in città - L`Azione
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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 Fabriano-Matelica euro 1,20 >Fabriano 9 >Matelica 14 n. 39 Anno CV 22 ottobre 2016 >Sport Il Mc Donald's deve attendere... Escape Room sbarca in città La Ghergo sfiducia ancora i vertici Basket serie C: che cuore questa Janus! E I P G naugurata la stanza dei misteri ed enigmi in un palazzo del centro storico, gioco e divertimento di gruppo per privati ed aziende. ' iniziata da poco la bonifica dell'area che non terminerà prima dell'anno prossimo. Per il fast food se ne riparlerà nel 2018. Il nuovo è il vintage? Dando un’occhiata a quello che abbiamo intorno, c’è come la sensazione di vivere in un paradosso. Computer e smartphone non riescono a mandare in pensione le agende di carta (e noi che, nel piccolo, viviamo di… cellulosa esultiamo). I videogames non soppiantano i giochi tradizionali. Nei più importanti licei gli studenti pretendono lavagne all’antica. E poi la calligrafia diventa una professione. Nella musica il vinile torna prepotentemente di moda. Allora tutto il vecchio non è da buttare. Ma ha un senso nell’era del digitale ad oltranza, della connessione totale e di un rapporto che si preferisce spesso costruire solo on line. Uno dei guru della “sharing economy” (l’economia della condivisione) è tra i fondatori di Airbnb, il portale dove i privati affittano qualsiasi tipo di alloggio, dalla stanza singola ad un castello e che oggi è utilizzato da milioni di viaggiatori. Anche lui è convinto che il mondo debba essere a portata di smartphone, ma poi resta fedele al più improbabile dei feticci analogici, l’agenda di carta appunto. La Moleskine. Che diventa l’unico contenitore possibile per idee, disegni, storie, ispirazioni, prodotti e progetti. Altri campioni dell’imprenditoria dell’ultima generazione non si separerebbero mai dal taccuino nero: dalla Silicon Valley all’Europa la passione per il libretto degli appunti è globale ed intergenerazionale. Quindi computer, portatili e cellulari non sono riusciti a pensionare l’agenda cartacea, data per finita nell’era digitale. Ma la Moleskine è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno: chiuso fuori la porta l’analogico rientra dalla finestra e si prende il suo spazio. Intanto la Federazione industria musicale italiana compila ogni settimana le classifiche ufficiali di album e singoli più venduti come oggetto fisico e di quelli scaricati sul web. Da quest’anno ha aggiunto un’ulteriore categoria, la top 20 dei vinili. Sì, quel mercato del long playing che sembrava tramontato ha di nuovo un’anima ed una presenza. E un appassionato come l’attore Marco Giallini sapete cosa risponde: “Avete presente il fruscio di sottofondo della puntina del giradischi che segue i solchi del disco? Ecco, quello è il rumore della vita”. Perché quando si sente la fisicità del vinile si guarda anche il segno dei tempi e ci si rende conto che c’è qualcosa in più rispetto all’invisibilità della musica scaricata da internet. Dalla musica si passa al gioco, ma il risultato è identico. Ora che i videogames diventano kolossal al cinema chi ricorda più cosa ci fanno dadi e carrarmatini sul mappamondo piatto di Risiko? E un’altra vittima designata di questa nuova era, (...) (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi reoccupazione e scioperi, in particolare presso lo stabilimento matelicese (ex Antonio Merloni) per le manovre in corso. 28 rande rimonta della squadra fabrianese, che ha sbancato Pesaro con un incredibile ultimo quarto, dimostrando carattere. Poco connessi I l mondo del web e dei social network ci ha indotto a promuovere un’inchiesta sulla cosiddetta alfabetizzazione digitale, sui vantaggi e sui rischi del mondo virtuale, nonché a portare un esempio eccellente di presenza on line dell’artigianato creativo. Se ne deducono i pro e i contro in una città che nello specifico avrebbe bisogno di una maggiore formazione specie nell’ambito del settore pubblico ed in quello industriale, dove la vendita dei prodotti può essere incentivata notevolmente. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 Fabriano-Matelica euro 1,20 >Fabriano 9 >Matelica 14 n. 39 Anno CV 22 ottobre 2016 >Sport Il Mc Donald's deve attendere... Escape Room sbarca in città La Ghergo sfiducia ancora i vertici Basket serie C: che cuore questa Janus! E I P G naugurata la stanza dei misteri ed enigmi in un palazzo del centro storico, gioco e divertimento di gruppo per privati ed aziende. ' iniziata da poco la bonifica dell'area che non terminerà prima dell'anno prossimo. Per il fast food se ne riparlerà nel 2018. Il nuovo è il vintage? Dando un’occhiata a quello che abbiamo intorno, c’è come la sensazione di vivere in un paradosso. Computer e smartphone non riescono a mandare in pensione le agende di carta (e noi che, nel piccolo, viviamo di… cellulosa esultiamo). I videogames non soppiantano i giochi tradizionali. Nei più importanti licei gli studenti pretendono lavagne all’antica. E poi la calligrafia diventa una professione. Nella musica il vinile torna prepotentemente di moda. Allora tutto il vecchio non è da buttare. Ma ha un senso nell’era del digitale ad oltranza, della connessione totale e di un rapporto che si preferisce spesso costruire solo on line. Uno dei guru della “sharing economy” (l’economia della condivisione) è tra i fondatori di Airbnb, il portale dove i privati affittano qualsiasi tipo di alloggio, dalla stanza singola ad un castello e che oggi è utilizzato da milioni di viaggiatori. Anche lui è convinto che il mondo debba essere a portata di smartphone, ma poi resta fedele al più improbabile dei feticci analogici, l’agenda di carta appunto. La Moleskine. Che diventa l’unico contenitore possibile per idee, disegni, storie, ispirazioni, prodotti e progetti. Altri campioni dell’imprenditoria dell’ultima generazione non si separerebbero mai dal taccuino nero: dalla Silicon Valley all’Europa la passione per il libretto degli appunti è globale ed intergenerazionale. Quindi computer, portatili e cellulari non sono riusciti a pensionare l’agenda cartacea, data per finita nell’era digitale. Ma la Moleskine è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno: chiuso fuori la porta l’analogico rientra dalla finestra e si prende il suo spazio. Intanto la Federazione industria musicale italiana compila ogni settimana le classifiche ufficiali di album e singoli più venduti come oggetto fisico e di quelli scaricati sul web. Da quest’anno ha aggiunto un’ulteriore categoria, la top 20 dei vinili. Sì, quel mercato del long playing che sembrava tramontato ha di nuovo un’anima ed una presenza. E un appassionato come l’attore Marco Giallini sapete cosa risponde: “Avete presente il fruscio di sottofondo della puntina del giradischi che segue i solchi del disco? Ecco, quello è il rumore della vita”. Perché quando si sente la fisicità del vinile si guarda anche il segno dei tempi e ci si rende conto che c’è qualcosa in più rispetto all’invisibilità della musica scaricata da internet. Dalla musica si passa al gioco, ma il risultato è identico. Ora che i videogames diventano kolossal al cinema chi ricorda più cosa ci fanno dadi e carrarmatini sul mappamondo piatto di Risiko? E un’altra vittima designata di questa nuova era, (...) (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi reoccupazione e scioperi, in particolare presso lo stabilimento matelicese (ex Antonio Merloni) per le manovre in corso. 28 rande rimonta della squadra fabrianese, che ha sbancato Pesaro con un incredibile ultimo quarto, dimostrando carattere. Poco connessi I l mondo del web e dei social network ci ha indotto a promuovere un’inchiesta sulla cosiddetta alfabetizzazione digitale, sui vantaggi e sui rischi del mondo virtuale, nonché a portare un esempio eccellente di presenza on line dell’artigianato creativo. Se ne deducono i pro e i contro in una città che nello specifico avrebbe bisogno di una maggiore formazione specie nell’ambito del settore pubblico ed in quello industriale, dove la vendita dei prodotti può essere incentivata notevolmente. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè 2 >EDITORIALI< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 I pilastri del riformismo di DOMENICO DELLE FOGLIE* C’ è un virus che si annida maligno nelle viscere del sistema politico italiano, che ha contaminato la cultura italiana svuotandola progressivamente di senso civico, che ha ammorbato sino allo sfinimento l’opinione pubblica al punto da mitridatizzarla, assumendo nel tempo forme e modi diversi. Chiamatelo oltranzismo, estremismo, massimalismo, giustizialismo o benaltrismo, il risultato è sempre stato uguale a se stesso: la sconfitta del riformismo. Non v’è dubbio che, superata la prima stagione irripetibile del riformismo sociale e istituzionale a trazione democristiana, il riformismo italiano abbia inanellato una lunga stagione di sconfitte più o meno meritate, più o meno motivate, più o meno necessitate. Anche le leadership riformiste hanno subito lo stesso destino, spesso accomunate dall’oblio a cui sono destinati gli sconfitti. Dalle urne, ma ancor più dagli scandali veri o presunti. Giusto per fare memoria breve, si sono dichiarati riformisti Bettino Craxi, Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Mario Monti e Matteo Renzi. Più sinistra che destra, ma questa è la galleria riformista del Paese. Craxi è stato sepolto vivo da Mani Pulite. Amato, Ciampi e Monti hanno avuto piuttosto il profilo dei “grand commis” o degli uomini delle istituzioni e in questa veste hanno servito la causa riformista, senza però riuscire a incidere sul Paese al quale hanno dato un contributo soprattutto sul piano del rigore finanziario, pure necessario in un’Italia vittima della propria dissipazione economico-finanziaria. Un discorso a parte meritano Berlusconi, Prodi e Renzi. Il Cavaliere ha ipnotizzato gli italiani con la sua promessa di una “rivoluzione liberale” che aveva una base riformista, ma abbiamo visto come è andata a finire, con il discredito personale e l’azione incessante delle Procure italiane che hanno scatenato una caccia senza quartiere alla lepre Silvio, che dal canto suo ha offerto tanta materia con i suoi eterni conflitti d’interesse oltre che con i suoi discutibili costumi privati. Lo storico avversario di Berlusconi, Romano Prodi, l’unico capace di batterlo per ben due volte nelle urne, ha dovuto arrendersi ai limiti del proprio progetto riformista: regolarmente tradito, dentro e fuori del Parlamento dalle forze massimaliste che ne avevano decretato il successo elettorale, ma non la tenuta governativa. A dimostrazione che le forze riformi- N on so più dove ho letto, né ricordo l’autore di un appello da interpretare come battuta comica o come espressione di un dramma umano profondo: “fermate il mondo, voglio scendere!”. Nella realtà quanto avviene ogni giorno è tale da motivare amarezza, sconforto, delusione. Chi rispetta, oggi, l’articolo 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo dove si afferma che in ogni decisione i diritti dei bambini devono avere la precedenza su quelli dell’adulto? Come si è giunti a considerare un figlio alla tregua di un oggetto da acquistare? Difficile la risposta anche perché chiede di Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini (...) Monopoli, è tornata alla ribalta. Dagli adolescenti ai quarantenni: sono protagoniste proprio le classi che appartengono ai maggiori consumatori di prodotti digitali, che sono più presenti sui social ma che non rinunciano alla magia che sta alla base di ogni gioco di società, lo stare insieme divertendosi. Anche i nativi digitali difendono le nicchie analogiche. A cominciare dalla scuola. Perché sono pochi i presidi che raccontano che se chiedono di sostituire le lavagne vecchie con videoproiettori ed attrezzature più tecnologiche l’opposizione è forte da parte dei ragazzi. E sulla versione online del giornalino scolastico, ancora spesso si opta per l’edizione cartacea, ritenuta più autorevole. Dalla carta stampata il passo successivo verso l’analogico è la scrittura amanuense. La calligrafia fa sempre più tendenza ed ispira professioni insospettabili. Addirittura vengono proposto corsi intensivi per l’arte della scrittura a mano. L’ultima novità della controrivoluzione analogica si chiama I – 1, una macchina fotografica istantanea pensata per il formato Polaroid. I giovani hanno insomma riscoperto il rito della camera oscura, della produzione unica, della manodopera quasi artigianale, della lentezza estrema. C’è chi torna a giocarsi su questo campo, con una resa eccezionale nella profondità dei toni e della tridimensionalità. Una procedura antica ed elaborata, ovvero tecniche di stampa da tramandare agli apprendisti he vengono ad imparare una forma d’arte. Questo è il segreto dell’analogico, il suo elisir di lunga vita. E’ il potere di costruire e raccontare storie, a dispetto del digitale. Non nascondiamoci, ma la fisicità degli oggetti ci riporterà sempre ad una dimensione più umana. Ben venga questo recupero del vintage, questa voglia di revival e magari parliamone anche sul web. Carlo Cammoranesi * Direttore del Sir È la strada del noi di ADELE GIOIA Il nuovo è il vintage? ste sono condannate a vincere da sole e perciò hanno il dovere innanzitutto di radicarsi nel Paese reale. Infine c’è Matteo Renzi, l’ultimo a tentare la scalata più ardua: rilanciare il Paese con le ricette del riformismo. Si può non essere d’accordo su nulla con il giovane leader fiorentino, ma non si può disconoscere che la sua sia una ricetta riformista. Una proposta che nella lotta politica può anche comprendere la discutibile prassi della “rottamazione” come espediente retorico-programmatico al fine di liberarsi di avversari interni più o meno scomodi, ma dipingerlo come un tiranno è inverosimile. Magari possono non piacere certi suoi vezzi presi in prestito agli avversari (Berlusconi innanzitutto), ma è indiscutibile che la sua prassi politica sia riformista. La sua ricerca del “nuovo” a tutti i costi può anche suonare stonato in un Paese conservatore, corporativo e bloccato qual è l’Italia, ma ancora non vediamo nascere altre forme di riformismo. Cioè una nuova idea di Stato, di partito, di società, di cultura e di relazione sociale. Quando il presidente del consiglio per spiegare la manovra economica ha evocato “il merito e il bisogno”, abbiamo fatto un salto all’indietro, al Claudio Martelli del 1982. Un’era geologica per la vita politica. A quel tempo Renzi aveva solo sette anni. Oggi lui scopre “il merito e il bisogno”? Vorremmo prenderlo molto sul serio. Perché le donne gli uomini e i giovani di questo Paese attendono disperatamente che vengano riconosciuti i loro meriti e vengano soddisfatti i loro bisogni. Quindi c’è solo da augurarsi che qualcuno possa farcela davvero. Che si chiami Matteo Renzi o Pinco pallino, non importa. Il Paese ha un bisogno disperato di nuovi riformisti, anche in campi politici diversi dal suo. Ma sempre e solo riformisti. Di populisti, massimalisti, neo nazionalisti, settari e giustizialisti via internet e rivoluzionari (da salotto e non solo) un Paese democratico come il nostro potrebbe e dovrebbe cominciare a farne a meno. Tutti loro fanno parte dell’anomalia italiana. Cioè di una democrazia occidentale che ha paura del riformismo. evidenziare responsabilità gravi da condividere, sia pure in diversa misura, da parte di tutti. Indispensabile prendere coscienza, insieme, della deriva in cui rischiamo di perderci. Se “duemila anni fa la rivoluzione cristiana aveva cominciato a insegnare agli uomini e alle donne del mondo allora conosciuto, a riconoscere nel volto dell’altro un fratello e non un nemico o uno schiavo…; duemila anni dopo la controrivoluzione dell’individualismo rischia di riportare indietro le lancette dell’orologio” (Mimmo Muolo su “Avvenire” del 7 ottobre). L’altro non è un nemico da contrastare, tantomeno da battere, ma è uno di noi che Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] insieme a noi è chiamato a edificare una società sempre più rispondente alle profonde esigenze della famiglia e della collettività nel suo insieme. L’Io, da solo, non potrà mai edificare qualcosa che duri nel tempo. E’ necessario saper affrontare i problemi incombenti con la logica del “noi” che è logica di collaborazione sincera, di cammino da percorrere insieme, solidalmente. Logica di pace. Non è facile ma se non si riuscirà a concretizzarla in questo nostro pianeta divenuto ormai piccolo e facilmente percorribile, l’affermazione egoistica dei singoli Io a tutti i livelli, potrà solo condurre all’autodistruzione. Quella del “noi” è l’unica strada che conduce Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) alla salvezza. Chiede a tutti indistintamente l’impegno a percorrerla con determinazione. “Per i cristiani – scrive Mario Impigliazzo nell’editoriale di “Avvenire” del 5 ottobre - significa credere di più nella grande intuizione delle origini, quella prima globalizzazione della storia espressa in modo chiaro e sorprendente dall’apostolo Paolo, figlio di due culture e capace già allora di andare oltre entrambe: non c’è giudeo né greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio né femmina perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù (Gal 3,28). Significa che non si può più tornare indietro: i popoli, le culture, le religioni, i continenti andranno alla aderiva con le terribili conseguenze che possiamo immaginare, o dovranno convergere in una unità che non è superamento delle differenze, ma consapevolezza di quanto siamo tutti interdipendenti gli uni dagli altri”. Quella del ‘noi’ è l’unica strada che conduce alla salvezza: chiede a tutti l’impegno a percorrerla con determinazione. Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. L'Azione 22 OTTOBRE 2016 3 >INCHIESTA< Vantaggi e rischi del web servizi a cura di ALESSANDRO MOSCÈ L’ altra faccia dei social network, del mondo del web, dell’alienazione mediante il virtuale, dei pericoli per i minori e del venir meno di un contatto diretto tra la gente. Abbiamo lanciato una provocazione su Facebook, proprio approfittando della rete, per sapere che cosa ne pensano i fabrianesi di questa realtà che non sempre illumina e non sempre produce vantaggi. Le risposte sono state articolate sulla base delle discussioni che spesso si animano sul nostro territorio e che coinvolgono in gran parte la politica e la vita pubblica della città. Angelo Campioni, che è solito frequentare i social, dice la sua: “Sono utili e dannosi allo stesso tempo. Non si può rimanere incollati ad uno schermo per un’intera giornata. Il pericolo è insito nella frequentazione assidua, nell’eccesso dell’uso”. Gli fa eco Gigliola Marinelli, che gestisce uno dei blog più seguiti di Fabriano (Radio Gold): “I social network sono dannosi se utilizzano informazioni strumentali allo scopo di generare panico e allarmismo negli utenti, o ancor peggio se faziosamente usati a scopo di propaganda politica. Utilissimi, al contrario, a scopo divulgativo e informativo per comunicare news, approfondimenti, inchieste e avvisi in tempo reale”. Aggiunge Daniela Grandinetti: “Sono utili non solo per la comunicazione spicciola, ma anche per l’informazione sui fatti di dominio pubblico. La possibilità di far circolare cose che sarebbero altrimenti taciute o che raggiungerebbero un pubblico esiguo, è un potenziale enorme. Ovviamente come per altri mezzi, giornali e televisione in testa, occorre capacità di discernimento e senso critico, dei quali spesso difettiamo. Ciò vale soprattutto per l’uso distorto che gli adolescenti fanno del web”. Puntualizza Nadia Marcellini: “Una costante degli ultimi tempi è la sindrome dello sguardo basso. Tutti impegnati, genitori e bambini, sul cellulare, sullo smartphone e sul tablet. La persona che ti viene incontro sullo stesso marciapiede, ti intralcia il cammino, ti urta e non ti guarda. Troppo impegnati. Troppo presi dalla conversazione. La possibilità di comunicare con il mondo e l'alienazione del virtuale Tutto troppo”. Luisa Bizzarri annota: “L’uso appropriato e il dannoso dipende da ognuno di noi. E’ solo una nostra prerogativa”. Mara Ciccolini: “I social sono utili senz’altro, purché non diventino un’ossessione”. La discussione è ancora aperta. La vita quotidiana è impensabile senza i media digitali. Nel tempo libero i bambini e i giovani giocano al computer, si informano, creano reti di contatto via internet e comunicano con amici e parenti tramite telefono cellulare. Anche a scuola e sul posto di lavoro i media sono usati quotidianamente. Offrono, specie agli adolescenti, opportunità di apprendimento. Partecipando attivamente alla comunicazione L'alfabetizzazione digitale: manca la formazione Oggi il mondo dei social ha una funzione sempre più specifica e autorevole. Sandro Giorgetti (nella foto), da tempo responsabile del Social Media Team Marche, ci informa nei dettagli come i social network influenzano il mondo turistico e culturale della nostra regione convertendo l’ascolto in veri e propri flussi. Con altri quattro membri si occupa di esperienze e curiosità del nostro territorio: in altri termini di un linguaggio non istituzionale, in cui i veri protagonisti sono le persone, diventate in questi anni i testimonial più credibili delle Marche. E’ italiana la prima regione europea su Twitter proprio grazie al lavoro del Social Team. Un orgoglio, se si pensa che sono stati superati luoghi come l’Alsazia o l’Andalusia. Afferma Giorgetti: “Il lavoro nei social avviene sulla base di un piano editoriale. Abbiamo oltre venti attività on line e la redazione distribuisce il materiale dopo il vaglio e la profilatura del contenuto. Fabriano è presente con una cadenza settimanale e ne parliamo spesso secondo modalità di narrazione, non seguendo un criterio legato ad eventi, iniziative, fatti sporadici”. A Fabriano le criticità sono spesso figlie della mancanza di livelli formativi adeguati sia nel settore digitale che in quello dei social. Fino a quando questo buco non verrà riempito non saremo in grado di dare risposte al passo con i tempi. nella società dei media, oltre a leggere, scrivere e far di conto, i giovani imparano una tecnica culturale ormai necessaria per fronteggiare numerose situazioni della vita. Come sottolineato da più parti, non va trascurata la dipendenza, l’uso improprio dei dati. Dagli studi più recenti emerge che i ragazzi sono piuttosto abili nell’uso delle nuove tecnologie, ma ciò non significa che ne facciano un uso responsabile. È dunque importante che valutino i contenuti dei siti riconoscendo possibili pericoli sapendo come proteggersi. In quest’ambito ai genitori e agli insegnanti spetta un ruolo decisivo in veste di soggetti fiduciari pronti ad ascoltare i figli e gli studenti. “Fabriano è indietro nell’alfabetizzazione digitale, non rientra in un sistema virtuoso che invece abbiamo con altri luoghi”, prosegue Giorgetti. “Sono convinto che se turisticamente l’Italia ha ceduto posizioni negli ultimi venti anni, si deve innanzitutto all’incapacità di saper utilizzare le nuove forme di comunicazione e di gestire le destinazioni come prodotti, con professionisti e strategie all’altezza delle sfide da vincere”. Manca uno spirito di condivisione con le realtà amministrative, i consorzi e le imprese. Tornando alla nostra città, il deficit è alto. Va ricordato che oggi il 90% dei turisti sceglie la meta consultando il web. Ovviamente avvalendosi di un sistema regionale consolidato, i territori tutti potranno avvantaggiarsi in un settore che andrebbe organizzato meglio. Attraverso la creazione delle community, i soggetti coinvolti convogliano in un piano di comunicazione che valorizza la località. “Questo processo avviene con l’indicizzazione e il posizionamento dei contenuti perché arrivino a destinazione”, aggiunge Giorgetti. Il deficit locale va colmato. Al centro della strategia regionale c’è il sapere che dall’altra parte dello schermo non si trova un mero consumatore, ma un potenziale turista che vuole vivere un’esperienza, condividere un’emozione e un racconto. Conclude Giorgetti: “Con questa consapevolezza cerchiamo di evitare forme di comunicazione fredde e di pubblicare contenuti che abbiano davvero una loro unicità. Ciò che genera condivisione ed engagement è il vero obiettivo del nostro lavoro. Altro scopo sta nel migliorare la cosiddetta brand reputation con la funzione di generare valore in un contesto in cui si pratica la partecipazione attiva per accorciare le distanze tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini”. Melania Tozzi: artigianato e presenza on line C’è anche una nuova imprenditoria al passo con i tempi nell’epoca della digitalizzazione. La scorsa estate, al Festival della Soft Economy di Treia, si è svolto un incontro dal titolo “Eccellenze in Digitale” a cui ha partecipato Melania Tozzi, artigiana di Fabriano, presente ad a uno dei corsi di formazione dedicati all’imprenditorialità della Fondazione Merloni. Melania Tozzi è la titolare di “Canapa Cruda”, un’attività che ha recuperato sapientemente l’antica lavorazione della carta di canapa. Una scelta tradizionale ma al contempo ecosostenibile e innovativa: la coltura della canapa e i suoi utilizzi nella produzione tessile e cartaria sono stati una componente dell’agricoltura marchigiana fino alla metà del secolo scorso. La canapa ha inoltre una resa migliore rispetto alle colture concorrenti, dato che un ettaro di canapa permette di ricavare abbastanza fibra da eguagliare quattro ettari di foresta, con tempi di rimboschimento di un anno contro venti e la possibilità di utilizzare l’intera pianta nel processo produttivo. La svolta imprenditoriale di Melania Tozzi arriva con il corso di formazione “Il Sistema della Carta”, una delle iniziative che hanno portato al riconoscimento di Fabriano come Città Creativa dell’Unesco. Al corso, organizzato dalla Fondazione Aristide Merloni assieme alla Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco e all‘Istao, sono seguiti un periodo di stage presso le botteghe artigiane di Fabriano e la stesura di un vero e proprio business plan: l’idea d’impresa è stata giudicata meritevole di sostegno dalla Fondazione Marche che incentiva la nascita di start-up innovative nella nostra regione e che ha finanziato l’avvio di questa realtà. Affiancata dalla Camera di Commercio di Ancona, Melania Tozzi ha sviluppato il suo brand on line rafforzando il posizionamento sul mercato e raggiungendo clienti su tutto il territorio nazionale. Quello di “Canapa Cruda” è il caso di un successo in forma innovativa, una storia di imprenditoria giovane, di utilizzo del digitale per promuovere la crescita del business, nonché un esempio di come l’uso del digitale sia una caratteristica fondamentale per l’imprenditorialità di oggi e di domani. Un caso di successo utilizzando la lavorazione della carta di canapa 4 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 La scuola impegnata per la sicurezza stradale Noi nati nel 1956 Domenica 27 novembre 2016 segna la data. Tutti a pranzo insieme. Noi nati nel 1956. Noi ragazzi di oggi... Noi con tutto il mondo davanti a noi. Presso Ristorante Janus Hotel Fabriano. Per prenotazione contattare pasticceria Osvaldo tel. 0732 21487. Auguri per la quota 80! Maria Luzi e Decio Perozzi sono arrivati a quota 80! Auguri di buon compleanno da: Anna Adele, Fabrizio, Martina e Daniele Mercoledì 26 ottobre dalle 10.45 alle 13 presso la sala Movieland di Fabriano si terrà un incontro nell’ambito del progetto “Sara Safe Factor – In strada e in pista vincono le regole”. L’evento, organizzato dall’I.I.S. Merloni Miliani in collaborazione con Aci Sport, vedrà la partecipazione di circa 400 studenti del triennio delle scuole secondarie di II grado della città. Sara Safe Factor (In strada e in pista vincono le regole) è un progetto formativo itinerante rivolto agli studenti del triennio delle scuole medie superiori e dedicato alla sicurezza stradale. Segnaletica invisibile Torna la “fiera delle cipolle” mercoledì 26 ottobre (dalle ore 7.30 alle 21) con circa 200 bancarelle che occuperanno le principali vie del centro storico. Un lettore ci informa che la segnaletica di attraversamento in via Dante, all’altezza del cimitero di Santa Maria, è ormai completamente assente e la cosa è pericolosa per chi si trova ad attraversare la strada. Si chiede al Comune di provvedere, qui come altrove, perché la situazione non è migliore nel resto della città… Memory card, l'opera fotografica con le immagini e le parole degli scrittori Giovedì 20 ottobre, ore 17.30, presso la Biblioteca Multimediale, verrà presentata l’opera fotografica editoriale “MemoryCard” (Hacca Edizioni 2016), a cura dell’associazione Art comes to Town. Relatori: Alessandro Moscè, poeta e scrittore, Valeria Carnevali, curatrice, Francesca Chiappa, editrice, Lavinia Grizi, attrice. Il progetto “MemoryCard” nasce da un’idea precisa: quella di utilizzare un segmento del repertorio fotografico che Rita Vitali Rosati ha realizzato negli anni diversificandone i contenuti e le poetiche che hanno arricchito un ampio archivio denso di memorie, impressioni, date che costituiscono Lacava, premio a Falconara Marittima Il fabrianese Paolo Lacava ha ricevuto il premio speciale della giuria al concorso “Laudato sie mi Signore” di Falconara Marittima nella giornata del 9 ottobre scorso sempre nella stessa Falconara. ed animano il nostro vissuto visivo, condensato in scatti fotografici. Si tratta del coinvolgimento diretto e di volta in volta espresso da tutti gli scrittori invitati per ridare una “storia” alle immagini da loro selezionate. La produzione di micro / racconti da parte degli scrittori, ospitati nel retro di ogni immagine/ cartolina, persegue anche il tentativo di creare una contaminazione immediata tra scrittura e immagine, pur conoscendo la lezione di Roland Barthes che sosteneva che “l’immagine è già un racconto”. Gli scrittori presenti sono: Laura Bosio, Enrico Capodaglio, Alessandro Catà, Filippo Davoli, Paolo Di Paolo, Angelo alla patente sul tema della sicurezza stradale. Nei dieci anni di attività “Sara Safe Factor” ha incontrato circa 50.000 ragazzi in ogni parte d’Italia. L’iniziativa istituzionale ha già ricevuto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica ed il riconoscimento ufficiale del Governo Italiano, attraverso i propri Ministeri competenti, Cooperazione Internazionale e Integrazione e dal Ministero della Gioventù. La tappa fabrianese del progetto vedrà la partecipazione del pilota automobilistico italiano Andrea Montermini. IIS Merloni Miliani Fabriano La Banda degli Svitati si esibisce a Colleponi Edizione straordinaria della recita dialettale che si terrà al Ristorante Pizzeria Bosio, del Bivio di Genga. La Banda degli Svitati, gli Amici del Teatrino di Colleponi, ripropongono le performance recitate in occasione della Pasqua e del Natale, per raccogliere fondi da donare agli abitanti delle zone terremotate e, come nelle precedenti edizioni, tornano a chie- La fiera delle cipolle in centro E’ organizzato da Aci Sport in collaborazione con Sara Assicurazioni. Tale progetto ha il patrocinio del Dipartimento della Gioventù del Ministero della Cooperazione e annovera tra gli sponsor Seat Motors Italia e Michelin. La casa automobilistica spagnola mette a disposizione macchine e piloti, che racconteranno ai ragazzi l'esperienza in pista, fatta non solo di velocità e brivido, ma anche di regole da seguire e attrezzature di sicurezza da utilizzare. Il progetto è finalizzato alla massima sensibilizzazione dei giovani neo patentati o prossimi Ferracuti, Chicca Gagliardo, Bianca Garavelli, Roberta Lepri, Giuseppe Lupo, Gian Ruggero Manzoni, Angelo Mastrandrea, Marco Missiroli, Alessandro Moscè, Feliciano Paoli, Laura Pariani, Aurelio Picca, Silvio Ramat, Francesca Scotti, Fabio Scotto, Gordon Splash, Paolo Valesio, Gian Mario Villalta, Piergiorgio Viti, Alessandro Zaccuri. L’intera scatola è composta da 50 cartoline e 50 immagini, 25 delle quali ospitano il racconto breve di ogni singolo scrittore. Insieme a un piccolo catalogo e agli interventi critici di Maria Letizia Paiato, Paola Paleari e Marcello Sparaventi. Il tutto è prodotto in esemplari di 500 pezzi. dere un teatrino stabile da reperire tra le tante strutture del Comune e del Consorzio a disposizione e quasi mai utilizzate, ma ovviamente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: si pensi soltanto alle opportunità offerta dal Palazzo Fiumi Sermattei o ad altre opzioni logistiche. Intanto domenica 23 ottobre alle ore 16.30 ecco il nuovo appuntamento degli “Amici del Teatrino” di Colleponi nella accogliente sala del Ristorante Pizzeria da Bosio che ha concesso volentieri i suoi spazi per lo svolgimento della manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Genga, gli Amici del Teatrino di Colleponi e La Banda degli Svitati. “La messa in scena di questo spettacolo trasformata in una tradizione delle festività pasquali, ci ha spinto da dare vita a questa edizione straordinaria” ci dice Mario Bonetti, attore protagonista ed esponente della Pro Loco. Questo ci ha spinto a ripetere l’evento, per dare un contributo alla popolazione terremotata, trascorrendo momenti di genuina allegria”. I simpatici “burloni” della “Banda di Svitati” oltre a divertirsi, “fanno anche beneficenza perché l’incasso, andrà a chi ha subito gravi conseguenze a causa del sisma, ma - evidenzia Bonetti – nelle altre occasioni andrà per l’adozione a distanza di una bambina indiana attraverso la Fondazione P. Alessi “I Fratelli Dimenticati” onlus e all’associazione San Vincenzo de’ Paoli di Genga”. Daniele Gattucci AttivaMente insieme ai malati di Alzheimer Lunedì 24 ottobre l’associazione AttivaMente Alzheimer vi aspetta con un nuovo incontro del Cafè Alzheimer di Fabriano. Dalle 17 alle 19, all’interno della Complesso Santa Caterina in Castelvecchio, i familiari, gli assistenti e i caregivers dei malati di Alzheimer potranno trovare un prezioso sostegno offerto da coloro che operano a stretto contatto con la malattia (psicologi, fisioterapisti, infermieri ecc…) e vivere anche un momento importante di riflessione e di approfondimento, attraverso la condivisone e il confronto con le altre persone che si trovano ad affrontare quotidianamente la medesima situazione delicata a fianco di un malato. Ma non solo. Nel corso del pomeriggio l’associazione AttivaMente non mancherà di donare a tutti i partecipanti una “buona dose” di svago e sollievo. e.m. 5 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 >CRONACA Mc Donald's: nessuna certezza sull'apertura Inizia la bonifica dell'area di ALESSANDRO MOSCÈ S i allungano i tempi per la costruzione, eventuale, di un Mc Donald’s a Fabriano. Da due settimane è iniziata la bonifica dell’area che non terminerà prima della fine del 2017: se ne riparlerà dunque nel 2018. La zona dove sarebbe ubicato il fast food è interessata dal fenomeno della contaminazione iniziata negli anni Settanta e proseguita negli anni Ottanta. A partire dalla seconda metà degli anni Novanta, e per l’esattezza dal biennio 19961997, si sono registrati episodi di inquinamento da tetracloroetilene testimoniati dalla presenza del solvente nell’acqua del pozzo comunale del nuovo campo sportivo. Altri episodi riguardarono la sorgente denominata Fonte Rita e alcuni pozzi tra cui quello della parrocchia della Sacra Famiglia e altri nell’area compresa tra il vocabolo Cortine e la Fornace nei pressi della chiesa del Lazzaretto. Malgrado un certo silenzio intorno alla vicenda, la situazione emerge chiaramente dalla consultazione del Piano bonifiche regionale. Questo strumento permette di individuare un insieme di aree il cui suolo e le relative falde sarebbero contaminate non solo da solventi clorurati, ma anche da metalli pesanti e altre sostanze. La polemica, a Fabriano, è esplosa da gran tempo. L’area da utilizzare per il Mc Donald’s è congestionata dal traffico, peraltro in un’area residenziale dove non manca il verde. La costruzione della rotatoria non farebbe da deterrente del traffico, a detta dei commercianti e di una buona parte della politica. Ricostruiamol'iter procedurale. A seguito del Consiglio comunale tenutosi sul tema, è stata emessa la delibera di approvazione dell’accordo per la realizzazione del progetto con l’obbligo di adeguarlo alle prescrizioni stabilite. La ditta Magazzini Gabrielli di Ascoli Piceno intende realizzare due edifici di tipo commerciale nella zona di via Dante. Più precisamente un supermercato a seguito di bonifica della zona selezionata, per una superficie coperta pari a 1.900 mq dei potenziali 5.130 mq usufruibili, e un altro stabile per una superficie coperta di 700 mq da destinare proprio all’attività del fast-food McDonald’s. Nell’accordo la ditta si impegna a costruire a sue spese la rotatoria all’incrocio di viale Stelluti Scala, via Dante e piazzale Matteotti, compresa la sistemazione dei marciapiedi e dei passaggi pedonali interessati, tra i quali uno rialzato su via Dante in prossimità e a connessione delle aree direzionali e commerciali. La variante urbanistica relativa all’accordo sarebbe comunque approvata solo a seguito della conclusione dell’iter di bonifica in corso. La proposta dell’amministrazione comunale, come scritto agli atti, viene considerata migliorativa, in quanto il quartiere sarebbe riqualificato attraverso l’eliminazione di aree industriali ormai dismesse e ridotte in stato di degrado. La Confcommercio ritiene viceversa sbagliato utilizzare questa zona a discapito del centro storico, dove abbondano i locali vuoti La piccola Gaia scrive alla Regina... che risponde Talvolta le favole sono fatte per sognare e per lasciarci sospesi in una dimensione onirica ma altre volte invece i sogni diventano realtà. Questa è la storia di Gaia, una tenace bambina fabrianese di 8 anni, che durante un pomeriggio di giochi, sfogliando una rivista di cavalli, sua grande passione, insieme alla nonna Daniela, si innamora totalmente di uno di essi tanto da esclamare: “Nonna, questo è uno dei cavalli più belli che abbia mai visto, voglio assolutamente sapere dove si trova e andarci”. Da qui il racconto entra nel vivo e dopo aver letto che il cavallo in questione non è altro che uno dei purosangue personali della Regina Elisabetta II d’Inghilterra, Gaia non si rassegna. Con la leggerezza e con gli occhi sognanti di chi a 8 anni non ha troppi timori, prende carta e penna ed inizia a scrivere alla Sovrana d’Inghilterra. La nonna ci racconta: “In realtà, quello che Gaia abbia scritto nella lettera non lo so, lei mi ha ribadito il suo volere di poter vedere il cavallo. Dopodiché – continua Daniela - le procuro una busta e cerco in internet un indirizzo dove poterla spedire. Effettivamente esiste un luogo a Londra dove vengono recapitate le lettere alla Regina. Devo dire che non ero molto propensa ad inviarla, ma cosa si fa per una nipote tanto speranzosa e tenace?! Quindi, prendo il francobollo, inserisco la busta nella cassetta delle lettere e spedisco il tutto sussurrando “Buona fortuna”. Quello che succede dopo un mese e mezzo è un bel lieto fine. La tanto attesa lettera di risposta arriva e con la gentilezza tipica degli inglesi, la Dama di Corte (Lady in Waiting) di Elisabetta II, la Duchessa Susan Hussey (già madrina del Principe William), ha espresso la gioia di Sua Maestà nel ricevere una lettera così curiosa e interessante e spiega alla piccola che purtroppo i cavalli personali della Regina non si possono vedere, ma ci sono tantissime collezioni sugli animali regali nei musei più famosi di Londra. In allegato alla lettera, inoltre, la Hussey ha anche inserito una brochure con tutte le indicazioni su dove andare e cosa visitare a Londra. Gaia alla fine di tutto, si è detta entusiasta e non vede l’ora di prendere il primo aereo per Londra e partire per questa avventura. Una storia che insegna soprattutto a taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 22 e domenica 23 ottobre COMUNALE 2 Via Dante, 270/A tel. 0732 71384 DISTRIBUTORI Domenica 23 ottobre Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 23 ottobre Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Il servizio di biglietteria è svolto anche dall'edicola della stazione Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 noi grandi quanto alcune cose non siano poi così impossibili come pensiamo e a volte non basta altro che guardare il mondo e agire con gli occhi di un bambino. Benedetta Gandini lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 6 >FABRIANO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 I cavalli invadono il centro La "Transappenninica" in sella ha attraversato anche Fabriano C inque giorni, dal 5 al 9 ottobre, per immergersi nella bellezza del territorio fabrianese ripercorrere fantastici itinerari, in una dimensione dove suggestioni spirituali, testimonianze artistiche ed eccellenze ambientali si fondono in un equilibrio armonico. La “transappenninica”, il viaggio organizzato a cavallo in gruppo, nato da un’idea di Leonardo Dori e Omero Romualdi nel 1994, ha scelto la città di Fabriano come palcoscenico per un indimenticabile viaggio. E’ stato l’assessore Mario Paglialunga (foto) ad accogliere in Piazza del Comune domenica 9 ottobre i tantissimi cavalieri partecipanti all’iniziativa. L’assessore ha salutato gli organizzatori ricordando che questa manifestazione va apprezzata perché vi è l’assoluta assenza di competizione con la sola voglia di stare insieme condividendo la passione per la natura e per gli animali. “Riempiendo la piazza di cavalli e cavalieri – ha dichiarato Paglialunga - sembrava di rivivere il nostro passato e rivedere la piazza dei tempi dei Chiavelli”. La Transappenninica è indiscutibilmente uno dei viaggi organizzati di maggior prestigio, sia per il numero dei partecipanti che per la qualità di cavalli e cavalieri. I partecipanti, provenienti da tutta Italia, cavalcano tutti i propri cavalli, di razze e provenienze variegate. L’assessore Paglialunga ha donato agli organizzatori una copia del “Victimae Paschali Laudes”, edizione a tiratura limitata della nota sequenza gregoriana composta a mano e stampata su carta in fibra di cotone naturale, fabbricata appositamente dai mastri cartai del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. Il Centro di Aggregazione Giovanile "Che Dio ci aiuti 4": dovrebbe riaprire entro questo mese in attesa della prima tv Riaprirà entro questo mese il Centro di aggregazione giovanile Sant’Antonio fuori le mura di Fabriano (foto). Lo hanno chiesto con forza i cittadini che hanno espresso tutta la loro contrarietà al protrarsi della chiusura di una struttura considerata un punto di riferimento per giovani che svolgono attività culturali e ricreative e famiglie. Dopo le operazioni di polizia e carabinieri degli ultimi mesi per contrastare lo spaccio di droga, anche Sveglia Fabrianesi ha più volte sollecitato l’apertura del Cag protocollando in Comune apposita richiesta. E ora l’attesa sembra finita. La Cooperativa sociale Mosaico l’ha gestito dal 2003 a giugno 2015. “Gli uffici comunali – hanno detto - dovevano preparare, un anno fa, una nuova gara d’appalto ed era necessario svolgere lavori di ristrutturazione e miglioramento. In questi mesi, però, non né è stato affidato temporaneamente il servizio in attesa dell’uscita della gara per l’affidamento dei servizi. Il Centro d’Aggregazione Giovanile è un luogo fondamentale per la città: ci auguriamo che si lavori tutti insieme per renderlo di nuovo fruibile dai ragazzi”. Sulla vicenda è intervenuto l’assessore alle Politiche giovanili Giovanni Balducci. “E’ stata garantita la gestione, anche con proroghe, fino alla chiusura estiva di giugno dell’anno scorso. E’ stato predisposto il capitolato d’oneri per la gestione – ha detto - per un periodo di due anni, da aggiudicarsi con procedura di appalto. Il bando di gara è stato pubblicato dagli uffici comunali ed entro ottobre il Cag dovrebbe riaprire”. Una bella notizia per tanti giovani che, nei prossimi mesi, avranno un luogo accogliente e tutto per loro per trascorrere i freddi pomeriggi invernali. Sulla vicenda, da tempo, si sta battendo il comitato cittadino Sveglia Fabrianesi. “Aspettiamo fiduciosi l’apertura del Centro Aggregazione Giovanile, perché le esigenze dei nostri giovani e giovanissimi vanno tutelate e seriamente risolte!”. m.a. L'assessore Paglialunga sulla movida: "La città deve cambiare mentalità" Per la prima volta gli operatori della movida sia del centro storico di Fabriano che della periferia si sono seduti intorno a un tavolo, presso gli uffici comunali, per stilare un codice di comportamento a cui attenersi. la settimana scorsa il vertice alla presenza dell’assessore Mario Paglialunga che ha ribadito come la città è cambiata ed è arrivato il momento di fare squadra, evitare le polemiche e aiutare coloro che offrono un servizio importante per i turisti e i residenti. In un anno e mezzo hanno aperto 43 nuovi Bed&Breakfast. “Bisogna cambiare mentalità – ha detto Paglialunga - perchè la “movida” fa parte della vita della nostra città. Fabriano non è più una città dormitorio. Negli ultimi tempi i turisti iniziano ad arrivare e l’apertura di 43 strutture ricettive è segno che bisogna continuare ad investire sul turismo. Sicuramente Fabriano non può spegnersi alle 20.30 di sera”. Da una parte le richieste dei commercianti che non vogliono troppe limitazioni e chiedono più spazi e meno burocrazia per organizzare eventi e chiudere vicoli per serate a tema; dall’altra l’amministrazione comunale che deve ascoltare anche le esigenze dei residenti che lamentano spesso il poco rispetto delle regole e degli orari da parte dei clienti. “Creeremo una commissione – ha precisato l’assessore – per stilare un regolamento unitario. Gli esercenti devono impegnarsi nel dare più attenzione all’ambiente, alla pulizia, a evitare rumori eccessivi nelle ore notturne” Il Comune ha poi proposto l’attivazione di una “patente a punti” per i locali. Chi rispetta le regole acquista bonus, chi commette infrazioni perde. Alla fine dell’anno la premiazione del locale più virtuoso. L’idea, però, non è stata accolta. “Bilancio positivo – ha concluso Paglialunga – perché ci siamo confrontati con più di trenta attività rappresentate con l’idea di non perdere tempo e di investire per la città che ha un potenziale turistico da sfruttare ancora di più”. m.a. Una serata di divertimento in centro storico (foto di repertorio) Il centro storico si è trasformato in set cinematografico per le ultime riprese della fiction di Rai1 “Che Dio ci aiuti 4” (foto). Negli ultimi tempi i tecnici hanno girato alcune scene in Piazza della Cattedrale, lungo Corso della Repubblica, nella chiesa di San Biagio e Romualdo, in Biblioteca Sassi e sul Loggiato San Francesco. Ogni volta ha attirato tanti curiosi che hanno sostato anche più di un’ora per ottenere un autografo da Elena Sofia Ricci o dagli altri protagonisti della fortunata serie campione di ascolti. Ora l’attenzione è tutta per la prima serata di Rai1 quando verranno trasmessi i nuovi episodi della fiction giunta alla quarta edizione. I lavori di produzione di Lux Vide stanno proseguendo sotto la guida del regista Francesco Vicario e promettono di riservarci molte sorprese. Ancora pochi mesi di attesa e la serie sarà pronta per essere trasmessa. Una bella vetrina per la città della carta. La serie precedente, sempre ambientata a Fabriano, è stata seguita da più di 7 milioni di telespettatori risultando la più seguita in assoluto. Nelle ultime passate settimane la viabilità è cambiata in centro storico e, nei giorni scorsi, si è tornato alla normalità. Via, quindi, i divieti in via Verdi, in via Gentile e in via Battisti. Un po’ delusi i tanti che si sono messi in fila per ottenere un ruolo da comparsa che, invece, non sono stati richiesti. In precedenza, invece, vennero impiegate più di 200 perso- ne che ricevettero un compenso di 79 euro netti al giorni. Soddisfatti diversi ristoratori del centro storico che hanno potuto immortalare i beniamini del piccolo schermo che, dopo una giornata di riprese, si accomodavano per mangiare le tipicità di Fabriano. Nella fiction è stata coinvolta anche la ventiquattrenne modella locale Martina Bellocchi, nota per aver preso parte a concorsi come Miss Italia. Ma la città non sarà protagonista solo su Rai1. Recentemente, infatti, la tv giapponese è sbarcata a Fabriano per registrare un documentario sulla carta. Una troupe insieme al maestro cartario Sandro Tiberi ha girato alcune scene nel centro storico della città e nel suo laboratorio di carta a mano. Dopo il sopralluogo del mesi scorsi, la televisione nazionale NHK è tornata nelle Marche per realizzare un approfondimento sulla carta Fabriano da trasmettere sia nella televisione pubblica che in radio per la gioia di tutti coloro che, all’estero, amano l’Italia. Marco Antonini L'Azione 22 OTTOBRE 2016 7 8 >FABRIANO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 La vita è il Pil della società Le parole del Cardinale Menichelli all'inaugurazione della "Culla" di DANIELE GATTUCCI “L ’unica cosa di cui siamo responsabili è la vita, il vero prodotto interno lordo della società”. In questa frase esempio di mirabile sintesi del pensiero, il cardinale Edoardo Menichelli ha condensato il valore dell’incontro avvenuto sabato 15 ottobre scorso all’ospedale "Profili" dove è stata inaugurata la “Culla per la Vita”. Una struttura… “preparata proprio per lui. Non sarai vista e non avrai problemi. Il bambino sarà al sicuro, notte e giorno. Non abbandonare il tuo bambino, adagialo nella Culla per la Vita”. Anche in questa locuzione è racchiusa l’importanza di una nuova realtà, la seconda nella Marche, presentata nel corso di una cerimonia tenuta nella sala "Parca" alla quale, oltre alle autorità cittadine sono intervenuti, come detto il Cardinale Edoardo Menichelli, il Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica Stefano Russo, il vice presidente del Movimento per la Vita, Pino Morandini, il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola ed il direttore dell’Area Vasta 2, Bevilacqua. “La speranza è che rimanga vuota” ha auspicato Morandini “ma nel caso non lo rimanesse, anche fosse per una volta, si riscontrerebbe la sua grande utilità come strumento e metodo per prevenire gli abbandoni in condizioni di rischio. Condizione essenziale di base per poi assicurare sostegno e assistenza alle donne che ritengono l’abbandono o peggio ancora l’aborto il mezzo per superare un disagio psichico e sociale”. Rafforzamento delle politiche della famiglia e l’infanzia, assunzione di responsabilità e impegno degli uomini che “non devono essere soltanto seminatori ma veri portatori di una visione in seno alla quale i figli sono considerati un elemento di ricchezza e non di povertà” sono stati i ragionamenti sui quali si sono concentrati gli interventi dei relatori e delle autorità. “Oggi” ha commentato il sindaco di Fabriano, presente anche il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni “inauguriamo un dispositivo che ci consente di stare insieme, di fare comunità e aggregazione e il pensiero va a Salvatore Mirabella, alla sua famiglia, al quale abbiamo intitolato questo spazio per la vita, lasciando un segno forte nelle persone, nella nostra intera collettività: non c’è una associazione o un gruppo che non lo abbia conosciuto”. Tutto vero. E grande commozione anche nel volto e nelle parole del presidente del Centro Aiuto per la Vita, moglie di Salvatore, Graziella Lorenzetti che ha sottolineato come “in Italia sono 53 le culle della Vita, due nelle Marche e una delle quali, ora è a Fabriano”, illustrando poi in conclusione le innumerevoli attività del Cav. Dal suo canto Mons. Stefano Russo ha esaltato “la scelta fatta per amore e la tante persone presenti testimoniano la piena accoglienza di questo progetto da parte dell’intera collettività nel segno del volontariato, Una opera di misericordia concreta, nell’anno della Misericordia”. Concetto quest’ultimo subito ripreso dal Cardinale Menichelli: “Come leggere questa Culla per la Vita? Mi piace immaginarla come una sorta di maternità e paternità di comunità, tenendo conto che l’unica cosa di siamo responsabile è la vita, il vero Pil della società e delle persone. La vita è un dono unico, sacro e intoccabile, in un società che sta facendo leggi non certo favorevoli al benessere personale e si trasforma in malessere pubblico. Va recuperato il senso della principalità della vita, celebrata in pienezza, amare la vita significa offrire speranza ad un cuore di madre che non proposta all’Area Vasta 2 che ci ha consentito di individuare il posto più adatto per realizzare la culla dotata di un pulsante che fa scattare la sua apertura tirando un pomello. A questo punto si può lasciare il neonato ed una vota chiuso lo sportello dopo poco tempo al Pronto Soccorso scatta un allarme dell’avvenuto deposito. Qui scattano i primi accertamenti, dopo di che verrà accompagnato in Pediatria per il resto delle verifiche, con il bambino, in base alle nuove norme, subito adottabile”. A 360 gradi, l’intervento di Morandini “Questa nuova Culla per la Vita ci fa onore. Ieri le chiamavamo ruote degli esposti, cassonetti per la vita, oggi Il Cardinale Menichelli benedice la "Culla per la Vita"; in basso la presentazione che si è tenuta presso la Sala Parca all'ospedale Profili (foto servizio Daniele Gattucci) può restare solo nella maternità e nel crescita del figlio, recuperando la figura dell’uomo come responsabilità di uomo e che non può essere solo un seminatore. Vorrei – ha concluso - che questo avvenimento, distintivo per Fabriano, diventi una cattedra in grado di farci amare la vita dall’inizio alla fine”. Al vice presidente del Cav di Fabriano, Alberto Ferroni, è spettato invece parlare degli aspetti legati al funzionamento di “un culla che abbraccia e protegge il neonato fino all’arrivo del personale del Pronto Soccorso, allertato da un allarme che scatta dopo più di un minuto dalla chiusura dello sportello, consentendo così alla mamma di operare nel più assoluto anonimato. Da qui la povero dei poveri per cui occorre mobilitarsi, un cucciolo d’uomo da considerare come valore non soltanto da un punto di vista religioso, ma anche per i suoi diritti umani”. Anche Rizzo si è soffermato sul ruolo centrale del Cav di Fabriano e dell’azienda ospedaliera, in questo caso, oltre a rimarcare “in moltissimi casi l’assenza dell’uomo e del Morandini ha infine ringraziato i Centri di Volontariato per la loro azione in favore delle mamme e dei loro bambini invitando tutti a far la loro parte a partire dalle istituzioni”. In chiusura l’intervento di Davide Rizzo di Federvita “movimento composto da 22 associazioni e 1.400 iscritti che ogni giorno offrono il loro contributo nell’opera di donazione di fondi e proselitismo”. padre. In passato i figli, tanti in una sola famiglia, erano ricchezza e non venivano visti come costi, al contrario di oggi in funzione del cambiamento della società. Ecco perché vanno riviste e consolidate le politiche per la famiglia con lo Stato che deve aiutare quelle più numerose per combattere fenomeni come aborto e abbandono con strumenti efficaci quali culle ed adozioni”. per fortuna possiamo definirle culle, grazie anche ad un cambio di passo della cultura e della legislazione: addirittura nella prima apertura di una di queste strutture avvenuta in Piemonte, fummo denunciati, ma per lungimiranza del giudice nella sentenza scrisse dell’alto significato umanitario, atto a prevenire episodi di fine vita prenatale. I bambini - ha rilevato - non si possono buttare, sono il nostro futuro, costituiscono la speranza della nostra esistenza” e a questo punto ha menzionato la legge che consente di partorire in anonimato (200 parti l’anno) il numero verde 800813000 il numero verde per le mamme, la responsabilità “di uomo e maschio che deve considerare il bambino il più L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Escape Room, più di una moda di ROBERTA STAZI V i trovate all’interno di una stanza senza finestre e la porta è stata chiusa a chiave. Intorno a voi ci sono uno scaffale con dei libri, qualche scrivania in legno, un orologio a pendolo, una macchina da scrivere e altri oggetti che danno al luogo un’impronta attività collaterali, come un aperikiller, cena con delitto e un gioco in esterna stile “squadra speciale” completano l’offerta del progetto. Qualcosa di similare, o qualcosa di rivolto al mondo business c’era già. Dimensioni Nascoste e la sua Escape Room è la prima stanza dei misteri ed enigmi, però, ad avere pianta stabile a Fabriano, in un bel palazzo del centro storico. L'inaugurazione dell'Escape Room in via Cialdini (Foto Cico) anni ’40. Vi avvicinate a un cassetto ma serve una chiave per aprirlo… DI che videogioco si tratta? Nessun videogame: vi trovate proprio dentro la stanza e avete un’ora per cercare insieme ai vostri compagni d’avventura un modo per uscirne. Quella che vi abbiamo raccontato è l’ambientazione della prima Escape Room al mondo, a Los Angeles, con un’ambientazione anni ’40 e la trama tipica di un film noir. La curiosità ha portato subito tante persone a vivere quest’esperienza e il successo è esploso in tutto il mondo, tanto da arrivare anche nel nostro paese in tempi rapidi. La prima città italiana a realizzare una Escape Room reale è stata Torino, a seguire Milano e Roma, che con la sua Escape Rome offre alle squadre che vogliono partecipare tre stanze diverse: da Csi, alla camera Corpi a quella de Il segreto del Vaticano; tre temi molto diversi l’uno dall’altro, ma con lo stesso fine tipico del gioco: cercare di uscirne vincenti. A seguire Napoli, e a macchia d’olio le Escape Room hanno aperto nel nostro Paese, Marche comprese, con Senigallia e Jesi tra le prime. Dal 9 ottobre scorso, l’Escape Room è arrivata anche a Fabriano, in pieno centro storico, in via Cialdini, 73 per volontà e fantasia di Dimensioni Nascoste, progetto del gruppo Quota Group di Fabriano. Insieme all’Escape Room, altre 9 >FABRIANO< In poche settimane, ha già incuriosito tantissime persone e il fenomeno “escaping” dilaga. Perché tanto successo? Prima di tutto, per la voglia di mettersi in gioco come detective, e per voglia di divertirsi con gli amici in un modo diverso e divertente. Il successo delle serie tv a sfondo crime, indagini, come i videogame che mettono alla prova le abilità intellettive, analitiche e anche d’improvvisazione, sono un fenomeno già importante e accreditato da diversi anni. L’Escape Room ne è la trasformazione in chiave gioco di squadra. L’attività è rivolta a privati ed aziende, ma è sempre fondamentale giocare in gruppo, importante ingrediente che ne determina il successo. “All’interno dei locali di “Dimensioni Nascoste” – racconta il team di Dimensioni Nascoste direttamente dalle loro pagine social - si svolgeranno eventi incentrati sulla sfida intellettiva, lo sviluppo della curiosità e l’intrattenimento evoluto. Avvolti da una cornice di eleganza, valorizzata da un sontuoso salone per le feste, sarà possibile affrontare enigmi, svelare misteri bizzarri, immergersi in situazioni inedite, trasformarsi in investigatori alle prese con difficili casi e provare il brivido della realtà virtuale. “Dimensioni Nascoste” è quindi sia una sfida con se stessi, sia un viaggio di evasione che può esse- re intrapreso da soli o in gruppo. Solamente attraverso l’intuito, la fantasia ed il ragionamento logico sarà possibile risolvere un omicidio durante una cena raffinata o riuscire ad uscire da una stanza, chiusa a chiave, entro un’ora”. Cosa aspettarsi, quindi, da un’Escape Room? Vi troverete rinchiusi in una stanza, dietro ad una porta che vi separa dalla realtà, dove solo la collaborazione con i vostri compagni di squadra vi aiuterà a completare il gioco. Tempo: 60 minuti. Il primo ostacolo che incontrerete all’interno dell’Escape Room è il tempo. Ma anche enigmi, indovinelli, rompicapi; solo la logica e la collaborazione con la squadra riusciranno a farvi uscire in tempo per vincere la prova. Chi ha provato l’Escape Room racconta: “Io l’ho provata anche a Rimini, prima che a Fabriano – racconta un giovane 30enne – e la prima volta sono entrato con zero aspettative. Avevo idea che queste Escape Room fossero una stupidaggine e invece alla fine, quando siamo riusciti a completare la storia e uscire allo scadere dell’ora (a zero secondi! urlando come bambini idioti) sono uscito con un’adrenalina incredibile e abbiamo passato altri venti minuti a parlare con gli organizzatori, complimentandoci per la bellissima esperienza che avevamo appena concluso”. Francesca e Daniele, invece, erano presenti all’inaugurazione dell’Escape Room di Fabriano ed hanno partecipato alla demo. “L’ambientazione della demo - raccontano - era in stile anni ’30 chic, e il luogo dove si svolge tutto, compresa l’Escape Room vera e propria - è molto suggestivo. Siamo riusciti a risolvere la prova in 20 minuti, ma è stato sicuramente impegnativo, e divertente, ovviamente! Crediamo l’Escape Room sia un giusto mix di difficoltà e fattibilità: gli indizi sono sparsi, bisogna sapere leggere ed avere una sorta di “intelligenza attiva”. E’ divertente anche l’interattività, come lo squillo del telefono e una voce che da altri indizi!”. L’Escape Room di Dimensioni Nascoste è a tema Chiavelli: una bella valorizzazione della nostra città, in chiave storico-ludica. Chi l’ha provata in questi giorni racconta, come Elisa: ”Un'esperienza bellissima! Location curata in ogni minimo particolare, sembra di fare un tuffo nel passato, nonostante trucchi ed enigmi tecnologicamente avanzati!”. Da adesso in poi, quindi, chi vorrà potrà mettersi nei panni di novelli detective e vivere una nuova esperienza con i propri amici o compagni d’azienda direttamente nel centro storico della nostra città. Fabriano non è una suburra Il video di un ubriaco accasciato avanti all’ingresso di un condominio e i fazzolettini sporchi di sangue ritrovati vicino ai Giardini Margherita hanno alimentato una narrazione decisamente sopra le righe, quella di una città che ha smarrito le regole e il senno ed è dominata, appena si appropinqua il crepuscolo, da schiere di vandali avvinazzati che girano per distruggere cose e violare la morale comune. Ma Fabriano non è una suburra. Mettiamocelo in testa. Perché se passa questa stupidaggine siderale della movida letale, del chiasso che uccide e di Bacco che travia non potremo evitare questa contrapposizione fittizia tra la città del riposo e quella della movida (termine quasi irridente oltre che del tutto fuori luogo). Per comprendere quel che sta accadendo è necessario smettere di fingere e di usare la memoria come filtro che seleziona soltanto ciò che conferma i nostri pregiudizi. Negli anni d’oro della cittadina - quelli merloniani fondati su ordine, disciplina e decoro pubblico – l’alcool scorreva a fiumi e i camparini imperavano nei pochi locali presenti in città, così come era solidissimo l’uso e consumo di sostanze stupefacenti. Nei primi anni ’90 il SERT pubblicò uno studio sui giovani, dove si parlava espressamente di un vero e proprio allarme alcolici a Fabriano. Se quell’esperienza conoscitiva si replicasse oggi ci sarebbero ottime probabilità di rilevare valori non troppo distanti e difformi da quelli di un quarto di secolo fa. E allora, dove sta la differenza? Nei diversissimi livelli di ipocrisia sociale. Per il fabrianese medio e conformista, infatti, il problema non è l’estensione o la profondità del consumo di alcolici ma il contatto oculare con l’ubriaco a terra. Il senso di degrado sociale è tutto interno alla dimensione visiva. Ed è lo stesso “principio” che spinge a considerare inaccettabile l’esistenza di una prostituta in strada e del tutto naturale e comprensibile lo stesso meretricio esercitato indoor. Un approccio che viene replicato anche coi fazzoletti insanguinati, ritenuti prova inequivocabile di risse da saloon che la città non aveva mai conosciuto prima. E anche qui siamo alla dimenticanza più estrema. Basti pensare alle risse epocali di qualche decennio fa tra fabrianesi ed eugubini alla discoteca Formula 1 di Viale Campo Sportivo, oppure altri mitici scorni che avevano come scenario le indimenticabili notti di San Cassiano. Di fronte a questa memoria più allargata cambia segno anche il modo di leggere quel che accade in città in questi giorni: non più una linea di faglia tra la Fabriano del riposo e quella del baccano ma tra la città reazionaria e benpensante - che ha vissuto l’ipocrisia sociale come un valore irrinunciabile - e una Fabriano più tollerante e moderna, consapevole che una maggiore libertà presenta sempre qualche effetto collaterale visibile e magari non gradito che non deve essere trasformato in un dramma comunitario. La cabina va rimossa Da cabina di servizio telefonico si è trasformata in servizio igienico, orinatoio in particolare, e pattumiera. La struttura della Telecom, caduta sempre più in disuso dopo l’avvento dei cellulari, doveva essere smantellata già a giugno ma a quanto pare i mesi della stagione estiva non sono stati sufficienti per togliere un’offesa al pubblico decoro ancora presente nel cuore di Piazzale Matteotti, peraltro vicino ad un bar, ad un negozio di abbigliamento, dinanzi al semaforo e “porta d’ingresso” dei Giardini pubblici della Pisana. Senza dubbio, un affronto alla decenza che andrebbe quanto prima risolto da chi ha competenze al riguardo e dallo stesso municipio che dovrebbe sollecitare la Telecom nel provvedere a sanare la situazione, più volte segnalataci dai cittadini. Daniele Gattucci Amministrazione di sostegno figlia di un dio minore? L’evento, che si terrà il giorno 21 ottobre, presso l'Oratorio della Carità di Fabriano con inizio alle ore 15.30 è organizzato dal MoDDiH insieme all'Associazione Giuridica Fabrianese “Carlo Galli”. Il tema dell'appuntamento è: L'amministrazione di sostegno figlia di un Dio minore?”. Relatori saranno Valentina Rascioni, Magistrato del Tribunale di Ancona che svolge anche le funzioni di Giudice Tutelare; Mario Pettinelli, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale e del Centro Diurno del Nosocomio di Fabriano; Donatella Quartuccio, notaio in Pescara. "Il convegno" ci spiega il presidente del MoDDiH, Maurizio Diociaiuti "è stato pensato ed elaborato come un progetto che coinvolga gli enti pubblici, i Servizi Sociali sia comunali sia dell’Azienda Sanitaria, sia la popolazione, ritenendo quale concetto di partenza l'educazione alla legalità, quindi la conoscenza, l’approfondimento e la divulgazione delle regole della vita sociale, dei valori della democrazia, della cultura dei valori civili e l'acquisizione della consapevolezza che condizioni come dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, soprattutto protette. Inoltre, bisogna anche considerare che purtroppo molti soggetti cui è affidato l’incarico come curatori, tutori o amministratori di sostegno di soggetti deboli non sono a conoscenza dei doveri, oneri, rischi e responsabilità che comporta loro il ricoprire queste figure giuridiche. Sulle tutele giuridiche verso i soggetti deboli vi sono molte incomprensioni, abusi e poca conoscenza". d.g. 10 >FABRIANO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Castelvecchio riqualificato Nuovo look del complesso di S.Caterina dentro un progetto del Comune di PAOLA ROTOLO È già in corso il progetto di recupero e riqualificazione del complesso di Santa Caterina, la struttura monumentale che arricchisce il cuore del centro storico di Fabriano, che prevede anche la realizzazione di una struttura per uso sociale da destinare a centro diurno per anziani affetti da demenza. Per saperne di più abbiamo intervistato Francesco Santini, ex sindaco di Fabriano e presidente della Asp, Azienda di Servizi alla Persona: “Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un centro diurno per anziani in alcuni locali della struttura polifunzionale Vittorio Emanuele II, ubicata in via Santa Caterina, prevede da una parte la realizzazione di interventi strutturali sia di miglioramento sismico sia di ristrutturazione dei locali destinati ad ospitare la nuova struttura, dall’altra una riorganizzazione degli spazi interni ed esterni nell’ottica di riqualificare nel migliore dei modi questo vecchio cuore della nostra Fabriano”. Santini specifica che l’intervento è stato pensato nel pieno rispetto degli aspetti topografici, geologicoidrologici, paesaggistici, ambientali e storico-artistici. Si definisce Asp quindi, non più solamente una casa di riposo, ma anche residenza protetta e centro diurno: “Abbiamo 71 posti letto per persone anziane, di età superiore ai 65 anni e residenti nel Comune di Fabriano, divise in tre nuclei che fanno parte della struttura polifunzionale, parzialmente autosufficienti, non autosufficienti o affetti da demenze, che quindi evidenziano bisogni non più gestibili a domicilio”, ci spiega Santini. Dalla struttura si accede direttamente al Giardino del Belvedere, l’hortus conclusus, un ampio spazio verde tra zone ombreggiate da alberi secolari, distese di prato soleggiate, vialetti pavimentati, panchine e un ampio solarium dal quale si può godere forse il miglior panorama sulla città: “I nostri ospiti possono usufruire dei benefici del sole e del contatto con la natura, passeggiando all’aperto o riposandosi in un ambiente riparato. L’Asp, in collaborazione con il Co- mune di Fabriano, intende valorizzare questo patrimonio realizzando i cosiddetti Orti Incontro, una coltivazione di ortaggi e piante officinali, coltivati a scopi terapeutici, ed il Giardino Sensoriale, un percorso assistito che prevede passeggiate volte alla stimolazione dei cinque sensi”. Il quartiere storico dove è nata Fabriano è quindi il nucleo di una riqualificazione che si lega al progetto complessivo del Comune per la scopertura del Giano nel tratto urbano e che è sia funzionale che strutturale, partendo dalla ridefinizione dei perimetri. Conclude Santini: “All’interno del centro promuoveremo ed ospiteremo iniziative di sensibilizzazione sull’Alzheimer, perché la Asp garantisce un aiuto davvero concreto”. Il chiostro attuale del complesso BREVI DA FABRIANO ~ SEI FURTI IN CASA IN POCHE ORE Quartiere Misericordia, pomeriggi fa. I ladri, in assenza degli affittuari o dei proprietari, entrano in sei abitazioni, asportano ori e fanno gravi danni. In via don Petruio, il 5 ottobre scorso, utilizzando i discendenti delle grondaie si arrampicano, forzano le finestre della cucina, entrano, rovistano ed asportano gioielli per un valore sui 2.000 euro. I proprietari, che si erano allontanati da casa per non più di mezz’ora, se ne accorgono al rientro e chiamano i Carabinieri. Anche in altre abitazioni di via don Petruio, Serraloggia, Corsi, e nel quartiere Santa Maria, sono avvenuti furti nell’arco di un paio di ore. Sembra che anche in altri appartamenti si siano verificati furti, ma i danneggiati non abbiano fatto denuncia. Non risulta che i vicini abbiano visto o sentito qualcosa. I Carabinieri indagano. Il 30 ottobre alle 16, nella sala parrocchiale della Misericordia, il parroco don Umberto Rotili ha convocato i Carabinieri, i parrocchiani per spiegare come difendersi da truffatori e da ladri. I nuovi locali con un...belvedere ~ ROTTA VETRATA DI PORTONE Via G. B. Miliani, 8 ottobre, ore 4. Ignoti rompono un’anta in vetro di un portone e alcuni abitanti sentendo il rumore dei vetri. Si alzano dal letto e scendono a vedere e trovano solo pezzetti di vetro. Gli autori del danno, prodotto forse dal dimenarsi di chi si ubriaca, si dileguano. Indagini dei Carabinieri. ~ CADEVANO PEZZETTI DI CORNICIONE Incrocio Corso delle Repubblica, via Balbo, 9 ottobre, ore 17.40. Dall’edificio in cui è situato il Bar Storelli, pezzetti di cornicione cadono sull’asfalto ed i VdF chiamati da alcuni passanti tolgono le parti ancora in bilico. ~ “PHONZIE” NON CONOSCE LARGO GUELFO Fabriano, rotatoria del Piano. Nel parcheggio a pagamento del Piano, si paga con moneta ma si può pagare anche con lo Smartphone tramite il metodo “Phonzie”. A due passi dalla macchinetta c’è il nome dello spiazzo di sosta: “Largo Guelfo Bianchini”, ma lo Smartphone non funziona se si indica il luogo con tale nome. Sembra infatti che “Largo Guelfo Bianchini” non sia stato accatastato e inserito nelle strumentazioni. ~ SI RIBALTA CON L’AUTO: ILLESA Argignano, 10 ottobre, ore 16. Una signora del posto alla guida di un’autovettura si ribalta su una fiancata e vengono chiamati i VdF che la trovano illesa, fuori del veicolo, cosicché rimettono l’automezzo in piano e in sicurezza. ~ SEQUESTRATI DUE CANI E UN GATTO Fabriano, 3 ottobre. Un cane maremmano, bianco, del quale è proprietario un fabrianese, addenta un altro concittadino. Il 12 settembre a Poggio San Romualdo, un grosso cane nero, di un abitante della frazione, si avventa contro un uomo residente a Frontone. Il 7 settembre ad Attiggio, una gattina di otto mesi si scaglia contro la padrona. In tutti e tre i casi le ferite sono state lievi, ma il sindaco, con un’ordinanza, ha ordinato il sequestro temporaneo dei tre animali lasciandoli in custodia ai proprietari con l’obbligo di tenerli in gabbia o incatenati. L'Azione 22 OTTOBRE 2016 >FABRIANO< 11 Un Fiat Doblò per i disabili Donato un pulmino grazie alla collaborazione tra pubblico e privato di DANIELE GATTUCCI P resentato il progetto “Liberi di essere, Liberi di muoversi” promosso dall’Asp Vittorio Emanuele II con il patrocinio del Comune di Fabriano e Sassoferrato ed in collaborazione con la società “Mobility Life”. Un concreto esempio della fattiva e straordinaria collaborazione tra pubblico e privato: Comuni, azienda servizi alla persona, 24 imprese del territorio, 3 cooperative sociali, 3 associazioni di volontariato hanno dato vita a questo programma integrato di reti di trasporto di disabili (appunto Liberi di essere, Liberi di muoversi) con il comodato d’uso gratuito di un’autovettura Fiat Doblò. L’impresa “Mobility life” che opera in tutto il territorio nazionale e mette a disposizione mezzi adeguati al trasporto di persone svantaggiate, svolge un ruolo determinante in seno a questo piano, il cui obiettivo è quello di effettuare i servizi di trasporto ai diversamente abili del nostro territorio, con il Un momento dell'inaugurazione e il Fiat Doblò coordinamento dell’Asp e ponendo in comune i mezzi di tutti. Infatti, i veicoli appartengono all’Asp, al Comune di Fabriano, alla Croce Azzurra, alla Croce Rossa e alle Cooperative che gestiscono gli altri due Centri per disabili, oltre al Mondo a Colori, la Cooperativa Mosaico e la Castelvecchio Service. Questo consentirà, grazie al supporto dei volontari dell’Auser e delle Croci Rossa e Azzurra, di ottimizzare il servizio anche non acquistando un ulteriore veicolo. “Un’operazione di aggregazione di tutte le forze in campo” ha sottolineato il sindaco Giancarlo Sagramola, presente all’inaugurazione del Fiat Doblò” benedetto da don Alfredo Zuccatosta, alla presenza del presidente dell’Asp Francesco Santini “capace di fare comunità e unità di intenti per affrontare al meglio le sfide e le difficoltà del futuro. Grazie particolare – ha concluso Sagramola – va al presidente ed al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Servizi alla Persona Santa Caterina”. Presidente e Consiglio di amministrazione hanno espresso gratitudine e riconoscenza alle ventiquattro ditte di Fabriano, Sassoferrato e una di Camerino per aver contribuito all’opportunità di attuare questa azione in favore delle categorie più deboli e svantaggiate. 12 >EVENTI< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 giorni Finardi e Vecchioni, Trenel segno un... luogo comune dell'Unesco I n quale luogo vogliamo vivere? La città, è oggi lo spazio che davvero configura la nostra identità, individuale e collettiva. La filosofia, la politica, la scrittura, l’arte, le tecnologie digitali, la musica, come strumenti per mettere in discussione e ripensare il concetto di città, attraverso la mappatura del nostro luogo comune, a Fabriano dal 28 al 30 ottobre. Luogo comune è l’evento promosso dalla Fondazione Aristide Merloni nell’ambito delle attività di Fabriano Città Creativa Unesco. Un programma articolato e denso di appuntamenti che Enrico Letta aprirà nel pomeriggio di 28 ottobre con la prima riflessione e che Massimo Franco, voce tra le più consapevoli e autorevoli del “Corriere della Sera”, proseguirà, toccando in particolare il tema dell’accoglienza e delle nuove cit- tadinanze. “La città sicura” sarà il tema di Anna Imponente, Sovrintendente ai beni storici e artistici del Lazio, a segnare la vicinanza alle comunità colpite dal terremoto. Alle riflessioni si uniranno arte e musica in perfetto stile Poiesis: il 28 continuerà a teatro con il concerto di Imany, “There where tears” tratto dal suo ultimo lavoro “The Wrong Kind of War”. Sabato 29 ottobre spazio a incontri della Rete Unesco, ospiti le città di Heidelberg, Galway, Matera, Bologna, Roma, Torino e Parma. Nel pomeriggio, appuntamento con Giuseppe Cederna e “le città invisibili” di Calvino, cui faranno da controcanto “Le città visibili” e “Le città vicine” a cura di Filippo La Porta, con gli scrittori Giosuè Calaciura, Bruno Morchio, Angelo Ferracuti e Alessio Torino. Il 29 ottobre si chiuderà con Eugenio Finardi in concerto al Teatro Gentile e musica jazz nella notte. Luogo comune è anche riflessione sul rapporto tra creatività, innovazione e sviluppo con tre appuntamenti: Expo Brevetti 2016, a cura di Mar. Bre, sostenuto da Banca Intesa, che promuoverà nella giornata del 28 l’incontro tra inventori e imprenditori. Hackreativity, realizzata in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche - maratona/sfida 24h non stop tra talenti manageriali e digitali, che individuerà applicazioni web utili alla crescita del territorio. Sempre il 29, in contemporanea, la conferenza di Gianluca Gregori sul tema “Le diverse prospettive di una strategia digitale”. L’incontro tra Unesco e le quattro Università delle Marche aprirà la giornata di domenica 30 ottobre, che proseguirà con la “La città e il primato delle relazioni”, conversazione tra Giuseppe de Rita, presidente Censis, e Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia. Nel pomeriggio, dopo l’intervento di Maurizio Carta e la presentazione di Francesco Piccolo, l’attesa lectio di Remo Bodei. La città di Fabriano sarà cuore dell’incontro concerto con Roberto Vecchioni, poi Andrea Scanzi e “Il Sogno di un’Italia” chiuderanno in teatro la tre giorni, prima della festa di piazza animata dal dj Don Pasta. Luogo comune è ideato e curato da Francesca Merloni. Lo Spirito e la Terra, finale tra incontri e spettacoli teatrali Sono in arrivo gli appuntamenti finali della terza edizione de “Lo Spirito e la Terra”, il festival promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Gli eventi, iniziati a maggio, si sono susseguiti in diversi fine settimana, offrendo al territorio momenti di riflessione, musica, poesia e altro ancora. Sabato e domenica la manifestazione volge quindi al termine con due giornate ancora una volta ricche di attività. Per tutte e due le giornate torna la Mostra Micologica Fabrianese che sarà ospitata presso il Chiostro di San Venanzio dove, oltre all’esposizione di funghi, nella giornata di domenica, alle ore 17, il micologo Mauro Faraoni interverrà con una relazione su “I funghi dalla raccolta alla tavola”, seguita da una degustazione. In contemporanea con la mostra lungo il Loggiato San Francesco, sarà presente una testimonianza delle bellezze del territorio a cura del Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi. Inoltre sabato sarà dedicato alla XVI giornata nazionale GNU/Linux e software libero: l’appuntamento è dalle ore 9 presso la Biblioteca Multimediale di Fabriano. Alle 17.30 spazio ad un incontro che, sulla scia della testimonianza dello scorso anno della scrittrice Antonia Arslan, sarà spunto di importanti riflessioni: ospite lo storico e scrittore Gabriele Nissim, che Un libro sui Musici fabrianesi del '700 presenterà il suo romanzo “La lettera a Hitler” e racconterà l’attività che svolge con “Gariwo: la foresta dei giusti”, onlus creata per ricordate le figure esemplari di resistenza morale ai regimi totalitari del Novecento in Europa e nel mondo. L’appuntamento è all’Oratorio della Carità. Nella serata il Ridotto del Teatro Gentile ospiterà invece “Ode per un’anima Andalusa”, spettacolo teatrale di e con Laura Pavoni, con Mauro Allegrini, Marco Agostinelli, Roberto Moschini e Francesca Di Pastena. Domenica l’appuntamento è invece al Castello di Genga, per un pomeriggio dedicato alla Venere di Frasassi. Alle ore 16.30 si terrà un convegno di studi con Gaia Pignocchi e Mara Silvestrini. Alle 18 Andreina Zatti dedicherà un concerto alla Venere di Frasassi e, a seguire, sarà premiato il vincitore del premio artistico “Dalla Venere alle Veneri”. Si conclude così la terza edizione del festival che, come per le due scorse edizioni, anche quest’anno ha avuto un grande seguito di pubblico grazie alla diversificazione degli eventi che sono stati proposti, in grado di rivolgersi ad un pubblico variegato. Anche quest’anno il tutto è stato possibile grazie a tutte le associazioni, enti e privati che hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie forze per la realizzazione delle attività. Mercoledì 26 ottobre con inizio alle ore 17.30 presso la biblioteca “Sassi” si terrà l’incontro, organizzato dal Centro Studi don Giuseppe Riganelli, sul volume “Luca Fabri, Gaspare Pacchiarotti e altri musici fabrianesi del Settecento”. Saranno a disposizione degli intervenuti al convegno una copia del libro presentato ed altre monografie firmate da Giancarlo Pecci, dei cantanti fabrianesi Elisa Petri, Rinalda Pavoni, Teresa e Francesco Cresci. Sarà il prof. Paolo Perretti del Conservatorio musicale di Fermo a presentare il libro di Giancarlo Pecci fabrianese-milanese, ricercatore di chimica e di storia della musica. Al termine dell’incontro verrà ricordata un’altra grande cantante marchigiana, Anita Cerquetti (1931- 2014) che riposa nel cimitero fabrianese delle Cortine. La mostra micologica sale a quota 30 Sabato 22 e domenica 23 ottobre a Fabriano, presso il chiostro di San Venanzio, si terrà la trentesima edizione della Mostra Micologica Fabrianese che, storicamente, risulta tra le prime rassegne del genere tenutesi in Italia e dove sarà possibile ammirare le innumerevoli specie fungine delle nostre montagne. L'organizzazione sarà curata dal Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, il quale, lo scorso anno, è riuscito ad esporre più di 250 specie di funghi, con un ampio successo di visitatori e con la partecipazione ed il coinvolgimento di alcune scuole locali. Anche quest'anno nella mattina di sabato 22, dopo il "taglio del nastro" che avverrà alla presenza delle autorità locali, gli studenti fabrianesi saranno ospiti della mostra. La mostra sarà ad ingresso libero e rimarrà aperta dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle 20 sia nella giornata di sabato sia in quella di domenica. Si ringrazia la comunità parrocchiale di San Venanzio per la disponibilità degli spazi concessi e l'Unione Montana dell'Esino-Frasassi per il rilascio di alcuni speciali e temporanei permessi "didattici" per la raccolta di funghi anche velenosi. Quest'anno poi, in occasione del trentennale, la mostra avrà il patrocinio del Comune di Fabriano, si svolgerà nell'ambito e in collaborazione con le altre contemporanee iniziative de "Lo Spirito e la Terra" e sarà anche arricchita da una speciale esposizione di bonsai allestita e curata da Moreno Severi. Inoltre, il Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi, presso il loggiato San Francesco, presenterà le bellezze del nostro territorio e, infine ma non ultimo, presso la Biblioteca multimediale comunale, nella sola giornata di sabato 22 ottobre, saranno proiettati i migliori video naturalistici dell'ente Parco stesso con quelli realizzati e gentilmente messi a disposizione da Fabrizio Moscè sul lupo e sul cervo che sono tornati a popolare il nostro amato Appennino. Nella giornata di domenica 23 ottobre alle ore 17, presso il chiostro di San Venanzio, si terrà un interessantissimo incontro sul tema "I funghi: dalla raccolta alla tavola" guidato dal micologo Mauro Faraoni con l'eccezionale contemporanea presenza di Marco, cuoco del ristorante pizzeria "Da Lara" che, per conto della Confcommercio locale, ci farà degustare qualche crostino e alcune prelibatezze da lui cucinate con i ben noti funghi di Trufigno, Rogedano e dintorni accompagnati dai vini generosamente offerti dalla cantina "Valdimiro" di Collamato. Anche questi appuntamenti saranno ad ingresso libero e tutti, appassionati, curiosi o semplici amanti della natura, sono invitati a partecipare e portare esemplari fungini. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. L'Azione 22 OTTOBRE 2016 13 >SPAZIO LAVORO< Un outlet, nuova veste Lo stabilimento di Albacina U n outlet permanente dei prodotti Whirlpool debutterà il 27 ottobre all’interno dello storico stabilimento di Albacina, chiuso lo scorso giugno dalla multinazionale americana. Tornerà quindi ad essere operativo, almeno parzialmente, quel locale simbolo della dinastia imprenditoriale fabrianese, in quanto fu proprio lì che prima Aristide Merloni e poi il figlio Vittorio avviarono la produzione di elettrodomestici. Ora l’impresa è in mano al gruppo americano che dopo aver provveduto a trasferire da Albacina e Melano i dipendenti dell’ormai ex fabbrica, ha deciso di utilizzare parte di quel gigantesco sito per allestire un outlet all’interno del quale i dipendenti possono acquistare i prodotti del gruppo a prezzi scontati. Appunto, non tutto il plesso sarà utilizzato, visto che per l’outlet verranno occupati circa 800 mq. spalmati su due piani, ovvero la parte iniziale della costruzione in cui in passato erano ospitati gli uffici. In pratica si tratta della porzione di edificio dove proprio a giugno pochi giorni prima della chiusura definitiva della fabbrica era stata posizionata la camera ardente di Vittorio Merloni, omaggiata da migliaia di persone tra operai, impiegati e tanti storici collaboratori. In totale il pianterreno e gli spazi superiori dovrebbero ospitare attorno ai trecento elettrodomestici complessivi tra frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, piani cottura ed altri prodotti del cosiddetto reparto del bianco. Saranno rappresentati un po’ tutti i brand di Whirlpool tra lo stesso marchio ed i vari Indesit, Ignis, Hotpoint ed altri ancora a dimostrazione di come ad Albacina arriveranno non soltanto i prodotti della vicinissima sede fabrianese di Melano, ma anche gli elettrodomestici realizzati negli altri siti produttivi. L’acquisto, appunto, è riservato ai dipendenti che comunque potranno portare loro parenti ed amici per lo shopping a costi ridotti all’interno del locale in cui verranno impiegati quattro operatori prelevati dai dipendenti dell’azienda. Proprio in questi giorni si stanno completando i lavori di maquillage e adeguamento dei lavori per i quali Whirlpool ha investito una cifra abbastanza rilevante. Un segnale, insomma, che può essere interpretato come piuttosto incoraggiante sulle intenzioni di proprietà e management in termini di permanenza sul territorio dopo che proprio lo stop alla produzione ad Albacina era stato inevitabilmente considerato come un messaggio poco favorevole. Artigiani e commercianti a scuola di inglese Conto alla rovescia per la partenze del corso di lingua inglese destinato agli artigiani, commercianti e titolari di pubblici esercizi di Fabriano ed entroterra, organizzato presso la sede della Cna in via Martiri della Libertà. C’è ne dà conto Andrea Riccardi, segretario della Cna di Fabriano Area Vasta. “La vocazione turistica del territorio – ci spiega – porta ogni anno tanti visitatori e turisti stranieri e, per questo, abbiamo organizzato, assieme alla direttrice di lingua, un corso che aiuterà gli imprenditori e i loro dipendenti ad acquisire le conoscenze base di inglese”. Il corso, organizzato dalla Cna locale, partirà a novembre e durerà 30 ore, al termine delle quali il corsista potrà scegliere di proseguire con il secondo modulo, della durata di altre 30 ore e raggiungere il livello A1. “Per evitare di appesantire la settimana lavorativa – prosegue Riccardi – i 15 incontri di due ore ciascuno avranno cadenza settimanale, dalle 18.30 alle 20.30. Infine, se un artigiano o commerciante frequenta entrambi i moduli riceverà l’attestato di frequenza che potrà appendere in negozio o nella propria attività”. "Oggi il turismo è cambiato, c'è bisogno per gli operatori di avere nuove competenze, come quella della lingua inglese, che sicuramente permetterà di dare ai turisti, anche stranieri una migliore accoglienza nella nostra città. Oggi si parla di turismo esperienziale dove l'accoglienza deve essere sempre più qualificata e capace di far conoscere il territorio nella sua interezza. La conoscenza delle lingue straniere, l'inglese prima di tutto, diviene lo strumento per comunicare e far conoscere meglio il nostro ambito territoriale". Daniele Gattucci SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ OFFERTE NEL PUBBLICO IMPIEGO IN IRLANDA Il Public Appointments Service è un’organizzazione che si occupa del reclutamento del personale per gli uffici pubblici dell’Irlanda. Dispone di un sito per svolgere le procedure di pubblicazione delle offerte e raccolta delle candidature. Anche attualmente ci sono delle ricerche in corso. Gli interessati possono possono trovare tutte le informazioni e le modalità di candidatura all’indirizzo: www.publicjobs.ie > Job Search. ~ LAVORO NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN GRECIA Il CEDEFOP, Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale, è un'agenzia dell'Unione europea con sede a Salonicco, che ha il compito di promuovere lo sviluppo della formazione educativa e professionale all'interno dell'Unione europea. Sono diverse le figure ricercate in questo momento dall’agenzia. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo: recon.cedefop.europa.eu. ~ OFFERTE NEL SETTORE ARTISTICO IN FRANCIA Arte Profils è un sito francese che raccoglie offerte di lavoro e di stage in campo artistico. Si cercano non solo pittori e violinisti, ma anche impiegati e dirigenti da impiegare in aziende che si occupano di attività artistiche. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo: arte. profils.org. ~ OPPORTUNITÀ NEL BANCARIO IN SVIZZERA La BIS, Bank for International Settlements, è un'organizzazione internazionale avente sede sociale a Basilea. Fondata nel 1930, è la più antica istituzione finanziaria internazionale. Sul proprio sito pubblica la lista dei posti vacanti. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo: www.bis.org > Careers > Current vacancies. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig. [email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. 14 >MATELICA< La Ghergo sfiducia (di nuovo) i vertici L'Azione 22 OTTOBRE 2016 L'Espresso elogia il Verdicchio Collestefano Il settimanale lo classifica secondo tra i vini da comprare dietro al Ridolfi di ANTONIO GENTILUCCI T orna la preoccupazione e tornano gli scioperi nel gruppo Ghergo, ed in particolare nel suo stabilimento di Matelica (l'ex Antonio Merloni). L’origine di questa nuova agitazione va ricercata nelle manovre che la proprietà sta facendo nel suo organico, manovre molto pesanti, che interessano la dirigenza del gruppo, amministratore delegato in primis. Sono stati i sindacati uniti, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, alla fine della scorsa settimana, a lanciare l’allarme: “l'amministratore delegato ed i suoi collaboratori, entrati in carica a luglio 2015 e responsabili di tutto il piano di riorganizzazione e rilancio del gruppo, sono stati “congedati” a fine settembre senza plausibili spiegazioni. Tutti i ruoli dirigenziali sono nuovamente ricoperti dai componenti della famiglia Ghergo, proprietaria del gruppo, che oggi stanno lavorando ad un nuovo fantomatico Piano Industriale da presentare a banche e organizzazioni sindacali, con tempi indefiniti. Dal 2009 ad oggi a Porto Recanati la stessa famiglia ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti esterni, con l'unico risultato ad oggi di avere peggiorato la situazione sia finanziaria che produttiva, nonostante l'uso continuo di ammortizzatori sociali e i sacrifici dei lavoratori”. A pagarne il prezzo sarebbero proprio gli stabilimenti interessati all’ultimo accordo sottoscritto in Regione: “a Matelica e Sassoferrato il piano di riorganizzazione e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione Marche e al Ministero del Lavoro non più tardi della scorsa primavera, a causa di una serie preoccupante di ritardi sulle tempistiche concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di essere messo in discussione compromettendo le prospet- tive future per entrambi gli stabilimenti. Il 13 ottobre le organizzazioni sindacali e le Rsu di tutti gli stabilimenti delle Province di Macerata e Ancona hanno coinvolto la Regione Marche con il suo assessore al Lavoro, Loretta Bravi”. Ora lo sciopero, e lo sguardo al prossimo incontro in Regione, programmato per il 4 novembre. L’adesione, lunedì 17, è stata massiccia “100% a Matelica, 90% a Sassoferrato e la totalità dei produttivi a Porto Recanati”, precisano i sindacati. E lo stato di agitazione, in questa realtà che coinvolge oltre 300 famiglie, proseguirà, almeno fino al 4 novembre. Dieci anni di Teatro nel territorio E’ in edicola la nuova guida del settimanale L'Espresso 'I Vini d'Italia 2017'. Nel frattempo il giornale ha dedicato un'importante anteprima ai vini primi nelle rispettive classifiche ed inseriti proprio tra le eccellenze nella guida 2017. Le tre categorie citate sono: vini da comprare, vini da bere subito e vini da conservare. In questo contesto, continua la tradizione dei riconoscimenti offerti dal noto settimanale alla cantina matelicese Collestefano di Fabio Marchionni. L'anno scorso infatti L'Espresso aveva selezionato il Collestefano Verdicchio di Matelica 2014, introdotto nella classifica dei top 20 vini italiani rapporto qualità-prezzo. Per il 2017, invece, gli esperti lo hanno messo in seconda posizione assoluta tra i vini da comprare. Davanti al Collestefano Verdicchio di Matelica 2015, si classifica primo il Brunello di Montalcino 2011 della cantina Ridolfi; sul terzo gradino del podio, infine, il Trebbiano d'Abruzzo Masciarelli 2015. "La cantina Collestefano spicca per fedeltà alla propria storia - si legge a pagina 93 del famoso settimanale - eccellente produttrice di bianchi, in primis Verdicchio di Matelica, Fabio Marchionni da anni mantiene una produzione piuttosto limitata per non snaturarlo, ed a prezzi molto moderati". Insomma un vino secondo solo al Brunello di Montalcino. Nelle altre due classifiche spiccano il Barbaresci Crichet Pajé 2007 della cantina I Paglieri - Roagna, tra i vini da bere subito, ed il Taurasi Poliphemo 2012 della cantina Tecce Luigi, tra i vini da conservare. Riccardo Antonelli gnia sprona i giovani alla professione e alle sue prospettive: la nascita di una start up al nostro interno è la conferma che la via seguita è quella giusta, anche se le E’ stato un ideale, forse con un pizzico di utopia, che ci ha spinto in quei lontani giorni del 2006 a credere in questo progetto. Un ideale di un gruppo di persone moti- Importante traguardo per il Ruvidoteatro che fa il bilancio della sua attività vate a realizzare un piccolo sogno: la creazione di uno spazio possibile di conoscenza, pratica, fantasia creativa da trasmettere ediffondere agli altri e al territorio. Ad ottobre Ruvidoteatro festeggia i 10 anni di attività. E’ un lungo percorso che ha attraversato la vita e gli interessi di molte persone, le quali hanno abbracciato la proposta culturale della compagnia, formatasi a Matelica nel 2006, capace di portare il proprio linguaggio in tutta la regione e nel resto d’Italia. Quante persone si sono avvicinate al teatro come idea e luogo fisico, attraverso i corsi di formazione, gli spet- tacoli, gli eventi, le stagioni teatrali, e tutte le proposte con cui Ruvidoteatro ha coinvolto migliaia di persone, nelle infinite variazioni del linguaggio teatrale. Come non ricordare i primi tempi, con i giovani che calcavano il palcoscenico e riempivano le vie della città con spettacoli e performance (gli anni fertili delle notti bianche). Le varie poetiche che hanno percorso gli anni di questa storia. Dai clas- sici rivisitati in forma moderna (Il sogno di Shakespeare, il Mattia Pascal di Pirandello) alle proposte di contemporaneità (la Medea con gli emigranti, la Tempesta autobiografica con l’uso di tutto il luogo teatro, le città invisibili di Calvino portate tra le piazze della città). Attraverso i nuovi linguaggi (il teatro danza di Pina Bausch, il linguaggio del corpo) fino ai personaggi matelicesi (Matelitango, l’Ingegnere Mattei). E che dire di tutti gli spettacoli nati per l’infanzia e la gioventù, coinvolgendo scuole, famiglie, intere generazioni attraverso il linguaggio del teatro per ragazzi (Il baule dei sogni, Il Barone rampante di Calvino, il Mago di Nooz, la commedia dell’arte, il circo pasticcione). L’approccio a nuove tecniche e linguaggi della comunicazione, attraverso l’uso del corpo al buio nelle molteplici applicazioni con l’invenzione tecnologica (lo spettacolo con la luce al wood Ombre). Il rapporto con la scienza e la collaborazione con l’Università di Camerino, confluito nella produzione di uno spettacolo scientifico per bambini (I predatori della scienza) e il laboratorio teatrale applicato alla scienza con gli studenti dell’università, che ha dato vita allo spettacolo presentato in stagione a Camerino (La forza interiore). Per giungere ai nostri giorni, nella prospettiva del turismo culturale ed esperienziale, andando fuori dai teatri, per proporre in vari luoghi del territorio un approccio più partecipato del turista con la bellezza dei paesaggi, gli incontri nei musei, le scoperte delle tele dipinte al buio, con una prospettiva nuova di coinvolgimento e di esperienza per lo spettatoreattore. Sono stati 10 anni in cui abbiamo conosciuto, formato, avvicinato tantissime persone, creando nuovi incontri, amicizie, amori, esperienze, bambini cresciuti con noi e che ora fanno parte della compagnia. Un universo di volti che non possiamo ricordare tutti, ma che hanno dato ricchezza e positività al nostro lavoro, dandoci la consapevolezza che la motivazione era concentrata ad un unico scopo: far crescere le persone, non solo sul piano teatrale, ma anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni, con l’idea che la cultura è fondamentale nel rapporto tra le persone e la comunità dove vivono. E ancora adesso la compa- difficoltà ci sono sempre, ma con lo spirito giusto si possono superare. v.m. Ruvidoteatro, Teatro ragazzi 15 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Ottobre, è tempo di funghi Al via la XVIIa Mostra Micologica e Botanica nei locali di Palazzo Ottoni di Giulio iale L’ anno in corso è letteralmente volato via per i tanti appassionati cercatori dei funghi. Infatti nessuno ha mai lamentato un rientro dall’uscita su prato o bosco a mani vuote. Anzi corre voce che tanti non hanno più spazi liberi nei congelatori. Il Gruppo Micologico Matelicese ha realizzato numerose iniziative, spesso aperte anche al pubblico, riscuotendo notevole interesse e partecipazione, con grande soddisfazione del presidente dott. Claudio Modesti e del vulcanico organizzatore suo vice Luciano Lori. Dopo i tanti incontri e convegni con relatori noti professionisti, tecnici ed esperti di micologia e botanica, anche il 2016 si concluderà con la tradizionale Mostra Micologica e Botanica, giunta ormai alla XVIIa edizione, che si svolgerà 22 e 23 ottobre (sabato e domenica) nei locali di Palazzo Ottoni, concessi dall’amministrazione comunale. La mattina di sabato la mostra sarà visitata da varie classi delle Scuole del Comune, accompagnate dai loro insegnanti. Sempre sabato 22 ottobre, nell’attigua Sala Multimediale “M. Boldrini”, alle ore 21, si terrà un interessantissimo convegno sul tema: “I funghi di São Miguel” con relatore il noto micologo di Roma Tommaso Lezzi. L’evento sarà aperto dal saluto delle autorità e al termine sarà offerta a tutti i partecipanti e visitatori della mostra una degustazione di prodotti locali e Verdicchio doc di Matelica. La Mostra Botanica, curata come sempre dalla dott.ssa Alessandra Vitanzi, prevede la riproduzione in scala delle principali comunità vegetali forestali dove si rinviene la maggior parte delle più comuni e note specie micologiche. È così che, magicamente, entrando a Palazzo Ottoni, sarà come trovarsi a passeggiare nel bosco. Nell’ambito della mostra e nella preparazione della stessa, per il 3° anno, il Gruppo Micologico entra nelle scuole con il progetto “Conosciamo i funghi ed il loro mondo”, rivolto alle classi III della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Mattei” di Matelica ed Esanatoglia. Lezioni frontali ed esperimenti saranno svolti in aula per scoprire il mondo dei funghi. I ragazzi saranno guidati alla realizzazione di creazioni artistiche che saranno Per la Pedemontana le ruspe al lavoro C’è un comunicato ufficiale dell’Anas, si sono messe in moto le ruspe. C’è un inedito “tocco” di realtà, cioè sembrerebbe essere davvero arrivato il momento dei lavori per la leggendaria Pedemontana, la strada di cui si parla da decenni, che collegherebbe con una strada veloce Matelica con Fabriano e l’arteria Ancona-Perugia da una parte e Camerino e la Civitanova-Foligno dall’altro. Il sito dell’Anas comunica infatti “che la Società Quadrilatero Marche-Umbria ha avviato le lavorazioni preliminari per la realizzazione del primo tratto della “Pedemontana delle Marche”, nell’ambito del progetto Quadrilatero Marche-Umbria. Lo stralcio in corso di esecuzione si innesta sulla strada statale 76 “della Val d’Esino” (direttrice Perugia-Ancona) nei pressi di Fabriano ed avrà una lunghezza di circa 8,1 chilometri, fino a Matelica. La carreggiata sarà larga 10,5 metri con due corsie da 3,75 metri oltre due banchine da 1,5 metri ciascuna. L’opera comprende cinque tra ponti e viadotti, una galleria di circa 900 metri e 3 svinLodevole l'iniziativa da indire, quella del "I° Festival organistico Città di Matelica"; ospitato a settembre nella chiesa di S. Filippo Neri dove è custodito l'organo a canne costruito dall'organaro fabrianese “Camillo del Chiaro” nel 1852. L'ascolto della musica unito alla vista della cantoria e della cassa armonica in stile rococò è stato quanto di meglio si potesse offrire all'ammirazione del pubblico presente. Il Festival, promosso dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta, dalla Collegiata di San Filippo Neri e dalla Scuola Civica di Musica cittadina sotto la direzione artistica dell’organista ma- coli (Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica nord). I lavori prevedono anche la realizzazione della bretella di collegamento, di 1,5 chilometri, tra la strada statale 77 e la strada provinciale 209 “Valnerina” in località La Maddalena, nel Comune di Muccia. Il valore complessivo delle opere è di circa 90 milioni di euro, interamente finanziati nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Marche. Il progetto esecutivo del secondo stralcio, da Matelica a Castelraimondo, è in corso di approvazione”. Sui tempi nessuna pronuncia (che sarebbe del resto, a questo stadio, scarsamente indicativa). Plaudendo a questa notizia, e sperando che viadotti e gallerie non siano eccessivamente impattanti, resta al fondo l’interrogativo: il completamente della Quadrilatero sarà portatore di un nuovo sviluppo o… i buoi sono ormai definitivamente scappati dalla stalla? a.g. esposte alla mostra. Operatori saranno la dott.ssa Alessandra Vitanzi ed il vice presidente del Gruppo Luciano Lori. Nei pomeriggi dei due giorni saranno offerte caldarroste a tutti i visitatori. Fiato alle trombe con la musica sacra Straordinarie le voci che hanno risuonato nella splendida chiesa della Pieve di Esanatoglia, venerdì 30 settembre, organo, voce soprano e flauto. I maestri Luca Migliorelli, Chiara Di Matteo, Alessia Albani, nel secondo appuntamento de “I concerti della Pieve”, si sono cimentati all’unisono in un interessante repertorio di musica sacra con composizioni di A. Vivaldi, G. B. Pergolesi, G. F. Handel. La navata della chiesa, colma di una platea attenta, testimoniava il successo della manifestazione, organizzata dal Comune di Esanatoglia e dall’associazione culturale “Toscanini 79”, con la direzione artistica del M° Migliorelli, Socio Collaboratore dell’Associazione culturale “Toscanini 79” e direttore della scuola musicale “Toscanini 79” nella città di Esanatoglia. Hanno introdotto l’esecuzione il sindaco della città Luigi Nazzareno Bartocci e l’assessore all’Istruzione Debora Brugnola; la loro prefazione ha sottolineato la valenza culturale dell’evento, che non si limita solo all’esecuzione di eccellente prova musicale, ma riesce a far esaltare l’inestimabile ricchezza artistica del nostro territorio. Il recente restauro dell’organo, da parte del M° Formentelli, ha portato all’origine le peculiari caratteristiche del raro strumento cinquecentesco. Suggestiva la cornice della Pieve di Sant’Anatolia. E' stata un perfetto scrigno, custode di forme d’arte distinte, architettonica, pittorica e musicale che si sono fuse, perfettamente insieme, regalando una magica serata d’autunno imminente. lina Menichelli Festival organistico, una perla da riproporre telicese Luca Migliorelli, è stato patrocinato dal Comune di Matelica. Due concerti in programma hanno composto il cartellone concertistico del festival organistico. Nella prima serata si è esibito il M° Luca Migliorelli con un programma distinto in due parti: la prima consistente in brani di musica barocca relativi a composizioni di Frescobaldi, Zipoli, Gabrieli e la seconda in brani di musica ottocentesca ( Morandi, Gherardeschi, Fumagalli) con marce ed arie tratte da opere verdiane. La seconda serata ha visto all'organo il M° Sauro Argalia, tornato nuovamente a suonare su questo strumento dopo il concerto d’inaugurazione del dopo restauro avvenuto nel 1999. In quell'occasione il Maestro pubblicò anche un libro dal titolo “Camillo del Chiaro organaro in Fabriano” dove all’interno è documentato tutto il lavoro di restauro eseguito dalla ditta organaria “Pinchi” di Foligno, con un’appendice di tutti gli organi costruiti dal “Del Chiaro” sul territorio della diocesi di Fabriano/Matelica. Insieme al M° Argalia ha suonato l’oboista M° Andrea Andreani, che insieme hanno eseguito musiche di Corelli, Bach, A. Marcello, Haendel e Albinoni. I due concerti sono stati seguiti da un pubblico numeroso, attento ed entusiasta, che non ha lesinato applausi convinti e prolungati. L'affluenza ha superato qualsiasi aspettativa tributando il dovuto riconoscimento a chi ha operato affinché la manifestazione si realizzasse, ed ai maestri che spontaneamente si sono offerti di eseguire i vari repertori. Questa nuova iniziativa culturale ha aggiunto un'importante ed interessante tessera al mosaico di attività che si stanno svolgendo a Matelica, mettendo in evidenza lo splendore della musica per organo, non sem- pre adeguatamente apprezzata e ricercata. Manifestazioni di questo tipo dovrebbero essere maggiormente incoraggiate e promosse al fine di indirizzare le persone verso il "bello" e “l'arte”, espressi in una delle forme più significative qual è la musica. Mario Morri 16 >MATELICA< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 La Misericordia...in cucina Inaugurata dal Vescovo Russo la mensa per i poveri gestita dalla Caritas di LAURA ANTONELLI E' stata inaugurata, sabato 15 ottobre alle 17.30, la Cucina della Misericordia, presso la parrocchia di Santa Teresa d'Avila, proprio nel giorno della celebrazione di questa Santa, prima donna ad essere proclamata Dottore della Chiesa. La Cucina della Misericordia è una mensa per i poveri che sarà gestita dalla Caritas di Matelica e dalla parrocchia di Santa Teresa, aperta alle famiglie in difficoltà della Vicaria di Matelica nei locali del refettorio del Monastero, recentemente restaurati grazie al contributo del parroco don Angelo Casertano e di altri privati. Inoltre, al progetto, ha contribuito anche il Lions Club Matelica donando gli elettrodomestici della cucina: piano cottura, cappa, forno, frigorifero e congelatore. L'inaugurazione si è svolta alla presenza del vescovo della Diocesi di Fabriano – Matelica, Mons. Stefano Russo, del Priore dell'Eremo di San Silvestro di Montefano a Fabriano, don Vincenzo Bracci, del parroco di Santa Teresa Angelo Casertano, del sindaco Alessandro Delpriori, del vice sindaco Anna Grazia Ruggeri, dell'assessore Pietro Valeriani e della presidente del Lions Club di Matelica Matilde Amina Murani Mattozzi, oltre che di molti soci del Lions. “Un ottimo segno dell’azione cristiana nel tempo presente – ha detto tra le altre cose il vescovo – Si inizierà con qualche famiglia, ma la Divina Provvidenza interverrà sicuramente e speriamo che la Diocesi possa contribuire per ampliare il servizio a chi ne ha più bisogno”. Don Vincenzo da parte sua, che qui è ovviamente di casa, essendone stato parroco per undici anni, ha detto di rallegrarsi perché “è servita a salvare questa parte del vecchio collegio dal degrado e ser- la sua lettera con la frase “e Dio la contenti. Per farle piacere. Il Prpe Gio: Casimiro”? E’ nientemeno che Giovanni II Casimiro o Casimiro V, nato nel 1609, figlio minore di Sigismondo III e Costanza d’Asburgo, ultimo discendente della linea della famiglia reale polacca Wasa o Vasa. Fu gesuita e Cardinale. Ma, a causa della morte del fratello Ladislao IV, fu eletto Re proprio nel 1648 e lo rimase fino al 1668, in uno dei periodi più difficili per la monarchia polacca, a causa della rivolta dei Cosacchi, dell’attacco dei Russi e degli Svedesi che occuparono Cracovia e Varsavia. Finalmente la pace fu firmata ad Oliva nel 1660. Ma in gioventù, mentre ara ancora libero da impegni di Stato, aveva viaggiato molto per l’Europa, aveva visitato l’Italia e, in particolare, essendo devoto, Loreto e la Santa Casa. E fu proprio a Loreto che conobbe (e lo conferma anche il nostro storico Camillo Acquacotta nelle sue Memorie) il devotissimo e nobile padre (matelicese benché la famiglia fosse umbra di origine) Alessandro Pellegrini, fratello di Valentino, anch’egli appartenente alla Compagnia di Gesù (quindi gesuita). Ne ammirò talmente le qualità che volle che lo seguisse in Polonia, alla corte del fratello; là Alessandro divenne anche suo confessore e vi rimase a lungo, prima di tornare a Roma, dove concluse la sua vita. Proprio nel 1648, un anno dopo la morte dell’amico Alessandro, Casimiro divenne Re. Ma dopo venti anni, rinunciò al potere (1668) abdicò; chiese ed ottenne dal Papa l’annullamento dello stato ecclesiastico, rinunciò al cardinalato ed ai suoi benefici (può essere cardinale anni, Gianna Barbarossa, Rosalba Carsetti e Anna Mazzolini. «Il Lions Club Matelica - dichiara la presidente del Club, ringrazia don Angelo per aver proposto questa collaborazione nel progetto della Cucina della Misericordia, perché ci ha permesso così di rispondere ai bisogni della comunità nella quale viviamo e di realizzare il nostro motto che recita “Dove c'è un bisogno, lì c'è un Lions”». "Arma di distrazione questo referendum" Il Re di Polonia e le amicizie matelicesi Grazie ad un prezioso documento dell’amico Enzo Carsetti, abbiamo potuto sapere di rapporti fra un Re di Polonia, la famiglia Pellegrini e la famiglia Bracci di Matelica. Di che si tratta? Di una lettera in italiano che ha come destinatario l’”illustrissimo Reverendissimo Signore Giulio Bracci, Arciprete di Matelica, Canonico della Collegiata di Santa Maria della Piazza”. Eccone la sintesi: “Lettera del Cardinale Casimiro sulla morte del Sig. Valentino Pellegrini”. L’anno è il lontano 1648. Lo scrivente dice di essere affettuosamente legato al Padre Alessandro Pellegrini ed a tutta la sua famiglia; ora, tramite Bracci, viene a sapere della “morte del Sig.r. Valentino verso il quale avevo particolare inclinatione”. Chi scrive dice di comprendere la gravità dell’evento luttuoso, ma assicura che, oltre alla partecipazione al lutto ed al cordoglio, assicura che è pronto a dare tutto l’appoggio che sarà richiesto ai nipoti e ai componenti della famiglia, mentre riafferma forti sentimenti di stima a Bracci che ora è il suo tramite perché Alessandro, a soli 53 anni, era morto l’anno prima a Roma. La data è “li 21 febbraro 1648”. Chi firma è Giovanni Casimiro (nella foto). Ma chi è? Da dove è scritta la lettera? Essa viene da Tjrodna. Ho ricercato tale località che si trova sul fiume Niemen, sotto la Lituania, in territorio un tempo polacco, poi della Russia bianca. Grazie ad un atlante storico sulla invasione tedesca della Polonia nella II Guerra Mondiale, da poco uscito, compare come Grodno (e mi dicono oggi è di nuovo polacca e si pronuncia Grudno). Ma chi è questo Giovanni Casimiro che conclude virà ad attuare quegli obiettivi che Papa Francesco ci chiede”. La Cucina è stata fortemente voluta da don Angelo Casertano, ringraziato anche dal vice indaco Ruggeri: “Oggi si realizza per lui davvero un sogno”. Ci sono due targhe, una dedicata alla memoria dei genitori dello stesso parroco e l'altra, da parte del Lions Club in ricordo delle socie Fondatrici, scomparse negli ultimi anche un laico), tornando allo stato laicale. Si recò in Francia dove in seguito si formò una famiglia e morì a Nevers nel 1672, solo quattro anni dopo. Ma per noi matelicesi è interessante che due nostri concittadini furono suoi stimati amici. E lo scopriamo insieme alle loro famiglie, grazie a questa corrispondenza in cui egli è definito in tedesco “Konig (cioè Re) Ioannes II Wasa”. Nel Museo Piersanti (prima Palazzo Pellegrini) conserva documenti preziosi di questa amicizia che ebbe un seguito perché nella biblioteca c’è un libro stampato nel 1669 sul viaggio di Maria Casimira Regina di Polonia: vi sono descritte le tappe del suo viaggio attraverso l’Europa e l’Italia (è ossequiata ovunque) e il pellegrinaggio a Loreto, che è la sua meta, dove venne a ringraziare la Vergine per la protezione data al Re suo marito ed ai polacchi per esser riusciti a non far invadere la loro nazione ai Turchi. Forse sarebbe il caso di ricercare tutti i documenti, farne una mostra e invitare a Matelica l’addetto culturale polacco a Roma per presentare questo prezioso gioiello che è il nostro Museo, insieme ai documenti storici preziosi per entrambi i paesi. Fiorella Conti Sabato 15 ottobre, a Palazzo Ottoni, il Comitato per il No ha ospitato il magistrato di Cassazione Vito D’Ambrosio, già presidente della Regione Marche dal 1995 al 2005, e ora uno dei i molteplici volti autorevoli in materia di Giurisprudenza schierati per il No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre. Ecco un ampio stralcio del comunicato consuntivo dell’incontro fatto dal Comitato del No. A presiedere l’incontro, Emanuela Fiorentino (Comitato Provinciale per il No) e Igino Colonnelli (Comitato locale). Una sala piena in ogni ordine di posto - tanti i giovani - ha ascoltato con interesse le parole del Magistrato e dato luogo ad un vivace dibattito di approfondimento. D’Ambrosio ha definito il referendum un’«arma di distrazione di massa», messa in atto dal Governo per deviare l’attenzione dei cittadini dai gravi problemi economici che attanagliano il Paese, soprattutto le giovani generazioni a cui l’Italia non dà più prospettive e risposte. «Voto No non per far cadere Renzi. Voto No perché questa Riforma costituzionale peggiora la nostra Carta. Se cade Renzi non piango, certo, purché non si faccia troppo male» ironizza D’Ambrosio, prima di scardinare una ad una le motivazioni che i Comitati del Sì adducono a favore di questa riforma. Alcune pillole del D’Ambrosio pensiero? Il bicameralismo non rallenta l’iter di approvazione delle leggi! E’ la volontà della maggioranza, che ha potere condizionante molto forte, a decidere quali leggi approvare e con quali tempistiche. Il Jobs Act è diventato legge in 13 giorni, la Legge Fornero in 8 giorni, ma è dal 1989 che l’Italia ha preso impegni per ratificare una legge sul reato di tortura, e non lo ha ancora. Molti promotori del Sì sostengono poi che la Riforma così come è non va bene, ma che se una riforma costituzionale non passa adesso, non passerà mai più. No! E perché se non passa adesso non passa più? Un’altra riforma è possibile, dice D’Ambrosio. E anche riguardo alla riduzione del numero dei parlamentari, la somma risparmiata, secondo i dati ufficiali forniti dalla Cancelleria di Stato, è stimata tra i 50 e 150 milioni di euro annui: per ottenere questa cifra «basterebbe sforbiciare le indennità parlamentari», afferma D’Ambrosio. Questa è una Riforma approntata con superficialità inaudita: lo dimostrano gli svarioni presenti al suo interno, come il fatto che si rimandino delle questioni al “Commissario di Governo”, figura che non esiste più nel nostro Ordinamento da 15 anni! Questa riforma aumenterà ancora di più il divario tra politica e cittadini, perché incomprensibile linguisticamente anche agli addetti ai lavori (come il capzioso art. 70): nel ’47, i nostri Padri Costituenti sottoposero il testo all’Accademia della Crusca perché fosse comprensibile a tutti. La Costituzione si può modificare, ma non così! In questo modo si rafforza solo la casta dei politici. Comitato No - Matelica 17 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Acquista un pacchetto di moduli da utilizzare nei mesi di: ottobre moduli novembre dicembre gennaio sconto moduli sconto à r a s o t n il tuo sco o r e m u n l a e l a u g u i l u d o di m moduli 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Doppio evento con il Salvi Il catalogo e la premiazione di tre artisti D opo il vernissage del 1° ottobre scorso, che ha registrato una larga partecipazione di pubblico, la 66^ Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi” ha in programma un nuovo, doppio appuntamento: la presentazione del catalogo che documenta i contenuti della manifestazione e la cerimonia di premiazione di tre dei trenta artisti iscritti alla sezione “Premio”. L’iniziativa si terrà sabato 22 ottobre, alle ore 16.30, nell’auditorium di Palazzo degli Scalzi. Sarà proprio il seicentesco ed elegante edificio, insieme alla tradizionale sede di Palazzo della Pretura e alle chiese di San Giuseppe e di San Michele Arcangelo, ad ospitare, fino al 13 novembre, il prestigioso evento espositivo dedicato alla arti visive, organizzato dal Comune con la collaborazione di Regione Marche, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Fondazione Carifac e Fiaf. Dunque, questa nuova edizione della Salvi, denominata “Materia e Segno - La profondità della leggerezza”, curata dagli storici dell’arte Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni, dedicata al compianto Padre Stefano Troiani, vivrà sabato prossimo un altro momento particolarmente significativo. Il catalogo riassume tutti gli aspetti della Rassegna, dalle immagini delle opere in mostra (ben 223), ai contenuti critici, dai testi di presentazione ai cenni biografici dei quarantasei artisti presenti. Nel volume sono quindi raccolti i cinque momenti espositivi della manifestazione: “Grandi scultori del ‘900: Pericle Fazzini ed Edgardo Mannucci”; la personale dell’artista omaggiato, lo scultore ascolano Giuliano Giuliani; “Grafismi”, mostra dedicata al fotografo Eriberto Guidi; “Tendenze del contemporaneo” (che vede la presenza di nove eccellenti autori); “Artisti in concorso” (che comprende anche la sezione “Artisti fuori concorso”). Il Visitatori durante la giornata inaugurale della manifestazione progetto grafico del volume porta la firma di Monica Simoni, mentre la stampa è realizzata da “bBold” di Monsano (AN). Per quanto riguarda la cerimonia di premiazione, così come previsto dal bando di partecipazione, saranno tre i riconoscimenti assegnati da una qualificata giuria agli artisti meritevoli, secondo la formula, ripristinata quattro anni fa, che costituisce una delle tradizioni più antiche della Salvi, quella del “Premio acquisto”. Trenta, come detto, gli autori in concorso, di cui cinque stranieri. Questi i componenti della giuria: Cecilia Casadei - presidente - (vice presidente emerito Accademia Belle Arti di Urbino, giornalista, critico d’arte); Galliano Crinella (docente Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo); Giampiero Donnini (storico dell’arte); Federica Facchini (docente di storia dell’arte contemporanea all’Accademia Belle Arti di Macerata); Ivana Jachetti (responsabile attività e promozione turistico-culturale della Regione Marche); Sandro Pascucci (filosofo); Ugo Pesciarelli (sindaco di Sassoferrato). La Salvi resterà aperta al pubblico fino al 13 novembre nei giorni di giovedì e venerdì dalle ore 17 alle 19, il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 16 alle 19. Cucina con zucca, poi magia e fantasia Quando nell'Ottocento scoppiò improvvisamente la febbre dell'oro Mentre mancano pochi giorni alla grande notte delle streghe che trasformerà il castello di Sassoferrato in un luogo che, con la complicità della Pro Loco sentinate, intreccia magia, fantasia e paura, dal 16 ottobre al 20 novembre tutte le domeniche a pranzo sarà possibile degustare un menù a base di zucca al costo di 20 euro. L'iniziativa è firmata da otto ristoranti storici del sentinate: Le Ginestre di Montelago, La Taverna di Bartolo e La Rocca in Castello, L'Appennino in Borgo, La Vecchia Stalla alle Felcine, Le due Sorelle a Monterosso, Agriturismo il Gorghetto al Molino di Castagna e La Collina Da Biducci a Cerqueto. Un event marketing che piace e pure molto. Forse perchè forchetta e coltello sono un altro modo di attrarre curiosi ed escursionisti e l'iniziativa venendo da privati dà un idea del nuovo dinamismo che corre nel paese. Un solo rimprovero: peccato che duri solo un mese...almeno che qualcosa di buono bolle in pentola per il mese di dicembre! Erano gli anni '80 dell'Ottocento, fu quasi una follia collettiva. La rievoca un maestro di allora: Lorenzo Bettini, di cui ora sono state pubblicate le interessantissime memorie (anni 1855-l917), nei Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, a cura, davvero premurosa, di Alvaro Rossi. E', questa una pubblicazione meritoria, perché Bettini é un personaggio di notevole spessore culturale. Maestro elementare per quasi venti anni a Sassoferrato, poi ispettore scolastico a Chieti, Reggio Emilia, Siena e infine direttore delle scuole comunali a Venezia, fu autore di diffusi testi scolastici e di libri di didattica. Un uomo di scuola appassionato e autorevole che andrebbe fatto conoscere ai marchigiani. Bisognerà ritornare sulle sue Memorie se non altro perché contengono molti altri ricordi relativi, oltre che a Sassoferrato, a Colleponi di Genga, Pergola e S. Lorenzo in Campo, di cui era originario. Ecco la rievocazione della febbre dell'oro, che nel libro contiene anche nomi e cognomi che qui si omettono. Veronique Angeletti Scontro e bambino in rianimazione S. P. Fabriano-Sassoferrato, 12 ottobre. Il furgone condotto da un 43enne di Sassoferrato, diretto a Fabriano, collide frontalmente e lateralmente la Punto guidata da un 33enne di Melano che sta immettendosi sulla Provinciale. I due figli del 33enne riportano danni: il piccolo di 10 anni viene ricoverato all’ospedale di Torrette nel reparto Rianimazione. La prognosi è riservata. L’altro figlio, dodicenne, avendo lievi ferite, viene medicato all’ospedale. Illesi i due conducenti. a.c. Si credeva di aver trovato fortuna in certe terre, là sopra San Bernardino a destra della via che conduce a Catobagli e precisamente in un colle detto Colmerone, le cui zolle arenose luccicavano di mica. Che l’oro esistesse a Colmerone non c’era dubbio: cieco chi noi vedeva, maligno chi osasse negarlo: lo stesso nome di Colmerone confermava l’opinione che il colle non era altro che una gran massa d’oro. La voce uscì dal paese e si sparse nei paesi circonvicini: alcuni giornali la raccolsero. Venne un chimico da Roma, il quale portò via della terra per analizzarla: tutto il paese in ansia ad aspettar l’oracolo. Il responso arrivò dopo molti giorni: un grammo d’oro e più per ogni tonnellata. Un po’ poco, ma di terra ce n’è tanta! Gli animi sempre più si scaldano: l'"auri sacra fames” invade sempre più il proletariato sassoferratese: si discute, si fanno previsioni, si stabiliscono patti, si fanno scavi, si spende quanto più si può, si lavora a tutto spiano. Al mattino di buon ora, piccole comitive vanno in campagna alla ricerca dell'oro: la terra luccicante si trova: di quel pezzo di campo si prende subito possesso e col proprietario si fanno patti e scritture, anche per mano di notaio, a base di futuri guadagni e di futuri dividendi. Da mane a sera non si parla che d’oro: la notte si sogna oro: in ogni povera famiglia c’è ormai quasi la certezza di dare un calcio alla miseria e di non aver più bisogno di lavorare. Di quando in quando giungono notizie da Roma sulle analisi delle terre aurifere e il popolo si appassiona, si allarma, si esalta. Di più, si cercan quattrini per mandare innanzi l’affare: i risultati saranno splendidi: Sassoferrato, più che la terra di Bengodi, sarà il nuovo Perù, la nuova California: cambierà nome: Sassodoro. Che importa spendere cento lire oggi, se domani avremo in tasca milioni?... In casa Agostini tutte quelle zucche vuote del padre e de’ figli, con a capo il Perfetti, costituivano la famiglia più allegra del mondo, sicura che fra poco avrebbe oro a palate, e con esso palazzi, ville, giardini, carrozze, cavalli e comodi d’ogni specie. Tali sogni e pazzie durarono molto tempo, finché tutti si persuasero che la terra di Colmerone non era affatto diversa dalle altre, e così tanti poveri cervelli guarirono di sì originale crisomania. 80 cori in tutta Italia, c'è anche Sasso L'appuntamento è per lunedì 24 ottobre al teatro del Sentino alle ore 21.15. Si chiama "1000 Voci per ricominciare" ed è un'iniziativa nazionale a cui partecipa il Gruppo Corale di Sassoferrato a favore delle popolazioni terremotate con l'Orchestra Concordia. Gruppo musicale allargato, nato dall’incontro di diversi musicisti che operano intorno al territorio di Fabriano. Un evento che assomiglia molto ad un grande regalo, considerando che il Coro e l'Orchestra hanno una bella idea della musica e dell'improvvisazione. Ogni spettacolo diretto dai maestri Andreina Zatti e Marco Agostinelli è un viaggio nelle note che, seppur fedele, riserva sempre piacevolissime sorprese. Finora sono quasi 80 i gruppi che in tutt'Italia partecipano al grande movimento di solidarietà che si è stretto intorno alla tragedia del 24 agosto. E' stato lanciato dal Coro polifonico "Città di Rivarolo” di Torino. L'impegno è di cantare nel proprio paese un giorno a scelta tra il 22, il 23 e il 24 ottobre, condividendo un cartellone unico. Insomma è stato organizzato un concerto nazionale. Nelle Marche, oltre al coro sentinate, hanno aderito da Jesi la Corale "Brunella Maggiori" ed il Coro Federico II; da Pergola, il Coro G.B. Pergolesi. Un momento importante per il popolo sentinate per manifestare di nuovo solidarietà e partecipazione. v.a. 20 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 VIVERE IL VANGELO >CHIESA di Don Aldo Buonaiuto Domenica 23 ottobre dal Vangelo secondo Luca (Lc 18, 9-14) Una parola per tutti I farisei osservavano alla lettera la Legge pregando tutti i giorni alle nove di mattina e alle tre di pomeriggio e digiunando ogni lunedì e giovedì. Erano rigorosi nel pagare le varie imposte fissate e si autodefinivano giusti, disprezzando gli altri. I pubblicani, invece, prendevano in appalto dai Romani, dominatori della Palestina, la riscossione delle tasse. Alla somma da riscuotere per gli invasori ne aggiungevano un’altra che tenevano per sé e perciò erano molto odiati e considerati dei peccatori, soprattutto da chi seguiva scrupolosamente la Torah. Il fariseo della parabola è convinto di essere a posto, ma, al contrario di quanto crede, esce dal tempio con tutti i suoi peccati. Il pubblicano, a differenza del fariseo, imputa a se stesso ciò che lo allontana da Dio e proprio per questo ottiene la salvezza. La preghiera dell’umile, di colui che si riconosce creatura riscoprendo il suo legame col Padre, va dritta al Signore. La confessione dei peccati è il punto di partenza per una sincera relazione con l’Onnipotente. Un progetto di rinnovamento della Chiesa italiana: parla il vescovo Sigismondi La formazione del clero di VINCENZO CORRADO U n sussidio che “affronti i diversi tasselli del mosaico della formazione permanente del clero” e che, quindi, sintetizzi il lavoro svolto, a più livelli, dalla Conferenza episcopale italiana negli ultimi anni. La notizia dell’elaborazione di questo testo, giunta a conclusione dell’ultimo Consiglio episcopale permanente (Roma, 26-28 settembre), ripropone l’importanza di uno dei temi – il rinnovamento del clero – che sta a cuore all’episcopato italiano. Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, è il presidente della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata. Ha quindi seguito da vicino il percorso compiuto, iniziato da monsignor Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini, quando era presidente della stessa Commissione. Eccellenza, quali sono i tasselli della formazione permanente? Li raccoglierei attorno all’immagine della porta, molto suggestiva e anche evocativa nell’Anno santo che stiamo vivendo. C’è anzitutto la soglia che è la formazione iniziale. Poi ci sono i due stipiti della paternità episcopale e della fraternità sacramentale. L’architrave, senz’altro, è la cura della vita interiore. E la chiave che spalanca questa porta è la carità pastorale. Ci aiuta ad “attraversare” questa porta? Siamo sulla soglia: la formazione iniziale, ovvero il percorso in Seminario. La scelta pare chiara: non c’è formazione permanente che possa supplire un deficit di formazione iniziale. L’esperienza insegna che la tenuta e la qualità di un presbiterio dipendono dal seminario e, in buona parte, dai formatori, ai quali è affidato il compito di discernere e accompagnare il cammino dei seminaristi. È importante che un educatore si dedichi a tempo pieno a questo servizio, per aiutare i seminaristi a rispondere alla domanda vocazionale fondamentale: “Chi sei, o Signore?”. Questo è l’interrogativo di fondo che scandisce il “tempo forte” del Seminario, una stagione carica di promesse in cui si apprende l’arte di “tenere fisso lo sguardo su Gesù”. Nel discernimento vocazionale lo sguardo è molto importante: è la spia che indica dove si è diretti con la mente e con il cuore. Sono gli occhi, “lampada del corpo”, a rivelare dove risiede la mente e dove abita il cuore! Il Giubileo della famiglia “Il perdono è l’essenza dell’amore che sa comprendere lo sbaglio e porvi rimedio. Poveri noi se Dio non ci perdonasse!”. Queste le parole con cui Papa Francesco sembra chiarire la sua idea di famiglia: “nell’Anno della Misericordia, ogni famiglia cristiana possa diventare luogo privilegiato in cui si sperimenta la gioia del perdono. Dove c’è amore, prosegue Papa Francesco, lì c’è anche comprensione e perdono. Affido a tutte voi, care famiglie, questo pellegrinaggio domestico, questa missione così importante, di cui il mondo e la Chiesa hanno più che mai bisogno. Anzi, possiamo dire che la vita della famiglia è un insieme di piccoli e grandi pellegrinaggi”. Ed è questa la missione che papa Francesco affida alle nostre famiglie. E per questo la Diocesi di Fabriano-Matelica Ufficio per la Pastorale Familiare ha organizzato la giornata di domenica 23 ottobre come Giubileo della famiglia. Il raduno è previsto alle ore 16.15 davanti alla chiesa di S. Benedetto, quindi in pellegrinaggio verso la Porta Santa della Cattedrale, la celebrazione alle ore 16.30 (con possibilità di confessioni) e l’affidamento delle famiglie e dei bambini alla Madonna del Buon Gesù. Alle ore 17.30 la riflessione del Vescovo Russo su “La parola di Dio e la famiglia” ed infine alle ore 18 un momento conviviale. Come la possiamo vivere Dalla soglia agli stipiti della nostra porta… Parliamo della paternità episcopale e della fraternità sacramentale. Sono temi che stanno molto a cuore a Papa Francesco che non smette di sollecitare i vescovi a essere vicini ai preti. Il Papa parla di prossimità del vescovo ai presbiteri. Il rinnovamento del clero e, di conseguenza, la sua formazione permanente hanno bisogno di un vescovo che sia anche lui dedicato a tempo pieno a questo servizio. La formazione permanente del clero ha, dunque, nell’agenda del vescovo la cartina al tornasole: detta le scelte da compiere nell’organizzazione delle giornate, nella distribuzione del tempo, nell’accettazione di impegni e interventi. Aiutando i preti a sentire la paternità episcopale, sarà più facile per loro gustare la fraternità sacerdotale. Siamo alla chiave della porta – la “carità pastorale” – indicata come obiettivo strategico. Ma in tutto questo processo come coinvolgere i laici? Mi torna in mente un episodio del libro degli Atti. I Dodici, subito dopo la Pentecoste, si rendono conto che trascurano la Parola di Dio e corrono subito ai ripari: scelgono “sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito Santo e di sapienza” che si prendano cura del servizio alle mense, affinché essi possano dedicarsi “alla preghiera e al servizio della Parola”. Coinvolgere tutto il - Tutte le volte che accusiamo un fratello con cattiveria siamo come il fariseo della parabola. Ogni uomo è frutto dell’amore gratuito del Signore e trova in tale amore la propria dignità. - In quante occasioni abbiamo giudicato gli altri come peccatori solo perché diversi dal nostro modo di pensare e di vedere? La volontà di dominio sull’altro e ogni atto di avarizia e orgoglio sono il “pianto” di un mancato rapporto con Dio. - Pregare non è un’azione dovuta, ma uno stare con il Signore perché lo si ama, riconoscendolo come Creatore, desiderando di comprendere la sua interiorità e avendo paura di perderlo come si teme di smarrire la cosa più preziosa. - La preghiera è fare spazio all’azione dello Spirito Santo che entra nei nostri cuori come in un tempio; è un modo per ringraziare di essere stati pensati e amati dal Signore prima ancora di nascere. La preghiera ci fa vivere in Dio e fa vivere Dio in noi. - Il dramma è quando l’uomo si mette al posto o alla pari dell’Onnipotente esigendo favori e benefici. Il contrario della preghiera è essere pieni di se stessi e non riuscire a relazionarsi né con il Signore né con gli altri smarrendo così il senso dell’esistenza. popolo di Dio nell’opera missionaria della conversione pastorale, oltre a favorire il cammino sinodale, aiuta i ministri ordinati a superare non solo l’asma procurata dall’attivismo, ma anche l’opinione – implicita e inconfessata, o addirittura inconscia – che i fedeli siano “dipendenti” o “clienti” del clero. Festa del Ciao: chi vincerà? Domenica 23 ottobre si svolgerà la festa del Ciao, un’iniziativa organizzata dall’Azione Cattolica per voi ragazzi che avete dai 10 ai 13 anni. La festa è una grande sfida tra parrocchie per vincere l’ambita coppa attraverso varie prove. Le parrocchie si sfideranno alla ricerca di Pokemon e poi affronteranno dure prove per ottenere la vittoria. Il ritrovo nelle rispettive parrocchie di appartenenza è all’orario stabilito dagli educatori, alle 9.30 ci incontriamo tutti nella Piazza della Cattedrale, e poi avranno inizio i giochi. Seguirà la Messa alle 12 al Sacro Cuore, a cui sono invitati anche tutti i genitori. Alle 13 mangeremo tutti insieme con un pranzo al sacco. Ma non rilassatevi troppo, il vincitore è ancora da decretare e il gioco finale sarà decisivo per la coppa del Ciao. La giornata terminerà circa alle 17. Quest’anno continuerà la nostra dolcissima tradizione! I vostri genitori insieme al gruppo adulti dell’Ac si dovranno sfidare in una divertente gara di torte! Vincerà la sfida culinaria la parrocchia che presenterà la merenda più buona, dolce o salata che sia. Inoltre verrà anche valutata la pertinenza al tema della festa. Genitori, avrete un ruolo decisivo per aiutare i vostri figli a vincere la festa, quindi non potete mancare! Sara Tognoloni e Chiara Caselli 21 >CHIESA< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Amore e famiglia a tema Si delinea l'anno pastorale: tornano i mercoledì della fede, si lavora sull'Enciclica P di MARCO ANTONINI rende forma il primo anno pastorale del nuovo vescovo Stefano Russo (nella foto) che continuerà, sulla scia di quanto già fatto da Mons. Vecerrica, ad alternare incontri comunitari in Cattedrale San Venanzio con appuntamenti nelle vicarie della diocesi di Fabriano-Matelica. Due gli eventi da mettere in agenda: la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco e i Mercoledì della Fede che ritorneranno dal mese di dicembre e saranno dedicati al tema dell’amore e della famiglia. Idealmente, quindi, i giovani e le coppie di sposi e di fidanzati sono già invitati in duomo per questa serie di incontri con ospiti illustri che, partendo dall’enciclica del pontefice dal titolo “Amoris Laetitia”, illustreranno un tema di stretta attualità. Gli occhi di tutto il mondo saranno rivolti a Roma, dove, in piazza San Pietro, il 20 novembre, il Santo Padre chiuderà la Porta Santa al termine del Giubileo straordinario, il primo che non ha avuto il suo centro in Vaticano, ma in ogni diocesi del mondo. Proprio per questo, in attesa del rito del papa, dall’8 al 13 novembre, sono previsti una serie di appuntamenti che culmineranno con la chiusura della Porta Santa della Cattedrale di Fabriano. Martedì 8 novembre, don Marco Strona presenterà, in Biblioteca Sassi, il suo libro dedicato a San Bonaventura. Mercoledì 9, invece, dalle ore 18,30 liturgia penitenziale a San Venanzio. Alcuni sacerdoti saranno a disposizione anche dopo cena, fino alle 22.30 per le confessioni. Giovedì 10 novembre, alle ore 21, ritorna l’oratorio sacro scritto e diretto da don Umberto Rotili, “Il Giardino della misericordia”. L’appuntamento, atteso da molti, è in Cattedrale. Domenica 13 novembre, alle ore 17 Santa Messa presieduta da Mons. Russo e chiusura della Porta Santa varcata, dallo scorso dicembre, da migliaia di fedeli, gruppi e movimenti che, ogni giorno, in questo anno particolare, hanno compiuto un pellegrinaggio a San Venanzio. Poi l’attenzione sarà tutta per i Mercoledì della Fede che torneranno da dicembre. “L’idea che stiamo portando avanti – ha detto il Vescovo – è quella di accogliere in duomo una serie di testimoni che parleranno di tematiche familiari in modo esperienziale”. Mons. Russo, intanto, ha conosciuto un po’ tutta la diocesi e, dal suo ingresso di giugno, non ha smesso mai di incontrare sacerdoti, fedeli e associazioni. L’ultima, in ordine cronologico, è stata la visita ufficiale alla città di Cerreto d’Esi che si è svolta domenica scorsa 16 ottobre. Da lunedì, invece, circa sessanta sacerdoti della diocesi si sono trasferiti a Bagni di Nocera, in Umbria, per un corso di esercizi spirituali. A guidare il gruppo don Stefano che ha vissuto, per la prima volta dalla sua nomina, un momento di ritiro con tutto il clero. Parlando a proposito dell’Anno Santo il presule La parrocchia di San Nicolò e l’Oratorio Centro Edimar sono già all’opera nella realizzazione del progetto vincitore del 5° posto al concorso I Feel Cud, indetto dalla Cei, dal titolo Artlab - “Tu sei un bene per noi”, in collaborazione con il Cso e la Cooperativa Il Faro. Il progetto si divide in più fasi: In questa prima fase si sono già avviati alcuni corsi laboratoriali, come ad esempio il corso di fotografia tenuto dal fotoreporter ed operatore d'immagine Mario Carnevali. Si tratta di un corso base di primo livello di fotografia digitale che ha subito riscosso un notevole successo e che si svolge tutti i giovedì dalle ore 20.45 alle ore 22.45. In occasione della festa di San Nicolò il 6 dicembre sarà inoltre allestita una "Mostra fotografica" con i migliori scatti effettuati durante il corso. Per quanto riguarda l'ambito sportivo, ogni mercoledì dalle ore 17.15 alle 18.30 (sempre all’interno dei locali della parrocchia) si tiene un corso di ping pong per ragazzi delle scuole medie, sotto la guida dall'esperto ed appassionato Marcello Faggioni. Inoltre tutti i lunedì dalle ore 18 alle ore 19 i ragazzi delle scuole superiori saranno coinvolti in un originale corso di lingua inglese con tre insegnanti madrelingua. Lunedì 7 novembre ripartirà il corso di informatica per adulti di primo e di secondo livello con il prof. Salvatore Speranza. Dal mese ha rimarcato che “solo nell’ascolto possiamo accogliere la Misericordia del Signore, riconoscerci peccatori e allo stesso tempo essere testimoni di misericordia che con efficacia si configurano, secondo un’espressione cara a Papa Francesco, come Chiesa in uscita. Sogno, infatti, una Chiesa maestra di relazioni. E’ così: viviamo un tempo nel quale abbiamo la possibilità straordinaria di metterci in contatto con l’altra parte del mondo, attraverso il delicato e semplice tocco di uno schermo, ma in cui emerge, allo stesso modo, una grande difficoltà a vivere un amore fedele e perenne. E’ questa, a mio parere, una delle periferie esistenziali più estese del nostro tempo. In un mondo che sembra travolto da una corsa inarrestabile, dove sempre più spesso i rapporti interpersonali, sono particolarmente caratterizzati dalla fugacità – ha detto Russo - abbiamo bisogno di persone, famiglie, gruppi, capaci di far vedere la bellezza dell’incontro in Cristo. Persone che non hanno paura di fermarsi davanti all’altro, riconosciuto come fratello, persone che 'perdono tempo' per l’altro, mettendo in circolo la 'buona notizia', capace di riscaldare il cuore di ogni uomo e di introdurlo in un cammino di autentica liberazione”. Foto Cico Artlab prende il volo con il centro Edimar di novembre inizieranno vari corsi e laboratori artistici con l’artista Francesca Bartolini: decoupage sul legno, scrapbooking (realizzazione di un album fotografico, box natalizi, pop ups 3D card, cornice portafoto) quilling (accessori moda, accessori casa), card in the box. In questa prima fase laboratoriale in cantiere ci sono molte altre novità e sorprese, che prevedono anche il coinvolgimento degli ospiti della casa Madonna della Rosa: per informare e far rimanere aggiornati tutti sull'evoluzione del progetto, sta per essere messo on line un sito internet che conterrà tutte le novità. Come seconda fase, grazie alla collaborazione con il Cso, l’ultimo martedì di ogni mese a partire dal 25 ottobre - ore 18 - inizierà un percorso formativo per agevolare l’inserimento lavorativo soprattutto dei giovani. Fino a dieci, quindici anni fa a Fabriano non esisteva il problema del lavoro. In un modo o in un altro, tutti avevano la loro opportunità, prevalentemente sotto casa: venivi spesso cercato e condotto per mano sul posto di lavoro. Oggi è irreale quasi, ma allora era così. Infatti oggi la situazione è molto diversa ed occorre rendersene conto: Fabriano non è più zona felice, il lavoro manca, capire il mercato del lavoro è complesso e c'è aria di scoraggiamento. Di fronte a problemi nuovi occorrono nuove soluzioni. Come affrontare questa situazione? Qual è la sfida che abbiamo di fronte? Come questa situazione può diventare un'opportunità? Per rispondere a queste domande è stato preparato un percorso formativo innovativo ed esclusivo, con la metodologia del workshop, che parte dalla comprensione della personale vocazione lavorativa fino ad arrivare all'inserimento lavorativo. Infatti oggi sono necessarie nuove metodologie di ricerca del lavoro. Occorre ripartire dal senso del lavoro, dalla comprensione di quali sono i fattori in gioco nel cercare lavoro, occorre conoscere il mercato del lavoro e come porsi di fronte a chi ti chiama per un colloquio, ma anche occorre capire come mantenersi il posto di lavoro se ti piace. Nello scoraggiamento, nel disorientamento e nella confusione che domina oggi la nostra vita, occorre allora un luogo dove si possano ritrovare i criteri chiari con cui affrontare il tema del lavoro e la vita, ed una compagnia che ci sostenga nel percorso da compiere. A chi interessa una cosa così? Vi aspettiamo quindi martedì 25 ottobre alle ore 18 presso i locali della parrocchia per iniziare insieme questo percorso. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'oratorio Centro Edimar, parrocchia di San Nicolò. Per Padre Pio Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù lunedì 24 ottobre alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito. 22 >DEFUNTI< ANNIVERSARIO Nel 34° anniversario della scomparsa dell'amata REGINA ANTONINI ved. VITALI la nuora Maria, i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Ss.Messe martedì 25 ottobre alle ore 18 e giovedì 27 ottobre alle ore 18 nell'Oratorio di Santa Maria. Durante le celebrazioni sarà ricordato anche il marito ANGELO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO CHIESA di S. M. MADDALENA Lunedì 24 ottobre ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato ITALO PARIS A te che sei lassù... volevo solo dirti che tra una cosa e l'altra io ti penso sempre... sei sempre dentro il mio cuore... mi manchi... Tua moglie S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRIGESIMO ANNIVERSARIO CHIESA della MISERICORDIA Nel'12° anniversario della scomparsa dell'amata ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Mercoledì 19 ottobre è ricorso il 3° anniversario della scomparsa dell'amato AMELIO PASQUINI I parenti tutti lo ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. OLIVA PIERPAOLI ved. MERLONI La famiglia la ricorda con affetto. Martedì 25 ottobre alle ore 18 verrà celebrata la S. Messa nella chiesa B.M.V. della Misericordia. Si ringrazia chi si unirà alla preghiera. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA della M. del BUON GESÙ Sabato 22 ottobre ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato DOMENICO MEZZOPERA La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 22 ottobre alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di ATTIGGIO Mercoledì 19 ottobre è ricorso il 5° anniversario della scomparsa dell'amata ROSSELLA MORRI in PAGLIALUNGA Il marito, i figli e i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 23 ottobre alle ore 10.15 . Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRIGESIMO TRIGESIMO i fratelli, la sorella ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 30 ottobre alle ore 11.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. FRANCO SENTINELLI la moglie Clara, le figlie Francesca, Cristina e Caterina, i generi ed i nipoti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. S. Messa nella chiesa dei Santissimi Biagio e Romualdo domenica 30 ottobre alle ore 18.15 in suffragio di INES VENTURELLI in DE MARIA Vive nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla. La ricordano con immenso rimpianto il marito, i figli, la nuora, i nipoti e le sorelle. Venite in tanti a pregare per Ines. Grazie! TRIGESIMO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S. NICOLO' (Centro Comunitario) Giovedì 27 ottobre ricorre il trigesimo della scomparsa dell’amata CHIESA della MISERICORDIA Domenica 16 ottobre è stato il 6° anniversario della scomparsa dell’amato ed indimenticabile ITALO CECCHI La moglie Anna, il figlio Maurizio, la nuora Emanuela, i nipoti Marco e Matteo ed i parenti tutti lo ricordano con immenso affetto. In occasione dell’anniversario S. Messa venerdì 28 ottobre alle ore 18. CHIESA di S. TERESA D'AVILA (DEGLI SCALZI) Sassoferrato Martedì 25 ottobre ricorre il 13° anniversario della scomparsa dell'amato ALESSANDRO ANDREOLI Con amore lo ricordano la mamma, il papà, il fratello Francesco, la nonna, gli zii ed i cugini. S.Messa martedì 25 ottobre alle ore 17. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANTONIETTA MARINACCI ved. MILIANI CHIESA di S. M. MADDALENA Venerdì 23 ottobre nel 2° anniversario della scomparsa dell'amato SAMUELE GRANILI i genitori, la sorella, il cognato, la compagna, i nipoti ringraziano quanti con scritti, fiori, donazioni e affettuosa presenza hanno preso parte al loro dolore. MATILDE BILEI I familiari tutti la ricordano con affetto. S. Messa giovedì 27 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.M. MADDALENA Sabato 29 ottobre ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato DOMENICO (MIMMO) MONDATI La moglie, il figlio, la nuora, il nipote ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa venerdì 28 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO TRIGESIMO ANNUNCIO Ad un mese dalla prematura scomparsa del caro e amato Lunedì 17 ottobre, a 82 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ULDERICO LORI Lo comunicano la moglie Giuliana Della Morte, i figli Raffaele e Gabriele, le nuore Rosa e Lucia, i parenti tutti. Marchigiano Lunedì 17 ottobre, a 73 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari LUCIANO GUERCI Lo comunicano i figli Sandro e Cristina, la nuora Bruna, il genero Stefano, le nipoti Benedetta e Sara, la sorella Sandra, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 16 ottobre, a 93 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ETTORE BOTTACCHIARI Lo comunicano il genero Fulvio Miranda, i nipoti Davide, Emanuele con Laura, la sorella Rosetta, i fratelli Quinto e Carlo, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 13 ottobre, alle ore 9.30 ha concluso la sua giornata terrena, all'età di 93 anni FRA GIUSEPPE (EUGENIO) PEDICA OSB SILV. Lo comunicano il priore e i monaci di S. Silvestro, i monaci degli altri monasteri silvestrini, il fratello Franco e la cognata Angela, i nipoti Stella, Lucia e Mario, i parenti e gli amici tutti. Marchigiano CHIESA della MISERICORDIA Lunedì 24 ottobre ricorre il trigesimo della scomparsa del caro MODESTO DEVITO tutti i suoi familiari nel ricordarlo con affetto a quanti lo conobbero faranno celebrare una Santa Messa alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNUNCIO Giovedì 13 ottobre, a 81 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IOLE ZUCCA in PESCIARELLI Lo comunicano il marito Alighiero, i figli Ugo e Mauro, le sorelle Gianna e Maria, le nuore Paola e Cinzia, le nipoti Ilenia e Ilaria, le cognate ed i parenti tutti. Belardinelli L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Venerdì 21 ottobre ricorre il 2° anniversario della scomparsa del caro FRANCESCO CIAPPELLONI La famiglia lo ricorda con profondo affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Sabato 15 ottobre, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ROSA ROMANI ved. CERINI Lo comunicano la nipote Chiara, la nuora Martine, i parenti tutti. Marchigiano San Silvestro in lutto: è scomparso Fra Giuseppe Pedica Lutto all’eremo di San Silvestro di Fabriano. E’ deceduto giovedì 13 ottobre Fra Giuseppe Pedica. Il monaco, che ha trascorso una vita nella struttura che conserva il corpo del Santo molto venerato nel comprensorio, aveva 93 anni. La camera ardente è stata allestita all’eremo e in tanti sono saliti per salutare il frate artista che amava dipingere su tutti i materiali poveri che trovava. Anche il vescovo Mons. Stefano Russo ha ricordato l’uomo che con l’arte sapeva illustrare la bellezza e la grandezza di Dio. Verrà ricordato per aver creato un grande presepe fosforescente proprio a San Silvestro. Ancora oggi chi sale a Montefano non può non fare un salto nei locali che In occasione del trigesimo della scomparsa dell'amato CARLO GRIMACCIA sabato 22 ottobre alle ore 18 si celebrerà la Santa Messa presso la Cattedrale di S. Venanzio. Ringraziamo tutti coloro che parteciperanno. La moglie Maura e i figli Francesco e Federico Gli annunci vanno portati in redazione entro il martedì mattina ospitano questa bella natività che alterna il giorno e la notte. La particolarità, però, è che gli edifici sono stati colorati con colori fosforescenti e la notte si illumina senza bisogno di elettricità. Un’altra sua passione era quella di scrivere poesie e di organizzare mostre, sempre a San Silvestro, con i quadri che raffigurava lui stesso. Venerdì scorso, si sono svolte le esequie nella chiesa del monastero presiedute dal Priore don Vincenzo Bracci. Intorno a lui si sono stretti tutti i monaci che risiedono lì e a S. Teresa di Matelica, e molti sacerdoti diocesani che hanno collaborato, negli anni, con fra Giuseppe. Dopo la celebrazione la salma è stata tumulata nella cappella dei monaci e di lui rimarranno le tante poesie, i suoi disegni ed il famoso presepe. Marco Antonini Ad un mese dalla scomparsa del caro ALESSANDRO GABELLIERI La famiglia lo ricorderà con immenso affetto durante le SS. Messe in suffragio che si celebreranno: lunedì 24 ottobre alle ore 18 nella chiesa della Madonna della Misericordia martedì 25 ottobre alle ore 18.30 nella chiesa di S. Maria Maddalena. Si ringraziano quanti presenzieranno alla Santa Funzione. 23 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Il Teatro Gentile, sede da sempre della rassegna Malfaiera >CULTURA A rischio l'evento dedicato ad "Anna Malfaiera": non è stato inviato il bando di partecipazione alle scuole italiane La crisi ferma la rassegna di SANDRO TIBERI L a XXI edizione della nota e importante rassegna nazionale di Poesia e Narrativa, intitolata alla poetessa e scrittrice fabrianese Anna Malfaiera, non ha inviato, a settembre, il bando di partecipazione alle scuole italiane di ogni ordine e grado, per colpa della crisi economica che il nostro territorio vive con grande preoccupazione per il dramma delle tante famiglie che non hanno un lavoro ed un reddito per vivere dignitosamente. L’amministrazione comunale non può sostenere, come nei precedenti anni, il costo dell’apertura del teatro Gentile, dove si svolgeva nel mese di maggio la premiazione degli studenti che accompagnati da insegnati e genitori, provenienti da ogni regione italiana, riempivano il teatro fino ad esaurimento dei posti disponibili. In queste venti edizioni la rassegna può vantare numeri importanti: ottomila circa le persone che hanno visitato Fabriano, trentamila circa i lavori giudicati dai dodici componenti della giuria, venti le pubblicazioni che ogni anno hanno raccolto le opere selezionate, un’altra pubblicazione “Insegnando la poesia” rivolta ad insegnanti e docenti, del prof. Alessandro Celidoni di Senigallia. La rassegna fabrianese ha prodotto, nella quarta edizione, un annullo postale creato dall’artista Roberto Moschini, un logo che è il simbolo storico conosciuto in tutte le scuole del territorio nazionale. La rassegna nasce con la collabo- razione del VII Distretto Scolastico della Marche, che per nove anni invia il bando in forma cartacea alle scuole di ogni ordine grado e tutti i Comuni italiani, poi i Distretti sono stati soppressi e la rassegna è stata accolta, nella decima edizione, con grande spirito di sacrificio per la grande mole di lavoro consapevoli dell'importanza e notorietà che la rassegna aveva raggiunto per la nostra città, dalla Società Dante Alighieri comitato di Fabriano, che ha svolto un lavoro eccellente proiettando sempre più in alto la Il "Federico II" in città Renzo Barbarossa Per la prima “uscita” ufficiale del neonato coro “Federico II” i coristi jesini hanno voluto scegliere la città della carta. Il concerto di musica corale sarà eseguito domenica 23 ottobre, con inizio alle ore 17.30, presso la Scala Santa – chiesa di Sant’Onofrio. Due le motivazioni alla base di questa scelta: rendere omaggio al cultore della musica fabrianese, M° Paolo Devito, che fin dalla sua costituzione, nella primavera scorsa, ha preso per mano il gruppo iniziale di appassionati del canto facendolo crescere musicalmente e non solo. L’altra ragione sta nella scelta della collaboratrice che accompagnerà all’organo alcuni dei brani in programma; stiamo parlando del M° Mirella Dirminti, già apprezzata dai coristi per la sua professionalità e preparazione. Il programma del pomeriggio di concerto scelto dal M° Devito è incentrato su brani classici di ispirazione religiosa composti da musicisti vissuti nei secoli passati; in apertura sarà eseguito “Alta Trinità Beata” di autore anonimo del XVI secolo; seguirà “Stella Splendens”, anche questo composto da ignoto nel XV secolo. Sempre ignoto, questa volta del XVI secolo anche l’autore del terzo brano “Gaudete”. Seguirà una ”Ave Maria”, mottetto a quattro voci miste di Jacob Arcadelt (1514? + 1557); a seguire il “Crucifixus” di J. S. Bach (1685 + 1750). Brano successivo il “Laudate Domìnum”, di W. A. Mozart (1756 +1791); cambia l’autore, ma il titolo del brano che segue nella programmazione è lo stesso del precedente, vale a dire”Laudate Dominum” di Antonio Vivaldi (1678 + 1741). Il brano di chiusura è quello più complesso, quello che per mesi ha impegnato i componenti il coro “Federico II” e lo stesso direttore Devito; stiamo parlando del grandioso “Credo” che Antonio Vivaldi ha composto per coro misto ed organo. Un brano potente, ricco di momenti di religiosità e meditazione, così come di musicalità intima. Con il “Credo” i “ragazzi” del “Federico II” saluteranno quanti avranno avuto la voglia di ascoltare. e le sue vetrate Domenica 16 ottobre, nel pomeriggio, all’interno del programma di iniziative per i cinquant’anni della parrocchia della Misericordia, l’attenzione è stata focalizzata sulle splendide vetrate policrome che impreziosiscono la chiesa, opera del compianto artista fabrianese Renzo Barbarossa, scomparso tre anni fa. “Le vetrate artistiche di Renzo Barbarossa” è stato il titolo dell’incontro. Di fronte ad un numeroso e partecipe pubblico, presente anche la moglie dell’artista, Bruna, dopo l’introduzione del parroco don Umberto Rotili e di Anna Massinissa dell’associazione InArte, è stato don Alfredo Zuccatosta a raccontare la genesi di queste grandi vetrate, la cui realizzazione è iniziata nel 1998 e si è protratta per un paio d’anni. Don Alfredo ha spiegato anche il significato delle immagini e la loro simbologia. Le vetrate sono in tutto nove, di cui otto raccontano i momenti significativi della vita della Madonna, ed un’altra (sulla facciata) contiene motivi policromi. Durante l’in- prestigiosa rassegna nel panorama della scuola italiana. E’ auspicabile che, per il prossimo anno, si possano trovare sponsor locali che permettano il prosieguo di questo importante evento per il nostro territorio, che nella sua forma indiretta rende un pregevole servizio di informazione nella conoscenza della nostra città ed un invito a visitarla portando, così, un non trascurabile beneficio finanziario per le attività commerciali e la gestione dell’amministrazione comunale. contro, reso speciale da un luminosissimo sole che ha esaltato i colori delle vetrate, è stata giustamente ricordata la figura dell’autore, Renzo Barbarossa, le sue capacità artistiche e le altissime qualità morali che ne hanno caratterizzato la vita terrena. Nell’occasione, è emersa anche la notizia che entro fine novembre verrà organizzata una doverosa commemorazione di questo multiforme artista, capace di spaziare tra pittura, scultura, incisione, lasciando nel comprensorio tante opere quotidianamente visibili, tra le quali citiamo - oltre alle vetrate della Misericordia - anche il monumento dell’Avis ai Giardini, il monumento ai Caduti di Marischio e della Stazione, e molto altro. L’appuntamento, quasi sicuramente, sarà per il 26 novembre con una giornata di studi, presentazione della monografia e tributo all'artista. Ferruccio Cocco 24 >CULTURA< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Quel cinema d'animazione Sono trascorsi 40 anni dalla prima Biennale organizzata a Fabriano di BALILLA BELTRAME S ono trascorsi quarant’anni da quando Fabriano salì alla ribalta dei giornali, riviste specializzate e TV per aver organizzato la prima “Biennale del Cinema d’Animazione Italiano, 1960/73”. Promossa dalla Commissione Cultura, assessore Giancarlo Teatini, diretta dal prof. Gianni Rondolino, docente di storia e critica del cinema all’Università di Torino, autore del libro “Storia del Cinema d’Animazione. Dalla lanterna magica a Walt Disney, da Tex Avery a Steven Spielberg”. Collaborò alla ricerca degli Autori Alberto Ciambricco, già introdotto negli ambienti della tv e l’infaticabile Guelfo Bianchini, ideatore del bozzetto del manifesto poi esposto in tutte le Biblioteche italiane. Ospiti della rassegna giornalisti specializzati, studenti e docenti dell’Istituto d’arte di Urbino della sezione Cinema Animato, coordinati dal prof. Quaresima il quale fece un'interessante “introduzione” sulla tecnica dell’animazione. Insomma una squadra di livello nazionale. In quegli anni, il cinema d’animazione più diffuso era quello dei cartoni animati per bambini con i divertenti film della Disney. Sconosciuto al grande pubblico il cinema disegnato, con pupazzi e oggetti animati riservato agli adulti dei quali riflette e amplifica atteggiamenti e umori della realtà quotidiana, in termini di satira e ironia. Fin dagli anni ‘60 un gruppo di creativi lavorò alla sua affermazione pur nella spiccata, autonomia stilistica e artistica, un’alternativa al cinema dal “vero”. Giorno dopo giorno giunsero all’assessorato, scatole di scarpe ben sigillate, contenevano lo spezzone della pellicola da presentare. Trentacinque cortometraggi proiettati al “cinema d’essai” Montini, nelle tre sere della rassegna, dal 25 al 27 ottobre 1976, dei seguenti Autori: Osvaldo Cavandoli, Bruno Bozzetto, Giuseppe Laganà, Osvaldo Piccardo, Emanuele Luzzati, Giulio Zanini, Guido Manuli, Manfredo Manfredi, Le splendide voci di gruppi corali provenienti da diverse città del centro Italia hanno riempito la chiesa di San Benedetto a Fabriano e la chiesa di S. Filippo Neri a Serra S. Quirico per la prima edizione di “Voci in cammino”, rassegna dedicata per l’appunto ai gruppi corali, uno degli appuntamenti di settembre del festival “Lo Spirito e la Terra”. La rassegna, organizzata da tutte le corali locali (Associazione “Akademia”, “Coro Giovani Fabrianesi”, “Coro Vox Nova”, “Gruppo Corale Città di Sassoferrato”, “Gruppo Corale S. Cecilia”, “Coro Diocesano Don Giuseppe Marinelli”, “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico) è stata coordinata da Roberta Valeri che, insieme all’organizzazione de “Lo Spirito e La Terra” ed ai direttori dei cori locali, ha curato logistica ed accoglienza. Sono state 15 le corali che si sono esibite nel corso delle tre giornate dedicate alla manifestazione, che è terminata domenica mattina a Fabriano in Piazza del Comune, da dove è partito un corteo canoro composto dalle voci di bambini ed adulti ed accompagnate dal Maestro Marco Agostinelli che ha raggiunto la rotonda dei Giardini Regina Margherita, dove i gruppi hanno cantato insieme in un’atmosfera festosa, per raggiungere quindi la Cattedrale, ultima tappa di “Voci in cammino” dove durante la Santa Messa si è esibito il Coro Diocesano. Nel corso dei concerti che si sono susseguiti venerdì 16 e sabato 17 settembre si sono esibiti i cori fabrianesi “Akademia”, “Vox Nova”, “Gruppo Corale S. Cecilia” e “Coro Diocesano Don Giuseppe Marinelli”. Inoltre hanno raggiunto Fabriano e Serra S. Quirico, per partecipare alla rassegna, il “Gruppo Corale Città di Sassoferrato”, la “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico, il “Coro Santa Teresa” di Matelica, il coro “Riviera delle Palme” di San Benedetto del Tronto, i “Piccoli Cantori” e “Harmonia” di Ancona”, “Le Note”, “Le Piccole Note” e le “Ariose Vaghezze” di Esanatoglia, “Psalterium” di Roma e il “Coro S. Antonio Cerqueto” di Gualdo Tadino. “Il festival dei cori ha avuto e dovrà avere anche in futuro uno spazio rilevante nella promozione turistica del nostro territorio”, dichiara la curatrice Roberta Valeri. “Questa prima edizione rivelatasi un banco di prova ha portato i primi risultati: sono state ospitate per due giorni circa centocinquanta persone. Altre Giudo Gomas, Magdalo Mussio, lo Studio INK di Fuzelier-Mulazzani-Carloni, i marchigiani Giulio Cingoli, Giancarlo Carloni, Nicola Falcioni (di Fabriano), del famoso “Orti film studio” di Milano, fondatori della rivista “Linus”. Successo di critica e di pubblico, come si dice in questi casi. Progetti per l’avvenire. La rassegna del cinema d’animazione canadese. Infatti, nel ’78 prese il via la seconda rassegna con i più noti autori canadesi in stretta collaborazione con l’Ambasciata di Roma. Curatore della manifestazione Gianni Rondolino, presentazione del prof. Alberto Berardi, docente di Storia del teatro all’Università di Urbino. Sessanta cortometraggi - tra i quali opere di McLaren, Dunning, Hubley, Larkin, Hoedman questa volta proiettati anche nelle scuole del Distretto e in alcune località delle Marche. In segno di stima e d’amicizia, aprì la manifestazione il famoso lungometraggio “Allegro ma non troppo” di Bozzetto. Tanti complimenti e pacche sulle spalle. La rasse- Opera di Guelfo "Volo di un folleno a Fabriano" gna di Fabriano era destinata a diventare la prima in Italia, ben vista dall’Università di Urbino, grafici, registi, sceneggiatori, musicisti. Articoli di buone penne apparsi su “Paese sera”, “L’Unità” 150 circa sono intervenute nei concerti di Serra e Fabriano. Se consideriamo che addirittura i gruppi più lontani hanno già espresso il desiderio di tornare per il prossimo anno, mi sembra più che logico pensare e programmare una prossima edizione per richiamare al meglio più realtà corali nel territorio. Si può aggiungere poi il fatto più che positivo delle relazioni e degli scambi tra le realtà corali locali e quelle ospiti. Fondamentale sarà lavorare anche per mostrare al meglio le ricchezze artistiche e culturali del nostro territorio che a quanto ho potuto constatare non sono conosciute ai più. Molti degli ospiti hanno detto che non avrebbero mai immaginato che in città come Fabriano e Serra ci fossero così tanti esempi di architettura di incredibile bellezza”. “Sicuramente una rassegna, in cui più gruppi musicali si esprimono, é l'occasione di incontrare altre realtà corali a cui far conoscere la propria musica con la possibilità di un confronto e una crescita artistica/musicale”, commenta Alberto Mariani, presidente del gruppo Corale Santa Cecilia, “allo stesso tempo per i singoli coristi offre l’occasione di conoscenza/scambio di esperienze personali. Per quanto riguarda la possibilità di una continuità nel futuro sicuramente questa prima edizione la si deve considerare come sperimentazione su cui lavorare per far crescere la rassegna stessa”. “La proposta è giunta a Lo Spirito e La Terra più di un anno fa”, racconta Anna Massinissa, curatrice del festival, “l’associazione Akademia ha manifestato il desiderio di organizzare un incontro nella nostra terra.Gli intenti di valorizzazione di luoghi e di talenti locali, ma soprattutto la potenziale ricaduta turistica che un appuntamento annuale portato a regime potrebbe costituire per un territorio che ha enorme bisogno di sviluppo economico, ci sono sembrati perfettamente in linea con gli obiettivi del Festival. E’ stato questo un anno di sperimentazione e mi preme ricordare agli organizzazioni che ci vogliono anni per portare una manifestazione a crescere in qualità, immagine e credibilità – il lavoro è lungo ma per chi applica la propria passione artistica sicuramente anche molto motivante. Penso che il riscontro è stato sicuramente positivo e che tutti gli organizzatori hanno ora il dovere di ricominciare a coordinarsi per uno sviluppo futuro”. Voci in cammino con 15 corali Gaia Germoni e poi su “Il Progresso” e sul “Il Pensiero cittadino” incoraggiavano a proseguire. La nuova Amministrazione monocolore Dc la vide però tinta di rosso. Non interessava il cinema della “Scuola di Zagabria”, ne tanto meno cecoslovacco. In fin dei conti, di fabrianese c’era solo il manifesto di Guelfo. Mica disse “No!” papale papale. Costruì muri di gomma. Biennale chiusa. Chiusa la rassegna con due concerti Gli ultimi due concerti organistici della stagione si sono svolti presso la chiesa Beata Vergine della Misericordia, nell'ambito dei festeggiamenti per i 50 anni dalla sua dedicazione. In questa location, immersi nell'arte, circondati dalle foto che hanno segnato il percorso seguito dalla parrocchia in questo lungo periodo e dai meravigliosi lavori eseguiti dall'artista Lughia, si sono esibiti il duo Paolo Devito e Mirella Dirminti e Giovanna Tricarico. Domenica 2 ottobre è stata la volta di due musicisti fabrianesi, che nel 2016 hanno fatto conoscere il nome di Fabriano all'estero, esibendosi a Tàllin in Estonia e a Obernai in Francia: Paolo Devito e Mirella Dirminti. Il loro programma complesso, con esecuzione a quattro mani di brani originali e trascritti è stato apprezzato dal pubblico, che nel finale sulle note della Marcia di Radetzky ha partecipato attivamente battendo le mani a ritmo. La prima parte del concerto ha avuto come filo conduttore le “Fughe”: da G.F. Haendel con il Preludio e Fuga in FA, a Sixtus Bachmann, con la Fuga a quattro mani in FA, in cui attraverso un crescendo da un solo registro, si è passati all' uso di tutti i registri, a Franz Shoubert con la sua Fuga in MI, dove allo stile barocco si sono affiancate le nuove sonorità romantiche con forti e imprevedibili dissonanze. Nella seconda parte invece si sono potute ascoltare la “Primavera” di Vivaldi trascritta dallo stesso maestro Devito per organo italiano, le Variazioni su “Giglio Intatto” di un musicista contemporaneo, Luigi Mengoni, che ha preso come spunto per questo lavoro inedito, un canto in onore della Madonna del Mugello e infine la Marcia di Radetzky di Jhoann Strauss Senior. Giovedì 6 ottobre si è esibita, invece, una giovane musicista pugliese, Giovanna Tricarico che ha eseguito un programma incentrato su autori del nord europa: Johann Sebastian Bach, Mozart e Pachelbel. Di J.S.Bach sono stati suonati tre pezzi che ben hanno messo in luce lo spessore compositivo dell'autore: un corale “ Aus tiefer not schrei' ich zur Dir”, la toccata con fuga in re min, che rappresenta forse l'opera bacchiana più conosciuta e infine il Preludio e Fuga in MI bemolle magg, una delle più alte espressioni compositive. Oltre a Bach sono stati presentati anche due brani di autori suoi contemporanei: la Ciaccona in FA min. di Johann Pachelbel e la “Fantasia Kv594” di Mozart. c.o. 25 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 I ragazzi della Fortitudo Fabriano Pattinaggio protagonisti a Lignano Sabbiadoro >SPORT Volley: prima partita negativa per la serie D In serie D femminile, stecca la prima di campionato la Pallavolo Fabriano che, in trasferta a Camerino, offre una prestazione discontinua e perde 3-0 (25-22; 25-23; 25-16). La formazione fabrianese: Angeletti Syria, Baldoni Michela, Baldoni Sara, Fattorini Aurora, Fattorini Melania, Malefora Federica, Mancini Palamoni Federica, Ruggeri Gaia, Spuri Forotti Federica, Busini Benedetta (L); all. Paoletti Mario e Moretti Francesco. Sabato 22 ottobre si torna tra le mura domestiche cercando subito il riscatto contro la Mantovani Volley, alle ore 21 presso il PalaGuerrieri, formazione già incontrata anche in Coppa Marche. Anche per le “apette” della Under 14 esordio in campionato con due sconfitte. La prima contro la Valvolley Castelplanio per 0-2 (23-25; 23-25). Il risultato, seppur duro, non risponde alla verità del campo; sono stati due set molto tirati e giocati dalle atlete fabrianesi punto a punto, decisi entrambi sul finale. Nella seconda gara, disputata contro la Pallavolo Sassoferrato e persa per 1-2, le nostre ragazze hanno reagito mostrando più gioco, piegandosi solo al tie break. La formazione fabrianese: Ballerini Chiara, Calpista Alice, Canullo Giulia, Grucka Ester, Mancini Giulia, Marino Caterina, Persigilli Martina, Tartarelli Giada; all. Cini Loredana. Domenica prossima altre due partite per il riscatto, in trasferta a Sassoferrato a partire dalle ore 9.30, ancora contro la Pallavolo Sassoferrato e contro la APD Cerreto D’Esi Volley. Paggi Andrea PATTINAGGIO Finali nazionali Otto bravi fortitudini a Lignano Sabbiadoro di FERRUCCIO COCCO N el fine settimana scorso a Lignano Sabbiadoro (Ud) si sono svolte le finali nazionali dei tre circuiti giovanili italiani di pattinaggio under 15: il Challenge Centro Italia (al quale partecipano le società di Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo e Sardegna), il Circuito Nord Ovest (con Lombardia, Piemonte e Liguria) e il Gran Premio Giovani (Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna). La selezione degli atleti avviene in base ai risultati ottenuti al termine della stagione agonistica: i migliori sei o dodici (a seconda della categoria) vanno a disputare le finali. Per la Fortitudo Fabriano Pattinaggio, gli RUGBY atleti convocati sono stati otto, guidati dall’allenatore Patrizio Fattori (Alessandro Carnevali, Emma Ninno, Elisa Scassellati, Maria Ninno, Roberto Raiola, Giovanni Fiorucci, Cristian Scassellati e Alessandro Eleuteri), che ovviamente hanno gareggiato con i colori del proprio circuito, il Challenge Centro Italia, che si e classificato al terzo posto. Va elogiato il prezioso contributo dei fabrianesi, che hanno dimostrato grinta e determinazione. Questa manifestazione, in pratica, conclude la stagione di gare 2016. Ora gli atleti sono attesi da tanti allenamenti in pista o in palestra in vista di riprendere a gareggiare a primavera con rinnovata determinazione. I giovani fabrianesi in evidenza all'ultimo atto dei circuiti Ritmica serie A1: Ginnastica Fabriano al 2° posto nella giornata d'esordio Il team fabrianese di serie A1 di ginnastica ritmica Serie C I cartai reggono un tempo, poi Fermo mette la freccia Esordio casalingo amaro per il Fabriano Rugby. I ragazzi guidati da Germano Ragni cedono alla lunga distanza contro l’Amatori Rugby Fermo. Una partita persa per 24-3, ma giocata sostanzialmente alla pari con gli ospiti. Primi 40 minuti di grande attenzione difensiva per i padroni di casa, terminati sul 3-7 per gli ospiti (i punti fabrianesi sono stati messi a referto da Sepe). Una buona prova per i padroni casa, che si sono dimostrati concentrati e capaci di resistere all’assalto ospite senza subire in maniera eccessiva la pressione del Fermo. Secondi quaranta minuti favorevoli agli ospiti, che dopo aver messo a referto la seconda meta di giornata, hanno poi sfruttato le occasioni lasciate dai fabrianesi. La formazione: Lombardi, Ramadoro, Sepe, Centraco, Coniguardi, Michelangeli, Ragni, Santini, Kim, Battistoni, Capalti, Nigro, Ronchetti, Morichelli e Fiku. A disposizione: Spuri Colonna, Home, Grillo, Merloni, Tartarelli e Maccari. Allenatore: Germano Ragni. Prossimo appuntamento domenica alle 15.30, sempre in casa, contro l’Amatori Rugby Teramo. Saverio Spadavecchia Il Campionato Italiano di Serie A1 è composto da quattro giornate che alla fine decreteranno la vincitrice dello scudetto 2016. La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, abbonata negli ultimi anni al pur sempre prestigioso terzo posto finale, si è presentata al primo appuntamento con una squadra che nell’ultimo anno ha plasmato fior di ginnaste, portandole ai massimi livelli italiani. Ed è per questo che l’obiettivo era quello di schiodarsi dal terzo posto e migliorarlo. A Sansepolcro la Ginnastica Fabriano ha fatto capire alle tradizionali rivali di Desio e Chieti che la musica sarebbe stata diversa dagli anni precedenti. Le dieci società di A1 si sono affrontate imbottite delle migliori ginnaste italiane e straniere dando vita ad una incandescente giornata di ritmica. Fabriano ha schierato Letizia Cicconcelli, ginnasta nazionale che ha ottenuto due secondi posti alla Fune e Clavette, Milena Baldassarri, ginnasta nazionale che ha ottenuto un terzo posto al Cerchio ed un secondo al nastro, Ksenyia Moustafaeva, ginnasta francese decima alle Olimpiadi di Rio, quarto posto alla Palla, e Talisa Torretti, quinto posto al Corpo Libero, riserve Sofia Raffaelli e Lavinia Muccini. In base a questi punteggi, Fabriano ha ottenuto un meritevole secondo posto finale ad appena 0,750 punti da Desio, che ha vinto la giornata, terza Chieti ad oltre due punti di distanza dalle fabrianesi. Qualche rammarico c’è per delle valutazioni eccessive avute da Desio, che comunque ha in squadra una fuoriclasse ucraina e la campionessa italiana individuale, per cui con molti punti sicuri in mano. Il punteggio di classifica, come la Formula Uno automobilistica, concede 25 punti alla prima, 22 alla seconda, 20 alla terza e così via. La seconda giornata di campionato si svolgerà proprio a Fabriano nel weekend del 29 e 30 ottobre, importante e bellissima manifestazione che porterà in città 30 società da tutta la penisola. Il 29 ottobre al PalaGuerrieri sarà di scena la Serie A2 dalle 16 e la Serie A1 con la squadra cittadina alle 20; il 30 ottobre alle 10 sarà la volta della Serie B. A cadenza bi-settimanale seguiranno le successive prove a Padova, per poi terminare il campionato a Perugia con tante belle speranze nel cassetto per la Ginnastica Fabriano. 26 >SPORT< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 CALCIO Serie D Matelica, un bel poker per ricominciare la marcia di ANTONIO GENTILUCCI N on poteva cominciare meglio l’avventura di mister Antonio Mecomonaco sulla panchina del Matelica (anche se per la verità il mister non c’era in panca, dovendo scontare una squalifica). Vero che gli avversari non erano proprio irresistibili, ma il l'1-4 del Matelica sul Chieti in Abruzzo dà tranquillità, principalmente proprio al tecnico, per poter modellare il suo gioco. Ma il mister non è l’unica novità di giornata. In campo, in attacco, c’è anche il nuovo arrivo Michele Boldrini, messo subito in campo per il forfait per infortunio di Degano. Passano solo 5’ ed Esposito in area risponde di testa al cross proprio di Boldrini infilando alle spalle di Mecca il vantaggio. La gara si mette subito in discesa per i biancorossi che sono padroni del campo e raddoppiano al 25’: cross lungo di Baldinini per Pera che in area con un preciso diagonale va a segnare il gol dello 0-2. Per il tris è solo questione di minuti perché al 28’ Esposito è atterrato in area da Trozzo, giallo per lui e rigore per il Matelica. Sul dischetto si presenta Pera che realizza il tris facendo andare a riposo i suoi in vantaggio per 0-3. Il Chieti non si dà per vinto e accorcia le distanze al 30’ st con Alessandroni CALCIO CHIETI MATELICA 1 4 CHIETI - Mecca, Albanese, Tuccia, Viscido, Trozzo, Zetti, Adiansi, Botticini (11’st Alessandroni), Faella, Genovese (26’st Perna), Ceccarelli (1’st Faccini). All. Mariani MATELICA - Marcantognini, Mingucci, Bartolini, Lunardini, Cacioli, Gilardi, Boldrini, Baldinini (28’ st Galli), Pera, Esposito (1’ st Perfetti), Di Pinto (35’ st D’Orazio). All. Salvetti Inizio super per Mecomonaco frena: “non era questa la gara che ci può dire quanto siamo veramente cambiati: lo sarà molto più quella di domenica prossima in casa contro San Marino, data anch’essa tra le favorite ad inizio anno, ma che fino a questo momento ha tradito un po’ le aspettative. Anche loro cercheranno di trovare il bandolo della matassa, è una quadra che prende e fa molti gol, è tuttora indecifrabile”. RETI - 4’ pt Esposito, 25’ e 28’ pt (r) Pera, 31’ st Alessandroni, 32’ st Galli Il nuovo acquisto, Boldrini, è stato subito mandato in campo dal mister. “Ha risposto molto bene, soprattutto nel primo tempo. Dire che è un acquisto azzeccato è prematuro, ma ha quelle caratteristiche che a noi mancavano: nel caso vogliamo adottare il 4-3-3, ce ne consente l’efficacia, essendo un po’ l’alter ego di Esposito nell’altra fascia del campo”, conclude Dolce. La festa matelicese a fine gara che sfrutta una ribattuta realizzando l'1-3. Neanche il tempo di esultare, tuttavia, per gli abruzzesi, perchè al 32’ Galli, appena entrato, è bravo a sfruttare un errore dei padroni di casa per andare a infilare la rete del definitivo 1-4. Il Matelica festeggia e torna dall’Abruzzo con tre punti preziosi. “E' stata una vittoria, tra virgolette, necessaria e salutare, nel senso che permette all’allenatore, che ha iniziato da pochi giorni, di lavorare in maniera tranquilla per trasferire il suo gioco e la sua mentalità ai ragazzi”, commenta il vicepresidente Carlo Dolce. Che poi Eccellenza 0 1 FABRIANO CERRETO - Spitoni; Savelli, Lattarulo, Lapi, Balducci; Pierleoni (11’ st Scotini), Bartoli, Trillini; Moretti (21’ st Girolamini), Tittarelli, Piergallini M. (23’ st Jachetta). All. Tarabelli PORTO D'ASCOLI - Reali; Berardini (15’ pt Piergallini L.), Sensi, Ciotti, Cucco; Leopardi, Biancucci, Gabrielli (33’ st Bonfigli), Iachini (40’ st Nepa); Tedeschi; Pendenza. All. Filippini RETE - 16’ Ciotti E’ il colpo di testa di Ciotti a far cadere l’imbattibilità del Fabriano Cerreto ed a regalare il bottino pieno al Porto d’Ascoli al termine di un match spigoloso (9 ammoniti e 2 espulsi) e infarcito di errori anche da parte di una terna arbitrale non di certo nella sua miglior giornata. La formazione di Filippini capitalizza la prima vera occasione al 16’: Leopardi da corner pesca i centimetri di Ciotti nel cuore dell’area che fa 0-1. La reazione della capolista è più di pancia che di testa e le manovre confuse incocciano sulla granitica coppia centrale Ciotti-Sensi sulla quale il Porto d’Ascoli si arrocca per poi dare sfogo alle ripartenze come accade al 4’ della ripresa: l’ennesima palla persa di Pierleoni nella propria trequarti offre a Iachini la chance del raddoppio ma il figlio d’arte viene neutralizzato da Spitoni. Il Fabriano Cerreto deve far fronte anche al doppio giallo a Balducci e l’inferiorità numerica rischia di costare lo 0-2 al 25’ quando Biancucci di testa mette di poco a lato. La generosità non manca ai biancorossoneri che a sette minuti dal termine vedono però strozzarsi l’urlo in gola: Tittarelli ribadisce in rete la respinta di Reali sul colpo di testa di Lattarulo ma l’assistente di Biagini segnala l’offside fra le vibranti proteste locali. L’espulsione di Pendenza pareggia i conti solo a livello disciplinare, perché Reali al 49’ chiude ancora la porta a Lattarulo e certifica il blitz dei rivieraschi. Il Fabriano Cerreto, dopo il ritorno dei quarti di Coppa Italia a Tolentino andato in scena mercoledì, oltre i nostri tempi di stampa, anticiperà sabato a Grottammare in campionato dove sarà chiamato al riscatto per difendere il primato. Juniores. La sconfitta in casa 0-1 con il Potenza Picena conferma l’avvio non positivo della formazione Juniores (4 punti in 5 partite) che nel prossimo turno sarà ospite del Conero Dribbling, squadra appaiata in classifica ai biancorossoneri. Luca Ciappelloni Trillini in azione (foto Animobono) SERIE D girone F Agnonese 15; Vastese e Matelica 14; Fermana 13; San Nicolò 12; Sammaurese e Campobasso 11; Vis Pesaro e Civitanovese 10; Alfonsine 9; San Marino, Monticelli e Romagna Centro 8; Castelfidardo e Jesina 7; Recanatese e Pineto 5; Chieti 0. ECCELLENZA Fabriano Cerreto 16; Atletico Gallo 14; Porto d'Ascoli 13; Tolentino, Biagio Nazzaro e Sangiustese 12; Camerano 11; Helvia Recina e Marina 9; Montegiorgio, Loreto e Urbania 8; Grottammare 7; Forsempronese 6; Pergolese 5; Folgore Veregra 0. PRIMA CATEGORIA girone B Sassoferrato Genga 15; Le Torri 13; Filottranese 9; Conero Dribbling 8; Monserra e Monsano 7; San Biagio, Falconara e Castelfrettese 6; Montemarciano, Borgo Minonna, Arcevia e Leonessa Montoro 5; Staffolo, Borghetto e Colle 2006 4. PRIMA CATEGORIA girone C Muccia e Monteluponese 12; Fiuminata 10; Cluentina 9; Fortitudo Fabriano e Montemilone Pollenza 8; Porto Potenza, Caldarola e Pioraco 7; Valdichientisangiusto e Camerino 6; Amatori Corridonia 5; Casette Verdini 4; Appignanese ed Elpidiense Cascinare 3; Francavilla 2. SECONDA CATEGORIA girone D Cupramontana 13; Labor 12; Real Cameranese e Apiro 10; Castelbellino e Osimo 2011 9; Osimo Stazione e Portuali Ancona 7; Vigor Camerano e Atletico 2008 6; Sampaolese 5; Agugliano Polverigi, Offagna, Argignano e Nuova Sirolese 4; Victoria Strada 2. CALCIO Prima Categoria girone C Il Fabriano Cerreto incappa La Fortitudo fa la partita nel primo stop stagionale ma è il Muccia ad esultare FABRIANO CERRETO PORTI D'ASCOLI classifiche MUCCIA FORTITUDO FABRIANO 2 1 MUCCIA - Domenicucci, Zaccagnini, Scarpeccio, Rapacci, Occhipinti, Ferri (86’ Quadrani), Micucci (70’ Rossi), Ciuffetti, Carradori (60’ Mendez), Natalini, Lobascio. All. Rossi FORTITUDO FABRIANO - Ruggeri J., Ruggeri C., Battistoni, Ippolito, Clementi, Meschini (35’ Mariani), Biocco, Guidarelli (75’ Lettieri), Carmenati (80’ Pallotta), Piccolini, Gobbi. All. Ferranti RETI - Carradori 9’, Mendez 82’, Lettieri 85’ Alta la posta in palio tra Muccia e Fortitudo Fabriano, anche se ha poco senso dire cosi ad inizio campionato. Partita assai nervosa, senza dubbio giocata a senso unico dai rossoblù, ma con i locali capaci di sfruttare al meglio il “campetto” e gli unici due errori difensivi fabrianesi. Dominio assoluto della Fortitudo, dicevamo. Dopo appena due minuti occasione d’oro per Gobbi che, lanciato da Guidarelli, elude uno spento Zaccagnini e lascia partire un bolide che sorvola di poco la traversa. Ancora Gobbi protagonista, poco dopo, ma non si avvede di Piccolini solo soletto e conclude fuori. Sulla ripartenza nasce l’azione del gol muccese. L’esterno destro scende verso l’area rossoblù e lascia partire un rasoterra che viene deviato facilmente in rete da un indisturbato Carradori. La Fortitudo reagisce, ma oltre all’avversario, trova un arbitro che sentenzia a senso unico e nega un rigore a Piccolini. Ancora i fabrianesi con Mariani, bravo a chiudere lo specchio della porta Domenicucci. Sul finire del primo tempo Ruggeri (Jacopo) esce sui piedi di Carradori, blocca la palla, ma l’attaccante locale cade a terra… L’arbitro s’inventa il calcio di rigore. Scontate le proteste dei rossoblù, che rimangono in dieci. Il portiere fabrianese dimostra la sua classe e para il rigore. La Fortitudo non demorde e ad inizio ripresa ancora Piccolini è protagonista. Steso da Occhipinti in piena area di rigore, l’arbitro fa proseguire. Ancora Piccolini su lancio di Gobbi, ancora il direttore di gioco ferma l’azione per un ipotetico fuorigioco. Poi Mariani salta come birilli tre avversari, si allunga un po’ troppo la palla e viene anticipato di un soffio da Scarpeccio. In campo c'è solo la Fortitudo. I locali sono in evidente difficoltà. Al 70’ gran sventola di Guidarelli e Domenicucci devia in angolo. All'81’ un difensore locale rimette in gioco una palla fuoriuscita dalla linea di fondo, ma l’arbitro fa incredibilmente proseguire, i rossoblù si fermano, i locali ne approfittano, lungo lancio verso la metà campo, la difesa fabrianese arriva in ritardo e per Mendez è un gioco da ragazzi spedire in rete la palla del doppio vantaggio. La Fortitudo insiste e poco dopo accorcia le distanze con uno scatenato Lettieri. Ancora il giovane attaccante tiro da pochi passi in cerca del giusto pareggio... ma il portiere locale fa il miracolo. Per la Fortitudo, prossimo impegno sabato in casa contro il Corridonia. Angelo Campioni Il portiere Jacopo Ruggeri SECONDA CATEGORIA girone F Real Tolentino 13; Esanatoglia e Urbis Salvia 12; Castelraimondo ed Elfa Tolentino 9; Rione Pace, Sarnano e Cska Corridonia 8; Fabiani Matelica 7; Belfortese 6; Aries Trodica, Settempeda e Robur 4; Montecassiano 3; Morrovalle 2; Sefrense 1. TERZA CATEGORIA girone C Castelleonese 9; Spes Jesi e Cameratese 7; Ostra e Aurora Jesi 5; Senigallia, Junior Jesina e Pianello Vallesina 4; Maiolati e Poggio San Marcello 3; Valle del Giano, Rosora Angeli e Serrana 1; Real Sassoferrato 0. TERZA CATEGORIA girone E Real Matelica e San Francesco Cingoli 7; Juventus Club, Csi Recanati e Treiese 6; Abbadiense 5; Accademia, Just Macerata e Urbanitas Apiro 4; Nova Camers e Sforzacosta 3; Red Pin, Amatori Appignano e Lauretum 1. CALCIO A 5 - SERIE C1 Futsal Cobà 20; Ankon Nova Marmi 16; Dinamis e Potenza Picena 15; Montecchio e Grottaccia 13; Futsal Askl 12; Riviera delle Palme e Bocastrum United 10; Real Fabriano e Cagli 9; Sambucheto e Stella 6; Falconara e Fano 4; Pagliare 1. CALCIO A 5 - SERIE C2 Castrum Lauri 15; Avenale e Futsal Macerata 13; Montelupone e Cerreto 11; Castelbellino 10; Numana 8; Futsal Recanati 7; Nuova Ottrano 6; Campocavallo e Cantine Riunite Tolentino 4; Casenuove 3; Aurora Treia 2; Cus Camerino 1; Passo Treia e Apd Cerreto d'Esi 0. CALCIO A 5 - SERIE D Castelraimondo e Futsal Fbc 6; Ill.pa., Polisportiva Victoria e Nebbiano 3; Genga e Gagliole 2; Serralta e Pollenza 1; Moscosi, Frontale, Montecosaro, Villa Musone e Virtus Matelica 0. CALCIO A 5 - JUNIORES Alma Juventus Fano e Cus Ancona 18; PesaroFano 14; Castelbellino 13; Corinaldo e Pietralacroce 12; Real Fabriano 9; Lucrezia 8; San Costanzo e Centro Sportivo 7; Pesarese 6; Casenuove 4; Ostrense, Virtus Fabriano e Ffj 3; S.Angelo 2; Brecce Bianche 0. 27 >SPORT< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 CALCIO a 5 Serie C1 Il Real Fabriano si consola con i rampanti Juniores di LORENZO ALUNNI N ella settima giornata arriva una sconfitta dolorosa per il Real Fabriano contro la Dinamis, frutto di tante (troppe) disattenzioni in fase difensiva. Partono forti gli ospiti che a metà e a fine primo tempo vanno a segno due volte. La prima rete è frutto di uno spunto del loro pivot Pergolini mentre la seconda è un regalo di Natale anticipato del Real che dimentica, su calcio d’angolo, il numero 9 avversario Qorri che ringrazia e appoggia in rete. Nel secondo tempo Giordani straccia il copione e fa salire i suoi, così da aggredire gli ospiti dall’inizio dell’azione. Punteggio che si accorcia grazie al solito Carnevali, ma poi, sfruttando anche un’indecisione di Fabbri, la squadra di Falconara riporta i blaugrana indietro di due lunghezze. Punteggio di 1-3. Nel secondo tempo Carnevali accorcia di nuovo, ma gli ospiti vanno ancora a segno. Ed è ancora lui, “Ga- brigol”, che firma la tripletta e regala una speranza ai suoi. Speranza che rimane tale perché la partita si chiude sul 3-4 e l’unica cosa che resta sono i rimpianti e la delusione. La formazione: Fabbri, Peverini, Stroppa, Amadei, Ciculi, Baldoni, Angelelli, Laurenzi, Burini, Passeri, Carnevali, Biancini F.; all. Giordani. Prossimo impegno di campionato, venerdì 21 ottobre sul terreno di gioco del Futsal Sambucheto, campo difficile, ma servono punti. Lunedì 24 ottobre, poi, gara di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Marche contro l’Ankon Nova Marmi (PalaFermi, ore 21.30): servirà un’impresa per ribaltare la sconfitta di 7-2 subita all’andata. JUNIORES A VALANGA: 8-0 SULLE BRECCE BIANCHE Ancora una prova sensazionale dei ragazzi rossobù che strapazzano il fanalino di coda rifilando addirittura otto reti. La cosa più sorprendente è che il CALCIO Varie Gli Juniores felici per la rotonda vittoria Real è andato a segno con addirittura sette giocatori diversi (solo Bardella ha realizzato due reti), dimostrando che la vera forza è il gruppo e il gioco CALCIO a 5 di squadra. Partita controllata dall’inizio alla fine, il tandem gengarino Bardella-Orfei porta in dote tre reti, al resto ci pensano Crescentini, Carme- Serie C2 CALCIO a 5 Per la prima squadra uno stop di misura nati, Moscoloni e Moretti. Ci siamo dimenticati qualcuno? Ah si! Ha partecipato alla festa del gol anche Stefano Tranquilli con un destro chirurgico che si schianta sulla traversa e poi dentro, gioia immensa per lui e per i suoi fan. Dopo il triplice fischio tutti in piedi ad applaudire una squadra a volte confusionaria ma che non molla mai e che quando trova la quadratura è veramente bella da vedere. Marcatori: Bardella (2), Orfei, Carmenati, Crescentini, Moscoloni, Tranquilli, Moretti. La formazione del Real: Allegro, Bardella, Biancini, Carmenati, Crescentini, Frascarello, Mariani, Moretti, Moscoloni, Orfei, Peverini, Tranquilli; all. Fanelli. Mercoledì 19 ottobre si è giocato un turno infrasettimanale sul campo del Casenuove (la tempistica di stampa non ci consente di conoscere il risultato), mentre sabato 22 ottobre si torna a giocare tra le mura amiche contro il Castelbellino (palestra Fermi, ore 18). Forza ragazzi, avanti così! Serie D Sassoferrato Genga Il Cerreto di Rinaldi Pareggio pirotecnico asfalta gli avversari verso i primi posti per l'Avis Genga Prosegue la straordinaria marcia del Sassoferrato Genga al vertice del girone B del campionato di Prima Categoria. I ragazzi di Azzeri hanno rifilato un eclatante 6-1 alla Castelfrettese grazie alle reti di Piermattei al 4°, Arcangeli al 20°, ancora Piermattei al 50°, Ferretti al 50° e al 75°, Galuppa all’80°. Per i sentinati si tratta della quinta vittoria in altrettante partite. Nel prossimo turno, trasferta sul campo della Filottranese. In Seconda Categoria girone D, l’Argignano ha conquistato un punto a Castelbellino: 2-2. Prossimo match in casa contro l’Agugliano Polverigi. In Seconda Categoria girone F, la Fabiani Matelica ha perso a Tolentino 2-1 per mano del Real. Gol matelicese del bomber Mamudi. Prossima gara in casa contro il Sarnano. In Terza Categoria girone C, giornata no sia per la Valle del Giano (battuta 1-0 dalla Cameratese) sia per il Real Sassoferrato (superato 4-0 dalla Castelleonese). Prossimo turno: Valle del Giano – Maiolati e Real Sassoferrato – Cameratese. In Terza Categoria girone E, pareggio pirotecnico del Real Matelica contro il Lauretum, 3-3 con reti matelicesi di Tozzi, Pascucci e Lapucci. Prossima partita in trasferta sul campo del San Francesco Cingoli. Ferruccio Cocco CALCIO a 5 Quinto risultato utile stagionale (in altrettante partite) per il Cerreto di mister Rinaldi, che nell’ultimo turno ha superato 3-1 l’Aurora Treia grazie alle reti di Lippera (foto), Gubinelli e Teo Innocenzi. Tre punti che consolidano i rossoneri in zona play-off. La formazione: Balducci, Sampaolo, Biondi, Settore giovanile Virtus: debacle Juniores, ma Allievi alla riscossa Le fosche previsioni della viglia (in riferimento al trittico da brivido in vista per la Juniores), trovavano purtroppo riscontro già nel roster iniziale dei ragazzi Virtus Fabriano, saliti a Pesaro (anzi a Montecchio), falcidiati dalle assenze (oltre ad infortuni e malanni, si aggiungevano anche le “feste”, ormai di moda in tempi di scarso carattere da parte dei ragazzi, pseudo “sportivi”!). Solo sei infatti gli elementi a disposizione del duo Jachetta-Angjielkoski, nella gara con il Pesarofano, condizionando quindi tutto l’iter del confronto, già di per sé difficile: 5-0 il primo tempo per i locali, 7-1 la ripresa, con il goal della bandiera siglato sull’11-0 da Markoski. Trittico quindi che è proseguito mercoledì 19, in casa contro l’imbattuta corazzata capolista Alma Juventus Fano, e che va a chiudersi sabato 22, al Palascherma di Ancona, alle 18.30, contro il Pietralacroce73. Riscossa invece in Coppa per gli Allievi, dopo l’imprevista battuta d’arresto di Cerreto d’Esi: il team fabrianese, impegnato in casa contro il Campocavallo, non trovava soverchie difficoltà ad imporsi per 11-5, anche se gli ospiti si sono dimostrati ben più che ostici, “arringati” da un tecnico che evidentemente pensava di giocarsi la Champion. La tripletta di Kertalli e le reti di Angjelkoski e Iacobucci nel primo tempo, contro due degli ospiti, facevano da preludio ancora alle doppiette di Kertalli e Calise ed alle marcature di Pettinelli e Bravi nella ripresa, contro le tre degli ospiti. Domenica 23 ottobre, ora, ultima giornata di questa fase eliminatoria della Coppa, con la Virtus che farà visita alla capolista Acli Villa Musone (tre vittorie sinora, gara fissata per le 15 nel campo all’aperto di Villa Musone); con il Cerreto in visita al SantaMariaNuova ed appaiato al secondo posto alla Virtus, i fabrianesi dovranno cercare di fare bottino pieno per aspirare al passaggio del turno. In settimana, infine, si saprà anche il calendario sia del Campionato Regionale Allievi (inizio previsto il 29 ottobre), che del Campionato Regionale Giovanissimi (anni 2002-3-4-5) per il quale si stanno preparando i ragazzini di Manzetti. Alla Palestra Collodi, prosegue intanto l’attività formativa e preparatoria ai vari Tornei, dei Pulcini (anni 2006-7-8-9) con il tandem SantarelliRoscini. Farneti, Innocenzi, Lippera, Mosconi, Centocanti, Smargiassi, Rodriguez, Gubinelli, Sakuta. Venerdì 21 ottobre difficile trasferta a Montelupone, a pari merito in classifica. Ancora in cerca di carburazione, invece, l’Apd Cerreto di mister Foroni, caduta ad Avenale per 4-1. Di Buldrini il gol dei cerretesi, che restano in fondo alla graduatoria. La formazione: Cannoni, Tamburino, Bezhani, Bucci, Buldrini, Simone Di Ronza, Bruzzichessi, Poeta, Marco Di Ronza, Giacomodonato, Lo Muzio, Pistola. Sabato 22 ottobre match interno contro il Numana (PalaCarifac, ore 15). f.c. Rocambolesco pareggio dell’Avis Genga di mister Pirro, che impatta 6-6 a Pollenza grazie ai gol di Burzacca, Veschi, Boria (2, nella foto), Conigli e Meloni. Niente da fare per la Virtus Matelica di mister Colluto, che ha perso 2-4 contro la Futsal Fbc; gol matelicesi, nel finale, di Libani e Buldrini. Infine, vittoria per 1-5 del Nebbiano di mister Antonelli sul campo di Cerreto d’Esi, formazione “cadetta” che non fa classifica. Per il Nebbiano a segno Bottacchiari, Bruffa (3) e Faginoli, per il Cerreto gol di Mercanti. Nel prossimo turno: Avis Genga – Ill.pa., Nebbiano – Gagliole, Castelraimondo – Virtus Matelica e Futsal Fbc – Cerreto d’Esi. f.c. PUGILATO La curiosità Ricordando le Olimpiadi '60 insieme a un vecchio amico Rivedersi, 57 anni dopo. E’ accaduto a Primo Zamparini, medaglia d’argento nel pugilato alle Olimpiadi di Roma 1960, e a Mauro Petrolati. Quest’ultimo, era cameriere, allora, al tavolo dei pugili in occasione dei Giochi romani. Facevano parte del gruppo azzurro anche i pugili Francesco Musso, Sandro Lopopolo, Nino Benvenuti, Carmelo Bossi, Giulio Saraudi, Francesco De Piccoli… Il Petrolati, di carattere allegro e gioviale, ebbe modo di conoscere bene tutti loro, in quei giorni, e di scherzare durante il servizio al tavolo, tra una portata e l’altra. Ben 57 anni dopo, Zamparini ha avuto modo di incontrare di nuovo Mauro Petrolati. Accompagnato dagli amici Emidio Sellaretti e Sergio Stopponi, l’ex pugile fabrianese si è recato a Senigallia per riabbracciare Petrolati, che attualmente gestisce un ristorante all’interno del camping Spiaggia di Velluto. I due hanno ricordato il passato e quell’esperienza vissuta tanti anni fa. f.c. Primo Zamparini e Mauro Petrolati 28 >SPORT< BASKET L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Serie C Silver BASKET Serie C Silver Con un finale spaziale la Janus sbanca l'hangar Infortuni a raffica, Halley I fabrianesi recuperano sedici punti negli ultimi dieci minuti al tappeto di LORENZO CIAPPELLONI I l basket è questo, dall’inferno al paradiso, dalla sconfitta al successo. Il basket dà, il basket toglie. La Janus Fabriano a Pesaro ha messo in cassaforte una grande gioia, la vittoria di un gruppo. Finisce 57-61 un pazzo sabato sera. Più acciacchi che paia di scarpette, Sergio Quercia litiga con la schiena ed è piantato sul parquet (o quasi), Nick Nedwick punzecchiato da un forte dolore intercostale e la coppia Cavoletti-Cummings con una caviglia fuori uso a testa. Il capitano (Michele Bugionovo) e Valentas Tarolis, invece, litigano con i padroni di casa, aggressivi e sempre pronti a chiudere le maglie della difesa. Fatica terribile nella metà campo offensiva e zona messa in atto da coach Aniello che viene bombardata a ripetizione da Ravaioli e Giacomini (21 punti dei 37 nei primi due periodi arrivano dalla linea dei 6,75). Fabriano non brilla, ma trova puntualmente tiri puliti nelle mani di Kevin Pandolfi, PISAURUM PESARO JANUS FABRIANO dalla lunga e riporta le compagini a stretto contatto. Il soprasso lo firma poi (chi, se non lui?) il capitano, dalla lunetta, prima che Kevin Pandolfi voli a correggere l’errore di Nedwick a 10” dal termine. Che cuore. I festeggiamenti e l’urlo finale insieme ai trenta tifosi giunti da Fabriano sono la copertina di un folle sabato sera. Mercoledì 19 ottobre, poi, la Janus ha giocato un turno infrasettimanale in casa contro il Tolentino, di cui la tempistica di stampa del giornale non ci consente di conoscere il risultato. Dopodichè i fabrianesi osserveranno un turno di riposo. 57 61 PISAURUM PESARO - Carnaroli 3, Morelli, Bianchi 7, Giacomini 12, Crescentini, Vichi 4, Foglietti, Giunta 13, Cecchini 2, Ravaioli 16, Giovanelli, Cristiano. All. Foglietti JANUS FABRIANO - Tozzi, Bugionovo 8, Cavoletti, Tarolis 14, Pandolfi 17, Paoletti, Barocci, Cummings, Fanesi, Giuseppetti 2, Nedwick 12, Quercia 8. All. Aniello PARZIALI - 17-11, 37-21, 47-31, finale 57-61 piazzato sull’angolo come un cecchino che spara e manda a bersaglio. Sempre doppia cifra di margine per i locali che scacciano via la Janus ad ogni tentativo di aggancio. Nell’ultimo periodo, però, la storia cambia, Valentas Tarolis viene maltrattato e (finalmente) mandato in lunetta dagli arbitri, rosicchiando qualche punticino. Michele Bugionovo BASKET Settore giovanile CLASSIFICA SERIE C SILVER DOPO QUATTRO GIORNATE Pandolfi in lunetta (foto M. Lippera) va a costruirsi tiri dietro ai blocchi, per mandare a segno i suoi primi punti a 5’ dal termine. Nick Nedwick colpisce BASKET Civitanova 8; Campetto Ancona, Stamura Ancona e Janus Fabriano 6; Loreto Pesaro, Pedaso, Pisaurum, Halley Matelica, Falconara e Fossombrone 4; Tolentino, Urbania e Porto San Giorgio 2; Bramante Pesaro e Aesis Jesi 0. Non udenti Gli Under 14 e 16 fabrianesi iniziano con il piede giusto I Royal Lions Fabriano verso l'Euro Cup in Turchia Panoramica settimanale sull’attività giovanile della Basket School Fabriano. Under 14 Elite (Spider) – La prima giornata di campionato vede la squadra di coach Falcioni vincente a Jesi 45-83. Il commento del tecnico: “Ottima intensità, dieci leoni in campo. Bene tutti. Un elogio particolare a Bellocchi e Argalia”. Under 14 Elite - I ragazzi di coach Cerini affrontano in casa un’agguerrita Fermo che, dopo un inizio titubante, poi vince la partita 47-91. Buona comunque la reazione dei ragazzi fabrianesi che iniziano ad adeguarsi ai ritmi elevati del campionato. Under 16 Eccellenza - I fabrianesi di coach Cerini hanno già all’attivo due vittorie in altrettante partite. Contro il P.S. Elpidio si impongono 67-58. Partita in equilibrio. Al supplementare i cartai non mollano, concedono solo 5 punti agli avversari, riuscendo a vincere l’incontro mostrando un bel carattere. Nella seconda di campionato, bella vittoria in trasferta a Fano 61-75. “Partita affrontata con la giusta determinazione - commenta coach Cerini - Bene tutti sia in difesa che in attacco, ottimo l’atteggiamento tenuto in campo”. Under 18 Eccellenza (Janus) - Brutto esordio in quel di Senigallia per la squadra dei coach Aniello e Panzini: 73-40. Di fronte ad una squadra molto determinata in difesa e con più voglia di combattere, Fanesi e compagni sono incappati in una sonora sconfitta. “L'inizio è stato buono - commenta coach Aniello - ma poi i padroni di casa sono passati a condurre. Impennata d'orgoglio dei nostri e vantaggio alla metà del secondo quarto. Poi il Senigallia ha inserito un'altra marcia e non siamo riusciti a rimanere in partita”. Under 20 Eccellenza (Janus) - Partita d’esordio persa a Civitanova per la squadra dei coach Panzini e Aniello: 66-47. Dopo due quarti e mezzo in perfetto equilibrio, c’è stato un tracollo finale. Hanno pesato le assenze di Giuseppetti e Cummings. Seconda partita e, purtroppo, seconda sconfitta, i nostri ragazzi perdono in casa contro la Cab Stamura Ancona 51-69. Anche in questo caso, determinanti le assenze di Zampetti e Cummings. Basket School Fabriano La vittoria al campionato italiano non udenti dello scorso maggio ha dato ai Royal Lions Fabriano la possibilità di partecipare al campionato europeo Euro Cup 2016, che si svolgerà ad Istanbul in Turchia nei giorni 22-27 novembre. La partecipazione fabrianese sarà resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Carifac, sponsor ufficiale del gruppo. Partecipanti: Federico D’Andrea (playmaker), Giuseppe Pignataro (playmaker), Paolo Aisa (guardia), Giuseppe Bruno (guardia), Mattia Sigismondi (guardia), Dario Pignataro (ala), Andrea Piras (ala), Marco Salaris (ala), Nicola Ivano Colonna (pivot), Stefano Manna (pivot), Mario Salvietti (pivot), Davide Cola (capo allenatore) e Andrea Novelli (allenatore). I Royal Lions Fabriano (foto di Adriano Maffei) BASKET HALLEY MATELICA FOSSOMBRONE 71 73 HALLEY MATELICA - Rossi 9, Pecchia J., Pecchia L., Vissani 18, Braccini, Leonzio, Cintioli ne, Lacchè 2, Antonini, Busto 24, Romano 18. All. Tassinari FOSSOMBRONE - Benedetti ne, Cicconi 10, Tadei 10, Mancinelli 17, Nobilini 2, Toccaceli ne, Clementi 9, Barantani 12, Diamantini, Chiericozzi, Ceppetelli ne, Diana 13. All. Giordani PARZIALI - 28-22; 16-19, 16-18, 11-14 L'Halley Matelica perde un’occasione e si fa sorprendere da un buon Fossombrone, che riesce a sbancare il PalaCarifac. Per la verità le attenuanti in casa biancorossa non mancano. Tanti gli infortuni: alle assenze di Delvecchio e del giovane Gentilucci si somma il dolore “da piegarsi” per un ematoma intercostale di Elia Rossi, che stringe i denti e resta in campo, ma non gli si può chiedere il consueto, altissimo, standard di rendimento. Inoltre si riacutizza il problema alla caviglia per Nicola Leonzio, che lo costringe a vedere quasi tutto l’incontro dalla panchina, con un inedito 0 sul suo tabellino, e i suoi punti sono mancati. L’inizio è promettente, Matelica stacca subito Fossombrone e vola fino al +10. Gli ospiti tentano una reazione e riescono a chiudere il primo parziale sul 28-22. Poi però tornano definitivamente in partita e si andrà avanti punto a punto fino alla fine. Infortuni significa rotazioni più limitate, rotazioni limitate significa problemi di falli. Alla fine a giocarsi la vittoria ci sono un eccellente Busto, Romano (foto), un Rossi acciaccato e due giovanissimi come Lacché e Antonini, bravi quanto inesperti. Gli uomini di Giordani fiutano la possibilità dell’impresa e non se la lasciano scappare. Per i matelicesi tante ferite da leccarsi e la speranza che la fortuna, e la salute, tornino a girare in casa Halley. Mercoledì 19 ottobre (oltre i nostri tempi di stampa) l'Halley ha giocato il turno infrasettimanale ad Ancona contro la Stamura, mentre sabato 22 ottobre giocherà in casa contro Falconara (PalaCarifac di Cerreto, ore 18). Antonio Gentilucci Promozione Si aprono le danze per Brown Sugar, Bad Boys e Cerreto Scatterà in questo weekend il campionato di Promozione con tre squadre locali ai nastri di partenza tutte inserite nel girone C: Bad Boys Fabriano, Brown Sugar Fabriano e Pallacanestro Cerreto. Il girone, composto complessivamente da 11 squadre, si concluderà il 10 aprile 2017 ed ogni formazione giocherà 20 partite. Le prime 8 si qualificheranno al maxi-playoff nel quale confluiranno anche le prime 8 del girone D e le prime 8 del girone E. Delle 24 squadre che disputeranno la post-season, e che verranno inserite in un classico tabellone tennistico, solo tre saranno promosse in serie D. Dopo la sconfitta in finale playoff dello scorso maggio, i Brown Sugar Fabriano ci riprovano con una squadra ancora più forte: alle tante conferme, tra cui co- Quest'anno sono tre le formazioni locali iscritte ach Christian Vico, si sono aggiunti gli arrivi di spessore di Nizi e Tonini dalla Janus Fabriano e il poker da Cerreto (Fabrianesi, Narcisi, Pallotta e Silvi). Questo il roster completo: Luca Bugionovo, Edoardo Cafasso, Massimo Capodimonte, Gabriele Fabrianesi, Alessandro Guerci, Mauro Liendo, Emanuel Mearelli, Riccardo Moscatelli, Nicola Narcisi, Gabriele Nizi, Andrea Pallotta, Andrea Sacco, Luca Sacco, Lorenzo Sassi, Paolo Silvi, Jacopo Taruschio, Raffaele Tonini. Anche sul versante Bad Boys Fabriano tante conferme, a partire da coach Davide Cola e buona parte del nucleo, e forze fresche in entrata con i baby Ba- rocci, Crivellaro, Patrizi, Pinto, Tozzi e Zampetti in arrivo dalla Basket School e già nel giro della serie C con Janus Fabriano. Il roster: completo: Paolo Aisa, Andrea Barocci, Luca Battistoni, Paolo Bernardini, Manuel Bongiovanni, Michele Bonomo, Francesco Carnevali, Lorenzo Crivellaro, Luca Eutizi, Matteo Mearelli, Michele Mosciatti, Matteo Patrizi, Samuele Piermartiri, Fabiano Pietrini, Leonardo Pinto, Luca Sforza, Nicolò Sorci, Umberto Sorrenti, Enrico Tozzi, Alessandro Zampetti. Anno zero, invece, per la Pallacanestro Cerreto che ha scelto di ripartire dalla Promozione nonostante avesse il diritto a disputare la D. La rin- novata formazione, allenata da Simone Moscatelli e Pierpaolo Perulli, giocherà di nuovo al Palasport di Cerreto d’Esi, mentre Brown Sugar e Bad Boys si divideranno la Palestra Mazzini di Fabriano. Questo il roster dei biancoblù: Luca Chiarucci, Gianluca Cicconcelli, Carlo Eutizi, Lorenzo Ferretti, Andrea Giombi, Alessandro Gratani, Jacopo Loretelli, Riccardo Moscatelli, Simone Moscatelli, Pierpaolo Perulli, Massimiliano Rizzi, Giorgio Rossini, Giacomo Tiberi. Il campionato inizia in trasferta sia per Brown Sugar che per Cerreto, di scena venerdì rispettivamente a Senigallia contro la Maior e Ancona contro il Conero Basket. Turno di riposo invece per i Bad Boys che esordiranno il 29 ottobre a Jesi contro i Titans. Luca Ciappelloni 29 >DIALOGO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Quella vendemmia in Friuli Un lettore fabrianese ci ricorda il suo impegno nel terremoto del '76 Gentilissimo direttore, 40 anni or sono, dopo il terremoto del Friuli, Fabriano si gemellò con il paese di Ramandolo in provincia di Udine. Ad ottobre dello stesso anno (1976) quattro giovani fabrianesi, compreso il sottoscritto, partirono alla volta della località friulana per prestare aiuto nella faticosa vendemmia. Dieci giorni vissuti accanto a giovani e meno giovani. Una esperienza indimenticabile. Al nostro ritorno, l'allora direttore de “L’Azione”, don Pietro Ragni, ci chiese di esprimere, su carta, la nostra esperienza. Pochi giorni dopo la nostra esperienza venne pubblicata sul settimanale fabrianese. Le chiedo gentilmente, se fosse possibile, vederla nuovamente pubblicata quaranta anni dopo. Cordialmente. Carlo Maria Vitali Ecco la testimonianza: N el pomeriggio di mercoledì scorso sono tornati nella loro casa i quattro giovani fabrianesi che si sono recati dieci giorni fa in Friuli e a Ramandolo (frazione di Nimis) per aiutare i ramandolesi nella vendemmia. Ripetiamo che in quel paese si produce un vino ottimo, che costituisce la principale attività economica di quella popolazione. Quest’anno la produzione di uva era molto abbondante, ma la pioggia quasi continua di questo ottobre ha fatto, purtroppo, marcire i grappoli sulle viti. I nostri giovani sono tornati perché la vendemmia può dirsi esaurita; altra uva è rimasta sulle viti, ma non più buona per la vinificazione. Giunti in Friuli lunedì 11 ottobre siamo stati accolti alla stazione di Udine da don Eugenio Lovo, parroco di Nimis, Comune che dista circa 20 km. dal capoluogo. L’accoglienza è stata subito calorosa, alla maniera friulana. Giunti a Nimis ci siamo sistemati in una tenda posta nel campo dell’oratorio. Il tempo era discreto e noi eravamo impazienti di iniziare la nostra opera: consisteva nell’aiutare i ramandolesi nelle fatiche della vendemmia. A prima vista il paese non ci è sembrato troppo colpito dal terremoto, ma poi entrando in alcune abitazioni i danni del terremoto risultavano evidenti e gravissimi; e pensare che Nimis è uno dei Comuni meno disastrati dal sisma! Subito il parroco ci ha presentato ad una famiglia di Ramandolo, la famiglia Coos, composta da due infaticabili genitori, da due ragazzi sempre pronti ad aiutarli e da uno zio attaccatissimo alla terra. Questa famiglia divideva i pasti quotidiani con un’altra com- posta da 4 persone, 3 adulti ed un bambino di nome Emiliano. L’unica attività di questa famiglia consiste nella coltivazione della vite e il maltempo ha influito enormemente, danneggiando quello che doveva essere il raccolto, uno dei più abbondanti degli ultimi anni. Gran parte dell’uva raccolta veniva venduta a causa dell’inagibilità delle cantine. Questo stato di cose rende ancora più precaria le condizioni di vita di questa gente. Abbiamo diviso con loro il lavoro, il cibo quotidiano e il poco tempo libero che restava. Fin dal primo giorno abbiamo capito quale sia il carattere di questo popolo, così duramente provato. La forza d’animo che li sostiene è veramente eroica. Quasi tutti sin dal 7 maggio, giorno seguente alla prima grave scossa, avevano cominciato la difficile opera di ricostruzione, tanto grande era il desiderio di riprendere il normale corso della vita, anche se il terremoto doveva lasciare in loro un’impronta inde- Quanti ringraziamenti per il River Fest 2016 Il Comitato Alla Scoperta del Giano e l’Associazione per la Tutela e Valorizzazione del Centro Storico, ringraziano per la fattiva collaborazione: scuole primarie e secondarie di 1° grado di Fabriano, i dirigenti scolastici, i docenti ed in particolare la prof.ssa Giuseppina Zara, le maestre Carla Burattini e Maria Grazia Trontino, il Wwf Marche e Jacopo Angelini, l’Associazione Giochi d’ARTIficio con Alessandra Filellena e Francesca Castellani. Francesco Fantini, Chiara Castiglia e Letizia Schicchi per aver diffuso tra i ragazzi la conoscenza della storia e delle leggende della città, i gruppi Scout 1 e 2 Fabriano per la collaborazione nella gestione della visita al fiume. Gian Pietro Simonetti, Nico Bazzoli, David Belfiori, Paolo Piacentini e Francesco Sforza per aver affiancato il Comitato nell’imprimere un significato importante al Convegno “Verso il Parco del Giano”. Andrea Carancini per aver permesso l’uso delle testimonianze del compianto arch. Alessandro Carancini. Il sindaco Giancarlo Sagra- mola per la partecipazione al Convegno, l’attenzione ai temi trattati e per il suo intervento. Fabriano dal Basso, l’Associazione Talia, InArte, la Podistica Avios e Pedale Stracco per le animazioni. Il Presidente di Slow Food Marche dr. Ugo Pazzi, Fabrica del Gusto, l’Azienda Agricola Il Maggio, la Cooperativa Sa.di.Fa., la Cantina Bollicine Regionali “Francesco Scacchi” per la riuscitissima Apericina organizzata dalla sen. Serenella Fucksia e vivacizzata da una fantastica Orchestra Concordia! Federico Uncini e Romina Angeli per la riuscitissima escursione fino alla chiesa di S. Francesco in Camporege. Il Comune di Fabriano l’assessore Barbara Pallucca e il servizio di Polizia Municipale per la collaborazione all’evento. La Fondazione Carifac per aver concesso il nulla osta all’utilizzo del complesso delle Conce e per aver autorizzato l’uso delle attrezzature e dell’impianto di amplificazione. L’azienda Pulifaber per aver reso gli ambienti delle Conce puliti ed igienici per lo svolgimento delle attività. Dedalo Group per la progettazione della bellissima Locandina dell’evento. Radio Gold per il contributo alla comunicazione. Francesco Sforza e Tiziano Marino per la grafica del logo “River Fest”. Il collaboratorio di progettazione C28 e Studio 4 11 srl per l’utilizzo della loro strumentazione. La River Fest dà appuntamento ai cittadini nel 2017, con la speranza e la fiducia di salutare nel frattempo con soddisfazione la variante di progetto delle opere da realizzare a monte del ponte dell’Aera, ma anche con la determinazione di monitorare con continuità e rigore quanto accadrà, riservandosi eventualmente di attuare misure di civile contestazione su progetti non partecipati e palesemente non rispondenti ai nostri criteri ispiratori. lebile. L’alternarsi di tristi ricordi a momenti di serenità, lasciava tuttavia trapelare la vera sofferenza di questo popolo, destinato ancora per molto tempo a subire i disagi provocati dal terremoto. Noi stessi abbiamo provato il disagio di dormire in tenda per 10 giorni: e a pensare che i friulani ci dormono da sei mesi, con la prospettiva di dover trascorrere il freddo inverno friulano nelle medesime condizioni. Queste sono le nostre testimonianze dal Friuli che speriamo portino ad una maggiore sensibilizzazione i fabrianesi nei confronti del martoriato popolo friulano, e che riescano a smuovere anche coloro che sono rimasti freddi e impassibili. Soltanto vivendo per 10 giorni a contatto con questo popolo meraviglioso, abbiamo veramente capito la gravità della situazione che richiede un immediato intervento. Sappiamo tutti che, essendo la zona ancora altamente sismica, è impossibile la ricostruzione delle case e che i prefabbricati costruiti sono inabitabili per la mancanza di fognature. Dove passerà l’inverno gran parte del popolo friulano? Forse ancora nelle tende dell’esercito o nelle insufficienti roulottes messe a loro disposizione! La roulotte rappresenta attualmente l’appoggio più sicuro e confortevole per trascorrere l’imminente inverno. L’appello che noi rivolgiamo ai concittadini vuole essere un incitamento a tutti i possessori di roulottes a mettere a disposizione i loro mezzi per permettere a questa gente di trascorrere un inverno relativamente confortevole. Gildo Cartoni, Carlo Leporoni, Franco Mollari, Carlo Vitali Il terremoto del Friuli, (Nimis) 1976 Strade demaniali, è divieto Dopo numerosi esposti e segnalazioni alle autorità competenti, da parte di cittadini amanti della montagna e dell’ambiente naturale, finalmente sono stati apposti i cartelli di divieto di accesso a tutti i veicoli motorizzati non autorizzati, all’imbocco delle sterrate, dei tratturi e dei sentieri circostanti le frazioni di Attiggio e Paterno di Fabriano. Il divieto di accesso e di transito, in entrambi i sensi di marcia, è stato imposto in particolare alle strade del Mergone o delle Pianacce, alla strada della Vena Foiosa, alla strada dell’Acquaccio, alla strada di San Verecondo – Vascone Vecchio che porta fino ai Prati di Paterno, a quella che dalla località Caselle di Attiggio conduce sia alla Fonte di Brugnola che alla Fonte di Capretta, ed a quella che dalla località di Briole di Attiggio porta alla zona di Capretta. Il provvedimento si è reso necessario e non più prorogabile in quanto le suddette strade e sentieri di montagna erano, ormai da anni, infestate da moto da enduro, fuoristrada e quad che, oltre a deteriorare e quindi a rendere impraticabili le sterrate ed i sentieri, costituivano un reale pericolo per tutti gli appassionati di trekking, mountain-bike e cavallo che ivi si trovassero a transitare. Peraltro, proprio nel luglio di quest’anno, molte di queste sterrate e sentieri sono stati il “teatro” naturale per il Campionato Mondiale di Enduro, organizzato dal Motoclub di Fabriano. In quella occasione, proprio per permettere lo svolgimento della manifestazione sportiva, erano stati effettuati dei lavori di sterro e taglio di piante protette, sulla cui legittimità ed autorizzazione stanno ora indagando le autorità preposte. Per chi non lo sapesse, infatti, la Legge Regionale Marche n. 52/1974, all’art. 5, tutela espressamente gli ambienti montani e le aree demaniali, consentendovi il traffico solo ai veicoli e motoveicoli autorizzati per esigenze produttive o di pubblica utilità e controllo. Risulta evidente quindi che tutti coloro che, per puro divertimento o passatempo, dovessero percorrere tali strade e sentieri senza apposita autorizzazione rilasciata da parte del sindaco del comune interessato, incorreranno nelle sanzioni previste dalla legge. E’ per questo che esigiamo che l’Unione Montana “Esino – Frasassi” ed il Comune di Fabriano non rilascino più, come avvenuto in passato, autorizzazioni o deroghe al transito o allo svolgimento di gare motoristiche sulle suddette strade sterrate, tratturi e sentieri montani e chiediamo inoltre al Corpo Forestale dello Stato di vigilare affinché tale divieto venga effettivamente rispettato in tutta l’area interessata. E’ intollerabile, infatti, che nel nostro territorio continuino ad esistere “zone franche” dove la legge non viene rispettata, ed anzi, dove vige la “legge del più forte”, cioè del più prepotente, solo perché si trovi in sella ad una moto da enduro o alla guida di un fuoristrada! Come è altrettanto inaccettabile che vi siano in tal senso atteggiamenti accondiscendenti, se non di complicità, da parte di chi amministra il bene pubblico e che quindi è stato eletto per tutelare l’interesse di tutti i cittadini e non solo quello di una particolare categoria di persone! Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche 30 >DIALOGO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Che pulizia ad Albacina! S abato 8 ottobre il “Circolo Legambiente Valle dell’Acquarella” ha organizzato con la Scuola Primaria di Albacina la giornata dedicata a “Puliamo il Mondo” dove insegnanti, alunni, genitori e nonni hanno dedicato una mattinata al proprio territorio. Il presidente del Circolo Benvenuto Mezzanotte – “E’ stato bellissimo rapportarsi con i bambini perché ci triplicano l’entusiasmo. Questo è successo durante il Puliamo il Mondo ha abbiamo organizzato ad Albacina” – continua Mezzanotte “Dopo le “foto di rito” ed una informativa sull’evento siamo partiti dalla scuola compiendo un percorso che dal campo sportivo ha poi raggiunto l’interno del paese. Sono stati raccolti tanti sacchetti di rifiuti ed ora le strade ed i marciapiedi sono puliti. In particolare ci siamo soffermati sul piazzale del cimitero dove purtroppo non si è potuto fare Un progetto che ha coinvolto la scuola primaria della frazione un lavoro completo perché abbiamo rilevato la presenza di eternit che ovviamente è stata lasciata in loco e che già è stato provveduto a segnalare agli organi preposti. E’ stato pulito anche il piazzale del parco Merloni, oltre al parco stesso, ed infine, salendo in paese, siamo entrati nel lavatoio “immondezzaio” dove abbiamo portato via il materiale più grossolano”. Per i bambini e per alcuni adulti, è stata una bella Scambio giovani con il Rotary di una studentessa proveniente dal Canada che ha iniziato a frequentare il nostro liceo economico e rimarrà in città per l’intero anno scolastico. L’ormai consolidata esperienza di scambio giovani che i soci rotariani portano avanti da diversi anni continua a dare frutti. Sono sempre numerosi i ragazzi che si presentano alla selezione desiderosi di mettersi alla Pronti per una nuova avventura con il programma Exchange Student del Rotary Club di Fabriano: nuove partenze, nuovi arrivi e, soprattutto, nuova selezione per l’anno scolastico 2017/2018. La grande opportunità che il club fabrianese offre ai giovani volenterosi e desiderosi di esperienze e conoscenze ha premiato quest’anno la determinazione di una giovane studentessa del liceo linguistico di Fabriano, partita a fine agosto con destinazione Texas, Usa, un vero sogno americano. Fabriano a sua volta si è arricchita con la presenza esperienza in modo particolare perché, hanno acquisito dei concetti molto importanti per la loro formazione civica e sociale. Ringraziamo le maestre Milena e Francesca, il personale scolastico che come in altre occasioni ha partecipato con fattiva simpatia allo svolgimento della manifestazione. Ringraziamo anche Anconambiente che ci ha inviato un automezzo con operatore (locale) per recuperare tutto il materiale raccolto. Il presidente Benvenuto Mezzanotte sottolinea: “Ringrazieremo la cittadinanza di Albacina se collaborerà a completare il lavoro iniziato e soprattutto se sarà in grado di evitare il ripetersi di tale degrado”. Il Circolo Legambiente “Valle dell’Acquarella” da un soggiorno lungo in Usa e in Canada di circa dieci mesi. Ora, anche per l’anno scolastico 2017/2018 il Rotary Club di Fabriano seleziona giovani interessati al programma di studio. Il progetto si contraddistingue per la quasi assoluta assenza di costi per le famiglie. Quindi è una vera grande opportunità per la comunità locale fabrianese. I candidati sono i giovani che frequentano il terzo anno Una fabrianese in Texas ed una ragazza del Canada nel nostro Liceo economico prova. Grande è l’emozione nel veder partire giovani entusiasti dell’esperienza che li aspetta e soprattutto il positivissimo riscontro dei partecipanti tra cui quello delle due ragazze concittadine rientrate a Fabriano quest’estate rispettivamente di scuola superiore, con un buon rendimento scolastico e forte spinta motivazionale. Per chi fosse interessato a maggiori informazioni su luoghi, tempi, modalità di selezione può inviare una mail all’indirizzo “[email protected]”. Rotary Club Fabriano Una settimana per ricominciare Fatture Multiservizi: con un progetto del Classico disparità di trattamento Il Liceo Classico "Francesco Stelluti”, per accogliere al meglio i ragazzi delle nuove classi prime, da anni organizza il progetto denominato "Settimana dell'accoglienza". Gli studenti sono stati convocati nella sala convegni, dove il nuovo dirigente, prof. Denis Censi, ha spiegato loro in maniera dettagliata il funzionamento della scuola e le sue regole da rispettare. Ma come si è svolta veramente questa settimana? Dopo l'incontro con il dirigente, di cui abbiamo già riferito, gli alunni delle classi quarte e quinte hanno presentato le iniziative attuate negli anni passati, come per esempio la redazione del giornalino della scuola, il corso di recitazione teatrale e la settimana all’estero per l'approfondimento di una lingua straniera. In particolare, ha destato interesse verso i ragazzi dell’Economico Sociale la relazione di una studentessa del quinto anno che ha spiegato la propria esperienza in questo liceo. A seguire, il vice comandante dei Vigili Urbani di Fabriano, Giancarlo Pizzi, ha te- nuto un breve corso sulla sicurezza personale e stradale. Il terzo giorno gli alunni sono stati accompagnati dagli insegnanti Baldoni, Biocco, Medici, Riccioni, Sergi e Tortolini, a visitare le cappelle gotiche di alcune chiese della città antica e, grazie alla presenza di guide esperte, come le nostre proff. di storia dell’arte, Fava e Giannantoni, il sig. Giorgio Trapè e don Alfredo Zuccatosta, parroco di San Venanzio, sono state illustrate approfonditamente le meraviglie di questi luoghi. L'ultimo giorno si è svolto l'evento più atteso della "Settimana dell’accoglienza": il trekking all'Eremo di San Silvestro. Era una bellissima giornata di sole, quando gli studenti si sono recati presso il famoso monastero. Durante il cammino ci sono state delle piccole difficoltà per trovare il sentiero giusto, ma alla fine tutto si è risolto al meglio e con allegria. L'ottimo pranzo consumato all’Eremo ha ricompensato tutte le fatiche della lunga camminata e i giochi pomeridiani sono stati la cosa più divertente della giornata. Pensiamo che l’iniziativa sia ottima per inserire i ragazzi nella nuova realtà scolastica, anche se sarebbe preferibile far parlare di più i ragazzi delle classi precedenti per mantenere sempre alta l’attenzione e l’interesse. Caterina Montanari, 1°E Come al solito nell’ultima fattura per il servizio acquedotto della Multiservizi vi trovo scritta una frase a dir poco ipocrita. Ovvero: “Utenza servita da impianto di depurazione attivo”. Nella suddivisione dell’importo trovo “totale acquedotto euro 14,02 e totale depurazione euro 11,11”. Ovvero la depurazione mi costa quanto l’acqua che consumo. La palazzina dove abito è dotata di fossa biologica e quindi nella fognatura viene inviata solo l’acqua decantata da tale fossa; per la pulizia della stessa – due volte l’anno – se ne vanno circa 50 euro. Pertanto lo spurgo della fossa stessa dovrebbe essere a carico di Multiservizi, oppure ridotta perché ritengo che la depurazione delle acque uscenti da dette fosse richieda meno spese. Mi sono sempre domandato: se in periferia è obbligatoria la fossa biologica, le fognature del centro storico dove scaricano? Forse nel Giano? La prova che il mio pensiero è vero, è nella notizia che un partito politico starebbe cercando di esentare da questa “tassa” gli abitanti del centro storico. Nel marzo 2015 “L’Azione” pubblicò un mio scritto sul problema del servizio depurazione. Interpellando i miei conoscenti nelle stesse condizioni, nessuno si rendeva conto dell’ingiustizia nei loro confronti. Ingiustizia dovuta a quella disparità di trattamento. L’articolo della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini a Fabriano non è conosciuto o quanto meno è disatteso. Chiedere pagamenti di servizi tutti allo stesso importo senza differenziazioni su come viene prestato è ingiusto, se non incostituzionale. Purtroppo la politica a Fabriano non vede bene al di là ella punta delle proprie scarpe. Francesco Frigio 31 >DIALOGO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Da quel sasso lanciato... La scoperta della Grotta Grande del Vento da chi quel giorno c'era di MAURIZIO BOLOGNINI* S i era fatto buio da poco a Frasassi. La luce se n'era andata veloce, come in tutte le Gole. Tre lumini appaiono di colpo, lassù sulle balze, intermittenti nel bosco, appena usciti dalla grotta. La Grotta Grande del Vento, raggiunta dalla prima squadra il sabato precedente. Si buttano giù per il sentiero, corrono come pazzi, rotolando insieme ai sassi. Maurizio, Giancarlo e Fabio. Portano nel cuore e nelle gambe una notizia incredibile. Il sasso è volato per cinque secondi! E l'eco terribile si è dilatata per un vuoto senza misura! Arrivano sulla strada, sfrenati, senza fiato, giusto nel momento in cui arriva il Maggiolino di Peppe con Riccardo e Tino, di ritorno da Fabriano per i primi incontri della Squadra di Soccorso Speleologico. Sapevano di doverci raggiungere su alla grotta e ce n'è voluto per fargli capire che dovevamo assolutamente ritornare ad Ancona a prendere tutto il materiale di cui disponevamo. Io sono in macchina con Peppe, dietro Riccardo e Tino. “Dai allora racconta racconta...”. “Ragazzi, lo vedete che c'ho la pelle d'oca! Cinque secondi, il sasso è volato per cinque secondi, lo sai cosa significa? Che lì dentro c'è una voragine di 125 metri! La vedi la montagna, fa la disinvolta, mica te lo dice cosa c'ha dentro!”. “Ma dai non è possibile...”. Peppe faceva lo scettico. “Ma com'è lassù la faccenda, allora tutta quell'aria dalla strettoia...”. “Abbiamo sfondato subito, siamo passati di là tutti tredici, il tavolone non è servito a niente”. “Ed avete trovato il pozzo?”, fa Tino. “Ma no no, hai voglia tu, dopo la strettoia c'è una bella galleria che chiude in fondo con una strettoia in salita, un po' rognosa...”. “Cavoli, ma questa è già una scoperta”, dice Riccardo. “Aspetta, che non ti rendi conto. Fabio ha fatto un lancio alla cowboy per accalappiare un stalagmite messa al posto giusto. Lo dovevi vedere come è andato su. La sua luce è filtrata per la strettoia e noi ci siamo tirati su di lì, con i gomiti, ambiente stretto, da sommergibilisti. In questa escape tower... una bella finestrona nera... c'avevo l'acetilene bassa... non vedevo niente. Una bella shakerata ed oltre la finestra appare appena un salone, ai piedi di una paretina di sei, sette metri. Non ti dico come siamo andati giù! Di testa!” “Sì, ma il pozzo?”, insiste Tino. “E' lì che abbiamo trovato la sorpresa, sul fondo del salone, il ciglio, il margine oltre il quale c'è solo una gran lama di nero... Mauro, orologio al polso, dà il via, il sasso sibila, fende l'aria, scompare... e poi, booom! Un'eco che ti fa tremare. “Gente non è possibile, dai, un altro sasso... booom!” Ancora più spaventoso. “Mauro, quanti?” Col groppo in gola Mauro: ”Ragazzi, questi so' cinque secondi, qui davanti c'abbia- Ne approfitto per scrivere qualcosa a proposito del libro di Romualdo Latini. Vidi la recensione sul suo giornale, chiesi informazione a qualche amico dove era reperibile, ma nessuno sapeva che Romualdo avesse scritto un libro. Lo cercai su Amazon, che ancora non lo aveva, per cui lo prenotai. La scorsa settimana era disponibile e l’ho acquistato in formato e-book. Essendo curioso di tutto ciò che riguarda la mia città, ed i tempi passati, oltre alle persone conosciute, vorrei dire qualche cosa in proposito. Premetto che tra la prenotazione e l’ordine, cercai di mettermi in contatto con Romualdo tramite Facebook, non ricevendo riscontro. Gli ricordai che eravamo stati insieme al campeggio dei boy scout di Santa Caterina, Fabriano 2, a Monte Lago, mi sembra nei primi anni cinquanta. Romaldino, cosi lo chiamavamo, più giovane di me di circa 20 mesi, era la prima volta che faceva un campeggio. Il capo era Giuseppe (Peppe) Maccari, allora capo commesso nel negozio Latini, ma come Boy scout era per tutti noi una guida ed un fratello più grande. Il suo vice era Vito Zingaretti. Mi sembra che Romaldino facesse parte della seconda squadriglia. Io ero il vice della prima, a capo c’era Mario Mezzopera; ricordo che c’era anche Luigino Acuti, mio compagno di vedetta in un gioco notturno, al quale Padre Filippo, padre spirituale del reparto minacciò di riportarlo a Fabriano perché una sera dopo cena, scherzando tra noi, appoggiò l’idea di mettergli nella colazione della scialappa. Purtroppo P. Filippo lo sentì, in mo una voragine da 125 metri!”. “Chi ha tirato il sasso?”, fa Riccardo. “Tutti, non ce n'è più uno”. Ve lo immaginate Giancarlo? E' impazzito, letteralmente, matto. E Mauro e Fabio? Quelli c'hanno 16 anni! Li abbiamo lasciati stesi a terra, finiti, inchiodati. Emozioni forti, ragazzi. A Camponocecchio prendiamo la strada per Ancona, la nostra vecchia cara strada Clementina, l'unica della Gola della Rossa. Quante ruote ci avremmo lasciato su quell'asfalto? Ancona, San Vittore, San Vittore, Ancona, avanti e dietro, senza sosta, anche due volte in un giorno quando lasciavamo a casa una cosa indispensabile come il discensore. Con le nostre tre 500, Fabio, Gianfranco ed io facevamo i tempi. Le curve le conoscevamo tutte, quella a gomito dopo il Vernino era famosa perché aggiudicava l'alloro. Quella sera storica di sabato 2 ottobre 1971 anche le ruote zompettavano sulla Clementina, saltellando anch'esse sui semiassi, euforiche, insieme ai “ragazzini delle grotte” a bordo, che non stavano sui sedili. Dopo una notte insonne, per fortuna cortissima, eccoci di nuovo nelle macchine, pieni di corde e scalette. Avevamo pulito il cassettone in noce nella cantina di Enzo, il “magazzino” del Gruppo. Stendere la “Duecento” sul sedile Il mese storico del 1971, ecco la cronistoria Sabato 25 settembre 1971 il Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona (allora nella sezione del Cai), su indicazione di un amico di nome Rolando Silvestri, raggiunge la fessura, ingresso naturale della Grotta Grande del Vento ed entra nella prima saletta. La domenica, in fondo alla saletta si lavora su una frana ed inizia ad uscire l'aria. Sabato 2 ottobre il gruppo che forza la strettoia dell'aria ed arriva in Sala del Trono procedendo al “lancio del sasso” è composto di 13 ragazzi: Fabio Bentivoglio, Vittorio Bizzarri, Maurizio Bolognini, Mauro Bolognini, Giancarlo Cappanera, Alberto Copparoni, Stefano Fiori, Giorgio Lacopo, Mario Pia, Roberto Ragaglia, Franco Ranzuglia, Claudio Santolini, Fabio Sturba. Domenica 3 ottobre, primo tentativo non riuscito di scendere l'Abisso Ancona (Maurizio Bolognini), ad essi si aggiungono: Riccardo Bartolucci, Costantino Cioffi, Giuseppe Gambelli. Domenica 10 ottobre, con un gruppo di una ventina di ragazzi (non abbiamo l'elenco completo dei nomi) Maurizio Bolognini raggiunge la base dell'Abisso Ancona, seguito da Fabio Sturba. Dalla domenica 17 ottobre con Maurizio Bolognini, Giancarlo Cappanera, Giuseppe Gambelli, Fabio Sturba iniziano le esplorazioni sistematiche poi proseguite con il coinvolgimento di tutti i ragazzi del Gruppo. Maurizio e Mauro Bolognini sono autori del libro “La scoperta della Grotta Grande del Vento a Frasassi – l'emozione del primo speleologo sceso nella “meraviglia infinita”. posteriore della 500 e sederci sopra era un classico. Il rettilineo degli “Angeli” ci serviva per sbarazzarci dei camion. A Serra arrivavano le curve della Gola della Rossa, con l'orologio in mano per capire se eravamo nei tempi per trovare il passaggio a livello di Pontechiaradovo aperto. Sennò erano sbadigli. Falcioni, Camponocecchio, San Vittore, arrivati! I nostri compagni sono lassù Che sorpresa Romaldino con il tuo libro! quanto Luigino parlava sempre con voce alta mentre io, che la proposi, non mi feci sentire. Ricordo quando alle prime ore dell’alba, tutto buio, Peppe ci fece alzare per andare fino al Catria a piedi, tenendoci sotto i pantaloncini corti i pantaloni del pigiama per ripararci dal freddo. Un giorno venimmo a sapere che in uno spiazzo più in alto al nostro campo c’era un campeggio di Guide scout. Da ragazzi con gli ormoni in subbuglio, cercavamo in tutti i modi di studiare come arrivare di nascosto al campeggio femminile, ma Peppe, Vito, P. Filippo, ci guardavano a vista! Però qualche spedizione nella tenda della cambusa, con Vito cambusiere, riuscimmo a prendere qualche mono confezione di marmellata, quella che ci stanno aspettando. Hanno passato la notte a dormire per terra, dentro la prima saletta, con gli abiti che avevano indosso, in compagnia del rombo sinistro del turbine d'aria che esce dalla strettoia. Senza niente da mangiare ma con una sconvolgente, nutriente intuizione. Tutte le grandi storie iniziano con piccoli gesti di eroismo. Erano altri tempi. *Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona con il marchio della Poa (Pontificia Opera Assistenza) di cui la cambusa era fornita. Ritornando al libro di Romaldino (ora dott. Romualdo Latini) devo fare qualche appunto. A parte la mancata revisione di un correttore di bozze, per rilevare errori di punteggiatura ed altro, mi ha meravigliato che tra le persone citate e ricordate nel libro, la figura di Peppe Maccari compare solo una volta quando, penso, meritasse ben più di quella semplice citazione. Innanzitutto perché - se ricordo bene Peppe – oltre che essere una presenza importante del negozio avendoci passato una vita, Romaldino, per essere stato guidato da Peppe nei boy scout, è uscito dalla bambagia e per la prima volta ha avuto la possibilità di fraternizzare con altri ragazzi, più o meno scapestrati, ma tutti bravi ragazzi con sani principi, in grado di imparare a cavarsela da soli, ad apprendere la disciplina ed il rispetto per la natura e della vita nei boschi. Solo ora confesso agli altri compagni della mia squadriglia, che un giorno in cui ero di turno alla cucina, quando scolammo gli spaghetti, si rovesciò la pentola e caddero tutti per terra. Li raccogliemmo, una sciacquata nell’acqua e dopo conditi con il sugo della Poa, li mangiammo con il solito, sano, appetito. Romaldino, lascia che ti chiami ancora come quando eravamo ragazzi, ti auguro di trascorrere dei giorni felici nel tuo rifugio in mezzo alla natura, nella tua nuova esperienza manageriale nel settore dell’ospitalità. Romano Satolli, Cagliari 32 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 PORTA UN NUOVO AMICO... NOI TI FACCIAMO UN REGALO! NUOVO SE REGALI UN ABBONAMENTO, IL TUO LO PAGHI SOLO 30 EURO INOLTRE... 3 MESI GRATIS DAL 1° OTTOBRE CHI SOTTOSCRIVE UN NUOVO ABBONAMENTO, AVRA' IN OMAGGIO LE COPIE RIMANENTI DEL 2016 2 >EDITORIALI< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 I pilastri del riformismo di DOMENICO DELLE FOGLIE* C’ è un virus che si annida maligno nelle viscere del sistema politico italiano, che ha contaminato la cultura italiana svuotandola progressivamente di senso civico, che ha ammorbato sino allo sfinimento l’opinione pubblica al punto da mitridatizzarla, assumendo nel tempo forme e modi diversi. Chiamatelo oltranzismo, estremismo, massimalismo, giustizialismo o benaltrismo, il risultato è sempre stato uguale a se stesso: la sconfitta del riformismo. Non v’è dubbio che, superata la prima stagione irripetibile del riformismo sociale e istituzionale a trazione democristiana, il riformismo italiano abbia inanellato una lunga stagione di sconfitte più o meno meritate, più o meno motivate, più o meno necessitate. Anche le leadership riformiste hanno subito lo stesso destino, spesso accomunate dall’oblio a cui sono destinati gli sconfitti. Dalle urne, ma ancor più dagli scandali veri o presunti. Giusto per fare memoria breve, si sono dichiarati riformisti Bettino Craxi, Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Mario Monti e Matteo Renzi. Più sinistra che destra, ma questa è la galleria riformista del Paese. Craxi è stato sepolto vivo da Mani Pulite. Amato, Ciampi e Monti hanno avuto piuttosto il profilo dei “grand commis” o degli uomini delle istituzioni e in questa veste hanno servito la causa riformista, senza però riuscire a incidere sul Paese al quale hanno dato un contributo soprattutto sul piano del rigore finanziario, pure necessario in un’Italia vittima della propria dissipazione economico-finanziaria. Un discorso a parte meritano Berlusconi, Prodi e Renzi. Il Cavaliere ha ipnotizzato gli italiani con la sua promessa di una “rivoluzione liberale” che aveva una base riformista, ma abbiamo visto come è andata a finire, con il discredito personale e l’azione incessante delle Procure italiane che hanno scatenato una caccia senza quartiere alla lepre Silvio, che dal canto suo ha offerto tanta materia con i suoi eterni conflitti d’interesse oltre che con i suoi discutibili costumi privati. Lo storico avversario di Berlusconi, Romano Prodi, l’unico capace di batterlo per ben due volte nelle urne, ha dovuto arrendersi ai limiti del proprio progetto riformista: regolarmente tradito, dentro e fuori del Parlamento dalle forze massimaliste che ne avevano decretato il successo elettorale, ma non la tenuta governativa. A dimostrazione che le forze riformi- N on so più dove ho letto, né ricordo l’autore di un appello da interpretare come battuta comica o come espressione di un dramma umano profondo: “fermate il mondo, voglio scendere!”. Nella realtà quanto avviene ogni giorno è tale da motivare amarezza, sconforto, delusione. Chi rispetta, oggi, l’articolo 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo dove si afferma che in ogni decisione i diritti dei bambini devono avere la precedenza su quelli dell’adulto? Come si è giunti a considerare un figlio alla tregua di un oggetto da acquistare? Difficile la risposta anche perché chiede di Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini (...) Monopoli, è tornata alla ribalta. Dagli adolescenti ai quarantenni: sono protagoniste proprio le classi che appartengono ai maggiori consumatori di prodotti digitali, che sono più presenti sui social ma che non rinunciano alla magia che sta alla base di ogni gioco di società, lo stare insieme divertendosi. Anche i nativi digitali difendono le nicchie analogiche. A cominciare dalla scuola. Perché sono pochi i presidi che raccontano che se chiedono di sostituire le lavagne vecchie con videoproiettori ed attrezzature più tecnologiche l’opposizione è forte da parte dei ragazzi. E sulla versione online del giornalino scolastico, ancora spesso si opta per l’edizione cartacea, ritenuta più autorevole. Dalla carta stampata il passo successivo verso l’analogico è la scrittura amanuense. La calligrafia fa sempre più tendenza ed ispira professioni insospettabili. Addirittura vengono proposto corsi intensivi per l’arte della scrittura a mano. L’ultima novità della controrivoluzione analogica si chiama I – 1, una macchina fotografica istantanea pensata per il formato Polaroid. I giovani hanno insomma riscoperto il rito della camera oscura, della produzione unica, della manodopera quasi artigianale, della lentezza estrema. C’è chi torna a giocarsi su questo campo, con una resa eccezionale nella profondità dei toni e della tridimensionalità. Una procedura antica ed elaborata, ovvero tecniche di stampa da tramandare agli apprendisti he vengono ad imparare una forma d’arte. Questo è il segreto dell’analogico, il suo elisir di lunga vita. E’ il potere di costruire e raccontare storie, a dispetto del digitale. Non nascondiamoci, ma la fisicità degli oggetti ci riporterà sempre ad una dimensione più umana. Ben venga questo recupero del vintage, questa voglia di revival e magari parliamone anche sul web. Carlo Cammoranesi * Direttore del Sir È la strada del noi di ADELE GIOIA Il nuovo è il vintage? ste sono condannate a vincere da sole e perciò hanno il dovere innanzitutto di radicarsi nel Paese reale. Infine c’è Matteo Renzi, l’ultimo a tentare la scalata più ardua: rilanciare il Paese con le ricette del riformismo. Si può non essere d’accordo su nulla con il giovane leader fiorentino, ma non si può disconoscere che la sua sia una ricetta riformista. Una proposta che nella lotta politica può anche comprendere la discutibile prassi della “rottamazione” come espediente retorico-programmatico al fine di liberarsi di avversari interni più o meno scomodi, ma dipingerlo come un tiranno è inverosimile. Magari possono non piacere certi suoi vezzi presi in prestito agli avversari (Berlusconi innanzitutto), ma è indiscutibile che la sua prassi politica sia riformista. La sua ricerca del “nuovo” a tutti i costi può anche suonare stonato in un Paese conservatore, corporativo e bloccato qual è l’Italia, ma ancora non vediamo nascere altre forme di riformismo. Cioè una nuova idea di Stato, di partito, di società, di cultura e di relazione sociale. Quando il presidente del consiglio per spiegare la manovra economica ha evocato “il merito e il bisogno”, abbiamo fatto un salto all’indietro, al Claudio Martelli del 1982. Un’era geologica per la vita politica. A quel tempo Renzi aveva solo sette anni. Oggi lui scopre “il merito e il bisogno”? Vorremmo prenderlo molto sul serio. Perché le donne gli uomini e i giovani di questo Paese attendono disperatamente che vengano riconosciuti i loro meriti e vengano soddisfatti i loro bisogni. Quindi c’è solo da augurarsi che qualcuno possa farcela davvero. Che si chiami Matteo Renzi o Pinco pallino, non importa. Il Paese ha un bisogno disperato di nuovi riformisti, anche in campi politici diversi dal suo. Ma sempre e solo riformisti. Di populisti, massimalisti, neo nazionalisti, settari e giustizialisti via internet e rivoluzionari (da salotto e non solo) un Paese democratico come il nostro potrebbe e dovrebbe cominciare a farne a meno. Tutti loro fanno parte dell’anomalia italiana. Cioè di una democrazia occidentale che ha paura del riformismo. evidenziare responsabilità gravi da condividere, sia pure in diversa misura, da parte di tutti. Indispensabile prendere coscienza, insieme, della deriva in cui rischiamo di perderci. Se “duemila anni fa la rivoluzione cristiana aveva cominciato a insegnare agli uomini e alle donne del mondo allora conosciuto, a riconoscere nel volto dell’altro un fratello e non un nemico o uno schiavo…; duemila anni dopo la controrivoluzione dell’individualismo rischia di riportare indietro le lancette dell’orologio” (Mimmo Muolo su “Avvenire” del 7 ottobre). L’altro non è un nemico da contrastare, tantomeno da battere, ma è uno di noi che Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] insieme a noi è chiamato a edificare una società sempre più rispondente alle profonde esigenze della famiglia e della collettività nel suo insieme. L’Io, da solo, non potrà mai edificare qualcosa che duri nel tempo. E’ necessario saper affrontare i problemi incombenti con la logica del “noi” che è logica di collaborazione sincera, di cammino da percorrere insieme, solidalmente. Logica di pace. Non è facile ma se non si riuscirà a concretizzarla in questo nostro pianeta divenuto ormai piccolo e facilmente percorribile, l’affermazione egoistica dei singoli Io a tutti i livelli, potrà solo condurre all’autodistruzione. Quella del “noi” è l’unica strada che conduce Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) alla salvezza. Chiede a tutti indistintamente l’impegno a percorrerla con determinazione. “Per i cristiani – scrive Mario Impigliazzo nell’editoriale di “Avvenire” del 5 ottobre - significa credere di più nella grande intuizione delle origini, quella prima globalizzazione della storia espressa in modo chiaro e sorprendente dall’apostolo Paolo, figlio di due culture e capace già allora di andare oltre entrambe: non c’è giudeo né greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio né femmina perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù (Gal 3,28). Significa che non si può più tornare indietro: i popoli, le culture, le religioni, i continenti andranno alla aderiva con le terribili conseguenze che possiamo immaginare, o dovranno convergere in una unità che non è superamento delle differenze, ma consapevolezza di quanto siamo tutti interdipendenti gli uni dagli altri”. Quella del ‘noi’ è l’unica strada che conduce alla salvezza: chiede a tutti l’impegno a percorrerla con determinazione. Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. L'Azione 22 OTTOBRE 2016 3 >INCHIESTA< Vantaggi e rischi del web servizi a cura di ALESSANDRO MOSCÈ L’ altra faccia dei social network, del mondo del web, dell’alienazione mediante il virtuale, dei pericoli per i minori e del venir meno di un contatto diretto tra la gente. Abbiamo lanciato una provocazione su Facebook, proprio approfittando della rete, per sapere che cosa ne pensano i fabrianesi di questa realtà che non sempre illumina e non sempre produce vantaggi. Le risposte sono state articolate sulla base delle discussioni che spesso si animano sul nostro territorio e che coinvolgono in gran parte la politica e la vita pubblica della città. Angelo Campioni, che è solito frequentare i social, dice la sua: “Sono utili e dannosi allo stesso tempo. Non si può rimanere incollati ad uno schermo per un’intera giornata. Il pericolo è insito nella frequentazione assidua, nell’eccesso dell’uso”. Gli fa eco Gigliola Marinelli, che gestisce uno dei blog più seguiti di Fabriano (Radio Gold): “I social network sono dannosi se utilizzano informazioni strumentali allo scopo di generare panico e allarmismo negli utenti, o ancor peggio se faziosamente usati a scopo di propaganda politica. Utilissimi, al contrario, a scopo divulgativo e informativo per comunicare news, approfondimenti, inchieste e avvisi in tempo reale”. Aggiunge Daniela Grandinetti: “Sono utili non solo per la comunicazione spicciola, ma anche per l’informazione sui fatti di dominio pubblico. La possibilità di far circolare cose che sarebbero altrimenti taciute o che raggiungerebbero un pubblico esiguo, è un potenziale enorme. Ovviamente come per altri mezzi, giornali e televisione in testa, occorre capacità di discernimento e senso critico, dei quali spesso difettiamo. Ciò vale soprattutto per l’uso distorto che gli adolescenti fanno del web”. Puntualizza Nadia Marcellini: “Una costante degli ultimi tempi è la sindrome dello sguardo basso. Tutti impegnati, genitori e bambini, sul cellulare, sullo smartphone e sul tablet. La persona che ti viene incontro sullo stesso marciapiede, ti intralcia il cammino, ti urta e non ti guarda. Troppo impegnati. Troppo presi dalla conversazione. La possibilità di comunicare con il mondo e l'alienazione del virtuale Tutto troppo”. Luisa Bizzarri annota: “L’uso appropriato e il dannoso dipende da ognuno di noi. E’ solo una nostra prerogativa”. Mara Ciccolini: “I social sono utili senz’altro, purché non diventino un’ossessione”. La discussione è ancora aperta. La vita quotidiana è impensabile senza i media digitali. Nel tempo libero i bambini e i giovani giocano al computer, si informano, creano reti di contatto via internet e comunicano con amici e parenti tramite telefono cellulare. Anche a scuola e sul posto di lavoro i media sono usati quotidianamente. Offrono, specie agli adolescenti, opportunità di apprendimento. Partecipando attivamente alla comunicazione L'alfabetizzazione digitale: manca la formazione Oggi il mondo dei social ha una funzione sempre più specifica e autorevole. Sandro Giorgetti (nella foto), da tempo responsabile del Social Media Team Marche, ci informa nei dettagli come i social network influenzano il mondo turistico e culturale della nostra regione convertendo l’ascolto in veri e propri flussi. Con altri quattro membri si occupa di esperienze e curiosità del nostro territorio: in altri termini di un linguaggio non istituzionale, in cui i veri protagonisti sono le persone, diventate in questi anni i testimonial più credibili delle Marche. E’ italiana la prima regione europea su Twitter proprio grazie al lavoro del Social Team. Un orgoglio, se si pensa che sono stati superati luoghi come l’Alsazia o l’Andalusia. Afferma Giorgetti: “Il lavoro nei social avviene sulla base di un piano editoriale. Abbiamo oltre venti attività on line e la redazione distribuisce il materiale dopo il vaglio e la profilatura del contenuto. Fabriano è presente con una cadenza settimanale e ne parliamo spesso secondo modalità di narrazione, non seguendo un criterio legato ad eventi, iniziative, fatti sporadici”. A Fabriano le criticità sono spesso figlie della mancanza di livelli formativi adeguati sia nel settore digitale che in quello dei social. Fino a quando questo buco non verrà riempito non saremo in grado di dare risposte al passo con i tempi. nella società dei media, oltre a leggere, scrivere e far di conto, i giovani imparano una tecnica culturale ormai necessaria per fronteggiare numerose situazioni della vita. Come sottolineato da più parti, non va trascurata la dipendenza, l’uso improprio dei dati. Dagli studi più recenti emerge che i ragazzi sono piuttosto abili nell’uso delle nuove tecnologie, ma ciò non significa che ne facciano un uso responsabile. È dunque importante che valutino i contenuti dei siti riconoscendo possibili pericoli sapendo come proteggersi. In quest’ambito ai genitori e agli insegnanti spetta un ruolo decisivo in veste di soggetti fiduciari pronti ad ascoltare i figli e gli studenti. “Fabriano è indietro nell’alfabetizzazione digitale, non rientra in un sistema virtuoso che invece abbiamo con altri luoghi”, prosegue Giorgetti. “Sono convinto che se turisticamente l’Italia ha ceduto posizioni negli ultimi venti anni, si deve innanzitutto all’incapacità di saper utilizzare le nuove forme di comunicazione e di gestire le destinazioni come prodotti, con professionisti e strategie all’altezza delle sfide da vincere”. Manca uno spirito di condivisione con le realtà amministrative, i consorzi e le imprese. Tornando alla nostra città, il deficit è alto. Va ricordato che oggi il 90% dei turisti sceglie la meta consultando il web. Ovviamente avvalendosi di un sistema regionale consolidato, i territori tutti potranno avvantaggiarsi in un settore che andrebbe organizzato meglio. Attraverso la creazione delle community, i soggetti coinvolti convogliano in un piano di comunicazione che valorizza la località. “Questo processo avviene con l’indicizzazione e il posizionamento dei contenuti perché arrivino a destinazione”, aggiunge Giorgetti. Il deficit locale va colmato. Al centro della strategia regionale c’è il sapere che dall’altra parte dello schermo non si trova un mero consumatore, ma un potenziale turista che vuole vivere un’esperienza, condividere un’emozione e un racconto. Conclude Giorgetti: “Con questa consapevolezza cerchiamo di evitare forme di comunicazione fredde e di pubblicare contenuti che abbiano davvero una loro unicità. Ciò che genera condivisione ed engagement è il vero obiettivo del nostro lavoro. Altro scopo sta nel migliorare la cosiddetta brand reputation con la funzione di generare valore in un contesto in cui si pratica la partecipazione attiva per accorciare le distanze tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini”. Melania Tozzi: artigianato e presenza on line C’è anche una nuova imprenditoria al passo con i tempi nell’epoca della digitalizzazione. La scorsa estate, al Festival della Soft Economy di Treia, si è svolto un incontro dal titolo “Eccellenze in Digitale” a cui ha partecipato Melania Tozzi, artigiana di Fabriano, presente ad a uno dei corsi di formazione dedicati all’imprenditorialità della Fondazione Merloni. Melania Tozzi è la titolare di “Canapa Cruda”, un’attività che ha recuperato sapientemente l’antica lavorazione della carta di canapa. Una scelta tradizionale ma al contempo ecosostenibile e innovativa: la coltura della canapa e i suoi utilizzi nella produzione tessile e cartaria sono stati una componente dell’agricoltura marchigiana fino alla metà del secolo scorso. La canapa ha inoltre una resa migliore rispetto alle colture concorrenti, dato che un ettaro di canapa permette di ricavare abbastanza fibra da eguagliare quattro ettari di foresta, con tempi di rimboschimento di un anno contro venti e la possibilità di utilizzare l’intera pianta nel processo produttivo. La svolta imprenditoriale di Melania Tozzi arriva con il corso di formazione “Il Sistema della Carta”, una delle iniziative che hanno portato al riconoscimento di Fabriano come Città Creativa dell’Unesco. Al corso, organizzato dalla Fondazione Aristide Merloni assieme alla Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco e all‘Istao, sono seguiti un periodo di stage presso le botteghe artigiane di Fabriano e la stesura di un vero e proprio business plan: l’idea d’impresa è stata giudicata meritevole di sostegno dalla Fondazione Marche che incentiva la nascita di start-up innovative nella nostra regione e che ha finanziato l’avvio di questa realtà. Affiancata dalla Camera di Commercio di Ancona, Melania Tozzi ha sviluppato il suo brand on line rafforzando il posizionamento sul mercato e raggiungendo clienti su tutto il territorio nazionale. Quello di “Canapa Cruda” è il caso di un successo in forma innovativa, una storia di imprenditoria giovane, di utilizzo del digitale per promuovere la crescita del business, nonché un esempio di come l’uso del digitale sia una caratteristica fondamentale per l’imprenditorialità di oggi e di domani. Un caso di successo utilizzando la lavorazione della carta di canapa 4 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 La scuola impegnata per la sicurezza stradale Noi nati nel 1956 Domenica 27 novembre 2016 segna la data. Tutti a pranzo insieme. Noi nati nel 1956. Noi ragazzi di oggi... Noi con tutto il mondo davanti a noi. Presso Ristorante Janus Hotel Fabriano. Per prenotazione contattare pasticceria Osvaldo tel. 0732 21487. Auguri per la quota 80! Maria Luzi e Decio Perozzi sono arrivati a quota 80! Auguri di buon compleanno da: Anna Adele, Fabrizio, Martina e Daniele Mercoledì 26 ottobre dalle 10.45 alle 13 presso la sala Movieland di Fabriano si terrà un incontro nell’ambito del progetto “Sara Safe Factor – In strada e in pista vincono le regole”. L’evento, organizzato dall’I.I.S. Merloni Miliani in collaborazione con Aci Sport, vedrà la partecipazione di circa 400 studenti del triennio delle scuole secondarie di II grado della città. Sara Safe Factor (In strada e in pista vincono le regole) è un progetto formativo itinerante rivolto agli studenti del triennio delle scuole medie superiori e dedicato alla sicurezza stradale. Segnaletica invisibile Torna la “fiera delle cipolle” mercoledì 26 ottobre (dalle ore 7.30 alle 21) con circa 200 bancarelle che occuperanno le principali vie del centro storico. Un lettore ci informa che la segnaletica di attraversamento in via Dante, all’altezza del cimitero di Santa Maria, è ormai completamente assente e la cosa è pericolosa per chi si trova ad attraversare la strada. Si chiede al Comune di provvedere, qui come altrove, perché la situazione non è migliore nel resto della città… Memory card, l'opera fotografica con le immagini e le parole degli scrittori Giovedì 20 ottobre, ore 17.30, presso la Biblioteca Multimediale, verrà presentata l’opera fotografica editoriale “MemoryCard” (Hacca Edizioni 2016), a cura dell’associazione Art comes to Town. Relatori: Alessandro Moscè, poeta e scrittore, Valeria Carnevali, curatrice, Francesca Chiappa, editrice, Lavinia Grizi, attrice. Il progetto “MemoryCard” nasce da un’idea precisa: quella di utilizzare un segmento del repertorio fotografico che Rita Vitali Rosati ha realizzato negli anni diversificandone i contenuti e le poetiche che hanno arricchito un ampio archivio denso di memorie, impressioni, date che costituiscono Lacava, premio a Falconara Marittima Il fabrianese Paolo Lacava ha ricevuto il premio speciale della giuria al concorso “Laudato sie mi Signore” di Falconara Marittima nella giornata del 9 ottobre scorso sempre nella stessa Falconara. ed animano il nostro vissuto visivo, condensato in scatti fotografici. Si tratta del coinvolgimento diretto e di volta in volta espresso da tutti gli scrittori invitati per ridare una “storia” alle immagini da loro selezionate. La produzione di micro / racconti da parte degli scrittori, ospitati nel retro di ogni immagine/ cartolina, persegue anche il tentativo di creare una contaminazione immediata tra scrittura e immagine, pur conoscendo la lezione di Roland Barthes che sosteneva che “l’immagine è già un racconto”. Gli scrittori presenti sono: Laura Bosio, Enrico Capodaglio, Alessandro Catà, Filippo Davoli, Paolo Di Paolo, Angelo alla patente sul tema della sicurezza stradale. Nei dieci anni di attività “Sara Safe Factor” ha incontrato circa 50.000 ragazzi in ogni parte d’Italia. L’iniziativa istituzionale ha già ricevuto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica ed il riconoscimento ufficiale del Governo Italiano, attraverso i propri Ministeri competenti, Cooperazione Internazionale e Integrazione e dal Ministero della Gioventù. La tappa fabrianese del progetto vedrà la partecipazione del pilota automobilistico italiano Andrea Montermini. IIS Merloni Miliani Fabriano La Banda degli Svitati si esibisce a Colleponi Edizione straordinaria della recita dialettale che si terrà al Ristorante Pizzeria Bosio, del Bivio di Genga. La Banda degli Svitati, gli Amici del Teatrino di Colleponi, ripropongono le performance recitate in occasione della Pasqua e del Natale, per raccogliere fondi da donare agli abitanti delle zone terremotate e, come nelle precedenti edizioni, tornano a chie- La fiera delle cipolle in centro E’ organizzato da Aci Sport in collaborazione con Sara Assicurazioni. Tale progetto ha il patrocinio del Dipartimento della Gioventù del Ministero della Cooperazione e annovera tra gli sponsor Seat Motors Italia e Michelin. La casa automobilistica spagnola mette a disposizione macchine e piloti, che racconteranno ai ragazzi l'esperienza in pista, fatta non solo di velocità e brivido, ma anche di regole da seguire e attrezzature di sicurezza da utilizzare. Il progetto è finalizzato alla massima sensibilizzazione dei giovani neo patentati o prossimi Ferracuti, Chicca Gagliardo, Bianca Garavelli, Roberta Lepri, Giuseppe Lupo, Gian Ruggero Manzoni, Angelo Mastrandrea, Marco Missiroli, Alessandro Moscè, Feliciano Paoli, Laura Pariani, Aurelio Picca, Silvio Ramat, Francesca Scotti, Fabio Scotto, Gordon Splash, Paolo Valesio, Gian Mario Villalta, Piergiorgio Viti, Alessandro Zaccuri. L’intera scatola è composta da 50 cartoline e 50 immagini, 25 delle quali ospitano il racconto breve di ogni singolo scrittore. Insieme a un piccolo catalogo e agli interventi critici di Maria Letizia Paiato, Paola Paleari e Marcello Sparaventi. Il tutto è prodotto in esemplari di 500 pezzi. dere un teatrino stabile da reperire tra le tante strutture del Comune e del Consorzio a disposizione e quasi mai utilizzate, ma ovviamente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: si pensi soltanto alle opportunità offerta dal Palazzo Fiumi Sermattei o ad altre opzioni logistiche. Intanto domenica 23 ottobre alle ore 16.30 ecco il nuovo appuntamento degli “Amici del Teatrino” di Colleponi nella accogliente sala del Ristorante Pizzeria da Bosio che ha concesso volentieri i suoi spazi per lo svolgimento della manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Genga, gli Amici del Teatrino di Colleponi e La Banda degli Svitati. “La messa in scena di questo spettacolo trasformata in una tradizione delle festività pasquali, ci ha spinto da dare vita a questa edizione straordinaria” ci dice Mario Bonetti, attore protagonista ed esponente della Pro Loco. Questo ci ha spinto a ripetere l’evento, per dare un contributo alla popolazione terremotata, trascorrendo momenti di genuina allegria”. I simpatici “burloni” della “Banda di Svitati” oltre a divertirsi, “fanno anche beneficenza perché l’incasso, andrà a chi ha subito gravi conseguenze a causa del sisma, ma - evidenzia Bonetti – nelle altre occasioni andrà per l’adozione a distanza di una bambina indiana attraverso la Fondazione P. Alessi “I Fratelli Dimenticati” onlus e all’associazione San Vincenzo de’ Paoli di Genga”. Daniele Gattucci AttivaMente insieme ai malati di Alzheimer Lunedì 24 ottobre l’associazione AttivaMente Alzheimer vi aspetta con un nuovo incontro del Cafè Alzheimer di Fabriano. Dalle 17 alle 19, all’interno della Complesso Santa Caterina in Castelvecchio, i familiari, gli assistenti e i caregivers dei malati di Alzheimer potranno trovare un prezioso sostegno offerto da coloro che operano a stretto contatto con la malattia (psicologi, fisioterapisti, infermieri ecc…) e vivere anche un momento importante di riflessione e di approfondimento, attraverso la condivisone e il confronto con le altre persone che si trovano ad affrontare quotidianamente la medesima situazione delicata a fianco di un malato. Ma non solo. Nel corso del pomeriggio l’associazione AttivaMente non mancherà di donare a tutti i partecipanti una “buona dose” di svago e sollievo. e.m. 5 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 >CRONACA Mc Donald's: nessuna certezza sull'apertura Inizia la bonifica dell'area di ALESSANDRO MOSCÈ S i allungano i tempi per la costruzione, eventuale, di un Mc Donald’s a Fabriano. Da due settimane è iniziata la bonifica dell’area che non terminerà prima della fine del 2017: se ne riparlerà dunque nel 2018. La zona dove sarebbe ubicato il fast food è interessata dal fenomeno della contaminazione iniziata negli anni Settanta e proseguita negli anni Ottanta. A partire dalla seconda metà degli anni Novanta, e per l’esattezza dal biennio 19961997, si sono registrati episodi di inquinamento da tetracloroetilene testimoniati dalla presenza del solvente nell’acqua del pozzo comunale del nuovo campo sportivo. Altri episodi riguardarono la sorgente denominata Fonte Rita e alcuni pozzi tra cui quello della parrocchia della Sacra Famiglia e altri nell’area compresa tra il vocabolo Cortine e la Fornace nei pressi della chiesa del Lazzaretto. Malgrado un certo silenzio intorno alla vicenda, la situazione emerge chiaramente dalla consultazione del Piano bonifiche regionale. Questo strumento permette di individuare un insieme di aree il cui suolo e le relative falde sarebbero contaminate non solo da solventi clorurati, ma anche da metalli pesanti e altre sostanze. La polemica, a Fabriano, è esplosa da gran tempo. L’area da utilizzare per il Mc Donald’s è congestionata dal traffico, peraltro in un’area residenziale dove non manca il verde. La costruzione della rotatoria non farebbe da deterrente del traffico, a detta dei commercianti e di una buona parte della politica. Ricostruiamol'iter procedurale. A seguito del Consiglio comunale tenutosi sul tema, è stata emessa la delibera di approvazione dell’accordo per la realizzazione del progetto con l’obbligo di adeguarlo alle prescrizioni stabilite. La ditta Magazzini Gabrielli di Ascoli Piceno intende realizzare due edifici di tipo commerciale nella zona di via Dante. Più precisamente un supermercato a seguito di bonifica della zona selezionata, per una superficie coperta pari a 1.900 mq dei potenziali 5.130 mq usufruibili, e un altro stabile per una superficie coperta di 700 mq da destinare proprio all’attività del fast-food McDonald’s. Nell’accordo la ditta si impegna a costruire a sue spese la rotatoria all’incrocio di viale Stelluti Scala, via Dante e piazzale Matteotti, compresa la sistemazione dei marciapiedi e dei passaggi pedonali interessati, tra i quali uno rialzato su via Dante in prossimità e a connessione delle aree direzionali e commerciali. La variante urbanistica relativa all’accordo sarebbe comunque approvata solo a seguito della conclusione dell’iter di bonifica in corso. La proposta dell’amministrazione comunale, come scritto agli atti, viene considerata migliorativa, in quanto il quartiere sarebbe riqualificato attraverso l’eliminazione di aree industriali ormai dismesse e ridotte in stato di degrado. La Confcommercio ritiene viceversa sbagliato utilizzare questa zona a discapito del centro storico, dove abbondano i locali vuoti La piccola Gaia scrive alla Regina... che risponde Talvolta le favole sono fatte per sognare e per lasciarci sospesi in una dimensione onirica ma altre volte invece i sogni diventano realtà. Questa è la storia di Gaia, una tenace bambina fabrianese di 8 anni, che durante un pomeriggio di giochi, sfogliando una rivista di cavalli, sua grande passione, insieme alla nonna Daniela, si innamora totalmente di uno di essi tanto da esclamare: “Nonna, questo è uno dei cavalli più belli che abbia mai visto, voglio assolutamente sapere dove si trova e andarci”. Da qui il racconto entra nel vivo e dopo aver letto che il cavallo in questione non è altro che uno dei purosangue personali della Regina Elisabetta II d’Inghilterra, Gaia non si rassegna. Con la leggerezza e con gli occhi sognanti di chi a 8 anni non ha troppi timori, prende carta e penna ed inizia a scrivere alla Sovrana d’Inghilterra. La nonna ci racconta: “In realtà, quello che Gaia abbia scritto nella lettera non lo so, lei mi ha ribadito il suo volere di poter vedere il cavallo. Dopodiché – continua Daniela - le procuro una busta e cerco in internet un indirizzo dove poterla spedire. Effettivamente esiste un luogo a Londra dove vengono recapitate le lettere alla Regina. Devo dire che non ero molto propensa ad inviarla, ma cosa si fa per una nipote tanto speranzosa e tenace?! Quindi, prendo il francobollo, inserisco la busta nella cassetta delle lettere e spedisco il tutto sussurrando “Buona fortuna”. Quello che succede dopo un mese e mezzo è un bel lieto fine. La tanto attesa lettera di risposta arriva e con la gentilezza tipica degli inglesi, la Dama di Corte (Lady in Waiting) di Elisabetta II, la Duchessa Susan Hussey (già madrina del Principe William), ha espresso la gioia di Sua Maestà nel ricevere una lettera così curiosa e interessante e spiega alla piccola che purtroppo i cavalli personali della Regina non si possono vedere, ma ci sono tantissime collezioni sugli animali regali nei musei più famosi di Londra. In allegato alla lettera, inoltre, la Hussey ha anche inserito una brochure con tutte le indicazioni su dove andare e cosa visitare a Londra. Gaia alla fine di tutto, si è detta entusiasta e non vede l’ora di prendere il primo aereo per Londra e partire per questa avventura. Una storia che insegna soprattutto a taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 22 e domenica 23 ottobre COMUNALE 2 Via Dante, 270/A tel. 0732 71384 DISTRIBUTORI Domenica 23 ottobre Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 23 ottobre Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Il servizio di biglietteria è svolto anche dall'edicola della stazione Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 noi grandi quanto alcune cose non siano poi così impossibili come pensiamo e a volte non basta altro che guardare il mondo e agire con gli occhi di un bambino. Benedetta Gandini lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 6 >FABRIANO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 I cavalli invadono il centro La "Transappenninica" in sella ha attraversato anche Fabriano C inque giorni, dal 5 al 9 ottobre, per immergersi nella bellezza del territorio fabrianese ripercorrere fantastici itinerari, in una dimensione dove suggestioni spirituali, testimonianze artistiche ed eccellenze ambientali si fondono in un equilibrio armonico. La “transappenninica”, il viaggio organizzato a cavallo in gruppo, nato da un’idea di Leonardo Dori e Omero Romualdi nel 1994, ha scelto la città di Fabriano come palcoscenico per un indimenticabile viaggio. E’ stato l’assessore Mario Paglialunga (foto) ad accogliere in Piazza del Comune domenica 9 ottobre i tantissimi cavalieri partecipanti all’iniziativa. L’assessore ha salutato gli organizzatori ricordando che questa manifestazione va apprezzata perché vi è l’assoluta assenza di competizione con la sola voglia di stare insieme condividendo la passione per la natura e per gli animali. “Riempiendo la piazza di cavalli e cavalieri – ha dichiarato Paglialunga - sembrava di rivivere il nostro passato e rivedere la piazza dei tempi dei Chiavelli”. La Transappenninica è indiscutibilmente uno dei viaggi organizzati di maggior prestigio, sia per il numero dei partecipanti che per la qualità di cavalli e cavalieri. I partecipanti, provenienti da tutta Italia, cavalcano tutti i propri cavalli, di razze e provenienze variegate. L’assessore Paglialunga ha donato agli organizzatori una copia del “Victimae Paschali Laudes”, edizione a tiratura limitata della nota sequenza gregoriana composta a mano e stampata su carta in fibra di cotone naturale, fabbricata appositamente dai mastri cartai del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. Il Centro di Aggregazione Giovanile "Che Dio ci aiuti 4": dovrebbe riaprire entro questo mese in attesa della prima tv Riaprirà entro questo mese il Centro di aggregazione giovanile Sant’Antonio fuori le mura di Fabriano (foto). Lo hanno chiesto con forza i cittadini che hanno espresso tutta la loro contrarietà al protrarsi della chiusura di una struttura considerata un punto di riferimento per giovani che svolgono attività culturali e ricreative e famiglie. Dopo le operazioni di polizia e carabinieri degli ultimi mesi per contrastare lo spaccio di droga, anche Sveglia Fabrianesi ha più volte sollecitato l’apertura del Cag protocollando in Comune apposita richiesta. E ora l’attesa sembra finita. La Cooperativa sociale Mosaico l’ha gestito dal 2003 a giugno 2015. “Gli uffici comunali – hanno detto - dovevano preparare, un anno fa, una nuova gara d’appalto ed era necessario svolgere lavori di ristrutturazione e miglioramento. In questi mesi, però, non né è stato affidato temporaneamente il servizio in attesa dell’uscita della gara per l’affidamento dei servizi. Il Centro d’Aggregazione Giovanile è un luogo fondamentale per la città: ci auguriamo che si lavori tutti insieme per renderlo di nuovo fruibile dai ragazzi”. Sulla vicenda è intervenuto l’assessore alle Politiche giovanili Giovanni Balducci. “E’ stata garantita la gestione, anche con proroghe, fino alla chiusura estiva di giugno dell’anno scorso. E’ stato predisposto il capitolato d’oneri per la gestione – ha detto - per un periodo di due anni, da aggiudicarsi con procedura di appalto. Il bando di gara è stato pubblicato dagli uffici comunali ed entro ottobre il Cag dovrebbe riaprire”. Una bella notizia per tanti giovani che, nei prossimi mesi, avranno un luogo accogliente e tutto per loro per trascorrere i freddi pomeriggi invernali. Sulla vicenda, da tempo, si sta battendo il comitato cittadino Sveglia Fabrianesi. “Aspettiamo fiduciosi l’apertura del Centro Aggregazione Giovanile, perché le esigenze dei nostri giovani e giovanissimi vanno tutelate e seriamente risolte!”. m.a. L'assessore Paglialunga sulla movida: "La città deve cambiare mentalità" Per la prima volta gli operatori della movida sia del centro storico di Fabriano che della periferia si sono seduti intorno a un tavolo, presso gli uffici comunali, per stilare un codice di comportamento a cui attenersi. la settimana scorsa il vertice alla presenza dell’assessore Mario Paglialunga che ha ribadito come la città è cambiata ed è arrivato il momento di fare squadra, evitare le polemiche e aiutare coloro che offrono un servizio importante per i turisti e i residenti. In un anno e mezzo hanno aperto 43 nuovi Bed&Breakfast. “Bisogna cambiare mentalità – ha detto Paglialunga - perchè la “movida” fa parte della vita della nostra città. Fabriano non è più una città dormitorio. Negli ultimi tempi i turisti iniziano ad arrivare e l’apertura di 43 strutture ricettive è segno che bisogna continuare ad investire sul turismo. Sicuramente Fabriano non può spegnersi alle 20.30 di sera”. Da una parte le richieste dei commercianti che non vogliono troppe limitazioni e chiedono più spazi e meno burocrazia per organizzare eventi e chiudere vicoli per serate a tema; dall’altra l’amministrazione comunale che deve ascoltare anche le esigenze dei residenti che lamentano spesso il poco rispetto delle regole e degli orari da parte dei clienti. “Creeremo una commissione – ha precisato l’assessore – per stilare un regolamento unitario. Gli esercenti devono impegnarsi nel dare più attenzione all’ambiente, alla pulizia, a evitare rumori eccessivi nelle ore notturne” Il Comune ha poi proposto l’attivazione di una “patente a punti” per i locali. Chi rispetta le regole acquista bonus, chi commette infrazioni perde. Alla fine dell’anno la premiazione del locale più virtuoso. L’idea, però, non è stata accolta. “Bilancio positivo – ha concluso Paglialunga – perché ci siamo confrontati con più di trenta attività rappresentate con l’idea di non perdere tempo e di investire per la città che ha un potenziale turistico da sfruttare ancora di più”. m.a. Una serata di divertimento in centro storico (foto di repertorio) Il centro storico si è trasformato in set cinematografico per le ultime riprese della fiction di Rai1 “Che Dio ci aiuti 4” (foto). Negli ultimi tempi i tecnici hanno girato alcune scene in Piazza della Cattedrale, lungo Corso della Repubblica, nella chiesa di San Biagio e Romualdo, in Biblioteca Sassi e sul Loggiato San Francesco. Ogni volta ha attirato tanti curiosi che hanno sostato anche più di un’ora per ottenere un autografo da Elena Sofia Ricci o dagli altri protagonisti della fortunata serie campione di ascolti. Ora l’attenzione è tutta per la prima serata di Rai1 quando verranno trasmessi i nuovi episodi della fiction giunta alla quarta edizione. I lavori di produzione di Lux Vide stanno proseguendo sotto la guida del regista Francesco Vicario e promettono di riservarci molte sorprese. Ancora pochi mesi di attesa e la serie sarà pronta per essere trasmessa. Una bella vetrina per la città della carta. La serie precedente, sempre ambientata a Fabriano, è stata seguita da più di 7 milioni di telespettatori risultando la più seguita in assoluto. Nelle ultime passate settimane la viabilità è cambiata in centro storico e, nei giorni scorsi, si è tornato alla normalità. Via, quindi, i divieti in via Verdi, in via Gentile e in via Battisti. Un po’ delusi i tanti che si sono messi in fila per ottenere un ruolo da comparsa che, invece, non sono stati richiesti. In precedenza, invece, vennero impiegate più di 200 perso- ne che ricevettero un compenso di 79 euro netti al giorni. Soddisfatti diversi ristoratori del centro storico che hanno potuto immortalare i beniamini del piccolo schermo che, dopo una giornata di riprese, si accomodavano per mangiare le tipicità di Fabriano. Nella fiction è stata coinvolta anche la ventiquattrenne modella locale Martina Bellocchi, nota per aver preso parte a concorsi come Miss Italia. Ma la città non sarà protagonista solo su Rai1. Recentemente, infatti, la tv giapponese è sbarcata a Fabriano per registrare un documentario sulla carta. Una troupe insieme al maestro cartario Sandro Tiberi ha girato alcune scene nel centro storico della città e nel suo laboratorio di carta a mano. Dopo il sopralluogo del mesi scorsi, la televisione nazionale NHK è tornata nelle Marche per realizzare un approfondimento sulla carta Fabriano da trasmettere sia nella televisione pubblica che in radio per la gioia di tutti coloro che, all’estero, amano l’Italia. Marco Antonini 8 >FABRIANO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 La vita è il Pil della società Le parole del Cardinale Menichelli all'inaugurazione della "Culla" di DANIELE GATTUCCI “L ’unica cosa di cui siamo responsabili è la vita, il vero prodotto interno lordo della società”. In questa frase esempio di mirabile sintesi del pensiero, il cardinale Edoardo Menichelli ha condensato il valore dell’incontro avvenuto sabato 15 ottobre scorso all’ospedale "Profili" dove è stata inaugurata la “Culla per la Vita”. Una struttura… “preparata proprio per lui. Non sarai vista e non avrai problemi. Il bambino sarà al sicuro, notte e giorno. Non abbandonare il tuo bambino, adagialo nella Culla per la Vita”. Anche in questa locuzione è racchiusa l’importanza di una nuova realtà, la seconda nella Marche, presentata nel corso di una cerimonia tenuta nella sala "Parca" alla quale, oltre alle autorità cittadine sono intervenuti, come detto il Cardinale Edoardo Menichelli, il Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica Stefano Russo, il vice presidente del Movimento per la Vita, Pino Morandini, il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola ed il direttore dell’Area Vasta 2, Bevilacqua. “La speranza è che rimanga vuota” ha auspicato Morandini “ma nel caso non lo rimanesse, anche fosse per una volta, si riscontrerebbe la sua grande utilità come strumento e metodo per prevenire gli abbandoni in condizioni di rischio. Condizione essenziale di base per poi assicurare sostegno e assistenza alle donne che ritengono l’abbandono o peggio ancora l’aborto il mezzo per superare un disagio psichico e sociale”. Rafforzamento delle politiche della famiglia e l’infanzia, assunzione di responsabilità e impegno degli uomini che “non devono essere soltanto seminatori ma veri portatori di una visione in seno alla quale i figli sono considerati un elemento di ricchezza e non di povertà” sono stati i ragionamenti sui quali si sono concentrati gli interventi dei relatori e delle autorità. “Oggi” ha commentato il sindaco di Fabriano, presente anche il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni “inauguriamo un dispositivo che ci consente di stare insieme, di fare comunità e aggregazione e il pensiero va a Salvatore Mirabella, alla sua famiglia, al quale abbiamo intitolato questo spazio per la vita, lasciando un segno forte nelle persone, nella nostra intera collettività: non c’è una associazione o un gruppo che non lo abbia conosciuto”. Tutto vero. E grande commozione anche nel volto e nelle parole del presidente del Centro Aiuto per la Vita, moglie di Salvatore, Graziella Lorenzetti che ha sottolineato come “in Italia sono 53 le culle della Vita, due nelle Marche e una delle quali, ora è a Fabriano”, illustrando poi in conclusione le innumerevoli attività del Cav. Dal suo canto Mons. Stefano Russo ha esaltato “la scelta fatta per amore e la tante persone presenti testimoniano la piena accoglienza di questo progetto da parte dell’intera collettività nel segno del volontariato, Una opera di misericordia concreta, nell’anno della Misericordia”. Concetto quest’ultimo subito ripreso dal Cardinale Menichelli: “Come leggere questa Culla per la Vita? Mi piace immaginarla come una sorta di maternità e paternità di comunità, tenendo conto che l’unica cosa di siamo responsabile è la vita, il vero Pil della società e delle persone. La vita è un dono unico, sacro e intoccabile, in un società che sta facendo leggi non certo favorevoli al benessere personale e si trasforma in malessere pubblico. Va recuperato il senso della principalità della vita, celebrata in pienezza, amare la vita significa offrire speranza ad un cuore di madre che non proposta all’Area Vasta 2 che ci ha consentito di individuare il posto più adatto per realizzare la culla dotata di un pulsante che fa scattare la sua apertura tirando un pomello. A questo punto si può lasciare il neonato ed una vota chiuso lo sportello dopo poco tempo al Pronto Soccorso scatta un allarme dell’avvenuto deposito. Qui scattano i primi accertamenti, dopo di che verrà accompagnato in Pediatria per il resto delle verifiche, con il bambino, in base alle nuove norme, subito adottabile”. A 360 gradi, l’intervento di Morandini “Questa nuova Culla per la Vita ci fa onore. Ieri le chiamavamo ruote degli esposti, cassonetti per la vita, oggi Il Cardinale Menichelli benedice la "Culla per la Vita"; in basso la presentazione che si è tenuta presso la Sala Parca all'ospedale Profili (foto servizio Daniele Gattucci) può restare solo nella maternità e nel crescita del figlio, recuperando la figura dell’uomo come responsabilità di uomo e che non può essere solo un seminatore. Vorrei – ha concluso - che questo avvenimento, distintivo per Fabriano, diventi una cattedra in grado di farci amare la vita dall’inizio alla fine”. Al vice presidente del Cav di Fabriano, Alberto Ferroni, è spettato invece parlare degli aspetti legati al funzionamento di “un culla che abbraccia e protegge il neonato fino all’arrivo del personale del Pronto Soccorso, allertato da un allarme che scatta dopo più di un minuto dalla chiusura dello sportello, consentendo così alla mamma di operare nel più assoluto anonimato. Da qui la povero dei poveri per cui occorre mobilitarsi, un cucciolo d’uomo da considerare come valore non soltanto da un punto di vista religioso, ma anche per i suoi diritti umani”. Anche Rizzo si è soffermato sul ruolo centrale del Cav di Fabriano e dell’azienda ospedaliera, in questo caso, oltre a rimarcare “in moltissimi casi l’assenza dell’uomo e del Morandini ha infine ringraziato i Centri di Volontariato per la loro azione in favore delle mamme e dei loro bambini invitando tutti a far la loro parte a partire dalle istituzioni”. In chiusura l’intervento di Davide Rizzo di Federvita “movimento composto da 22 associazioni e 1.400 iscritti che ogni giorno offrono il loro contributo nell’opera di donazione di fondi e proselitismo”. padre. In passato i figli, tanti in una sola famiglia, erano ricchezza e non venivano visti come costi, al contrario di oggi in funzione del cambiamento della società. Ecco perché vanno riviste e consolidate le politiche per la famiglia con lo Stato che deve aiutare quelle più numerose per combattere fenomeni come aborto e abbandono con strumenti efficaci quali culle ed adozioni”. per fortuna possiamo definirle culle, grazie anche ad un cambio di passo della cultura e della legislazione: addirittura nella prima apertura di una di queste strutture avvenuta in Piemonte, fummo denunciati, ma per lungimiranza del giudice nella sentenza scrisse dell’alto significato umanitario, atto a prevenire episodi di fine vita prenatale. I bambini - ha rilevato - non si possono buttare, sono il nostro futuro, costituiscono la speranza della nostra esistenza” e a questo punto ha menzionato la legge che consente di partorire in anonimato (200 parti l’anno) il numero verde 800813000 il numero verde per le mamme, la responsabilità “di uomo e maschio che deve considerare il bambino il più L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Escape Room, più di una moda di ROBERTA STAZI V i trovate all’interno di una stanza senza finestre e la porta è stata chiusa a chiave. Intorno a voi ci sono uno scaffale con dei libri, qualche scrivania in legno, un orologio a pendolo, una macchina da scrivere e altri oggetti che danno al luogo un’impronta attività collaterali, come un aperikiller, cena con delitto e un gioco in esterna stile “squadra speciale” completano l’offerta del progetto. Qualcosa di similare, o qualcosa di rivolto al mondo business c’era già. Dimensioni Nascoste e la sua Escape Room è la prima stanza dei misteri ed enigmi, però, ad avere pianta stabile a Fabriano, in un bel palazzo del centro storico. L'inaugurazione dell'Escape Room in via Cialdini (Foto Cico) anni ’40. Vi avvicinate a un cassetto ma serve una chiave per aprirlo… DI che videogioco si tratta? Nessun videogame: vi trovate proprio dentro la stanza e avete un’ora per cercare insieme ai vostri compagni d’avventura un modo per uscirne. Quella che vi abbiamo raccontato è l’ambientazione della prima Escape Room al mondo, a Los Angeles, con un’ambientazione anni ’40 e la trama tipica di un film noir. La curiosità ha portato subito tante persone a vivere quest’esperienza e il successo è esploso in tutto il mondo, tanto da arrivare anche nel nostro paese in tempi rapidi. La prima città italiana a realizzare una Escape Room reale è stata Torino, a seguire Milano e Roma, che con la sua Escape Rome offre alle squadre che vogliono partecipare tre stanze diverse: da Csi, alla camera Corpi a quella de Il segreto del Vaticano; tre temi molto diversi l’uno dall’altro, ma con lo stesso fine tipico del gioco: cercare di uscirne vincenti. A seguire Napoli, e a macchia d’olio le Escape Room hanno aperto nel nostro Paese, Marche comprese, con Senigallia e Jesi tra le prime. Dal 9 ottobre scorso, l’Escape Room è arrivata anche a Fabriano, in pieno centro storico, in via Cialdini, 73 per volontà e fantasia di Dimensioni Nascoste, progetto del gruppo Quota Group di Fabriano. Insieme all’Escape Room, altre 9 >FABRIANO< In poche settimane, ha già incuriosito tantissime persone e il fenomeno “escaping” dilaga. Perché tanto successo? Prima di tutto, per la voglia di mettersi in gioco come detective, e per voglia di divertirsi con gli amici in un modo diverso e divertente. Il successo delle serie tv a sfondo crime, indagini, come i videogame che mettono alla prova le abilità intellettive, analitiche e anche d’improvvisazione, sono un fenomeno già importante e accreditato da diversi anni. L’Escape Room ne è la trasformazione in chiave gioco di squadra. L’attività è rivolta a privati ed aziende, ma è sempre fondamentale giocare in gruppo, importante ingrediente che ne determina il successo. “All’interno dei locali di “Dimensioni Nascoste” – racconta il team di Dimensioni Nascoste direttamente dalle loro pagine social - si svolgeranno eventi incentrati sulla sfida intellettiva, lo sviluppo della curiosità e l’intrattenimento evoluto. Avvolti da una cornice di eleganza, valorizzata da un sontuoso salone per le feste, sarà possibile affrontare enigmi, svelare misteri bizzarri, immergersi in situazioni inedite, trasformarsi in investigatori alle prese con difficili casi e provare il brivido della realtà virtuale. “Dimensioni Nascoste” è quindi sia una sfida con se stessi, sia un viaggio di evasione che può esse- re intrapreso da soli o in gruppo. Solamente attraverso l’intuito, la fantasia ed il ragionamento logico sarà possibile risolvere un omicidio durante una cena raffinata o riuscire ad uscire da una stanza, chiusa a chiave, entro un’ora”. Cosa aspettarsi, quindi, da un’Escape Room? Vi troverete rinchiusi in una stanza, dietro ad una porta che vi separa dalla realtà, dove solo la collaborazione con i vostri compagni di squadra vi aiuterà a completare il gioco. Tempo: 60 minuti. Il primo ostacolo che incontrerete all’interno dell’Escape Room è il tempo. Ma anche enigmi, indovinelli, rompicapi; solo la logica e la collaborazione con la squadra riusciranno a farvi uscire in tempo per vincere la prova. Chi ha provato l’Escape Room racconta: “Io l’ho provata anche a Rimini, prima che a Fabriano – racconta un giovane 30enne – e la prima volta sono entrato con zero aspettative. Avevo idea che queste Escape Room fossero una stupidaggine e invece alla fine, quando siamo riusciti a completare la storia e uscire allo scadere dell’ora (a zero secondi! urlando come bambini idioti) sono uscito con un’adrenalina incredibile e abbiamo passato altri venti minuti a parlare con gli organizzatori, complimentandoci per la bellissima esperienza che avevamo appena concluso”. Francesca e Daniele, invece, erano presenti all’inaugurazione dell’Escape Room di Fabriano ed hanno partecipato alla demo. “L’ambientazione della demo - raccontano - era in stile anni ’30 chic, e il luogo dove si svolge tutto, compresa l’Escape Room vera e propria - è molto suggestivo. Siamo riusciti a risolvere la prova in 20 minuti, ma è stato sicuramente impegnativo, e divertente, ovviamente! Crediamo l’Escape Room sia un giusto mix di difficoltà e fattibilità: gli indizi sono sparsi, bisogna sapere leggere ed avere una sorta di “intelligenza attiva”. E’ divertente anche l’interattività, come lo squillo del telefono e una voce che da altri indizi!”. L’Escape Room di Dimensioni Nascoste è a tema Chiavelli: una bella valorizzazione della nostra città, in chiave storico-ludica. Chi l’ha provata in questi giorni racconta, come Elisa: ”Un'esperienza bellissima! Location curata in ogni minimo particolare, sembra di fare un tuffo nel passato, nonostante trucchi ed enigmi tecnologicamente avanzati!”. Da adesso in poi, quindi, chi vorrà potrà mettersi nei panni di novelli detective e vivere una nuova esperienza con i propri amici o compagni d’azienda direttamente nel centro storico della nostra città. Fabriano non è una suburra Il video di un ubriaco accasciato avanti all’ingresso di un condominio e i fazzolettini sporchi di sangue ritrovati vicino ai Giardini Margherita hanno alimentato una narrazione decisamente sopra le righe, quella di una città che ha smarrito le regole e il senno ed è dominata, appena si appropinqua il crepuscolo, da schiere di vandali avvinazzati che girano per distruggere cose e violare la morale comune. Ma Fabriano non è una suburra. Mettiamocelo in testa. Perché se passa questa stupidaggine siderale della movida letale, del chiasso che uccide e di Bacco che travia non potremo evitare questa contrapposizione fittizia tra la città del riposo e quella della movida (termine quasi irridente oltre che del tutto fuori luogo). Per comprendere quel che sta accadendo è necessario smettere di fingere e di usare la memoria come filtro che seleziona soltanto ciò che conferma i nostri pregiudizi. Negli anni d’oro della cittadina - quelli merloniani fondati su ordine, disciplina e decoro pubblico – l’alcool scorreva a fiumi e i camparini imperavano nei pochi locali presenti in città, così come era solidissimo l’uso e consumo di sostanze stupefacenti. Nei primi anni ’90 il SERT pubblicò uno studio sui giovani, dove si parlava espressamente di un vero e proprio allarme alcolici a Fabriano. Se quell’esperienza conoscitiva si replicasse oggi ci sarebbero ottime probabilità di rilevare valori non troppo distanti e difformi da quelli di un quarto di secolo fa. E allora, dove sta la differenza? Nei diversissimi livelli di ipocrisia sociale. Per il fabrianese medio e conformista, infatti, il problema non è l’estensione o la profondità del consumo di alcolici ma il contatto oculare con l’ubriaco a terra. Il senso di degrado sociale è tutto interno alla dimensione visiva. Ed è lo stesso “principio” che spinge a considerare inaccettabile l’esistenza di una prostituta in strada e del tutto naturale e comprensibile lo stesso meretricio esercitato indoor. Un approccio che viene replicato anche coi fazzoletti insanguinati, ritenuti prova inequivocabile di risse da saloon che la città non aveva mai conosciuto prima. E anche qui siamo alla dimenticanza più estrema. Basti pensare alle risse epocali di qualche decennio fa tra fabrianesi ed eugubini alla discoteca Formula 1 di Viale Campo Sportivo, oppure altri mitici scorni che avevano come scenario le indimenticabili notti di San Cassiano. Di fronte a questa memoria più allargata cambia segno anche il modo di leggere quel che accade in città in questi giorni: non più una linea di faglia tra la Fabriano del riposo e quella del baccano ma tra la città reazionaria e benpensante - che ha vissuto l’ipocrisia sociale come un valore irrinunciabile - e una Fabriano più tollerante e moderna, consapevole che una maggiore libertà presenta sempre qualche effetto collaterale visibile e magari non gradito che non deve essere trasformato in un dramma comunitario. La cabina va rimossa Da cabina di servizio telefonico si è trasformata in servizio igienico, orinatoio in particolare, e pattumiera. La struttura della Telecom, caduta sempre più in disuso dopo l’avvento dei cellulari, doveva essere smantellata già a giugno ma a quanto pare i mesi della stagione estiva non sono stati sufficienti per togliere un’offesa al pubblico decoro ancora presente nel cuore di Piazzale Matteotti, peraltro vicino ad un bar, ad un negozio di abbigliamento, dinanzi al semaforo e “porta d’ingresso” dei Giardini pubblici della Pisana. Senza dubbio, un affronto alla decenza che andrebbe quanto prima risolto da chi ha competenze al riguardo e dallo stesso municipio che dovrebbe sollecitare la Telecom nel provvedere a sanare la situazione, più volte segnalataci dai cittadini. Daniele Gattucci Amministrazione di sostegno figlia di un dio minore? L’evento, che si terrà il giorno 21 ottobre, presso l'Oratorio della Carità di Fabriano con inizio alle ore 15.30 è organizzato dal MoDDiH insieme all'Associazione Giuridica Fabrianese “Carlo Galli”. Il tema dell'appuntamento è: L'amministrazione di sostegno figlia di un Dio minore?”. Relatori saranno Valentina Rascioni, Magistrato del Tribunale di Ancona che svolge anche le funzioni di Giudice Tutelare; Mario Pettinelli, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale e del Centro Diurno del Nosocomio di Fabriano; Donatella Quartuccio, notaio in Pescara. "Il convegno" ci spiega il presidente del MoDDiH, Maurizio Diociaiuti "è stato pensato ed elaborato come un progetto che coinvolga gli enti pubblici, i Servizi Sociali sia comunali sia dell’Azienda Sanitaria, sia la popolazione, ritenendo quale concetto di partenza l'educazione alla legalità, quindi la conoscenza, l’approfondimento e la divulgazione delle regole della vita sociale, dei valori della democrazia, della cultura dei valori civili e l'acquisizione della consapevolezza che condizioni come dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, soprattutto protette. Inoltre, bisogna anche considerare che purtroppo molti soggetti cui è affidato l’incarico come curatori, tutori o amministratori di sostegno di soggetti deboli non sono a conoscenza dei doveri, oneri, rischi e responsabilità che comporta loro il ricoprire queste figure giuridiche. Sulle tutele giuridiche verso i soggetti deboli vi sono molte incomprensioni, abusi e poca conoscenza". d.g. 10 >FABRIANO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Castelvecchio riqualificato Nuovo look del complesso di S.Caterina dentro un progetto del Comune di PAOLA ROTOLO È già in corso il progetto di recupero e riqualificazione del complesso di Santa Caterina, la struttura monumentale che arricchisce il cuore del centro storico di Fabriano, che prevede anche la realizzazione di una struttura per uso sociale da destinare a centro diurno per anziani affetti da demenza. Per saperne di più abbiamo intervistato Francesco Santini, ex sindaco di Fabriano e presidente della Asp, Azienda di Servizi alla Persona: “Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un centro diurno per anziani in alcuni locali della struttura polifunzionale Vittorio Emanuele II, ubicata in via Santa Caterina, prevede da una parte la realizzazione di interventi strutturali sia di miglioramento sismico sia di ristrutturazione dei locali destinati ad ospitare la nuova struttura, dall’altra una riorganizzazione degli spazi interni ed esterni nell’ottica di riqualificare nel migliore dei modi questo vecchio cuore della nostra Fabriano”. Santini specifica che l’intervento è stato pensato nel pieno rispetto degli aspetti topografici, geologicoidrologici, paesaggistici, ambientali e storico-artistici. Si definisce Asp quindi, non più solamente una casa di riposo, ma anche residenza protetta e centro diurno: “Abbiamo 71 posti letto per persone anziane, di età superiore ai 65 anni e residenti nel Comune di Fabriano, divise in tre nuclei che fanno parte della struttura polifunzionale, parzialmente autosufficienti, non autosufficienti o affetti da demenze, che quindi evidenziano bisogni non più gestibili a domicilio”, ci spiega Santini. Dalla struttura si accede direttamente al Giardino del Belvedere, l’hortus conclusus, un ampio spazio verde tra zone ombreggiate da alberi secolari, distese di prato soleggiate, vialetti pavimentati, panchine e un ampio solarium dal quale si può godere forse il miglior panorama sulla città: “I nostri ospiti possono usufruire dei benefici del sole e del contatto con la natura, passeggiando all’aperto o riposandosi in un ambiente riparato. L’Asp, in collaborazione con il Co- mune di Fabriano, intende valorizzare questo patrimonio realizzando i cosiddetti Orti Incontro, una coltivazione di ortaggi e piante officinali, coltivati a scopi terapeutici, ed il Giardino Sensoriale, un percorso assistito che prevede passeggiate volte alla stimolazione dei cinque sensi”. Il quartiere storico dove è nata Fabriano è quindi il nucleo di una riqualificazione che si lega al progetto complessivo del Comune per la scopertura del Giano nel tratto urbano e che è sia funzionale che strutturale, partendo dalla ridefinizione dei perimetri. Conclude Santini: “All’interno del centro promuoveremo ed ospiteremo iniziative di sensibilizzazione sull’Alzheimer, perché la Asp garantisce un aiuto davvero concreto”. Il chiostro attuale del complesso BREVI DA FABRIANO ~ SEI FURTI IN CASA IN POCHE ORE Quartiere Misericordia, pomeriggi fa. I ladri, in assenza degli affittuari o dei proprietari, entrano in sei abitazioni, asportano ori e fanno gravi danni. In via don Petruio, il 5 ottobre scorso, utilizzando i discendenti delle grondaie si arrampicano, forzano le finestre della cucina, entrano, rovistano ed asportano gioielli per un valore sui 2.000 euro. I proprietari, che si erano allontanati da casa per non più di mezz’ora, se ne accorgono al rientro e chiamano i Carabinieri. Anche in altre abitazioni di via don Petruio, Serraloggia, Corsi, e nel quartiere Santa Maria, sono avvenuti furti nell’arco di un paio di ore. Sembra che anche in altri appartamenti si siano verificati furti, ma i danneggiati non abbiano fatto denuncia. Non risulta che i vicini abbiano visto o sentito qualcosa. I Carabinieri indagano. Il 30 ottobre alle 16, nella sala parrocchiale della Misericordia, il parroco don Umberto Rotili ha convocato i Carabinieri, i parrocchiani per spiegare come difendersi da truffatori e da ladri. I nuovi locali con un...belvedere ~ ROTTA VETRATA DI PORTONE Via G. B. Miliani, 8 ottobre, ore 4. Ignoti rompono un’anta in vetro di un portone e alcuni abitanti sentendo il rumore dei vetri. Si alzano dal letto e scendono a vedere e trovano solo pezzetti di vetro. Gli autori del danno, prodotto forse dal dimenarsi di chi si ubriaca, si dileguano. Indagini dei Carabinieri. ~ CADEVANO PEZZETTI DI CORNICIONE Incrocio Corso delle Repubblica, via Balbo, 9 ottobre, ore 17.40. Dall’edificio in cui è situato il Bar Storelli, pezzetti di cornicione cadono sull’asfalto ed i VdF chiamati da alcuni passanti tolgono le parti ancora in bilico. ~ “PHONZIE” NON CONOSCE LARGO GUELFO Fabriano, rotatoria del Piano. Nel parcheggio a pagamento del Piano, si paga con moneta ma si può pagare anche con lo Smartphone tramite il metodo “Phonzie”. A due passi dalla macchinetta c’è il nome dello spiazzo di sosta: “Largo Guelfo Bianchini”, ma lo Smartphone non funziona se si indica il luogo con tale nome. Sembra infatti che “Largo Guelfo Bianchini” non sia stato accatastato e inserito nelle strumentazioni. ~ SI RIBALTA CON L’AUTO: ILLESA Argignano, 10 ottobre, ore 16. Una signora del posto alla guida di un’autovettura si ribalta su una fiancata e vengono chiamati i VdF che la trovano illesa, fuori del veicolo, cosicché rimettono l’automezzo in piano e in sicurezza. ~ SEQUESTRATI DUE CANI E UN GATTO Fabriano, 3 ottobre. Un cane maremmano, bianco, del quale è proprietario un fabrianese, addenta un altro concittadino. Il 12 settembre a Poggio San Romualdo, un grosso cane nero, di un abitante della frazione, si avventa contro un uomo residente a Frontone. Il 7 settembre ad Attiggio, una gattina di otto mesi si scaglia contro la padrona. In tutti e tre i casi le ferite sono state lievi, ma il sindaco, con un’ordinanza, ha ordinato il sequestro temporaneo dei tre animali lasciandoli in custodia ai proprietari con l’obbligo di tenerli in gabbia o incatenati. L'Azione 22 OTTOBRE 2016 >FABRIANO< 11 Un Fiat Doblò per i disabili Donato un pulmino grazie alla collaborazione tra pubblico e privato di DANIELE GATTUCCI P resentato il progetto “Liberi di essere, Liberi di muoversi” promosso dall’Asp Vittorio Emanuele II con il patrocinio del Comune di Fabriano e Sassoferrato ed in collaborazione con la società “Mobility Life”. Un concreto esempio della fattiva e straordinaria collaborazione tra pubblico e privato: Comuni, azienda servizi alla persona, 24 imprese del territorio, 3 cooperative sociali, 3 associazioni di volontariato hanno dato vita a questo programma integrato di reti di trasporto di disabili (appunto Liberi di essere, Liberi di muoversi) con il comodato d’uso gratuito di un’autovettura Fiat Doblò. L’impresa “Mobility life” che opera in tutto il territorio nazionale e mette a disposizione mezzi adeguati al trasporto di persone svantaggiate, svolge un ruolo determinante in seno a questo piano, il cui obiettivo è quello di effettuare i servizi di trasporto ai diversamente abili del nostro territorio, con il Un momento dell'inaugurazione e il Fiat Doblò coordinamento dell’Asp e ponendo in comune i mezzi di tutti. Infatti, i veicoli appartengono all’Asp, al Comune di Fabriano, alla Croce Azzurra, alla Croce Rossa e alle Cooperative che gestiscono gli altri due Centri per disabili, oltre al Mondo a Colori, la Cooperativa Mosaico e la Castelvecchio Service. Questo consentirà, grazie al supporto dei volontari dell’Auser e delle Croci Rossa e Azzurra, di ottimizzare il servizio anche non acquistando un ulteriore veicolo. “Un’operazione di aggregazione di tutte le forze in campo” ha sottolineato il sindaco Giancarlo Sagramola, presente all’inaugurazione del Fiat Doblò” benedetto da don Alfredo Zuccatosta, alla presenza del presidente dell’Asp Francesco Santini “capace di fare comunità e unità di intenti per affrontare al meglio le sfide e le difficoltà del futuro. Grazie particolare – ha concluso Sagramola – va al presidente ed al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Servizi alla Persona Santa Caterina”. Presidente e Consiglio di amministrazione hanno espresso gratitudine e riconoscenza alle ventiquattro ditte di Fabriano, Sassoferrato e una di Camerino per aver contribuito all’opportunità di attuare questa azione in favore delle categorie più deboli e svantaggiate. 12 >EVENTI< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 giorni Finardi e Vecchioni, Trenel segno un... luogo comune dell'Unesco I n quale luogo vogliamo vivere? La città, è oggi lo spazio che davvero configura la nostra identità, individuale e collettiva. La filosofia, la politica, la scrittura, l’arte, le tecnologie digitali, la musica, come strumenti per mettere in discussione e ripensare il concetto di città, attraverso la mappatura del nostro luogo comune, a Fabriano dal 28 al 30 ottobre. Luogo comune è l’evento promosso dalla Fondazione Aristide Merloni nell’ambito delle attività di Fabriano Città Creativa Unesco. Un programma articolato e denso di appuntamenti che Enrico Letta aprirà nel pomeriggio di 28 ottobre con la prima riflessione e che Massimo Franco, voce tra le più consapevoli e autorevoli del “Corriere della Sera”, proseguirà, toccando in particolare il tema dell’accoglienza e delle nuove cit- tadinanze. “La città sicura” sarà il tema di Anna Imponente, Sovrintendente ai beni storici e artistici del Lazio, a segnare la vicinanza alle comunità colpite dal terremoto. Alle riflessioni si uniranno arte e musica in perfetto stile Poiesis: il 28 continuerà a teatro con il concerto di Imany, “There where tears” tratto dal suo ultimo lavoro “The Wrong Kind of War”. Sabato 29 ottobre spazio a incontri della Rete Unesco, ospiti le città di Heidelberg, Galway, Matera, Bologna, Roma, Torino e Parma. Nel pomeriggio, appuntamento con Giuseppe Cederna e “le città invisibili” di Calvino, cui faranno da controcanto “Le città visibili” e “Le città vicine” a cura di Filippo La Porta, con gli scrittori Giosuè Calaciura, Bruno Morchio, Angelo Ferracuti e Alessio Torino. Il 29 ottobre si chiuderà con Eugenio Finardi in concerto al Teatro Gentile e musica jazz nella notte. Luogo comune è anche riflessione sul rapporto tra creatività, innovazione e sviluppo con tre appuntamenti: Expo Brevetti 2016, a cura di Mar. Bre, sostenuto da Banca Intesa, che promuoverà nella giornata del 28 l’incontro tra inventori e imprenditori. Hackreativity, realizzata in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche - maratona/sfida 24h non stop tra talenti manageriali e digitali, che individuerà applicazioni web utili alla crescita del territorio. Sempre il 29, in contemporanea, la conferenza di Gianluca Gregori sul tema “Le diverse prospettive di una strategia digitale”. L’incontro tra Unesco e le quattro Università delle Marche aprirà la giornata di domenica 30 ottobre, che proseguirà con la “La città e il primato delle relazioni”, conversazione tra Giuseppe de Rita, presidente Censis, e Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia. Nel pomeriggio, dopo l’intervento di Maurizio Carta e la presentazione di Francesco Piccolo, l’attesa lectio di Remo Bodei. La città di Fabriano sarà cuore dell’incontro concerto con Roberto Vecchioni, poi Andrea Scanzi e “Il Sogno di un’Italia” chiuderanno in teatro la tre giorni, prima della festa di piazza animata dal dj Don Pasta. Luogo comune è ideato e curato da Francesca Merloni. Lo Spirito e la Terra, finale tra incontri e spettacoli teatrali Sono in arrivo gli appuntamenti finali della terza edizione de “Lo Spirito e la Terra”, il festival promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Gli eventi, iniziati a maggio, si sono susseguiti in diversi fine settimana, offrendo al territorio momenti di riflessione, musica, poesia e altro ancora. Sabato e domenica la manifestazione volge quindi al termine con due giornate ancora una volta ricche di attività. Per tutte e due le giornate torna la Mostra Micologica Fabrianese che sarà ospitata presso il Chiostro di San Venanzio dove, oltre all’esposizione di funghi, nella giornata di domenica, alle ore 17, il micologo Mauro Faraoni interverrà con una relazione su “I funghi dalla raccolta alla tavola”, seguita da una degustazione. In contemporanea con la mostra lungo il Loggiato San Francesco, sarà presente una testimonianza delle bellezze del territorio a cura del Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi. Inoltre sabato sarà dedicato alla XVI giornata nazionale GNU/Linux e software libero: l’appuntamento è dalle ore 9 presso la Biblioteca Multimediale di Fabriano. Alle 17.30 spazio ad un incontro che, sulla scia della testimonianza dello scorso anno della scrittrice Antonia Arslan, sarà spunto di importanti riflessioni: ospite lo storico e scrittore Gabriele Nissim, che Un libro sui Musici fabrianesi del '700 presenterà il suo romanzo “La lettera a Hitler” e racconterà l’attività che svolge con “Gariwo: la foresta dei giusti”, onlus creata per ricordate le figure esemplari di resistenza morale ai regimi totalitari del Novecento in Europa e nel mondo. L’appuntamento è all’Oratorio della Carità. Nella serata il Ridotto del Teatro Gentile ospiterà invece “Ode per un’anima Andalusa”, spettacolo teatrale di e con Laura Pavoni, con Mauro Allegrini, Marco Agostinelli, Roberto Moschini e Francesca Di Pastena. Domenica l’appuntamento è invece al Castello di Genga, per un pomeriggio dedicato alla Venere di Frasassi. Alle ore 16.30 si terrà un convegno di studi con Gaia Pignocchi e Mara Silvestrini. Alle 18 Andreina Zatti dedicherà un concerto alla Venere di Frasassi e, a seguire, sarà premiato il vincitore del premio artistico “Dalla Venere alle Veneri”. Si conclude così la terza edizione del festival che, come per le due scorse edizioni, anche quest’anno ha avuto un grande seguito di pubblico grazie alla diversificazione degli eventi che sono stati proposti, in grado di rivolgersi ad un pubblico variegato. Anche quest’anno il tutto è stato possibile grazie a tutte le associazioni, enti e privati che hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie forze per la realizzazione delle attività. Mercoledì 26 ottobre con inizio alle ore 17.30 presso la biblioteca “Sassi” si terrà l’incontro, organizzato dal Centro Studi don Giuseppe Riganelli, sul volume “Luca Fabri, Gaspare Pacchiarotti e altri musici fabrianesi del Settecento”. Saranno a disposizione degli intervenuti al convegno una copia del libro presentato ed altre monografie firmate da Giancarlo Pecci, dei cantanti fabrianesi Elisa Petri, Rinalda Pavoni, Teresa e Francesco Cresci. Sarà il prof. Paolo Perretti del Conservatorio musicale di Fermo a presentare il libro di Giancarlo Pecci fabrianese-milanese, ricercatore di chimica e di storia della musica. Al termine dell’incontro verrà ricordata un’altra grande cantante marchigiana, Anita Cerquetti (1931- 2014) che riposa nel cimitero fabrianese delle Cortine. La mostra micologica sale a quota 30 Sabato 22 e domenica 23 ottobre a Fabriano, presso il chiostro di San Venanzio, si terrà la trentesima edizione della Mostra Micologica Fabrianese che, storicamente, risulta tra le prime rassegne del genere tenutesi in Italia e dove sarà possibile ammirare le innumerevoli specie fungine delle nostre montagne. L'organizzazione sarà curata dal Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, il quale, lo scorso anno, è riuscito ad esporre più di 250 specie di funghi, con un ampio successo di visitatori e con la partecipazione ed il coinvolgimento di alcune scuole locali. Anche quest'anno nella mattina di sabato 22, dopo il "taglio del nastro" che avverrà alla presenza delle autorità locali, gli studenti fabrianesi saranno ospiti della mostra. La mostra sarà ad ingresso libero e rimarrà aperta dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle 20 sia nella giornata di sabato sia in quella di domenica. Si ringrazia la comunità parrocchiale di San Venanzio per la disponibilità degli spazi concessi e l'Unione Montana dell'Esino-Frasassi per il rilascio di alcuni speciali e temporanei permessi "didattici" per la raccolta di funghi anche velenosi. Quest'anno poi, in occasione del trentennale, la mostra avrà il patrocinio del Comune di Fabriano, si svolgerà nell'ambito e in collaborazione con le altre contemporanee iniziative de "Lo Spirito e la Terra" e sarà anche arricchita da una speciale esposizione di bonsai allestita e curata da Moreno Severi. Inoltre, il Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi, presso il loggiato San Francesco, presenterà le bellezze del nostro territorio e, infine ma non ultimo, presso la Biblioteca multimediale comunale, nella sola giornata di sabato 22 ottobre, saranno proiettati i migliori video naturalistici dell'ente Parco stesso con quelli realizzati e gentilmente messi a disposizione da Fabrizio Moscè sul lupo e sul cervo che sono tornati a popolare il nostro amato Appennino. Nella giornata di domenica 23 ottobre alle ore 17, presso il chiostro di San Venanzio, si terrà un interessantissimo incontro sul tema "I funghi: dalla raccolta alla tavola" guidato dal micologo Mauro Faraoni con l'eccezionale contemporanea presenza di Marco, cuoco del ristorante pizzeria "Da Lara" che, per conto della Confcommercio locale, ci farà degustare qualche crostino e alcune prelibatezze da lui cucinate con i ben noti funghi di Trufigno, Rogedano e dintorni accompagnati dai vini generosamente offerti dalla cantina "Valdimiro" di Collamato. Anche questi appuntamenti saranno ad ingresso libero e tutti, appassionati, curiosi o semplici amanti della natura, sono invitati a partecipare e portare esemplari fungini. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. L'Azione 22 OTTOBRE 2016 13 >SPAZIO LAVORO< Un outlet, nuova veste Lo stabilimento di Albacina U n outlet permanente dei prodotti Whirlpool debutterà il 27 ottobre all’interno dello storico stabilimento di Albacina, chiuso lo scorso giugno dalla multinazionale americana. Tornerà quindi ad essere operativo, almeno parzialmente, quel locale simbolo della dinastia imprenditoriale fabrianese, in quanto fu proprio lì che prima Aristide Merloni e poi il figlio Vittorio avviarono la produzione di elettrodomestici. Ora l’impresa è in mano al gruppo americano che dopo aver provveduto a trasferire da Albacina e Melano i dipendenti dell’ormai ex fabbrica, ha deciso di utilizzare parte di quel gigantesco sito per allestire un outlet all’interno del quale i dipendenti possono acquistare i prodotti del gruppo a prezzi scontati. Appunto, non tutto il plesso sarà utilizzato, visto che per l’outlet verranno occupati circa 800 mq. spalmati su due piani, ovvero la parte iniziale della costruzione in cui in passato erano ospitati gli uffici. In pratica si tratta della porzione di edificio dove proprio a giugno pochi giorni prima della chiusura definitiva della fabbrica era stata posizionata la camera ardente di Vittorio Merloni, omaggiata da migliaia di persone tra operai, impiegati e tanti storici collaboratori. In totale il pianterreno e gli spazi superiori dovrebbero ospitare attorno ai trecento elettrodomestici complessivi tra frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, piani cottura ed altri prodotti del cosiddetto reparto del bianco. Saranno rappresentati un po’ tutti i brand di Whirlpool tra lo stesso marchio ed i vari Indesit, Ignis, Hotpoint ed altri ancora a dimostrazione di come ad Albacina arriveranno non soltanto i prodotti della vicinissima sede fabrianese di Melano, ma anche gli elettrodomestici realizzati negli altri siti produttivi. L’acquisto, appunto, è riservato ai dipendenti che comunque potranno portare loro parenti ed amici per lo shopping a costi ridotti all’interno del locale in cui verranno impiegati quattro operatori prelevati dai dipendenti dell’azienda. Proprio in questi giorni si stanno completando i lavori di maquillage e adeguamento dei lavori per i quali Whirlpool ha investito una cifra abbastanza rilevante. Un segnale, insomma, che può essere interpretato come piuttosto incoraggiante sulle intenzioni di proprietà e management in termini di permanenza sul territorio dopo che proprio lo stop alla produzione ad Albacina era stato inevitabilmente considerato come un messaggio poco favorevole. Artigiani e commercianti a scuola di inglese Conto alla rovescia per la partenze del corso di lingua inglese destinato agli artigiani, commercianti e titolari di pubblici esercizi di Fabriano ed entroterra, organizzato presso la sede della Cna in via Martiri della Libertà. C’è ne dà conto Andrea Riccardi, segretario della Cna di Fabriano Area Vasta. “La vocazione turistica del territorio – ci spiega – porta ogni anno tanti visitatori e turisti stranieri e, per questo, abbiamo organizzato, assieme alla direttrice di lingua, un corso che aiuterà gli imprenditori e i loro dipendenti ad acquisire le conoscenze base di inglese”. Il corso, organizzato dalla Cna locale, partirà a novembre e durerà 30 ore, al termine delle quali il corsista potrà scegliere di proseguire con il secondo modulo, della durata di altre 30 ore e raggiungere il livello A1. “Per evitare di appesantire la settimana lavorativa – prosegue Riccardi – i 15 incontri di due ore ciascuno avranno cadenza settimanale, dalle 18.30 alle 20.30. Infine, se un artigiano o commerciante frequenta entrambi i moduli riceverà l’attestato di frequenza che potrà appendere in negozio o nella propria attività”. "Oggi il turismo è cambiato, c'è bisogno per gli operatori di avere nuove competenze, come quella della lingua inglese, che sicuramente permetterà di dare ai turisti, anche stranieri una migliore accoglienza nella nostra città. Oggi si parla di turismo esperienziale dove l'accoglienza deve essere sempre più qualificata e capace di far conoscere il territorio nella sua interezza. La conoscenza delle lingue straniere, l'inglese prima di tutto, diviene lo strumento per comunicare e far conoscere meglio il nostro ambito territoriale". Daniele Gattucci SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ OFFERTE NEL PUBBLICO IMPIEGO IN IRLANDA Il Public Appointments Service è un’organizzazione che si occupa del reclutamento del personale per gli uffici pubblici dell’Irlanda. Dispone di un sito per svolgere le procedure di pubblicazione delle offerte e raccolta delle candidature. Anche attualmente ci sono delle ricerche in corso. Gli interessati possono possono trovare tutte le informazioni e le modalità di candidatura all’indirizzo: www.publicjobs.ie > Job Search. ~ LAVORO NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN GRECIA Il CEDEFOP, Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale, è un'agenzia dell'Unione europea con sede a Salonicco, che ha il compito di promuovere lo sviluppo della formazione educativa e professionale all'interno dell'Unione europea. Sono diverse le figure ricercate in questo momento dall’agenzia. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo: recon.cedefop.europa.eu. ~ OFFERTE NEL SETTORE ARTISTICO IN FRANCIA Arte Profils è un sito francese che raccoglie offerte di lavoro e di stage in campo artistico. Si cercano non solo pittori e violinisti, ma anche impiegati e dirigenti da impiegare in aziende che si occupano di attività artistiche. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo: arte. profils.org. ~ OPPORTUNITÀ NEL BANCARIO IN SVIZZERA La BIS, Bank for International Settlements, è un'organizzazione internazionale avente sede sociale a Basilea. Fondata nel 1930, è la più antica istituzione finanziaria internazionale. Sul proprio sito pubblica la lista dei posti vacanti. Informazioni e modalità di candidatura all’indirizzo: www.bis.org > Careers > Current vacancies. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig. [email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. 14 >MATELICA< La Ghergo sfiducia (di nuovo) i vertici L'Azione 22 OTTOBRE 2016 L'Espresso elogia il Verdicchio Collestefano Il settimanale lo classifica secondo tra i vini da comprare dietro al Ridolfi di ANTONIO GENTILUCCI T orna la preoccupazione e tornano gli scioperi nel gruppo Ghergo, ed in particolare nel suo stabilimento di Matelica (l'ex Antonio Merloni). L’origine di questa nuova agitazione va ricercata nelle manovre che la proprietà sta facendo nel suo organico, manovre molto pesanti, che interessano la dirigenza del gruppo, amministratore delegato in primis. Sono stati i sindacati uniti, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, alla fine della scorsa settimana, a lanciare l’allarme: “l'amministratore delegato ed i suoi collaboratori, entrati in carica a luglio 2015 e responsabili di tutto il piano di riorganizzazione e rilancio del gruppo, sono stati “congedati” a fine settembre senza plausibili spiegazioni. Tutti i ruoli dirigenziali sono nuovamente ricoperti dai componenti della famiglia Ghergo, proprietaria del gruppo, che oggi stanno lavorando ad un nuovo fantomatico Piano Industriale da presentare a banche e organizzazioni sindacali, con tempi indefiniti. Dal 2009 ad oggi a Porto Recanati la stessa famiglia ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti esterni, con l'unico risultato ad oggi di avere peggiorato la situazione sia finanziaria che produttiva, nonostante l'uso continuo di ammortizzatori sociali e i sacrifici dei lavoratori”. A pagarne il prezzo sarebbero proprio gli stabilimenti interessati all’ultimo accordo sottoscritto in Regione: “a Matelica e Sassoferrato il piano di riorganizzazione e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione Marche e al Ministero del Lavoro non più tardi della scorsa primavera, a causa di una serie preoccupante di ritardi sulle tempistiche concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di essere messo in discussione compromettendo le prospet- tive future per entrambi gli stabilimenti. Il 13 ottobre le organizzazioni sindacali e le Rsu di tutti gli stabilimenti delle Province di Macerata e Ancona hanno coinvolto la Regione Marche con il suo assessore al Lavoro, Loretta Bravi”. Ora lo sciopero, e lo sguardo al prossimo incontro in Regione, programmato per il 4 novembre. L’adesione, lunedì 17, è stata massiccia “100% a Matelica, 90% a Sassoferrato e la totalità dei produttivi a Porto Recanati”, precisano i sindacati. E lo stato di agitazione, in questa realtà che coinvolge oltre 300 famiglie, proseguirà, almeno fino al 4 novembre. Dieci anni di Teatro nel territorio E’ in edicola la nuova guida del settimanale L'Espresso 'I Vini d'Italia 2017'. Nel frattempo il giornale ha dedicato un'importante anteprima ai vini primi nelle rispettive classifiche ed inseriti proprio tra le eccellenze nella guida 2017. Le tre categorie citate sono: vini da comprare, vini da bere subito e vini da conservare. In questo contesto, continua la tradizione dei riconoscimenti offerti dal noto settimanale alla cantina matelicese Collestefano di Fabio Marchionni. L'anno scorso infatti L'Espresso aveva selezionato il Collestefano Verdicchio di Matelica 2014, introdotto nella classifica dei top 20 vini italiani rapporto qualità-prezzo. Per il 2017, invece, gli esperti lo hanno messo in seconda posizione assoluta tra i vini da comprare. Davanti al Collestefano Verdicchio di Matelica 2015, si classifica primo il Brunello di Montalcino 2011 della cantina Ridolfi; sul terzo gradino del podio, infine, il Trebbiano d'Abruzzo Masciarelli 2015. "La cantina Collestefano spicca per fedeltà alla propria storia - si legge a pagina 93 del famoso settimanale - eccellente produttrice di bianchi, in primis Verdicchio di Matelica, Fabio Marchionni da anni mantiene una produzione piuttosto limitata per non snaturarlo, ed a prezzi molto moderati". Insomma un vino secondo solo al Brunello di Montalcino. Nelle altre due classifiche spiccano il Barbaresci Crichet Pajé 2007 della cantina I Paglieri - Roagna, tra i vini da bere subito, ed il Taurasi Poliphemo 2012 della cantina Tecce Luigi, tra i vini da conservare. Riccardo Antonelli gnia sprona i giovani alla professione e alle sue prospettive: la nascita di una start up al nostro interno è la conferma che la via seguita è quella giusta, anche se le E’ stato un ideale, forse con un pizzico di utopia, che ci ha spinto in quei lontani giorni del 2006 a credere in questo progetto. Un ideale di un gruppo di persone moti- Importante traguardo per il Ruvidoteatro che fa il bilancio della sua attività vate a realizzare un piccolo sogno: la creazione di uno spazio possibile di conoscenza, pratica, fantasia creativa da trasmettere ediffondere agli altri e al territorio. Ad ottobre Ruvidoteatro festeggia i 10 anni di attività. E’ un lungo percorso che ha attraversato la vita e gli interessi di molte persone, le quali hanno abbracciato la proposta culturale della compagnia, formatasi a Matelica nel 2006, capace di portare il proprio linguaggio in tutta la regione e nel resto d’Italia. Quante persone si sono avvicinate al teatro come idea e luogo fisico, attraverso i corsi di formazione, gli spet- tacoli, gli eventi, le stagioni teatrali, e tutte le proposte con cui Ruvidoteatro ha coinvolto migliaia di persone, nelle infinite variazioni del linguaggio teatrale. Come non ricordare i primi tempi, con i giovani che calcavano il palcoscenico e riempivano le vie della città con spettacoli e performance (gli anni fertili delle notti bianche). Le varie poetiche che hanno percorso gli anni di questa storia. Dai clas- sici rivisitati in forma moderna (Il sogno di Shakespeare, il Mattia Pascal di Pirandello) alle proposte di contemporaneità (la Medea con gli emigranti, la Tempesta autobiografica con l’uso di tutto il luogo teatro, le città invisibili di Calvino portate tra le piazze della città). Attraverso i nuovi linguaggi (il teatro danza di Pina Bausch, il linguaggio del corpo) fino ai personaggi matelicesi (Matelitango, l’Ingegnere Mattei). E che dire di tutti gli spettacoli nati per l’infanzia e la gioventù, coinvolgendo scuole, famiglie, intere generazioni attraverso il linguaggio del teatro per ragazzi (Il baule dei sogni, Il Barone rampante di Calvino, il Mago di Nooz, la commedia dell’arte, il circo pasticcione). L’approccio a nuove tecniche e linguaggi della comunicazione, attraverso l’uso del corpo al buio nelle molteplici applicazioni con l’invenzione tecnologica (lo spettacolo con la luce al wood Ombre). Il rapporto con la scienza e la collaborazione con l’Università di Camerino, confluito nella produzione di uno spettacolo scientifico per bambini (I predatori della scienza) e il laboratorio teatrale applicato alla scienza con gli studenti dell’università, che ha dato vita allo spettacolo presentato in stagione a Camerino (La forza interiore). Per giungere ai nostri giorni, nella prospettiva del turismo culturale ed esperienziale, andando fuori dai teatri, per proporre in vari luoghi del territorio un approccio più partecipato del turista con la bellezza dei paesaggi, gli incontri nei musei, le scoperte delle tele dipinte al buio, con una prospettiva nuova di coinvolgimento e di esperienza per lo spettatoreattore. Sono stati 10 anni in cui abbiamo conosciuto, formato, avvicinato tantissime persone, creando nuovi incontri, amicizie, amori, esperienze, bambini cresciuti con noi e che ora fanno parte della compagnia. Un universo di volti che non possiamo ricordare tutti, ma che hanno dato ricchezza e positività al nostro lavoro, dandoci la consapevolezza che la motivazione era concentrata ad un unico scopo: far crescere le persone, non solo sul piano teatrale, ma anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni, con l’idea che la cultura è fondamentale nel rapporto tra le persone e la comunità dove vivono. E ancora adesso la compa- difficoltà ci sono sempre, ma con lo spirito giusto si possono superare. v.m. Ruvidoteatro, Teatro ragazzi 15 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Ottobre, è tempo di funghi Al via la XVIIa Mostra Micologica e Botanica nei locali di Palazzo Ottoni di Giulio iale L’ anno in corso è letteralmente volato via per i tanti appassionati cercatori dei funghi. Infatti nessuno ha mai lamentato un rientro dall’uscita su prato o bosco a mani vuote. Anzi corre voce che tanti non hanno più spazi liberi nei congelatori. Il Gruppo Micologico Matelicese ha realizzato numerose iniziative, spesso aperte anche al pubblico, riscuotendo notevole interesse e partecipazione, con grande soddisfazione del presidente dott. Claudio Modesti e del vulcanico organizzatore suo vice Luciano Lori. Dopo i tanti incontri e convegni con relatori noti professionisti, tecnici ed esperti di micologia e botanica, anche il 2016 si concluderà con la tradizionale Mostra Micologica e Botanica, giunta ormai alla XVIIa edizione, che si svolgerà 22 e 23 ottobre (sabato e domenica) nei locali di Palazzo Ottoni, concessi dall’amministrazione comunale. La mattina di sabato la mostra sarà visitata da varie classi delle Scuole del Comune, accompagnate dai loro insegnanti. Sempre sabato 22 ottobre, nell’attigua Sala Multimediale “M. Boldrini”, alle ore 21, si terrà un interessantissimo convegno sul tema: “I funghi di São Miguel” con relatore il noto micologo di Roma Tommaso Lezzi. L’evento sarà aperto dal saluto delle autorità e al termine sarà offerta a tutti i partecipanti e visitatori della mostra una degustazione di prodotti locali e Verdicchio doc di Matelica. La Mostra Botanica, curata come sempre dalla dott.ssa Alessandra Vitanzi, prevede la riproduzione in scala delle principali comunità vegetali forestali dove si rinviene la maggior parte delle più comuni e note specie micologiche. È così che, magicamente, entrando a Palazzo Ottoni, sarà come trovarsi a passeggiare nel bosco. Nell’ambito della mostra e nella preparazione della stessa, per il 3° anno, il Gruppo Micologico entra nelle scuole con il progetto “Conosciamo i funghi ed il loro mondo”, rivolto alle classi III della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Mattei” di Matelica ed Esanatoglia. Lezioni frontali ed esperimenti saranno svolti in aula per scoprire il mondo dei funghi. I ragazzi saranno guidati alla realizzazione di creazioni artistiche che saranno Per la Pedemontana le ruspe al lavoro C’è un comunicato ufficiale dell’Anas, si sono messe in moto le ruspe. C’è un inedito “tocco” di realtà, cioè sembrerebbe essere davvero arrivato il momento dei lavori per la leggendaria Pedemontana, la strada di cui si parla da decenni, che collegherebbe con una strada veloce Matelica con Fabriano e l’arteria Ancona-Perugia da una parte e Camerino e la Civitanova-Foligno dall’altro. Il sito dell’Anas comunica infatti “che la Società Quadrilatero Marche-Umbria ha avviato le lavorazioni preliminari per la realizzazione del primo tratto della “Pedemontana delle Marche”, nell’ambito del progetto Quadrilatero Marche-Umbria. Lo stralcio in corso di esecuzione si innesta sulla strada statale 76 “della Val d’Esino” (direttrice Perugia-Ancona) nei pressi di Fabriano ed avrà una lunghezza di circa 8,1 chilometri, fino a Matelica. La carreggiata sarà larga 10,5 metri con due corsie da 3,75 metri oltre due banchine da 1,5 metri ciascuna. L’opera comprende cinque tra ponti e viadotti, una galleria di circa 900 metri e 3 svinLodevole l'iniziativa da indire, quella del "I° Festival organistico Città di Matelica"; ospitato a settembre nella chiesa di S. Filippo Neri dove è custodito l'organo a canne costruito dall'organaro fabrianese “Camillo del Chiaro” nel 1852. L'ascolto della musica unito alla vista della cantoria e della cassa armonica in stile rococò è stato quanto di meglio si potesse offrire all'ammirazione del pubblico presente. Il Festival, promosso dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta, dalla Collegiata di San Filippo Neri e dalla Scuola Civica di Musica cittadina sotto la direzione artistica dell’organista ma- coli (Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica nord). I lavori prevedono anche la realizzazione della bretella di collegamento, di 1,5 chilometri, tra la strada statale 77 e la strada provinciale 209 “Valnerina” in località La Maddalena, nel Comune di Muccia. Il valore complessivo delle opere è di circa 90 milioni di euro, interamente finanziati nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Marche. Il progetto esecutivo del secondo stralcio, da Matelica a Castelraimondo, è in corso di approvazione”. Sui tempi nessuna pronuncia (che sarebbe del resto, a questo stadio, scarsamente indicativa). Plaudendo a questa notizia, e sperando che viadotti e gallerie non siano eccessivamente impattanti, resta al fondo l’interrogativo: il completamente della Quadrilatero sarà portatore di un nuovo sviluppo o… i buoi sono ormai definitivamente scappati dalla stalla? a.g. esposte alla mostra. Operatori saranno la dott.ssa Alessandra Vitanzi ed il vice presidente del Gruppo Luciano Lori. Nei pomeriggi dei due giorni saranno offerte caldarroste a tutti i visitatori. Fiato alle trombe con la musica sacra Straordinarie le voci che hanno risuonato nella splendida chiesa della Pieve di Esanatoglia, venerdì 30 settembre, organo, voce soprano e flauto. I maestri Luca Migliorelli, Chiara Di Matteo, Alessia Albani, nel secondo appuntamento de “I concerti della Pieve”, si sono cimentati all’unisono in un interessante repertorio di musica sacra con composizioni di A. Vivaldi, G. B. Pergolesi, G. F. Handel. La navata della chiesa, colma di una platea attenta, testimoniava il successo della manifestazione, organizzata dal Comune di Esanatoglia e dall’associazione culturale “Toscanini 79”, con la direzione artistica del M° Migliorelli, Socio Collaboratore dell’Associazione culturale “Toscanini 79” e direttore della scuola musicale “Toscanini 79” nella città di Esanatoglia. Hanno introdotto l’esecuzione il sindaco della città Luigi Nazzareno Bartocci e l’assessore all’Istruzione Debora Brugnola; la loro prefazione ha sottolineato la valenza culturale dell’evento, che non si limita solo all’esecuzione di eccellente prova musicale, ma riesce a far esaltare l’inestimabile ricchezza artistica del nostro territorio. Il recente restauro dell’organo, da parte del M° Formentelli, ha portato all’origine le peculiari caratteristiche del raro strumento cinquecentesco. Suggestiva la cornice della Pieve di Sant’Anatolia. E' stata un perfetto scrigno, custode di forme d’arte distinte, architettonica, pittorica e musicale che si sono fuse, perfettamente insieme, regalando una magica serata d’autunno imminente. lina Menichelli Festival organistico, una perla da riproporre telicese Luca Migliorelli, è stato patrocinato dal Comune di Matelica. Due concerti in programma hanno composto il cartellone concertistico del festival organistico. Nella prima serata si è esibito il M° Luca Migliorelli con un programma distinto in due parti: la prima consistente in brani di musica barocca relativi a composizioni di Frescobaldi, Zipoli, Gabrieli e la seconda in brani di musica ottocentesca ( Morandi, Gherardeschi, Fumagalli) con marce ed arie tratte da opere verdiane. La seconda serata ha visto all'organo il M° Sauro Argalia, tornato nuovamente a suonare su questo strumento dopo il concerto d’inaugurazione del dopo restauro avvenuto nel 1999. In quell'occasione il Maestro pubblicò anche un libro dal titolo “Camillo del Chiaro organaro in Fabriano” dove all’interno è documentato tutto il lavoro di restauro eseguito dalla ditta organaria “Pinchi” di Foligno, con un’appendice di tutti gli organi costruiti dal “Del Chiaro” sul territorio della diocesi di Fabriano/Matelica. Insieme al M° Argalia ha suonato l’oboista M° Andrea Andreani, che insieme hanno eseguito musiche di Corelli, Bach, A. Marcello, Haendel e Albinoni. I due concerti sono stati seguiti da un pubblico numeroso, attento ed entusiasta, che non ha lesinato applausi convinti e prolungati. L'affluenza ha superato qualsiasi aspettativa tributando il dovuto riconoscimento a chi ha operato affinché la manifestazione si realizzasse, ed ai maestri che spontaneamente si sono offerti di eseguire i vari repertori. Questa nuova iniziativa culturale ha aggiunto un'importante ed interessante tessera al mosaico di attività che si stanno svolgendo a Matelica, mettendo in evidenza lo splendore della musica per organo, non sem- pre adeguatamente apprezzata e ricercata. Manifestazioni di questo tipo dovrebbero essere maggiormente incoraggiate e promosse al fine di indirizzare le persone verso il "bello" e “l'arte”, espressi in una delle forme più significative qual è la musica. Mario Morri 16 >MATELICA< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 La Misericordia...in cucina Inaugurata dal Vescovo Russo la mensa per i poveri gestita dalla Caritas di LAURA ANTONELLI E' stata inaugurata, sabato 15 ottobre alle 17.30, la Cucina della Misericordia, presso la parrocchia di Santa Teresa d'Avila, proprio nel giorno della celebrazione di questa Santa, prima donna ad essere proclamata Dottore della Chiesa. La Cucina della Misericordia è una mensa per i poveri che sarà gestita dalla Caritas di Matelica e dalla parrocchia di Santa Teresa, aperta alle famiglie in difficoltà della Vicaria di Matelica nei locali del refettorio del Monastero, recentemente restaurati grazie al contributo del parroco don Angelo Casertano e di altri privati. Inoltre, al progetto, ha contribuito anche il Lions Club Matelica donando gli elettrodomestici della cucina: piano cottura, cappa, forno, frigorifero e congelatore. L'inaugurazione si è svolta alla presenza del vescovo della Diocesi di Fabriano – Matelica, Mons. Stefano Russo, del Priore dell'Eremo di San Silvestro di Montefano a Fabriano, don Vincenzo Bracci, del parroco di Santa Teresa Angelo Casertano, del sindaco Alessandro Delpriori, del vice sindaco Anna Grazia Ruggeri, dell'assessore Pietro Valeriani e della presidente del Lions Club di Matelica Matilde Amina Murani Mattozzi, oltre che di molti soci del Lions. “Un ottimo segno dell’azione cristiana nel tempo presente – ha detto tra le altre cose il vescovo – Si inizierà con qualche famiglia, ma la Divina Provvidenza interverrà sicuramente e speriamo che la Diocesi possa contribuire per ampliare il servizio a chi ne ha più bisogno”. Don Vincenzo da parte sua, che qui è ovviamente di casa, essendone stato parroco per undici anni, ha detto di rallegrarsi perché “è servita a salvare questa parte del vecchio collegio dal degrado e ser- la sua lettera con la frase “e Dio la contenti. Per farle piacere. Il Prpe Gio: Casimiro”? E’ nientemeno che Giovanni II Casimiro o Casimiro V, nato nel 1609, figlio minore di Sigismondo III e Costanza d’Asburgo, ultimo discendente della linea della famiglia reale polacca Wasa o Vasa. Fu gesuita e Cardinale. Ma, a causa della morte del fratello Ladislao IV, fu eletto Re proprio nel 1648 e lo rimase fino al 1668, in uno dei periodi più difficili per la monarchia polacca, a causa della rivolta dei Cosacchi, dell’attacco dei Russi e degli Svedesi che occuparono Cracovia e Varsavia. Finalmente la pace fu firmata ad Oliva nel 1660. Ma in gioventù, mentre ara ancora libero da impegni di Stato, aveva viaggiato molto per l’Europa, aveva visitato l’Italia e, in particolare, essendo devoto, Loreto e la Santa Casa. E fu proprio a Loreto che conobbe (e lo conferma anche il nostro storico Camillo Acquacotta nelle sue Memorie) il devotissimo e nobile padre (matelicese benché la famiglia fosse umbra di origine) Alessandro Pellegrini, fratello di Valentino, anch’egli appartenente alla Compagnia di Gesù (quindi gesuita). Ne ammirò talmente le qualità che volle che lo seguisse in Polonia, alla corte del fratello; là Alessandro divenne anche suo confessore e vi rimase a lungo, prima di tornare a Roma, dove concluse la sua vita. Proprio nel 1648, un anno dopo la morte dell’amico Alessandro, Casimiro divenne Re. Ma dopo venti anni, rinunciò al potere (1668) abdicò; chiese ed ottenne dal Papa l’annullamento dello stato ecclesiastico, rinunciò al cardinalato ed ai suoi benefici (può essere cardinale anni, Gianna Barbarossa, Rosalba Carsetti e Anna Mazzolini. «Il Lions Club Matelica - dichiara la presidente del Club, ringrazia don Angelo per aver proposto questa collaborazione nel progetto della Cucina della Misericordia, perché ci ha permesso così di rispondere ai bisogni della comunità nella quale viviamo e di realizzare il nostro motto che recita “Dove c'è un bisogno, lì c'è un Lions”». "Arma di distrazione questo referendum" Il Re di Polonia e le amicizie matelicesi Grazie ad un prezioso documento dell’amico Enzo Carsetti, abbiamo potuto sapere di rapporti fra un Re di Polonia, la famiglia Pellegrini e la famiglia Bracci di Matelica. Di che si tratta? Di una lettera in italiano che ha come destinatario l’”illustrissimo Reverendissimo Signore Giulio Bracci, Arciprete di Matelica, Canonico della Collegiata di Santa Maria della Piazza”. Eccone la sintesi: “Lettera del Cardinale Casimiro sulla morte del Sig. Valentino Pellegrini”. L’anno è il lontano 1648. Lo scrivente dice di essere affettuosamente legato al Padre Alessandro Pellegrini ed a tutta la sua famiglia; ora, tramite Bracci, viene a sapere della “morte del Sig.r. Valentino verso il quale avevo particolare inclinatione”. Chi scrive dice di comprendere la gravità dell’evento luttuoso, ma assicura che, oltre alla partecipazione al lutto ed al cordoglio, assicura che è pronto a dare tutto l’appoggio che sarà richiesto ai nipoti e ai componenti della famiglia, mentre riafferma forti sentimenti di stima a Bracci che ora è il suo tramite perché Alessandro, a soli 53 anni, era morto l’anno prima a Roma. La data è “li 21 febbraro 1648”. Chi firma è Giovanni Casimiro (nella foto). Ma chi è? Da dove è scritta la lettera? Essa viene da Tjrodna. Ho ricercato tale località che si trova sul fiume Niemen, sotto la Lituania, in territorio un tempo polacco, poi della Russia bianca. Grazie ad un atlante storico sulla invasione tedesca della Polonia nella II Guerra Mondiale, da poco uscito, compare come Grodno (e mi dicono oggi è di nuovo polacca e si pronuncia Grudno). Ma chi è questo Giovanni Casimiro che conclude virà ad attuare quegli obiettivi che Papa Francesco ci chiede”. La Cucina è stata fortemente voluta da don Angelo Casertano, ringraziato anche dal vice indaco Ruggeri: “Oggi si realizza per lui davvero un sogno”. Ci sono due targhe, una dedicata alla memoria dei genitori dello stesso parroco e l'altra, da parte del Lions Club in ricordo delle socie Fondatrici, scomparse negli ultimi anche un laico), tornando allo stato laicale. Si recò in Francia dove in seguito si formò una famiglia e morì a Nevers nel 1672, solo quattro anni dopo. Ma per noi matelicesi è interessante che due nostri concittadini furono suoi stimati amici. E lo scopriamo insieme alle loro famiglie, grazie a questa corrispondenza in cui egli è definito in tedesco “Konig (cioè Re) Ioannes II Wasa”. Nel Museo Piersanti (prima Palazzo Pellegrini) conserva documenti preziosi di questa amicizia che ebbe un seguito perché nella biblioteca c’è un libro stampato nel 1669 sul viaggio di Maria Casimira Regina di Polonia: vi sono descritte le tappe del suo viaggio attraverso l’Europa e l’Italia (è ossequiata ovunque) e il pellegrinaggio a Loreto, che è la sua meta, dove venne a ringraziare la Vergine per la protezione data al Re suo marito ed ai polacchi per esser riusciti a non far invadere la loro nazione ai Turchi. Forse sarebbe il caso di ricercare tutti i documenti, farne una mostra e invitare a Matelica l’addetto culturale polacco a Roma per presentare questo prezioso gioiello che è il nostro Museo, insieme ai documenti storici preziosi per entrambi i paesi. Fiorella Conti Sabato 15 ottobre, a Palazzo Ottoni, il Comitato per il No ha ospitato il magistrato di Cassazione Vito D’Ambrosio, già presidente della Regione Marche dal 1995 al 2005, e ora uno dei i molteplici volti autorevoli in materia di Giurisprudenza schierati per il No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre. Ecco un ampio stralcio del comunicato consuntivo dell’incontro fatto dal Comitato del No. A presiedere l’incontro, Emanuela Fiorentino (Comitato Provinciale per il No) e Igino Colonnelli (Comitato locale). Una sala piena in ogni ordine di posto - tanti i giovani - ha ascoltato con interesse le parole del Magistrato e dato luogo ad un vivace dibattito di approfondimento. D’Ambrosio ha definito il referendum un’«arma di distrazione di massa», messa in atto dal Governo per deviare l’attenzione dei cittadini dai gravi problemi economici che attanagliano il Paese, soprattutto le giovani generazioni a cui l’Italia non dà più prospettive e risposte. «Voto No non per far cadere Renzi. Voto No perché questa Riforma costituzionale peggiora la nostra Carta. Se cade Renzi non piango, certo, purché non si faccia troppo male» ironizza D’Ambrosio, prima di scardinare una ad una le motivazioni che i Comitati del Sì adducono a favore di questa riforma. Alcune pillole del D’Ambrosio pensiero? Il bicameralismo non rallenta l’iter di approvazione delle leggi! E’ la volontà della maggioranza, che ha potere condizionante molto forte, a decidere quali leggi approvare e con quali tempistiche. Il Jobs Act è diventato legge in 13 giorni, la Legge Fornero in 8 giorni, ma è dal 1989 che l’Italia ha preso impegni per ratificare una legge sul reato di tortura, e non lo ha ancora. Molti promotori del Sì sostengono poi che la Riforma così come è non va bene, ma che se una riforma costituzionale non passa adesso, non passerà mai più. No! E perché se non passa adesso non passa più? Un’altra riforma è possibile, dice D’Ambrosio. E anche riguardo alla riduzione del numero dei parlamentari, la somma risparmiata, secondo i dati ufficiali forniti dalla Cancelleria di Stato, è stimata tra i 50 e 150 milioni di euro annui: per ottenere questa cifra «basterebbe sforbiciare le indennità parlamentari», afferma D’Ambrosio. Questa è una Riforma approntata con superficialità inaudita: lo dimostrano gli svarioni presenti al suo interno, come il fatto che si rimandino delle questioni al “Commissario di Governo”, figura che non esiste più nel nostro Ordinamento da 15 anni! Questa riforma aumenterà ancora di più il divario tra politica e cittadini, perché incomprensibile linguisticamente anche agli addetti ai lavori (come il capzioso art. 70): nel ’47, i nostri Padri Costituenti sottoposero il testo all’Accademia della Crusca perché fosse comprensibile a tutti. La Costituzione si può modificare, ma non così! In questo modo si rafforza solo la casta dei politici. Comitato No - Matelica 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Doppio evento con il Salvi Il catalogo e la premiazione di tre artisti D opo il vernissage del 1° ottobre scorso, che ha registrato una larga partecipazione di pubblico, la 66^ Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi” ha in programma un nuovo, doppio appuntamento: la presentazione del catalogo che documenta i contenuti della manifestazione e la cerimonia di premiazione di tre dei trenta artisti iscritti alla sezione “Premio”. L’iniziativa si terrà sabato 22 ottobre, alle ore 16.30, nell’auditorium di Palazzo degli Scalzi. Sarà proprio il seicentesco ed elegante edificio, insieme alla tradizionale sede di Palazzo della Pretura e alle chiese di San Giuseppe e di San Michele Arcangelo, ad ospitare, fino al 13 novembre, il prestigioso evento espositivo dedicato alla arti visive, organizzato dal Comune con la collaborazione di Regione Marche, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Fondazione Carifac e Fiaf. Dunque, questa nuova edizione della Salvi, denominata “Materia e Segno - La profondità della leggerezza”, curata dagli storici dell’arte Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni, dedicata al compianto Padre Stefano Troiani, vivrà sabato prossimo un altro momento particolarmente significativo. Il catalogo riassume tutti gli aspetti della Rassegna, dalle immagini delle opere in mostra (ben 223), ai contenuti critici, dai testi di presentazione ai cenni biografici dei quarantasei artisti presenti. Nel volume sono quindi raccolti i cinque momenti espositivi della manifestazione: “Grandi scultori del ‘900: Pericle Fazzini ed Edgardo Mannucci”; la personale dell’artista omaggiato, lo scultore ascolano Giuliano Giuliani; “Grafismi”, mostra dedicata al fotografo Eriberto Guidi; “Tendenze del contemporaneo” (che vede la presenza di nove eccellenti autori); “Artisti in concorso” (che comprende anche la sezione “Artisti fuori concorso”). Il Visitatori durante la giornata inaugurale della manifestazione progetto grafico del volume porta la firma di Monica Simoni, mentre la stampa è realizzata da “bBold” di Monsano (AN). Per quanto riguarda la cerimonia di premiazione, così come previsto dal bando di partecipazione, saranno tre i riconoscimenti assegnati da una qualificata giuria agli artisti meritevoli, secondo la formula, ripristinata quattro anni fa, che costituisce una delle tradizioni più antiche della Salvi, quella del “Premio acquisto”. Trenta, come detto, gli autori in concorso, di cui cinque stranieri. Questi i componenti della giuria: Cecilia Casadei - presidente - (vice presidente emerito Accademia Belle Arti di Urbino, giornalista, critico d’arte); Galliano Crinella (docente Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo); Giampiero Donnini (storico dell’arte); Federica Facchini (docente di storia dell’arte contemporanea all’Accademia Belle Arti di Macerata); Ivana Jachetti (responsabile attività e promozione turistico-culturale della Regione Marche); Sandro Pascucci (filosofo); Ugo Pesciarelli (sindaco di Sassoferrato). La Salvi resterà aperta al pubblico fino al 13 novembre nei giorni di giovedì e venerdì dalle ore 17 alle 19, il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 16 alle 19. Cucina con zucca, poi magia e fantasia Quando nell'Ottocento scoppiò improvvisamente la febbre dell'oro Mentre mancano pochi giorni alla grande notte delle streghe che trasformerà il castello di Sassoferrato in un luogo che, con la complicità della Pro Loco sentinate, intreccia magia, fantasia e paura, dal 16 ottobre al 20 novembre tutte le domeniche a pranzo sarà possibile degustare un menù a base di zucca al costo di 20 euro. L'iniziativa è firmata da otto ristoranti storici del sentinate: Le Ginestre di Montelago, La Taverna di Bartolo e La Rocca in Castello, L'Appennino in Borgo, La Vecchia Stalla alle Felcine, Le due Sorelle a Monterosso, Agriturismo il Gorghetto al Molino di Castagna e La Collina Da Biducci a Cerqueto. Un event marketing che piace e pure molto. Forse perchè forchetta e coltello sono un altro modo di attrarre curiosi ed escursionisti e l'iniziativa venendo da privati dà un idea del nuovo dinamismo che corre nel paese. Un solo rimprovero: peccato che duri solo un mese...almeno che qualcosa di buono bolle in pentola per il mese di dicembre! Erano gli anni '80 dell'Ottocento, fu quasi una follia collettiva. La rievoca un maestro di allora: Lorenzo Bettini, di cui ora sono state pubblicate le interessantissime memorie (anni 1855-l917), nei Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, a cura, davvero premurosa, di Alvaro Rossi. E', questa una pubblicazione meritoria, perché Bettini é un personaggio di notevole spessore culturale. Maestro elementare per quasi venti anni a Sassoferrato, poi ispettore scolastico a Chieti, Reggio Emilia, Siena e infine direttore delle scuole comunali a Venezia, fu autore di diffusi testi scolastici e di libri di didattica. Un uomo di scuola appassionato e autorevole che andrebbe fatto conoscere ai marchigiani. Bisognerà ritornare sulle sue Memorie se non altro perché contengono molti altri ricordi relativi, oltre che a Sassoferrato, a Colleponi di Genga, Pergola e S. Lorenzo in Campo, di cui era originario. Ecco la rievocazione della febbre dell'oro, che nel libro contiene anche nomi e cognomi che qui si omettono. Veronique Angeletti Scontro e bambino in rianimazione S. P. Fabriano-Sassoferrato, 12 ottobre. Il furgone condotto da un 43enne di Sassoferrato, diretto a Fabriano, collide frontalmente e lateralmente la Punto guidata da un 33enne di Melano che sta immettendosi sulla Provinciale. I due figli del 33enne riportano danni: il piccolo di 10 anni viene ricoverato all’ospedale di Torrette nel reparto Rianimazione. La prognosi è riservata. L’altro figlio, dodicenne, avendo lievi ferite, viene medicato all’ospedale. Illesi i due conducenti. a.c. Si credeva di aver trovato fortuna in certe terre, là sopra San Bernardino a destra della via che conduce a Catobagli e precisamente in un colle detto Colmerone, le cui zolle arenose luccicavano di mica. Che l’oro esistesse a Colmerone non c’era dubbio: cieco chi noi vedeva, maligno chi osasse negarlo: lo stesso nome di Colmerone confermava l’opinione che il colle non era altro che una gran massa d’oro. La voce uscì dal paese e si sparse nei paesi circonvicini: alcuni giornali la raccolsero. Venne un chimico da Roma, il quale portò via della terra per analizzarla: tutto il paese in ansia ad aspettar l’oracolo. Il responso arrivò dopo molti giorni: un grammo d’oro e più per ogni tonnellata. Un po’ poco, ma di terra ce n’è tanta! Gli animi sempre più si scaldano: l'"auri sacra fames” invade sempre più il proletariato sassoferratese: si discute, si fanno previsioni, si stabiliscono patti, si fanno scavi, si spende quanto più si può, si lavora a tutto spiano. Al mattino di buon ora, piccole comitive vanno in campagna alla ricerca dell'oro: la terra luccicante si trova: di quel pezzo di campo si prende subito possesso e col proprietario si fanno patti e scritture, anche per mano di notaio, a base di futuri guadagni e di futuri dividendi. Da mane a sera non si parla che d’oro: la notte si sogna oro: in ogni povera famiglia c’è ormai quasi la certezza di dare un calcio alla miseria e di non aver più bisogno di lavorare. Di quando in quando giungono notizie da Roma sulle analisi delle terre aurifere e il popolo si appassiona, si allarma, si esalta. Di più, si cercan quattrini per mandare innanzi l’affare: i risultati saranno splendidi: Sassoferrato, più che la terra di Bengodi, sarà il nuovo Perù, la nuova California: cambierà nome: Sassodoro. Che importa spendere cento lire oggi, se domani avremo in tasca milioni?... In casa Agostini tutte quelle zucche vuote del padre e de’ figli, con a capo il Perfetti, costituivano la famiglia più allegra del mondo, sicura che fra poco avrebbe oro a palate, e con esso palazzi, ville, giardini, carrozze, cavalli e comodi d’ogni specie. Tali sogni e pazzie durarono molto tempo, finché tutti si persuasero che la terra di Colmerone non era affatto diversa dalle altre, e così tanti poveri cervelli guarirono di sì originale crisomania. 80 cori in tutta Italia, c'è anche Sasso L'appuntamento è per lunedì 24 ottobre al teatro del Sentino alle ore 21.15. Si chiama "1000 Voci per ricominciare" ed è un'iniziativa nazionale a cui partecipa il Gruppo Corale di Sassoferrato a favore delle popolazioni terremotate con l'Orchestra Concordia. Gruppo musicale allargato, nato dall’incontro di diversi musicisti che operano intorno al territorio di Fabriano. Un evento che assomiglia molto ad un grande regalo, considerando che il Coro e l'Orchestra hanno una bella idea della musica e dell'improvvisazione. Ogni spettacolo diretto dai maestri Andreina Zatti e Marco Agostinelli è un viaggio nelle note che, seppur fedele, riserva sempre piacevolissime sorprese. Finora sono quasi 80 i gruppi che in tutt'Italia partecipano al grande movimento di solidarietà che si è stretto intorno alla tragedia del 24 agosto. E' stato lanciato dal Coro polifonico "Città di Rivarolo” di Torino. L'impegno è di cantare nel proprio paese un giorno a scelta tra il 22, il 23 e il 24 ottobre, condividendo un cartellone unico. Insomma è stato organizzato un concerto nazionale. Nelle Marche, oltre al coro sentinate, hanno aderito da Jesi la Corale "Brunella Maggiori" ed il Coro Federico II; da Pergola, il Coro G.B. Pergolesi. Un momento importante per il popolo sentinate per manifestare di nuovo solidarietà e partecipazione. v.a. 20 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 VIVERE IL VANGELO >CHIESA di Don Aldo Buonaiuto Domenica 23 ottobre dal Vangelo secondo Luca (Lc 18, 9-14) Una parola per tutti I farisei osservavano alla lettera la Legge pregando tutti i giorni alle nove di mattina e alle tre di pomeriggio e digiunando ogni lunedì e giovedì. Erano rigorosi nel pagare le varie imposte fissate e si autodefinivano giusti, disprezzando gli altri. I pubblicani, invece, prendevano in appalto dai Romani, dominatori della Palestina, la riscossione delle tasse. Alla somma da riscuotere per gli invasori ne aggiungevano un’altra che tenevano per sé e perciò erano molto odiati e considerati dei peccatori, soprattutto da chi seguiva scrupolosamente la Torah. Il fariseo della parabola è convinto di essere a posto, ma, al contrario di quanto crede, esce dal tempio con tutti i suoi peccati. Il pubblicano, a differenza del fariseo, imputa a se stesso ciò che lo allontana da Dio e proprio per questo ottiene la salvezza. La preghiera dell’umile, di colui che si riconosce creatura riscoprendo il suo legame col Padre, va dritta al Signore. La confessione dei peccati è il punto di partenza per una sincera relazione con l’Onnipotente. Un progetto di rinnovamento della Chiesa italiana: parla il vescovo Sigismondi La formazione del clero di VINCENZO CORRADO U n sussidio che “affronti i diversi tasselli del mosaico della formazione permanente del clero” e che, quindi, sintetizzi il lavoro svolto, a più livelli, dalla Conferenza episcopale italiana negli ultimi anni. La notizia dell’elaborazione di questo testo, giunta a conclusione dell’ultimo Consiglio episcopale permanente (Roma, 26-28 settembre), ripropone l’importanza di uno dei temi – il rinnovamento del clero – che sta a cuore all’episcopato italiano. Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, è il presidente della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata. Ha quindi seguito da vicino il percorso compiuto, iniziato da monsignor Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini, quando era presidente della stessa Commissione. Eccellenza, quali sono i tasselli della formazione permanente? Li raccoglierei attorno all’immagine della porta, molto suggestiva e anche evocativa nell’Anno santo che stiamo vivendo. C’è anzitutto la soglia che è la formazione iniziale. Poi ci sono i due stipiti della paternità episcopale e della fraternità sacramentale. L’architrave, senz’altro, è la cura della vita interiore. E la chiave che spalanca questa porta è la carità pastorale. Ci aiuta ad “attraversare” questa porta? Siamo sulla soglia: la formazione iniziale, ovvero il percorso in Seminario. La scelta pare chiara: non c’è formazione permanente che possa supplire un deficit di formazione iniziale. L’esperienza insegna che la tenuta e la qualità di un presbiterio dipendono dal seminario e, in buona parte, dai formatori, ai quali è affidato il compito di discernere e accompagnare il cammino dei seminaristi. È importante che un educatore si dedichi a tempo pieno a questo servizio, per aiutare i seminaristi a rispondere alla domanda vocazionale fondamentale: “Chi sei, o Signore?”. Questo è l’interrogativo di fondo che scandisce il “tempo forte” del Seminario, una stagione carica di promesse in cui si apprende l’arte di “tenere fisso lo sguardo su Gesù”. Nel discernimento vocazionale lo sguardo è molto importante: è la spia che indica dove si è diretti con la mente e con il cuore. Sono gli occhi, “lampada del corpo”, a rivelare dove risiede la mente e dove abita il cuore! Il Giubileo della famiglia “Il perdono è l’essenza dell’amore che sa comprendere lo sbaglio e porvi rimedio. Poveri noi se Dio non ci perdonasse!”. Queste le parole con cui Papa Francesco sembra chiarire la sua idea di famiglia: “nell’Anno della Misericordia, ogni famiglia cristiana possa diventare luogo privilegiato in cui si sperimenta la gioia del perdono. Dove c’è amore, prosegue Papa Francesco, lì c’è anche comprensione e perdono. Affido a tutte voi, care famiglie, questo pellegrinaggio domestico, questa missione così importante, di cui il mondo e la Chiesa hanno più che mai bisogno. Anzi, possiamo dire che la vita della famiglia è un insieme di piccoli e grandi pellegrinaggi”. Ed è questa la missione che papa Francesco affida alle nostre famiglie. E per questo la Diocesi di Fabriano-Matelica Ufficio per la Pastorale Familiare ha organizzato la giornata di domenica 23 ottobre come Giubileo della famiglia. Il raduno è previsto alle ore 16.15 davanti alla chiesa di S. Benedetto, quindi in pellegrinaggio verso la Porta Santa della Cattedrale, la celebrazione alle ore 16.30 (con possibilità di confessioni) e l’affidamento delle famiglie e dei bambini alla Madonna del Buon Gesù. Alle ore 17.30 la riflessione del Vescovo Russo su “La parola di Dio e la famiglia” ed infine alle ore 18 un momento conviviale. Come la possiamo vivere Dalla soglia agli stipiti della nostra porta… Parliamo della paternità episcopale e della fraternità sacramentale. Sono temi che stanno molto a cuore a Papa Francesco che non smette di sollecitare i vescovi a essere vicini ai preti. Il Papa parla di prossimità del vescovo ai presbiteri. Il rinnovamento del clero e, di conseguenza, la sua formazione permanente hanno bisogno di un vescovo che sia anche lui dedicato a tempo pieno a questo servizio. La formazione permanente del clero ha, dunque, nell’agenda del vescovo la cartina al tornasole: detta le scelte da compiere nell’organizzazione delle giornate, nella distribuzione del tempo, nell’accettazione di impegni e interventi. Aiutando i preti a sentire la paternità episcopale, sarà più facile per loro gustare la fraternità sacerdotale. Siamo alla chiave della porta – la “carità pastorale” – indicata come obiettivo strategico. Ma in tutto questo processo come coinvolgere i laici? Mi torna in mente un episodio del libro degli Atti. I Dodici, subito dopo la Pentecoste, si rendono conto che trascurano la Parola di Dio e corrono subito ai ripari: scelgono “sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito Santo e di sapienza” che si prendano cura del servizio alle mense, affinché essi possano dedicarsi “alla preghiera e al servizio della Parola”. Coinvolgere tutto il - Tutte le volte che accusiamo un fratello con cattiveria siamo come il fariseo della parabola. Ogni uomo è frutto dell’amore gratuito del Signore e trova in tale amore la propria dignità. - In quante occasioni abbiamo giudicato gli altri come peccatori solo perché diversi dal nostro modo di pensare e di vedere? La volontà di dominio sull’altro e ogni atto di avarizia e orgoglio sono il “pianto” di un mancato rapporto con Dio. - Pregare non è un’azione dovuta, ma uno stare con il Signore perché lo si ama, riconoscendolo come Creatore, desiderando di comprendere la sua interiorità e avendo paura di perderlo come si teme di smarrire la cosa più preziosa. - La preghiera è fare spazio all’azione dello Spirito Santo che entra nei nostri cuori come in un tempio; è un modo per ringraziare di essere stati pensati e amati dal Signore prima ancora di nascere. La preghiera ci fa vivere in Dio e fa vivere Dio in noi. - Il dramma è quando l’uomo si mette al posto o alla pari dell’Onnipotente esigendo favori e benefici. Il contrario della preghiera è essere pieni di se stessi e non riuscire a relazionarsi né con il Signore né con gli altri smarrendo così il senso dell’esistenza. popolo di Dio nell’opera missionaria della conversione pastorale, oltre a favorire il cammino sinodale, aiuta i ministri ordinati a superare non solo l’asma procurata dall’attivismo, ma anche l’opinione – implicita e inconfessata, o addirittura inconscia – che i fedeli siano “dipendenti” o “clienti” del clero. Festa del Ciao: chi vincerà? Domenica 23 ottobre si svolgerà la festa del Ciao, un’iniziativa organizzata dall’Azione Cattolica per voi ragazzi che avete dai 10 ai 13 anni. La festa è una grande sfida tra parrocchie per vincere l’ambita coppa attraverso varie prove. Le parrocchie si sfideranno alla ricerca di Pokemon e poi affronteranno dure prove per ottenere la vittoria. Il ritrovo nelle rispettive parrocchie di appartenenza è all’orario stabilito dagli educatori, alle 9.30 ci incontriamo tutti nella Piazza della Cattedrale, e poi avranno inizio i giochi. Seguirà la Messa alle 12 al Sacro Cuore, a cui sono invitati anche tutti i genitori. Alle 13 mangeremo tutti insieme con un pranzo al sacco. Ma non rilassatevi troppo, il vincitore è ancora da decretare e il gioco finale sarà decisivo per la coppa del Ciao. La giornata terminerà circa alle 17. Quest’anno continuerà la nostra dolcissima tradizione! I vostri genitori insieme al gruppo adulti dell’Ac si dovranno sfidare in una divertente gara di torte! Vincerà la sfida culinaria la parrocchia che presenterà la merenda più buona, dolce o salata che sia. Inoltre verrà anche valutata la pertinenza al tema della festa. Genitori, avrete un ruolo decisivo per aiutare i vostri figli a vincere la festa, quindi non potete mancare! Sara Tognoloni e Chiara Caselli 21 >CHIESA< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Amore e famiglia a tema Si delinea l'anno pastorale: tornano i mercoledì della fede, si lavora sull'Enciclica P di MARCO ANTONINI rende forma il primo anno pastorale del nuovo vescovo Stefano Russo (nella foto) che continuerà, sulla scia di quanto già fatto da Mons. Vecerrica, ad alternare incontri comunitari in Cattedrale San Venanzio con appuntamenti nelle vicarie della diocesi di Fabriano-Matelica. Due gli eventi da mettere in agenda: la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco e i Mercoledì della Fede che ritorneranno dal mese di dicembre e saranno dedicati al tema dell’amore e della famiglia. Idealmente, quindi, i giovani e le coppie di sposi e di fidanzati sono già invitati in duomo per questa serie di incontri con ospiti illustri che, partendo dall’enciclica del pontefice dal titolo “Amoris Laetitia”, illustreranno un tema di stretta attualità. Gli occhi di tutto il mondo saranno rivolti a Roma, dove, in piazza San Pietro, il 20 novembre, il Santo Padre chiuderà la Porta Santa al termine del Giubileo straordinario, il primo che non ha avuto il suo centro in Vaticano, ma in ogni diocesi del mondo. Proprio per questo, in attesa del rito del papa, dall’8 al 13 novembre, sono previsti una serie di appuntamenti che culmineranno con la chiusura della Porta Santa della Cattedrale di Fabriano. Martedì 8 novembre, don Marco Strona presenterà, in Biblioteca Sassi, il suo libro dedicato a San Bonaventura. Mercoledì 9, invece, dalle ore 18,30 liturgia penitenziale a San Venanzio. Alcuni sacerdoti saranno a disposizione anche dopo cena, fino alle 22.30 per le confessioni. Giovedì 10 novembre, alle ore 21, ritorna l’oratorio sacro scritto e diretto da don Umberto Rotili, “Il Giardino della misericordia”. L’appuntamento, atteso da molti, è in Cattedrale. Domenica 13 novembre, alle ore 17 Santa Messa presieduta da Mons. Russo e chiusura della Porta Santa varcata, dallo scorso dicembre, da migliaia di fedeli, gruppi e movimenti che, ogni giorno, in questo anno particolare, hanno compiuto un pellegrinaggio a San Venanzio. Poi l’attenzione sarà tutta per i Mercoledì della Fede che torneranno da dicembre. “L’idea che stiamo portando avanti – ha detto il Vescovo – è quella di accogliere in duomo una serie di testimoni che parleranno di tematiche familiari in modo esperienziale”. Mons. Russo, intanto, ha conosciuto un po’ tutta la diocesi e, dal suo ingresso di giugno, non ha smesso mai di incontrare sacerdoti, fedeli e associazioni. L’ultima, in ordine cronologico, è stata la visita ufficiale alla città di Cerreto d’Esi che si è svolta domenica scorsa 16 ottobre. Da lunedì, invece, circa sessanta sacerdoti della diocesi si sono trasferiti a Bagni di Nocera, in Umbria, per un corso di esercizi spirituali. A guidare il gruppo don Stefano che ha vissuto, per la prima volta dalla sua nomina, un momento di ritiro con tutto il clero. Parlando a proposito dell’Anno Santo il presule La parrocchia di San Nicolò e l’Oratorio Centro Edimar sono già all’opera nella realizzazione del progetto vincitore del 5° posto al concorso I Feel Cud, indetto dalla Cei, dal titolo Artlab - “Tu sei un bene per noi”, in collaborazione con il Cso e la Cooperativa Il Faro. Il progetto si divide in più fasi: In questa prima fase si sono già avviati alcuni corsi laboratoriali, come ad esempio il corso di fotografia tenuto dal fotoreporter ed operatore d'immagine Mario Carnevali. Si tratta di un corso base di primo livello di fotografia digitale che ha subito riscosso un notevole successo e che si svolge tutti i giovedì dalle ore 20.45 alle ore 22.45. In occasione della festa di San Nicolò il 6 dicembre sarà inoltre allestita una "Mostra fotografica" con i migliori scatti effettuati durante il corso. Per quanto riguarda l'ambito sportivo, ogni mercoledì dalle ore 17.15 alle 18.30 (sempre all’interno dei locali della parrocchia) si tiene un corso di ping pong per ragazzi delle scuole medie, sotto la guida dall'esperto ed appassionato Marcello Faggioni. Inoltre tutti i lunedì dalle ore 18 alle ore 19 i ragazzi delle scuole superiori saranno coinvolti in un originale corso di lingua inglese con tre insegnanti madrelingua. Lunedì 7 novembre ripartirà il corso di informatica per adulti di primo e di secondo livello con il prof. Salvatore Speranza. Dal mese ha rimarcato che “solo nell’ascolto possiamo accogliere la Misericordia del Signore, riconoscerci peccatori e allo stesso tempo essere testimoni di misericordia che con efficacia si configurano, secondo un’espressione cara a Papa Francesco, come Chiesa in uscita. Sogno, infatti, una Chiesa maestra di relazioni. E’ così: viviamo un tempo nel quale abbiamo la possibilità straordinaria di metterci in contatto con l’altra parte del mondo, attraverso il delicato e semplice tocco di uno schermo, ma in cui emerge, allo stesso modo, una grande difficoltà a vivere un amore fedele e perenne. E’ questa, a mio parere, una delle periferie esistenziali più estese del nostro tempo. In un mondo che sembra travolto da una corsa inarrestabile, dove sempre più spesso i rapporti interpersonali, sono particolarmente caratterizzati dalla fugacità – ha detto Russo - abbiamo bisogno di persone, famiglie, gruppi, capaci di far vedere la bellezza dell’incontro in Cristo. Persone che non hanno paura di fermarsi davanti all’altro, riconosciuto come fratello, persone che 'perdono tempo' per l’altro, mettendo in circolo la 'buona notizia', capace di riscaldare il cuore di ogni uomo e di introdurlo in un cammino di autentica liberazione”. Foto Cico Artlab prende il volo con il centro Edimar di novembre inizieranno vari corsi e laboratori artistici con l’artista Francesca Bartolini: decoupage sul legno, scrapbooking (realizzazione di un album fotografico, box natalizi, pop ups 3D card, cornice portafoto) quilling (accessori moda, accessori casa), card in the box. In questa prima fase laboratoriale in cantiere ci sono molte altre novità e sorprese, che prevedono anche il coinvolgimento degli ospiti della casa Madonna della Rosa: per informare e far rimanere aggiornati tutti sull'evoluzione del progetto, sta per essere messo on line un sito internet che conterrà tutte le novità. Come seconda fase, grazie alla collaborazione con il Cso, l’ultimo martedì di ogni mese a partire dal 25 ottobre - ore 18 - inizierà un percorso formativo per agevolare l’inserimento lavorativo soprattutto dei giovani. Fino a dieci, quindici anni fa a Fabriano non esisteva il problema del lavoro. In un modo o in un altro, tutti avevano la loro opportunità, prevalentemente sotto casa: venivi spesso cercato e condotto per mano sul posto di lavoro. Oggi è irreale quasi, ma allora era così. Infatti oggi la situazione è molto diversa ed occorre rendersene conto: Fabriano non è più zona felice, il lavoro manca, capire il mercato del lavoro è complesso e c'è aria di scoraggiamento. Di fronte a problemi nuovi occorrono nuove soluzioni. Come affrontare questa situazione? Qual è la sfida che abbiamo di fronte? Come questa situazione può diventare un'opportunità? Per rispondere a queste domande è stato preparato un percorso formativo innovativo ed esclusivo, con la metodologia del workshop, che parte dalla comprensione della personale vocazione lavorativa fino ad arrivare all'inserimento lavorativo. Infatti oggi sono necessarie nuove metodologie di ricerca del lavoro. Occorre ripartire dal senso del lavoro, dalla comprensione di quali sono i fattori in gioco nel cercare lavoro, occorre conoscere il mercato del lavoro e come porsi di fronte a chi ti chiama per un colloquio, ma anche occorre capire come mantenersi il posto di lavoro se ti piace. Nello scoraggiamento, nel disorientamento e nella confusione che domina oggi la nostra vita, occorre allora un luogo dove si possano ritrovare i criteri chiari con cui affrontare il tema del lavoro e la vita, ed una compagnia che ci sostenga nel percorso da compiere. A chi interessa una cosa così? Vi aspettiamo quindi martedì 25 ottobre alle ore 18 presso i locali della parrocchia per iniziare insieme questo percorso. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'oratorio Centro Edimar, parrocchia di San Nicolò. Per Padre Pio Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù lunedì 24 ottobre alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito. 22 >DEFUNTI< ANNIVERSARIO Nel 34° anniversario della scomparsa dell'amata REGINA ANTONINI ved. VITALI la nuora Maria, i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Ss.Messe martedì 25 ottobre alle ore 18 e giovedì 27 ottobre alle ore 18 nell'Oratorio di Santa Maria. Durante le celebrazioni sarà ricordato anche il marito ANGELO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO CHIESA di S. M. MADDALENA Lunedì 24 ottobre ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato ITALO PARIS A te che sei lassù... volevo solo dirti che tra una cosa e l'altra io ti penso sempre... sei sempre dentro il mio cuore... mi manchi... Tua moglie S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRIGESIMO ANNIVERSARIO CHIESA della MISERICORDIA Nel'12° anniversario della scomparsa dell'amata ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Mercoledì 19 ottobre è ricorso il 3° anniversario della scomparsa dell'amato AMELIO PASQUINI I parenti tutti lo ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. OLIVA PIERPAOLI ved. MERLONI La famiglia la ricorda con affetto. Martedì 25 ottobre alle ore 18 verrà celebrata la S. Messa nella chiesa B.M.V. della Misericordia. Si ringrazia chi si unirà alla preghiera. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA della M. del BUON GESÙ Sabato 22 ottobre ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato DOMENICO MEZZOPERA La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 22 ottobre alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di ATTIGGIO Mercoledì 19 ottobre è ricorso il 5° anniversario della scomparsa dell'amata ROSSELLA MORRI in PAGLIALUNGA Il marito, i figli e i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 23 ottobre alle ore 10.15 . Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRIGESIMO TRIGESIMO i fratelli, la sorella ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 30 ottobre alle ore 11.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. FRANCO SENTINELLI la moglie Clara, le figlie Francesca, Cristina e Caterina, i generi ed i nipoti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 24 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. S. Messa nella chiesa dei Santissimi Biagio e Romualdo domenica 30 ottobre alle ore 18.15 in suffragio di INES VENTURELLI in DE MARIA Vive nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla. La ricordano con immenso rimpianto il marito, i figli, la nuora, i nipoti e le sorelle. Venite in tanti a pregare per Ines. Grazie! TRIGESIMO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S. NICOLO' (Centro Comunitario) Giovedì 27 ottobre ricorre il trigesimo della scomparsa dell’amata CHIESA della MISERICORDIA Domenica 16 ottobre è stato il 6° anniversario della scomparsa dell’amato ed indimenticabile ITALO CECCHI La moglie Anna, il figlio Maurizio, la nuora Emanuela, i nipoti Marco e Matteo ed i parenti tutti lo ricordano con immenso affetto. In occasione dell’anniversario S. Messa venerdì 28 ottobre alle ore 18. CHIESA di S. TERESA D'AVILA (DEGLI SCALZI) Sassoferrato Martedì 25 ottobre ricorre il 13° anniversario della scomparsa dell'amato ALESSANDRO ANDREOLI Con amore lo ricordano la mamma, il papà, il fratello Francesco, la nonna, gli zii ed i cugini. S.Messa martedì 25 ottobre alle ore 17. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANTONIETTA MARINACCI ved. MILIANI CHIESA di S. M. MADDALENA Venerdì 23 ottobre nel 2° anniversario della scomparsa dell'amato SAMUELE GRANILI i genitori, la sorella, il cognato, la compagna, i nipoti ringraziano quanti con scritti, fiori, donazioni e affettuosa presenza hanno preso parte al loro dolore. MATILDE BILEI I familiari tutti la ricordano con affetto. S. Messa giovedì 27 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.M. MADDALENA Sabato 29 ottobre ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato DOMENICO (MIMMO) MONDATI La moglie, il figlio, la nuora, il nipote ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa venerdì 28 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO TRIGESIMO ANNUNCIO Ad un mese dalla prematura scomparsa del caro e amato Lunedì 17 ottobre, a 82 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ULDERICO LORI Lo comunicano la moglie Giuliana Della Morte, i figli Raffaele e Gabriele, le nuore Rosa e Lucia, i parenti tutti. Marchigiano Lunedì 17 ottobre, a 73 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari LUCIANO GUERCI Lo comunicano i figli Sandro e Cristina, la nuora Bruna, il genero Stefano, le nipoti Benedetta e Sara, la sorella Sandra, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 16 ottobre, a 93 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ETTORE BOTTACCHIARI Lo comunicano il genero Fulvio Miranda, i nipoti Davide, Emanuele con Laura, la sorella Rosetta, i fratelli Quinto e Carlo, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 13 ottobre, alle ore 9.30 ha concluso la sua giornata terrena, all'età di 93 anni FRA GIUSEPPE (EUGENIO) PEDICA OSB SILV. Lo comunicano il priore e i monaci di S. Silvestro, i monaci degli altri monasteri silvestrini, il fratello Franco e la cognata Angela, i nipoti Stella, Lucia e Mario, i parenti e gli amici tutti. Marchigiano CHIESA della MISERICORDIA Lunedì 24 ottobre ricorre il trigesimo della scomparsa del caro MODESTO DEVITO tutti i suoi familiari nel ricordarlo con affetto a quanti lo conobbero faranno celebrare una Santa Messa alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNUNCIO Giovedì 13 ottobre, a 81 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IOLE ZUCCA in PESCIARELLI Lo comunicano il marito Alighiero, i figli Ugo e Mauro, le sorelle Gianna e Maria, le nuore Paola e Cinzia, le nipoti Ilenia e Ilaria, le cognate ed i parenti tutti. Belardinelli L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Venerdì 21 ottobre ricorre il 2° anniversario della scomparsa del caro FRANCESCO CIAPPELLONI La famiglia lo ricorda con profondo affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Sabato 15 ottobre, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ROSA ROMANI ved. CERINI Lo comunicano la nipote Chiara, la nuora Martine, i parenti tutti. Marchigiano San Silvestro in lutto: è scomparso Fra Giuseppe Pedica Lutto all’eremo di San Silvestro di Fabriano. E’ deceduto giovedì 13 ottobre Fra Giuseppe Pedica. Il monaco, che ha trascorso una vita nella struttura che conserva il corpo del Santo molto venerato nel comprensorio, aveva 93 anni. La camera ardente è stata allestita all’eremo e in tanti sono saliti per salutare il frate artista che amava dipingere su tutti i materiali poveri che trovava. Anche il vescovo Mons. Stefano Russo ha ricordato l’uomo che con l’arte sapeva illustrare la bellezza e la grandezza di Dio. Verrà ricordato per aver creato un grande presepe fosforescente proprio a San Silvestro. Ancora oggi chi sale a Montefano non può non fare un salto nei locali che In occasione del trigesimo della scomparsa dell'amato CARLO GRIMACCIA sabato 22 ottobre alle ore 18 si celebrerà la Santa Messa presso la Cattedrale di S. Venanzio. Ringraziamo tutti coloro che parteciperanno. La moglie Maura e i figli Francesco e Federico Gli annunci vanno portati in redazione entro il martedì mattina ospitano questa bella natività che alterna il giorno e la notte. La particolarità, però, è che gli edifici sono stati colorati con colori fosforescenti e la notte si illumina senza bisogno di elettricità. Un’altra sua passione era quella di scrivere poesie e di organizzare mostre, sempre a San Silvestro, con i quadri che raffigurava lui stesso. Venerdì scorso, si sono svolte le esequie nella chiesa del monastero presiedute dal Priore don Vincenzo Bracci. Intorno a lui si sono stretti tutti i monaci che risiedono lì e a S. Teresa di Matelica, e molti sacerdoti diocesani che hanno collaborato, negli anni, con fra Giuseppe. Dopo la celebrazione la salma è stata tumulata nella cappella dei monaci e di lui rimarranno le tante poesie, i suoi disegni ed il famoso presepe. Marco Antonini Ad un mese dalla scomparsa del caro ALESSANDRO GABELLIERI La famiglia lo ricorderà con immenso affetto durante le SS. Messe in suffragio che si celebreranno: lunedì 24 ottobre alle ore 18 nella chiesa della Madonna della Misericordia martedì 25 ottobre alle ore 18.30 nella chiesa di S. Maria Maddalena. Si ringraziano quanti presenzieranno alla Santa Funzione. 23 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Il Teatro Gentile, sede da sempre della rassegna Malfaiera >CULTURA A rischio l'evento dedicato ad "Anna Malfaiera": non è stato inviato il bando di partecipazione alle scuole italiane La crisi ferma la rassegna di SANDRO TIBERI L a XXI edizione della nota e importante rassegna nazionale di Poesia e Narrativa, intitolata alla poetessa e scrittrice fabrianese Anna Malfaiera, non ha inviato, a settembre, il bando di partecipazione alle scuole italiane di ogni ordine e grado, per colpa della crisi economica che il nostro territorio vive con grande preoccupazione per il dramma delle tante famiglie che non hanno un lavoro ed un reddito per vivere dignitosamente. L’amministrazione comunale non può sostenere, come nei precedenti anni, il costo dell’apertura del teatro Gentile, dove si svolgeva nel mese di maggio la premiazione degli studenti che accompagnati da insegnati e genitori, provenienti da ogni regione italiana, riempivano il teatro fino ad esaurimento dei posti disponibili. In queste venti edizioni la rassegna può vantare numeri importanti: ottomila circa le persone che hanno visitato Fabriano, trentamila circa i lavori giudicati dai dodici componenti della giuria, venti le pubblicazioni che ogni anno hanno raccolto le opere selezionate, un’altra pubblicazione “Insegnando la poesia” rivolta ad insegnanti e docenti, del prof. Alessandro Celidoni di Senigallia. La rassegna fabrianese ha prodotto, nella quarta edizione, un annullo postale creato dall’artista Roberto Moschini, un logo che è il simbolo storico conosciuto in tutte le scuole del territorio nazionale. La rassegna nasce con la collabo- razione del VII Distretto Scolastico della Marche, che per nove anni invia il bando in forma cartacea alle scuole di ogni ordine grado e tutti i Comuni italiani, poi i Distretti sono stati soppressi e la rassegna è stata accolta, nella decima edizione, con grande spirito di sacrificio per la grande mole di lavoro consapevoli dell'importanza e notorietà che la rassegna aveva raggiunto per la nostra città, dalla Società Dante Alighieri comitato di Fabriano, che ha svolto un lavoro eccellente proiettando sempre più in alto la Il "Federico II" in città Renzo Barbarossa Per la prima “uscita” ufficiale del neonato coro “Federico II” i coristi jesini hanno voluto scegliere la città della carta. Il concerto di musica corale sarà eseguito domenica 23 ottobre, con inizio alle ore 17.30, presso la Scala Santa – chiesa di Sant’Onofrio. Due le motivazioni alla base di questa scelta: rendere omaggio al cultore della musica fabrianese, M° Paolo Devito, che fin dalla sua costituzione, nella primavera scorsa, ha preso per mano il gruppo iniziale di appassionati del canto facendolo crescere musicalmente e non solo. L’altra ragione sta nella scelta della collaboratrice che accompagnerà all’organo alcuni dei brani in programma; stiamo parlando del M° Mirella Dirminti, già apprezzata dai coristi per la sua professionalità e preparazione. Il programma del pomeriggio di concerto scelto dal M° Devito è incentrato su brani classici di ispirazione religiosa composti da musicisti vissuti nei secoli passati; in apertura sarà eseguito “Alta Trinità Beata” di autore anonimo del XVI secolo; seguirà “Stella Splendens”, anche questo composto da ignoto nel XV secolo. Sempre ignoto, questa volta del XVI secolo anche l’autore del terzo brano “Gaudete”. Seguirà una ”Ave Maria”, mottetto a quattro voci miste di Jacob Arcadelt (1514? + 1557); a seguire il “Crucifixus” di J. S. Bach (1685 + 1750). Brano successivo il “Laudate Domìnum”, di W. A. Mozart (1756 +1791); cambia l’autore, ma il titolo del brano che segue nella programmazione è lo stesso del precedente, vale a dire”Laudate Dominum” di Antonio Vivaldi (1678 + 1741). Il brano di chiusura è quello più complesso, quello che per mesi ha impegnato i componenti il coro “Federico II” e lo stesso direttore Devito; stiamo parlando del grandioso “Credo” che Antonio Vivaldi ha composto per coro misto ed organo. Un brano potente, ricco di momenti di religiosità e meditazione, così come di musicalità intima. Con il “Credo” i “ragazzi” del “Federico II” saluteranno quanti avranno avuto la voglia di ascoltare. e le sue vetrate Domenica 16 ottobre, nel pomeriggio, all’interno del programma di iniziative per i cinquant’anni della parrocchia della Misericordia, l’attenzione è stata focalizzata sulle splendide vetrate policrome che impreziosiscono la chiesa, opera del compianto artista fabrianese Renzo Barbarossa, scomparso tre anni fa. “Le vetrate artistiche di Renzo Barbarossa” è stato il titolo dell’incontro. Di fronte ad un numeroso e partecipe pubblico, presente anche la moglie dell’artista, Bruna, dopo l’introduzione del parroco don Umberto Rotili e di Anna Massinissa dell’associazione InArte, è stato don Alfredo Zuccatosta a raccontare la genesi di queste grandi vetrate, la cui realizzazione è iniziata nel 1998 e si è protratta per un paio d’anni. Don Alfredo ha spiegato anche il significato delle immagini e la loro simbologia. Le vetrate sono in tutto nove, di cui otto raccontano i momenti significativi della vita della Madonna, ed un’altra (sulla facciata) contiene motivi policromi. Durante l’in- prestigiosa rassegna nel panorama della scuola italiana. E’ auspicabile che, per il prossimo anno, si possano trovare sponsor locali che permettano il prosieguo di questo importante evento per il nostro territorio, che nella sua forma indiretta rende un pregevole servizio di informazione nella conoscenza della nostra città ed un invito a visitarla portando, così, un non trascurabile beneficio finanziario per le attività commerciali e la gestione dell’amministrazione comunale. contro, reso speciale da un luminosissimo sole che ha esaltato i colori delle vetrate, è stata giustamente ricordata la figura dell’autore, Renzo Barbarossa, le sue capacità artistiche e le altissime qualità morali che ne hanno caratterizzato la vita terrena. Nell’occasione, è emersa anche la notizia che entro fine novembre verrà organizzata una doverosa commemorazione di questo multiforme artista, capace di spaziare tra pittura, scultura, incisione, lasciando nel comprensorio tante opere quotidianamente visibili, tra le quali citiamo - oltre alle vetrate della Misericordia - anche il monumento dell’Avis ai Giardini, il monumento ai Caduti di Marischio e della Stazione, e molto altro. L’appuntamento, quasi sicuramente, sarà per il 26 novembre con una giornata di studi, presentazione della monografia e tributo all'artista. Ferruccio Cocco 24 >CULTURA< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Quel cinema d'animazione Sono trascorsi 40 anni dalla prima Biennale organizzata a Fabriano di BALILLA BELTRAME S ono trascorsi quarant’anni da quando Fabriano salì alla ribalta dei giornali, riviste specializzate e TV per aver organizzato la prima “Biennale del Cinema d’Animazione Italiano, 1960/73”. Promossa dalla Commissione Cultura, assessore Giancarlo Teatini, diretta dal prof. Gianni Rondolino, docente di storia e critica del cinema all’Università di Torino, autore del libro “Storia del Cinema d’Animazione. Dalla lanterna magica a Walt Disney, da Tex Avery a Steven Spielberg”. Collaborò alla ricerca degli Autori Alberto Ciambricco, già introdotto negli ambienti della tv e l’infaticabile Guelfo Bianchini, ideatore del bozzetto del manifesto poi esposto in tutte le Biblioteche italiane. Ospiti della rassegna giornalisti specializzati, studenti e docenti dell’Istituto d’arte di Urbino della sezione Cinema Animato, coordinati dal prof. Quaresima il quale fece un'interessante “introduzione” sulla tecnica dell’animazione. Insomma una squadra di livello nazionale. In quegli anni, il cinema d’animazione più diffuso era quello dei cartoni animati per bambini con i divertenti film della Disney. Sconosciuto al grande pubblico il cinema disegnato, con pupazzi e oggetti animati riservato agli adulti dei quali riflette e amplifica atteggiamenti e umori della realtà quotidiana, in termini di satira e ironia. Fin dagli anni ‘60 un gruppo di creativi lavorò alla sua affermazione pur nella spiccata, autonomia stilistica e artistica, un’alternativa al cinema dal “vero”. Giorno dopo giorno giunsero all’assessorato, scatole di scarpe ben sigillate, contenevano lo spezzone della pellicola da presentare. Trentacinque cortometraggi proiettati al “cinema d’essai” Montini, nelle tre sere della rassegna, dal 25 al 27 ottobre 1976, dei seguenti Autori: Osvaldo Cavandoli, Bruno Bozzetto, Giuseppe Laganà, Osvaldo Piccardo, Emanuele Luzzati, Giulio Zanini, Guido Manuli, Manfredo Manfredi, Le splendide voci di gruppi corali provenienti da diverse città del centro Italia hanno riempito la chiesa di San Benedetto a Fabriano e la chiesa di S. Filippo Neri a Serra S. Quirico per la prima edizione di “Voci in cammino”, rassegna dedicata per l’appunto ai gruppi corali, uno degli appuntamenti di settembre del festival “Lo Spirito e la Terra”. La rassegna, organizzata da tutte le corali locali (Associazione “Akademia”, “Coro Giovani Fabrianesi”, “Coro Vox Nova”, “Gruppo Corale Città di Sassoferrato”, “Gruppo Corale S. Cecilia”, “Coro Diocesano Don Giuseppe Marinelli”, “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico) è stata coordinata da Roberta Valeri che, insieme all’organizzazione de “Lo Spirito e La Terra” ed ai direttori dei cori locali, ha curato logistica ed accoglienza. Sono state 15 le corali che si sono esibite nel corso delle tre giornate dedicate alla manifestazione, che è terminata domenica mattina a Fabriano in Piazza del Comune, da dove è partito un corteo canoro composto dalle voci di bambini ed adulti ed accompagnate dal Maestro Marco Agostinelli che ha raggiunto la rotonda dei Giardini Regina Margherita, dove i gruppi hanno cantato insieme in un’atmosfera festosa, per raggiungere quindi la Cattedrale, ultima tappa di “Voci in cammino” dove durante la Santa Messa si è esibito il Coro Diocesano. Nel corso dei concerti che si sono susseguiti venerdì 16 e sabato 17 settembre si sono esibiti i cori fabrianesi “Akademia”, “Vox Nova”, “Gruppo Corale S. Cecilia” e “Coro Diocesano Don Giuseppe Marinelli”. Inoltre hanno raggiunto Fabriano e Serra S. Quirico, per partecipare alla rassegna, il “Gruppo Corale Città di Sassoferrato”, la “Corale Santa Cecilia” di Fossato di Vico, il “Coro Santa Teresa” di Matelica, il coro “Riviera delle Palme” di San Benedetto del Tronto, i “Piccoli Cantori” e “Harmonia” di Ancona”, “Le Note”, “Le Piccole Note” e le “Ariose Vaghezze” di Esanatoglia, “Psalterium” di Roma e il “Coro S. Antonio Cerqueto” di Gualdo Tadino. “Il festival dei cori ha avuto e dovrà avere anche in futuro uno spazio rilevante nella promozione turistica del nostro territorio”, dichiara la curatrice Roberta Valeri. “Questa prima edizione rivelatasi un banco di prova ha portato i primi risultati: sono state ospitate per due giorni circa centocinquanta persone. Altre Giudo Gomas, Magdalo Mussio, lo Studio INK di Fuzelier-Mulazzani-Carloni, i marchigiani Giulio Cingoli, Giancarlo Carloni, Nicola Falcioni (di Fabriano), del famoso “Orti film studio” di Milano, fondatori della rivista “Linus”. Successo di critica e di pubblico, come si dice in questi casi. Progetti per l’avvenire. La rassegna del cinema d’animazione canadese. Infatti, nel ’78 prese il via la seconda rassegna con i più noti autori canadesi in stretta collaborazione con l’Ambasciata di Roma. Curatore della manifestazione Gianni Rondolino, presentazione del prof. Alberto Berardi, docente di Storia del teatro all’Università di Urbino. Sessanta cortometraggi - tra i quali opere di McLaren, Dunning, Hubley, Larkin, Hoedman questa volta proiettati anche nelle scuole del Distretto e in alcune località delle Marche. In segno di stima e d’amicizia, aprì la manifestazione il famoso lungometraggio “Allegro ma non troppo” di Bozzetto. Tanti complimenti e pacche sulle spalle. La rasse- Opera di Guelfo "Volo di un folleno a Fabriano" gna di Fabriano era destinata a diventare la prima in Italia, ben vista dall’Università di Urbino, grafici, registi, sceneggiatori, musicisti. Articoli di buone penne apparsi su “Paese sera”, “L’Unità” 150 circa sono intervenute nei concerti di Serra e Fabriano. Se consideriamo che addirittura i gruppi più lontani hanno già espresso il desiderio di tornare per il prossimo anno, mi sembra più che logico pensare e programmare una prossima edizione per richiamare al meglio più realtà corali nel territorio. Si può aggiungere poi il fatto più che positivo delle relazioni e degli scambi tra le realtà corali locali e quelle ospiti. Fondamentale sarà lavorare anche per mostrare al meglio le ricchezze artistiche e culturali del nostro territorio che a quanto ho potuto constatare non sono conosciute ai più. Molti degli ospiti hanno detto che non avrebbero mai immaginato che in città come Fabriano e Serra ci fossero così tanti esempi di architettura di incredibile bellezza”. “Sicuramente una rassegna, in cui più gruppi musicali si esprimono, é l'occasione di incontrare altre realtà corali a cui far conoscere la propria musica con la possibilità di un confronto e una crescita artistica/musicale”, commenta Alberto Mariani, presidente del gruppo Corale Santa Cecilia, “allo stesso tempo per i singoli coristi offre l’occasione di conoscenza/scambio di esperienze personali. Per quanto riguarda la possibilità di una continuità nel futuro sicuramente questa prima edizione la si deve considerare come sperimentazione su cui lavorare per far crescere la rassegna stessa”. “La proposta è giunta a Lo Spirito e La Terra più di un anno fa”, racconta Anna Massinissa, curatrice del festival, “l’associazione Akademia ha manifestato il desiderio di organizzare un incontro nella nostra terra.Gli intenti di valorizzazione di luoghi e di talenti locali, ma soprattutto la potenziale ricaduta turistica che un appuntamento annuale portato a regime potrebbe costituire per un territorio che ha enorme bisogno di sviluppo economico, ci sono sembrati perfettamente in linea con gli obiettivi del Festival. E’ stato questo un anno di sperimentazione e mi preme ricordare agli organizzazioni che ci vogliono anni per portare una manifestazione a crescere in qualità, immagine e credibilità – il lavoro è lungo ma per chi applica la propria passione artistica sicuramente anche molto motivante. Penso che il riscontro è stato sicuramente positivo e che tutti gli organizzatori hanno ora il dovere di ricominciare a coordinarsi per uno sviluppo futuro”. Voci in cammino con 15 corali Gaia Germoni e poi su “Il Progresso” e sul “Il Pensiero cittadino” incoraggiavano a proseguire. La nuova Amministrazione monocolore Dc la vide però tinta di rosso. Non interessava il cinema della “Scuola di Zagabria”, ne tanto meno cecoslovacco. In fin dei conti, di fabrianese c’era solo il manifesto di Guelfo. Mica disse “No!” papale papale. Costruì muri di gomma. Biennale chiusa. Chiusa la rassegna con due concerti Gli ultimi due concerti organistici della stagione si sono svolti presso la chiesa Beata Vergine della Misericordia, nell'ambito dei festeggiamenti per i 50 anni dalla sua dedicazione. In questa location, immersi nell'arte, circondati dalle foto che hanno segnato il percorso seguito dalla parrocchia in questo lungo periodo e dai meravigliosi lavori eseguiti dall'artista Lughia, si sono esibiti il duo Paolo Devito e Mirella Dirminti e Giovanna Tricarico. Domenica 2 ottobre è stata la volta di due musicisti fabrianesi, che nel 2016 hanno fatto conoscere il nome di Fabriano all'estero, esibendosi a Tàllin in Estonia e a Obernai in Francia: Paolo Devito e Mirella Dirminti. Il loro programma complesso, con esecuzione a quattro mani di brani originali e trascritti è stato apprezzato dal pubblico, che nel finale sulle note della Marcia di Radetzky ha partecipato attivamente battendo le mani a ritmo. La prima parte del concerto ha avuto come filo conduttore le “Fughe”: da G.F. Haendel con il Preludio e Fuga in FA, a Sixtus Bachmann, con la Fuga a quattro mani in FA, in cui attraverso un crescendo da un solo registro, si è passati all' uso di tutti i registri, a Franz Shoubert con la sua Fuga in MI, dove allo stile barocco si sono affiancate le nuove sonorità romantiche con forti e imprevedibili dissonanze. Nella seconda parte invece si sono potute ascoltare la “Primavera” di Vivaldi trascritta dallo stesso maestro Devito per organo italiano, le Variazioni su “Giglio Intatto” di un musicista contemporaneo, Luigi Mengoni, che ha preso come spunto per questo lavoro inedito, un canto in onore della Madonna del Mugello e infine la Marcia di Radetzky di Jhoann Strauss Senior. Giovedì 6 ottobre si è esibita, invece, una giovane musicista pugliese, Giovanna Tricarico che ha eseguito un programma incentrato su autori del nord europa: Johann Sebastian Bach, Mozart e Pachelbel. Di J.S.Bach sono stati suonati tre pezzi che ben hanno messo in luce lo spessore compositivo dell'autore: un corale “ Aus tiefer not schrei' ich zur Dir”, la toccata con fuga in re min, che rappresenta forse l'opera bacchiana più conosciuta e infine il Preludio e Fuga in MI bemolle magg, una delle più alte espressioni compositive. Oltre a Bach sono stati presentati anche due brani di autori suoi contemporanei: la Ciaccona in FA min. di Johann Pachelbel e la “Fantasia Kv594” di Mozart. c.o. 25 L'Azione 22 OTTOBRE 2016 I ragazzi della Fortitudo Fabriano Pattinaggio protagonisti a Lignano Sabbiadoro >SPORT Volley: prima partita negativa per la serie D In serie D femminile, stecca la prima di campionato la Pallavolo Fabriano che, in trasferta a Camerino, offre una prestazione discontinua e perde 3-0 (25-22; 25-23; 25-16). La formazione fabrianese: Angeletti Syria, Baldoni Michela, Baldoni Sara, Fattorini Aurora, Fattorini Melania, Malefora Federica, Mancini Palamoni Federica, Ruggeri Gaia, Spuri Forotti Federica, Busini Benedetta (L); all. Paoletti Mario e Moretti Francesco. Sabato 22 ottobre si torna tra le mura domestiche cercando subito il riscatto contro la Mantovani Volley, alle ore 21 presso il PalaGuerrieri, formazione già incontrata anche in Coppa Marche. Anche per le “apette” della Under 14 esordio in campionato con due sconfitte. La prima contro la Valvolley Castelplanio per 0-2 (23-25; 23-25). Il risultato, seppur duro, non risponde alla verità del campo; sono stati due set molto tirati e giocati dalle atlete fabrianesi punto a punto, decisi entrambi sul finale. Nella seconda gara, disputata contro la Pallavolo Sassoferrato e persa per 1-2, le nostre ragazze hanno reagito mostrando più gioco, piegandosi solo al tie break. La formazione fabrianese: Ballerini Chiara, Calpista Alice, Canullo Giulia, Grucka Ester, Mancini Giulia, Marino Caterina, Persigilli Martina, Tartarelli Giada; all. Cini Loredana. Domenica prossima altre due partite per il riscatto, in trasferta a Sassoferrato a partire dalle ore 9.30, ancora contro la Pallavolo Sassoferrato e contro la APD Cerreto D’Esi Volley. Paggi Andrea PATTINAGGIO Finali nazionali Otto bravi fortitudini a Lignano Sabbiadoro di FERRUCCIO COCCO N el fine settimana scorso a Lignano Sabbiadoro (Ud) si sono svolte le finali nazionali dei tre circuiti giovanili italiani di pattinaggio under 15: il Challenge Centro Italia (al quale partecipano le società di Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo e Sardegna), il Circuito Nord Ovest (con Lombardia, Piemonte e Liguria) e il Gran Premio Giovani (Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna). La selezione degli atleti avviene in base ai risultati ottenuti al termine della stagione agonistica: i migliori sei o dodici (a seconda della categoria) vanno a disputare le finali. Per la Fortitudo Fabriano Pattinaggio, gli RUGBY atleti convocati sono stati otto, guidati dall’allenatore Patrizio Fattori (Alessandro Carnevali, Emma Ninno, Elisa Scassellati, Maria Ninno, Roberto Raiola, Giovanni Fiorucci, Cristian Scassellati e Alessandro Eleuteri), che ovviamente hanno gareggiato con i colori del proprio circuito, il Challenge Centro Italia, che si e classificato al terzo posto. Va elogiato il prezioso contributo dei fabrianesi, che hanno dimostrato grinta e determinazione. Questa manifestazione, in pratica, conclude la stagione di gare 2016. Ora gli atleti sono attesi da tanti allenamenti in pista o in palestra in vista di riprendere a gareggiare a primavera con rinnovata determinazione. I giovani fabrianesi in evidenza all'ultimo atto dei circuiti Ritmica serie A1: Ginnastica Fabriano al 2° posto nella giornata d'esordio Il team fabrianese di serie A1 di ginnastica ritmica Serie C I cartai reggono un tempo, poi Fermo mette la freccia Esordio casalingo amaro per il Fabriano Rugby. I ragazzi guidati da Germano Ragni cedono alla lunga distanza contro l’Amatori Rugby Fermo. Una partita persa per 24-3, ma giocata sostanzialmente alla pari con gli ospiti. Primi 40 minuti di grande attenzione difensiva per i padroni di casa, terminati sul 3-7 per gli ospiti (i punti fabrianesi sono stati messi a referto da Sepe). Una buona prova per i padroni casa, che si sono dimostrati concentrati e capaci di resistere all’assalto ospite senza subire in maniera eccessiva la pressione del Fermo. Secondi quaranta minuti favorevoli agli ospiti, che dopo aver messo a referto la seconda meta di giornata, hanno poi sfruttato le occasioni lasciate dai fabrianesi. La formazione: Lombardi, Ramadoro, Sepe, Centraco, Coniguardi, Michelangeli, Ragni, Santini, Kim, Battistoni, Capalti, Nigro, Ronchetti, Morichelli e Fiku. A disposizione: Spuri Colonna, Home, Grillo, Merloni, Tartarelli e Maccari. Allenatore: Germano Ragni. Prossimo appuntamento domenica alle 15.30, sempre in casa, contro l’Amatori Rugby Teramo. Saverio Spadavecchia Il Campionato Italiano di Serie A1 è composto da quattro giornate che alla fine decreteranno la vincitrice dello scudetto 2016. La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, abbonata negli ultimi anni al pur sempre prestigioso terzo posto finale, si è presentata al primo appuntamento con una squadra che nell’ultimo anno ha plasmato fior di ginnaste, portandole ai massimi livelli italiani. Ed è per questo che l’obiettivo era quello di schiodarsi dal terzo posto e migliorarlo. A Sansepolcro la Ginnastica Fabriano ha fatto capire alle tradizionali rivali di Desio e Chieti che la musica sarebbe stata diversa dagli anni precedenti. Le dieci società di A1 si sono affrontate imbottite delle migliori ginnaste italiane e straniere dando vita ad una incandescente giornata di ritmica. Fabriano ha schierato Letizia Cicconcelli, ginnasta nazionale che ha ottenuto due secondi posti alla Fune e Clavette, Milena Baldassarri, ginnasta nazionale che ha ottenuto un terzo posto al Cerchio ed un secondo al nastro, Ksenyia Moustafaeva, ginnasta francese decima alle Olimpiadi di Rio, quarto posto alla Palla, e Talisa Torretti, quinto posto al Corpo Libero, riserve Sofia Raffaelli e Lavinia Muccini. In base a questi punteggi, Fabriano ha ottenuto un meritevole secondo posto finale ad appena 0,750 punti da Desio, che ha vinto la giornata, terza Chieti ad oltre due punti di distanza dalle fabrianesi. Qualche rammarico c’è per delle valutazioni eccessive avute da Desio, che comunque ha in squadra una fuoriclasse ucraina e la campionessa italiana individuale, per cui con molti punti sicuri in mano. Il punteggio di classifica, come la Formula Uno automobilistica, concede 25 punti alla prima, 22 alla seconda, 20 alla terza e così via. La seconda giornata di campionato si svolgerà proprio a Fabriano nel weekend del 29 e 30 ottobre, importante e bellissima manifestazione che porterà in città 30 società da tutta la penisola. Il 29 ottobre al PalaGuerrieri sarà di scena la Serie A2 dalle 16 e la Serie A1 con la squadra cittadina alle 20; il 30 ottobre alle 10 sarà la volta della Serie B. A cadenza bi-settimanale seguiranno le successive prove a Padova, per poi terminare il campionato a Perugia con tante belle speranze nel cassetto per la Ginnastica Fabriano. 26 >SPORT< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 CALCIO Serie D Matelica, un bel poker per ricominciare la marcia di ANTONIO GENTILUCCI N on poteva cominciare meglio l’avventura di mister Antonio Mecomonaco sulla panchina del Matelica (anche se per la verità il mister non c’era in panca, dovendo scontare una squalifica). Vero che gli avversari non erano proprio irresistibili, ma il l'1-4 del Matelica sul Chieti in Abruzzo dà tranquillità, principalmente proprio al tecnico, per poter modellare il suo gioco. Ma il mister non è l’unica novità di giornata. In campo, in attacco, c’è anche il nuovo arrivo Michele Boldrini, messo subito in campo per il forfait per infortunio di Degano. Passano solo 5’ ed Esposito in area risponde di testa al cross proprio di Boldrini infilando alle spalle di Mecca il vantaggio. La gara si mette subito in discesa per i biancorossi che sono padroni del campo e raddoppiano al 25’: cross lungo di Baldinini per Pera che in area con un preciso diagonale va a segnare il gol dello 0-2. Per il tris è solo questione di minuti perché al 28’ Esposito è atterrato in area da Trozzo, giallo per lui e rigore per il Matelica. Sul dischetto si presenta Pera che realizza il tris facendo andare a riposo i suoi in vantaggio per 0-3. Il Chieti non si dà per vinto e accorcia le distanze al 30’ st con Alessandroni CALCIO CHIETI MATELICA 1 4 CHIETI - Mecca, Albanese, Tuccia, Viscido, Trozzo, Zetti, Adiansi, Botticini (11’st Alessandroni), Faella, Genovese (26’st Perna), Ceccarelli (1’st Faccini). All. Mariani MATELICA - Marcantognini, Mingucci, Bartolini, Lunardini, Cacioli, Gilardi, Boldrini, Baldinini (28’ st Galli), Pera, Esposito (1’ st Perfetti), Di Pinto (35’ st D’Orazio). All. Salvetti Inizio super per Mecomonaco frena: “non era questa la gara che ci può dire quanto siamo veramente cambiati: lo sarà molto più quella di domenica prossima in casa contro San Marino, data anch’essa tra le favorite ad inizio anno, ma che fino a questo momento ha tradito un po’ le aspettative. Anche loro cercheranno di trovare il bandolo della matassa, è una quadra che prende e fa molti gol, è tuttora indecifrabile”. RETI - 4’ pt Esposito, 25’ e 28’ pt (r) Pera, 31’ st Alessandroni, 32’ st Galli Il nuovo acquisto, Boldrini, è stato subito mandato in campo dal mister. “Ha risposto molto bene, soprattutto nel primo tempo. Dire che è un acquisto azzeccato è prematuro, ma ha quelle caratteristiche che a noi mancavano: nel caso vogliamo adottare il 4-3-3, ce ne consente l’efficacia, essendo un po’ l’alter ego di Esposito nell’altra fascia del campo”, conclude Dolce. La festa matelicese a fine gara che sfrutta una ribattuta realizzando l'1-3. Neanche il tempo di esultare, tuttavia, per gli abruzzesi, perchè al 32’ Galli, appena entrato, è bravo a sfruttare un errore dei padroni di casa per andare a infilare la rete del definitivo 1-4. Il Matelica festeggia e torna dall’Abruzzo con tre punti preziosi. “E' stata una vittoria, tra virgolette, necessaria e salutare, nel senso che permette all’allenatore, che ha iniziato da pochi giorni, di lavorare in maniera tranquilla per trasferire il suo gioco e la sua mentalità ai ragazzi”, commenta il vicepresidente Carlo Dolce. Che poi Eccellenza 0 1 FABRIANO CERRETO - Spitoni; Savelli, Lattarulo, Lapi, Balducci; Pierleoni (11’ st Scotini), Bartoli, Trillini; Moretti (21’ st Girolamini), Tittarelli, Piergallini M. (23’ st Jachetta). All. Tarabelli PORTO D'ASCOLI - Reali; Berardini (15’ pt Piergallini L.), Sensi, Ciotti, Cucco; Leopardi, Biancucci, Gabrielli (33’ st Bonfigli), Iachini (40’ st Nepa); Tedeschi; Pendenza. All. Filippini RETE - 16’ Ciotti E’ il colpo di testa di Ciotti a far cadere l’imbattibilità del Fabriano Cerreto ed a regalare il bottino pieno al Porto d’Ascoli al termine di un match spigoloso (9 ammoniti e 2 espulsi) e infarcito di errori anche da parte di una terna arbitrale non di certo nella sua miglior giornata. La formazione di Filippini capitalizza la prima vera occasione al 16’: Leopardi da corner pesca i centimetri di Ciotti nel cuore dell’area che fa 0-1. La reazione della capolista è più di pancia che di testa e le manovre confuse incocciano sulla granitica coppia centrale Ciotti-Sensi sulla quale il Porto d’Ascoli si arrocca per poi dare sfogo alle ripartenze come accade al 4’ della ripresa: l’ennesima palla persa di Pierleoni nella propria trequarti offre a Iachini la chance del raddoppio ma il figlio d’arte viene neutralizzato da Spitoni. Il Fabriano Cerreto deve far fronte anche al doppio giallo a Balducci e l’inferiorità numerica rischia di costare lo 0-2 al 25’ quando Biancucci di testa mette di poco a lato. La generosità non manca ai biancorossoneri che a sette minuti dal termine vedono però strozzarsi l’urlo in gola: Tittarelli ribadisce in rete la respinta di Reali sul colpo di testa di Lattarulo ma l’assistente di Biagini segnala l’offside fra le vibranti proteste locali. L’espulsione di Pendenza pareggia i conti solo a livello disciplinare, perché Reali al 49’ chiude ancora la porta a Lattarulo e certifica il blitz dei rivieraschi. Il Fabriano Cerreto, dopo il ritorno dei quarti di Coppa Italia a Tolentino andato in scena mercoledì, oltre i nostri tempi di stampa, anticiperà sabato a Grottammare in campionato dove sarà chiamato al riscatto per difendere il primato. Juniores. La sconfitta in casa 0-1 con il Potenza Picena conferma l’avvio non positivo della formazione Juniores (4 punti in 5 partite) che nel prossimo turno sarà ospite del Conero Dribbling, squadra appaiata in classifica ai biancorossoneri. Luca Ciappelloni Trillini in azione (foto Animobono) SERIE D girone F Agnonese 15; Vastese e Matelica 14; Fermana 13; San Nicolò 12; Sammaurese e Campobasso 11; Vis Pesaro e Civitanovese 10; Alfonsine 9; San Marino, Monticelli e Romagna Centro 8; Castelfidardo e Jesina 7; Recanatese e Pineto 5; Chieti 0. ECCELLENZA Fabriano Cerreto 16; Atletico Gallo 14; Porto d'Ascoli 13; Tolentino, Biagio Nazzaro e Sangiustese 12; Camerano 11; Helvia Recina e Marina 9; Montegiorgio, Loreto e Urbania 8; Grottammare 7; Forsempronese 6; Pergolese 5; Folgore Veregra 0. PRIMA CATEGORIA girone B Sassoferrato Genga 15; Le Torri 13; Filottranese 9; Conero Dribbling 8; Monserra e Monsano 7; San Biagio, Falconara e Castelfrettese 6; Montemarciano, Borgo Minonna, Arcevia e Leonessa Montoro 5; Staffolo, Borghetto e Colle 2006 4. PRIMA CATEGORIA girone C Muccia e Monteluponese 12; Fiuminata 10; Cluentina 9; Fortitudo Fabriano e Montemilone Pollenza 8; Porto Potenza, Caldarola e Pioraco 7; Valdichientisangiusto e Camerino 6; Amatori Corridonia 5; Casette Verdini 4; Appignanese ed Elpidiense Cascinare 3; Francavilla 2. SECONDA CATEGORIA girone D Cupramontana 13; Labor 12; Real Cameranese e Apiro 10; Castelbellino e Osimo 2011 9; Osimo Stazione e Portuali Ancona 7; Vigor Camerano e Atletico 2008 6; Sampaolese 5; Agugliano Polverigi, Offagna, Argignano e Nuova Sirolese 4; Victoria Strada 2. CALCIO Prima Categoria girone C Il Fabriano Cerreto incappa La Fortitudo fa la partita nel primo stop stagionale ma è il Muccia ad esultare FABRIANO CERRETO PORTI D'ASCOLI classifiche MUCCIA FORTITUDO FABRIANO 2 1 MUCCIA - Domenicucci, Zaccagnini, Scarpeccio, Rapacci, Occhipinti, Ferri (86’ Quadrani), Micucci (70’ Rossi), Ciuffetti, Carradori (60’ Mendez), Natalini, Lobascio. All. Rossi FORTITUDO FABRIANO - Ruggeri J., Ruggeri C., Battistoni, Ippolito, Clementi, Meschini (35’ Mariani), Biocco, Guidarelli (75’ Lettieri), Carmenati (80’ Pallotta), Piccolini, Gobbi. All. Ferranti RETI - Carradori 9’, Mendez 82’, Lettieri 85’ Alta la posta in palio tra Muccia e Fortitudo Fabriano, anche se ha poco senso dire cosi ad inizio campionato. Partita assai nervosa, senza dubbio giocata a senso unico dai rossoblù, ma con i locali capaci di sfruttare al meglio il “campetto” e gli unici due errori difensivi fabrianesi. Dominio assoluto della Fortitudo, dicevamo. Dopo appena due minuti occasione d’oro per Gobbi che, lanciato da Guidarelli, elude uno spento Zaccagnini e lascia partire un bolide che sorvola di poco la traversa. Ancora Gobbi protagonista, poco dopo, ma non si avvede di Piccolini solo soletto e conclude fuori. Sulla ripartenza nasce l’azione del gol muccese. L’esterno destro scende verso l’area rossoblù e lascia partire un rasoterra che viene deviato facilmente in rete da un indisturbato Carradori. La Fortitudo reagisce, ma oltre all’avversario, trova un arbitro che sentenzia a senso unico e nega un rigore a Piccolini. Ancora i fabrianesi con Mariani, bravo a chiudere lo specchio della porta Domenicucci. Sul finire del primo tempo Ruggeri (Jacopo) esce sui piedi di Carradori, blocca la palla, ma l’attaccante locale cade a terra… L’arbitro s’inventa il calcio di rigore. Scontate le proteste dei rossoblù, che rimangono in dieci. Il portiere fabrianese dimostra la sua classe e para il rigore. La Fortitudo non demorde e ad inizio ripresa ancora Piccolini è protagonista. Steso da Occhipinti in piena area di rigore, l’arbitro fa proseguire. Ancora Piccolini su lancio di Gobbi, ancora il direttore di gioco ferma l’azione per un ipotetico fuorigioco. Poi Mariani salta come birilli tre avversari, si allunga un po’ troppo la palla e viene anticipato di un soffio da Scarpeccio. In campo c'è solo la Fortitudo. I locali sono in evidente difficoltà. Al 70’ gran sventola di Guidarelli e Domenicucci devia in angolo. All'81’ un difensore locale rimette in gioco una palla fuoriuscita dalla linea di fondo, ma l’arbitro fa incredibilmente proseguire, i rossoblù si fermano, i locali ne approfittano, lungo lancio verso la metà campo, la difesa fabrianese arriva in ritardo e per Mendez è un gioco da ragazzi spedire in rete la palla del doppio vantaggio. La Fortitudo insiste e poco dopo accorcia le distanze con uno scatenato Lettieri. Ancora il giovane attaccante tiro da pochi passi in cerca del giusto pareggio... ma il portiere locale fa il miracolo. Per la Fortitudo, prossimo impegno sabato in casa contro il Corridonia. Angelo Campioni Il portiere Jacopo Ruggeri SECONDA CATEGORIA girone F Real Tolentino 13; Esanatoglia e Urbis Salvia 12; Castelraimondo ed Elfa Tolentino 9; Rione Pace, Sarnano e Cska Corridonia 8; Fabiani Matelica 7; Belfortese 6; Aries Trodica, Settempeda e Robur 4; Montecassiano 3; Morrovalle 2; Sefrense 1. TERZA CATEGORIA girone C Castelleonese 9; Spes Jesi e Cameratese 7; Ostra e Aurora Jesi 5; Senigallia, Junior Jesina e Pianello Vallesina 4; Maiolati e Poggio San Marcello 3; Valle del Giano, Rosora Angeli e Serrana 1; Real Sassoferrato 0. TERZA CATEGORIA girone E Real Matelica e San Francesco Cingoli 7; Juventus Club, Csi Recanati e Treiese 6; Abbadiense 5; Accademia, Just Macerata e Urbanitas Apiro 4; Nova Camers e Sforzacosta 3; Red Pin, Amatori Appignano e Lauretum 1. CALCIO A 5 - SERIE C1 Futsal Cobà 20; Ankon Nova Marmi 16; Dinamis e Potenza Picena 15; Montecchio e Grottaccia 13; Futsal Askl 12; Riviera delle Palme e Bocastrum United 10; Real Fabriano e Cagli 9; Sambucheto e Stella 6; Falconara e Fano 4; Pagliare 1. CALCIO A 5 - SERIE C2 Castrum Lauri 15; Avenale e Futsal Macerata 13; Montelupone e Cerreto 11; Castelbellino 10; Numana 8; Futsal Recanati 7; Nuova Ottrano 6; Campocavallo e Cantine Riunite Tolentino 4; Casenuove 3; Aurora Treia 2; Cus Camerino 1; Passo Treia e Apd Cerreto d'Esi 0. CALCIO A 5 - SERIE D Castelraimondo e Futsal Fbc 6; Ill.pa., Polisportiva Victoria e Nebbiano 3; Genga e Gagliole 2; Serralta e Pollenza 1; Moscosi, Frontale, Montecosaro, Villa Musone e Virtus Matelica 0. CALCIO A 5 - JUNIORES Alma Juventus Fano e Cus Ancona 18; PesaroFano 14; Castelbellino 13; Corinaldo e Pietralacroce 12; Real Fabriano 9; Lucrezia 8; San Costanzo e Centro Sportivo 7; Pesarese 6; Casenuove 4; Ostrense, Virtus Fabriano e Ffj 3; S.Angelo 2; Brecce Bianche 0. 27 >SPORT< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 CALCIO a 5 Serie C1 Il Real Fabriano si consola con i rampanti Juniores di LORENZO ALUNNI N ella settima giornata arriva una sconfitta dolorosa per il Real Fabriano contro la Dinamis, frutto di tante (troppe) disattenzioni in fase difensiva. Partono forti gli ospiti che a metà e a fine primo tempo vanno a segno due volte. La prima rete è frutto di uno spunto del loro pivot Pergolini mentre la seconda è un regalo di Natale anticipato del Real che dimentica, su calcio d’angolo, il numero 9 avversario Qorri che ringrazia e appoggia in rete. Nel secondo tempo Giordani straccia il copione e fa salire i suoi, così da aggredire gli ospiti dall’inizio dell’azione. Punteggio che si accorcia grazie al solito Carnevali, ma poi, sfruttando anche un’indecisione di Fabbri, la squadra di Falconara riporta i blaugrana indietro di due lunghezze. Punteggio di 1-3. Nel secondo tempo Carnevali accorcia di nuovo, ma gli ospiti vanno ancora a segno. Ed è ancora lui, “Ga- brigol”, che firma la tripletta e regala una speranza ai suoi. Speranza che rimane tale perché la partita si chiude sul 3-4 e l’unica cosa che resta sono i rimpianti e la delusione. La formazione: Fabbri, Peverini, Stroppa, Amadei, Ciculi, Baldoni, Angelelli, Laurenzi, Burini, Passeri, Carnevali, Biancini F.; all. Giordani. Prossimo impegno di campionato, venerdì 21 ottobre sul terreno di gioco del Futsal Sambucheto, campo difficile, ma servono punti. Lunedì 24 ottobre, poi, gara di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Marche contro l’Ankon Nova Marmi (PalaFermi, ore 21.30): servirà un’impresa per ribaltare la sconfitta di 7-2 subita all’andata. JUNIORES A VALANGA: 8-0 SULLE BRECCE BIANCHE Ancora una prova sensazionale dei ragazzi rossobù che strapazzano il fanalino di coda rifilando addirittura otto reti. La cosa più sorprendente è che il CALCIO Varie Gli Juniores felici per la rotonda vittoria Real è andato a segno con addirittura sette giocatori diversi (solo Bardella ha realizzato due reti), dimostrando che la vera forza è il gruppo e il gioco CALCIO a 5 di squadra. Partita controllata dall’inizio alla fine, il tandem gengarino Bardella-Orfei porta in dote tre reti, al resto ci pensano Crescentini, Carme- Serie C2 CALCIO a 5 Per la prima squadra uno stop di misura nati, Moscoloni e Moretti. Ci siamo dimenticati qualcuno? Ah si! Ha partecipato alla festa del gol anche Stefano Tranquilli con un destro chirurgico che si schianta sulla traversa e poi dentro, gioia immensa per lui e per i suoi fan. Dopo il triplice fischio tutti in piedi ad applaudire una squadra a volte confusionaria ma che non molla mai e che quando trova la quadratura è veramente bella da vedere. Marcatori: Bardella (2), Orfei, Carmenati, Crescentini, Moscoloni, Tranquilli, Moretti. La formazione del Real: Allegro, Bardella, Biancini, Carmenati, Crescentini, Frascarello, Mariani, Moretti, Moscoloni, Orfei, Peverini, Tranquilli; all. Fanelli. Mercoledì 19 ottobre si è giocato un turno infrasettimanale sul campo del Casenuove (la tempistica di stampa non ci consente di conoscere il risultato), mentre sabato 22 ottobre si torna a giocare tra le mura amiche contro il Castelbellino (palestra Fermi, ore 18). Forza ragazzi, avanti così! Serie D Sassoferrato Genga Il Cerreto di Rinaldi Pareggio pirotecnico asfalta gli avversari verso i primi posti per l'Avis Genga Prosegue la straordinaria marcia del Sassoferrato Genga al vertice del girone B del campionato di Prima Categoria. I ragazzi di Azzeri hanno rifilato un eclatante 6-1 alla Castelfrettese grazie alle reti di Piermattei al 4°, Arcangeli al 20°, ancora Piermattei al 50°, Ferretti al 50° e al 75°, Galuppa all’80°. Per i sentinati si tratta della quinta vittoria in altrettante partite. Nel prossimo turno, trasferta sul campo della Filottranese. In Seconda Categoria girone D, l’Argignano ha conquistato un punto a Castelbellino: 2-2. Prossimo match in casa contro l’Agugliano Polverigi. In Seconda Categoria girone F, la Fabiani Matelica ha perso a Tolentino 2-1 per mano del Real. Gol matelicese del bomber Mamudi. Prossima gara in casa contro il Sarnano. In Terza Categoria girone C, giornata no sia per la Valle del Giano (battuta 1-0 dalla Cameratese) sia per il Real Sassoferrato (superato 4-0 dalla Castelleonese). Prossimo turno: Valle del Giano – Maiolati e Real Sassoferrato – Cameratese. In Terza Categoria girone E, pareggio pirotecnico del Real Matelica contro il Lauretum, 3-3 con reti matelicesi di Tozzi, Pascucci e Lapucci. Prossima partita in trasferta sul campo del San Francesco Cingoli. Ferruccio Cocco CALCIO a 5 Quinto risultato utile stagionale (in altrettante partite) per il Cerreto di mister Rinaldi, che nell’ultimo turno ha superato 3-1 l’Aurora Treia grazie alle reti di Lippera (foto), Gubinelli e Teo Innocenzi. Tre punti che consolidano i rossoneri in zona play-off. La formazione: Balducci, Sampaolo, Biondi, Settore giovanile Virtus: debacle Juniores, ma Allievi alla riscossa Le fosche previsioni della viglia (in riferimento al trittico da brivido in vista per la Juniores), trovavano purtroppo riscontro già nel roster iniziale dei ragazzi Virtus Fabriano, saliti a Pesaro (anzi a Montecchio), falcidiati dalle assenze (oltre ad infortuni e malanni, si aggiungevano anche le “feste”, ormai di moda in tempi di scarso carattere da parte dei ragazzi, pseudo “sportivi”!). Solo sei infatti gli elementi a disposizione del duo Jachetta-Angjielkoski, nella gara con il Pesarofano, condizionando quindi tutto l’iter del confronto, già di per sé difficile: 5-0 il primo tempo per i locali, 7-1 la ripresa, con il goal della bandiera siglato sull’11-0 da Markoski. Trittico quindi che è proseguito mercoledì 19, in casa contro l’imbattuta corazzata capolista Alma Juventus Fano, e che va a chiudersi sabato 22, al Palascherma di Ancona, alle 18.30, contro il Pietralacroce73. Riscossa invece in Coppa per gli Allievi, dopo l’imprevista battuta d’arresto di Cerreto d’Esi: il team fabrianese, impegnato in casa contro il Campocavallo, non trovava soverchie difficoltà ad imporsi per 11-5, anche se gli ospiti si sono dimostrati ben più che ostici, “arringati” da un tecnico che evidentemente pensava di giocarsi la Champion. La tripletta di Kertalli e le reti di Angjelkoski e Iacobucci nel primo tempo, contro due degli ospiti, facevano da preludio ancora alle doppiette di Kertalli e Calise ed alle marcature di Pettinelli e Bravi nella ripresa, contro le tre degli ospiti. Domenica 23 ottobre, ora, ultima giornata di questa fase eliminatoria della Coppa, con la Virtus che farà visita alla capolista Acli Villa Musone (tre vittorie sinora, gara fissata per le 15 nel campo all’aperto di Villa Musone); con il Cerreto in visita al SantaMariaNuova ed appaiato al secondo posto alla Virtus, i fabrianesi dovranno cercare di fare bottino pieno per aspirare al passaggio del turno. In settimana, infine, si saprà anche il calendario sia del Campionato Regionale Allievi (inizio previsto il 29 ottobre), che del Campionato Regionale Giovanissimi (anni 2002-3-4-5) per il quale si stanno preparando i ragazzini di Manzetti. Alla Palestra Collodi, prosegue intanto l’attività formativa e preparatoria ai vari Tornei, dei Pulcini (anni 2006-7-8-9) con il tandem SantarelliRoscini. Farneti, Innocenzi, Lippera, Mosconi, Centocanti, Smargiassi, Rodriguez, Gubinelli, Sakuta. Venerdì 21 ottobre difficile trasferta a Montelupone, a pari merito in classifica. Ancora in cerca di carburazione, invece, l’Apd Cerreto di mister Foroni, caduta ad Avenale per 4-1. Di Buldrini il gol dei cerretesi, che restano in fondo alla graduatoria. La formazione: Cannoni, Tamburino, Bezhani, Bucci, Buldrini, Simone Di Ronza, Bruzzichessi, Poeta, Marco Di Ronza, Giacomodonato, Lo Muzio, Pistola. Sabato 22 ottobre match interno contro il Numana (PalaCarifac, ore 15). f.c. Rocambolesco pareggio dell’Avis Genga di mister Pirro, che impatta 6-6 a Pollenza grazie ai gol di Burzacca, Veschi, Boria (2, nella foto), Conigli e Meloni. Niente da fare per la Virtus Matelica di mister Colluto, che ha perso 2-4 contro la Futsal Fbc; gol matelicesi, nel finale, di Libani e Buldrini. Infine, vittoria per 1-5 del Nebbiano di mister Antonelli sul campo di Cerreto d’Esi, formazione “cadetta” che non fa classifica. Per il Nebbiano a segno Bottacchiari, Bruffa (3) e Faginoli, per il Cerreto gol di Mercanti. Nel prossimo turno: Avis Genga – Ill.pa., Nebbiano – Gagliole, Castelraimondo – Virtus Matelica e Futsal Fbc – Cerreto d’Esi. f.c. PUGILATO La curiosità Ricordando le Olimpiadi '60 insieme a un vecchio amico Rivedersi, 57 anni dopo. E’ accaduto a Primo Zamparini, medaglia d’argento nel pugilato alle Olimpiadi di Roma 1960, e a Mauro Petrolati. Quest’ultimo, era cameriere, allora, al tavolo dei pugili in occasione dei Giochi romani. Facevano parte del gruppo azzurro anche i pugili Francesco Musso, Sandro Lopopolo, Nino Benvenuti, Carmelo Bossi, Giulio Saraudi, Francesco De Piccoli… Il Petrolati, di carattere allegro e gioviale, ebbe modo di conoscere bene tutti loro, in quei giorni, e di scherzare durante il servizio al tavolo, tra una portata e l’altra. Ben 57 anni dopo, Zamparini ha avuto modo di incontrare di nuovo Mauro Petrolati. Accompagnato dagli amici Emidio Sellaretti e Sergio Stopponi, l’ex pugile fabrianese si è recato a Senigallia per riabbracciare Petrolati, che attualmente gestisce un ristorante all’interno del camping Spiaggia di Velluto. I due hanno ricordato il passato e quell’esperienza vissuta tanti anni fa. f.c. Primo Zamparini e Mauro Petrolati 28 >SPORT< BASKET L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Serie C Silver BASKET Serie C Silver Con un finale spaziale la Janus sbanca l'hangar Infortuni a raffica, Halley I fabrianesi recuperano sedici punti negli ultimi dieci minuti al tappeto di LORENZO CIAPPELLONI I l basket è questo, dall’inferno al paradiso, dalla sconfitta al successo. Il basket dà, il basket toglie. La Janus Fabriano a Pesaro ha messo in cassaforte una grande gioia, la vittoria di un gruppo. Finisce 57-61 un pazzo sabato sera. Più acciacchi che paia di scarpette, Sergio Quercia litiga con la schiena ed è piantato sul parquet (o quasi), Nick Nedwick punzecchiato da un forte dolore intercostale e la coppia Cavoletti-Cummings con una caviglia fuori uso a testa. Il capitano (Michele Bugionovo) e Valentas Tarolis, invece, litigano con i padroni di casa, aggressivi e sempre pronti a chiudere le maglie della difesa. Fatica terribile nella metà campo offensiva e zona messa in atto da coach Aniello che viene bombardata a ripetizione da Ravaioli e Giacomini (21 punti dei 37 nei primi due periodi arrivano dalla linea dei 6,75). Fabriano non brilla, ma trova puntualmente tiri puliti nelle mani di Kevin Pandolfi, PISAURUM PESARO JANUS FABRIANO dalla lunga e riporta le compagini a stretto contatto. Il soprasso lo firma poi (chi, se non lui?) il capitano, dalla lunetta, prima che Kevin Pandolfi voli a correggere l’errore di Nedwick a 10” dal termine. Che cuore. I festeggiamenti e l’urlo finale insieme ai trenta tifosi giunti da Fabriano sono la copertina di un folle sabato sera. Mercoledì 19 ottobre, poi, la Janus ha giocato un turno infrasettimanale in casa contro il Tolentino, di cui la tempistica di stampa del giornale non ci consente di conoscere il risultato. Dopodichè i fabrianesi osserveranno un turno di riposo. 57 61 PISAURUM PESARO - Carnaroli 3, Morelli, Bianchi 7, Giacomini 12, Crescentini, Vichi 4, Foglietti, Giunta 13, Cecchini 2, Ravaioli 16, Giovanelli, Cristiano. All. Foglietti JANUS FABRIANO - Tozzi, Bugionovo 8, Cavoletti, Tarolis 14, Pandolfi 17, Paoletti, Barocci, Cummings, Fanesi, Giuseppetti 2, Nedwick 12, Quercia 8. All. Aniello PARZIALI - 17-11, 37-21, 47-31, finale 57-61 piazzato sull’angolo come un cecchino che spara e manda a bersaglio. Sempre doppia cifra di margine per i locali che scacciano via la Janus ad ogni tentativo di aggancio. Nell’ultimo periodo, però, la storia cambia, Valentas Tarolis viene maltrattato e (finalmente) mandato in lunetta dagli arbitri, rosicchiando qualche punticino. Michele Bugionovo BASKET Settore giovanile CLASSIFICA SERIE C SILVER DOPO QUATTRO GIORNATE Pandolfi in lunetta (foto M. Lippera) va a costruirsi tiri dietro ai blocchi, per mandare a segno i suoi primi punti a 5’ dal termine. Nick Nedwick colpisce BASKET Civitanova 8; Campetto Ancona, Stamura Ancona e Janus Fabriano 6; Loreto Pesaro, Pedaso, Pisaurum, Halley Matelica, Falconara e Fossombrone 4; Tolentino, Urbania e Porto San Giorgio 2; Bramante Pesaro e Aesis Jesi 0. Non udenti Gli Under 14 e 16 fabrianesi iniziano con il piede giusto I Royal Lions Fabriano verso l'Euro Cup in Turchia Panoramica settimanale sull’attività giovanile della Basket School Fabriano. Under 14 Elite (Spider) – La prima giornata di campionato vede la squadra di coach Falcioni vincente a Jesi 45-83. Il commento del tecnico: “Ottima intensità, dieci leoni in campo. Bene tutti. Un elogio particolare a Bellocchi e Argalia”. Under 14 Elite - I ragazzi di coach Cerini affrontano in casa un’agguerrita Fermo che, dopo un inizio titubante, poi vince la partita 47-91. Buona comunque la reazione dei ragazzi fabrianesi che iniziano ad adeguarsi ai ritmi elevati del campionato. Under 16 Eccellenza - I fabrianesi di coach Cerini hanno già all’attivo due vittorie in altrettante partite. Contro il P.S. Elpidio si impongono 67-58. Partita in equilibrio. Al supplementare i cartai non mollano, concedono solo 5 punti agli avversari, riuscendo a vincere l’incontro mostrando un bel carattere. Nella seconda di campionato, bella vittoria in trasferta a Fano 61-75. “Partita affrontata con la giusta determinazione - commenta coach Cerini - Bene tutti sia in difesa che in attacco, ottimo l’atteggiamento tenuto in campo”. Under 18 Eccellenza (Janus) - Brutto esordio in quel di Senigallia per la squadra dei coach Aniello e Panzini: 73-40. Di fronte ad una squadra molto determinata in difesa e con più voglia di combattere, Fanesi e compagni sono incappati in una sonora sconfitta. “L'inizio è stato buono - commenta coach Aniello - ma poi i padroni di casa sono passati a condurre. Impennata d'orgoglio dei nostri e vantaggio alla metà del secondo quarto. Poi il Senigallia ha inserito un'altra marcia e non siamo riusciti a rimanere in partita”. Under 20 Eccellenza (Janus) - Partita d’esordio persa a Civitanova per la squadra dei coach Panzini e Aniello: 66-47. Dopo due quarti e mezzo in perfetto equilibrio, c’è stato un tracollo finale. Hanno pesato le assenze di Giuseppetti e Cummings. Seconda partita e, purtroppo, seconda sconfitta, i nostri ragazzi perdono in casa contro la Cab Stamura Ancona 51-69. Anche in questo caso, determinanti le assenze di Zampetti e Cummings. Basket School Fabriano La vittoria al campionato italiano non udenti dello scorso maggio ha dato ai Royal Lions Fabriano la possibilità di partecipare al campionato europeo Euro Cup 2016, che si svolgerà ad Istanbul in Turchia nei giorni 22-27 novembre. La partecipazione fabrianese sarà resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Carifac, sponsor ufficiale del gruppo. Partecipanti: Federico D’Andrea (playmaker), Giuseppe Pignataro (playmaker), Paolo Aisa (guardia), Giuseppe Bruno (guardia), Mattia Sigismondi (guardia), Dario Pignataro (ala), Andrea Piras (ala), Marco Salaris (ala), Nicola Ivano Colonna (pivot), Stefano Manna (pivot), Mario Salvietti (pivot), Davide Cola (capo allenatore) e Andrea Novelli (allenatore). I Royal Lions Fabriano (foto di Adriano Maffei) BASKET HALLEY MATELICA FOSSOMBRONE 71 73 HALLEY MATELICA - Rossi 9, Pecchia J., Pecchia L., Vissani 18, Braccini, Leonzio, Cintioli ne, Lacchè 2, Antonini, Busto 24, Romano 18. All. Tassinari FOSSOMBRONE - Benedetti ne, Cicconi 10, Tadei 10, Mancinelli 17, Nobilini 2, Toccaceli ne, Clementi 9, Barantani 12, Diamantini, Chiericozzi, Ceppetelli ne, Diana 13. All. Giordani PARZIALI - 28-22; 16-19, 16-18, 11-14 L'Halley Matelica perde un’occasione e si fa sorprendere da un buon Fossombrone, che riesce a sbancare il PalaCarifac. Per la verità le attenuanti in casa biancorossa non mancano. Tanti gli infortuni: alle assenze di Delvecchio e del giovane Gentilucci si somma il dolore “da piegarsi” per un ematoma intercostale di Elia Rossi, che stringe i denti e resta in campo, ma non gli si può chiedere il consueto, altissimo, standard di rendimento. Inoltre si riacutizza il problema alla caviglia per Nicola Leonzio, che lo costringe a vedere quasi tutto l’incontro dalla panchina, con un inedito 0 sul suo tabellino, e i suoi punti sono mancati. L’inizio è promettente, Matelica stacca subito Fossombrone e vola fino al +10. Gli ospiti tentano una reazione e riescono a chiudere il primo parziale sul 28-22. Poi però tornano definitivamente in partita e si andrà avanti punto a punto fino alla fine. Infortuni significa rotazioni più limitate, rotazioni limitate significa problemi di falli. Alla fine a giocarsi la vittoria ci sono un eccellente Busto, Romano (foto), un Rossi acciaccato e due giovanissimi come Lacché e Antonini, bravi quanto inesperti. Gli uomini di Giordani fiutano la possibilità dell’impresa e non se la lasciano scappare. Per i matelicesi tante ferite da leccarsi e la speranza che la fortuna, e la salute, tornino a girare in casa Halley. Mercoledì 19 ottobre (oltre i nostri tempi di stampa) l'Halley ha giocato il turno infrasettimanale ad Ancona contro la Stamura, mentre sabato 22 ottobre giocherà in casa contro Falconara (PalaCarifac di Cerreto, ore 18). Antonio Gentilucci Promozione Si aprono le danze per Brown Sugar, Bad Boys e Cerreto Scatterà in questo weekend il campionato di Promozione con tre squadre locali ai nastri di partenza tutte inserite nel girone C: Bad Boys Fabriano, Brown Sugar Fabriano e Pallacanestro Cerreto. Il girone, composto complessivamente da 11 squadre, si concluderà il 10 aprile 2017 ed ogni formazione giocherà 20 partite. Le prime 8 si qualificheranno al maxi-playoff nel quale confluiranno anche le prime 8 del girone D e le prime 8 del girone E. Delle 24 squadre che disputeranno la post-season, e che verranno inserite in un classico tabellone tennistico, solo tre saranno promosse in serie D. Dopo la sconfitta in finale playoff dello scorso maggio, i Brown Sugar Fabriano ci riprovano con una squadra ancora più forte: alle tante conferme, tra cui co- Quest'anno sono tre le formazioni locali iscritte ach Christian Vico, si sono aggiunti gli arrivi di spessore di Nizi e Tonini dalla Janus Fabriano e il poker da Cerreto (Fabrianesi, Narcisi, Pallotta e Silvi). Questo il roster completo: Luca Bugionovo, Edoardo Cafasso, Massimo Capodimonte, Gabriele Fabrianesi, Alessandro Guerci, Mauro Liendo, Emanuel Mearelli, Riccardo Moscatelli, Nicola Narcisi, Gabriele Nizi, Andrea Pallotta, Andrea Sacco, Luca Sacco, Lorenzo Sassi, Paolo Silvi, Jacopo Taruschio, Raffaele Tonini. Anche sul versante Bad Boys Fabriano tante conferme, a partire da coach Davide Cola e buona parte del nucleo, e forze fresche in entrata con i baby Ba- rocci, Crivellaro, Patrizi, Pinto, Tozzi e Zampetti in arrivo dalla Basket School e già nel giro della serie C con Janus Fabriano. Il roster: completo: Paolo Aisa, Andrea Barocci, Luca Battistoni, Paolo Bernardini, Manuel Bongiovanni, Michele Bonomo, Francesco Carnevali, Lorenzo Crivellaro, Luca Eutizi, Matteo Mearelli, Michele Mosciatti, Matteo Patrizi, Samuele Piermartiri, Fabiano Pietrini, Leonardo Pinto, Luca Sforza, Nicolò Sorci, Umberto Sorrenti, Enrico Tozzi, Alessandro Zampetti. Anno zero, invece, per la Pallacanestro Cerreto che ha scelto di ripartire dalla Promozione nonostante avesse il diritto a disputare la D. La rin- novata formazione, allenata da Simone Moscatelli e Pierpaolo Perulli, giocherà di nuovo al Palasport di Cerreto d’Esi, mentre Brown Sugar e Bad Boys si divideranno la Palestra Mazzini di Fabriano. Questo il roster dei biancoblù: Luca Chiarucci, Gianluca Cicconcelli, Carlo Eutizi, Lorenzo Ferretti, Andrea Giombi, Alessandro Gratani, Jacopo Loretelli, Riccardo Moscatelli, Simone Moscatelli, Pierpaolo Perulli, Massimiliano Rizzi, Giorgio Rossini, Giacomo Tiberi. Il campionato inizia in trasferta sia per Brown Sugar che per Cerreto, di scena venerdì rispettivamente a Senigallia contro la Maior e Ancona contro il Conero Basket. Turno di riposo invece per i Bad Boys che esordiranno il 29 ottobre a Jesi contro i Titans. Luca Ciappelloni 29 >DIALOGO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Quella vendemmia in Friuli Un lettore fabrianese ci ricorda il suo impegno nel terremoto del '76 Gentilissimo direttore, 40 anni or sono, dopo il terremoto del Friuli, Fabriano si gemellò con il paese di Ramandolo in provincia di Udine. Ad ottobre dello stesso anno (1976) quattro giovani fabrianesi, compreso il sottoscritto, partirono alla volta della località friulana per prestare aiuto nella faticosa vendemmia. Dieci giorni vissuti accanto a giovani e meno giovani. Una esperienza indimenticabile. Al nostro ritorno, l'allora direttore de “L’Azione”, don Pietro Ragni, ci chiese di esprimere, su carta, la nostra esperienza. Pochi giorni dopo la nostra esperienza venne pubblicata sul settimanale fabrianese. Le chiedo gentilmente, se fosse possibile, vederla nuovamente pubblicata quaranta anni dopo. Cordialmente. Carlo Maria Vitali Ecco la testimonianza: N el pomeriggio di mercoledì scorso sono tornati nella loro casa i quattro giovani fabrianesi che si sono recati dieci giorni fa in Friuli e a Ramandolo (frazione di Nimis) per aiutare i ramandolesi nella vendemmia. Ripetiamo che in quel paese si produce un vino ottimo, che costituisce la principale attività economica di quella popolazione. Quest’anno la produzione di uva era molto abbondante, ma la pioggia quasi continua di questo ottobre ha fatto, purtroppo, marcire i grappoli sulle viti. I nostri giovani sono tornati perché la vendemmia può dirsi esaurita; altra uva è rimasta sulle viti, ma non più buona per la vinificazione. Giunti in Friuli lunedì 11 ottobre siamo stati accolti alla stazione di Udine da don Eugenio Lovo, parroco di Nimis, Comune che dista circa 20 km. dal capoluogo. L’accoglienza è stata subito calorosa, alla maniera friulana. Giunti a Nimis ci siamo sistemati in una tenda posta nel campo dell’oratorio. Il tempo era discreto e noi eravamo impazienti di iniziare la nostra opera: consisteva nell’aiutare i ramandolesi nelle fatiche della vendemmia. A prima vista il paese non ci è sembrato troppo colpito dal terremoto, ma poi entrando in alcune abitazioni i danni del terremoto risultavano evidenti e gravissimi; e pensare che Nimis è uno dei Comuni meno disastrati dal sisma! Subito il parroco ci ha presentato ad una famiglia di Ramandolo, la famiglia Coos, composta da due infaticabili genitori, da due ragazzi sempre pronti ad aiutarli e da uno zio attaccatissimo alla terra. Questa famiglia divideva i pasti quotidiani con un’altra com- posta da 4 persone, 3 adulti ed un bambino di nome Emiliano. L’unica attività di questa famiglia consiste nella coltivazione della vite e il maltempo ha influito enormemente, danneggiando quello che doveva essere il raccolto, uno dei più abbondanti degli ultimi anni. Gran parte dell’uva raccolta veniva venduta a causa dell’inagibilità delle cantine. Questo stato di cose rende ancora più precaria le condizioni di vita di questa gente. Abbiamo diviso con loro il lavoro, il cibo quotidiano e il poco tempo libero che restava. Fin dal primo giorno abbiamo capito quale sia il carattere di questo popolo, così duramente provato. La forza d’animo che li sostiene è veramente eroica. Quasi tutti sin dal 7 maggio, giorno seguente alla prima grave scossa, avevano cominciato la difficile opera di ricostruzione, tanto grande era il desiderio di riprendere il normale corso della vita, anche se il terremoto doveva lasciare in loro un’impronta inde- Quanti ringraziamenti per il River Fest 2016 Il Comitato Alla Scoperta del Giano e l’Associazione per la Tutela e Valorizzazione del Centro Storico, ringraziano per la fattiva collaborazione: scuole primarie e secondarie di 1° grado di Fabriano, i dirigenti scolastici, i docenti ed in particolare la prof.ssa Giuseppina Zara, le maestre Carla Burattini e Maria Grazia Trontino, il Wwf Marche e Jacopo Angelini, l’Associazione Giochi d’ARTIficio con Alessandra Filellena e Francesca Castellani. Francesco Fantini, Chiara Castiglia e Letizia Schicchi per aver diffuso tra i ragazzi la conoscenza della storia e delle leggende della città, i gruppi Scout 1 e 2 Fabriano per la collaborazione nella gestione della visita al fiume. Gian Pietro Simonetti, Nico Bazzoli, David Belfiori, Paolo Piacentini e Francesco Sforza per aver affiancato il Comitato nell’imprimere un significato importante al Convegno “Verso il Parco del Giano”. Andrea Carancini per aver permesso l’uso delle testimonianze del compianto arch. Alessandro Carancini. Il sindaco Giancarlo Sagra- mola per la partecipazione al Convegno, l’attenzione ai temi trattati e per il suo intervento. Fabriano dal Basso, l’Associazione Talia, InArte, la Podistica Avios e Pedale Stracco per le animazioni. Il Presidente di Slow Food Marche dr. Ugo Pazzi, Fabrica del Gusto, l’Azienda Agricola Il Maggio, la Cooperativa Sa.di.Fa., la Cantina Bollicine Regionali “Francesco Scacchi” per la riuscitissima Apericina organizzata dalla sen. Serenella Fucksia e vivacizzata da una fantastica Orchestra Concordia! Federico Uncini e Romina Angeli per la riuscitissima escursione fino alla chiesa di S. Francesco in Camporege. Il Comune di Fabriano l’assessore Barbara Pallucca e il servizio di Polizia Municipale per la collaborazione all’evento. La Fondazione Carifac per aver concesso il nulla osta all’utilizzo del complesso delle Conce e per aver autorizzato l’uso delle attrezzature e dell’impianto di amplificazione. L’azienda Pulifaber per aver reso gli ambienti delle Conce puliti ed igienici per lo svolgimento delle attività. Dedalo Group per la progettazione della bellissima Locandina dell’evento. Radio Gold per il contributo alla comunicazione. Francesco Sforza e Tiziano Marino per la grafica del logo “River Fest”. Il collaboratorio di progettazione C28 e Studio 4 11 srl per l’utilizzo della loro strumentazione. La River Fest dà appuntamento ai cittadini nel 2017, con la speranza e la fiducia di salutare nel frattempo con soddisfazione la variante di progetto delle opere da realizzare a monte del ponte dell’Aera, ma anche con la determinazione di monitorare con continuità e rigore quanto accadrà, riservandosi eventualmente di attuare misure di civile contestazione su progetti non partecipati e palesemente non rispondenti ai nostri criteri ispiratori. lebile. L’alternarsi di tristi ricordi a momenti di serenità, lasciava tuttavia trapelare la vera sofferenza di questo popolo, destinato ancora per molto tempo a subire i disagi provocati dal terremoto. Noi stessi abbiamo provato il disagio di dormire in tenda per 10 giorni: e a pensare che i friulani ci dormono da sei mesi, con la prospettiva di dover trascorrere il freddo inverno friulano nelle medesime condizioni. Queste sono le nostre testimonianze dal Friuli che speriamo portino ad una maggiore sensibilizzazione i fabrianesi nei confronti del martoriato popolo friulano, e che riescano a smuovere anche coloro che sono rimasti freddi e impassibili. Soltanto vivendo per 10 giorni a contatto con questo popolo meraviglioso, abbiamo veramente capito la gravità della situazione che richiede un immediato intervento. Sappiamo tutti che, essendo la zona ancora altamente sismica, è impossibile la ricostruzione delle case e che i prefabbricati costruiti sono inabitabili per la mancanza di fognature. Dove passerà l’inverno gran parte del popolo friulano? Forse ancora nelle tende dell’esercito o nelle insufficienti roulottes messe a loro disposizione! La roulotte rappresenta attualmente l’appoggio più sicuro e confortevole per trascorrere l’imminente inverno. L’appello che noi rivolgiamo ai concittadini vuole essere un incitamento a tutti i possessori di roulottes a mettere a disposizione i loro mezzi per permettere a questa gente di trascorrere un inverno relativamente confortevole. Gildo Cartoni, Carlo Leporoni, Franco Mollari, Carlo Vitali Il terremoto del Friuli, (Nimis) 1976 Strade demaniali, è divieto Dopo numerosi esposti e segnalazioni alle autorità competenti, da parte di cittadini amanti della montagna e dell’ambiente naturale, finalmente sono stati apposti i cartelli di divieto di accesso a tutti i veicoli motorizzati non autorizzati, all’imbocco delle sterrate, dei tratturi e dei sentieri circostanti le frazioni di Attiggio e Paterno di Fabriano. Il divieto di accesso e di transito, in entrambi i sensi di marcia, è stato imposto in particolare alle strade del Mergone o delle Pianacce, alla strada della Vena Foiosa, alla strada dell’Acquaccio, alla strada di San Verecondo – Vascone Vecchio che porta fino ai Prati di Paterno, a quella che dalla località Caselle di Attiggio conduce sia alla Fonte di Brugnola che alla Fonte di Capretta, ed a quella che dalla località di Briole di Attiggio porta alla zona di Capretta. Il provvedimento si è reso necessario e non più prorogabile in quanto le suddette strade e sentieri di montagna erano, ormai da anni, infestate da moto da enduro, fuoristrada e quad che, oltre a deteriorare e quindi a rendere impraticabili le sterrate ed i sentieri, costituivano un reale pericolo per tutti gli appassionati di trekking, mountain-bike e cavallo che ivi si trovassero a transitare. Peraltro, proprio nel luglio di quest’anno, molte di queste sterrate e sentieri sono stati il “teatro” naturale per il Campionato Mondiale di Enduro, organizzato dal Motoclub di Fabriano. In quella occasione, proprio per permettere lo svolgimento della manifestazione sportiva, erano stati effettuati dei lavori di sterro e taglio di piante protette, sulla cui legittimità ed autorizzazione stanno ora indagando le autorità preposte. Per chi non lo sapesse, infatti, la Legge Regionale Marche n. 52/1974, all’art. 5, tutela espressamente gli ambienti montani e le aree demaniali, consentendovi il traffico solo ai veicoli e motoveicoli autorizzati per esigenze produttive o di pubblica utilità e controllo. Risulta evidente quindi che tutti coloro che, per puro divertimento o passatempo, dovessero percorrere tali strade e sentieri senza apposita autorizzazione rilasciata da parte del sindaco del comune interessato, incorreranno nelle sanzioni previste dalla legge. E’ per questo che esigiamo che l’Unione Montana “Esino – Frasassi” ed il Comune di Fabriano non rilascino più, come avvenuto in passato, autorizzazioni o deroghe al transito o allo svolgimento di gare motoristiche sulle suddette strade sterrate, tratturi e sentieri montani e chiediamo inoltre al Corpo Forestale dello Stato di vigilare affinché tale divieto venga effettivamente rispettato in tutta l’area interessata. E’ intollerabile, infatti, che nel nostro territorio continuino ad esistere “zone franche” dove la legge non viene rispettata, ed anzi, dove vige la “legge del più forte”, cioè del più prepotente, solo perché si trovi in sella ad una moto da enduro o alla guida di un fuoristrada! Come è altrettanto inaccettabile che vi siano in tal senso atteggiamenti accondiscendenti, se non di complicità, da parte di chi amministra il bene pubblico e che quindi è stato eletto per tutelare l’interesse di tutti i cittadini e non solo quello di una particolare categoria di persone! Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche 30 >DIALOGO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Che pulizia ad Albacina! S abato 8 ottobre il “Circolo Legambiente Valle dell’Acquarella” ha organizzato con la Scuola Primaria di Albacina la giornata dedicata a “Puliamo il Mondo” dove insegnanti, alunni, genitori e nonni hanno dedicato una mattinata al proprio territorio. Il presidente del Circolo Benvenuto Mezzanotte – “E’ stato bellissimo rapportarsi con i bambini perché ci triplicano l’entusiasmo. Questo è successo durante il Puliamo il Mondo ha abbiamo organizzato ad Albacina” – continua Mezzanotte “Dopo le “foto di rito” ed una informativa sull’evento siamo partiti dalla scuola compiendo un percorso che dal campo sportivo ha poi raggiunto l’interno del paese. Sono stati raccolti tanti sacchetti di rifiuti ed ora le strade ed i marciapiedi sono puliti. In particolare ci siamo soffermati sul piazzale del cimitero dove purtroppo non si è potuto fare Un progetto che ha coinvolto la scuola primaria della frazione un lavoro completo perché abbiamo rilevato la presenza di eternit che ovviamente è stata lasciata in loco e che già è stato provveduto a segnalare agli organi preposti. E’ stato pulito anche il piazzale del parco Merloni, oltre al parco stesso, ed infine, salendo in paese, siamo entrati nel lavatoio “immondezzaio” dove abbiamo portato via il materiale più grossolano”. Per i bambini e per alcuni adulti, è stata una bella Scambio giovani con il Rotary di una studentessa proveniente dal Canada che ha iniziato a frequentare il nostro liceo economico e rimarrà in città per l’intero anno scolastico. L’ormai consolidata esperienza di scambio giovani che i soci rotariani portano avanti da diversi anni continua a dare frutti. Sono sempre numerosi i ragazzi che si presentano alla selezione desiderosi di mettersi alla Pronti per una nuova avventura con il programma Exchange Student del Rotary Club di Fabriano: nuove partenze, nuovi arrivi e, soprattutto, nuova selezione per l’anno scolastico 2017/2018. La grande opportunità che il club fabrianese offre ai giovani volenterosi e desiderosi di esperienze e conoscenze ha premiato quest’anno la determinazione di una giovane studentessa del liceo linguistico di Fabriano, partita a fine agosto con destinazione Texas, Usa, un vero sogno americano. Fabriano a sua volta si è arricchita con la presenza esperienza in modo particolare perché, hanno acquisito dei concetti molto importanti per la loro formazione civica e sociale. Ringraziamo le maestre Milena e Francesca, il personale scolastico che come in altre occasioni ha partecipato con fattiva simpatia allo svolgimento della manifestazione. Ringraziamo anche Anconambiente che ci ha inviato un automezzo con operatore (locale) per recuperare tutto il materiale raccolto. Il presidente Benvenuto Mezzanotte sottolinea: “Ringrazieremo la cittadinanza di Albacina se collaborerà a completare il lavoro iniziato e soprattutto se sarà in grado di evitare il ripetersi di tale degrado”. Il Circolo Legambiente “Valle dell’Acquarella” da un soggiorno lungo in Usa e in Canada di circa dieci mesi. Ora, anche per l’anno scolastico 2017/2018 il Rotary Club di Fabriano seleziona giovani interessati al programma di studio. Il progetto si contraddistingue per la quasi assoluta assenza di costi per le famiglie. Quindi è una vera grande opportunità per la comunità locale fabrianese. I candidati sono i giovani che frequentano il terzo anno Una fabrianese in Texas ed una ragazza del Canada nel nostro Liceo economico prova. Grande è l’emozione nel veder partire giovani entusiasti dell’esperienza che li aspetta e soprattutto il positivissimo riscontro dei partecipanti tra cui quello delle due ragazze concittadine rientrate a Fabriano quest’estate rispettivamente di scuola superiore, con un buon rendimento scolastico e forte spinta motivazionale. Per chi fosse interessato a maggiori informazioni su luoghi, tempi, modalità di selezione può inviare una mail all’indirizzo “[email protected]”. Rotary Club Fabriano Una settimana per ricominciare Fatture Multiservizi: con un progetto del Classico disparità di trattamento Il Liceo Classico "Francesco Stelluti”, per accogliere al meglio i ragazzi delle nuove classi prime, da anni organizza il progetto denominato "Settimana dell'accoglienza". Gli studenti sono stati convocati nella sala convegni, dove il nuovo dirigente, prof. Denis Censi, ha spiegato loro in maniera dettagliata il funzionamento della scuola e le sue regole da rispettare. Ma come si è svolta veramente questa settimana? Dopo l'incontro con il dirigente, di cui abbiamo già riferito, gli alunni delle classi quarte e quinte hanno presentato le iniziative attuate negli anni passati, come per esempio la redazione del giornalino della scuola, il corso di recitazione teatrale e la settimana all’estero per l'approfondimento di una lingua straniera. In particolare, ha destato interesse verso i ragazzi dell’Economico Sociale la relazione di una studentessa del quinto anno che ha spiegato la propria esperienza in questo liceo. A seguire, il vice comandante dei Vigili Urbani di Fabriano, Giancarlo Pizzi, ha te- nuto un breve corso sulla sicurezza personale e stradale. Il terzo giorno gli alunni sono stati accompagnati dagli insegnanti Baldoni, Biocco, Medici, Riccioni, Sergi e Tortolini, a visitare le cappelle gotiche di alcune chiese della città antica e, grazie alla presenza di guide esperte, come le nostre proff. di storia dell’arte, Fava e Giannantoni, il sig. Giorgio Trapè e don Alfredo Zuccatosta, parroco di San Venanzio, sono state illustrate approfonditamente le meraviglie di questi luoghi. L'ultimo giorno si è svolto l'evento più atteso della "Settimana dell’accoglienza": il trekking all'Eremo di San Silvestro. Era una bellissima giornata di sole, quando gli studenti si sono recati presso il famoso monastero. Durante il cammino ci sono state delle piccole difficoltà per trovare il sentiero giusto, ma alla fine tutto si è risolto al meglio e con allegria. L'ottimo pranzo consumato all’Eremo ha ricompensato tutte le fatiche della lunga camminata e i giochi pomeridiani sono stati la cosa più divertente della giornata. Pensiamo che l’iniziativa sia ottima per inserire i ragazzi nella nuova realtà scolastica, anche se sarebbe preferibile far parlare di più i ragazzi delle classi precedenti per mantenere sempre alta l’attenzione e l’interesse. Caterina Montanari, 1°E Come al solito nell’ultima fattura per il servizio acquedotto della Multiservizi vi trovo scritta una frase a dir poco ipocrita. Ovvero: “Utenza servita da impianto di depurazione attivo”. Nella suddivisione dell’importo trovo “totale acquedotto euro 14,02 e totale depurazione euro 11,11”. Ovvero la depurazione mi costa quanto l’acqua che consumo. La palazzina dove abito è dotata di fossa biologica e quindi nella fognatura viene inviata solo l’acqua decantata da tale fossa; per la pulizia della stessa – due volte l’anno – se ne vanno circa 50 euro. Pertanto lo spurgo della fossa stessa dovrebbe essere a carico di Multiservizi, oppure ridotta perché ritengo che la depurazione delle acque uscenti da dette fosse richieda meno spese. Mi sono sempre domandato: se in periferia è obbligatoria la fossa biologica, le fognature del centro storico dove scaricano? Forse nel Giano? La prova che il mio pensiero è vero, è nella notizia che un partito politico starebbe cercando di esentare da questa “tassa” gli abitanti del centro storico. Nel marzo 2015 “L’Azione” pubblicò un mio scritto sul problema del servizio depurazione. Interpellando i miei conoscenti nelle stesse condizioni, nessuno si rendeva conto dell’ingiustizia nei loro confronti. Ingiustizia dovuta a quella disparità di trattamento. L’articolo della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini a Fabriano non è conosciuto o quanto meno è disatteso. Chiedere pagamenti di servizi tutti allo stesso importo senza differenziazioni su come viene prestato è ingiusto, se non incostituzionale. Purtroppo la politica a Fabriano non vede bene al di là ella punta delle proprie scarpe. Francesco Frigio 31 >DIALOGO< L'Azione 22 OTTOBRE 2016 Da quel sasso lanciato... La scoperta della Grotta Grande del Vento da chi quel giorno c'era di MAURIZIO BOLOGNINI* S i era fatto buio da poco a Frasassi. La luce se n'era andata veloce, come in tutte le Gole. Tre lumini appaiono di colpo, lassù sulle balze, intermittenti nel bosco, appena usciti dalla grotta. La Grotta Grande del Vento, raggiunta dalla prima squadra il sabato precedente. Si buttano giù per il sentiero, corrono come pazzi, rotolando insieme ai sassi. Maurizio, Giancarlo e Fabio. Portano nel cuore e nelle gambe una notizia incredibile. Il sasso è volato per cinque secondi! E l'eco terribile si è dilatata per un vuoto senza misura! Arrivano sulla strada, sfrenati, senza fiato, giusto nel momento in cui arriva il Maggiolino di Peppe con Riccardo e Tino, di ritorno da Fabriano per i primi incontri della Squadra di Soccorso Speleologico. Sapevano di doverci raggiungere su alla grotta e ce n'è voluto per fargli capire che dovevamo assolutamente ritornare ad Ancona a prendere tutto il materiale di cui disponevamo. Io sono in macchina con Peppe, dietro Riccardo e Tino. “Dai allora racconta racconta...”. “Ragazzi, lo vedete che c'ho la pelle d'oca! Cinque secondi, il sasso è volato per cinque secondi, lo sai cosa significa? Che lì dentro c'è una voragine di 125 metri! La vedi la montagna, fa la disinvolta, mica te lo dice cosa c'ha dentro!”. “Ma dai non è possibile...”. Peppe faceva lo scettico. “Ma com'è lassù la faccenda, allora tutta quell'aria dalla strettoia...”. “Abbiamo sfondato subito, siamo passati di là tutti tredici, il tavolone non è servito a niente”. “Ed avete trovato il pozzo?”, fa Tino. “Ma no no, hai voglia tu, dopo la strettoia c'è una bella galleria che chiude in fondo con una strettoia in salita, un po' rognosa...”. “Cavoli, ma questa è già una scoperta”, dice Riccardo. “Aspetta, che non ti rendi conto. Fabio ha fatto un lancio alla cowboy per accalappiare un stalagmite messa al posto giusto. Lo dovevi vedere come è andato su. La sua luce è filtrata per la strettoia e noi ci siamo tirati su di lì, con i gomiti, ambiente stretto, da sommergibilisti. In questa escape tower... una bella finestrona nera... c'avevo l'acetilene bassa... non vedevo niente. Una bella shakerata ed oltre la finestra appare appena un salone, ai piedi di una paretina di sei, sette metri. Non ti dico come siamo andati giù! Di testa!” “Sì, ma il pozzo?”, insiste Tino. “E' lì che abbiamo trovato la sorpresa, sul fondo del salone, il ciglio, il margine oltre il quale c'è solo una gran lama di nero... Mauro, orologio al polso, dà il via, il sasso sibila, fende l'aria, scompare... e poi, booom! Un'eco che ti fa tremare. “Gente non è possibile, dai, un altro sasso... booom!” Ancora più spaventoso. “Mauro, quanti?” Col groppo in gola Mauro: ”Ragazzi, questi so' cinque secondi, qui davanti c'abbia- Ne approfitto per scrivere qualcosa a proposito del libro di Romualdo Latini. Vidi la recensione sul suo giornale, chiesi informazione a qualche amico dove era reperibile, ma nessuno sapeva che Romualdo avesse scritto un libro. Lo cercai su Amazon, che ancora non lo aveva, per cui lo prenotai. La scorsa settimana era disponibile e l’ho acquistato in formato e-book. Essendo curioso di tutto ciò che riguarda la mia città, ed i tempi passati, oltre alle persone conosciute, vorrei dire qualche cosa in proposito. Premetto che tra la prenotazione e l’ordine, cercai di mettermi in contatto con Romualdo tramite Facebook, non ricevendo riscontro. Gli ricordai che eravamo stati insieme al campeggio dei boy scout di Santa Caterina, Fabriano 2, a Monte Lago, mi sembra nei primi anni cinquanta. Romaldino, cosi lo chiamavamo, più giovane di me di circa 20 mesi, era la prima volta che faceva un campeggio. Il capo era Giuseppe (Peppe) Maccari, allora capo commesso nel negozio Latini, ma come Boy scout era per tutti noi una guida ed un fratello più grande. Il suo vice era Vito Zingaretti. Mi sembra che Romaldino facesse parte della seconda squadriglia. Io ero il vice della prima, a capo c’era Mario Mezzopera; ricordo che c’era anche Luigino Acuti, mio compagno di vedetta in un gioco notturno, al quale Padre Filippo, padre spirituale del reparto minacciò di riportarlo a Fabriano perché una sera dopo cena, scherzando tra noi, appoggiò l’idea di mettergli nella colazione della scialappa. Purtroppo P. Filippo lo sentì, in mo una voragine da 125 metri!”. “Chi ha tirato il sasso?”, fa Riccardo. “Tutti, non ce n'è più uno”. Ve lo immaginate Giancarlo? E' impazzito, letteralmente, matto. E Mauro e Fabio? Quelli c'hanno 16 anni! Li abbiamo lasciati stesi a terra, finiti, inchiodati. Emozioni forti, ragazzi. A Camponocecchio prendiamo la strada per Ancona, la nostra vecchia cara strada Clementina, l'unica della Gola della Rossa. Quante ruote ci avremmo lasciato su quell'asfalto? Ancona, San Vittore, San Vittore, Ancona, avanti e dietro, senza sosta, anche due volte in un giorno quando lasciavamo a casa una cosa indispensabile come il discensore. Con le nostre tre 500, Fabio, Gianfranco ed io facevamo i tempi. Le curve le conoscevamo tutte, quella a gomito dopo il Vernino era famosa perché aggiudicava l'alloro. Quella sera storica di sabato 2 ottobre 1971 anche le ruote zompettavano sulla Clementina, saltellando anch'esse sui semiassi, euforiche, insieme ai “ragazzini delle grotte” a bordo, che non stavano sui sedili. Dopo una notte insonne, per fortuna cortissima, eccoci di nuovo nelle macchine, pieni di corde e scalette. Avevamo pulito il cassettone in noce nella cantina di Enzo, il “magazzino” del Gruppo. Stendere la “Duecento” sul sedile Il mese storico del 1971, ecco la cronistoria Sabato 25 settembre 1971 il Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona (allora nella sezione del Cai), su indicazione di un amico di nome Rolando Silvestri, raggiunge la fessura, ingresso naturale della Grotta Grande del Vento ed entra nella prima saletta. La domenica, in fondo alla saletta si lavora su una frana ed inizia ad uscire l'aria. Sabato 2 ottobre il gruppo che forza la strettoia dell'aria ed arriva in Sala del Trono procedendo al “lancio del sasso” è composto di 13 ragazzi: Fabio Bentivoglio, Vittorio Bizzarri, Maurizio Bolognini, Mauro Bolognini, Giancarlo Cappanera, Alberto Copparoni, Stefano Fiori, Giorgio Lacopo, Mario Pia, Roberto Ragaglia, Franco Ranzuglia, Claudio Santolini, Fabio Sturba. Domenica 3 ottobre, primo tentativo non riuscito di scendere l'Abisso Ancona (Maurizio Bolognini), ad essi si aggiungono: Riccardo Bartolucci, Costantino Cioffi, Giuseppe Gambelli. Domenica 10 ottobre, con un gruppo di una ventina di ragazzi (non abbiamo l'elenco completo dei nomi) Maurizio Bolognini raggiunge la base dell'Abisso Ancona, seguito da Fabio Sturba. Dalla domenica 17 ottobre con Maurizio Bolognini, Giancarlo Cappanera, Giuseppe Gambelli, Fabio Sturba iniziano le esplorazioni sistematiche poi proseguite con il coinvolgimento di tutti i ragazzi del Gruppo. Maurizio e Mauro Bolognini sono autori del libro “La scoperta della Grotta Grande del Vento a Frasassi – l'emozione del primo speleologo sceso nella “meraviglia infinita”. posteriore della 500 e sederci sopra era un classico. Il rettilineo degli “Angeli” ci serviva per sbarazzarci dei camion. A Serra arrivavano le curve della Gola della Rossa, con l'orologio in mano per capire se eravamo nei tempi per trovare il passaggio a livello di Pontechiaradovo aperto. Sennò erano sbadigli. Falcioni, Camponocecchio, San Vittore, arrivati! I nostri compagni sono lassù Che sorpresa Romaldino con il tuo libro! quanto Luigino parlava sempre con voce alta mentre io, che la proposi, non mi feci sentire. Ricordo quando alle prime ore dell’alba, tutto buio, Peppe ci fece alzare per andare fino al Catria a piedi, tenendoci sotto i pantaloncini corti i pantaloni del pigiama per ripararci dal freddo. Un giorno venimmo a sapere che in uno spiazzo più in alto al nostro campo c’era un campeggio di Guide scout. Da ragazzi con gli ormoni in subbuglio, cercavamo in tutti i modi di studiare come arrivare di nascosto al campeggio femminile, ma Peppe, Vito, P. Filippo, ci guardavano a vista! Però qualche spedizione nella tenda della cambusa, con Vito cambusiere, riuscimmo a prendere qualche mono confezione di marmellata, quella che ci stanno aspettando. Hanno passato la notte a dormire per terra, dentro la prima saletta, con gli abiti che avevano indosso, in compagnia del rombo sinistro del turbine d'aria che esce dalla strettoia. Senza niente da mangiare ma con una sconvolgente, nutriente intuizione. Tutte le grandi storie iniziano con piccoli gesti di eroismo. Erano altri tempi. *Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona con il marchio della Poa (Pontificia Opera Assistenza) di cui la cambusa era fornita. Ritornando al libro di Romaldino (ora dott. Romualdo Latini) devo fare qualche appunto. A parte la mancata revisione di un correttore di bozze, per rilevare errori di punteggiatura ed altro, mi ha meravigliato che tra le persone citate e ricordate nel libro, la figura di Peppe Maccari compare solo una volta quando, penso, meritasse ben più di quella semplice citazione. Innanzitutto perché - se ricordo bene Peppe – oltre che essere una presenza importante del negozio avendoci passato una vita, Romaldino, per essere stato guidato da Peppe nei boy scout, è uscito dalla bambagia e per la prima volta ha avuto la possibilità di fraternizzare con altri ragazzi, più o meno scapestrati, ma tutti bravi ragazzi con sani principi, in grado di imparare a cavarsela da soli, ad apprendere la disciplina ed il rispetto per la natura e della vita nei boschi. Solo ora confesso agli altri compagni della mia squadriglia, che un giorno in cui ero di turno alla cucina, quando scolammo gli spaghetti, si rovesciò la pentola e caddero tutti per terra. Li raccogliemmo, una sciacquata nell’acqua e dopo conditi con il sugo della Poa, li mangiammo con il solito, sano, appetito. Romaldino, lascia che ti chiami ancora come quando eravamo ragazzi, ti auguro di trascorrere dei giorni felici nel tuo rifugio in mezzo alla natura, nella tua nuova esperienza manageriale nel settore dell’ospitalità. Romano Satolli, Cagliari