparecchi installati
nelle unità immobiliari.
Assenza di trattamento dell'aria
Presenza di trattamento dell'aria
Allegati
qve [m3/s]
-
175
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di emissione
C,e
0,97
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
vn,C,e [W]
Ventilconvettori idronici
1200
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Armadi autonomi, ventilconvettori industriali posti in
ambiente, travi fredde
Bocchette in sistemi ad aria canalizzata, anemostati,
diffusori lineari a soffitto, terminali sistemi a
dislocamento
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti isolati annegati a soffitto
Terminali privi di ventilatore
Terminali per immissione di aria
Terminali ad acqua o ad espansione
diretta
Terminali ad acqua o ad espansione
Unità canalizzabili
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
C,rg
0,94
Sistema di controllo
Tipologia di regolazione
On off
Regolazione centralizzata
Modulante
Controllori zona
Modulante (banda 1 °C)
Controllo singolo ambiente
Modulante (banda 2 °C)
Sottosistema di distribuzione
Tipologia di impianto
Dda
[m]
l,da
dw
[W/m]
[-]
ldw
[m]
Udw
[W/m2K]
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad espansione
diretta. Le perdite di distribuzione del circuito frigorigeno si
considerano comprese nel rendimento di produzione dell'unità
ad espansione diretta.
Sistemi che utilizzano come fluido termovettore solo aria ad
esclusione di unità autonome monoblocco o di tipo split ad
espansione diretta
Tipo di distribuzione delle tubazioni
d’acqua
Rete di tubazioni ad anello nel piano
terreno e montanti verticali
Rete di tubazioni a distribuzione
orizzontale di piano
Allegati
176
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
sia aria che acqua
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
solo acqua
Circuiti che alimentano scambiatori
acqua refrigerata/aria in unità di
trattamento aria
Ausiliari elettrici del sottosistema di distribuzione
PO,C,d
Pompa
[W]
velocità costante
Fv
[-]
velocità variabile
vn,C,d
Ventilatore
[W]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AC,s [m2]
DC,s [m]
C,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
(raffreddate ad aria)
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Elettropompa
Elettroventilatore
Macchine ad espansione diretta "acqua-aria"
(raffreddate ad acqua) con compressore a velocità fissa
Sistemi idronici "aria-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad aria)
Sistemi idronici "acqua-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad acqua)
Allegati
PO,C,gn
[W]
vn,C,gn
[W]
Vettore energetico
gas
GPL
elettricità
calore
177
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Tipo di unità
Unità a compressione di vapore
2 [-]
3 [-]
4 [-]
5 [-]
6[-]
7 [-]
100%
75%
50%
25%
EER [-]
2,35
2,67
2,95
2,81
GUE [-]
Unità ad assorbimento
1 [-]
F [%]
Cd [-]
Coefficienti di correzione
Tin [°C]
19
Tout [°C]
variabile
Velocità ventilatore
media
Lunghezza tubazione [m]
20
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Percentuale di glicole [%]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Lunghezza tubazione [m]
Percentuale di glicole [%]
-
Andamento dei valori di EER della macchina
frigorifera in funzione del fattore di carico
36
Pn [kW]
Note: il valore si riferisce alla potenza complessiva
installata.
Recupero di calore
C,rc
-
Assenza di tecnologie per il recupero di calore
Recuperatori di calore
Climatizzatori con recupero di calore
Recuperatori di calore e climatizzatori con recupero di
calore
Allegati
178
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
NOMENCLATURA
Simbolo
A
b
Cm
D
F
FC
g
l
q
R
s
U
V
W








Pedici
aux
c
C
corr
d
da
des
dw
e
env
f
F
H
gl
gn
i
in
l
n
ob
oi
out
Grandezza
area
fattore di correzione dello scambio termico
capacità termica
lunghezza
fattore
fattore di carico
trasmittanza di energia solare totale
lunghezza
portata volumica
resistenza termica
spessore
trasmittanza termica
volume
potenza
fattore di assorbimento
emissività relativa alla radiazione termica ad elevata lunghezza d’onda
potenza
efficienza
capacità termica areica
conduttività termica
fattore di trasmissione
trasmittanza termica lineare
Unità di misura
[m2]
[-]
[kJ/K], [Wh/K]
[m]
[-]
[-]
[-]
[m]
[m3/s]
[(m2K)/W]
[m]
[W/(m2K)]
[m3]
[W]
[-]
[-]
[kW]
[-]
[kJ/(m2K)]
[W/(mK)]
[-]
[W/(mK)]
ausiliario elettrico
opaco
raffrescamento
corretto
distribuzione
distribuzione d’aria
progetto
distribuzione d’acqua
esterno, emissione
involucro
pavimento
telaio
riscaldamento
vetro
generazione
interno
ingresso
lordo (riscaldato), perdite
netto (riscaldato), incidenza normale
ostruzione
totale interno
uscita
Allegati
179
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Pn
PO
rc
rh
rg
s
sh
shut
sol
tr
u
v
ve
vn
w
W
potenza nominale
pompa
recuperatore di calore
recupero
regolazione
accumulo
schermatura solare
chiusura oscurante
solare
trasmissione termica
non climatizzato
velocità
ventilazione
ventilatore
serramento
acqua calda sanitaria
ALLEGATO B - Scheda edificio medio condominio – zona E
DATI GENERALI
Codice edificio: MC_E3_4
Località: Milano
Provincia: Milano
Altitudine: 122 m s.l.m.
Latitudine: 45° 27’ N
Longitudine: 9° 11’ E
Gradi giorno: 2404
Zona climatica: E
Immagine dell’edificio
Destinazione d’uso: Residenziale
Tipologia: Medio condominio
Nuovo
Esistente
pre 1920
1921-1945
1946-1960
1961-1975
1976-1990
1991-2005
Allegati
Impronta a terra dell’edificio e orientamento principale
180
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI TIPOLOGICI
Vl [m3]
3076
Vn [m3]
2480
Af,l [m2]
961
Af [m2]
827
Aenv [m2]
1576
Aw [m2]
150
Aenv/Vl [m-1]
0,51
N. piani climatizzati [-]
3
Altezza netta interpiano [m]
3
N. unità immobiliari [-]
12
Af,unità immobiliare [m2]
69
Volumetrico ambienti climatizzati e non climatizzati
DATI COSTRUTTIVI
8) CHIUSURA VERTICALE OPACA
ID
Descrizione
Ambiente confinante
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
1,48
-
0,6
0,9
1,70
-
-
-
Uc
[W/m2K]
i
2
Esterno
CVO01
Muratura in mattoni pieni (38 cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
Esterno
CVO02
Muratura in mattoni pieni (25 cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
9) CHIUSURA VERTICALE TRASPARENTE
ID
CVT01
Allegati
Descrizione
Serramento in vetro singolo e telaio in legno, senza schermature solari e con chiusure
oscuranti
181
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Vetro
Schermatura mobile
Ugl
Vetro singolo
Vetrocamera semplice
[W/m2K]
-
-
αsol [-]
Tende bianche
Interna
Vetrocamera basso-emissivo
Esterna
Vetro triplo semplice
Vetro triplo basso-emissivo
τsol [-]
Veneziane bianche
ggl,n [-]
0,85
-
Tessuti colorati
ggl/ggl+sh
Tessuti rivestiti in
alluminio
[-]
-
Altro_________
ggl+sh [-]
Altro__________
0,85
Chiusura oscurante
Telaio
Legno
UF
Metallo senza taglio termico
[W/m2K]
-
Alta permeabilità all'aria
Metallo con taglio termico
Media permeabilità
PVC
Legno/alluminio
FF [-]
Bassa permeabilità
0,2
Altro________
Avvolgibili in alluminio
Avvolgibili in legno e
plastica, riempimento
in schiuma assente
ΔR
[m2K/W]
0,12
Avvolgibili in plastica,
riempimento in schiuma
In legno da 25 a 30 mm
Altro_________
Uw+shut
[W/m2K]
Uw
Serramento
[W/m2K]
3,09
Uw,corr
Contributo della chiusura oscurante
4,9
[W/m2K]
3,81
10) CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE (ultimo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,65
-
-
-
1,80
-
0,6
0,9
Esterno
COS01
Solaio latero-cementizio
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Caratteristiche della copertura:
Esterno
-
Tetto a falde con struttura e
tavolato in legno (sottotetto non
climatizzato)
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Allegati
182
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
11) CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE (primo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,30
-
-
-
Esterno
COI01
Solaio latero-cementizio
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
12) PONTI TERMICI
ID
Descrizione
PT01
_______________
PT02
_______________
Immagine
i
e
oi
[W/mK]
[W/mK]
[W/mK]
13) PARTIZIONI INTERNE
ID
Ai [m2]
Descrizione
PI01
_______________
PI02
_______________
Alternativa:
Capacità termica per unità di superficie di involucro
i [kJ/m2K]
e [kJ/m2K]
Cm [kJ/m2K]
165
14) ELEMENTI ESTERNI OMBREGGIANTI
ID
Descrizione
AGO01
_______________
AGV01
_______________
OST01
_______________
Alternativa:
Allegati
Angolo
Fattore di riduzione per ombreggiatura
ID
EEO01
Immagine
Descrizione
-
Fsh,ob [-]
0,8
183
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Dettaglio dati dimensionali e costruttivi dei componenti dell’involucro edilizio
Componenti
dell’involucro
edilizio
(ID)
Esposizione
A
[m2]
l
[m]
btr
[-]
Elementi
esterni
ombreggianti
(ID)
CVO01
N
125
-
1
-
CVO01
S
21
-
1
-
CVO01
E
252
-
1
-
CVO01
O
195
-
1
-
CVO02
-
193
-
0,6
-
CVT01
E
71
-
1
EEO01
CVT01
O
79
-
1
EEO01
COS01
-
320
-
0,9
-
COI01
-
320
-
0,5
-
Allegati
184
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Dettaglio stratigrafie dei componenti opachi dell’involucro edilizio
ID
CVO01
CVO02
COS01
-
COI01
Allegati
Immagine
Successione degli strati (dall’interno all’esterno)
s
R

Descrizione
[m]
[W/mK] [m2K/W]
Strato liminare interno
0,13
Intonaco
0,01
0,90
Laterizio pieno
0,35
0,72
Intonaco
0,01
0,90
Strato liminare esterno
0,04
Strato liminare interno
Intonaco
Laterizio pieno
Intonaco
Strato liminare interno
0,015
0,21
0,015
-
0,70
0,72
0,90
-
0,13
-
Strato liminare interno
Intonaco
Solaio latero-cementizio
Massetto in calcestruzzo
Strato liminare interno
0,02
0,22
0,06
-
0,90
1,16
-
0,10
0,33
0,10
Strato liminare interno
-
-
0,10
Assito in legno (abete)
0,05
0,12
-
Strato liminare esterno
-
-
0,04
Strato liminare interno
Piastrelle in ceramica
Massetto in calcestruzzo
alleggerito
Solaio latero-cementizio
Strato liminare interno
0,01
1,00
0,17
-
0,06
0,65
-
0,22
-
-
0,33
0,17
0,13
185
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI IMPIANTISTICI
5) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Tipo di impianto di riscaldamento
Acqua calda
Centralizzato
Acqua surriscaldata
Autonomo
Termoventilazione
Teleriscaldamento
Climatizzazione
A fluido diatermico
Sottosistema di emissione
H,e
0,90
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
Wvn,H,e [W]
Radiatori
-
Ventilconvettori
Termoconvettori
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a soffitto
Pannelli radianti a parete
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
Tipologia di regolazione
Solo climatica
Solo ambiente con regolatore
Climatica + ambiente con regolatore
Solo zona con regolatore
Climatica + zona con regolatore
Allegati
H,rg
Caratteristiche della regolazione
Compensazione con sonda esterna
On off
PI o PID
P banda proporzionale 0,5 °C
P banda proporzionale 1 °C
P banda proporzionale 2°C
186
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di distribuzione
H,d
0,889
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
WPO,H,d
[W]
Impianto autonomo
Pompa
Impianto centralizzato a distribuzione orizzontale
velocità costante
Impianto centralizzato con montanti di distribuzione
velocità variabile
Fv
[-]
FC
[-]
453
0,6
1
Isolamento distribuzione
Legge 10/91. Periodo di realizzazione dopo il 1993
Discreto. Periodo di realizzazione 1993-1977
Ventilatore
Medio. Periodo di realizzazione 1976-1961
Wvn,H,d
[W]
Insufficiente. Periodo di realizzazione prima del 1961
Sottosistema di accumulo
AH,s [m2]
DH,s [m]
H,s [W/mK]
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
H,gn
Tipo di generatore
0,85
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,H,gn [W]
Generatore standard
Vettore energetico
Generatore a bassa temperatura
gas
Generatore a condensazione
gasolio
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
GPL
Teleriscaldamento
legna
Pompa di calore elettrica
elettricità
Pompa di calore ad assorbimento
calore
Ubicazione del generatore
Allegati
355
Anno di installazione
Antecedente al 1996
Pn [kW]
74
187
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
In centrale termica
Pn [-]
In ambiente climatizzato
-
In ambiente esterno o non climatizzato
6) IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
Centralizzato
Autonomo *
Produzione separata
Teleriscaldamento
Produzione combinata acqua calda
sanitaria e riscaldamento
* I dati si riferiscono al singolo impianto. Si ipotizza che le unità
immobiliari (se più di una) abbiano lo stesso tipo di impianto.
Sottosistema di distribuzione
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Pompa
Impianto senza ricircolo
installato prima dell'entrata in vigore della L. 373/76
installato dopo l'entrata in vigore della L. 373/76
Impianto con ricircolo
velocità costante
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
frh,W,d [-]
ld [m]
Ud
[W/m2K]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AW,s [m2]
DW,s [m]
W,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Allegati
188
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
W,gn
Sottosistema di generazione
0,75
Tipo di generatore
Generatore standard
di tipo istantaneo
ad accumulo
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,W,gn [W]
-
Vettore energetico
gas
tipo B con pilota permanente
gasolio
tipo B senza pilota
GPL
tipo C senza pilota
legna
Bollitore elettrico ad accumulo
elettricità
Bollitore ad accumulo a fuoco diretto
calore
a camera aperta
Ubicazione del generatore
a condensazione
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
In centrale termica
In ambiente climatizzato
Teleriscaldamento
In ambiente esterno o non climatizzato
Pompa di calore elettrica
Pompa di calore ad assorbimento
Anno di installazione
-
qve,des [m3/s]
-
ve,rc [-]
-
7) IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Assenza di impianto di ventilazione
Presenza di impianto di ventilazione
8) IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
Centralizzato
Autonomo *
Teleraffrescamento
Altro _________________
Ad acqua
Ad aria
Ibrido (acqua e aria)
* I dati si riferiscono alla totalità degli apparecchi installati
nelle unità immobiliari.
Assenza di trattamento dell'aria
Presenza di trattamento dell'aria
Allegati
qve [m3/s]
-
189
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di emissione
C,e
0,97
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
vn,C,e [W]
Ventilconvettori idronici
600
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Armadi autonomi, ventilconvettori industriali posti in
ambiente, travi fredde
Bocchette in sistemi ad aria canalizzata, anemostati,
diffusori lineari a soffitto, terminali sistemi a
dislocamento
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti isolati annegati a soffitto
Terminali privi di ventilatore
Terminali per immissione di aria
Terminali ad acqua o ad espansione
diretta
Terminali ad acqua o ad espansione
Unità canalizzabili
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
C,rg
0,94
Sistema di controllo
Tipologia di regolazione
On off
Regolazione centralizzata
Modulante
Controllori zona
Modulante (banda 1 °C)
Controllo singolo ambiente
Modulante (banda 2 °C)
Sottosistema di distribuzione
Tipologia di impianto
Dda
[m]
l,da
dw
[W/m]
[-]
ldw
[m]
Udw
[W/m2K]
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad espansione
diretta. Le perdite di distribuzione del circuito frigorigeno si
considerano comprese nel rendimento di produzione dell'unità
ad espansione diretta.
Sistemi che utilizzano come fluido termovettore solo aria ad
esclusione di unità autonome monoblocco o di tipo split ad
espansione diretta
Tipo di distribuzione delle tubazioni
d’acqua
Rete di tubazioni ad anello nel piano
terreno e montanti verticali
Rete di tubazioni a distribuzione
orizzontale di piano
Allegati
190
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
sia aria che acqua
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
solo acqua
Circuiti che alimentano scambiatori
acqua refrigerata/aria in unità di
trattamento aria
Ausiliari elettrici del sottosistema di distribuzione
PO,C,d
Pompa
[W]
velocità costante
Fv
[-]
velocità variabile
vn,C,d
Ventilatore
[W]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AC,s [m2]
DC,s [m]
C,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
(raffreddate ad aria)
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Elettropompa
Elettroventilatore
Macchine ad espansione diretta "acqua-aria"
(raffreddate ad acqua) con compressore a velocità fissa
Sistemi idronici "aria-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad aria)
Sistemi idronici "acqua-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad acqua)
Allegati
PO,C,gn
[W]
vn,C,gn
[W]
Vettore energetico
gas
GPL
elettricità
calore
191
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Tipo di unità
Unità a compressione di vapore
2 [-]
3 [-]
4 [-]
5 [-]
6[-]
7 [-]
100%
75%
50%
25%
EER [-]
2,35
2,67
2,95
2,81
GUE [-]
Unità ad assorbimento
1 [-]
F [%]
Cd [-]
Coefficienti di correzione
Tin [°C]
19
Tout [°C]
variabile
Velocità ventilatore
media
Lunghezza tubazione [m]
20
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Percentuale di glicole [%]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Lunghezza tubazione [m]
Percentuale di glicole [%]
-
Andamento dei valori di EER della macchina
frigorifera in funzione del fattore di carico
18
Pn [kW]
Note: il valore si riferisce alla potenza complessiva
installata.
Recupero di calore
C,rc
-
Assenza di tecnologie per il recupero di calore
Recuperatori di calore
Climatizzatori con recupero di calore
Recuperatori di calore e climatizzatori con recupero di
calore
Allegati
192
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
NOMENCLATURA
Simbolo
A
b
Cm
D
F
FC
g
l
q
R
s
U
V
W








Pedici
aux
c
C
corr
d
da
des
dw
e
env
f
F
H
gl
gn
i
in
l
n
ob
oi
out
Grandezza
area
fattore di correzione dello scambio termico
capacità termica
lunghezza
fattore
fattore di carico
trasmittanza di energia solare totale
lunghezza
portata volumica
resistenza termica
spessore
trasmittanza termica
volume
potenza
fattore di assorbimento
emissività relativa alla radiazione termica ad elevata lunghezza d’onda
potenza
efficienza
capacità termica areica
conduttività termica
fattore di trasmissione
trasmittanza termica lineare
Unità di misura
[m2]
[-]
[kJ/K], [Wh/K]
[m]
[-]
[-]
[-]
[m]
[m3/s]
[(m2K)/W]
[m]
[W/(m2K)]
[m3]
[W]
[-]
[-]
[kW]
[-]
[kJ/(m2K)]
[W/(mK)]
[-]
[W/(mK)]
ausiliario elettrico
opaco
raffrescamento
corretto
distribuzione
distribuzione d’aria
progetto
distribuzione d’acqua
esterno, emissione
involucro
pavimento
telaio
riscaldamento
vetro
generazione
interno
ingresso
lordo (riscaldato), perdite
netto (riscaldato), incidenza normale
ostruzione
totale interno
uscita
Allegati
193
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Pn
PO
rc
rh
rg
s
sh
shut
sol
tr
u
v
ve
vn
w
W
potenza nominale
pompa
recuperatore di calore
recupero
regolazione
accumulo
schermatura solare
chiusura oscurante
solare
trasmissione termica
non climatizzato
velocità
ventilazione
ventilatore
serramento
acqua calda sanitaria
ALLEGATO C - Scheda edificio abitazione monofamiliare – zona E
DATI GENERALI
Codice edificio: MF_E3_4
Località: Milano
Provincia: Milano
Altitudine: 122 m s.l.m.
Latitudine: 45° 27’ N
Longitudine: 9° 11’ E
Gradi giorno: 2404
Zona climatica: E
Immagine dell’edificio
Destinazione d’uso: Residenziale
Tipologia: Monofamiliare
Nuovo
Esistente
pre 1920
1921-1945
1946-1960
1961-1975
1976-1990
1991-2005
Allegati
Impronta a terra dell’edificio e orientamento principale
194
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI TIPOLOGICI
Vl [m3]
584
Vn [m3]
486
Af,l [m2]
169
Af [m2]
162
Aenv [m2]
424
Aw [m2]
20,26
Aenv/Vl [m-1]
0,73
N. piani climatizzati [-]
2
Altezza netta interpiano [m]
3
N. unità immobiliari [-]
1
Af,unità immobiliare [m2]
162
Volumetrico ambienti climatizzati e non climatizzati
DATI COSTRUTTIVI
15) CHIUSURA VERTICALE OPACA
ID
Descrizione
Ambiente confinante
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
1,48
-
0,6
0,9
3,00
-
0,6
0,9
Uc
[W/m2K]
i
2
Esterno
CVO01
Muratura in mattoni pieni (38 cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
Esterno
CVO02
Porta in legno
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
16) CHIUSURA VERTICALE TRASPARENTE
ID
CVT01
Allegati
Descrizione
Serramento in vetro singolo e telaio in legno, senza schermature solari e con chiusure
oscuranti
195
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Vetro
Schermatura mobile
Ugl
Vetro singolo
Vetrocamera semplice
[W/m2K]
-
Esterna
Vetro triplo semplice
Vetro triplo basso-emissivo
-
αsol [-]
Tende bianche
Interna
Vetrocamera basso-emissivo
τsol [-]
Veneziane bianche
ggl,n [-]
0,85
-
Tessuti colorati
ggl/ggl+sh
Tessuti rivestiti in
alluminio
[-]
-
Altro_________
ggl+sh [-]
Altro__________
0,85
Chiusura oscurante
Telaio
Legno
UF
Metallo senza taglio termico
[W/m2K]
-
Alta permeabilità all'aria
Metallo con taglio termico
Media permeabilità
PVC
Legno/alluminio
FF [-]
0,2
Altro________
Bassa permeabilità
Avvolgibili in alluminio
Avvolgibili in legno e
plastica, riempimento
in schiuma assente
ΔR
[m2K/W]
0,12
Avvolgibili in plastica,
riempimento in schiuma
In legno da 25 a 30 mm
Altro_________
Uw+shut
[W/m2K]
Uw
Serramento
[W/m2K]
3,09
Uw,corr
Contributo della chiusura oscurante
4,9
[W/m2K]
3,81
17) CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE (ultimo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,65
-
-
-
2,20
-
0,6
0,9
Esterno
COS01
Solaio latero-cementizio
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Caratteristiche della copertura:
Esterno
-
Tetto a falde in laterizio
(sottotetto non climatizzato)
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Allegati
196
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
18) CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE (primo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
2,00
-
-
-
Esterno
Basamento in calcestruzzo
COI01
(Uc equivalente)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
19) PONTI TERMICI
ID
Descrizione
PT01
_______________
PT02
_______________
Immagine
i
e
oi
[W/mK]
[W/mK]
[W/mK]
20) PARTIZIONI INTERNE
ID
Ai [m2]
Descrizione
PI01
_______________
PI02
_______________
Alternativa:
Capacità termica per unità di superficie di involucro
i [kJ/m2K]
e [kJ/m2K]
Cm [kJ/m2K]
165
21) ELEMENTI ESTERNI OMBREGGIANTI
ID
Descrizione
AGO01
_______________
AGV01
_______________
OST01
_______________
Alternativa:
Allegati
Angolo
Fattore di riduzione per ombreggiatura
ID
EEO01
Immagine
Descrizione
-
Fsh,ob [-]
0,8
197
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Dettaglio dati dimensionali e costruttivi dei componenti dell’involucro edilizio
Componenti
dell’involucro
edilizio
(ID)
Esposizione
A
[m2]
l
[m]
btr
[-]
Elementi
esterni
ombreggianti
(ID)
CVO01
N
66,6
-
1
-
CVO01
S
60,9
-
1
-
CVO01
E
52,3
-
1
-
CVO01
O
52,3
-
1
-
CVO02
N
2,4
-
1
-
CVT01
S
8,1
-
1
EEO01
CVT01
E
6,08
-
1
EEO01
CVT01
O
6,08
-
1
EEO01
COS01
-
84,6
-
0,9
-
COI01
-
84,6
-
1
-
Dettaglio stratigrafie dei componenti opachi dell’involucro edilizio
ID
CVO01
COS01
Immagine
Successione degli strati (dall’interno all’esterno)
s
R

Descrizione
[m]
[W/mK] [m2K/W]
Strato liminare interno
0,13
Intonaco
0,01
0,90
Laterizio pieno
0,35
0,72
Intonaco
0,01
0,90
Strato liminare esterno
0,04
Strato liminare interno
Intonaco
Solaio latero-cementizio
Massetto in calcestruzzo
Strato liminare interno
0,02
0,22
0,06
-
0,90
1,16
-
0,10
0,33
0,10
-
-
0,10
Solaio latero-cementizio
0,22
-
0,30
Guaina bituminosa
0,002
0,17
-
-
-
0,04
Strato liminare interno
-
Strato liminare esterno
Allegati
198
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI IMPIANTISTICI
9) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Tipo di impianto di riscaldamento
Acqua calda
Centralizzato
Acqua surriscaldata
Autonomo
Termoventilazione
Teleriscaldamento
Climatizzazione
A fluido diatermico
Sottosistema di emissione
H,e
0,88
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
Wvn,H,e [W]
Radiatori
-
Ventilconvettori
Termoconvettori
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a soffitto
Pannelli radianti a parete
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
Tipologia di regolazione
Solo climatica
Solo ambiente con regolatore
Climatica + ambiente con regolatore
Solo zona con regolatore
Climatica + zona con regolatore
Allegati
H,rg
Caratteristiche della regolazione
Compensazione con sonda esterna
On off
PI o PID
P banda proporzionale 0,5 °C
P banda proporzionale 1 °C
P banda proporzionale 2°C
199
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di distribuzione
H,d
0,876
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
WPO,H,d
[W]
Impianto autonomo
Pompa
Impianto centralizzato a distribuzione orizzontale
velocità costante
Impianto centralizzato con montanti di distribuzione
velocità variabile
Fv
[-]
FC
[-]
80
0,6
1
Isolamento distribuzione
Legge 10/91. Periodo di realizzazione dopo il 1993
Discreto. Periodo di realizzazione 1993-1977
Ventilatore
Medio. Periodo di realizzazione 1976-1961
Wvn,H,d
[W]
Insufficiente. Periodo di realizzazione prima del 1961
Sottosistema di accumulo
AH,s [m2]
DH,s [m]
H,s [W/mK]
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
H,gn
Tipo di generatore
0,85
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,H,gn [W]
Generatore standard
Vettore energetico
Generatore a bassa temperatura
gas
Generatore a condensazione
gasolio
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
GPL
Teleriscaldamento
legna
Pompa di calore elettrica
elettricità
Pompa di calore ad assorbimento
calore
Ubicazione del generatore
Allegati
264
Anno di installazione
Antecedente al 1996
Pn [kW]
40
200
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
In centrale termica
Pn [-]
In ambiente climatizzato
-
In ambiente esterno o non climatizzato
10) IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
Centralizzato
Autonomo *
Produzione separata
Teleriscaldamento
Produzione combinata acqua calda
sanitaria e riscaldamento
* I dati si riferiscono al singolo impianto. Si ipotizza che le unità
immobiliari (se più di una) abbiano lo stesso tipo di impianto.
Sottosistema di distribuzione
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Pompa
Impianto senza ricircolo
installato prima dell'entrata in vigore della L. 373/76
installato dopo l'entrata in vigore della L. 373/76
Impianto con ricircolo
velocità costante
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
frh,W,d [-]
ld [m]
Ud
[W/m2K]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AW,s [m2]
DW,s [m]
W,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Allegati
201
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
W,gn
Sottosistema di generazione
0,80
Tipo di generatore
Generatore standard
di tipo istantaneo
ad accumulo
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,W,gn [W]
-
Vettore energetico
gas
tipo B con pilota permanente
gasolio
tipo B senza pilota
GPL
tipo C senza pilota
legna
Bollitore elettrico ad accumulo
elettricità
Bollitore ad accumulo a fuoco diretto
calore
a camera aperta
Ubicazione del generatore
a condensazione
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
In centrale termica
In ambiente climatizzato
Teleriscaldamento
In ambiente esterno o non climatizzato
Pompa di calore elettrica
Pompa di calore ad assorbimento
Anno di installazione
-
qve,des [m3/s]
-
ve,rc [-]
-
11) IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Assenza di impianto di ventilazione
Presenza di impianto di ventilazione
12) IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
Centralizzato
Autonomo *
Teleraffrescamento
Altro _________________
Ad acqua
Ad aria
Ibrido (acqua e aria)
* I dati si riferiscono alla totalità degli apparecchi installati
nelle unità immobiliari.
Assenza di trattamento dell'aria
Presenza di trattamento dell'aria
Allegati
qve [m3/s]
-
202
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di emissione
C,e
0,97
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
vn,C,e [W]
Ventilconvettori idronici
100
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Armadi autonomi, ventilconvettori industriali posti in
ambiente, travi fredde
Bocchette in sistemi ad aria canalizzata, anemostati,
diffusori lineari a soffitto, terminali sistemi a
dislocamento
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti isolati annegati a soffitto
Terminali privi di ventilatore
Terminali per immissione di aria
Terminali ad acqua o ad espansione
diretta
Terminali ad acqua o ad espansione
Unità canalizzabili
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
C,rg
0,94
Sistema di controllo
Tipologia di regolazione
On off
Regolazione centralizzata
Modulante
Controllori zona
Modulante (banda 1 °C)
Controllo singolo ambiente
Modulante (banda 2 °C)
Sottosistema di distribuzione
Tipologia di impianto
Dda
[m]
l,da
dw
[W/m]
[-]
ldw
[m]
Udw
[W/m2K]
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad espansione
diretta. Le perdite di distribuzione del circuito frigorigeno si
considerano comprese nel rendimento di produzione dell'unità
ad espansione diretta.
Sistemi che utilizzano come fluido termovettore solo aria ad
esclusione di unità autonome monoblocco o di tipo split ad
espansione diretta
Tipo di distribuzione delle tubazioni
d’acqua
Rete di tubazioni ad anello nel piano
terreno e montanti verticali
Allegati
203
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
sia aria che acqua
Rete di tubazioni a distribuzione
orizzontale di piano
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
solo acqua
Circuiti che alimentano scambiatori
acqua refrigerata/aria in unità di
trattamento aria
Ausiliari elettrici del sottosistema di distribuzione
PO,C,d
Pompa
[W]
velocità costante
Fv
[-]
velocità variabile
vn,C,d
Ventilatore
[W]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AC,s [m2]
DC,s [m]
C,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
(raffreddate ad aria)
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Elettropompa
Elettroventilatore
Macchine ad espansione diretta "acqua-aria"
(raffreddate ad acqua) con compressore a velocità fissa
Sistemi idronici "aria-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad aria)
Sistemi idronici "acqua-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad acqua)
Allegati
PO,C,gn
[W]
vn,C,gn
[W]
Vettore energetico
gas
GPL
elettricità
calore
204
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Tipo di unità
Unità a compressione di vapore
2 [-]
3 [-]
4 [-]
5 [-]
6[-]
7 [-]
100%
75%
50%
25%
EER [-]
2,35
2,67
2,95
2,81
GUE [-]
Unità ad assorbimento
1 [-]
F [%]
Cd [-]
Coefficienti di correzione
Tin [°C]
19
Tout [°C]
variabile
Velocità ventilatore
media
Lunghezza tubazione [m]
20
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Percentuale di glicole [%]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Lunghezza tubazione [m]
Percentuale di glicole [%]
-
Andamento dei valori di EER della macchina
frigorifera in funzione del fattore di carico
3
Pn [kW]
Note: il valore si riferisce alla potenza complessiva
installata.
Recupero di calore
C,rc
-
Assenza di tecnologie per il recupero di calore
Recuperatori di calore
Climatizzatori con recupero di calore
Recuperatori di calore e climatizzatori con recupero di
calore
Allegati
205
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
NOMENCLATURA
Simbolo
A
b
Cm
D
F
FC
g
l
q
R
s
U
V
W








Pedici
aux
c
C
corr
d
da
des
dw
e
env
f
F
H
gl
gn
i
in
l
n
ob
oi
out
Grandezza
area
fattore di correzione dello scambio termico
capacità termica
lunghezza
fattore
fattore di carico
trasmittanza di energia solare totale
lunghezza
portata volumica
resistenza termica
spessore
trasmittanza termica
volume
potenza
fattore di assorbimento
emissività relativa alla radiazione termica ad elevata lunghezza d’onda
potenza
efficienza
capacità termica areica
conduttività termica
fattore di trasmissione
trasmittanza termica lineare
Unità di misura
[m2]
[-]
[kJ/K], [Wh/K]
[m]
[-]
[-]
[-]
[m]
[m3/s]
[(m2K)/W]
[m]
[W/(m2K)]
[m3]
[W]
[-]
[-]
[kW]
[-]
[kJ/(m2K)]
[W/(mK)]
[-]
[W/(mK)]
ausiliario elettrico
opaco
raffrescamento
corretto
distribuzione
distribuzione d’aria
progetto
distribuzione d’acqua
esterno, emissione
involucro
pavimento
telaio
riscaldamento
vetro
generazione
interno
ingresso
lordo (riscaldato), perdite
netto (riscaldato), incidenza normale
ostruzione
totale interno
uscita
Allegati
206
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Pn
PO
rc
rh
rg
s
sh
shut
sol
tr
u
v
ve
vn
w
W
potenza nominale
pompa
recuperatore di calore
recupero
regolazione
accumulo
schermatura solare
chiusura oscurante
solare
trasmissione termica
non climatizzato
velocità
ventilazione
ventilatore
serramento
acqua calda sanitaria
ALLEGATO D - Scheda edificio grande condominio – zona B
DATI GENERALI
Codice edificio: GC_E3_1
Località: Palermo
Provincia: Palermo
Altitudine: 14 m s.l.m.
Latitudine: 38° 07’ N
Longitudine: 13° 21’ E
Gradi giorno: 751
Zona climatica: B
Immagine dell’edificio
Destinazione d’uso: Residenziale
Tipologia: Grande condominio
Nuovo
Esistente
pre 1920
1921-1945
1946-1960
1961-1975
1976-1990
1991-2005
Allegati
Impronta a terra dell’edificio e orientamento principale
207
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI TIPOLOGICI
Vl [m3]
5949
Vn [m3]
4655
Af,l [m2]
1763
Af [m2]
1552
Aenv [m2]
2740
Aw [m2]
217
Aenv/Vl [m-1]
0,46
N. piani climatizzati [-]
4
Altezza netta interpiano [m]
3
N. unità immobiliari [-]
24
Af,unità immobiliare [m2]
65
Volumetrico ambienti climatizzati e non climatizzati
DATI COSTRUTTIVI
22) CHIUSURA VERTICALE OPACA
ID
Descrizione
Ambiente confinante
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
2,40
-
0,6
0,9
1,97
-
-
-
Uc
[W/m2K]
i
2
Esterno
CVO01
Muratura in tufo intonacata (< 60
cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
Esterno
CVO02
Muratura in tufo intonacata (< 60
cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
23) CHIUSURA VERTICALE TRASPARENTE
ID
CVT01
Allegati
Descrizione
Serramento in vetro chiaro singolo e telaio in legno, senza schermature solari e chiusure
oscuranti
208
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Vetro
Schermatura mobile
Ugl
Vetro singolo
Vetrocamera semplice
[W/m2K]
-
Esterna
Vetro triplo semplice
Vetro triplo basso-emissivo
-
αsol [-]
Tende bianche
Interna
Vetrocamera basso-emissivo
τsol [-]
Veneziane bianche
ggl,n [-]
0,85
-
Tessuti colorati
ggl/ggl+sh
Tessuti rivestiti in
alluminio
[-]
-
Altro_________
ggl+sh [-]
Altro__________
0,85
Chiusura oscurante
Telaio
Legno
UF
Metallo senza taglio termico
[W/m2K]
-
Alta permeabilità all'aria
Metallo con taglio termico
Media permeabilità
PVC
Legno/alluminio
FF [-]
0,2
Altro________
Bassa permeabilità
Avvolgibili in alluminio
Avvolgibili in legno e
plastica, riempimento
in schiuma assente
ΔR
[m2K/W]
0,12
Avvolgibili in plastica,
riempimento in schiuma
In legno da 25 a 30 mm
Altro_________
Uw+shut
[W/m2K]
Uw
Serramento
[W/m2K]
3,09
Uw,corr
Contributo della chiusura oscurante
4,9
[W/m2K]
3,81
24) CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE (ultimo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,63
-
-
-
1,27
-
0,6
0,9
Esterno
COS01
Solaio laterocemento
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Caratteristiche della copertura:
Esterno
-
Tetto in latero-cemento con
camera d’aria
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Allegati
209
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
25) CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE (primo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,33
-
-
-
Esterno
COI01
Solaio laterocemento
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
26) PONTI TERMICI
ID
Descrizione
PT01
_______________
PT02
_______________
Immagine
i
e
oi
[W/mK]
[W/mK]
[W/mK]
27) PARTIZIONI INTERNE
ID
Ai [m2]
Descrizione
PI01
_______________
PI02
_______________
Alternativa:
Capacità termica per unità di superficie di involucro
i [kJ/m2K]
e [kJ/m2K]
Cm [kJ/m2K]
165
28) ELEMENTI ESTERNI OMBREGGIANTI
ID
Descrizione
AGO01
_______________
AGV01
_______________
OST01
_______________
Alternativa:
Allegati
Angolo
Fattore di riduzione per ombreggiatura
ID
EEO01
Immagine
Descrizione
-
Fsh,ob [-]
0,8
210
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Dettaglio dati dimensionali e costruttivi dei componenti dell’involucro edilizio
Componenti
dell’involucro
edilizio
(ID)
Esposizione
A
[m2]
l
[m]
btr
[-]
Elementi
esterni
ombreggianti
(ID)
CVO01
N
170
-
1
-
CVO01
S
170
-
1
-
CVO01
E
384
-
1
-
CVO01
O
326
-
1
-
CVO02
-
591
-
0,5
-
CVT01
E
123
-
1
EEO01
CVT01
O
94
-
1
EEO01
COS01
-
441
-
0,9
-
COI01
-
441
-
0,5
-
DATI IMPIANTISTICI
13) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Tipo di impianto di riscaldamento
Acqua calda
Centralizzato
Acqua surriscaldata
Autonomo
Termoventilazione
Teleriscaldamento
Climatizzazione
A fluido diatermico
Sottosistema di emissione
H,e
Radiatori
0,9
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
Wvn,H,e [W]
-
Ventilconvettori
Termoconvettori
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a pavimento
Allegati
211
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Pannelli radianti annegati a soffitto
Pannelli radianti a parete
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
H,rg
-
Tipologia di regolazione
Caratteristiche della regolazione
Compensazione con sonda esterna
Solo climatica
On off
Solo ambiente con regolatore
PI o PID
Climatica + ambiente con regolatore
P banda proporzionale 0,5 °C
Solo zona con regolatore
P banda proporzionale 1 °C
Climatica + zona con regolatore
Sottosistema di distribuzione
P banda proporzionale 2°C
H,d
0,901
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Impianto autonomo
Pompa
Impianto centralizzato a distribuzione orizzontale
velocità costante
Impianto centralizzato con montanti di distribuzione
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
902
0,6
1
Isolamento distribuzione
Legge 10/91. Periodo di realizzazione dopo il 1993
Discreto. Periodo di realizzazione 1993-1977
Ventilatore
Medio. Periodo di realizzazione 1976-1961
Wvn,H,d
[W]
Insufficiente. Periodo di realizzazione prima del 1961
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AH,s [m2]
DH,s [m]
H,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Allegati
212
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
H,gn
Sottosistema di generazione
0,85
Tipo di generatore
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,H,gn [W]
Generatore standard
400
Vettore energetico
Generatore a bassa temperatura
gas
Generatore a condensazione
gasolio
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
GPL
Teleriscaldamento
legna
Pompa di calore elettrica
elettricità
Pompa di calore ad assorbimento
calore
Ubicazione del generatore
In centrale termica
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Anno di installazione
Antecedente al 1996
Pn [kW]
Pn [-]
95
-
14) IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
Centralizzato
Autonomo *
Produzione separata
Teleriscaldamento
Produzione combinata acqua calda
sanitaria e riscaldamento
* I dati si riferiscono al singolo impianto. Si ipotizza che le unità
immobiliari (se più di una) abbiano lo stesso tipo di impianto.
Sottosistema di distribuzione
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Pompa
Impianto senza ricircolo
installato prima dell'entrata in vigore della L. 373/76
installato dopo l'entrata in vigore della L. 373/76
Impianto con ricircolo
Allegati
velocità costante
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
frh,W,d [-]
ld [m]
Ud
[W/m2K]
213
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di accumulo
AW,s [m2]
DW,s [m]
W,s [W/mK]
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Generatore standard
di tipo istantaneo
ad accumulo
W,gn
0,75
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,W,gn [W]
-
Vettore energetico
gas
tipo B con pilota permanente
gasolio
tipo B senza pilota
GPL
tipo C senza pilota
legna
Bollitore elettrico ad accumulo
elettricità
Bollitore ad accumulo a fuoco diretto
calore
a camera aperta
a condensazione
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
Teleriscaldamento
Pompa di calore elettrica
Pompa di calore ad assorbimento
Ubicazione del generatore
In centrale termica
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Anno di installazione
-
qve,des [m3/s]
-
ve,rc [-]
-
15) IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Assenza di impianto di ventilazione
Presenza di impianto di ventilazione
Allegati
214
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
16) IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
Centralizzato
Autonomo *
Ad acqua
Teleraffrescamento
Ad aria
Altro _________________
Ibrido (acqua e aria)
* I dati si riferiscono alla totalità degli apparecchi installati
nelle unità immobiliari.
Assenza di trattamento dell'aria
qve [m3/s]
Presenza di trattamento dell'aria
Sottosistema di emissione
C,e
0,97
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
vn,C,e [W]
Ventilconvettori idronici
-
1200
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Armadi autonomi, ventilconvettori industriali posti in
ambiente, travi fredde
Bocchette in sistemi ad aria canalizzata, anemostati,
diffusori lineari a soffitto, terminali sistemi a
dislocamento
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti isolati annegati a soffitto
Terminali privi di ventilatore
Terminali per immissione di aria
Terminali ad acqua o ad espansione
diretta
Terminali ad acqua o ad espansione
Unità canalizzabili
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
C,rg
0,94
Sistema di controllo
Regolazione centralizzata
Controllori zona
Controllo singolo ambiente
Allegati
Tipologia di regolazione
On off
Modulante
Modulante (banda 1 °C)
Modulante (banda 2 °C)
215
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di distribuzione
Dda
[m]
Tipologia di impianto
l,da
dw
[W/m]
[-]
ldw
[m]
Udw
[W/m2K]
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad espansione
diretta. Le perdite di distribuzione del circuito frigorigeno si
considerano comprese nel rendimento di produzione dell'unità
ad espansione diretta.
Sistemi che utilizzano come fluido termovettore solo aria ad
esclusione di unità autonome monoblocco o di tipo split ad
espansione diretta
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
sia aria che acqua
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
solo acqua
Tipo di distribuzione delle tubazioni
d’acqua
Rete di tubazioni ad anello nel piano
terreno e montanti verticali
Rete di tubazioni a distribuzione
orizzontale di piano
Circuiti che alimentano scambiatori
acqua refrigerata/aria in unità di
trattamento aria
Ausiliari elettrici del sottosistema di distribuzione
PO,C,d
Pompa
[W]
velocità costante
Fv
[-]
velocità variabile
vn,C,d
Ventilatore
[W]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AC,s [m2]
DC,s [m]
C,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Allegati
216
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Elettropompa
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
(raffreddate ad aria)
Elettroventilatore
Macchine ad espansione diretta "acqua-aria"
(raffreddate ad acqua) con compressore a velocità fissa
2 [-]
3 [-]
4 [-]
5 [-]
6[-]
7 [-]
[W]
Vettore energetico
elettricità
calore
F [%]
100%
75%
50%
25%
EER [-]
2,35
2,67
2,95
2,81
GUE [-]
Unità ad assorbimento
1 [-]
vn,C,gn
GPL
Sistemi idronici "acqua-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad acqua)
Unità a compressione di vapore
[W]
gas
Sistemi idronici "aria-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad aria)
Tipo di unità
PO,C,gn
Cd [-]
Coefficienti di correzione
Tin [°C]
19
Tout [°C]
variabile
Velocità ventilatore
media
Lunghezza tubazione [m]
20
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Percentuale di glicole [%]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Lunghezza tubazione [m]
Percentuale di glicole [%]
-
Andamento dei valori di EER della macchina
frigorifera in funzione del fattore di carico
48
Pn [kW]
Note: il valore si riferisce alla potenza complessiva
installata.
Recupero di calore
C,rc
-
Assenza di tecnologie per il recupero di calore
Recuperatori di calore
Climatizzatori con recupero di calore
Recuperatori di calore e climatizzatori con recupero di
calore
Allegati
217
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
NOMENCLATURA
Simbolo
A
b
Cm
D
F
FC
g
l
q
R
s
U
V
W








Pedici
aux
c
C
corr
d
da
des
dw
e
env
f
F
H
gl
gn
i
in
l
n
ob
oi
out
Grandezza
area
fattore di correzione dello scambio termico
capacità termica
lunghezza
fattore
fattore di carico
trasmittanza di energia solare totale
lunghezza
portata volumica
resistenza termica
spessore
trasmittanza termica
volume
potenza
fattore di assorbimento
emissività relativa alla radiazione termica ad elevata lunghezza d’onda
potenza
efficienza
capacità termica areica
conduttività termica
fattore di trasmissione
trasmittanza termica lineare
Unità di misura
[m2]
[-]
[kJ/K], [Wh/K]
[m]
[-]
[-]
[-]
[m]
[m3/s]
[(m2K)/W]
[m]
[W/(m2K)]
[m3]
[W]
[-]
[-]
[kW]
[-]
[kJ/(m2K)]
[W/(mK)]
[-]
[W/(mK)]
ausiliario elettrico
opaco
raffrescamento
corretto
distribuzione
distribuzione d’aria
progetto
distribuzione d’acqua
esterno, emissione
involucro
pavimento
telaio
riscaldamento
vetro
generazione
interno
ingresso
lordo (riscaldato), perdite
netto (riscaldato), incidenza normale
ostruzione
totale interno
uscita
Allegati
218
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Pn
PO
rc
rh
rg
s
sh
shut
sol
tr
u
v
ve
vn
w
W
potenza nominale
pompa
recuperatore di calore
recupero
regolazione
accumulo
schermatura solare
chiusura oscurante
solare
trasmissione termica
non climatizzato
velocità
ventilazione
ventilatore
serramento
acqua calda sanitaria
ALLEGATO E - Scheda edificio medio condominio – zona B
DATI GENERALI
Codice edificio: GC_E3_1
Località: Palermo
Provincia: Palermo
Altitudine: 14 m s.l.m.
Latitudine: 38° 07’ N
Longitudine: 13° 21’ E
Gradi giorno: 751
Zona climatica: B
Immagine dell’edificio
Destinazione d’uso: Residenziale
Tipologia: Grande condominio
Nuovo
Esistente
pre 1920
1921-1945
1946-1960
1961-1975
1976-1990
1991-2005
Allegati
Impronta a terra dell’edificio e orientamento principale
219
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI TIPOLOGICI
Vl [m3]
5949
Vn [m3]
4655
Af,l [m2]
1763
Af [m2]
1552
Aenv [m2]
2740
Aw [m2]
217
Aenv/Vl [m-1]
0,46
N. piani climatizzati [-]
4
Altezza netta interpiano [m]
3
N. unità immobiliari [-]
24
Af,unità immobiliare [m2]
65
Volumetrico ambienti climatizzati e non climatizzati
DATI COSTRUTTIVI
29) CHIUSURA VERTICALE OPACA
ID
Descrizione
Ambiente confinante
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
2,40
-
0,6
0,9
1,97
-
-
-
Uc
[W/m2K]
i
2
Esterno
CVO01
Muratura in tufo intonacata (< 60
cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
Esterno
CVO02
Muratura in tufo intonacata (< 60
cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
30) CHIUSURA VERTICALE TRASPARENTE
ID
CVT01
Allegati
Descrizione
Serramento in vetro chiaro singolo e telaio in legno, senza schermature solari e chiusure
oscuranti
220
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Vetro
Schermatura mobile
Ugl
Vetro singolo
Vetrocamera semplice
[W/m2K]
-
Esterna
Vetro triplo semplice
Vetro triplo basso-emissivo
-
αsol [-]
Tende bianche
Interna
Vetrocamera basso-emissivo
τsol [-]
Veneziane bianche
ggl,n [-]
0,85
-
Tessuti colorati
ggl/ggl+sh
Tessuti rivestiti in
alluminio
[-]
-
Altro_________
ggl+sh [-]
Altro__________
0,85
Chiusura oscurante
Telaio
Legno
UF
Metallo senza taglio termico
[W/m2K]
-
Alta permeabilità all'aria
Metallo con taglio termico
Media permeabilità
PVC
Legno/alluminio
FF [-]
0,2
Altro________
Bassa permeabilità
Avvolgibili in alluminio
Avvolgibili in legno e
plastica, riempimento
in schiuma assente
ΔR
[m2K/W]
0,12
Avvolgibili in plastica,
riempimento in schiuma
In legno da 25 a 30 mm
Altro_________
Uw+shut
[W/m2K]
Uw
Serramento
[W/m2K]
3,09
Uw,corr
Contributo della chiusura oscurante
4,9
[W/m2K]
3,81
31) CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE (ultimo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,63
-
-
-
1,27
-
0,6
0,9
Esterno
COS01
Solaio laterocemento
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Caratteristiche della copertura:
Esterno
-
Tetto in latero-cemento con
camera d’aria
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Allegati
221
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
32) CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE (primo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m2K]
[-]
[-]
1,33
-
-
-
Esterno
COI01
Solaio laterocemento
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
33) PONTI TERMICI
ID
Descrizione
PT01
_______________
PT02
_______________
Immagine
i
e
oi
[W/mK]
[W/mK]
[W/mK]
34) PARTIZIONI INTERNE
ID
Ai [m2]
Descrizione
PI01
_______________
PI02
_______________
Alternativa:
Capacità termica per unità di superficie di involucro
i [kJ/m2K]
e [kJ/m2K]
Cm [kJ/m2K]
165
35) ELEMENTI ESTERNI OMBREGGIANTI
ID
Descrizione
AGO01
_______________
AGV01
_______________
OST01
_______________
Alternativa:
Allegati
Angolo
Fattore di riduzione per ombreggiatura
ID
EEO01
Immagine
Descrizione
-
Fsh,ob [-]
0,8
222
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Dettaglio dati dimensionali e costruttivi dei componenti dell’involucro edilizio
Componenti
dell’involucro
edilizio
(ID)
Esposizione
A
[m2]
l
[m]
btr
[-]
Elementi
esterni
ombreggianti
(ID)
CVO01
N
170
-
1
-
CVO01
S
170
-
1
-
CVO01
E
384
-
1
-
CVO01
O
326
-
1
-
CVO02
-
591
-
0,5
-
CVT01
E
123
-
1
EEO01
CVT01
O
94
-
1
EEO01
COS01
-
441
-
0,9
-
COI01
-
441
-
0,5
-
DATI IMPIANTISTICI
17) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Tipo di impianto di riscaldamento
Acqua calda
Centralizzato
Acqua surriscaldata
Autonomo
Termoventilazione
Teleriscaldamento
Climatizzazione
A fluido diatermico
Sottosistema di emissione
H,e
Radiatori
0,9
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
Wvn,H,e [W]
-
Ventilconvettori
Termoconvettori
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a pavimento
Allegati
223
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Pannelli radianti annegati a soffitto
Pannelli radianti a parete
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
H,rg
-
Tipologia di regolazione
Caratteristiche della regolazione
Compensazione con sonda esterna
Solo climatica
On off
Solo ambiente con regolatore
PI o PID
Climatica + ambiente con regolatore
P banda proporzionale 0,5 °C
Solo zona con regolatore
P banda proporzionale 1 °C
Climatica + zona con regolatore
Sottosistema di distribuzione
P banda proporzionale 2°C
H,d
0,901
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Impianto autonomo
Pompa
Impianto centralizzato a distribuzione orizzontale
velocità costante
Impianto centralizzato con montanti di distribuzione
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
902
0,6
1
Isolamento distribuzione
Legge 10/91. Periodo di realizzazione dopo il 1993
Discreto. Periodo di realizzazione 1993-1977
Ventilatore
Medio. Periodo di realizzazione 1976-1961
Wvn,H,d
[W]
Insufficiente. Periodo di realizzazione prima del 1961
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AH,s [m2]
DH,s [m]
H,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Allegati
224
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
H,gn
Sottosistema di generazione
0,85
Tipo di generatore
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,H,gn [W]
Generatore standard
400
Vettore energetico
Generatore a bassa temperatura
gas
Generatore a condensazione
gasolio
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
GPL
Teleriscaldamento
legna
Pompa di calore elettrica
elettricità
Pompa di calore ad assorbimento
calore
Ubicazione del generatore
In centrale termica
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Anno di installazione
Antecedente al 1996
Pn [kW]
Pn [-]
95
-
18) IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
Centralizzato
Autonomo *
Produzione separata
Teleriscaldamento
Produzione combinata acqua calda
sanitaria e riscaldamento
* I dati si riferiscono al singolo impianto. Si ipotizza che le unità
immobiliari (se più di una) abbiano lo stesso tipo di impianto.
Sottosistema di distribuzione
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Pompa
Impianto senza ricircolo
installato prima dell'entrata in vigore della L. 373/76
installato dopo l'entrata in vigore della L. 373/76
Impianto con ricircolo
Allegati
velocità costante
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
frh,W,d [-]
ld [m]
Ud
[W/m2K]
225
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di accumulo
AW,s [m2]
DW,s [m]
W,s [W/mK]
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Generatore standard
di tipo istantaneo
ad accumulo
W,gn
0,75
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,W,gn [W]
-
Vettore energetico
gas
tipo B con pilota permanente
gasolio
tipo B senza pilota
GPL
tipo C senza pilota
legna
Bollitore elettrico ad accumulo
elettricità
Bollitore ad accumulo a fuoco diretto
calore
a camera aperta
a condensazione
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
Teleriscaldamento
Pompa di calore elettrica
Pompa di calore ad assorbimento
Ubicazione del generatore
In centrale termica
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Anno di installazione
-
qve,des [m3/s]
-
ve,rc [-]
-
19) IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Assenza di impianto di ventilazione
Presenza di impianto di ventilazione
Allegati
226
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
20) IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
Centralizzato
Autonomo *
Ad acqua
Teleraffrescamento
Ad aria
Altro _________________
Ibrido (acqua e aria)
* I dati si riferiscono alla totalità degli apparecchi installati
nelle unità immobiliari.
Assenza di trattamento dell'aria
qve [m3/s]
Presenza di trattamento dell'aria
Sottosistema di emissione
C,e
0,97
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
vn,C,e [W]
Ventilconvettori idronici
-
1200
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Armadi autonomi, ventilconvettori industriali posti in
ambiente, travi fredde
Bocchette in sistemi ad aria canalizzata, anemostati,
diffusori lineari a soffitto, terminali sistemi a
dislocamento
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti isolati annegati a soffitto
Terminali privi di ventilatore
Terminali per immissione di aria
Terminali ad acqua o ad espansione
diretta
Terminali ad acqua o ad espansione
Unità canalizzabili
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
C,rg
0,94
Sistema di controllo
Regolazione centralizzata
Controllori zona
Controllo singolo ambiente
Allegati
Tipologia di regolazione
On off
Modulante
Modulante (banda 1 °C)
Modulante (banda 2 °C)
227
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di distribuzione
Dda
[m]
Tipologia di impianto
l,da
dw
[W/m]
[-]
ldw
[m]
Udw
[W/m2K]
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad espansione
diretta. Le perdite di distribuzione del circuito frigorigeno si
considerano comprese nel rendimento di produzione dell'unità
ad espansione diretta.
Sistemi che utilizzano come fluido termovettore solo aria ad
esclusione di unità autonome monoblocco o di tipo split ad
espansione diretta
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
sia aria che acqua
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
solo acqua
Tipo di distribuzione delle tubazioni
d’acqua
Rete di tubazioni ad anello nel piano
terreno e montanti verticali
Rete di tubazioni a distribuzione
orizzontale di piano
Circuiti che alimentano scambiatori
acqua refrigerata/aria in unità di
trattamento aria
Ausiliari elettrici del sottosistema di distribuzione
PO,C,d
Pompa
[W]
velocità costante
Fv
[-]
velocità variabile
vn,C,d
Ventilatore
[W]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
AC,s [m2]
DC,s [m]
C,s [W/mK]
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Allegati
228
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Elettropompa
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
(raffreddate ad aria)
Elettroventilatore
Macchine ad espansione diretta "acqua-aria"
(raffreddate ad acqua) con compressore a velocità fissa
2 [-]
3 [-]
4 [-]
5 [-]
6[-]
7 [-]
[W]
Vettore energetico
elettricità
calore
F [%]
100%
75%
50%
25%
EER [-]
2,35
2,67
2,95
2,81
GUE [-]
Unità ad assorbimento
1 [-]
vn,C,gn
GPL
Sistemi idronici "acqua-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad acqua)
Unità a compressione di vapore
[W]
gas
Sistemi idronici "aria-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad aria)
Tipo di unità
PO,C,gn
Cd [-]
Coefficienti di correzione
Tin [°C]
19
Tout [°C]
variabile
Velocità ventilatore
media
Lunghezza tubazione [m]
20
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Percentuale di glicole [%]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Lunghezza tubazione [m]
Percentuale di glicole [%]
-
Andamento dei valori di EER della macchina
frigorifera in funzione del fattore di carico
48
Pn [kW]
Note: il valore si riferisce alla potenza complessiva
installata.
Recupero di calore
C,rc
-
Assenza di tecnologie per il recupero di calore
Recuperatori di calore
Climatizzatori con recupero di calore
Recuperatori di calore e climatizzatori con recupero di
calore
Allegati
229
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
NOMENCLATURA
Simbolo
A
b
Cm
D
F
FC
g
l
q
R
s
U
V
W








Pedici
aux
c
C
corr
d
da
des
dw
e
env
f
F
H
gl
gn
i
in
l
n
ob
oi
out
Grandezza
area
fattore di correzione dello scambio termico
capacità termica
lunghezza
fattore
fattore di carico
trasmittanza di energia solare totale
lunghezza
portata volumica
resistenza termica
spessore
trasmittanza termica
volume
potenza
fattore di assorbimento
emissività relativa alla radiazione termica ad elevata lunghezza d’onda
potenza
efficienza
capacità termica areica
conduttività termica
fattore di trasmissione
trasmittanza termica lineare
Unità di misura
[m2]
[-]
[kJ/K], [Wh/K]
[m]
[-]
[-]
[-]
[m]
[m3/s]
[(m2K)/W]
[m]
[W/(m2K)]
[m3]
[W]
[-]
[-]
[kW]
[-]
[kJ/(m2K)]
[W/(mK)]
[-]
[W/(mK)]
ausiliario elettrico
opaco
raffrescamento
corretto
distribuzione
distribuzione d’aria
progetto
distribuzione d’acqua
esterno, emissione
involucro
pavimento
telaio
riscaldamento
vetro
generazione
interno
ingresso
lordo (riscaldato), perdite
netto (riscaldato), incidenza normale
ostruzione
totale interno
uscita
Allegati
230
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Pn
PO
rc
rh
rg
s
sh
shut
sol
tr
u
v
ve
vn
w
W
potenza nominale
pompa
recuperatore di calore
recupero
regolazione
accumulo
schermatura solare
chiusura oscurante
solare
trasmissione termica
non climatizzato
velocità
ventilazione
ventilatore
serramento
acqua calda sanitaria
ALLEGATO F - Scheda edificio abitazione monofamiliare– zona B
DATI GENERALI
Codice edificio: MF_E3_1
Località: Palermo
Provincia: Palermo
Altitudine: 14 m s.l.m.
Latitudine: 38° 07’ N
Longitudine: 13° 21’ E
Gradi giorno: 751
Zona climatica: B
Immagine dell’edificio
Destinazione d’uso: Residenziale
Tipologia: Monofamiliare
Nuovo
Esistente
pre 1920
1921-1945
1946-1960
1961-1975
1976-1990
1991-2005
Allegati
Impronta a terra dell’edificio e orientamento principale
231
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
DATI TIPOLOGICI
Vl [m3]
584
Vn [m3]
486
Af,l [m2]
169
Af [m2]
162
Aenv [m2]
424
Aw [m2]
20,26
Aenv/Vl [m-1]
0,73
N. piani climatizzati [-]
2
Altezza netta interpiano [m]
3
N. unità immobiliari [-]
1
Af,unità immobiliare [m2]
162
Volumetrico ambienti climatizzati e non climatizzati
DATI COSTRUTTIVI
36) CHIUSURA VERTICALE OPACA
ID
Descrizione
Ambiente confinante
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
2,40
-
0,6
0,9
3,00
-
0,6
0,9
Uc
[W/m2K]
i
2
Esterno
CVO01
Muratura in tufo intonacata (< 60
cm)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
Esterno
CVO02
Porta in legno
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
Allegati
232
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
37) CHIUSURA VERTICALE TRASPARENTE
ID
Descrizione
Serramento in vetro singolo e telaio in legno, senza schermature solari e con chiusure
oscuranti
Vetro
Schermatura mobile
τsol [-]
Ugl
Vetro singolo
Veneziane bianche
CVT01
Vetrocamera semplice
[W/m2K]
-
Interna
Vetrocamera basso-emissivo
Esterna
Vetro triplo semplice
Vetro triplo basso-emissivo
αsol [-]
Tende bianche
ggl,n [-]
0,85
-
Tessuti colorati
ggl/ggl+sh
Tessuti rivestiti in
alluminio
[-]
-
Altro_________
ggl+sh [-]
Altro__________
0,85
Chiusura oscurante
Telaio
Legno
UF
Metallo senza taglio termico
[W/m2K]
-
Alta permeabilità all'aria
Metallo con taglio termico
Media permeabilità
PVC
Legno/alluminio
FF [-]
0,2
Altro________
Bassa permeabilità
Avvolgibili in alluminio
Avvolgibili in legno e
plastica, riempimento
in schiuma assente
ΔR
[m2K/W]
0,12
Avvolgibili in plastica,
riempimento in schiuma
In legno da 25 a 30 mm
Altro_________
Uw+shut
[W/m2K]
Uw
Serramento
[W/m2K]
3,09
Uw,corr
Contributo della chiusura oscurante
4,9
[W/m2K]
3,81
38) CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE (ultimo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
Uc
[W/m2K]
1,63
i
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
-
-
-
2
Esterno
COS01
Solaio laterocemento
Ambiente non
climatizzato
Altro________
Allegati
233
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Caratteristiche della copertura:
Esterno
-
Tetto in latero-cemento con
camera d’aria (sottotetto non
climatizzato)
Ambiente non
climatizzato
1,27
-
0,6
0,9
Uc
[W/m2K]
i
sol,c

[kJ/m K]
[-]
[-]
2,00
-
-
-
Altro________
39) CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE (primo solaio)
ID
Descrizione
Ambiente confinante
2
Esterno
Basamento in calcestruzzo
COI01
(Uc equivalente)
Ambiente non
climatizzato
Terreno
Altro________
40) PONTI TERMICI
ID
Descrizione
PT01
_______________
PT02
_______________
Immagine
i
e
oi
[W/mK]
[W/mK]
[W/mK]
41) PARTIZIONI INTERNE
ID
Descrizione
PI01
_______________
PI02
_______________
Alternativa:
Ai [m2]
Capacità termica per unità di superficie di involucro
i [kJ/m2K]
e [kJ/m2K]
Cm [kJ/m2K]
165
42) ELEMENTI ESTERNI OMBREGGIANTI
ID
AGO01
Descrizione
Immagine
Angolo
_______________
Allegati
234
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
AGV01
_______________
OST01
_______________
Alternativa:
Fattore di riduzione per ombreggiatura
ID
Descrizione
EEO01
Fsh,ob [-]
-
0,8
Dettaglio dati dimensionali e costruttivi dei componenti dell’involucro edilizio
Componenti
dell’involucro
edilizio
(ID)
Esposizione
A
[m2]
l
[m]
btr
[-]
Elementi
esterni
ombreggianti
(ID)
CVO01
N
66,6
-
1
-
CVO01
S
60,9
-
1
-
CVO01
E
52,3
-
1
-
CVO01
O
52,3
-
1
-
CVO02
N
2,4
-
1
-
CVT01
S
8,1
-
1
EEO01
CVT01
E
6,08
-
1
EEO01
CVT01
O
6,08
-
1
EEO01
COS01
-
84,6
-
0,9
-
COI01
-
84,6
-
1
-
DATI IMPIANTISTICI
21) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Tipo di impianto di riscaldamento
Acqua calda
Centralizzato
Acqua surriscaldata
Autonomo
Termoventilazione
Teleriscaldamento
Climatizzazione
A fluido diatermico
Allegati
235
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di emissione
H,e
0,9
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
Wvn,H,e [W]
Radiatori
-
Ventilconvettori
Termoconvettori
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a pavimento
Pannelli radianti annegati a soffitto
Pannelli radianti a parete
Altro _________________
Sottosistema di regolazione
H,rg
-
Tipologia di regolazione
Caratteristiche della regolazione
Compensazione con sonda esterna
Solo climatica
On off
Solo ambiente con regolatore
PI o PID
Climatica + ambiente con regolatore
P banda proporzionale 0,5 °C
Solo zona con regolatore
P banda proporzionale 1 °C
Climatica + zona con regolatore
Sottosistema di distribuzione
P banda proporzionale 2°C
H,d
0,876
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
Tipologia di impianto
Impianto autonomo
Pompa
Impianto centralizzato a distribuzione orizzontale
velocità costante
Impianto centralizzato con montanti di distribuzione
velocità variabile
WPO,H,d
[W]
Fv
[-]
FC
[-]
80
0,6
1
Isolamento distribuzione
Legge 10/91. Periodo di realizzazione dopo il 1993
Discreto. Periodo di realizzazione 1993-1977
Medio. Periodo di realizzazione 1976-1961
Ventilatore
Wvn,H,d
[W]
Insufficiente. Periodo di realizzazione prima del 1961
Allegati
236
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di accumulo
AH,s [m2]
DH,s [m]
H,s [W/mK]
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
H,gn
Sottosistema di generazione
0,85
Tipo di generatore
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,H,gn [W]
Generatore standard
210
Vettore energetico
Generatore a bassa temperatura
gas
Generatore a condensazione
gasolio
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
GPL
Teleriscaldamento
legna
Pompa di calore elettrica
elettricità
Pompa di calore ad assorbimento
calore
Ubicazione del generatore
In centrale termica
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Anno di installazione
Antecedente al 1996
Pn [kW]
Pn [-]
24
-
22) IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
Centralizzato
Autonomo *
Produzione separata
Teleriscaldamento
Produzione combinata acqua calda
sanitaria e riscaldamento
* I dati si riferiscono al singolo impianto. Si ipotizza che le unità
immobiliari (se più di una) abbiano lo stesso tipo di impianto.
Sottosistema di distribuzione
Allegati
Ausiliari elettrici del sottosistema di
distribuzione
237
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Tipologia di impianto
WPO,H,d
[W]
Pompa
Impianto senza ricircolo
installato prima dell'entrata in vigore della L. 373/76
velocità costante
velocità variabile
installato dopo l'entrata in vigore della L. 373/76
Fv
[-]
FC
[-]
frh,W,d [-]
ld [m]
Ud
[W/m2K]
Impianto con ricircolo
Sottosistema di accumulo
AW,s [m2]
DW,s [m]
W,s [W/mK]
Assenza di serbatoio di accumulo
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Generatore standard
di tipo istantaneo
ad accumulo
W,gn
0,80
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Waux,W,gn [W]
-
Vettore energetico
gas
tipo B con pilota permanente
gasolio
tipo B senza pilota
GPL
tipo C senza pilota
legna
Bollitore elettrico ad accumulo
elettricità
Bollitore ad accumulo a fuoco diretto
calore
a camera aperta
a condensazione
Caldaia a biomassa (legna, pellet, ...)
Teleriscaldamento
Pompa di calore elettrica
Pompa di calore ad assorbimento
Allegati
Ubicazione del generatore
In centrale termica
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Anno di installazione
-
238
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
23) IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Assenza di impianto di ventilazione
Presenza di impianto di ventilazione
qve,des [m3/s]
-
ve,rc [-]
-
24) IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
Centralizzato
Autonomo *
Ad acqua
Teleraffrescamento
Ad aria
Altro _________________
Ibrido (acqua e aria)
* I dati si riferiscono alla totalità degli apparecchi installati
nelle unità immobiliari.
Assenza di trattamento dell'aria
qve [m3/s]
Presenza di trattamento dell'aria
Sottosistema di emissione
C,e
0,97
Ventilconvettori idronici
-
Ausiliari elettrici del sottosistema di
emissione
vn,C,e [W]
100
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Armadi autonomi, ventilconvettori industriali posti in
ambiente, travi fredde
Bocchette in sistemi ad aria canalizzata, anemostati,
diffusori lineari a soffitto, terminali sistemi a
dislocamento
Pannelli radianti isolati annegati a pavimento
Pannelli radianti isolati annegati a soffitto
Terminali privi di ventilatore
Terminali per immissione di aria
Terminali ad acqua o ad espansione
diretta
Terminali ad acqua o ad espansione
Unità canalizzabili
Altro _________________
Allegati
239
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
Sottosistema di regolazione
C,rg
0,94
Sistema di controllo
Tipologia di regolazione
On off
Regolazione centralizzata
Modulante
Controllori zona
Modulante (banda 1 °C)
Controllo singolo ambiente
Modulante (banda 2 °C)
Sottosistema di distribuzione
Dda
[m]
Tipologia di impianto
l,da
dw
[W/m]
[-]
ldw
[m]
Udw
[W/m2K]
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad espansione
diretta. Le perdite di distribuzione del circuito frigorigeno si
considerano comprese nel rendimento di produzione dell'unità
ad espansione diretta.
Sistemi che utilizzano come fluido termovettore solo aria ad
esclusione di unità autonome monoblocco o di tipo split ad
espansione diretta
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
sia aria che acqua
Sistemi che
utilizzano come
fluido termovettore
solo acqua
Tipo di distribuzione delle tubazioni
d’acqua
Rete di tubazioni ad anello nel piano
terreno e montanti verticali
Rete di tubazioni a distribuzione
orizzontale di piano
Circuiti che alimentano scambiatori
acqua refrigerata/aria in unità di
trattamento aria
Ausiliari elettrici del sottosistema di distribuzione
PO,C,d
Pompa
[W]
velocità costante
Fv
[-]
velocità variabile
vn,C,d
Ventilatore
[W]
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
Allegati
AC,s [m2]
DC,s [m]
-
240
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
Lidia Tulipano
C,s [W/mK]
Presenza di serbatoio di accumulo
-
Ubicazione del serbatoio di accumulo
In ambiente climatizzato
In ambiente esterno o non climatizzato
Ausiliari elettrici del sottosistema di
generazione
Sottosistema di generazione
Tipo di generatore
Elettropompa
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
(raffreddate ad aria)
Elettroventilatore
Macchine ad espansione diretta "acqua-aria"
(raffreddate ad acqua) con compressore a velocità fissa
Sistemi idronici "aria-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad aria)
Sistemi idronici "acqua-acqua" (gruppi di refrigerazione
acqua raffreddati ad acqua)
Tipo di unità
Unità a compressione di vapore
Unità ad assorbimento
PO,C,gn
[W]
vn,C,gn
[W]
Vettore energetico
gas
GPL
elettricità
calore
F [%]
100%
75%
50%
25%
EER [-]
2,35
2,67
2,95
2,81
GUE [-]
Cd [-]
Coefficienti di correzione
1 [-]
2 [-]
3 [-]
4 [-]
5 [-]
6[-]
7 [-]
Tin [°C]
19
Tout [°C]
variabile
Velocità ventilatore
media
Lunghezza tubazione [m]
20
2
Fattore di sporcamento [m K/kW]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Percentuale di glicole [%]
Percentuale della portata nominale [%]
80
Fattore di sporcamento [m2K/kW]
Lunghezza tubazione [m]
Percentuale di glicole [%]
-
Andamento dei valori di EER della macchina
frigorifera in funzione del fattore di carico
Pn [kW]
4
Note: il valore si riferisce alla potenza complessiva
installata.
Allegati
241
Lidia Tulipano
Recupero di calore
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
C,rc
-
Assenza di tecnologie per il recupero di calore
Recuperatori di calore
Climatizzatori con recupero di calore
Recuperatori di calore e climatizzatori con recupero di
calore
Allegati
242
Lidia Tulipano
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
NOMENCLATURA
Simbolo
A
b
Cm
D
F
FC
g
l
q
R
s
U
V
W








Pedici
aux
c
C
corr
d
da
des
dw
e
env
f
F
H
gl
gn
i
in
l
n
ob
oi
out
Grandezza
area
fattore di correzione dello scambio termico
capacità termica
lunghezza
fattore
fattore di carico
trasmittanza di energia solare totale
lunghezza
portata volumica
resistenza termica
spessore
trasmittanza termica
volume
potenza
fattore di assorbimento
emissività relativa alla radiazione termica ad elevata lunghezza d’onda
potenza
efficienza
capacità termica areica
conduttività termica
fattore di trasmissione
trasmittanza termica lineare
Unità di misura
[m2]
[-]
[kJ/K], [Wh/K]
[m]
[-]
[-]
[-]
[m]
[m3/s]
[(m2K)/W]
[m]
[W/(m2K)]
[m3]
[W]
[-]
[-]
[kW]
[-]
[kJ/(m2K)]
[W/(mK)]
[-]
[W/(mK)]
ausiliario elettrico
opaco
raffrescamento
corretto
distribuzione
distribuzione d’aria
progetto
distribuzione d’acqua
esterno, emissione
involucro
pavimento
telaio
riscaldamento
vetro
generazione
interno
ingresso
lordo (riscaldato), perdite
netto (riscaldato), incidenza normale
ostruzione
totale interno
uscita
Allegati
243
Lidia Tulipano
Pn
PO
rc
rh
rg
s
sh
shut
sol
tr
u
v
ve
vn
w
W
L’EFFETTO DELL’UTENZA SUI FABBISOGNI ENERGETICI DI EDIFICI
RESIDENZIALI RIQUALIFICATI VERSO IL TARGET NEARLY-ZERO
potenza nominale
pompa
recuperatore di calore
recupero
regolazione
accumulo
schermatura solare
chiusura oscurante
solare
trasmissione termica
non climatizzato
velocità
ventilazione
ventilatore
serramento
acqua calda sanitaria
Allegati
244
RINGRAZIAMENTI
Un grazie particolare, davvero speciale, ai miei genitori. Non è stato facile vedermi fare le
valigie e andare via, alla conquista del Politecnico di Torino. Nonostante mi vedevate come la
vostra piccola ed eravate perplessi a causa della mia scelta, mi avete sempre sostenuta e questa
vittoria la devo a voi.
Papà, sei stato fin da piccola un esempio da seguire per me, motivo d’orgoglio, forza per volare
sempre più in alto fino a toccare il cielo con un dito; il traguardo raggiunto lo dedico in
particolare a te, il mio “ingegnere” per eccellenza. La mia realizzazione professionale e
personale non sarebbe possibile senza la tua esperienza e il tuo sostegno costante. Mi hai
insegnato a combattere, ad essere dura, a lottare ed affrontare difficoltà sempre più grandi, per
poi assaporare il gusto della vittoria, raggiungendo gli obiettivi fissati con soddisfazione e
cercando vette sempre più alte da scalare. Grazie. Immensamente grazie.
Mamma, come non ricordare il tuo viso ad ogni mia partenza; è difficile sopportare la distanza
fisica che purtroppo ci separa, ma mi hai sempre fatto sentire il tuo cuore di mamma vicino a
me, al mio fianco; ride per le mie gioie, si preoccupa per le mie ansie… . Con la tua dolcezza
mi hai sempre fatto sentire fiera, ripetendomi che, anche se sono lontana, sei orgogliosa di me
perché sto inseguendo il sogno della mia vita; questo sogno si è avverato.
Teresa, la mia sorellina; compagna di vita, così diverse ma così unite, mi fai sentire speciale in
quello che faccio con la tua affermazione: “sei ‘na pazza!”. Anche se ci separano un bel po’ di
chilometri, siamo sempre vicine con il pensiero.
Un ringraziamento di cuore a Vito, perché mi hai sopportato quando, in prossimità di un esame,
diventavo nervosa ed insopportabile; a Maria Chiara, la mia amica davvero unica, per avermi
consolata nei periodi difficili ed aver reso le brevi pause dallo studio e le vacanze relax
davvero…pazze e colorate di allegria!
Voglio ancora dire grazie a Marta, Federica e Giulia; mi avete fatto sentire ogni giorno il calore
di una famiglia nella piccola quotidianità di Babbazza’s house!
Sono davvero tante le persone che devo ringraziare: i miei parenti, i miei colleghi, in particolare
Salvo e Angela (compagni di “full”!), e i colleghi dello studio Donalisio, dove ho iniziato una
bella esperienza lavorativa.
Un grazie ai miei amici, italiani e non, che hanno condiviso con me un’avventura Erasmus
indimenticabile nella bellissima Madrid: Anna, Rosario, Annalaura, Giuliana, Vittoria, Erika,
245
Antonio, Dayana, Fernando, Estela, Franziska, Carlos, Enrique y todos mis compañeros del
Master de la UPM, Pilar, Javier (un jefe espectacular!)…potrei continuare questa lista
all’infinito!!!
Beh che dire…non ci credevo neanche io, invece la sospirata fine è arrivata; finalmente, dopo
immensi sacrifici, CE L’HO FATTA!!!
246