Notiziario Accademia Italiana Cucina
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Notiziario Accademia Italiana Cucina
I N O S T R I C O N V E G N I IL VERDICCHIO D’ORO I l premio nazionale “Verdicchio d’Oro’”, organizzato dalla Delegazione di Ancona dell’Accademia e dal Comune di Staffolo, giunto quest’anno alla sua 35 a edizione, ha presentato una novità assoluta: un’anteprima che ha visto i premiati e gli oratori della tavola rotonda a confronto con i giovanissimi allievi delle ultime tre classi elementari e della prima media. È avvenuto nel suggestivo scenario della duecentesca collegiata di San Francesco, dove due bambine della quinta elementare hanno svolto un’interessante relazione su un lavoro di ricerca, svolto dai ragazzi della scuola, per recuperare le antiche ricette tradizionali staffolane, con una serie di “interviste” alle mamme, alle nonne, alle vecchie zie. Ne è risultato un interessante volumetto, pubblicato a cura dell’Accademia e del Comune di Staffolo: trentuno ricette, dai primi piatti alle pietanze ai dolci, che rievocano antichi sapori e profumi, e soprattutto recano testimonianza di una cucina povera ma ricca di umori, di passione, di aggregazione e armonia familiare. Erano presenti, con i loro insegnanti e con il direttore didattico, numerosi bambini attentissimi e partecipi, che hanno rivolto intelligenti e appropriate domande ai presenti: il sindaco di Staffolo, Egidio Brocani; il Delegato di Ancona dell’Accademia, Mauro Magagnini; il coordinatore del premio, Sandro Marani; i premiati Carlo Greppi (Accademico, Delegato di Biella), Eugenio Cialfa (Accademico di Roma), Carlo Cannella (cattedratico all’università “La Sapienza” di Roma) e il direttore di questa rivista, Gianni Franceschi. La sera precedente, i premiati erano stati festeggiati durante una cena di benvenuto al ristorante “La Staffa” di Staffolo. Dopo l’incontro con i ragazzi delle scuole, i premiati e gli ospiti hanno pranzato al ristorante “La Chiusa” di Jesi, gustando piatti e vini tipici delle Marche. Nel pomeriggio, suggestiva visita al santuario della Santa Casa di Loreto, meta di numerosi e devoti pellegrinaggi, specie in questo anno giubilare. La sera, un concerto d’onore all’interno della collegia- ta, durante il quale si sono esibiti i bravissimi componenti del complesso “Triastor”, con Leonardo Sbaffi al sassofono, Edgardo Giorgio alla fisarmonica e Andrea Massaccesi alla chitarra, con le danze di Erika Rambaldoni e Azzurra Migani. Sono state eseguite musiche di Astor Piazzolla, il grande mago del tango argentino. Dopo il concerto il sindaco di Staffolo, Egidio Brocani, ha offerto ai premiati e agli ospiti un simpatico “spuntino” all’interno del Museo delll’Arte del Vino ed Enoteca comunale. Questo piccolo museo contiene un grandissimo reperto, di valore incalcolabile: un antico e gigantesco torchio, in legno di rovere e pietra, firmato e datato 1695. In questo caratteristico scenario, è stato possibile CENA DI BENVENUTO Taverna “La Staffa” Staffolo 22 settembre 2000 Quadrelli pelosi con lardo e pomodoro Tagliatelle al Verdicchio Gnocchi al ragù di papera Pollo in potacchio con polenta Oca arrosto con patate Insalata mista Ciambellone con uva passa e canditi Cavallucci Ciambelle di mosto I vini: Verdicchio Doc classico Brocani Verdicchio Doc Rincroca Rosso Conero Moroder Passito Castellaretta Passito Cesolano L ’ A C C A D E M I A 2 0 0 0 • N . 1 1 0 • PA G . 3 5 I N O S T R I PRANZO ALL’ARIA APERTA Ristorante “La Chiusa” Jesi 23 settembre 2000 Antipasto di prosciutto e affettati vari Tagliolini all’uovo con ragù e rigaglie Pollo alla cacciatora Insalata mista Piselli al guanciale I vini: Lacrima di Morro d’Alba Verdicchio Doc Rosso Conero Doc gustare piatti e prodotti tradizionali, in lieti conversari. Il giorno successivo, domenica 24 settembre, si è svolta la tradizionale e ormai collaudata manifestazione per la consegna dei premi “Verdicchio d’Oro 2000”, all’interno dell’antica collegiata. I premiati, gli ospiti e le autorità sono stati ricevuti dal sindaco davanti alla porta che immette nel paese, cinto di antiche mura, tappezzate di manifesti di benvenuto ai premiati. Attendevano il breve corteo, sulla piazza, la banda musicale e il gruppo folkloristico di Staffolo, che hanno accolto gli ospiti con le note di una allegra marcia e con danze tradizionali: tutti giovanissimi, impeccabili nelle loro divise i suonatori, pittoreschi nei loro costumi i ragazzi e le ragazze del gruppo folkloristico. Numeroso e attento il pubblico nella collegiata - che è un’antica chiesa ora trasformata in auditorium - per ascoltare i relatori della tavola rotonda, che quest’anno aveva come tema “Verdicchio: un vino antico per il futuro”. Dopo il saluto del sindaco di Staffolo ha preso la parola il Delegato di Ancona dell’Accademia, Mauro Magagnini, che con accenti commossi ha ricordato la figura dell’Accademico Ugo Cesaritti, recentemente scomparso, attivo e intelligente Delegato di Ancona e delle Marche, Consultore nazionale e Segretario del Consiglio di Presidenza, poi Delegato onorario, ma soprattutto promotore e animatore del “Verdicchio d’Oro” nel suo più che trentennale cammino (tanto che la Giunta comunale lo aveva insignito della cittadinanza onoraria). Magagnini ha quindi brevemente illustrato le finalità del premio e la sua importanza culturale, acquisita nel corso degli anni con la premiazione e la presenza dei più bei nomi della cultura, dell’arte, della gastronomia. Il Vice-Presidente nazionale dell’Accademia, Giuseppe Dell’Osso, ha rivolto al sindaco Brocani e a tutta la città C O N V E G N I di Staffolo il ringraziamento dell’Accademia e suo personale per il calore, l’amicizia e la simpatia che da sempre viene riservata all’Accademia e agli Accademici. Ha quindi rievocato la figura di Massimo Alberini, Vice-Presidente d’Onore dell’Accademia che, dopo aver ricevuto il “Verdicchio d’Oro” nel 1985, è sempre stato assiduo alle succcessive manifestazioni, portando ogni anno il suo prezioso contributo di cultura, di autorevole consiglio, di puntuali interventi. Tanto forte è stato il legame di Alberini con Staffolo e di Staffolo con Alberini, che qualche anno fa il Consiglio comunale gli conferì all’unanimità, con decreto del Capo dello Stato, la cittadinanza onoraria. Il moderatore Sandro Marani ha quindi dato la parola ai tre premiati, iniziando con il professor Carlo Cannella, direttore dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione all’Università “La Sapienza” di Roma. Il tema svolto dal prof. Cannella è stato “Dal passato al futuro”, e in questa ottica egli ha iniziato citando la “Bibbia” dove, nel libro del Siracide, vengono indicate le tre radici fondamentali per la vita dell’uomo: il vino, l’olio e il pane. Tre elementi, ha sottolineato, avvolti nel mistero, e che hanno preso sostanza anche nella religione cristiana. Ma, ha soggiunto, oggi il mistero del vino è stato svelato, e di questo soave liquore conosciamo praticamente tutto, raggiungendo la verità, come gli antichi che sentenziavano “In vino veritas”. Il professor Eugenio Cialfa, Accademico di Roma e direttore generale dell’Istituto nazionale per la Nutrizione, ha tracciato un “Profilo dei consumi di vino in Italia”, partendo da una recente indagine demoscopica della Doxa che è stata condotta su 1.800 soggetti differenti per sesso, età, estrazione sociale, luogo di residenza. Dalle varie fasce esaminate è uscita una casistica molto SPUNTINO AL MUSEO Museo dell’Arte del Vino ed Enoteca comunale Staffolo 23 settembre 2000 Antipasti di prosciutto, formaggi e affettati assortiti Vincisgrassi tradizionali Tagliolini al prosciutto, limone e prezzemolo Ciambellone Ciambelle di mosto I vini: Verdicchio Doc delle cantine staffolane Rosso Conero L ’ A C C A D E M I A 2 0 0 0 • N . 1 1 0 • PA G . 3 6 I N O S T R I PRANZO DELLA PREMIAZIONE Ristorante “Giubbì” Staffolo 24 settembre 2000 Stuzzichini d’antipasto Vincisgrassi marchigiani Tagliatelle al ragù di papera Pollo in potacchio Verdure al gratin Coniglio in porchetta Insalata mista Zuppa inglese Vini doc delle Marche interessante, esposta con puntualità e anche con arguzia dall’oratore. Prima di concludere, il prof. Cialfa ha spezzato una lancia in favore del vino bianco, considerato a torto meno utile per la salute di quanto non sia il vino rosso, in quanto i bianchi contengono le medesime sostanze anti-colesterolo vantate dai rossi. L’Accademico Carlo Greppi, Delegato di Biella e per il Piemonte, ha parlato su un tema di indubbio interesse (“Gli insospettabili”) tracciando brevi ma incisivi profili di vari personaggi della storia, della letteratura e dell’arte autentici buongustai se non, in varia misura, golosi (il testo di questo intervento è pubblicato a pagina 67 del numero 109 della rivista). È seguita una interessante relazione del Presidente del Consorzio “Verdicchio dei Castelli di Jesi”, Carlo Garofoli, che ha svolto il tema “Il Verdicchio nel nuovo millennio”, illustrando, anche con dettagli tecnici chiari e precisi, l’intensa attività di ricerca scientifica a livello universitario per la selezione dei cloni di questo nobile vitigno. Si tratta di una ricerca che si è andata sviluppando nell’ultimo mezzo secolo, con importanti risultati, tali da poter garantire una qualità eccelsa per quello che Garofoli ha definito “il Verdicchio prossimo venturo”. La professoressa Gianna Ferretti, docente di Scienza dell’Alimentazione all’Università di Ancona, ha svolto il tema “La saggezza del vino”, rievocando con dovizia di particolari la lunga serie di proverbi, motti, detti e sentenze legati al vino, ai suoi effetti, alla cultura che ne deriva. L’esposizione è stata anche argutamente arricchita da episodi e ricordi personali dell’oratrice. Il direttore di questa rivista e Vice-Presidente del Centro Studi accademico “Franco Marenghi”, Gianni Franceschi, riprendendo il tema della tavola rotonda, dedicata al Verdicchio come vino antico in cammino C O N V E G N I verso il futuro, ha trattato il tema “Dall’età del legno all’età del ferro”, partendo dal luogo di nascita del vino, la cantina, una volta dominata dal vino e ora feudo quasi assoluto dell’acciaio che, ha detto, “del ferro è il figlio più nobile”. Ponendosi dalla parte del legno come frutto di esperienza e simbolo di tradizione, Franceschi ha poi sottolineato che stiamo assistendo ad una “rivincita del legno”, con le varie sperimentazioni per l’affinamento di molti vini, Verdicchio compreso, nelle barrique. Il Vice-Presidente dell’Accademia, Giuseppe Dell’Osso, concludendo i lavori, ha ribadito l’alto valore culturale dell’iniziativa, che nel corso degli anni ha portato alla ribalta non solo Accademici di vaglia, ma anche studiosi, letterati, artisti, giornalisti, tecnici e ricercatori i quali, in una molteplicità di accenti e di ruoli, hanno saputo inserire validamente Staffolo in quella che l’Accademia ama definire “civiltà della tavola”. Al termine, il sindaco Brocani, il Vice-Presidente Dell’Osso, il Delegato Magagnini e il Coordinatore Marani hanno consegnato ai premiati il diploma e la medaglia d’oro del “Verdicchio d’Oro 2000” (un buon numero di bottiglie di Verdicchio di Staffolo verrà loro inviato a domicilio). Il premio “Città di Staffolo”, riservato ad un vinificatore staffolano, è andato a Donatella Santarelli e Claudia Pozzi, titolari dell’azienda agricola Santarelli, vincitrici nel 1999, con il loro Verdicchio, del primo premio internazionale per il miglior vino bianco del mondo. A conclusione, l’ormai tradizionale riunione conviviale accademica al ristorante staffolano “Giubbì”. See International Summary page 62 IL GESTO NELL’ALIMENTAZIONE Organizzato dal Centro Studi per l’Emilia Romagna dell’Accademia, con il patrocinio dell’Assessorato regionale alla Cultura e del Comune di Bentivoglio, è in programma, verso la fine di ottobre, un interessante convegno sul tema “Il gesto nell’alimentazione”. Relatori, a Villa Smeraldi e al Castello di Bentivoglio, gli Accademici Francesco Sanguinetti (Ravenna), Massimo Montanari (Imola) e Marzio Dall’Acqua (Parma). Interventi di Sandro Bignami (Sagra dell’asparago verde di Altedo), Maria Zanzucchi Castelli (Museo del pane), Valentino Marcattili (ristorante “San Domenico” di Imola) e Massimo Spigaroli (ristorante “Cavallino bianco” di Polesine Parmense). La cronaca del convegno sarà pubblicata nel prossimo numero della rivista. L ’ A C C A D E M I A 2 0 0 0 • N . 1 1 0 • PA G . 3 7