Nessun replay non dormono
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Nessun replay non dormono
LA NOTIZIA Music and Friends 10 - 11 Maggio 2012 San Lucas “Viva i Mattri Santi” Fondato e diretto da Nello La Fata Anno 38 - N. 07 Direttore Editoriale Tosca Bonaldo Giovedì 10 Maggio 2012 Tosca Bonaldo In concomitanza alla celebrazione della festa in onore dei S. Martiri: A l f i o , Filadelfo e Cirino ci soffermiamo a riflettere che viviamo in un periodo di estrema debolezza e, se permettete di dirlo anche di fede. La crisi economica e finanziaria e’ l’aspetto piu’ evidente di una crisi piu’ profonda, che tocca l’uomo stesso, la cultura e la societa’. Essersi rinchiusi nell’individualismo ha impedito di guardare gli altri con occhi carichi di solidarieta’. Per paradossale che possa sembrare, siamo piu’ disponibili a subire le ingiustizie sociali purche’ siano salvaguardati alcuni diritti individuali. L’aver emarginato la fede dalla nostra vita non ha portato a migliori risultati. La conseguenza e’ una diffusa confusione che non permette di aver chiarezza sul futuro, e neppur consente di avere relazioni interpersonali cariche di fedelta’, fiducia e realta’. Le istituzioni hanno perso la loro autorevolezza spesso a causa di persone i cui discussi comportamenti ne hanno sminuito la credibilita’. Questo insieme di fattori e molti altri, hanno indebolito il tessuto sociale e l’identita’ delle persone. Spesse ci si sente soli ed abbandonati, in preda al ricatto e senza speranza per il futuro. E’ drammatico che una societa’ assista a questi fenomeni con indifferenza e cinismo. Dovremmo essere capaci di una svolta radicale per rimettere al centro della vita quei valori che si sono ossidati non per il passare del tempo, ma per l’incuria di chi non ha trasmesso in modo responsabile il patrimonio di cultura e tradizione che possediamo. La fede ha bisogno di testimoni che con la loro vita insegnino a cogliere cio’ che e’ essenziale. Anche quest’anno siamo giunti a maggio, il mese più atteso da tanti lentinesi. Il 9-10-11 maggio si rinnova infatti la ricorrenza dei festeggiamenti in onore di S.Alfio, Santo Patrono di Lentini. I festeggiamenti veri e propri cominciano la sera del 9 maggio, quando la reliquia viene portata in processione per le vie della città. Il corteo passa davanti al municipio, dove tutte le luci sono accese e nel balcone principale è esposto il gonfalone della città. In piazza Duomo la banda sul palco esegue una scelta selezione di musica lirica e sinfonica. La processione si ferma davanti al palco con la banda ed attende “u iocu focu”. All’una di notte esce la vara accompagnata dal suono delle campane e da una scarica di botti che a stento coprono le grida della folla. Di particolare suggestione sono i nuri, devoti scalzi e seminudi, che, con attorno al corpo la fascia rossa del martirio ed in mano un mazzo di fiori o sulle spalle un cero, percorrono, nella stessa notte tra il 9 e il 10, un antichis- simo giro santo; gli uomini più giovani procedono spesso di corsa, elevando lodi ai Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino. La serata e la notte del 9, perciò, è dedicata alla passione che ricorda il martirio. La giornata successiva è quella del trionfo: alle ore 10 del mattino, quando il fercolo d’argento esce dalla Chiesa Madre per essere portato in processione per le vie della città, osannato dalla folla al grido “prima Diu e poi li Santi” e “viva i Mattri Santi” e salutato da una assordante happenig cafe’ dee jay set Gigi Sortino Piazza S. Luca, 14-15 - Lentini (ambiente climatizzato) esplosione di mortaretti, la festa entra nel vivo della tradizione e, sebbene antica di secoli, viene sempre rivissuta con trepidante partecipazione ed arricchita da nuovi stimoli culturali e folcloristici. Sant’Alfio, seduto sulla poltrona d’argento, donata nel secolo scorso dal senatore Luigi Beneventano, viene portato fuori dal sagrato, scortato dai cavalieri del Santo Sepolcro con il mantello bianco crociato di rosso, le associazioni cattoliche, la deputazione, i devoti spingitori, i canonici. Quando il corteo giunge davanti al municipio, si apre il portone e il gonfalone della città, il Sindaco, la giunta comunale e le autorità civili e militari si uniscono alla processione. Particolarmente suggestivo è pure il rito, che si celebra anch’esso il 10 mattina, dei “picciriddi spugghiati” (bambini spogliati e dedicati al santo) e molto sentito anche il tradizionale giro della “vara” per i quartieri cittadini. I festeggiamenti si concludono all’alba dell’11 mattina, quando Sant’Alfio rientra in Chiesa fra lo scoppio degli ultimi mortaretti, il suono delle campane e il saluto commosso dei fedeli. Silvia Amore Viabilità a rischio per la ‘vara’ di ‘S.Alfio’ Lentini - Un miraggio la riqualificazione Lentini - Via Regina Margherita nell’abbandono Mancano i fondi delle piazze Umberto e Duomo Un giorno si e un giorno no si legge nei comunicati del sindaco che al più presto saranno riqualificate le centralissime piazze Umberto e Duomo. Nel commercio quando si vuole propagandare un prodotto scaduto se ne dicono di tutti i colori e così sta avviene oggi per le piazze di Lentini. Il sindaco Alfio Mangiameli,infatti, non avendo altro da dire è come un registratore a bobina che dopo il replay ripete sempre le stesse cose. In sei anni e passa di amministrazione Mangiameli, in effetti, la città invece di progredire ha fatto giganteschi passi indietro. La piscina comunale è chiusa per ‘distruzione’; l’ex auditorium comunale ha chiuso i battenti per ‘distruzione’; le scuole distrutte restano distrutte; le strutture pubbliche ristrutturate,come l’ex pescheria, l’ex arena ‘Santa Croce’, il palazzo Beneventano, il campo scuola ecc. ecc., sono state inaugurate ma mai aperte UFFICIALMENTE al pubblici, ad eccezione di qualche evento particolare. A Lentini, in pratica, l’amministrazione comunale langue; è come un ‘malato terminale’ che va spegnendosi giorno dopo giorno. E a Lentini si sta tentando anche di fare morire i locali pubblici, come i bar, peresempio, con l’eliminazione degli spazi coperti con tende mobili. Il buon sindaco, in effetti, invece di venire incontro ai commercianti, rema contro con il rischio di fare aggravare anche il problema occupazionale. Via le tende e spazi inaccessibili per i tavolini. Questo non avviene in altre città. Solo a Lentini. Nello La Fata Il sindaco non si è preoccupato di fare sistemare il manto stradale nella centralissima via Regina Margherita, dove transiterà tra qualche giorno la ‘vara’ di ‘S. Alfio’. E’ mai possibile che alla vigilia della festa più importante della città al comune dormono TUTTI ? 2 IN PRIMO PIANO LA NOTIZIA Giovedì 10 Maggio 2012 Vasca di amianto a 5 stelle Lentini - L’amministrazione comunale del sindaco Mangiameli incapace Lentini - Discarica a cielo aperto accanto al cimitero di dare un minimo di decoro al paese per il tradizionale evento Offresi spettacolo di degrado urbano ai forestieri per la festa di S. Alfio In modo rapido, recepiamo alcune considerazioni di tanti cittadini per l’occasione della festa di Sant’Alfio sulle quali necessariamente si deve essere d’accordo, con l’eccezione ovviamente del sindaco Alfio Mangiameli e dei suoi accoliti che svernano a spese delle finanze pubbliche. Il nocciolo del discorso è che ai tantissimi forestieri, che vengono a Lentini per la festa, la città appare vergognosamente degradata almeno nelle cose più evidenti (tralasciando tutto il resto che non va) e l’amministrazione comunale è dolosamente ignava. Innanzitutto le strade cittadine sono dissestate e queste stesse strade sono percorse dalla processione dal fercolo del Santo. Poi, mai e tanto meno ora che non è prevista una terza sindacatura, si è riusciti a varare un piano per la circolazione stradale che per l’evento è una bolgia. La normale illuminazione pubblica (con l’ovvia esclusione delle luminarie installate in sole tre vie principali) è letteralmente (e da sempre invero) alla luce di candele. E c’è anche l’annosa questione dei disagi ai quali sono sottoposti i venditori ambulanti che con le bancarelle affollano la città ed al contempo animano l’ambiente con le loro originali mercanzie. E’ inammissibile ed inumano che a queste persone siano negati letteralmente posti o manufatti per riposare e servizi igienici automatizzati, per dirla semplicemente, (che peraltro sono inesistenti anche per i normali forestieri) costringendo gli ambu- Mi hanno chiesto di scrivere qualcosa su di te perche’ era giusto ricordare “il signor Garcia”ma, nonostante i miei sforzi non riesco a trovare le parole giuste. Avrei tante cose da dire ma nella mia mente si affollano tanti pensieri... e soprattutto mi vengono in mente sempre e solo gli ultimi quattro mesi passati con te. E’ strano come queste cose possano cancellare anni di bei ricordi, pero’ mi dico che forse con il tempo ritorneranno a galla. Tutti ti conoscevano come una persona educata e ripettosa, infatti tu eri proprio cosi’...”un uomo d’altri tempi”. Per noi sei stato tutto, un marito ed un padre esemplare; alla mamma dico sempre che e’ stata una donna fortunata, dalla vita ha avuto tutto - tutto quello che ogni donna vorrebbe. Io, invece, mi auguro di trovare un uomo che mi dia anche solo un quarto dell’amore che mi hai dato tu. Sentiremo la tua mancanza per molto, molto tempo. Ti vogliamo bene. La tua famiglia Gabinetti pubblici alla villa ‘Gorgia’ senza porte In rircordo di Horacio Garcia lanti ad arrangiarsi per i vicoli del paese; non si riesce a dare una condizione minima di vivibilità.Dulcis in fundo, gli amministratori comunali tutti devono avere veramente una faccia di bronzo perché stanno mantenendo la villa comunale come peggio non si potrebbe immaginare nonostante tradizionalmente la villa dovrebbe essere ammirata dai forestieri negli eventi di ampia partecipazione popolare. E qui ci fermiamo per non tediare i lettori con queste situazioni anomale. (p.d.g.) Materiale di amianto abbandonato nella strada per il cimitero Lungo la strada che conduce all’entrata superiore del cimitero c’è abbandonata una vecchia vasca di raccolta di acqua costituita da materiale in amianto gettata certamente da persone incivili ma l’amministrazione comunale non sa niente, non ha proceduto all’opportuno smaltimento e quindi è incombente il pericolo ambienta- C’è una foresta nella zona della piscina comunale e nessuno lo sapeva (?) Lentini - Le disattenzioni dell’amministrazione comunale le. La domanda è d’obbligo: ma come è possibile che in una strada così trafficata nessun dipendente o amministratore comunale si sia accorto del pericolo. La risposta può essere sempre una e cioè che il paese è letteralmente degradato sotto ogni aspetto. (si.am.) Madonna dello Scoglio S. Domenica di Placanica (RC) Per prenotazioni e colloqui con Fratel Cosimo Tel. 0964 380702 E’ nata Giorgia La Rosa Congratulazioni vivissime ad Alfio La Rosa e Maria Fangano per l’arrivo della primogenita Giorgia. Alla vispa e bellissima bambina un Mondo di bene dalla nostra redazione L’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ha pubblicato il nuovo Piano Paesaggistico dell’intera Isola senza aver coinvolto per la sua stesura gli Enti Locali. I nuovi vincoli previsti dal piano paesaggistico regionale hanno creato stupore e sgomento negli Amministratori Comunali, nei Tecnici Comunali e nei cittadini dell’intera Isola perchè il provvedimento ha stravolto i P.R.G. di molti comuni e quindi i Sindaci dei territori penalizzati hanno presentato ricorso al TAR entro la data utile del 8 aprile 2012 nel tentativo estremo di tutelarne l’interesse. Anche Lentini è stata penalizzata però stranamente il Sindaco Mangiameli non ha presentato alcun ricorso per cui ai numerosi proprietari dei lotti situati nella Via Ventimiglia, di fronte la distrutta piscina comunale, già amareggiatii per gli assurdi vincoli boschivi innovati dalla regione e delusi per il mancato ricorso del Sindaco di Lentini, non rimane altro che riporre le loro speranze in quello presentato dal Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, on. Nicola Bono, nella speranza che l’accoglimento del suo ricorso possa valere anche per la città di Lentini. La provincia paga il sindaco inaugura Lentini - Grazie all’intervento della Provincia Regionale di Siracusa il 20 maggio potrà e...ssere inaugurata a Lentini la statua del cane Gaetano. La Provincia di Siracusa infatti su specifica richiesta del consigliere Mazzilli e dopo il diniego del contributo pubblico da parte del sindaco di Lentini è intervenuta con 1500 euro permettendo di raggiungere la cifra necessaria per la fusione bronzea della statua che rammento è stata fortemente voluta dall’Associazione P.A.C.E. “I rappresentanti dell’Associazione però hanno riferito al consigliere Mazzilli di essere stati condizionati a non estendere l’invito ufficiale alla Provincia e allo stesso Consiglio Comunale di Lentini per evitare che all’inaugurazione venisse detto il vero. LA NOTIZIA Giovedì 10 Maggio 2012 3 Carlentini / Francofonte Carlentini - I consiglieri comunali invece giocano a cambiare casacca di partito I cittadini,finalmente, si compiacciono che la magistratura indaga sul comune Registriamo un certo compiacimento dei cittadini a proposito delle indagini a tutto campo che la magistratura sta effettuando negli uffici del comune. Quasi ogni giorno, per non dire tutti i giorni, la polizia giudiziaria acquisisce documentazione su qualsiasi cosa. Prima sono scattate le indagini su presunti (fino a sentenza) illeciti ed ammanchi di denaro compiuti dal dipendente comunale Silvio Zappalà addetto agli uffici amministrativi del settore tecnico ed ora, secondo certe notizie che come tali riportiamo, l’azione della magistratura pare si sia estesa ad alcuni concorsi o nomine nella polizia municipale. Ma, come succede in questi casi, la magistratura certamente scaverà a fondo su ogni aspetto della vita politico-amministrativa esaminando le carte. Si indaga su impiegati ma non si può escludere ipoteticamente che qualche politicante sia coinvolto in una qualche di Paolo Di Giorgio cosa perché non sembra agevole dire che nessuno controllava. Atal proposito sembra che il suddetto dipendente sia stato licenziato con provvedimento di qualche distratto funzionario, Se così è, veramente c’è da mettersi le mani ai capelli perché è ovvio che nel pubblico impiego ormai privatizzato il licenziamento deve seguire una sentenza di condanna passata in giudicato. La gente forse comincia a prendere coscienza che i politicanti nostrani hanno amministrato il comune con ampia sregolatezza. Mai il consiglio comunale ha capito come funziona la macchina burocratica e quindi non poteva e non può deliberare l’istituzione di una commissione di indagine amministrativa, Ed è bene che i cittadini si ricordino di che tipo di persone hanno eletto. Atal proposito è opportuno ricordare che nel 2005/2006 il consigliere comunale Angelo Ferraro, oggi assessore anzi assessore per tutte le stagioni, propose la costituzione di una commissione consiliare di inchiesta su un funzionario perché scriveva articoli su questo libero giornale contro lo stesso consiglio comunale; cose da pazzi! Ovviamente il tutto finì in una bolla di sapone e conferma, se ci fosse bisogno, che i consiglieri comunali di Carlentini non valgono giuridicamente. In compenso però qualche consigliere comunale, insoddisfatto di chissà che cosa, preferisce giocare cambiando casacca di partito pur di apparire in vista delle elezioni comunali tra meno di un anno. In tutta questa vicenda è ridicolo che il sindaco Pippo Basso, dopo quattro anni di (s)governo civico, vada conclamando che la sua amministrazione ha scoperto tutto. Cerimonia delle Candele In scena ‘Lu Paraninfu’ alla Fidapa di Francofonte Nei locali del Centro Anziani Si è svolta nei locali del Centro anziani la rappresentazione teatrale “Lu Paraninfu” dello scrittore siciliano Luigi Capuana. Lo spettacolo è stato proposto il venerdì 4 e la domenica 6, registrando il tutto esaurito. La compagnia, “Allegra Cu-marca”, devolverà il ricavato in beneficienza; gesto a cui non è nuova, infatti, anche lo scorso anno i contributi, quelli ottenuti con la rappresentazione de “ La cena dei cretini”, sono stati elargiti direttamente ad un missionario che opera in Africa. Alla regia Salvatore Zagarella che ha diretto con successo la commedia in tre atti, ricca di personaggi, soprattutto femminili, mettendo in evidenza l’ipocrisia della società con le sorelle Matamè che “non sono solo ricche, brutte e benefattrici, ma soprattutto usuraie...” Tutti francofontesi gli interpreti: Carmelo Ciuciulla; Marinella Cavallo; Gianfranco Gurrieri; Fabio Salafia; Franco Ventarolo; Francesco Russo; Salvatore Zagarella; Giusy Dinaro; Maria Pia Catalano; Graziella Arceri; Elina La Micela; Adela Badalà; Carmela Sidoti; Mirella Magnano; Patrizia Castiglia. Eleonora Gurrieri Vivace e desiderosa di mettersi in gioco, la sezione cittadina delle “fidapine” ha celebrato, lo scorso week end, la più alta e significativa attività della propria Federazione, la “Cerimonia delle Candele”, che simboleggia l’unione fra tutte le socie della BPW (Business Professional Women) International, che oggi vivono in decine di Paesi sparsi nei cinque continenti, accomunate dalla finalità ultima di realizzare obiettivi condivisi, nonostante la diversità di cultura, etnia, lingua, fede religiosa e appartenenza politica diversa. ll luogo suggestivo del Castello di Camemi di Vizzini ha contribuito a rendere incantevole l’atmosfera e piacevole la serata trascorsa in armoniosa condivisione, alla presenza delle autorità FIDAPA- BPW Italy, della tesoriera del Distretto Sicilia Cettina Corallo, delle presidenti delle sezioni vicine e di moltissime socie. La simbologia del luminoso abbraccio intercontinentale dei clubs, ha poi preso spazio con il cerimoniale dell’accensione, affidato alla presidente della sezione di Francofonte Franca Scirè, accompagnata dalle note musicali di Luigi Zimmitti: prima la candela bianca più alta, simbolo dell’Internazionale, seconda la candela bianca per l’Italia, una delle Federazioni fondatrici della IFBPW , poi le altre cinque Federazioni: Stati Uniti, Austria, Canada, Francia, Regno Unito infine, la candela rosa, simbolo dei membri associati individuali. Successivamente le candele delle Federazioni e dei clubs associati nel mondo. Per ultime la candela verde, simbolo del futuro e della speranza accesa dalla socia più giovane e la candela nera che dà voce alle donne nel mondo violentate, uccise e sfruttate. Nel suo intervento, Franca Scirè, ha evidenziato l’importante presenza della FIDAPA nel territorio e soprattutto la valorizzazione della donna impegnata nei settori produttivi, sociali e culturali della società contemporanea. Pienamente soddisfatta della partecipazione delle socie e dell’ingresso di ben tre nuove socie giovanissime: Clara Scalogna, Angela Scollo e Carlotta Tumale che arricchiscono la sezione portando nuova linfa e dando battesimo alla “FIDAPAgiovani”. La Sciré ha così concluso il suo intervento “con l’augurio che nella magica notte delle candele che tutte ci unisce , possa la luce delle candele fare risplendere l’ispirazione, la saggezza, la forza che è in ognuna di noi e illuminare il nostro percorso” . (si.am.) Restaurato con denaro pubblico un vecchio convento dentro il cimitero L’amministrazione comunale di Lentini ha speso un sacco di soldi per restaurare un vecchio convento derelitto esistente dentro il cimitero. Il restauro doveva servire a valorizzare un’opera per attrarre turisti e studiosi ma è oltremodo evidente che nessuno va al cimitero per vedere un’opera sulla quale si sa poco o niente e che comunque non sembra abbia lasciato un segno nella storia dell’arte. Dentro il convento sembra che ci siano soltanto i resti di religiosi morti in tempi indeterminati. Di fatto non si ha notizia di gruppi di turisti o di qualche storico dell’arte che abbia visitato il convento dove peraltro non c’è e non ci potrebbe essere un custode. (p.d.g.) L’angolo del poeta DE TRI FRATI VI VOGGHIU PARRARI Lu 10 di maggiu Sant’Affiu veni ricurdatu cù San Cirinu e S. Deffu a Lintini è festeggiatu. E propriu di sti tri frati vi vogghiu parrari caoggiAggiungi un appuntamento per oggi su intra o cori e lu pozzu gridari. Lu tirannu Tertullu carcirati li tiniva, ma la notti di nascostu Santa Tecla li circava. Ca puru li servi cu idda si purtava picchì la parola di sti Santi amuri a tutti rava. Dio Onnipotenti s’aviva fattu presenti rannici forza, amuri e sintimenti: e ccu tanta fedi, príghiera e divozioni macari i surdati divintarunu amici na prigíuni. E lu Ministru Alessandru ca nun fu tirannu ni fici scola di fedi e si ni fici vantu. Signannu la fini di sta persecuzioni ca stu martiriu purtau Lentini all’evangelizzazioni. Lu 10 rí maggiu a Lintini è festa ranni, dicemulu fotti ca chisti su i nostri Santi. Viva Sant’alfio, Deffu e Cirinu ccu tanta allegria gridamulu forti e sempri ccu simpatia. Ca u populu di Lintini oggi Aggiungi un appuntamento per oggi vi fa l’inchinu Viva li Martiri Alfiu, Deffu e Cirinu. Pippo Ciaffaglione La Notizia Settimanale Tel./Fax 095 945371 e-mail: [email protected] Sede: Via Michele Amari,1 96016 Lentini (SR) Direttore Editoriale Tosca Bonaldo Direttore responsabile Sebastiano La Fata Reg. Trib. di SR n.6/75 del 19/09/1975 Stampa: Tip. OmarScolari Via C. Colombo,13-15 Tel. 095 /905772 4 Attualità Il Prometeo Siracusa - Parte il XLVIII Ciclo di spettacoli classici Ad aprire il XLVIII Ciclo di spettacoli classici venerdì 11 maggio al Teatro Greco di Siracusa è Prometeo di Eschilo interpretato da Massimo Popolizio, per la regia di Claudio Longhi e tradotto da Guido Paduano; Il Prometeo costituisce una vera e propria aporìa della letteratura greca, un enigma in cui la scienza della filologia si divide dinanzi a modus scribendi dell’autore. Cioè l’impossibilità di dare una risposta precisa poiché ci si trovava di fronte a due soluzioni che per quanto opposte ma che sembravano valide. La querelle nasce da alcune anomalie linguistiche e metriche nonché da una raffigurazione di Zeus: ingiusto e dalle sue contraddizioni con la teologia prevalente in Eschilo. Una tragedia in cui per rovesciare Zeus, il Tiranno Prometeo , simbolo dell’uomo nelle sua aspirazioni più nobili come il progresso civile guidato dal fuoco della ragione e l’aspirazione alla libertà, viene condannato ad essere inchiodato a una rupe solitaria reo di aver dato agli uomini il fuoco sottraen- dolo agli Dei: un elemento di loro esclusiva. Prometeo, accompagnato sul luogo del supplizio con qualche ripugnanza da Efesto, (dio artigiano) assieme ai due fedeli servitori di Zeus, Cratos (il potere) e Bia (la violenza), esprime la sua angoscia per l’avvenire, offuscando addirittura la limpidezza della sua coscienza al mondo e alla natura chiamati come testimoni; accetta consapevolmente di sopportare la pena inflittagli per la sua azione filantropica e prepara il riscatto. Questa scelta non esalta la creatività nell’uomo ma le condizioni di doloroso pathos. Una lettura più romantica invece ne esalta la volontà eroica ed indomabile. Un Prometeo che non accetta di piegarsi, resiste e rifiuta l’aburia di se stesso pianificando la libertà senza limiti. Sabato 12 maggio, invece, sarà la volta de Le Baccanti di Euripide, nella traduzione di Giorgio Ieranò. Regia di Antonio Calenda e con Maurizio Donadoni nel ruolo di Dionisio sostituendo l’amico Giorgio Albertazzi che ha Giovedì 10 Maggio 2012 dovuto rinunciare dopo essere stato operato improvvisamente alla carotide sinistra. In questa tragedia Panteo, re di Tebe, opponendosi alla pratica dei culti di Dioniso nella polis viene punito dal dio stesso finendo sbranato dalle Menadi, tra le quali si trova, in totale balia del furore estatico, la stessa madre del re. L’accanimento al potere e la conseguenza ribellione all’ordine costituito, libertà, sofferenza dell’uomo giusto sono tematiche che uniscono le due tragedie che andranno in scena alternandosi fino al 29 giugno ad esclusione dei lunedì che saranno impegnati per la commedia Gli Uccelli di Aristofane con la regia di Roberta Torre e la traduzione di Alessandro Grilli. La scena progettata dall’architetto olandese Rem Koolhaas è unica per tutti e tre gli spettacoli e vuole interpretare lo spazio attraverso l’inserimento di tre parti distinti ma connessi nello stesso tempo volendo dare una proposta di grande impatto visivo. Massimiliano Torricelli Lentini - Diretta internet Santi Terranova, noto penalista del Consiglio Comunale Lentini - ‘Il Mistero di Fata Morgana’supera le aspettative Enzo Laezza è il nuovo presidente di ‘Manuela & Michele’ e bravo scrittore Enzo Laezza Enzo Laezza è il nuovo presidente dell’associazione ‘Manuela & Michele’. L’elezione del dinamico Enzo Laezza, già vice commissario di PS, rappresenta un momento importate per le associaoni locali e non solo. Questo il quadro del nuovo consiglio direttivo: Vincenzo Laezza (Presidente); Maria Rita di Pietro (vice presidente); Lucia Cardillo (vice presidente);Antonino Niniano (segretario); Alfio Cormaci (tesoriere); Carmelo Amato (consigliere); Giuseppe Timmoneri (consigliere); Filadeldo Catania (consigliere); Angela Cormaci (consigliere). Il nuovo consiglio resterà in carica fino al mese di aprile 2015. Fatti salienti:sono stati spesi per beneficenza ( sostegno alle famiglie per i viaggi della speranza e ricerca scientifica) circa euro 17.000,00. Per il futuro ci si propone di realizzare importanti progetti per il nostro territorio, già allo studio del nuovo consiglio. (co.sta.) LA NOTIZIA Un successo la presentazione del libro ”Il mistero di Fata Morgan”, scritto dal noto penalista lentinese avv. Santi Terranova che racconta la storia di Salvatore Malgioglio, militare di leva morto misteriosamente a Messina. Illusioni, miraggi e verità nascoste, questo il filo conduttore di tutto il romanzo che narra il primo caso dell’avvocato Valenti (alias Terranova) contro i poteri forti. Moderatore l’avvocato Aldo Failla, l’ex magistrato Giovanni Tinebra, il vice questore aggiunto Aldo Fusco e il luogotenente Sebastiano Bramante. Fra i relatori Salvatore Scalia, magistrato - avvocato generale alla Corte di Appello di Catania - già Pretore di Lentini, il professor Alfio Siracusano, scrittore e critico letterario e l’avvocato Antonino Tribulato, presidente Associazione Forense Lentinese. Il nucleo del romanzo è costituito dal processo d’appello per la morte di Salvatore Malgioglio, processo considerato ‘lappuso’ dall’avvocato Antonio Valenti, difensore del giovane militare scomparso. www.lanotizia.tv L’informazione locale è su: Diretta internet del consiglio comunale di Lentini. E’ la proposta di Giancarlo Ciaffaglione, i ragazzi che appoggiano Lavori in Corso. L’innovazione tecnologica, unita alla trasparenza e all’informazione, è sicuramente una delle idee porta...nti del comune di Lentini,”Siamo ormai nel 2012 e bisogna essere all’avanguardia a livello tecnologico”,”Innovazione tecnologica significa anche trasparenza e dare la possibilità a chiunque sia impossibilitato ad assistere personal- mente alle sedute del consiglio, di guardarlo tranquillamente da casa propria”, “La nostra proposta è quella di trasmettere in diretta streaming le sedute del consiglio sul sito del Comune, creando anche un archivio di video a cui la gente può accedere con facilità. Abbiamo lanciato quest’idea, ma purtroppo sappiamo già di non doverci aspettare niente da questa amministrazione”. Mi Associo a Giancarlo Ciaffaglione. Buon Lavoro ragazzi... Massimo Leone NOI NON CLONIAMO MA CREIAMO DAL 1900 TIPOGRAFI IN LENTINI Stampa di: Editoria - Giornali - Libri - Modulistica - Manifesti 70 X 100 Volantini- Depliants - Locandine F. 35x50-A3- Banner- Partecipazioni matrimonio - Bigliettini per ogni tipo di cerimonie Calendari-Registri Rilegature Tesi di Laurea- Cartoline - Biglietti da visita - Blocchetti su carta autocopiante -Buste a colori-Timbri in gomma Automatici - FustellazioneServizio Fax - Fotocopie a Colori e B/N - Stampati Elettorali