Luoghi di particolare interesse itinerario 3

Transcript

Luoghi di particolare interesse itinerario 3
Elenco emergenze itinerario 3
Nome dell’emergenza – Ex stazione ferroviaria di Sant’Ilario
Nome waypoint – 01
Indirizzo – Via Bruno Bonanno, fra Via Aurelia e la passeggiata di Nervi
Descrizione – “Appena giunta alla stazione del paesino di Sant’Ilario, tutti si accorsero con
uno sguardo che non si trattava d’un missionario”. E infatti si trattava Bocca di Rosa, che
“metteva l’amore sopra ogni cosa” . Personaggio di fantasia, protagonista di una delle più
celebri e più cantate canzoni-poesie di Fabrizio De Andrè, Bocca di Rosa non esiste ma la
stazione di Sant’Ilario si. O meglio, esiste la casetta che un tempo fu la stazione di Sant’Ilario.
Tra i quartieri della città è il più orientale, il più “rivierasco”, forse il più bello, certamente il più
ripido e il più ambito dai “nuovi ricchi” genovesi - calciatori, cantanti, blogger politici….
Sant’Ilario ebbe una stazioncina, quando era ancora un paesino, ma ormai è disattivata da
decenni ed è diventata una casa di civile abitazione. Ma osservandola si capisce benissimo il suo passato ferroviario.
Tempo medio stimato di visita – 5’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Museo Giannettino Luxoro
Nome waypoint – 002
Indirizzo – Via Mafalda di Savoia 3
Descrizione – Una villa immersa in un bel parco nella zona di Capolungo, affacciata a
picco sul mare, costruita nel 1903 dall’ingegnere Pietro Luxoro sui modelli dell’architettura
genovese sei-settecentesca. Fin dall’inizio questa dimora decorata con stucchi ed affreschi
di gusto storicistico era stata concepita come contenitore delle raccolte artistiche dei
Luxoro, appassionati delle arti decorative e liguri dei secoli XVII e XVIII, anche se non
mancano oggetti di natura e provenienza diverse. Si visitano le collezioni di dipinti e
disegni, mobili, orologi antichi, ceramiche, argenti e statuine da presepio del XVIII e XVIII
secolo. Di particolare interesse le tele di Alessandro Magnasco, pittore genovese del XVIII
secolo.
Tempo medio stimato di visita – 1h
Contatti e info – Telefono: 010 322 672, 010 557 4718; Fax: 010 557 4701; Siti web: www.museidigenova.it
Orari: mar-ven 9,00-13,00; sab 10,00-13,00; il museo resterà chiuso nelle giornate di festività nazionali e locale e cioè: 1/1, 6/1,
Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25/4, 1/5, 2/6, 24/6, 15/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12; non accessibile ai disabili
Costo biglietto di ingresso - Intero € 4,00 Ridotto € 2,80 Ridotto per gli ultra 65 € 2,80 Gratuito per tutti i cittadini UE da 0 a 18 anni e
la domenica per i residenti nel Comune di Genova Cumulativo Musei di Nervi : GAM, Frugone, Luxoro, Wolfsoniana C ard annuale €
12,00 Card annuale bambino € 5,00 Giornaliero € 10,00
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Sant’Erasmo di Nervi (N.S. della Mercede)
Nome waypoint – 003
Indirizzo – Via Aurelia 27a
Descrizione – Nacque come oratorio nel XV secolo, fu ampliato nel XVIII e restaurato nella seconda metà del
XX. Conserva interessanti stucchi all’interno ma non è facilissimo trovarla aperta.
Tempo medio stimato di visita – 10’ (se è aperta)
Contatti e info – Telefono: 010 322 767; Email: [email protected]; Siti web: www.plebanadinervi.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Spiaggia di Capolungo e Passeggiata Anita Garibaldi
Nome waypoint – 004
Indirizzo – Via Giovanni Romero e Passeggiata Anita Garibaldi
Descrizione – Da questa spiaggetta ciottolosa – come lo sono tutte le spiagge di
Genova – nascosta fra vecchie case marinare e piccole barche sonnacchiose, inizia la
bellissima “passeggiata di Nervi”, che corre lungo la scogliera del più orientale quartiere
della città fra gli spruzzi del mare e il cinguettio degli uccelli che popolano i retrostanti
Parchi delle ville di Nervi. Percorrere la Passeggiata è una esperienza magnifica
fisicamente ed emotivamente soprattutto nelle tiepide giornate d’inverno e di primavera,
godendo del profumo della salsedine che sale dal mare e degli arbusti che si abbarbicano
alla scogliera con le sue bancate calcaree color marrone, grigio e bianco. Se l’aria è
limpida si scorge verso occidente un panorama magnifico dove il mare si sbizzarrisce in dieci diverse tonalità di azzurro e di blu cobalto,
e l’orizzonte è chiuso dal semicerchio della Riviera Ligure di Ponente con le cime, spesso innevate, delle Alpi Liguri e Marittime in
secondo piano, dietro le quali tramonta il sole. Più a ridosso della passeggiata si scorge la Torre Groppallo – prende il nome dal
marchese che la acquistò nel 1846- che dalla forma massiccia e tozza dimostra la sua originaria funzione di torre di guardia contro le
incursioni dei pirati barbareschi.
Sulla spiaggia di Capolungo si trova la terrazza coperta dell’Osteria del Duca, la cui entrata è abbellita da decorazioni in piastrelle
policrome a fondo giallo. Cucina ligure di mare e non solo.
Tempo medio stimato di visita – 10’ la spiaggia, 15’ la passeggiata
Contatti e info – (Osteria) Telefono: 010 321 564
Nome dell’emergenza – Parchi di Nervi – ingresso al Roseto, alle Raccolte Frugone, alla Galleria d’Arte Moderna (GAM)
Nome waypoint – 05
Indirizzo – da Passeggiata Anita Garibaldi verso i Parchi di Nervi.
Raccolte Frugone: Villa Grimaldi Fassio, via Capolungo 9
Galleria d’Arte Moderna: Villa Saluzzo Serra, via Capolungo 3
Hotel Villa Pagoda: via Capolungo 15
Descrizione – Frutto dell’unione dei parchi delle tre maggiori ville nobiliari di Nervi (Villa Gropallo, Villa Saluzzo Serra e Villa Grimaldi
Fassio), i Parchi di Nervi sono il principale polmone verde del levante cittadino, amatissimo dai bambini e dagli scoiattoli che stringono
volentieri reciproca amicizia. Il Roseto è – nonostante periodici periodi di crisi dovuti a ricorrenti problemi amministrativi e finanziari – un
delizioso ambiente botanico di pregio, e al valore naturalistico dei Parchi, ricchi di grandi alberi d’alto fusto, si aggiunge quello culturale
perché due delle tre ville ospitano due importanti musei di arti figurative. Le Raccolte dei fratelli Frugone hanno sede nella
settecentesca villa Grimaldi Fassio e comprendono importanti collezioni di arte otto-novecentesca: dipinti, sculture e disegni di artisti
italiani e stranieri attivi tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo Novecento. Tra gli artisti rappresentati Bistolfi, Fontanesi, Mancini,
Messina, Segantini, Signorini, Boldini, Rubino, Milesi, Tito, Michetti e Sorolla y Bastida. Nata grazie al mecenatismo e alla passione
artistica del principe Odone di Savoia, cui si aggiunsero ulteriori lasciti e campagne d’acquisti, la Galleria d’Arte Moderna (GAM) ha
sede nella cinquecentesca Villa Saluzzo di Nervi e conserva più di 2.500 opere tra dipinti, sculture, disegni e incisioni, databili dagli inizi
dell’Ottocento a oggi. Tra i numerosi artisti presenti Nicolò Barabino, Ernesto Rayper, Alfredo D’Andrade, Plinio Nomellini, Rubaldo
Merello, Fortunato Depero, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Francesco Messina, Arturo Martini, Renato Guttuso. Esterno ai Parchi ma
degno di menzione è infine lo storico Hotel Villa Pagoda, che occupa un’altra delle numerose ville nobiliari nerviesi, eretta in stile
cinesizzante ai primi dell’800. Elegante e romantico hotel a 4 stelle, con tutto ciò che ne consegue…
Tempo medio stimato di visita – 2h i musei, 1 h il parco se non si ha fretta
Contatti e info – Telefono: 010 322 396 (Frugone) 010 372 6025 (GAM) 010 372 6161 (Hotel); Fax: 010 321 218 (Hotel); Email:
[email protected], [email protected], [email protected] ; Siti web: www.museidigenova.it,
www.villapagoda.it
Orari: (entrambi i musei) martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19; chiuso nelle giornate di festività
nazionali e locale: 1/1, 6/1, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25/4, 1/5, 2/6, 24/6, 15/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12
Accesso disabili: GAM - L’ingresso per visitatori in carrozzina si trova sul lato destro dell’edificio. E’ dotato di videocitofono, tramite cui è
possibile avvertire il personale che provvederà ad aprire la porta, e di rampa a norma che consente di superare il dislivello di 7 cm.
Costo biglietto di ingresso (entrambi i musei) Intero € 4.00 Ridotto € 2.80 Ridotto per gli ultra 65 € 2,80 Gratuito per tutti i cittadini UE
da 0 a 18 anni e la domenica per i residenti nel Comune di Genova. Cumulativo Musei di Nervi : GAM, Frugone, Luxoro, Wolfsoniana :
Card annuale € 12,00 C ard annuale bambino € 5,00 G iornaliero € 10,00
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Wolfsoniana
Nome waypoint – 006
Indirizzo – Via Serra Groppallo 4
Descrizione – Mitchell Wolfson Jr è un affascinante ricco signore di Miami (USA) che per tutta
la vita si è divertito ad acquistare “roba”, ovvero oggetti che non sempre – non ancora –
venivano riconosciuti come forniti di valore artistico o storico. Alcuni pezzi della sua vastissima
collezione vengono esposti nei suoi musei, uno dei quali è qui a Genova Nervi. Focalizzata
sulle arti decorative e di propaganda del periodo 1880-1945, la Wolfsoniana di Nervi parte dal
gusto per l’esotico diffusosi in Italia a fine ’800 e percorre le principali correnti espressive della
prima metà del ’900, l’Art Nouveau, il Décò, il Futurismo, il Novecento e il Razionalismo. La
complessità culturale dell’epoca è documentata dalla enorme varietà di materiali esposti (dipinti, sculture, arredi, arti decorative, oggetti
d’uso quotidiano e di design industriale). “Il visitatore che si muove fra gli arredi, i quadri e le suppellettili esposte, avverte il senso del
tempo e la rilevanza dei temi che Micky Wolfson intende sottolineare attraverso la sua Collezione”.
Tempo medio stimato di visita – 40’
Contatti e info – Telefono: 010 323 1329; Email: [email protected]; Siti web: http://www.wolfsoniana.it
Orari: mar-dom 10.00 - 19.00
Costo biglietto di ingresso (Museo) - Biglietto intero 5,00 €; sono previste tariffe ridotte. Biglietto cumulativo Wolfsoniana e Galleria
d'Arte Moderna (GAM): 8,00 €. Cumulativo Musei di Nervi : GAM, Frugone, Luxoro, Wolfsoniana : Card annuale € 12,00 Card annuale
bambino € 5,00 Giornaliero € 10,00
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Sant’Ilario – Agriturismo Sant’Ilario Taverna del Sole
Nome waypoint – 007
Indirizzo – Via Sant’Ilario 120 (chiesa) – Via Fossa dei Cardiboni 7 (agriturismo)
Descrizione – Secondo la tradizione, Sant’Ilario di Poitiers., Dottore della Chiesa del IV
secolo, perseguitato fuggì dalla Gallia e si fermò per breve tempo su questa collina. Forse
nella Tan-na du Santu ( la tana del santo) nella valletta del torrente Nervi. La prima notizia
storica sicura della chiesa è un atto notarile del 1198. Nel XVIII secolo la chiesa subì varie
trasformazioni in senso barocco, e la facciata, originariamente romanica, fu rifatta in stile
neoclassico nel 1911. Sull'altare s'innalza un bel crocifisso ligneo forse di Anton Maria
Maragliano. Sulle pendici della collina, raggiungibili con stradette strette e ripide spesso non
accessibili alle auto, si trovano osterie e agriturismi. Citiamo l’Agriturismo Sant’Ilario, azienda
biologica con 10 ettari di pascolo, uliveto, frutteto, orto, alveare e allevamento di animali da cortile, vacche da latte e capre.
Particolarmente apprezzata è la produzione di vari tipi di formaggi. Intorno alla chiesa si apre il magnifico panorama aperto sul Golfo di
Genova sino alla Corsica (visibile se l’aria è molto limpida) e alla Riviera di Ponente e alle Alpi Marittime. Lo stesso panorama che si
scorge camminando lungo le creuse de mä, spesso ripide, talvolta ripidissime, che portano il trekker-in-città a scendere di nuovo verso
Nervi, sgambando fra fasce coltivate a olivi, enormi cespugli di rosmarino, lecci, palme, serre di vivai, mimose che fioriscono appena
dopo l’Epifania, gradini in ardesia, muretti a secco, case rurali, tetti in ardesia.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Telefono: 010 323 537 (chiesa), 010 323 686 (agriturismo)
Nome dell’emergenza – Chiesa di San Siro di Nervi
Nome waypoint – 008
Indirizzo – Via dei Vassalli 1 – Via alla Chiesa Plebana
Descrizione – È una delle tre chiese della città dedicate a Siro, che fu vescovo di Genova nel IV secolo
e probabilmente si impegnò attivamente nel combattere l’arianesimo, un tipo di fede cristiana diffuso
soprattutto fra in Longobardi e che nel concilio di Nicea del 325 fu definito eretico. La leggenda da cui
derivano le immagini che lo vedono nell’atto di sottomettere e sconfiggere il basilisco, un mostro che
appestava l’aria della città coi suoi miasmi, probabilmente si riferiscono alla sua attività contro
l’arianesimo. La prima citazione scritta della chiesa risale al 1240 e aveva funzione di pieve, cioè di
chiesa che era a capo di altre chiese della zona. La prima cosa che colpisce chi osserva la chiesa è la
curiosa doppia facciata, con la più piccola in stile romanico del XIII secolo inserita nella più grande (e
anonima) recente. Normali vicende storiche portarono a una ricostruzione dell’edificio nel XVI secolo,
che si arricchì di opere d’arte sino al XX secolo. La facciata romanica fu riscoperta per caso nel 1959
per la caduta di un pezzo di intonaco, e saggiamente si decise di riportarla alla luce.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Telefono: 010 321 502; Email: [email protected]; Siti web:
www.plebanadinervi.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Viale delle Palme
Nome waypoint – 009
Indirizzo – incrocio fra Via Guglielmo Oberdan e Viale delle Palme
Descrizione – Siamo qui nel centro di Nervi, all’incrocio fra la strada principale del
quartiere e il breve viale ombreggiato da alberi di agrumi che scende verso la
stazione ferroviaria. Nervi oggi è “soltanto” uno dei più bei quartieri di Genova, quello
col clima più mite, i grandi parchi e la bella passeggiata a mare, ma fra la fine del XIX
e l’inizio del XX secolo, cioè in quel periodo felice – per chi era ricco – che precedette
il tremendo trentennio delle due guerre mondiali e che fu detto Bell’Epoque, in quel
periodo Nervi era una stazione climatica famosa in tutta Europa, perché i signori, i
nobili e i re di mezzo continente venivano qui a svernare, a curarsi dalle malattie
polmonari, a sfuggire la neve e talvolta anche la polizia che li opprimevano patria,
Russia, Germania, Inghilterra… Il carattere signorilmente ottocentesco che ancora hanno molti edifici, le ville, i parchi e anche molti
negozi di Nervi discende da quei decenni di lusso e di ricchezza internazionale.
Tempo medio stimato di visita – 15’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Passeggiata Anita Garibaldi
Nome waypoint – 010
Indirizzo – Passeggiata Anita Garibaldi, presso Stazione ferroviaria di Nervi
Descrizione – Di nuovo sul mare dopo aver disceso dalle ubertose colline di Sant’Ilario e
aver attraversato un tratto dell’elegante centro di Nervi. Il paesaggio è lo stesso, bellissimo,
che abbiamo già incontrato nel tratto iniziale della passeggiata e anche il panorama rimane
vastissimo e marino.
Tempo medio stimato di visita – 15’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Porticciolo di Nervi
Nome waypoint – 011
Indirizzo – Via Giovanni Caboto
Descrizione – Al termine della Passeggiata, alla foce del torrente Nervi, fra il molo frangiflutti e la piccola
spiaggetta ciottolosa sta il porticciolo di Nervi, che da il giusto tocco “d’ambiente” a questo quartiere ormai più
borghese che marinaro. Oltre al divertimento di osservare la policromia delle barche in secca, l’andirivieni dei
canoisti che entrano ed escono verso il mare aperto e la folla dei clienti dei bar e delle birrerie che
chiacchierano all’aperto se il tempo è propizio, oltre a tutto ciò si possono notare tre cose: il travaglio geologico
degli strati calcarei che si deformano sulle pendici del retrostante monte Fasce, ben visibile dal tratto terminale
della passeggiata; le policrome piastrelle artistiche decorate che sono affisse al muretto che separa la strada
dalla spiaggia, un po’ in stile “Muretto” di Alassio; la targa all’inizio di via Odoardo Ganduccio – genealogista del XVII secolo - che
recita”è vietato il transito in questa via ai veicoli trainati da più di due cavalli. Ciascun cavallo deve essere trainato a mano da un
carrettiere”
Tempo medio stimato di visita – 10’
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nome dell’emergenza – Collegio Emiliani
Nome waypoint – 012
Indirizzo –Via Provana di Leyni 15
Descrizione – Via Andrea Provana di Leyni è l’antica via di accesso a Nervi da ponente,
anteriore alla costruzione di via Oberdan e dell’Aurelia. L’imponente edificio di colore chiaro
che domina da ponente il panorama del porticciolo di Nervi è il rifacimento ottocentesco di
un edificio del XVIII secolo, ed è la sede del Collegio Emiliani dei Padri Somaschi. Girolamo
Emiliani fu il fondatore dei Padri Somaschi, che si occupano dell’accoglienza e della
formazione umana e cristiana di ragazzi e di giovani.
Tempo medio stimato di visita – 5’ (visita esterna)
Contatti e info – Telefono: 010 320 2075; Fax: 010 320 2037; Email:
[email protected]; Siti web: www.emiliani.soluzione-web.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Maria Assunta
Nome waypoint – 013
Indirizzo – Via Gugliemo Oberdan 18
Descrizione – Al confine occidentale di Nervi, questa chiesa, quattrocentesca ma rifatta varie volte, conserva
una bella statua dell’Assunta probabilmente di Filippo Parodi (XVII secolo); l'altar maggiore è un bel barocco
del 1739.
Tempo medio stimato di visita – 5’
Contatti e info – Telefono: 010 320 2097; Siti web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Assunta_(Genova), www.assuntanervi.org
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Gelateria Cremeria Gaggero
Nome waypoint – 014
Indirizzo – Via Murcarolo 75r-77r
Descrizione – Questa gelateria affacciata sugli scogli e sul mare fra Nervi e Quinto, in una posizione piacevolissima nelle calde sere
d’estate, è una “softeria artigianale”: il gelato prodotto artigianalmente è lavorato con apposite macchine che lo gelano all’istante. Qui si
trovano gelati, dolci, crepes e yogurt farciti. Particolari e apprezzati sono i gelati in cialda farciti con i più diversi ingredienti.
Tempo medio stimato di visita – 5’
Contatti e info – Telefono: 010 320 2116
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Giardini di Quinto e scalo di Quinto
Nome waypoint – 015
Indirizzo – Piazzale Giovanni Rusca, Via Angelo Gianelli 31 e 47r – Vie Antiche Romane
Descrizione – I giardini di Quinto e la vicina spiaggetta con lo scalo per le barche (gozzi,
non yachts) sono il centro della Quinto marittima e balneare, molto animata nelle giornate
e nelle sere d’estate. Si può notare il palazzo di Via Gianelli 31, che ha delle belle
decorazioni di stile Floreale sulla facciata, e l’insegna in marmo scolpito a bassorilievo
della Macelleria Gnam Gnam di Via Gianelli 47r. Ma Quinto, come i quartieri limitrofi che
sino al 1927 erano comuni autonomi – Sant’Ilario, Nervi, Quarto - non sono solo mare,
gozzi e spiagge di ciottoli; hanno una parte più rurale, quasi invisibile a chi viaggia in auto
ma molto suggestiva per chi si sposta con la lentezza delle gambe. Chi volesse fare una
deviazione (non breve) fra olivi, giardini, casette colorate e ruscelli dove pascolano oche e germani, salga Via Filzi o Via Bolzano e
troverà le “Vie Antiche Romane” di Quinto, di Quarto, della Castagna.. Ovvero si troverà sul tracciato dell’antica strada che da Genova si
dirigeva verso la Toscana e Roma; una strada che non è necessariamente di epoca romana, ma è sicuramente di epoca “romanica”
cioè medievale. Vera campagna-in-città, simili alle creuse di Sant’Ilario ma meno ripide e meno panoramiche, le Vie Antiche Romane
regalano sensazioni e scorci autenticamente bucolici. Con sparsi momenti di arte, come nella chiesa di San Pietro di Quinto, in Piazza
Beata Frassinetti, originaria del XII secolo, ma rifatta nel ‘700 e nell’800, e come nella chiesa di Santa Maria della Castagna –XII secolo
eccetera… - e nella vicina villa Doria Spinola – XV/XVII secolo - lungo la Via Romana della Castagna.
Tempo medio stimato di visita – 10’, anche di più se ci si ferma sulla spiaggia – 50’ se si divaga sulle Vie Antiche Romane
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Oratorio di Sant’Erasmo di Quinto
Nome waypoint – 016
Indirizzo – Via Sant’Erasmo al mare 1, da Via Quinto
Descrizione – Alto sul mare e sulla strada, in bella posizione per essere avvistato da barche e
bastimenti, questo oratorio di origine trecentesca è dedicato a un santo protettore dei marinai,
Sant’Erasmo o Sant’Elmo. La leggenda dice che avendo fatto naufragio, Sant’Elmo fu raccolto da
una nave e il capitano come ricompensa volle una prova della sua potenza di santo. Sant’Elmo gli
promise di avvertirlo con un fuoco dell’imminenza della burrasca, affinché egli potesse farvi fronte.
Questa è l’origine leggendaria dei fuochi di Sant’Elmo. L’oratorio custodisce un bell’oratorio
recentemente restaurato.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Telefono: 010 320 0810
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nome dell’emergenza – Antica Osteria del Bai
Nome waypoint – 017
Indirizzo – Via Quarto 12
Descrizione – Un piccolo edificio per la guardia costiera antipirati del ‘400, che opera come
osteria dal 1790 e in cui sostò Giuseppe Garibaldi la sera del 5 maggio 1860 prima della
partenza della spedizione dei Mille è oggi uno dei più raffinati ristoranti di stile marinaro di
Genova nella piccola baia dove sfocia il rio Castagna. Alle spalle del Bai c’è il vasto parco di
Villa Quartara, un bosco in città piuttosto suggestivo.
Tempo medio stimato di visita – 30’ almeno per un pranzo
Contatti e info – Telefono: 010 387 478; Fax: 010 392 684; Email: [email protected]; Siti
web: www.osteriadelbai.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Spiaggia di Priaruggia
Nome waypoint – 018
Indirizzo – tra Via Quarto e Via Cinque Maggio
Descrizione – La più ampia fra le numerose spiaggette di ciottoli che si aprono alle foci dei
ruscelli che scendono dal retrostante Monte Fasce lungo la costa fra Nervi e Quarto è
questa di Priaruggia, con le sue barche – in ogni stagione – e i suoi bagnanti – quasi in ogni
stagione, basta che ci sia un po’ di sole tiepido. Poco a levante della spiaggia, lungo via
Quarto, sul Capo San Rocco, una lapide ricorda che qui sorse il primo laboratorio italiano di
biologia marina (1912-1916)
Tempo medio stimato di visita – 10’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Monumento ai Mille
Nome waypoint – 019
Indirizzo – Piazzale Francesco Crispi, lungo Via Cinque Maggio
Descrizione – Un “pezzo forte” della scultura del Novecento è il monumento ai Mille, opera
dello scultore tarantino-genovese Eugenio Baroni (1880-1935) che nel realizzarlo si ispirò
allo stile michelangiolesco; il bel monumento bronzeo sorge presso il tratto di scogliera
bassa da cui partì la spedizione garibaldina all’alba del 6 maggio 1860. Il monumento fu
inaugurato nel 1915 da Gabriele D’Annunzio. Oggi questo è uno dei più frequentati luoghi di
ritrovo balneare della città. Quarto, sino al 1861 si chiamava Quarto al Mare, divenne “dei
Mille” dopo l’unità d’Italia.
Tempo medio stimato di visita – 10’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Istituto Giannina Gaslini
Nome waypoint – 020
Indirizzo – Largo Gerolamo Gaslini 5, da Via Cinque Maggio
Descrizione – L'Istituto è nato nel 1938 per volontà del Senatore Gerolamo Gaslini che
volle onorare la figlia Giannina, morta in tenera età, fondando un ospedale pediatrico allo
scopo di assicurare all'infanzia la migliore assistenza possibile, sempre sorretta dalla
ricerca scientifica. Al di là degli aspetti medici, che lo hanno reso forse il più famoso
ospedale pediatrico d’Italia, il complesso del Gaslini è interessante anche dal punto di vista
architettonico perché molti suoi edifici, realizzati fra 1925 e 1938 da Angelo Crippa nel
parco dell’ex villa Doria Lamba, sono ottimi esempi di Razionalismo eclettico.
Particolarmente interessante è la cappella con le tombe dei Gaslini.
Tempo medio stimato di visita – 15’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Ex Casa Littoria
Nome waypoint – 021
Indirizzo – Via dei Mille 3
Descrizione – Questo edificio color bianco sporco, dalla forma bizzarra spigolosa e curva insieme, è un altro dei tanti significativi
esempi di architettura razionalista genovese. Progettata da Carlo Daneri nel 1926 come Casa Littoria Angelo Buonservizi, oggi ospita
uffici pubblici; si ispira evidentemente nelle forme alla Ville Savoye di Poissy, Francia, realizzata nel 1931 da Le Corbusier
Tempo medio stimato di visita – 5’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Vernazzola
Nome waypoint – 022
Indirizzo – Piazza Vernazzola
Descrizione – Poco frequentata dai turisti – si dice che gli abitanti tengano apposta la
spiaggia sporca per non invogliare i foresti a fermarsi – la spiaggia di Vernazzola è un altro
angolo nascosto della Genova marinara che si è salvato piuttosto bene dall’espansione
edilizia del secondo Novecento.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Nome dell’emergenza – Castello Türke
Nome waypoint – 023
Indirizzo – Via al Capo di Santa Chiara 41
Descrizione – Uno dei capolavori usciti dalla fantasia bislacca di quel genio dell’architettura del primo
Novecento che fu il fiorentino Gino Coppedè. Il Castello Türke è non solo affascinante per questa sua
bizzarria tutta coppediana, un castello fintamente medievale che sembra uscito più da una favola che da
un libro di storia, ma anche per la felicissima posizione che occupa, la punta del breve Capo di Santa
Chiara, che sarà anche breve ma si apre su panorami splendidi verso la città, verso il monte di Portofino e
il mare che rumoreggia qui sotto. Vale la pena fermarsi un poco a guardare il mare dal piccolo belvedere
triangolare che si apre proprio davanti al castello.
Tempo medio stimato di visita – 10’
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Boccadasse
Nome waypoint – 024
Indirizzo – Piazza Nettuno 7/r (Amedeo), via Aurora 3r (La Tartana)
Descrizione – “C’era una volta una gatta, che aveva una macchia nera sul muso, e una vecchia soffitta
vicino al mare con una finestra a un passo dal cielo blu” Eh, Gino Paoli… ora abita sulla collina di
Sant’Ilario, ma quando era giovane si “accontentava “ di Boccadasse. L’angolo “da cartolina” della Genova
marinara non è solo uno stereotipo per turisti: Boccadasse è una delizia molto amata dai genovesi stessi,
che si godono i suoi colori, i suoi gatti, il suo sole, i suoi profumi tutto l’anno, meglio se c’è il sole ma
anche il grigio dello scirocco, anche la salsedine delle mareggiate hanno il loro fascino. Anche i gelati
artigianali di Amedeo – Latteria igienica, 1927 - hanno un certo fascino e l’infinita sequenza di birre della
Tartana, anche loro…
Tempo medio stimato di visita – 15’ con calma fra barche, gelati, birre e gatti
Contatti e info – Telefono: 010 376 0144 (Amedeo); 010 377 1288 (Tartana)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Sant’Antonio di Boccadasse – Corso Italia
Nome waypoint – 025
Indirizzo - Belvedere Edoardo Firpo 2, all’inizio di Corso Italia
Descrizione – Nata come oratorio nel Seicento, rifatta a fine Ottocento, ha una bella
cassa processionale di scuola del Maragliano ma ciò che spicca maggiormente sono i
modellini di bastimenti appesi alle pareti come ex-voto.Da qui inizia il lungo Corso Italia,
la “promenade” genovese, che presenta verso il mare una lunga successione di
stabilimenti balneari e ristoranti, tutti molto frequentati non solo in estate. Corso Italia fu
tracciato nel periodo fra le due guerre e diede a Genova un’ampia passeggiata a mare
ma modificò profondamente il paesaggio di questo tratto di costa, sbancando scogliere e
demolendo chiese. Comunque è una piacevole passeggiata molto frequentata e amata
dai genovesi
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Telefono: 010 377 1865
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Abbazia di San Giuliano – Corso Italia
Nome waypoint – 026
Indirizzo – Lungomare Lombardo – Corso Italia
Descrizione – La fondazione dell'abbazia risale al X secolo, anche se il primo documento in cui la chiesa
è menzionata è del 1282. Fu risparmiata dagli sbancamenti del 1914 per la realizzazione di corso Italia, a
differenza delle vicine chiese e più sfortunate chiese di San Nazaro, San Vito, Santa Giusta e San Luca.
Dopo i danni subiti durante la guerra e il successivo abbandono, il complesso abbaziale non è ancora
stato totalmente recuperato. All'interno della chiesa si può ammirare un crocifisso in legno della scuola di
Anton Maria Maragliano, una cancellata in marmo con rilievi del XV e XVI e diversi cicli di affreschi
nell’abside. Il grande palazzo novecentesco che s’innalza sul lato a monte di Corso Italia di fronte
all’abbazia, porta una lapide sul muro frontale dove sta scritto in latino “Pecunia, si uti scis, ancilla eris, si
nescis, domina”. “Il denaro, se sai usarlo ti sarà servo, se non lo sai, ti sarà padrone”. Appena verso
ponente, al 26 di Corso Italia, spicca su un poggio coperto da un giardino di olivi la villa Canali di Gino
Coppedè, del 1925, riconoscibilissima per la sua fisionomia profondamente coppediana.
Tempo medio stimato di visita – 10’
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Maria del Prato
Nome waypoint – 027
Indirizzo – Via Parini 2 – Piazza Leopardi
Descrizione – Percorrendo Via Parini si capisce bene cosa siano le creuse di Albaro, questi percorsi
antichi che seguendo per lo più i crinali dei bassi rilievi a levante del torrente Bisagno costituivano sino ai
primi decenni dei XX secolo la viabilità principale per spostarsi fra le grandi ville nobiliari seisettecentesche e i piccoli nuclei rurali locali, e per dirigersi verso il mare a sud e la città a ovest. Oggi sono
vie residenziali molto esclusive. È molto piacevole percorrere questa e altre creuse oggi, accompagnati
dal canto dei merli e dei pappagallini (questi nel Seicento non c’erano ancora…), mentre i motori
rumoreggiano lontano. Via Parini conduce all’antico prato pubblico di Piazza Leopardi, dove si incontra, un
po’ nascosta, una delle più belle e poco note chiese romaniche di Genova, Santa Maria del Prato, oggi
delle Suore Immacolatine. Vi si tengono corsi e concerti di musica antica.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Siti web: www.immacolatine.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di San Francesco d’Albaro – Villa Giustiniani Cambiaso –
Conservatorio Niccolò Paganini
Nome waypoint – 028
Indirizzo – Via Albaro 33 (chiesa), Via Montallegro 1 (villa), Via Albaro 38 (conservatorio)
Descrizione – Il quartiere di Albaro sino all’Ottocento era uno dei luoghi preferiti per la
villeggiatura dei nobili e dei ricchi genovesi, che qui avevano grandi ville o case eleganti
dove trascorrere al fresco nel verde i giorni più caldi dell’estate. Ora è uno dei quartieri
residenziali dell’alta borghesia. La chiesa di San Francesco d’Albaro è al centro del
quartiere, di origine trecentesca anche se, come quasi tutte le chiese genovesi, ha subito
molte trasformazioni nei secoli. Circa cinquanta metri a levante della chiesa c’è l’ingresso
al parco che circonda la cinquecentesca Villa Giustiniani Cambiaso, che è la prima
testimonianza dell’attività genovese dell’architetto perugino Galeazzo Alessi (1512-1574) e rappresenta il modello di villa suburbana del
tipo cosiddetto alessiano, che influenzò l’architettura e l’urbanistica di tutte le ville e di molti palazzi nobiliari genovesi nei secoli
successivi. Oggi la villa è sede della Presidenza della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova.Pochi metri a ponente della
chiesa, sull’altro lato della strada, si apre l’ingresso al parco dell’ottocentesca Villa Bombrini che ospita il Conservatorio Statale Niccolò
Paganini, nato nel 1829.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info – Telefono: 010 369 691 (Chiesa) - 010 362 0747 (Conservatorio)Email: [email protected]; Siti web:
www.ingegneria.unige.it, www.conservatoriopaganini.org
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Pasticceria Svizzera – Villa Paradiso
Nome waypoint – 029
Indirizzo – Via Albaro 9r – Via Francesco Pozzo 28
Descrizione – Nella Villa Saluzzo Mongiardino, del primo Settecento, v’è un negozio
conosciuto e apprezzato da tutti i genovesi che amano i dolci di classe: la Pasticceria
Svizzera è una colonna portante della Genova golosa. Fu aperta agli inizi del '900 dallo
svizzero Vital Gaspero. Una qualità e una tradizione che continuano. Nella stessa villa
(Via Albaro 1), una targa ricorda che qui soggiornò il poeta inglese George Byron nel
1823. Poco a ponente della Pasticceria, sull’altro lato della strada, si apre l’ingresso al
parco della Villa Saluzzo Bombrini, detta “il Paradiso”. Una delle ville nobiliari genovesi
più celebri (e meno visibili, infatti è privata e non visitabile), magnifico esempio di
manierismo architettonico, da sempre celebrata per la sua bellezza; edificata alla fine del XVI secolo da Andrea Vannone per i marchesi
Saluzzo, ha una famosa loggia aperta alla vista sulla città; il suo giardino, ancora integro, dovrebbe essere quello ritratto nel dipinto
“Trattenimento in un giardino di Albaro” di Alessandro Magnasco, oggi a Palazzo Bianco. Ha anche una fama più recente, perché un
parte del piano terra della villa è stata la residenza della famiglia De Andrè fino alla morte della mamma di Fabrizio. Nel
seminterrato Fabrizio De Andrè aveva la camera da letto con servizi privati.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Telefono: 010 314 808; Fax: 010 362 9208; Email: [email protected]; Siti web: www.pasticceriasvizzera.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Belvedere Giorgio Borghese
Nome waypoint – 030
Indirizzo – Scalinata Giorgio Borghese, fra Via Francesco Pozzo e Piazza Tommaseo
Descrizione – Una panoramica sinuosa scalinata collega l’estremità occidentale della collina
di Albaro con la sottostante piana formata dal torrente Bisagno che si prepara a sfociare in
mare. Il belvedere si affaccia sulla piazza Tommaseo, con la statua equestre a Manuel
Belgrano, che costituisce il termine di levante del rettifilo di Corso Buenos Aires; questo
nacque nel 1820 col nome di via Minerva come ampliamento dell’antica strada che uscendo
dalla scomparsa Porta Pila si dirigeva a levante lungo le vie Antiche Romane di Quarto e
Quinto e da lì verso la Toscana. Via Minerva era sopraelevata di tre metri sul piano della
campagna per proteggersi dalle piene del Bisagno. Corso Buenos Aires, come si vede bene dal belvedere, è la prosecuzione di Via XX
Settembre e al tramonto la lunga successione di luci delle due strade spicca davanti allo sfondo delle retrostanti montagne del ponente
genovese. Scendendo la scalinata si notano le belle decorazioni liberty del belvedere
Tempo medio stimato di visita – 5
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nome dell’emergenza – Palazzo Liberty di Piazza Tommaseo
Nome waypoint – 031
Indirizzo – Piazza Tommaseo 7
Descrizione – Questo elegante palazzo all’angolo fra Piazza Tommaseo e Via Francesco Pozzo è un
bell’esempio di architettura Liberty del primo Novecento, con la mossa facciata molto ricca di decorazioni
e bassorilievi con maschere, figure femminili, decorazioni. Già che siamo qui possiamo ricordare che la
vicina Piazza Palermo, raggiungibile da Piazza Tommaseo percorrendo la breve Via Montesuello, a sud
della piazza, è sede bisettimanale di un celebre mercato ambulante, il “Mercato di Piazza Palermo”,
appunto. Tanto famoso che il suo nome è diventato un nome proprio privo di connotazioni topografiche:
capita di sentir dire frasi come “Sai il Mercatodipiazzapalermo, che è in quella piazza che non ricordo mai
come si chiama”.
Tempo medio stimato di visita – 5’ il palazzo, anche 20’ il mercato
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Corso Buenos Aires / Corso Torino
Nome waypoint – 032
Indirizzo – Piazza Gerolamo Savonarola, all’incrocio fra Corso Buenos Aires e Corso Torino
Descrizione – Siamo in uno dei punti nevralgici del quartiere della Foce, iniziato ad essere edificato a
metà del XIX secolo sulla piana alluvionale a sinistra del tratto terminale del torrente Bisagno. Diversi i
motivi di interesse generale: intanto il nome, che nonostante ciò che credono molti genovesi non ha a che
fare con la foce del Bisagno ma con un antichissimo insediamento costiero di mercanti focesi-fenici,
analogamente al quartiere della Foce di Sanremo e al porto di Marsiglia Fos (al termine occidentale di
Corso Italia, vicino al mare, c’è Via Fogliensi che ricorda, storpiandone il nome, l’insediamento dei focesi di
due millenni e mezzo fa). Poi il fatto che questo è l’unico quartiere totalmente pianeggiante di Genova, e
l’unico ad avere una struttura viaria a maglie ortogonali. Struttura permessa dalla piatta orografia ma anche
struttura viaria di tipo prettamente piemontese, e infatti l’esistenza di questo quartiere si deve ai piani di
sviluppo urbanistico voluti dal governo sabaudo del Regno di Sardegna; la Via Carlo Barabino, importante
asse viario del quartiere parallelo a Corso Buenos Aires, ricorda l’architetto urbanista che fu il principale
artefice dello sviluppo della Foce. L’impronta piemontese sulla Foce traspare evidente anche dal grande viale di Corso Torino che corre
in direzione mare-monti, affiancato da alberi d’altro fusto e fornito di controviali. Una strada più unica che rara a Genova.
Tempo medio stimato di visita – 5’, anche 20’ divagando nel quartiere
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Zita
Nome waypoint – 033
Indirizzo – Via Santa Zita 2
Descrizione – In questa zona pianeggiante sulla riva sinistra del Bisagno nel XIII secolo i mercanti
lucchesi avevano un quartiere dover lavoravano i tessuti; qui eressero una chiesa dedicata al Volto
Santo. Nel 1278 una vergine lucchese di nome Zita venne proclamata santa, e la chiesa fu dedicata a lei.
Intorno alla chiesa si sviluppò il piccolo Borgo Pila – dal nome della porta che al di là del torrente dava
accesso alla città attraverso le Mura Nuove seicentesche. Il borgo era al centro di molti fertili orti, i cui
coltivatori erano chiamati besagnini per via della vicinanza al torrente Bisagno; e ancora oggi a Genova i
venditori di prodotti ortofrutticoli sono chiamati “besagnini”. I mercati di piazza San Domenico (ora piazza
De Ferrari), piazza della Nunziata e piazza delle Erbe, venivano provvisti di frutta e verdura da questi orti.
Fra le case e gli orti del Borgo Pila correvano strette stradine e canali di irrigazione. La chiesa fu
completamente rifatta, e ingrandita, nella seconda metà dell’Ottocento durante lo sviluppo urbanistico del
quartiere della Foce. Custodisce numerosi dipinti sei-settecenteschi dedicati alla santa lucchese. Di Borgo
Pila non resta più nulla ma ne ricorda l’esistenza un delizioso piccolo edificio in stile liberty che fu un asilo infantile, in via Rivale, un
isolato a sud della chiesa.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Telefono: 010 542 463; Siti web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Borgo_Pila_(Genova)#Borgo_Pila_e_la_chiesa_di_Santa_Zita
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Fabbrica di cioccolato Zuccotti
Nome waypoint – 034
Indirizzo – Via di Santa Zita 36r
Descrizione – Uno dei templi genovesi del cioccolato (ce ne sono altri..) e come tutti i testimoni autentici della genovesità fa di tutto per
nascondersi, per non apparire. Underststatement, lo chiamano gli inglesi, e Genova passa per essere la città più inglese d’Italia. Se non
sai dov’è non lo trovi neanche a cercarlo, infrattato in un anonimo cortile di una strada piuttosto secondaria. Ma tant’è, poi uno impara
come arrivarci e non se lo dimentica più… Praline, cioccolato con vario tenore di cacao, guianduia, bon bons, gelatine, fondants…
Produzione artigianale, naturalmente!
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info – Telefono: 010 580 504
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nome dell’emergenza – Corte Lambruschini e Teatro della Corte
Nome waypoint – 035
Indirizzo – Piazza Borgo Pila 43
Descrizione – L’ultimo resto dell’antico Borgo Pila era un grosso edificio a corte che venne abbattuto e
sostituito negli anni Novanta del secolo scorso da un quartiere di alti edifici in vetro e cemento, che ha
mantenuto lo stesso nome ma ha cambiato profondamente la fisionomia e la skyline della zona. I punti di forza
della nuova Corte Lambruschini sono un hotel a 4 stelle e il Teatro della Corte, sede principale della
compagnia di Teatro Stabile genovese, uno dei principali teatri stabili italiani. Architettonicamente è uno degli
angoli più “americani” della città, di discussa bellezza ma di indubbio impatto visivo.
Tempo medio stimato di visita – 10’salvo spettacoli teatrali
Contatti e info – (Teatro) Telefono: 010 53 421; Fax: 010 534 2510; Siti web: www.teatrostabilegenova.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Stazione ferroviaria di Genova Brignole
Nome waypoint – 0036
Indirizzo – Piazza Giuseppe Verdi
Descrizione – La seconda grande stazione ferroviaria di Genova prende il nome dalla
piazzetta - posta appena a ponente della vasta piazza Verdi – dove si trova il piccolo edificio
originario della stazione, aperta nel 1898. L’attuale grande edificio data al 1905, la sua
architettura si ispira alla "rinascenza" francese ed è ricca di motivi decorativi; la facciata è in stile
romano decorata con stucchi, e le sale interne sono affrescate.
Tempo medio stimato di visita – 10’
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------