Luoghi di particolare interesse itinerario 3
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Luoghi di particolare interesse itinerario 3
Elenco emergenze itinerario 3 Nome dell’emergenza – Ex stazione ferroviaria di Sant’Ilario Nome waypoint – 01 Indirizzo – Via Bruno Bonanno, fra Via Aurelia e la passeggiata di Nervi Descrizione – “Appena giunta alla stazione del paesino di Sant’Ilario, tutti si accorsero con uno sguardo che non si trattava d’un missionario”. E infatti si trattava Bocca di Rosa, che “metteva l’amore sopra ogni cosa” . Personaggio di fantasia, protagonista di una delle più celebri e più cantate canzoni-poesie di Fabrizio De Andrè, Bocca di Rosa non esiste ma la stazione di Sant’Ilario si. O meglio, esiste la casetta che un tempo fu la stazione di Sant’Ilario. Tra i quartieri della città è il più orientale, il più “rivierasco”, forse il più bello, certamente il più ripido e il più ambito dai “nuovi ricchi” genovesi - calciatori, cantanti, blogger politici…. Sant’Ilario ebbe una stazioncina, quando era ancora un paesino, ma ormai è disattivata da decenni ed è diventata una casa di civile abitazione. Ma osservandola si capisce benissimo il suo passato ferroviario. Tempo medio stimato di visita – 5’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Museo Giannettino Luxoro Nome waypoint – 002 Indirizzo – Via Mafalda di Savoia 3 Descrizione – Una villa immersa in un bel parco nella zona di Capolungo, affacciata a picco sul mare, costruita nel 1903 dall’ingegnere Pietro Luxoro sui modelli dell’architettura genovese sei-settecentesca. Fin dall’inizio questa dimora decorata con stucchi ed affreschi di gusto storicistico era stata concepita come contenitore delle raccolte artistiche dei Luxoro, appassionati delle arti decorative e liguri dei secoli XVII e XVIII, anche se non mancano oggetti di natura e provenienza diverse. Si visitano le collezioni di dipinti e disegni, mobili, orologi antichi, ceramiche, argenti e statuine da presepio del XVIII e XVIII secolo. Di particolare interesse le tele di Alessandro Magnasco, pittore genovese del XVIII secolo. Tempo medio stimato di visita – 1h Contatti e info – Telefono: 010 322 672, 010 557 4718; Fax: 010 557 4701; Siti web: www.museidigenova.it Orari: mar-ven 9,00-13,00; sab 10,00-13,00; il museo resterà chiuso nelle giornate di festività nazionali e locale e cioè: 1/1, 6/1, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25/4, 1/5, 2/6, 24/6, 15/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12; non accessibile ai disabili Costo biglietto di ingresso - Intero € 4,00 Ridotto € 2,80 Ridotto per gli ultra 65 € 2,80 Gratuito per tutti i cittadini UE da 0 a 18 anni e la domenica per i residenti nel Comune di Genova Cumulativo Musei di Nervi : GAM, Frugone, Luxoro, Wolfsoniana C ard annuale € 12,00 Card annuale bambino € 5,00 Giornaliero € 10,00 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Sant’Erasmo di Nervi (N.S. della Mercede) Nome waypoint – 003 Indirizzo – Via Aurelia 27a Descrizione – Nacque come oratorio nel XV secolo, fu ampliato nel XVIII e restaurato nella seconda metà del XX. Conserva interessanti stucchi all’interno ma non è facilissimo trovarla aperta. Tempo medio stimato di visita – 10’ (se è aperta) Contatti e info – Telefono: 010 322 767; Email: [email protected]; Siti web: www.plebanadinervi.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Spiaggia di Capolungo e Passeggiata Anita Garibaldi Nome waypoint – 004 Indirizzo – Via Giovanni Romero e Passeggiata Anita Garibaldi Descrizione – Da questa spiaggetta ciottolosa – come lo sono tutte le spiagge di Genova – nascosta fra vecchie case marinare e piccole barche sonnacchiose, inizia la bellissima “passeggiata di Nervi”, che corre lungo la scogliera del più orientale quartiere della città fra gli spruzzi del mare e il cinguettio degli uccelli che popolano i retrostanti Parchi delle ville di Nervi. Percorrere la Passeggiata è una esperienza magnifica fisicamente ed emotivamente soprattutto nelle tiepide giornate d’inverno e di primavera, godendo del profumo della salsedine che sale dal mare e degli arbusti che si abbarbicano alla scogliera con le sue bancate calcaree color marrone, grigio e bianco. Se l’aria è limpida si scorge verso occidente un panorama magnifico dove il mare si sbizzarrisce in dieci diverse tonalità di azzurro e di blu cobalto, e l’orizzonte è chiuso dal semicerchio della Riviera Ligure di Ponente con le cime, spesso innevate, delle Alpi Liguri e Marittime in secondo piano, dietro le quali tramonta il sole. Più a ridosso della passeggiata si scorge la Torre Groppallo – prende il nome dal marchese che la acquistò nel 1846- che dalla forma massiccia e tozza dimostra la sua originaria funzione di torre di guardia contro le incursioni dei pirati barbareschi. Sulla spiaggia di Capolungo si trova la terrazza coperta dell’Osteria del Duca, la cui entrata è abbellita da decorazioni in piastrelle policrome a fondo giallo. Cucina ligure di mare e non solo. Tempo medio stimato di visita – 10’ la spiaggia, 15’ la passeggiata Contatti e info – (Osteria) Telefono: 010 321 564 Nome dell’emergenza – Parchi di Nervi – ingresso al Roseto, alle Raccolte Frugone, alla Galleria d’Arte Moderna (GAM) Nome waypoint – 05 Indirizzo – da Passeggiata Anita Garibaldi verso i Parchi di Nervi. Raccolte Frugone: Villa Grimaldi Fassio, via Capolungo 9 Galleria d’Arte Moderna: Villa Saluzzo Serra, via Capolungo 3 Hotel Villa Pagoda: via Capolungo 15 Descrizione – Frutto dell’unione dei parchi delle tre maggiori ville nobiliari di Nervi (Villa Gropallo, Villa Saluzzo Serra e Villa Grimaldi Fassio), i Parchi di Nervi sono il principale polmone verde del levante cittadino, amatissimo dai bambini e dagli scoiattoli che stringono volentieri reciproca amicizia. Il Roseto è – nonostante periodici periodi di crisi dovuti a ricorrenti problemi amministrativi e finanziari – un delizioso ambiente botanico di pregio, e al valore naturalistico dei Parchi, ricchi di grandi alberi d’alto fusto, si aggiunge quello culturale perché due delle tre ville ospitano due importanti musei di arti figurative. Le Raccolte dei fratelli Frugone hanno sede nella settecentesca villa Grimaldi Fassio e comprendono importanti collezioni di arte otto-novecentesca: dipinti, sculture e disegni di artisti italiani e stranieri attivi tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo Novecento. Tra gli artisti rappresentati Bistolfi, Fontanesi, Mancini, Messina, Segantini, Signorini, Boldini, Rubino, Milesi, Tito, Michetti e Sorolla y Bastida. Nata grazie al mecenatismo e alla passione artistica del principe Odone di Savoia, cui si aggiunsero ulteriori lasciti e campagne d’acquisti, la Galleria d’Arte Moderna (GAM) ha sede nella cinquecentesca Villa Saluzzo di Nervi e conserva più di 2.500 opere tra dipinti, sculture, disegni e incisioni, databili dagli inizi dell’Ottocento a oggi. Tra i numerosi artisti presenti Nicolò Barabino, Ernesto Rayper, Alfredo D’Andrade, Plinio Nomellini, Rubaldo Merello, Fortunato Depero, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Francesco Messina, Arturo Martini, Renato Guttuso. Esterno ai Parchi ma degno di menzione è infine lo storico Hotel Villa Pagoda, che occupa un’altra delle numerose ville nobiliari nerviesi, eretta in stile cinesizzante ai primi dell’800. Elegante e romantico hotel a 4 stelle, con tutto ciò che ne consegue… Tempo medio stimato di visita – 2h i musei, 1 h il parco se non si ha fretta Contatti e info – Telefono: 010 322 396 (Frugone) 010 372 6025 (GAM) 010 372 6161 (Hotel); Fax: 010 321 218 (Hotel); Email: [email protected], [email protected], [email protected] ; Siti web: www.museidigenova.it, www.villapagoda.it Orari: (entrambi i musei) martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19; chiuso nelle giornate di festività nazionali e locale: 1/1, 6/1, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25/4, 1/5, 2/6, 24/6, 15/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12 Accesso disabili: GAM - L’ingresso per visitatori in carrozzina si trova sul lato destro dell’edificio. E’ dotato di videocitofono, tramite cui è possibile avvertire il personale che provvederà ad aprire la porta, e di rampa a norma che consente di superare il dislivello di 7 cm. Costo biglietto di ingresso (entrambi i musei) Intero € 4.00 Ridotto € 2.80 Ridotto per gli ultra 65 € 2,80 Gratuito per tutti i cittadini UE da 0 a 18 anni e la domenica per i residenti nel Comune di Genova. Cumulativo Musei di Nervi : GAM, Frugone, Luxoro, Wolfsoniana : Card annuale € 12,00 C ard annuale bambino € 5,00 G iornaliero € 10,00 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Wolfsoniana Nome waypoint – 006 Indirizzo – Via Serra Groppallo 4 Descrizione – Mitchell Wolfson Jr è un affascinante ricco signore di Miami (USA) che per tutta la vita si è divertito ad acquistare “roba”, ovvero oggetti che non sempre – non ancora – venivano riconosciuti come forniti di valore artistico o storico. Alcuni pezzi della sua vastissima collezione vengono esposti nei suoi musei, uno dei quali è qui a Genova Nervi. Focalizzata sulle arti decorative e di propaganda del periodo 1880-1945, la Wolfsoniana di Nervi parte dal gusto per l’esotico diffusosi in Italia a fine ’800 e percorre le principali correnti espressive della prima metà del ’900, l’Art Nouveau, il Décò, il Futurismo, il Novecento e il Razionalismo. La complessità culturale dell’epoca è documentata dalla enorme varietà di materiali esposti (dipinti, sculture, arredi, arti decorative, oggetti d’uso quotidiano e di design industriale). “Il visitatore che si muove fra gli arredi, i quadri e le suppellettili esposte, avverte il senso del tempo e la rilevanza dei temi che Micky Wolfson intende sottolineare attraverso la sua Collezione”. Tempo medio stimato di visita – 40’ Contatti e info – Telefono: 010 323 1329; Email: [email protected]; Siti web: http://www.wolfsoniana.it Orari: mar-dom 10.00 - 19.00 Costo biglietto di ingresso (Museo) - Biglietto intero 5,00 €; sono previste tariffe ridotte. Biglietto cumulativo Wolfsoniana e Galleria d'Arte Moderna (GAM): 8,00 €. Cumulativo Musei di Nervi : GAM, Frugone, Luxoro, Wolfsoniana : Card annuale € 12,00 Card annuale bambino € 5,00 Giornaliero € 10,00 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Sant’Ilario – Agriturismo Sant’Ilario Taverna del Sole Nome waypoint – 007 Indirizzo – Via Sant’Ilario 120 (chiesa) – Via Fossa dei Cardiboni 7 (agriturismo) Descrizione – Secondo la tradizione, Sant’Ilario di Poitiers., Dottore della Chiesa del IV secolo, perseguitato fuggì dalla Gallia e si fermò per breve tempo su questa collina. Forse nella Tan-na du Santu ( la tana del santo) nella valletta del torrente Nervi. La prima notizia storica sicura della chiesa è un atto notarile del 1198. Nel XVIII secolo la chiesa subì varie trasformazioni in senso barocco, e la facciata, originariamente romanica, fu rifatta in stile neoclassico nel 1911. Sull'altare s'innalza un bel crocifisso ligneo forse di Anton Maria Maragliano. Sulle pendici della collina, raggiungibili con stradette strette e ripide spesso non accessibili alle auto, si trovano osterie e agriturismi. Citiamo l’Agriturismo Sant’Ilario, azienda biologica con 10 ettari di pascolo, uliveto, frutteto, orto, alveare e allevamento di animali da cortile, vacche da latte e capre. Particolarmente apprezzata è la produzione di vari tipi di formaggi. Intorno alla chiesa si apre il magnifico panorama aperto sul Golfo di Genova sino alla Corsica (visibile se l’aria è molto limpida) e alla Riviera di Ponente e alle Alpi Marittime. Lo stesso panorama che si scorge camminando lungo le creuse de mä, spesso ripide, talvolta ripidissime, che portano il trekker-in-città a scendere di nuovo verso Nervi, sgambando fra fasce coltivate a olivi, enormi cespugli di rosmarino, lecci, palme, serre di vivai, mimose che fioriscono appena dopo l’Epifania, gradini in ardesia, muretti a secco, case rurali, tetti in ardesia. Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Telefono: 010 323 537 (chiesa), 010 323 686 (agriturismo) Nome dell’emergenza – Chiesa di San Siro di Nervi Nome waypoint – 008 Indirizzo – Via dei Vassalli 1 – Via alla Chiesa Plebana Descrizione – È una delle tre chiese della città dedicate a Siro, che fu vescovo di Genova nel IV secolo e probabilmente si impegnò attivamente nel combattere l’arianesimo, un tipo di fede cristiana diffuso soprattutto fra in Longobardi e che nel concilio di Nicea del 325 fu definito eretico. La leggenda da cui derivano le immagini che lo vedono nell’atto di sottomettere e sconfiggere il basilisco, un mostro che appestava l’aria della città coi suoi miasmi, probabilmente si riferiscono alla sua attività contro l’arianesimo. La prima citazione scritta della chiesa risale al 1240 e aveva funzione di pieve, cioè di chiesa che era a capo di altre chiese della zona. La prima cosa che colpisce chi osserva la chiesa è la curiosa doppia facciata, con la più piccola in stile romanico del XIII secolo inserita nella più grande (e anonima) recente. Normali vicende storiche portarono a una ricostruzione dell’edificio nel XVI secolo, che si arricchì di opere d’arte sino al XX secolo. La facciata romanica fu riscoperta per caso nel 1959 per la caduta di un pezzo di intonaco, e saggiamente si decise di riportarla alla luce. Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Telefono: 010 321 502; Email: [email protected]; Siti web: www.plebanadinervi.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Viale delle Palme Nome waypoint – 009 Indirizzo – incrocio fra Via Guglielmo Oberdan e Viale delle Palme Descrizione – Siamo qui nel centro di Nervi, all’incrocio fra la strada principale del quartiere e il breve viale ombreggiato da alberi di agrumi che scende verso la stazione ferroviaria. Nervi oggi è “soltanto” uno dei più bei quartieri di Genova, quello col clima più mite, i grandi parchi e la bella passeggiata a mare, ma fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, cioè in quel periodo felice – per chi era ricco – che precedette il tremendo trentennio delle due guerre mondiali e che fu detto Bell’Epoque, in quel periodo Nervi era una stazione climatica famosa in tutta Europa, perché i signori, i nobili e i re di mezzo continente venivano qui a svernare, a curarsi dalle malattie polmonari, a sfuggire la neve e talvolta anche la polizia che li opprimevano patria, Russia, Germania, Inghilterra… Il carattere signorilmente ottocentesco che ancora hanno molti edifici, le ville, i parchi e anche molti negozi di Nervi discende da quei decenni di lusso e di ricchezza internazionale. Tempo medio stimato di visita – 15’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Passeggiata Anita Garibaldi Nome waypoint – 010 Indirizzo – Passeggiata Anita Garibaldi, presso Stazione ferroviaria di Nervi Descrizione – Di nuovo sul mare dopo aver disceso dalle ubertose colline di Sant’Ilario e aver attraversato un tratto dell’elegante centro di Nervi. Il paesaggio è lo stesso, bellissimo, che abbiamo già incontrato nel tratto iniziale della passeggiata e anche il panorama rimane vastissimo e marino. Tempo medio stimato di visita – 15’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Porticciolo di Nervi Nome waypoint – 011 Indirizzo – Via Giovanni Caboto Descrizione – Al termine della Passeggiata, alla foce del torrente Nervi, fra il molo frangiflutti e la piccola spiaggetta ciottolosa sta il porticciolo di Nervi, che da il giusto tocco “d’ambiente” a questo quartiere ormai più borghese che marinaro. Oltre al divertimento di osservare la policromia delle barche in secca, l’andirivieni dei canoisti che entrano ed escono verso il mare aperto e la folla dei clienti dei bar e delle birrerie che chiacchierano all’aperto se il tempo è propizio, oltre a tutto ciò si possono notare tre cose: il travaglio geologico degli strati calcarei che si deformano sulle pendici del retrostante monte Fasce, ben visibile dal tratto terminale della passeggiata; le policrome piastrelle artistiche decorate che sono affisse al muretto che separa la strada dalla spiaggia, un po’ in stile “Muretto” di Alassio; la targa all’inizio di via Odoardo Ganduccio – genealogista del XVII secolo - che recita”è vietato il transito in questa via ai veicoli trainati da più di due cavalli. Ciascun cavallo deve essere trainato a mano da un carrettiere” Tempo medio stimato di visita – 10’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome dell’emergenza – Collegio Emiliani Nome waypoint – 012 Indirizzo –Via Provana di Leyni 15 Descrizione – Via Andrea Provana di Leyni è l’antica via di accesso a Nervi da ponente, anteriore alla costruzione di via Oberdan e dell’Aurelia. L’imponente edificio di colore chiaro che domina da ponente il panorama del porticciolo di Nervi è il rifacimento ottocentesco di un edificio del XVIII secolo, ed è la sede del Collegio Emiliani dei Padri Somaschi. Girolamo Emiliani fu il fondatore dei Padri Somaschi, che si occupano dell’accoglienza e della formazione umana e cristiana di ragazzi e di giovani. Tempo medio stimato di visita – 5’ (visita esterna) Contatti e info – Telefono: 010 320 2075; Fax: 010 320 2037; Email: [email protected]; Siti web: www.emiliani.soluzione-web.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Maria Assunta Nome waypoint – 013 Indirizzo – Via Gugliemo Oberdan 18 Descrizione – Al confine occidentale di Nervi, questa chiesa, quattrocentesca ma rifatta varie volte, conserva una bella statua dell’Assunta probabilmente di Filippo Parodi (XVII secolo); l'altar maggiore è un bel barocco del 1739. Tempo medio stimato di visita – 5’ Contatti e info – Telefono: 010 320 2097; Siti web: http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Assunta_(Genova), www.assuntanervi.org ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Gelateria Cremeria Gaggero Nome waypoint – 014 Indirizzo – Via Murcarolo 75r-77r Descrizione – Questa gelateria affacciata sugli scogli e sul mare fra Nervi e Quinto, in una posizione piacevolissima nelle calde sere d’estate, è una “softeria artigianale”: il gelato prodotto artigianalmente è lavorato con apposite macchine che lo gelano all’istante. Qui si trovano gelati, dolci, crepes e yogurt farciti. Particolari e apprezzati sono i gelati in cialda farciti con i più diversi ingredienti. Tempo medio stimato di visita – 5’ Contatti e info – Telefono: 010 320 2116 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Giardini di Quinto e scalo di Quinto Nome waypoint – 015 Indirizzo – Piazzale Giovanni Rusca, Via Angelo Gianelli 31 e 47r – Vie Antiche Romane Descrizione – I giardini di Quinto e la vicina spiaggetta con lo scalo per le barche (gozzi, non yachts) sono il centro della Quinto marittima e balneare, molto animata nelle giornate e nelle sere d’estate. Si può notare il palazzo di Via Gianelli 31, che ha delle belle decorazioni di stile Floreale sulla facciata, e l’insegna in marmo scolpito a bassorilievo della Macelleria Gnam Gnam di Via Gianelli 47r. Ma Quinto, come i quartieri limitrofi che sino al 1927 erano comuni autonomi – Sant’Ilario, Nervi, Quarto - non sono solo mare, gozzi e spiagge di ciottoli; hanno una parte più rurale, quasi invisibile a chi viaggia in auto ma molto suggestiva per chi si sposta con la lentezza delle gambe. Chi volesse fare una deviazione (non breve) fra olivi, giardini, casette colorate e ruscelli dove pascolano oche e germani, salga Via Filzi o Via Bolzano e troverà le “Vie Antiche Romane” di Quinto, di Quarto, della Castagna.. Ovvero si troverà sul tracciato dell’antica strada che da Genova si dirigeva verso la Toscana e Roma; una strada che non è necessariamente di epoca romana, ma è sicuramente di epoca “romanica” cioè medievale. Vera campagna-in-città, simili alle creuse di Sant’Ilario ma meno ripide e meno panoramiche, le Vie Antiche Romane regalano sensazioni e scorci autenticamente bucolici. Con sparsi momenti di arte, come nella chiesa di San Pietro di Quinto, in Piazza Beata Frassinetti, originaria del XII secolo, ma rifatta nel ‘700 e nell’800, e come nella chiesa di Santa Maria della Castagna –XII secolo eccetera… - e nella vicina villa Doria Spinola – XV/XVII secolo - lungo la Via Romana della Castagna. Tempo medio stimato di visita – 10’, anche di più se ci si ferma sulla spiaggia – 50’ se si divaga sulle Vie Antiche Romane ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Oratorio di Sant’Erasmo di Quinto Nome waypoint – 016 Indirizzo – Via Sant’Erasmo al mare 1, da Via Quinto Descrizione – Alto sul mare e sulla strada, in bella posizione per essere avvistato da barche e bastimenti, questo oratorio di origine trecentesca è dedicato a un santo protettore dei marinai, Sant’Erasmo o Sant’Elmo. La leggenda dice che avendo fatto naufragio, Sant’Elmo fu raccolto da una nave e il capitano come ricompensa volle una prova della sua potenza di santo. Sant’Elmo gli promise di avvertirlo con un fuoco dell’imminenza della burrasca, affinché egli potesse farvi fronte. Questa è l’origine leggendaria dei fuochi di Sant’Elmo. L’oratorio custodisce un bell’oratorio recentemente restaurato. Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Telefono: 010 320 0810 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome dell’emergenza – Antica Osteria del Bai Nome waypoint – 017 Indirizzo – Via Quarto 12 Descrizione – Un piccolo edificio per la guardia costiera antipirati del ‘400, che opera come osteria dal 1790 e in cui sostò Giuseppe Garibaldi la sera del 5 maggio 1860 prima della partenza della spedizione dei Mille è oggi uno dei più raffinati ristoranti di stile marinaro di Genova nella piccola baia dove sfocia il rio Castagna. Alle spalle del Bai c’è il vasto parco di Villa Quartara, un bosco in città piuttosto suggestivo. Tempo medio stimato di visita – 30’ almeno per un pranzo Contatti e info – Telefono: 010 387 478; Fax: 010 392 684; Email: [email protected]; Siti web: www.osteriadelbai.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Spiaggia di Priaruggia Nome waypoint – 018 Indirizzo – tra Via Quarto e Via Cinque Maggio Descrizione – La più ampia fra le numerose spiaggette di ciottoli che si aprono alle foci dei ruscelli che scendono dal retrostante Monte Fasce lungo la costa fra Nervi e Quarto è questa di Priaruggia, con le sue barche – in ogni stagione – e i suoi bagnanti – quasi in ogni stagione, basta che ci sia un po’ di sole tiepido. Poco a levante della spiaggia, lungo via Quarto, sul Capo San Rocco, una lapide ricorda che qui sorse il primo laboratorio italiano di biologia marina (1912-1916) Tempo medio stimato di visita – 10’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Monumento ai Mille Nome waypoint – 019 Indirizzo – Piazzale Francesco Crispi, lungo Via Cinque Maggio Descrizione – Un “pezzo forte” della scultura del Novecento è il monumento ai Mille, opera dello scultore tarantino-genovese Eugenio Baroni (1880-1935) che nel realizzarlo si ispirò allo stile michelangiolesco; il bel monumento bronzeo sorge presso il tratto di scogliera bassa da cui partì la spedizione garibaldina all’alba del 6 maggio 1860. Il monumento fu inaugurato nel 1915 da Gabriele D’Annunzio. Oggi questo è uno dei più frequentati luoghi di ritrovo balneare della città. Quarto, sino al 1861 si chiamava Quarto al Mare, divenne “dei Mille” dopo l’unità d’Italia. Tempo medio stimato di visita – 10’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Istituto Giannina Gaslini Nome waypoint – 020 Indirizzo – Largo Gerolamo Gaslini 5, da Via Cinque Maggio Descrizione – L'Istituto è nato nel 1938 per volontà del Senatore Gerolamo Gaslini che volle onorare la figlia Giannina, morta in tenera età, fondando un ospedale pediatrico allo scopo di assicurare all'infanzia la migliore assistenza possibile, sempre sorretta dalla ricerca scientifica. Al di là degli aspetti medici, che lo hanno reso forse il più famoso ospedale pediatrico d’Italia, il complesso del Gaslini è interessante anche dal punto di vista architettonico perché molti suoi edifici, realizzati fra 1925 e 1938 da Angelo Crippa nel parco dell’ex villa Doria Lamba, sono ottimi esempi di Razionalismo eclettico. Particolarmente interessante è la cappella con le tombe dei Gaslini. Tempo medio stimato di visita – 15’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Ex Casa Littoria Nome waypoint – 021 Indirizzo – Via dei Mille 3 Descrizione – Questo edificio color bianco sporco, dalla forma bizzarra spigolosa e curva insieme, è un altro dei tanti significativi esempi di architettura razionalista genovese. Progettata da Carlo Daneri nel 1926 come Casa Littoria Angelo Buonservizi, oggi ospita uffici pubblici; si ispira evidentemente nelle forme alla Ville Savoye di Poissy, Francia, realizzata nel 1931 da Le Corbusier Tempo medio stimato di visita – 5’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Vernazzola Nome waypoint – 022 Indirizzo – Piazza Vernazzola Descrizione – Poco frequentata dai turisti – si dice che gli abitanti tengano apposta la spiaggia sporca per non invogliare i foresti a fermarsi – la spiaggia di Vernazzola è un altro angolo nascosto della Genova marinara che si è salvato piuttosto bene dall’espansione edilizia del secondo Novecento. Tempo medio stimato di visita – 10’ Nome dell’emergenza – Castello Türke Nome waypoint – 023 Indirizzo – Via al Capo di Santa Chiara 41 Descrizione – Uno dei capolavori usciti dalla fantasia bislacca di quel genio dell’architettura del primo Novecento che fu il fiorentino Gino Coppedè. Il Castello Türke è non solo affascinante per questa sua bizzarria tutta coppediana, un castello fintamente medievale che sembra uscito più da una favola che da un libro di storia, ma anche per la felicissima posizione che occupa, la punta del breve Capo di Santa Chiara, che sarà anche breve ma si apre su panorami splendidi verso la città, verso il monte di Portofino e il mare che rumoreggia qui sotto. Vale la pena fermarsi un poco a guardare il mare dal piccolo belvedere triangolare che si apre proprio davanti al castello. Tempo medio stimato di visita – 10’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Boccadasse Nome waypoint – 024 Indirizzo – Piazza Nettuno 7/r (Amedeo), via Aurora 3r (La Tartana) Descrizione – “C’era una volta una gatta, che aveva una macchia nera sul muso, e una vecchia soffitta vicino al mare con una finestra a un passo dal cielo blu” Eh, Gino Paoli… ora abita sulla collina di Sant’Ilario, ma quando era giovane si “accontentava “ di Boccadasse. L’angolo “da cartolina” della Genova marinara non è solo uno stereotipo per turisti: Boccadasse è una delizia molto amata dai genovesi stessi, che si godono i suoi colori, i suoi gatti, il suo sole, i suoi profumi tutto l’anno, meglio se c’è il sole ma anche il grigio dello scirocco, anche la salsedine delle mareggiate hanno il loro fascino. Anche i gelati artigianali di Amedeo – Latteria igienica, 1927 - hanno un certo fascino e l’infinita sequenza di birre della Tartana, anche loro… Tempo medio stimato di visita – 15’ con calma fra barche, gelati, birre e gatti Contatti e info – Telefono: 010 376 0144 (Amedeo); 010 377 1288 (Tartana) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Sant’Antonio di Boccadasse – Corso Italia Nome waypoint – 025 Indirizzo - Belvedere Edoardo Firpo 2, all’inizio di Corso Italia Descrizione – Nata come oratorio nel Seicento, rifatta a fine Ottocento, ha una bella cassa processionale di scuola del Maragliano ma ciò che spicca maggiormente sono i modellini di bastimenti appesi alle pareti come ex-voto.Da qui inizia il lungo Corso Italia, la “promenade” genovese, che presenta verso il mare una lunga successione di stabilimenti balneari e ristoranti, tutti molto frequentati non solo in estate. Corso Italia fu tracciato nel periodo fra le due guerre e diede a Genova un’ampia passeggiata a mare ma modificò profondamente il paesaggio di questo tratto di costa, sbancando scogliere e demolendo chiese. Comunque è una piacevole passeggiata molto frequentata e amata dai genovesi Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Telefono: 010 377 1865 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Abbazia di San Giuliano – Corso Italia Nome waypoint – 026 Indirizzo – Lungomare Lombardo – Corso Italia Descrizione – La fondazione dell'abbazia risale al X secolo, anche se il primo documento in cui la chiesa è menzionata è del 1282. Fu risparmiata dagli sbancamenti del 1914 per la realizzazione di corso Italia, a differenza delle vicine chiese e più sfortunate chiese di San Nazaro, San Vito, Santa Giusta e San Luca. Dopo i danni subiti durante la guerra e il successivo abbandono, il complesso abbaziale non è ancora stato totalmente recuperato. All'interno della chiesa si può ammirare un crocifisso in legno della scuola di Anton Maria Maragliano, una cancellata in marmo con rilievi del XV e XVI e diversi cicli di affreschi nell’abside. Il grande palazzo novecentesco che s’innalza sul lato a monte di Corso Italia di fronte all’abbazia, porta una lapide sul muro frontale dove sta scritto in latino “Pecunia, si uti scis, ancilla eris, si nescis, domina”. “Il denaro, se sai usarlo ti sarà servo, se non lo sai, ti sarà padrone”. Appena verso ponente, al 26 di Corso Italia, spicca su un poggio coperto da un giardino di olivi la villa Canali di Gino Coppedè, del 1925, riconoscibilissima per la sua fisionomia profondamente coppediana. Tempo medio stimato di visita – 10’ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Maria del Prato Nome waypoint – 027 Indirizzo – Via Parini 2 – Piazza Leopardi Descrizione – Percorrendo Via Parini si capisce bene cosa siano le creuse di Albaro, questi percorsi antichi che seguendo per lo più i crinali dei bassi rilievi a levante del torrente Bisagno costituivano sino ai primi decenni dei XX secolo la viabilità principale per spostarsi fra le grandi ville nobiliari seisettecentesche e i piccoli nuclei rurali locali, e per dirigersi verso il mare a sud e la città a ovest. Oggi sono vie residenziali molto esclusive. È molto piacevole percorrere questa e altre creuse oggi, accompagnati dal canto dei merli e dei pappagallini (questi nel Seicento non c’erano ancora…), mentre i motori rumoreggiano lontano. Via Parini conduce all’antico prato pubblico di Piazza Leopardi, dove si incontra, un po’ nascosta, una delle più belle e poco note chiese romaniche di Genova, Santa Maria del Prato, oggi delle Suore Immacolatine. Vi si tengono corsi e concerti di musica antica. Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Siti web: www.immacolatine.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di San Francesco d’Albaro – Villa Giustiniani Cambiaso – Conservatorio Niccolò Paganini Nome waypoint – 028 Indirizzo – Via Albaro 33 (chiesa), Via Montallegro 1 (villa), Via Albaro 38 (conservatorio) Descrizione – Il quartiere di Albaro sino all’Ottocento era uno dei luoghi preferiti per la villeggiatura dei nobili e dei ricchi genovesi, che qui avevano grandi ville o case eleganti dove trascorrere al fresco nel verde i giorni più caldi dell’estate. Ora è uno dei quartieri residenziali dell’alta borghesia. La chiesa di San Francesco d’Albaro è al centro del quartiere, di origine trecentesca anche se, come quasi tutte le chiese genovesi, ha subito molte trasformazioni nei secoli. Circa cinquanta metri a levante della chiesa c’è l’ingresso al parco che circonda la cinquecentesca Villa Giustiniani Cambiaso, che è la prima testimonianza dell’attività genovese dell’architetto perugino Galeazzo Alessi (1512-1574) e rappresenta il modello di villa suburbana del tipo cosiddetto alessiano, che influenzò l’architettura e l’urbanistica di tutte le ville e di molti palazzi nobiliari genovesi nei secoli successivi. Oggi la villa è sede della Presidenza della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova.Pochi metri a ponente della chiesa, sull’altro lato della strada, si apre l’ingresso al parco dell’ottocentesca Villa Bombrini che ospita il Conservatorio Statale Niccolò Paganini, nato nel 1829. Tempo medio stimato di visita – 20’ Contatti e info – Telefono: 010 369 691 (Chiesa) - 010 362 0747 (Conservatorio)Email: [email protected]; Siti web: www.ingegneria.unige.it, www.conservatoriopaganini.org ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Pasticceria Svizzera – Villa Paradiso Nome waypoint – 029 Indirizzo – Via Albaro 9r – Via Francesco Pozzo 28 Descrizione – Nella Villa Saluzzo Mongiardino, del primo Settecento, v’è un negozio conosciuto e apprezzato da tutti i genovesi che amano i dolci di classe: la Pasticceria Svizzera è una colonna portante della Genova golosa. Fu aperta agli inizi del '900 dallo svizzero Vital Gaspero. Una qualità e una tradizione che continuano. Nella stessa villa (Via Albaro 1), una targa ricorda che qui soggiornò il poeta inglese George Byron nel 1823. Poco a ponente della Pasticceria, sull’altro lato della strada, si apre l’ingresso al parco della Villa Saluzzo Bombrini, detta “il Paradiso”. Una delle ville nobiliari genovesi più celebri (e meno visibili, infatti è privata e non visitabile), magnifico esempio di manierismo architettonico, da sempre celebrata per la sua bellezza; edificata alla fine del XVI secolo da Andrea Vannone per i marchesi Saluzzo, ha una famosa loggia aperta alla vista sulla città; il suo giardino, ancora integro, dovrebbe essere quello ritratto nel dipinto “Trattenimento in un giardino di Albaro” di Alessandro Magnasco, oggi a Palazzo Bianco. Ha anche una fama più recente, perché un parte del piano terra della villa è stata la residenza della famiglia De Andrè fino alla morte della mamma di Fabrizio. Nel seminterrato Fabrizio De Andrè aveva la camera da letto con servizi privati. Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Telefono: 010 314 808; Fax: 010 362 9208; Email: [email protected]; Siti web: www.pasticceriasvizzera.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Belvedere Giorgio Borghese Nome waypoint – 030 Indirizzo – Scalinata Giorgio Borghese, fra Via Francesco Pozzo e Piazza Tommaseo Descrizione – Una panoramica sinuosa scalinata collega l’estremità occidentale della collina di Albaro con la sottostante piana formata dal torrente Bisagno che si prepara a sfociare in mare. Il belvedere si affaccia sulla piazza Tommaseo, con la statua equestre a Manuel Belgrano, che costituisce il termine di levante del rettifilo di Corso Buenos Aires; questo nacque nel 1820 col nome di via Minerva come ampliamento dell’antica strada che uscendo dalla scomparsa Porta Pila si dirigeva a levante lungo le vie Antiche Romane di Quarto e Quinto e da lì verso la Toscana. Via Minerva era sopraelevata di tre metri sul piano della campagna per proteggersi dalle piene del Bisagno. Corso Buenos Aires, come si vede bene dal belvedere, è la prosecuzione di Via XX Settembre e al tramonto la lunga successione di luci delle due strade spicca davanti allo sfondo delle retrostanti montagne del ponente genovese. Scendendo la scalinata si notano le belle decorazioni liberty del belvedere Tempo medio stimato di visita – 5 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome dell’emergenza – Palazzo Liberty di Piazza Tommaseo Nome waypoint – 031 Indirizzo – Piazza Tommaseo 7 Descrizione – Questo elegante palazzo all’angolo fra Piazza Tommaseo e Via Francesco Pozzo è un bell’esempio di architettura Liberty del primo Novecento, con la mossa facciata molto ricca di decorazioni e bassorilievi con maschere, figure femminili, decorazioni. Già che siamo qui possiamo ricordare che la vicina Piazza Palermo, raggiungibile da Piazza Tommaseo percorrendo la breve Via Montesuello, a sud della piazza, è sede bisettimanale di un celebre mercato ambulante, il “Mercato di Piazza Palermo”, appunto. Tanto famoso che il suo nome è diventato un nome proprio privo di connotazioni topografiche: capita di sentir dire frasi come “Sai il Mercatodipiazzapalermo, che è in quella piazza che non ricordo mai come si chiama”. Tempo medio stimato di visita – 5’ il palazzo, anche 20’ il mercato ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Corso Buenos Aires / Corso Torino Nome waypoint – 032 Indirizzo – Piazza Gerolamo Savonarola, all’incrocio fra Corso Buenos Aires e Corso Torino Descrizione – Siamo in uno dei punti nevralgici del quartiere della Foce, iniziato ad essere edificato a metà del XIX secolo sulla piana alluvionale a sinistra del tratto terminale del torrente Bisagno. Diversi i motivi di interesse generale: intanto il nome, che nonostante ciò che credono molti genovesi non ha a che fare con la foce del Bisagno ma con un antichissimo insediamento costiero di mercanti focesi-fenici, analogamente al quartiere della Foce di Sanremo e al porto di Marsiglia Fos (al termine occidentale di Corso Italia, vicino al mare, c’è Via Fogliensi che ricorda, storpiandone il nome, l’insediamento dei focesi di due millenni e mezzo fa). Poi il fatto che questo è l’unico quartiere totalmente pianeggiante di Genova, e l’unico ad avere una struttura viaria a maglie ortogonali. Struttura permessa dalla piatta orografia ma anche struttura viaria di tipo prettamente piemontese, e infatti l’esistenza di questo quartiere si deve ai piani di sviluppo urbanistico voluti dal governo sabaudo del Regno di Sardegna; la Via Carlo Barabino, importante asse viario del quartiere parallelo a Corso Buenos Aires, ricorda l’architetto urbanista che fu il principale artefice dello sviluppo della Foce. L’impronta piemontese sulla Foce traspare evidente anche dal grande viale di Corso Torino che corre in direzione mare-monti, affiancato da alberi d’altro fusto e fornito di controviali. Una strada più unica che rara a Genova. Tempo medio stimato di visita – 5’, anche 20’ divagando nel quartiere ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Zita Nome waypoint – 033 Indirizzo – Via Santa Zita 2 Descrizione – In questa zona pianeggiante sulla riva sinistra del Bisagno nel XIII secolo i mercanti lucchesi avevano un quartiere dover lavoravano i tessuti; qui eressero una chiesa dedicata al Volto Santo. Nel 1278 una vergine lucchese di nome Zita venne proclamata santa, e la chiesa fu dedicata a lei. Intorno alla chiesa si sviluppò il piccolo Borgo Pila – dal nome della porta che al di là del torrente dava accesso alla città attraverso le Mura Nuove seicentesche. Il borgo era al centro di molti fertili orti, i cui coltivatori erano chiamati besagnini per via della vicinanza al torrente Bisagno; e ancora oggi a Genova i venditori di prodotti ortofrutticoli sono chiamati “besagnini”. I mercati di piazza San Domenico (ora piazza De Ferrari), piazza della Nunziata e piazza delle Erbe, venivano provvisti di frutta e verdura da questi orti. Fra le case e gli orti del Borgo Pila correvano strette stradine e canali di irrigazione. La chiesa fu completamente rifatta, e ingrandita, nella seconda metà dell’Ottocento durante lo sviluppo urbanistico del quartiere della Foce. Custodisce numerosi dipinti sei-settecenteschi dedicati alla santa lucchese. Di Borgo Pila non resta più nulla ma ne ricorda l’esistenza un delizioso piccolo edificio in stile liberty che fu un asilo infantile, in via Rivale, un isolato a sud della chiesa. Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Telefono: 010 542 463; Siti web: http://it.wikipedia.org/wiki/Borgo_Pila_(Genova)#Borgo_Pila_e_la_chiesa_di_Santa_Zita ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Fabbrica di cioccolato Zuccotti Nome waypoint – 034 Indirizzo – Via di Santa Zita 36r Descrizione – Uno dei templi genovesi del cioccolato (ce ne sono altri..) e come tutti i testimoni autentici della genovesità fa di tutto per nascondersi, per non apparire. Underststatement, lo chiamano gli inglesi, e Genova passa per essere la città più inglese d’Italia. Se non sai dov’è non lo trovi neanche a cercarlo, infrattato in un anonimo cortile di una strada piuttosto secondaria. Ma tant’è, poi uno impara come arrivarci e non se lo dimentica più… Praline, cioccolato con vario tenore di cacao, guianduia, bon bons, gelatine, fondants… Produzione artigianale, naturalmente! Tempo medio stimato di visita – 10’ Contatti e info – Telefono: 010 580 504 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome dell’emergenza – Corte Lambruschini e Teatro della Corte Nome waypoint – 035 Indirizzo – Piazza Borgo Pila 43 Descrizione – L’ultimo resto dell’antico Borgo Pila era un grosso edificio a corte che venne abbattuto e sostituito negli anni Novanta del secolo scorso da un quartiere di alti edifici in vetro e cemento, che ha mantenuto lo stesso nome ma ha cambiato profondamente la fisionomia e la skyline della zona. I punti di forza della nuova Corte Lambruschini sono un hotel a 4 stelle e il Teatro della Corte, sede principale della compagnia di Teatro Stabile genovese, uno dei principali teatri stabili italiani. Architettonicamente è uno degli angoli più “americani” della città, di discussa bellezza ma di indubbio impatto visivo. Tempo medio stimato di visita – 10’salvo spettacoli teatrali Contatti e info – (Teatro) Telefono: 010 53 421; Fax: 010 534 2510; Siti web: www.teatrostabilegenova.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Stazione ferroviaria di Genova Brignole Nome waypoint – 0036 Indirizzo – Piazza Giuseppe Verdi Descrizione – La seconda grande stazione ferroviaria di Genova prende il nome dalla piazzetta - posta appena a ponente della vasta piazza Verdi – dove si trova il piccolo edificio originario della stazione, aperta nel 1898. L’attuale grande edificio data al 1905, la sua architettura si ispira alla "rinascenza" francese ed è ricca di motivi decorativi; la facciata è in stile romano decorata con stucchi, e le sale interne sono affrescate. Tempo medio stimato di visita – 10’ -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------