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Bosio.Associati - Savigliano Recondite Armonie 2015 Contribuiscono all’iniziativa C O N TA M I N A Z I O N I Sabato 27 giugno - ore 21,15 Monforte d’Alba • Auditorium Horzowski LE GRANDI COLONNE SONORE DEL CINEMA ORCHESTRA SINFONICA DI SAN REMO Bartosz Zurakowski - direttore Martedì 30 giugno - ore 21,15 Cherasco • Chiesa di San Pietro ORGANI VESPERA Eric Hallein - organo Città di Cherasco Assessorato alla cultura Città di Bra Assessorato alla cultura Assessorato alla cultura Comune di Savigliano Assessorato alla cultura Mercoledì 1 luglio - ore 21,15 Saluzzo • Confraternita della Croce Nera ORGANI VESPERA Recondite Eric Hallein organo Venerdì 10 luglio - ore 21,00 Saluzzo • Area spettacoli Fondazione Bertoni LET IT BEATLES Alberto Marsico - organo Hammond • Simone Santini sax - akay ewi / flauto Enzo Zerilli - batteria Venerdì 24 luglio - ore 21,15 Saluzzo • Area spettacoli Fondazione Bertoni TRIBUTO A RAF CRISTIANO Raf Cristiano - pianoforte • Alessandro Campana - batteria Sabato 25 luglio - ore 21,15 Savigliano • Chiesa della Croce Nera ORFEO E EURIDICE Testo di Rocco Familiari • Musiche originali di Gianluca Pezzino Barbara Amodio & Gianluigi Pizzetti - attori Gianluca Pezzino - pianoforte • Ubaldo Rosso - flauto Alba Gonzales - allestimento Scenico • Barbara Amodio - regia Sabato 1 agosto - ore 21,15 Bra • Piazza Caduti per la Libertà LA TRAVIATA Orchestra Filarmonica del Piemonte Stefano Giaroli - direttore • Andrea Elena - regia Allestimento/costumi Amici per la musica Cuneo Sabato 12 settembre - ore 21,00 Savigliano • Confraternita della Pietà ORGANI VESPERA Przemyslaw Kapitula - organo Venerdì 25 settembre - ore 21,00 Savigliano • Museo Civico NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA Reading musicale per voce recitante e flauto Elena Zegna - recitante • Ubaldo Rosso - flauti Sabato 3 ottobre - ore 21,00 Cherasco • Chiesa di San Agostino FATE E ELFI Manifestazioni a pagamento Prenotazioni: L E G R AN D I C O L O N N E S O N O R E D E L C I N E M A Sabato 27 giugno, ore 21,15 Monforte d’Alba – Auditorium Horzowski Prenotazioni posto a sedere non numerato presso circuito Piemonteticket.it Prezzi: Euro 10,00/8,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) ORFEO E EURIDICE Sabato 25 luglio, ore 21,15 Savigliano – Chiesa della Croce Nera Prenotazioni posto a sedere non numerato presso Circuito Piemonteticket.it e EXIT Music Savigliano - Tel. + 39 0172 715021 Prezzi: Euro 8,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) L E T I T B E AT L E S Venerdì 10 luglio, ore 21,15 Saluzzo, Area spettacoli Fondazione Bertoni Prenotazioni posto a sedere non numerato presso circuito Piemonteticket.it Prezzi: Euro 8,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) TRIBUTO A RAF CRISTIANO Venerdì 24 luglio, ore 21,15 Saluzzo, Area spettacoli Fondazione Bertoni Prenotazioni posto a sedere non numerato presso circuito Piemonteticket.it Prezzi: Euro 8,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) L A T R AV I ATA Sabato 1 agosto, ore 21,15 Bra, Piazza Caduti per la Libertà Prenotazioni posto a sedere numerato presso Ufficio Turistico Bra (CN) Tel. +39 0172 430185 Prezzi: Euro 10,00/8,00 Enrico Euron - arpa • Anne Gaelle Cuiff - arpa Venerdì 9 ottobre - ore 21,00 Savigliano • Museo Civico SKYLINES Lorenzo Favero - chitarra Armonie 2015 C O N TA M I N A Z I O N I LE GRANDI COLONNE SONORE DEL CINEMA Monforte d’Alba • Sabato 27 giugno ORGANI VESPERA Cherasco • Martedì 30 giugno ORGANI VESPERA Saluzzo • Mercoledì 1 luglio LET IT BEATLES Saluzzo • Venerdì 10 luglio TRIBUTO A RAF CRISTIANO Saluzzo • Venerdì 24 luglio ORFEO E EURIDICE Savigliano • Sabato 25 luglio LA TRAVIATA Bra • Sabato 1 agosto ORGANI VESPERA Savigliano • Sabato 12 settembre NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA Savigliano • Venerdì 25 settembre FATE E ELFI Cherasco • Sabato 3 ottobre Punti vendita: Torino Circuito Piemonteticket.it - www.ticket.it Box Office C/O La Feltrinelli Libri e Musica Torino - Piazza CLN, 251 - Tel. +39 011 5611262 SKYLINES Savigliano • Venerdì 9 ottobre LET IT BEATLES CONTAMINAZIONI Proveniente dalla letteratura, il termine “contaminazione”, ossia la “fusione di elementi di diversa provenienza nella composizione di un’opera letteraria”, migra volentieri in ambito musicale sin dai remoti tempi di medievali intrecci tra sacro e profano, in quel caso ancora suscettibile a reprimende morali assonanti con “corruzione”. Risalendo l’arco dei secoli invece la “fusione di elementi diversi” ha sempre più identificato un positivo atteggiamento di libertà dalle pastoie dell’accademismo, di stimolante curiosità, di sguardi oltre la cortina di generi, forme e contenuti codificati dalla tradizione. In tempi recenti sinonimo di molteplicità, alias modernità, la “contaminazione” sembra riassumere l’evoluzione stessa del linguaggio e delle forme di spettacolazione musicale oltre i campi dei prodotti d’avanguardia - per definizione limitati ad una dimensione cenacolare - verso l’accoglimento di gusti e istanze di un mercato allargato all’inverosimile dall’azione dei media. Le declinazioni del “contaminare” musicale, come intersezione di generi, cross-over storico, trasversalità con altre discipline artistiche, appropriazione timbrica (trascrizioni da uno strumento ad altro/i che diventano di fatto fenomeni di ri-creazione) costituiscono il fil-rouge dell’edizione 2015 di “Recondite Armonie”. Da un cuore classicamente verdiano – e quale grande cuore si gioca nel dramma sempre attuale di Violetta! – sembrano irradiarsi vettori centrifughi che ammiccano al jazz, alla musica popolare, al pop, accogliendo le proposte di una creatività che rigenera le figure del virtuoso-compositore e fantasioso improvvisatore (Beatles, Tribute, Skylines), che accoglie mutazioni teatrali (Orfeo) come omaggi letterari, particolarmente doverosi in anniversari importanti come quello dantesco. E per quanto ci siano, sul diritto sentiero, gli appuntamenti organistici a ritornare il culto del concertismo tout.court, (ma chi ha cominciato ad improvvisare sulle tastiere se non proprio gli stessi cultori del re degli strumenti?) la programmazione ammicca a quella musica tout-court che “trae a se lì spiriti umani, che quasi sono vapori del cuore, sì che quasi cessano da ogni operazione: si è l’anima intera quando l’ode, e la virtù di tutti quasi corre a lo spirito sensibile che riceve il suono”, tanto per restare con il sommo poeta. LE GRANDI COLONNE SONORE DEL CINEMA ORCHESTRA SINFONICA DI SAN REMO Bartosz Zurakowski direttore “L’uomo non percepisce mai la realtà con un solo organo di senso. Le cose che soltanto vediamo, che soltanto udiamo, non hanno per noi carattere tridimensionale. La musica nel film crea in un certo senso la terza dimensione.” (Bèla Bàlasz) Apertura sinfonica per Recondite Armonie con il graditissimo ritorno dell’Orchestra di Sanremo, storica istituzione musicale italiana, che, festeggiando ormai 110 anni di attività, ha incontrato sul podio bacchette prestigiose (Chailly, Gavazzeni, Barbirolli, Oren) nonché stelle solistiche (Berman, Gazzelloni, Gutman, Ughi…) del passato e del presente. Ma il peso della tradizione s’alleggerisce nel vanto della più bassa età media (tra le consorelle I.C.O, ossia le istituzioni concertistico orchestrali riconosciute dallo stato) dei componenti. La freschezza del sodalizio, per altro impegnato su tutti i fronti del repertorio orchestrale – tra gli ultimi CD realizzati figurano pagine del più classico Cherubini – si sposa dunque perfettamente con la cifra di modernità e la vivacità immaginifica delle colonne sonore cinematografiche, incontrando la prima settimana estiva nella cornice ariosa dell’Auditorium all’aperto di Monforte. Melodie consegnate alla storia da pellicole altrettanto indimenticabili - dal “Padrino” al “Signore degli anelli” – andranno ad esaudire gli appetiti dei cultori, nonché dei più semplici appassionati. ORGANI VESPERA Eric Hallein organo Laddove nel Belpaese la vocazione alla musica antica riesce quasi sempre tardiva, frutto di migrazioni posteriori ai percorsi accademici tradizionali, nell’area nordica – per altro patria del pionierismo filologico – riesce plausibile il contrario, cioè un tragitto formativo sostanziato dalla pratica e conoscenza degli strumenti storici, secondo l’ineccepibile ammissione del processo evolutivo. Così l’organista belga Eric Hallein, classe 1958 e dunque artista d’esperienza vasta ed acclarata, dopo aver fatto conoscenza e pratica dell’antico, si è lasciato conquistare – “ispirato dall’organo sinfonico (1888) della Chiesa di San Michele a Roeselare” – dalle sonorità timbricamente variegate e dinamicamente abbondanti dello strumento romantico e poi novecentesco, affrontando lo studio delle scuole francese e tedesca, attraverso le pagine di compositori come César Frank, Charles-Marie Widor, Louis Vierne, Marcel Dupré, Olivier Messiaen, Flo Peeters, Franz Liszt e Max Reger. Autori che potranno essere valorizzati pure nel contesto organistico piemontese, grazie alla disponibilità di manufatti come l’organo “Veggezzi Bossi” installato nella chiesa di San Pietro di Cherasco, le cui canne altro non attendono se non di esprimersi nelle qualità sinfoniche che ne costituiscono l’anima. Alberto Marsico organo Hammond • Simone Santini sax - akay ewi / flauto • Enzo Zerilli batteria Nel 2007 il Conservatorio di Salerno ha istituito un corso di “organo Hammond”, confermando così il ritorno in scena di uno strumento – brevettato in origine per una destinazione liturgica – glorioso simbolo, negli anni 60/70, della cultura alternativa. Ed è uno specialista, un virtuoso dell’Hammond come il torinese Alberto Marsico che raccoglie attorno a sè l’energia creativa e versatile di Enzo Zirilli, da 25 anni sulle scene, sia dal vivo che in studio, con grandi musicisti del Jazz, della World Music e del Pop, nonchè la multiforme esperienza di Simone Santini, il cui nome attraversa con nonchalance sia i territori del “pop” associandosi a Irene Grandi piuttosto che a Jovanotti, quanto del “colto” vincendo il concorso di composizione “2 agosto” a Bologna. In primo piano una città, Londra, e una comune passione: i Beatles. E forse proprio mentre Marsico varcava la soglia del mitico Studio 2 di Abbey Road di Londra dove all’organo sedevano Paul McCartney e Billy Preston, nasceva l’idea di “Let it Beatles”, oggi un cd che rilegge con improvvisazioni arditissime, temi espansi o compressi, batteria fantasiosa, timbri e sonorita’ nuovissime, melodie e ritmi degli intramontabili “scarafaggi”. ORFEO EURIDICE Testo di Rocco Familiari • Musiche originali di Gianluca Pezzino Barbara Amodio & Gianluigi Pizzetti attori • Gianluca Pezzino pianoforte • Ubaldo Rosso flauto Allestimento Scenico Alba Gonzales • Regia Barbara Amodio Una nuova rilettura della “fabula” di Orfeo in quella forma di teatro-musica-danza, ossia di performance trasversale, praticata o meglio immaginata nella Grecia antica, fonte inesausta dell’ occidentale desiderio di ritorno alla mitica unità originaria delle arti. Un testo, di Rocco Familiari, che interpreta l’atavica narrazione “come il dramma della non coincidenza fra l’intensità (l’eternità) del sentimento amoroso e la precarietà del rapporto individuale”. Una musica, di Gianluca Pezzino, composta ad hoc, pensando ai francesi impressionisti e simbolisti (Debussy, Ravel), sibillini illustratori di paniche atmosfere dominate dall’espressività languida e sensuale del flauto, qui protagonista accanto all’illusionista pianoforte, questi a vestire i panni dell’antica lyra. Moduli sonori ripetuti, simbolo di una fissità rituale, in cui la sospensione del tempo equivale alla dimensione senza tempo del mito e del divino. E una regista, Barbara Amodio “rovinosamente catapultata in questo labirinto delle parole, dove l’AMORE al timone, viene scardinato in tutte le sue accezioni ed eccezioni di eternità, indissolubilità, consumazione e corruzione …. e MORTE” TRIBUTO A RAF CRISTIANO Raf Cristiano pianoforte • Alessandro Campana batteria Sulle orme degli ottocenteschi pianisti-compositori, Raf Cristiano, romano di nascita ma torinese per studi musicali ed attività didattica (docente al Conservatorio Giuseppe Verdi), unisce al talento d’interprete una esuberante vena creativa muovendosi con dimestichezza negli ambienti musicali apparentemente più disparati. Autore ed interprete di musiche per la RAI, per il teatro di prosa e di rivista, è famoso anche per la sua straordinaria capacità di esibirsi in spericolate e fantasiose improvvisazioni privilegiando, come nel caso della presente occasione, il repertorio melodico delle colonne sonore cinematografiche. Una sfida stilistica accattivante, considerando l’ambigua definizione estetica - musica classica o leggera? musica d’uso o impegnata? - a fronte di un consumo del tutto interclassista, ma che non può non trovare coinvolto un artista come Alessandro Campana, jazzista per formazione e al jazz vocato sin dagli anni ’70 esibendosi in festival e rassegne jazzistiche in Italia ed all’estero ed allacciando collaborazioni con celebri solisti americani: Wild Bill Davidson, Peanuts Hucko, Bud Freeman, George Masso, Joe Newman, Robin Keniatta. LA TRAVIATA Ruoli assegnati ai premiati del Concorso Enzo Sordello di Cuneo 2° ed. Orchestra Filarmonica del Piemonte • Stefano Giaroli direttore • Andrea Elena regia C’è sempre un motivo per tornare a Verdi ed alla sua Violetta: lo sapeva Garry Marshall quando mandava la sua “pretty woman”,una Valery degli anni ’90, a San Francisco a “torcersi le budella” per la commozione ascoltando per la prima volta “Amami Alfredo”; in quel caso finiva bene – alla moda di Cenerentola – con il fascinoso Richard Gere e la sua Rolls bianca a portarsi via Julia Roberts dalla finestra. Lo sapeva pure Buz Luhman nel 2001, scrivendo il musical Moulin Rouge: e stavolta era proprio un modo di rileggere la Traviata in tempi e musiche moderni, con la bionda Kidmann a morire di tisi ed Ewan McGregor alla macchina da scrivere, proprio come Alexander Dumas che, più di un secolo prima, aveva reso letterariamente romantica la storia vera, presumibilmente solo di miseria e degrado, della giovane Marie Duplessis, trasformata nella Marguerite Gauthier delle “camelie”. Poi il passo decisivo verso il mito: cioè Verdi che, sfrondati tutti i dettagli superflui – perché in un’opera ciò che conta è la musica – colse il nucleo eterno della vicenda: protagonisti amore e morte, ma soprattutto una società crudele e indifferente, ipocrita e disumana nel difendere sopra tutto e sopra tutti un codice di valori (matrimonio, famiglia e anche religione) divenuto convenzionale, puro status symbol: vizi privati e pubbliche virtù. E storia di redenzione attraverso il sacrificio d’amore, di una riconquistata purezza attraverso la sofferenza: sarebbe piaciuta persino a Wagner! ORGANI VESPERA Przemyslaw Kapitula organo Nato nel 1965 a Varsavia, PrzemysÅ‚aw Kapitula figura oggi tra i capiscuola della cultura organistica polacca. Tiene regolarmente apprezzati concerti in Polonia e all’estero suonando presso i più importanti festival riservati al re degli strumenti. All’attività interpretativa affianca un intenso impegno per la ricerca (curatore del patrimonio musicale della cattedrale di San Giovanni a Varsavia) la promozione e diffusione musicale (organizzatore di 150 concerti ogni anno per 19000 persone) nel suo paese. L’amore per la propria terra si manifesta anche nella predilezione per l’opera di artisti polacchi d’organo, presenti anche nel programma impaginato per “Recondite Armonie”. In minima misura per altro, poiché, adeguandosi alle caratteristiche foniche dello strumento saviglianese, Kapitula ha attinto piuttosto al grande repertorio barocco e settecentesco di provenienza italiana, francese e tedesca, senza trascurare l’imprescindibile Johann Sebastian Bach, cui spetterà l’ultima parola con la Toccata e Fuga BWV 561. NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA Reading musicale per voce recitante e flauto Elena Zegna recitante • Ubaldo Rosso flauti Amor che ne la mente mi ragiona’ cominciò elli allor sì dolcemente, che la dolcezza ancor dentro mi suona... Purg. Canto II, vv 76-79 A 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri (1265/2015), il massimo poeta della civiltà comunale, il padre della lingua e della letteratura italiana, un reading in musica dal titolo “Nel mezzo del cammin...” con la lettura recitata dei canti più celebri dell’Inferno e pagine musicali eseguite con differenti tipologie di flauto, scelti in base ad affinità sensoriali con i testi proposti. Sono tra l’altro in programma due brani, uno di E. Varese (Density 2,01) e l’altro di G. F. Ghedini (il canto della solitudine), compositori entrambi di cui quest’anno ricorre il 50° della morte. Protagonisti dello spettacolo Elena Zegna, attrice specialista in dizione, recitazione, lettura espressiva e public speaking, speaker radiofonica e pubblicitaria, doppiatrice e voce recitante in spettacoli di teatro musicale e Ubaldo Rosso, flautista impegnato sui diversi fronti dell’interpretazione musicale, come solista e camerista, nel repertorio antico e moderno, nell’attività didattica e di ricerca, particolarmente sensibile ad esperienze interdisciplinari tra musica, teatro e letteratura. FATE E ELFI Enrico Euron arpa • Anne Gaelle Cuiff arpa Lo strumento simbolo della musica irlandese è l’arpa celtica, che per più di un millennio ha dato voce alle emozioni, alle aspirazioni ed al dolore di un popolo profondamente legato alla gioia della vita, allo stupore del Creato, un popolo schiacciato da una dominazione protratta nei secoli ma mai annientato. Quando l’arpa celtica si unisce alla voce nasce una nuova magia, un viaggio affascinante che percorre quattro secoli di tradizione musicale attraverso l’Irlanda, la Scozia, il Galles. Panorami musicali suggestivi, squarci di vita e di emozioni accompagnate da brevi spiegazioni storico-musicali dei brani e dalla magia delle corde dell’arpa che risuonano insieme al canto. Dalle “slow airs” malinconiche ai ritmi eroici delle marce, dalle danze delicate e turbinose alle composizioni dei grandi arpisti irlandesi dei secoli XVII-XVIII, dai canti di amore e di lotta agli inni spirituali, un susseguirsi di sonorità poetiche e appassionate. Un concerto che è una scoperta di musiche così lontane nel tempo e nello spazio e così vicine ai nostri cuori di uomini moderni. SKYLINES Lorenzo Favero chitarra Orizzonti nostalgici, paesaggi in lontananza, visioni estatiche: la chitarra acustica di Lorenzo Favero media abilmente un gusto intimisticamente romantico con le ritmiche della modernità, crea nuove melodie o arrangia evergreen, sempre all’insegna di un assoluto dominio tecnico del fingerstyle. Qualità che hanno consentito al ventiseienne musicista di vincere nel 2011 il 1° premio Carisch “New sounds of acoustic music” e di essere così considerato una delle migliori promesse della chitarra acustica italiana. O meglio ancora una certezza, se dal 2012 Lorenzo Favero è testimonial ufficiale della Reference Cables, mentre nel dicembre dello stesso anno ha firmato il suo primo album ufficiale “Skylines”, brillantemente recensito sul numero di Luglio 2013 della rivista Chitarra Acustica, nonché accolto con favore dal pubblico tedesco, avvicinato nel 2013 a Francoforte in occasione di MUSIKMESSE 2013. Dal dicembre 2014 Lorenzo è endorser ufficiale Eko Guitars. Direzione artistica Ubaldo Rosso