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ELISA VIRGILI – Università dell’Insubria
I casi delle parole "gender", "queer" e "slut": forestierismi che costruiscono identità
Questa discussione prende avvio da una panoramica teoretica nell'ambito della sociolinguistica del
fenomeno del contatto linguistico di cui il prestito e l'interferenza sono casi particolarmente
diffusi. Si analizzerà in particolar modo il prestito lessicale o forestierismo come processo
linguistico (Weinreich; Malkiel; Lehmann). Si proseguirà facendo una distinzione tra prestiti di
necessità e prestiti di lusso (Gusmani).
La seconda parte della discussione si concentrerà quindi sull'analisi di tre forestierismi accolti di
recente nella lingua italiana (seppur in diverso grado): gender, queer e slut. Contestualizzando
questi tre termini all'interno dell'attuale panorama dei Gender Studies e della Queer Theory, e allo
stesso tempo lavorando sulla loro provenienza e la storia dei movimenti di cui sono stati
protagonisti, si cercherà di capire se si tratta di prestiti di necessità o di lusso, e in base a quali
fattori sociolinguistici. Obiettivo della discussione è mostrare come nei tre casi esposti alcuni
fattori siano determinanti nell'accoglienza del forestierismo (Zolli), e in quali modalità, e come di
conseguenza sia influenzata la percezione a livello culturale dei concetti che questi termini
veicolano, e quali implicazioni politiche ci siano.
Nonostante l'impostazione metodologica sociolinguistica che qui si è utilizzata, il background
rimane quello filosofico che caratterizza la ricerca in cui questo paper si inserisce, il che ci porta a
mantenere l'attenzione sui corpi che pronunciano queste parole e sui soggetti e le identità che
sono interpellati tramite essi (Butler). Scopo di questo percorso è quindi anche quello di vedere
come queste identità siano costruite attraverso il linguaggio e come una politica del performativo
possa diventare una politica della risignificazione.
Keywords: prestito linguistico, gender, queer, slut, risignificazione, performatività