in città - L`Azione

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in città - L`Azione
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
>Fabriano
5
Fabriano-Matelica euro 1,20
>Fabriano
9
>Matelica
14
n. 39 Anno CV 22 ottobre 2016
>Sport
Il Mc Donald's
deve
attendere...
Escape Room
sbarca
in città
La Ghergo
sfiducia ancora
i vertici
Basket serie C:
che cuore
questa Janus!
E
I
P
G
naugurata la stanza
dei misteri ed enigmi in un palazzo del
centro storico, gioco e
divertimento di gruppo
per privati ed aziende.
' iniziata da poco la
bonifica dell'area
che non terminerà prima dell'anno prossimo.
Per il fast food se ne
riparlerà nel 2018.
Il nuovo è
il vintage?
Dando un’occhiata a quello che abbiamo
intorno, c’è come la sensazione di vivere in
un paradosso. Computer e smartphone non
riescono a mandare in pensione le agende
di carta (e noi che, nel piccolo, viviamo
di… cellulosa esultiamo). I videogames
non soppiantano i giochi tradizionali. Nei
più importanti licei gli studenti pretendono lavagne all’antica. E poi la calligrafia
diventa una professione. Nella musica il
vinile torna prepotentemente di moda.
Allora tutto il vecchio non è da buttare.
Ma ha un senso nell’era del digitale ad
oltranza, della connessione totale e di un
rapporto che si preferisce spesso costruire
solo on line. Uno dei guru della “sharing
economy” (l’economia della condivisione)
è tra i fondatori di Airbnb, il portale dove
i privati affittano qualsiasi tipo di alloggio,
dalla stanza singola ad un castello e che
oggi è utilizzato da milioni di viaggiatori.
Anche lui è convinto che il mondo debba
essere a portata di smartphone, ma poi
resta fedele al più improbabile dei feticci
analogici, l’agenda di carta appunto. La
Moleskine. Che diventa l’unico contenitore
possibile per idee, disegni, storie, ispirazioni, prodotti e progetti. Altri campioni
dell’imprenditoria dell’ultima generazione
non si separerebbero mai dal taccuino nero:
dalla Silicon Valley all’Europa la passione
per il libretto degli appunti è globale ed intergenerazionale. Quindi computer, portatili
e cellulari non sono riusciti a pensionare
l’agenda cartacea, data per finita nell’era
digitale. Ma la Moleskine è solo la punta
dell’iceberg di un fenomeno: chiuso fuori
la porta l’analogico rientra dalla finestra e si
prende il suo spazio. Intanto la Federazione
industria musicale italiana compila ogni
settimana le classifiche ufficiali di album e
singoli più venduti come oggetto fisico e di
quelli scaricati sul web. Da quest’anno ha
aggiunto un’ulteriore categoria, la top 20 dei
vinili. Sì, quel mercato del long playing che
sembrava tramontato ha di nuovo un’anima
ed una presenza. E un appassionato come
l’attore Marco Giallini sapete cosa risponde:
“Avete presente il fruscio di sottofondo della
puntina del giradischi che segue i solchi del
disco? Ecco, quello è il rumore della vita”.
Perché quando si sente la fisicità del vinile
si guarda anche il segno dei tempi e ci si
rende conto che c’è qualcosa in più rispetto
all’invisibilità della musica scaricata da
internet. Dalla musica si passa al gioco, ma
il risultato è identico. Ora che i videogames
diventano kolossal al cinema chi ricorda
più cosa ci fanno dadi e carrarmatini sul
mappamondo piatto di Risiko? E un’altra
vittima designata di questa nuova era, (...)
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
reoccupazione e
scioperi, in particolare presso lo stabilimento matelicese (ex
Antonio Merloni) per le
manovre in corso.
28
rande rimonta della squadra fabrianese, che ha sbancato
Pesaro con un incredibile ultimo quarto,
dimostrando carattere.
Poco
connessi
I
l mondo del web e dei social network ci ha indotto a promuovere un’inchiesta sulla cosiddetta alfabetizzazione digitale, sui vantaggi e sui rischi del mondo virtuale, nonché a portare un esempio
eccellente di presenza on line dell’artigianato creativo. Se ne deducono i pro e i contro in una città
che nello specifico avrebbe bisogno di una maggiore formazione specie nell’ambito del settore
pubblico ed in quello industriale, dove la vendita dei prodotti può essere incentivata notevolmente.
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
>Fabriano
5
Fabriano-Matelica euro 1,20
>Fabriano
9
>Matelica
14
n. 39 Anno CV 22 ottobre 2016
>Sport
Il Mc Donald's
deve
attendere...
Escape Room
sbarca
in città
La Ghergo
sfiducia ancora
i vertici
Basket serie C:
che cuore
questa Janus!
E
I
P
G
naugurata la stanza
dei misteri ed enigmi in un palazzo del
centro storico, gioco e
divertimento di gruppo
per privati ed aziende.
' iniziata da poco la
bonifica dell'area
che non terminerà prima dell'anno prossimo.
Per il fast food se ne
riparlerà nel 2018.
Il nuovo è
il vintage?
Dando un’occhiata a quello che abbiamo
intorno, c’è come la sensazione di vivere in
un paradosso. Computer e smartphone non
riescono a mandare in pensione le agende
di carta (e noi che, nel piccolo, viviamo
di… cellulosa esultiamo). I videogames
non soppiantano i giochi tradizionali. Nei
più importanti licei gli studenti pretendono lavagne all’antica. E poi la calligrafia
diventa una professione. Nella musica il
vinile torna prepotentemente di moda.
Allora tutto il vecchio non è da buttare.
Ma ha un senso nell’era del digitale ad
oltranza, della connessione totale e di un
rapporto che si preferisce spesso costruire
solo on line. Uno dei guru della “sharing
economy” (l’economia della condivisione)
è tra i fondatori di Airbnb, il portale dove
i privati affittano qualsiasi tipo di alloggio,
dalla stanza singola ad un castello e che
oggi è utilizzato da milioni di viaggiatori.
Anche lui è convinto che il mondo debba
essere a portata di smartphone, ma poi
resta fedele al più improbabile dei feticci
analogici, l’agenda di carta appunto. La
Moleskine. Che diventa l’unico contenitore
possibile per idee, disegni, storie, ispirazioni, prodotti e progetti. Altri campioni
dell’imprenditoria dell’ultima generazione
non si separerebbero mai dal taccuino nero:
dalla Silicon Valley all’Europa la passione
per il libretto degli appunti è globale ed intergenerazionale. Quindi computer, portatili
e cellulari non sono riusciti a pensionare
l’agenda cartacea, data per finita nell’era
digitale. Ma la Moleskine è solo la punta
dell’iceberg di un fenomeno: chiuso fuori
la porta l’analogico rientra dalla finestra e si
prende il suo spazio. Intanto la Federazione
industria musicale italiana compila ogni
settimana le classifiche ufficiali di album e
singoli più venduti come oggetto fisico e di
quelli scaricati sul web. Da quest’anno ha
aggiunto un’ulteriore categoria, la top 20 dei
vinili. Sì, quel mercato del long playing che
sembrava tramontato ha di nuovo un’anima
ed una presenza. E un appassionato come
l’attore Marco Giallini sapete cosa risponde:
“Avete presente il fruscio di sottofondo della
puntina del giradischi che segue i solchi del
disco? Ecco, quello è il rumore della vita”.
Perché quando si sente la fisicità del vinile
si guarda anche il segno dei tempi e ci si
rende conto che c’è qualcosa in più rispetto
all’invisibilità della musica scaricata da
internet. Dalla musica si passa al gioco, ma
il risultato è identico. Ora che i videogames
diventano kolossal al cinema chi ricorda
più cosa ci fanno dadi e carrarmatini sul
mappamondo piatto di Risiko? E un’altra
vittima designata di questa nuova era, (...)
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
reoccupazione e
scioperi, in particolare presso lo stabilimento matelicese (ex
Antonio Merloni) per le
manovre in corso.
28
rande rimonta della squadra fabrianese, che ha sbancato
Pesaro con un incredibile ultimo quarto,
dimostrando carattere.
Poco
connessi
I
l mondo del web e dei social network ci ha indotto a promuovere un’inchiesta sulla cosiddetta alfabetizzazione digitale, sui vantaggi e sui rischi del mondo virtuale, nonché a portare un esempio
eccellente di presenza on line dell’artigianato creativo. Se ne deducono i pro e i contro in una città
che nello specifico avrebbe bisogno di una maggiore formazione specie nell’ambito del settore
pubblico ed in quello industriale, dove la vendita dei prodotti può essere incentivata notevolmente.
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè
2
>EDITORIALI<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
I pilastri
del riformismo
di DOMENICO DELLE FOGLIE*
C’
è un virus che si annida
maligno nelle viscere del
sistema politico italiano, che
ha contaminato la cultura
italiana svuotandola progressivamente di
senso civico, che ha ammorbato sino allo
sfinimento l’opinione pubblica al punto da
mitridatizzarla, assumendo nel tempo forme
e modi diversi.
Chiamatelo oltranzismo, estremismo, massimalismo, giustizialismo o benaltrismo, il
risultato è sempre stato uguale a se stesso:
la sconfitta del riformismo.
Non v’è dubbio che, superata la prima stagione irripetibile del riformismo sociale e
istituzionale a trazione democristiana, il riformismo italiano abbia inanellato una lunga
stagione di sconfitte più o meno meritate, più
o meno motivate, più o meno necessitate.
Anche le leadership riformiste hanno subito
lo stesso destino, spesso accomunate dall’oblio a cui sono destinati gli sconfitti. Dalle
urne, ma ancor più dagli
scandali veri o presunti.
Giusto per fare memoria
breve, si sono dichiarati
riformisti Bettino Craxi,
Giuliano Amato, Carlo
Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, Romano
Prodi, Mario Monti e
Matteo Renzi. Più sinistra che destra, ma questa
è la galleria riformista
del Paese. Craxi è stato
sepolto vivo da Mani
Pulite. Amato, Ciampi e
Monti hanno avuto piuttosto il profilo dei “grand
commis” o degli uomini
delle istituzioni e in questa veste hanno servito la
causa riformista, senza
però riuscire a incidere
sul Paese al quale hanno dato un contributo
soprattutto sul piano del rigore finanziario,
pure necessario in un’Italia vittima della
propria dissipazione economico-finanziaria.
Un discorso a parte meritano Berlusconi,
Prodi e Renzi.
Il Cavaliere ha ipnotizzato gli italiani con la
sua promessa di una “rivoluzione liberale”
che aveva una base riformista, ma abbiamo
visto come è andata a finire, con il discredito personale e l’azione incessante delle
Procure italiane che hanno scatenato una
caccia senza quartiere alla lepre Silvio, che
dal canto suo ha offerto tanta materia con i
suoi eterni conflitti d’interesse oltre che con
i suoi discutibili costumi privati. Lo storico
avversario di Berlusconi, Romano Prodi,
l’unico capace di batterlo per ben due volte
nelle urne, ha dovuto arrendersi ai limiti del
proprio progetto riformista: regolarmente
tradito, dentro e fuori del Parlamento dalle
forze massimaliste che ne avevano decretato
il successo elettorale, ma non la tenuta governativa. A dimostrazione che le forze riformi-
N
on so più dove ho letto, né ricordo
l’autore di un appello da interpretare come battuta comica o come
espressione di un dramma umano
profondo: “fermate il mondo, voglio scendere!”. Nella realtà quanto avviene ogni giorno
è tale da motivare amarezza, sconforto, delusione. Chi rispetta, oggi, l’articolo 3 della
Convenzione sui diritti del fanciullo dove
si afferma che in ogni decisione i diritti dei
bambini devono avere la precedenza su quelli
dell’adulto? Come si è giunti a considerare un
figlio alla tregua di un oggetto da acquistare?
Difficile la risposta anche perché chiede di
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
(...) Monopoli, è tornata alla ribalta.
Dagli adolescenti ai quarantenni:
sono protagoniste proprio le classi
che appartengono ai maggiori consumatori di prodotti digitali, che sono
più presenti sui social ma che non
rinunciano alla magia che sta alla
base di ogni gioco di società, lo stare
insieme divertendosi. Anche i nativi
digitali difendono le nicchie analogiche. A cominciare dalla scuola.
Perché sono pochi i presidi che raccontano che se chiedono di sostituire
le lavagne vecchie con videoproiettori ed attrezzature più tecnologiche
l’opposizione è forte da parte dei
ragazzi. E sulla versione online del
giornalino scolastico, ancora spesso si opta per l’edizione cartacea,
ritenuta più autorevole. Dalla carta
stampata il passo successivo verso
l’analogico è la scrittura amanuense.
La calligrafia fa sempre più tendenza
ed ispira professioni insospettabili.
Addirittura vengono proposto corsi
intensivi per l’arte della scrittura a
mano. L’ultima novità della controrivoluzione analogica si chiama I – 1,
una macchina fotografica istantanea
pensata per il formato Polaroid.
I giovani hanno insomma riscoperto
il rito della camera oscura, della
produzione unica, della manodopera quasi artigianale, della lentezza
estrema. C’è chi torna a giocarsi su
questo campo, con una resa eccezionale nella profondità dei toni e della
tridimensionalità. Una procedura
antica ed elaborata, ovvero tecniche di stampa da tramandare agli
apprendisti he vengono ad imparare
una forma d’arte. Questo è il segreto
dell’analogico, il suo elisir di lunga
vita. E’ il potere di costruire e raccontare storie, a dispetto del digitale.
Non nascondiamoci, ma la fisicità degli oggetti ci riporterà sempre ad una
dimensione più umana. Ben venga
questo recupero del vintage, questa
voglia di revival e magari parliamone
anche sul web.
Carlo Cammoranesi
* Direttore del Sir
È la strada del noi
di ADELE GIOIA
Il nuovo è
il vintage?
ste sono condannate a vincere da sole
e perciò hanno il dovere innanzitutto
di radicarsi nel Paese reale.
Infine c’è Matteo Renzi, l’ultimo a
tentare la scalata più ardua: rilanciare
il Paese con le ricette del riformismo.
Si può non essere d’accordo su nulla
con il giovane leader fiorentino, ma
non si può disconoscere che la sua sia
una ricetta riformista.
Una proposta che nella lotta politica
può anche comprendere la discutibile
prassi della “rottamazione” come
espediente retorico-programmatico
al fine di liberarsi di avversari interni
più o meno scomodi, ma dipingerlo come
un tiranno è inverosimile. Magari possono
non piacere certi suoi vezzi presi in prestito
agli avversari (Berlusconi innanzitutto), ma
è indiscutibile che la sua prassi politica sia
riformista. La sua ricerca del “nuovo” a tutti
i costi può anche suonare stonato in un Paese
conservatore, corporativo e bloccato qual è
l’Italia, ma ancora non vediamo nascere altre
forme di riformismo. Cioè una nuova idea
di Stato, di partito, di società, di cultura e di
relazione sociale. Quando il presidente del
consiglio per spiegare la manovra economica
ha evocato “il merito e il bisogno”, abbiamo
fatto un salto all’indietro, al Claudio Martelli
del 1982. Un’era geologica per la vita politica.
A quel tempo Renzi aveva solo sette anni.
Oggi lui scopre “il merito e il bisogno”?
Vorremmo prenderlo molto sul serio. Perché
le donne gli uomini e i giovani di questo
Paese attendono disperatamente che vengano
riconosciuti i loro meriti e vengano soddisfatti
i loro bisogni. Quindi c’è solo da augurarsi
che qualcuno possa farcela davvero. Che si
chiami Matteo Renzi
o Pinco pallino, non
importa. Il Paese ha
un bisogno disperato di
nuovi riformisti, anche
in campi politici diversi
dal suo. Ma sempre e
solo riformisti. Di populisti, massimalisti, neo
nazionalisti, settari e giustizialisti via internet e
rivoluzionari (da salotto
e non solo) un Paese democratico come il nostro
potrebbe e dovrebbe cominciare a farne a meno.
Tutti loro fanno parte
dell’anomalia italiana.
Cioè di una democrazia
occidentale che ha paura
del riformismo.
evidenziare responsabilità gravi da condividere, sia pure in diversa misura, da parte
di tutti.
Indispensabile prendere coscienza, insieme,
della deriva in cui rischiamo di perderci.
Se “duemila anni fa la rivoluzione cristiana
aveva cominciato a insegnare agli uomini
e alle donne del mondo allora conosciuto,
a riconoscere nel volto dell’altro un fratello
e non un nemico o uno schiavo…; duemila
anni dopo la controrivoluzione dell’individualismo rischia di riportare indietro le lancette
dell’orologio” (Mimmo Muolo su “Avvenire”
del 7 ottobre).
L’altro non è un nemico da contrastare,
tantomeno da battere, ma è uno di noi che
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330
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Redazione Matelica
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insieme a noi è chiamato a edificare una
società sempre più rispondente alle profonde
esigenze della famiglia e della collettività nel
suo insieme.
L’Io, da solo, non potrà mai edificare qualcosa che duri nel tempo. E’ necessario saper
affrontare i problemi incombenti con la logica del “noi” che è logica di collaborazione
sincera, di cammino da percorrere insieme,
solidalmente. Logica di pace.
Non è facile ma se non si riuscirà a concretizzarla in questo nostro pianeta divenuto ormai
piccolo e facilmente percorribile, l’affermazione egoistica dei singoli Io a tutti i livelli,
potrà solo condurre all’autodistruzione.
Quella del “noi” è l’unica strada che conduce
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
Editore
Fondazione di Culto e Religione
“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84
Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione
in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.
Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.
Stampa
Rotopress International srl
via Brecce - Loreto (An)
alla salvezza. Chiede a tutti indistintamente
l’impegno a percorrerla con determinazione.
“Per i cristiani – scrive Mario Impigliazzo
nell’editoriale di “Avvenire” del 5 ottobre
- significa credere di più nella grande intuizione delle origini, quella prima globalizzazione della storia espressa in modo chiaro
e sorprendente dall’apostolo Paolo, figlio
di due culture e capace già allora di andare
oltre entrambe: non c’è giudeo né greco, non
c’è schiavo né libero, non c’è maschio né
femmina perché tutti voi siete uno in Cristo
Gesù (Gal 3,28). Significa che non si può
più tornare indietro: i popoli, le culture, le
religioni, i continenti andranno alla aderiva
con le terribili conseguenze che possiamo
immaginare, o dovranno convergere in una
unità che non è superamento delle differenze, ma consapevolezza di quanto siamo tutti
interdipendenti gli uni dagli altri”. Quella del
‘noi’ è l’unica strada che conduce alla salvezza: chiede a tutti l’impegno a percorrerla con
determinazione.
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00
Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00
Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00
Africa, Asia e America € 280,00
Oceania € 376,00
C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione
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L’informativa completa è disponibile sul sito www.
lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.
Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3
della legge 250 del 7/8/1990.
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
3
>INCHIESTA<
Vantaggi e rischi del web
servizi a cura di ALESSANDRO MOSCÈ
L’
altra faccia dei social network, del mondo del
web, dell’alienazione mediante il virtuale, dei
pericoli per i minori e del venir meno di un contatto diretto tra la gente. Abbiamo lanciato una
provocazione su Facebook, proprio approfittando della rete,
per sapere che cosa ne pensano i fabrianesi di questa realtà
che non sempre illumina e non sempre produce vantaggi. Le
risposte sono state articolate sulla base delle discussioni che
spesso si animano sul nostro territorio e che coinvolgono in
gran parte la politica e la vita pubblica della città. Angelo
Campioni, che è solito frequentare i social, dice la sua: “Sono
utili e dannosi allo stesso tempo. Non si può rimanere incollati
ad uno schermo per un’intera giornata. Il pericolo è insito
nella frequentazione assidua, nell’eccesso dell’uso”. Gli fa
eco Gigliola Marinelli, che gestisce uno dei blog più seguiti
di Fabriano (Radio Gold): “I social network sono dannosi se
utilizzano informazioni strumentali allo scopo di generare
panico e allarmismo negli utenti, o ancor peggio se faziosamente usati a scopo di propaganda politica. Utilissimi, al
contrario, a scopo divulgativo e informativo per comunicare
news, approfondimenti, inchieste e avvisi in tempo reale”.
Aggiunge Daniela Grandinetti: “Sono utili non solo per la
comunicazione spicciola, ma anche per l’informazione sui
fatti di dominio pubblico. La possibilità di far circolare cose
che sarebbero altrimenti taciute o che raggiungerebbero
un pubblico esiguo, è un potenziale enorme. Ovviamente
come per altri mezzi, giornali e televisione in testa, occorre
capacità di discernimento e senso critico, dei quali spesso
difettiamo. Ciò vale soprattutto per l’uso distorto che gli
adolescenti fanno del web”. Puntualizza Nadia Marcellini:
“Una costante degli ultimi tempi è la sindrome dello sguardo
basso. Tutti impegnati, genitori e bambini, sul cellulare, sullo
smartphone e sul tablet. La persona che ti viene incontro sullo
stesso marciapiede, ti intralcia il cammino, ti urta e non ti
guarda. Troppo impegnati. Troppo presi dalla conversazione.
La possibilità
di comunicare
con il mondo
e l'alienazione
del virtuale
Tutto troppo”. Luisa Bizzarri annota: “L’uso appropriato e
il dannoso dipende da ognuno di noi. E’ solo una nostra
prerogativa”. Mara Ciccolini: “I social sono utili senz’altro,
purché non diventino un’ossessione”. La discussione è ancora aperta. La vita quotidiana è impensabile senza i media
digitali. Nel tempo libero i bambini e i giovani giocano al
computer, si informano, creano reti di contatto via internet e
comunicano con amici e parenti tramite telefono cellulare.
Anche a scuola e sul posto di lavoro i media sono usati quotidianamente. Offrono, specie agli adolescenti, opportunità di
apprendimento. Partecipando attivamente alla comunicazione
L'alfabetizzazione
digitale: manca
la formazione
Oggi il mondo dei social ha una funzione sempre più specifica e autorevole. Sandro Giorgetti (nella foto), da tempo
responsabile del Social Media Team Marche, ci informa nei
dettagli come i social network influenzano il mondo turistico
e culturale della nostra regione convertendo l’ascolto in veri e
propri flussi. Con altri quattro membri si occupa di esperienze
e curiosità del nostro territorio: in altri termini di un linguaggio
non istituzionale, in cui i veri protagonisti sono le persone,
diventate in questi anni i testimonial più credibili delle Marche.
E’ italiana la prima regione europea su Twitter proprio grazie
al lavoro del Social Team. Un orgoglio, se si pensa che sono
stati superati luoghi come l’Alsazia o l’Andalusia. Afferma
Giorgetti: “Il lavoro nei social avviene sulla base di un piano
editoriale. Abbiamo oltre venti attività on line e la redazione
distribuisce il materiale dopo il vaglio e la profilatura del
contenuto. Fabriano è presente con una cadenza settimanale
e ne parliamo spesso secondo modalità di narrazione, non seguendo un criterio legato ad eventi, iniziative, fatti sporadici”.
A Fabriano le criticità sono spesso figlie della mancanza di
livelli formativi adeguati sia nel settore digitale che in quello
dei social. Fino a quando questo buco non verrà riempito
non saremo in grado di dare risposte al passo con i tempi.
nella società dei media, oltre a leggere, scrivere e far di conto,
i giovani imparano una tecnica culturale ormai necessaria per
fronteggiare numerose situazioni della vita. Come sottolineato
da più parti, non va trascurata la dipendenza, l’uso improprio
dei dati. Dagli studi più recenti emerge che i ragazzi sono
piuttosto abili nell’uso delle nuove tecnologie, ma ciò non
significa che ne facciano un uso responsabile. È dunque importante che valutino i contenuti dei siti riconoscendo possibili
pericoli sapendo come proteggersi. In quest’ambito ai genitori
e agli insegnanti spetta un ruolo decisivo in veste di soggetti
fiduciari pronti ad ascoltare i figli e gli studenti.
“Fabriano è indietro nell’alfabetizzazione digitale, non rientra
in un sistema virtuoso che invece abbiamo con altri luoghi”,
prosegue Giorgetti. “Sono convinto che se turisticamente
l’Italia ha ceduto posizioni negli ultimi venti anni, si deve
innanzitutto all’incapacità di saper utilizzare le nuove forme
di comunicazione e di gestire le destinazioni come prodotti,
con professionisti e strategie all’altezza delle sfide da vincere”.
Manca uno spirito di condivisione con le realtà amministrative,
i consorzi e le imprese. Tornando alla nostra città, il deficit è
alto. Va ricordato che oggi il 90% dei turisti sceglie la meta
consultando il web. Ovviamente avvalendosi di un sistema
regionale consolidato, i territori tutti potranno avvantaggiarsi
in un settore che andrebbe organizzato meglio. Attraverso la
creazione delle community, i soggetti coinvolti convogliano in
un piano di comunicazione che valorizza la località. “Questo
processo avviene con l’indicizzazione e il posizionamento dei
contenuti perché arrivino a destinazione”, aggiunge Giorgetti.
Il deficit locale va colmato. Al centro della strategia regionale
c’è il sapere che dall’altra parte dello schermo non si trova
un mero consumatore, ma un potenziale turista che vuole vivere un’esperienza, condividere un’emozione e un racconto.
Conclude Giorgetti: “Con questa consapevolezza cerchiamo
di evitare forme di comunicazione fredde e di pubblicare contenuti che abbiano davvero una loro unicità. Ciò che genera
condivisione ed engagement è il vero obiettivo del nostro
lavoro. Altro scopo sta nel migliorare la cosiddetta brand reputation con la funzione di generare valore in un contesto in
cui si pratica la partecipazione attiva per accorciare le distanze
tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini”.
Melania Tozzi: artigianato e presenza on line
C’è anche una nuova imprenditoria al passo con i tempi
nell’epoca della digitalizzazione. La scorsa estate, al Festival
della Soft Economy di Treia, si è svolto un incontro dal titolo
“Eccellenze in Digitale” a cui ha partecipato Melania Tozzi,
artigiana di Fabriano, presente ad a uno dei corsi di formazione dedicati all’imprenditorialità della Fondazione Merloni.
Melania Tozzi è la titolare di “Canapa Cruda”, un’attività
che ha recuperato sapientemente l’antica lavorazione della
carta di canapa. Una scelta tradizionale ma al contempo ecosostenibile e innovativa: la coltura della canapa e i suoi utilizzi
nella produzione tessile e cartaria sono stati una componente
dell’agricoltura marchigiana fino alla metà del secolo scorso.
La canapa ha inoltre una resa migliore rispetto alle colture
concorrenti, dato che un ettaro di canapa permette di ricavare
abbastanza fibra da eguagliare quattro ettari di foresta, con
tempi di rimboschimento di un anno contro venti e la possibilità di utilizzare l’intera pianta nel processo produttivo. La
svolta imprenditoriale di Melania Tozzi arriva con il corso
di formazione “Il Sistema della Carta”, una delle iniziative
che hanno portato al riconoscimento di Fabriano come Città
Creativa dell’Unesco. Al corso, organizzato dalla Fondazione
Aristide Merloni assieme alla Commissione Nazionale Italiana
dell’Unesco e all‘Istao, sono seguiti un periodo di stage presso le botteghe artigiane di Fabriano e la stesura di un vero e
proprio business plan: l’idea d’impresa è stata giudicata meritevole di sostegno dalla Fondazione Marche che incentiva
la nascita di start-up innovative nella nostra regione e che ha
finanziato l’avvio di questa realtà. Affiancata dalla Camera
di Commercio di Ancona, Melania Tozzi ha sviluppato il suo
brand on line rafforzando il posizionamento sul mercato e
raggiungendo clienti su tutto il territorio nazionale. Quello di
“Canapa Cruda” è il caso di un successo in forma innovativa,
una storia di imprenditoria giovane, di utilizzo del digitale
per promuovere la crescita del business, nonché un esempio
di come l’uso del digitale sia una caratteristica fondamentale
per l’imprenditorialità di oggi e di domani.
Un caso di successo
utilizzando la lavorazione
della carta di canapa
4
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
La scuola impegnata per la sicurezza stradale
Noi nati nel 1956
Domenica 27 novembre 2016 segna la data. Tutti a pranzo insieme. Noi nati nel 1956.
Noi ragazzi di oggi... Noi con tutto il mondo davanti a noi.
Presso Ristorante Janus Hotel Fabriano.
Per prenotazione contattare pasticceria Osvaldo tel. 0732 21487.
Auguri per la quota 80!
Maria Luzi e Decio Perozzi sono arrivati a quota 80!
Auguri di buon compleanno da:
Anna Adele, Fabrizio, Martina e Daniele
Mercoledì 26 ottobre dalle 10.45
alle 13 presso la sala Movieland
di Fabriano si terrà un incontro
nell’ambito del progetto “Sara Safe
Factor – In strada e in pista vincono
le regole”. L’evento, organizzato
dall’I.I.S. Merloni Miliani in collaborazione con Aci Sport, vedrà la
partecipazione di circa 400 studenti
del triennio delle scuole secondarie
di II grado della città. Sara Safe
Factor (In strada e in pista vincono
le regole) è un progetto formativo
itinerante rivolto agli studenti del
triennio delle scuole medie superiori
e dedicato alla sicurezza stradale.
Segnaletica
invisibile
Torna la “fiera delle cipolle” mercoledì 26 ottobre (dalle ore 7.30
alle 21) con circa 200 bancarelle che occuperanno le principali vie
del centro storico.
Un lettore ci informa che la
segnaletica di attraversamento
in via Dante, all’altezza del
cimitero di Santa Maria, è
ormai completamente assente
e la cosa è pericolosa per chi
si trova ad attraversare la strada. Si chiede al Comune di
provvedere, qui come altrove,
perché la situazione non è
migliore nel resto della città…
Memory card, l'opera fotografica
con le immagini e le parole degli scrittori
Giovedì 20 ottobre, ore 17.30,
presso la Biblioteca Multimediale,
verrà presentata l’opera fotografica
editoriale “MemoryCard” (Hacca
Edizioni 2016), a cura dell’associazione Art comes to Town.
Relatori: Alessandro Moscè, poeta
e scrittore, Valeria Carnevali, curatrice, Francesca Chiappa, editrice,
Lavinia Grizi, attrice. Il progetto
“MemoryCard” nasce da un’idea
precisa: quella di utilizzare un segmento del repertorio fotografico che
Rita Vitali Rosati ha realizzato negli
anni diversificandone i contenuti e
le poetiche che hanno arricchito un
ampio archivio denso di memorie,
impressioni, date che costituiscono
Lacava,
premio
a Falconara
Marittima
Il fabrianese Paolo Lacava
ha ricevuto il premio speciale della giuria al concorso
“Laudato sie mi Signore” di
Falconara Marittima nella
giornata del 9 ottobre scorso
sempre nella stessa Falconara.
ed animano il nostro vissuto visivo,
condensato in scatti fotografici. Si
tratta del coinvolgimento diretto e
di volta in volta espresso da tutti
gli scrittori invitati per ridare una
“storia” alle immagini da loro selezionate. La produzione di micro
/ racconti da parte degli scrittori,
ospitati nel retro di ogni immagine/
cartolina, persegue anche il tentativo di creare una contaminazione
immediata tra scrittura e immagine,
pur conoscendo la lezione di Roland
Barthes che sosteneva che “l’immagine è già un racconto”. Gli scrittori
presenti sono: Laura Bosio, Enrico
Capodaglio, Alessandro Catà, Filippo Davoli, Paolo Di Paolo, Angelo
alla patente sul tema della sicurezza
stradale. Nei dieci anni di attività
“Sara Safe Factor” ha incontrato
circa 50.000 ragazzi in ogni parte
d’Italia. L’iniziativa istituzionale
ha già ricevuto l’alto patrocinio
del Presidente della Repubblica
ed il riconoscimento ufficiale del
Governo Italiano, attraverso i propri
Ministeri competenti, Cooperazione
Internazionale e Integrazione e dal
Ministero della Gioventù. La tappa
fabrianese del progetto vedrà la
partecipazione del pilota automobilistico italiano Andrea Montermini.
IIS Merloni Miliani Fabriano
La Banda degli Svitati si esibisce a Colleponi
Edizione straordinaria della recita
dialettale che si terrà al Ristorante
Pizzeria Bosio, del Bivio di Genga.
La Banda degli Svitati, gli Amici del
Teatrino di Colleponi, ripropongono
le performance recitate in occasione
della Pasqua e del Natale, per raccogliere fondi da donare agli abitanti
delle zone terremotate e, come nelle
precedenti edizioni, tornano a chie-
La fiera delle cipolle in centro
E’ organizzato da Aci Sport in
collaborazione con Sara Assicurazioni. Tale progetto ha il patrocinio
del Dipartimento della Gioventù
del Ministero della Cooperazione
e annovera tra gli sponsor Seat
Motors Italia e Michelin. La casa
automobilistica spagnola mette a
disposizione macchine e piloti, che
racconteranno ai ragazzi l'esperienza in pista, fatta non solo di velocità
e brivido, ma anche di regole da
seguire e attrezzature di sicurezza da
utilizzare. Il progetto è finalizzato
alla massima sensibilizzazione dei
giovani neo patentati o prossimi
Ferracuti, Chicca Gagliardo, Bianca
Garavelli, Roberta Lepri, Giuseppe
Lupo, Gian Ruggero Manzoni, Angelo Mastrandrea, Marco Missiroli,
Alessandro Moscè, Feliciano Paoli,
Laura Pariani, Aurelio Picca, Silvio
Ramat, Francesca Scotti, Fabio
Scotto, Gordon Splash, Paolo Valesio, Gian Mario Villalta, Piergiorgio
Viti, Alessandro Zaccuri. L’intera
scatola è composta da 50 cartoline
e 50 immagini, 25 delle quali ospitano il racconto breve di ogni singolo scrittore. Insieme a un piccolo
catalogo e agli interventi critici di
Maria Letizia Paiato, Paola Paleari
e Marcello Sparaventi. Il tutto è
prodotto in esemplari di 500 pezzi.
dere un teatrino stabile da reperire tra
le tante strutture del Comune e del
Consorzio a disposizione e quasi mai
utilizzate, ma ovviamente non c’è
peggior sordo di chi non vuol sentire: si pensi soltanto alle opportunità
offerta dal Palazzo Fiumi Sermattei
o ad altre opzioni logistiche.
Intanto domenica 23 ottobre alle
ore 16.30 ecco il nuovo appuntamento degli “Amici del Teatrino” di
Colleponi nella accogliente sala del
Ristorante Pizzeria da Bosio che ha
concesso volentieri i suoi spazi per
lo svolgimento della manifestazione,
organizzata dalla Pro Loco di Genga,
gli Amici del Teatrino di Colleponi
e La Banda degli Svitati.
“La messa in scena di questo spettacolo trasformata in una tradizione
delle festività pasquali, ci ha spinto
da dare vita a questa edizione straordinaria” ci dice Mario Bonetti, attore
protagonista ed esponente della Pro
Loco. Questo ci ha spinto a ripetere
l’evento, per dare un contributo alla
popolazione terremotata, trascorrendo momenti di genuina allegria”.
I simpatici “burloni” della “Banda
di Svitati” oltre a divertirsi, “fanno
anche beneficenza perché l’incasso,
andrà a chi ha subito gravi conseguenze a causa del sisma, ma - evidenzia Bonetti – nelle altre occasioni
andrà per l’adozione a distanza di
una bambina indiana attraverso la
Fondazione P. Alessi “I Fratelli Dimenticati” onlus e all’associazione
San Vincenzo de’ Paoli di Genga”.
Daniele Gattucci
AttivaMente insieme
ai malati di Alzheimer
Lunedì 24 ottobre l’associazione AttivaMente Alzheimer vi aspetta con
un nuovo incontro del Cafè Alzheimer di Fabriano. Dalle 17 alle 19,
all’interno della Complesso Santa Caterina in Castelvecchio, i familiari,
gli assistenti e i caregivers dei malati di Alzheimer potranno trovare un
prezioso sostegno offerto da coloro che operano a stretto contatto con
la malattia (psicologi, fisioterapisti, infermieri ecc…) e vivere anche
un momento importante di riflessione e di approfondimento, attraverso
la condivisone e il confronto con le altre persone che si trovano ad
affrontare quotidianamente la medesima situazione delicata a fianco
di un malato. Ma non solo. Nel corso del pomeriggio l’associazione
AttivaMente non mancherà di donare a tutti i partecipanti una “buona
dose” di svago e sollievo.
e.m.
5
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
>CRONACA
Mc Donald's:
nessuna certezza
sull'apertura
Inizia la bonifica dell'area
di ALESSANDRO MOSCÈ
S
i allungano i tempi per
la costruzione, eventuale,
di un Mc Donald’s a Fabriano. Da due settimane
è iniziata la bonifica dell’area che
non terminerà prima della fine del
2017: se ne riparlerà dunque nel
2018. La zona dove sarebbe ubicato
il fast food è interessata dal fenomeno della contaminazione iniziata
negli anni Settanta e proseguita
negli anni Ottanta. A partire dalla
seconda metà degli anni Novanta,
e per l’esattezza dal biennio 19961997, si sono registrati episodi di
inquinamento da tetracloroetilene
testimoniati dalla presenza del
solvente nell’acqua del pozzo
comunale del nuovo campo sportivo. Altri episodi riguardarono la
sorgente denominata Fonte Rita e
alcuni pozzi tra cui quello della parrocchia della Sacra Famiglia e altri
nell’area compresa tra il vocabolo
Cortine e la Fornace nei pressi della
chiesa del Lazzaretto. Malgrado un
certo silenzio intorno alla vicenda,
la situazione emerge chiaramente
dalla consultazione del Piano bonifiche regionale. Questo strumento
permette di individuare un insieme
di aree il cui suolo e le relative falde
sarebbero contaminate non solo
da solventi clorurati, ma anche da
metalli pesanti e altre sostanze. La
polemica, a Fabriano, è esplosa da
gran tempo. L’area da utilizzare per
il Mc Donald’s è congestionata dal
traffico, peraltro in un’area residenziale dove non manca il verde.
La costruzione della rotatoria non
farebbe da deterrente del traffico,
a detta dei commercianti e di una
buona parte della politica. Ricostruiamol'iter procedurale. A seguito
del Consiglio comunale tenutosi
sul tema, è stata emessa la delibera
di approvazione dell’accordo per
la realizzazione del progetto con
l’obbligo di adeguarlo alle prescrizioni stabilite. La ditta Magazzini
Gabrielli di Ascoli Piceno intende
realizzare due edifici di tipo commerciale nella zona di via Dante.
Più precisamente un supermercato
a seguito di bonifica della zona selezionata, per una superficie coperta
pari a 1.900 mq dei potenziali 5.130
mq usufruibili, e un altro stabile per
una superficie coperta di 700 mq
da destinare proprio all’attività del
fast-food McDonald’s. Nell’accordo la ditta si impegna a costruire a
sue spese la rotatoria all’incrocio
di viale Stelluti Scala, via Dante
e piazzale Matteotti, compresa la
sistemazione dei marciapiedi e dei
passaggi pedonali interessati, tra i
quali uno rialzato su via Dante in
prossimità e a connessione delle
aree direzionali e commerciali. La
variante urbanistica relativa all’accordo sarebbe comunque approvata
solo a seguito della conclusione
dell’iter di bonifica in corso. La
proposta dell’amministrazione
comunale, come scritto agli atti,
viene considerata migliorativa, in
quanto il quartiere sarebbe riqualificato attraverso l’eliminazione
di aree industriali ormai dismesse
e ridotte in stato di degrado. La
Confcommercio ritiene viceversa
sbagliato utilizzare questa zona a
discapito del centro storico, dove
abbondano i locali vuoti
La piccola Gaia scrive
alla Regina... che risponde
Talvolta le favole sono fatte per sognare e per lasciarci sospesi in una
dimensione onirica ma altre volte
invece i sogni diventano realtà.
Questa è la storia di Gaia, una tenace
bambina fabrianese di 8 anni, che
durante un pomeriggio di giochi,
sfogliando una rivista di cavalli, sua
grande passione, insieme alla nonna
Daniela, si innamora totalmente
di uno di essi tanto da esclamare:
“Nonna, questo è uno dei cavalli
più belli che abbia mai visto, voglio
assolutamente sapere dove si trova
e andarci”. Da qui il racconto entra
nel vivo e dopo aver letto che il
cavallo in questione non è altro che
uno dei purosangue personali della
Regina Elisabetta II d’Inghilterra,
Gaia non si rassegna. Con la leggerezza e con gli occhi sognanti di
chi a 8 anni non ha troppi timori,
prende carta e penna ed inizia a
scrivere alla Sovrana d’Inghilterra.
La nonna ci racconta: “In realtà,
quello che Gaia abbia scritto nella
lettera non lo so, lei mi ha ribadito il
suo volere di poter vedere il cavallo.
Dopodiché – continua Daniela - le
procuro una busta e cerco in internet
un indirizzo dove poterla spedire.
Effettivamente esiste un luogo a
Londra dove vengono recapitate le
lettere alla Regina.
Devo dire che non ero molto propensa ad inviarla, ma cosa si fa
per una nipote tanto speranzosa
e tenace?! Quindi, prendo il francobollo, inserisco la busta nella
cassetta delle lettere e spedisco il
tutto sussurrando “Buona fortuna”.
Quello che succede dopo un mese e
mezzo è un bel lieto fine. La tanto
attesa lettera di risposta arriva e con
la gentilezza tipica degli inglesi, la
Dama di Corte (Lady in Waiting)
di Elisabetta II, la Duchessa Susan
Hussey (già madrina del Principe
William), ha espresso la gioia di
Sua Maestà nel ricevere una lettera
così curiosa e interessante e spiega
alla piccola che
purtroppo i cavalli personali della
Regina non si possono vedere, ma
ci sono tantissime
collezioni sugli
animali regali nei
musei più famosi
di Londra.
In allegato alla
lettera, inoltre, la
Hussey ha anche
inserito una brochure con tutte
le indicazioni su
dove andare e cosa
visitare a Londra. Gaia alla fine di
tutto, si è detta entusiasta e non
vede l’ora di prendere il primo aereo per Londra e partire per questa
avventura.
Una storia che insegna soprattutto a
taccuino
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6
>FABRIANO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
I cavalli invadono il centro
La "Transappenninica" in sella ha attraversato anche Fabriano
C
inque giorni, dal 5 al
9 ottobre, per immergersi nella bellezza del
territorio fabrianese ripercorrere fantastici itinerari, in
una dimensione dove suggestioni
spirituali, testimonianze artistiche
ed eccellenze ambientali si fondono in un equilibrio armonico. La
“transappenninica”, il viaggio organizzato a cavallo in gruppo, nato da
un’idea di Leonardo Dori e Omero
Romualdi nel 1994, ha scelto la città
di Fabriano come palcoscenico per
un indimenticabile viaggio. E’ stato
l’assessore Mario Paglialunga (foto)
ad accogliere in Piazza del Comune
domenica 9 ottobre i tantissimi
cavalieri partecipanti all’iniziativa.
L’assessore ha salutato gli organizzatori ricordando che questa manifestazione va apprezzata perché vi
è l’assoluta assenza di competizione
con la sola voglia di stare insieme
condividendo la passione per la natura e per gli animali. “Riempiendo
la piazza di cavalli e cavalieri – ha
dichiarato Paglialunga - sembrava di rivivere il nostro passato e
rivedere la piazza dei tempi dei
Chiavelli”. La Transappenninica
è indiscutibilmente uno dei viaggi
organizzati di maggior prestigio,
sia per il numero dei partecipanti
che per la qualità di cavalli e cavalieri. I partecipanti, provenienti da
tutta Italia, cavalcano tutti i propri
cavalli, di razze e provenienze variegate. L’assessore Paglialunga ha
donato agli organizzatori una copia
del “Victimae Paschali Laudes”,
edizione a tiratura limitata della
nota sequenza gregoriana composta a mano e stampata su carta in
fibra di cotone naturale, fabbricata
appositamente dai mastri cartai del
Museo della Carta e della Filigrana
di Fabriano.
Il Centro di Aggregazione Giovanile
"Che Dio ci aiuti 4":
dovrebbe riaprire entro questo mese in attesa della prima tv
Riaprirà entro questo mese il Centro di aggregazione
giovanile Sant’Antonio fuori le mura di Fabriano (foto).
Lo hanno chiesto con forza i cittadini che hanno espresso tutta la loro contrarietà al protrarsi della chiusura di
una struttura considerata un punto
di riferimento per giovani che svolgono attività culturali e ricreative
e famiglie. Dopo le operazioni di
polizia e carabinieri degli ultimi
mesi per contrastare lo spaccio di
droga, anche Sveglia Fabrianesi
ha più volte sollecitato l’apertura
del Cag protocollando in Comune
apposita richiesta. E ora l’attesa
sembra finita. La Cooperativa sociale Mosaico l’ha gestito dal 2003
a giugno 2015. “Gli uffici comunali – hanno detto - dovevano preparare, un anno fa, una nuova gara d’appalto
ed era necessario svolgere lavori di ristrutturazione e
miglioramento. In questi mesi, però, non né è stato
affidato temporaneamente il servizio in attesa dell’uscita della gara per l’affidamento dei servizi. Il Centro
d’Aggregazione Giovanile è un luogo fondamentale
per la città: ci auguriamo che si lavori tutti insieme per
renderlo di nuovo fruibile dai ragazzi”. Sulla vicenda è
intervenuto l’assessore alle Politiche giovanili Giovanni
Balducci. “E’ stata garantita la gestione, anche con proroghe, fino alla chiusura estiva di
giugno dell’anno scorso. E’ stato
predisposto il capitolato d’oneri
per la gestione – ha detto - per un
periodo di due anni, da aggiudicarsi con procedura di appalto. Il
bando di gara è stato pubblicato
dagli uffici comunali ed entro
ottobre il Cag dovrebbe riaprire”.
Una bella notizia per tanti giovani
che, nei prossimi mesi, avranno
un luogo accogliente e tutto per
loro per trascorrere i freddi pomeriggi invernali. Sulla
vicenda, da tempo, si sta battendo il comitato cittadino
Sveglia Fabrianesi. “Aspettiamo fiduciosi l’apertura
del Centro Aggregazione Giovanile, perché le esigenze dei nostri giovani e giovanissimi vanno tutelate e
seriamente risolte!”.
m.a.
L'assessore Paglialunga sulla movida:
"La città deve cambiare mentalità"
Per la prima volta gli operatori della
movida sia del centro storico di
Fabriano che della periferia si sono
seduti intorno a un tavolo, presso
gli uffici comunali, per stilare un
codice di comportamento a cui attenersi. la settimana scorsa il vertice
alla presenza dell’assessore Mario
Paglialunga che ha ribadito come la
città è cambiata ed è arrivato il momento di fare squadra, evitare le polemiche e aiutare coloro che offrono
un servizio importante per i turisti e
i residenti. In un anno e mezzo hanno aperto 43 nuovi Bed&Breakfast.
“Bisogna cambiare mentalità – ha
detto Paglialunga - perchè la “movida” fa parte della vita della nostra
città. Fabriano non è più una città
dormitorio. Negli ultimi tempi i turisti iniziano ad arrivare e l’apertura
di 43 strutture ricettive è segno che
bisogna continuare ad investire sul
turismo. Sicuramente Fabriano non
può spegnersi alle 20.30 di sera”.
Da una parte le richieste dei commercianti che non vogliono troppe
limitazioni e chiedono più spazi e
meno burocrazia per organizzare
eventi e chiudere vicoli per serate
a tema; dall’altra l’amministrazione
comunale che deve ascoltare anche
le esigenze dei residenti che lamentano spesso il poco rispetto delle regole e degli orari da parte dei clienti.
“Creeremo una commissione – ha
precisato l’assessore – per stilare
un regolamento unitario. Gli esercenti devono impegnarsi nel dare
più attenzione all’ambiente, alla
pulizia, a evitare rumori eccessivi
nelle ore notturne” Il Comune ha
poi proposto l’attivazione di una
“patente a punti” per i locali. Chi
rispetta le regole acquista bonus, chi
commette infrazioni perde. Alla fine
dell’anno la premiazione del locale
più virtuoso. L’idea, però, non è
stata accolta. “Bilancio
positivo – ha concluso
Paglialunga – perché ci
siamo confrontati con
più di trenta attività rappresentate con l’idea di
non perdere tempo e di
investire per la città che
ha un potenziale turistico
da sfruttare ancora di
più”. m.a.
Una serata
di divertimento
in centro storico
(foto di repertorio)
Il centro storico si è trasformato in
set cinematografico per le ultime
riprese della fiction di Rai1 “Che
Dio ci aiuti 4” (foto). Negli ultimi
tempi i tecnici hanno girato alcune
scene in Piazza della Cattedrale,
lungo Corso della Repubblica, nella
chiesa di San Biagio e Romualdo,
in Biblioteca Sassi e sul Loggiato
San Francesco. Ogni volta ha attirato tanti curiosi che hanno sostato
anche più di un’ora per ottenere un
autografo da Elena Sofia Ricci o
dagli altri protagonisti della fortunata serie campione di ascolti. Ora
l’attenzione è tutta per la prima
serata di Rai1 quando verranno trasmessi i nuovi episodi della fiction
giunta alla quarta edizione. I lavori
di produzione di Lux Vide stanno
proseguendo sotto la guida del regista Francesco Vicario e promettono
di riservarci molte sorprese. Ancora
pochi mesi di attesa e la serie sarà
pronta per essere trasmessa. Una
bella vetrina per la città della carta.
La serie precedente, sempre ambientata a Fabriano, è stata seguita
da più di 7 milioni di telespettatori
risultando la più seguita in assoluto.
Nelle ultime passate settimane la
viabilità è cambiata in centro storico
e, nei giorni scorsi, si è tornato alla
normalità. Via, quindi, i divieti in
via Verdi, in via Gentile e in via Battisti. Un po’ delusi i tanti che si sono
messi in fila per ottenere un ruolo
da comparsa che, invece, non sono
stati richiesti. In precedenza, invece,
vennero impiegate più di 200 perso-
ne che ricevettero un compenso di
79 euro netti al giorni. Soddisfatti
diversi ristoratori del centro storico che hanno potuto immortalare
i beniamini del piccolo schermo
che, dopo una giornata di riprese,
si accomodavano per mangiare le
tipicità di Fabriano. Nella fiction
è stata coinvolta anche la ventiquattrenne modella locale Martina
Bellocchi, nota per aver preso parte
a concorsi come Miss Italia. Ma la
città non sarà protagonista solo su
Rai1. Recentemente, infatti, la tv
giapponese è sbarcata a Fabriano
per registrare un documentario sulla
carta. Una troupe insieme al maestro cartario Sandro Tiberi ha girato
alcune scene nel centro storico della
città e nel suo laboratorio di carta
a mano. Dopo il sopralluogo del
mesi scorsi, la televisione nazionale NHK è tornata nelle Marche
per realizzare un approfondimento
sulla carta Fabriano da trasmettere
sia nella televisione pubblica che in
radio per la gioia di tutti coloro che,
all’estero, amano l’Italia.
Marco Antonini
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
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>FABRIANO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
La vita è il Pil della società
Le parole del Cardinale Menichelli all'inaugurazione della "Culla"
di DANIELE GATTUCCI
“L
’unica cosa di cui
siamo responsabili
è la vita, il vero prodotto interno lordo
della società”. In questa frase esempio di mirabile sintesi del pensiero,
il cardinale Edoardo Menichelli ha
condensato il valore dell’incontro
avvenuto sabato 15 ottobre scorso
all’ospedale "Profili" dove è stata
inaugurata la “Culla per la Vita”.
Una struttura… “preparata proprio per lui. Non sarai vista e non
avrai problemi. Il bambino sarà al
sicuro, notte e giorno. Non abbandonare il tuo bambino, adagialo
nella Culla per la Vita”. Anche in
questa locuzione è racchiusa l’importanza di una nuova realtà, la
seconda nella Marche, presentata
nel corso di una cerimonia tenuta
nella sala "Parca" alla quale, oltre
alle autorità cittadine sono intervenuti, come detto il Cardinale
Edoardo Menichelli, il Vescovo
della Diocesi di Fabriano-Matelica
Stefano Russo, il vice presidente
del Movimento per la Vita, Pino
Morandini, il sindaco di Fabriano,
Giancarlo Sagramola ed il direttore
dell’Area Vasta 2, Bevilacqua. “La
speranza è che rimanga vuota” ha
auspicato Morandini “ma nel caso
non lo rimanesse, anche fosse per
una volta, si riscontrerebbe la sua
grande utilità come strumento e
metodo per prevenire gli abbandoni
in condizioni di rischio. Condizione
essenziale di base per poi assicurare
sostegno e assistenza alle donne che
ritengono l’abbandono o peggio
ancora l’aborto il mezzo per superare un disagio psichico e sociale”.
Rafforzamento delle politiche della
famiglia e l’infanzia, assunzione
di responsabilità e impegno degli
uomini che “non devono essere soltanto seminatori ma veri portatori
di una visione in seno alla quale i
figli sono considerati un elemento
di ricchezza e non di povertà” sono
stati i ragionamenti sui quali si
sono concentrati gli interventi dei
relatori e delle autorità. “Oggi” ha
commentato il sindaco di Fabriano,
presente anche il sindaco di Genga,
Giuseppe Medardoni “inauguriamo
un dispositivo che ci consente di
stare insieme, di fare comunità e
aggregazione e il pensiero va a Salvatore Mirabella, alla sua famiglia,
al quale abbiamo intitolato questo
spazio per la vita, lasciando un
segno forte nelle persone, nella nostra intera collettività: non c’è una
associazione o un gruppo che non
lo abbia conosciuto”. Tutto vero.
E grande commozione anche nel
volto e nelle parole del presidente
del Centro Aiuto per la Vita, moglie
di Salvatore, Graziella Lorenzetti
che ha sottolineato come “in Italia
sono 53 le culle della Vita, due nelle
Marche e una delle quali, ora è a
Fabriano”, illustrando poi in conclusione le innumerevoli attività del
Cav. Dal suo canto Mons. Stefano
Russo ha esaltato “la scelta fatta per
amore e la tante persone presenti
testimoniano la piena accoglienza di
questo progetto da parte dell’intera
collettività nel segno del volontariato, Una opera di misericordia
concreta, nell’anno della Misericordia”. Concetto quest’ultimo subito
ripreso dal Cardinale Menichelli:
“Come leggere questa Culla per la
Vita? Mi piace immaginarla come
una sorta di maternità e paternità di
comunità, tenendo conto che l’unica cosa di siamo responsabile è la
vita, il vero Pil della società e delle
persone. La vita è un dono unico,
sacro e intoccabile, in un società
che sta facendo leggi non certo favorevoli al benessere personale e si
trasforma in malessere pubblico. Va
recuperato il senso della principalità
della vita, celebrata in pienezza,
amare la vita significa offrire speranza ad un cuore di madre che non
proposta all’Area Vasta 2 che
ci ha consentito
di individuare il
posto più adatto
per realizzare la
culla dotata di
un pulsante che
fa scattare la sua
apertura tirando
un pomello. A
questo punto si
può lasciare il
neonato ed una
vota chiuso lo
sportello dopo
poco tempo al
Pronto Soccorso
scatta un allarme dell’avvenuto deposito. Qui
scattano i primi
accertamenti,
dopo di che verrà accompagnato in Pediatria per
il resto delle verifiche, con il bambino, in base alle nuove norme,
subito adottabile”. A 360 gradi,
l’intervento di Morandini “Questa
nuova Culla per la Vita ci fa onore.
Ieri le chiamavamo ruote degli
esposti, cassonetti per la vita, oggi
Il Cardinale Menichelli benedice la "Culla per la Vita";
in basso la presentazione che si è tenuta presso la Sala Parca
all'ospedale Profili (foto servizio Daniele Gattucci)
può restare solo nella maternità e
nel crescita del figlio, recuperando
la figura dell’uomo come responsabilità di uomo e che non può essere
solo un seminatore. Vorrei – ha
concluso - che questo avvenimento,
distintivo per Fabriano, diventi una
cattedra in grado di farci amare la
vita dall’inizio alla fine”. Al vice
presidente del Cav di Fabriano,
Alberto Ferroni, è spettato invece
parlare degli aspetti legati al funzionamento di “un culla che abbraccia
e protegge il neonato fino all’arrivo
del personale del Pronto Soccorso,
allertato da un allarme che scatta
dopo più di un minuto dalla chiusura dello sportello, consentendo
così alla mamma di operare nel
più assoluto anonimato. Da qui la
povero dei poveri per cui occorre
mobilitarsi, un cucciolo d’uomo da
considerare come valore non soltanto da un punto di vista religioso,
ma anche per i suoi diritti umani”.
Anche Rizzo si è soffermato sul
ruolo centrale del Cav di Fabriano
e dell’azienda ospedaliera, in questo
caso, oltre a rimarcare “in moltissimi casi l’assenza dell’uomo e del
Morandini ha infine ringraziato i
Centri di Volontariato per la loro
azione in favore delle mamme e dei
loro bambini invitando tutti a far la
loro parte a partire dalle istituzioni”.
In chiusura l’intervento di Davide
Rizzo di Federvita “movimento
composto da 22 associazioni e
1.400 iscritti che ogni giorno offrono il loro contributo nell’opera di
donazione di fondi e proselitismo”.
padre. In passato i figli, tanti in
una sola famiglia, erano ricchezza
e non venivano visti come costi, al
contrario di oggi in funzione del
cambiamento della società. Ecco
perché vanno riviste e consolidate le
politiche per la famiglia con lo Stato
che deve aiutare quelle più numerose per combattere fenomeni come
aborto e abbandono con strumenti
efficaci quali culle ed adozioni”.
per fortuna possiamo definirle culle,
grazie anche ad un cambio di passo
della cultura e della legislazione:
addirittura nella prima apertura di
una di queste strutture avvenuta in
Piemonte, fummo denunciati, ma
per lungimiranza del giudice nella
sentenza scrisse dell’alto significato
umanitario, atto a prevenire episodi
di fine vita prenatale. I bambini - ha
rilevato - non si possono buttare,
sono il nostro futuro, costituiscono
la speranza della nostra esistenza”
e a questo punto ha menzionato
la legge che consente di partorire
in anonimato (200 parti l’anno) il
numero verde 800813000 il numero
verde per le mamme, la responsabilità “di uomo e maschio che
deve considerare il bambino il più
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Escape Room,
più di una moda
di ROBERTA STAZI
V
i trovate all’interno di
una stanza senza finestre
e la porta è stata chiusa
a chiave.
Intorno a voi ci sono uno scaffale
con dei libri, qualche scrivania in
legno, un orologio a pendolo, una
macchina da scrivere e altri oggetti
che danno al luogo un’impronta
attività collaterali, come un aperikiller, cena con delitto e un gioco
in esterna stile “squadra speciale”
completano l’offerta del progetto.
Qualcosa di similare, o qualcosa di
rivolto al mondo business c’era già.
Dimensioni Nascoste e la sua
Escape Room è la prima stanza dei
misteri ed enigmi, però, ad avere
pianta stabile a Fabriano, in un bel
palazzo del centro storico.
L'inaugurazione dell'Escape Room in via Cialdini (Foto Cico)
anni ’40. Vi avvicinate a un cassetto
ma serve una chiave per aprirlo…
DI che videogioco si tratta? Nessun videogame: vi trovate proprio
dentro la stanza e avete un’ora per
cercare insieme ai vostri compagni
d’avventura un modo per uscirne.
Quella che vi abbiamo raccontato è
l’ambientazione della prima Escape
Room al mondo, a Los Angeles,
con un’ambientazione anni ’40 e la
trama tipica di un film noir.
La curiosità ha portato subito tante
persone a vivere quest’esperienza
e il successo è esploso in tutto il
mondo, tanto da arrivare anche nel
nostro paese in tempi rapidi.
La prima città italiana a realizzare
una Escape Room reale è stata Torino, a seguire Milano e Roma, che
con la sua Escape Rome offre alle
squadre che vogliono partecipare tre
stanze diverse: da Csi, alla camera
Corpi a quella de Il segreto del Vaticano; tre temi molto diversi l’uno
dall’altro, ma con lo stesso fine
tipico del gioco: cercare di uscirne
vincenti.
A seguire Napoli, e a macchia d’olio
le Escape Room hanno aperto nel
nostro Paese, Marche comprese, con
Senigallia e Jesi tra le prime.
Dal 9 ottobre scorso, l’Escape Room
è arrivata anche a Fabriano, in pieno
centro storico, in via Cialdini, 73 per
volontà e fantasia di Dimensioni Nascoste, progetto del gruppo Quota
Group di Fabriano.
Insieme all’Escape Room, altre
9
>FABRIANO<
In poche settimane, ha già incuriosito tantissime persone e il fenomeno
“escaping” dilaga. Perché tanto
successo?
Prima di tutto, per la voglia di
mettersi in gioco come detective,
e per voglia di divertirsi con gli
amici in un modo diverso e divertente. Il successo delle serie tv
a sfondo crime, indagini, come i
videogame che mettono alla prova
le abilità intellettive, analitiche e
anche d’improvvisazione, sono un
fenomeno già importante e accreditato da diversi anni. L’Escape
Room ne è la trasformazione in
chiave gioco di squadra. L’attività
è rivolta a privati ed aziende, ma
è sempre fondamentale giocare in
gruppo, importante ingrediente che
ne determina il successo.
“All’interno dei locali di “Dimensioni Nascoste” – racconta il team
di Dimensioni Nascoste direttamente dalle loro pagine social - si
svolgeranno eventi incentrati sulla
sfida intellettiva, lo sviluppo della
curiosità e l’intrattenimento evoluto.
Avvolti da una cornice di eleganza,
valorizzata da un sontuoso salone
per le feste, sarà possibile affrontare enigmi, svelare misteri bizzarri,
immergersi in situazioni inedite,
trasformarsi in investigatori alle
prese con difficili casi e provare il
brivido della realtà virtuale.
“Dimensioni Nascoste” è quindi
sia una sfida con se stessi, sia un
viaggio di evasione che può esse-
re intrapreso da soli o in gruppo.
Solamente attraverso l’intuito, la
fantasia ed il ragionamento logico
sarà possibile risolvere un omicidio
durante una cena raffinata o riuscire
ad uscire da una stanza, chiusa a
chiave, entro un’ora”.
Cosa aspettarsi, quindi, da un’Escape Room?
Vi troverete rinchiusi in una stanza,
dietro ad una porta che vi separa dalla realtà, dove solo la collaborazione
con i vostri compagni di squadra vi
aiuterà a completare il gioco. Tempo: 60 minuti. Il primo ostacolo che
incontrerete all’interno dell’Escape
Room è il tempo. Ma anche enigmi,
indovinelli, rompicapi; solo la logica e la collaborazione con la squadra
riusciranno a farvi uscire in tempo
per vincere la prova.
Chi ha provato l’Escape Room
racconta: “Io l’ho provata anche
a Rimini, prima che a Fabriano –
racconta un giovane 30enne – e la
prima volta sono entrato con zero
aspettative. Avevo idea che queste
Escape Room fossero una stupidaggine e invece alla fine, quando
siamo riusciti a completare la storia
e uscire allo scadere dell’ora (a zero
secondi! urlando come bambini
idioti) sono uscito con un’adrenalina
incredibile e abbiamo passato altri
venti minuti a parlare con gli organizzatori, complimentandoci per la
bellissima esperienza che avevamo
appena concluso”. Francesca e
Daniele, invece, erano presenti all’inaugurazione dell’Escape Room
di Fabriano ed hanno partecipato
alla demo. “L’ambientazione della
demo - raccontano - era in stile anni
’30 chic, e il luogo dove si svolge
tutto, compresa l’Escape Room
vera e propria - è molto suggestivo.
Siamo riusciti a risolvere la prova in
20 minuti, ma è stato sicuramente
impegnativo, e divertente, ovviamente! Crediamo l’Escape Room
sia un giusto mix di difficoltà e
fattibilità: gli indizi sono sparsi,
bisogna sapere leggere ed avere
una sorta di “intelligenza attiva”.
E’ divertente anche l’interattività,
come lo squillo del telefono e una
voce che da altri indizi!”.
L’Escape Room di Dimensioni Nascoste è a tema Chiavelli: una bella
valorizzazione della nostra città, in
chiave storico-ludica.
Chi l’ha provata in questi giorni racconta, come Elisa: ”Un'esperienza
bellissima! Location curata in ogni
minimo particolare, sembra di fare
un tuffo nel passato, nonostante
trucchi ed enigmi tecnologicamente
avanzati!”. Da adesso in poi, quindi,
chi vorrà potrà mettersi nei panni
di novelli detective e vivere una
nuova esperienza con i propri amici
o compagni d’azienda direttamente
nel centro storico della nostra città.
Fabriano non
è una suburra
Il video di un ubriaco accasciato avanti all’ingresso di un condominio
e i fazzolettini sporchi di sangue ritrovati vicino ai Giardini Margherita
hanno alimentato una narrazione decisamente sopra le righe, quella di
una città che ha smarrito le regole e il senno ed è dominata, appena
si appropinqua il crepuscolo, da schiere di vandali avvinazzati che
girano per distruggere cose e violare la morale comune. Ma Fabriano
non è una suburra. Mettiamocelo in testa. Perché se passa questa
stupidaggine siderale della movida letale, del chiasso che uccide e
di Bacco che travia non potremo evitare questa contrapposizione
fittizia tra la città del riposo e quella della movida (termine quasi
irridente oltre che del tutto fuori luogo). Per comprendere quel che
sta accadendo è necessario smettere di fingere e di usare la memoria
come filtro che seleziona soltanto ciò che conferma i nostri pregiudizi.
Negli anni d’oro della cittadina - quelli merloniani fondati su ordine,
disciplina e decoro pubblico – l’alcool scorreva a fiumi e i camparini
imperavano nei pochi locali presenti in città, così come era solidissimo l’uso e consumo di sostanze stupefacenti. Nei primi anni ’90 il
SERT pubblicò uno studio sui giovani, dove si parlava espressamente
di un vero e proprio allarme alcolici a Fabriano. Se quell’esperienza
conoscitiva si replicasse oggi ci sarebbero ottime probabilità di rilevare
valori non troppo distanti e difformi da quelli di un quarto di secolo
fa. E allora, dove sta la differenza? Nei diversissimi livelli di ipocrisia
sociale. Per il fabrianese medio e conformista, infatti, il problema non
è l’estensione o la profondità del consumo di alcolici ma il contatto
oculare con l’ubriaco a terra. Il senso di degrado sociale è tutto interno alla dimensione visiva. Ed è lo stesso “principio” che spinge a
considerare inaccettabile l’esistenza di una prostituta in strada e del
tutto naturale e comprensibile lo stesso meretricio esercitato indoor.
Un approccio che viene replicato anche coi fazzoletti insanguinati,
ritenuti prova inequivocabile di risse da saloon che la città non aveva
mai conosciuto prima. E anche qui siamo alla dimenticanza più estrema.
Basti pensare alle risse epocali di qualche decennio fa tra fabrianesi
ed eugubini alla discoteca Formula 1 di Viale Campo Sportivo, oppure
altri mitici scorni che avevano come scenario le indimenticabili notti di
San Cassiano. Di fronte a questa memoria più allargata cambia segno
anche il modo di leggere quel che accade in città in questi giorni: non
più una linea di faglia tra la Fabriano del riposo e quella del baccano
ma tra la città reazionaria e benpensante - che ha vissuto l’ipocrisia
sociale come un valore irrinunciabile - e una Fabriano più tollerante
e moderna, consapevole che una maggiore libertà presenta sempre
qualche effetto collaterale visibile e magari non gradito che non deve
essere trasformato in un dramma comunitario.
La cabina va rimossa
Da cabina di servizio telefonico si è trasformata in
servizio igienico, orinatoio
in particolare, e pattumiera.
La struttura della Telecom,
caduta sempre più in disuso
dopo l’avvento dei cellulari,
doveva essere smantellata già
a giugno ma a quanto pare
i mesi della stagione estiva
non sono stati sufficienti per
togliere un’offesa al pubblico
decoro ancora presente nel
cuore di Piazzale Matteotti,
peraltro vicino ad un bar, ad
un negozio di abbigliamento, dinanzi al semaforo e
“porta d’ingresso” dei Giardini pubblici della Pisana.
Senza dubbio, un affronto
alla decenza che andrebbe
quanto prima risolto da chi
ha competenze al riguardo
e dallo stesso municipio
che dovrebbe sollecitare la
Telecom nel provvedere a
sanare la situazione, più volte
segnalataci dai cittadini.
Daniele Gattucci
Amministrazione di sostegno
figlia di un dio minore?
L’evento, che si terrà il giorno 21 ottobre, presso
l'Oratorio della Carità di Fabriano con inizio alle ore
15.30 è organizzato dal MoDDiH insieme all'Associazione Giuridica Fabrianese “Carlo Galli”. Il tema
dell'appuntamento è: L'amministrazione di sostegno
figlia di un Dio minore?”. Relatori saranno Valentina
Rascioni, Magistrato del Tribunale di Ancona che
svolge anche le funzioni di Giudice Tutelare; Mario Pettinelli, responsabile del Dipartimento di
Salute Mentale e del Centro Diurno del Nosocomio di Fabriano; Donatella Quartuccio, notaio in
Pescara. "Il convegno" ci spiega il presidente del MoDDiH, Maurizio Diociaiuti "è stato pensato
ed elaborato come un progetto che coinvolga gli enti pubblici, i Servizi Sociali sia comunali sia
dell’Azienda Sanitaria, sia la popolazione, ritenendo quale concetto di partenza l'educazione
alla legalità, quindi la conoscenza, l’approfondimento
e la divulgazione delle regole della vita sociale, dei
valori della democrazia, della cultura dei valori civili
e l'acquisizione della consapevolezza che condizioni
come dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno
perseguite, volute e, una volta conquistate, soprattutto
protette. Inoltre, bisogna anche considerare che purtroppo molti soggetti cui è affidato l’incarico
come curatori, tutori o amministratori di sostegno di soggetti deboli non sono a conoscenza dei
doveri, oneri, rischi e responsabilità che comporta loro il ricoprire queste figure giuridiche. Sulle
tutele giuridiche verso i soggetti deboli vi sono molte incomprensioni, abusi e poca conoscenza".
d.g.
10
>FABRIANO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Castelvecchio riqualificato
Nuovo look del complesso di S.Caterina dentro un progetto del Comune
di PAOLA ROTOLO
È
già in corso il progetto di
recupero e riqualificazione
del complesso di Santa
Caterina, la struttura monumentale che arricchisce il cuore
del centro storico di Fabriano, che
prevede anche la realizzazione di
una struttura per uso sociale da
destinare a centro diurno per anziani
affetti da demenza.
Per saperne di più abbiamo intervistato Francesco Santini, ex
sindaco di Fabriano e presidente
della Asp, Azienda di Servizi alla
Persona: “Il progetto, finalizzato alla
realizzazione di un centro diurno
per anziani in alcuni locali della
struttura polifunzionale Vittorio
Emanuele II, ubicata in via Santa
Caterina, prevede da una parte la
realizzazione di interventi strutturali
sia di miglioramento sismico sia
di ristrutturazione dei locali destinati ad ospitare la nuova struttura,
dall’altra una riorganizzazione degli
spazi interni ed esterni nell’ottica di
riqualificare nel migliore dei modi
questo vecchio cuore della nostra
Fabriano”.
Santini specifica che l’intervento
è stato pensato nel pieno rispetto
degli aspetti topografici, geologicoidrologici, paesaggistici, ambientali
e storico-artistici. Si definisce Asp
quindi, non più solamente una casa
di riposo, ma anche residenza protetta e centro diurno: “Abbiamo 71
posti letto per persone anziane, di
età superiore ai 65 anni e residenti
nel Comune di Fabriano, divise in
tre nuclei che fanno parte della struttura polifunzionale, parzialmente
autosufficienti, non autosufficienti o
affetti da demenze, che quindi evidenziano bisogni non più gestibili a
domicilio”, ci spiega Santini. Dalla
struttura si accede direttamente al
Giardino del Belvedere, l’hortus
conclusus, un ampio spazio verde
tra zone ombreggiate da alberi secolari, distese di prato soleggiate,
vialetti pavimentati, panchine e un
ampio solarium dal quale si può
godere forse il miglior panorama
sulla città: “I nostri ospiti possono
usufruire dei benefici del sole e del
contatto con la natura, passeggiando
all’aperto o riposandosi in un ambiente riparato.
L’Asp, in collaborazione con il Co-
mune di Fabriano, intende valorizzare questo patrimonio realizzando
i cosiddetti Orti Incontro, una coltivazione di ortaggi e piante officinali,
coltivati a scopi terapeutici, ed il
Giardino Sensoriale, un percorso assistito che prevede passeggiate volte
alla stimolazione dei cinque sensi”.
Il quartiere storico dove è nata
Fabriano è quindi il nucleo di una
riqualificazione che si lega al progetto complessivo del Comune per
la scopertura del Giano nel tratto
urbano e che è sia funzionale che
strutturale, partendo dalla ridefinizione dei perimetri. Conclude
Santini: “All’interno del centro promuoveremo ed ospiteremo iniziative
di sensibilizzazione sull’Alzheimer,
perché la Asp garantisce un aiuto
davvero concreto”.
Il chiostro attuale del complesso
BREVI DA FABRIANO
~ SEI FURTI IN CASA IN POCHE ORE
Quartiere Misericordia, pomeriggi fa. I ladri, in assenza degli affittuari o dei proprietari,
entrano in sei abitazioni, asportano ori e fanno gravi danni. In via don Petruio, il 5 ottobre scorso, utilizzando i discendenti delle grondaie si arrampicano, forzano le finestre
della cucina, entrano, rovistano ed asportano gioielli per un valore sui 2.000 euro. I
proprietari, che si erano allontanati da casa per non più di mezz’ora, se ne accorgono
al rientro e chiamano i Carabinieri.
Anche in altre abitazioni di via don Petruio, Serraloggia, Corsi, e nel quartiere Santa Maria,
sono avvenuti furti nell’arco di un paio di ore. Sembra che anche in altri appartamenti
si siano verificati furti, ma i danneggiati non abbiano fatto denuncia. Non risulta che i
vicini abbiano visto o sentito qualcosa.
I Carabinieri indagano. Il 30 ottobre alle 16, nella sala parrocchiale della Misericordia,
il parroco don Umberto Rotili ha convocato i Carabinieri, i parrocchiani per spiegare
come difendersi da truffatori e da ladri.
I nuovi locali con un...belvedere
~ ROTTA VETRATA DI PORTONE
Via G. B. Miliani, 8 ottobre, ore 4. Ignoti rompono un’anta in vetro di un portone e
alcuni abitanti sentendo il rumore dei vetri. Si alzano dal letto e scendono a vedere e
trovano solo pezzetti di vetro.
Gli autori del danno, prodotto forse dal dimenarsi di chi si ubriaca, si dileguano. Indagini
dei Carabinieri.
~ CADEVANO PEZZETTI DI CORNICIONE
Incrocio Corso delle Repubblica, via Balbo, 9 ottobre, ore 17.40. Dall’edificio in cui è
situato il Bar Storelli, pezzetti di cornicione cadono sull’asfalto ed i VdF chiamati da
alcuni passanti tolgono le parti ancora in bilico.
~ “PHONZIE” NON CONOSCE LARGO GUELFO
Fabriano, rotatoria del Piano. Nel parcheggio a pagamento del Piano, si paga con moneta ma si può pagare anche con lo Smartphone tramite il metodo “Phonzie”. A due
passi dalla macchinetta c’è il nome dello spiazzo di sosta: “Largo Guelfo Bianchini”,
ma lo Smartphone non funziona se si indica il luogo con tale nome. Sembra infatti
che “Largo Guelfo Bianchini” non sia stato accatastato e inserito nelle strumentazioni.
~ SI RIBALTA CON L’AUTO: ILLESA
Argignano, 10 ottobre, ore 16. Una signora del posto alla guida di un’autovettura si
ribalta su una fiancata e vengono chiamati i VdF che la trovano illesa, fuori del veicolo,
cosicché rimettono l’automezzo in piano e in sicurezza.
~ SEQUESTRATI DUE CANI E UN GATTO
Fabriano, 3 ottobre. Un cane maremmano, bianco, del quale è proprietario un fabrianese,
addenta un altro concittadino.
Il 12 settembre a Poggio San Romualdo, un grosso cane nero, di un abitante della
frazione, si avventa contro un uomo residente a Frontone. Il 7 settembre ad Attiggio,
una gattina di otto mesi si scaglia contro la padrona. In tutti e tre i casi le ferite sono
state lievi, ma il sindaco, con un’ordinanza, ha ordinato il sequestro temporaneo dei tre
animali lasciandoli in custodia ai proprietari con l’obbligo di tenerli in gabbia o incatenati.
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
>FABRIANO<
11
Un Fiat Doblò per i disabili
Donato un pulmino grazie alla collaborazione tra pubblico e privato
di DANIELE GATTUCCI
P
resentato il progetto “Liberi
di essere, Liberi di muoversi” promosso dall’Asp
Vittorio Emanuele II con il
patrocinio del Comune di Fabriano
e Sassoferrato ed in collaborazione
con la società “Mobility Life”. Un
concreto esempio della fattiva e
straordinaria collaborazione tra
pubblico e privato: Comuni, azienda servizi alla persona, 24 imprese
del territorio, 3 cooperative sociali,
3 associazioni di volontariato hanno
dato vita a questo programma integrato di reti di trasporto di disabili
(appunto Liberi di essere, Liberi di
muoversi) con il comodato d’uso
gratuito di un’autovettura Fiat
Doblò. L’impresa “Mobility life”
che opera in tutto il territorio nazionale e mette a disposizione mezzi
adeguati al trasporto di persone
svantaggiate, svolge un ruolo determinante in seno a questo piano, il
cui obiettivo è quello di effettuare i
servizi di trasporto ai diversamente
abili del nostro territorio, con il
Un momento
dell'inaugurazione
e il Fiat Doblò
coordinamento dell’Asp e ponendo
in comune i mezzi di tutti. Infatti,
i veicoli appartengono all’Asp, al
Comune di Fabriano, alla Croce
Azzurra, alla Croce Rossa e alle
Cooperative che gestiscono gli
altri due Centri per disabili, oltre
al Mondo a Colori, la Cooperativa
Mosaico e la Castelvecchio Service.
Questo consentirà, grazie
al supporto dei volontari
dell’Auser e delle Croci
Rossa e Azzurra, di ottimizzare il servizio anche
non acquistando un ulteriore veicolo. “Un’operazione di aggregazione di
tutte le forze in campo”
ha sottolineato il sindaco Giancarlo
Sagramola, presente all’inaugurazione del Fiat Doblò” benedetto
da don Alfredo Zuccatosta, alla
presenza del presidente dell’Asp
Francesco Santini “capace di fare
comunità e unità di intenti per
affrontare al meglio le sfide e le
difficoltà del futuro. Grazie particolare – ha concluso Sagramola – va
al presidente ed al Consiglio di
Amministrazione dell’Azienda Servizi alla Persona
Santa Caterina”.
Presidente e Consiglio di amministrazione hanno
espresso gratitudine e riconoscenza
alle ventiquattro
ditte di Fabriano,
Sassoferrato e una
di Camerino per
aver contribuito
all’opportunità di
attuare questa azione in favore delle
categorie più deboli
e svantaggiate.
12
>EVENTI<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
giorni
Finardi e Vecchioni, Trenel segno
un... luogo comune dell'Unesco
I
n quale luogo vogliamo vivere?
La città, è oggi lo spazio che
davvero configura la nostra
identità, individuale e collettiva. La filosofia, la politica, la scrittura, l’arte, le tecnologie digitali, la
musica, come strumenti per mettere
in discussione e ripensare il concetto
di città, attraverso la mappatura del
nostro luogo comune, a Fabriano dal
28 al 30 ottobre. Luogo comune è
l’evento promosso dalla Fondazione
Aristide Merloni nell’ambito delle
attività di Fabriano Città Creativa
Unesco. Un programma articolato
e denso di appuntamenti che Enrico
Letta aprirà nel pomeriggio di 28
ottobre con la prima riflessione e
che Massimo Franco, voce tra le
più consapevoli e autorevoli del
“Corriere della Sera”, proseguirà,
toccando in particolare il tema
dell’accoglienza e delle nuove cit-
tadinanze. “La città sicura” sarà il
tema di Anna Imponente, Sovrintendente ai beni storici e artistici
del Lazio, a segnare la vicinanza
alle comunità colpite dal terremoto.
Alle riflessioni si uniranno arte e
musica in perfetto stile Poiesis: il 28
continuerà a teatro con il concerto
di Imany, “There where tears” tratto
dal suo ultimo lavoro “The Wrong
Kind of War”. Sabato 29 ottobre
spazio a incontri della Rete Unesco,
ospiti le città di Heidelberg, Galway,
Matera, Bologna, Roma, Torino
e Parma. Nel pomeriggio, appuntamento con Giuseppe Cederna e
“le città invisibili” di Calvino, cui
faranno da controcanto “Le città
visibili” e “Le città vicine” a cura
di Filippo La Porta, con gli scrittori
Giosuè Calaciura, Bruno Morchio,
Angelo Ferracuti e Alessio Torino. Il
29 ottobre si chiuderà con Eugenio
Finardi in concerto
al Teatro Gentile e
musica jazz nella notte. Luogo comune è
anche riflessione sul
rapporto tra creatività,
innovazione e sviluppo con tre appuntamenti: Expo Brevetti
2016, a cura di Mar.
Bre, sostenuto da Banca Intesa, che promuoverà nella giornata
del 28 l’incontro tra
inventori e imprenditori. Hackreativity,
realizzata in collaborazione con l'Università Politecnica
delle Marche - maratona/sfida 24h
non stop tra talenti manageriali e
digitali, che individuerà applicazioni
web utili alla crescita del territorio.
Sempre il 29, in contemporanea, la
conferenza di Gianluca Gregori sul
tema “Le diverse prospettive di una
strategia digitale”. L’incontro tra
Unesco e le quattro Università delle
Marche aprirà la giornata di domenica 30 ottobre, che proseguirà con
la “La città e il primato delle relazioni”, conversazione tra Giuseppe
de Rita, presidente Censis, e Paolo
Baratta, presidente della Biennale
di Venezia. Nel pomeriggio, dopo
l’intervento di Maurizio Carta e la
presentazione di Francesco Piccolo, l’attesa lectio di Remo Bodei.
La città di Fabriano sarà cuore
dell’incontro concerto con Roberto
Vecchioni, poi Andrea Scanzi e “Il
Sogno di un’Italia” chiuderanno in
teatro la tre giorni, prima della festa
di piazza animata dal dj Don Pasta.
Luogo comune è ideato e curato da
Francesca Merloni.
Lo Spirito e la Terra, finale tra incontri e spettacoli teatrali
Sono in arrivo gli appuntamenti finali della terza edizione de “Lo Spirito e la Terra”, il festival promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Gli eventi,
iniziati a maggio, si sono susseguiti in diversi fine settimana, offrendo al territorio momenti di
riflessione, musica, poesia e altro ancora. Sabato e domenica la manifestazione volge quindi
al termine con due giornate ancora una volta ricche di attività. Per tutte e due le giornate torna
la Mostra Micologica Fabrianese che sarà ospitata presso il Chiostro di San Venanzio dove,
oltre all’esposizione di funghi, nella giornata di domenica, alle ore 17, il micologo Mauro
Faraoni interverrà con una relazione su “I funghi dalla raccolta alla tavola”, seguita da una
degustazione. In contemporanea con la mostra lungo il Loggiato San Francesco, sarà presente
una testimonianza delle bellezze del territorio a cura del Parco Naturale Gola della Rossa e di
Frasassi. Inoltre sabato sarà dedicato alla XVI giornata nazionale GNU/Linux e software libero:
l’appuntamento è dalle ore 9 presso la Biblioteca Multimediale di Fabriano. Alle 17.30 spazio
ad un incontro che, sulla scia della testimonianza dello scorso anno della scrittrice Antonia
Arslan, sarà spunto di importanti riflessioni: ospite lo storico e scrittore Gabriele Nissim, che
Un libro sui Musici
fabrianesi del '700
presenterà il suo romanzo “La lettera a Hitler” e racconterà l’attività che svolge con “Gariwo:
la foresta dei giusti”, onlus creata per ricordate le figure esemplari di resistenza morale ai
regimi totalitari del Novecento in Europa e nel mondo. L’appuntamento è all’Oratorio della
Carità. Nella serata il Ridotto del Teatro Gentile ospiterà invece “Ode per un’anima Andalusa”,
spettacolo teatrale di e con Laura Pavoni, con Mauro Allegrini, Marco Agostinelli, Roberto
Moschini e Francesca Di Pastena. Domenica l’appuntamento è invece al Castello di Genga, per
un pomeriggio dedicato alla Venere di Frasassi. Alle ore 16.30 si terrà un convegno di studi con
Gaia Pignocchi e Mara Silvestrini. Alle 18 Andreina Zatti dedicherà un concerto alla Venere di
Frasassi e, a seguire, sarà premiato il vincitore del premio artistico “Dalla Venere alle Veneri”.
Si conclude così la terza edizione del festival che, come per le due scorse edizioni, anche
quest’anno ha avuto un grande seguito di pubblico grazie alla diversificazione degli eventi che
sono stati proposti, in grado di rivolgersi ad un pubblico variegato. Anche quest’anno il tutto
è stato possibile grazie a tutte le associazioni, enti e privati che hanno messo a disposizione il
proprio tempo e le proprie forze per la realizzazione delle attività.
Mercoledì 26 ottobre con inizio alle ore 17.30 presso la biblioteca “Sassi” si terrà l’incontro, organizzato dal Centro Studi don
Giuseppe Riganelli, sul volume “Luca Fabri, Gaspare Pacchiarotti e altri musici fabrianesi del Settecento”. Saranno a disposizione
degli intervenuti al convegno una copia del libro presentato ed altre monografie firmate da Giancarlo Pecci, dei cantanti fabrianesi
Elisa Petri, Rinalda Pavoni, Teresa e Francesco Cresci. Sarà il prof. Paolo Perretti del Conservatorio musicale di Fermo a presentare il libro di Giancarlo Pecci fabrianese-milanese, ricercatore di chimica e di storia della musica. Al termine dell’incontro verrà
ricordata un’altra grande cantante marchigiana, Anita Cerquetti (1931- 2014) che riposa nel cimitero fabrianese delle Cortine.
La mostra micologica sale a quota 30
Sabato 22 e domenica 23 ottobre a Fabriano, presso il
chiostro di San Venanzio, si terrà la trentesima edizione della
Mostra Micologica Fabrianese che, storicamente, risulta tra
le prime rassegne del genere tenutesi in Italia e dove sarà
possibile ammirare le innumerevoli specie fungine delle
nostre montagne.
L'organizzazione sarà curata dal Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, il quale, lo scorso anno, è riuscito ad
esporre più di 250 specie di funghi, con un ampio successo
di visitatori e con la partecipazione ed il coinvolgimento
di alcune scuole locali. Anche quest'anno nella mattina
di sabato 22, dopo il "taglio del nastro" che avverrà alla
presenza delle autorità locali, gli studenti fabrianesi saranno
ospiti della mostra.
La mostra sarà ad ingresso libero e rimarrà aperta dalle
ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle 20 sia nella giornata di
sabato sia in quella di domenica. Si ringrazia la comunità
parrocchiale di San Venanzio per la disponibilità degli spazi
concessi e l'Unione Montana dell'Esino-Frasassi per il rilascio
di alcuni speciali e temporanei permessi "didattici"
per la raccolta di funghi anche
velenosi.
Quest'anno poi, in occasione
del trentennale, la mostra
avrà il patrocinio del Comune di Fabriano, si svolgerà
nell'ambito e in collaborazione
con le altre contemporanee
iniziative de "Lo Spirito e la
Terra" e sarà anche arricchita
da una speciale esposizione di bonsai allestita e curata
da Moreno Severi. Inoltre, il Parco naturale regionale Gola
della Rossa e di Frasassi, presso il loggiato San Francesco,
presenterà le bellezze del nostro territorio e, infine ma non
ultimo, presso la Biblioteca multimediale comunale, nella
sola giornata di sabato 22 ottobre, saranno proiettati i
migliori video naturalistici dell'ente Parco stesso con quelli
realizzati e gentilmente messi a disposizione da Fabrizio
Moscè sul lupo e sul cervo che sono tornati a popolare il
nostro amato Appennino. Nella giornata di domenica 23
ottobre alle ore 17, presso il chiostro di San Venanzio, si
terrà un interessantissimo incontro sul tema "I funghi: dalla
raccolta alla tavola" guidato dal micologo Mauro Faraoni
con l'eccezionale contemporanea presenza di Marco,
cuoco del ristorante pizzeria "Da Lara" che, per conto della
Confcommercio locale, ci farà degustare qualche crostino
e alcune prelibatezze da lui cucinate con i ben noti funghi di
Trufigno, Rogedano e dintorni accompagnati dai vini generosamente offerti dalla cantina "Valdimiro" di Collamato. Anche
questi appuntamenti saranno ad ingresso libero
e tutti, appassionati, curiosi o
semplici amanti della natura,
sono invitati a partecipare
e portare esemplari fungini.
Per qualsiasi chiarimento e/o
ulteriore informazione: David
Monno 393-2351701, Sandro
Morettini 348-3985622 o
Gruppo Micologico Fabrianese
su facebook.
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
13
>SPAZIO LAVORO<
Un outlet, nuova veste
Lo stabilimento di Albacina
U
n outlet permanente dei prodotti Whirlpool debutterà il 27
ottobre all’interno dello storico stabilimento di Albacina,
chiuso lo scorso giugno dalla multinazionale americana.
Tornerà quindi ad essere operativo, almeno parzialmente,
quel locale simbolo della dinastia imprenditoriale fabrianese, in
quanto fu proprio lì che prima Aristide Merloni e poi il figlio Vittorio avviarono la produzione di elettrodomestici. Ora l’impresa è
in mano al gruppo americano che dopo aver provveduto a trasferire
da Albacina e Melano i dipendenti dell’ormai ex fabbrica, ha deciso di utilizzare parte di quel gigantesco sito per allestire un outlet
all’interno del quale i dipendenti possono acquistare i prodotti del
gruppo a prezzi scontati. Appunto, non tutto il plesso sarà utilizzato,
visto che per l’outlet verranno occupati circa 800 mq. spalmati su
due piani, ovvero la parte iniziale della costruzione in cui in passato
erano ospitati gli uffici. In pratica si tratta della porzione di edificio
dove proprio a giugno pochi giorni prima della chiusura definitiva
della fabbrica era stata posizionata la camera ardente di Vittorio
Merloni, omaggiata da migliaia di persone tra operai, impiegati e
tanti storici collaboratori. In totale il pianterreno e gli spazi superiori
dovrebbero ospitare attorno ai trecento elettrodomestici complessivi
tra frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, piani cottura ed altri prodotti
del cosiddetto reparto del bianco. Saranno rappresentati un po’ tutti
i brand di Whirlpool tra lo stesso marchio ed i vari Indesit, Ignis,
Hotpoint ed altri ancora a dimostrazione di come ad Albacina arriveranno non soltanto i prodotti della vicinissima sede fabrianese
di Melano, ma anche gli elettrodomestici realizzati negli altri siti
produttivi. L’acquisto, appunto, è riservato ai dipendenti che comunque potranno portare loro parenti ed amici per lo shopping a
costi ridotti all’interno del locale in cui verranno impiegati quattro
operatori prelevati dai dipendenti dell’azienda. Proprio in questi
giorni si stanno completando i lavori di maquillage e adeguamento
dei lavori per i quali Whirlpool ha investito una cifra abbastanza
rilevante. Un segnale, insomma, che può essere interpretato come
piuttosto incoraggiante sulle intenzioni di proprietà e management
in termini di permanenza sul territorio dopo che proprio lo stop alla
produzione ad Albacina era stato inevitabilmente considerato come
un messaggio poco favorevole.
Artigiani e commercianti a scuola di inglese
Conto alla rovescia per la partenze del corso di lingua inglese destinato agli artigiani, commercianti e titolari di pubblici esercizi di
Fabriano ed entroterra, organizzato presso la sede della Cna in via
Martiri della Libertà. C’è ne dà conto Andrea Riccardi, segretario
della Cna di Fabriano Area Vasta.
“La vocazione turistica del territorio – ci spiega – porta ogni anno
tanti visitatori e turisti stranieri e, per questo, abbiamo organizzato,
assieme alla direttrice di lingua, un corso che aiuterà gli imprenditori
e i loro dipendenti ad acquisire le conoscenze base di inglese”. Il
corso, organizzato dalla Cna locale, partirà a novembre e durerà 30
ore, al termine delle quali il corsista potrà scegliere di proseguire con
il secondo modulo, della durata di altre 30 ore e raggiungere il livello
A1. “Per evitare di appesantire la settimana lavorativa – prosegue
Riccardi – i 15 incontri di due ore ciascuno avranno cadenza settimanale, dalle 18.30 alle 20.30. Infine, se un artigiano o commerciante
frequenta entrambi i moduli riceverà l’attestato di frequenza che
potrà appendere in negozio o nella propria attività”. "Oggi il turismo
è cambiato, c'è bisogno per gli operatori di avere nuove competenze,
come quella della lingua inglese, che sicuramente permetterà di dare
ai turisti, anche stranieri una migliore accoglienza nella nostra città.
Oggi si parla di turismo esperienziale dove l'accoglienza deve essere
sempre più qualificata e capace di far conoscere il territorio nella
sua interezza. La conoscenza delle lingue straniere, l'inglese prima
di tutto, diviene lo strumento per comunicare e far conoscere meglio
il nostro ambito territoriale".
Daniele Gattucci
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani
della C.M. Esino-Frasassi
~ OFFERTE NEL PUBBLICO IMPIEGO
IN IRLANDA
Il Public Appointments Service è un’organizzazione che si occupa del reclutamento del
personale per gli uffici pubblici dell’Irlanda.
Dispone di un sito per svolgere le procedure
di pubblicazione delle offerte e raccolta delle
candidature. Anche attualmente ci sono delle
ricerche in corso. Gli interessati possono possono trovare tutte le informazioni e le modalità
di candidatura all’indirizzo: www.publicjobs.ie
> Job Search.
~ LAVORO NELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN GRECIA
Il CEDEFOP, Centro europeo per lo sviluppo
della formazione professionale, è un'agenzia
dell'Unione europea con sede a Salonicco, che
ha il compito di promuovere lo sviluppo della
formazione educativa e professionale all'interno
dell'Unione europea. Sono diverse le figure
ricercate in questo momento dall’agenzia. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo:
recon.cedefop.europa.eu.
~ OFFERTE NEL SETTORE ARTISTICO
IN FRANCIA
Arte Profils è un sito francese che raccoglie
offerte di lavoro e di stage in campo artistico.
Si cercano non solo pittori e violinisti, ma anche
impiegati e dirigenti da impiegare in aziende che
si occupano di attività artistiche. Informazioni
e modalità di candidatura all’indirizzo: arte.
profils.org.
~ OPPORTUNITÀ NEL BANCARIO IN SVIZZERA
La BIS, Bank for International Settlements, è
un'organizzazione internazionale avente sede
sociale a Basilea. Fondata nel 1930, è la più
antica istituzione finanziaria internazionale. Sul
proprio sito pubblica la lista dei posti vacanti. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo:
www.bis.org > Careers > Current vacancies.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità
presentate o su altre offerte, corsi, concorsi
ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani
della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel.
0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.
[email protected] - o visitate il sito
www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura:
lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00.
14
>MATELICA<
La Ghergo sfiducia
(di nuovo) i vertici
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
L'Espresso elogia
il Verdicchio
Collestefano
Il settimanale lo classifica secondo
tra i vini da comprare dietro al Ridolfi
di ANTONIO GENTILUCCI
T
orna la preoccupazione e tornano gli
scioperi nel gruppo
Ghergo, ed in particolare nel suo stabilimento
di Matelica (l'ex Antonio
Merloni).
L’origine di questa nuova
agitazione va ricercata nelle
manovre che la proprietà sta
facendo nel suo organico,
manovre molto pesanti, che
interessano la dirigenza del
gruppo, amministratore delegato in primis. Sono stati
i sindacati uniti, Fim-Cisl,
Fiom-Cgil e Uilm-Uil, alla
fine della scorsa settimana,
a lanciare l’allarme: “l'amministratore delegato ed i
suoi collaboratori, entrati
in carica a luglio 2015 e
responsabili di tutto il piano
di riorganizzazione e rilancio del gruppo, sono stati
“congedati” a fine settembre
senza plausibili spiegazioni.
Tutti i ruoli dirigenziali sono
nuovamente ricoperti dai
componenti della famiglia
Ghergo, proprietaria del
gruppo, che oggi stanno
lavorando ad un nuovo fantomatico Piano Industriale
da presentare a banche e
organizzazioni sindacali, con
tempi indefiniti.
Dal 2009 ad oggi a Porto
Recanati la stessa famiglia
ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti
esterni, con l'unico risultato
ad oggi di avere peggiorato
la situazione sia finanziaria
che produttiva, nonostante
l'uso continuo di ammortizzatori sociali e i sacrifici dei
lavoratori”.
A pagarne il prezzo sarebbero proprio gli stabilimenti
interessati all’ultimo accordo sottoscritto in Regione:
“a Matelica e Sassoferrato
il piano di riorganizzazione
e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione
Marche e al Ministero del
Lavoro non più tardi della
scorsa primavera, a causa
di una serie preoccupante
di ritardi sulle tempistiche
concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea
che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di
essere messo in discussione
compromettendo le prospet-
tive future per entrambi gli
stabilimenti.
Il 13 ottobre le organizzazioni sindacali e le Rsu di tutti
gli stabilimenti delle Province di Macerata e Ancona
hanno coinvolto la Regione
Marche con il suo assessore
al Lavoro, Loretta Bravi”.
Ora lo sciopero, e lo sguardo
al prossimo incontro in Regione, programmato per il 4
novembre.
L’adesione, lunedì 17, è stata
massiccia “100% a Matelica, 90% a Sassoferrato e
la totalità dei produttivi a
Porto Recanati”, precisano i
sindacati. E lo stato di agitazione, in questa realtà che
coinvolge oltre 300 famiglie,
proseguirà, almeno fino al 4
novembre.
Dieci anni di Teatro nel territorio
E’ in edicola la nuova guida del settimanale L'Espresso 'I
Vini d'Italia 2017'. Nel frattempo il giornale ha dedicato
un'importante anteprima ai vini primi nelle rispettive classifiche ed inseriti proprio tra le eccellenze nella guida 2017.
Le tre categorie citate sono: vini da comprare, vini da bere
subito e vini da conservare. In questo contesto, continua la
tradizione dei riconoscimenti offerti dal noto settimanale alla
cantina matelicese Collestefano di Fabio Marchionni. L'anno
scorso infatti L'Espresso aveva selezionato il Collestefano
Verdicchio di Matelica 2014, introdotto nella
classifica dei top 20 vini italiani rapporto
qualità-prezzo. Per il 2017, invece, gli esperti
lo hanno messo in seconda posizione assoluta
tra i vini da comprare. Davanti al Collestefano Verdicchio di Matelica 2015, si classifica
primo il Brunello di Montalcino 2011 della
cantina Ridolfi; sul terzo gradino del podio,
infine, il Trebbiano d'Abruzzo Masciarelli
2015. "La cantina Collestefano spicca
per fedeltà alla propria storia - si legge a
pagina 93 del famoso settimanale - eccellente produttrice di bianchi, in primis
Verdicchio di Matelica, Fabio Marchionni da anni mantiene una produzione
piuttosto limitata per non snaturarlo,
ed a prezzi molto moderati". Insomma
un vino secondo solo al Brunello di
Montalcino. Nelle altre due classifiche
spiccano il Barbaresci Crichet Pajé 2007
della cantina I Paglieri - Roagna, tra i vini
da bere subito, ed il Taurasi Poliphemo
2012 della cantina Tecce Luigi, tra i vini
da conservare.
Riccardo Antonelli
gnia sprona i giovani alla
professione e alle sue prospettive: la nascita di una
start up al nostro interno è la
conferma che la via seguita
è quella giusta, anche se le
E’ stato un ideale, forse con
un pizzico di utopia, che
ci ha spinto in quei lontani
giorni del 2006 a credere in
questo progetto. Un ideale di
un gruppo di persone moti-
Importante traguardo per il Ruvidoteatro che fa il bilancio della sua attività
vate a realizzare un piccolo
sogno: la creazione di uno
spazio possibile di conoscenza, pratica, fantasia creativa
da trasmettere ediffondere
agli altri e al territorio.
Ad ottobre Ruvidoteatro festeggia i 10 anni di attività.
E’ un lungo percorso che
ha attraversato la vita e gli
interessi di molte persone,
le quali hanno abbracciato la
proposta culturale della compagnia, formatasi a Matelica
nel 2006, capace di portare il
proprio linguaggio in tutta la
regione e nel resto d’Italia.
Quante persone si sono avvicinate al teatro come idea
e luogo fisico, attraverso i
corsi di formazione, gli spet-
tacoli, gli eventi, le stagioni
teatrali, e tutte le proposte
con cui Ruvidoteatro ha
coinvolto migliaia di persone, nelle infinite variazioni
del linguaggio teatrale.
Come non ricordare i primi
tempi, con i giovani che
calcavano il palcoscenico e
riempivano le vie della città
con spettacoli e performance
(gli anni fertili delle notti
bianche). Le varie poetiche
che hanno percorso gli anni
di questa storia. Dai clas-
sici rivisitati in
forma moderna (Il sogno di
Shakespeare, il
Mattia Pascal
di Pirandello)
alle proposte di
contemporaneità
(la Medea con
gli emigranti, la
Tempesta autobiografica con
l’uso di tutto il
luogo teatro, le
città invisibili
di Calvino portate tra le piazze
della città). Attraverso i nuovi linguaggi (il
teatro danza di
Pina Bausch, il linguaggio
del corpo) fino ai personaggi matelicesi (Matelitango,
l’Ingegnere Mattei).
E che dire di tutti gli spettacoli nati per l’infanzia e
la gioventù, coinvolgendo scuole, famiglie, intere
generazioni attraverso il
linguaggio del teatro per
ragazzi (Il baule dei sogni,
Il Barone rampante di Calvino, il Mago di Nooz, la
commedia dell’arte, il circo
pasticcione).
L’approccio a nuove tecniche e linguaggi della
comunicazione, attraverso
l’uso del corpo al buio nelle
molteplici applicazioni con
l’invenzione tecnologica
(lo spettacolo con la luce al
wood Ombre). Il rapporto
con la scienza e la collaborazione con l’Università di
Camerino, confluito nella
produzione di uno spettacolo
scientifico per bambini (I
predatori della scienza) e il
laboratorio teatrale applicato
alla scienza con gli studenti
dell’università, che ha dato
vita allo spettacolo presentato in stagione a Camerino
(La forza interiore).
Per giungere ai nostri giorni,
nella prospettiva del turismo
culturale ed esperienziale,
andando fuori dai teatri, per
proporre in vari luoghi del
territorio un approccio più
partecipato del turista con
la bellezza dei paesaggi,
gli incontri nei musei, le
scoperte delle tele dipinte
al buio, con una prospettiva
nuova di coinvolgimento e di
esperienza per lo spettatoreattore.
Sono stati 10 anni in cui abbiamo conosciuto, formato,
avvicinato tantissime persone, creando nuovi incontri,
amicizie, amori, esperienze,
bambini cresciuti con noi
e che ora fanno parte della
compagnia. Un universo
di volti che non possiamo
ricordare tutti, ma che hanno
dato ricchezza e positività
al nostro lavoro, dandoci
la consapevolezza che la
motivazione era concentrata
ad un unico scopo: far crescere le persone, non solo
sul piano teatrale, ma anche
e soprattutto nella vita di
tutti i giorni, con l’idea che
la cultura è fondamentale nel
rapporto tra le persone e la
comunità dove vivono.
E ancora adesso la compa-
difficoltà ci sono sempre,
ma con lo spirito giusto si
possono superare.
v.m.
Ruvidoteatro, Teatro ragazzi
15
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Ottobre, è tempo di funghi
Al via la XVIIa Mostra Micologica e Botanica nei locali di Palazzo Ottoni
di Giulio iale
L’
anno in corso è letteralmente volato via
per i tanti appassionati
cercatori dei funghi.
Infatti nessuno ha mai lamentato un
rientro dall’uscita su prato o bosco
a mani vuote. Anzi corre voce che
tanti non hanno più spazi liberi nei
congelatori. Il Gruppo Micologico
Matelicese ha realizzato numerose
iniziative, spesso aperte anche al
pubblico, riscuotendo notevole
interesse e partecipazione, con
grande soddisfazione del presidente dott. Claudio Modesti e del
vulcanico organizzatore suo vice
Luciano Lori.
Dopo i tanti incontri e convegni con
relatori noti professionisti, tecnici
ed esperti di micologia e botanica,
anche il 2016 si concluderà con la
tradizionale Mostra Micologica e
Botanica, giunta ormai alla XVIIa
edizione, che si svolgerà 22 e 23
ottobre (sabato e domenica) nei
locali di Palazzo Ottoni, concessi
dall’amministrazione comunale.
La mattina di sabato la mostra sarà
visitata da varie classi delle Scuole
del Comune, accompagnate dai
loro insegnanti.
Sempre sabato 22 ottobre, nell’attigua Sala Multimediale “M.
Boldrini”, alle ore 21, si terrà un
interessantissimo convegno sul
tema: “I funghi di São Miguel” con
relatore il noto micologo di Roma
Tommaso Lezzi.
L’evento sarà aperto dal saluto delle
autorità e al termine sarà offerta a
tutti i partecipanti e visitatori della
mostra una degustazione di prodotti
locali e Verdicchio doc di Matelica.
La Mostra Botanica, curata come
sempre dalla dott.ssa Alessandra
Vitanzi, prevede la riproduzione
in scala delle principali comunità
vegetali forestali dove si rinviene
la maggior parte delle più comuni
e note specie micologiche.
È così che, magicamente, entrando
a Palazzo Ottoni, sarà come trovarsi
a passeggiare nel bosco.
Nell’ambito della mostra e nella
preparazione della stessa, per il
3° anno, il Gruppo Micologico
entra nelle scuole con il progetto
“Conosciamo i funghi ed il loro
mondo”, rivolto alle classi III
della Scuola Primaria dell’Istituto
Comprensivo “Mattei” di Matelica
ed Esanatoglia.
Lezioni frontali ed esperimenti
saranno svolti in aula per scoprire
il mondo dei funghi. I ragazzi
saranno guidati alla realizzazione
di creazioni artistiche che saranno
Per la Pedemontana
le ruspe al lavoro
C’è un comunicato
ufficiale dell’Anas, si
sono messe in moto
le ruspe. C’è un inedito “tocco” di realtà,
cioè sembrerebbe essere davvero arrivato
il momento dei lavori
per la leggendaria Pedemontana, la strada di cui
si parla da decenni, che collegherebbe con una
strada veloce Matelica con Fabriano e l’arteria
Ancona-Perugia da una parte e Camerino e la
Civitanova-Foligno dall’altro. Il sito dell’Anas
comunica infatti “che la Società Quadrilatero
Marche-Umbria ha avviato le lavorazioni preliminari per la realizzazione del primo tratto della
“Pedemontana delle Marche”, nell’ambito del
progetto Quadrilatero Marche-Umbria.
Lo stralcio in corso di esecuzione si innesta sulla
strada statale 76 “della Val d’Esino” (direttrice
Perugia-Ancona)
nei pressi di Fabriano ed avrà una
lunghezza di circa
8,1 chilometri, fino
a Matelica.
La carreggiata sarà
larga 10,5 metri con
due corsie da 3,75
metri oltre due banchine da 1,5 metri
ciascuna. L’opera
comprende cinque
tra ponti e viadotti,
una galleria di circa
900 metri e 3 svinLodevole l'iniziativa da indire, quella del
"I° Festival organistico Città di Matelica";
ospitato a settembre nella chiesa di S. Filippo Neri dove è custodito l'organo a canne
costruito dall'organaro fabrianese “Camillo
del Chiaro” nel 1852.
L'ascolto della musica unito alla vista della
cantoria e della cassa armonica in stile rococò
è stato quanto di meglio si potesse offrire
all'ammirazione del pubblico presente.
Il Festival, promosso dalla Cattedrale di Santa
Maria Assunta, dalla Collegiata di San Filippo
Neri e dalla Scuola Civica di Musica cittadina
sotto la direzione artistica dell’organista ma-
coli (Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica nord).
I lavori prevedono anche la realizzazione della
bretella di collegamento, di 1,5 chilometri, tra la
strada statale 77 e la strada provinciale 209 “Valnerina” in località La Maddalena, nel Comune di
Muccia. Il valore complessivo delle opere è di
circa 90 milioni di euro, interamente finanziati
nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro
Marche. Il progetto esecutivo del secondo stralcio, da Matelica a Castelraimondo, è in corso
di approvazione”. Sui tempi nessuna pronuncia
(che sarebbe del resto, a questo stadio, scarsamente indicativa).
Plaudendo a questa
notizia, e sperando che viadotti e
gallerie non siano
eccessivamente impattanti, resta al fondo l’interrogativo: il
completamente della Quadrilatero sarà
portatore di un nuovo
sviluppo o… i buoi
sono ormai definitivamente scappati
dalla stalla?
a.g.
esposte alla mostra. Operatori saranno la dott.ssa Alessandra Vitanzi
ed il vice presidente del Gruppo
Luciano Lori. Nei pomeriggi dei
due giorni saranno offerte caldarroste a tutti i visitatori.
Fiato alle trombe
con la musica sacra
Straordinarie le voci che
hanno risuonato nella
splendida chiesa della Pieve di Esanatoglia, venerdì
30 settembre, organo, voce
soprano e flauto. I maestri
Luca Migliorelli, Chiara
Di Matteo, Alessia Albani,
nel secondo appuntamento
de “I concerti della Pieve”,
si sono cimentati all’unisono in un interessante
repertorio di musica sacra
con composizioni di A. Vivaldi, G. B.
Pergolesi, G. F. Handel. La navata della
chiesa, colma di una platea attenta, testimoniava il successo della manifestazione,
organizzata dal Comune di Esanatoglia
e dall’associazione culturale “Toscanini
79”, con la direzione artistica del M°
Migliorelli, Socio Collaboratore dell’Associazione culturale “Toscanini 79” e
direttore della scuola musicale “Toscanini
79” nella città di Esanatoglia.
Hanno introdotto l’esecuzione il sindaco
della città Luigi Nazzareno Bartocci e
l’assessore all’Istruzione Debora Brugnola; la loro prefazione ha sottolineato
la valenza culturale dell’evento, che non
si limita solo all’esecuzione di eccellente
prova musicale, ma riesce a far esaltare l’inestimabile ricchezza artistica del nostro
territorio. Il recente restauro dell’organo,
da parte del M° Formentelli, ha portato
all’origine le peculiari caratteristiche del
raro strumento cinquecentesco. Suggestiva
la cornice della Pieve di Sant’Anatolia. E'
stata un perfetto scrigno, custode di forme
d’arte distinte, architettonica, pittorica e
musicale che si sono fuse, perfettamente
insieme, regalando una magica serata
d’autunno imminente.
lina Menichelli
Festival organistico, una perla da riproporre
telicese Luca Migliorelli, è stato patrocinato
dal Comune di Matelica.
Due concerti in programma hanno composto
il cartellone concertistico del festival organistico. Nella prima serata si è esibito il M°
Luca Migliorelli con un programma distinto
in due parti: la prima consistente in brani di
musica barocca relativi a composizioni di
Frescobaldi, Zipoli, Gabrieli e la seconda in
brani di musica ottocentesca ( Morandi, Gherardeschi, Fumagalli) con marce
ed arie tratte da opere verdiane.
La seconda serata ha visto all'organo il M° Sauro Argalia, tornato
nuovamente a suonare su questo
strumento dopo il concerto d’inaugurazione del dopo restauro
avvenuto nel 1999. In quell'occasione il Maestro pubblicò anche
un libro dal titolo “Camillo del
Chiaro organaro in Fabriano”
dove all’interno è documentato
tutto il lavoro di restauro eseguito
dalla ditta organaria “Pinchi” di
Foligno, con un’appendice di tutti gli organi
costruiti dal “Del Chiaro” sul territorio della
diocesi di Fabriano/Matelica. Insieme al M°
Argalia ha suonato l’oboista M° Andrea Andreani, che insieme hanno eseguito musiche
di Corelli, Bach, A. Marcello, Haendel e
Albinoni.
I due concerti sono stati seguiti
da un pubblico numeroso, attento
ed entusiasta, che non ha lesinato
applausi convinti e prolungati.
L'affluenza ha superato qualsiasi
aspettativa tributando il dovuto
riconoscimento a chi ha operato
affinché la manifestazione si realizzasse, ed ai maestri che spontaneamente si sono offerti di eseguire
i vari repertori.
Questa nuova iniziativa culturale ha
aggiunto un'importante ed interessante tessera al mosaico di attività
che si stanno svolgendo a Matelica,
mettendo in evidenza lo splendore
della musica per organo, non sem-
pre adeguatamente apprezzata e ricercata.
Manifestazioni di questo tipo dovrebbero
essere maggiormente incoraggiate e promosse
al fine di indirizzare le persone verso il "bello" e “l'arte”, espressi in una delle forme più
significative qual è la musica.
Mario Morri
16
>MATELICA<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
La
Misericordia...in
cucina
Inaugurata dal Vescovo Russo la mensa per i poveri gestita dalla Caritas
di LAURA ANTONELLI
E'
stata inaugurata, sabato
15 ottobre alle 17.30, la
Cucina della Misericordia, presso la parrocchia
di Santa Teresa d'Avila, proprio nel
giorno della celebrazione di questa
Santa, prima donna ad essere proclamata Dottore della Chiesa.
La Cucina della Misericordia è una
mensa per i poveri che sarà gestita
dalla Caritas di Matelica e dalla parrocchia di Santa Teresa, aperta alle
famiglie in difficoltà della Vicaria di
Matelica nei locali
del refettorio del
Monastero, recentemente restaurati
grazie al contributo del parroco don
Angelo Casertano
e di altri privati.
Inoltre, al progetto, ha contribuito
anche il Lions Club
Matelica donando
gli elettrodomestici
della cucina: piano cottura, cappa,
forno, frigorifero e
congelatore.
L'inaugurazione si
è svolta alla presenza del vescovo della
Diocesi di Fabriano
– Matelica, Mons.
Stefano Russo, del
Priore dell'Eremo
di San Silvestro
di Montefano a
Fabriano, don
Vincenzo Bracci, del parroco
di Santa Teresa
Angelo Casertano, del sindaco
Alessandro Delpriori, del vice
sindaco Anna
Grazia Ruggeri, dell'assessore
Pietro Valeriani e
della presidente
del Lions Club
di Matelica Matilde Amina Murani Mattozzi,
oltre che di molti
soci del Lions.
“Un ottimo segno dell’azione cristiana nel
tempo presente
– ha detto tra le altre cose il vescovo – Si inizierà con qualche
famiglia, ma la Divina Provvidenza
interverrà sicuramente e speriamo
che la Diocesi possa contribuire per
ampliare il servizio a chi ne ha più
bisogno”. Don Vincenzo da parte
sua, che qui è ovviamente di casa,
essendone stato parroco per undici
anni, ha detto di rallegrarsi perché
“è servita a salvare questa parte del
vecchio collegio dal degrado e ser-
la sua lettera con la frase “e Dio la
contenti. Per farle piacere. Il Prpe
Gio: Casimiro”? E’ nientemeno che
Giovanni II Casimiro o Casimiro V,
nato nel 1609, figlio minore di Sigismondo III e Costanza d’Asburgo,
ultimo discendente della linea della
famiglia reale polacca Wasa o Vasa.
Fu gesuita e Cardinale. Ma, a causa
della morte del fratello Ladislao
IV, fu eletto Re proprio nel 1648 e
lo rimase fino al 1668, in uno dei
periodi più difficili per la monarchia
polacca, a causa della rivolta dei Cosacchi, dell’attacco dei Russi e degli
Svedesi che occuparono Cracovia
e Varsavia. Finalmente la pace fu
firmata ad Oliva nel 1660.
Ma in gioventù, mentre ara ancora
libero da impegni di Stato, aveva
viaggiato molto per l’Europa, aveva visitato l’Italia e, in particolare,
essendo devoto, Loreto e la Santa
Casa. E fu proprio a Loreto che
conobbe (e lo conferma anche il
nostro storico Camillo Acquacotta
nelle sue Memorie) il devotissimo
e nobile padre (matelicese benché
la famiglia fosse umbra di origine)
Alessandro Pellegrini, fratello di Valentino, anch’egli appartenente alla
Compagnia di Gesù (quindi gesuita). Ne ammirò talmente le qualità
che volle che lo seguisse in Polonia,
alla corte del fratello; là Alessandro
divenne anche suo confessore e vi
rimase a lungo, prima di tornare a
Roma, dove concluse la sua vita.
Proprio nel 1648, un anno dopo
la morte dell’amico Alessandro,
Casimiro divenne Re. Ma dopo
venti anni, rinunciò al potere (1668)
abdicò; chiese ed ottenne dal Papa
l’annullamento dello stato ecclesiastico, rinunciò al cardinalato ed ai
suoi benefici (può essere cardinale
anni, Gianna Barbarossa, Rosalba
Carsetti e Anna Mazzolini.
«Il Lions Club Matelica - dichiara
la presidente del Club, ringrazia don
Angelo per aver proposto questa
collaborazione nel progetto della
Cucina della Misericordia, perché
ci ha permesso così di rispondere ai
bisogni della comunità nella quale
viviamo e di realizzare il nostro
motto che recita “Dove c'è un bisogno, lì c'è un Lions”».
"Arma di distrazione
questo referendum"
Il Re di Polonia e
le amicizie matelicesi
Grazie ad un prezioso documento
dell’amico Enzo Carsetti, abbiamo
potuto sapere di rapporti fra un Re
di Polonia, la famiglia Pellegrini
e la famiglia Bracci di Matelica.
Di che si tratta? Di una lettera in
italiano che ha come destinatario
l’”illustrissimo Reverendissimo
Signore Giulio Bracci, Arciprete
di Matelica, Canonico della Collegiata di Santa Maria della Piazza”.
Eccone la sintesi: “Lettera del
Cardinale Casimiro sulla morte del
Sig. Valentino Pellegrini”. L’anno
è il lontano 1648. Lo scrivente dice
di essere affettuosamente legato al
Padre Alessandro Pellegrini ed a
tutta la sua famiglia; ora, tramite
Bracci, viene a sapere della “morte
del Sig.r. Valentino verso il quale
avevo particolare inclinatione”. Chi
scrive dice di comprendere la gravità
dell’evento luttuoso, ma assicura
che, oltre alla partecipazione al lutto
ed al cordoglio, assicura che è pronto a dare tutto l’appoggio che sarà
richiesto ai nipoti e ai componenti
della famiglia, mentre riafferma
forti sentimenti di stima a Bracci
che ora è il suo tramite perché
Alessandro, a soli 53 anni, era morto
l’anno prima a Roma. La data è “li
21 febbraro 1648”. Chi firma è Giovanni Casimiro (nella foto). Ma chi
è? Da dove è scritta la lettera? Essa
viene da Tjrodna. Ho ricercato tale
località che si trova sul fiume Niemen, sotto la Lituania, in territorio
un tempo polacco, poi della Russia
bianca. Grazie ad un atlante storico
sulla invasione tedesca della Polonia
nella II Guerra Mondiale, da poco
uscito, compare come Grodno (e mi
dicono oggi è di nuovo polacca e si
pronuncia Grudno). Ma chi è questo
Giovanni Casimiro che conclude
virà ad attuare quegli obiettivi che
Papa Francesco ci chiede”.
La Cucina è stata fortemente voluta
da don Angelo Casertano, ringraziato anche dal vice indaco Ruggeri:
“Oggi si realizza per lui davvero
un sogno”.
Ci sono due targhe, una dedicata
alla memoria dei genitori dello
stesso parroco e l'altra, da parte del
Lions Club in ricordo delle socie
Fondatrici, scomparse negli ultimi
anche un laico), tornando allo stato
laicale. Si recò in Francia dove in
seguito si formò una famiglia e morì
a Nevers nel 1672, solo quattro anni
dopo. Ma per noi matelicesi è interessante che due nostri concittadini
furono suoi stimati amici. E lo scopriamo insieme alle loro famiglie,
grazie a questa corrispondenza in
cui egli è definito in tedesco “Konig
(cioè Re) Ioannes II Wasa”. Nel
Museo Piersanti (prima Palazzo
Pellegrini) conserva documenti
preziosi di questa amicizia che ebbe
un seguito perché nella biblioteca
c’è un libro stampato nel 1669 sul
viaggio di Maria Casimira Regina
di Polonia: vi sono descritte le tappe
del suo viaggio attraverso l’Europa
e l’Italia (è ossequiata ovunque) e
il pellegrinaggio a Loreto, che è la
sua meta, dove venne a ringraziare
la Vergine per la protezione data al
Re suo marito ed ai polacchi per
esser riusciti a non far invadere la
loro nazione ai Turchi.
Forse sarebbe il caso di ricercare
tutti i documenti, farne una mostra
e invitare a Matelica l’addetto culturale polacco a Roma per presentare
questo prezioso gioiello che è il
nostro Museo, insieme ai documenti
storici preziosi per entrambi i paesi.
Fiorella Conti
Sabato 15 ottobre, a Palazzo Ottoni, il Comitato per il No
ha ospitato il magistrato di Cassazione Vito D’Ambrosio,
già presidente della Regione Marche dal 1995 al 2005,
e ora uno dei i molteplici volti autorevoli in materia di
Giurisprudenza schierati per il No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre. Ecco un ampio stralcio del comunicato consuntivo
dell’incontro fatto dal Comitato del No.
A presiedere l’incontro, Emanuela Fiorentino (Comitato Provinciale per il
No) e Igino Colonnelli (Comitato locale). Una sala piena in ogni ordine di
posto - tanti i giovani - ha ascoltato con interesse le parole del Magistrato
e dato luogo ad un vivace dibattito di approfondimento.
D’Ambrosio ha definito il referendum un’«arma di distrazione di massa»,
messa in atto dal Governo per deviare l’attenzione dei cittadini dai gravi
problemi economici che attanagliano il Paese, soprattutto le giovani generazioni a cui l’Italia non dà più prospettive e risposte. «Voto No non per
far cadere Renzi. Voto No perché questa Riforma costituzionale peggiora
la nostra Carta.
Se cade Renzi non piango, certo, purché non si faccia troppo male» ironizza
D’Ambrosio, prima di scardinare una ad una le motivazioni che i Comitati
del Sì adducono a favore di questa riforma.
Alcune pillole del D’Ambrosio pensiero?
Il bicameralismo non rallenta l’iter di approvazione delle leggi! E’ la volontà
della maggioranza, che ha potere condizionante molto forte, a decidere quali
leggi approvare e con quali tempistiche. Il Jobs Act è diventato legge in
13 giorni, la Legge Fornero in 8 giorni, ma è dal 1989 che l’Italia ha preso
impegni per ratificare una legge sul reato di tortura, e non lo ha ancora.
Molti promotori del Sì sostengono poi che la Riforma così come è non va
bene, ma che se una riforma costituzionale non passa adesso, non passerà
mai più. No!
E perché se non passa adesso non passa più? Un’altra riforma è possibile,
dice D’Ambrosio.
E anche riguardo alla riduzione del numero dei parlamentari, la somma risparmiata, secondo i dati ufficiali forniti dalla Cancelleria di Stato, è stimata
tra i 50 e 150 milioni di euro annui: per ottenere questa cifra «basterebbe
sforbiciare le indennità parlamentari», afferma D’Ambrosio.
Questa è una Riforma approntata con superficialità inaudita: lo dimostrano
gli svarioni presenti al suo interno, come il fatto che si rimandino delle
questioni al “Commissario di Governo”, figura che non esiste più nel nostro
Ordinamento da 15 anni!
Questa riforma aumenterà ancora di più il divario tra politica e cittadini,
perché incomprensibile linguisticamente anche agli addetti ai lavori (come
il capzioso art. 70): nel ’47, i nostri Padri Costituenti sottoposero il testo
all’Accademia della Crusca perché fosse comprensibile a tutti.
La Costituzione si può modificare, ma non così! In questo modo si rafforza
solo la casta dei politici.
Comitato No - Matelica
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L'Azione 22 OTTOBRE 2016
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>SASSOFERRATO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Doppio evento
con il Salvi
Il catalogo e la premiazione di tre artisti
D
opo il vernissage del 1°
ottobre scorso, che ha
registrato una larga partecipazione di pubblico,
la 66^ Rassegna Internazionale
d’Arte/Premio “G.B. Salvi” ha in
programma un nuovo, doppio appuntamento: la presentazione del
catalogo che documenta i contenuti
della manifestazione e la cerimonia
di premiazione di tre dei trenta artisti iscritti alla sezione “Premio”.
L’iniziativa si terrà sabato 22 ottobre, alle ore 16.30, nell’auditorium
di Palazzo degli Scalzi. Sarà proprio
il seicentesco ed elegante edificio,
insieme alla tradizionale sede di
Palazzo della Pretura e alle chiese
di San Giuseppe e di San Michele
Arcangelo, ad ospitare, fino al 13
novembre, il prestigioso evento
espositivo dedicato alla arti visive,
organizzato dal Comune con la
collaborazione di Regione Marche,
Università degli Studi di Urbino
“Carlo Bo”, Fondazione Carifac e
Fiaf. Dunque, questa nuova edizione della Salvi, denominata “Materia
e Segno - La profondità della leggerezza”, curata dagli storici dell’arte
Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni,
dedicata al compianto Padre Stefano Troiani, vivrà sabato prossimo
un altro momento particolarmente
significativo.
Il catalogo riassume tutti gli aspetti
della Rassegna, dalle immagini
delle opere in mostra (ben 223),
ai contenuti critici, dai testi di
presentazione ai cenni biografici
dei quarantasei artisti presenti.
Nel volume sono quindi raccolti
i cinque momenti espositivi della
manifestazione: “Grandi scultori
del ‘900: Pericle Fazzini ed Edgardo Mannucci”; la personale
dell’artista omaggiato, lo scultore
ascolano Giuliano Giuliani; “Grafismi”, mostra dedicata al fotografo
Eriberto Guidi; “Tendenze del contemporaneo” (che vede la presenza
di nove eccellenti autori); “Artisti in
concorso” (che comprende anche la
sezione “Artisti fuori concorso”). Il
Visitatori durante la giornata inaugurale della manifestazione
progetto grafico del volume porta la
firma di Monica Simoni, mentre la
stampa è realizzata da “bBold” di
Monsano (AN). Per quanto riguarda la cerimonia di premiazione,
così come previsto dal bando di
partecipazione, saranno tre i riconoscimenti assegnati da una qualificata giuria agli artisti meritevoli,
secondo la formula, ripristinata
quattro anni fa, che costituisce una
delle tradizioni più antiche della
Salvi, quella del “Premio acquisto”.
Trenta, come detto, gli autori in
concorso, di cui cinque stranieri.
Questi i componenti della giuria:
Cecilia Casadei - presidente - (vice
presidente emerito Accademia
Belle Arti di Urbino, giornalista,
critico d’arte); Galliano Crinella
(docente Università degli Studi
di Urbino “Carlo Bo); Giampiero
Donnini (storico dell’arte); Federica Facchini (docente di storia
dell’arte contemporanea all’Accademia Belle Arti di Macerata);
Ivana Jachetti (responsabile attività
e promozione turistico-culturale
della Regione Marche); Sandro
Pascucci (filosofo); Ugo Pesciarelli
(sindaco di Sassoferrato). La Salvi
resterà aperta al pubblico fino al
13 novembre nei giorni di giovedì
e venerdì dalle ore 17 alle 19, il
sabato, la domenica e i festivi dalle
ore 16 alle 19.
Cucina con zucca,
poi magia e fantasia
Quando nell'Ottocento scoppiò
improvvisamente la febbre dell'oro
Mentre mancano pochi giorni alla grande notte delle streghe che
trasformerà il castello di Sassoferrato in un luogo che, con la complicità della Pro Loco sentinate, intreccia magia, fantasia e paura,
dal 16 ottobre al 20 novembre tutte le domeniche a pranzo sarà
possibile degustare un menù a base di zucca al costo di 20 euro.
L'iniziativa è firmata da otto ristoranti storici del sentinate: Le Ginestre di Montelago, La Taverna di Bartolo e La Rocca in Castello,
L'Appennino in Borgo, La Vecchia Stalla alle Felcine, Le due Sorelle
a Monterosso, Agriturismo il Gorghetto al Molino di Castagna e
La Collina Da Biducci a Cerqueto. Un event marketing che piace e
pure molto. Forse perchè forchetta e coltello sono un altro modo di
attrarre curiosi ed escursionisti e l'iniziativa venendo da privati dà un
idea del nuovo dinamismo che corre nel paese. Un solo rimprovero:
peccato che duri solo un mese...almeno che qualcosa di buono bolle
in pentola per il mese di dicembre!
Erano gli anni '80 dell'Ottocento, fu quasi una follia collettiva. La rievoca un maestro di allora: Lorenzo Bettini,
di cui ora sono state pubblicate le interessantissime memorie (anni 1855-l917), nei Quaderni del Consiglio
Regionale delle Marche, a cura, davvero premurosa, di Alvaro Rossi. E', questa una pubblicazione meritoria,
perché Bettini é un personaggio di notevole spessore culturale. Maestro elementare per quasi venti anni a
Sassoferrato, poi ispettore scolastico a Chieti, Reggio Emilia, Siena e infine direttore delle scuole comunali
a Venezia, fu autore di diffusi testi scolastici e di libri di didattica. Un uomo di scuola appassionato e autorevole che andrebbe fatto conoscere ai marchigiani. Bisognerà ritornare sulle sue Memorie se non altro perché
contengono molti altri ricordi relativi, oltre che a Sassoferrato, a Colleponi di Genga, Pergola e S. Lorenzo
in Campo, di cui era originario. Ecco la rievocazione della febbre dell'oro, che nel libro contiene anche nomi
e cognomi che qui si omettono.
Veronique Angeletti
Scontro e bambino
in rianimazione
S. P. Fabriano-Sassoferrato, 12 ottobre. Il furgone condotto da un 43enne di
Sassoferrato, diretto a Fabriano, collide frontalmente e lateralmente la Punto
guidata da un 33enne di Melano che sta immettendosi sulla Provinciale. I
due figli del 33enne riportano danni: il piccolo di 10 anni viene ricoverato
all’ospedale di Torrette nel reparto Rianimazione. La prognosi è riservata.
L’altro figlio, dodicenne, avendo lievi ferite, viene medicato all’ospedale.
Illesi i due conducenti.
a.c.
Si credeva di aver trovato fortuna in certe terre, là sopra San Bernardino a destra della via che conduce a
Catobagli e precisamente in un colle detto Colmerone, le cui zolle arenose luccicavano di mica. Che l’oro
esistesse a Colmerone non c’era dubbio: cieco chi noi vedeva, maligno chi osasse negarlo: lo stesso nome
di Colmerone confermava l’opinione che il colle non era altro che una gran massa d’oro. La voce uscì dal
paese e si sparse nei paesi circonvicini: alcuni giornali la raccolsero. Venne un chimico da Roma, il quale
portò via della terra per analizzarla: tutto il paese in ansia ad aspettar l’oracolo. Il responso arrivò dopo
molti giorni: un grammo d’oro e più per ogni tonnellata. Un po’ poco, ma di terra ce n’è tanta!
Gli animi sempre più si scaldano: l'"auri sacra fames” invade sempre più il proletariato sassoferratese: si
discute, si fanno previsioni, si stabiliscono patti, si fanno scavi, si spende quanto più si può, si lavora a tutto
spiano. Al mattino di buon ora, piccole comitive vanno in campagna alla ricerca dell'oro: la terra luccicante
si trova: di quel pezzo di campo si prende subito possesso e col proprietario si fanno patti e scritture, anche
per mano di notaio, a base di futuri guadagni e di futuri dividendi. Da mane a sera non si parla che d’oro: la
notte si sogna oro: in ogni povera famiglia c’è ormai quasi la certezza di dare un calcio alla miseria e di non
aver più bisogno di lavorare. Di quando in quando giungono notizie da Roma sulle analisi delle terre aurifere
e il popolo si appassiona, si allarma, si esalta. Di più, si cercan quattrini per mandare innanzi l’affare: i
risultati saranno splendidi: Sassoferrato, più che la terra di Bengodi, sarà il nuovo Perù, la nuova California:
cambierà nome: Sassodoro. Che importa spendere cento lire oggi, se domani avremo in tasca milioni?...
In casa Agostini tutte quelle zucche vuote del padre e de’ figli, con a capo il Perfetti, costituivano la famiglia
più allegra del mondo, sicura che fra poco avrebbe oro a palate, e con esso palazzi, ville, giardini, carrozze,
cavalli e comodi d’ogni specie.
Tali sogni e pazzie durarono molto tempo, finché tutti si persuasero che la terra di Colmerone non era affatto
diversa dalle altre, e così tanti poveri cervelli guarirono di sì originale crisomania.
80 cori in tutta Italia, c'è anche Sasso
L'appuntamento è per lunedì 24
ottobre al teatro del Sentino alle
ore 21.15. Si chiama "1000 Voci
per ricominciare" ed è un'iniziativa
nazionale a cui partecipa il Gruppo
Corale di Sassoferrato a favore delle
popolazioni terremotate con l'Orchestra Concordia. Gruppo musicale
allargato, nato dall’incontro di diversi musicisti che operano intorno
al territorio di Fabriano. Un evento
che assomiglia molto ad un grande
regalo, considerando che il Coro
e l'Orchestra hanno una bella idea
della musica e dell'improvvisazione.
Ogni spettacolo diretto dai maestri
Andreina Zatti e Marco Agostinelli
è un viaggio nelle note che, seppur
fedele, riserva sempre piacevolissime sorprese. Finora sono quasi 80 i
gruppi che in tutt'Italia partecipano
al grande movimento di solidarietà
che si è stretto intorno alla tragedia
del 24 agosto. E' stato lanciato dal
Coro polifonico "Città di Rivarolo”
di Torino. L'impegno è di cantare nel
proprio paese un giorno a scelta tra
il 22, il 23 e il 24 ottobre, condividendo un cartellone unico. Insomma
è stato organizzato un concerto
nazionale. Nelle Marche, oltre al
coro sentinate, hanno aderito da
Jesi la Corale "Brunella Maggiori"
ed il Coro Federico II; da Pergola, il
Coro G.B. Pergolesi. Un momento
importante per il popolo sentinate
per manifestare di nuovo solidarietà
e partecipazione.
v.a.
20
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
VIVERE IL VANGELO
>CHIESA
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 23 ottobre
dal Vangelo secondo
Luca (Lc 18, 9-14)
Una parola per tutti
I farisei osservavano alla lettera la Legge
pregando tutti i giorni alle nove di mattina e alle tre di pomeriggio e digiunando
ogni lunedì e giovedì. Erano rigorosi
nel pagare le varie imposte fissate e si
autodefinivano giusti, disprezzando gli
altri. I pubblicani, invece, prendevano
in appalto dai Romani, dominatori
della Palestina, la riscossione delle
tasse. Alla somma da riscuotere per
gli invasori ne aggiungevano un’altra
che tenevano per sé e perciò erano
molto odiati e considerati dei peccatori,
soprattutto da chi seguiva scrupolosamente la Torah. Il fariseo della parabola
è convinto di essere a posto, ma, al
contrario di quanto crede, esce dal
tempio con tutti i suoi peccati. Il pubblicano, a differenza del fariseo, imputa
a se stesso ciò che lo allontana da Dio
e proprio per questo ottiene la salvezza.
La preghiera dell’umile, di colui che si
riconosce creatura riscoprendo il suo
legame col Padre, va dritta al Signore.
La confessione dei peccati è il punto
di partenza per una sincera relazione
con l’Onnipotente.
Un progetto
di rinnovamento
della Chiesa italiana:
parla il vescovo
Sigismondi
La formazione
del clero
di VINCENZO CORRADO
U
n sussidio che “affronti
i diversi tasselli del mosaico della formazione
permanente del clero”
e che, quindi, sintetizzi il lavoro
svolto, a più livelli, dalla Conferenza episcopale italiana negli ultimi
anni. La notizia dell’elaborazione
di questo testo, giunta a conclusione
dell’ultimo Consiglio episcopale
permanente (Roma, 26-28 settembre), ripropone l’importanza di uno
dei temi – il rinnovamento del clero
– che sta a cuore all’episcopato italiano. Mons. Gualtiero Sigismondi,
vescovo di Foligno, è il presidente
della Commissione episcopale per
il clero e la vita consacrata. Ha
quindi seguito da vicino il percorso
compiuto, iniziato da monsignor
Francesco Lambiasi, Vescovo di
Rimini, quando era presidente della
stessa Commissione.
Eccellenza, quali sono i tasselli
della formazione permanente?
Li raccoglierei attorno all’immagine della porta, molto suggestiva
e anche evocativa nell’Anno santo
che stiamo vivendo. C’è anzitutto la
soglia che è la formazione iniziale.
Poi ci sono i due stipiti della paternità episcopale e della fraternità
sacramentale. L’architrave, senz’altro, è la cura della vita interiore. E
la chiave che spalanca questa porta
è la carità pastorale.
Ci aiuta ad “attraversare” questa porta? Siamo sulla soglia:
la formazione iniziale, ovvero il
percorso in Seminario. La scelta
pare chiara: non c’è formazione
permanente che possa supplire
un deficit di formazione iniziale.
L’esperienza insegna che la tenuta e
la qualità di un presbiterio dipendono dal seminario e, in buona parte,
dai formatori, ai quali è affidato il
compito di discernere e accompagnare il cammino dei seminaristi.
È importante che un educatore si
dedichi a tempo pieno a questo
servizio, per aiutare i seminaristi
a rispondere alla domanda vocazionale fondamentale: “Chi sei, o
Signore?”. Questo è l’interrogativo
di fondo che scandisce il “tempo
forte” del Seminario, una stagione
carica di promesse in cui si apprende
l’arte di “tenere fisso lo sguardo su
Gesù”. Nel discernimento vocazionale lo sguardo è molto importante:
è la spia che indica dove si è diretti
con la mente e con il cuore. Sono
gli occhi, “lampada del corpo”, a
rivelare dove risiede la mente e dove
abita il cuore!
Il Giubileo
della famiglia
“Il perdono è
l’essenza dell’amore che sa
comprendere lo
sbaglio e porvi
rimedio. Poveri noi se Dio non ci perdonasse!”.
Queste le parole con cui Papa Francesco sembra
chiarire la sua idea di famiglia: “nell’Anno della
Misericordia, ogni famiglia cristiana possa diventare
luogo privilegiato in cui si sperimenta la gioia del
perdono. Dove c’è amore, prosegue Papa Francesco,
lì c’è anche comprensione e perdono. Affido a tutte
voi, care famiglie, questo pellegrinaggio domestico,
questa missione così importante, di cui il mondo e la
Chiesa hanno più che mai bisogno. Anzi, possiamo
dire che la vita della famiglia è un insieme di piccoli
e grandi pellegrinaggi”.
Ed è questa la missione che papa Francesco affida
alle nostre famiglie. E per questo la Diocesi di
Fabriano-Matelica Ufficio per la Pastorale Familiare
ha organizzato la giornata di domenica 23 ottobre
come Giubileo della famiglia. Il raduno è previsto
alle ore 16.15 davanti alla chiesa di S. Benedetto,
quindi in pellegrinaggio verso la Porta Santa della
Cattedrale, la celebrazione alle ore 16.30 (con possibilità di confessioni) e l’affidamento delle famiglie
e dei bambini alla Madonna del Buon Gesù. Alle
ore 17.30 la riflessione del Vescovo Russo su “La
parola di Dio e la famiglia” ed infine alle ore 18 un
momento conviviale.
Come la possiamo vivere
Dalla soglia agli stipiti della
nostra porta… Parliamo della
paternità episcopale e della fraternità sacramentale. Sono temi
che stanno molto a cuore a Papa
Francesco che non smette di sollecitare i vescovi a essere vicini
ai preti.
Il Papa parla di prossimità del vescovo ai presbiteri. Il rinnovamento
del clero e, di conseguenza, la sua
formazione permanente hanno bisogno di un vescovo che sia anche
lui dedicato a tempo pieno a questo
servizio. La formazione permanente
del clero ha, dunque, nell’agenda
del vescovo la cartina al tornasole:
detta le scelte da compiere nell’organizzazione delle giornate, nella
distribuzione del tempo, nell’accettazione di impegni e interventi.
Aiutando i preti a sentire la paternità
episcopale, sarà più facile per loro
gustare la fraternità sacerdotale.
Siamo alla chiave della porta – la
“carità pastorale” – indicata come
obiettivo strategico. Ma in tutto
questo processo come coinvolgere
i laici?
Mi torna in mente un episodio del libro degli Atti. I Dodici, subito dopo
la Pentecoste, si rendono conto che
trascurano la Parola di Dio e corrono subito ai ripari: scelgono “sette
uomini di buona reputazione, pieni
di Spirito Santo e di sapienza” che
si prendano cura del servizio alle
mense, affinché essi possano dedicarsi “alla preghiera e al servizio
della Parola”. Coinvolgere tutto il
- Tutte le volte che accusiamo un
fratello con cattiveria siamo come il
fariseo della parabola. Ogni uomo è
frutto dell’amore gratuito del Signore
e trova in tale amore la propria dignità.
- In quante occasioni abbiamo giudicato
gli altri come peccatori solo perché
diversi dal nostro modo di pensare e di
vedere? La volontà di dominio sull’altro
e ogni atto di avarizia e orgoglio sono
il “pianto” di un mancato rapporto
con Dio.
- Pregare non è un’azione dovuta, ma
uno stare con il Signore perché lo si
ama, riconoscendolo come Creatore,
desiderando di comprendere la sua
interiorità e avendo paura di perderlo
come si teme di smarrire la cosa più
preziosa.
- La preghiera è fare spazio all’azione
dello Spirito Santo che entra nei nostri
cuori come in un tempio; è un modo
per ringraziare di essere stati pensati
e amati dal Signore prima ancora di
nascere. La preghiera ci fa vivere in
Dio e fa vivere Dio in noi.
- Il dramma è quando l’uomo si mette
al posto o alla pari dell’Onnipotente
esigendo favori e benefici. Il contrario
della preghiera è essere pieni di se
stessi e non riuscire a relazionarsi né
con il Signore né con gli altri smarrendo
così il senso dell’esistenza.
popolo di Dio nell’opera missionaria della conversione pastorale, oltre
a favorire il cammino sinodale, aiuta
i ministri ordinati a superare non
solo l’asma procurata dall’attivismo,
ma anche l’opinione – implicita e
inconfessata, o addirittura inconscia
– che i fedeli siano “dipendenti” o
“clienti” del clero.
Festa del Ciao: chi vincerà?
Domenica 23 ottobre si svolgerà la festa del Ciao, un’iniziativa organizzata
dall’Azione Cattolica per voi ragazzi che avete dai 10 ai 13 anni. La festa
è una grande sfida tra parrocchie per vincere l’ambita coppa attraverso
varie prove. Le parrocchie si sfideranno alla ricerca di Pokemon e poi
affronteranno dure prove per ottenere la vittoria. Il ritrovo nelle rispettive
parrocchie di appartenenza è all’orario stabilito dagli educatori, alle 9.30
ci incontriamo tutti nella Piazza della Cattedrale, e poi avranno inizio i
giochi. Seguirà la Messa alle 12 al Sacro Cuore, a cui sono invitati anche
tutti i genitori. Alle 13 mangeremo tutti insieme con un pranzo al sacco.
Ma non rilassatevi troppo, il vincitore è ancora da decretare e il gioco
finale sarà decisivo per la coppa del Ciao. La giornata terminerà circa alle
17. Quest’anno continuerà la nostra dolcissima tradizione! I vostri genitori
insieme al gruppo adulti dell’Ac si dovranno sfidare in una divertente gara
di torte! Vincerà la sfida culinaria la parrocchia che presenterà la merenda
più buona, dolce o salata che sia. Inoltre verrà anche valutata la pertinenza
al tema della festa. Genitori, avrete un ruolo decisivo per aiutare i vostri
figli a vincere la festa, quindi non potete mancare!
Sara Tognoloni e Chiara Caselli
21
>CHIESA<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Amore e famiglia a tema
Si delinea l'anno pastorale: tornano i mercoledì della fede, si lavora sull'Enciclica
P
di MARCO ANTONINI
rende forma il primo anno pastorale del nuovo vescovo Stefano
Russo (nella foto) che continuerà, sulla scia di quanto già fatto da
Mons. Vecerrica, ad alternare incontri comunitari in Cattedrale San
Venanzio con appuntamenti nelle vicarie della diocesi
di Fabriano-Matelica. Due gli eventi da mettere in agenda:
la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia indetto da
Papa Francesco e i Mercoledì della Fede che ritorneranno
dal mese di dicembre e saranno dedicati al tema dell’amore e della famiglia. Idealmente, quindi, i giovani
e le coppie di sposi e di fidanzati sono già invitati in
duomo per questa serie di incontri con ospiti illustri che,
partendo dall’enciclica del pontefice dal titolo “Amoris
Laetitia”, illustreranno un tema di stretta attualità. Gli
occhi di tutto il mondo saranno rivolti a Roma, dove, in
piazza San Pietro, il 20 novembre, il Santo Padre chiuderà
la Porta Santa al termine del Giubileo straordinario, il primo
che non ha avuto il suo centro in Vaticano, ma in ogni diocesi del
mondo. Proprio per questo, in attesa del rito del papa, dall’8 al 13
novembre, sono previsti una serie di appuntamenti che culmineranno
con la chiusura della Porta Santa della Cattedrale di Fabriano. Martedì 8
novembre, don Marco Strona presenterà, in Biblioteca Sassi, il suo libro
dedicato a San Bonaventura. Mercoledì 9, invece, dalle ore 18,30 liturgia
penitenziale a San Venanzio. Alcuni sacerdoti saranno a disposizione anche
dopo cena, fino alle 22.30 per le confessioni. Giovedì 10 novembre, alle
ore 21, ritorna l’oratorio sacro scritto e diretto da don Umberto Rotili, “Il
Giardino della misericordia”. L’appuntamento,
atteso da molti, è in Cattedrale. Domenica
13 novembre, alle ore 17 Santa Messa
presieduta da Mons. Russo e chiusura
della Porta Santa varcata, dallo scorso
dicembre, da migliaia di fedeli, gruppi
e movimenti che, ogni giorno, in questo
anno particolare, hanno compiuto un
pellegrinaggio a San Venanzio. Poi l’attenzione sarà tutta per i Mercoledì della Fede che
torneranno da dicembre. “L’idea che stiamo portando
avanti – ha detto il Vescovo – è quella di accogliere in
duomo una serie di testimoni che parleranno di tematiche
familiari in modo esperienziale”. Mons. Russo, intanto, ha
conosciuto un po’ tutta la diocesi e, dal suo ingresso di giugno,
non ha smesso mai di incontrare sacerdoti, fedeli e associazioni.
L’ultima, in ordine cronologico, è stata la visita ufficiale alla
città di Cerreto d’Esi che si è svolta domenica scorsa 16 ottobre.
Da lunedì, invece, circa sessanta sacerdoti della diocesi si sono
trasferiti a Bagni di Nocera, in Umbria, per un corso di esercizi
spirituali. A guidare il gruppo don Stefano che ha vissuto, per
la prima volta dalla sua nomina, un momento di ritiro con
tutto il clero. Parlando a proposito dell’Anno Santo il presule
La parrocchia di San Nicolò e
l’Oratorio Centro Edimar sono già
all’opera nella realizzazione del
progetto vincitore del 5° posto al
concorso I Feel Cud, indetto dalla
Cei, dal titolo Artlab - “Tu sei un
bene per noi”, in collaborazione
con il Cso e la Cooperativa Il Faro.
Il progetto si divide in più fasi: In
questa prima fase si sono già avviati alcuni corsi laboratoriali, come
ad esempio il corso di fotografia
tenuto dal fotoreporter ed operatore d'immagine Mario Carnevali.
Si tratta di un corso base di primo
livello di fotografia digitale che ha
subito riscosso un notevole successo e che si svolge tutti i giovedì
dalle ore 20.45 alle ore 22.45. In
occasione della festa di San Nicolò
il 6 dicembre sarà inoltre allestita
una "Mostra fotografica" con i
migliori scatti effettuati durante il
corso. Per quanto riguarda l'ambito
sportivo, ogni mercoledì dalle ore
17.15 alle 18.30 (sempre all’interno
dei locali della parrocchia) si tiene
un corso di ping pong per ragazzi
delle scuole medie, sotto la guida
dall'esperto ed appassionato Marcello Faggioni. Inoltre tutti i lunedì
dalle ore 18 alle ore 19 i ragazzi
delle scuole superiori saranno coinvolti in un originale corso di lingua
inglese con tre insegnanti madrelingua. Lunedì 7 novembre ripartirà il
corso di informatica per adulti di
primo e di secondo livello con il
prof. Salvatore Speranza. Dal mese
ha rimarcato che “solo nell’ascolto possiamo accogliere la Misericordia
del Signore, riconoscerci peccatori e allo stesso tempo essere testimoni
di misericordia che con efficacia si configurano, secondo un’espressione
cara a Papa Francesco, come Chiesa in uscita. Sogno, infatti, una Chiesa
maestra di relazioni. E’ così: viviamo un tempo nel quale abbiamo la possibilità straordinaria di metterci in contatto con l’altra parte del mondo,
attraverso il delicato e semplice tocco di uno schermo, ma in cui
emerge, allo stesso modo, una grande difficoltà a vivere un amore
fedele e perenne. E’ questa, a mio parere, una delle periferie
esistenziali più estese del nostro tempo. In un mondo che
sembra travolto da una corsa inarrestabile, dove
sempre più spesso i rapporti interpersonali,
sono particolarmente caratterizzati dalla
fugacità – ha detto Russo - abbiamo
bisogno di persone, famiglie,
gruppi, capaci di far vedere la
bellezza dell’incontro in Cristo. Persone che non hanno
paura di fermarsi davanti
all’altro, riconosciuto
come fratello, persone
che 'perdono tempo'
per l’altro, mettendo
in circolo la 'buona
notizia', capace di
riscaldare il cuore
di ogni uomo e
di introdurlo in
un cammino di
autentica liberazione”.
Foto
Cico
Artlab prende il volo
con il centro Edimar
di novembre inizieranno vari corsi
e laboratori artistici con l’artista
Francesca Bartolini: decoupage sul
legno, scrapbooking (realizzazione
di un album fotografico, box natalizi, pop ups 3D card, cornice portafoto) quilling (accessori moda,
accessori casa), card in the box. In
questa prima fase laboratoriale in
cantiere ci sono molte altre novità
e sorprese, che prevedono anche il
coinvolgimento degli ospiti della
casa Madonna della Rosa: per informare e far rimanere aggiornati
tutti sull'evoluzione del progetto,
sta per essere messo on line un sito
internet che conterrà tutte le novità.
Come seconda fase, grazie alla
collaborazione con il Cso, l’ultimo
martedì di ogni mese a partire dal
25 ottobre - ore 18 - inizierà un
percorso formativo per agevolare
l’inserimento lavorativo soprattutto
dei giovani. Fino a dieci, quindici
anni fa a Fabriano non esisteva il
problema del lavoro. In un modo
o in un altro, tutti avevano la
loro opportunità, prevalentemente
sotto casa: venivi spesso cercato
e condotto per mano sul posto di
lavoro. Oggi è irreale quasi, ma
allora era così.
Infatti oggi la situazione è molto
diversa ed occorre rendersene conto: Fabriano non è più zona felice,
il lavoro manca, capire il mercato
del lavoro è complesso e c'è aria
di scoraggiamento. Di fronte a
problemi nuovi occorrono nuove
soluzioni.
Come affrontare questa situazione? Qual è la sfida che abbiamo
di fronte? Come questa situazione
può diventare un'opportunità? Per
rispondere a queste domande è
stato preparato un percorso formativo innovativo ed esclusivo,
con la metodologia del workshop,
che parte dalla comprensione della
personale vocazione lavorativa fino
ad arrivare all'inserimento lavorativo. Infatti oggi sono necessarie
nuove metodologie di ricerca del
lavoro. Occorre ripartire dal senso
del lavoro, dalla comprensione di
quali sono i fattori in gioco nel
cercare lavoro, occorre conoscere
il mercato del lavoro e come porsi
di fronte a chi ti chiama per un
colloquio, ma anche occorre capire
come mantenersi il posto di lavoro
se ti piace. Nello scoraggiamento,
nel disorientamento e nella confusione che domina oggi la nostra
vita, occorre allora un luogo dove
si possano ritrovare i criteri chiari
con cui affrontare il tema del lavoro
e la vita, ed una compagnia che ci
sostenga nel percorso da compiere. A chi interessa una cosa così?
Vi aspettiamo quindi martedì 25
ottobre alle ore 18 presso i locali
della parrocchia per iniziare insieme questo percorso. Per ulteriori
informazioni rivolgersi all'oratorio
Centro Edimar, parrocchia di San
Nicolò.
Per Padre Pio
Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù lunedì 24 ottobre
alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S.
Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a
partecipare al sacro rito.
22
>DEFUNTI<
ANNIVERSARIO
Nel 34° anniversario della scomparsa dell'amata
REGINA ANTONINI ved. VITALI
la nuora Maria, i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto.
Ss.Messe martedì 25 ottobre alle ore 18 e giovedì 27 ottobre alle ore 18
nell'Oratorio di Santa Maria. Durante le celebrazioni sarà ricordato anche il
marito ANGELO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. M. MADDALENA
Lunedì 24 ottobre
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
ITALO PARIS
A te che sei lassù... volevo solo dirti
che tra una cosa e l'altra io ti penso
sempre... sei sempre dentro il mio
cuore... mi manchi...
Tua moglie
S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
CHIESA della MISERICORDIA
Nel'12° anniversario
della scomparsa dell'amata
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Mercoledì 19 ottobre
è ricorso il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
AMELIO PASQUINI
I parenti tutti lo ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
OLIVA PIERPAOLI
ved. MERLONI
La famiglia la ricorda con affetto.
Martedì 25 ottobre alle ore 18 verrà
celebrata la S. Messa nella chiesa
B.M.V. della Misericordia. Si ringrazia chi si unirà alla preghiera.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA della M. del BUON GESÙ
Sabato 22 ottobre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
DOMENICO MEZZOPERA
La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti lo ricordano con affetto.
S.Messa sabato 22 ottobre alle ore
9. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di ATTIGGIO
Mercoledì 19 ottobre
è ricorso il 5° anniversario
della scomparsa dell'amata
ROSSELLA MORRI
in PAGLIALUNGA
Il marito, i figli e i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 23 ottobre alle ore 10.15 . Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
TRIGESIMO
TRIGESIMO
i fratelli, la sorella ed i parenti la
ricordano con affetto. S.Messa domenica 30 ottobre alle ore 11.30.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
FRANCO SENTINELLI
la moglie Clara, le figlie Francesca, Cristina e Caterina, i generi
ed i nipoti lo ricordano con affetto.
S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
S. Messa nella chiesa
dei Santissimi Biagio e Romualdo domenica 30 ottobre alle ore
18.15 in suffragio di
INES VENTURELLI
in DE MARIA
Vive nel cuore di chi ha avuto
la fortuna di conoscerla.
La ricordano con immenso rimpianto il marito, i figli, la nuora, i nipoti
e le sorelle. Venite in tanti a pregare per Ines. Grazie!
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. NICOLO'
(Centro Comunitario)
Giovedì 27 ottobre
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell’amata
CHIESA della MISERICORDIA
Domenica 16 ottobre
è stato il 6° anniversario
della scomparsa dell’amato
ed indimenticabile
ITALO CECCHI
La moglie Anna, il figlio Maurizio,
la nuora Emanuela, i nipoti Marco
e Matteo ed i parenti tutti lo ricordano con immenso affetto. In occasione dell’anniversario S. Messa
venerdì 28 ottobre alle ore 18.
CHIESA di S. TERESA D'AVILA
(DEGLI SCALZI)
Sassoferrato
Martedì 25 ottobre
ricorre il 13° anniversario
della scomparsa dell'amato
ALESSANDRO ANDREOLI
Con amore lo ricordano la mamma, il papà, il fratello Francesco, la
nonna, gli zii ed i cugini. S.Messa
martedì 25 ottobre alle ore 17. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANTONIETTA MARINACCI
ved. MILIANI
CHIESA di S. M. MADDALENA
Venerdì 23 ottobre
nel 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
SAMUELE GRANILI
i genitori, la sorella, il cognato,
la compagna, i nipoti ringraziano
quanti con scritti, fiori, donazioni
e affettuosa presenza hanno preso
parte al loro dolore.
MATILDE BILEI
I familiari tutti la ricordano con affetto. S. Messa giovedì 27 ottobre
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
CHIESA di S.M. MADDALENA
Sabato 29 ottobre
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
DOMENICO
(MIMMO) MONDATI
La moglie, il figlio, la nuora, il nipote ed i parenti lo ricordano con
affetto. S. Messa venerdì 28 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
TRIGESIMO
ANNUNCIO
Ad un mese
dalla prematura scomparsa
del caro e amato
Lunedì 17 ottobre, a 82 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ULDERICO LORI
Lo comunicano la moglie Giuliana
Della Morte, i figli Raffaele e Gabriele, le nuore Rosa e Lucia, i parenti tutti.
Marchigiano
Lunedì 17 ottobre, a 73 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
LUCIANO GUERCI
Lo comunicano i figli Sandro e Cristina, la nuora Bruna, il genero
Stefano, le nipoti Benedetta e Sara,
la sorella Sandra, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 16 ottobre, a 93 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ETTORE BOTTACCHIARI
Lo comunicano il genero Fulvio
Miranda, i nipoti Davide, Emanuele con Laura, la sorella Rosetta, i
fratelli Quinto e Carlo, le cognate,
i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 13 ottobre, alle ore 9.30
ha concluso la sua giornata
terrena, all'età di 93 anni
FRA GIUSEPPE (EUGENIO)
PEDICA OSB SILV.
Lo comunicano il priore e i monaci
di S. Silvestro, i monaci degli altri monasteri silvestrini, il fratello
Franco e la cognata Angela, i nipoti
Stella, Lucia e Mario, i parenti e gli
amici tutti.
Marchigiano
CHIESA della MISERICORDIA
Lunedì 24 ottobre
ricorre il trigesimo
della scomparsa del caro
MODESTO DEVITO
tutti i suoi familiari nel ricordarlo
con affetto a quanti lo conobbero
faranno celebrare una Santa Messa
alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Giovedì 13 ottobre, a 81 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IOLE ZUCCA
in PESCIARELLI
Lo comunicano il marito Alighiero, i
figli Ugo e Mauro, le sorelle Gianna
e Maria, le nuore Paola e Cinzia, le
nipoti Ilenia e Ilaria, le cognate ed
i parenti tutti.
Belardinelli
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Venerdì 21 ottobre
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa del caro
FRANCESCO CIAPPELLONI
La famiglia lo ricorda con profondo
affetto. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Sabato 15 ottobre, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROSA ROMANI
ved. CERINI
Lo comunicano la nipote Chiara, la
nuora Martine, i parenti tutti.
Marchigiano
San Silvestro in lutto:
è scomparso
Fra Giuseppe Pedica
Lutto all’eremo di San Silvestro
di Fabriano. E’ deceduto giovedì
13 ottobre Fra Giuseppe Pedica.
Il monaco, che ha trascorso una
vita nella struttura che conserva
il corpo del Santo molto venerato nel comprensorio, aveva
93 anni. La camera ardente
è stata allestita all’eremo e in
tanti sono saliti per salutare il
frate artista che amava dipingere su tutti i materiali poveri
che trovava. Anche il vescovo
Mons. Stefano Russo ha ricordato l’uomo che con l’arte
sapeva illustrare la bellezza e la
grandezza di Dio. Verrà ricordato per aver creato un grande
presepe fosforescente proprio
a San Silvestro. Ancora oggi
chi sale a Montefano non può
non fare un salto nei locali che
In occasione
del trigesimo
della scomparsa dell'amato
CARLO GRIMACCIA
sabato 22 ottobre alle ore 18 si
celebrerà la Santa Messa presso
la Cattedrale di S. Venanzio. Ringraziamo tutti coloro che parteciperanno.
La moglie Maura
e i figli Francesco e Federico
Gli annunci vanno
portati in redazione
entro
il martedì mattina
ospitano questa bella natività
che alterna il giorno e la notte.
La particolarità, però, è che gli
edifici sono stati colorati con
colori fosforescenti e la notte si
illumina senza bisogno di elettricità. Un’altra sua passione
era quella di scrivere poesie e
di organizzare mostre, sempre a
San Silvestro, con i quadri che
raffigurava lui stesso. Venerdì
scorso, si sono svolte le
esequie nella chiesa del
monastero presiedute
dal Priore don Vincenzo
Bracci. Intorno a lui si
sono stretti tutti i monaci
che risiedono lì e a S. Teresa di Matelica, e molti
sacerdoti diocesani che
hanno collaborato, negli
anni, con fra Giuseppe.
Dopo la celebrazione la
salma è stata tumulata
nella cappella dei monaci
e di lui rimarranno le tante
poesie, i suoi disegni ed
il famoso presepe.
Marco Antonini
Ad un mese
dalla scomparsa del caro
ALESSANDRO GABELLIERI
La famiglia lo ricorderà con immenso affetto durante le SS. Messe in
suffragio che si celebreranno:
lunedì 24 ottobre alle ore 18 nella
chiesa della Madonna della Misericordia
martedì 25 ottobre alle ore 18.30
nella chiesa di S. Maria Maddalena.
Si ringraziano quanti presenzieranno alla Santa Funzione.
23
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Il Teatro Gentile,
sede da sempre
della rassegna
Malfaiera
>CULTURA
A rischio l'evento dedicato
ad "Anna Malfaiera":
non è stato inviato il bando
di partecipazione
alle scuole italiane
La crisi ferma la rassegna
di SANDRO TIBERI
L
a XXI edizione della nota
e importante rassegna
nazionale di Poesia e
Narrativa, intitolata alla
poetessa e scrittrice fabrianese
Anna Malfaiera, non ha inviato, a
settembre, il bando di partecipazione alle scuole italiane di ogni
ordine e grado, per colpa della crisi
economica che il nostro territorio
vive con grande preoccupazione
per il dramma delle tante famiglie
che non hanno un lavoro ed un
reddito per vivere dignitosamente.
L’amministrazione comunale non
può sostenere, come nei precedenti
anni, il costo dell’apertura del teatro Gentile, dove si svolgeva nel
mese di maggio la premiazione
degli studenti che accompagnati da
insegnati e genitori, provenienti da
ogni regione italiana, riempivano il
teatro fino ad esaurimento dei posti
disponibili.
In queste venti edizioni la rassegna
può vantare numeri importanti:
ottomila circa le persone che hanno visitato Fabriano, trentamila
circa i lavori giudicati dai dodici
componenti della giuria, venti le
pubblicazioni che ogni anno hanno
raccolto le opere selezionate, un’altra pubblicazione “Insegnando la
poesia” rivolta ad insegnanti e docenti, del prof. Alessandro Celidoni
di Senigallia.
La rassegna fabrianese ha prodotto,
nella quarta edizione, un annullo
postale creato dall’artista Roberto
Moschini, un logo che è il simbolo
storico conosciuto in tutte le scuole
del territorio nazionale.
La rassegna nasce con la collabo-
razione del VII Distretto Scolastico
della Marche, che per nove anni
invia il bando in forma cartacea alle
scuole di ogni ordine grado e tutti i
Comuni italiani, poi i Distretti sono
stati soppressi e la rassegna è stata
accolta, nella decima edizione, con
grande spirito di sacrificio per la
grande mole di lavoro consapevoli
dell'importanza e notorietà che la
rassegna aveva raggiunto per la
nostra città, dalla Società Dante
Alighieri comitato di Fabriano,
che ha svolto un lavoro eccellente
proiettando sempre più in alto la
Il "Federico II" in città Renzo Barbarossa
Per la prima “uscita” ufficiale del neonato coro “Federico II” i coristi
jesini hanno voluto scegliere la città della carta. Il concerto di musica
corale sarà eseguito domenica 23 ottobre, con inizio alle ore 17.30, presso
la Scala Santa – chiesa di Sant’Onofrio. Due le motivazioni alla base di
questa scelta: rendere omaggio al cultore della musica fabrianese, M°
Paolo Devito, che fin dalla sua costituzione, nella primavera scorsa, ha
preso per mano il gruppo iniziale di appassionati del canto facendolo
crescere musicalmente e non solo. L’altra ragione sta nella scelta della
collaboratrice che accompagnerà all’organo alcuni dei brani in programma; stiamo parlando del M° Mirella Dirminti, già apprezzata dai coristi
per la sua professionalità e preparazione. Il programma del pomeriggio di
concerto scelto dal M° Devito è incentrato su brani classici di ispirazione
religiosa composti da musicisti vissuti nei secoli passati; in apertura
sarà eseguito “Alta Trinità Beata” di autore anonimo del XVI secolo;
seguirà “Stella Splendens”, anche questo composto da ignoto nel XV
secolo. Sempre ignoto, questa volta del XVI secolo anche l’autore del
terzo brano “Gaudete”. Seguirà una ”Ave Maria”, mottetto a quattro voci
miste di Jacob Arcadelt (1514? + 1557); a seguire il “Crucifixus” di J. S.
Bach (1685 + 1750). Brano successivo il “Laudate Domìnum”, di W. A.
Mozart (1756 +1791); cambia l’autore, ma il titolo del brano che segue
nella programmazione è lo stesso del precedente, vale a dire”Laudate
Dominum” di Antonio Vivaldi (1678 + 1741). Il brano di chiusura è
quello più complesso, quello che per mesi ha impegnato i componenti
il coro “Federico II” e lo stesso direttore Devito; stiamo parlando del
grandioso “Credo” che Antonio Vivaldi ha composto per coro misto ed
organo. Un brano potente, ricco di momenti di religiosità e meditazione,
così come di musicalità intima. Con il “Credo” i “ragazzi” del “Federico
II” saluteranno quanti avranno avuto la voglia di ascoltare.
e le sue vetrate
Domenica 16 ottobre, nel pomeriggio, all’interno
del programma di iniziative per i cinquant’anni della
parrocchia della Misericordia, l’attenzione è stata
focalizzata sulle splendide vetrate policrome che
impreziosiscono la chiesa, opera del compianto artista
fabrianese Renzo Barbarossa, scomparso tre anni fa.
“Le vetrate artistiche di Renzo Barbarossa” è stato il
titolo dell’incontro. Di fronte ad un numeroso e partecipe pubblico, presente anche la moglie dell’artista,
Bruna, dopo l’introduzione del parroco don Umberto
Rotili e di Anna Massinissa
dell’associazione InArte, è
stato don Alfredo Zuccatosta a raccontare la genesi di
queste grandi vetrate, la cui
realizzazione è iniziata nel
1998 e si è protratta per un
paio d’anni. Don Alfredo
ha spiegato anche il significato delle immagini e la
loro simbologia. Le vetrate
sono in tutto nove, di cui
otto raccontano i momenti
significativi della vita della
Madonna, ed un’altra (sulla
facciata) contiene motivi
policromi. Durante l’in-
prestigiosa rassegna nel panorama
della scuola italiana.
E’ auspicabile che, per il prossimo
anno, si possano trovare sponsor
locali che permettano il prosieguo
di questo importante evento per
il nostro territorio, che nella sua
forma indiretta rende un pregevole
servizio di informazione nella conoscenza della nostra città ed un
invito a visitarla portando, così, un
non trascurabile beneficio finanziario per le attività commerciali
e la gestione dell’amministrazione
comunale.
contro, reso speciale da un luminosissimo sole che
ha esaltato i colori delle vetrate, è stata giustamente
ricordata la figura dell’autore, Renzo Barbarossa, le
sue capacità artistiche e le altissime qualità morali che
ne hanno caratterizzato la vita terrena. Nell’occasione,
è emersa anche la notizia che entro fine novembre
verrà organizzata una doverosa commemorazione
di questo multiforme artista, capace di spaziare tra
pittura, scultura, incisione, lasciando nel comprensorio tante opere quotidianamente visibili, tra le quali
citiamo - oltre alle vetrate della Misericordia - anche
il monumento dell’Avis ai Giardini, il monumento ai
Caduti di Marischio e della Stazione, e molto altro.
L’appuntamento, quasi sicuramente, sarà per il 26
novembre con una giornata di studi, presentazione
della monografia e tributo all'artista.
Ferruccio Cocco
24
>CULTURA<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Quel cinema d'animazione
Sono trascorsi 40 anni dalla prima Biennale organizzata a Fabriano
di BALILLA BELTRAME
S
ono trascorsi quarant’anni da quando
Fabriano salì alla ribalta dei giornali,
riviste specializzate e TV
per aver organizzato la prima
“Biennale del Cinema d’Animazione Italiano, 1960/73”.
Promossa dalla Commissione
Cultura, assessore Giancarlo
Teatini, diretta dal prof. Gianni Rondolino, docente di storia e critica del cinema all’Università di Torino, autore
del libro “Storia del Cinema
d’Animazione. Dalla lanterna
magica a Walt Disney, da Tex
Avery a Steven Spielberg”.
Collaborò alla ricerca degli
Autori Alberto Ciambricco,
già introdotto negli ambienti
della tv e l’infaticabile Guelfo Bianchini, ideatore del
bozzetto del manifesto poi
esposto in tutte le Biblioteche
italiane. Ospiti della rassegna
giornalisti specializzati, studenti e docenti dell’Istituto
d’arte di Urbino della sezione
Cinema Animato, coordinati dal prof. Quaresima il
quale fece un'interessante
“introduzione” sulla tecnica
dell’animazione. Insomma
una squadra di livello nazionale. In quegli anni, il cinema
d’animazione più diffuso era
quello dei cartoni animati per
bambini con i divertenti film
della Disney. Sconosciuto al
grande pubblico il cinema disegnato, con pupazzi e oggetti
animati riservato agli adulti
dei quali riflette e amplifica
atteggiamenti e umori della
realtà quotidiana, in termini
di satira e ironia.
Fin dagli anni ‘60 un gruppo
di creativi lavorò alla sua
affermazione pur nella spiccata, autonomia stilistica e
artistica, un’alternativa al
cinema dal “vero”. Giorno
dopo giorno giunsero all’assessorato, scatole di scarpe
ben sigillate, contenevano
lo spezzone della pellicola
da presentare. Trentacinque
cortometraggi proiettati al
“cinema d’essai” Montini,
nelle tre sere della rassegna,
dal 25 al 27 ottobre 1976,
dei seguenti Autori: Osvaldo
Cavandoli, Bruno Bozzetto,
Giuseppe Laganà, Osvaldo
Piccardo, Emanuele Luzzati,
Giulio Zanini, Guido Manuli,
Manfredo Manfredi,
Le splendide voci di gruppi corali provenienti da diverse città
del centro Italia hanno riempito
la chiesa di San Benedetto a
Fabriano e la chiesa di S. Filippo Neri a Serra S. Quirico per
la prima edizione di “Voci in
cammino”, rassegna dedicata
per l’appunto ai gruppi corali,
uno degli appuntamenti di settembre del festival “Lo Spirito
e la Terra”. La rassegna, organizzata da tutte le corali locali
(Associazione “Akademia”, “Coro Giovani Fabrianesi”,
“Coro Vox Nova”, “Gruppo Corale Città di Sassoferrato”,
“Gruppo Corale S. Cecilia”, “Coro Diocesano Don Giuseppe
Marinelli”, “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico) è stata
coordinata da Roberta Valeri che, insieme all’organizzazione
de “Lo Spirito e La Terra” ed ai direttori dei cori locali, ha
curato logistica ed accoglienza. Sono state 15 le corali che
si sono esibite nel corso delle tre
giornate dedicate alla manifestazione,
che è terminata domenica mattina a
Fabriano in Piazza del Comune, da
dove è partito un corteo canoro composto dalle voci di bambini ed adulti
ed accompagnate dal Maestro Marco
Agostinelli che ha raggiunto la rotonda dei Giardini Regina Margherita,
dove i gruppi hanno cantato insieme in
un’atmosfera festosa, per raggiungere
quindi la Cattedrale, ultima tappa di
“Voci in cammino” dove durante la
Santa Messa si è esibito il Coro Diocesano. Nel corso dei concerti che si
sono susseguiti venerdì 16 e sabato
17 settembre si sono esibiti i cori
fabrianesi “Akademia”, “Vox Nova”,
“Gruppo Corale S. Cecilia” e “Coro
Diocesano Don Giuseppe Marinelli”.
Inoltre hanno raggiunto Fabriano e
Serra S. Quirico, per partecipare alla
rassegna, il “Gruppo Corale Città di
Sassoferrato”, la “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico, il “Coro Santa
Teresa” di Matelica, il coro “Riviera
delle Palme” di San Benedetto del Tronto, i “Piccoli Cantori”
e “Harmonia” di Ancona”, “Le Note”, “Le Piccole Note” e
le “Ariose Vaghezze” di Esanatoglia, “Psalterium” di Roma e
il “Coro S. Antonio Cerqueto” di Gualdo Tadino. “Il festival
dei cori ha avuto e dovrà avere anche in futuro uno spazio
rilevante nella promozione turistica del nostro territorio”,
dichiara la curatrice Roberta Valeri. “Questa prima edizione
rivelatasi un banco di prova ha portato i primi risultati: sono
state ospitate per due giorni circa centocinquanta persone. Altre
Giudo Gomas, Magdalo
Mussio, lo Studio INK di
Fuzelier-Mulazzani-Carloni,
i marchigiani Giulio Cingoli,
Giancarlo Carloni, Nicola
Falcioni (di Fabriano), del
famoso “Orti film studio” di
Milano, fondatori della rivista
“Linus”. Successo di critica
e di pubblico, come si dice
in questi casi. Progetti per
l’avvenire. La rassegna del cinema d’animazione canadese.
Infatti, nel ’78 prese il via la
seconda rassegna con i più
noti autori canadesi in stretta
collaborazione con l’Ambasciata di Roma. Curatore
della manifestazione Gianni
Rondolino, presentazione del
prof. Alberto Berardi, docente
di Storia del teatro all’Università di Urbino. Sessanta
cortometraggi - tra i quali
opere di McLaren, Dunning,
Hubley, Larkin, Hoedman questa volta proiettati anche
nelle scuole del Distretto e in
alcune località delle Marche.
In segno di stima e d’amicizia, aprì la manifestazione
il famoso lungometraggio
“Allegro ma non troppo” di
Bozzetto. Tanti complimenti e
pacche sulle spalle. La rasse-
Opera di Guelfo "Volo di un folleno a Fabriano"
gna di Fabriano era destinata
a diventare la prima in Italia,
ben vista dall’Università
di Urbino, grafici, registi,
sceneggiatori, musicisti. Articoli di buone penne apparsi
su “Paese sera”, “L’Unità”
150 circa sono intervenute nei
concerti di Serra e Fabriano. Se
consideriamo che addirittura i
gruppi più lontani hanno già
espresso il desiderio di tornare per il prossimo anno, mi
sembra più che logico pensare
e programmare una prossima
edizione per richiamare al
meglio più realtà corali nel territorio. Si può aggiungere poi
il fatto più che positivo delle relazioni e degli scambi tra le
realtà corali locali e quelle ospiti. Fondamentale sarà lavorare
anche per mostrare al meglio le ricchezze artistiche e culturali
del nostro territorio che a quanto ho potuto constatare non
sono conosciute ai più. Molti degli ospiti hanno detto che non
avrebbero mai immaginato che in città come Fabriano e Serra
ci fossero così tanti esempi di architettura di incredibile bellezza”. “Sicuramente una rassegna, in cui più gruppi musicali
si esprimono, é l'occasione di incontrare
altre realtà corali a cui far conoscere la
propria musica con la possibilità di un
confronto e una crescita artistica/musicale”, commenta Alberto Mariani, presidente del gruppo Corale Santa Cecilia,
“allo stesso tempo per i singoli coristi
offre l’occasione di conoscenza/scambio di esperienze personali. Per quanto
riguarda la possibilità di una continuità
nel futuro sicuramente questa prima
edizione la si deve considerare come
sperimentazione su cui lavorare per far
crescere la rassegna stessa”. “La proposta è giunta a Lo Spirito e La Terra più di
un anno fa”, racconta Anna Massinissa,
curatrice del festival, “l’associazione
Akademia ha manifestato il desiderio
di organizzare un incontro nella nostra
terra.Gli intenti di valorizzazione di
luoghi e di talenti locali, ma soprattutto
la potenziale ricaduta turistica che un
appuntamento annuale portato a regime
potrebbe costituire per un territorio che
ha enorme bisogno di sviluppo economico, ci sono sembrati perfettamente in
linea con gli obiettivi del Festival. E’ stato questo un anno di
sperimentazione e mi preme ricordare agli organizzazioni che
ci vogliono anni per portare una manifestazione a crescere in
qualità, immagine e credibilità – il lavoro è lungo ma per chi
applica la propria passione artistica sicuramente anche molto
motivante. Penso che il riscontro è stato sicuramente positivo
e che tutti gli organizzatori hanno ora il dovere di ricominciare
a coordinarsi per uno sviluppo futuro”.
Voci in cammino
con 15 corali
Gaia Germoni
e poi su “Il Progresso” e
sul “Il Pensiero cittadino”
incoraggiavano a proseguire.
La nuova Amministrazione
monocolore Dc la vide però
tinta di rosso.
Non interessava il cinema
della “Scuola di Zagabria”,
ne tanto meno cecoslovacco.
In fin dei conti, di fabrianese
c’era solo il manifesto di
Guelfo. Mica disse “No!”
papale papale. Costruì muri
di gomma. Biennale chiusa.
Chiusa la rassegna
con due concerti
Gli ultimi due concerti organistici della stagione si sono
svolti presso la chiesa Beata Vergine della Misericordia,
nell'ambito dei festeggiamenti per i 50 anni dalla sua
dedicazione. In questa location, immersi nell'arte, circondati dalle foto che hanno segnato il percorso seguito dalla
parrocchia in questo lungo periodo e dai meravigliosi
lavori eseguiti dall'artista Lughia, si sono esibiti il duo
Paolo Devito e Mirella Dirminti e Giovanna Tricarico.
Domenica 2 ottobre è stata la volta di due musicisti
fabrianesi, che nel 2016 hanno fatto conoscere il nome
di Fabriano all'estero, esibendosi a Tàllin in Estonia e
a Obernai in Francia: Paolo Devito e Mirella Dirminti.
Il loro programma complesso, con esecuzione a quattro
mani di brani originali e trascritti è stato apprezzato
dal pubblico, che nel finale sulle note della Marcia di
Radetzky ha partecipato attivamente battendo le mani
a ritmo. La prima parte del concerto ha avuto come filo
conduttore le “Fughe”: da G.F. Haendel con il Preludio
e Fuga in FA, a Sixtus Bachmann, con la Fuga a quattro
mani in FA, in cui attraverso un crescendo da un solo
registro, si è passati all' uso di tutti i registri, a Franz
Shoubert con la sua Fuga in MI, dove allo stile barocco
si sono affiancate le nuove sonorità romantiche con forti
e imprevedibili dissonanze. Nella seconda parte invece
si sono potute ascoltare la “Primavera” di Vivaldi trascritta dallo stesso maestro Devito per organo italiano,
le Variazioni su “Giglio Intatto” di un musicista contemporaneo, Luigi Mengoni, che ha preso come spunto per
questo lavoro inedito, un canto in onore della Madonna
del Mugello e infine la Marcia di Radetzky di Jhoann
Strauss Senior. Giovedì 6 ottobre si è esibita, invece,
una giovane musicista pugliese, Giovanna Tricarico che
ha eseguito un programma incentrato su autori del nord
europa: Johann Sebastian Bach, Mozart e Pachelbel.
Di J.S.Bach sono stati suonati tre pezzi che ben hanno
messo in luce lo spessore compositivo dell'autore: un
corale “ Aus tiefer not schrei' ich zur Dir”, la toccata con
fuga in re min, che rappresenta forse l'opera bacchiana
più conosciuta e infine il Preludio e Fuga in MI bemolle
magg, una delle più alte espressioni compositive. Oltre
a Bach sono stati presentati anche due brani di autori
suoi contemporanei: la Ciaccona in FA min. di Johann
Pachelbel e la “Fantasia Kv594” di Mozart.
c.o.
25
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
I ragazzi della Fortitudo Fabriano
Pattinaggio protagonisti
a Lignano Sabbiadoro
>SPORT
Volley: prima partita
negativa per la serie D
In serie D femminile, stecca la prima di campionato la
Pallavolo Fabriano che, in trasferta a Camerino, offre una
prestazione discontinua e perde 3-0 (25-22; 25-23; 25-16).
La formazione fabrianese: Angeletti Syria, Baldoni Michela,
Baldoni Sara, Fattorini Aurora, Fattorini Melania, Malefora
Federica, Mancini Palamoni Federica, Ruggeri Gaia, Spuri
Forotti Federica, Busini Benedetta (L); all. Paoletti Mario e
Moretti Francesco. Sabato 22 ottobre si torna tra le mura
domestiche cercando subito il riscatto contro la Mantovani
Volley, alle ore 21 presso il PalaGuerrieri, formazione già
incontrata anche in Coppa Marche.
Anche per le “apette” della Under 14 esordio in campionato
con due sconfitte. La prima contro la Valvolley Castelplanio per 0-2 (23-25; 23-25). Il risultato, seppur duro, non
risponde alla verità del campo; sono stati due set molto
tirati e giocati dalle atlete fabrianesi punto a punto, decisi
entrambi sul finale. Nella seconda gara, disputata contro la
Pallavolo Sassoferrato e persa per 1-2, le nostre ragazze
hanno reagito mostrando più gioco, piegandosi solo al tie
break. La formazione fabrianese: Ballerini Chiara, Calpista
Alice, Canullo Giulia, Grucka Ester, Mancini Giulia, Marino
Caterina, Persigilli Martina, Tartarelli Giada; all. Cini Loredana.
Domenica prossima altre due partite per il riscatto, in trasferta
a Sassoferrato a partire dalle ore 9.30, ancora contro la
Pallavolo Sassoferrato e contro la APD Cerreto D’Esi Volley.
Paggi Andrea
PATTINAGGIO
Finali nazionali
Otto bravi fortitudini
a Lignano Sabbiadoro
di FERRUCCIO COCCO
N
el fine settimana scorso a Lignano Sabbiadoro (Ud) si sono
svolte le finali nazionali dei tre
circuiti giovanili italiani di pattinaggio
under 15: il Challenge Centro Italia (al
quale partecipano le società di Marche,
Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo e
Sardegna), il Circuito Nord Ovest (con
Lombardia, Piemonte e Liguria) e il
Gran Premio Giovani (Veneto, Friuli
Venezia Giulia ed Emilia Romagna).
La selezione degli atleti avviene in
base ai risultati ottenuti al termine
della stagione agonistica: i migliori
sei o dodici (a seconda della categoria) vanno a disputare le finali. Per la
Fortitudo Fabriano Pattinaggio, gli
RUGBY
atleti convocati sono stati otto, guidati
dall’allenatore Patrizio Fattori (Alessandro Carnevali, Emma Ninno,
Elisa Scassellati, Maria Ninno,
Roberto Raiola, Giovanni Fiorucci,
Cristian Scassellati e Alessandro
Eleuteri), che ovviamente hanno
gareggiato con i colori del proprio
circuito, il Challenge Centro Italia,
che si e classificato al terzo posto.
Va elogiato il prezioso contributo dei
fabrianesi, che hanno dimostrato grinta
e determinazione.
Questa manifestazione, in pratica, conclude la stagione di gare 2016. Ora gli
atleti sono attesi da tanti allenamenti in
pista o in palestra in vista di riprendere
a gareggiare a primavera con rinnovata
determinazione.
I giovani
fabrianesi
in evidenza
all'ultimo atto
dei circuiti
Ritmica serie A1: Ginnastica Fabriano
al 2° posto nella giornata d'esordio
Il team fabrianese di serie A1
di ginnastica ritmica
Serie C
I cartai reggono un tempo,
poi Fermo mette la freccia
Esordio casalingo
amaro per il Fabriano Rugby. I ragazzi
guidati da Germano
Ragni cedono alla
lunga distanza contro l’Amatori Rugby
Fermo. Una partita
persa per 24-3, ma
giocata sostanzialmente alla pari con
gli ospiti. Primi 40
minuti di grande attenzione difensiva
per i padroni di casa,
terminati sul 3-7 per
gli ospiti (i punti
fabrianesi sono stati
messi a referto da Sepe). Una buona prova per i padroni casa, che si sono dimostrati concentrati e capaci di resistere all’assalto ospite senza subire in maniera
eccessiva la pressione del Fermo. Secondi quaranta minuti favorevoli agli ospiti,
che dopo aver messo a referto la seconda meta di giornata, hanno poi sfruttato
le occasioni lasciate dai fabrianesi. La formazione: Lombardi, Ramadoro, Sepe,
Centraco, Coniguardi, Michelangeli, Ragni, Santini, Kim, Battistoni, Capalti,
Nigro, Ronchetti, Morichelli e Fiku. A disposizione: Spuri Colonna, Home, Grillo,
Merloni, Tartarelli e Maccari. Allenatore: Germano Ragni. Prossimo appuntamento
domenica alle 15.30, sempre in casa, contro l’Amatori Rugby Teramo.
Saverio Spadavecchia
Il Campionato Italiano di Serie A1 è composto da quattro
giornate che alla fine decreteranno la vincitrice dello scudetto 2016. La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, abbonata negli ultimi anni al pur sempre prestigioso
terzo posto finale, si è presentata al primo appuntamento
con una squadra che nell’ultimo anno ha plasmato fior
di ginnaste, portandole ai massimi livelli italiani. Ed è
per questo che l’obiettivo era quello di schiodarsi dal
terzo posto e migliorarlo. A Sansepolcro la Ginnastica
Fabriano ha fatto capire alle tradizionali rivali di Desio
e Chieti che la musica sarebbe stata diversa dagli anni
precedenti. Le dieci società di A1 si sono affrontate imbottite delle migliori ginnaste italiane e straniere dando
vita ad una incandescente giornata di ritmica. Fabriano
ha schierato Letizia Cicconcelli, ginnasta nazionale che
ha ottenuto due secondi posti alla Fune e Clavette, Milena Baldassarri, ginnasta nazionale che ha ottenuto un
terzo posto al Cerchio ed un secondo al nastro, Ksenyia
Moustafaeva, ginnasta francese decima alle Olimpiadi
di Rio, quarto posto alla Palla, e Talisa Torretti, quinto
posto al Corpo Libero, riserve Sofia Raffaelli e Lavinia
Muccini. In base a questi punteggi, Fabriano ha ottenuto
un meritevole secondo posto finale ad appena 0,750 punti
da Desio, che ha vinto la giornata, terza Chieti ad oltre
due punti di distanza dalle fabrianesi. Qualche rammarico c’è per delle valutazioni eccessive avute da Desio,
che comunque ha in squadra una fuoriclasse ucraina e la
campionessa italiana individuale, per cui con molti punti
sicuri in mano. Il punteggio di classifica, come la Formula
Uno automobilistica, concede 25 punti alla prima, 22 alla
seconda, 20 alla terza e così via. La seconda giornata di
campionato si svolgerà proprio a Fabriano nel weekend
del 29 e 30 ottobre, importante e bellissima manifestazione che porterà in città 30 società da tutta la penisola.
Il 29 ottobre al PalaGuerrieri sarà di scena la Serie A2
dalle 16 e la Serie A1 con la squadra cittadina alle 20; il
30 ottobre alle 10 sarà la volta della Serie B. A cadenza
bi-settimanale seguiranno le successive prove a Padova,
per poi terminare il campionato a Perugia con tante belle
speranze nel cassetto per la Ginnastica Fabriano.
26
>SPORT<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
CALCIO
Serie D
Matelica, un bel poker
per ricominciare la marcia
di ANTONIO GENTILUCCI
N
on poteva cominciare meglio
l’avventura di mister Antonio
Mecomonaco sulla panchina
del Matelica (anche se per la verità
il mister non c’era in panca, dovendo
scontare una squalifica). Vero che gli
avversari non erano proprio irresistibili,
ma il l'1-4 del Matelica sul Chieti in
Abruzzo dà tranquillità, principalmente
proprio al tecnico, per poter modellare
il suo gioco. Ma il mister non è l’unica
novità di giornata. In campo, in attacco, c’è anche il nuovo arrivo Michele
Boldrini, messo subito in campo per
il forfait per infortunio di Degano.
Passano solo 5’ ed Esposito in area
risponde di testa al cross proprio di
Boldrini infilando alle spalle di Mecca
il vantaggio. La gara si mette subito
in discesa per i biancorossi che sono
padroni del campo e raddoppiano al
25’: cross lungo di Baldinini per Pera
che in area con un preciso diagonale
va a segnare il gol dello 0-2. Per il
tris è solo questione di minuti perché
al 28’ Esposito è atterrato in area da
Trozzo, giallo per lui e rigore per il
Matelica. Sul dischetto si presenta
Pera che realizza il tris facendo andare
a riposo i suoi in vantaggio per 0-3. Il
Chieti non si dà per vinto e accorcia
le distanze al 30’ st con Alessandroni
CALCIO
CHIETI
MATELICA
1
4
CHIETI - Mecca, Albanese, Tuccia,
Viscido, Trozzo, Zetti, Adiansi, Botticini
(11’st Alessandroni), Faella, Genovese
(26’st Perna), Ceccarelli (1’st Faccini).
All. Mariani
MATELICA - Marcantognini, Mingucci,
Bartolini, Lunardini, Cacioli, Gilardi,
Boldrini, Baldinini (28’ st Galli), Pera,
Esposito (1’ st Perfetti), Di Pinto (35’
st D’Orazio). All. Salvetti
Inizio super per Mecomonaco
frena: “non era questa la gara che ci può
dire quanto siamo veramente cambiati:
lo sarà molto più quella di domenica
prossima in casa contro San Marino,
data anch’essa tra le favorite ad inizio
anno, ma che fino a questo momento
ha tradito un po’ le aspettative. Anche
loro cercheranno di trovare il bandolo
della matassa, è una quadra che prende
e fa molti gol, è tuttora indecifrabile”.
RETI - 4’ pt Esposito, 25’ e 28’ pt (r)
Pera, 31’ st Alessandroni, 32’ st Galli
Il nuovo acquisto, Boldrini, è stato
subito mandato in campo dal mister.
“Ha risposto molto bene, soprattutto
nel primo tempo. Dire che è un acquisto
azzeccato è prematuro, ma ha quelle
caratteristiche che a noi mancavano:
nel caso vogliamo adottare il 4-3-3, ce
ne consente l’efficacia, essendo un po’
l’alter ego di Esposito nell’altra fascia
del campo”, conclude Dolce.
La festa matelicese a fine gara
che sfrutta una ribattuta realizzando
l'1-3. Neanche il tempo di esultare,
tuttavia, per gli abruzzesi, perchè al
32’ Galli, appena entrato, è bravo a
sfruttare un errore dei padroni di casa
per andare a infilare la rete del definitivo 1-4. Il Matelica festeggia e torna
dall’Abruzzo con tre punti preziosi.
“E' stata una vittoria, tra virgolette,
necessaria e salutare, nel senso che
permette all’allenatore, che ha iniziato
da pochi giorni, di lavorare in maniera
tranquilla per trasferire il suo gioco e
la sua mentalità ai ragazzi”, commenta
il vicepresidente Carlo Dolce. Che poi
Eccellenza
0
1
FABRIANO CERRETO - Spitoni; Savelli,
Lattarulo, Lapi, Balducci; Pierleoni (11’
st Scotini), Bartoli, Trillini; Moretti (21’ st
Girolamini), Tittarelli, Piergallini M. (23’
st Jachetta). All. Tarabelli
PORTO D'ASCOLI - Reali; Berardini (15’
pt Piergallini L.), Sensi, Ciotti, Cucco;
Leopardi, Biancucci, Gabrielli (33’ st
Bonfigli), Iachini (40’ st Nepa); Tedeschi;
Pendenza. All. Filippini
RETE - 16’ Ciotti
E’ il colpo di testa di Ciotti a far cadere
l’imbattibilità del Fabriano Cerreto
ed a regalare il bottino pieno al Porto d’Ascoli al termine di un match
spigoloso (9 ammoniti e 2 espulsi) e
infarcito di errori anche da parte di
una terna arbitrale non di certo nella
sua miglior giornata.
La formazione di Filippini capitalizza
la prima vera occasione al 16’: Leopardi da corner pesca i centimetri di
Ciotti nel cuore dell’area che fa 0-1.
La reazione della capolista è più di
pancia che di testa e le manovre confuse incocciano sulla granitica coppia
centrale Ciotti-Sensi sulla quale il
Porto d’Ascoli si arrocca per poi dare
sfogo alle ripartenze come accade al 4’
della ripresa: l’ennesima palla persa di
Pierleoni nella propria trequarti offre
a Iachini la chance del raddoppio ma
il figlio d’arte viene neutralizzato da
Spitoni. Il Fabriano Cerreto deve far
fronte anche al doppio giallo a Balducci e l’inferiorità numerica rischia di
costare lo 0-2 al 25’ quando Biancucci
di testa mette di poco a lato. La generosità non manca ai biancorossoneri
che a sette minuti dal termine vedono
però strozzarsi l’urlo in gola: Tittarelli
ribadisce in rete la respinta di Reali sul
colpo di testa di Lattarulo ma l’assistente di Biagini segnala l’offside fra le
vibranti proteste locali. L’espulsione di
Pendenza pareggia i conti solo a livello
disciplinare, perché Reali al 49’ chiude
ancora la porta a Lattarulo e certifica
il blitz dei rivieraschi. Il Fabriano
Cerreto, dopo il ritorno dei quarti di
Coppa Italia a Tolentino andato in
scena mercoledì, oltre i nostri tempi di
stampa, anticiperà sabato
a Grottammare in campionato dove sarà chiamato
al riscatto per difendere
il primato.
Juniores. La sconfitta in
casa 0-1 con il Potenza
Picena conferma l’avvio
non positivo della formazione Juniores (4 punti in
5 partite) che nel prossimo
turno sarà ospite del Conero Dribbling, squadra
appaiata in classifica ai
biancorossoneri.
Luca Ciappelloni
Trillini
in azione
(foto Animobono)
SERIE D girone F
Agnonese 15; Vastese e
Matelica 14; Fermana 13;
San Nicolò 12; Sammaurese e Campobasso 11;
Vis Pesaro e Civitanovese 10; Alfonsine
9; San Marino, Monticelli e Romagna
Centro 8; Castelfidardo e Jesina 7;
Recanatese e Pineto 5; Chieti 0.
ECCELLENZA
Fabriano Cerreto 16; Atletico Gallo 14;
Porto d'Ascoli 13; Tolentino, Biagio Nazzaro e Sangiustese 12; Camerano 11;
Helvia Recina e Marina 9; Montegiorgio,
Loreto e Urbania 8; Grottammare 7;
Forsempronese 6; Pergolese 5; Folgore
Veregra 0.
PRIMA CATEGORIA girone B
Sassoferrato Genga 15; Le Torri 13;
Filottranese 9; Conero Dribbling 8;
Monserra e Monsano 7; San Biagio,
Falconara e Castelfrettese 6; Montemarciano, Borgo Minonna, Arcevia e
Leonessa Montoro 5; Staffolo, Borghetto e Colle 2006 4.
PRIMA CATEGORIA girone C
Muccia e Monteluponese 12; Fiuminata
10; Cluentina 9; Fortitudo Fabriano e
Montemilone Pollenza 8; Porto Potenza,
Caldarola e Pioraco 7; Valdichientisangiusto e Camerino 6; Amatori Corridonia
5; Casette Verdini 4; Appignanese ed
Elpidiense Cascinare 3; Francavilla 2.
SECONDA CATEGORIA girone D
Cupramontana 13; Labor 12; Real
Cameranese e Apiro 10; Castelbellino
e Osimo 2011 9; Osimo Stazione e
Portuali Ancona 7; Vigor Camerano e
Atletico 2008 6; Sampaolese 5; Agugliano Polverigi, Offagna, Argignano
e Nuova Sirolese 4; Victoria Strada 2.
CALCIO
Prima Categoria girone C
Il Fabriano Cerreto incappa La Fortitudo fa la partita
nel primo stop stagionale ma è il Muccia ad esultare
FABRIANO CERRETO
PORTI D'ASCOLI
classifiche
MUCCIA
FORTITUDO FABRIANO
2
1
MUCCIA - Domenicucci, Zaccagnini,
Scarpeccio, Rapacci, Occhipinti, Ferri
(86’ Quadrani), Micucci (70’ Rossi),
Ciuffetti, Carradori (60’ Mendez), Natalini, Lobascio. All. Rossi
FORTITUDO FABRIANO - Ruggeri J.,
Ruggeri C., Battistoni, Ippolito, Clementi,
Meschini (35’ Mariani), Biocco, Guidarelli
(75’ Lettieri), Carmenati (80’ Pallotta),
Piccolini, Gobbi. All. Ferranti
RETI - Carradori 9’, Mendez 82’,
Lettieri 85’
Alta la posta in palio tra Muccia e
Fortitudo Fabriano, anche se ha poco
senso dire cosi ad inizio campionato.
Partita assai nervosa, senza dubbio
giocata a senso unico dai rossoblù,
ma con i locali capaci di sfruttare al
meglio il “campetto” e gli unici due
errori difensivi fabrianesi. Dominio
assoluto della Fortitudo, dicevamo.
Dopo appena due minuti occasione
d’oro per Gobbi che, lanciato da Guidarelli, elude uno spento Zaccagnini e
lascia partire un bolide che sorvola di
poco la traversa. Ancora Gobbi protagonista, poco dopo, ma non si avvede
di Piccolini solo soletto e conclude
fuori. Sulla ripartenza nasce l’azione
del gol muccese. L’esterno destro
scende verso l’area rossoblù e lascia
partire un rasoterra che viene deviato
facilmente in rete da un indisturbato
Carradori. La Fortitudo reagisce, ma
oltre all’avversario, trova un arbitro che
sentenzia a senso unico e nega un rigore
a Piccolini. Ancora i fabrianesi con Mariani, bravo a chiudere lo specchio della
porta Domenicucci. Sul finire del primo
tempo Ruggeri (Jacopo) esce sui piedi
di Carradori, blocca la palla, ma l’attaccante locale cade a terra… L’arbitro
s’inventa il calcio di rigore. Scontate
le proteste dei rossoblù, che rimangono in dieci. Il portiere fabrianese
dimostra la sua classe e para il rigore.
La Fortitudo non demorde e ad inizio
ripresa ancora Piccolini è protagonista.
Steso da Occhipinti in piena area di
rigore, l’arbitro fa proseguire. Ancora
Piccolini su lancio di Gobbi, ancora il
direttore di gioco ferma l’azione per un
ipotetico fuorigioco. Poi Mariani salta
come birilli tre avversari, si allunga un
po’ troppo la palla e viene anticipato
di un soffio da Scarpeccio. In campo
c'è solo la Fortitudo. I locali sono in
evidente difficoltà. Al 70’ gran sventola
di Guidarelli e Domenicucci devia in
angolo. All'81’ un difensore locale
rimette in gioco una palla fuoriuscita
dalla linea di fondo, ma l’arbitro fa
incredibilmente proseguire, i rossoblù
si fermano, i locali ne approfittano,
lungo lancio verso la metà campo, la
difesa fabrianese arriva in ritardo e per
Mendez è un gioco da ragazzi spedire
in rete la palla del doppio vantaggio. La
Fortitudo insiste e poco dopo accorcia
le distanze con uno scatenato Lettieri.
Ancora il giovane attaccante tiro da pochi passi in cerca del giusto pareggio...
ma il portiere locale fa il miracolo. Per
la Fortitudo, prossimo impegno sabato
in casa contro il Corridonia.
Angelo Campioni
Il portiere Jacopo Ruggeri
SECONDA CATEGORIA girone F
Real Tolentino 13; Esanatoglia e Urbis
Salvia 12; Castelraimondo ed Elfa
Tolentino 9; Rione Pace, Sarnano e
Cska Corridonia 8; Fabiani Matelica 7;
Belfortese 6; Aries Trodica, Settempeda
e Robur 4; Montecassiano 3; Morrovalle
2; Sefrense 1.
TERZA CATEGORIA girone C
Castelleonese 9; Spes Jesi e Cameratese 7; Ostra e Aurora Jesi 5; Senigallia,
Junior Jesina e Pianello Vallesina 4;
Maiolati e Poggio San Marcello 3; Valle
del Giano, Rosora Angeli e Serrana 1;
Real Sassoferrato 0.
TERZA CATEGORIA girone E
Real Matelica e San Francesco Cingoli 7; Juventus Club, Csi Recanati e
Treiese 6; Abbadiense 5; Accademia,
Just Macerata e Urbanitas Apiro 4;
Nova Camers e Sforzacosta 3; Red
Pin, Amatori Appignano e Lauretum 1.
CALCIO A 5 - SERIE C1
Futsal Cobà 20; Ankon Nova Marmi
16; Dinamis e Potenza Picena 15;
Montecchio e Grottaccia 13; Futsal Askl
12; Riviera delle Palme e Bocastrum
United 10; Real Fabriano e Cagli 9;
Sambucheto e Stella 6; Falconara e
Fano 4; Pagliare 1.
CALCIO A 5 - SERIE C2
Castrum Lauri 15; Avenale e Futsal
Macerata 13; Montelupone e Cerreto
11; Castelbellino 10; Numana 8;
Futsal Recanati 7; Nuova Ottrano 6;
Campocavallo e Cantine Riunite Tolentino 4; Casenuove 3; Aurora Treia
2; Cus Camerino 1; Passo Treia e Apd
Cerreto d'Esi 0.
CALCIO A 5 - SERIE D
Castelraimondo e Futsal Fbc 6; Ill.pa.,
Polisportiva Victoria e Nebbiano 3;
Genga e Gagliole 2; Serralta e Pollenza
1; Moscosi, Frontale, Montecosaro, Villa
Musone e Virtus Matelica 0.
CALCIO A 5 - JUNIORES
Alma Juventus Fano e Cus Ancona 18;
PesaroFano 14; Castelbellino 13; Corinaldo e Pietralacroce 12; Real Fabriano
9; Lucrezia 8; San Costanzo e Centro
Sportivo 7; Pesarese 6; Casenuove
4; Ostrense, Virtus Fabriano e Ffj 3;
S.Angelo 2; Brecce Bianche 0.
27
>SPORT<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
CALCIO a 5
Serie C1
Il Real Fabriano si consola
con i rampanti Juniores
di LORENZO ALUNNI
N
ella settima giornata arriva una
sconfitta dolorosa per il Real
Fabriano contro la Dinamis,
frutto di tante (troppe) disattenzioni in
fase difensiva. Partono forti gli ospiti
che a metà e a fine primo tempo vanno
a segno due volte. La prima rete è frutto
di uno spunto del loro pivot Pergolini
mentre la seconda è un regalo di Natale
anticipato del Real che dimentica, su
calcio d’angolo, il numero 9 avversario
Qorri che ringrazia e appoggia in rete.
Nel secondo tempo Giordani straccia
il copione e fa salire i suoi, così da
aggredire gli ospiti dall’inizio dell’azione. Punteggio che si accorcia grazie
al solito Carnevali, ma poi, sfruttando
anche un’indecisione di Fabbri, la
squadra di Falconara riporta i blaugrana
indietro di due lunghezze. Punteggio
di 1-3. Nel secondo tempo Carnevali
accorcia di nuovo, ma gli ospiti vanno
ancora a segno. Ed è ancora lui, “Ga-
brigol”, che firma la tripletta e regala
una speranza ai suoi. Speranza che
rimane tale perché la partita si chiude
sul 3-4 e l’unica cosa che resta sono i
rimpianti e la delusione. La formazione: Fabbri, Peverini, Stroppa, Amadei,
Ciculi, Baldoni, Angelelli, Laurenzi,
Burini, Passeri, Carnevali, Biancini F.;
all. Giordani.
Prossimo impegno di campionato,
venerdì 21 ottobre sul terreno di gioco
del Futsal Sambucheto, campo difficile,
ma servono punti. Lunedì 24 ottobre,
poi, gara di ritorno degli ottavi di finale
di Coppa Marche contro l’Ankon Nova
Marmi (PalaFermi, ore 21.30): servirà
un’impresa per ribaltare la sconfitta di
7-2 subita all’andata.
JUNIORES A VALANGA:
8-0 SULLE BRECCE BIANCHE
Ancora una prova sensazionale dei
ragazzi rossobù che strapazzano il fanalino di coda rifilando addirittura otto
reti. La cosa più sorprendente è che il
CALCIO
Varie
Gli Juniores felici
per la rotonda vittoria
Real è andato a segno con addirittura
sette giocatori diversi (solo Bardella
ha realizzato due reti), dimostrando
che la vera forza è il gruppo e il gioco
CALCIO a 5
di squadra. Partita controllata dall’inizio alla fine, il tandem gengarino
Bardella-Orfei porta in dote tre reti, al
resto ci pensano Crescentini, Carme-
Serie C2
CALCIO a 5
Per la prima
squadra
uno stop
di misura
nati, Moscoloni e Moretti. Ci siamo
dimenticati qualcuno? Ah si! Ha partecipato alla festa del gol anche Stefano
Tranquilli con un destro chirurgico che
si schianta sulla traversa e poi dentro,
gioia immensa per lui e per i suoi fan.
Dopo il triplice fischio tutti in piedi ad
applaudire una squadra a volte confusionaria ma che non molla mai e che
quando trova la quadratura è veramente
bella da vedere. Marcatori: Bardella
(2), Orfei, Carmenati, Crescentini,
Moscoloni, Tranquilli, Moretti. La
formazione del Real: Allegro, Bardella,
Biancini, Carmenati, Crescentini, Frascarello, Mariani, Moretti, Moscoloni,
Orfei, Peverini, Tranquilli; all. Fanelli.
Mercoledì 19 ottobre si è giocato un
turno infrasettimanale sul campo del
Casenuove (la tempistica di stampa non
ci consente di conoscere il risultato),
mentre sabato 22 ottobre si torna a
giocare tra le mura amiche contro il
Castelbellino (palestra Fermi, ore 18).
Forza ragazzi, avanti così!
Serie D
Sassoferrato Genga Il Cerreto di Rinaldi Pareggio pirotecnico
asfalta gli avversari verso i primi posti
per l'Avis Genga
Prosegue la straordinaria marcia
del Sassoferrato Genga al vertice del girone B del campionato
di Prima Categoria. I ragazzi
di Azzeri hanno rifilato un
eclatante 6-1 alla Castelfrettese
grazie alle reti di Piermattei al
4°, Arcangeli al 20°, ancora
Piermattei al 50°, Ferretti al 50°
e al 75°, Galuppa all’80°. Per i
sentinati si tratta della quinta
vittoria in altrettante partite.
Nel prossimo turno, trasferta
sul campo della Filottranese.
In Seconda Categoria girone D,
l’Argignano ha conquistato un
punto a Castelbellino: 2-2. Prossimo match in casa contro l’Agugliano Polverigi. In Seconda
Categoria girone F, la Fabiani
Matelica ha perso a Tolentino
2-1 per mano del Real. Gol
matelicese del bomber Mamudi.
Prossima gara in casa contro
il Sarnano. In Terza Categoria
girone C, giornata no sia per
la Valle del Giano (battuta 1-0
dalla Cameratese) sia per il Real
Sassoferrato (superato 4-0 dalla Castelleonese). Prossimo turno: Valle del Giano – Maiolati e
Real Sassoferrato – Cameratese.
In Terza Categoria girone E,
pareggio pirotecnico del Real
Matelica contro il Lauretum,
3-3 con reti matelicesi di Tozzi,
Pascucci e Lapucci. Prossima
partita in trasferta sul campo del
San Francesco Cingoli.
Ferruccio Cocco
CALCIO a 5
Quinto risultato utile stagionale
(in altrettante partite) per il
Cerreto di mister Rinaldi, che
nell’ultimo turno ha superato
3-1 l’Aurora Treia grazie alle
reti di Lippera (foto), Gubinelli e Teo Innocenzi. Tre punti
che consolidano i rossoneri in
zona play-off. La formazione:
Balducci, Sampaolo, Biondi,
Settore giovanile
Virtus: debacle Juniores,
ma Allievi alla riscossa
Le fosche previsioni della viglia (in riferimento
al trittico da brivido in vista per la Juniores), trovavano purtroppo riscontro già nel roster iniziale
dei ragazzi Virtus Fabriano, saliti a Pesaro (anzi
a Montecchio), falcidiati dalle assenze (oltre ad
infortuni e malanni, si aggiungevano anche le
“feste”, ormai di moda in tempi di scarso carattere
da parte dei ragazzi, pseudo “sportivi”!). Solo
sei infatti gli elementi a disposizione del duo Jachetta-Angjielkoski, nella gara con il Pesarofano,
condizionando quindi tutto l’iter del confronto,
già di per sé difficile: 5-0 il primo tempo per i
locali, 7-1 la ripresa, con il goal della bandiera
siglato sull’11-0 da Markoski. Trittico quindi che
è proseguito mercoledì 19, in casa contro l’imbattuta corazzata capolista Alma Juventus Fano,
e che va a chiudersi sabato 22, al Palascherma
di Ancona, alle 18.30, contro il Pietralacroce73.
Riscossa invece in Coppa per gli Allievi, dopo
l’imprevista battuta d’arresto di Cerreto d’Esi:
il team fabrianese, impegnato in casa contro il
Campocavallo, non trovava soverchie difficoltà
ad imporsi per 11-5, anche se gli ospiti si sono
dimostrati ben più che ostici, “arringati” da un
tecnico che evidentemente pensava di giocarsi
la Champion. La tripletta di Kertalli e le reti di
Angjelkoski e Iacobucci nel primo tempo, contro
due degli ospiti, facevano da preludio ancora alle
doppiette di Kertalli e Calise ed alle marcature di
Pettinelli e Bravi nella ripresa, contro le tre degli
ospiti. Domenica 23 ottobre, ora, ultima giornata
di questa fase eliminatoria della Coppa, con la
Virtus che farà visita alla capolista Acli Villa
Musone (tre vittorie sinora, gara fissata per le
15 nel campo all’aperto di Villa Musone); con il
Cerreto in visita al SantaMariaNuova ed appaiato
al secondo posto alla Virtus, i fabrianesi dovranno cercare di fare bottino pieno per aspirare al
passaggio del turno.
In settimana, infine, si saprà anche il calendario
sia del Campionato Regionale Allievi (inizio
previsto il 29 ottobre), che del Campionato Regionale Giovanissimi (anni 2002-3-4-5) per il quale
si stanno preparando i ragazzini di Manzetti.
Alla Palestra Collodi, prosegue intanto l’attività
formativa e preparatoria ai vari Tornei, dei Pulcini (anni 2006-7-8-9) con il tandem SantarelliRoscini.
Farneti, Innocenzi, Lippera,
Mosconi, Centocanti, Smargiassi, Rodriguez, Gubinelli, Sakuta. Venerdì 21 ottobre difficile
trasferta a Montelupone, a pari
merito in classifica.
Ancora in cerca di carburazione,
invece, l’Apd Cerreto di mister Foroni, caduta ad Avenale
per 4-1. Di Buldrini il gol dei
cerretesi, che restano in fondo
alla graduatoria. La formazione:
Cannoni, Tamburino, Bezhani,
Bucci, Buldrini, Simone Di
Ronza, Bruzzichessi, Poeta,
Marco Di Ronza, Giacomodonato, Lo Muzio, Pistola. Sabato
22 ottobre match interno contro
il Numana (PalaCarifac, ore 15).
f.c.
Rocambolesco pareggio
dell’Avis Genga di mister
Pirro, che impatta 6-6 a
Pollenza grazie ai gol di
Burzacca, Veschi, Boria (2,
nella foto), Conigli e Meloni. Niente da fare per la
Virtus Matelica di mister
Colluto, che ha perso 2-4
contro la Futsal Fbc; gol
matelicesi, nel finale, di
Libani e Buldrini. Infine,
vittoria per 1-5 del Nebbiano di mister Antonelli sul
campo di Cerreto d’Esi,
formazione “cadetta” che non fa classifica. Per il Nebbiano a segno
Bottacchiari, Bruffa (3) e Faginoli, per il Cerreto gol di Mercanti.
Nel prossimo turno: Avis Genga – Ill.pa., Nebbiano – Gagliole,
Castelraimondo – Virtus Matelica e Futsal Fbc – Cerreto d’Esi.
f.c.
PUGILATO
La curiosità
Ricordando le Olimpiadi '60
insieme a un vecchio amico
Rivedersi, 57 anni dopo. E’ accaduto a Primo
Zamparini, medaglia d’argento nel pugilato alle
Olimpiadi di Roma 1960, e a Mauro Petrolati.
Quest’ultimo, era cameriere, allora, al tavolo dei
pugili in occasione dei Giochi romani. Facevano
parte del gruppo azzurro anche i pugili Francesco Musso, Sandro Lopopolo, Nino Benvenuti,
Carmelo Bossi, Giulio Saraudi, Francesco De
Piccoli…
Il Petrolati, di carattere allegro e gioviale, ebbe
modo di conoscere bene tutti loro, in quei giorni,
e di scherzare durante il servizio al tavolo, tra una
portata e l’altra.
Ben 57 anni dopo, Zamparini ha avuto modo di incontrare di nuovo Mauro Petrolati. Accompagnato
dagli amici Emidio Sellaretti e Sergio Stopponi,
l’ex pugile fabrianese si è recato a Senigallia per
riabbracciare Petrolati, che attualmente gestisce
un ristorante all’interno del camping Spiaggia
di Velluto. I due hanno ricordato il passato e
quell’esperienza vissuta tanti anni fa.
f.c.
Primo Zamparini e Mauro Petrolati
28
>SPORT<
BASKET
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Serie C Silver
BASKET
Serie C Silver
Con un finale spaziale
la Janus sbanca l'hangar
Infortuni
a raffica,
Halley
I fabrianesi recuperano sedici punti negli ultimi dieci minuti al tappeto
di LORENZO CIAPPELLONI
I
l basket è questo, dall’inferno al
paradiso, dalla sconfitta al successo. Il basket dà, il basket toglie. La
Janus Fabriano a Pesaro ha messo in
cassaforte una grande gioia, la vittoria
di un gruppo. Finisce 57-61 un pazzo
sabato sera. Più acciacchi che paia di
scarpette, Sergio Quercia litiga con la
schiena ed è piantato sul parquet (o
quasi), Nick Nedwick punzecchiato da
un forte dolore intercostale e la coppia
Cavoletti-Cummings con una caviglia
fuori uso a testa. Il capitano (Michele
Bugionovo) e Valentas Tarolis, invece,
litigano con i padroni di casa, aggressivi
e sempre pronti a chiudere le maglie
della difesa. Fatica terribile nella metà
campo offensiva e zona messa in atto
da coach Aniello che viene bombardata
a ripetizione da Ravaioli e Giacomini
(21 punti dei 37 nei primi due periodi
arrivano dalla linea dei 6,75). Fabriano
non brilla, ma trova puntualmente tiri
puliti nelle mani di Kevin Pandolfi,
PISAURUM PESARO
JANUS FABRIANO
dalla lunga e riporta le compagini a
stretto contatto. Il soprasso lo firma
poi (chi, se non lui?) il capitano, dalla
lunetta, prima che Kevin Pandolfi voli
a correggere l’errore di Nedwick a 10”
dal termine. Che cuore. I festeggiamenti
e l’urlo finale insieme ai trenta tifosi
giunti da Fabriano sono la copertina
di un folle sabato sera. Mercoledì 19
ottobre, poi, la Janus ha giocato un
turno infrasettimanale in casa contro il
Tolentino, di cui la tempistica di stampa
del giornale non ci consente di conoscere il risultato. Dopodichè i fabrianesi
osserveranno un turno di riposo.
57
61
PISAURUM PESARO - Carnaroli 3,
Morelli, Bianchi 7, Giacomini 12,
Crescentini, Vichi 4, Foglietti, Giunta
13, Cecchini 2, Ravaioli 16, Giovanelli,
Cristiano. All. Foglietti
JANUS FABRIANO - Tozzi, Bugionovo 8,
Cavoletti, Tarolis 14, Pandolfi 17, Paoletti,
Barocci, Cummings, Fanesi, Giuseppetti
2, Nedwick 12, Quercia 8. All. Aniello
PARZIALI - 17-11, 37-21, 47-31, finale
57-61
piazzato sull’angolo come un cecchino
che spara e manda a bersaglio. Sempre
doppia cifra di margine per i locali che
scacciano via la Janus ad ogni tentativo
di aggancio. Nell’ultimo periodo, però,
la storia cambia, Valentas Tarolis viene
maltrattato e (finalmente) mandato
in lunetta dagli arbitri, rosicchiando
qualche punticino. Michele Bugionovo
BASKET
Settore giovanile
CLASSIFICA SERIE C SILVER
DOPO QUATTRO GIORNATE
Pandolfi in lunetta (foto M. Lippera)
va a costruirsi tiri dietro ai blocchi, per
mandare a segno i suoi primi punti a
5’ dal termine. Nick Nedwick colpisce
BASKET
Civitanova 8; Campetto Ancona, Stamura
Ancona e Janus Fabriano 6; Loreto
Pesaro, Pedaso, Pisaurum, Halley
Matelica, Falconara e Fossombrone 4;
Tolentino, Urbania e Porto San Giorgio 2;
Bramante Pesaro e Aesis Jesi 0.
Non udenti
Gli Under 14 e 16 fabrianesi
iniziano con il piede giusto
I Royal Lions Fabriano
verso l'Euro Cup in Turchia
Panoramica settimanale sull’attività giovanile della Basket School Fabriano.
Under 14 Elite (Spider) – La prima giornata di campionato vede la squadra di
coach Falcioni vincente a Jesi 45-83. Il commento del tecnico: “Ottima intensità,
dieci leoni in campo. Bene tutti. Un elogio particolare a Bellocchi e Argalia”.
Under 14 Elite - I ragazzi di coach Cerini affrontano in casa un’agguerrita Fermo
che, dopo un inizio titubante, poi vince la partita 47-91. Buona comunque la reazione dei ragazzi fabrianesi che iniziano ad adeguarsi ai ritmi elevati del campionato.
Under 16 Eccellenza - I fabrianesi di coach Cerini hanno già all’attivo due vittorie in altrettante partite. Contro il P.S. Elpidio si impongono 67-58. Partita in
equilibrio. Al supplementare i cartai non mollano, concedono solo 5 punti agli
avversari, riuscendo a vincere l’incontro mostrando un bel carattere. Nella seconda
di campionato, bella vittoria in trasferta a Fano 61-75. “Partita affrontata con la
giusta determinazione - commenta coach Cerini - Bene tutti sia in difesa che in
attacco, ottimo l’atteggiamento tenuto in campo”.
Under 18 Eccellenza (Janus) - Brutto esordio in quel di Senigallia per la squadra
dei coach Aniello e Panzini: 73-40. Di fronte ad una squadra molto determinata
in difesa e con più voglia di combattere, Fanesi e compagni sono incappati in una
sonora sconfitta. “L'inizio è stato buono - commenta coach Aniello - ma poi i padroni di casa sono passati a condurre. Impennata d'orgoglio dei nostri e vantaggio
alla metà del secondo quarto. Poi il Senigallia ha inserito un'altra marcia e non
siamo riusciti a rimanere in partita”.
Under 20 Eccellenza (Janus) - Partita d’esordio persa a Civitanova per la squadra
dei coach Panzini e Aniello: 66-47. Dopo due quarti e mezzo in perfetto equilibrio,
c’è stato un tracollo finale. Hanno pesato le assenze di Giuseppetti e Cummings.
Seconda partita e, purtroppo, seconda sconfitta, i nostri ragazzi perdono in casa
contro la Cab Stamura Ancona 51-69. Anche in questo caso, determinanti le assenze
di Zampetti e Cummings.
Basket School Fabriano
La vittoria al campionato italiano non udenti dello scorso maggio ha dato ai Royal
Lions Fabriano la possibilità di partecipare al campionato europeo Euro Cup 2016,
che si svolgerà ad Istanbul in Turchia nei giorni 22-27 novembre. La partecipazione
fabrianese sarà resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Carifac, sponsor ufficiale del gruppo. Partecipanti: Federico D’Andrea (playmaker), Giuseppe
Pignataro (playmaker), Paolo Aisa (guardia), Giuseppe Bruno (guardia), Mattia
Sigismondi (guardia), Dario Pignataro (ala), Andrea Piras (ala), Marco Salaris
(ala), Nicola Ivano Colonna (pivot), Stefano Manna (pivot), Mario Salvietti (pivot),
Davide Cola (capo allenatore) e Andrea Novelli (allenatore).
I Royal Lions Fabriano
(foto di Adriano Maffei)
BASKET
HALLEY MATELICA
FOSSOMBRONE
71
73
HALLEY MATELICA - Rossi 9, Pecchia
J., Pecchia L., Vissani 18, Braccini,
Leonzio, Cintioli ne, Lacchè 2, Antonini,
Busto 24, Romano 18. All. Tassinari
FOSSOMBRONE - Benedetti ne, Cicconi
10, Tadei 10, Mancinelli 17, Nobilini 2,
Toccaceli ne, Clementi 9, Barantani 12,
Diamantini, Chiericozzi, Ceppetelli ne,
Diana 13. All. Giordani
PARZIALI - 28-22; 16-19, 16-18, 11-14
L'Halley Matelica perde un’occasione
e si fa sorprendere da un buon Fossombrone, che riesce a sbancare il PalaCarifac. Per la verità le attenuanti in casa
biancorossa non mancano. Tanti gli infortuni: alle assenze di Delvecchio e del
giovane Gentilucci si somma il dolore
“da piegarsi” per un
ematoma intercostale di Elia Rossi,
che stringe i denti
e resta in campo,
ma non gli si può
chiedere il consueto, altissimo, standard di rendimento.
Inoltre si riacutizza
il problema alla
caviglia per Nicola Leonzio, che lo
costringe a vedere
quasi tutto l’incontro dalla panchina,
con un inedito 0 sul suo tabellino, e
i suoi punti sono mancati. L’inizio è
promettente, Matelica stacca subito
Fossombrone e vola fino al +10. Gli
ospiti tentano una reazione e riescono a
chiudere il primo parziale sul 28-22. Poi
però tornano definitivamente in partita
e si andrà avanti punto a punto fino
alla fine. Infortuni significa rotazioni
più limitate, rotazioni limitate significa
problemi di falli. Alla fine a giocarsi la
vittoria ci sono un eccellente Busto,
Romano (foto), un Rossi acciaccato
e due giovanissimi come Lacché e
Antonini, bravi quanto inesperti. Gli
uomini di Giordani fiutano la possibilità dell’impresa e non se la lasciano
scappare. Per i matelicesi tante ferite da
leccarsi e la speranza che la fortuna, e
la salute, tornino a girare in casa Halley. Mercoledì 19 ottobre (oltre i nostri
tempi di stampa) l'Halley ha giocato il
turno infrasettimanale ad Ancona contro
la Stamura, mentre sabato 22 ottobre
giocherà in casa contro Falconara (PalaCarifac di Cerreto, ore 18).
Antonio Gentilucci
Promozione
Si aprono le danze per Brown Sugar, Bad Boys e Cerreto
Scatterà in questo weekend il campionato di
Promozione con tre squadre locali ai nastri di
partenza tutte inserite nel girone C: Bad Boys
Fabriano, Brown Sugar Fabriano e Pallacanestro
Cerreto. Il girone, composto complessivamente
da 11 squadre, si concluderà il 10 aprile 2017 ed
ogni formazione giocherà 20 partite. Le prime
8 si qualificheranno al maxi-playoff nel quale
confluiranno anche le prime 8 del girone D e
le prime 8 del girone E. Delle 24 squadre che
disputeranno la post-season, e che verranno inserite in un classico tabellone tennistico, solo tre
saranno promosse in serie D. Dopo la sconfitta
in finale playoff dello scorso maggio, i Brown
Sugar Fabriano ci riprovano con una squadra
ancora più forte: alle tante conferme, tra cui co-
Quest'anno sono tre le formazioni locali iscritte
ach Christian Vico, si sono aggiunti gli arrivi di
spessore di Nizi e Tonini dalla Janus Fabriano e
il poker da Cerreto (Fabrianesi, Narcisi, Pallotta
e Silvi). Questo il roster completo: Luca Bugionovo, Edoardo Cafasso, Massimo Capodimonte,
Gabriele Fabrianesi, Alessandro Guerci, Mauro
Liendo, Emanuel Mearelli, Riccardo Moscatelli,
Nicola Narcisi, Gabriele Nizi, Andrea Pallotta,
Andrea Sacco, Luca Sacco, Lorenzo Sassi, Paolo
Silvi, Jacopo Taruschio, Raffaele Tonini. Anche
sul versante Bad Boys Fabriano tante conferme,
a partire da coach Davide Cola e buona parte del
nucleo, e forze fresche in entrata con i baby Ba-
rocci, Crivellaro, Patrizi, Pinto, Tozzi e Zampetti
in arrivo dalla Basket School e già nel giro della
serie C con Janus Fabriano. Il roster: completo:
Paolo Aisa, Andrea Barocci, Luca Battistoni,
Paolo Bernardini, Manuel Bongiovanni, Michele
Bonomo, Francesco Carnevali, Lorenzo Crivellaro,
Luca Eutizi, Matteo Mearelli, Michele Mosciatti,
Matteo Patrizi, Samuele Piermartiri, Fabiano
Pietrini, Leonardo Pinto, Luca Sforza, Nicolò
Sorci, Umberto Sorrenti, Enrico Tozzi, Alessandro
Zampetti. Anno zero, invece, per la Pallacanestro
Cerreto che ha scelto di ripartire dalla Promozione
nonostante avesse il diritto a disputare la D. La rin-
novata formazione, allenata da Simone Moscatelli
e Pierpaolo Perulli, giocherà di nuovo al Palasport
di Cerreto d’Esi, mentre Brown Sugar e Bad Boys
si divideranno la Palestra Mazzini di Fabriano.
Questo il roster dei biancoblù: Luca Chiarucci,
Gianluca Cicconcelli, Carlo Eutizi, Lorenzo Ferretti, Andrea Giombi, Alessandro Gratani, Jacopo
Loretelli, Riccardo Moscatelli, Simone Moscatelli,
Pierpaolo Perulli, Massimiliano Rizzi, Giorgio
Rossini, Giacomo Tiberi. Il campionato inizia in
trasferta sia per Brown Sugar che per Cerreto, di
scena venerdì rispettivamente a Senigallia contro
la Maior e Ancona contro il Conero Basket. Turno
di riposo invece per i Bad Boys che esordiranno
il 29 ottobre a Jesi contro i Titans.
Luca Ciappelloni
29
>DIALOGO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Quella vendemmia in Friuli
Un lettore fabrianese ci ricorda il suo impegno nel terremoto del '76
Gentilissimo direttore,
40 anni or sono, dopo il terremoto del Friuli, Fabriano si gemellò con il paese di Ramandolo in provincia
di Udine. Ad ottobre dello stesso anno (1976) quattro giovani fabrianesi, compreso il sottoscritto, partirono alla volta della località friulana per prestare aiuto nella faticosa vendemmia. Dieci giorni vissuti
accanto a giovani e meno giovani. Una esperienza indimenticabile. Al nostro ritorno, l'allora direttore de
“L’Azione”, don Pietro Ragni, ci chiese di esprimere, su carta, la nostra esperienza. Pochi giorni dopo la
nostra esperienza venne pubblicata sul settimanale fabrianese. Le chiedo gentilmente, se fosse possibile,
vederla nuovamente pubblicata quaranta anni dopo. Cordialmente.
Carlo Maria Vitali
Ecco la testimonianza:
N
el pomeriggio di mercoledì scorso sono tornati
nella loro casa i quattro
giovani fabrianesi che
si sono recati dieci giorni fa in
Friuli e a Ramandolo (frazione
di Nimis) per aiutare i ramandolesi nella vendemmia. Ripetiamo
che in quel paese si produce un
vino ottimo, che costituisce la
principale attività economica di
quella popolazione. Quest’anno
la produzione di uva era molto
abbondante, ma la pioggia quasi
continua di questo ottobre ha fatto, purtroppo, marcire i grappoli
sulle viti. I nostri giovani sono
tornati perché la vendemmia può
dirsi esaurita; altra uva è rimasta
sulle viti, ma non più buona per
la vinificazione.
Giunti in Friuli lunedì 11 ottobre
siamo stati accolti alla stazione di
Udine da don Eugenio Lovo, parroco di Nimis, Comune che dista
circa 20 km. dal capoluogo. L’accoglienza è stata subito calorosa, alla
maniera friulana. Giunti a Nimis ci
siamo sistemati in una tenda posta
nel campo dell’oratorio. Il tempo era
discreto e noi eravamo impazienti di
iniziare la nostra opera: consisteva
nell’aiutare i ramandolesi nelle
fatiche della vendemmia. A prima
vista il paese non ci è sembrato
troppo colpito dal terremoto, ma
poi entrando in alcune abitazioni
i danni del terremoto risultavano
evidenti e gravissimi; e pensare che
Nimis è uno dei Comuni meno disastrati dal sisma! Subito il parroco
ci ha presentato ad una famiglia di
Ramandolo, la famiglia Coos, composta da due infaticabili genitori,
da due ragazzi sempre pronti ad
aiutarli e da uno zio attaccatissimo
alla terra. Questa famiglia divideva
i pasti quotidiani con un’altra com-
posta da 4 persone, 3 adulti ed un
bambino di nome Emiliano. L’unica
attività di questa famiglia consiste
nella coltivazione della vite e il
maltempo ha influito enormemente,
danneggiando quello che doveva
essere il raccolto, uno dei più abbondanti degli ultimi anni. Gran parte
dell’uva raccolta veniva venduta a
causa dell’inagibilità delle cantine.
Questo stato di cose rende ancora
più precaria le condizioni di vita di
questa gente. Abbiamo diviso con
loro il lavoro, il cibo quotidiano e
il poco tempo libero che restava.
Fin dal primo giorno abbiamo capito quale sia il carattere di questo
popolo, così duramente provato. La
forza d’animo che li sostiene è veramente eroica. Quasi tutti sin dal 7
maggio, giorno seguente alla prima
grave scossa, avevano cominciato
la difficile opera di ricostruzione,
tanto grande era il desiderio di
riprendere il normale corso della
vita, anche se il terremoto doveva
lasciare in loro un’impronta inde-
Quanti ringraziamenti
per il River Fest 2016
Il Comitato Alla Scoperta del
Giano e l’Associazione per
la Tutela e Valorizzazione del
Centro Storico, ringraziano
per la fattiva collaborazione:
scuole primarie e secondarie
di 1° grado di Fabriano, i
dirigenti scolastici, i docenti ed in particolare la
prof.ssa Giuseppina Zara,
le maestre Carla Burattini
e Maria Grazia Trontino, il
Wwf Marche e Jacopo
Angelini, l’Associazione
Giochi d’ARTIficio con
Alessandra Filellena e
Francesca Castellani.
Francesco Fantini, Chiara
Castiglia e Letizia Schicchi per aver diffuso tra
i ragazzi la conoscenza
della storia e delle leggende della città, i gruppi
Scout 1 e 2 Fabriano
per la collaborazione nella
gestione della visita al fiume. Gian Pietro Simonetti,
Nico Bazzoli, David Belfiori,
Paolo Piacentini e Francesco
Sforza per aver affiancato
il Comitato nell’imprimere
un significato importante al
Convegno “Verso il Parco
del Giano”. Andrea Carancini
per aver permesso l’uso delle
testimonianze del compianto
arch. Alessandro Carancini.
Il sindaco Giancarlo Sagra-
mola per la partecipazione
al Convegno, l’attenzione ai
temi trattati e per il suo intervento. Fabriano dal Basso,
l’Associazione Talia, InArte,
la Podistica Avios e Pedale
Stracco per le animazioni.
Il Presidente di Slow Food
Marche dr. Ugo Pazzi, Fabrica del Gusto, l’Azienda
Agricola Il Maggio, la Cooperativa Sa.di.Fa., la Cantina
Bollicine Regionali “Francesco Scacchi” per la riuscitissima Apericina organizzata
dalla sen. Serenella Fucksia
e vivacizzata da una fantastica Orchestra Concordia!
Federico Uncini e Romina
Angeli per la riuscitissima
escursione fino alla chiesa
di S. Francesco in Camporege. Il Comune di Fabriano
l’assessore Barbara Pallucca
e il servizio di Polizia Municipale per la collaborazione
all’evento. La Fondazione
Carifac per aver concesso
il nulla osta all’utilizzo del
complesso delle Conce e per
aver autorizzato l’uso delle
attrezzature e dell’impianto
di amplificazione. L’azienda
Pulifaber per aver reso gli
ambienti delle Conce puliti
ed igienici per lo svolgimento
delle attività. Dedalo Group
per la progettazione della bellissima Locandina dell’evento. Radio Gold per il
contributo alla comunicazione. Francesco Sforza
e Tiziano Marino per la
grafica del logo “River
Fest”. Il collaboratorio di
progettazione C28 e Studio 4 11 srl per l’utilizzo
della loro strumentazione.
La River Fest dà appuntamento ai cittadini nel
2017, con la speranza e la fiducia di salutare nel frattempo
con soddisfazione la variante
di progetto delle opere da
realizzare a monte del ponte
dell’Aera, ma anche con la
determinazione di monitorare con continuità e rigore
quanto accadrà, riservandosi
eventualmente di attuare misure di civile contestazione
su progetti non partecipati e
palesemente non rispondenti
ai nostri criteri ispiratori.
lebile. L’alternarsi di tristi ricordi
a momenti di serenità, lasciava
tuttavia trapelare la vera sofferenza
di questo popolo, destinato ancora
per molto tempo a subire i disagi
provocati dal terremoto. Noi stessi abbiamo provato il disagio di
dormire in tenda per 10 giorni: e a
pensare che i friulani ci dormono
da sei mesi, con la prospettiva di
dover trascorrere il freddo inverno
friulano nelle medesime condizioni.
Queste sono le nostre testimonianze
dal Friuli che speriamo portino ad
una maggiore sensibilizzazione i
fabrianesi nei confronti del martoriato popolo friulano, e che riescano
a smuovere anche coloro che sono
rimasti freddi e impassibili. Soltanto vivendo per 10 giorni a contatto
con questo popolo meraviglioso,
abbiamo veramente capito la gravità
della situazione che richiede un
immediato intervento. Sappiamo
tutti che, essendo la zona ancora
altamente sismica, è impossibile
la ricostruzione delle case e che i
prefabbricati costruiti sono inabitabili per la mancanza di fognature.
Dove passerà l’inverno gran parte
del popolo friulano? Forse ancora
nelle tende dell’esercito o nelle
insufficienti roulottes messe a loro
disposizione! La roulotte rappresenta attualmente l’appoggio più
sicuro e confortevole per trascorrere l’imminente inverno. L’appello
che noi rivolgiamo ai concittadini
vuole essere un incitamento a tutti
i possessori di roulottes a mettere
a disposizione i loro mezzi per
permettere a questa gente di trascorrere un inverno relativamente
confortevole.
Gildo Cartoni, Carlo Leporoni,
Franco Mollari, Carlo Vitali
Il terremoto del Friuli, (Nimis) 1976
Strade demaniali, è divieto
Dopo numerosi esposti e segnalazioni alle autorità competenti, da parte di cittadini
amanti della montagna e dell’ambiente naturale, finalmente sono stati apposti i cartelli di divieto di accesso a tutti i veicoli motorizzati non autorizzati, all’imbocco delle
sterrate, dei tratturi e dei sentieri circostanti le frazioni di Attiggio e Paterno di Fabriano. Il divieto di accesso e di transito, in entrambi i sensi di marcia, è stato imposto
in particolare alle strade del Mergone o delle Pianacce, alla strada della Vena Foiosa,
alla strada dell’Acquaccio, alla strada di San Verecondo – Vascone Vecchio che porta
fino ai Prati di Paterno, a quella che dalla località Caselle di Attiggio conduce sia alla
Fonte di Brugnola che alla Fonte di Capretta, ed a quella che dalla località di Briole di
Attiggio porta alla zona di Capretta.
Il provvedimento si è reso necessario e non più prorogabile in quanto le suddette strade
e sentieri di montagna erano, ormai da anni, infestate da moto da enduro, fuoristrada
e quad che, oltre a deteriorare e quindi a rendere impraticabili le sterrate ed i sentieri,
costituivano un reale pericolo per tutti gli appassionati di trekking, mountain-bike e
cavallo che ivi si trovassero a transitare. Peraltro, proprio nel luglio di quest’anno,
molte di queste sterrate e sentieri sono stati il “teatro” naturale per il Campionato
Mondiale di Enduro, organizzato dal Motoclub di Fabriano. In quella occasione, proprio
per permettere lo svolgimento della manifestazione sportiva, erano stati effettuati dei
lavori di sterro e taglio di piante protette, sulla cui legittimità ed autorizzazione stanno
ora indagando le autorità preposte. Per chi non lo sapesse, infatti, la Legge Regionale
Marche n. 52/1974, all’art. 5, tutela espressamente gli ambienti montani e le aree demaniali, consentendovi il traffico solo ai veicoli e motoveicoli autorizzati per esigenze
produttive o di pubblica utilità e controllo. Risulta evidente quindi che tutti coloro che,
per puro divertimento o passatempo, dovessero percorrere tali strade e sentieri senza
apposita autorizzazione rilasciata da parte del sindaco del comune interessato, incorreranno nelle sanzioni previste dalla legge. E’ per questo che esigiamo che l’Unione
Montana “Esino – Frasassi” ed il Comune di Fabriano non rilascino più, come avvenuto
in passato, autorizzazioni o deroghe al transito o allo svolgimento di gare motoristiche
sulle suddette strade sterrate, tratturi e sentieri montani e chiediamo inoltre al Corpo
Forestale dello Stato di vigilare affinché tale divieto venga effettivamente rispettato in
tutta l’area interessata. E’ intollerabile, infatti, che nel nostro territorio continuino ad
esistere “zone franche” dove la legge non viene rispettata, ed anzi, dove vige la “legge
del più forte”, cioè del più prepotente, solo perché si trovi in sella ad una moto da enduro o alla guida di un fuoristrada! Come è altrettanto inaccettabile che vi siano in tal
senso atteggiamenti accondiscendenti, se non di complicità, da parte di chi amministra
il bene pubblico e che quindi è stato eletto per tutelare l’interesse di tutti i cittadini e
non solo quello di una particolare categoria di persone!
Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche
30
>DIALOGO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Che pulizia ad Albacina!
S
abato 8 ottobre il “Circolo
Legambiente Valle dell’Acquarella” ha organizzato
con la Scuola Primaria di
Albacina la giornata dedicata a
“Puliamo il Mondo” dove insegnanti, alunni, genitori e nonni hanno
dedicato una mattinata al proprio
territorio. Il presidente del Circolo
Benvenuto Mezzanotte – “E’ stato
bellissimo rapportarsi con i bambini
perché ci triplicano l’entusiasmo.
Questo è successo durante il Puliamo il Mondo ha abbiamo organizzato ad Albacina” – continua
Mezzanotte “Dopo le “foto di rito”
ed una informativa sull’evento siamo partiti dalla scuola compiendo
un percorso che dal campo sportivo
ha poi raggiunto l’interno del paese.
Sono stati raccolti tanti sacchetti di
rifiuti ed ora le strade ed i marciapiedi sono puliti. In particolare ci siamo
soffermati sul piazzale del cimitero
dove purtroppo non si è potuto fare
Un progetto che ha coinvolto la scuola primaria della frazione
un lavoro completo perché abbiamo rilevato la presenza di eternit
che ovviamente è stata lasciata in
loco e che già è stato provveduto
a segnalare agli organi preposti. E’
stato pulito anche il piazzale del
parco Merloni, oltre al parco stesso,
ed infine, salendo in paese, siamo
entrati nel lavatoio “immondezzaio”
dove abbiamo portato via il materiale più grossolano”. Per i bambini e
per alcuni adulti, è stata una bella
Scambio giovani con il Rotary
di una studentessa proveniente dal
Canada che ha iniziato a frequentare il nostro liceo economico e
rimarrà in città per l’intero
anno scolastico. L’ormai consolidata esperienza di scambio
giovani che i soci rotariani
portano avanti da diversi anni
continua a dare frutti. Sono
sempre numerosi i ragazzi che
si presentano alla selezione
desiderosi di mettersi alla
Pronti per una nuova avventura con il programma Exchange Student del
Rotary Club di Fabriano:
nuove partenze, nuovi arrivi e, soprattutto, nuova
selezione per l’anno scolastico 2017/2018.
La grande opportunità che
il club fabrianese offre
ai giovani volenterosi e
desiderosi di esperienze
e conoscenze ha premiato
quest’anno la determinazione di una giovane studentessa del liceo
linguistico di Fabriano,
partita a fine agosto con
destinazione Texas, Usa,
un vero sogno americano.
Fabriano a sua volta si è
arricchita con la presenza
esperienza in modo particolare
perché, hanno acquisito dei concetti
molto importanti per la loro formazione civica e sociale. Ringraziamo
le maestre Milena e Francesca, il
personale scolastico che come in
altre occasioni ha partecipato con
fattiva simpatia allo svolgimento
della manifestazione. Ringraziamo
anche Anconambiente che ci ha
inviato un automezzo con operatore (locale) per recuperare tutto
il materiale raccolto. Il presidente
Benvenuto Mezzanotte sottolinea:
“Ringrazieremo la cittadinanza di
Albacina se collaborerà a completare il lavoro iniziato e soprattutto
se sarà in grado di evitare il ripetersi
di tale degrado”.
Il Circolo Legambiente
“Valle dell’Acquarella”
da un soggiorno lungo in Usa e in
Canada di circa dieci mesi.
Ora, anche per l’anno scolastico
2017/2018 il Rotary Club di Fabriano seleziona giovani interessati
al programma di studio. Il progetto
si contraddistingue per la quasi
assoluta assenza di costi per le
famiglie. Quindi è una vera grande
opportunità per la comunità locale
fabrianese. I candidati sono i giovani che frequentano il terzo anno
Una fabrianese in Texas ed una ragazza
del Canada nel nostro Liceo economico
prova. Grande è l’emozione nel
veder partire giovani entusiasti
dell’esperienza che li aspetta
e soprattutto il positivissimo
riscontro dei partecipanti tra
cui quello delle due ragazze
concittadine rientrate a Fabriano quest’estate rispettivamente
di scuola superiore, con un buon
rendimento scolastico e forte spinta
motivazionale. Per chi fosse interessato a maggiori informazioni su
luoghi, tempi, modalità di selezione
può inviare una mail all’indirizzo
“[email protected]”.
Rotary Club Fabriano
Una settimana per ricominciare Fatture Multiservizi:
con un progetto del Classico disparità di trattamento
Il Liceo Classico "Francesco Stelluti”, per accogliere al meglio i ragazzi
delle nuove classi prime, da anni
organizza il progetto denominato
"Settimana dell'accoglienza". Gli
studenti sono stati convocati nella
sala convegni, dove il nuovo dirigente, prof. Denis Censi, ha spiegato
loro in maniera dettagliata il funzionamento della scuola e le sue regole
da rispettare.
Ma come si è svolta veramente
questa settimana? Dopo l'incontro
con il dirigente, di cui abbiamo
già riferito, gli alunni delle classi
quarte e quinte hanno presentato le
iniziative attuate negli anni passati,
come per esempio la redazione del
giornalino della scuola, il corso di
recitazione teatrale e la settimana
all’estero per l'approfondimento di
una lingua straniera. In particolare,
ha destato interesse verso i ragazzi
dell’Economico Sociale la relazione
di una studentessa del quinto anno
che ha spiegato la propria esperienza
in questo liceo. A seguire, il vice
comandante dei Vigili Urbani di
Fabriano, Giancarlo Pizzi, ha te-
nuto un breve corso sulla sicurezza
personale e stradale. Il terzo giorno
gli alunni sono stati accompagnati
dagli insegnanti Baldoni, Biocco,
Medici, Riccioni, Sergi e Tortolini, a
visitare le cappelle gotiche di alcune
chiese della città antica e, grazie alla
presenza di guide esperte, come le
nostre proff. di storia dell’arte, Fava
e Giannantoni, il sig. Giorgio Trapè
e don Alfredo Zuccatosta, parroco di
San Venanzio, sono state illustrate
approfonditamente le meraviglie di questi luoghi. L'ultimo giorno si è svolto l'evento più atteso della "Settimana dell’accoglienza": il
trekking all'Eremo di San
Silvestro. Era una bellissima giornata di sole, quando
gli studenti si sono recati
presso il famoso monastero.
Durante il cammino ci sono
state delle piccole difficoltà
per trovare il sentiero giusto,
ma alla fine tutto si è risolto
al meglio e con allegria.
L'ottimo pranzo consumato
all’Eremo ha ricompensato
tutte le fatiche della lunga camminata e i giochi pomeridiani sono
stati la cosa più divertente della
giornata. Pensiamo che l’iniziativa
sia ottima per inserire i ragazzi nella
nuova realtà scolastica, anche se
sarebbe preferibile far parlare di più
i ragazzi delle classi precedenti per
mantenere sempre alta l’attenzione
e l’interesse.
Caterina Montanari, 1°E
Come al solito nell’ultima fattura per il servizio acquedotto della
Multiservizi vi trovo scritta una frase a dir poco ipocrita. Ovvero:
“Utenza servita da impianto di depurazione attivo”. Nella suddivisione dell’importo trovo “totale acquedotto euro 14,02 e totale
depurazione euro 11,11”. Ovvero la depurazione mi costa quanto
l’acqua che consumo. La palazzina dove abito è dotata di fossa biologica e quindi nella fognatura viene inviata solo l’acqua decantata
da tale fossa; per la pulizia della stessa – due volte l’anno – se ne
vanno circa 50 euro.
Pertanto lo spurgo della fossa stessa dovrebbe essere a carico di
Multiservizi, oppure ridotta perché ritengo che la depurazione delle
acque uscenti da dette fosse richieda meno spese. Mi sono sempre
domandato: se in periferia è obbligatoria la fossa biologica, le fognature del centro storico dove scaricano? Forse nel Giano? La prova
che il mio pensiero è vero, è nella notizia che un partito politico
starebbe cercando di esentare da questa “tassa” gli abitanti del centro storico. Nel marzo 2015 “L’Azione” pubblicò un mio scritto sul
problema del servizio depurazione. Interpellando i miei conoscenti
nelle stesse condizioni, nessuno si rendeva conto dell’ingiustizia nei
loro confronti. Ingiustizia dovuta a quella disparità di trattamento.
L’articolo della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini a Fabriano
non è conosciuto o quanto meno è disatteso.
Chiedere pagamenti di servizi tutti allo stesso importo senza differenziazioni su come viene prestato è ingiusto, se non incostituzionale.
Purtroppo la politica a Fabriano non vede bene al di là ella punta
delle proprie scarpe.
Francesco Frigio
31
>DIALOGO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Da quel sasso lanciato...
La scoperta della Grotta Grande del Vento da chi quel giorno c'era
di MAURIZIO BOLOGNINI*
S
i era fatto buio da poco a
Frasassi.
La luce se n'era andata veloce, come in tutte le Gole.
Tre lumini appaiono di colpo, lassù
sulle balze, intermittenti nel bosco,
appena usciti dalla grotta. La Grotta
Grande del Vento, raggiunta dalla
prima squadra il sabato precedente.
Si buttano giù per il sentiero, corrono come pazzi, rotolando insieme
ai sassi.
Maurizio, Giancarlo e Fabio. Portano nel cuore e nelle gambe una
notizia incredibile. Il sasso è volato
per cinque secondi! E l'eco terribile
si è dilatata per un vuoto senza misura! Arrivano sulla strada, sfrenati,
senza fiato, giusto nel momento in
cui arriva il Maggiolino di Peppe
con Riccardo e Tino, di ritorno da
Fabriano per i primi incontri della
Squadra di Soccorso Speleologico.
Sapevano di doverci raggiungere su
alla grotta e ce n'è voluto per fargli
capire che dovevamo assolutamente
ritornare ad Ancona a prendere tutto
il materiale di cui disponevamo.
Io sono in macchina con Peppe,
dietro Riccardo e Tino.
“Dai allora racconta racconta...”.
“Ragazzi, lo vedete che c'ho
la pelle d'oca! Cinque secondi, il sasso è volato per
cinque secondi, lo sai cosa
significa? Che lì dentro c'è
una voragine di 125 metri!
La vedi la montagna, fa la
disinvolta, mica te lo dice
cosa c'ha dentro!”.
“Ma dai non è possibile...”.
Peppe faceva lo scettico.
“Ma com'è lassù la faccenda, allora tutta quell'aria
dalla strettoia...”.
“Abbiamo sfondato subito,
siamo passati di là tutti
tredici, il tavolone non è
servito a niente”.
“Ed avete trovato il pozzo?”, fa
Tino. “Ma no no, hai voglia tu, dopo
la strettoia c'è una bella galleria che
chiude in fondo con una strettoia in
salita, un po' rognosa...”.
“Cavoli, ma questa è già una scoperta”, dice Riccardo.
“Aspetta, che non ti rendi conto.
Fabio ha fatto un lancio alla cowboy per accalappiare un stalagmite
messa al posto giusto. Lo dovevi
vedere come è andato su. La sua
luce è filtrata per la strettoia e noi
ci siamo tirati su di lì, con i gomiti,
ambiente stretto, da sommergibilisti.
In questa escape tower... una bella
finestrona nera... c'avevo l'acetilene
bassa... non vedevo niente. Una
bella shakerata ed oltre la finestra
appare appena un salone, ai piedi
di una paretina di sei, sette metri.
Non ti dico come siamo andati giù!
Di testa!” “Sì, ma il pozzo?”, insiste
Tino. “E' lì che abbiamo trovato la
sorpresa, sul fondo del salone, il
ciglio, il margine oltre il quale c'è
solo una gran lama di nero... Mauro,
orologio al polso, dà il via, il sasso
sibila, fende l'aria, scompare... e poi,
booom! Un'eco che ti fa tremare.
“Gente non è possibile, dai, un altro
sasso... booom!” Ancora più spaventoso. “Mauro, quanti?” Col groppo
in gola Mauro: ”Ragazzi, questi so'
cinque secondi, qui davanti c'abbia-
Ne approfitto per scrivere qualcosa a proposito del libro di
Romualdo Latini. Vidi la recensione sul suo giornale, chiesi
informazione a qualche amico dove era reperibile, ma nessuno sapeva che Romualdo avesse scritto un libro. Lo cercai
su Amazon, che ancora non lo aveva, per cui lo prenotai. La
scorsa settimana era disponibile e l’ho acquistato in formato
e-book. Essendo curioso di tutto ciò che riguarda la mia città,
ed i tempi passati, oltre alle persone conosciute, vorrei dire
qualche cosa in proposito.
Premetto che tra la prenotazione e l’ordine, cercai di mettermi
in contatto con Romualdo tramite Facebook, non ricevendo
riscontro. Gli ricordai che eravamo stati insieme al campeggio dei boy scout di Santa Caterina, Fabriano 2, a Monte
Lago, mi sembra nei primi anni cinquanta. Romaldino, cosi
lo chiamavamo, più giovane di me di circa 20 mesi, era la
prima volta che faceva un campeggio. Il capo era Giuseppe
(Peppe) Maccari, allora capo commesso nel negozio Latini,
ma come Boy scout era per tutti noi una guida ed un fratello
più grande. Il suo vice era Vito Zingaretti. Mi sembra che
Romaldino facesse parte della seconda squadriglia. Io ero il
vice della prima, a capo c’era Mario Mezzopera; ricordo che
c’era anche Luigino Acuti, mio compagno di vedetta in un
gioco notturno, al quale Padre Filippo, padre spirituale del
reparto minacciò di riportarlo a Fabriano perché una sera dopo
cena, scherzando tra noi, appoggiò l’idea di mettergli nella
colazione della scialappa. Purtroppo P. Filippo lo sentì, in
mo una voragine da 125 metri!”.
“Chi ha tirato il sasso?”, fa Riccardo. “Tutti, non ce n'è più uno”.
Ve lo immaginate Giancarlo? E'
impazzito, letteralmente, matto.
E Mauro e Fabio? Quelli c'hanno
16 anni! Li abbiamo lasciati stesi
a terra, finiti, inchiodati. Emozioni
forti, ragazzi. A Camponocecchio
prendiamo la strada per Ancona, la
nostra vecchia cara strada Clementina, l'unica della Gola della Rossa.
Quante ruote ci avremmo
lasciato su quell'asfalto?
Ancona, San Vittore, San
Vittore, Ancona, avanti e
dietro, senza sosta, anche
due volte in un giorno
quando lasciavamo a casa
una cosa indispensabile
come il discensore. Con
le nostre tre 500, Fabio,
Gianfranco ed io facevamo i tempi. Le curve le
conoscevamo tutte, quella
a gomito dopo il Vernino
era famosa perché aggiudicava l'alloro.
Quella sera storica di sabato 2 ottobre 1971 anche le ruote
zompettavano sulla Clementina,
saltellando anch'esse sui semiassi,
euforiche, insieme ai “ragazzini delle grotte” a bordo, che non stavano
sui sedili. Dopo una notte insonne,
per fortuna cortissima, eccoci di
nuovo nelle macchine, pieni di
corde e scalette. Avevamo pulito il
cassettone in noce nella cantina di
Enzo, il “magazzino” del Gruppo.
Stendere la “Duecento” sul sedile
Il mese storico del 1971,
ecco la cronistoria
Sabato 25 settembre 1971 il Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona (allora
nella sezione del Cai), su indicazione di un amico di nome Rolando Silvestri,
raggiunge la fessura, ingresso naturale della Grotta Grande del Vento ed entra
nella prima saletta. La domenica, in fondo alla saletta si lavora su una frana ed
inizia ad uscire l'aria.
Sabato 2 ottobre il gruppo che forza la strettoia dell'aria ed arriva in Sala del Trono
procedendo al “lancio del sasso” è composto di 13 ragazzi: Fabio Bentivoglio,
Vittorio Bizzarri, Maurizio Bolognini, Mauro Bolognini, Giancarlo Cappanera,
Alberto Copparoni, Stefano Fiori, Giorgio Lacopo, Mario Pia, Roberto Ragaglia,
Franco Ranzuglia, Claudio Santolini, Fabio Sturba.
Domenica 3 ottobre, primo tentativo non riuscito di scendere l'Abisso Ancona
(Maurizio Bolognini), ad essi si aggiungono: Riccardo Bartolucci, Costantino
Cioffi, Giuseppe Gambelli. Domenica 10 ottobre, con un gruppo di una ventina di
ragazzi (non abbiamo l'elenco completo dei nomi) Maurizio Bolognini raggiunge
la base dell'Abisso Ancona, seguito da Fabio Sturba.
Dalla domenica 17 ottobre con Maurizio Bolognini, Giancarlo Cappanera, Giuseppe
Gambelli, Fabio Sturba iniziano le esplorazioni sistematiche poi proseguite con il
coinvolgimento di tutti i ragazzi del Gruppo.
Maurizio e Mauro Bolognini sono autori del libro “La scoperta della Grotta
Grande del Vento a Frasassi – l'emozione del primo speleologo sceso nella
“meraviglia infinita”.
posteriore della 500 e sederci sopra
era un classico. Il rettilineo degli
“Angeli” ci serviva per sbarazzarci
dei camion. A Serra arrivavano le
curve della Gola della Rossa, con
l'orologio in mano per capire se
eravamo nei tempi per trovare il
passaggio a livello di Pontechiaradovo aperto.
Sennò erano sbadigli. Falcioni,
Camponocecchio, San Vittore, arrivati! I nostri compagni sono lassù
Che sorpresa
Romaldino
con il tuo libro!
quanto Luigino parlava sempre con voce alta mentre io, che
la proposi, non mi feci sentire. Ricordo quando alle prime ore
dell’alba, tutto buio, Peppe ci fece alzare per andare fino al
Catria a piedi, tenendoci sotto i pantaloncini corti i pantaloni
del pigiama per ripararci dal freddo. Un giorno venimmo a
sapere che in uno spiazzo più in alto al nostro campo c’era
un campeggio di Guide scout. Da ragazzi con gli ormoni in
subbuglio, cercavamo in tutti i modi di studiare come arrivare di nascosto al campeggio femminile, ma Peppe, Vito,
P. Filippo, ci guardavano a vista! Però qualche spedizione
nella tenda della cambusa, con Vito cambusiere, riuscimmo
a prendere qualche mono confezione di marmellata, quella
che ci stanno aspettando. Hanno
passato la notte a dormire per terra,
dentro la prima saletta, con gli abiti
che avevano indosso, in compagnia
del rombo sinistro del turbine d'aria
che esce dalla strettoia.
Senza niente da mangiare ma con
una sconvolgente, nutriente intuizione. Tutte le grandi storie iniziano
con piccoli gesti di eroismo. Erano
altri tempi.
*Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona
con il marchio della Poa (Pontificia Opera Assistenza) di cui
la cambusa era fornita.
Ritornando al libro di Romaldino (ora dott. Romualdo Latini)
devo fare qualche appunto. A parte la mancata revisione di
un correttore di bozze, per rilevare errori di punteggiatura ed
altro, mi ha meravigliato che tra le persone citate e ricordate
nel libro, la figura di Peppe Maccari compare solo una volta
quando, penso, meritasse ben più di quella semplice citazione.
Innanzitutto perché - se ricordo bene Peppe – oltre che essere
una presenza importante del negozio avendoci passato una
vita, Romaldino, per essere stato guidato da Peppe nei boy
scout, è uscito dalla bambagia e per la prima volta ha avuto
la possibilità di fraternizzare con altri ragazzi, più o meno
scapestrati, ma tutti bravi ragazzi con sani principi, in grado
di imparare a cavarsela da soli, ad apprendere la disciplina
ed il rispetto per la natura e della vita nei boschi. Solo ora
confesso agli altri compagni della mia squadriglia, che un
giorno in cui ero di turno alla cucina, quando scolammo gli
spaghetti, si rovesciò la pentola e caddero tutti per terra. Li
raccogliemmo, una sciacquata nell’acqua e dopo conditi con
il sugo della Poa, li mangiammo con il solito, sano, appetito.
Romaldino, lascia che ti chiami ancora come quando eravamo
ragazzi, ti auguro di trascorrere dei giorni felici nel tuo rifugio
in mezzo alla natura, nella tua nuova esperienza manageriale
nel settore dell’ospitalità.
Romano Satolli, Cagliari
32
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
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2
>EDITORIALI<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
I pilastri
del riformismo
di DOMENICO DELLE FOGLIE*
C’
è un virus che si annida
maligno nelle viscere del
sistema politico italiano, che
ha contaminato la cultura
italiana svuotandola progressivamente di
senso civico, che ha ammorbato sino allo
sfinimento l’opinione pubblica al punto da
mitridatizzarla, assumendo nel tempo forme
e modi diversi.
Chiamatelo oltranzismo, estremismo, massimalismo, giustizialismo o benaltrismo, il
risultato è sempre stato uguale a se stesso:
la sconfitta del riformismo.
Non v’è dubbio che, superata la prima stagione irripetibile del riformismo sociale e
istituzionale a trazione democristiana, il riformismo italiano abbia inanellato una lunga
stagione di sconfitte più o meno meritate, più
o meno motivate, più o meno necessitate.
Anche le leadership riformiste hanno subito
lo stesso destino, spesso accomunate dall’oblio a cui sono destinati gli sconfitti. Dalle
urne, ma ancor più dagli
scandali veri o presunti.
Giusto per fare memoria
breve, si sono dichiarati
riformisti Bettino Craxi,
Giuliano Amato, Carlo
Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, Romano
Prodi, Mario Monti e
Matteo Renzi. Più sinistra che destra, ma questa
è la galleria riformista
del Paese. Craxi è stato
sepolto vivo da Mani
Pulite. Amato, Ciampi e
Monti hanno avuto piuttosto il profilo dei “grand
commis” o degli uomini
delle istituzioni e in questa veste hanno servito la
causa riformista, senza
però riuscire a incidere
sul Paese al quale hanno dato un contributo
soprattutto sul piano del rigore finanziario,
pure necessario in un’Italia vittima della
propria dissipazione economico-finanziaria.
Un discorso a parte meritano Berlusconi,
Prodi e Renzi.
Il Cavaliere ha ipnotizzato gli italiani con la
sua promessa di una “rivoluzione liberale”
che aveva una base riformista, ma abbiamo
visto come è andata a finire, con il discredito personale e l’azione incessante delle
Procure italiane che hanno scatenato una
caccia senza quartiere alla lepre Silvio, che
dal canto suo ha offerto tanta materia con i
suoi eterni conflitti d’interesse oltre che con
i suoi discutibili costumi privati. Lo storico
avversario di Berlusconi, Romano Prodi,
l’unico capace di batterlo per ben due volte
nelle urne, ha dovuto arrendersi ai limiti del
proprio progetto riformista: regolarmente
tradito, dentro e fuori del Parlamento dalle
forze massimaliste che ne avevano decretato
il successo elettorale, ma non la tenuta governativa. A dimostrazione che le forze riformi-
N
on so più dove ho letto, né ricordo
l’autore di un appello da interpretare come battuta comica o come
espressione di un dramma umano
profondo: “fermate il mondo, voglio scendere!”. Nella realtà quanto avviene ogni giorno
è tale da motivare amarezza, sconforto, delusione. Chi rispetta, oggi, l’articolo 3 della
Convenzione sui diritti del fanciullo dove
si afferma che in ogni decisione i diritti dei
bambini devono avere la precedenza su quelli
dell’adulto? Come si è giunti a considerare un
figlio alla tregua di un oggetto da acquistare?
Difficile la risposta anche perché chiede di
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
(...) Monopoli, è tornata alla ribalta.
Dagli adolescenti ai quarantenni:
sono protagoniste proprio le classi
che appartengono ai maggiori consumatori di prodotti digitali, che sono
più presenti sui social ma che non
rinunciano alla magia che sta alla
base di ogni gioco di società, lo stare
insieme divertendosi. Anche i nativi
digitali difendono le nicchie analogiche. A cominciare dalla scuola.
Perché sono pochi i presidi che raccontano che se chiedono di sostituire
le lavagne vecchie con videoproiettori ed attrezzature più tecnologiche
l’opposizione è forte da parte dei
ragazzi. E sulla versione online del
giornalino scolastico, ancora spesso si opta per l’edizione cartacea,
ritenuta più autorevole. Dalla carta
stampata il passo successivo verso
l’analogico è la scrittura amanuense.
La calligrafia fa sempre più tendenza
ed ispira professioni insospettabili.
Addirittura vengono proposto corsi
intensivi per l’arte della scrittura a
mano. L’ultima novità della controrivoluzione analogica si chiama I – 1,
una macchina fotografica istantanea
pensata per il formato Polaroid.
I giovani hanno insomma riscoperto
il rito della camera oscura, della
produzione unica, della manodopera quasi artigianale, della lentezza
estrema. C’è chi torna a giocarsi su
questo campo, con una resa eccezionale nella profondità dei toni e della
tridimensionalità. Una procedura
antica ed elaborata, ovvero tecniche di stampa da tramandare agli
apprendisti he vengono ad imparare
una forma d’arte. Questo è il segreto
dell’analogico, il suo elisir di lunga
vita. E’ il potere di costruire e raccontare storie, a dispetto del digitale.
Non nascondiamoci, ma la fisicità degli oggetti ci riporterà sempre ad una
dimensione più umana. Ben venga
questo recupero del vintage, questa
voglia di revival e magari parliamone
anche sul web.
Carlo Cammoranesi
* Direttore del Sir
È la strada del noi
di ADELE GIOIA
Il nuovo è
il vintage?
ste sono condannate a vincere da sole
e perciò hanno il dovere innanzitutto
di radicarsi nel Paese reale.
Infine c’è Matteo Renzi, l’ultimo a
tentare la scalata più ardua: rilanciare
il Paese con le ricette del riformismo.
Si può non essere d’accordo su nulla
con il giovane leader fiorentino, ma
non si può disconoscere che la sua sia
una ricetta riformista.
Una proposta che nella lotta politica
può anche comprendere la discutibile
prassi della “rottamazione” come
espediente retorico-programmatico
al fine di liberarsi di avversari interni
più o meno scomodi, ma dipingerlo come
un tiranno è inverosimile. Magari possono
non piacere certi suoi vezzi presi in prestito
agli avversari (Berlusconi innanzitutto), ma
è indiscutibile che la sua prassi politica sia
riformista. La sua ricerca del “nuovo” a tutti
i costi può anche suonare stonato in un Paese
conservatore, corporativo e bloccato qual è
l’Italia, ma ancora non vediamo nascere altre
forme di riformismo. Cioè una nuova idea
di Stato, di partito, di società, di cultura e di
relazione sociale. Quando il presidente del
consiglio per spiegare la manovra economica
ha evocato “il merito e il bisogno”, abbiamo
fatto un salto all’indietro, al Claudio Martelli
del 1982. Un’era geologica per la vita politica.
A quel tempo Renzi aveva solo sette anni.
Oggi lui scopre “il merito e il bisogno”?
Vorremmo prenderlo molto sul serio. Perché
le donne gli uomini e i giovani di questo
Paese attendono disperatamente che vengano
riconosciuti i loro meriti e vengano soddisfatti
i loro bisogni. Quindi c’è solo da augurarsi
che qualcuno possa farcela davvero. Che si
chiami Matteo Renzi
o Pinco pallino, non
importa. Il Paese ha
un bisogno disperato di
nuovi riformisti, anche
in campi politici diversi
dal suo. Ma sempre e
solo riformisti. Di populisti, massimalisti, neo
nazionalisti, settari e giustizialisti via internet e
rivoluzionari (da salotto
e non solo) un Paese democratico come il nostro
potrebbe e dovrebbe cominciare a farne a meno.
Tutti loro fanno parte
dell’anomalia italiana.
Cioè di una democrazia
occidentale che ha paura
del riformismo.
evidenziare responsabilità gravi da condividere, sia pure in diversa misura, da parte
di tutti.
Indispensabile prendere coscienza, insieme,
della deriva in cui rischiamo di perderci.
Se “duemila anni fa la rivoluzione cristiana
aveva cominciato a insegnare agli uomini
e alle donne del mondo allora conosciuto,
a riconoscere nel volto dell’altro un fratello
e non un nemico o uno schiavo…; duemila
anni dopo la controrivoluzione dell’individualismo rischia di riportare indietro le lancette
dell’orologio” (Mimmo Muolo su “Avvenire”
del 7 ottobre).
L’altro non è un nemico da contrastare,
tantomeno da battere, ma è uno di noi che
Direzione, redazione e amministrazione
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insieme a noi è chiamato a edificare una
società sempre più rispondente alle profonde
esigenze della famiglia e della collettività nel
suo insieme.
L’Io, da solo, non potrà mai edificare qualcosa che duri nel tempo. E’ necessario saper
affrontare i problemi incombenti con la logica del “noi” che è logica di collaborazione
sincera, di cammino da percorrere insieme,
solidalmente. Logica di pace.
Non è facile ma se non si riuscirà a concretizzarla in questo nostro pianeta divenuto ormai
piccolo e facilmente percorribile, l’affermazione egoistica dei singoli Io a tutti i livelli,
potrà solo condurre all’autodistruzione.
Quella del “noi” è l’unica strada che conduce
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.
Stampa
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alla salvezza. Chiede a tutti indistintamente
l’impegno a percorrerla con determinazione.
“Per i cristiani – scrive Mario Impigliazzo
nell’editoriale di “Avvenire” del 5 ottobre
- significa credere di più nella grande intuizione delle origini, quella prima globalizzazione della storia espressa in modo chiaro
e sorprendente dall’apostolo Paolo, figlio
di due culture e capace già allora di andare
oltre entrambe: non c’è giudeo né greco, non
c’è schiavo né libero, non c’è maschio né
femmina perché tutti voi siete uno in Cristo
Gesù (Gal 3,28). Significa che non si può
più tornare indietro: i popoli, le culture, le
religioni, i continenti andranno alla aderiva
con le terribili conseguenze che possiamo
immaginare, o dovranno convergere in una
unità che non è superamento delle differenze, ma consapevolezza di quanto siamo tutti
interdipendenti gli uni dagli altri”. Quella del
‘noi’ è l’unica strada che conduce alla salvezza: chiede a tutti l’impegno a percorrerla con
determinazione.
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per la restituzione di copie non consegnate.
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L'Azione 22 OTTOBRE 2016
3
>INCHIESTA<
Vantaggi e rischi del web
servizi a cura di ALESSANDRO MOSCÈ
L’
altra faccia dei social network, del mondo del
web, dell’alienazione mediante il virtuale, dei
pericoli per i minori e del venir meno di un contatto diretto tra la gente. Abbiamo lanciato una
provocazione su Facebook, proprio approfittando della rete,
per sapere che cosa ne pensano i fabrianesi di questa realtà
che non sempre illumina e non sempre produce vantaggi. Le
risposte sono state articolate sulla base delle discussioni che
spesso si animano sul nostro territorio e che coinvolgono in
gran parte la politica e la vita pubblica della città. Angelo
Campioni, che è solito frequentare i social, dice la sua: “Sono
utili e dannosi allo stesso tempo. Non si può rimanere incollati
ad uno schermo per un’intera giornata. Il pericolo è insito
nella frequentazione assidua, nell’eccesso dell’uso”. Gli fa
eco Gigliola Marinelli, che gestisce uno dei blog più seguiti
di Fabriano (Radio Gold): “I social network sono dannosi se
utilizzano informazioni strumentali allo scopo di generare
panico e allarmismo negli utenti, o ancor peggio se faziosamente usati a scopo di propaganda politica. Utilissimi, al
contrario, a scopo divulgativo e informativo per comunicare
news, approfondimenti, inchieste e avvisi in tempo reale”.
Aggiunge Daniela Grandinetti: “Sono utili non solo per la
comunicazione spicciola, ma anche per l’informazione sui
fatti di dominio pubblico. La possibilità di far circolare cose
che sarebbero altrimenti taciute o che raggiungerebbero
un pubblico esiguo, è un potenziale enorme. Ovviamente
come per altri mezzi, giornali e televisione in testa, occorre
capacità di discernimento e senso critico, dei quali spesso
difettiamo. Ciò vale soprattutto per l’uso distorto che gli
adolescenti fanno del web”. Puntualizza Nadia Marcellini:
“Una costante degli ultimi tempi è la sindrome dello sguardo
basso. Tutti impegnati, genitori e bambini, sul cellulare, sullo
smartphone e sul tablet. La persona che ti viene incontro sullo
stesso marciapiede, ti intralcia il cammino, ti urta e non ti
guarda. Troppo impegnati. Troppo presi dalla conversazione.
La possibilità
di comunicare
con il mondo
e l'alienazione
del virtuale
Tutto troppo”. Luisa Bizzarri annota: “L’uso appropriato e
il dannoso dipende da ognuno di noi. E’ solo una nostra
prerogativa”. Mara Ciccolini: “I social sono utili senz’altro,
purché non diventino un’ossessione”. La discussione è ancora aperta. La vita quotidiana è impensabile senza i media
digitali. Nel tempo libero i bambini e i giovani giocano al
computer, si informano, creano reti di contatto via internet e
comunicano con amici e parenti tramite telefono cellulare.
Anche a scuola e sul posto di lavoro i media sono usati quotidianamente. Offrono, specie agli adolescenti, opportunità di
apprendimento. Partecipando attivamente alla comunicazione
L'alfabetizzazione
digitale: manca
la formazione
Oggi il mondo dei social ha una funzione sempre più specifica e autorevole. Sandro Giorgetti (nella foto), da tempo
responsabile del Social Media Team Marche, ci informa nei
dettagli come i social network influenzano il mondo turistico
e culturale della nostra regione convertendo l’ascolto in veri e
propri flussi. Con altri quattro membri si occupa di esperienze
e curiosità del nostro territorio: in altri termini di un linguaggio
non istituzionale, in cui i veri protagonisti sono le persone,
diventate in questi anni i testimonial più credibili delle Marche.
E’ italiana la prima regione europea su Twitter proprio grazie
al lavoro del Social Team. Un orgoglio, se si pensa che sono
stati superati luoghi come l’Alsazia o l’Andalusia. Afferma
Giorgetti: “Il lavoro nei social avviene sulla base di un piano
editoriale. Abbiamo oltre venti attività on line e la redazione
distribuisce il materiale dopo il vaglio e la profilatura del
contenuto. Fabriano è presente con una cadenza settimanale
e ne parliamo spesso secondo modalità di narrazione, non seguendo un criterio legato ad eventi, iniziative, fatti sporadici”.
A Fabriano le criticità sono spesso figlie della mancanza di
livelli formativi adeguati sia nel settore digitale che in quello
dei social. Fino a quando questo buco non verrà riempito
non saremo in grado di dare risposte al passo con i tempi.
nella società dei media, oltre a leggere, scrivere e far di conto,
i giovani imparano una tecnica culturale ormai necessaria per
fronteggiare numerose situazioni della vita. Come sottolineato
da più parti, non va trascurata la dipendenza, l’uso improprio
dei dati. Dagli studi più recenti emerge che i ragazzi sono
piuttosto abili nell’uso delle nuove tecnologie, ma ciò non
significa che ne facciano un uso responsabile. È dunque importante che valutino i contenuti dei siti riconoscendo possibili
pericoli sapendo come proteggersi. In quest’ambito ai genitori
e agli insegnanti spetta un ruolo decisivo in veste di soggetti
fiduciari pronti ad ascoltare i figli e gli studenti.
“Fabriano è indietro nell’alfabetizzazione digitale, non rientra
in un sistema virtuoso che invece abbiamo con altri luoghi”,
prosegue Giorgetti. “Sono convinto che se turisticamente
l’Italia ha ceduto posizioni negli ultimi venti anni, si deve
innanzitutto all’incapacità di saper utilizzare le nuove forme
di comunicazione e di gestire le destinazioni come prodotti,
con professionisti e strategie all’altezza delle sfide da vincere”.
Manca uno spirito di condivisione con le realtà amministrative,
i consorzi e le imprese. Tornando alla nostra città, il deficit è
alto. Va ricordato che oggi il 90% dei turisti sceglie la meta
consultando il web. Ovviamente avvalendosi di un sistema
regionale consolidato, i territori tutti potranno avvantaggiarsi
in un settore che andrebbe organizzato meglio. Attraverso la
creazione delle community, i soggetti coinvolti convogliano in
un piano di comunicazione che valorizza la località. “Questo
processo avviene con l’indicizzazione e il posizionamento dei
contenuti perché arrivino a destinazione”, aggiunge Giorgetti.
Il deficit locale va colmato. Al centro della strategia regionale
c’è il sapere che dall’altra parte dello schermo non si trova
un mero consumatore, ma un potenziale turista che vuole vivere un’esperienza, condividere un’emozione e un racconto.
Conclude Giorgetti: “Con questa consapevolezza cerchiamo
di evitare forme di comunicazione fredde e di pubblicare contenuti che abbiano davvero una loro unicità. Ciò che genera
condivisione ed engagement è il vero obiettivo del nostro
lavoro. Altro scopo sta nel migliorare la cosiddetta brand reputation con la funzione di generare valore in un contesto in
cui si pratica la partecipazione attiva per accorciare le distanze
tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini”.
Melania Tozzi: artigianato e presenza on line
C’è anche una nuova imprenditoria al passo con i tempi
nell’epoca della digitalizzazione. La scorsa estate, al Festival
della Soft Economy di Treia, si è svolto un incontro dal titolo
“Eccellenze in Digitale” a cui ha partecipato Melania Tozzi,
artigiana di Fabriano, presente ad a uno dei corsi di formazione dedicati all’imprenditorialità della Fondazione Merloni.
Melania Tozzi è la titolare di “Canapa Cruda”, un’attività
che ha recuperato sapientemente l’antica lavorazione della
carta di canapa. Una scelta tradizionale ma al contempo ecosostenibile e innovativa: la coltura della canapa e i suoi utilizzi
nella produzione tessile e cartaria sono stati una componente
dell’agricoltura marchigiana fino alla metà del secolo scorso.
La canapa ha inoltre una resa migliore rispetto alle colture
concorrenti, dato che un ettaro di canapa permette di ricavare
abbastanza fibra da eguagliare quattro ettari di foresta, con
tempi di rimboschimento di un anno contro venti e la possibilità di utilizzare l’intera pianta nel processo produttivo. La
svolta imprenditoriale di Melania Tozzi arriva con il corso
di formazione “Il Sistema della Carta”, una delle iniziative
che hanno portato al riconoscimento di Fabriano come Città
Creativa dell’Unesco. Al corso, organizzato dalla Fondazione
Aristide Merloni assieme alla Commissione Nazionale Italiana
dell’Unesco e all‘Istao, sono seguiti un periodo di stage presso le botteghe artigiane di Fabriano e la stesura di un vero e
proprio business plan: l’idea d’impresa è stata giudicata meritevole di sostegno dalla Fondazione Marche che incentiva
la nascita di start-up innovative nella nostra regione e che ha
finanziato l’avvio di questa realtà. Affiancata dalla Camera
di Commercio di Ancona, Melania Tozzi ha sviluppato il suo
brand on line rafforzando il posizionamento sul mercato e
raggiungendo clienti su tutto il territorio nazionale. Quello di
“Canapa Cruda” è il caso di un successo in forma innovativa,
una storia di imprenditoria giovane, di utilizzo del digitale
per promuovere la crescita del business, nonché un esempio
di come l’uso del digitale sia una caratteristica fondamentale
per l’imprenditorialità di oggi e di domani.
Un caso di successo
utilizzando la lavorazione
della carta di canapa
4
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
La scuola impegnata per la sicurezza stradale
Noi nati nel 1956
Domenica 27 novembre 2016 segna la data. Tutti a pranzo insieme. Noi nati nel 1956.
Noi ragazzi di oggi... Noi con tutto il mondo davanti a noi.
Presso Ristorante Janus Hotel Fabriano.
Per prenotazione contattare pasticceria Osvaldo tel. 0732 21487.
Auguri per la quota 80!
Maria Luzi e Decio Perozzi sono arrivati a quota 80!
Auguri di buon compleanno da:
Anna Adele, Fabrizio, Martina e Daniele
Mercoledì 26 ottobre dalle 10.45
alle 13 presso la sala Movieland
di Fabriano si terrà un incontro
nell’ambito del progetto “Sara Safe
Factor – In strada e in pista vincono
le regole”. L’evento, organizzato
dall’I.I.S. Merloni Miliani in collaborazione con Aci Sport, vedrà la
partecipazione di circa 400 studenti
del triennio delle scuole secondarie
di II grado della città. Sara Safe
Factor (In strada e in pista vincono
le regole) è un progetto formativo
itinerante rivolto agli studenti del
triennio delle scuole medie superiori
e dedicato alla sicurezza stradale.
Segnaletica
invisibile
Torna la “fiera delle cipolle” mercoledì 26 ottobre (dalle ore 7.30
alle 21) con circa 200 bancarelle che occuperanno le principali vie
del centro storico.
Un lettore ci informa che la
segnaletica di attraversamento
in via Dante, all’altezza del
cimitero di Santa Maria, è
ormai completamente assente
e la cosa è pericolosa per chi
si trova ad attraversare la strada. Si chiede al Comune di
provvedere, qui come altrove,
perché la situazione non è
migliore nel resto della città…
Memory card, l'opera fotografica
con le immagini e le parole degli scrittori
Giovedì 20 ottobre, ore 17.30,
presso la Biblioteca Multimediale,
verrà presentata l’opera fotografica
editoriale “MemoryCard” (Hacca
Edizioni 2016), a cura dell’associazione Art comes to Town.
Relatori: Alessandro Moscè, poeta
e scrittore, Valeria Carnevali, curatrice, Francesca Chiappa, editrice,
Lavinia Grizi, attrice. Il progetto
“MemoryCard” nasce da un’idea
precisa: quella di utilizzare un segmento del repertorio fotografico che
Rita Vitali Rosati ha realizzato negli
anni diversificandone i contenuti e
le poetiche che hanno arricchito un
ampio archivio denso di memorie,
impressioni, date che costituiscono
Lacava,
premio
a Falconara
Marittima
Il fabrianese Paolo Lacava
ha ricevuto il premio speciale della giuria al concorso
“Laudato sie mi Signore” di
Falconara Marittima nella
giornata del 9 ottobre scorso
sempre nella stessa Falconara.
ed animano il nostro vissuto visivo,
condensato in scatti fotografici. Si
tratta del coinvolgimento diretto e
di volta in volta espresso da tutti
gli scrittori invitati per ridare una
“storia” alle immagini da loro selezionate. La produzione di micro
/ racconti da parte degli scrittori,
ospitati nel retro di ogni immagine/
cartolina, persegue anche il tentativo di creare una contaminazione
immediata tra scrittura e immagine,
pur conoscendo la lezione di Roland
Barthes che sosteneva che “l’immagine è già un racconto”. Gli scrittori
presenti sono: Laura Bosio, Enrico
Capodaglio, Alessandro Catà, Filippo Davoli, Paolo Di Paolo, Angelo
alla patente sul tema della sicurezza
stradale. Nei dieci anni di attività
“Sara Safe Factor” ha incontrato
circa 50.000 ragazzi in ogni parte
d’Italia. L’iniziativa istituzionale
ha già ricevuto l’alto patrocinio
del Presidente della Repubblica
ed il riconoscimento ufficiale del
Governo Italiano, attraverso i propri
Ministeri competenti, Cooperazione
Internazionale e Integrazione e dal
Ministero della Gioventù. La tappa
fabrianese del progetto vedrà la
partecipazione del pilota automobilistico italiano Andrea Montermini.
IIS Merloni Miliani Fabriano
La Banda degli Svitati si esibisce a Colleponi
Edizione straordinaria della recita
dialettale che si terrà al Ristorante
Pizzeria Bosio, del Bivio di Genga.
La Banda degli Svitati, gli Amici del
Teatrino di Colleponi, ripropongono
le performance recitate in occasione
della Pasqua e del Natale, per raccogliere fondi da donare agli abitanti
delle zone terremotate e, come nelle
precedenti edizioni, tornano a chie-
La fiera delle cipolle in centro
E’ organizzato da Aci Sport in
collaborazione con Sara Assicurazioni. Tale progetto ha il patrocinio
del Dipartimento della Gioventù
del Ministero della Cooperazione
e annovera tra gli sponsor Seat
Motors Italia e Michelin. La casa
automobilistica spagnola mette a
disposizione macchine e piloti, che
racconteranno ai ragazzi l'esperienza in pista, fatta non solo di velocità
e brivido, ma anche di regole da
seguire e attrezzature di sicurezza da
utilizzare. Il progetto è finalizzato
alla massima sensibilizzazione dei
giovani neo patentati o prossimi
Ferracuti, Chicca Gagliardo, Bianca
Garavelli, Roberta Lepri, Giuseppe
Lupo, Gian Ruggero Manzoni, Angelo Mastrandrea, Marco Missiroli,
Alessandro Moscè, Feliciano Paoli,
Laura Pariani, Aurelio Picca, Silvio
Ramat, Francesca Scotti, Fabio
Scotto, Gordon Splash, Paolo Valesio, Gian Mario Villalta, Piergiorgio
Viti, Alessandro Zaccuri. L’intera
scatola è composta da 50 cartoline
e 50 immagini, 25 delle quali ospitano il racconto breve di ogni singolo scrittore. Insieme a un piccolo
catalogo e agli interventi critici di
Maria Letizia Paiato, Paola Paleari
e Marcello Sparaventi. Il tutto è
prodotto in esemplari di 500 pezzi.
dere un teatrino stabile da reperire tra
le tante strutture del Comune e del
Consorzio a disposizione e quasi mai
utilizzate, ma ovviamente non c’è
peggior sordo di chi non vuol sentire: si pensi soltanto alle opportunità
offerta dal Palazzo Fiumi Sermattei
o ad altre opzioni logistiche.
Intanto domenica 23 ottobre alle
ore 16.30 ecco il nuovo appuntamento degli “Amici del Teatrino” di
Colleponi nella accogliente sala del
Ristorante Pizzeria da Bosio che ha
concesso volentieri i suoi spazi per
lo svolgimento della manifestazione,
organizzata dalla Pro Loco di Genga,
gli Amici del Teatrino di Colleponi
e La Banda degli Svitati.
“La messa in scena di questo spettacolo trasformata in una tradizione
delle festività pasquali, ci ha spinto
da dare vita a questa edizione straordinaria” ci dice Mario Bonetti, attore
protagonista ed esponente della Pro
Loco. Questo ci ha spinto a ripetere
l’evento, per dare un contributo alla
popolazione terremotata, trascorrendo momenti di genuina allegria”.
I simpatici “burloni” della “Banda
di Svitati” oltre a divertirsi, “fanno
anche beneficenza perché l’incasso,
andrà a chi ha subito gravi conseguenze a causa del sisma, ma - evidenzia Bonetti – nelle altre occasioni
andrà per l’adozione a distanza di
una bambina indiana attraverso la
Fondazione P. Alessi “I Fratelli Dimenticati” onlus e all’associazione
San Vincenzo de’ Paoli di Genga”.
Daniele Gattucci
AttivaMente insieme
ai malati di Alzheimer
Lunedì 24 ottobre l’associazione AttivaMente Alzheimer vi aspetta con
un nuovo incontro del Cafè Alzheimer di Fabriano. Dalle 17 alle 19,
all’interno della Complesso Santa Caterina in Castelvecchio, i familiari,
gli assistenti e i caregivers dei malati di Alzheimer potranno trovare un
prezioso sostegno offerto da coloro che operano a stretto contatto con
la malattia (psicologi, fisioterapisti, infermieri ecc…) e vivere anche
un momento importante di riflessione e di approfondimento, attraverso
la condivisone e il confronto con le altre persone che si trovano ad
affrontare quotidianamente la medesima situazione delicata a fianco
di un malato. Ma non solo. Nel corso del pomeriggio l’associazione
AttivaMente non mancherà di donare a tutti i partecipanti una “buona
dose” di svago e sollievo.
e.m.
5
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
>CRONACA
Mc Donald's:
nessuna certezza
sull'apertura
Inizia la bonifica dell'area
di ALESSANDRO MOSCÈ
S
i allungano i tempi per
la costruzione, eventuale,
di un Mc Donald’s a Fabriano. Da due settimane
è iniziata la bonifica dell’area che
non terminerà prima della fine del
2017: se ne riparlerà dunque nel
2018. La zona dove sarebbe ubicato
il fast food è interessata dal fenomeno della contaminazione iniziata
negli anni Settanta e proseguita
negli anni Ottanta. A partire dalla
seconda metà degli anni Novanta,
e per l’esattezza dal biennio 19961997, si sono registrati episodi di
inquinamento da tetracloroetilene
testimoniati dalla presenza del
solvente nell’acqua del pozzo
comunale del nuovo campo sportivo. Altri episodi riguardarono la
sorgente denominata Fonte Rita e
alcuni pozzi tra cui quello della parrocchia della Sacra Famiglia e altri
nell’area compresa tra il vocabolo
Cortine e la Fornace nei pressi della
chiesa del Lazzaretto. Malgrado un
certo silenzio intorno alla vicenda,
la situazione emerge chiaramente
dalla consultazione del Piano bonifiche regionale. Questo strumento
permette di individuare un insieme
di aree il cui suolo e le relative falde
sarebbero contaminate non solo
da solventi clorurati, ma anche da
metalli pesanti e altre sostanze. La
polemica, a Fabriano, è esplosa da
gran tempo. L’area da utilizzare per
il Mc Donald’s è congestionata dal
traffico, peraltro in un’area residenziale dove non manca il verde.
La costruzione della rotatoria non
farebbe da deterrente del traffico,
a detta dei commercianti e di una
buona parte della politica. Ricostruiamol'iter procedurale. A seguito
del Consiglio comunale tenutosi
sul tema, è stata emessa la delibera
di approvazione dell’accordo per
la realizzazione del progetto con
l’obbligo di adeguarlo alle prescrizioni stabilite. La ditta Magazzini
Gabrielli di Ascoli Piceno intende
realizzare due edifici di tipo commerciale nella zona di via Dante.
Più precisamente un supermercato
a seguito di bonifica della zona selezionata, per una superficie coperta
pari a 1.900 mq dei potenziali 5.130
mq usufruibili, e un altro stabile per
una superficie coperta di 700 mq
da destinare proprio all’attività del
fast-food McDonald’s. Nell’accordo la ditta si impegna a costruire a
sue spese la rotatoria all’incrocio
di viale Stelluti Scala, via Dante
e piazzale Matteotti, compresa la
sistemazione dei marciapiedi e dei
passaggi pedonali interessati, tra i
quali uno rialzato su via Dante in
prossimità e a connessione delle
aree direzionali e commerciali. La
variante urbanistica relativa all’accordo sarebbe comunque approvata
solo a seguito della conclusione
dell’iter di bonifica in corso. La
proposta dell’amministrazione
comunale, come scritto agli atti,
viene considerata migliorativa, in
quanto il quartiere sarebbe riqualificato attraverso l’eliminazione
di aree industriali ormai dismesse
e ridotte in stato di degrado. La
Confcommercio ritiene viceversa
sbagliato utilizzare questa zona a
discapito del centro storico, dove
abbondano i locali vuoti
La piccola Gaia scrive
alla Regina... che risponde
Talvolta le favole sono fatte per sognare e per lasciarci sospesi in una
dimensione onirica ma altre volte
invece i sogni diventano realtà.
Questa è la storia di Gaia, una tenace
bambina fabrianese di 8 anni, che
durante un pomeriggio di giochi,
sfogliando una rivista di cavalli, sua
grande passione, insieme alla nonna
Daniela, si innamora totalmente
di uno di essi tanto da esclamare:
“Nonna, questo è uno dei cavalli
più belli che abbia mai visto, voglio
assolutamente sapere dove si trova
e andarci”. Da qui il racconto entra
nel vivo e dopo aver letto che il
cavallo in questione non è altro che
uno dei purosangue personali della
Regina Elisabetta II d’Inghilterra,
Gaia non si rassegna. Con la leggerezza e con gli occhi sognanti di
chi a 8 anni non ha troppi timori,
prende carta e penna ed inizia a
scrivere alla Sovrana d’Inghilterra.
La nonna ci racconta: “In realtà,
quello che Gaia abbia scritto nella
lettera non lo so, lei mi ha ribadito il
suo volere di poter vedere il cavallo.
Dopodiché – continua Daniela - le
procuro una busta e cerco in internet
un indirizzo dove poterla spedire.
Effettivamente esiste un luogo a
Londra dove vengono recapitate le
lettere alla Regina.
Devo dire che non ero molto propensa ad inviarla, ma cosa si fa
per una nipote tanto speranzosa
e tenace?! Quindi, prendo il francobollo, inserisco la busta nella
cassetta delle lettere e spedisco il
tutto sussurrando “Buona fortuna”.
Quello che succede dopo un mese e
mezzo è un bel lieto fine. La tanto
attesa lettera di risposta arriva e con
la gentilezza tipica degli inglesi, la
Dama di Corte (Lady in Waiting)
di Elisabetta II, la Duchessa Susan
Hussey (già madrina del Principe
William), ha espresso la gioia di
Sua Maestà nel ricevere una lettera
così curiosa e interessante e spiega
alla piccola che
purtroppo i cavalli personali della
Regina non si possono vedere, ma
ci sono tantissime
collezioni sugli
animali regali nei
musei più famosi
di Londra.
In allegato alla
lettera, inoltre, la
Hussey ha anche
inserito una brochure con tutte
le indicazioni su
dove andare e cosa
visitare a Londra. Gaia alla fine di
tutto, si è detta entusiasta e non
vede l’ora di prendere il primo aereo per Londra e partire per questa
avventura.
Una storia che insegna soprattutto a
taccuino
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6
>FABRIANO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
I cavalli invadono il centro
La "Transappenninica" in sella ha attraversato anche Fabriano
C
inque giorni, dal 5 al
9 ottobre, per immergersi nella bellezza del
territorio fabrianese ripercorrere fantastici itinerari, in
una dimensione dove suggestioni
spirituali, testimonianze artistiche
ed eccellenze ambientali si fondono in un equilibrio armonico. La
“transappenninica”, il viaggio organizzato a cavallo in gruppo, nato da
un’idea di Leonardo Dori e Omero
Romualdi nel 1994, ha scelto la città
di Fabriano come palcoscenico per
un indimenticabile viaggio. E’ stato
l’assessore Mario Paglialunga (foto)
ad accogliere in Piazza del Comune
domenica 9 ottobre i tantissimi
cavalieri partecipanti all’iniziativa.
L’assessore ha salutato gli organizzatori ricordando che questa manifestazione va apprezzata perché vi
è l’assoluta assenza di competizione
con la sola voglia di stare insieme
condividendo la passione per la natura e per gli animali. “Riempiendo
la piazza di cavalli e cavalieri – ha
dichiarato Paglialunga - sembrava di rivivere il nostro passato e
rivedere la piazza dei tempi dei
Chiavelli”. La Transappenninica
è indiscutibilmente uno dei viaggi
organizzati di maggior prestigio,
sia per il numero dei partecipanti
che per la qualità di cavalli e cavalieri. I partecipanti, provenienti da
tutta Italia, cavalcano tutti i propri
cavalli, di razze e provenienze variegate. L’assessore Paglialunga ha
donato agli organizzatori una copia
del “Victimae Paschali Laudes”,
edizione a tiratura limitata della
nota sequenza gregoriana composta a mano e stampata su carta in
fibra di cotone naturale, fabbricata
appositamente dai mastri cartai del
Museo della Carta e della Filigrana
di Fabriano.
Il Centro di Aggregazione Giovanile
"Che Dio ci aiuti 4":
dovrebbe riaprire entro questo mese in attesa della prima tv
Riaprirà entro questo mese il Centro di aggregazione
giovanile Sant’Antonio fuori le mura di Fabriano (foto).
Lo hanno chiesto con forza i cittadini che hanno espresso tutta la loro contrarietà al protrarsi della chiusura di
una struttura considerata un punto
di riferimento per giovani che svolgono attività culturali e ricreative
e famiglie. Dopo le operazioni di
polizia e carabinieri degli ultimi
mesi per contrastare lo spaccio di
droga, anche Sveglia Fabrianesi
ha più volte sollecitato l’apertura
del Cag protocollando in Comune
apposita richiesta. E ora l’attesa
sembra finita. La Cooperativa sociale Mosaico l’ha gestito dal 2003
a giugno 2015. “Gli uffici comunali – hanno detto - dovevano preparare, un anno fa, una nuova gara d’appalto
ed era necessario svolgere lavori di ristrutturazione e
miglioramento. In questi mesi, però, non né è stato
affidato temporaneamente il servizio in attesa dell’uscita della gara per l’affidamento dei servizi. Il Centro
d’Aggregazione Giovanile è un luogo fondamentale
per la città: ci auguriamo che si lavori tutti insieme per
renderlo di nuovo fruibile dai ragazzi”. Sulla vicenda è
intervenuto l’assessore alle Politiche giovanili Giovanni
Balducci. “E’ stata garantita la gestione, anche con proroghe, fino alla chiusura estiva di
giugno dell’anno scorso. E’ stato
predisposto il capitolato d’oneri
per la gestione – ha detto - per un
periodo di due anni, da aggiudicarsi con procedura di appalto. Il
bando di gara è stato pubblicato
dagli uffici comunali ed entro
ottobre il Cag dovrebbe riaprire”.
Una bella notizia per tanti giovani
che, nei prossimi mesi, avranno
un luogo accogliente e tutto per
loro per trascorrere i freddi pomeriggi invernali. Sulla
vicenda, da tempo, si sta battendo il comitato cittadino
Sveglia Fabrianesi. “Aspettiamo fiduciosi l’apertura
del Centro Aggregazione Giovanile, perché le esigenze dei nostri giovani e giovanissimi vanno tutelate e
seriamente risolte!”.
m.a.
L'assessore Paglialunga sulla movida:
"La città deve cambiare mentalità"
Per la prima volta gli operatori della
movida sia del centro storico di
Fabriano che della periferia si sono
seduti intorno a un tavolo, presso
gli uffici comunali, per stilare un
codice di comportamento a cui attenersi. la settimana scorsa il vertice
alla presenza dell’assessore Mario
Paglialunga che ha ribadito come la
città è cambiata ed è arrivato il momento di fare squadra, evitare le polemiche e aiutare coloro che offrono
un servizio importante per i turisti e
i residenti. In un anno e mezzo hanno aperto 43 nuovi Bed&Breakfast.
“Bisogna cambiare mentalità – ha
detto Paglialunga - perchè la “movida” fa parte della vita della nostra
città. Fabriano non è più una città
dormitorio. Negli ultimi tempi i turisti iniziano ad arrivare e l’apertura
di 43 strutture ricettive è segno che
bisogna continuare ad investire sul
turismo. Sicuramente Fabriano non
può spegnersi alle 20.30 di sera”.
Da una parte le richieste dei commercianti che non vogliono troppe
limitazioni e chiedono più spazi e
meno burocrazia per organizzare
eventi e chiudere vicoli per serate
a tema; dall’altra l’amministrazione
comunale che deve ascoltare anche
le esigenze dei residenti che lamentano spesso il poco rispetto delle regole e degli orari da parte dei clienti.
“Creeremo una commissione – ha
precisato l’assessore – per stilare
un regolamento unitario. Gli esercenti devono impegnarsi nel dare
più attenzione all’ambiente, alla
pulizia, a evitare rumori eccessivi
nelle ore notturne” Il Comune ha
poi proposto l’attivazione di una
“patente a punti” per i locali. Chi
rispetta le regole acquista bonus, chi
commette infrazioni perde. Alla fine
dell’anno la premiazione del locale
più virtuoso. L’idea, però, non è
stata accolta. “Bilancio
positivo – ha concluso
Paglialunga – perché ci
siamo confrontati con
più di trenta attività rappresentate con l’idea di
non perdere tempo e di
investire per la città che
ha un potenziale turistico
da sfruttare ancora di
più”. m.a.
Una serata
di divertimento
in centro storico
(foto di repertorio)
Il centro storico si è trasformato in
set cinematografico per le ultime
riprese della fiction di Rai1 “Che
Dio ci aiuti 4” (foto). Negli ultimi
tempi i tecnici hanno girato alcune
scene in Piazza della Cattedrale,
lungo Corso della Repubblica, nella
chiesa di San Biagio e Romualdo,
in Biblioteca Sassi e sul Loggiato
San Francesco. Ogni volta ha attirato tanti curiosi che hanno sostato
anche più di un’ora per ottenere un
autografo da Elena Sofia Ricci o
dagli altri protagonisti della fortunata serie campione di ascolti. Ora
l’attenzione è tutta per la prima
serata di Rai1 quando verranno trasmessi i nuovi episodi della fiction
giunta alla quarta edizione. I lavori
di produzione di Lux Vide stanno
proseguendo sotto la guida del regista Francesco Vicario e promettono
di riservarci molte sorprese. Ancora
pochi mesi di attesa e la serie sarà
pronta per essere trasmessa. Una
bella vetrina per la città della carta.
La serie precedente, sempre ambientata a Fabriano, è stata seguita
da più di 7 milioni di telespettatori
risultando la più seguita in assoluto.
Nelle ultime passate settimane la
viabilità è cambiata in centro storico
e, nei giorni scorsi, si è tornato alla
normalità. Via, quindi, i divieti in
via Verdi, in via Gentile e in via Battisti. Un po’ delusi i tanti che si sono
messi in fila per ottenere un ruolo
da comparsa che, invece, non sono
stati richiesti. In precedenza, invece,
vennero impiegate più di 200 perso-
ne che ricevettero un compenso di
79 euro netti al giorni. Soddisfatti
diversi ristoratori del centro storico che hanno potuto immortalare
i beniamini del piccolo schermo
che, dopo una giornata di riprese,
si accomodavano per mangiare le
tipicità di Fabriano. Nella fiction
è stata coinvolta anche la ventiquattrenne modella locale Martina
Bellocchi, nota per aver preso parte
a concorsi come Miss Italia. Ma la
città non sarà protagonista solo su
Rai1. Recentemente, infatti, la tv
giapponese è sbarcata a Fabriano
per registrare un documentario sulla
carta. Una troupe insieme al maestro cartario Sandro Tiberi ha girato
alcune scene nel centro storico della
città e nel suo laboratorio di carta
a mano. Dopo il sopralluogo del
mesi scorsi, la televisione nazionale NHK è tornata nelle Marche
per realizzare un approfondimento
sulla carta Fabriano da trasmettere
sia nella televisione pubblica che in
radio per la gioia di tutti coloro che,
all’estero, amano l’Italia.
Marco Antonini
8
>FABRIANO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
La vita è il Pil della società
Le parole del Cardinale Menichelli all'inaugurazione della "Culla"
di DANIELE GATTUCCI
“L
’unica cosa di cui
siamo responsabili
è la vita, il vero prodotto interno lordo
della società”. In questa frase esempio di mirabile sintesi del pensiero,
il cardinale Edoardo Menichelli ha
condensato il valore dell’incontro
avvenuto sabato 15 ottobre scorso
all’ospedale "Profili" dove è stata
inaugurata la “Culla per la Vita”.
Una struttura… “preparata proprio per lui. Non sarai vista e non
avrai problemi. Il bambino sarà al
sicuro, notte e giorno. Non abbandonare il tuo bambino, adagialo
nella Culla per la Vita”. Anche in
questa locuzione è racchiusa l’importanza di una nuova realtà, la
seconda nella Marche, presentata
nel corso di una cerimonia tenuta
nella sala "Parca" alla quale, oltre
alle autorità cittadine sono intervenuti, come detto il Cardinale
Edoardo Menichelli, il Vescovo
della Diocesi di Fabriano-Matelica
Stefano Russo, il vice presidente
del Movimento per la Vita, Pino
Morandini, il sindaco di Fabriano,
Giancarlo Sagramola ed il direttore
dell’Area Vasta 2, Bevilacqua. “La
speranza è che rimanga vuota” ha
auspicato Morandini “ma nel caso
non lo rimanesse, anche fosse per
una volta, si riscontrerebbe la sua
grande utilità come strumento e
metodo per prevenire gli abbandoni
in condizioni di rischio. Condizione
essenziale di base per poi assicurare
sostegno e assistenza alle donne che
ritengono l’abbandono o peggio
ancora l’aborto il mezzo per superare un disagio psichico e sociale”.
Rafforzamento delle politiche della
famiglia e l’infanzia, assunzione
di responsabilità e impegno degli
uomini che “non devono essere soltanto seminatori ma veri portatori
di una visione in seno alla quale i
figli sono considerati un elemento
di ricchezza e non di povertà” sono
stati i ragionamenti sui quali si
sono concentrati gli interventi dei
relatori e delle autorità. “Oggi” ha
commentato il sindaco di Fabriano,
presente anche il sindaco di Genga,
Giuseppe Medardoni “inauguriamo
un dispositivo che ci consente di
stare insieme, di fare comunità e
aggregazione e il pensiero va a Salvatore Mirabella, alla sua famiglia,
al quale abbiamo intitolato questo
spazio per la vita, lasciando un
segno forte nelle persone, nella nostra intera collettività: non c’è una
associazione o un gruppo che non
lo abbia conosciuto”. Tutto vero.
E grande commozione anche nel
volto e nelle parole del presidente
del Centro Aiuto per la Vita, moglie
di Salvatore, Graziella Lorenzetti
che ha sottolineato come “in Italia
sono 53 le culle della Vita, due nelle
Marche e una delle quali, ora è a
Fabriano”, illustrando poi in conclusione le innumerevoli attività del
Cav. Dal suo canto Mons. Stefano
Russo ha esaltato “la scelta fatta per
amore e la tante persone presenti
testimoniano la piena accoglienza di
questo progetto da parte dell’intera
collettività nel segno del volontariato, Una opera di misericordia
concreta, nell’anno della Misericordia”. Concetto quest’ultimo subito
ripreso dal Cardinale Menichelli:
“Come leggere questa Culla per la
Vita? Mi piace immaginarla come
una sorta di maternità e paternità di
comunità, tenendo conto che l’unica cosa di siamo responsabile è la
vita, il vero Pil della società e delle
persone. La vita è un dono unico,
sacro e intoccabile, in un società
che sta facendo leggi non certo favorevoli al benessere personale e si
trasforma in malessere pubblico. Va
recuperato il senso della principalità
della vita, celebrata in pienezza,
amare la vita significa offrire speranza ad un cuore di madre che non
proposta all’Area Vasta 2 che
ci ha consentito
di individuare il
posto più adatto
per realizzare la
culla dotata di
un pulsante che
fa scattare la sua
apertura tirando
un pomello. A
questo punto si
può lasciare il
neonato ed una
vota chiuso lo
sportello dopo
poco tempo al
Pronto Soccorso
scatta un allarme dell’avvenuto deposito. Qui
scattano i primi
accertamenti,
dopo di che verrà accompagnato in Pediatria per
il resto delle verifiche, con il bambino, in base alle nuove norme,
subito adottabile”. A 360 gradi,
l’intervento di Morandini “Questa
nuova Culla per la Vita ci fa onore.
Ieri le chiamavamo ruote degli
esposti, cassonetti per la vita, oggi
Il Cardinale Menichelli benedice la "Culla per la Vita";
in basso la presentazione che si è tenuta presso la Sala Parca
all'ospedale Profili (foto servizio Daniele Gattucci)
può restare solo nella maternità e
nel crescita del figlio, recuperando
la figura dell’uomo come responsabilità di uomo e che non può essere
solo un seminatore. Vorrei – ha
concluso - che questo avvenimento,
distintivo per Fabriano, diventi una
cattedra in grado di farci amare la
vita dall’inizio alla fine”. Al vice
presidente del Cav di Fabriano,
Alberto Ferroni, è spettato invece
parlare degli aspetti legati al funzionamento di “un culla che abbraccia
e protegge il neonato fino all’arrivo
del personale del Pronto Soccorso,
allertato da un allarme che scatta
dopo più di un minuto dalla chiusura dello sportello, consentendo
così alla mamma di operare nel
più assoluto anonimato. Da qui la
povero dei poveri per cui occorre
mobilitarsi, un cucciolo d’uomo da
considerare come valore non soltanto da un punto di vista religioso,
ma anche per i suoi diritti umani”.
Anche Rizzo si è soffermato sul
ruolo centrale del Cav di Fabriano
e dell’azienda ospedaliera, in questo
caso, oltre a rimarcare “in moltissimi casi l’assenza dell’uomo e del
Morandini ha infine ringraziato i
Centri di Volontariato per la loro
azione in favore delle mamme e dei
loro bambini invitando tutti a far la
loro parte a partire dalle istituzioni”.
In chiusura l’intervento di Davide
Rizzo di Federvita “movimento
composto da 22 associazioni e
1.400 iscritti che ogni giorno offrono il loro contributo nell’opera di
donazione di fondi e proselitismo”.
padre. In passato i figli, tanti in
una sola famiglia, erano ricchezza
e non venivano visti come costi, al
contrario di oggi in funzione del
cambiamento della società. Ecco
perché vanno riviste e consolidate le
politiche per la famiglia con lo Stato
che deve aiutare quelle più numerose per combattere fenomeni come
aborto e abbandono con strumenti
efficaci quali culle ed adozioni”.
per fortuna possiamo definirle culle,
grazie anche ad un cambio di passo
della cultura e della legislazione:
addirittura nella prima apertura di
una di queste strutture avvenuta in
Piemonte, fummo denunciati, ma
per lungimiranza del giudice nella
sentenza scrisse dell’alto significato
umanitario, atto a prevenire episodi
di fine vita prenatale. I bambini - ha
rilevato - non si possono buttare,
sono il nostro futuro, costituiscono
la speranza della nostra esistenza”
e a questo punto ha menzionato
la legge che consente di partorire
in anonimato (200 parti l’anno) il
numero verde 800813000 il numero
verde per le mamme, la responsabilità “di uomo e maschio che
deve considerare il bambino il più
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Escape Room,
più di una moda
di ROBERTA STAZI
V
i trovate all’interno di
una stanza senza finestre
e la porta è stata chiusa
a chiave.
Intorno a voi ci sono uno scaffale
con dei libri, qualche scrivania in
legno, un orologio a pendolo, una
macchina da scrivere e altri oggetti
che danno al luogo un’impronta
attività collaterali, come un aperikiller, cena con delitto e un gioco
in esterna stile “squadra speciale”
completano l’offerta del progetto.
Qualcosa di similare, o qualcosa di
rivolto al mondo business c’era già.
Dimensioni Nascoste e la sua
Escape Room è la prima stanza dei
misteri ed enigmi, però, ad avere
pianta stabile a Fabriano, in un bel
palazzo del centro storico.
L'inaugurazione dell'Escape Room in via Cialdini (Foto Cico)
anni ’40. Vi avvicinate a un cassetto
ma serve una chiave per aprirlo…
DI che videogioco si tratta? Nessun videogame: vi trovate proprio
dentro la stanza e avete un’ora per
cercare insieme ai vostri compagni
d’avventura un modo per uscirne.
Quella che vi abbiamo raccontato è
l’ambientazione della prima Escape
Room al mondo, a Los Angeles,
con un’ambientazione anni ’40 e la
trama tipica di un film noir.
La curiosità ha portato subito tante
persone a vivere quest’esperienza
e il successo è esploso in tutto il
mondo, tanto da arrivare anche nel
nostro paese in tempi rapidi.
La prima città italiana a realizzare
una Escape Room reale è stata Torino, a seguire Milano e Roma, che
con la sua Escape Rome offre alle
squadre che vogliono partecipare tre
stanze diverse: da Csi, alla camera
Corpi a quella de Il segreto del Vaticano; tre temi molto diversi l’uno
dall’altro, ma con lo stesso fine
tipico del gioco: cercare di uscirne
vincenti.
A seguire Napoli, e a macchia d’olio
le Escape Room hanno aperto nel
nostro Paese, Marche comprese, con
Senigallia e Jesi tra le prime.
Dal 9 ottobre scorso, l’Escape Room
è arrivata anche a Fabriano, in pieno
centro storico, in via Cialdini, 73 per
volontà e fantasia di Dimensioni Nascoste, progetto del gruppo Quota
Group di Fabriano.
Insieme all’Escape Room, altre
9
>FABRIANO<
In poche settimane, ha già incuriosito tantissime persone e il fenomeno
“escaping” dilaga. Perché tanto
successo?
Prima di tutto, per la voglia di
mettersi in gioco come detective,
e per voglia di divertirsi con gli
amici in un modo diverso e divertente. Il successo delle serie tv
a sfondo crime, indagini, come i
videogame che mettono alla prova
le abilità intellettive, analitiche e
anche d’improvvisazione, sono un
fenomeno già importante e accreditato da diversi anni. L’Escape
Room ne è la trasformazione in
chiave gioco di squadra. L’attività
è rivolta a privati ed aziende, ma
è sempre fondamentale giocare in
gruppo, importante ingrediente che
ne determina il successo.
“All’interno dei locali di “Dimensioni Nascoste” – racconta il team
di Dimensioni Nascoste direttamente dalle loro pagine social - si
svolgeranno eventi incentrati sulla
sfida intellettiva, lo sviluppo della
curiosità e l’intrattenimento evoluto.
Avvolti da una cornice di eleganza,
valorizzata da un sontuoso salone
per le feste, sarà possibile affrontare enigmi, svelare misteri bizzarri,
immergersi in situazioni inedite,
trasformarsi in investigatori alle
prese con difficili casi e provare il
brivido della realtà virtuale.
“Dimensioni Nascoste” è quindi
sia una sfida con se stessi, sia un
viaggio di evasione che può esse-
re intrapreso da soli o in gruppo.
Solamente attraverso l’intuito, la
fantasia ed il ragionamento logico
sarà possibile risolvere un omicidio
durante una cena raffinata o riuscire
ad uscire da una stanza, chiusa a
chiave, entro un’ora”.
Cosa aspettarsi, quindi, da un’Escape Room?
Vi troverete rinchiusi in una stanza,
dietro ad una porta che vi separa dalla realtà, dove solo la collaborazione
con i vostri compagni di squadra vi
aiuterà a completare il gioco. Tempo: 60 minuti. Il primo ostacolo che
incontrerete all’interno dell’Escape
Room è il tempo. Ma anche enigmi,
indovinelli, rompicapi; solo la logica e la collaborazione con la squadra
riusciranno a farvi uscire in tempo
per vincere la prova.
Chi ha provato l’Escape Room
racconta: “Io l’ho provata anche
a Rimini, prima che a Fabriano –
racconta un giovane 30enne – e la
prima volta sono entrato con zero
aspettative. Avevo idea che queste
Escape Room fossero una stupidaggine e invece alla fine, quando
siamo riusciti a completare la storia
e uscire allo scadere dell’ora (a zero
secondi! urlando come bambini
idioti) sono uscito con un’adrenalina
incredibile e abbiamo passato altri
venti minuti a parlare con gli organizzatori, complimentandoci per la
bellissima esperienza che avevamo
appena concluso”. Francesca e
Daniele, invece, erano presenti all’inaugurazione dell’Escape Room
di Fabriano ed hanno partecipato
alla demo. “L’ambientazione della
demo - raccontano - era in stile anni
’30 chic, e il luogo dove si svolge
tutto, compresa l’Escape Room
vera e propria - è molto suggestivo.
Siamo riusciti a risolvere la prova in
20 minuti, ma è stato sicuramente
impegnativo, e divertente, ovviamente! Crediamo l’Escape Room
sia un giusto mix di difficoltà e
fattibilità: gli indizi sono sparsi,
bisogna sapere leggere ed avere
una sorta di “intelligenza attiva”.
E’ divertente anche l’interattività,
come lo squillo del telefono e una
voce che da altri indizi!”.
L’Escape Room di Dimensioni Nascoste è a tema Chiavelli: una bella
valorizzazione della nostra città, in
chiave storico-ludica.
Chi l’ha provata in questi giorni racconta, come Elisa: ”Un'esperienza
bellissima! Location curata in ogni
minimo particolare, sembra di fare
un tuffo nel passato, nonostante
trucchi ed enigmi tecnologicamente
avanzati!”. Da adesso in poi, quindi,
chi vorrà potrà mettersi nei panni
di novelli detective e vivere una
nuova esperienza con i propri amici
o compagni d’azienda direttamente
nel centro storico della nostra città.
Fabriano non
è una suburra
Il video di un ubriaco accasciato avanti all’ingresso di un condominio
e i fazzolettini sporchi di sangue ritrovati vicino ai Giardini Margherita
hanno alimentato una narrazione decisamente sopra le righe, quella di
una città che ha smarrito le regole e il senno ed è dominata, appena
si appropinqua il crepuscolo, da schiere di vandali avvinazzati che
girano per distruggere cose e violare la morale comune. Ma Fabriano
non è una suburra. Mettiamocelo in testa. Perché se passa questa
stupidaggine siderale della movida letale, del chiasso che uccide e
di Bacco che travia non potremo evitare questa contrapposizione
fittizia tra la città del riposo e quella della movida (termine quasi
irridente oltre che del tutto fuori luogo). Per comprendere quel che
sta accadendo è necessario smettere di fingere e di usare la memoria
come filtro che seleziona soltanto ciò che conferma i nostri pregiudizi.
Negli anni d’oro della cittadina - quelli merloniani fondati su ordine,
disciplina e decoro pubblico – l’alcool scorreva a fiumi e i camparini
imperavano nei pochi locali presenti in città, così come era solidissimo l’uso e consumo di sostanze stupefacenti. Nei primi anni ’90 il
SERT pubblicò uno studio sui giovani, dove si parlava espressamente
di un vero e proprio allarme alcolici a Fabriano. Se quell’esperienza
conoscitiva si replicasse oggi ci sarebbero ottime probabilità di rilevare
valori non troppo distanti e difformi da quelli di un quarto di secolo
fa. E allora, dove sta la differenza? Nei diversissimi livelli di ipocrisia
sociale. Per il fabrianese medio e conformista, infatti, il problema non
è l’estensione o la profondità del consumo di alcolici ma il contatto
oculare con l’ubriaco a terra. Il senso di degrado sociale è tutto interno alla dimensione visiva. Ed è lo stesso “principio” che spinge a
considerare inaccettabile l’esistenza di una prostituta in strada e del
tutto naturale e comprensibile lo stesso meretricio esercitato indoor.
Un approccio che viene replicato anche coi fazzoletti insanguinati,
ritenuti prova inequivocabile di risse da saloon che la città non aveva
mai conosciuto prima. E anche qui siamo alla dimenticanza più estrema.
Basti pensare alle risse epocali di qualche decennio fa tra fabrianesi
ed eugubini alla discoteca Formula 1 di Viale Campo Sportivo, oppure
altri mitici scorni che avevano come scenario le indimenticabili notti di
San Cassiano. Di fronte a questa memoria più allargata cambia segno
anche il modo di leggere quel che accade in città in questi giorni: non
più una linea di faglia tra la Fabriano del riposo e quella del baccano
ma tra la città reazionaria e benpensante - che ha vissuto l’ipocrisia
sociale come un valore irrinunciabile - e una Fabriano più tollerante
e moderna, consapevole che una maggiore libertà presenta sempre
qualche effetto collaterale visibile e magari non gradito che non deve
essere trasformato in un dramma comunitario.
La cabina va rimossa
Da cabina di servizio telefonico si è trasformata in
servizio igienico, orinatoio
in particolare, e pattumiera.
La struttura della Telecom,
caduta sempre più in disuso
dopo l’avvento dei cellulari,
doveva essere smantellata già
a giugno ma a quanto pare
i mesi della stagione estiva
non sono stati sufficienti per
togliere un’offesa al pubblico
decoro ancora presente nel
cuore di Piazzale Matteotti,
peraltro vicino ad un bar, ad
un negozio di abbigliamento, dinanzi al semaforo e
“porta d’ingresso” dei Giardini pubblici della Pisana.
Senza dubbio, un affronto
alla decenza che andrebbe
quanto prima risolto da chi
ha competenze al riguardo
e dallo stesso municipio
che dovrebbe sollecitare la
Telecom nel provvedere a
sanare la situazione, più volte
segnalataci dai cittadini.
Daniele Gattucci
Amministrazione di sostegno
figlia di un dio minore?
L’evento, che si terrà il giorno 21 ottobre, presso
l'Oratorio della Carità di Fabriano con inizio alle ore
15.30 è organizzato dal MoDDiH insieme all'Associazione Giuridica Fabrianese “Carlo Galli”. Il tema
dell'appuntamento è: L'amministrazione di sostegno
figlia di un Dio minore?”. Relatori saranno Valentina
Rascioni, Magistrato del Tribunale di Ancona che
svolge anche le funzioni di Giudice Tutelare; Mario Pettinelli, responsabile del Dipartimento di
Salute Mentale e del Centro Diurno del Nosocomio di Fabriano; Donatella Quartuccio, notaio in
Pescara. "Il convegno" ci spiega il presidente del MoDDiH, Maurizio Diociaiuti "è stato pensato
ed elaborato come un progetto che coinvolga gli enti pubblici, i Servizi Sociali sia comunali sia
dell’Azienda Sanitaria, sia la popolazione, ritenendo quale concetto di partenza l'educazione
alla legalità, quindi la conoscenza, l’approfondimento
e la divulgazione delle regole della vita sociale, dei
valori della democrazia, della cultura dei valori civili
e l'acquisizione della consapevolezza che condizioni
come dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno
perseguite, volute e, una volta conquistate, soprattutto
protette. Inoltre, bisogna anche considerare che purtroppo molti soggetti cui è affidato l’incarico
come curatori, tutori o amministratori di sostegno di soggetti deboli non sono a conoscenza dei
doveri, oneri, rischi e responsabilità che comporta loro il ricoprire queste figure giuridiche. Sulle
tutele giuridiche verso i soggetti deboli vi sono molte incomprensioni, abusi e poca conoscenza".
d.g.
10
>FABRIANO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Castelvecchio riqualificato
Nuovo look del complesso di S.Caterina dentro un progetto del Comune
di PAOLA ROTOLO
È
già in corso il progetto di
recupero e riqualificazione
del complesso di Santa
Caterina, la struttura monumentale che arricchisce il cuore
del centro storico di Fabriano, che
prevede anche la realizzazione di
una struttura per uso sociale da
destinare a centro diurno per anziani
affetti da demenza.
Per saperne di più abbiamo intervistato Francesco Santini, ex
sindaco di Fabriano e presidente
della Asp, Azienda di Servizi alla
Persona: “Il progetto, finalizzato alla
realizzazione di un centro diurno
per anziani in alcuni locali della
struttura polifunzionale Vittorio
Emanuele II, ubicata in via Santa
Caterina, prevede da una parte la
realizzazione di interventi strutturali
sia di miglioramento sismico sia
di ristrutturazione dei locali destinati ad ospitare la nuova struttura,
dall’altra una riorganizzazione degli
spazi interni ed esterni nell’ottica di
riqualificare nel migliore dei modi
questo vecchio cuore della nostra
Fabriano”.
Santini specifica che l’intervento
è stato pensato nel pieno rispetto
degli aspetti topografici, geologicoidrologici, paesaggistici, ambientali
e storico-artistici. Si definisce Asp
quindi, non più solamente una casa
di riposo, ma anche residenza protetta e centro diurno: “Abbiamo 71
posti letto per persone anziane, di
età superiore ai 65 anni e residenti
nel Comune di Fabriano, divise in
tre nuclei che fanno parte della struttura polifunzionale, parzialmente
autosufficienti, non autosufficienti o
affetti da demenze, che quindi evidenziano bisogni non più gestibili a
domicilio”, ci spiega Santini. Dalla
struttura si accede direttamente al
Giardino del Belvedere, l’hortus
conclusus, un ampio spazio verde
tra zone ombreggiate da alberi secolari, distese di prato soleggiate,
vialetti pavimentati, panchine e un
ampio solarium dal quale si può
godere forse il miglior panorama
sulla città: “I nostri ospiti possono
usufruire dei benefici del sole e del
contatto con la natura, passeggiando
all’aperto o riposandosi in un ambiente riparato.
L’Asp, in collaborazione con il Co-
mune di Fabriano, intende valorizzare questo patrimonio realizzando
i cosiddetti Orti Incontro, una coltivazione di ortaggi e piante officinali,
coltivati a scopi terapeutici, ed il
Giardino Sensoriale, un percorso assistito che prevede passeggiate volte
alla stimolazione dei cinque sensi”.
Il quartiere storico dove è nata
Fabriano è quindi il nucleo di una
riqualificazione che si lega al progetto complessivo del Comune per
la scopertura del Giano nel tratto
urbano e che è sia funzionale che
strutturale, partendo dalla ridefinizione dei perimetri. Conclude
Santini: “All’interno del centro promuoveremo ed ospiteremo iniziative
di sensibilizzazione sull’Alzheimer,
perché la Asp garantisce un aiuto
davvero concreto”.
Il chiostro attuale del complesso
BREVI DA FABRIANO
~ SEI FURTI IN CASA IN POCHE ORE
Quartiere Misericordia, pomeriggi fa. I ladri, in assenza degli affittuari o dei proprietari,
entrano in sei abitazioni, asportano ori e fanno gravi danni. In via don Petruio, il 5 ottobre scorso, utilizzando i discendenti delle grondaie si arrampicano, forzano le finestre
della cucina, entrano, rovistano ed asportano gioielli per un valore sui 2.000 euro. I
proprietari, che si erano allontanati da casa per non più di mezz’ora, se ne accorgono
al rientro e chiamano i Carabinieri.
Anche in altre abitazioni di via don Petruio, Serraloggia, Corsi, e nel quartiere Santa Maria,
sono avvenuti furti nell’arco di un paio di ore. Sembra che anche in altri appartamenti
si siano verificati furti, ma i danneggiati non abbiano fatto denuncia. Non risulta che i
vicini abbiano visto o sentito qualcosa.
I Carabinieri indagano. Il 30 ottobre alle 16, nella sala parrocchiale della Misericordia,
il parroco don Umberto Rotili ha convocato i Carabinieri, i parrocchiani per spiegare
come difendersi da truffatori e da ladri.
I nuovi locali con un...belvedere
~ ROTTA VETRATA DI PORTONE
Via G. B. Miliani, 8 ottobre, ore 4. Ignoti rompono un’anta in vetro di un portone e
alcuni abitanti sentendo il rumore dei vetri. Si alzano dal letto e scendono a vedere e
trovano solo pezzetti di vetro.
Gli autori del danno, prodotto forse dal dimenarsi di chi si ubriaca, si dileguano. Indagini
dei Carabinieri.
~ CADEVANO PEZZETTI DI CORNICIONE
Incrocio Corso delle Repubblica, via Balbo, 9 ottobre, ore 17.40. Dall’edificio in cui è
situato il Bar Storelli, pezzetti di cornicione cadono sull’asfalto ed i VdF chiamati da
alcuni passanti tolgono le parti ancora in bilico.
~ “PHONZIE” NON CONOSCE LARGO GUELFO
Fabriano, rotatoria del Piano. Nel parcheggio a pagamento del Piano, si paga con moneta ma si può pagare anche con lo Smartphone tramite il metodo “Phonzie”. A due
passi dalla macchinetta c’è il nome dello spiazzo di sosta: “Largo Guelfo Bianchini”,
ma lo Smartphone non funziona se si indica il luogo con tale nome. Sembra infatti
che “Largo Guelfo Bianchini” non sia stato accatastato e inserito nelle strumentazioni.
~ SI RIBALTA CON L’AUTO: ILLESA
Argignano, 10 ottobre, ore 16. Una signora del posto alla guida di un’autovettura si
ribalta su una fiancata e vengono chiamati i VdF che la trovano illesa, fuori del veicolo,
cosicché rimettono l’automezzo in piano e in sicurezza.
~ SEQUESTRATI DUE CANI E UN GATTO
Fabriano, 3 ottobre. Un cane maremmano, bianco, del quale è proprietario un fabrianese,
addenta un altro concittadino.
Il 12 settembre a Poggio San Romualdo, un grosso cane nero, di un abitante della
frazione, si avventa contro un uomo residente a Frontone. Il 7 settembre ad Attiggio,
una gattina di otto mesi si scaglia contro la padrona. In tutti e tre i casi le ferite sono
state lievi, ma il sindaco, con un’ordinanza, ha ordinato il sequestro temporaneo dei tre
animali lasciandoli in custodia ai proprietari con l’obbligo di tenerli in gabbia o incatenati.
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
>FABRIANO<
11
Un Fiat Doblò per i disabili
Donato un pulmino grazie alla collaborazione tra pubblico e privato
di DANIELE GATTUCCI
P
resentato il progetto “Liberi
di essere, Liberi di muoversi” promosso dall’Asp
Vittorio Emanuele II con il
patrocinio del Comune di Fabriano
e Sassoferrato ed in collaborazione
con la società “Mobility Life”. Un
concreto esempio della fattiva e
straordinaria collaborazione tra
pubblico e privato: Comuni, azienda servizi alla persona, 24 imprese
del territorio, 3 cooperative sociali,
3 associazioni di volontariato hanno
dato vita a questo programma integrato di reti di trasporto di disabili
(appunto Liberi di essere, Liberi di
muoversi) con il comodato d’uso
gratuito di un’autovettura Fiat
Doblò. L’impresa “Mobility life”
che opera in tutto il territorio nazionale e mette a disposizione mezzi
adeguati al trasporto di persone
svantaggiate, svolge un ruolo determinante in seno a questo piano, il
cui obiettivo è quello di effettuare i
servizi di trasporto ai diversamente
abili del nostro territorio, con il
Un momento
dell'inaugurazione
e il Fiat Doblò
coordinamento dell’Asp e ponendo
in comune i mezzi di tutti. Infatti,
i veicoli appartengono all’Asp, al
Comune di Fabriano, alla Croce
Azzurra, alla Croce Rossa e alle
Cooperative che gestiscono gli
altri due Centri per disabili, oltre
al Mondo a Colori, la Cooperativa
Mosaico e la Castelvecchio Service.
Questo consentirà, grazie
al supporto dei volontari
dell’Auser e delle Croci
Rossa e Azzurra, di ottimizzare il servizio anche
non acquistando un ulteriore veicolo. “Un’operazione di aggregazione di
tutte le forze in campo”
ha sottolineato il sindaco Giancarlo
Sagramola, presente all’inaugurazione del Fiat Doblò” benedetto
da don Alfredo Zuccatosta, alla
presenza del presidente dell’Asp
Francesco Santini “capace di fare
comunità e unità di intenti per
affrontare al meglio le sfide e le
difficoltà del futuro. Grazie particolare – ha concluso Sagramola – va
al presidente ed al Consiglio di
Amministrazione dell’Azienda Servizi alla Persona
Santa Caterina”.
Presidente e Consiglio di amministrazione hanno
espresso gratitudine e riconoscenza
alle ventiquattro
ditte di Fabriano,
Sassoferrato e una
di Camerino per
aver contribuito
all’opportunità di
attuare questa azione in favore delle
categorie più deboli
e svantaggiate.
12
>EVENTI<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
giorni
Finardi e Vecchioni, Trenel segno
un... luogo comune dell'Unesco
I
n quale luogo vogliamo vivere?
La città, è oggi lo spazio che
davvero configura la nostra
identità, individuale e collettiva. La filosofia, la politica, la scrittura, l’arte, le tecnologie digitali, la
musica, come strumenti per mettere
in discussione e ripensare il concetto
di città, attraverso la mappatura del
nostro luogo comune, a Fabriano dal
28 al 30 ottobre. Luogo comune è
l’evento promosso dalla Fondazione
Aristide Merloni nell’ambito delle
attività di Fabriano Città Creativa
Unesco. Un programma articolato
e denso di appuntamenti che Enrico
Letta aprirà nel pomeriggio di 28
ottobre con la prima riflessione e
che Massimo Franco, voce tra le
più consapevoli e autorevoli del
“Corriere della Sera”, proseguirà,
toccando in particolare il tema
dell’accoglienza e delle nuove cit-
tadinanze. “La città sicura” sarà il
tema di Anna Imponente, Sovrintendente ai beni storici e artistici
del Lazio, a segnare la vicinanza
alle comunità colpite dal terremoto.
Alle riflessioni si uniranno arte e
musica in perfetto stile Poiesis: il 28
continuerà a teatro con il concerto
di Imany, “There where tears” tratto
dal suo ultimo lavoro “The Wrong
Kind of War”. Sabato 29 ottobre
spazio a incontri della Rete Unesco,
ospiti le città di Heidelberg, Galway,
Matera, Bologna, Roma, Torino
e Parma. Nel pomeriggio, appuntamento con Giuseppe Cederna e
“le città invisibili” di Calvino, cui
faranno da controcanto “Le città
visibili” e “Le città vicine” a cura
di Filippo La Porta, con gli scrittori
Giosuè Calaciura, Bruno Morchio,
Angelo Ferracuti e Alessio Torino. Il
29 ottobre si chiuderà con Eugenio
Finardi in concerto
al Teatro Gentile e
musica jazz nella notte. Luogo comune è
anche riflessione sul
rapporto tra creatività,
innovazione e sviluppo con tre appuntamenti: Expo Brevetti
2016, a cura di Mar.
Bre, sostenuto da Banca Intesa, che promuoverà nella giornata
del 28 l’incontro tra
inventori e imprenditori. Hackreativity,
realizzata in collaborazione con l'Università Politecnica
delle Marche - maratona/sfida 24h
non stop tra talenti manageriali e
digitali, che individuerà applicazioni
web utili alla crescita del territorio.
Sempre il 29, in contemporanea, la
conferenza di Gianluca Gregori sul
tema “Le diverse prospettive di una
strategia digitale”. L’incontro tra
Unesco e le quattro Università delle
Marche aprirà la giornata di domenica 30 ottobre, che proseguirà con
la “La città e il primato delle relazioni”, conversazione tra Giuseppe
de Rita, presidente Censis, e Paolo
Baratta, presidente della Biennale
di Venezia. Nel pomeriggio, dopo
l’intervento di Maurizio Carta e la
presentazione di Francesco Piccolo, l’attesa lectio di Remo Bodei.
La città di Fabriano sarà cuore
dell’incontro concerto con Roberto
Vecchioni, poi Andrea Scanzi e “Il
Sogno di un’Italia” chiuderanno in
teatro la tre giorni, prima della festa
di piazza animata dal dj Don Pasta.
Luogo comune è ideato e curato da
Francesca Merloni.
Lo Spirito e la Terra, finale tra incontri e spettacoli teatrali
Sono in arrivo gli appuntamenti finali della terza edizione de “Lo Spirito e la Terra”, il festival promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Gli eventi,
iniziati a maggio, si sono susseguiti in diversi fine settimana, offrendo al territorio momenti di
riflessione, musica, poesia e altro ancora. Sabato e domenica la manifestazione volge quindi
al termine con due giornate ancora una volta ricche di attività. Per tutte e due le giornate torna
la Mostra Micologica Fabrianese che sarà ospitata presso il Chiostro di San Venanzio dove,
oltre all’esposizione di funghi, nella giornata di domenica, alle ore 17, il micologo Mauro
Faraoni interverrà con una relazione su “I funghi dalla raccolta alla tavola”, seguita da una
degustazione. In contemporanea con la mostra lungo il Loggiato San Francesco, sarà presente
una testimonianza delle bellezze del territorio a cura del Parco Naturale Gola della Rossa e di
Frasassi. Inoltre sabato sarà dedicato alla XVI giornata nazionale GNU/Linux e software libero:
l’appuntamento è dalle ore 9 presso la Biblioteca Multimediale di Fabriano. Alle 17.30 spazio
ad un incontro che, sulla scia della testimonianza dello scorso anno della scrittrice Antonia
Arslan, sarà spunto di importanti riflessioni: ospite lo storico e scrittore Gabriele Nissim, che
Un libro sui Musici
fabrianesi del '700
presenterà il suo romanzo “La lettera a Hitler” e racconterà l’attività che svolge con “Gariwo:
la foresta dei giusti”, onlus creata per ricordate le figure esemplari di resistenza morale ai
regimi totalitari del Novecento in Europa e nel mondo. L’appuntamento è all’Oratorio della
Carità. Nella serata il Ridotto del Teatro Gentile ospiterà invece “Ode per un’anima Andalusa”,
spettacolo teatrale di e con Laura Pavoni, con Mauro Allegrini, Marco Agostinelli, Roberto
Moschini e Francesca Di Pastena. Domenica l’appuntamento è invece al Castello di Genga, per
un pomeriggio dedicato alla Venere di Frasassi. Alle ore 16.30 si terrà un convegno di studi con
Gaia Pignocchi e Mara Silvestrini. Alle 18 Andreina Zatti dedicherà un concerto alla Venere di
Frasassi e, a seguire, sarà premiato il vincitore del premio artistico “Dalla Venere alle Veneri”.
Si conclude così la terza edizione del festival che, come per le due scorse edizioni, anche
quest’anno ha avuto un grande seguito di pubblico grazie alla diversificazione degli eventi che
sono stati proposti, in grado di rivolgersi ad un pubblico variegato. Anche quest’anno il tutto
è stato possibile grazie a tutte le associazioni, enti e privati che hanno messo a disposizione il
proprio tempo e le proprie forze per la realizzazione delle attività.
Mercoledì 26 ottobre con inizio alle ore 17.30 presso la biblioteca “Sassi” si terrà l’incontro, organizzato dal Centro Studi don
Giuseppe Riganelli, sul volume “Luca Fabri, Gaspare Pacchiarotti e altri musici fabrianesi del Settecento”. Saranno a disposizione
degli intervenuti al convegno una copia del libro presentato ed altre monografie firmate da Giancarlo Pecci, dei cantanti fabrianesi
Elisa Petri, Rinalda Pavoni, Teresa e Francesco Cresci. Sarà il prof. Paolo Perretti del Conservatorio musicale di Fermo a presentare il libro di Giancarlo Pecci fabrianese-milanese, ricercatore di chimica e di storia della musica. Al termine dell’incontro verrà
ricordata un’altra grande cantante marchigiana, Anita Cerquetti (1931- 2014) che riposa nel cimitero fabrianese delle Cortine.
La mostra micologica sale a quota 30
Sabato 22 e domenica 23 ottobre a Fabriano, presso il
chiostro di San Venanzio, si terrà la trentesima edizione della
Mostra Micologica Fabrianese che, storicamente, risulta tra
le prime rassegne del genere tenutesi in Italia e dove sarà
possibile ammirare le innumerevoli specie fungine delle
nostre montagne.
L'organizzazione sarà curata dal Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, il quale, lo scorso anno, è riuscito ad
esporre più di 250 specie di funghi, con un ampio successo
di visitatori e con la partecipazione ed il coinvolgimento
di alcune scuole locali. Anche quest'anno nella mattina
di sabato 22, dopo il "taglio del nastro" che avverrà alla
presenza delle autorità locali, gli studenti fabrianesi saranno
ospiti della mostra.
La mostra sarà ad ingresso libero e rimarrà aperta dalle
ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle 20 sia nella giornata di
sabato sia in quella di domenica. Si ringrazia la comunità
parrocchiale di San Venanzio per la disponibilità degli spazi
concessi e l'Unione Montana dell'Esino-Frasassi per il rilascio
di alcuni speciali e temporanei permessi "didattici"
per la raccolta di funghi anche
velenosi.
Quest'anno poi, in occasione
del trentennale, la mostra
avrà il patrocinio del Comune di Fabriano, si svolgerà
nell'ambito e in collaborazione
con le altre contemporanee
iniziative de "Lo Spirito e la
Terra" e sarà anche arricchita
da una speciale esposizione di bonsai allestita e curata
da Moreno Severi. Inoltre, il Parco naturale regionale Gola
della Rossa e di Frasassi, presso il loggiato San Francesco,
presenterà le bellezze del nostro territorio e, infine ma non
ultimo, presso la Biblioteca multimediale comunale, nella
sola giornata di sabato 22 ottobre, saranno proiettati i
migliori video naturalistici dell'ente Parco stesso con quelli
realizzati e gentilmente messi a disposizione da Fabrizio
Moscè sul lupo e sul cervo che sono tornati a popolare il
nostro amato Appennino. Nella giornata di domenica 23
ottobre alle ore 17, presso il chiostro di San Venanzio, si
terrà un interessantissimo incontro sul tema "I funghi: dalla
raccolta alla tavola" guidato dal micologo Mauro Faraoni
con l'eccezionale contemporanea presenza di Marco,
cuoco del ristorante pizzeria "Da Lara" che, per conto della
Confcommercio locale, ci farà degustare qualche crostino
e alcune prelibatezze da lui cucinate con i ben noti funghi di
Trufigno, Rogedano e dintorni accompagnati dai vini generosamente offerti dalla cantina "Valdimiro" di Collamato. Anche
questi appuntamenti saranno ad ingresso libero
e tutti, appassionati, curiosi o
semplici amanti della natura,
sono invitati a partecipare
e portare esemplari fungini.
Per qualsiasi chiarimento e/o
ulteriore informazione: David
Monno 393-2351701, Sandro
Morettini 348-3985622 o
Gruppo Micologico Fabrianese
su facebook.
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
13
>SPAZIO LAVORO<
Un outlet, nuova veste
Lo stabilimento di Albacina
U
n outlet permanente dei prodotti Whirlpool debutterà il 27
ottobre all’interno dello storico stabilimento di Albacina,
chiuso lo scorso giugno dalla multinazionale americana.
Tornerà quindi ad essere operativo, almeno parzialmente,
quel locale simbolo della dinastia imprenditoriale fabrianese, in
quanto fu proprio lì che prima Aristide Merloni e poi il figlio Vittorio avviarono la produzione di elettrodomestici. Ora l’impresa è
in mano al gruppo americano che dopo aver provveduto a trasferire
da Albacina e Melano i dipendenti dell’ormai ex fabbrica, ha deciso di utilizzare parte di quel gigantesco sito per allestire un outlet
all’interno del quale i dipendenti possono acquistare i prodotti del
gruppo a prezzi scontati. Appunto, non tutto il plesso sarà utilizzato,
visto che per l’outlet verranno occupati circa 800 mq. spalmati su
due piani, ovvero la parte iniziale della costruzione in cui in passato
erano ospitati gli uffici. In pratica si tratta della porzione di edificio
dove proprio a giugno pochi giorni prima della chiusura definitiva
della fabbrica era stata posizionata la camera ardente di Vittorio
Merloni, omaggiata da migliaia di persone tra operai, impiegati e
tanti storici collaboratori. In totale il pianterreno e gli spazi superiori
dovrebbero ospitare attorno ai trecento elettrodomestici complessivi
tra frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, piani cottura ed altri prodotti
del cosiddetto reparto del bianco. Saranno rappresentati un po’ tutti
i brand di Whirlpool tra lo stesso marchio ed i vari Indesit, Ignis,
Hotpoint ed altri ancora a dimostrazione di come ad Albacina arriveranno non soltanto i prodotti della vicinissima sede fabrianese
di Melano, ma anche gli elettrodomestici realizzati negli altri siti
produttivi. L’acquisto, appunto, è riservato ai dipendenti che comunque potranno portare loro parenti ed amici per lo shopping a
costi ridotti all’interno del locale in cui verranno impiegati quattro
operatori prelevati dai dipendenti dell’azienda. Proprio in questi
giorni si stanno completando i lavori di maquillage e adeguamento
dei lavori per i quali Whirlpool ha investito una cifra abbastanza
rilevante. Un segnale, insomma, che può essere interpretato come
piuttosto incoraggiante sulle intenzioni di proprietà e management
in termini di permanenza sul territorio dopo che proprio lo stop alla
produzione ad Albacina era stato inevitabilmente considerato come
un messaggio poco favorevole.
Artigiani e commercianti a scuola di inglese
Conto alla rovescia per la partenze del corso di lingua inglese destinato agli artigiani, commercianti e titolari di pubblici esercizi di
Fabriano ed entroterra, organizzato presso la sede della Cna in via
Martiri della Libertà. C’è ne dà conto Andrea Riccardi, segretario
della Cna di Fabriano Area Vasta.
“La vocazione turistica del territorio – ci spiega – porta ogni anno
tanti visitatori e turisti stranieri e, per questo, abbiamo organizzato,
assieme alla direttrice di lingua, un corso che aiuterà gli imprenditori
e i loro dipendenti ad acquisire le conoscenze base di inglese”. Il
corso, organizzato dalla Cna locale, partirà a novembre e durerà 30
ore, al termine delle quali il corsista potrà scegliere di proseguire con
il secondo modulo, della durata di altre 30 ore e raggiungere il livello
A1. “Per evitare di appesantire la settimana lavorativa – prosegue
Riccardi – i 15 incontri di due ore ciascuno avranno cadenza settimanale, dalle 18.30 alle 20.30. Infine, se un artigiano o commerciante
frequenta entrambi i moduli riceverà l’attestato di frequenza che
potrà appendere in negozio o nella propria attività”. "Oggi il turismo
è cambiato, c'è bisogno per gli operatori di avere nuove competenze,
come quella della lingua inglese, che sicuramente permetterà di dare
ai turisti, anche stranieri una migliore accoglienza nella nostra città.
Oggi si parla di turismo esperienziale dove l'accoglienza deve essere
sempre più qualificata e capace di far conoscere il territorio nella
sua interezza. La conoscenza delle lingue straniere, l'inglese prima
di tutto, diviene lo strumento per comunicare e far conoscere meglio
il nostro ambito territoriale".
Daniele Gattucci
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani
della C.M. Esino-Frasassi
~ OFFERTE NEL PUBBLICO IMPIEGO
IN IRLANDA
Il Public Appointments Service è un’organizzazione che si occupa del reclutamento del
personale per gli uffici pubblici dell’Irlanda.
Dispone di un sito per svolgere le procedure
di pubblicazione delle offerte e raccolta delle
candidature. Anche attualmente ci sono delle
ricerche in corso. Gli interessati possono possono trovare tutte le informazioni e le modalità
di candidatura all’indirizzo: www.publicjobs.ie
> Job Search.
~ LAVORO NELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN GRECIA
Il CEDEFOP, Centro europeo per lo sviluppo
della formazione professionale, è un'agenzia
dell'Unione europea con sede a Salonicco, che
ha il compito di promuovere lo sviluppo della
formazione educativa e professionale all'interno
dell'Unione europea. Sono diverse le figure
ricercate in questo momento dall’agenzia. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo:
recon.cedefop.europa.eu.
~ OFFERTE NEL SETTORE ARTISTICO
IN FRANCIA
Arte Profils è un sito francese che raccoglie
offerte di lavoro e di stage in campo artistico.
Si cercano non solo pittori e violinisti, ma anche
impiegati e dirigenti da impiegare in aziende che
si occupano di attività artistiche. Informazioni
e modalità di candidatura all’indirizzo: arte.
profils.org.
~ OPPORTUNITÀ NEL BANCARIO IN SVIZZERA
La BIS, Bank for International Settlements, è
un'organizzazione internazionale avente sede
sociale a Basilea. Fondata nel 1930, è la più
antica istituzione finanziaria internazionale. Sul
proprio sito pubblica la lista dei posti vacanti. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo:
www.bis.org > Careers > Current vacancies.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità
presentate o su altre offerte, corsi, concorsi
ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani
della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel.
0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.
[email protected] - o visitate il sito
www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura:
lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00.
14
>MATELICA<
La Ghergo sfiducia
(di nuovo) i vertici
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
L'Espresso elogia
il Verdicchio
Collestefano
Il settimanale lo classifica secondo
tra i vini da comprare dietro al Ridolfi
di ANTONIO GENTILUCCI
T
orna la preoccupazione e tornano gli
scioperi nel gruppo
Ghergo, ed in particolare nel suo stabilimento
di Matelica (l'ex Antonio
Merloni).
L’origine di questa nuova
agitazione va ricercata nelle
manovre che la proprietà sta
facendo nel suo organico,
manovre molto pesanti, che
interessano la dirigenza del
gruppo, amministratore delegato in primis. Sono stati
i sindacati uniti, Fim-Cisl,
Fiom-Cgil e Uilm-Uil, alla
fine della scorsa settimana,
a lanciare l’allarme: “l'amministratore delegato ed i
suoi collaboratori, entrati
in carica a luglio 2015 e
responsabili di tutto il piano
di riorganizzazione e rilancio del gruppo, sono stati
“congedati” a fine settembre
senza plausibili spiegazioni.
Tutti i ruoli dirigenziali sono
nuovamente ricoperti dai
componenti della famiglia
Ghergo, proprietaria del
gruppo, che oggi stanno
lavorando ad un nuovo fantomatico Piano Industriale
da presentare a banche e
organizzazioni sindacali, con
tempi indefiniti.
Dal 2009 ad oggi a Porto
Recanati la stessa famiglia
ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti
esterni, con l'unico risultato
ad oggi di avere peggiorato
la situazione sia finanziaria
che produttiva, nonostante
l'uso continuo di ammortizzatori sociali e i sacrifici dei
lavoratori”.
A pagarne il prezzo sarebbero proprio gli stabilimenti
interessati all’ultimo accordo sottoscritto in Regione:
“a Matelica e Sassoferrato
il piano di riorganizzazione
e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione
Marche e al Ministero del
Lavoro non più tardi della
scorsa primavera, a causa
di una serie preoccupante
di ritardi sulle tempistiche
concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea
che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di
essere messo in discussione
compromettendo le prospet-
tive future per entrambi gli
stabilimenti.
Il 13 ottobre le organizzazioni sindacali e le Rsu di tutti
gli stabilimenti delle Province di Macerata e Ancona
hanno coinvolto la Regione
Marche con il suo assessore
al Lavoro, Loretta Bravi”.
Ora lo sciopero, e lo sguardo
al prossimo incontro in Regione, programmato per il 4
novembre.
L’adesione, lunedì 17, è stata
massiccia “100% a Matelica, 90% a Sassoferrato e
la totalità dei produttivi a
Porto Recanati”, precisano i
sindacati. E lo stato di agitazione, in questa realtà che
coinvolge oltre 300 famiglie,
proseguirà, almeno fino al 4
novembre.
Dieci anni di Teatro nel territorio
E’ in edicola la nuova guida del settimanale L'Espresso 'I
Vini d'Italia 2017'. Nel frattempo il giornale ha dedicato
un'importante anteprima ai vini primi nelle rispettive classifiche ed inseriti proprio tra le eccellenze nella guida 2017.
Le tre categorie citate sono: vini da comprare, vini da bere
subito e vini da conservare. In questo contesto, continua la
tradizione dei riconoscimenti offerti dal noto settimanale alla
cantina matelicese Collestefano di Fabio Marchionni. L'anno
scorso infatti L'Espresso aveva selezionato il Collestefano
Verdicchio di Matelica 2014, introdotto nella
classifica dei top 20 vini italiani rapporto
qualità-prezzo. Per il 2017, invece, gli esperti
lo hanno messo in seconda posizione assoluta
tra i vini da comprare. Davanti al Collestefano Verdicchio di Matelica 2015, si classifica
primo il Brunello di Montalcino 2011 della
cantina Ridolfi; sul terzo gradino del podio,
infine, il Trebbiano d'Abruzzo Masciarelli
2015. "La cantina Collestefano spicca
per fedeltà alla propria storia - si legge a
pagina 93 del famoso settimanale - eccellente produttrice di bianchi, in primis
Verdicchio di Matelica, Fabio Marchionni da anni mantiene una produzione
piuttosto limitata per non snaturarlo,
ed a prezzi molto moderati". Insomma
un vino secondo solo al Brunello di
Montalcino. Nelle altre due classifiche
spiccano il Barbaresci Crichet Pajé 2007
della cantina I Paglieri - Roagna, tra i vini
da bere subito, ed il Taurasi Poliphemo
2012 della cantina Tecce Luigi, tra i vini
da conservare.
Riccardo Antonelli
gnia sprona i giovani alla
professione e alle sue prospettive: la nascita di una
start up al nostro interno è la
conferma che la via seguita
è quella giusta, anche se le
E’ stato un ideale, forse con
un pizzico di utopia, che
ci ha spinto in quei lontani
giorni del 2006 a credere in
questo progetto. Un ideale di
un gruppo di persone moti-
Importante traguardo per il Ruvidoteatro che fa il bilancio della sua attività
vate a realizzare un piccolo
sogno: la creazione di uno
spazio possibile di conoscenza, pratica, fantasia creativa
da trasmettere ediffondere
agli altri e al territorio.
Ad ottobre Ruvidoteatro festeggia i 10 anni di attività.
E’ un lungo percorso che
ha attraversato la vita e gli
interessi di molte persone,
le quali hanno abbracciato la
proposta culturale della compagnia, formatasi a Matelica
nel 2006, capace di portare il
proprio linguaggio in tutta la
regione e nel resto d’Italia.
Quante persone si sono avvicinate al teatro come idea
e luogo fisico, attraverso i
corsi di formazione, gli spet-
tacoli, gli eventi, le stagioni
teatrali, e tutte le proposte
con cui Ruvidoteatro ha
coinvolto migliaia di persone, nelle infinite variazioni
del linguaggio teatrale.
Come non ricordare i primi
tempi, con i giovani che
calcavano il palcoscenico e
riempivano le vie della città
con spettacoli e performance
(gli anni fertili delle notti
bianche). Le varie poetiche
che hanno percorso gli anni
di questa storia. Dai clas-
sici rivisitati in
forma moderna (Il sogno di
Shakespeare, il
Mattia Pascal
di Pirandello)
alle proposte di
contemporaneità
(la Medea con
gli emigranti, la
Tempesta autobiografica con
l’uso di tutto il
luogo teatro, le
città invisibili
di Calvino portate tra le piazze
della città). Attraverso i nuovi linguaggi (il
teatro danza di
Pina Bausch, il linguaggio
del corpo) fino ai personaggi matelicesi (Matelitango,
l’Ingegnere Mattei).
E che dire di tutti gli spettacoli nati per l’infanzia e
la gioventù, coinvolgendo scuole, famiglie, intere
generazioni attraverso il
linguaggio del teatro per
ragazzi (Il baule dei sogni,
Il Barone rampante di Calvino, il Mago di Nooz, la
commedia dell’arte, il circo
pasticcione).
L’approccio a nuove tecniche e linguaggi della
comunicazione, attraverso
l’uso del corpo al buio nelle
molteplici applicazioni con
l’invenzione tecnologica
(lo spettacolo con la luce al
wood Ombre). Il rapporto
con la scienza e la collaborazione con l’Università di
Camerino, confluito nella
produzione di uno spettacolo
scientifico per bambini (I
predatori della scienza) e il
laboratorio teatrale applicato
alla scienza con gli studenti
dell’università, che ha dato
vita allo spettacolo presentato in stagione a Camerino
(La forza interiore).
Per giungere ai nostri giorni,
nella prospettiva del turismo
culturale ed esperienziale,
andando fuori dai teatri, per
proporre in vari luoghi del
territorio un approccio più
partecipato del turista con
la bellezza dei paesaggi,
gli incontri nei musei, le
scoperte delle tele dipinte
al buio, con una prospettiva
nuova di coinvolgimento e di
esperienza per lo spettatoreattore.
Sono stati 10 anni in cui abbiamo conosciuto, formato,
avvicinato tantissime persone, creando nuovi incontri,
amicizie, amori, esperienze,
bambini cresciuti con noi
e che ora fanno parte della
compagnia. Un universo
di volti che non possiamo
ricordare tutti, ma che hanno
dato ricchezza e positività
al nostro lavoro, dandoci
la consapevolezza che la
motivazione era concentrata
ad un unico scopo: far crescere le persone, non solo
sul piano teatrale, ma anche
e soprattutto nella vita di
tutti i giorni, con l’idea che
la cultura è fondamentale nel
rapporto tra le persone e la
comunità dove vivono.
E ancora adesso la compa-
difficoltà ci sono sempre,
ma con lo spirito giusto si
possono superare.
v.m.
Ruvidoteatro, Teatro ragazzi
15
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Ottobre, è tempo di funghi
Al via la XVIIa Mostra Micologica e Botanica nei locali di Palazzo Ottoni
di Giulio iale
L’
anno in corso è letteralmente volato via
per i tanti appassionati
cercatori dei funghi.
Infatti nessuno ha mai lamentato un
rientro dall’uscita su prato o bosco
a mani vuote. Anzi corre voce che
tanti non hanno più spazi liberi nei
congelatori. Il Gruppo Micologico
Matelicese ha realizzato numerose
iniziative, spesso aperte anche al
pubblico, riscuotendo notevole
interesse e partecipazione, con
grande soddisfazione del presidente dott. Claudio Modesti e del
vulcanico organizzatore suo vice
Luciano Lori.
Dopo i tanti incontri e convegni con
relatori noti professionisti, tecnici
ed esperti di micologia e botanica,
anche il 2016 si concluderà con la
tradizionale Mostra Micologica e
Botanica, giunta ormai alla XVIIa
edizione, che si svolgerà 22 e 23
ottobre (sabato e domenica) nei
locali di Palazzo Ottoni, concessi
dall’amministrazione comunale.
La mattina di sabato la mostra sarà
visitata da varie classi delle Scuole
del Comune, accompagnate dai
loro insegnanti.
Sempre sabato 22 ottobre, nell’attigua Sala Multimediale “M.
Boldrini”, alle ore 21, si terrà un
interessantissimo convegno sul
tema: “I funghi di São Miguel” con
relatore il noto micologo di Roma
Tommaso Lezzi.
L’evento sarà aperto dal saluto delle
autorità e al termine sarà offerta a
tutti i partecipanti e visitatori della
mostra una degustazione di prodotti
locali e Verdicchio doc di Matelica.
La Mostra Botanica, curata come
sempre dalla dott.ssa Alessandra
Vitanzi, prevede la riproduzione
in scala delle principali comunità
vegetali forestali dove si rinviene
la maggior parte delle più comuni
e note specie micologiche.
È così che, magicamente, entrando
a Palazzo Ottoni, sarà come trovarsi
a passeggiare nel bosco.
Nell’ambito della mostra e nella
preparazione della stessa, per il
3° anno, il Gruppo Micologico
entra nelle scuole con il progetto
“Conosciamo i funghi ed il loro
mondo”, rivolto alle classi III
della Scuola Primaria dell’Istituto
Comprensivo “Mattei” di Matelica
ed Esanatoglia.
Lezioni frontali ed esperimenti
saranno svolti in aula per scoprire
il mondo dei funghi. I ragazzi
saranno guidati alla realizzazione
di creazioni artistiche che saranno
Per la Pedemontana
le ruspe al lavoro
C’è un comunicato
ufficiale dell’Anas, si
sono messe in moto
le ruspe. C’è un inedito “tocco” di realtà,
cioè sembrerebbe essere davvero arrivato
il momento dei lavori
per la leggendaria Pedemontana, la strada di cui
si parla da decenni, che collegherebbe con una
strada veloce Matelica con Fabriano e l’arteria
Ancona-Perugia da una parte e Camerino e la
Civitanova-Foligno dall’altro. Il sito dell’Anas
comunica infatti “che la Società Quadrilatero
Marche-Umbria ha avviato le lavorazioni preliminari per la realizzazione del primo tratto della
“Pedemontana delle Marche”, nell’ambito del
progetto Quadrilatero Marche-Umbria.
Lo stralcio in corso di esecuzione si innesta sulla
strada statale 76 “della Val d’Esino” (direttrice
Perugia-Ancona)
nei pressi di Fabriano ed avrà una
lunghezza di circa
8,1 chilometri, fino
a Matelica.
La carreggiata sarà
larga 10,5 metri con
due corsie da 3,75
metri oltre due banchine da 1,5 metri
ciascuna. L’opera
comprende cinque
tra ponti e viadotti,
una galleria di circa
900 metri e 3 svinLodevole l'iniziativa da indire, quella del
"I° Festival organistico Città di Matelica";
ospitato a settembre nella chiesa di S. Filippo Neri dove è custodito l'organo a canne
costruito dall'organaro fabrianese “Camillo
del Chiaro” nel 1852.
L'ascolto della musica unito alla vista della
cantoria e della cassa armonica in stile rococò
è stato quanto di meglio si potesse offrire
all'ammirazione del pubblico presente.
Il Festival, promosso dalla Cattedrale di Santa
Maria Assunta, dalla Collegiata di San Filippo
Neri e dalla Scuola Civica di Musica cittadina
sotto la direzione artistica dell’organista ma-
coli (Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica nord).
I lavori prevedono anche la realizzazione della
bretella di collegamento, di 1,5 chilometri, tra la
strada statale 77 e la strada provinciale 209 “Valnerina” in località La Maddalena, nel Comune di
Muccia. Il valore complessivo delle opere è di
circa 90 milioni di euro, interamente finanziati
nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro
Marche. Il progetto esecutivo del secondo stralcio, da Matelica a Castelraimondo, è in corso
di approvazione”. Sui tempi nessuna pronuncia
(che sarebbe del resto, a questo stadio, scarsamente indicativa).
Plaudendo a questa
notizia, e sperando che viadotti e
gallerie non siano
eccessivamente impattanti, resta al fondo l’interrogativo: il
completamente della Quadrilatero sarà
portatore di un nuovo
sviluppo o… i buoi
sono ormai definitivamente scappati
dalla stalla?
a.g.
esposte alla mostra. Operatori saranno la dott.ssa Alessandra Vitanzi
ed il vice presidente del Gruppo
Luciano Lori. Nei pomeriggi dei
due giorni saranno offerte caldarroste a tutti i visitatori.
Fiato alle trombe
con la musica sacra
Straordinarie le voci che
hanno risuonato nella
splendida chiesa della Pieve di Esanatoglia, venerdì
30 settembre, organo, voce
soprano e flauto. I maestri
Luca Migliorelli, Chiara
Di Matteo, Alessia Albani,
nel secondo appuntamento
de “I concerti della Pieve”,
si sono cimentati all’unisono in un interessante
repertorio di musica sacra
con composizioni di A. Vivaldi, G. B.
Pergolesi, G. F. Handel. La navata della
chiesa, colma di una platea attenta, testimoniava il successo della manifestazione,
organizzata dal Comune di Esanatoglia
e dall’associazione culturale “Toscanini
79”, con la direzione artistica del M°
Migliorelli, Socio Collaboratore dell’Associazione culturale “Toscanini 79” e
direttore della scuola musicale “Toscanini
79” nella città di Esanatoglia.
Hanno introdotto l’esecuzione il sindaco
della città Luigi Nazzareno Bartocci e
l’assessore all’Istruzione Debora Brugnola; la loro prefazione ha sottolineato
la valenza culturale dell’evento, che non
si limita solo all’esecuzione di eccellente
prova musicale, ma riesce a far esaltare l’inestimabile ricchezza artistica del nostro
territorio. Il recente restauro dell’organo,
da parte del M° Formentelli, ha portato
all’origine le peculiari caratteristiche del
raro strumento cinquecentesco. Suggestiva
la cornice della Pieve di Sant’Anatolia. E'
stata un perfetto scrigno, custode di forme
d’arte distinte, architettonica, pittorica e
musicale che si sono fuse, perfettamente
insieme, regalando una magica serata
d’autunno imminente.
lina Menichelli
Festival organistico, una perla da riproporre
telicese Luca Migliorelli, è stato patrocinato
dal Comune di Matelica.
Due concerti in programma hanno composto
il cartellone concertistico del festival organistico. Nella prima serata si è esibito il M°
Luca Migliorelli con un programma distinto
in due parti: la prima consistente in brani di
musica barocca relativi a composizioni di
Frescobaldi, Zipoli, Gabrieli e la seconda in
brani di musica ottocentesca ( Morandi, Gherardeschi, Fumagalli) con marce
ed arie tratte da opere verdiane.
La seconda serata ha visto all'organo il M° Sauro Argalia, tornato
nuovamente a suonare su questo
strumento dopo il concerto d’inaugurazione del dopo restauro
avvenuto nel 1999. In quell'occasione il Maestro pubblicò anche
un libro dal titolo “Camillo del
Chiaro organaro in Fabriano”
dove all’interno è documentato
tutto il lavoro di restauro eseguito
dalla ditta organaria “Pinchi” di
Foligno, con un’appendice di tutti gli organi
costruiti dal “Del Chiaro” sul territorio della
diocesi di Fabriano/Matelica. Insieme al M°
Argalia ha suonato l’oboista M° Andrea Andreani, che insieme hanno eseguito musiche
di Corelli, Bach, A. Marcello, Haendel e
Albinoni.
I due concerti sono stati seguiti
da un pubblico numeroso, attento
ed entusiasta, che non ha lesinato
applausi convinti e prolungati.
L'affluenza ha superato qualsiasi
aspettativa tributando il dovuto
riconoscimento a chi ha operato
affinché la manifestazione si realizzasse, ed ai maestri che spontaneamente si sono offerti di eseguire
i vari repertori.
Questa nuova iniziativa culturale ha
aggiunto un'importante ed interessante tessera al mosaico di attività
che si stanno svolgendo a Matelica,
mettendo in evidenza lo splendore
della musica per organo, non sem-
pre adeguatamente apprezzata e ricercata.
Manifestazioni di questo tipo dovrebbero
essere maggiormente incoraggiate e promosse
al fine di indirizzare le persone verso il "bello" e “l'arte”, espressi in una delle forme più
significative qual è la musica.
Mario Morri
16
>MATELICA<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
La
Misericordia...in
cucina
Inaugurata dal Vescovo Russo la mensa per i poveri gestita dalla Caritas
di LAURA ANTONELLI
E'
stata inaugurata, sabato
15 ottobre alle 17.30, la
Cucina della Misericordia, presso la parrocchia
di Santa Teresa d'Avila, proprio nel
giorno della celebrazione di questa
Santa, prima donna ad essere proclamata Dottore della Chiesa.
La Cucina della Misericordia è una
mensa per i poveri che sarà gestita
dalla Caritas di Matelica e dalla parrocchia di Santa Teresa, aperta alle
famiglie in difficoltà della Vicaria di
Matelica nei locali
del refettorio del
Monastero, recentemente restaurati
grazie al contributo del parroco don
Angelo Casertano
e di altri privati.
Inoltre, al progetto, ha contribuito
anche il Lions Club
Matelica donando
gli elettrodomestici
della cucina: piano cottura, cappa,
forno, frigorifero e
congelatore.
L'inaugurazione si
è svolta alla presenza del vescovo della
Diocesi di Fabriano
– Matelica, Mons.
Stefano Russo, del
Priore dell'Eremo
di San Silvestro
di Montefano a
Fabriano, don
Vincenzo Bracci, del parroco
di Santa Teresa
Angelo Casertano, del sindaco
Alessandro Delpriori, del vice
sindaco Anna
Grazia Ruggeri, dell'assessore
Pietro Valeriani e
della presidente
del Lions Club
di Matelica Matilde Amina Murani Mattozzi,
oltre che di molti
soci del Lions.
“Un ottimo segno dell’azione cristiana nel
tempo presente
– ha detto tra le altre cose il vescovo – Si inizierà con qualche
famiglia, ma la Divina Provvidenza
interverrà sicuramente e speriamo
che la Diocesi possa contribuire per
ampliare il servizio a chi ne ha più
bisogno”. Don Vincenzo da parte
sua, che qui è ovviamente di casa,
essendone stato parroco per undici
anni, ha detto di rallegrarsi perché
“è servita a salvare questa parte del
vecchio collegio dal degrado e ser-
la sua lettera con la frase “e Dio la
contenti. Per farle piacere. Il Prpe
Gio: Casimiro”? E’ nientemeno che
Giovanni II Casimiro o Casimiro V,
nato nel 1609, figlio minore di Sigismondo III e Costanza d’Asburgo,
ultimo discendente della linea della
famiglia reale polacca Wasa o Vasa.
Fu gesuita e Cardinale. Ma, a causa
della morte del fratello Ladislao
IV, fu eletto Re proprio nel 1648 e
lo rimase fino al 1668, in uno dei
periodi più difficili per la monarchia
polacca, a causa della rivolta dei Cosacchi, dell’attacco dei Russi e degli
Svedesi che occuparono Cracovia
e Varsavia. Finalmente la pace fu
firmata ad Oliva nel 1660.
Ma in gioventù, mentre ara ancora
libero da impegni di Stato, aveva
viaggiato molto per l’Europa, aveva visitato l’Italia e, in particolare,
essendo devoto, Loreto e la Santa
Casa. E fu proprio a Loreto che
conobbe (e lo conferma anche il
nostro storico Camillo Acquacotta
nelle sue Memorie) il devotissimo
e nobile padre (matelicese benché
la famiglia fosse umbra di origine)
Alessandro Pellegrini, fratello di Valentino, anch’egli appartenente alla
Compagnia di Gesù (quindi gesuita). Ne ammirò talmente le qualità
che volle che lo seguisse in Polonia,
alla corte del fratello; là Alessandro
divenne anche suo confessore e vi
rimase a lungo, prima di tornare a
Roma, dove concluse la sua vita.
Proprio nel 1648, un anno dopo
la morte dell’amico Alessandro,
Casimiro divenne Re. Ma dopo
venti anni, rinunciò al potere (1668)
abdicò; chiese ed ottenne dal Papa
l’annullamento dello stato ecclesiastico, rinunciò al cardinalato ed ai
suoi benefici (può essere cardinale
anni, Gianna Barbarossa, Rosalba
Carsetti e Anna Mazzolini.
«Il Lions Club Matelica - dichiara
la presidente del Club, ringrazia don
Angelo per aver proposto questa
collaborazione nel progetto della
Cucina della Misericordia, perché
ci ha permesso così di rispondere ai
bisogni della comunità nella quale
viviamo e di realizzare il nostro
motto che recita “Dove c'è un bisogno, lì c'è un Lions”».
"Arma di distrazione
questo referendum"
Il Re di Polonia e
le amicizie matelicesi
Grazie ad un prezioso documento
dell’amico Enzo Carsetti, abbiamo
potuto sapere di rapporti fra un Re
di Polonia, la famiglia Pellegrini
e la famiglia Bracci di Matelica.
Di che si tratta? Di una lettera in
italiano che ha come destinatario
l’”illustrissimo Reverendissimo
Signore Giulio Bracci, Arciprete
di Matelica, Canonico della Collegiata di Santa Maria della Piazza”.
Eccone la sintesi: “Lettera del
Cardinale Casimiro sulla morte del
Sig. Valentino Pellegrini”. L’anno
è il lontano 1648. Lo scrivente dice
di essere affettuosamente legato al
Padre Alessandro Pellegrini ed a
tutta la sua famiglia; ora, tramite
Bracci, viene a sapere della “morte
del Sig.r. Valentino verso il quale
avevo particolare inclinatione”. Chi
scrive dice di comprendere la gravità
dell’evento luttuoso, ma assicura
che, oltre alla partecipazione al lutto
ed al cordoglio, assicura che è pronto a dare tutto l’appoggio che sarà
richiesto ai nipoti e ai componenti
della famiglia, mentre riafferma
forti sentimenti di stima a Bracci
che ora è il suo tramite perché
Alessandro, a soli 53 anni, era morto
l’anno prima a Roma. La data è “li
21 febbraro 1648”. Chi firma è Giovanni Casimiro (nella foto). Ma chi
è? Da dove è scritta la lettera? Essa
viene da Tjrodna. Ho ricercato tale
località che si trova sul fiume Niemen, sotto la Lituania, in territorio
un tempo polacco, poi della Russia
bianca. Grazie ad un atlante storico
sulla invasione tedesca della Polonia
nella II Guerra Mondiale, da poco
uscito, compare come Grodno (e mi
dicono oggi è di nuovo polacca e si
pronuncia Grudno). Ma chi è questo
Giovanni Casimiro che conclude
virà ad attuare quegli obiettivi che
Papa Francesco ci chiede”.
La Cucina è stata fortemente voluta
da don Angelo Casertano, ringraziato anche dal vice indaco Ruggeri:
“Oggi si realizza per lui davvero
un sogno”.
Ci sono due targhe, una dedicata
alla memoria dei genitori dello
stesso parroco e l'altra, da parte del
Lions Club in ricordo delle socie
Fondatrici, scomparse negli ultimi
anche un laico), tornando allo stato
laicale. Si recò in Francia dove in
seguito si formò una famiglia e morì
a Nevers nel 1672, solo quattro anni
dopo. Ma per noi matelicesi è interessante che due nostri concittadini
furono suoi stimati amici. E lo scopriamo insieme alle loro famiglie,
grazie a questa corrispondenza in
cui egli è definito in tedesco “Konig
(cioè Re) Ioannes II Wasa”. Nel
Museo Piersanti (prima Palazzo
Pellegrini) conserva documenti
preziosi di questa amicizia che ebbe
un seguito perché nella biblioteca
c’è un libro stampato nel 1669 sul
viaggio di Maria Casimira Regina
di Polonia: vi sono descritte le tappe
del suo viaggio attraverso l’Europa
e l’Italia (è ossequiata ovunque) e
il pellegrinaggio a Loreto, che è la
sua meta, dove venne a ringraziare
la Vergine per la protezione data al
Re suo marito ed ai polacchi per
esser riusciti a non far invadere la
loro nazione ai Turchi.
Forse sarebbe il caso di ricercare
tutti i documenti, farne una mostra
e invitare a Matelica l’addetto culturale polacco a Roma per presentare
questo prezioso gioiello che è il
nostro Museo, insieme ai documenti
storici preziosi per entrambi i paesi.
Fiorella Conti
Sabato 15 ottobre, a Palazzo Ottoni, il Comitato per il No
ha ospitato il magistrato di Cassazione Vito D’Ambrosio,
già presidente della Regione Marche dal 1995 al 2005,
e ora uno dei i molteplici volti autorevoli in materia di
Giurisprudenza schierati per il No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre. Ecco un ampio stralcio del comunicato consuntivo
dell’incontro fatto dal Comitato del No.
A presiedere l’incontro, Emanuela Fiorentino (Comitato Provinciale per il
No) e Igino Colonnelli (Comitato locale). Una sala piena in ogni ordine di
posto - tanti i giovani - ha ascoltato con interesse le parole del Magistrato
e dato luogo ad un vivace dibattito di approfondimento.
D’Ambrosio ha definito il referendum un’«arma di distrazione di massa»,
messa in atto dal Governo per deviare l’attenzione dei cittadini dai gravi
problemi economici che attanagliano il Paese, soprattutto le giovani generazioni a cui l’Italia non dà più prospettive e risposte. «Voto No non per
far cadere Renzi. Voto No perché questa Riforma costituzionale peggiora
la nostra Carta.
Se cade Renzi non piango, certo, purché non si faccia troppo male» ironizza
D’Ambrosio, prima di scardinare una ad una le motivazioni che i Comitati
del Sì adducono a favore di questa riforma.
Alcune pillole del D’Ambrosio pensiero?
Il bicameralismo non rallenta l’iter di approvazione delle leggi! E’ la volontà
della maggioranza, che ha potere condizionante molto forte, a decidere quali
leggi approvare e con quali tempistiche. Il Jobs Act è diventato legge in
13 giorni, la Legge Fornero in 8 giorni, ma è dal 1989 che l’Italia ha preso
impegni per ratificare una legge sul reato di tortura, e non lo ha ancora.
Molti promotori del Sì sostengono poi che la Riforma così come è non va
bene, ma che se una riforma costituzionale non passa adesso, non passerà
mai più. No!
E perché se non passa adesso non passa più? Un’altra riforma è possibile,
dice D’Ambrosio.
E anche riguardo alla riduzione del numero dei parlamentari, la somma risparmiata, secondo i dati ufficiali forniti dalla Cancelleria di Stato, è stimata
tra i 50 e 150 milioni di euro annui: per ottenere questa cifra «basterebbe
sforbiciare le indennità parlamentari», afferma D’Ambrosio.
Questa è una Riforma approntata con superficialità inaudita: lo dimostrano
gli svarioni presenti al suo interno, come il fatto che si rimandino delle
questioni al “Commissario di Governo”, figura che non esiste più nel nostro
Ordinamento da 15 anni!
Questa riforma aumenterà ancora di più il divario tra politica e cittadini,
perché incomprensibile linguisticamente anche agli addetti ai lavori (come
il capzioso art. 70): nel ’47, i nostri Padri Costituenti sottoposero il testo
all’Accademia della Crusca perché fosse comprensibile a tutti.
La Costituzione si può modificare, ma non così! In questo modo si rafforza
solo la casta dei politici.
Comitato No - Matelica
18
>SASSOFERRATO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Doppio evento
con il Salvi
Il catalogo e la premiazione di tre artisti
D
opo il vernissage del 1°
ottobre scorso, che ha
registrato una larga partecipazione di pubblico,
la 66^ Rassegna Internazionale
d’Arte/Premio “G.B. Salvi” ha in
programma un nuovo, doppio appuntamento: la presentazione del
catalogo che documenta i contenuti
della manifestazione e la cerimonia
di premiazione di tre dei trenta artisti iscritti alla sezione “Premio”.
L’iniziativa si terrà sabato 22 ottobre, alle ore 16.30, nell’auditorium
di Palazzo degli Scalzi. Sarà proprio
il seicentesco ed elegante edificio,
insieme alla tradizionale sede di
Palazzo della Pretura e alle chiese
di San Giuseppe e di San Michele
Arcangelo, ad ospitare, fino al 13
novembre, il prestigioso evento
espositivo dedicato alla arti visive,
organizzato dal Comune con la
collaborazione di Regione Marche,
Università degli Studi di Urbino
“Carlo Bo”, Fondazione Carifac e
Fiaf. Dunque, questa nuova edizione della Salvi, denominata “Materia
e Segno - La profondità della leggerezza”, curata dagli storici dell’arte
Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni,
dedicata al compianto Padre Stefano Troiani, vivrà sabato prossimo
un altro momento particolarmente
significativo.
Il catalogo riassume tutti gli aspetti
della Rassegna, dalle immagini
delle opere in mostra (ben 223),
ai contenuti critici, dai testi di
presentazione ai cenni biografici
dei quarantasei artisti presenti.
Nel volume sono quindi raccolti
i cinque momenti espositivi della
manifestazione: “Grandi scultori
del ‘900: Pericle Fazzini ed Edgardo Mannucci”; la personale
dell’artista omaggiato, lo scultore
ascolano Giuliano Giuliani; “Grafismi”, mostra dedicata al fotografo
Eriberto Guidi; “Tendenze del contemporaneo” (che vede la presenza
di nove eccellenti autori); “Artisti in
concorso” (che comprende anche la
sezione “Artisti fuori concorso”). Il
Visitatori durante la giornata inaugurale della manifestazione
progetto grafico del volume porta la
firma di Monica Simoni, mentre la
stampa è realizzata da “bBold” di
Monsano (AN). Per quanto riguarda la cerimonia di premiazione,
così come previsto dal bando di
partecipazione, saranno tre i riconoscimenti assegnati da una qualificata giuria agli artisti meritevoli,
secondo la formula, ripristinata
quattro anni fa, che costituisce una
delle tradizioni più antiche della
Salvi, quella del “Premio acquisto”.
Trenta, come detto, gli autori in
concorso, di cui cinque stranieri.
Questi i componenti della giuria:
Cecilia Casadei - presidente - (vice
presidente emerito Accademia
Belle Arti di Urbino, giornalista,
critico d’arte); Galliano Crinella
(docente Università degli Studi
di Urbino “Carlo Bo); Giampiero
Donnini (storico dell’arte); Federica Facchini (docente di storia
dell’arte contemporanea all’Accademia Belle Arti di Macerata);
Ivana Jachetti (responsabile attività
e promozione turistico-culturale
della Regione Marche); Sandro
Pascucci (filosofo); Ugo Pesciarelli
(sindaco di Sassoferrato). La Salvi
resterà aperta al pubblico fino al
13 novembre nei giorni di giovedì
e venerdì dalle ore 17 alle 19, il
sabato, la domenica e i festivi dalle
ore 16 alle 19.
Cucina con zucca,
poi magia e fantasia
Quando nell'Ottocento scoppiò
improvvisamente la febbre dell'oro
Mentre mancano pochi giorni alla grande notte delle streghe che
trasformerà il castello di Sassoferrato in un luogo che, con la complicità della Pro Loco sentinate, intreccia magia, fantasia e paura,
dal 16 ottobre al 20 novembre tutte le domeniche a pranzo sarà
possibile degustare un menù a base di zucca al costo di 20 euro.
L'iniziativa è firmata da otto ristoranti storici del sentinate: Le Ginestre di Montelago, La Taverna di Bartolo e La Rocca in Castello,
L'Appennino in Borgo, La Vecchia Stalla alle Felcine, Le due Sorelle
a Monterosso, Agriturismo il Gorghetto al Molino di Castagna e
La Collina Da Biducci a Cerqueto. Un event marketing che piace e
pure molto. Forse perchè forchetta e coltello sono un altro modo di
attrarre curiosi ed escursionisti e l'iniziativa venendo da privati dà un
idea del nuovo dinamismo che corre nel paese. Un solo rimprovero:
peccato che duri solo un mese...almeno che qualcosa di buono bolle
in pentola per il mese di dicembre!
Erano gli anni '80 dell'Ottocento, fu quasi una follia collettiva. La rievoca un maestro di allora: Lorenzo Bettini,
di cui ora sono state pubblicate le interessantissime memorie (anni 1855-l917), nei Quaderni del Consiglio
Regionale delle Marche, a cura, davvero premurosa, di Alvaro Rossi. E', questa una pubblicazione meritoria,
perché Bettini é un personaggio di notevole spessore culturale. Maestro elementare per quasi venti anni a
Sassoferrato, poi ispettore scolastico a Chieti, Reggio Emilia, Siena e infine direttore delle scuole comunali
a Venezia, fu autore di diffusi testi scolastici e di libri di didattica. Un uomo di scuola appassionato e autorevole che andrebbe fatto conoscere ai marchigiani. Bisognerà ritornare sulle sue Memorie se non altro perché
contengono molti altri ricordi relativi, oltre che a Sassoferrato, a Colleponi di Genga, Pergola e S. Lorenzo
in Campo, di cui era originario. Ecco la rievocazione della febbre dell'oro, che nel libro contiene anche nomi
e cognomi che qui si omettono.
Veronique Angeletti
Scontro e bambino
in rianimazione
S. P. Fabriano-Sassoferrato, 12 ottobre. Il furgone condotto da un 43enne di
Sassoferrato, diretto a Fabriano, collide frontalmente e lateralmente la Punto
guidata da un 33enne di Melano che sta immettendosi sulla Provinciale. I
due figli del 33enne riportano danni: il piccolo di 10 anni viene ricoverato
all’ospedale di Torrette nel reparto Rianimazione. La prognosi è riservata.
L’altro figlio, dodicenne, avendo lievi ferite, viene medicato all’ospedale.
Illesi i due conducenti.
a.c.
Si credeva di aver trovato fortuna in certe terre, là sopra San Bernardino a destra della via che conduce a
Catobagli e precisamente in un colle detto Colmerone, le cui zolle arenose luccicavano di mica. Che l’oro
esistesse a Colmerone non c’era dubbio: cieco chi noi vedeva, maligno chi osasse negarlo: lo stesso nome
di Colmerone confermava l’opinione che il colle non era altro che una gran massa d’oro. La voce uscì dal
paese e si sparse nei paesi circonvicini: alcuni giornali la raccolsero. Venne un chimico da Roma, il quale
portò via della terra per analizzarla: tutto il paese in ansia ad aspettar l’oracolo. Il responso arrivò dopo
molti giorni: un grammo d’oro e più per ogni tonnellata. Un po’ poco, ma di terra ce n’è tanta!
Gli animi sempre più si scaldano: l'"auri sacra fames” invade sempre più il proletariato sassoferratese: si
discute, si fanno previsioni, si stabiliscono patti, si fanno scavi, si spende quanto più si può, si lavora a tutto
spiano. Al mattino di buon ora, piccole comitive vanno in campagna alla ricerca dell'oro: la terra luccicante
si trova: di quel pezzo di campo si prende subito possesso e col proprietario si fanno patti e scritture, anche
per mano di notaio, a base di futuri guadagni e di futuri dividendi. Da mane a sera non si parla che d’oro: la
notte si sogna oro: in ogni povera famiglia c’è ormai quasi la certezza di dare un calcio alla miseria e di non
aver più bisogno di lavorare. Di quando in quando giungono notizie da Roma sulle analisi delle terre aurifere
e il popolo si appassiona, si allarma, si esalta. Di più, si cercan quattrini per mandare innanzi l’affare: i
risultati saranno splendidi: Sassoferrato, più che la terra di Bengodi, sarà il nuovo Perù, la nuova California:
cambierà nome: Sassodoro. Che importa spendere cento lire oggi, se domani avremo in tasca milioni?...
In casa Agostini tutte quelle zucche vuote del padre e de’ figli, con a capo il Perfetti, costituivano la famiglia
più allegra del mondo, sicura che fra poco avrebbe oro a palate, e con esso palazzi, ville, giardini, carrozze,
cavalli e comodi d’ogni specie.
Tali sogni e pazzie durarono molto tempo, finché tutti si persuasero che la terra di Colmerone non era affatto
diversa dalle altre, e così tanti poveri cervelli guarirono di sì originale crisomania.
80 cori in tutta Italia, c'è anche Sasso
L'appuntamento è per lunedì 24
ottobre al teatro del Sentino alle
ore 21.15. Si chiama "1000 Voci
per ricominciare" ed è un'iniziativa
nazionale a cui partecipa il Gruppo
Corale di Sassoferrato a favore delle
popolazioni terremotate con l'Orchestra Concordia. Gruppo musicale
allargato, nato dall’incontro di diversi musicisti che operano intorno
al territorio di Fabriano. Un evento
che assomiglia molto ad un grande
regalo, considerando che il Coro
e l'Orchestra hanno una bella idea
della musica e dell'improvvisazione.
Ogni spettacolo diretto dai maestri
Andreina Zatti e Marco Agostinelli
è un viaggio nelle note che, seppur
fedele, riserva sempre piacevolissime sorprese. Finora sono quasi 80 i
gruppi che in tutt'Italia partecipano
al grande movimento di solidarietà
che si è stretto intorno alla tragedia
del 24 agosto. E' stato lanciato dal
Coro polifonico "Città di Rivarolo”
di Torino. L'impegno è di cantare nel
proprio paese un giorno a scelta tra
il 22, il 23 e il 24 ottobre, condividendo un cartellone unico. Insomma
è stato organizzato un concerto
nazionale. Nelle Marche, oltre al
coro sentinate, hanno aderito da
Jesi la Corale "Brunella Maggiori"
ed il Coro Federico II; da Pergola, il
Coro G.B. Pergolesi. Un momento
importante per il popolo sentinate
per manifestare di nuovo solidarietà
e partecipazione.
v.a.
20
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
VIVERE IL VANGELO
>CHIESA
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 23 ottobre
dal Vangelo secondo
Luca (Lc 18, 9-14)
Una parola per tutti
I farisei osservavano alla lettera la Legge
pregando tutti i giorni alle nove di mattina e alle tre di pomeriggio e digiunando
ogni lunedì e giovedì. Erano rigorosi
nel pagare le varie imposte fissate e si
autodefinivano giusti, disprezzando gli
altri. I pubblicani, invece, prendevano
in appalto dai Romani, dominatori
della Palestina, la riscossione delle
tasse. Alla somma da riscuotere per
gli invasori ne aggiungevano un’altra
che tenevano per sé e perciò erano
molto odiati e considerati dei peccatori,
soprattutto da chi seguiva scrupolosamente la Torah. Il fariseo della parabola
è convinto di essere a posto, ma, al
contrario di quanto crede, esce dal
tempio con tutti i suoi peccati. Il pubblicano, a differenza del fariseo, imputa
a se stesso ciò che lo allontana da Dio
e proprio per questo ottiene la salvezza.
La preghiera dell’umile, di colui che si
riconosce creatura riscoprendo il suo
legame col Padre, va dritta al Signore.
La confessione dei peccati è il punto
di partenza per una sincera relazione
con l’Onnipotente.
Un progetto
di rinnovamento
della Chiesa italiana:
parla il vescovo
Sigismondi
La formazione
del clero
di VINCENZO CORRADO
U
n sussidio che “affronti
i diversi tasselli del mosaico della formazione
permanente del clero”
e che, quindi, sintetizzi il lavoro
svolto, a più livelli, dalla Conferenza episcopale italiana negli ultimi
anni. La notizia dell’elaborazione
di questo testo, giunta a conclusione
dell’ultimo Consiglio episcopale
permanente (Roma, 26-28 settembre), ripropone l’importanza di uno
dei temi – il rinnovamento del clero
– che sta a cuore all’episcopato italiano. Mons. Gualtiero Sigismondi,
vescovo di Foligno, è il presidente
della Commissione episcopale per
il clero e la vita consacrata. Ha
quindi seguito da vicino il percorso
compiuto, iniziato da monsignor
Francesco Lambiasi, Vescovo di
Rimini, quando era presidente della
stessa Commissione.
Eccellenza, quali sono i tasselli
della formazione permanente?
Li raccoglierei attorno all’immagine della porta, molto suggestiva
e anche evocativa nell’Anno santo
che stiamo vivendo. C’è anzitutto la
soglia che è la formazione iniziale.
Poi ci sono i due stipiti della paternità episcopale e della fraternità
sacramentale. L’architrave, senz’altro, è la cura della vita interiore. E
la chiave che spalanca questa porta
è la carità pastorale.
Ci aiuta ad “attraversare” questa porta? Siamo sulla soglia:
la formazione iniziale, ovvero il
percorso in Seminario. La scelta
pare chiara: non c’è formazione
permanente che possa supplire
un deficit di formazione iniziale.
L’esperienza insegna che la tenuta e
la qualità di un presbiterio dipendono dal seminario e, in buona parte,
dai formatori, ai quali è affidato il
compito di discernere e accompagnare il cammino dei seminaristi.
È importante che un educatore si
dedichi a tempo pieno a questo
servizio, per aiutare i seminaristi
a rispondere alla domanda vocazionale fondamentale: “Chi sei, o
Signore?”. Questo è l’interrogativo
di fondo che scandisce il “tempo
forte” del Seminario, una stagione
carica di promesse in cui si apprende
l’arte di “tenere fisso lo sguardo su
Gesù”. Nel discernimento vocazionale lo sguardo è molto importante:
è la spia che indica dove si è diretti
con la mente e con il cuore. Sono
gli occhi, “lampada del corpo”, a
rivelare dove risiede la mente e dove
abita il cuore!
Il Giubileo
della famiglia
“Il perdono è
l’essenza dell’amore che sa
comprendere lo
sbaglio e porvi
rimedio. Poveri noi se Dio non ci perdonasse!”.
Queste le parole con cui Papa Francesco sembra
chiarire la sua idea di famiglia: “nell’Anno della
Misericordia, ogni famiglia cristiana possa diventare
luogo privilegiato in cui si sperimenta la gioia del
perdono. Dove c’è amore, prosegue Papa Francesco,
lì c’è anche comprensione e perdono. Affido a tutte
voi, care famiglie, questo pellegrinaggio domestico,
questa missione così importante, di cui il mondo e la
Chiesa hanno più che mai bisogno. Anzi, possiamo
dire che la vita della famiglia è un insieme di piccoli
e grandi pellegrinaggi”.
Ed è questa la missione che papa Francesco affida
alle nostre famiglie. E per questo la Diocesi di
Fabriano-Matelica Ufficio per la Pastorale Familiare
ha organizzato la giornata di domenica 23 ottobre
come Giubileo della famiglia. Il raduno è previsto
alle ore 16.15 davanti alla chiesa di S. Benedetto,
quindi in pellegrinaggio verso la Porta Santa della
Cattedrale, la celebrazione alle ore 16.30 (con possibilità di confessioni) e l’affidamento delle famiglie
e dei bambini alla Madonna del Buon Gesù. Alle
ore 17.30 la riflessione del Vescovo Russo su “La
parola di Dio e la famiglia” ed infine alle ore 18 un
momento conviviale.
Come la possiamo vivere
Dalla soglia agli stipiti della
nostra porta… Parliamo della
paternità episcopale e della fraternità sacramentale. Sono temi
che stanno molto a cuore a Papa
Francesco che non smette di sollecitare i vescovi a essere vicini
ai preti.
Il Papa parla di prossimità del vescovo ai presbiteri. Il rinnovamento
del clero e, di conseguenza, la sua
formazione permanente hanno bisogno di un vescovo che sia anche
lui dedicato a tempo pieno a questo
servizio. La formazione permanente
del clero ha, dunque, nell’agenda
del vescovo la cartina al tornasole:
detta le scelte da compiere nell’organizzazione delle giornate, nella
distribuzione del tempo, nell’accettazione di impegni e interventi.
Aiutando i preti a sentire la paternità
episcopale, sarà più facile per loro
gustare la fraternità sacerdotale.
Siamo alla chiave della porta – la
“carità pastorale” – indicata come
obiettivo strategico. Ma in tutto
questo processo come coinvolgere
i laici?
Mi torna in mente un episodio del libro degli Atti. I Dodici, subito dopo
la Pentecoste, si rendono conto che
trascurano la Parola di Dio e corrono subito ai ripari: scelgono “sette
uomini di buona reputazione, pieni
di Spirito Santo e di sapienza” che
si prendano cura del servizio alle
mense, affinché essi possano dedicarsi “alla preghiera e al servizio
della Parola”. Coinvolgere tutto il
- Tutte le volte che accusiamo un
fratello con cattiveria siamo come il
fariseo della parabola. Ogni uomo è
frutto dell’amore gratuito del Signore
e trova in tale amore la propria dignità.
- In quante occasioni abbiamo giudicato
gli altri come peccatori solo perché
diversi dal nostro modo di pensare e di
vedere? La volontà di dominio sull’altro
e ogni atto di avarizia e orgoglio sono
il “pianto” di un mancato rapporto
con Dio.
- Pregare non è un’azione dovuta, ma
uno stare con il Signore perché lo si
ama, riconoscendolo come Creatore,
desiderando di comprendere la sua
interiorità e avendo paura di perderlo
come si teme di smarrire la cosa più
preziosa.
- La preghiera è fare spazio all’azione
dello Spirito Santo che entra nei nostri
cuori come in un tempio; è un modo
per ringraziare di essere stati pensati
e amati dal Signore prima ancora di
nascere. La preghiera ci fa vivere in
Dio e fa vivere Dio in noi.
- Il dramma è quando l’uomo si mette
al posto o alla pari dell’Onnipotente
esigendo favori e benefici. Il contrario
della preghiera è essere pieni di se
stessi e non riuscire a relazionarsi né
con il Signore né con gli altri smarrendo
così il senso dell’esistenza.
popolo di Dio nell’opera missionaria della conversione pastorale, oltre
a favorire il cammino sinodale, aiuta
i ministri ordinati a superare non
solo l’asma procurata dall’attivismo,
ma anche l’opinione – implicita e
inconfessata, o addirittura inconscia
– che i fedeli siano “dipendenti” o
“clienti” del clero.
Festa del Ciao: chi vincerà?
Domenica 23 ottobre si svolgerà la festa del Ciao, un’iniziativa organizzata
dall’Azione Cattolica per voi ragazzi che avete dai 10 ai 13 anni. La festa
è una grande sfida tra parrocchie per vincere l’ambita coppa attraverso
varie prove. Le parrocchie si sfideranno alla ricerca di Pokemon e poi
affronteranno dure prove per ottenere la vittoria. Il ritrovo nelle rispettive
parrocchie di appartenenza è all’orario stabilito dagli educatori, alle 9.30
ci incontriamo tutti nella Piazza della Cattedrale, e poi avranno inizio i
giochi. Seguirà la Messa alle 12 al Sacro Cuore, a cui sono invitati anche
tutti i genitori. Alle 13 mangeremo tutti insieme con un pranzo al sacco.
Ma non rilassatevi troppo, il vincitore è ancora da decretare e il gioco
finale sarà decisivo per la coppa del Ciao. La giornata terminerà circa alle
17. Quest’anno continuerà la nostra dolcissima tradizione! I vostri genitori
insieme al gruppo adulti dell’Ac si dovranno sfidare in una divertente gara
di torte! Vincerà la sfida culinaria la parrocchia che presenterà la merenda
più buona, dolce o salata che sia. Inoltre verrà anche valutata la pertinenza
al tema della festa. Genitori, avrete un ruolo decisivo per aiutare i vostri
figli a vincere la festa, quindi non potete mancare!
Sara Tognoloni e Chiara Caselli
21
>CHIESA<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Amore e famiglia a tema
Si delinea l'anno pastorale: tornano i mercoledì della fede, si lavora sull'Enciclica
P
di MARCO ANTONINI
rende forma il primo anno pastorale del nuovo vescovo Stefano
Russo (nella foto) che continuerà, sulla scia di quanto già fatto da
Mons. Vecerrica, ad alternare incontri comunitari in Cattedrale San
Venanzio con appuntamenti nelle vicarie della diocesi
di Fabriano-Matelica. Due gli eventi da mettere in agenda:
la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia indetto da
Papa Francesco e i Mercoledì della Fede che ritorneranno
dal mese di dicembre e saranno dedicati al tema dell’amore e della famiglia. Idealmente, quindi, i giovani
e le coppie di sposi e di fidanzati sono già invitati in
duomo per questa serie di incontri con ospiti illustri che,
partendo dall’enciclica del pontefice dal titolo “Amoris
Laetitia”, illustreranno un tema di stretta attualità. Gli
occhi di tutto il mondo saranno rivolti a Roma, dove, in
piazza San Pietro, il 20 novembre, il Santo Padre chiuderà
la Porta Santa al termine del Giubileo straordinario, il primo
che non ha avuto il suo centro in Vaticano, ma in ogni diocesi del
mondo. Proprio per questo, in attesa del rito del papa, dall’8 al 13
novembre, sono previsti una serie di appuntamenti che culmineranno
con la chiusura della Porta Santa della Cattedrale di Fabriano. Martedì 8
novembre, don Marco Strona presenterà, in Biblioteca Sassi, il suo libro
dedicato a San Bonaventura. Mercoledì 9, invece, dalle ore 18,30 liturgia
penitenziale a San Venanzio. Alcuni sacerdoti saranno a disposizione anche
dopo cena, fino alle 22.30 per le confessioni. Giovedì 10 novembre, alle
ore 21, ritorna l’oratorio sacro scritto e diretto da don Umberto Rotili, “Il
Giardino della misericordia”. L’appuntamento,
atteso da molti, è in Cattedrale. Domenica
13 novembre, alle ore 17 Santa Messa
presieduta da Mons. Russo e chiusura
della Porta Santa varcata, dallo scorso
dicembre, da migliaia di fedeli, gruppi
e movimenti che, ogni giorno, in questo
anno particolare, hanno compiuto un
pellegrinaggio a San Venanzio. Poi l’attenzione sarà tutta per i Mercoledì della Fede che
torneranno da dicembre. “L’idea che stiamo portando
avanti – ha detto il Vescovo – è quella di accogliere in
duomo una serie di testimoni che parleranno di tematiche
familiari in modo esperienziale”. Mons. Russo, intanto, ha
conosciuto un po’ tutta la diocesi e, dal suo ingresso di giugno,
non ha smesso mai di incontrare sacerdoti, fedeli e associazioni.
L’ultima, in ordine cronologico, è stata la visita ufficiale alla
città di Cerreto d’Esi che si è svolta domenica scorsa 16 ottobre.
Da lunedì, invece, circa sessanta sacerdoti della diocesi si sono
trasferiti a Bagni di Nocera, in Umbria, per un corso di esercizi
spirituali. A guidare il gruppo don Stefano che ha vissuto, per
la prima volta dalla sua nomina, un momento di ritiro con
tutto il clero. Parlando a proposito dell’Anno Santo il presule
La parrocchia di San Nicolò e
l’Oratorio Centro Edimar sono già
all’opera nella realizzazione del
progetto vincitore del 5° posto al
concorso I Feel Cud, indetto dalla
Cei, dal titolo Artlab - “Tu sei un
bene per noi”, in collaborazione
con il Cso e la Cooperativa Il Faro.
Il progetto si divide in più fasi: In
questa prima fase si sono già avviati alcuni corsi laboratoriali, come
ad esempio il corso di fotografia
tenuto dal fotoreporter ed operatore d'immagine Mario Carnevali.
Si tratta di un corso base di primo
livello di fotografia digitale che ha
subito riscosso un notevole successo e che si svolge tutti i giovedì
dalle ore 20.45 alle ore 22.45. In
occasione della festa di San Nicolò
il 6 dicembre sarà inoltre allestita
una "Mostra fotografica" con i
migliori scatti effettuati durante il
corso. Per quanto riguarda l'ambito
sportivo, ogni mercoledì dalle ore
17.15 alle 18.30 (sempre all’interno
dei locali della parrocchia) si tiene
un corso di ping pong per ragazzi
delle scuole medie, sotto la guida
dall'esperto ed appassionato Marcello Faggioni. Inoltre tutti i lunedì
dalle ore 18 alle ore 19 i ragazzi
delle scuole superiori saranno coinvolti in un originale corso di lingua
inglese con tre insegnanti madrelingua. Lunedì 7 novembre ripartirà il
corso di informatica per adulti di
primo e di secondo livello con il
prof. Salvatore Speranza. Dal mese
ha rimarcato che “solo nell’ascolto possiamo accogliere la Misericordia
del Signore, riconoscerci peccatori e allo stesso tempo essere testimoni
di misericordia che con efficacia si configurano, secondo un’espressione
cara a Papa Francesco, come Chiesa in uscita. Sogno, infatti, una Chiesa
maestra di relazioni. E’ così: viviamo un tempo nel quale abbiamo la possibilità straordinaria di metterci in contatto con l’altra parte del mondo,
attraverso il delicato e semplice tocco di uno schermo, ma in cui
emerge, allo stesso modo, una grande difficoltà a vivere un amore
fedele e perenne. E’ questa, a mio parere, una delle periferie
esistenziali più estese del nostro tempo. In un mondo che
sembra travolto da una corsa inarrestabile, dove
sempre più spesso i rapporti interpersonali,
sono particolarmente caratterizzati dalla
fugacità – ha detto Russo - abbiamo
bisogno di persone, famiglie,
gruppi, capaci di far vedere la
bellezza dell’incontro in Cristo. Persone che non hanno
paura di fermarsi davanti
all’altro, riconosciuto
come fratello, persone
che 'perdono tempo'
per l’altro, mettendo
in circolo la 'buona
notizia', capace di
riscaldare il cuore
di ogni uomo e
di introdurlo in
un cammino di
autentica liberazione”.
Foto
Cico
Artlab prende il volo
con il centro Edimar
di novembre inizieranno vari corsi
e laboratori artistici con l’artista
Francesca Bartolini: decoupage sul
legno, scrapbooking (realizzazione
di un album fotografico, box natalizi, pop ups 3D card, cornice portafoto) quilling (accessori moda,
accessori casa), card in the box. In
questa prima fase laboratoriale in
cantiere ci sono molte altre novità
e sorprese, che prevedono anche il
coinvolgimento degli ospiti della
casa Madonna della Rosa: per informare e far rimanere aggiornati
tutti sull'evoluzione del progetto,
sta per essere messo on line un sito
internet che conterrà tutte le novità.
Come seconda fase, grazie alla
collaborazione con il Cso, l’ultimo
martedì di ogni mese a partire dal
25 ottobre - ore 18 - inizierà un
percorso formativo per agevolare
l’inserimento lavorativo soprattutto
dei giovani. Fino a dieci, quindici
anni fa a Fabriano non esisteva il
problema del lavoro. In un modo
o in un altro, tutti avevano la
loro opportunità, prevalentemente
sotto casa: venivi spesso cercato
e condotto per mano sul posto di
lavoro. Oggi è irreale quasi, ma
allora era così.
Infatti oggi la situazione è molto
diversa ed occorre rendersene conto: Fabriano non è più zona felice,
il lavoro manca, capire il mercato
del lavoro è complesso e c'è aria
di scoraggiamento. Di fronte a
problemi nuovi occorrono nuove
soluzioni.
Come affrontare questa situazione? Qual è la sfida che abbiamo
di fronte? Come questa situazione
può diventare un'opportunità? Per
rispondere a queste domande è
stato preparato un percorso formativo innovativo ed esclusivo,
con la metodologia del workshop,
che parte dalla comprensione della
personale vocazione lavorativa fino
ad arrivare all'inserimento lavorativo. Infatti oggi sono necessarie
nuove metodologie di ricerca del
lavoro. Occorre ripartire dal senso
del lavoro, dalla comprensione di
quali sono i fattori in gioco nel
cercare lavoro, occorre conoscere
il mercato del lavoro e come porsi
di fronte a chi ti chiama per un
colloquio, ma anche occorre capire
come mantenersi il posto di lavoro
se ti piace. Nello scoraggiamento,
nel disorientamento e nella confusione che domina oggi la nostra
vita, occorre allora un luogo dove
si possano ritrovare i criteri chiari
con cui affrontare il tema del lavoro
e la vita, ed una compagnia che ci
sostenga nel percorso da compiere. A chi interessa una cosa così?
Vi aspettiamo quindi martedì 25
ottobre alle ore 18 presso i locali
della parrocchia per iniziare insieme questo percorso. Per ulteriori
informazioni rivolgersi all'oratorio
Centro Edimar, parrocchia di San
Nicolò.
Per Padre Pio
Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù lunedì 24 ottobre
alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S.
Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a
partecipare al sacro rito.
22
>DEFUNTI<
ANNIVERSARIO
Nel 34° anniversario della scomparsa dell'amata
REGINA ANTONINI ved. VITALI
la nuora Maria, i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto.
Ss.Messe martedì 25 ottobre alle ore 18 e giovedì 27 ottobre alle ore 18
nell'Oratorio di Santa Maria. Durante le celebrazioni sarà ricordato anche il
marito ANGELO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. M. MADDALENA
Lunedì 24 ottobre
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
ITALO PARIS
A te che sei lassù... volevo solo dirti
che tra una cosa e l'altra io ti penso
sempre... sei sempre dentro il mio
cuore... mi manchi...
Tua moglie
S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
CHIESA della MISERICORDIA
Nel'12° anniversario
della scomparsa dell'amata
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Mercoledì 19 ottobre
è ricorso il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
AMELIO PASQUINI
I parenti tutti lo ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
OLIVA PIERPAOLI
ved. MERLONI
La famiglia la ricorda con affetto.
Martedì 25 ottobre alle ore 18 verrà
celebrata la S. Messa nella chiesa
B.M.V. della Misericordia. Si ringrazia chi si unirà alla preghiera.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA della M. del BUON GESÙ
Sabato 22 ottobre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
DOMENICO MEZZOPERA
La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti lo ricordano con affetto.
S.Messa sabato 22 ottobre alle ore
9. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di ATTIGGIO
Mercoledì 19 ottobre
è ricorso il 5° anniversario
della scomparsa dell'amata
ROSSELLA MORRI
in PAGLIALUNGA
Il marito, i figli e i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 23 ottobre alle ore 10.15 . Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
TRIGESIMO
TRIGESIMO
i fratelli, la sorella ed i parenti la
ricordano con affetto. S.Messa domenica 30 ottobre alle ore 11.30.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
FRANCO SENTINELLI
la moglie Clara, le figlie Francesca, Cristina e Caterina, i generi
ed i nipoti lo ricordano con affetto.
S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
S. Messa nella chiesa
dei Santissimi Biagio e Romualdo domenica 30 ottobre alle ore
18.15 in suffragio di
INES VENTURELLI
in DE MARIA
Vive nel cuore di chi ha avuto
la fortuna di conoscerla.
La ricordano con immenso rimpianto il marito, i figli, la nuora, i nipoti
e le sorelle. Venite in tanti a pregare per Ines. Grazie!
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. NICOLO'
(Centro Comunitario)
Giovedì 27 ottobre
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell’amata
CHIESA della MISERICORDIA
Domenica 16 ottobre
è stato il 6° anniversario
della scomparsa dell’amato
ed indimenticabile
ITALO CECCHI
La moglie Anna, il figlio Maurizio,
la nuora Emanuela, i nipoti Marco
e Matteo ed i parenti tutti lo ricordano con immenso affetto. In occasione dell’anniversario S. Messa
venerdì 28 ottobre alle ore 18.
CHIESA di S. TERESA D'AVILA
(DEGLI SCALZI)
Sassoferrato
Martedì 25 ottobre
ricorre il 13° anniversario
della scomparsa dell'amato
ALESSANDRO ANDREOLI
Con amore lo ricordano la mamma, il papà, il fratello Francesco, la
nonna, gli zii ed i cugini. S.Messa
martedì 25 ottobre alle ore 17. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANTONIETTA MARINACCI
ved. MILIANI
CHIESA di S. M. MADDALENA
Venerdì 23 ottobre
nel 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
SAMUELE GRANILI
i genitori, la sorella, il cognato,
la compagna, i nipoti ringraziano
quanti con scritti, fiori, donazioni
e affettuosa presenza hanno preso
parte al loro dolore.
MATILDE BILEI
I familiari tutti la ricordano con affetto. S. Messa giovedì 27 ottobre
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
CHIESA di S.M. MADDALENA
Sabato 29 ottobre
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
DOMENICO
(MIMMO) MONDATI
La moglie, il figlio, la nuora, il nipote ed i parenti lo ricordano con
affetto. S. Messa venerdì 28 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
TRIGESIMO
ANNUNCIO
Ad un mese
dalla prematura scomparsa
del caro e amato
Lunedì 17 ottobre, a 82 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ULDERICO LORI
Lo comunicano la moglie Giuliana
Della Morte, i figli Raffaele e Gabriele, le nuore Rosa e Lucia, i parenti tutti.
Marchigiano
Lunedì 17 ottobre, a 73 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
LUCIANO GUERCI
Lo comunicano i figli Sandro e Cristina, la nuora Bruna, il genero
Stefano, le nipoti Benedetta e Sara,
la sorella Sandra, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 16 ottobre, a 93 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ETTORE BOTTACCHIARI
Lo comunicano il genero Fulvio
Miranda, i nipoti Davide, Emanuele con Laura, la sorella Rosetta, i
fratelli Quinto e Carlo, le cognate,
i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 13 ottobre, alle ore 9.30
ha concluso la sua giornata
terrena, all'età di 93 anni
FRA GIUSEPPE (EUGENIO)
PEDICA OSB SILV.
Lo comunicano il priore e i monaci
di S. Silvestro, i monaci degli altri monasteri silvestrini, il fratello
Franco e la cognata Angela, i nipoti
Stella, Lucia e Mario, i parenti e gli
amici tutti.
Marchigiano
CHIESA della MISERICORDIA
Lunedì 24 ottobre
ricorre il trigesimo
della scomparsa del caro
MODESTO DEVITO
tutti i suoi familiari nel ricordarlo
con affetto a quanti lo conobbero
faranno celebrare una Santa Messa
alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Giovedì 13 ottobre, a 81 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IOLE ZUCCA
in PESCIARELLI
Lo comunicano il marito Alighiero, i
figli Ugo e Mauro, le sorelle Gianna
e Maria, le nuore Paola e Cinzia, le
nipoti Ilenia e Ilaria, le cognate ed
i parenti tutti.
Belardinelli
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Venerdì 21 ottobre
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa del caro
FRANCESCO CIAPPELLONI
La famiglia lo ricorda con profondo
affetto. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Sabato 15 ottobre, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROSA ROMANI
ved. CERINI
Lo comunicano la nipote Chiara, la
nuora Martine, i parenti tutti.
Marchigiano
San Silvestro in lutto:
è scomparso
Fra Giuseppe Pedica
Lutto all’eremo di San Silvestro
di Fabriano. E’ deceduto giovedì
13 ottobre Fra Giuseppe Pedica.
Il monaco, che ha trascorso una
vita nella struttura che conserva
il corpo del Santo molto venerato nel comprensorio, aveva
93 anni. La camera ardente
è stata allestita all’eremo e in
tanti sono saliti per salutare il
frate artista che amava dipingere su tutti i materiali poveri
che trovava. Anche il vescovo
Mons. Stefano Russo ha ricordato l’uomo che con l’arte
sapeva illustrare la bellezza e la
grandezza di Dio. Verrà ricordato per aver creato un grande
presepe fosforescente proprio
a San Silvestro. Ancora oggi
chi sale a Montefano non può
non fare un salto nei locali che
In occasione
del trigesimo
della scomparsa dell'amato
CARLO GRIMACCIA
sabato 22 ottobre alle ore 18 si
celebrerà la Santa Messa presso
la Cattedrale di S. Venanzio. Ringraziamo tutti coloro che parteciperanno.
La moglie Maura
e i figli Francesco e Federico
Gli annunci vanno
portati in redazione
entro
il martedì mattina
ospitano questa bella natività
che alterna il giorno e la notte.
La particolarità, però, è che gli
edifici sono stati colorati con
colori fosforescenti e la notte si
illumina senza bisogno di elettricità. Un’altra sua passione
era quella di scrivere poesie e
di organizzare mostre, sempre a
San Silvestro, con i quadri che
raffigurava lui stesso. Venerdì
scorso, si sono svolte le
esequie nella chiesa del
monastero presiedute
dal Priore don Vincenzo
Bracci. Intorno a lui si
sono stretti tutti i monaci
che risiedono lì e a S. Teresa di Matelica, e molti
sacerdoti diocesani che
hanno collaborato, negli
anni, con fra Giuseppe.
Dopo la celebrazione la
salma è stata tumulata
nella cappella dei monaci
e di lui rimarranno le tante
poesie, i suoi disegni ed
il famoso presepe.
Marco Antonini
Ad un mese
dalla scomparsa del caro
ALESSANDRO GABELLIERI
La famiglia lo ricorderà con immenso affetto durante le SS. Messe in
suffragio che si celebreranno:
lunedì 24 ottobre alle ore 18 nella
chiesa della Madonna della Misericordia
martedì 25 ottobre alle ore 18.30
nella chiesa di S. Maria Maddalena.
Si ringraziano quanti presenzieranno alla Santa Funzione.
23
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Il Teatro Gentile,
sede da sempre
della rassegna
Malfaiera
>CULTURA
A rischio l'evento dedicato
ad "Anna Malfaiera":
non è stato inviato il bando
di partecipazione
alle scuole italiane
La crisi ferma la rassegna
di SANDRO TIBERI
L
a XXI edizione della nota
e importante rassegna
nazionale di Poesia e
Narrativa, intitolata alla
poetessa e scrittrice fabrianese
Anna Malfaiera, non ha inviato, a
settembre, il bando di partecipazione alle scuole italiane di ogni
ordine e grado, per colpa della crisi
economica che il nostro territorio
vive con grande preoccupazione
per il dramma delle tante famiglie
che non hanno un lavoro ed un
reddito per vivere dignitosamente.
L’amministrazione comunale non
può sostenere, come nei precedenti
anni, il costo dell’apertura del teatro Gentile, dove si svolgeva nel
mese di maggio la premiazione
degli studenti che accompagnati da
insegnati e genitori, provenienti da
ogni regione italiana, riempivano il
teatro fino ad esaurimento dei posti
disponibili.
In queste venti edizioni la rassegna
può vantare numeri importanti:
ottomila circa le persone che hanno visitato Fabriano, trentamila
circa i lavori giudicati dai dodici
componenti della giuria, venti le
pubblicazioni che ogni anno hanno
raccolto le opere selezionate, un’altra pubblicazione “Insegnando la
poesia” rivolta ad insegnanti e docenti, del prof. Alessandro Celidoni
di Senigallia.
La rassegna fabrianese ha prodotto,
nella quarta edizione, un annullo
postale creato dall’artista Roberto
Moschini, un logo che è il simbolo
storico conosciuto in tutte le scuole
del territorio nazionale.
La rassegna nasce con la collabo-
razione del VII Distretto Scolastico
della Marche, che per nove anni
invia il bando in forma cartacea alle
scuole di ogni ordine grado e tutti i
Comuni italiani, poi i Distretti sono
stati soppressi e la rassegna è stata
accolta, nella decima edizione, con
grande spirito di sacrificio per la
grande mole di lavoro consapevoli
dell'importanza e notorietà che la
rassegna aveva raggiunto per la
nostra città, dalla Società Dante
Alighieri comitato di Fabriano,
che ha svolto un lavoro eccellente
proiettando sempre più in alto la
Il "Federico II" in città Renzo Barbarossa
Per la prima “uscita” ufficiale del neonato coro “Federico II” i coristi
jesini hanno voluto scegliere la città della carta. Il concerto di musica
corale sarà eseguito domenica 23 ottobre, con inizio alle ore 17.30, presso
la Scala Santa – chiesa di Sant’Onofrio. Due le motivazioni alla base di
questa scelta: rendere omaggio al cultore della musica fabrianese, M°
Paolo Devito, che fin dalla sua costituzione, nella primavera scorsa, ha
preso per mano il gruppo iniziale di appassionati del canto facendolo
crescere musicalmente e non solo. L’altra ragione sta nella scelta della
collaboratrice che accompagnerà all’organo alcuni dei brani in programma; stiamo parlando del M° Mirella Dirminti, già apprezzata dai coristi
per la sua professionalità e preparazione. Il programma del pomeriggio di
concerto scelto dal M° Devito è incentrato su brani classici di ispirazione
religiosa composti da musicisti vissuti nei secoli passati; in apertura
sarà eseguito “Alta Trinità Beata” di autore anonimo del XVI secolo;
seguirà “Stella Splendens”, anche questo composto da ignoto nel XV
secolo. Sempre ignoto, questa volta del XVI secolo anche l’autore del
terzo brano “Gaudete”. Seguirà una ”Ave Maria”, mottetto a quattro voci
miste di Jacob Arcadelt (1514? + 1557); a seguire il “Crucifixus” di J. S.
Bach (1685 + 1750). Brano successivo il “Laudate Domìnum”, di W. A.
Mozart (1756 +1791); cambia l’autore, ma il titolo del brano che segue
nella programmazione è lo stesso del precedente, vale a dire”Laudate
Dominum” di Antonio Vivaldi (1678 + 1741). Il brano di chiusura è
quello più complesso, quello che per mesi ha impegnato i componenti
il coro “Federico II” e lo stesso direttore Devito; stiamo parlando del
grandioso “Credo” che Antonio Vivaldi ha composto per coro misto ed
organo. Un brano potente, ricco di momenti di religiosità e meditazione,
così come di musicalità intima. Con il “Credo” i “ragazzi” del “Federico
II” saluteranno quanti avranno avuto la voglia di ascoltare.
e le sue vetrate
Domenica 16 ottobre, nel pomeriggio, all’interno
del programma di iniziative per i cinquant’anni della
parrocchia della Misericordia, l’attenzione è stata
focalizzata sulle splendide vetrate policrome che
impreziosiscono la chiesa, opera del compianto artista
fabrianese Renzo Barbarossa, scomparso tre anni fa.
“Le vetrate artistiche di Renzo Barbarossa” è stato il
titolo dell’incontro. Di fronte ad un numeroso e partecipe pubblico, presente anche la moglie dell’artista,
Bruna, dopo l’introduzione del parroco don Umberto
Rotili e di Anna Massinissa
dell’associazione InArte, è
stato don Alfredo Zuccatosta a raccontare la genesi di
queste grandi vetrate, la cui
realizzazione è iniziata nel
1998 e si è protratta per un
paio d’anni. Don Alfredo
ha spiegato anche il significato delle immagini e la
loro simbologia. Le vetrate
sono in tutto nove, di cui
otto raccontano i momenti
significativi della vita della
Madonna, ed un’altra (sulla
facciata) contiene motivi
policromi. Durante l’in-
prestigiosa rassegna nel panorama
della scuola italiana.
E’ auspicabile che, per il prossimo
anno, si possano trovare sponsor
locali che permettano il prosieguo
di questo importante evento per
il nostro territorio, che nella sua
forma indiretta rende un pregevole
servizio di informazione nella conoscenza della nostra città ed un
invito a visitarla portando, così, un
non trascurabile beneficio finanziario per le attività commerciali
e la gestione dell’amministrazione
comunale.
contro, reso speciale da un luminosissimo sole che
ha esaltato i colori delle vetrate, è stata giustamente
ricordata la figura dell’autore, Renzo Barbarossa, le
sue capacità artistiche e le altissime qualità morali che
ne hanno caratterizzato la vita terrena. Nell’occasione,
è emersa anche la notizia che entro fine novembre
verrà organizzata una doverosa commemorazione
di questo multiforme artista, capace di spaziare tra
pittura, scultura, incisione, lasciando nel comprensorio tante opere quotidianamente visibili, tra le quali
citiamo - oltre alle vetrate della Misericordia - anche
il monumento dell’Avis ai Giardini, il monumento ai
Caduti di Marischio e della Stazione, e molto altro.
L’appuntamento, quasi sicuramente, sarà per il 26
novembre con una giornata di studi, presentazione
della monografia e tributo all'artista.
Ferruccio Cocco
24
>CULTURA<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Quel cinema d'animazione
Sono trascorsi 40 anni dalla prima Biennale organizzata a Fabriano
di BALILLA BELTRAME
S
ono trascorsi quarant’anni da quando
Fabriano salì alla ribalta dei giornali,
riviste specializzate e TV
per aver organizzato la prima
“Biennale del Cinema d’Animazione Italiano, 1960/73”.
Promossa dalla Commissione
Cultura, assessore Giancarlo
Teatini, diretta dal prof. Gianni Rondolino, docente di storia e critica del cinema all’Università di Torino, autore
del libro “Storia del Cinema
d’Animazione. Dalla lanterna
magica a Walt Disney, da Tex
Avery a Steven Spielberg”.
Collaborò alla ricerca degli
Autori Alberto Ciambricco,
già introdotto negli ambienti
della tv e l’infaticabile Guelfo Bianchini, ideatore del
bozzetto del manifesto poi
esposto in tutte le Biblioteche
italiane. Ospiti della rassegna
giornalisti specializzati, studenti e docenti dell’Istituto
d’arte di Urbino della sezione
Cinema Animato, coordinati dal prof. Quaresima il
quale fece un'interessante
“introduzione” sulla tecnica
dell’animazione. Insomma
una squadra di livello nazionale. In quegli anni, il cinema
d’animazione più diffuso era
quello dei cartoni animati per
bambini con i divertenti film
della Disney. Sconosciuto al
grande pubblico il cinema disegnato, con pupazzi e oggetti
animati riservato agli adulti
dei quali riflette e amplifica
atteggiamenti e umori della
realtà quotidiana, in termini
di satira e ironia.
Fin dagli anni ‘60 un gruppo
di creativi lavorò alla sua
affermazione pur nella spiccata, autonomia stilistica e
artistica, un’alternativa al
cinema dal “vero”. Giorno
dopo giorno giunsero all’assessorato, scatole di scarpe
ben sigillate, contenevano
lo spezzone della pellicola
da presentare. Trentacinque
cortometraggi proiettati al
“cinema d’essai” Montini,
nelle tre sere della rassegna,
dal 25 al 27 ottobre 1976,
dei seguenti Autori: Osvaldo
Cavandoli, Bruno Bozzetto,
Giuseppe Laganà, Osvaldo
Piccardo, Emanuele Luzzati,
Giulio Zanini, Guido Manuli,
Manfredo Manfredi,
Le splendide voci di gruppi corali provenienti da diverse città
del centro Italia hanno riempito
la chiesa di San Benedetto a
Fabriano e la chiesa di S. Filippo Neri a Serra S. Quirico per
la prima edizione di “Voci in
cammino”, rassegna dedicata
per l’appunto ai gruppi corali,
uno degli appuntamenti di settembre del festival “Lo Spirito
e la Terra”. La rassegna, organizzata da tutte le corali locali
(Associazione “Akademia”, “Coro Giovani Fabrianesi”,
“Coro Vox Nova”, “Gruppo Corale Città di Sassoferrato”,
“Gruppo Corale S. Cecilia”, “Coro Diocesano Don Giuseppe
Marinelli”, “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico) è stata
coordinata da Roberta Valeri che, insieme all’organizzazione
de “Lo Spirito e La Terra” ed ai direttori dei cori locali, ha
curato logistica ed accoglienza. Sono state 15 le corali che
si sono esibite nel corso delle tre
giornate dedicate alla manifestazione,
che è terminata domenica mattina a
Fabriano in Piazza del Comune, da
dove è partito un corteo canoro composto dalle voci di bambini ed adulti
ed accompagnate dal Maestro Marco
Agostinelli che ha raggiunto la rotonda dei Giardini Regina Margherita,
dove i gruppi hanno cantato insieme in
un’atmosfera festosa, per raggiungere
quindi la Cattedrale, ultima tappa di
“Voci in cammino” dove durante la
Santa Messa si è esibito il Coro Diocesano. Nel corso dei concerti che si
sono susseguiti venerdì 16 e sabato
17 settembre si sono esibiti i cori
fabrianesi “Akademia”, “Vox Nova”,
“Gruppo Corale S. Cecilia” e “Coro
Diocesano Don Giuseppe Marinelli”.
Inoltre hanno raggiunto Fabriano e
Serra S. Quirico, per partecipare alla
rassegna, il “Gruppo Corale Città di
Sassoferrato”, la “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico, il “Coro Santa
Teresa” di Matelica, il coro “Riviera
delle Palme” di San Benedetto del Tronto, i “Piccoli Cantori”
e “Harmonia” di Ancona”, “Le Note”, “Le Piccole Note” e
le “Ariose Vaghezze” di Esanatoglia, “Psalterium” di Roma e
il “Coro S. Antonio Cerqueto” di Gualdo Tadino. “Il festival
dei cori ha avuto e dovrà avere anche in futuro uno spazio
rilevante nella promozione turistica del nostro territorio”,
dichiara la curatrice Roberta Valeri. “Questa prima edizione
rivelatasi un banco di prova ha portato i primi risultati: sono
state ospitate per due giorni circa centocinquanta persone. Altre
Giudo Gomas, Magdalo
Mussio, lo Studio INK di
Fuzelier-Mulazzani-Carloni,
i marchigiani Giulio Cingoli,
Giancarlo Carloni, Nicola
Falcioni (di Fabriano), del
famoso “Orti film studio” di
Milano, fondatori della rivista
“Linus”. Successo di critica
e di pubblico, come si dice
in questi casi. Progetti per
l’avvenire. La rassegna del cinema d’animazione canadese.
Infatti, nel ’78 prese il via la
seconda rassegna con i più
noti autori canadesi in stretta
collaborazione con l’Ambasciata di Roma. Curatore
della manifestazione Gianni
Rondolino, presentazione del
prof. Alberto Berardi, docente
di Storia del teatro all’Università di Urbino. Sessanta
cortometraggi - tra i quali
opere di McLaren, Dunning,
Hubley, Larkin, Hoedman questa volta proiettati anche
nelle scuole del Distretto e in
alcune località delle Marche.
In segno di stima e d’amicizia, aprì la manifestazione
il famoso lungometraggio
“Allegro ma non troppo” di
Bozzetto. Tanti complimenti e
pacche sulle spalle. La rasse-
Opera di Guelfo "Volo di un folleno a Fabriano"
gna di Fabriano era destinata
a diventare la prima in Italia,
ben vista dall’Università
di Urbino, grafici, registi,
sceneggiatori, musicisti. Articoli di buone penne apparsi
su “Paese sera”, “L’Unità”
150 circa sono intervenute nei
concerti di Serra e Fabriano. Se
consideriamo che addirittura i
gruppi più lontani hanno già
espresso il desiderio di tornare per il prossimo anno, mi
sembra più che logico pensare
e programmare una prossima
edizione per richiamare al
meglio più realtà corali nel territorio. Si può aggiungere poi
il fatto più che positivo delle relazioni e degli scambi tra le
realtà corali locali e quelle ospiti. Fondamentale sarà lavorare
anche per mostrare al meglio le ricchezze artistiche e culturali
del nostro territorio che a quanto ho potuto constatare non
sono conosciute ai più. Molti degli ospiti hanno detto che non
avrebbero mai immaginato che in città come Fabriano e Serra
ci fossero così tanti esempi di architettura di incredibile bellezza”. “Sicuramente una rassegna, in cui più gruppi musicali
si esprimono, é l'occasione di incontrare
altre realtà corali a cui far conoscere la
propria musica con la possibilità di un
confronto e una crescita artistica/musicale”, commenta Alberto Mariani, presidente del gruppo Corale Santa Cecilia,
“allo stesso tempo per i singoli coristi
offre l’occasione di conoscenza/scambio di esperienze personali. Per quanto
riguarda la possibilità di una continuità
nel futuro sicuramente questa prima
edizione la si deve considerare come
sperimentazione su cui lavorare per far
crescere la rassegna stessa”. “La proposta è giunta a Lo Spirito e La Terra più di
un anno fa”, racconta Anna Massinissa,
curatrice del festival, “l’associazione
Akademia ha manifestato il desiderio
di organizzare un incontro nella nostra
terra.Gli intenti di valorizzazione di
luoghi e di talenti locali, ma soprattutto
la potenziale ricaduta turistica che un
appuntamento annuale portato a regime
potrebbe costituire per un territorio che
ha enorme bisogno di sviluppo economico, ci sono sembrati perfettamente in
linea con gli obiettivi del Festival. E’ stato questo un anno di
sperimentazione e mi preme ricordare agli organizzazioni che
ci vogliono anni per portare una manifestazione a crescere in
qualità, immagine e credibilità – il lavoro è lungo ma per chi
applica la propria passione artistica sicuramente anche molto
motivante. Penso che il riscontro è stato sicuramente positivo
e che tutti gli organizzatori hanno ora il dovere di ricominciare
a coordinarsi per uno sviluppo futuro”.
Voci in cammino
con 15 corali
Gaia Germoni
e poi su “Il Progresso” e
sul “Il Pensiero cittadino”
incoraggiavano a proseguire.
La nuova Amministrazione
monocolore Dc la vide però
tinta di rosso.
Non interessava il cinema
della “Scuola di Zagabria”,
ne tanto meno cecoslovacco.
In fin dei conti, di fabrianese
c’era solo il manifesto di
Guelfo. Mica disse “No!”
papale papale. Costruì muri
di gomma. Biennale chiusa.
Chiusa la rassegna
con due concerti
Gli ultimi due concerti organistici della stagione si sono
svolti presso la chiesa Beata Vergine della Misericordia,
nell'ambito dei festeggiamenti per i 50 anni dalla sua
dedicazione. In questa location, immersi nell'arte, circondati dalle foto che hanno segnato il percorso seguito dalla
parrocchia in questo lungo periodo e dai meravigliosi
lavori eseguiti dall'artista Lughia, si sono esibiti il duo
Paolo Devito e Mirella Dirminti e Giovanna Tricarico.
Domenica 2 ottobre è stata la volta di due musicisti
fabrianesi, che nel 2016 hanno fatto conoscere il nome
di Fabriano all'estero, esibendosi a Tàllin in Estonia e
a Obernai in Francia: Paolo Devito e Mirella Dirminti.
Il loro programma complesso, con esecuzione a quattro
mani di brani originali e trascritti è stato apprezzato
dal pubblico, che nel finale sulle note della Marcia di
Radetzky ha partecipato attivamente battendo le mani
a ritmo. La prima parte del concerto ha avuto come filo
conduttore le “Fughe”: da G.F. Haendel con il Preludio
e Fuga in FA, a Sixtus Bachmann, con la Fuga a quattro
mani in FA, in cui attraverso un crescendo da un solo
registro, si è passati all' uso di tutti i registri, a Franz
Shoubert con la sua Fuga in MI, dove allo stile barocco
si sono affiancate le nuove sonorità romantiche con forti
e imprevedibili dissonanze. Nella seconda parte invece
si sono potute ascoltare la “Primavera” di Vivaldi trascritta dallo stesso maestro Devito per organo italiano,
le Variazioni su “Giglio Intatto” di un musicista contemporaneo, Luigi Mengoni, che ha preso come spunto per
questo lavoro inedito, un canto in onore della Madonna
del Mugello e infine la Marcia di Radetzky di Jhoann
Strauss Senior. Giovedì 6 ottobre si è esibita, invece,
una giovane musicista pugliese, Giovanna Tricarico che
ha eseguito un programma incentrato su autori del nord
europa: Johann Sebastian Bach, Mozart e Pachelbel.
Di J.S.Bach sono stati suonati tre pezzi che ben hanno
messo in luce lo spessore compositivo dell'autore: un
corale “ Aus tiefer not schrei' ich zur Dir”, la toccata con
fuga in re min, che rappresenta forse l'opera bacchiana
più conosciuta e infine il Preludio e Fuga in MI bemolle
magg, una delle più alte espressioni compositive. Oltre
a Bach sono stati presentati anche due brani di autori
suoi contemporanei: la Ciaccona in FA min. di Johann
Pachelbel e la “Fantasia Kv594” di Mozart.
c.o.
25
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
I ragazzi della Fortitudo Fabriano
Pattinaggio protagonisti
a Lignano Sabbiadoro
>SPORT
Volley: prima partita
negativa per la serie D
In serie D femminile, stecca la prima di campionato la
Pallavolo Fabriano che, in trasferta a Camerino, offre una
prestazione discontinua e perde 3-0 (25-22; 25-23; 25-16).
La formazione fabrianese: Angeletti Syria, Baldoni Michela,
Baldoni Sara, Fattorini Aurora, Fattorini Melania, Malefora
Federica, Mancini Palamoni Federica, Ruggeri Gaia, Spuri
Forotti Federica, Busini Benedetta (L); all. Paoletti Mario e
Moretti Francesco. Sabato 22 ottobre si torna tra le mura
domestiche cercando subito il riscatto contro la Mantovani
Volley, alle ore 21 presso il PalaGuerrieri, formazione già
incontrata anche in Coppa Marche.
Anche per le “apette” della Under 14 esordio in campionato
con due sconfitte. La prima contro la Valvolley Castelplanio per 0-2 (23-25; 23-25). Il risultato, seppur duro, non
risponde alla verità del campo; sono stati due set molto
tirati e giocati dalle atlete fabrianesi punto a punto, decisi
entrambi sul finale. Nella seconda gara, disputata contro la
Pallavolo Sassoferrato e persa per 1-2, le nostre ragazze
hanno reagito mostrando più gioco, piegandosi solo al tie
break. La formazione fabrianese: Ballerini Chiara, Calpista
Alice, Canullo Giulia, Grucka Ester, Mancini Giulia, Marino
Caterina, Persigilli Martina, Tartarelli Giada; all. Cini Loredana.
Domenica prossima altre due partite per il riscatto, in trasferta
a Sassoferrato a partire dalle ore 9.30, ancora contro la
Pallavolo Sassoferrato e contro la APD Cerreto D’Esi Volley.
Paggi Andrea
PATTINAGGIO
Finali nazionali
Otto bravi fortitudini
a Lignano Sabbiadoro
di FERRUCCIO COCCO
N
el fine settimana scorso a Lignano Sabbiadoro (Ud) si sono
svolte le finali nazionali dei tre
circuiti giovanili italiani di pattinaggio
under 15: il Challenge Centro Italia (al
quale partecipano le società di Marche,
Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo e
Sardegna), il Circuito Nord Ovest (con
Lombardia, Piemonte e Liguria) e il
Gran Premio Giovani (Veneto, Friuli
Venezia Giulia ed Emilia Romagna).
La selezione degli atleti avviene in
base ai risultati ottenuti al termine
della stagione agonistica: i migliori
sei o dodici (a seconda della categoria) vanno a disputare le finali. Per la
Fortitudo Fabriano Pattinaggio, gli
RUGBY
atleti convocati sono stati otto, guidati
dall’allenatore Patrizio Fattori (Alessandro Carnevali, Emma Ninno,
Elisa Scassellati, Maria Ninno,
Roberto Raiola, Giovanni Fiorucci,
Cristian Scassellati e Alessandro
Eleuteri), che ovviamente hanno
gareggiato con i colori del proprio
circuito, il Challenge Centro Italia,
che si e classificato al terzo posto.
Va elogiato il prezioso contributo dei
fabrianesi, che hanno dimostrato grinta
e determinazione.
Questa manifestazione, in pratica, conclude la stagione di gare 2016. Ora gli
atleti sono attesi da tanti allenamenti in
pista o in palestra in vista di riprendere
a gareggiare a primavera con rinnovata
determinazione.
I giovani
fabrianesi
in evidenza
all'ultimo atto
dei circuiti
Ritmica serie A1: Ginnastica Fabriano
al 2° posto nella giornata d'esordio
Il team fabrianese di serie A1
di ginnastica ritmica
Serie C
I cartai reggono un tempo,
poi Fermo mette la freccia
Esordio casalingo
amaro per il Fabriano Rugby. I ragazzi
guidati da Germano
Ragni cedono alla
lunga distanza contro l’Amatori Rugby
Fermo. Una partita
persa per 24-3, ma
giocata sostanzialmente alla pari con
gli ospiti. Primi 40
minuti di grande attenzione difensiva
per i padroni di casa,
terminati sul 3-7 per
gli ospiti (i punti
fabrianesi sono stati
messi a referto da Sepe). Una buona prova per i padroni casa, che si sono dimostrati concentrati e capaci di resistere all’assalto ospite senza subire in maniera
eccessiva la pressione del Fermo. Secondi quaranta minuti favorevoli agli ospiti,
che dopo aver messo a referto la seconda meta di giornata, hanno poi sfruttato
le occasioni lasciate dai fabrianesi. La formazione: Lombardi, Ramadoro, Sepe,
Centraco, Coniguardi, Michelangeli, Ragni, Santini, Kim, Battistoni, Capalti,
Nigro, Ronchetti, Morichelli e Fiku. A disposizione: Spuri Colonna, Home, Grillo,
Merloni, Tartarelli e Maccari. Allenatore: Germano Ragni. Prossimo appuntamento
domenica alle 15.30, sempre in casa, contro l’Amatori Rugby Teramo.
Saverio Spadavecchia
Il Campionato Italiano di Serie A1 è composto da quattro
giornate che alla fine decreteranno la vincitrice dello scudetto 2016. La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, abbonata negli ultimi anni al pur sempre prestigioso
terzo posto finale, si è presentata al primo appuntamento
con una squadra che nell’ultimo anno ha plasmato fior
di ginnaste, portandole ai massimi livelli italiani. Ed è
per questo che l’obiettivo era quello di schiodarsi dal
terzo posto e migliorarlo. A Sansepolcro la Ginnastica
Fabriano ha fatto capire alle tradizionali rivali di Desio
e Chieti che la musica sarebbe stata diversa dagli anni
precedenti. Le dieci società di A1 si sono affrontate imbottite delle migliori ginnaste italiane e straniere dando
vita ad una incandescente giornata di ritmica. Fabriano
ha schierato Letizia Cicconcelli, ginnasta nazionale che
ha ottenuto due secondi posti alla Fune e Clavette, Milena Baldassarri, ginnasta nazionale che ha ottenuto un
terzo posto al Cerchio ed un secondo al nastro, Ksenyia
Moustafaeva, ginnasta francese decima alle Olimpiadi
di Rio, quarto posto alla Palla, e Talisa Torretti, quinto
posto al Corpo Libero, riserve Sofia Raffaelli e Lavinia
Muccini. In base a questi punteggi, Fabriano ha ottenuto
un meritevole secondo posto finale ad appena 0,750 punti
da Desio, che ha vinto la giornata, terza Chieti ad oltre
due punti di distanza dalle fabrianesi. Qualche rammarico c’è per delle valutazioni eccessive avute da Desio,
che comunque ha in squadra una fuoriclasse ucraina e la
campionessa italiana individuale, per cui con molti punti
sicuri in mano. Il punteggio di classifica, come la Formula
Uno automobilistica, concede 25 punti alla prima, 22 alla
seconda, 20 alla terza e così via. La seconda giornata di
campionato si svolgerà proprio a Fabriano nel weekend
del 29 e 30 ottobre, importante e bellissima manifestazione che porterà in città 30 società da tutta la penisola.
Il 29 ottobre al PalaGuerrieri sarà di scena la Serie A2
dalle 16 e la Serie A1 con la squadra cittadina alle 20; il
30 ottobre alle 10 sarà la volta della Serie B. A cadenza
bi-settimanale seguiranno le successive prove a Padova,
per poi terminare il campionato a Perugia con tante belle
speranze nel cassetto per la Ginnastica Fabriano.
26
>SPORT<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
CALCIO
Serie D
Matelica, un bel poker
per ricominciare la marcia
di ANTONIO GENTILUCCI
N
on poteva cominciare meglio
l’avventura di mister Antonio
Mecomonaco sulla panchina
del Matelica (anche se per la verità
il mister non c’era in panca, dovendo
scontare una squalifica). Vero che gli
avversari non erano proprio irresistibili,
ma il l'1-4 del Matelica sul Chieti in
Abruzzo dà tranquillità, principalmente
proprio al tecnico, per poter modellare
il suo gioco. Ma il mister non è l’unica
novità di giornata. In campo, in attacco, c’è anche il nuovo arrivo Michele
Boldrini, messo subito in campo per
il forfait per infortunio di Degano.
Passano solo 5’ ed Esposito in area
risponde di testa al cross proprio di
Boldrini infilando alle spalle di Mecca
il vantaggio. La gara si mette subito
in discesa per i biancorossi che sono
padroni del campo e raddoppiano al
25’: cross lungo di Baldinini per Pera
che in area con un preciso diagonale
va a segnare il gol dello 0-2. Per il
tris è solo questione di minuti perché
al 28’ Esposito è atterrato in area da
Trozzo, giallo per lui e rigore per il
Matelica. Sul dischetto si presenta
Pera che realizza il tris facendo andare
a riposo i suoi in vantaggio per 0-3. Il
Chieti non si dà per vinto e accorcia
le distanze al 30’ st con Alessandroni
CALCIO
CHIETI
MATELICA
1
4
CHIETI - Mecca, Albanese, Tuccia,
Viscido, Trozzo, Zetti, Adiansi, Botticini
(11’st Alessandroni), Faella, Genovese
(26’st Perna), Ceccarelli (1’st Faccini).
All. Mariani
MATELICA - Marcantognini, Mingucci,
Bartolini, Lunardini, Cacioli, Gilardi,
Boldrini, Baldinini (28’ st Galli), Pera,
Esposito (1’ st Perfetti), Di Pinto (35’
st D’Orazio). All. Salvetti
Inizio super per Mecomonaco
frena: “non era questa la gara che ci può
dire quanto siamo veramente cambiati:
lo sarà molto più quella di domenica
prossima in casa contro San Marino,
data anch’essa tra le favorite ad inizio
anno, ma che fino a questo momento
ha tradito un po’ le aspettative. Anche
loro cercheranno di trovare il bandolo
della matassa, è una quadra che prende
e fa molti gol, è tuttora indecifrabile”.
RETI - 4’ pt Esposito, 25’ e 28’ pt (r)
Pera, 31’ st Alessandroni, 32’ st Galli
Il nuovo acquisto, Boldrini, è stato
subito mandato in campo dal mister.
“Ha risposto molto bene, soprattutto
nel primo tempo. Dire che è un acquisto
azzeccato è prematuro, ma ha quelle
caratteristiche che a noi mancavano:
nel caso vogliamo adottare il 4-3-3, ce
ne consente l’efficacia, essendo un po’
l’alter ego di Esposito nell’altra fascia
del campo”, conclude Dolce.
La festa matelicese a fine gara
che sfrutta una ribattuta realizzando
l'1-3. Neanche il tempo di esultare,
tuttavia, per gli abruzzesi, perchè al
32’ Galli, appena entrato, è bravo a
sfruttare un errore dei padroni di casa
per andare a infilare la rete del definitivo 1-4. Il Matelica festeggia e torna
dall’Abruzzo con tre punti preziosi.
“E' stata una vittoria, tra virgolette,
necessaria e salutare, nel senso che
permette all’allenatore, che ha iniziato
da pochi giorni, di lavorare in maniera
tranquilla per trasferire il suo gioco e
la sua mentalità ai ragazzi”, commenta
il vicepresidente Carlo Dolce. Che poi
Eccellenza
0
1
FABRIANO CERRETO - Spitoni; Savelli,
Lattarulo, Lapi, Balducci; Pierleoni (11’
st Scotini), Bartoli, Trillini; Moretti (21’ st
Girolamini), Tittarelli, Piergallini M. (23’
st Jachetta). All. Tarabelli
PORTO D'ASCOLI - Reali; Berardini (15’
pt Piergallini L.), Sensi, Ciotti, Cucco;
Leopardi, Biancucci, Gabrielli (33’ st
Bonfigli), Iachini (40’ st Nepa); Tedeschi;
Pendenza. All. Filippini
RETE - 16’ Ciotti
E’ il colpo di testa di Ciotti a far cadere
l’imbattibilità del Fabriano Cerreto
ed a regalare il bottino pieno al Porto d’Ascoli al termine di un match
spigoloso (9 ammoniti e 2 espulsi) e
infarcito di errori anche da parte di
una terna arbitrale non di certo nella
sua miglior giornata.
La formazione di Filippini capitalizza
la prima vera occasione al 16’: Leopardi da corner pesca i centimetri di
Ciotti nel cuore dell’area che fa 0-1.
La reazione della capolista è più di
pancia che di testa e le manovre confuse incocciano sulla granitica coppia
centrale Ciotti-Sensi sulla quale il
Porto d’Ascoli si arrocca per poi dare
sfogo alle ripartenze come accade al 4’
della ripresa: l’ennesima palla persa di
Pierleoni nella propria trequarti offre
a Iachini la chance del raddoppio ma
il figlio d’arte viene neutralizzato da
Spitoni. Il Fabriano Cerreto deve far
fronte anche al doppio giallo a Balducci e l’inferiorità numerica rischia di
costare lo 0-2 al 25’ quando Biancucci
di testa mette di poco a lato. La generosità non manca ai biancorossoneri
che a sette minuti dal termine vedono
però strozzarsi l’urlo in gola: Tittarelli
ribadisce in rete la respinta di Reali sul
colpo di testa di Lattarulo ma l’assistente di Biagini segnala l’offside fra le
vibranti proteste locali. L’espulsione di
Pendenza pareggia i conti solo a livello
disciplinare, perché Reali al 49’ chiude
ancora la porta a Lattarulo e certifica
il blitz dei rivieraschi. Il Fabriano
Cerreto, dopo il ritorno dei quarti di
Coppa Italia a Tolentino andato in
scena mercoledì, oltre i nostri tempi di
stampa, anticiperà sabato
a Grottammare in campionato dove sarà chiamato
al riscatto per difendere
il primato.
Juniores. La sconfitta in
casa 0-1 con il Potenza
Picena conferma l’avvio
non positivo della formazione Juniores (4 punti in
5 partite) che nel prossimo
turno sarà ospite del Conero Dribbling, squadra
appaiata in classifica ai
biancorossoneri.
Luca Ciappelloni
Trillini
in azione
(foto Animobono)
SERIE D girone F
Agnonese 15; Vastese e
Matelica 14; Fermana 13;
San Nicolò 12; Sammaurese e Campobasso 11;
Vis Pesaro e Civitanovese 10; Alfonsine
9; San Marino, Monticelli e Romagna
Centro 8; Castelfidardo e Jesina 7;
Recanatese e Pineto 5; Chieti 0.
ECCELLENZA
Fabriano Cerreto 16; Atletico Gallo 14;
Porto d'Ascoli 13; Tolentino, Biagio Nazzaro e Sangiustese 12; Camerano 11;
Helvia Recina e Marina 9; Montegiorgio,
Loreto e Urbania 8; Grottammare 7;
Forsempronese 6; Pergolese 5; Folgore
Veregra 0.
PRIMA CATEGORIA girone B
Sassoferrato Genga 15; Le Torri 13;
Filottranese 9; Conero Dribbling 8;
Monserra e Monsano 7; San Biagio,
Falconara e Castelfrettese 6; Montemarciano, Borgo Minonna, Arcevia e
Leonessa Montoro 5; Staffolo, Borghetto e Colle 2006 4.
PRIMA CATEGORIA girone C
Muccia e Monteluponese 12; Fiuminata
10; Cluentina 9; Fortitudo Fabriano e
Montemilone Pollenza 8; Porto Potenza,
Caldarola e Pioraco 7; Valdichientisangiusto e Camerino 6; Amatori Corridonia
5; Casette Verdini 4; Appignanese ed
Elpidiense Cascinare 3; Francavilla 2.
SECONDA CATEGORIA girone D
Cupramontana 13; Labor 12; Real
Cameranese e Apiro 10; Castelbellino
e Osimo 2011 9; Osimo Stazione e
Portuali Ancona 7; Vigor Camerano e
Atletico 2008 6; Sampaolese 5; Agugliano Polverigi, Offagna, Argignano
e Nuova Sirolese 4; Victoria Strada 2.
CALCIO
Prima Categoria girone C
Il Fabriano Cerreto incappa La Fortitudo fa la partita
nel primo stop stagionale ma è il Muccia ad esultare
FABRIANO CERRETO
PORTI D'ASCOLI
classifiche
MUCCIA
FORTITUDO FABRIANO
2
1
MUCCIA - Domenicucci, Zaccagnini,
Scarpeccio, Rapacci, Occhipinti, Ferri
(86’ Quadrani), Micucci (70’ Rossi),
Ciuffetti, Carradori (60’ Mendez), Natalini, Lobascio. All. Rossi
FORTITUDO FABRIANO - Ruggeri J.,
Ruggeri C., Battistoni, Ippolito, Clementi,
Meschini (35’ Mariani), Biocco, Guidarelli
(75’ Lettieri), Carmenati (80’ Pallotta),
Piccolini, Gobbi. All. Ferranti
RETI - Carradori 9’, Mendez 82’,
Lettieri 85’
Alta la posta in palio tra Muccia e
Fortitudo Fabriano, anche se ha poco
senso dire cosi ad inizio campionato.
Partita assai nervosa, senza dubbio
giocata a senso unico dai rossoblù,
ma con i locali capaci di sfruttare al
meglio il “campetto” e gli unici due
errori difensivi fabrianesi. Dominio
assoluto della Fortitudo, dicevamo.
Dopo appena due minuti occasione
d’oro per Gobbi che, lanciato da Guidarelli, elude uno spento Zaccagnini e
lascia partire un bolide che sorvola di
poco la traversa. Ancora Gobbi protagonista, poco dopo, ma non si avvede
di Piccolini solo soletto e conclude
fuori. Sulla ripartenza nasce l’azione
del gol muccese. L’esterno destro
scende verso l’area rossoblù e lascia
partire un rasoterra che viene deviato
facilmente in rete da un indisturbato
Carradori. La Fortitudo reagisce, ma
oltre all’avversario, trova un arbitro che
sentenzia a senso unico e nega un rigore
a Piccolini. Ancora i fabrianesi con Mariani, bravo a chiudere lo specchio della
porta Domenicucci. Sul finire del primo
tempo Ruggeri (Jacopo) esce sui piedi
di Carradori, blocca la palla, ma l’attaccante locale cade a terra… L’arbitro
s’inventa il calcio di rigore. Scontate
le proteste dei rossoblù, che rimangono in dieci. Il portiere fabrianese
dimostra la sua classe e para il rigore.
La Fortitudo non demorde e ad inizio
ripresa ancora Piccolini è protagonista.
Steso da Occhipinti in piena area di
rigore, l’arbitro fa proseguire. Ancora
Piccolini su lancio di Gobbi, ancora il
direttore di gioco ferma l’azione per un
ipotetico fuorigioco. Poi Mariani salta
come birilli tre avversari, si allunga un
po’ troppo la palla e viene anticipato
di un soffio da Scarpeccio. In campo
c'è solo la Fortitudo. I locali sono in
evidente difficoltà. Al 70’ gran sventola
di Guidarelli e Domenicucci devia in
angolo. All'81’ un difensore locale
rimette in gioco una palla fuoriuscita
dalla linea di fondo, ma l’arbitro fa
incredibilmente proseguire, i rossoblù
si fermano, i locali ne approfittano,
lungo lancio verso la metà campo, la
difesa fabrianese arriva in ritardo e per
Mendez è un gioco da ragazzi spedire
in rete la palla del doppio vantaggio. La
Fortitudo insiste e poco dopo accorcia
le distanze con uno scatenato Lettieri.
Ancora il giovane attaccante tiro da pochi passi in cerca del giusto pareggio...
ma il portiere locale fa il miracolo. Per
la Fortitudo, prossimo impegno sabato
in casa contro il Corridonia.
Angelo Campioni
Il portiere Jacopo Ruggeri
SECONDA CATEGORIA girone F
Real Tolentino 13; Esanatoglia e Urbis
Salvia 12; Castelraimondo ed Elfa
Tolentino 9; Rione Pace, Sarnano e
Cska Corridonia 8; Fabiani Matelica 7;
Belfortese 6; Aries Trodica, Settempeda
e Robur 4; Montecassiano 3; Morrovalle
2; Sefrense 1.
TERZA CATEGORIA girone C
Castelleonese 9; Spes Jesi e Cameratese 7; Ostra e Aurora Jesi 5; Senigallia,
Junior Jesina e Pianello Vallesina 4;
Maiolati e Poggio San Marcello 3; Valle
del Giano, Rosora Angeli e Serrana 1;
Real Sassoferrato 0.
TERZA CATEGORIA girone E
Real Matelica e San Francesco Cingoli 7; Juventus Club, Csi Recanati e
Treiese 6; Abbadiense 5; Accademia,
Just Macerata e Urbanitas Apiro 4;
Nova Camers e Sforzacosta 3; Red
Pin, Amatori Appignano e Lauretum 1.
CALCIO A 5 - SERIE C1
Futsal Cobà 20; Ankon Nova Marmi
16; Dinamis e Potenza Picena 15;
Montecchio e Grottaccia 13; Futsal Askl
12; Riviera delle Palme e Bocastrum
United 10; Real Fabriano e Cagli 9;
Sambucheto e Stella 6; Falconara e
Fano 4; Pagliare 1.
CALCIO A 5 - SERIE C2
Castrum Lauri 15; Avenale e Futsal
Macerata 13; Montelupone e Cerreto
11; Castelbellino 10; Numana 8;
Futsal Recanati 7; Nuova Ottrano 6;
Campocavallo e Cantine Riunite Tolentino 4; Casenuove 3; Aurora Treia
2; Cus Camerino 1; Passo Treia e Apd
Cerreto d'Esi 0.
CALCIO A 5 - SERIE D
Castelraimondo e Futsal Fbc 6; Ill.pa.,
Polisportiva Victoria e Nebbiano 3;
Genga e Gagliole 2; Serralta e Pollenza
1; Moscosi, Frontale, Montecosaro, Villa
Musone e Virtus Matelica 0.
CALCIO A 5 - JUNIORES
Alma Juventus Fano e Cus Ancona 18;
PesaroFano 14; Castelbellino 13; Corinaldo e Pietralacroce 12; Real Fabriano
9; Lucrezia 8; San Costanzo e Centro
Sportivo 7; Pesarese 6; Casenuove
4; Ostrense, Virtus Fabriano e Ffj 3;
S.Angelo 2; Brecce Bianche 0.
27
>SPORT<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
CALCIO a 5
Serie C1
Il Real Fabriano si consola
con i rampanti Juniores
di LORENZO ALUNNI
N
ella settima giornata arriva una
sconfitta dolorosa per il Real
Fabriano contro la Dinamis,
frutto di tante (troppe) disattenzioni in
fase difensiva. Partono forti gli ospiti
che a metà e a fine primo tempo vanno
a segno due volte. La prima rete è frutto
di uno spunto del loro pivot Pergolini
mentre la seconda è un regalo di Natale
anticipato del Real che dimentica, su
calcio d’angolo, il numero 9 avversario
Qorri che ringrazia e appoggia in rete.
Nel secondo tempo Giordani straccia
il copione e fa salire i suoi, così da
aggredire gli ospiti dall’inizio dell’azione. Punteggio che si accorcia grazie
al solito Carnevali, ma poi, sfruttando
anche un’indecisione di Fabbri, la
squadra di Falconara riporta i blaugrana
indietro di due lunghezze. Punteggio
di 1-3. Nel secondo tempo Carnevali
accorcia di nuovo, ma gli ospiti vanno
ancora a segno. Ed è ancora lui, “Ga-
brigol”, che firma la tripletta e regala
una speranza ai suoi. Speranza che
rimane tale perché la partita si chiude
sul 3-4 e l’unica cosa che resta sono i
rimpianti e la delusione. La formazione: Fabbri, Peverini, Stroppa, Amadei,
Ciculi, Baldoni, Angelelli, Laurenzi,
Burini, Passeri, Carnevali, Biancini F.;
all. Giordani.
Prossimo impegno di campionato,
venerdì 21 ottobre sul terreno di gioco
del Futsal Sambucheto, campo difficile,
ma servono punti. Lunedì 24 ottobre,
poi, gara di ritorno degli ottavi di finale
di Coppa Marche contro l’Ankon Nova
Marmi (PalaFermi, ore 21.30): servirà
un’impresa per ribaltare la sconfitta di
7-2 subita all’andata.
JUNIORES A VALANGA:
8-0 SULLE BRECCE BIANCHE
Ancora una prova sensazionale dei
ragazzi rossobù che strapazzano il fanalino di coda rifilando addirittura otto
reti. La cosa più sorprendente è che il
CALCIO
Varie
Gli Juniores felici
per la rotonda vittoria
Real è andato a segno con addirittura
sette giocatori diversi (solo Bardella
ha realizzato due reti), dimostrando
che la vera forza è il gruppo e il gioco
CALCIO a 5
di squadra. Partita controllata dall’inizio alla fine, il tandem gengarino
Bardella-Orfei porta in dote tre reti, al
resto ci pensano Crescentini, Carme-
Serie C2
CALCIO a 5
Per la prima
squadra
uno stop
di misura
nati, Moscoloni e Moretti. Ci siamo
dimenticati qualcuno? Ah si! Ha partecipato alla festa del gol anche Stefano
Tranquilli con un destro chirurgico che
si schianta sulla traversa e poi dentro,
gioia immensa per lui e per i suoi fan.
Dopo il triplice fischio tutti in piedi ad
applaudire una squadra a volte confusionaria ma che non molla mai e che
quando trova la quadratura è veramente
bella da vedere. Marcatori: Bardella
(2), Orfei, Carmenati, Crescentini,
Moscoloni, Tranquilli, Moretti. La
formazione del Real: Allegro, Bardella,
Biancini, Carmenati, Crescentini, Frascarello, Mariani, Moretti, Moscoloni,
Orfei, Peverini, Tranquilli; all. Fanelli.
Mercoledì 19 ottobre si è giocato un
turno infrasettimanale sul campo del
Casenuove (la tempistica di stampa non
ci consente di conoscere il risultato),
mentre sabato 22 ottobre si torna a
giocare tra le mura amiche contro il
Castelbellino (palestra Fermi, ore 18).
Forza ragazzi, avanti così!
Serie D
Sassoferrato Genga Il Cerreto di Rinaldi Pareggio pirotecnico
asfalta gli avversari verso i primi posti
per l'Avis Genga
Prosegue la straordinaria marcia
del Sassoferrato Genga al vertice del girone B del campionato
di Prima Categoria. I ragazzi
di Azzeri hanno rifilato un
eclatante 6-1 alla Castelfrettese
grazie alle reti di Piermattei al
4°, Arcangeli al 20°, ancora
Piermattei al 50°, Ferretti al 50°
e al 75°, Galuppa all’80°. Per i
sentinati si tratta della quinta
vittoria in altrettante partite.
Nel prossimo turno, trasferta
sul campo della Filottranese.
In Seconda Categoria girone D,
l’Argignano ha conquistato un
punto a Castelbellino: 2-2. Prossimo match in casa contro l’Agugliano Polverigi. In Seconda
Categoria girone F, la Fabiani
Matelica ha perso a Tolentino
2-1 per mano del Real. Gol
matelicese del bomber Mamudi.
Prossima gara in casa contro
il Sarnano. In Terza Categoria
girone C, giornata no sia per
la Valle del Giano (battuta 1-0
dalla Cameratese) sia per il Real
Sassoferrato (superato 4-0 dalla Castelleonese). Prossimo turno: Valle del Giano – Maiolati e
Real Sassoferrato – Cameratese.
In Terza Categoria girone E,
pareggio pirotecnico del Real
Matelica contro il Lauretum,
3-3 con reti matelicesi di Tozzi,
Pascucci e Lapucci. Prossima
partita in trasferta sul campo del
San Francesco Cingoli.
Ferruccio Cocco
CALCIO a 5
Quinto risultato utile stagionale
(in altrettante partite) per il
Cerreto di mister Rinaldi, che
nell’ultimo turno ha superato
3-1 l’Aurora Treia grazie alle
reti di Lippera (foto), Gubinelli e Teo Innocenzi. Tre punti
che consolidano i rossoneri in
zona play-off. La formazione:
Balducci, Sampaolo, Biondi,
Settore giovanile
Virtus: debacle Juniores,
ma Allievi alla riscossa
Le fosche previsioni della viglia (in riferimento
al trittico da brivido in vista per la Juniores), trovavano purtroppo riscontro già nel roster iniziale
dei ragazzi Virtus Fabriano, saliti a Pesaro (anzi
a Montecchio), falcidiati dalle assenze (oltre ad
infortuni e malanni, si aggiungevano anche le
“feste”, ormai di moda in tempi di scarso carattere
da parte dei ragazzi, pseudo “sportivi”!). Solo
sei infatti gli elementi a disposizione del duo Jachetta-Angjielkoski, nella gara con il Pesarofano,
condizionando quindi tutto l’iter del confronto,
già di per sé difficile: 5-0 il primo tempo per i
locali, 7-1 la ripresa, con il goal della bandiera
siglato sull’11-0 da Markoski. Trittico quindi che
è proseguito mercoledì 19, in casa contro l’imbattuta corazzata capolista Alma Juventus Fano,
e che va a chiudersi sabato 22, al Palascherma
di Ancona, alle 18.30, contro il Pietralacroce73.
Riscossa invece in Coppa per gli Allievi, dopo
l’imprevista battuta d’arresto di Cerreto d’Esi:
il team fabrianese, impegnato in casa contro il
Campocavallo, non trovava soverchie difficoltà
ad imporsi per 11-5, anche se gli ospiti si sono
dimostrati ben più che ostici, “arringati” da un
tecnico che evidentemente pensava di giocarsi
la Champion. La tripletta di Kertalli e le reti di
Angjelkoski e Iacobucci nel primo tempo, contro
due degli ospiti, facevano da preludio ancora alle
doppiette di Kertalli e Calise ed alle marcature di
Pettinelli e Bravi nella ripresa, contro le tre degli
ospiti. Domenica 23 ottobre, ora, ultima giornata
di questa fase eliminatoria della Coppa, con la
Virtus che farà visita alla capolista Acli Villa
Musone (tre vittorie sinora, gara fissata per le
15 nel campo all’aperto di Villa Musone); con il
Cerreto in visita al SantaMariaNuova ed appaiato
al secondo posto alla Virtus, i fabrianesi dovranno cercare di fare bottino pieno per aspirare al
passaggio del turno.
In settimana, infine, si saprà anche il calendario
sia del Campionato Regionale Allievi (inizio
previsto il 29 ottobre), che del Campionato Regionale Giovanissimi (anni 2002-3-4-5) per il quale
si stanno preparando i ragazzini di Manzetti.
Alla Palestra Collodi, prosegue intanto l’attività
formativa e preparatoria ai vari Tornei, dei Pulcini (anni 2006-7-8-9) con il tandem SantarelliRoscini.
Farneti, Innocenzi, Lippera,
Mosconi, Centocanti, Smargiassi, Rodriguez, Gubinelli, Sakuta. Venerdì 21 ottobre difficile
trasferta a Montelupone, a pari
merito in classifica.
Ancora in cerca di carburazione,
invece, l’Apd Cerreto di mister Foroni, caduta ad Avenale
per 4-1. Di Buldrini il gol dei
cerretesi, che restano in fondo
alla graduatoria. La formazione:
Cannoni, Tamburino, Bezhani,
Bucci, Buldrini, Simone Di
Ronza, Bruzzichessi, Poeta,
Marco Di Ronza, Giacomodonato, Lo Muzio, Pistola. Sabato
22 ottobre match interno contro
il Numana (PalaCarifac, ore 15).
f.c.
Rocambolesco pareggio
dell’Avis Genga di mister
Pirro, che impatta 6-6 a
Pollenza grazie ai gol di
Burzacca, Veschi, Boria (2,
nella foto), Conigli e Meloni. Niente da fare per la
Virtus Matelica di mister
Colluto, che ha perso 2-4
contro la Futsal Fbc; gol
matelicesi, nel finale, di
Libani e Buldrini. Infine,
vittoria per 1-5 del Nebbiano di mister Antonelli sul
campo di Cerreto d’Esi,
formazione “cadetta” che non fa classifica. Per il Nebbiano a segno
Bottacchiari, Bruffa (3) e Faginoli, per il Cerreto gol di Mercanti.
Nel prossimo turno: Avis Genga – Ill.pa., Nebbiano – Gagliole,
Castelraimondo – Virtus Matelica e Futsal Fbc – Cerreto d’Esi.
f.c.
PUGILATO
La curiosità
Ricordando le Olimpiadi '60
insieme a un vecchio amico
Rivedersi, 57 anni dopo. E’ accaduto a Primo
Zamparini, medaglia d’argento nel pugilato alle
Olimpiadi di Roma 1960, e a Mauro Petrolati.
Quest’ultimo, era cameriere, allora, al tavolo dei
pugili in occasione dei Giochi romani. Facevano
parte del gruppo azzurro anche i pugili Francesco Musso, Sandro Lopopolo, Nino Benvenuti,
Carmelo Bossi, Giulio Saraudi, Francesco De
Piccoli…
Il Petrolati, di carattere allegro e gioviale, ebbe
modo di conoscere bene tutti loro, in quei giorni,
e di scherzare durante il servizio al tavolo, tra una
portata e l’altra.
Ben 57 anni dopo, Zamparini ha avuto modo di incontrare di nuovo Mauro Petrolati. Accompagnato
dagli amici Emidio Sellaretti e Sergio Stopponi,
l’ex pugile fabrianese si è recato a Senigallia per
riabbracciare Petrolati, che attualmente gestisce
un ristorante all’interno del camping Spiaggia
di Velluto. I due hanno ricordato il passato e
quell’esperienza vissuta tanti anni fa.
f.c.
Primo Zamparini e Mauro Petrolati
28
>SPORT<
BASKET
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Serie C Silver
BASKET
Serie C Silver
Con un finale spaziale
la Janus sbanca l'hangar
Infortuni
a raffica,
Halley
I fabrianesi recuperano sedici punti negli ultimi dieci minuti al tappeto
di LORENZO CIAPPELLONI
I
l basket è questo, dall’inferno al
paradiso, dalla sconfitta al successo. Il basket dà, il basket toglie. La
Janus Fabriano a Pesaro ha messo in
cassaforte una grande gioia, la vittoria
di un gruppo. Finisce 57-61 un pazzo
sabato sera. Più acciacchi che paia di
scarpette, Sergio Quercia litiga con la
schiena ed è piantato sul parquet (o
quasi), Nick Nedwick punzecchiato da
un forte dolore intercostale e la coppia
Cavoletti-Cummings con una caviglia
fuori uso a testa. Il capitano (Michele
Bugionovo) e Valentas Tarolis, invece,
litigano con i padroni di casa, aggressivi
e sempre pronti a chiudere le maglie
della difesa. Fatica terribile nella metà
campo offensiva e zona messa in atto
da coach Aniello che viene bombardata
a ripetizione da Ravaioli e Giacomini
(21 punti dei 37 nei primi due periodi
arrivano dalla linea dei 6,75). Fabriano
non brilla, ma trova puntualmente tiri
puliti nelle mani di Kevin Pandolfi,
PISAURUM PESARO
JANUS FABRIANO
dalla lunga e riporta le compagini a
stretto contatto. Il soprasso lo firma
poi (chi, se non lui?) il capitano, dalla
lunetta, prima che Kevin Pandolfi voli
a correggere l’errore di Nedwick a 10”
dal termine. Che cuore. I festeggiamenti
e l’urlo finale insieme ai trenta tifosi
giunti da Fabriano sono la copertina
di un folle sabato sera. Mercoledì 19
ottobre, poi, la Janus ha giocato un
turno infrasettimanale in casa contro il
Tolentino, di cui la tempistica di stampa
del giornale non ci consente di conoscere il risultato. Dopodichè i fabrianesi
osserveranno un turno di riposo.
57
61
PISAURUM PESARO - Carnaroli 3,
Morelli, Bianchi 7, Giacomini 12,
Crescentini, Vichi 4, Foglietti, Giunta
13, Cecchini 2, Ravaioli 16, Giovanelli,
Cristiano. All. Foglietti
JANUS FABRIANO - Tozzi, Bugionovo 8,
Cavoletti, Tarolis 14, Pandolfi 17, Paoletti,
Barocci, Cummings, Fanesi, Giuseppetti
2, Nedwick 12, Quercia 8. All. Aniello
PARZIALI - 17-11, 37-21, 47-31, finale
57-61
piazzato sull’angolo come un cecchino
che spara e manda a bersaglio. Sempre
doppia cifra di margine per i locali che
scacciano via la Janus ad ogni tentativo
di aggancio. Nell’ultimo periodo, però,
la storia cambia, Valentas Tarolis viene
maltrattato e (finalmente) mandato
in lunetta dagli arbitri, rosicchiando
qualche punticino. Michele Bugionovo
BASKET
Settore giovanile
CLASSIFICA SERIE C SILVER
DOPO QUATTRO GIORNATE
Pandolfi in lunetta (foto M. Lippera)
va a costruirsi tiri dietro ai blocchi, per
mandare a segno i suoi primi punti a
5’ dal termine. Nick Nedwick colpisce
BASKET
Civitanova 8; Campetto Ancona, Stamura
Ancona e Janus Fabriano 6; Loreto
Pesaro, Pedaso, Pisaurum, Halley
Matelica, Falconara e Fossombrone 4;
Tolentino, Urbania e Porto San Giorgio 2;
Bramante Pesaro e Aesis Jesi 0.
Non udenti
Gli Under 14 e 16 fabrianesi
iniziano con il piede giusto
I Royal Lions Fabriano
verso l'Euro Cup in Turchia
Panoramica settimanale sull’attività giovanile della Basket School Fabriano.
Under 14 Elite (Spider) – La prima giornata di campionato vede la squadra di
coach Falcioni vincente a Jesi 45-83. Il commento del tecnico: “Ottima intensità,
dieci leoni in campo. Bene tutti. Un elogio particolare a Bellocchi e Argalia”.
Under 14 Elite - I ragazzi di coach Cerini affrontano in casa un’agguerrita Fermo
che, dopo un inizio titubante, poi vince la partita 47-91. Buona comunque la reazione dei ragazzi fabrianesi che iniziano ad adeguarsi ai ritmi elevati del campionato.
Under 16 Eccellenza - I fabrianesi di coach Cerini hanno già all’attivo due vittorie in altrettante partite. Contro il P.S. Elpidio si impongono 67-58. Partita in
equilibrio. Al supplementare i cartai non mollano, concedono solo 5 punti agli
avversari, riuscendo a vincere l’incontro mostrando un bel carattere. Nella seconda
di campionato, bella vittoria in trasferta a Fano 61-75. “Partita affrontata con la
giusta determinazione - commenta coach Cerini - Bene tutti sia in difesa che in
attacco, ottimo l’atteggiamento tenuto in campo”.
Under 18 Eccellenza (Janus) - Brutto esordio in quel di Senigallia per la squadra
dei coach Aniello e Panzini: 73-40. Di fronte ad una squadra molto determinata
in difesa e con più voglia di combattere, Fanesi e compagni sono incappati in una
sonora sconfitta. “L'inizio è stato buono - commenta coach Aniello - ma poi i padroni di casa sono passati a condurre. Impennata d'orgoglio dei nostri e vantaggio
alla metà del secondo quarto. Poi il Senigallia ha inserito un'altra marcia e non
siamo riusciti a rimanere in partita”.
Under 20 Eccellenza (Janus) - Partita d’esordio persa a Civitanova per la squadra
dei coach Panzini e Aniello: 66-47. Dopo due quarti e mezzo in perfetto equilibrio,
c’è stato un tracollo finale. Hanno pesato le assenze di Giuseppetti e Cummings.
Seconda partita e, purtroppo, seconda sconfitta, i nostri ragazzi perdono in casa
contro la Cab Stamura Ancona 51-69. Anche in questo caso, determinanti le assenze
di Zampetti e Cummings.
Basket School Fabriano
La vittoria al campionato italiano non udenti dello scorso maggio ha dato ai Royal
Lions Fabriano la possibilità di partecipare al campionato europeo Euro Cup 2016,
che si svolgerà ad Istanbul in Turchia nei giorni 22-27 novembre. La partecipazione
fabrianese sarà resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Carifac, sponsor ufficiale del gruppo. Partecipanti: Federico D’Andrea (playmaker), Giuseppe
Pignataro (playmaker), Paolo Aisa (guardia), Giuseppe Bruno (guardia), Mattia
Sigismondi (guardia), Dario Pignataro (ala), Andrea Piras (ala), Marco Salaris
(ala), Nicola Ivano Colonna (pivot), Stefano Manna (pivot), Mario Salvietti (pivot),
Davide Cola (capo allenatore) e Andrea Novelli (allenatore).
I Royal Lions Fabriano
(foto di Adriano Maffei)
BASKET
HALLEY MATELICA
FOSSOMBRONE
71
73
HALLEY MATELICA - Rossi 9, Pecchia
J., Pecchia L., Vissani 18, Braccini,
Leonzio, Cintioli ne, Lacchè 2, Antonini,
Busto 24, Romano 18. All. Tassinari
FOSSOMBRONE - Benedetti ne, Cicconi
10, Tadei 10, Mancinelli 17, Nobilini 2,
Toccaceli ne, Clementi 9, Barantani 12,
Diamantini, Chiericozzi, Ceppetelli ne,
Diana 13. All. Giordani
PARZIALI - 28-22; 16-19, 16-18, 11-14
L'Halley Matelica perde un’occasione
e si fa sorprendere da un buon Fossombrone, che riesce a sbancare il PalaCarifac. Per la verità le attenuanti in casa
biancorossa non mancano. Tanti gli infortuni: alle assenze di Delvecchio e del
giovane Gentilucci si somma il dolore
“da piegarsi” per un
ematoma intercostale di Elia Rossi,
che stringe i denti
e resta in campo,
ma non gli si può
chiedere il consueto, altissimo, standard di rendimento.
Inoltre si riacutizza
il problema alla
caviglia per Nicola Leonzio, che lo
costringe a vedere
quasi tutto l’incontro dalla panchina,
con un inedito 0 sul suo tabellino, e
i suoi punti sono mancati. L’inizio è
promettente, Matelica stacca subito
Fossombrone e vola fino al +10. Gli
ospiti tentano una reazione e riescono a
chiudere il primo parziale sul 28-22. Poi
però tornano definitivamente in partita
e si andrà avanti punto a punto fino
alla fine. Infortuni significa rotazioni
più limitate, rotazioni limitate significa
problemi di falli. Alla fine a giocarsi la
vittoria ci sono un eccellente Busto,
Romano (foto), un Rossi acciaccato
e due giovanissimi come Lacché e
Antonini, bravi quanto inesperti. Gli
uomini di Giordani fiutano la possibilità dell’impresa e non se la lasciano
scappare. Per i matelicesi tante ferite da
leccarsi e la speranza che la fortuna, e
la salute, tornino a girare in casa Halley. Mercoledì 19 ottobre (oltre i nostri
tempi di stampa) l'Halley ha giocato il
turno infrasettimanale ad Ancona contro
la Stamura, mentre sabato 22 ottobre
giocherà in casa contro Falconara (PalaCarifac di Cerreto, ore 18).
Antonio Gentilucci
Promozione
Si aprono le danze per Brown Sugar, Bad Boys e Cerreto
Scatterà in questo weekend il campionato di
Promozione con tre squadre locali ai nastri di
partenza tutte inserite nel girone C: Bad Boys
Fabriano, Brown Sugar Fabriano e Pallacanestro
Cerreto. Il girone, composto complessivamente
da 11 squadre, si concluderà il 10 aprile 2017 ed
ogni formazione giocherà 20 partite. Le prime
8 si qualificheranno al maxi-playoff nel quale
confluiranno anche le prime 8 del girone D e
le prime 8 del girone E. Delle 24 squadre che
disputeranno la post-season, e che verranno inserite in un classico tabellone tennistico, solo tre
saranno promosse in serie D. Dopo la sconfitta
in finale playoff dello scorso maggio, i Brown
Sugar Fabriano ci riprovano con una squadra
ancora più forte: alle tante conferme, tra cui co-
Quest'anno sono tre le formazioni locali iscritte
ach Christian Vico, si sono aggiunti gli arrivi di
spessore di Nizi e Tonini dalla Janus Fabriano e
il poker da Cerreto (Fabrianesi, Narcisi, Pallotta
e Silvi). Questo il roster completo: Luca Bugionovo, Edoardo Cafasso, Massimo Capodimonte,
Gabriele Fabrianesi, Alessandro Guerci, Mauro
Liendo, Emanuel Mearelli, Riccardo Moscatelli,
Nicola Narcisi, Gabriele Nizi, Andrea Pallotta,
Andrea Sacco, Luca Sacco, Lorenzo Sassi, Paolo
Silvi, Jacopo Taruschio, Raffaele Tonini. Anche
sul versante Bad Boys Fabriano tante conferme,
a partire da coach Davide Cola e buona parte del
nucleo, e forze fresche in entrata con i baby Ba-
rocci, Crivellaro, Patrizi, Pinto, Tozzi e Zampetti
in arrivo dalla Basket School e già nel giro della
serie C con Janus Fabriano. Il roster: completo:
Paolo Aisa, Andrea Barocci, Luca Battistoni,
Paolo Bernardini, Manuel Bongiovanni, Michele
Bonomo, Francesco Carnevali, Lorenzo Crivellaro,
Luca Eutizi, Matteo Mearelli, Michele Mosciatti,
Matteo Patrizi, Samuele Piermartiri, Fabiano
Pietrini, Leonardo Pinto, Luca Sforza, Nicolò
Sorci, Umberto Sorrenti, Enrico Tozzi, Alessandro
Zampetti. Anno zero, invece, per la Pallacanestro
Cerreto che ha scelto di ripartire dalla Promozione
nonostante avesse il diritto a disputare la D. La rin-
novata formazione, allenata da Simone Moscatelli
e Pierpaolo Perulli, giocherà di nuovo al Palasport
di Cerreto d’Esi, mentre Brown Sugar e Bad Boys
si divideranno la Palestra Mazzini di Fabriano.
Questo il roster dei biancoblù: Luca Chiarucci,
Gianluca Cicconcelli, Carlo Eutizi, Lorenzo Ferretti, Andrea Giombi, Alessandro Gratani, Jacopo
Loretelli, Riccardo Moscatelli, Simone Moscatelli,
Pierpaolo Perulli, Massimiliano Rizzi, Giorgio
Rossini, Giacomo Tiberi. Il campionato inizia in
trasferta sia per Brown Sugar che per Cerreto, di
scena venerdì rispettivamente a Senigallia contro
la Maior e Ancona contro il Conero Basket. Turno
di riposo invece per i Bad Boys che esordiranno
il 29 ottobre a Jesi contro i Titans.
Luca Ciappelloni
29
>DIALOGO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Quella vendemmia in Friuli
Un lettore fabrianese ci ricorda il suo impegno nel terremoto del '76
Gentilissimo direttore,
40 anni or sono, dopo il terremoto del Friuli, Fabriano si gemellò con il paese di Ramandolo in provincia
di Udine. Ad ottobre dello stesso anno (1976) quattro giovani fabrianesi, compreso il sottoscritto, partirono alla volta della località friulana per prestare aiuto nella faticosa vendemmia. Dieci giorni vissuti
accanto a giovani e meno giovani. Una esperienza indimenticabile. Al nostro ritorno, l'allora direttore de
“L’Azione”, don Pietro Ragni, ci chiese di esprimere, su carta, la nostra esperienza. Pochi giorni dopo la
nostra esperienza venne pubblicata sul settimanale fabrianese. Le chiedo gentilmente, se fosse possibile,
vederla nuovamente pubblicata quaranta anni dopo. Cordialmente.
Carlo Maria Vitali
Ecco la testimonianza:
N
el pomeriggio di mercoledì scorso sono tornati
nella loro casa i quattro
giovani fabrianesi che
si sono recati dieci giorni fa in
Friuli e a Ramandolo (frazione
di Nimis) per aiutare i ramandolesi nella vendemmia. Ripetiamo
che in quel paese si produce un
vino ottimo, che costituisce la
principale attività economica di
quella popolazione. Quest’anno
la produzione di uva era molto
abbondante, ma la pioggia quasi
continua di questo ottobre ha fatto, purtroppo, marcire i grappoli
sulle viti. I nostri giovani sono
tornati perché la vendemmia può
dirsi esaurita; altra uva è rimasta
sulle viti, ma non più buona per
la vinificazione.
Giunti in Friuli lunedì 11 ottobre
siamo stati accolti alla stazione di
Udine da don Eugenio Lovo, parroco di Nimis, Comune che dista
circa 20 km. dal capoluogo. L’accoglienza è stata subito calorosa, alla
maniera friulana. Giunti a Nimis ci
siamo sistemati in una tenda posta
nel campo dell’oratorio. Il tempo era
discreto e noi eravamo impazienti di
iniziare la nostra opera: consisteva
nell’aiutare i ramandolesi nelle
fatiche della vendemmia. A prima
vista il paese non ci è sembrato
troppo colpito dal terremoto, ma
poi entrando in alcune abitazioni
i danni del terremoto risultavano
evidenti e gravissimi; e pensare che
Nimis è uno dei Comuni meno disastrati dal sisma! Subito il parroco
ci ha presentato ad una famiglia di
Ramandolo, la famiglia Coos, composta da due infaticabili genitori,
da due ragazzi sempre pronti ad
aiutarli e da uno zio attaccatissimo
alla terra. Questa famiglia divideva
i pasti quotidiani con un’altra com-
posta da 4 persone, 3 adulti ed un
bambino di nome Emiliano. L’unica
attività di questa famiglia consiste
nella coltivazione della vite e il
maltempo ha influito enormemente,
danneggiando quello che doveva
essere il raccolto, uno dei più abbondanti degli ultimi anni. Gran parte
dell’uva raccolta veniva venduta a
causa dell’inagibilità delle cantine.
Questo stato di cose rende ancora
più precaria le condizioni di vita di
questa gente. Abbiamo diviso con
loro il lavoro, il cibo quotidiano e
il poco tempo libero che restava.
Fin dal primo giorno abbiamo capito quale sia il carattere di questo
popolo, così duramente provato. La
forza d’animo che li sostiene è veramente eroica. Quasi tutti sin dal 7
maggio, giorno seguente alla prima
grave scossa, avevano cominciato
la difficile opera di ricostruzione,
tanto grande era il desiderio di
riprendere il normale corso della
vita, anche se il terremoto doveva
lasciare in loro un’impronta inde-
Quanti ringraziamenti
per il River Fest 2016
Il Comitato Alla Scoperta del
Giano e l’Associazione per
la Tutela e Valorizzazione del
Centro Storico, ringraziano
per la fattiva collaborazione:
scuole primarie e secondarie
di 1° grado di Fabriano, i
dirigenti scolastici, i docenti ed in particolare la
prof.ssa Giuseppina Zara,
le maestre Carla Burattini
e Maria Grazia Trontino, il
Wwf Marche e Jacopo
Angelini, l’Associazione
Giochi d’ARTIficio con
Alessandra Filellena e
Francesca Castellani.
Francesco Fantini, Chiara
Castiglia e Letizia Schicchi per aver diffuso tra
i ragazzi la conoscenza
della storia e delle leggende della città, i gruppi
Scout 1 e 2 Fabriano
per la collaborazione nella
gestione della visita al fiume. Gian Pietro Simonetti,
Nico Bazzoli, David Belfiori,
Paolo Piacentini e Francesco
Sforza per aver affiancato
il Comitato nell’imprimere
un significato importante al
Convegno “Verso il Parco
del Giano”. Andrea Carancini
per aver permesso l’uso delle
testimonianze del compianto
arch. Alessandro Carancini.
Il sindaco Giancarlo Sagra-
mola per la partecipazione
al Convegno, l’attenzione ai
temi trattati e per il suo intervento. Fabriano dal Basso,
l’Associazione Talia, InArte,
la Podistica Avios e Pedale
Stracco per le animazioni.
Il Presidente di Slow Food
Marche dr. Ugo Pazzi, Fabrica del Gusto, l’Azienda
Agricola Il Maggio, la Cooperativa Sa.di.Fa., la Cantina
Bollicine Regionali “Francesco Scacchi” per la riuscitissima Apericina organizzata
dalla sen. Serenella Fucksia
e vivacizzata da una fantastica Orchestra Concordia!
Federico Uncini e Romina
Angeli per la riuscitissima
escursione fino alla chiesa
di S. Francesco in Camporege. Il Comune di Fabriano
l’assessore Barbara Pallucca
e il servizio di Polizia Municipale per la collaborazione
all’evento. La Fondazione
Carifac per aver concesso
il nulla osta all’utilizzo del
complesso delle Conce e per
aver autorizzato l’uso delle
attrezzature e dell’impianto
di amplificazione. L’azienda
Pulifaber per aver reso gli
ambienti delle Conce puliti
ed igienici per lo svolgimento
delle attività. Dedalo Group
per la progettazione della bellissima Locandina dell’evento. Radio Gold per il
contributo alla comunicazione. Francesco Sforza
e Tiziano Marino per la
grafica del logo “River
Fest”. Il collaboratorio di
progettazione C28 e Studio 4 11 srl per l’utilizzo
della loro strumentazione.
La River Fest dà appuntamento ai cittadini nel
2017, con la speranza e la fiducia di salutare nel frattempo
con soddisfazione la variante
di progetto delle opere da
realizzare a monte del ponte
dell’Aera, ma anche con la
determinazione di monitorare con continuità e rigore
quanto accadrà, riservandosi
eventualmente di attuare misure di civile contestazione
su progetti non partecipati e
palesemente non rispondenti
ai nostri criteri ispiratori.
lebile. L’alternarsi di tristi ricordi
a momenti di serenità, lasciava
tuttavia trapelare la vera sofferenza
di questo popolo, destinato ancora
per molto tempo a subire i disagi
provocati dal terremoto. Noi stessi abbiamo provato il disagio di
dormire in tenda per 10 giorni: e a
pensare che i friulani ci dormono
da sei mesi, con la prospettiva di
dover trascorrere il freddo inverno
friulano nelle medesime condizioni.
Queste sono le nostre testimonianze
dal Friuli che speriamo portino ad
una maggiore sensibilizzazione i
fabrianesi nei confronti del martoriato popolo friulano, e che riescano
a smuovere anche coloro che sono
rimasti freddi e impassibili. Soltanto vivendo per 10 giorni a contatto
con questo popolo meraviglioso,
abbiamo veramente capito la gravità
della situazione che richiede un
immediato intervento. Sappiamo
tutti che, essendo la zona ancora
altamente sismica, è impossibile
la ricostruzione delle case e che i
prefabbricati costruiti sono inabitabili per la mancanza di fognature.
Dove passerà l’inverno gran parte
del popolo friulano? Forse ancora
nelle tende dell’esercito o nelle
insufficienti roulottes messe a loro
disposizione! La roulotte rappresenta attualmente l’appoggio più
sicuro e confortevole per trascorrere l’imminente inverno. L’appello
che noi rivolgiamo ai concittadini
vuole essere un incitamento a tutti
i possessori di roulottes a mettere
a disposizione i loro mezzi per
permettere a questa gente di trascorrere un inverno relativamente
confortevole.
Gildo Cartoni, Carlo Leporoni,
Franco Mollari, Carlo Vitali
Il terremoto del Friuli, (Nimis) 1976
Strade demaniali, è divieto
Dopo numerosi esposti e segnalazioni alle autorità competenti, da parte di cittadini
amanti della montagna e dell’ambiente naturale, finalmente sono stati apposti i cartelli di divieto di accesso a tutti i veicoli motorizzati non autorizzati, all’imbocco delle
sterrate, dei tratturi e dei sentieri circostanti le frazioni di Attiggio e Paterno di Fabriano. Il divieto di accesso e di transito, in entrambi i sensi di marcia, è stato imposto
in particolare alle strade del Mergone o delle Pianacce, alla strada della Vena Foiosa,
alla strada dell’Acquaccio, alla strada di San Verecondo – Vascone Vecchio che porta
fino ai Prati di Paterno, a quella che dalla località Caselle di Attiggio conduce sia alla
Fonte di Brugnola che alla Fonte di Capretta, ed a quella che dalla località di Briole di
Attiggio porta alla zona di Capretta.
Il provvedimento si è reso necessario e non più prorogabile in quanto le suddette strade
e sentieri di montagna erano, ormai da anni, infestate da moto da enduro, fuoristrada
e quad che, oltre a deteriorare e quindi a rendere impraticabili le sterrate ed i sentieri,
costituivano un reale pericolo per tutti gli appassionati di trekking, mountain-bike e
cavallo che ivi si trovassero a transitare. Peraltro, proprio nel luglio di quest’anno,
molte di queste sterrate e sentieri sono stati il “teatro” naturale per il Campionato
Mondiale di Enduro, organizzato dal Motoclub di Fabriano. In quella occasione, proprio
per permettere lo svolgimento della manifestazione sportiva, erano stati effettuati dei
lavori di sterro e taglio di piante protette, sulla cui legittimità ed autorizzazione stanno
ora indagando le autorità preposte. Per chi non lo sapesse, infatti, la Legge Regionale
Marche n. 52/1974, all’art. 5, tutela espressamente gli ambienti montani e le aree demaniali, consentendovi il traffico solo ai veicoli e motoveicoli autorizzati per esigenze
produttive o di pubblica utilità e controllo. Risulta evidente quindi che tutti coloro che,
per puro divertimento o passatempo, dovessero percorrere tali strade e sentieri senza
apposita autorizzazione rilasciata da parte del sindaco del comune interessato, incorreranno nelle sanzioni previste dalla legge. E’ per questo che esigiamo che l’Unione
Montana “Esino – Frasassi” ed il Comune di Fabriano non rilascino più, come avvenuto
in passato, autorizzazioni o deroghe al transito o allo svolgimento di gare motoristiche
sulle suddette strade sterrate, tratturi e sentieri montani e chiediamo inoltre al Corpo
Forestale dello Stato di vigilare affinché tale divieto venga effettivamente rispettato in
tutta l’area interessata. E’ intollerabile, infatti, che nel nostro territorio continuino ad
esistere “zone franche” dove la legge non viene rispettata, ed anzi, dove vige la “legge
del più forte”, cioè del più prepotente, solo perché si trovi in sella ad una moto da enduro o alla guida di un fuoristrada! Come è altrettanto inaccettabile che vi siano in tal
senso atteggiamenti accondiscendenti, se non di complicità, da parte di chi amministra
il bene pubblico e che quindi è stato eletto per tutelare l’interesse di tutti i cittadini e
non solo quello di una particolare categoria di persone!
Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche
30
>DIALOGO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Che pulizia ad Albacina!
S
abato 8 ottobre il “Circolo
Legambiente Valle dell’Acquarella” ha organizzato
con la Scuola Primaria di
Albacina la giornata dedicata a
“Puliamo il Mondo” dove insegnanti, alunni, genitori e nonni hanno
dedicato una mattinata al proprio
territorio. Il presidente del Circolo
Benvenuto Mezzanotte – “E’ stato
bellissimo rapportarsi con i bambini
perché ci triplicano l’entusiasmo.
Questo è successo durante il Puliamo il Mondo ha abbiamo organizzato ad Albacina” – continua
Mezzanotte “Dopo le “foto di rito”
ed una informativa sull’evento siamo partiti dalla scuola compiendo
un percorso che dal campo sportivo
ha poi raggiunto l’interno del paese.
Sono stati raccolti tanti sacchetti di
rifiuti ed ora le strade ed i marciapiedi sono puliti. In particolare ci siamo
soffermati sul piazzale del cimitero
dove purtroppo non si è potuto fare
Un progetto che ha coinvolto la scuola primaria della frazione
un lavoro completo perché abbiamo rilevato la presenza di eternit
che ovviamente è stata lasciata in
loco e che già è stato provveduto
a segnalare agli organi preposti. E’
stato pulito anche il piazzale del
parco Merloni, oltre al parco stesso,
ed infine, salendo in paese, siamo
entrati nel lavatoio “immondezzaio”
dove abbiamo portato via il materiale più grossolano”. Per i bambini e
per alcuni adulti, è stata una bella
Scambio giovani con il Rotary
di una studentessa proveniente dal
Canada che ha iniziato a frequentare il nostro liceo economico e
rimarrà in città per l’intero
anno scolastico. L’ormai consolidata esperienza di scambio
giovani che i soci rotariani
portano avanti da diversi anni
continua a dare frutti. Sono
sempre numerosi i ragazzi che
si presentano alla selezione
desiderosi di mettersi alla
Pronti per una nuova avventura con il programma Exchange Student del
Rotary Club di Fabriano:
nuove partenze, nuovi arrivi e, soprattutto, nuova
selezione per l’anno scolastico 2017/2018.
La grande opportunità che
il club fabrianese offre
ai giovani volenterosi e
desiderosi di esperienze
e conoscenze ha premiato
quest’anno la determinazione di una giovane studentessa del liceo
linguistico di Fabriano,
partita a fine agosto con
destinazione Texas, Usa,
un vero sogno americano.
Fabriano a sua volta si è
arricchita con la presenza
esperienza in modo particolare
perché, hanno acquisito dei concetti
molto importanti per la loro formazione civica e sociale. Ringraziamo
le maestre Milena e Francesca, il
personale scolastico che come in
altre occasioni ha partecipato con
fattiva simpatia allo svolgimento
della manifestazione. Ringraziamo
anche Anconambiente che ci ha
inviato un automezzo con operatore (locale) per recuperare tutto
il materiale raccolto. Il presidente
Benvenuto Mezzanotte sottolinea:
“Ringrazieremo la cittadinanza di
Albacina se collaborerà a completare il lavoro iniziato e soprattutto
se sarà in grado di evitare il ripetersi
di tale degrado”.
Il Circolo Legambiente
“Valle dell’Acquarella”
da un soggiorno lungo in Usa e in
Canada di circa dieci mesi.
Ora, anche per l’anno scolastico
2017/2018 il Rotary Club di Fabriano seleziona giovani interessati
al programma di studio. Il progetto
si contraddistingue per la quasi
assoluta assenza di costi per le
famiglie. Quindi è una vera grande
opportunità per la comunità locale
fabrianese. I candidati sono i giovani che frequentano il terzo anno
Una fabrianese in Texas ed una ragazza
del Canada nel nostro Liceo economico
prova. Grande è l’emozione nel
veder partire giovani entusiasti
dell’esperienza che li aspetta
e soprattutto il positivissimo
riscontro dei partecipanti tra
cui quello delle due ragazze
concittadine rientrate a Fabriano quest’estate rispettivamente
di scuola superiore, con un buon
rendimento scolastico e forte spinta
motivazionale. Per chi fosse interessato a maggiori informazioni su
luoghi, tempi, modalità di selezione
può inviare una mail all’indirizzo
“[email protected]”.
Rotary Club Fabriano
Una settimana per ricominciare Fatture Multiservizi:
con un progetto del Classico disparità di trattamento
Il Liceo Classico "Francesco Stelluti”, per accogliere al meglio i ragazzi
delle nuove classi prime, da anni
organizza il progetto denominato
"Settimana dell'accoglienza". Gli
studenti sono stati convocati nella
sala convegni, dove il nuovo dirigente, prof. Denis Censi, ha spiegato
loro in maniera dettagliata il funzionamento della scuola e le sue regole
da rispettare.
Ma come si è svolta veramente
questa settimana? Dopo l'incontro
con il dirigente, di cui abbiamo
già riferito, gli alunni delle classi
quarte e quinte hanno presentato le
iniziative attuate negli anni passati,
come per esempio la redazione del
giornalino della scuola, il corso di
recitazione teatrale e la settimana
all’estero per l'approfondimento di
una lingua straniera. In particolare,
ha destato interesse verso i ragazzi
dell’Economico Sociale la relazione
di una studentessa del quinto anno
che ha spiegato la propria esperienza
in questo liceo. A seguire, il vice
comandante dei Vigili Urbani di
Fabriano, Giancarlo Pizzi, ha te-
nuto un breve corso sulla sicurezza
personale e stradale. Il terzo giorno
gli alunni sono stati accompagnati
dagli insegnanti Baldoni, Biocco,
Medici, Riccioni, Sergi e Tortolini, a
visitare le cappelle gotiche di alcune
chiese della città antica e, grazie alla
presenza di guide esperte, come le
nostre proff. di storia dell’arte, Fava
e Giannantoni, il sig. Giorgio Trapè
e don Alfredo Zuccatosta, parroco di
San Venanzio, sono state illustrate
approfonditamente le meraviglie di questi luoghi. L'ultimo giorno si è svolto l'evento più atteso della "Settimana dell’accoglienza": il
trekking all'Eremo di San
Silvestro. Era una bellissima giornata di sole, quando
gli studenti si sono recati
presso il famoso monastero.
Durante il cammino ci sono
state delle piccole difficoltà
per trovare il sentiero giusto,
ma alla fine tutto si è risolto
al meglio e con allegria.
L'ottimo pranzo consumato
all’Eremo ha ricompensato
tutte le fatiche della lunga camminata e i giochi pomeridiani sono
stati la cosa più divertente della
giornata. Pensiamo che l’iniziativa
sia ottima per inserire i ragazzi nella
nuova realtà scolastica, anche se
sarebbe preferibile far parlare di più
i ragazzi delle classi precedenti per
mantenere sempre alta l’attenzione
e l’interesse.
Caterina Montanari, 1°E
Come al solito nell’ultima fattura per il servizio acquedotto della
Multiservizi vi trovo scritta una frase a dir poco ipocrita. Ovvero:
“Utenza servita da impianto di depurazione attivo”. Nella suddivisione dell’importo trovo “totale acquedotto euro 14,02 e totale
depurazione euro 11,11”. Ovvero la depurazione mi costa quanto
l’acqua che consumo. La palazzina dove abito è dotata di fossa biologica e quindi nella fognatura viene inviata solo l’acqua decantata
da tale fossa; per la pulizia della stessa – due volte l’anno – se ne
vanno circa 50 euro.
Pertanto lo spurgo della fossa stessa dovrebbe essere a carico di
Multiservizi, oppure ridotta perché ritengo che la depurazione delle
acque uscenti da dette fosse richieda meno spese. Mi sono sempre
domandato: se in periferia è obbligatoria la fossa biologica, le fognature del centro storico dove scaricano? Forse nel Giano? La prova
che il mio pensiero è vero, è nella notizia che un partito politico
starebbe cercando di esentare da questa “tassa” gli abitanti del centro storico. Nel marzo 2015 “L’Azione” pubblicò un mio scritto sul
problema del servizio depurazione. Interpellando i miei conoscenti
nelle stesse condizioni, nessuno si rendeva conto dell’ingiustizia nei
loro confronti. Ingiustizia dovuta a quella disparità di trattamento.
L’articolo della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini a Fabriano
non è conosciuto o quanto meno è disatteso.
Chiedere pagamenti di servizi tutti allo stesso importo senza differenziazioni su come viene prestato è ingiusto, se non incostituzionale.
Purtroppo la politica a Fabriano non vede bene al di là ella punta
delle proprie scarpe.
Francesco Frigio
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>DIALOGO<
L'Azione 22 OTTOBRE 2016
Da quel sasso lanciato...
La scoperta della Grotta Grande del Vento da chi quel giorno c'era
di MAURIZIO BOLOGNINI*
S
i era fatto buio da poco a
Frasassi.
La luce se n'era andata veloce, come in tutte le Gole.
Tre lumini appaiono di colpo, lassù
sulle balze, intermittenti nel bosco,
appena usciti dalla grotta. La Grotta
Grande del Vento, raggiunta dalla
prima squadra il sabato precedente.
Si buttano giù per il sentiero, corrono come pazzi, rotolando insieme
ai sassi.
Maurizio, Giancarlo e Fabio. Portano nel cuore e nelle gambe una
notizia incredibile. Il sasso è volato
per cinque secondi! E l'eco terribile
si è dilatata per un vuoto senza misura! Arrivano sulla strada, sfrenati,
senza fiato, giusto nel momento in
cui arriva il Maggiolino di Peppe
con Riccardo e Tino, di ritorno da
Fabriano per i primi incontri della
Squadra di Soccorso Speleologico.
Sapevano di doverci raggiungere su
alla grotta e ce n'è voluto per fargli
capire che dovevamo assolutamente
ritornare ad Ancona a prendere tutto
il materiale di cui disponevamo.
Io sono in macchina con Peppe,
dietro Riccardo e Tino.
“Dai allora racconta racconta...”.
“Ragazzi, lo vedete che c'ho
la pelle d'oca! Cinque secondi, il sasso è volato per
cinque secondi, lo sai cosa
significa? Che lì dentro c'è
una voragine di 125 metri!
La vedi la montagna, fa la
disinvolta, mica te lo dice
cosa c'ha dentro!”.
“Ma dai non è possibile...”.
Peppe faceva lo scettico.
“Ma com'è lassù la faccenda, allora tutta quell'aria
dalla strettoia...”.
“Abbiamo sfondato subito,
siamo passati di là tutti
tredici, il tavolone non è
servito a niente”.
“Ed avete trovato il pozzo?”, fa
Tino. “Ma no no, hai voglia tu, dopo
la strettoia c'è una bella galleria che
chiude in fondo con una strettoia in
salita, un po' rognosa...”.
“Cavoli, ma questa è già una scoperta”, dice Riccardo.
“Aspetta, che non ti rendi conto.
Fabio ha fatto un lancio alla cowboy per accalappiare un stalagmite
messa al posto giusto. Lo dovevi
vedere come è andato su. La sua
luce è filtrata per la strettoia e noi
ci siamo tirati su di lì, con i gomiti,
ambiente stretto, da sommergibilisti.
In questa escape tower... una bella
finestrona nera... c'avevo l'acetilene
bassa... non vedevo niente. Una
bella shakerata ed oltre la finestra
appare appena un salone, ai piedi
di una paretina di sei, sette metri.
Non ti dico come siamo andati giù!
Di testa!” “Sì, ma il pozzo?”, insiste
Tino. “E' lì che abbiamo trovato la
sorpresa, sul fondo del salone, il
ciglio, il margine oltre il quale c'è
solo una gran lama di nero... Mauro,
orologio al polso, dà il via, il sasso
sibila, fende l'aria, scompare... e poi,
booom! Un'eco che ti fa tremare.
“Gente non è possibile, dai, un altro
sasso... booom!” Ancora più spaventoso. “Mauro, quanti?” Col groppo
in gola Mauro: ”Ragazzi, questi so'
cinque secondi, qui davanti c'abbia-
Ne approfitto per scrivere qualcosa a proposito del libro di
Romualdo Latini. Vidi la recensione sul suo giornale, chiesi
informazione a qualche amico dove era reperibile, ma nessuno sapeva che Romualdo avesse scritto un libro. Lo cercai
su Amazon, che ancora non lo aveva, per cui lo prenotai. La
scorsa settimana era disponibile e l’ho acquistato in formato
e-book. Essendo curioso di tutto ciò che riguarda la mia città,
ed i tempi passati, oltre alle persone conosciute, vorrei dire
qualche cosa in proposito.
Premetto che tra la prenotazione e l’ordine, cercai di mettermi
in contatto con Romualdo tramite Facebook, non ricevendo
riscontro. Gli ricordai che eravamo stati insieme al campeggio dei boy scout di Santa Caterina, Fabriano 2, a Monte
Lago, mi sembra nei primi anni cinquanta. Romaldino, cosi
lo chiamavamo, più giovane di me di circa 20 mesi, era la
prima volta che faceva un campeggio. Il capo era Giuseppe
(Peppe) Maccari, allora capo commesso nel negozio Latini,
ma come Boy scout era per tutti noi una guida ed un fratello
più grande. Il suo vice era Vito Zingaretti. Mi sembra che
Romaldino facesse parte della seconda squadriglia. Io ero il
vice della prima, a capo c’era Mario Mezzopera; ricordo che
c’era anche Luigino Acuti, mio compagno di vedetta in un
gioco notturno, al quale Padre Filippo, padre spirituale del
reparto minacciò di riportarlo a Fabriano perché una sera dopo
cena, scherzando tra noi, appoggiò l’idea di mettergli nella
colazione della scialappa. Purtroppo P. Filippo lo sentì, in
mo una voragine da 125 metri!”.
“Chi ha tirato il sasso?”, fa Riccardo. “Tutti, non ce n'è più uno”.
Ve lo immaginate Giancarlo? E'
impazzito, letteralmente, matto.
E Mauro e Fabio? Quelli c'hanno
16 anni! Li abbiamo lasciati stesi
a terra, finiti, inchiodati. Emozioni
forti, ragazzi. A Camponocecchio
prendiamo la strada per Ancona, la
nostra vecchia cara strada Clementina, l'unica della Gola della Rossa.
Quante ruote ci avremmo
lasciato su quell'asfalto?
Ancona, San Vittore, San
Vittore, Ancona, avanti e
dietro, senza sosta, anche
due volte in un giorno
quando lasciavamo a casa
una cosa indispensabile
come il discensore. Con
le nostre tre 500, Fabio,
Gianfranco ed io facevamo i tempi. Le curve le
conoscevamo tutte, quella
a gomito dopo il Vernino
era famosa perché aggiudicava l'alloro.
Quella sera storica di sabato 2 ottobre 1971 anche le ruote
zompettavano sulla Clementina,
saltellando anch'esse sui semiassi,
euforiche, insieme ai “ragazzini delle grotte” a bordo, che non stavano
sui sedili. Dopo una notte insonne,
per fortuna cortissima, eccoci di
nuovo nelle macchine, pieni di
corde e scalette. Avevamo pulito il
cassettone in noce nella cantina di
Enzo, il “magazzino” del Gruppo.
Stendere la “Duecento” sul sedile
Il mese storico del 1971,
ecco la cronistoria
Sabato 25 settembre 1971 il Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona (allora
nella sezione del Cai), su indicazione di un amico di nome Rolando Silvestri,
raggiunge la fessura, ingresso naturale della Grotta Grande del Vento ed entra
nella prima saletta. La domenica, in fondo alla saletta si lavora su una frana ed
inizia ad uscire l'aria.
Sabato 2 ottobre il gruppo che forza la strettoia dell'aria ed arriva in Sala del Trono
procedendo al “lancio del sasso” è composto di 13 ragazzi: Fabio Bentivoglio,
Vittorio Bizzarri, Maurizio Bolognini, Mauro Bolognini, Giancarlo Cappanera,
Alberto Copparoni, Stefano Fiori, Giorgio Lacopo, Mario Pia, Roberto Ragaglia,
Franco Ranzuglia, Claudio Santolini, Fabio Sturba.
Domenica 3 ottobre, primo tentativo non riuscito di scendere l'Abisso Ancona
(Maurizio Bolognini), ad essi si aggiungono: Riccardo Bartolucci, Costantino
Cioffi, Giuseppe Gambelli. Domenica 10 ottobre, con un gruppo di una ventina di
ragazzi (non abbiamo l'elenco completo dei nomi) Maurizio Bolognini raggiunge
la base dell'Abisso Ancona, seguito da Fabio Sturba.
Dalla domenica 17 ottobre con Maurizio Bolognini, Giancarlo Cappanera, Giuseppe
Gambelli, Fabio Sturba iniziano le esplorazioni sistematiche poi proseguite con il
coinvolgimento di tutti i ragazzi del Gruppo.
Maurizio e Mauro Bolognini sono autori del libro “La scoperta della Grotta
Grande del Vento a Frasassi – l'emozione del primo speleologo sceso nella
“meraviglia infinita”.
posteriore della 500 e sederci sopra
era un classico. Il rettilineo degli
“Angeli” ci serviva per sbarazzarci
dei camion. A Serra arrivavano le
curve della Gola della Rossa, con
l'orologio in mano per capire se
eravamo nei tempi per trovare il
passaggio a livello di Pontechiaradovo aperto.
Sennò erano sbadigli. Falcioni,
Camponocecchio, San Vittore, arrivati! I nostri compagni sono lassù
Che sorpresa
Romaldino
con il tuo libro!
quanto Luigino parlava sempre con voce alta mentre io, che
la proposi, non mi feci sentire. Ricordo quando alle prime ore
dell’alba, tutto buio, Peppe ci fece alzare per andare fino al
Catria a piedi, tenendoci sotto i pantaloncini corti i pantaloni
del pigiama per ripararci dal freddo. Un giorno venimmo a
sapere che in uno spiazzo più in alto al nostro campo c’era
un campeggio di Guide scout. Da ragazzi con gli ormoni in
subbuglio, cercavamo in tutti i modi di studiare come arrivare di nascosto al campeggio femminile, ma Peppe, Vito,
P. Filippo, ci guardavano a vista! Però qualche spedizione
nella tenda della cambusa, con Vito cambusiere, riuscimmo
a prendere qualche mono confezione di marmellata, quella
che ci stanno aspettando. Hanno
passato la notte a dormire per terra,
dentro la prima saletta, con gli abiti
che avevano indosso, in compagnia
del rombo sinistro del turbine d'aria
che esce dalla strettoia.
Senza niente da mangiare ma con
una sconvolgente, nutriente intuizione. Tutte le grandi storie iniziano
con piccoli gesti di eroismo. Erano
altri tempi.
*Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona
con il marchio della Poa (Pontificia Opera Assistenza) di cui
la cambusa era fornita.
Ritornando al libro di Romaldino (ora dott. Romualdo Latini)
devo fare qualche appunto. A parte la mancata revisione di
un correttore di bozze, per rilevare errori di punteggiatura ed
altro, mi ha meravigliato che tra le persone citate e ricordate
nel libro, la figura di Peppe Maccari compare solo una volta
quando, penso, meritasse ben più di quella semplice citazione.
Innanzitutto perché - se ricordo bene Peppe – oltre che essere
una presenza importante del negozio avendoci passato una
vita, Romaldino, per essere stato guidato da Peppe nei boy
scout, è uscito dalla bambagia e per la prima volta ha avuto
la possibilità di fraternizzare con altri ragazzi, più o meno
scapestrati, ma tutti bravi ragazzi con sani principi, in grado
di imparare a cavarsela da soli, ad apprendere la disciplina
ed il rispetto per la natura e della vita nei boschi. Solo ora
confesso agli altri compagni della mia squadriglia, che un
giorno in cui ero di turno alla cucina, quando scolammo gli
spaghetti, si rovesciò la pentola e caddero tutti per terra. Li
raccogliemmo, una sciacquata nell’acqua e dopo conditi con
il sugo della Poa, li mangiammo con il solito, sano, appetito.
Romaldino, lascia che ti chiami ancora come quando eravamo
ragazzi, ti auguro di trascorrere dei giorni felici nel tuo rifugio
in mezzo alla natura, nella tua nuova esperienza manageriale
nel settore dell’ospitalità.
Romano Satolli, Cagliari