2.3Mb - Club Storico Peugeot
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1962 2012 primavera 2012 50 ANNI DI COUPÉ Le coupé: per Peugeot sono innovazione ed eleganza - Ad Automotoretrò di Torino uno stand d'eccezione e a Retromobile la storia della gamma 20x - Anticipazione del Raduno Internazionale di maggio - Continua la storia delle motociclette Peugeot in Italia www.peugeot.it/clubstorico Viene presentata nel 1962 ed è la prima vettura costruita dagli stabilimenti Pininfarina. Siamo negli Anni ’60 e l’innovazione la troviamo sotto il cofano: si chiama iniezione di benzina. L’impianto non ha nulla a che vedere con la Fiat 1500 coupé alla quale molti l’associano. Poiché, rispetto alla berlina, la sezione frontale della 404 coupé è più bassa, la mascherina viene ridotta in altezza e ai lati possono essere inseriti due fari di profondità rettangolari che la caratterizzano. La fiancata presenta poi all’altezza della portiera un accenno di parafango che innalza la linea di cintura nella parte posteriore conferendo forza e slancio. Il tetto è sospeso su montanti sottili per garantire elevata luminosità, mentre il lunotto, come nella berlina, è incassato consentendo così un minore imbrattamento. L’inclinazione del lunotto slancia la vettura, ma offre nel contempo ai passeggeri posteriori sufficiente spazio in altezza. Le pinne della 404 berlina nella versione coupé rimangono solo come accenno e si Quando nel 1969 viene presentata la versione berlina della 504, si pensa subito anche alle versioni coupé e cabriolet. Visto il successo del rapporto con Pininfarina, sia in fase progettuale che produttiva, in Peugeot si pensa di ripetere l’esperienza. A differenza di quanto avvenuto in precedenza, per la 504 coupé e cabriolet la Pininfarina percorre una strada diversa e non riprende, riproporzionandolo in chiave di coupé, lo stile della berlina. Quindi: niente fari trapezioidali o coda inclinata. Viene invece proposta una forma regolare senza Dopo aver prodotto oltre 100.000 esemplari della 406 coupé, anche per l’elegante vettura giunge il momento di lasciare il passo alla serie successiva. La 407 berlina ormai è in strada ed è apprezzata da tempo. Il frontale, con la grande presa d’aria, conferisce aggressività anche alla familiare diesel. Partendo dallo stesso concetto, la 407 coupé ripropone questa aggressività su un impianto stilistico però differente. La carrozzeria è basata su due strutture: una inferiore che comprende lo spoiler anteriore con i sottoporta e conferisce alla vettura un ancoraggio a terra, ribadito anche dai grandi cerchi. La parte superiore diventa invece leggera ed elegante, quasi un contrasto con il frontale che, riprendendo la grande bocca, presenta nella coupé tre piccole feritoie verticali ai lati, come le branchie di uno squalo. Sportività, eleganza e funzionalità caratterizzano questo modello Peugeot nel quale ritroviamo all’interno tutti i contenuti, sia a livello di accessori che di finiture, tipici delle vetture di fascia elevata. 2002 LA 407 COUPÉ uando le vetture venivano consegnate dalla casa sottoforma di telai, moltissimi carrozzieri-artigiani locali si sbizzarrivano nel proporre carrozzerie particolari. Peugeot fino al 1929, cioè al lancio della 201, aveva a catalogo le versioni chiuse a 2 porte di quasi tutte le sue vetture. Quando venne deciso di declinare il monomodello 201 sia per cilindrata (chiamandolo 301) che per carrozzeria, anche le versioni coupé vennero riproposte a catalogo. A partire quindi dagli Anni ‘30 inizia per Peugeot una lunga sequenza di versioni coupé, perlopiù derivate direttamente dalla berlina. Se fino a 50 anni fa, esattamente nel 1962, le coupé non sono altro che una variante delle berline, a partire dalla 404 e dal rapporto con Pininfarina, le coupé Peugeot presentano una forma diversa e caratterizzante. Un concetto che non viene più abbandonato: 404 coupé, 504 coupé, 406 coupé, 407 coupé, RCZ. Peugeot affronta il tema seguendo la filosofia delle “grandes routières", cioè vetture che permettono lunghi viaggi con grande confort, silenziose, affidabili, funzionali quanto a capacità di trasporto, ma con uno stile aggressivo, elegante ed emozionante. Il posizionamento è proprio d’élite, infatti le coupé Peugeot costano molto di più della corrispondente berlina. Sono le vetture della ricca borghesia che non si preoccupa del prezzo di acquisto né di rivendita, ma che in ogni scelta privilegia lo stile, la discrezione e la qualità. 1962 LA 404 COUPÉ Q 1992 LA 406 COUPÉ completano con le luci posteriori verticali, di grandi dimensioni per l’epoca, ma molto caratterizzanti. Discorso a parte va fatto circa i volumi della vettura che, partendo dalla piattaforma della berlina, sviluppa una forma molto proporzionata, elegante e slanciata. 1970 LA 504 COUPÉ sovrastrutture con una linea di cintura che si abbassa lievemente a livello della portiera. Troppo banale a prima vista, ma inserendo le luci posteriori inclinate e su una base cromata, viene richiamato il piacere della decorazione alla francese che - lontana dal barocco caratterizza e conferisce un tocco chic alla vettura. Anche la scelta di realizzare doppi fari rettangolari, inseriti nel frontale liscio, rende inconfondibile la vettura fin dal primo sguardo. Il trattamento del padiglione riprende ed evolve il discorso iniziato con la 404 coupé, ma alleggerendo i montanti e aumentando la superficie vetrata. I molteplici riconoscimenti internazionali ottenuti dalla 406 coupé per il suo design parlano da soli. Molti la raffrontano alla supercar italiana in produzione contemporaneamente alla 406 coupé presso la Pininfarina, ma la rossa sportiva è una due volumi di tutt’altre proporzioni. Anche in questo caso lo stile Peugeot non viene tradito dall’interpretazione di Pininfarina. Vettura a tre volumi, sportiva, ma elegante e discreta. In questo caso, a differenza della 504 coupé, sia i fari anteriori che il taglio a boomerang delle luci posteriori vengono ripresi dalla gamma Peugeot di serie come elemento identificativo, ma comunque reinterpretati. Infatti i fari anteriori sono più sottili e le luci posteriori particolarmente ben integrate. A conferire slancio è l’inclinazione del parabrezza e la sottile presa d’aria tra il cofano e il paraurti. L’afflusso dell’aria necessaria al raffreddamento è infatti garantito dalla grande presa sottostante. I lati inclinati a trapezio della griglia a combinazione coi fari anteriori, slanciano ed otticamente allargano la vettura. La fiancata riprende la naturale eleganza della 504 coupé, anche se declinata con un linguaggio ancora più morbido, come pure i montanti posteriori ricollegano la 406 coupé alla sua progenitrice. La coda, dichiaratamente a tre volumi, non eccede poi in lunghezza rispetto al cofano anteriore. Lo specchio di coda è altrettanto naturale e prevedibile, ma in senso positivo. La semplicità e l’equilibrio non hanno bisogno infatti di soluzioni forzate: il tutto risulta naturale. La magìa della coupé 2009 LA RCZ Impossibile passare inosservati. La RCZ si impone con uno stile nuovo. Il ridotto rapporto tra le lamiere della fiancata e le superfici vetrate, la forma di coupé di medie dimensioni con una ridotta superficie vetrata laterale la fanno paragonare a una nota concorrente, ma i presupposti stilistici sono diversi. Nel caso della tedesca è la forma monolitica, precisa e teutonica a conferire alla vettura il sapore tecnologico. Gi archi del tetto si ricollegano idealmente alla rotondità del muso e della coda, quasi una simmetria. La RCZ è invece latina, è morbida, è sexy. I parafanghi posteriori presuppongono tanta potenza da scaricare a terra e, come un vestito troppo corto, sembrano faticare a nascondere i grossi pneumatici posteriori. Le lamiere delle fiancate rafforzano la sensazione di potenza e ingannano l’occhio, facendo sembrare la parte anteriore più sollevata. Un escamotage che consente alla RCZ di comunicare dinamismo e aggressività anche da ferma. Il muso appuntito è poi pronto a fendere l’aria. Magistrale è l’uso dei dettagli e del gioco, come la possibilità di scegliere cerchi di dimensioni e disegni diversi, il tetto in vetro a doppia bombatura o i colori opachi e perlati. Un cambio di rotta nelle coupé Peugeot? No, sempre coupé a tre volumi con grande baule, sempre eleganti e affidabili perché derivate da vetture di grande serie. La RCZ è solo l’interpretazione di questi valori con un po’ di glamour in più… come impongono gli Anni ’10. É forse un delitto? PARIGI & TORINO AUTOMOTORETRO' dal 17 al 19 febbraio a Torino ha festeggiato la trentesima edizione con oltre 50.000 mq di esposizione. Peugeot ha sostenuto il Club con un allestimento dello stand di grande immagine. Nell'occasione si è voluto ripercorrere la storia delle RETROMOBILE dall'1 al 5 febbraio ha riconfermato il ruolo di vetrina internazionale. L'Aventure Peugeot presentava la saga della gamma 20x. Capofila era una 205 GTI rossa, a fare da damigella d'onore alla maquette della nuova 208. I club di modello facevano poi da contorno e permettevano agli apassionati di ripercorrere la storia del nostro Marchio. Tra le vetture esposte una 604 utilizzata dall'Eliseo. Magnifica come sempre la roadster Dar'l mat esposta accanto a una sportiva Simca 1000, un marchio della famiglia Peugeot Uno degli obiettivi del nostro Club è quello di censire tutte le Peugeot con almeno 20 anni di età. L'iscrizione al Registro è gratuita, basta compilare la scheda presente sul sito, allegando un'immagine della vettura. L'appasionato riceverà un attestato di iscrizione al Registro. Questo documento non ha valore legale, ma è un riconoscimento per l'impegno e la passione di chi negli anni ha conservato una Peugeot. Oggi sono censite circa 500 vetture. Tra gli ultimi inserimenti una 205 GTI 1.9 allestita e omologata da Peugeot Italia con un kit Dimma Design che riprende lo spirito della mitica Turbo16. Iscrivete le vostre Peugeot al Registro Storico RICORDI IN 304 coupé con la 504 di Franco Backhaus, con la 406 V6 di Beppe Cossetta e una fiammante RCZ Asphalt. Le vetture, di colore grigio, permettevano al visitatore di apprezzarne la forma e di cogliere il filo conduttore di eleganza che caratterizza la formula coupé secondo Peugeot. Tra le vetture in vendita da segnalare una 505 ambulanza, carrozzata da Fissore, e una 205 GTI Gr. A ex Trofeo Peugeot. PROSSIMI APPUNTAMENTI 2 marzo Termine iscrizione RIAP 2012 22 aprile Assemblea annuale in Franciacorta 17-20 maggio RIAP 2012 a Lahnstein (Germania) Olivier Quilichini Direttore Marchio Peugeot Peugeot Automobili Italia L’automobile mi ha sempre affascinato e il destino ha voluto che la mia prima auto fosse una Peugeot. Eravamo nel 1988, i magnifici 18 anni e la voglia di scorrazzare con una 4 ruote era forte. Talvolta la vita ti porta a fare scelte anche anticonformiste e la mia scelta anticonformista si chiamava Peugeot 304 S coupé: due porte, bassa, un motore da 75 cavalli col carburatore doppio corpo… Era bianca e certo non passava inosservata, era una Peugeot proprio speciale: il disegno iniziale di Pininfarina, nella versione coupé, era stato infatti elaborato dal Centro Stile della casa, proponendo quella che gli inglesi chiamano una “shooting break” (coupé da caccia) cioè una coupé con portellone posteriore, vettura elegante con possibilità di caricare… “i cani da caccia”. Per tre anni è stata la mia vettura, poi è arrivato il momento di una sostituta. Nel 1998, quando ormai lavoravo per Peugeot, la passione si è riaccesa e questa volta la scelta è caduta… ancora su una 304 S, ma cabriolet. Bellissima, l’ho fatta restaurare completamente nel modo più originale possibile. Ho addirittura reperito la vernice originale, un magnifico azzurro metallizzato. Auto confortevole e molto piacevole, ma anche affidabile; solo una volta ha cercato di lasciarmi per strada per colpa della frizione, ma non gliel’ho data vinta. Le Peugeot vanno sempre e doveva dimostrarmelo: oltre 200 chilometri fino a Marsiglia senza frizione. Ai caselli spegnevo il motore e poi la facevo ripartire col motorino di avviamento. Una Peugeot non si ferma mai e anche quella volta lo ha dimostrato. I tempi sono infine cambiati ed è stata la volta di una 405 per la famiglia. Fa impressione pensarlo, ma anche la 405 quest’anno compie i 25 anni e quindi può essere considerata di interesse collezionistico. Vorrà dire che al prossimo raduno mi capiterà di rivederne almeno una e questo mi farà piacere. La 304 coupé Ogni 20 Peugeot 304 che lasciavano la catena di montaggio, una era coupé. Dal marzo 1970 al luglio 1973 era disponibile la versione normale, riproposta poi fino al luglio 1975 con motore S da 75 CV che garantiva i 160 km/h. RIAP 2012 IN GERMANIA I soci in regola con l'iscrizione 2012 hanno ricevuto l'invito per partecipare al RIAP 2012 che si terrà il 18-20 maggio a Lanhstein in Germania. Circa 1000 km attraversando la Svizzera e pernottamento nei dintorni di Stoccarda, sarà il viaggio di andata. Un comodo vagone letto con auto al seguito, sarà la modalità del ritorno. Posti limitati, iscrizione entro il 2 marzo. I SERVIZI OFFERTI DALL’ASI Qualifica Tasse Il nostro Club è federato ASI e quindi può fare da tramite tra i nostri soci e l’ASI per l’ottenimento di certificati con valore legale, in quanto l’ASI è stata delegata dallo Stato per alcune competenze. Richiedi i certificati ASI alla Segreteria del Club. Auto 20 - 30 anni Auto > 30 anni Una vettura si classifica “di interesse collezionistico” se ha più di 20 anni compiuti. Una vettura si classifica “storica” se ha più di 30 anni compiuti. Per le auto immatricolate fin dall’inizio in Italia vale la data di prima immatricolazione. Per quelle importate dall’estero e immatricolate successivamente vale sempre la data di prima immatricolazione. Al compimento del 20° anno, l’Agenzia delle Entrate trasforma la Tassa di Possesso in Tassa di Circolazione ridotta *. In caso di dover dimostrare che la vettura ha più di 20 anni (es: immatricolata in Italia per la prima volta successivamente alla data di costruzione) si può richiedere all’ASI l'Attestato di storicità. Se la vettura ha più di 30 anni automaticamente paga una Tassa di Circolazione * * deve essere pagata solo se la vettura circola e deve essere tenuta a bordo. L’importo (circa 30 euro) dipende dalla Regione dove si risiede. Trapasso Si paga l’imposta ridotta con l’Attestato di Storicità ASI. Si paga l’imposta ridotta. Per le vetture da sempre italiane la revisione è ogni due anni con le procedure standard. Per le vetture da sempre italiane la revisione è ogni due anni con le procedure standard (es: prova freni su banco a rulli). Per le vetture con il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) dell’ASI è possibile effettuare ogni due anni la revisione presso la Motorizzazione con procedure speciali (es: frenata sul piazzale) Revisione Verificare prima se presso l’archivio della Motorizzazione la targa del veicolo è inserita, altrimenti non si può procedere alla revisione. Circolazione Assicurazione Valgono le norme emesse dai Comuni e dalle Regioni. Le vetture storiche sono considerate Euro 0. Ad esempio in Lombardia le vetture possono circolare liberamente con il Certificato di Rilevanza Storica o con l'Attestato Storico ASI rilasciato prima del 19 marzo 2010. Dipende dalla Compagnia di Assicurazione. Alcune richiedono il Certificato di Rilevanza Storico o l’Attestato di Storicità, altre - solo per alcuni modelli (es: 205 Cabriolet) - non lo richiedono, ma necessitano solo di una dichiarazione di associazione ad un Club. Dipende dalla Compagnia di Assicurazione, alcune richiedono il Certificato di Rilevanza Storico o l’Attestato di Storicità altre non lo richiedono ma necessitano solo di una dichiarazione di associazione ad un Club. Solo poche Assicurazioni stipulano polizze per incendio e furto per le quali è consigliabile ottenere una perizia, meglio se asseverata in Tribunale, che attesti il valore del singolo esemplare. 12 Six Torpedo bordeaux con capote e interni in pelle beige, restauro alto livello motore 6 cilindri senza valvole, visibile in Toscana Tel 335 6567417 202 pick up del 1949 completo, da restaurare, pianale in legno, meccanica buona Tel 335 6567417 203 berlina del 1951 motore nuovo, interni nuovi, colore nero, tetto apribile, visibile a Rimini Tel 335 7315323 BENVENUTA 205 GTI In concomitanza con il lancio della 208, Peugeot Italia ha voluto offrire al Club una mitica 205 GTI 1.9 rossa. La vedremo a breve pubblicata su molte riviste dopo un opportuno restauro che vi racconteremo sulla prossima rivista L'ANGOLO DEL CLUB A MILANO ITALIA 1926 Ivan Cecilioni della filiale Peugeot Roma riceve le chiavi della 205 da Cristian Silveri. Per le vetture allestite in Italia la locandina, ideata da un artista sconosciuto per l'agenzia Argo di Torino, riprende il concetto del risparmio di tempo e denaro già utilizzato in Francia, ma con una grafica completamente nuova. Da poco ritrovato, oggi è esposto in Peugeot Italia nell'ufficio del Direttore Marchio. L'atrio della sede di Peugeot Italia da quest'anno sarà dedicato alla storia di Peugeot in modo dinamico. Ogni tre mesi verrà posizionata una vettura simbolo, opportunamente descritta dal Club e supportata da filmati emozionali. La nostra 172 R ha trovato ospitalità presso la filiale Peugeot Milano dove il Club ha allestito lo spazio con una nuova immagine. É l'occasione per contattare nuovi appassionati che si recano in officina per un tagliando con la loro vecchia Peugeot. Il Campione sulla T16 In occasione della giornata dedicata ai trofeisti Peugeot, Paolo Andreucci, Campione Italiano Rally anche nel 2011, ha potuto esibirsi sulla pista Pirelli al volante della 205 T16 di Alberto Donghi. Che emozione! IL LOGO DEL CLUB Partecipare al Club è anche condividere l'orgoglio per il logo del Club Storico. Nei 10 anni è stato riprodotto su vari supporti: adesivi, pin da giacca per i soci. Badge calandra, magliette e giubbotti Sparco sono un modo per sostenere il Club. Per realizzare i propri sogni 404 berlina motore diesel 2.000 cc, colore bianco, conservata Tel 335 6567417 404 coupé del 1965 colore rosso, conservata, visibile a Rimini Tel 335 7315323 504 coupé del1979 buone condizioni, conservata, pochi chilometri, secondo proprietario, 4.500 Euro Tel 335 6567417 504 coupé colore grigio, interni in velluto color tabacco, buone condizioni, condizionatore, visibile a Torino Tel 334 7086944 STORIA DELLE MOTOCICLETTE PEUGEOT - 2 FINO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE Nei primi anni del ‘900 la Fils des Peugeot Frères è ormai accreditata come produttrice di motociclette col marchio Peugeot. Il mercato però matura lentamente e, come in ogni settore nascente, molte sono le nuove iniziative. Alcune sono di impostazione artigianale e muoiono per crisi di liquidità, altre partono con basi tecniche magari innovative, ma poi muoiono per essere state troppo visionarie, altre ancora si fondano solo su un'effimera base commerciale. Un settore quindi in fermento dove però Peugeot ha il vantaggio di una struttura finanziaria e industriale molto solida. Nonostante ciò, anch’essa però deve confrontarsi con una domanda che cresce in modo discontinuo. La filosofia di Peugeot, che non esita a ricorrere a partnership tecniche o commerciali, la ritroviamo anche in questa fase; vengono infatti sottoscritti accordi col marchio Griffon o ceduti i brevetti delle sospensioni Trouffault che nel 1904 erano stati acquistati dal cugino Armand. Bisogna però aspettare fino al 1907 per vedere una motocicletta che - accanto al marchio Peugeot - utilizzi il famoso Leone, universalmente riconoscibile perché da oltre 50 anni è presente dagli utensili ai macinacaffè, dalle biciclette alle neonate vetture Lion Peugeot che due anni prima anche la Fils des Peugeot Frères inizia a produrre. Il 1 agosto 1914 però la Francia entra in guerra e le produzioni diventano militari: soprattutto autocarri, poche vetture e molte lamiere per rifugi, barelle, caschi, granate, bombe e fucili. Le motociclette non fanno ancora parte dei veicoli richiesti dall’esercito durante il conflitto. Le vedremo in gran numero solo durate la seconda guerra mondiale. L'ARRIVO IN ITALIA Dopo aver narrato la storia delle motociclette Peugeot fino alla prima guerra mondiale, domandiamoci: quando arrivano i primi esemplari in Italia? Alla fine dell‘800 sono i tricicli e i quadricicli a fare da preludio all’avvento della motocicletta Peugeot e anche in Italia le cronache ci raccontano la presenza di questi veicoli. Infatti è Michele Lanza, il pioniere della motorizzazione in Italia, che partecipa con un triciclo Peugeot alla prima competizione italiana: la TorinoAsti-Torino del 17 luglio 1898. Lo stesso anno l’avvocato Guido Prato, anch’egli su un triciclo Peugeot, si presenta all’inaugurazione del Reale Automobile Club di Torino. La prima motocicletta Peugeot giunge subito in Italia, nel 1902, quando i torinesi Giuseppe e Cesare Picena importano i primi esemplari ed è subito un successo. Le vediamo prendere il via alla 1.000 km del 1902 sul percorso Milano, La Spezia, Firenze, Padova, Milano. Peugeot si aggiudica il premio a squadre, anche se non il gradino più alto del podio. L’anno successivo, nel 1903, è Giosué Giuppone ad aggiudicarsi un secondo podio alla Padova Bovolenta, gara che vince con una Peugeot due anni dopo, nel 1905. Ormai le moto Peugeot sono affermate anche in Italia e una pubblicità del 1905 presenta una gamma di ben otto modelli con l’innovazione tecnologica della forcella Trouffault, un brevetto Peugeot. (continua sul prossimo numero) Peugeot sostiene Impatto Zero® con Life Gate. Questa rivista è stampata su carta riciclata Cyclus Print® la rivista del club storico peugeot italia primavera 2012 Rivista trimestrale di Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 558 Direttore editoriale: Eugenio Franzetti - Direttore responsabile: Bruno Brida - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano - Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740 Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 14 febbraio 2012 Informativa ai sensi del d. lgs. n° 196 del 30/06/2006 Ai sensi dell’Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico”.Inviata gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 7 del D. lgs. 196/2003 di opporsi in tutto o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.