Noi in poche pagine - scuola media virgilio

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Noi in poche pagine - scuola media virgilio
Noi in poche pagine
Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio"
Sede di Via Trebbia
XVII EDIZIONE ~ ANNO 2015 - 2016
09 Maggio 2016
SOMMARIO
CLASSE 2ªG
1. Il mio rapporto con lo
specchio
2. Lettera di mia madre
3. Diario di mia madre
4. Ulisse e il folle volo
La sete di conoscenza
ha animato le scoperte più coraggiose ed esaltanti ma la
devastante volontà di sfruttamento hanno creato gravi
conseguenze per la natura
Noi in poche pagine
Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio"
Sede di Via Trebbia
XVII EDIZIONE ~ ANNO 2015 - 2016
09 Maggio 2016
Il mio rapporto con lo specchio
Alcune volte resto ferma per qualche minuto davanti allo specchio e mi guardo sia
esteriormente che interiormente.
Esteriormente noto che iniziano a spuntarmi i primi
numeri in faccia, ad alzarmi in altezza e che i miei
capelli col passare del tempo si stanno scurendo.
Ricordo i miei piedini piccolini, mentre ora sono
diventati dei piedoni e faccio fatica a trovare il mio
numero, perché è abbastanza comune.
Interiormente invece molte cose sono cambiate.
Mi sento più matura, ma allo stesso tempo ancora
piccola, perché non nego che le coccole con la
mamma e il papà non mi mancano mai.
Con mia sorella ad esempio, da bambine litigavamo molto di più e ci stuzzicavamo l’una
con l’altra, mentre ora se siamo in difficoltà ci aiutiamo a vicenda, senza “strapparci i
capelli”.
Con le amiche, adesso, sono molto più riservata.
Prima per me erano tutte amiche, anche se non le conoscevo, mentre ora ho più
confidenza con le amiche più strette alle quali so che posso raccontare le mie cose.
Con i miei genitori ho un buon rapporto, questo non è mai cambiato.
Si, è vero, qualche volta non li ascolto e quando ci litigo, mi verrebbe voglia di rispondergli
a tono, però mi trattengo perché magari in quell’istante dico cose che non vorrei dire e
poi… sono pur sempre la mia mamma e il mio papà!
Sicuramente cambierò ancora molte volte, ma mi farebbe piacere avere ancora dentro di
me una parte da bambina.
Benedetta Mazzolari Classe 2ªG
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09 Maggio 2016
Lettera di mia madre
... a me stessa
Adorata Francesca,
ultima estensione vivente del mio amore verso tuo padre.
Ringrazio Dio ogni giorno per il dono che mi ha inviato perché la mia vita, senza di te,
sarebbe stata meno felice e completa. Quando sei nata,
bellissima e sorridente, eri una bimba buonissima; non
piangevi mai e potevo portarti con me in qualunque
posto andassi.
Sei stata una sorpresa ogni giorno della tua vita e da
piccola eri curiosa di conoscere, di sapere e chiedevi
sempre il perché di ogni cosa. Già si delineava la tua
personalità che io adoro: buona, altruista, generosa,
disponibile, intelligente, modesta, bella… fuori e dentro.
Ora stai crescendo… non sei più una “piccolina” … e, a volte, è accaduto di non aver
capito certe tue scelte e, pur avendo fatto di tutto per farti cambiare idea, ho dovuto
lasciarti sbagliare per farti imparare dai tuoi errori.
I litigi, le discussioni, il confronto con te non vogliono dire che io non sia dalla tua parte,
perché invece lo sarò sempre, ma sono necessari per insegnarti a crescere con principi e
valori a cui riferirti.
Sei piena di sogni e desideri che mi piace ascoltare e non smetterei mai di condividerli con
te con gioia ed entusiasmo, anche se potrà accadere che talvolta non saremo d’accordo
nella realizzazione degli stessi.
Stai crescendo nella “luce”, con umiltà, intelligenza, rispetto e amore sempre disponibile
verso chi è in difficoltà.
Ricordati che io sarò sempre con te, dalla tua parte, nei successi e nelle sconfitte, nella
buona e nella cattiva sorte, perché ogni cosa che fai tu… è un po’ come se la facessi io
perché ogni figlio è una parte della propria mamma.
Sono orgogliosa di te, Franceschina, per il tanto amore che mi doni e per la bellezza
profonda che emani, interiore e esteriore.
Mi piace come sei e mi piace pensare che tu sia così speciale anche un po’ per merito
mio.
Con amore incondizionato e senza fine,
la tua mamma
Francesca Bellagamba Classe 2ªG
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09 Maggio 2016
Diario di mia madre
… parla di me
Caro diario,
oggi ho passato un bellissimo pomeriggio con la mia Alice…. Finalmente un po’ di tempo
per noi!! Come sempre mi ha sommerso di chiacchiere:
quanto le piace raccontare quello che le succede, i sui
desideri, i suoi sogni e le sue piccole delusioni!
Adesso è tutta concentrata sui “Manga” e sugli “Anime”: le
piacciono moltissimo ed è stata felice di aver ricevuto riviste
da leggere ed un volume che spiega come disegnarli!
Lei mi parla dei vari personaggi, tutti con assurdi nomi
giapponesi, ed io … non ci capisco nulla e dopo cinque
minuti ho già dimenticato tutto!
Alice si esalta, le piacciono molto e spera di riuscire a
diventare una brava disegnatrice ed io, da mamma, non posso che augurarle di riuscirci
….come di andare in Giappone: il suo grande viaggio da sogno! E’ sempre allegra,
vulcanica, creativa anche se ogni tanto si intestardisce su alcune cose …. ed è dura farle
cambiare idea!
Me è bello che abbia tanti sogni e che nel suo piccolo inizi ad impegnarsi per ottenere ciò
che vuole. Come per la scuola: l’impegno è sempre tanto, vuole sempre far del suo meglio
e quanto è triste quando i voti non sono quelli che sperava o …. arrivano voti non meritati
per punizione! Si arrabbia, ma non si scoraggia … anzi! Oggi mi ha confidato di essere un
po’ preoccupata per i tanti compiti che ha per le vacanze natalizie ma sono sicura che,
come sempre, arriverà ad eseguirli tutti! Alice non si arrende! Su nulla!
Infatti ora ha due grandi desideri: Andare a trovare la sua grande amica Francesca;
Andare a Milano per visitare un negozio di Manga, guarda caso!
Il secondo è forse più realizzabile mentre per Francesca … purtroppo la devo deludere,
ma Reggio Calabria non è proprio vicinissima! Mi dispiace vederla triste quando pensa a
Francesca, ma per ora devono accontentarsi di sentirsi solo per telefono.
Mi piace questo suo carattere affettuoso, sognatore, ma anche deciso e cocciuto!
Nella vita penso potrà servirle per raggiungere i suoi obiettivi! Mi è piaciuto parlare con lei,
sentirle raccontare i sui desideri, le sue prime delusioni ed i piccoli problemi, ma sono
molto felice che si confidi e parli con me, anche se sta diventando una signorina.
Spero che il nostro rapporto mamma – figlia resti sempre così sereno anche se con
qualche scontro ogni tanto … ma è normale, no?!
Alice Guarneri Classe 2ªG
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09 Maggio 2016
Ulisse e il folle volo
Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguire vertute e conoscenza
L’uomo, fin dalle origini, ha sempre cercato di conoscere meglio il mondo in cui vive e
spinto non soltanto dalla necessità, ma anche dallo spirito di avventura, dal desiderio di
conoscenza, dalla curiosità, dal coraggio e dalla sfida ai limiti posti dall’esperienza umana.
In tutto questo spiega perché Dante, nella sua
opera, fa dire ad Ulisse questa frase: “Fatti non
foste a viver come bruti, ma per seguir vertute e
conoscenza”.
Effettivamente la frase è valida in quanto l’uomo fin
dall’antichità ha sempre cercato di migliorarsi a
partire dai primi viaggi e scoperte come la
navigazione del Mediterraneo fino alle coste
dell’Africa o alla conquista dell’Europa o alla scoperta delle Americhe o dell’Asia; anche ai
giorni nostri ci sono stati grandi viaggi e scoperte come gli abissi del mare o i Poli e perfino
lo spazio!
In conclusione la sete di conoscenza, che ha animato le scoperte più coraggiose ed
esaltanti, è strettamente legata alla natura umana.
Ad essa però si sono spesso affiancati i il desiderio di conquista e di possesso e la
devastante volontà di sfruttamento che hanno creato gravi conseguenze per la natura e
per la vita dei popoli tecnologicamente meno evoluti.
Alice Guarneri Classe 2ªG