PEUGEOT La storia della collaborazione tra Peugeot e Pininfarina

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PEUGEOT La storia della collaborazione tra Peugeot e Pininfarina
PEUGEOT
La storia della collaborazione tra Peugeot e Pininfarina ha inizio nel 1951, quando Peugeot decide di
rivolgersi a un centro di design indipendente per il progetto della nuova Berlina 403 con l’obiettivo di
dare vita a uno stile unico e duraturo.
La scelta cade su Pininfarina, già affermata in campo internazionale per la classicità, la genialità e
personalità delle sue creazioni.
La nuova Berlina esce nel 1955 e segna per la casa francese un successo commerciale impensabile
con oltre un milione di esemplari prodotti, all'epoca una cifra da capogiro.
La collaborazione è destinata a continuare nel tempo e non si limita al design; negli anni '60 il
rapporto si estende al settore industriale con le prime produzioni effettuate da Pininfarina per conto
di Peugeot.
Si tratta principalmente di vetture di nicchia, coupé e cabriolet, le cui carrozzerie vengono prodotte da
Pininfarina per essere poi trasferite alla Peugeot per il montaggio dei gruppi meccanici: un susseguirsi
di numeri e di successi, 404-204-504-205 e 306 a cui si aggiunge ora il 406 Coupé.
La collaborazione assume una nuova dimensione con il progetto 406 Coupé.
Per la prima volta, infatti, la Peugeot affida a Pininfarina non solo la responsabilità dello stile esterno e
interno, ma anche la cura dell'industrializzazione e della produzione in uno stretto rispetto delle
norme qualitative che Peugeot impone quotidianamente nelle sue unità di fabbricazione.
L’accresciuta responsabilità ha come effetto quello di spronare la creatività degli stilisti di Pininfarina,
per ottenere una creazione automobilistica in cui l'estetica è in grado di provocare emozioni.
Numerosi sono i modelli e i prototipi di ricerca realizzati dalla Pininfarina su base meccanica
Peugeot, come la 504 Break Riviera (1971), la 104 Peugette (1974), la 205 Verve (1984), la Griffe 4
(1985), la 205 Cabriolet (1986), la 306 Cabriolet (1994), la 406 Copuè e la Nautilus (1997).
Alla fine degli anni ’90 il mercato richiede volumi rassicuranti, più seri e formali che effimeri, ma di
alta classe e di una bellezza atemporale che non si degradi rapidamente nel tempo. La decisione di
conservare un passo comune alle altre 406 (2,70) permette di ottenere un Coupé elegante e dinamico
con un’immagine sportiva, che offre un’abitabilità paragonabile a quella della berlina.
I primi studi di stile hanno inizio alla Pininfarina Studi e Ricerche nel giugno 1992 con numerosi
figurini di vetture diverse tra loro nell’impostazione generale e nella forma delle fiancate. Molto
rapidamente (settembre ‘92) vengono realizzati due modelli in scala 1:1 per un primo confronto;
seguono altri due modelli verniciati e più evoluti, e uno di essi si avvicinava molto al risultato finale,
presentano la stessa impostazione generale della fiancata, i volumi e il lunotto posteriore incassato.
Esiste una parentela con uno dei coupé creati per la Peugeot da Pininfarina, il Coupé 504, che si
rivela nella sezione del fianco, nella forma dei parafanghi che lo riprendono, e nel lunotto incassato e
diritto rispetto a un montante molto inclinato.
Questo e altri sottili dettagli sono il colpo d’occhio che riporta al passato dei coupé Peugeot e
contribuiscono a un’identificazione immediata di appartenenza alla marca.
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La conferma dell’importanza che Peugeot attribuisce al ritorno al coupé é sottolineata dal fatto che il
nuovo modello, pur traendo origine dalla famiglia 406, é stato pensato e voluto come una vettura
completamente nuova.
La responsabilità di Pininfarina nella successiva costruzione del veicolo e le difficoltà intrinseche a un
capitolato estremamente ambizioso sul piano stilistico, tecnico e qualitativo hanno richiesto
particolare impegno nella ricerca di soluzioni tecniche e costruttive che rispettassero la priorità
assoluta della qualità.
La fase di sviluppo del 406 Coupé vede impegnate dal 1993 Pininfarina e Peugeot in stretta
collaborazione e con forte spirito d’équipe.
Nello studio, nella costruzione dei prototipi e nella fase di industrializzazione vengono affrontati e
risolti numerosi problemi posti dalla forma complessa e dai contenuti impegnativi della vettura.
Dal mese di maggio 2003 il 406 Coupé è disponibile in una nuova versione che, pur rimanendo
fedele alle proporzioni e all'equilibrio del suo stile, introduce alcuni aggiornamenti estetici.
Elaborato da Pininfarina, il disegno del fascione conferisce all'anteriore un piacevole tocco di
aggressività, rafforzato dalle maggiori dimensioni della presa d'aria inferiore.
Ai lati della presa d'aria, inediti fendinebbia lenticolari, circolari e più piccoli. Gli elementi decorativi
della plancia hanno un aspetto metallico satinato, con il logo Pininfarina a lettere nero lucido.
Anche la strumentazione ha questo tipo di finitura, con i contorni della palpebra del cruscotto e degli
aeratori neri. Gli interni sono ancora più eleganti, dalla consolle centrale nera ai sedili con fasce
laterali in pelle.
Nel giugno 2003 Pininfarina festeggia il 100.000° esemplare di Peugeot 406 Coupé uscito dalle linee
di produzione del proprio stabilimento di San Giorgio Canavese (Torino).
Peugeot 1007, novità mondiale al Salone di Ginevra 2004, testimonia la continuità della
collaborazione tra Peugeot e Pininfarina: partendo dal concept originale a porte laterali scorrevoli
immaginato dalla Direzione di Automobiles Peugeot, Pininfarina ha disegnato questo innovativo
monovolume lanciato sul mercato nel 2005.
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