Corso di perfezionamento in Didattica delle
Transcript
Corso di perfezionamento in Didattica delle
UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA Corso CLIL 20 Cfu - 2015 MODULO TIC SETTIMANA 2 Strumenti per ‘Rovesciare’ la classe CLIL a cura di: Luciana Favaro In questa breve dispensa passeremo in rassegna alcuni degli strumenti che la tecnologia mette oggi a disposizione per ‘rovesciare’ alcune lezioni all’interno di un percorso CLIL. 1. Che cos’è la classe rovesciata Come descritto nell’articolo di Cecchinato, il Flipped Teaching Model prevede una sorta di rovesciamento del modello tradizionale d’insegnamento. L’idea di base è quella di spostare fuori le nozioni che generalmente vengono trasmesse in modalità frontale, per concentrarsi in classe sugli aspetti applicativi. L’implementazione di questo modello necessita di una riorganizzazione dell’ambiente di apprendimento. L'uso delle tecnologie per coinvolgere gli studenti con attività di questo tipo o con attività di approfondimento e riflessione fuori dalla classe si interseca fortemente con i temi della centralità dello studente e dello sviluppo della sua autonomia nell'apprendimento. Molte ricerche evidenziano come la classe rovesciata rappresenti un ambiente di apprendimento ideale per mettere in pratica i principi dell’autonomia: la partecipazione attiva, un maggior senso di consapevolezza e di responsabilità sono requisiti fondamentali per chi affronta l’apprendimento di una lingua straniera. Come abbiamo visto, con la classe rovesciata una parte dei contenuti da apprendere viene trasferita fuori dell'aula: l'insegnante trova o crea o dei prodotti generalmente multimediali (soprattutto videolezioni) e li condivide con i ragazzi attraverso una piattaforma di collaborazione online. Fuori dalla scuola i ragazzi hanno modo di vedere questi materiali quando e dove vogliono, assecondando così i propri ritmi e stili cognitivi. La classe ‘fisica’, invece, ospita l’elaborazione personale attraverso la riflessione, il confronto e l’applicazione della conoscenza. Quest'ultima parte sostituisce i 'vecchi' compiti per casa che ora vengono trasferiti in classe e vengono svolti sotto la guida e la supervisione dell'insegnante, con la possibilità di effettuare un lavoro collaborativo insieme ai compagni. Secondo i promotori e i sostenitori di questo modello pedagogico, la classe diventa un laboratorio di studio, mentre i contenuti vengono fruiti da casa, dove è possibile fissarli meglio soprattutto grazie all’opportunità di rivedere i materiali di studio proposti dall'insegnante tutte le volte che è necessario. 1 UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA Corso CLIL 20 Cfu - 2015 Il ribaltamento, in sostanza, stimola gli studenti a sviluppare un maggior senso di responsabilità e un maggior controllo sul processo di apprendimento, ma perché questo avvenga il docente deve mettere in atto delle azioni specifiche, deve cioè guidare progressivamente e sostenere lo studente verso una maggiore responsabilizzazione per non rischiare di generare una pericolosa sensazione di ‘abbandono’. Se dividiamo la Flipped Classroom in due fasi (1° inversione: fruizione dei contenuti a casa; 2° inversione: fase di elaborazione e interiorizzazione di contenuti attraverso il supporto dell’insegnante in aula) è la seconda fase quella realmente innovativa dal punto di vista pedagogico e anche glottodidattico. E’ qui che il docente può promuovere competenze oltre che conoscenza: si tratta di competenze cognitive e di apprendimento (potenziamento di nuove strategie), collaborative, comunicative, di sviluppo di pensiero critico, di analisi, valutazione e interconnessione di nuclei di conoscenza ed è qui che il docente di lingua può dare spazio e nuove opportunità all’espressione linguistica dei propri studenti. Sul fronte dell’apprendimento della lingua viene, infatti, spesso evidenziato come la lezione tradizionale, mettendo al centro la voce dell’insegnante che trasmette e spiega i contenuti, tenda a penalizzare un indice estremamente importante per attivare i processi di acquisizione: il cosiddetto Student Talk Time. Si tratta dell’indice che misura la quantità di tempo in cui i ragazzi si esprimono in lingua straniera durante la lezione. La classe rovesciata, grazie al particolare utilizzo delle soluzioni tecnologiche ad essa associate, permette di creare le condizioni per potenziare questo indice, offrendo nuovi spazi per l’espressione degli studenti. Trasferendo fuori dall’aula i contenuti di base da apprendere, si creano nuove occasioni di confronto che permettono allo studente di intervenire, dialogare, discutere, fare domande e proporre soluzioni. 2. Come costruire la classe rovesciata Per realizzare il Flipped Learning Model sono necessarie due cose: dei materiali (generalmente videolezioni) che trasmettano adeguatamente i contenuti di base e un ‘contenitore’ in cui archiviare e rendere disponibili questi materiali agli studenti. Nella dispensa della scorsa settimana abbiamo citato alcuni degli strumenti disponibili per realizzare la classe rovesciata. In questa sede ne approfondiamo alcuni. 2.1 Le videolezioni Per quanto riguarda la didattica delle lingue si possono costruire mini lezioni di grammatica, riflessioni metalinguistiche, lezioni di civiltà o di letteratura ecc. Oppure, nel 2 UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA Corso CLIL 20 Cfu - 2015 caso di moduli CLIL, i video possono avere per oggetto parte dei contenuti disciplinari da trasmettere ai ragazzi. L’insegnante ha di fronte a sé alcune alternative: - può decidere di utilizzare, così come sono, dei video già realizzati da altri e messi a disposizione online; - può utilizzare solo alcune parti di video fatti da altri, modificandole parzialmente, ad esempio sostituendo l’audio originale con il commento della propria voce e con l’inserimento di domande che ne verifichino la comprensione da parte degli studenti (si veda, ad esempio, l’uso della piattaforma Edpuzzle nella Tabella 3); - può produrre i propri video. In questo caso dovrà sviluppare competenze tecnologiche di video-editing e competenze comunicative specifiche per questo genere testuale. Per quanto riguarda la possibilità di attingere a videolezioni prodotte da altri (docenti o esperti), gli insegnanti di lingua inglese e gli insegnanti CLIL dispongono online di un’enorme quantità di materiali, dato che le principali istituzioni che mettono a disposizione lezioni e video sono di origine statunitense. Citiamo qui due tra le fonti più famose in questo ambito: TABELLA 1 TED-Ed Sezione educativa di TED. Qui si possono trovare video prodotti da insegnanti ed esperti messi a disposizione per essere utilizzati in percorsi didattici. La piattaforma fornisce anche una serie di strumenti che consentono ai docenti di personalizzare le lezioni in base alle proprie esigenze: si possono aggiungere testi, percorsi di approfondimento, domande, quiz da porre specificamente alla propria classe. http://ed.ted.com/ KHAN ACADEMY Nel nostro caso questo sito può essere utilizzato soprattutto nell’ambito di moduli CLIL di matematica e scienze. Il suo fondatore Salman Khan, educatore di origine bengalese naturalizzato negli Stati Uniti, ha iniziato quest’attività quasi per caso: in origine ha pubblicato delle lezioni di matematica su Youtube su richiesta di un parente che aveva bisogno di spiegazioni ma viveva lontano da lui. Ora la Khan Academy ha milioni di visualizzazioni e sta allargando i suoi orizzonti anche ad alcune materie umanistiche e artistiche. www.khanacademy.org/ Produrre le proprie videolezioni comporta, invece, la disponibilità di un pc dotato di webcam, un microfono e l’uso di alcuni software (soprattutto di screencasting) o di servizi online in grado di associare a una presentazione o a un documento il commento audio o video dell’insegnante. I software di screencasting consentono di effettuare una registrazione digitale dell’output dello schermo del proprio pc, associandolo alla registrazione audio di una voce e alle immagini di un volto che commenta. Questo 3 UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA Corso CLIL 20 Cfu - 2015 significa che, una volta selezionata attraverso il software un’area dello schermo del proprio pc, il sistema registra tutto quello che succede in quell’area e lo assembla in un video che conterrà anche il commento audio della voce dell’insegnante registrato attraverso il microfono e, in alcuni casi, anche la sua immagine video ripresa dalla webcam. Si potrà, perciò, parlare illustrando una presentazione di Powerpoint oppure mostrare un’immagine o un documento commentandoli, ma sarà possibile anche far scorrere un video o navigare online mostrando e commentando un sito che si vuol suggerire agli studenti. L’utilizzo dei pacchetti disponibili è generalmente abbastanza agevole e, paradossalmente, nella realizzazione di una buona ‘lezione rovesciata’ la maggiore criticità risulta essere la capacità di creare una sceneggiatura adeguata e di saper gestire in modo efficace il nuovo contesto comunicativo. La presentazione dei contenuti deve risultare accattivante, interessante e ben articolata, altrimenti si rischia di vanificare l’intero approccio. Per la creazione delle videolezioni (la cui durata massima consigliata è di 15 minuti) segnaliamo qui alcuni strumenti e i link a tutorial ad essi dedicati: TABELLA 2 PRESENTME Servizio semplice da usare. Permette di caricare in piattaforma una presentazione Powerpoint e associare un commento audio e video. Il servizio è generalmente a pagamento, ma attraverso il link che segnaliamo qui è possibile avere un account gratuito che consente la realizzazione di tre registrazioni al mese della durata di un’ora. http://presentme-edu.com/ Tutorial: https://teachertrainingvideos.com/presentme/index.html SCREENCAST-OMATIC Software di screencasting scaricabile sul proprio pc. La versione gratuita che indichiamo qui permette di realizzare videolezioni di una durata massima di 15 minuti associando un commento solo di tipo audio. www.screencast-o-matic.com/download Tutorial: www.teachertrainingvideos.com/screen-casting/screencast-o-matic.html JING Software di screencasting, gratuito e facile. Il suo limite risiede nel fatto che il video finale non può essere salvato sul proprio pc, ma è condivisibile solo online. www.techsmith.com/download/jing/ Tutorial: www.teachertrainingvideos.com/screen-casting/jing.html SNAGIT Software di screencasting simile a Jing, ma a pagamento, che permette anche il download del video finale sul proprio pc. Attraverso il link qui segnalato è possibile scaricare una versione di prova gratuita per 15 giorni. www.techsmith.com/download/snagit/ Tutorial:www.teachertrainingvideos.com/screen-casting/introduction-to-snagit.html 4 UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA Corso CLIL 20 Cfu - 2015 CAMTASIA E’ il software di screencasting per eccellenza, il più ricco e completo. Permette di associare commenti audio e video e di inserire effetti speciali che aiutano a focalizzare l’attenzione degli studenti sugli elementi di si sta parlando in un determinato momento. E’ a pagamento, ma attraverso il link qui segnalato è possibile scaricare una versione gratuita di prova della durata di 30 giorni: www.techsmith.com/download/camtasia/ Tutorial: www.teachertrainingvideos.com/screen-casting/camtasia-studio.html RECORDMYDESK TOP Software di screencasting open source, utilizzabile con sistema operativo Linux. http://recordmydesktop.sourceforge.net/about.php 2.2 Il Contenitore (Repository) Una volta selezionati o creati il materiali da studiare, il docente li condivide con i ragazzi attraverso una piattaforma di collaborazione online. Si tratta di mettere a disposizione quello che viene definito tecnicamente un VLE (Virtual Learning Environment). Naturalmente per condividere un link si può utilizzare Youtube o un social network come Facebook, ma qui preferiamo segnalarvi alcuni strumenti che permettano di realizzare ambienti di apprendimento ‘protetti’ a cui potranno avere accesso solo i vostri studenti e che permettano di mettere in atto un’interazione di tipo educativo: TABELLA 3 EDMODO Piattaforma per l’apprendimento a distanza simile a Moodle, ma più semplice e gratuita. L’impostazione grafica è simile a Facebook in quanto è pensata per apprendenti che frequentano abitualmente questo social network. www.edmodo.com/ Tutorial: http://www.teachertrainingvideos.com/edmodo1/index.html http://www.teachertrainingvideos.com/edmodo2/index.html BLOGGER Nasce come piattaforma per la realizzazione di blog, ma può essere usata proficuamente per la Classe Rovesciata. Basterà inserire un link o incorporare la videolezione in un post prodotto dall’insegnante e chiedere agli studenti di interagire rispetto agli input e alle richieste rispondendo al post. Per usarlo è necessario aprire un account Google e usare come browser Google Chrome. www.blogger.com Tutorial: www.teachertrainingvideos.com/blogs-wikis/introduction-to-blogger2014.html 5 UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA Corso CLIL 20 Cfu - 2015 TED-Ed Oltre a offrire videolezioni già pronte (si veda la Tabella 1), questa piattaforma consente anche di attivare e gestire la propria classe rovesciata. Un docente può caricare i propri video, passando attraverso YouTube e poi predisporre la propria lezione con gli strumenti di personalizzazione. http://ed.ted.com/ EDPUZZLE Piattaforma gratuita che dà la possibilità di creare una classe virtuale alla quale far iscrivere i propri studenti. Permette, inoltre, di modificare dei video fatti da altri (ad esempio, presi da Youtube, da Coursera, ecc. o dalla piattaforma stessa), selezionandone solo le parti interessanti, aggiungendo un commento con la propria voce e creando delle domande per verificare la comprensione da parte degli studenti. Gli apprendenti possono interagire e l’insegnante può monitorare le loro attività. https://edpuzzle.com/ Bibliografia e sitografia CECCHINATO G., 2012, Flipped classroom, innovare la scuola con le tecnologie del Web 2.0, disponibile all’indirizzo: http://www.bodoni.pr.it/pdf/cecchinato.pdf DILL E. M., 2012, The Impact of Flip Teaching on Student Homework Completion, Behavior, Engagement and Proficiency. GUIDRY K. R., CUBILLOS J., Kathleen L. PUSECKER K. L., 2013, The Connection Between Self-Regulated Learning and Student Success in a Hybrid Course, relazione presentata all’Association for Institutional Research Annual Forum di Long Beach, California. KRASHEN S.D., TERRELL T., 1983, The Natural Approach: Language Acquisition in the Classroom, Alemany Press, Hayward. MULDROW K., 2013, A New Approach to Language Instruction: Flipping the Classroom, disponibile online all’indirizzo: https://www.actfl.org/sites/default/files/pdfs/TLE_pdf/TLE_Nov13_Article.pdf SWAIN M., 1985, “Communicative competence: Some roles of comprehensible input and comprehensible output in its development”, in GASS S. E MADDEN C. (a cura di), Input in Second Language Acquisition, Cambridge, MA, Newbury House. 6