SINTESI La casa della poesia Laboratorio CTR
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SINTESI La casa della poesia Laboratorio CTR
Cooperativa Sociale CTR Onlus Perda Sonadora – Ass. Culturale La Casa della Poesia Un ponte gettato sul mare è l’esito di un incontro tra il mondo dell’associazionismo culturale di Perda Sonadora e il lavoro terapeutico- riabilitativo della Cooperativa Sociale CTR Comunicazione Territorio Relazioni nell’ambito della salute mentale. La nostra avventura ha avuto inizio il 5 settembre 2015 presso la Casa Aragonese di Seneghe quando, nell’ambito del Cabudanne de Sos Poetas, abbiamo presentato l’avvio di un laboratorio di poesia rivolto a persone in condizioni di disagio psichico. L’idea di partenza era che una forma d’arte, quale la poesia, potesse costituire un valido strumento terapeutico tramite cui dare voce alla sofferenza mentale. Poter affidare la conduzione del laboratorio ad esperte esterne alla specificità del mondo psichiatrico, quali Azzurra D’Agostino e Francesca Matteoni, garantiva a nostro parere quel prendersi cura della persona, intesa nella sua unicità, complessità e soggettività, all'interno di una visione che pur non trascurando le sue necessità e l'importanza delle sue relazioni sociali, evitava di attivare dinamiche di dipendenza e cronicità. Abbiamo chiamato questo laboratorio la Casa della poesia e abbiamo deciso di strutturare questa grande opportunità di incontro e cura costituendo un gruppo di lavoro formato da persone provenienti da quattro diverse strutture psichiatriche di Oristano e provincia: La Casa famiglia “Su Foghile” di Samugheo La Comunità ad alta intensità terapeutica “Imparis” di Busachi La Comunità ad alta intensità terapeutica di Santa Giusta Il Centro per l’Autonomia di Oristano Tutta la conduzione del laboratorio è partita e si è basata sulla concretezza della realtà. Abbiamo composto versi poetici su animali, sul mare, su oggetti che facevano parte del nostro passato, sulla descrizione in sardo di episodi dell’infanzia. Abbiamo potuto constatare che, laddove è presente una forte resistenza a parlare di sé e del proprio disagio, la poesia ha ricondotto ad una dimensione di realtà, perché ogni emozione si rispecchia nelle cose reali. Anche questo costituisce un cambiamento di prospettiva se si pensa alla distanza spesso avvertita nel disagio psichico tra sofferenza e vita reale. La concretezza è stata però anche costituita dal potersi scoprire “capaci” di scrivere in versi; ciò ha avuto un inequivocabile ricaduta sull’autostima dei partecipanti, creando l’attesa del nuovo incontro. La possibilità stessa di veder pubblicate le proprie poesie è realtà tangibile, concretamente vissuta. La partecipazione di ciascuno è stata costante, rispettosa delle regole date e in qualche modo i versi poetici hanno creato una reale protezione dell’intima personale percezione della realtà. Tra un incontro e l’altro gli ospiti delle strutture e del centro Autonomia si sono appassionati, divertiti e soprattutto lavorato con impegno, serietà e continuità. Chi ha partecipato alla Casa della Poesia si è trovato ad esternare parti della propria sfera affettiva assolutamente, sino ad allora, nascoste. Questa possibilità espressiva non vincolata ad interpretazioni è stata senz’altro, a livello soggettivo, liberatoria. Un ringraziamento ad Azzurra D’Agostino, Francesca Matteoni e Mario Cubeddu che ci hanno mostrato nuove vie e sono stati al nostro fianco nella Casa della Poesia. Alessandra Tomassone, Paola Cocco, Ornella Caria, Paola Mulas, Giuseppe Cadau Operatori Coop. Soc CTR Onlus