luce - Pastorale adolescenti e giovani
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luce - Pastorale adolescenti e giovani
Diocesi Concordia-Pordenone PRESENTAZIONE __________________________________________________ 3 PROGETTO CARITAS ________________________________________________ 4 LA CORONA D’AVVENTO _____________________________________________ 6 INDICAZIONI DI METODO _____________________________________________ 7 PRIMA DOMENICA DI AVVENTO _______________________________________ 11 SECONDA DOMENICA DI AVVENTO _____________________________________ 19 TERZA DOMENICA DI AVVENTO ________________________________________ 28 QUARTA DOMENICA DI AVVENTO ______________________________________ 36 VEGLIA PENITENZIALE PER BAMBINI, RAGAZZI E LE LORO FAMIGLIE _________________ 47 VEGLIA PENITENZIALE PER ADOLESCENTI E GIOVANI ___________________________ 49 VEGLIA PENITENZIALE PER ADULTI ______________________________________ 51 INDICAZIONI LITURGICHE ____________________________________________ 53 QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE _______________________________________ 55 In copertina ARCABAS, Natività a Betlemme, Sala dei Vescovi nel Palazzo arcivescovile di Malines in Belgio. In Dossier catechista n. 3 di dicembre 2010 si trova un inserto catechistico su quest’opera. AVVENTO 2014 -2- INDICE AVVENTO 2014 PRESENTAZIONE Progetto Caritas La Corona d’Avvento Indicazioni di metodo I DOMENICA II DOMENICA III DOMENICA Si tratta del Sussidio di Avvento 2014. Una proposta a cura del Centro Diocesano per tradurre operativamente il tempo favorevole dell’attesa della gioia luminosa che s’accenderà. IV DOMENICA Anticipiamo brevemente contenuti e spunti pratici. Il sussidio, disponibile solo in forma digitale, si lega al Progetto Pastorale Diocesano ‘Comunità che annuncia e testimonia’. Faremo nostro l’itinerario disegnato dalle domeniche d’Avvento. I vangeli sono commentati dalla biblista dott.ssa Marzia Blarasin originaria della nostra diocesi. Da qui si dipanano una serie di percorsi: per i bambini delle primarie, per i ragazzi delle secondarie di primo grado, per gli adolescenti, per i giovani e gli adulti. A capo del sussidio collocheremo quattro testimonianze scelte dalla Caritas diocesana e legate a dei progetti che è possibile sostenere o vivere, come pure un’iniziativa di Caritas italiana. In coda, alcune note tecnico-liturgiche per il tempo di Avvento e tre schemi di veglie penitenziali diverse per destinatari (con o senza confessione sacramentale). Una di queste andrebbe utilizzata per la seconda serata di preghiera bimestrale a cura delle foranie da collocarsi nel tempo d’Avvento. Novità. All’interno avrete un modello di corona di avvento da costruirsi in verticale. I ragazzi delle medie potrebbero curarne l’addobbo valorizzando le scoperte fatte durante il cammino. Anche per tutti gli altri percorsi indichiamo delle modalità per inserirsi nella liturgia. Vi incoraggiamo a valorizzare soprattutto la preghiera dei fedeli, spazio per prendere parola e portare la sensibilità della comunità e le intuizioni maturate. A riguardo, i bambini potrebbero accompagnare la loro preghiera dei fedeli con un elemento del presepe (stelle, pastori, artigiani, Maria e Giuseppe…) che andrebbe posizionato in una zona ‘dedicata’, anticipandone così la realizzazione. Visto che ci siamo, ci permettiamo di insistere sul progetto ‘The little angels’ che sarà legato al sussidio e che sta registrando dei consensi sempre più convinti. Interessante poi l’idea di coinvolgere i ragazzi e l’intera comunità nel canto liturgico. I tempi forti infatti consentono delle concentrazioni maggiori di energie formative e pastorali. Legare e dare circolarità ai capitoli della catechesi-liturgia-carità e incentivare delle liturgie gioiose renderebbe l’azione pastorale più significativa, una narrazione nostrana e accattivante del vangelo. È già essere ‘in uscita’. Don Fabrizio De Toni VICARIO PER LA PASTORALE Si ringrazia: Caritas, Centro di Pastorale Adolescenti e Giovani, Centro Missionario, Pastorale Familiare, Pastorale Vocazionale, Ufficio Catechistico e Ufficio Liturgico; ed insieme le parrocchie “Sacro Cuore di Gesù” di Pordenone, “Santa Maria Assunta” di Blessaglia, “Sant’Andrea” di Portogruaro, “Santi Liberale e Bartolomeo Apostolo” di Villotta di Chions, “Santo Stefano” di San Stino di Livenza, “Tutti i santi” di Bagnarola. AVVENTO 2014 -3- PRESENTAZIONE AVVENTO 2014 Presentazione PROGETTO CARITAS La Corona d’Avvento Indicazioni di metodo I DOMENICA II DOMENICA III DOMENICA IV DOMENICA TESTIMONI DELLA LUCE NEL MONDO 1. L’incontro: chiave per mettersi in relazione con un’umanità dolente… (…) “Per me stare in aula con i miei alunni è come essere in paradiso”, racconta con entusiasmo Chiara Rambaldini, coordinatrice del progetto di integrazione linguistica e insegnante degli aspiranti rifugiati. Non appena decidono di frequentare i corsi, gli stranieri vengono divisi per livelli di conoscenza, a partire dagli analfabeti, per i quali c’è un percorso didattico ad hoc. Oltre a Chiara, ci sono altri quattro insegnanti volontari, che seguono le classi a livelli differenti. La caratteristica di questi docenti è quella di essere molto elastici, perché in una stessa classe il livello di motivazione all’apprendimento linguistico è molto vario. C’è chi si dà molto da fare, desideroso di migliorare in breve tempo, chi non è molto attivo e chi combatte con oggettive difficoltà (…) 2. Quando il viaggio è una fuga… (…) Se ascoltate, le persone che hanno intrapreso questo viaggio, ci raccontano il dolore che le ha portate ad abbandonare paese e affetti, per fuggire da condizioni di grave pericolo, per migliorare la propria vita, per sopravvivere, animate dal desiderio di una vita di libertà, lontana da costrizioni che annullano, avviliscono e spesso uccidono. “Il Viaggio è una cosa che tutti noi abbiamo in testa fin da quando siamo nati. Ognuno ha amici e parenti che l’hanno fatto, oppure che a loro volta conoscono qualcuno che l’ha fatto. È come una creatura mitologica che può portare alla salvezza o alla morte con la stessa facilità. Nessuno sa quanto può durare. Se si è fortunati due mesi. Se si è sfortunati anche un anno, o due.” Ma il viaggio verso la libertà è una corsa a ostacoli, è abbruttimento, è dignità calpestata, è vita sospesa, è morte in agguato (…) 3. A servizio nella terra “dei vespri e degli aranci”… (…) Il primo giorno di servizio nella terra “dei vespri e degli aranci”, come la definiscono i Modena City Ramblers in una delle loro canzoni di denuncia, ho incontrato Addio Pizzo, un’associazione nata clandestinamente da un gruppo di ragazzi palermitani che di notte faceva volantinaggio e andava in giro appiccicando adesivi. In parte questi ragazzi stanno riuscendo a sensibilizzare la loro difficile realtà, in cui ogni commerciante deve regolarmente fare i conti con mafiosi che chiedono il “pizzo”, e se per caso gli passa per la testa di denunciare la cosa alle forze dell’ordine, diventa automaticamente “amico degli sbirri”, un’accusa terribilmente infamante per la mentalità comune (…) 4. Una nuova quotidianità… (…) È proprio in questa bianca frenesia di Atene che abbiamo scelto di trascorrere due settimane della nostra estate, cogliendo l’opportunità del campo di servizio promosso dalla nostra Caritas diocesana. (…) Tra quelle vecchie pareti rivestite di carta da parati da scrostare e mobili polverosi abbiamo di giorno in giorno coltivato una nuova quotidianità, che ci porta ancora oggi a ricordare Neos Kosmos con lo stesso affetto che si prova pensando alla propria casa. Per noi questo enorme stabile è stato la cornice di molti incontri, riflessioni, scambi d’opinione e dunque crescita. AVVENTO 2014 -4- CARITAS Sia dentro che fuori da quelle mura abbiamo potuto approfondire l’impatto della crisi che dal 2012 ha fatto velocemente precipitare la Grecia in uno stato di profondo disagio economico e sociale. Dove non bastavano le parole dei testimoni e gli interventi di esperti e operatori, arrivavano i nostri occhi, testimoni dello scempio di una città tramutata in enorme periferia (…) 5. AIUTA UNA FAMIGLIA DI PROFUGHI IRACHENI! “Gli ultimi avvenimenti, soprattutto in Iraq e in Siria, sono molto preoccupanti. Assistiamo ad un fenomeno di terrorismo di dimensioni prima inimmaginabili. Tanti nostri fratelli sono perseguitati e hanno dovuto lasciare le loro case anche in maniera brutale. Vorremmo dare il maggiore aiuto possibile alle comunità cristiane per sostenere la loro permanenza nella regione. Non possiamo rassegnarci a pensare al Medio Oriente senza i cristiani…”(Papa Francesco) Stimolata da papa Francesco la nostra Caritas Diocesana si è così fatta promotrice di alcune proposte concrete, su cui si chiede alle famiglie, alle parrocchie di convergere con una raccolta fondi, su tre progetti definiti 1) “Progetto Famiglia” finalizzati ad assicurare un minimo dignitoso a una famiglia di 5 persone affinché possano rimanere sul proprio territorio senza essere costretta ad abbandonare le proprie case. Ci si può impegnare per un mese (140 Euro), per un trimestre (420 Euro), per un semestre (840 Euro) o per un anno (1.680 Euro). 2) “Progetto Casa” concerne l’acquisto di 150 container per l’alloggio di altrettante famiglie affinchè non siano costrette ad abbandonare il territorio iracheno. In questo caso, il costo è di 3.140 Euro per unità. 3) “Progetto Scuola” riguarda l’acquisto di 6 autobus per il trasporto dei bambini in 8 scuole a Erbil e a Dahuk: ogni pullman costa 40.720 Euro. Per sostenere gli interventi, le offerte vanno inviate a: Caritas Diocesana Concordia - Pordenone BANCA POPOLARE FRIULADRIA IT 09E 0533612500000040301561 BANCA POPOLARE ETICA IT 02N 0501802200000000105618 POSTE ITALIANE SPA IT94 X0760112500000011507597 Oppure consegnate direttamente presso Caritas Diocesana (Via Madonna Pellegrina 11, Pordenone; tel. 0434-546811) specificando nella causale: GEMELLAGGI IRAQ / Progetto FAMIGLIA oppure CASA oppure SCUOLA. Per leggere le testimonianze integrali si faccia riferimento al sito www.pastoralepn.org AVVENTO 2014 -5- CARITAS LA CORONA D’AVVENTO VERTICALE AVVENTO 2014 (da J. EMARD, Ikebana. L’arte di disporre i fiori nelle celebrazioni liturgiche, ed. Paoline) Presentazione PROGETTO CARITAS LA CORONA D’AVVENTO Indicazioni di metodo Verso la luce La composizione floreale che descriveremo ha origine dalla meditazione dei testi di ciascuna domenica di Avvento. Essa mostra il progredire della luce attraverso la speranza della venuta del Messia. Questa composizione viene elaborata domenica dopo domenica, in quattro diverse tappe. Prima domenica di Avvento: “Vegliate!” «Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?» (Is. 63,17). I profeti, i Salmi, Cristo stesso parlano della notte come di un II DOMENICA tempo importante, quello in cui bisogna «vegliare». Nella Bibbia, la notte ha un posto rilevante: di notte ebbero luogo l’uscita del popolo ebraico dall’Egitto, la Pasqua, il Natale di Betlemme. La III DOMENICA notte è il punto di partenza di una lunga speranza. Su un ceppo di vite fissato saldamente su uno zoccolo di legno, alcuni fiori e quattro candele segnano l’itinerario del cristiano durante questo tempo di attesa e di speranza: l’Avvento. IV DOMENICA Sullo zoccolo in legno coperto di muschio fresco, una coppetta contiene un germa-fiori che accoglierà degli iris viola, colore di questo tempo liturgico. Gli iris si staccano appena dal ceppo di vite, la cui corteccia è di un colore scurissimo: è notte… I petali interni, nella parte inferiore, sono gialli: bagliore di speranza nella notte fonda: «In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto…» (Ger 33,15). Le pigne, che si ergono ancora verdi, evocano la fedeltà che dà frutto: «Sarò come rugiada per Israele…Io esaudisco e veglio su di lui; io sono come un cipresso sempre verde, il tuo frutto è opera mia» (Os 14,6.9). I DOMENICA Seconda domenica di Avvento «Una voce grida: “Nel deserto preparate La via al Signore… Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato”» (Is 40,3.5) La speranza cresce, la notte si illumina un poco. Alcuni tulipani di un viola più chiaro prendono posto insieme con alcune fresie color malva, dai riflessi bianchi. Questi fiori, che accompagnano la candela della seconda domenica di Avvento, si innalzano e imprimono lo slancio che evoca la speranza. Terza domenica di Avvento «Rallegratevi! Il Signore è vicino». A metà del tempo di Avvento, questa domenica prelude alla gioia del Natale. È la domenica «in rosa». Il Magnificat fa esplodere la gioia: «Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore». Un mazzo di fiori rosa e tre garofani cantano l’esplosione della gioia. Si aggiunga che i pittori hanno fatto del garofano il simbolo del fidanzamento mistico. «Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione» (Is 61,1). Alcuni rami di olivo, con anche qualche oliva, sono lì per ricordarci che il giorno del nostro battesimo noi siamo diventati sacerdoti, profeti e re per mezzo dell’unzione. L’unzione è segno dello Spirito. Giovanni Battista ci annuncia: «Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco» (Lc 3,16). Quarta domenica di Avvento «Il re disse al profeta Natan: “Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda”» (2Sam 7,2). Il salmo 88 (versetto 3) canta l’alleanza conclusa con Davide: «[O Signore] nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». L’arca che contiene la legge, Parola di Dio, è uno dei simboli più tradizionali di Maria. Il Vangelo di Luca (1,26-28) racconta l’annunciazione. Nella composizione floreale, un ramo di cedro fa da legame fra le ultime tappe dell’attesa gioiosa. Un giglio candido alla sommità del tronco accompagna il «sì» libero e definitivo di Maria: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). AVVENTO 2014 -6- CORONA D’AVVENTO AVVENTO 2014 Presentazione Progetto Caritas La Corona d’Avvento INDICAZIONI DI METODO I DOMENICA II DOMENICA III DOMENICA IV DOMENICA MATERIALE PER I BAMBINI Tra poco ogni cosa si colorerà dei colori caldi e gioiosi del Natale in questo tempo dedicato all’Attesa di Gesù, caratterizzato da un’aria densa di Novità. Durante questo periodo dell’anno tante sono le tradizioni che ciascuno porta con sé. Una di queste è il Presepe: segno di una Chiesa che attende la venuta del Suo Signore. La proposta per i bambini 6-10 anni qui contenuta è legata all’essere comunità che annuncia e testimonia (tema del programma pastorale dell’anno): un invito ad attendere la Luce contagiando di quest’Attesa il mondo con gesti concreti e quotidiani. Settimana dopo settimana ciascuno - attraverso preghiere, riflessioni, racconti ed attività - si lascerà incontrare dagli elementi e dai personaggi del Presepe per arrivare alla Grotta della Natività e rimanere meravigliato dalla Presenza che lascia a bocca aperta, mette in movimento, riempie il cuore e invita a portare a tutti la Sua Luce. Per ogni settimana si propone: Per conoscere il Presepe si invita a soffermarsi nel vissuto dei bambini del gruppo per valorizzarlo e legarlo a un elemento o a un personaggio del Presepe. Attività in cui realizzare un oggetto che il bambino è invitato a portare a casa o a donare a chi ne ha bisogno. Bans per l’incontro di catechesi o canto per la Santa Messa legati al messaggio della settimana, magari da imparare insieme con gli altri gruppi di catechesi di bambini tra i 6 e i 10 anni che fanno catechesi nello stesso orario Si propone di valorizzare lo spazio delle preghiere dei fedeli della liturgia domenicale: trasformare in preghiera quanto si è fatto durante l’incontro di catechesi. Si suggerisce inoltre di abbinare e legare alla preghiera l’elemento del Presepe a cui la settimana si riferisce. Immediatamente dopo la lettura della preghiera l’elemento abbinato andrà posizionato nell’area decisa per la costruzione del Presepe. Si possono usare i consueti elementi del Presepe parrocchiale, oppure realizzarli con i bambini prendendo spunto da una delle tante tecniche presenti in internet o si può chiedere a ciascuno di portarne da casa. Ci si può anche dividere alternandosi i compiti tra i vari gruppi di catechesi di bambini dai 6 ai 10 anni (chi realizza la preghiera dei fedeli e chi gli elementi del presepe). Una preghiera che rilancia il messaggio evangelico e il segno realizzato che viene portato a casa. Gesto ed impegno per la settimana: nel carretto verrà indicato un gesto da compiere, legato all’attività fatta; nel cuore verrà indicato l’impegno della settimana. Il catechista può consegnare ad ogni bambino l’immagine con le scritte magari ingrandendola un po’! AVVENTO 2014 -7- INDICAZIONI DI METODO MATERIALE PER I RAGAZZI A partire dallo scorso anno pastorale, nei tempi forti di Avvento e Quaresima, sono stati proposti i centri di ascolto per i ragazzi delle secondarie di primo grado: incontri nelle case dei ragazzi gestiti dai genitori. Sono “un modo di fare catechesi” uscendo dallo stile scolastico e alle volte troppo rigido, che assumono gli incontri, pieni spesso di tante parole teoriche, per far incontrare i ragazzi con l’unica Parola, quella del Vangelo attraverso la testimonianza dei loro genitori. È sicuramente necessaria una preparazione previa, per questo è fondamentale che parroco, catechisti e genitori si incontrino con sufficiente anticipo e vivano in prima persona l’incontro con il Vangelo domenicale facendolo, innanzitutto, risuonare nella propria vita, un vero e proprio incontro di catechesi per adulti (utile strumento per questo momento sono le schede per gli adulti presenti anch’esse in questo sussidio). Insieme al parroco, anche il catechista dei ragazzi sarà presente all’incontro con i genitori per collaborare a preparare insieme l’incontro che si svolgerà con i ragazzi. I genitori, nell’incontro con i ragazzi, oltre alle informazioni sul brano del Vangelo ricevute dal parroco e dal catechista, potranno servirsi, se lo riterranno opportuno, anche del commento biblico offerto nel presente sussidio per ogni domenica. Ogni settimana, verrà preparato il luogo dell’incontro: in un posto “scelto” della casa si collocherà un leggio o un cuscino con la Bibbia aperta e accanto un cero, da accendere al momento della lettura del Vangelo, per ricordare che la Parola di Gesù è luce e guida sempre in sapienza e verità. La modalità di svolgimento di ogni incontro (della durata massima di 60 minuti) è bene sia sempre la stessa in modo da dare una sorta di bella ritualità. Qui di seguito indichiamo lo schema della scheda di ogni incontro con i tempi. Accoglienza (5 min.): è il tempo dedicato a mettere a proprio agio i presenti offrendo loro la merenda per rompere il ghiaccio o invitandoli a prendere posto “come fossero a casa loro”. Lettura del brano del Vangelo (12 min.): i ragazzi sono attratti dalla narrazione ed è bene che un genitore narri brevemente ciò che poi verrà letto. Dopo la lettura del testo evangelico da parte di un adulto a cui segue un momento di silenzio precedentemente annunciato, i ragazzi sono invitati ad aprire il loro Vangelo (è opportuno evitare l’uso di fogli) per rileggere il brano con le loro voci e/o per lasciare del tempo per la lettura personale durante la quale ciascuno può segnare una parola/frase che l’ha colpito. Due parole per riflettere (20 min.): a partire da una metodologia suggerita per accostarli al brano evangelico, i genitori invitano i ragazzi a condividere riflessioni e domande sulla Parola meditata. Poi - a partire da quanto raccolto nell’incontro con i catechisti e il parroco, oltre che da quanto riportato nel commento della dott.ssa Marzia Blarasin - faranno alcune aggiunte utili a capire di più la Parola e a tradurla dentro la vita dei ragazzi. Due parole per agire (10 min.), in alternativa a Due parole per cantare: sempre confrontandosi con la Parola ascoltata, i genitori presentano ai ragazzi una testimonianza di progetto della Caritas diocesana (reperibile nel sito www.pastoralepn.org) e ne ricavano un impegno per la settimana. Mentre i ragazzi realizzano l’eventuale segno proposto, può essere messa come sottofondo la canzone proposta in Due parole per cantare. Due parole per cantare (10 min.), in alternativa a Due parole per agire: viene presentata una canzone come colonna sonora dell’incontro. I ragazzi, sempre confrontandosi con la Parola ascoltata e conoscendo il volto di un testimone presentato da Caritas (reperibile nel sito www.pastoralepn.org), saranno invitati a ricavarne un impegno per la settimana. Due parole per pregare (10 min.): sollecitati da quanto emerso, anche a partire dai suggerimenti riportati, i ragazzi vengono invitati a scrivere una breve introduzione alla Celebrazione Eucaristica o un augurio che potrà essere letto al momento dell’accensione della candela della corona d’Avvento (per la realizzazione della corona si veda a pag. 6). Due parole per iniziare (3 min.): sono alcuni suggerimenti concreti che serviranno ai genitori e ai catechisti per preparare il clima adatto all’incontro. Sono riferiti sia alle cose da preparare, sia alle cose da dire per collocare l’incontro dentro al cammino che si sta facendo. AVVENTO 2014 -8- INDICAZIONI DI METODO MATERIALE PER GLI ADOLESCENTI E GIOVANI Introduzione Le schede del sussidio d'Avvento per adolescenti e giovani in collaborazione con la pastorale vocazionale, vogliono essere l'offerta di uno strumento agile e semplice per aiutare i gruppi a vivere con intensità e profondità questo tempo d'Avvento, in preparazione al Natale. Anche quest'anno le tracce sono state pensate e ideate da quattro gruppi di animatori parrocchiali (1a domenica S. Stino di Livenza; 2a domenica Blessaglia; 3a domenica Bagnarola; 4a domenica Oratorio Pio X di Portogruaro) che si sono messi a disposizione per collaborare. A loro il nostro grazie per la disponibilità, l'impegno e la serietà con cui hanno accolto la proposta e lavorato. Partendo dalla Parola di Dio e dalle riflessioni della biblista Marzia Blarasin, si sono pensati e articolati quattro incontri, con modalità diverse e della durata di circa un'oretta. Il percorso desidera aiutare ciascun adolescente e giovane ad aprire … spalancare le porte del proprio cuore alla venuta di Cristo, coltivando quattro diversi atteggiamenti: la vigilanza, il riconoscere una Voce, il dare testimonianza e la fiducia/accoglienza che davvero “nulla è impossibile a Dio”. Si offre anche la traccia di una Veglia di preghiera, a carattere penitenziale. Tutto il materiale va opportunamente adattato alla propria realtà e gruppo, secondo la creatività, sensibilità e preparazione di ciascun animatore. A tutti buon cammino! Alcune attenzioni previe: È importante che ogni animatore trovi il tempo per leggere, meditare e pregare il testo biblico, aiutato anche dal commento qui presente. Si potrebbe pensare di dedicare un po’ di tempo, dell’incontro del gruppo animatori, per leggere insieme e condividere le riflessioni e le sottolineature, suscitate dal testo biblico. Questo può aiutare a sintonizzarsi con la Parola di Dio, a renderla non un “testo da utilizzare” per un incontro, ma l’INCONTRO per eccellenza, di cui noi siamo strumento e mediazione per i nostri adolescenti e giovani. Una seconda attenzione va alla cura e preparazione di materiali e ambienti. Proprio per valorizzare la Parola di Dio, si può leggere il testo dalla Bibbia stessa e non da una fotocopia; inoltre si può pensare di mettere in evidenza la Bibbia, appoggiandola al centro del tavolo, oppure in un angolo, con un leggio, un telo e un lume accanto, ecc. Attraverso questi segni, ben visibili, si vuole aiutare a comprendere che questo incontro è diverso dagli altri, che c’è una Presenza che ci viene incontro attraverso la Parola. Inoltre, si può curare il momento iniziale o finale della preghiera. AVVENTO 2014 -9- INDICAZIONI DI METODO MATERIALE PER GLI ADULTI Il metodo proposto nelle schede per i centri di ascolto con gli adulti (utilizzabili anche per l’incontro previo con i genitori che poi terranno i centri di ascolto nelle case ai ragazzi) ha come specificità quella di cercare un equilibrio tra contenuto e metodo trasformando i contenuti in processi di apprendimento. Questa scelta permette di integrare costantemente il vissuto delle persone con la parola di Dio. Per l’attuazione di questa scelta pedagogica, si propongono le tre seguenti fasi ideali, con una introduzione e una conclusione. Introduzione e preghiera iniziale: Si presti particolare cura all’ambiente in cui ci si ritrova, sia caldo, accogliete e abbia un segno religioso (Bibbia, lume acceso,…) che consenta di creare il clima e indicare lo stile della comunicazione nella fede che si vuole raggiungere. Inoltre si presti attenzione alle persone: è bene che si presentino se non si conoscono o che si stabilisca un breve scambio che predisponga alla condivisione o al momento di preghiera inziale. 1. Per entrare in argomento Questa prima fase consiste in una iniziale reazione istintiva dei partecipanti di fronte al tema affrontato. La finalità di questo primo momento è quella di permettere l’espressione delle precomprensioni e degli interrogativi degli adulti. Dal punto di vista educativo, questa fase è di grande importanza, in quanto favorisce un primo sguardo sul tema da parte del gruppo, permette all’animatore di conoscere le persone e favorisce lo scambio delle esperienze dei partecipanti. Per essere proficua questa fase deve concludersi con la sintesi e l’interpretazione di quanto è emerso. Il presente sussidio propone quindi delle domande che favoriscono questa prima fase. Adattandosi al gruppo, l’animatore potrà modificarle secondo la necessità. 2. Per approfondire il tema Questo secondo momento mira a favorire l’approfondimento del tema, accolto nella sua alterità rispetto alle precomprensioni espresse nella prima fase. Ciò dev’essere fatto o da un esperto o dall’animatore che si è preparato in precedenza. Il commento proposto dalla dott.ssa Marzia Blarasin può facilitare l’analisi del tema, perché offre, oltre a un’analisi, una serie di significati e attualizzazioni. L’approfondimento è tanto più produttivo quanto più si tengono in considerazione le precomprensioni affiorate nella prima fase e gli interrogativi degli adulti. 3. Per tornare alla vita Quest’ultima fase mira a favorire negli adulti l’interiorizzazione, la riespressione e l’attualizzazione della Parola ascoltata. Agli effetti del dinamismo della fede, questo momento è essenziale. Infatti, solo quando l’annuncio risuona nell’ascoltatore, questi diviene un interlocutore attivo. Le modalità di interiorizzazione, riespressione e attualizzazione sono varie. La preghiera finale, ad esempio, è un momento ideale per la riespressione personale. Conclusione: anche la chiusura dell’incontro va curata, o ad esempio con uno scambio fraterno di opinioni sull’incontro vissuto. Non è marginale che ci sia un momento di sobria convivialità che permette di prolungare il clima di amicizia che si è creato. AVVENTO 2014 - 10 - INDICAZIONI DI METODO I DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA VEGLIARE! Il Vangelo di questa prima domenica di Avvento si colloca nella seconda parte del Vangelo di Marco, che inizia con il riconoscimento da parte di Pietro e il primo annuncio della passione (Mc 8,27-33), più precisamente tra la narrazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme (cc.11-12) e il racconto della passione (cc.14-15). La pericope è la conclusione del c.13, lungo il quale Gesù risponde alla domanda di Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea: “Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose stanno per compiersi?” (v.4). Ricca di imperativi, essa rivela quali sono le conseguenze di quanto annunciato lungo il capitolo per la vita quotidiana dei discepoli. Il termine kairòs, che nel v. 33 è tradotto con “momento”, è utilizzato altre volte nel vangelo di Mc. Lo ritroviamo nelle prime parole pronunciate da Gesù «il tempo è compiuto, il Regno di Dio è vicino» (Mc 1,5); in Mc 10,30 c’è l’espressione “questo kairòs” che indica il tempo in cui i discepoli di Gesù ricevono il centuplo; in 11,30, kairòs denota il tempo in cui si possono trovare i fichi; infine, in 12,2 il tempo in cui il padrone della vigna manda il suo servo dai fittavoli per ritirare la sua parte di raccolto. Il termine kairòs, dunque, non indica un “momento” qualsiasi, ma il “tempo giusto” per compiere una determinata azione, un “tempo opportuno”. Per comprendere a quale tempo opportuno Gesù si riferisce, è utile ritornare alla domanda che ha dato origine al suo discorso. Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea chiedono a Gesù: “Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose stanno per compiersi?” (v.4). Nel suo lungo discorso, Gesù evoca dei segni che indicheranno l’approssimarsi della fine (v.7), cioè della venuta del Figlio dell’uomo (v.26), ma rispetto al “quando” questo avverrà Gesù è chiaro: nessuno lo conosce, neanche gli angeli del cielo o il Figlio, ma solo il Padre (v.32). Nel v.33, Gesù ribadisce questa mancanza di conoscenza da parte dei discepoli. Davanti a queste parole ci possono essere reazioni diverse: non accettare questo limite e continuare a cercare a tutti i costi una risposta con il rischio di andare dietro a coloro che dicono “eccolo lì”, “eccolo qui” (vv.5-6.21-23); oppure, scegliere di vivere come se questo “tempo opportuno” fosse destinato a non arrivare mai, come se non ci fosse nulla da attendere. Gesù smaschera questi rischi invitandoci a “stare attenti”, “a guardare” e a “vigilare, vegliare”. Per provocare in noi la giusta reazione davanti alle sue parole, Gesù ricorre all’immagine di un uomo che, prima di partire, dà ad ogni servo la responsabilità della casa affidando ad ognuno un compito particolare e al portiere quello di “vigilare, vegliare”. È il compito affidato a quest’ultimo personaggio che interessa Gesù: infatti, con l’inatteso imperativo “vigilate, vegliate” interrompe improvvisamente il racconto rivelandoci che quel portinaio siamo noi. Quindi, al di là della “vocazione” che caratterizza ognuno di noi, della “missione” che ci è stata affidata, c’è una chiamata che ci accomuna tutti: quella a “vegliare, vigilare” (v.37). L’accoglienza o il rifiuto di questo invito cambia il modo in cui si vive il proprio presente: infatti, si può vivere il proprio quotidiano fedeli al proprio compito nell’attesa del ritorno del Signore o vivere il proprio presente da addormentati che non attendono più nulla. Sembra, dunque, che ciò che è richiesto al portiere, quindi a ciascuno di noi, sia: accettare di “non sapere”, rinunciando alla tentazione di capire a tutti i costi, di tenere tutto sotto controllo; investire il tempo per rimanere fedeli al compito che ci è stato dato: vigilare «significa essere costantemente all’erta, svegli, in attesa. Significa vivere un atteggiamento di servizio, a disposizione del padrone che può ritornare in ogni momento. Implica lotta, fatica, rinuncia. Non è in alcun modo disimpegno o indifferenza» (B. MAGGIONI, Il racconto di Marco, ed. Cittadella, p.190). «Chi vigila ha occhi grandi e penetranti, che sanno scrutare nella notte, cogliendo i segni del Signore che viene; chi attende non si dissolve nel presente, pur amandolo, né si aliena nel futuro, pur preparandolo, ma scruta nei crepacci della storia, sapendo che a ogni kairòs, a ogni “momento”, corrisponde un compito, e che questo è l’unico modo per mantenere la comunione con colui che aspettiamo» (M. GRILLI, In ascolto della voce. Commento alle letture domenicali e festive. Anno B, ed. EDB, 12) COMMENTO AL VANGELO Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti AVVENTO 2014 - 11 - PRIMA DOMENICA in vista della 1a settimana di Avvento I DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA VEGLIARE Per conoscere il presepe Si ascolta insieme ai bambini la canzone “Lo stelliere” dello Zecchino d’oro e poi si dialoga con loro: guardiamo mai le stelle? Ci piace e ci piacciono? A cosa ci fanno pensare? Hanno un nome le stelle? C’è una stella più “famosa” delle altre? Dalle risposte dei bambini si apre lo spazio alla presentazione dell’Avvento: il tempo in cui i cristiani si preparano con gioia a ricevere il Signore che viene ad abitare in mezzo agli uomini, il tempo dell’attesa vigile e impaziente, il tempo delle quattro settimane prima del Natale! Commento al Vangelo AVVENTO CON I BAMBINI Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Attività: Se andassimo in giro di sera al buio senza lampada e senza le luci della città che in questo periodo dell’anno sono ancora di più, allora riusciremo a vedere le stelle e ci servirebbero per orientarci a trovare la strada. Come possiamo Fig. 1 costruire una stella luminosa che guidi i nostri passi in questo tempo di Avvento e che ci inviti a guardare in alto? Con i bambini si può costruire un portacandela a forma di stella con la pasta di sale (una ricetta si trova al link: http://www.cosepercrescere.it/ricetta-pasta-di-sale/), oppure il disegno di una stella (fig. 1) può diventare la base (artisticamente colorata) di un porta candela fatto con vasetti di yogurt (in internet si trovano tante idee fantasiose per le decorazioni). Il bans “Dammi Occhi nuovi” racchiude bene quanto vissuto (https://www.youtube.com/watch?v=Abue6Rc1blg) PREGHIERA CHE ACCOMPAGNA LA CONSEGNA DELLA CANDELA DA PORTARE A CASA SENTINELLE DELLA LUCE O Padre, sarebbe un guaio dormire o avere la testa occupata in altri pensieri o dedicarsi alle proprie cose quando nasce il giorno che si voleva ammirare per i suoi splendidi colori! O Padre, scrutare è avere gli occhi aperti per sobbalzare e alzarsi al più piccolo segno di Colui che si attende con tanta impazienza. Impegno per la prima settimana di Avvento: Si può trasformare in preghiera dei fedeli quanto si è fatto durante l’incontro di catechesi (cfr. pag. 7). L’elemento del Presepe sono le stelle. AVVENTO 2014 O Padre, aiutaci a essere pronti quando viene Colui che è la Luce Gioiosa per il mondo intero: tuo Figlio Gesù! Inizia l’Avvento: aiutaci a scrutare la Luce - 12 - Lo stile di chi guarda la stella è… avere occhi che vegliano sulle meraviglie del creato, doni preziosi da rispettare. Questa settimana mi impegno a spegnere le luci che non servono, a casa e a scuola. PRIMA DOMENICA in vista della 1a settimana di Avvento LUCE DA VEGLIARE I DOMENICA DI AVVENTO Commento al Vangelo Avvento con i bambini AVVENTO CON I RAGAZZI Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Accoglienza: è bene che questo primo incontro dia ai ragazzi l’ambientazione di tutto il cammino dell’Avvento e questo primo momento che introduce tutto il percorso, merita perciò un po’ di più tempo. Nella stanza si potrà preparare la Bibbia aperta posta su un leggio o un cuscino in un luogo ben preciso con accanto un cero acceso così da diventare il centro dell’attenzione dei ragazzi. Vicino si metteranno dei chicchi di caffè in una ciotola (se si è scelto di realizzare Due parole per agire) oppure uno stereo con il relativo cd (se si è scelto di realizzare Due parole per cantare). Due parole per iniziare: un genitore introduce l’Avvento spiegandone il significato, il suo svolgimento e sottolineando il particolare anno liturgico che inizia è legato al Vangelo di Marco che fu il primo ad utilizzare il genere letterario chiamato “vangelo”, presentando il messaggio e le opere di Gesù da una prospettiva pasquale, con lo stile della Buona Notizia. Lettura del brano del Vangelo, secondo le indicazioni date in premessa: Mc 13,33-37. Due parole per riflettere: i presenti adulti e ragazzi - sono invitati a rileggere personalmente il testo e a individuare: passaggi poco chiari; espressioni importanti da condividere; espressioni su cui non si è d’accordo. In gruppo poi si raccoglierà quanto emerso in modo tale che ogni ragazzo compili una tabella con tre colonne in cui riportare: cosa ha colpito lui; cosa ha colpito i suoi amici; cosa può mettere in pratica. Si può compilare questa tabella su un cartellone e unificare le prime due colonne proposte. Due parole per agire: un genitore presenta ai ragazzi la testimonianza di Caritas Quando il viaggio è una fuga… (la presentazione può avvenire raccontandola liberamente oppure attraverso un ppt o un video costruiti da alcuni ragazzi a cui si è dato anticipatamente il materiale) sottolineando come sia importante vegliare su chi ci si fa vicino. Si consegna poi a ciascun ragazzo un chicco di caffè realizzato in cartoncino: gli adulti per stare svegli bevono il caffè, anche noi possiamo accogliere l’invito di Gesù a vegliare preparandoci un buon caffè. Scriviamo nel chicco una frase relativa alla terza (o seconda) colonna ascoltata prima (detta da noi AVVENTO 2014 - 13 - o da qualcun altro), poi regaliamo il chicco a chi è seduto alla nostra destra invitandolo a mettere in pratica quell’impegno durante la prima settimana di Avvento. Due parole per cantare: la canzone colonna sonora di quest’incontro può essere “Life is sweet” (singolo che inaugura il nuovo progetto discografico che ha unito Nicolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè). Il brano parla di un viaggio che procede metaforicamente tra vari percorsi. È molto bello anche il video ufficiale (https://www.youtube.com/watch?v=QYft6YXy48). Dopo averlo ascoltato insieme un genitore può instaurare un dialogo attorno ad alcuni punti-chiave, come ad esempio quello qui riportato. “…Un ponte lascia passare le persone, un ponte collega modi di pensare, un ponte chiedo solamente un ponte per andare…”: il ponte collega modi di pensare tra le persone perché arrivino a comunicare, ad esprimere ciò che sono e ciò che sentono. Il ponte è anche ciò che ci può aiutare ad andare oltre, a ridestare le speranze, ad intravvedere la luce in quell’orizzonte verso cui avevamo timore a guardare, a sentirci più liberi, a ridare fiducia al prossimo. Sai costruire ponti tra le persone? Sai essere ponte tra le persone? Si può poi presentare la testimonianza di Caritas “Quando il viaggio è una fuga…” sottolineando come sia importante vegliare su chi ci si fa vicino. Due parole per pregare la breve introduzione alla Celebrazione Eucaristica o l’augurio per la comunità che accompagna l’accensione della prima candela della corona di Avvento può raccogliere parole o frasi del Vangelo che hanno colpito i ragazzi ed essere invito a vegliare la Luce in questa prima settimana di Avvento. PRIMA DOMENICA in vista della 1a settimana di Avvento I DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA VEGLIARE Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi AVVENTO CON GLI ADOLESCENTI Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Attività: TEMPO AL TEMPO 1. I ragazzi avranno a disposizione un’agenda settimanale (una semplice tabella può essere elaborata in excel) da riempire completamente, ora per ora (dalle 0.00 alle 24.00), secondo i loro impegni quotidiani. Una volta riempita l’agenda di impegni, ogni ragazzo farà la somma delle ore che dedica a ciascuna attività (scuola, sport, tv, social network, cellulare, dormire, s. messa, catechismo, ecc.), così facendo ogni ragazzo avrà più chiaro il tempo che spende per ogni attività. 2. A questo punto ha inizio la condivisione/dibattito dell’agenda di ogni ragazzo, prima liberamente, poi seguendo delle domande guida (riferite al brano del Vangelo/commento): - All’interno del mio tempo libero, quanto tempo “dormo” e non “veglio”? - Riconosco quale sia ora il mio “tempo giusto”, o preferisco rimandare, rifiutare, evitare? - Quanto tempo potrei utilizzare per qualcosa di più buono o utile (per me, per gli altri, per Dio)? - A cosa sono disposto a rinunciare per donare del tempo ad altri? Impegno - Ritaglio, nella mia agenda settimanale, un po’ di tempo per vivere al meglio questo periodo di Avvento (leggere un brano del Vangelo, fare volontariato, tempo per Dio, in famiglia…). - Evidenziare l’ATTO PENITENZIALE oppure fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale. Preghiera Ti aspettiamo, Signore Gesù! Lasciati incontrare. Non lasciarci vagare lontano da te, perché le nostre strade sono vuote e tristi senza di te. Noi ci rimettiamo in viaggio verso te per praticare con gioia la giustizia. Aiutaci a essere vigilanti per sentire e riconoscere i tuoi passi, e seguirti sui sentieri della pace e dell’amore. Vieni, Signore Gesù! Fa’ che non ci lasciamo trovare addormentati. Senza di te diventeremmo come foglie secche. Aiutaci a tenere gli occhi aperti per guardare la vita con i tuoi occhi. Amen. AVVENTO 2014 - 14 - PRIMA DOMENICA in vista della 1a settimana di Avvento I DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA VEGLIARE Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti AVVENTO CON I GIOVANI Avvento con gli adulti Attività 1. Si propone ai giovani l’ascolto della canzone “Ora” Jovanotti (http://youtu.be/F63w4j0huPw), magari consegnando a ciascuno il testo per una più facile e immediata comprensione. Si può chiedere di sottolineare o segnare le parti, parole, frasi che più colpiscono. 2. Al termine si mostrano due scene del film “L’attimo fuggente” con R. Williams http://www.youtube.com/watch?v=gddhz1X3jXA; http://www.youtube.com/watch?v=Qj0il0ll2Ds 3. Per lanciare la discussione di gruppo ci si può aiutare con il commento alla canzone e alcune domande di spunto. Commento Il testo della canzone vuole dirci che bisogna provarci, nella vita bisogna rischiare, altrimenti si può rimanere con il dubbio su come sarebbe potuta andare. È un invito a non risparmiarci nelle cose, anche se può sembrare difficile e si può cadere, bisogna sempre rialzarsi e riprovare. Solo in questo modo si può ottenere qualcosa! Domande - Che cosa ti trasmette la canzone, cosa ti dice il testo? - Quale legame può esserci tra Vangelo, commento al Vangelo, canzone e scene del film? - Cosa cogli dalle scene mostrate? - In cosa ti rispecchi maggiormente? Impegno/attività alternative - Mettere del tempo a disposizione degli altri (giornata con anziani/colletta alimentare/San Vincenzo). - Fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale. - Veglia di preghiera organizzata dal gruppo. Preghiera Signore, fa’ che possiamo essere vigilanti e che viviamo nella tua grazia in ogni momento fa’ che la tua Grazia ci aiuti a seguire la tua parola e a comprendere la nostra vocazione anche nel momento in cui la forza manca e tutto sembra allontanarci da te aiutaci ad essere buoni ascoltatori, con cuore aperto e disponibile, vigilanti ed attenti con una intelligenza vivace per attendere il tuo arrivo nei fratelli che incontriamo. Amen. AVVENTO 2014 - 15 - PRIMA DOMENICA in vista della 1a settimana di Avvento I DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA VEGLIARE Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani AVVENTO CON GLI ADULTI PER L’ANIMATORE Tema: NELLA VIGILANZA ATTENDIAMO COLUI CHE CONTINUA A VENIRE La prima domenica di Avvento presenta sempre la tematica della vigilanza nell’attesa: sono atteggiamenti spesso dimenticati o sottovalutati, ma in realtà importantissimi, perché ci permettono di preparare il cuore, la mente, i sentimenti all’incontro con Cristo. È tempo prezioso (un kairos, tempo opportuno, di “grazia”), in cui si intersecano i nostri sogni e le promesse di Dio; i nostri desideri e la salvezza di Dio, le nostre speranze e la Speranza di luce e di gioia Gesù Cristo, di cui essere annunciatori e testimoni. Obiettivi - Far emergere come il richiamo alla vigilanza sia sempre necessario. - Cogliere come il Figlio continua a venire, pur con modalità diverse, in tutta la storia umana. Lettura del testo evangelico Mc 13,33-37 e del commento a pag. 11 . Per l’approfondimento: Catechismo degli adulti La verità vi farà liberi nn. 1171-1176 (www.educat.it) Struttura dell’incontro: Accoglienza (10 minuti): saluti/conoscenza, preghiera iniziale. Per entrare in argomento (20 minuti): lettura brano di vita, reazione alle domande, lettura del brano evangelico Per approfondire la Parola (10 minuti): commento al testo a partire da quanto proposto dalla dott.ssa Marzia Blarasin. Per ritornare alla vita (15 minuti): a partire anche dai passi del Catechismo degli Adulti suggeriti, reazione alle domande poste dopo il brano. Conclusione: preghiera finale. AVVENTO 2014 - 16 - PRIMA DOMENICA in vista della 1a settimana di Avvento LUCE DA VEGLIARE Nella vigilanza attendiamo Colui che continua a venire PER L’INCONTRO Preghiera iniziale Egli è venuto, o mio popolo, a plasmare una terra di tenerezza, ma i martelli cadono ancora sulle catene degli innocenti, e gli aratri tracciano solchi di miseria e numerosi sono i soddisfatti del denaro. Non stancarti, o mio popolo, avanza sui sentieri della giustizia: Egli è davanti a te. Egli è venuto, o mio popolo, a portare una buona notizia, ma la morte ancora fa il nido davanti alla casa, davanti alla casa degli uomini, la gelosia spande il veleno nei cuori, e numerosi sono i soddisfatti dell'orgoglio. Non stancarti, o mio popolo, avanza sui sentieri della dolcezza: Egli è davanti a te. Egli è venuto, o mio popolo, a spalancare le finestre sopra Dio, ma gli uomini sono ancora divisi nel cercare la verità. Il sapore delle sue parole si perde nelle discussioni, e numerosi sono coloro che si fanno forti nel nome di Dio. Non stancarti, o mio popolo, non deporre le tue fiaccole nelle ceneri della fatica. La notte è presto finita, l'Astro del giorno è già vicino. Ormai si allontana il tempo in cui la menzogna e la durezza ti coprivano del loro manto. (SINGER, Pregare, Ed. Paoline, 1982) Per entrare in argomento... Nella “Piccola regola” dettata da don Giuseppe Dossetti alla “Piccola famiglia dell'Annunziata” (la sua prima approvazione, da parte del cardinale Giacomo Lercaro, è del 1955) ci sono questi passaggi in un paragrafo sul “silenzio”: “Il silenzio interiore, è progressivo venir meno di ogni fantasia, di ogni programma, di ogni apprensione per il futuro, di ogni pensiero non richiesto dal dovere immediato; dono che va invocato, predisposto e custodito con la fedeltà al silenzio esteriore (...) e in ogni ora, ambiente e circostanza, con la mansuetudine, la mortificazione della curiosità, la riduzione abituale delle cose che verrebbe spontaneo dire, la rinuncia a parlare di sé, la preferenza progressiva per le parole e i concetti più semplici, più sereni e più pacificanti”. Certo il cristiano comune può non seguire una regola dettata per una comunità monastica. Se uno è giornalista non può rinunciare a “ogni pensiero non richiesto dal dovere immediato”, né può praticare sistematicamente la “mortificazione della curiosità”. Se uno ha figli non può allontanare “ogni apprensione per il futuro”. Se uno insegna filosofia, o elabora programmi per il computer non può concentrarsi tutto a inseguire i “pensieri più semplici”. Ma anche il cristiano comune deve tendere, nel modo a lui consentito, a semplificare e pacificare la mente. Qualcosa abbiamo già detto e ora proviamo a segnalare la dinamica cui dovrebbe obbedire la mente pacificata: che è appunto quella dell’attesa. Ho mezz'ora di attesa del treno: la impiego ad attendere il Signore. È la regola della donna incinta che attende di vedere il figlio che nasce. È l'ansia dell'innamorato che cerca le parole da dirle mentre l'aspetta. È la tensione della sentinella che attende l'alba. Il Signore che viene libera noi e tutti da ogni sofferenza e dalla morte che tutte le riassume: dunque il cristiano invoca quella venuta, come ad affrettarla. Egli vive - sì anch’egli, il cristiano comune e non solo il monaco - “attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio” e “aspettando nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia” (2Pt 3,12.13). Egli dunque è qui, a passeggiare sotto una pensilina della stazione e pensa alle persone dolenti o rabbiose, o solo insoddisfatte che ha appena incontrato, o ai veri poveri che sta per vedere, o che vede proprio ora girando sui suoi passi. Ed ecco ne fa materia della sua attesa: siano liberati dai loro mali, “venga il tuo Regno”! Così il tempo della nostra vita si fa pieno e lievita tutto “nell'attesa della sua venuta”. (L. ACCATTOLI, Io non mi vergogno del Vangelo, EDB, 1996) AVVENTO 2014 - 17 - PRIMA DOMENICA Per riflettere… - Viviamo l’attesa nella vita di ogni giorno? Come? - Chi e che cosa attendiamo nella nostra vita? Lettura del testo evangelico Mc 13,33-37 e approfondimento. Per ritornare alla vita: cosa mi porto a casa… - La lettura di questo brano quali sensazioni suscita in me (paura, ansia, fiducia…)? - Quale momento di grazia (kairòs) sono in grado di cogliere oggi per la mia vita? - Come l’attesa del Signore che viene può essere motivo di maggior impegno nella nostra realtà? Preghiera finale Per paura che lontano da te mi perda e perché io sappia quale cammino prendere per trovarti, lasci le tue impronte nel sinuoso scorrere dei miei giorni, come stelle nel cielo per guidare la marcia dei viandanti. I miei occhi sono aperti: sono come una sentinella, e vedo l'ingiustizia riparata, la colpa perdonata e restituita la fiducia a chi ha tradito. Io so che tu sei vicino. Io vedo il pane condiviso il grano seminato e la consolazione offerta a chi è dimenticato e le armi spezzate. Io vedo la terra adorna per una gran festa. I miei occhi sono aperti: sono come una sentinella e vedo questi segni: io so che tu sei vicino. (H. J. M. NOUWEN, Il sentiero dell’attesa, Queriniana, 1996) AVVENTO 2014 - 18 - PRIMA DOMENICA II DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA ASCOLTARE Il v.1 si presenta come il “titolo” dell’opera che dona la giusta chiave di lettura per comprendere la narrazione che ci si accinge a leggere. Quando sentiamo la parola “vangelo” pensiamo immediatamente a dei libri. Ma non è questo il suo unico significato. “Vangelo” deriva dal greco euaggelion che significa “buona notizia, lieto annuncio”. Nell’AT, il termine “vangelo/evangelizzare” testimonia che Dio non si dimentica del suo popolo, ma si prende cura di lui, intervenendo per consolarlo e liberarlo; e che Egli viene per giudicare con giustizia e fedeltà (2Sam 18,22-27; 2Re 7,9; Is 40,9-11; 52,7-10; Sal 96,2). Marco utilizza questo termine ponendolo in relazione con la persona di Gesù. L’espressione “vangelo di Gesù” può essere intesa in due modi. Nel primo, Gesù è colui che proclama il “lieto annuncio”: il termine “vangelo”, dunque, sintetizza il messaggio che Gesù è venuto a portare. Nel secondo, Gesù è il “lieto annuncio”, il “contenuto” del vangelo proclamato dalla comunità cristiana. I due significati non si escludono a vicenda, ma vanno tenuti insieme, come suggerito da Mc 1,14 in cui Gesù inizia a proclamare il “vangelo di Dio”. Il prosieguo della narrazione svela che questo “lieto annuncio”, che ha Dio come fonte e come protagonista, si concretizza non solo nelle parole e nelle opere di Gesù, ma in Gesù stesso: è in lui e per mezzo di lui che Dio si prende ancora cura del suo popolo, lo consola e lo libera in modo definitivo. Anche l’espressione “inizio del vangelo di Gesù” può essere intesa in modi diversi, poiché il termine greco tradotto con “inizio” significa anche “fondamento”. “Inizio del vangelo di Gesù” può far riferimento all’inizio “cronologico” del suo ministero; oppure all’inizio della predicazione da parte della Chiesa del lieto annuncio che è Gesù; infine, può indicare ciò che è a “fondamento” del “lieto annuncio” proclamato dalla comunità cristiana: non semplicemente un libro, ma la persona di Gesù che è la “lieta notizia”, perché è “Cristo” e “Figlio di Dio”. Il titolo “Cristo” rimanda alla parola greca utilizzata per tradurre l’ebraico “messia”: Gesù è colui che compie le attese messianiche del popolo di Israele in modo inatteso e definitivo. Il titolo di “Figlio di Dio” rivela, invece, il motivo per cui Gesù è il Cristo e il modo in cui lui ha scelto di vivere il suo essere Messia. In quanto Figlio di Dio, egli ha una relazione di comunione con il Padre, rapporto che si concretizza nell’agire come Lui: è Cristo perché Figlio e vive il suo essere Cristo secondo quanto impara dal Padre. Anche se nel v.2 si fa esplicito riferimento al profeta Isaia, la citazione rimanda a tre brani antico testamentari: Es 23,20; Ml 3,1; Is 40,3. Le prime due citazioni sono accomunate dalla figura del messaggero inviato da Dio. In Esodo, il compito del messaggero che Dio manderà davanti a Mosè e al popolo sarà quello di custodirlo nel cammino e di farlo entrare nella Terra promessa. In Malachia, invece, il contesto è quello del momento del giudizio: il messaggero ha il compito di preparare la via del Signore che viene per purificare il popolo e ristabilire la giustizia. Ciò che invece tiene unita la citazione di Malachia con quella di Isaia è il termine “via”: in Is 40,3, infatti, il profeta annuncia agli esiliati in Babilonia, ormai privi di speranza, che Dio sta per intervenire in loro favore e li esorta a preparare “la via del Signore”. Nella citazione che troviamo in Mc 1,2-3 ci sono tre personaggi: Dio che parla, un “tu” a cui è rivolto il discorso e un messaggero chiamato a preparare la via dell’interlocutore a cui sono rivolte queste parole. Questa citazione, posta all’inizio, stimola a cercare di identificare sia il messaggero sia il “tu” a cui Dio sta parlando e a leggere quanto segue alla luce della Scrittura. Il termine “deserto”, che si trova sia nel v.3 sia nel v.4, porta a riconoscere in Giovanni il messaggero inviato da Dio e la voce che grida. Il “deserto”, nella Bibbia, evoca il luogo in cui Dio ha educato il suo popolo a vivere da uomini liberi. Nel “deserto” l’uomo riconosce ciò che è essenziale, scopre chi veramente si prende cura di lui, fa esperienza dell’amore gratuito e fedele di Dio (Dt 8,2-5; Os 2,4-25). Proprio per questo, il deserto è un luogo privilegiato in cui vivere la conversione. Nel v.4 si svela il modo COMMENTO AL VANGELO Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti AVVENTO 2014 - 19 - SECONDA DOMENICA in cui Giovanni prepara la via del Signore: proclamando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati; mentre, nel v.5 si scopre come queste parole siano state accolte. Nell’Antico Testamento, sono utilizzati tre termini che mettono in luce i diversi aspetti della realtà del “peccato”: “rompere un rapporto”, “non centrare l’obbietto della propria vita” e “cambiare direzione ritornando sui propri passi”. Alla luce di questo, convertirsi significa “ricostruire una relazione”, “ritrovare il centro della propria vita” e “voltarsi di centottanta gradi”. Il battesimo amministrato da Giovanni è il segno di questa conversione, è il modo in cui fa preparare la via del Signore e raddrizzare i suoi sentieri (v.3). La descrizione dei vestiti di Giovanni permette di evocare la figura del profeta Elia che, in 2Re 1,8, viene descritto con una cintura di pelle ai fianchi. In Giovanni, quindi, si realizza quanto affermato da Ml 3,1: è lui il messaggero, che la tradizione ebraica, alla luce di Ml 3,23, identifica con Elia, con cui sono giunti i tempi nuovi (cf. Mc 9,11-13). Le parole del Battista riportate nei vv.7-8 rivelano la sua consapevolezza di non essere il “tu” a cui Dio parla nei vv.2-3. Questa consapevolezza emerge nel suo riconoscersi indegno di curvarsi per sciogliere i lacci dei sandali di Gesù, compito che normalmente era svolto dagli schiavi. La superiorità di Gesù è ribadita anche dal confronto tra i due battesimi: quello con l’acqua e quello in Spirito Santo che compie gli annunci profetici in cui il dono dello Spirito è presentato come un evento legato all’era escatologica (Is 32,15; 44,3; Ez 36,25-27; Gl 3,1-2). AVVENTO 2014 - 20 - SECONDA DOMENICA in vista della 1a settimana di Avvento II DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA ASCOLTARE Commento al Vangelo AVVENTO CON I BAMBINI Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Per conoscere il presepe Si divide il gruppo in due squadre. Al “via” dovranno scrivere (o dire a turno) tutti i rumori che sentono in una giornata. Vince la squadra che allo scadere del tempo ne avrà scritti di più (o quella che non si ferma nel botta/risposta).Si chiederà allora ai bambini di associare ai vari rumori le voci che da questi vengono coperte o che comunque facciamo più fatica a sentire. Chi sono nel Vangelo quelli che stanno vegliando, sentono delle voci e si mettono in cammino per andare dove gli è stato detto? Attività. I pastori stanno vegliando i loro greggi, sentono le voci degli angeli e subito si mettono in cammino. È grazie al fatto che sono attenti ad ogni cosa che riescono ad ascoltare questo importante messaggio. Anche noi in questo tempo di Avvento abbiamo un messaggio importante da dire a tutti: come facciamo a portare a termine questa nostra missione? Per esempio con un telefono!!! (link: http://www.galileo.it/ludonord/telefono.html) Il bans “Ascolto la tua voce” racchiude bene quanto vissuto: (https://www.youtube.com/watch?v=pcz3aoaTWEI) Preghiera che accompagna la consegna del telefono da portare a casa LA TUA MUSICA Di quale musica riempirò la casa? Qualche volta c’è tanto rumore fuori! Rumori che fanno paura, rumori che fanno dimenticare ciò che è importante. Anch’io spesso faccio rumore, con le mie grida o con parole inutili. Padre, davanti a Te sto in silenzio e accolgo la Tua musica nella mia casa. Impegno per la seconda settimana di Avvento: Si può trasformare in preghiera dei fedeli quanto si è fatto durante l’incontro di catechesi (cfr. pag. 7). I personaggi da mettere nel Presepe sono i pastori e le pecore. AVVENTO 2014 Lo stile dei pastori è…avere ORECCHIE che ascoltano le richieste di aiuto. Ci sono tante persone, grandi e piccole, che ogni giorno mi chiedono aiuto. A chi posso darlo? - 21 - SECONDA DOMENICA II DOMENICA DI AVVENTO in vista della 2a settimana di Avvento LUCE DA ASCOLTARE Commento al Vangelo Avvento con i bambini AVVENTO CON I RAGAZZI Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Accoglienza Due parole per iniziare: la scorsa settimana abbiamo visto come possiamo fare per stare svegli e vegliare la Luce. Questa settimana ci soffermiamo sulla Luce per deciderci: vale la pena prestarle ascolto? Nella stanza si prepara la Bibbia aperta posta su un leggio o un cuscino in un luogo ben preciso con accanto un cero acceso così da diventare il centro dell’attenzione dei ragazzi. Se nella seconda parte dell’incontro si è scelto di realizzare Due parole per agire, vicino alla Parola si metterà un vaso vuoto con attorno tanti sassi grossi utili a riempirlo; nascosti alla vista dei ragazzi si metteranno sassi più piccoli, sabbia e una caraffa d’acqua. Se nella seconda parte dell’incontro si è scelto di realizzare Due parole per cantare, allora vicino alla Bibbia si metterà uno stereo con il relativo cd. Lettura del brano del Vangelo, secondo le indicazioni date in premessa: Mc 1,1-8. Due parole per riflettere: i presenti - adulti e ragazzi - sono invitati a rileggere personalmente il testo e a individuare: passaggi poco chiari; espressioni importanti da condividere; espressioni su cui non sono d’accordo. In gruppo poi si raccoglierà quanto emerso in modo tale che ogni ragazzo compili una tabella con tre colonne in cui riportare: cosa ha colpito lui; cosa ha colpito i suoi amici; cosa può mettere in pratica. Si può compilare questa tabella su un cartellone e unificare le prime due colonne proposte. Due parole per agire: un genitore riempirà, coinvolgendo anche i ragazzi, il vaso posto accanto alla Bibbia con i sassi grossi. Chiederà quindi se c’è spazio per altro, dopo la risposta dei ragazzi farà comparire i sassi più piccoli e inviterà un ragazzo (magari uno di quelli convinti che non ci potesse stare altro) a metterli nel vaso. Chiederà quindi di nuovo se c’è spazio per altro, dopo la risposta dei ragazzi farà comparire la sabbia e inviterà un ragazzo ad aggiungerla nel vaso. Chiederà nuovamente se c’è spazio per altro, dopo la risposta dei ragazzi farà comparire l’acqua e inviterà un ragazzo a versarla dentro. Una cosa è davvero come ci appare di primo acchito oppure potrebbe essere che ci sfugge un particolare capace di renderla completamente diversa? Quel vaso che abbiamo considerato incapace di contenere altro, ha in realtà contenuto molto, tanto da cambiare completamente funzione: prima era un vaso ornamentale ma ora, grazie all’acqua e ai sassi di dimensioni diverse, è terreno fertile per la semina di un fiore (es. tagete) che per crescere ha bisogno di un terreno sassoso. Cosa fa cambiare noi? Un genitore può poi presentare ai ragazzi la testimonianza di Caritas A servizio nella terra “dei vespri e degli aranci”… (la presentazione può avvenire anche attraverso un ppt o un video costruiti da alcuni ragazzi stessi del gruppo a cui si è data anticipatamente oppure raccontandola liberamente) per conoscere un mosaico di volti della vera Sicilia. Due parole per cantare: La canzone colonna sonora di quest’incontro può essere “Cambia-menti” (brano di Vasco Rossi contenuto nell’album “Sono innocente” del 2014). Nel brano emerge la tensione tra la voglia di rinnovarsi e la consapevolezza di essere sempre se stessi. Dopo averlo ascoltato insieme, un genitore può instaurare un dialogo attorno ad alcuni punti-chiave, come ad esempio quello qui riportato. “…cambiare il mondo è quasi impossibile si può cambiare solo se stessi sembra poco ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione…”: si hanno un mondo e una società più giusti solo se ognuno si impegna a cambiare se stesso in meglio. È il nostro stesso cambio di rotta che dobbiamo cercare per primo, perché esso è già per se stesso un mezzo per sconfiggere il male esterno. Che cosa significa per te cambiare? Pensi che cambiando cosa di te il mondo possa cambiare? Un altro genitore può poi presentare la testimonianza di Caritas A servizio nella terra “dei vespri e degli aranci”… per conoscere un mosaico di volti della vera Sicilia. Due parole per pregare: la breve introduzione alla Celebrazione Eucaristica o l’augurio per la comunità che accompagna l’accensione della seconda candela della corona di Avvento può raccogliere parole o frasi del Vangelo che hanno colpito i ragazzi ed essere invito a ascoltare la Luce in questa seconda settimana di Avvento. AVVENTO 2014 - 22 - SECONDA DOMENICA in vista della 2a settimana di Avvento II DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA ASCOLTARE Inotroduzione Partendo dal Vangelo ci siamo soffermati ed abbiamo posto come scopo di questa attività il riconoscimento del Volto che Dio ha secondo ognuno di noi. Inoltre abbiamo voluto affrontare anche la tematica della preparazione della Via di Cristo, prendendo spunto dalla figura di Giovanni Battista e della conversione alla quale questa Via conduce. Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi AVVENTO CON GLI ADOLESCENTI Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Attività Racconto breve di una storia che rifletta l’argomento del come si vede Dio, di come ha cambiato l’idea su di Lui, della conversione. Proposta: video riguardante due testimonianze di conversione (che sarà lo stesso per tutte e due le età): http://ondemand.mtv.it/serie-tv/il-testimone/s01/il-testimone-s01e02 Per approfondire la testimonianza di Suor Anna: http://www.youtube.com/watch?v=GmD49SXmlfU Altra testimonianza di cui si può usufruire: la Storia di suor Cristina : http://www.youtube.com/watch?v=kDc-y0Iqc4s Dopo la visione del filmato: Test: Come vedo Dio 1. Ti fai male ad un braccio… A) È destino, doveva andare così. B) Poteva andare peggio. C) Me lo merito, si vede che ho fatto qualcosa di sbagliato. D) Non tutti i mali vengono per nuocere, Dio provvederà. 4. Mi è andata bene una verifica… A) È tutto merito mio B) Dio mi ha premiato il mio impegno C) Pensavo mi andasse peggio, ma qualcuno ha deciso così D) Grazie Signore, hai ascoltato le mie preghiere 7. Quando morirò… A) Andrò dove mi porta il vento B) Si spegnerà la luce C) Vedrò Dio D) Sarò giudicato per quello che ho fatto 2. E’ domenica mattina… A) Se non c’è nulla per tv forse vado in chiesa. B) Non vedo l’ora di andare a messa. C) Devo svegliarmi presto per andare a messa anche se ho dormito poco. D) Dormirò il più possibile. 3. Ho vinto alla lotteria… A) In questo periodo mi sto comportando bene, Dio ha voluto premiarmi B) Penso che Dio mi abbia fatto vincere perché io potessi fare del bene C) Con tutti i soldi che c’ho buttato via questo mi sembra il minimo D) La divina provvidenza era dalla mia parte 5. C’è un senzatetto che chiede l’elemosina… A) Rinuncerò a qualche spicciolo per far vivere meglio qualcun altro B) Se è in quella situazione c’è di sicuro un perché C) Col cavolo che gli do qualcosa D) Dio dice: “ dai da mangiare agli affamati, dai da bere agli assetati,…” 8. Quando il mio parroco parla… A) E chi lo ascolta? B) È guidato da Dio C) Lui mi indica la strada D) Lo ascolto volentieri, dice sempre la cosa giusta 10. Mi sento solo…. A) Non è possibile, Dio è sempre con me B) Ho fatto qualcosa per cui non ho più nessuno accanto C) Non dipende da me D) Non ho bisogno di nessuno 6. C’è un cataclisma naturale… A) Non posso farci niente B) Finché Dio sarà con me non ho nulla da temere C) Dio vuole farci capire che stiamo esagerando D) Dov’è Dio? 9. Pensando all’universo…. A) Le leggi che lo governano sono rigide, ma efficaci B) La perfezione, un dono divino C) La casualità fa miracoli D) C’è qualcuno che sta tirando le fila Punteggi: A B C D 1 1 3 2 4 AVVENTO 2014 2 2 4 3 1 3 3 4 1 2 4 1 3 2 4 5 4 2 1 3 - 23 - 6 2 4 3 1 7 2 1 4 3 8 1 2 3 4 9 3 4 1 2 10 4 3 2 1 SECONDA DOMENICA Dai 34 ai 40 Misericordioso: pensi a Dio come buono e magnanimo, vicino a te in qualsiasi momento, soprattutto in quelli più difficili. Ti fidi ciecamente di Lui e ti affidi alla sua infinità bontà. Dai 18 ai 25 Burattinaio: ciò che ti succede attorno è deciso da Lui e tu non puoi farci niente. La tua volontà non ha alcun peso: è già tutto scritto. Ma non è una scusa per non prendere in mano la tua vita? Dai 26 ai 33 Arbitro: hai timore di Lui. Pensi che ti giudichi in ogni momento. Ciò che hai o non hai dipende dalla tua buona o cattiva condotta. Ma non pensi che Dio il più delle volte perdoni? Dai 10 ai 17 Lontano: Per te Dio non c’è o se c’è sta dormendo. Tutto ciò che capita non dipende da Lui, ma sei tu o il caso che determinate tutto. Ma chi ti ha donato la vita? Impegno Evidenziare l’ATTO PENITENZIALE oppure fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale. Preghiera Signore, vuoi le mie mani per passare questa giornata aiutando i poveri e i malati che ne hanno bisogno? Signore, oggi ti do le mie mani. Signore vuoi i miei piedi per passare questa giornata visitando coloro che hanno bisogno di un amico? Signore, oggi ti do i miei piedi. Signore, vuoi la mia voce per passare questa giornata parlando con qualche uomo bisognoso di parole d’amore? Signore, oggi ti do la mia voce. Signore, vuoi il mio cuore per passare questa giornata amando ogni uomo solo perché è un uomo? Signore, oggi ti do il mio cuore. (Madre Teresa di Calcutta) Canti “Le tue meraviglie” Ora lascia o Signore che io vada in pace perché ho visto le tue meraviglie. Il tuo popolo in festa per le strade correrà a portare le tue meraviglie. La tua presenza ha riempito d’amore le nostre vite e le nostre giornate. In te una sola anima un solo cuore siamo noi con te la luce risplende splende più chiara che mai. Ora lascia o Signore... La tua presenza ha inondato d’amore le nostre vite e le nostre giornate. Fra la tua gente resterai per sempre vivo in mezzo a noi fino ai confini del tempo così ci accompagnerai. Ora lascia o Signore che io vada in pace perché ho visto le tue meraviglie. Il tuo popolo in festa per le strade correrà a portare le tue meraviglie. AVVENTO 2014 "Aprite le porte a Cristo" Aprite le porte a Cristo! Non abbiate paura: spalancate il vostro cuore all’amore di Dio. Testimone di speranza per chi attende la salvezza, pellegrino per amore sulle strade del mondo. Vero padre per i giovani che inviasti per il mondo, sentinelle del mattino, segno vivo di speranza. Testimone della fede che annunciasti con la vita, saldo e forte nella prova confermasti i tuoi fratelli. Insegnasti ad ogni uomo la bellezza della vita indicando la famiglia come segno dell’amore. Portatore della pace ed araldo di giustizia, ti sei fatto tra le genti nunzio di misericordia. Nel dolore rivelasti la potenza della Croce. Guida sempre i tuoi fratelli sulle strade dell’amore. Nella Madre del Signore ci indicasti una guida, nella sua intercessione la potenza della grazia. Padre di misericordia, Figlio nostro Redentore, Santo Spirito d’Amore, a te, Trinità, sia gloria. Amen - 24 - SECONDA DOMENICA in vista della 2a settimana di Avvento II DOMENICA DI AVVENTO Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti AVVENTO CON I GIOVANI Avvento con gli adulti LUCE DA ASCOLTARE Introduzione Partendo dal Vangelo ci siamo soffermati ed abbiamo posto come scopo di questa attività il riconoscimento del Volto che Dio ha secondo ognuno di noi. Inoltre abbiamo voluto affrontare anche la tematica della preparazione della Via di Cristo, prendendo spunto dalla figura di Giovanni Battista, e della conversione alla quale questa Via conduce. Attività Racconto breve di una storia che rifletta l’argomento del come si vede Dio, di come ha cambiato l’idea su di Lui, della conversione. Proposta: video riguardante due testimonianze di conversione (che sarà lo stesso per tutte e due le età): http://ondemand.mtv.it/serie-tv/il-testimone/s01/il-testimone-s01e02 Per approfondire la testimonianza di Suor Anna: http://www.youtube.com/watch?v=GmD49SXmlfU Altra testimonianza di cui si può usufruire: la Storia di suor Cristina : http://www.youtube.com/watch?v=kDc-y0Iqc4s Dopo la visione del filmato Provocazione: 1. Di cosa consiste il tuo personale cammino per raggiungere Dio? 2. Pensi che la conversione sia un mezzo per arrivare a Dio o uno strumento che Dio usa per farci avvicinare a Lui? 3. Pensi che il vangelo sia ancora la miglior strada che permette di raggiungere Dio? 4. C’è ancora spazio per Dio nella vita dei giovani? Nella tua? 5. Chi sono i messaggeri che preparano in noi la strada? 6. Quali sono gli strumenti, i modi o i metodi che i messaggeri dovrebbero usare per preparare le strade a Cristo al giorno d’oggi? 7. Cos’è per te la conversione? 8. Dove vedi con più frequenza il “Volto” di Dio durante la giornata? 9. Qual è il volto di Dio? Impegno: Fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale AVVENTO 2014 - 25 - (v. pag. 24) Io so che al di là della storia non c’è il nulla ad aspettarmi, ma ci sei tu, Dio della salvezza. Io so che al di sopra delle nubi ci sono sempre le stelle e so anche che verrà il vento a spazzare il cielo e allora vedrà ancora quelle tue luci sempre attente a sorridermi. lo so che al di là delle aspre salite c’è un altopiano, fiorito e baciato dal sole, ed ogni passo me lo fa più vicino. Io so che nonostante i miei peccati ci sei sempre tu, Signore, ad aspettarmi per abbracciarmi e per cantare insieme l’alleluia della salvezza, da te promessa e in me da te realizzata. Ed è questa certezza che dà forza al mio cammino nella ferialità e nella fatica di ogni giorno. CANTI 1. “Le tue meraviglie” 2. "Aprite le porte a Cristo" Preghiera SECONDA DOMENICA II DOMENICA DI AVVENTO in vista della 2a settimana di Avvento Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani AVVENTO CON GLI ADULTI LUCE DA ASCOLTARE PER L’ANIMATORE Tema: Duemila anni fa inizia il Vangelo di Gesù Quando Dio inizia una attività la porta a compimento: il tutto è già compreso nelle primizie, nella creazione, nella elezione del popolo di Israele, nelle promesse messianiche, nell’incarnazione del figlio. Così il primo versetto di Marco, “Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio”, contiene già tutto il mistero. È Gesù la consolazione, la promessa di cieli nuovi e terra nuova, il Signore della storia, il vangelo - la buona notizia di Dio per l’uomo. Obiettivi - Identificare in Gesù il Cristo e il Figlio di Dio, Signore della storia (cf. Mc 1,2-3). - Comprendere che “inizio del Vangelo” è una realtà che comincia e continua nella vita, per sempre. - Rivedere la nostra relazione con Dio alla luce del Vangelo. Lettura del testo evangelico Mc 1, 1-8 e del commento a pag. 19-20. Per l’approfondimento: Catechismo degli adulti La verità vi farà liberi nn. 285a, 312, 691. Struttura dell’incontro Accoglienza (10 minuti): saluti/conoscenza, preghiera iniziale. Per entrare in argomento (20 minuti): lettura brano di vita, reazione alle domande, lettura del brano evangelico. Per approfondire la Parola (10 minuti): commento al testo a partire da quanto proposto dalla dott.ssa Marzia Blarasin. Per ritornare alla vita (15 minuti): a partire anche dai passi del Catechismo degli Adulti suggeriti, reazione alle domande poste dopo il brano. Conclusione: preghiera finale. AVVENTO 2014 - 26 - SECONDA DOMENICA in vista della 2a settimana di Avvento LUCE DA ASCOLTARE DUEMILA ANNI FA INIZIA IL VANGELO DI GESÙ Preghiera iniziale Signore, tu che sei il mio principio, da’ ad ogni momento della mia esistenza il suo senso vero; fa’ che ogni espressione del mio esistere dichiari chi sono, dimostri da dove sono scaturito e dove vado. PER L’INCONTRO Se sono nato da te, e vengo a te, quale senso posso avere io senza di te? E tutto quello che faccio che significato ha, che importanza ha se non è in te e per te, se non è in ordine al fine per cui tu mi hai creato? Che io cammini alla tua presenza, sempre rivolto verso di te. Che io vada verso l’oriente e che le tenebre non possano mai oscurare la luce che tu hai acceso in me. (A. M. CANOPI, In principio era il Verbo, Ed. Paoline) Per entrare in argomento... Non è una donna in fuga. Non è una donna alla ricerca di qualche perché. Non è una donna inquieta. Marta Candiani, 31 anni, una solida e antica famiglia milanese alle spalle, architetto in uno studio prestigioso, una bella casa arredata con gusto, è semplicemente una donna che ha fatto una scelta. Ogni anno riempie il suo zaino e parte, sola, per Calcutta. Per un mese lavora come volontaria in alcuni dei centri fondati da madre Teresa, aiuta a lavare e a nutrire i moribondi, offre il suo conforto e il suo amore a bambini abbandonati e denutriti. Poi torna a Milano e questa, a sentire lei, è la parte più difficile. “È successo tutto in pochi giorni, io stessa non so come. Ero sempre stata una “fan” di madre Teresa, leggevo molto su di lei, sul suo lavoro. Ma il mio impegno si limitava a quelle letture. Poi, dopo la sua morte, ho cominciato a chiedermi se non fosse arrivato finalmente il momento di rimboccarmi le maniche. Non volevo più sentirmi la figlia di papà che parla della fame del mondo a cena, davanti alla tivù. Un giorno ho telefonato alla casa madre, in India, per chiedere informazioni e la risposta è stata lapidaria: “Se vuoi aiutarci, vieni da noi”. Tutto qui: non mi hanno chiesto chi fossi, non mi hanno spiegato niente, non mi hanno parlato di vaccinazioni. Eppure mi è bastato. Ho prenotato il volo, ho comprato una guida Lonely Planet, ho iniziato a prendere il chinino, ho avvisato i miei genitori e il mio capo. Credevano che fossi impazzita.” (Io Donna del 25.9.99, Corriere della sera) Per riflettere… - Qual è il nostro atteggiamento rispetto al “nuovo” che inizia attorno a noi? - È possibile aprirci alle novità? Lettura del testo evangelico Mc 1,1-8 e approfondimento. Per ritornare alla vita: cosa mi porto a casa… - Gesù è per me il lieto annuncio che da un colore nuovo alla mia vita? - Quali le difficoltà più comuni che oggi si incontrano nell’annunciare il Vangelo? - Come siamo capaci di annunciare questa storia iniziata duemila anni fa, a partire dalla nostra famiglia, che è al contempo luogo di accoglienza e di testimonianza del Vangelo? Preghiera finale Signore Gesù, Tu sei il Vangelo, Tu vieni nei nostri deserti e ci riveli la buona notizia di Dio Padre all’umanità. Tu sei l’unico modello di vita! Manda a noi il tuo Spirito perché, meditando la tua parola, viviamo l’impegno quotidiano della conversione e scopriamo la bellezza della vita secondo il Vangelo! Amen. AVVENTO 2014 - 27 - SECONDA DOMENICA III DOMENICA DI AVVENTO LUCE A CUI PREPARARE LA VIA COMMENTO AL VANGELO Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Il brano evangelico proposto dalla liturgia è il risultato della fusione di due diversi testi del vangelo di Giovanni che hanno per protagonista il Battista. Il primo è tratto dal prologo e lo presenta come testimone della luce (1,6-8), il secondo dall’inizio narrativo del vangelo (1,19-28) e in esso il Battista inizia a rendere effettivamente testimonianza davanti ai Giudei in favore del Cristo (1,19-28). Nella prima parte, Giovanni è descritto come un uomo che “venne mandato da Dio”, allo scopo di rendere testimonianza alla luce, una testimonianza rivolta a tutti con l’intenzione di suscitare l’adesione di fede. Nella seconda parte, scopriamo in che modo e a chi Giovanni dà testimonianza e che cosa significa che Giovanni non è la luce. Inizialmente, i suoi interlocutori lo incalzano perché vogliono capire la sua identità: “chi sei? Cosa dici di te?”. Giovanni non risponde presentando il suo albero genealogico, ma ribadendo che lui non è né il Cristo, né il profeta, né Elia. Le sue risposte rimandano alle attese presenti all’interno del popolo di Israele riguardo il definitivo intervento salvifico di Dio nella storia, a cui nella Scrittura si fa riferimento anche con l’espressione “ultimi tempi” (la così detta “attesa escatologica”). Alcuni collegavano tale evento alla comparsa di un Messia di tipo regale, come realizzazione della promessa che Dio fece a Davide (2Sam 7,8-16): un re che avrebbe instaurato un regno di pace e di giustizia. Altri attendevano un Messia di tipo profetico, autentico interprete della Torah, secondo quanto affermato da Mosè in Dt 18,15-18: «Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto». La manifestazione del Messia era inoltre legata al ritorno di Elia, che Dio ha trasportato in cielo (2Re 2,11), secondo quanto affermato in Ml 3,23, «Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore», alla luce del quale si identifica con Elia il messaggero di cui si parla in Ml 3,1. Il Battista non solo non si attribuisce il ruolo di Messia, ma neanche la funzione messianica di Elia. Dopo aver chiarito ciò che lui non è, il Battista svela la sua identità identificandosi con “voce di uno che grida” nel deserto: immagine tratta da Is 40,1-11. Il brano di Isaia dà inizio alla seconda parte del libro, in cui il profeta si rivolge al popolo in esilio annunciandogli che è arrivato il tempo della consolazione, perché il Signore sta per intervenire in suo favore: come un pastore, verrà a radunare il suo gregge disperso. In questo contesto si alza la voce di uno che grida invitando a preparare la via del Signore, a rendere dritta la strada. Identificandosi con questa voce, Giovanni non fa altro che annunciare un nuovo compimento della promessa contenuta nel libro di Isaia. La nuova domanda rivela che gli interlocutori di Giovanni non hanno dato alcun peso alle sue ultime parole. Essi, infatti, gli chiedono come mai, se lui non è il Cristo, né il profeta, né Elia, battezza, cioè compie un’azione escatologica (cf. Ez 36,25-26; Zac 13,1-3)? Giovanni afferma semplicemente che il suo è un battesimo nell’acqua, ma poi sposta subito l’attenzione su “colui che viene dopo di lui” iniziando a svolgere il suo compito di rendere testimonianza alla “luce”. Il nuovo personaggio è presentato come uno che “sta in mezzo a loro”. In greco, il verbo “stare” è al perfetto, un tempo che indica un’azione avvenuta nel passato i cui effetti perdurano nel presente. Tale scelta si comprendere alla luce di Gv 20, in cui si afferma che il Risorto “sta in mezzo”. Grazie al verbo al perfetto, le parole del Battista non sono rivolte solo ai suoi interlocutori, ma vogliono provocare anche noi, perché, oggi, in “mezzo a noi sta” il Risorto. Giovanni rivela anche che questo personaggio “non è conosciuto”. Anche questa volta il verbo “conoscere” è nella forma del perfetto: in questo modo, Giovanni non fa riferimento solo ad una mancanza di conoscenza legata a quel momento preciso in cui parla con i suoi interlocutori e che sarà poi superata, ma ad una situazione che continua a perdurare nel tempo, anche nel presente di chi legge. AVVENTO 2014 - 28 - TERZA DOMENICA Questa affermazione del Battista dà così inizio a una sfida che percorre tutto il Vangelo e arriva fino a noi: come “conoscere” questa persona? In 1,31.33, Giovanni stesso afferma che lui non conosceva colui che doveva essere manifestato a Israele, ma proprio colui che lo ha inviato, il Padre, ha colmato questa sua mancanza di conoscenza. Dunque, per poter conoscere colui che “viene” dopo il Battista è necessario mettersi in ascolto del Padre o dei testimoni che hanno ascoltato la sua parola (1,34). Ma questo ascolto può essere ostacolato dalla pretesa di comprendere chi è Gesù a partire dalle nostre conoscenze, da ciò che noi pensiamo di conoscere di lui: è questo il rischio in cui incorrono, ad esempio, Nicodemo che arriva da Gesù affermando: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui» (3,2); o i Giudei che mormorano contro Gesù dicendo: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?» (6,42). Infine, il Battista rivela qualcosa della sua relazione con quest’uomo: non è degno di sciogliere il laccio del sandalo di colui che viene dopo di lui, ma non spiega perché (cf. vv.32-34). L’indicazione che Giovanni battezzava lungo la riva del fiume Giordano non ha semplicemente lo scopo di svelare dove si sta svolgendo il dialogo, ma rimanda all’AT. In Gs 4,10-24, l’autore descrive quanto il popolo ha vissuto attraversando il Giordano mettendolo in parallelo con quanto avvenuto quando gli schiavi, fuggiti dall’Egitto, si trovarono davanti il Mar Rosso. Battezzando con l’acqua del fiume Giordano, Giovanni non fa altro che evocare la mano potente di Dio che salva il suo popolo. AVVENTO 2014 - 29 - TERZA DOMENICA III DOMENICA DI AVVENTO in vista della 3a settimana di Avvento LUCE A CUI PREPARARE LA VIA Per conoscere il presepe Si chiede ai bambini di disegnare quello che vorrebbero fare da grandi. Poi si mescolano i disegni, si pescano a caso una alla volta: il gruppo deve indovinare che mestiere è quello disegnato e chi ha fatto quel disegno. Si passerà allora a dire tutte le caratteristiche dell’“artista” legate a quella professione (Esempio: Marta ha disegnato un veterinario perché è quello che vuol fare da grande. Sarà certamente una brava veterinaria perché le piacciono gli animali, si ricorda lei di dare da mangiare al pesciolino rosso che ha a casa, le piace guardare i documentari). Si prosegue quindi il dialogo chiedendo loro: E al tempo di Gesù secondo voi cosa volevano fare da grande i bambini? Che mestieri c’erano al suo tempo? Come un bambino avrebbe potuto scegliere un lavoro piuttosto di un altro? Commento al Vangelo AVVENTO CON I BAMBINI Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Attività: Giovanni il Battista ha trovato un modo tutto suo per scegliere cosa fare da grande: diventa “matita nelle mani di Dio” e offre quel che ha per incontrare gli altri. Gli artigiani presenti nel presepe (pensa al fabbro, al panettiere, al falegname…) ci ricordano che ognuno con quel che sa fare può essere d’aiuto agli altri. E noi, che siamo grandi più dei piccoli e più piccoli dei grandi, cosa possiamo fare delle nostre mani per donare un sorriso in questo tempo di Avvento a chi incontriamo? Santa Ildegarda di Bingen suggeriva di fare dei biscotti capaci di calmare ogni amarezza del cuore, di rendere la voce serena, di purificare i sensi: ecco quel che possiamo fare noi! Molte facili ricette si trovano in internet, per esempio: http://www.angiecafiero.it/2014/06/29/a-tavolacon-ildegarda-de-bingen/; segnaliamo anche un originale e interessante libro di ricette: CIUCCI A.-SARTOR P., In cucina con i santi. Ricette di cielo e terra, San Paolo dove sono presentati i biscotti di Santa Ildegarda che sono probabilmente gli antenati delle mille varianti dei biscotti speziati tipici dei mercatini natalizi del nord Europa. Il bans “Basta poco” racchiude bene quanto vissuto: https://www.youtube.com/watch?v=v_kYCXgPjiM&list=UUEG8We5JJcSjBUGPdh70-0g Preghiera che accompagna la consegna dei biscotti da portare a casa LE MIE MANI Ho letto che un giorno Madre Teresa era rimasta senza zucchero per i bambini. Un bambino, chissà come, l’ha saputo e a casa non ha mangiato lo zucchero per tre giorni. Poi si è presentato dalla suora con in mano una bottiglietta dove aveva messo lo zucchero a cui aveva rinunciato. Era piccolo perché sapeva appena pronunciare il nome di Madre Teresa però è stato grande perché ha insegnato a tutti che non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel dare. Padre, anche io sono piccolo, ma posso essere grande: mi hai creato con le mani per accarezzare, per costruire, per disegnare… dammi una mano perché le mie mani ogni giorno con Te imparino ad incontrare, ad accogliere, ad amare come ha fatto quel bambino. Si può trasformare in preghiera dei fedeli quanto si è fatto durante l’incontro di catechesi (cfr. pag. 7 ). I personaggi da aggiungere al Presepe sono gli artigiani con i loro attrezzi. Lo stile dei fabbri, dei panettieri, dei falegnami… è…avere MANI che donano quel che sanno fare per incontrare gli altri. Questa settimana sarò accogliente verso tutti, in particolare verso quel bambino che penso ne abbia più bisogno. Impegno per la terza settimana di Avvento: AVVENTO 2014 - 30 - TERZA DOMENICA in vista della 3a settimana di Avvento III DOMENICA DI AVVENTO LUCE A CUI PREPARARE LA VIA Commento al Vangelo Avvento con i bambini AVVENTO CON I RAGAZZI Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Accoglienza Due parole per iniziare: la scorsa settimana abbiamo riflettuto su che cosa possiamo cambiare di noi prestando ascolto alla Luce e con quali risultati. Oggi prendiamo fiato e…questa Luce la facciamo conoscere a tutti! Nella stanza si preparerò la Bibbia aperta posta su un leggio o un cuscino in un luogo ben preciso con accanto un cero acceso così da diventare il centro dell’attenzione dei ragazzi. Se nella seconda parte dell’incontro si è scelto di realizzare Due parole per agire, vicino alla Parola si metterà una scatola di scarpe ben chiusa con dentro una luce accesa (una pila o un lumino). Se nella seconda parte dell’incontro si è scelto di realizzare Due parole per cantare, allora vicino alla Bibbia si metterà uno stereo con il relativo cd. Lettura del brano del Vangelo, secondo le indicazioni date in premessa: Gv 1, 6-8.19-28 Due parole per riflettere: i presenti - adulti e ragazzi - sono invitati a rileggere personalmente il testo e a individuare passaggi poco chiari; espressioni importanti da condividere; espressioni su cui non sono d’accordo. In gruppo poi si raccoglierà quanto emerso in modo tale che ogni ragazzo compili una tabella con tre colonne in cui riportare: cosa ha colpito lui; cosa ha colpito i suoi amici; cosa può mettere in pratica. Si può compilare questa tabella su un cartellone e unificare le prime due colonne proposte. Due parole per agire: un genitore può chiedere ai ragazzi cosa c’è secondo loro dentro la scatola. Dopo aver ascoltato le risposte dei ragazzi, si aprirà la scatola e si mostrerà la luce accesa. Si commenterà insieme l’inutilità di una luce dentro una scatola chiusa…e poi la scatola così com’è non si distingue da una che contiene scarpe… A questo punto un genitore inviterà ciascun ragazzo a disegnare la sagoma della propria mano su un foglio colorato e a scriverci su ogni dito: chi sono, che cosa dicono di se stessi, chi è per loro Gesù, che cosa fanno per Lui in questo tempo di Avvento, il nome di una persona per cui pregano. Poi ritaglieranno le sagome e le incolleranno nella scatola che risulterà così decorata dai propositi e dalle preghiere di cristiani che si donano per consolare gli altri. Nel frattempo i genitori avranno ritagliato nel coperchio della scatola la sagoma di una loro mano (così da permettere alla scatola di diventare una lampada per la luce che contiene) e proseguiranno l’incontro raccontando la testimonianza Caritas “L’incontro: chiave per mettersi in relazione con un’umanità dolente…” facendo così emergere altre concretezze messe in campo in nome della Luce. Due parole per cantare: La canzone colonna sonora di quest’incontro può essere “Voglio coraggio” (brano dei The Sun contenuto nell’album Luce del 2012). Il brano parla del coraggio di dare il proprio contributo per cambiare il mondo. Dopo averlo ascoltato insieme, un genitore può instaurare un dialogo attorno ad alcuni punti-chiave, come ad esempio quello qui riportato. “…il futuro non va aspettato. E adesso il momento di dare il meglio a viso aperto questo è coraggio…”: siamo fortunati perché è arrivato il tempo di giocare la partita e di non stare in panchina! Mettiamoci ai piedi le scarpe “appese al chiodo” per scendere in campo e dare il meglio di noi! In che ruolo vuoi giocare? Quali sono le tue qualità, i tuoi talenti, le cose che ti vengono meglio con cui puoi presentare Gesù agli altri come ha fatto il Battista? Un altro genitore può poi presentare la testimonianza di Caritas “L’incontro: chiave per mettersi in relazione con un’umanità dolente…” facendo così emergere altre concretezze messe in campo in nome della Luce. Due parole per pregare: La breve introduzione alla Celebrazione Eucaristica o l’augurio per la comunità che accompagna l’accensione della terza candela della corona di Avvento può raccogliere parole o frasi del Vangelo che hanno colpito i ragazzi ed essere invito a preparare la via alla Luce in questa terza settimana di Avvento. AVVENTO 2014 - 31 - TERZA DOMENICA III DOMENICA DI AVVENTO in vista della 3a settimana di Avvento LUCE A CUI PREPARARE LA VIA Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi AVVENTO CON GLI ADOLESCENTI Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Attività 1. BOX LIGHT: I ragazzi a turno dovranno rispondere ad alcune domande (5/6) sulla vita di Giovanni Battista e contemporaneamente guardare dentro la “box light” che in caso di risposta positiva si accenderà, mentre in caso di risposta negativa resterà spenta. NB. La Box Light è una scatola buia che presenta solo un foro per poter vedere all’interno. Sarà predisposta nella scatola una lampadina collegata ad una batteria gestita dall’animatore con un interruttore. (l’idea del Box Light può essere adattata con una lampada in un ambiente chiuso e buio) Lo scopo è far capire ai ragazzi che la luce è la verità (risposta corretta), mentre il buio è il peccato (risposta errata). Al termine dell’attività l’animatore consegnerà ad ogni ragazzo una scheda con il nome e il numero di lampadine da lui accese/spente. Domande suggerite: - Chi era Giovanni Battista? R: Re/Profeta/Sacerdote (Vocazione) - Dove viveva? R: Gerusalemme/ Betlemme/ Deserto (Coraggio) - Di cosa si nutriva? R: Foglie/Locuste e miele/ Carne - Di chi era cugino? R: Isaia/Isacco/Gesù - Cosa predicava? R: Il Vangelo/La conversione/gli Atti degli Apostoli (conversione) - Com’è morto? R: In esilio/ decapitato/ di vecchiaia (Coraggio e testimonianza) - A chi ha reso testimonianza? R: Gesù/ Erode/Mosè (Testimone) - Cos’era Gesù per lui? R: Luce/Amico/Maestro (Chiamata) 2. In seguito il gruppo si confronterà sull’attività svolta tenendo riferimento alle parole tra parentesi. 3. Suggeriamo di concludere l’incontro con la proiezione del video (Voi siete la luce del mondo – vedi link) con un secondo livello di confronto che riveda gli atteggiamenti vissuti dal Battista proiettati sulla nostra vita (Essere testimoni della luce/Gesù e portatori di luce/Gesù). 4. Evidenziare l’ATTO PENITENZIALE oppure fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale Preghiera Signore aiutami a guardare con sincerità la mia vita in modo che io possa trovare quali strade percorrere per realizzare i miei sogni e vivere una vita buona che mi dia gioia (Giovanni XXIII) Riferimento Video: VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO https://www.youtube.com/watch?v=iQ3u93g874s AVVENTO 2014 - 32 - TERZA DOMENICA in vista della 3a settimana di Avvento III DOMENICA DI AVVENTO LUCE A CUI PREPARARE LA VIA Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti AVVENTO CON I GIOVANI Avvento con gli adulti Attività 1. INTERVISTA TRIPLA I ragazzi del gruppo a turno dovranno rispondere ad alcune domande “secche” (tipo intervista delle Iene). Saranno individuati dall’animatore due ragazzi che rappresenteranno Gesù e Giovanni Battista (manterranno questo ruolo per tutta l’attività e sarà compito dell’animatore suggerire loro precedentemente le risposte che dovranno dare). Questi insieme ad un terzo ragazzo dovranno rispondere velocemente alle domande poste dall’animatore. Domande suggerite: - Chi sei, come ti chiami? - Da dove vieni? - Qual è il tuo colore preferito? - Qual è il tuo piatto preferito? - Che cos’è importante per te nella vita? - A chi credi? - Credi nel perdono? - Cos’è per te l’amore? - Cosa sono i tuoi amici per te? - Cosa sei disposto a fare per i tuoi amici? (Suggeriamo di video riprendere l’intervista in modo da poterla riutilizzare per altre attività del gruppo durante l’anno) 2. Terminata l’intervista i ragazzi sono invitati a confrontarsi sulle risposte date, evidenziando quali, secondo loro, sono le zone di ombra e luce presenti nella loro vita. 3. Successivamente si può chiedere loro, chi e come (Gesù o Giovanni?) li può aiutare a diventare “portatori di luce” in quelle che possono essere le zone d’ombra della loro vita. 4. A questo punto dell’attività suggeriamo la visione del video VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO https://www.youtube.com/watch?v=iQ3u93g874s 5. Fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale. Preghiera Dio di trasparenza, aiutami ad essere me stesso, senza paure e senza alibi. Dio di verità, liberami dalla menzogna, dall’ipocrisia e dalla falsità. Dio di fortezza, concedimi di preoccuparmi un po’ meno dell’impressione che do e un po’ di più della verità da dire. Dio di comunione, rendimi sincero con tutti e riconoscente verso chi mi vuole bene. Dio di luce, aiutami ad essere luce per i miei amici e per il mondo intero. AVVENTO 2014 - 33 - TERZA DOMENICA in vista della 3a settimana di Avvento III DOMENICA DI AVVENTO LUCE A CUI PREPARARE LA VIA Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani AVVENTO CON GLI ADULTI PER L’ANIMATORE Tema: Testimoni di gioia e di luce La terza domenica di Avvento ci presenta il tema della gioia (gaudete) sia nell’annuncio messianico del libro del profeta Isaia, che nella testimonianza di luce di Giovanni Battista. Nel tema annuale del nostro piano pastorale diocesano “Comunità che annuncia e testimonia” è strategico e fondamentale essere nutriti dalla gioia dell’incontro con Cristo, viverla, trasmetterla, “se serve anche con le parole” (San Francesco). Il cristiano non può vivere la fede per sentito dire, ma desidera sempre una rinnovata e viva relazione con Signore, il Messia, lo Sposo dell’umanità. Obiettivi - Prendere consapevolezza di quanto l’incontro con il Signore Gesù sia fonte di gioia. - Riflettere sull’impegno a essere annunciatori di gioia e testimoni di luce. Lettura del testo biblico Gv 1,6-8.19-28 e commento a pag. 28-29. Per l’approfondimento: Catechismo degli Adulti La verità vi farà liberi n. 383. Struttura dell’incontro Accoglienza (10 minuti): saluti/conoscenza, preghiera iniziale. Per entrare in argomento (20 minuti): lettura brano di vita, reazione alle domande, lettura del brano evangelico. Per approfondire la Parola (10 minuti): commento al testo a partire da quanto proposto dalla dott.ssa Marzia Blarasin. Per ritornare alla vita (15 minuti): a partire anche dai passi del Catechismo degli Adulti suggeriti, reazione alle domande poste dopo il brano. Conclusione: preghiera finale. AVVENTO 2014 - 34 - TERZA DOMENICA in vista della 3a settimana di Avvento III DOMENICA DI AVVENTO LUCE A CUI PREPARARE LA VIA Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani AVVENTO CON GLI ADULTI Testimoni di gioia e di luce PER L’INCONTRO Preghiera iniziale Vieni, Signore, nella preghiera della tua chiesa che ti chiama. Vieni, nel grido dell’oppresso che domanda giustizia. Vieni, nella fame del disgraziato che sta morendo. Vieni, nello sforzo dell’uomo verso la città felice. Vieni, nella decadenza del peccatore che vuol rivivere. Vieni, nella parola di coloro che proclamano la buona notizia. Vieni, nella carità di coloro che si prendono cura dei propri fratelli! Vieni, nella lode delle anime consacrate. Vieni, nella verginità di Maria. Vieni, nel mistero della tua incarnazione. Vieni, nell’eucaristia in cui annunciamo il tuo ritorno. Vieni, nel soffio del tuo Spirito santo. (E. BIANCHI (a cura di), Il libro delle preghiere, ed. Mondadori) Per entrare in argomento... La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più posto per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del Suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente della vita. (FRANCESCO, Evangelii Gaudium, 1) Per riflettere… La terza domenica di Avvento ci presenta il tema della gioia (gaudete) sia nell’annuncio messianico del libro del profeta Isaia, che nella testimonianza di luce di Giovanni Battista. - Come l’invito alla gioia del Vangelo è entrato nella mia vita? - Con quali atteggiamenti esprimo tale gioia? Lettura del testo evangelico Gv 1,6-8.19-28 e approfondimento. Cosa mi porto a casa…? - Come posso essere testimone e annunciatore di luce e di gioia nel quotidiano? - Come l’attesa del Signore che viene può essere motivo di maggior impegno nella nostra realtà? Preghiera finale Signore, rendici testimoni di luce, con il nostro comportamento d’amore e di pace. Tante persone che conosciamo sono per noi come Giovanni Battista: esempi e portatori di luce vera. Fa’ che li sappiamo scoprire, accogliere, e soprattutto imitare nella nostra vita. (Ufficio liturgico e centro diocesano famiglia, Diocesi di Firenze) AVVENTO 2014 - 35 - TERZA DOMENICA LUCE DA ACCOGLIERE IV DOMENICA DI AVVENTO Il riferimento temporale al “sesto mese” insieme alla presenza COMMENTO AL VANGELO dell’angelo Gabriele collegano l’annunciazione a Maria con Avvento con i bambini quella a Zaccaria: entrambe appartengono ad unico progetto Avvento con i ragazzi divino. Ma lo scenario e la protagonista sono completamente Avvento con gli adolescenti diversi. Non più il contesto culturale del tempio, ma Nazaret, Avvento con i giovani una insignificante borgata della Galilea, mai citata nell’AT (cf. Avvento con gli adulti Gv 1,46). Protagonista è una “vergine”, termine utilizzato per ben due volte in un solo versetto, “promessa sposa” di un uomo chiamato Giuseppe, della “casa di Davide”, casato a cui è legata la promessa divina fatta a re Davide (2Sam 7,8-16). In quanto promessa sposa, la giovane sta vivendo la prima fase del matrimonio ebraico che prevede che la donna, pur essendo già moglie legittima, rimanga ancora per un anno con i genitori, senza, quindi, avere rapporti sessuali con il marito. La seconda fase prevede che la sposa sia condotta nella casa dello sposo per la coabitazione. Il discorso dell’angelo inizia con un imperativo: “rallegrati”. Nell’Antico Testamento, tale invito è spesso rivolto alla figlia di Sion, perché gioisca del fatto che il Signore opera in suo favore (Sof 3,14; Gl 2,21; Zc 9,9). Maria è chiamata ad aprirsi alla gioia: è questo il primo atto di fiducia che le è richiesto e che favorirà l’accoglienza del progetto divino. Il termine greco reso con l’espressione “piena di grazia” è di difficile traduzione e potrebbe essere tradotto anche con: “colmata e trasformata dalla grazia e dalla benevolenza divina”. Gabriele svela la vera identità di Maria a lei stessa: ella non è solo una vergine promessa sposa, ma è colei che Dio ha plasmato e continua a plasmare con il suo amore. All’origine di questa realtà non c’è la giustizia di Maria, o la sua osservanza della legge: la causa è che “il Signore con te”. Anche questa affermazione rimanda all’AT dove appare frequentemente nei racconti di vocazione allo scopo di assicurare la protezione divina a colui che Dio sta chiamando (Es 3,12; Gdc 6,12; Ger 1,8). Nella frase in greco manca il verbo: in questo modo si proclama che l’impegno di Dio nei confronti di Maria è “da sempre e per sempre”. La giovane è così inserita tra quelli che Dio chiama per svolgere un incarico in favore del suo popolo. Il turbamento di Maria è la reazione immediata davanti alle parole appena ascoltate, ma esso è accompagnato da un dialogo interiore che si sofferma sull’annuncio udito, non su ciò che ha visto. L’angelo riprende a parlare, invitandola a “non temere”: richiesta strana dal momento che non si dice che Maria abbia provato paura. Gabriele ha iniziato svelando l’identità della ragazza a partire da ciò che Dio ha compiuto in lei, “colei che Dio ha colmata e plasmata con la sua grazia”; ora, proprio mentre parla di paura, per la prima volta la chiama con il suo nome. Forse, in questo modo l’angelo svela qualcosa del dialogo che si sta svolgendo nell’interiorità della giovane che si trova davanti ad una scelta: guardarsi a partire dal progetto di Dio, e quindi credere che lei è davvero “colei che Dio ha colmata e plasmata con la sua grazia”, o da ciò che è, una vergine, promessa sposa, di nome Maria. Ecco allora il senso dell’imperativo: anche se Maria non ha provato paura davanti alle parole dell’angelo, potrebbe cadere nella dinamica della paura se cominciasse a guardare a se stessa solo con i suoi occhi. Ed è per questo che l’angelo rimette Maria in relazione con Dio, ribadendo che, proprio lei, nella sua debolezza, ha “trovato grazia presso Dio”. Solo a questo punto, le annuncia il progetto divino. Le sue parole richiamano il testo greco di Is 7,14 («Ecco la vergine concepirà nel seno e partorirà un figlio, e tu chiamerai il suo nome Emmanuele»), ma cambia il nome del fanciullo: non più Emmanuele, ma Gesù, che significa “JHWH salva”. Il bambino sarà “grande” in senso assoluto, perché figlio dell’Altissimo e perché riceve da Dio di compiere le attese messianiche di Israele. Ma, rispetto a queste attese c’è una novità: nella profezia di Natan al re Davide, il messia è un re davidico che, per la sua funzione di re che lo pone in una relazione particolare con il Signore, è detto “figlio di Dio”, mentre, nelle parole dell’angelo, la regalità di Gesù si fonda sul suo essere “figlio dell’Altissimo”. Davanti a questo annuncio, Maria sposta l’attenzione sulla sua situazione concreta, sul “come” avverrà quanto rivelato dal momento che lei è vergine. Si coglie qui l’importanza di questo attributo presente fin AVVENTO 2014 - 36 - QUARTA DOMENICA dall’inizio del racconto. Mentre la sterilità e la vecchiaia di Zaccaria ed Elisabetta richiamano esperienze vissute da altre coppie nell’AT, la verginità di Maria prepara ad una novità: non ci sarà solo una nascita miracolosa, ma qualcosa di totalmente nuovo, di inaudito. Le parole dell’angelo mettono in primo piano il protagonista attraverso cui si realizzerà il progetto di Dio su Maria: lo Spirito generato di vita e rinnovatore. L’immagine dello Spirito che copre Maria con la sua ombra rimanda a testi AT in cui, per indicare la presenza del Signore in mezzo al suo popolo, si afferma: «la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la dimora» (Es 40,35.38). La presenza di Dio aleggia su Maria ricolmandola della sua forza generatrice. A questo punto, l’angelo offre a Maria un segno, descrivendo la situazione in cui si trova Elisabetta, e conclude ricordando alla ragazza che nessuna “evento” è impossibile presso Dio: affermazione con cui desidera suscitare in lei l’assenso della fede. L’ultima parola spetta a Maria. La ragazza inizia attribuendosi una nuova “identità”, quella di “serva del Signore”: in questo modo accetta il progetto che Dio ha su di lei entrando tra quei servi del Signore a cui Dio ha garantito il suo essere sempre con loro. Il suo assenso è ribadito con la richiesta che per lei avvenga secondo la “parola” che ha appena udito, riconoscendo come vero quanto l’angelo ha detto riguardo la capacità di Dio di compiere ogni “evento”. AVVENTO 2014 - 37 - QUARTA DOMENICA IV DOMENICA DI AVVENTO in vista della 4a settimana di Avvento LUCE DA ACCOGLIERE Commento al Vangelo AVVENTO CON I BAMBINI Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Per conoscere il presepe Si formano dei cerchi con al massimo 6 bambini che si tengono per mano. I componenti dei diversi cerchi cercano di rubarsi i membri a vicenda: per rubarli bisogna, farli passare sotto il “confine del cerchio” (reso dalla catena di mani; per catturare la catena può alzarsi e abbassarsi ma non rompersi). Chi viene “abbracciato”, va con l'altra squadra e diventa parte della catena di questo. L'obiettivo è inglobare più avversari possibili. Al termine del gioco (che può essere a tempo o semplicemente quando un cerchio ha inglobato tutti gli altri) si chiederà ai bambini che cosa hanno provato nell’essere parte di un gruppo, nel doverlo lasciare per entrare in un altro, se hanno fatto fatica a lasciare un gruppo per andare in un altro quando venivano presi, se si sono sentiti accolti nel nuovo gruppo in cui dovevano inserirsi... Si proseguirà domandando quando nella vita di tutti i giorni capita loro di accogliere qualcuno che arriva all’improvviso o di andare in cerca di qualcuno da portare a casa propria, se è facile mollare le cose che stanno facendo per andare dove vengono chiamati… Di chi il Vangelo racconta che è stata pronta a mollare tutto? Attività: “Eccomi sono la serva del Signore” sono le parole con cui Maria dice il suo bel “Sì!” a Dio e al Suo progetto su di lei. Lascia in un attimo quello che ha per Qualcuno di più grande. Eccoci! Anche noi siamo pronti a fare posto a qualcuno nella nostra giornata, nella nostra casa, alla nostra tavola! La festa del Natale è un momento per stare insieme ai propri cari, per rivedere persone che da tanto non incontravamo, per giocare con amici e cugini senza fretta. Un modo interessante e legato al tempo che stiamo vivendo per invitare le persone a casa nostra è di inviare loro un biglietto (portandolo di persona o per posta) con scritte delle frasi bibliche. Ciascun bambino penserà allora a un paio di persone che vuole invitare a casa sua e, facendosi aiutare dal gruppo, sceglierà la frase della Bibbia o scriverà un messaggio da lui rielaborato da mettere nel biglietto che decorerà poi a piacimento. Il bans “Aggiungi un posto a tavola” racchiude bene quanto vissuto: https://www.youtube.com/watch?v=b9PiZQcPh_k Per il giorno di Natale si può anche imparare il canto “Rallegriamoci” e cantarlo durante la Santa Messa: https://www.youtube.com/watch?v=kmj3WIGwBuA Preghiera che accompagna la consegna dei biglietti da portare a casa UN CUORE CHE PARLA O Padre donaci: cuori di dolcezza per calmare chi soffre, cuori di condivisione per moltiplicare le buone azioni, cuori di perdono per far fiorire la pace. Così, con i nostri cuori, faremo conoscere che meraviglia è la venuta di Gesù in mezzo agli uomini! Impegno per la quarta settimana di Avvento: Lo stile di Maria e di Giuseppe è… avere CUORE che risponde con un sorridente “Eccomi!” a chi chiama. Questa settimana mi farò trovare pronto da chi mi cerca: dalla mamma che mi chiama per apparecchiare la tavola, da mia sorella che mi cerca per giocare, dal papà che ha bisogno di aiuto per portare fuori le immondizie. Si può trasformare in preghiera dei fedeli quanto si è fatto durante l’incontro di catechesi (cfr. pag. 7). I personaggi da aggiungere al Presepe sono Maria e Giuseppe. AVVENTO 2014 - 38 - QUARTA DOMENICA in vista della 4a settimana di Avvento IV DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA ACCOGLIERE Commento al Vangelo Avvento con i bambini AVVENTO CON I RAGAZZI Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani Avvento con gli adulti Accoglienza Due parole per iniziare: abbiamo avuto tempo tre settimane per vegliare la Luce, per ascoltarla, per gridarla. Eppure questa Luce non si accontenta: ci chiede una risposta personale. Nella stanza si potrà preparare la Bibbia aperta posta su un leggio o un cuscino in un luogo ben preciso con accanto un cero acceso così da diventare il centro dell’attenzione dei ragazzi. Se nella seconda parte dell’incontro si è scelto di realizzare Due parole per agire, vicino alla Parola si metterà un grande cartellone arrotolato, su cui dentro ci sarà stato scritto in grande “Eccomi!”. Se nella seconda parte dell’incontro si è scelto di realizzare Due parole per cantare, allora vicino alla Bibbia si metterà uno stereo con il relativo cd. Lettura del brano del Vangelo, secondo le indicazioni date in premessa: Lc 1,26-38. Due parole per riflettere: i presenti - adulti e ragazzi - sono invitati a rileggere personalmente il testo e a individuare: passaggi poco chiari; espressioni importanti da condividere; espressioni su cui non sono d’accordo. In gruppo poi si raccoglierà quanto emerso in modo tale che ogni ragazzo compili una tabella con tre colonne in cui riportare: cosa ha colpito lui; cosa ha colpito i suoi amici; cosa può mettere in pratica. Si può compilare questa tabella su un cartellone e unificare le prime due colonne proposte. Due parole per agire: Un genitore srotola il cartellone con la scritta “Eccomi”. Ciascuno è invitato a riflettere su quella parola che Maria dice all’Angelo con cui diventa casa di Dio. Si invitano poi i ragazzi a scrivere il proprio nome nel cartellone in modo “artistico” abbinandolo a una lettera della parola che c’è anche nel loro nome (esempio: MarcO scriverà il suo nome facendolo terminare con la “O” presente in “EccOmi”; in alternativa lo collegheranno a quello di un compagno: così Anna con la “A” contenuta in MArco). Legando il nostro nome a quest’“Eccomi!” di Maria, Le chiediamo di esserci d’esempio e aiuto nell’accogliere Gesù nella nostra casa, nella nostra vita, nel nostro cuore. Un genitore può poi presentare ai ragazzi la testimonianza di Caritas Una nuova quotidianità… (la presentazione può avvenire anche attraverso un ppt o un video costruiti da alcuni ragazzi stessi del gruppo a cui si è data anticipatamente oppure raccontandola liberamente) facendo emergere le caratteristiche dell’ “Eccomi!” detto da questi ragazzi. Due parole per cantare: La canzone colonna sonora di quest’incontro può essere “Benvenuto” (brano di Laura Pausini contenuto nell’album Inedito del 2011). Il brano è un invito a riflettere sull’importanza dell’accoglienza. Dopo averlo ascoltato insieme, un genitore può instaurare un dialogo attorno ai “benvenuto” che più hanno colpito i ragazzi e che diventano spunto per confrontarsi su che cosa conta di più nell’accoglienza. Un altro genitore può poi presentare la testimonianza di Caritas Una nuova quotidianità… (contenuta nello “Speciale Caritas” scaricabile dal sito www.pastoralepn.org) evidenziando le caratteristiche dell’“Eccomi!” di questi ragazzi. Due parole per pregare: la breve introduzione alla Celebrazione Eucaristica o l’augurio per la comunità che accompagna l’accensione della quarta candela della corona di Avvento può raccogliere parole o frasi del Vangelo che hanno colpito i ragazzi ed essere invito ad accogliere la Luce in questa quarta settimana di Avvento. AVVENTO 2014 - 39 - QUARTA DOMENICA IV DOMENICA DI AVVENTO Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi AVVENTO CON GLI ADOLESCENTI Avvento con i giovani Avvento con gli adulti in vista della 4a settimana di Avvento LUCE DA ACCOGLIERE Obiettivo Dall’incontro alla missione. Scoprire come poter essere buoni evangelizzatori: aprendosi alla gioia davanti a ciò che Dio va facendo nella mia storia e nella storia del mondo; vincendo la paura scegliendo di non guardarmi con i miei occhi, ma con gli occhi di Dio e annunciando Gesù come colui che compie le attese degli uomini. Attività: Labirinto della fiducia. Materiale: i ragazzi; le sedie; una sciarpa per coprire gli occhi. Svolgimento: 1. Usiamo le sedie per formare i corridoi del labirinto. 2. Ad uno dei ragazzi si coprono gli occhi con una sciarpa. 3. Gli altri ragazzi spostano alcune sedie per cambiare i corridoi del labirinto (così il ragazzo con gli occhi coperti non può fidarsi della sua memoria). 4. Gli educatori dividono gli altri ragazzi in due squadre: la PRIMA degli ingannatori e la SECONDA dei consiglieri giusti. 5. Il ragazzo con gli occhi coperti fa qualche giro intorno a sé e poi viene introdotto dalla guida nel labirinto. 6. Ascoltando le voci degli amici deve scegliere a quale gruppo dare la sua fiducia. Il gioco si può ripetere, dando la possibilità ad ogni ragazzo di sperimentarlo. Impressioni Gli educatori invitano i ragazzi alla condivisione delle impressioni provate durante il gioco: - Le difficoltà... - I motivi della scelta della voce di guida... - Quando vi siete accorti che stavate sbagliando? - Che cosa avete provato dopo il primo (secondo, terzo, ...) sbaglio? - Come vi siete sentiti arrivando all’uscita? Riflessione sul Vangelo Dopo la conclusione dell'attività, uno degli educatori legge il brano del Vangelo della quarta domenica di Avvento, invitando tutti i ragazzi a cercare i vari collegamenti tra il gioco appena svolto e il Vangelo ascoltato: - La fiducia nostra e quella di Maria. - L’obbedienza di Maria alla voce dell’angelo e la nostra obbedienza alla voce della guida. - La scelta di Maria di seguire la strada indicata dall’angelo e le nostre scelte di ascoltare e di seguire i consigli degli altri. - Guardarci con gli occhi di Dio, fidandoci del disegno che Lui ha preparato per noi, così come ha fatto Maria. - ecc... Preghiera Il salmista ci invita alla lode dicendo che: “È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode”. A Lui conviene la lode, e una lode adeguata, cioè che sgorga da un cuore aperto a Lui, come da quello di Maria. Lodare è celebrare la bontà del Signore manifestata nella creazione, incarnazione e redenzione. Lodare è rivolgersi a Lui pieni di fede, di fiducia, compresi della sua misericordia, della sua giustizia, della sua provvidenza, della sua volontà di comunione con l'uomo. Il mistero dell’incarnazione ci mostra che Dio viene incontro all’uomo, lo accompagna con la sua voce e nel Figlio tende la mano verso tutti. Egli non si compiace dell’autosufficienza di chi crede di salvarsi per la forza dei cavalli o l’abilità dei guerrieri, ma si compiace di “chi lo teme, chi spera nel suo amore”. AVVENTO 2014 - 40 - QUARTA DOMENICA Formando un cerchio, recitiamo a cori alterni il Salmo 146 (147), mettendo nel posto indicato (N.N.) il proprio nome, cominciando da chi sta più vicino alla guida dell’incontro: Salmo 146 (147) Potenza e bontà del Signore Alleluia. È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode. Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d’Israele; risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome. (!STOP!) Guida aggiunge: Il Signore chiama: (N.N.) Grande è il Signore nostro, grande nella sua potenza; la sua sapienza non si può calcolare. Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino a terra i malvagi. Intonate al Signore un canto di grazie, sulla cetra cantate inni al nostro Dio. Egli copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, fa germogliare l’erba sui monti, provvede il cibo al bestiame, ai piccoli del corvo che gridano. Non apprezza il vigore del cavallo, non gradisce la corsa dell’uomo. Al Signore è gradito chi lo teme, chi spera nel suo amore. Alleluia. Segno dell’impegno 1. Alla fine dell’incontro, ad ogni adolescente viene consegnata una benda con la scritta: “Parla, Signore, perché il tuo servo Ti ascolta”. Le scritte si possono stampare sui fogli adesivi tipo “etichette” o semplicemente scritte con un indelebile sullo scotch di carta. 2. Evidenziare l’ATTO PENITENZIALE oppure fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale. AVVENTO 2014 - 41 - QUARTA DOMENICA IV DOMENICA DI AVVENTO Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti AVVENTO CON I GIOVANI Avvento con gli adulti in vista della 4a settimana di Avvento LUCE DA ACCOGLIERE Obiettivo Dall’incontro alla missione. Scoprire come poter essere buoni evangelizzatori: Aprendosi alla gioia davanti a ciò che Dio va facendo nella mia storia e nella storia del mondo; vincendo la paura scegliendo di non guardarmi con i miei occhi, ma con gli occhi di Dio e annunciando Gesù come colui che compie le attese degli uomini Attività: La storia di un uomo caduto in un pozzo per meditare sul mistero dell’incarnazione. Materiale: proiettore; schermo; computer con collegamento internet; il film: INGLESE: http://www.youtube.com/watch?v=5WCTltHR-Hg ITALIANO: http://www.youtube.com/watch?v=wPMWZOCbQE4 Foglio con il testo del lettore per la riflessione: Un uomo cadde in un pozzo. Era profondo e non poteva salire. Un viandante si fermò e gli disse di meditare e purificare la sua mente, fino a quando avesse raggiunto il nirvana perché in quel modo la sofferenza sarebbe passata. L'uomo lo fece, ma rimase nella fossa. Apparve allora un altro uomo e disse che la fossa non esisteva e che nemmeno l'uomo esisteva, che era tutta una illusione. L'uomo che non esisteva era in una buca che non esisteva. Arrivò un altro viandante e gli disse di fare delle opere per purificare il suo karma, e che anche se fosse morto in una buca si sarebbe potuto reincarnare in qualcosa di meraviglioso. Un altro uomo affacciandosi gli suggerì di pregare cinque volte al giorno rivolto verso l'oriente e di fare cinque penitenze. E che se le avesse fatte, forse, un giorno Dio lo avrebbe liberato. L'uomo si sforzò di pregare nel migliore dei modi, ma le sue forze iniziavano ad indebolirsi ed egli...era ancora nella fossa. Un altro uomo apparve...aveva qualcosa di diverso dagli altri... Egli chiamò l'uomo che si trovava nella fossa e gli domandò se desiderasse essere liberato. Quest'uomo allora scese personalmente nel fondo del pozzo, afferrò l'uomo e lo riportò alla luce. Così l'uomo che si trovava intrappolato nel fondo del pozzo...fu salvato. Il Signore Gesù ci ha redenti con la sua incarnazione, la sua passione e la sua resurrezione. Impressioni Gli educatori invitano i giovani alla condivisione delle loro impressioni provate durante la proiezione del film: - le difficoltà dell’uomo nel pozzo; - i vari consiglieri-viandanti; - la proposta dell’ultimo viandante; - come vi sentireste in una situazione simile a quella del film?; - le differenze del comportamento dei consiglieri- viandanti. Riflessione sul Vangelo Dopo la condivisione delle impressioni sul film, uno degli educatori legge il brano del Vangelo della quarta domenica di Avvento, invitando tutti i presenti a cercare i vari collegamenti tra il film appena visto e il Vangelo ascoltato: - la prigionia dell’uomo; - guardarsi con gli occhi di Dio come è stato guardato l’uomo nel pozzo dall’ultimo viandante; - il mistero dell’incarnazione visto come la discesa di Gesù sulla terra; - la scelta dell’uomo di essere liberato e la risposta del viandante; - le nostre scelte di ascoltare e di seguire i consigli degli altri; - il parlare e il fare... - così come Dio è intervenuto nella vita di Maria, come è intervenuto nella vita di quest'uomo?; - come Dio è intervenuto nella vita di ognuno di noi? (indicare un episodio) AVVENTO 2014 - 42 - QUARTA DOMENICA Preghiera: Il salmista ci invita alla lode dicendo che: “È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode”. A Lui conviene la lode, e una lode adeguata, cioè che sgorga da un cuore aperto a Lui, come da quello di Maria. Lodare è celebrare la bontà del Signore manifestata nella creazione, incarnazione e redenzione. Lodare è rivolgersi a Lui pieni di fede, di fiducia, compresi della sua misericordia, della sua giustizia, della sua provvidenza, della sua volontà di comunione con l'uomo. Il mistero dell’incarnazione ci mostra che Dio viene incontro all’uomo, lo accompagna con la sua voce e nel Figlio tende la mano verso tutti. Egli non si compiace dell’autosufficienza di chi crede di salvarsi per la forza dei cavalli o l’abilità dei guerrieri, ma si compiace di “chi lo teme, chi spera nel suo amore”. Formando un cerchio, recitiamo a cori alterni il Salmo 146 (147), mettendo nel posto indicato (N.N.) il proprio nome, cominciando da chi sta più vicino alla guida dell’incontro: Salmo 146 (147) Potenza e bontà del Signore Alleluia. È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode. Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d’Israele; risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome. (!STOP!) Guida aggiunge: Il Signore chiama: (N.N.) Grande è il Signore nostro, grande nella sua potenza; la sua sapienza non si può calcolare. Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino a terra i malvagi. Intonate al Signore un canto di grazie, sulla cetra cantate inni al nostro Dio. Egli copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, fa germogliare l’erba sui monti, provvede il cibo al bestiame, ai piccoli del corvo che gridano. Non apprezza il vigore del cavallo, non gradisce la corsa dell’uomo. Al Signore è gradito chi lo teme, chi spera nel suo amore. Alleluia. Segno dell’impegno 1. Alla fine dell’incontro, ad ogni giovane viene consegnata una piccola croce preparata con rametti di albero. Con uno spago viene legata alla croce una stella di cartoncino sulla quale ogni giovane scriverà il proprio nome. 2. Fare una PREGHIERA dei FEDELI da leggere durante l’Eucarestia domenicale. AVVENTO 2014 - 43 - QUARTA DOMENICA in vista della 4a settimana di Avvento IV DOMENICA DI AVVENTO LUCE DA ACCOGLIERE Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani AVVENTO CON GLI ADULTI PER L’ANIMATORE Tema: Gesù “centralità” dell’uomo e della storia Maria è stata riempita di grazia, di amore da parte di Dio e per questo viene chiamata dall’angelo a rallegrarsi, a non temere, a dire un sì generoso alla volontà di Dio. Da sempre la Vergine è modello per la Chiesa e per tutti i credenti: la sua fede illumini la nostra mente, la sua disponibilità commuova il nostro cuore, la sua presenza rafforzi i nostri passi, la sua gloria sia anticipo della realizzazione compiuta che possiamo trovare solo nel suo Figlio Gesù. Obiettivi - Rallegrarsi per quanto Dio sta facendo nella mia storia e nella storia del mondo. - Vincere la paura, scegliendo di non guardarmi con i miei occhi ma con quelli di Dio. Lettura del testo evangelico Lc 1,26-38 e del commento a pag. 36-37 Per l’approfondimento: Catechismo degli adulti La verità vi farà liberi nn. 299, 312, 313. Struttura dell’incontro Accoglienza (10 minuti): saluti/conoscenza, preghiera iniziale. Per entrare in argomento (20 minuti): lettura brano di vita, reazione alle domande, lettura del brano evangelico. Per approfondire la Parola (10 minuti): commento al testo a partire da quanto proposto dalla dott.ssa Marzia Blarasin. Per ritornare alla vita (15 minuti): a partire anche dai passi del Catechismo degli Adulti suggeriti, reazione alle domande poste dopo il brano. Conclusione: preghiera finale, scambio degli auguri natalizi. AVVENTO 2014 - 44 - QUARTA DOMENICA in vista della 4a settimana di Avvento IV DOMENICA DI AVVENTO Commento al Vangelo Avvento con i bambini Avvento con i ragazzi Avvento con gli adolescenti Avvento con i giovani AVVENTO CON GLI ADULTI LUCE DA ACCOGLIERE Gesù “centralità” dell’uomo e della storia PER L’INCONTRO Preghiera iniziale Signore, tu mi guardi e leggi nei miei occhi ciò che custodisco nel segreto del cuore; ogni mio gesto ti è familiare, lo segui con amorosa premura. Accompagni il mio lavoro e il mio tempo libero, il filo dei miei pensieri e i miei desideri più nascosti. Conosci le parole che dico e i progetti che mi frullano in testa. La tua è una presenza costante, uno sguardo che avvolge la mia vita. Anche quando vivo momenti di sofferenza e mi si oscura il senso della vita, è la tua misericordia che sperimento, la tua parola illumina la mia angoscia. Tu conoscevi i miei pregi e i miei difetti prima ancora che io li scoprissi; conoscevi i miei entusiasmi e le mie paure prima ancora che li sperimentassi. (Salmo 138, Salmi d’oggi) Per entrare in argomento... A chi devo quella che oso chiamare fede, adesione a lui, legame con lui, fiducia in lui? Innanzitutto a mia madre, una donna la cui malattia si è aggravata dopo la mia nascita e l’ha accompagnata fino alla morte, sopraggiunta otto anni dopo; una donna piena di fede, vissuta per anni nella consapevolezza che la morte era in agguato per assalirla; una donna che aveva un figlio unico, me, e che sapeva di doverlo lasciare ancora piccolo. Eppure il Signore l'ho conosciuto grazie a lei che quasi a ogni vespro, quando aveva ancora le forze, mi portava in chiesa (di fronte a casa, a neanche 20 metri) e, guardandosi intorno, perché non ci fosse nessuno che potesse vederla, mi accompagnava fino all'altare e con le sue braccia magrissime e deboli mi spingeva verso il tabernacolo e mi invitava a bussare dicendo: “Gesù sono qui, Gesù sono qui, ti voglio bene, aiutaci!”. Quante volte questo gesto si è ripetuto! E quando avevo già cinque o sei anni, mi spiegava: “Presto io non ci sarò più, ma c'è lui, e ci sarà sempre per te”. Ecco l'inizio della mia conoscenza di Gesù. Certamente mia madre mi parlava di lui, ma non ricordo che cosa mi dicesse; ricordo solo che mi insegnava a inginocchiarmi ogni sera ai piedi del letto, abituandomi a “dare del tu” a una presenza invisibile che a poco a poco - pur restando sempre quasi impercettibile, elusiva - diventava però familiare, quotidiana, continua nella mia vita. La notte della sua morte, mia madre chiese a chi poi mi ha fatto crescere nella fede, di aiutarmi “a essere cristiano, a crescere bene”, e a mio padre chiese di “lasciarmi libero di andare in chiesa”. Poi ci lasciò... Il Dio di mia madre diventò il Dio di coloro che mi aiutarono a crescere come uomo e come cristiano. (Enzo Bianchi, Priore di Bose) Per riflettere… Per i due protagonisti del brano che cosa ha significato la presenza di Gesù nella loro vita? Lettura del testo evangelico Lc 1,26-38 e approfondimento. AVVENTO 2014 - 45 - QUARTA DOMENICA Cosa mi porto a casa… In Gesù Dio ha preso carne umana: - Che cosa ci rivela su Dio, che cosa ci rivela oggi sull'uomo? - Che cosa dice a me, uomo d’oggi? - Come possiamo renderci attenti al messaggio che Dio ci offre continuamente? Preghiera finale Benedetta sii tu Maria! Dio si è innamorato della tua bellezza e ti ha scelta come Madre del suo Figlio. Benedetta sii tu Maria! Il tuo "Sì" ha reso possibile questo dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo. Il Creatore e la Creatura si sono abbracciati e da quel momento niente li potrà separare. Benedetta sii tu Maria! In te vediamo l'immagine dell'umanità redenta, che riceve il dono di Dio: l'uomo riceve l'abbraccio di Dio e, attraverso il suo “Sì” rimane per sempre avvolto da questo abbraccio meraviglioso che è la vita divina. Benedetta sii tu Maria! Aiutami a dire sempre con te il mio “Sì”, non solo nelle grandi occasioni, ma nella realtà della vita quotidiana dove Cristo è presente. padri della Chiesa AVVENTO 2014 - 46 - QUARTA DOMENICA LA LUCE PER LA NOSTRA LAMPADA Veglia penitenziale per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie Chiesa in penombra Canto: LUCE DI VERITÀ (“Laudate Dominum. Canti per la liturgia” n. 413) Segno di croce e saluto INVOCAZIONE ALLO SPIRITO a cori alterni bambini (b.) - genitori (g.) b. Vieni Spirito Santo, tu che santifichi e dai vita: donaci uno sguardo attento che sappia capire ed apprezzare le meraviglie compiute da Dio. g. Vieni Spirito Santo, tu che dai luce all’intimo splendore dell’anima: cancella ogni ombra nascosta nelle profondità del cuore, rivelaci la bellezza e l’incanto che danno forma alla nostra esistenza. b. Vieni Spirito Santo, tu che risvegli la vita: infondi in noi tenerezza e fiducia perché troviamo un frammento della tua luce sul volto di ogni creatura. g. Vieni Spirito Santo, tu che accendi lo stupore degli occhi: ravviva i colori della speranza, inonda del tuo fulgore la storia e fai sorgere l’orizzonte atteso che realizza le promesse di pace. Presidente Dio onnipotente solo tu ci doni la tua misericordia, cancelli tutti i nostri peccati e guidi i nostri passi nel pellegrinaggio verso la vita eterna. Amen. Preghiamo. Il tuo aiuto, o Padre, ci renda perseveranti nel bene in attesa del Cristo tuo Figlio; quando egli verrà e busserà alla porta ci trovi vigilanti nella preghiera, operosi nella carità fraterna ed esultanti nella lode. Per Cristo nostro Signore. Amen. ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO ATTO PENITENZIALE Presidente Apriamo il cuore all’ascolto, la Parola di Dio è luce per il cammino della vita. Ma talvolta sentiamo i nostri passi stanchi e incerti: ci copre l’oscurità, intorno a noi è la notte. Invochiamo guarigione e misericordia da colui che può purificare i nostri cuori. Lettore: Abbiamo occhi e non vediamo, Signore, con quanta tenerezza ti prendi cura di noi! Se lo sconforto e l’affanno sviliscono i nostri doni più luminosi, se cadiamo nel sonno che spenge l’entusiasmo e la meraviglia tu non stancarti di venire in nostro aiuto. Tutti: Signore, in te è la sorgente della vita: alla tua luce vediamo la luce! Let.: Abbiamo occhi e non vediamo, Signore, il tuo sguardo impresso nel volto dei fratelli! Se accostiamo distrattamente chi ha bisogno, i piccoli e i poveri che manifestano la tua presenza, AVVENTO 2014 se non andiamo oltre i confini di ciò che ci è più comodo, tu ridesta in noi premura e compassione. Signore, in te… Abbiamo occhi e non vediamo, Signore, il tuo Regno che avanza nella storia! Se smarriamo i segni del tuo passaggio perché preoccupati dalle incertezze della vita, se ci lasciamo imbrigliare dalla diffidenza e dalla sfiducia, tu rendici liberi, aiutaci ad alzarci e a levare il capo. Signore, in te… Dal libro del profeta Isaia (Is 60,19-22) Il sole non sarà più la tua luce di giorno, né ti illuminerà più lo splendore della luna. Ma il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore. Il tuo sole non tramonterà più né la tua luna si dileguerà, perché il Signore sarà per te luce eterna; saranno finiti i giorni del tuo lutto. Il tuo popolo sarà tutto di giusti, per sempre avranno in eredità la terra, germogli delle piantagioni del Signore, lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria. Il più piccolo diventerà un migliaio, il più insignificante un’immensa nazione; io sono il Signore: a suo tempo, lo farò rapidamente. SALMO 17,21-30 a cori alterni maschi-femmine Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani; perché ho custodito le vie del Signore, non ho abbandonato come un empio il mio Dio. I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, non ho respinto da me la sua legge; ma integro sono stato con lui e mi sono guardato dalla colpa. Il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi. - 47 - VEGLIA PENITENZIALE PER BAMBINI-RAGAZZI-FAMIGLIE - Sono capace di collaborare con Dio per portare luce negli ambienti che quotidianamente frequento? - La mia parola è sempre luce edificante? - Come cerco di vivere la fede? -… Con l'uomo buono tu sei buono, con l'uomo integro tu sei integro, con l'uomo puro tu sei puro, e dal perverso tu non ti fai ingannare. Perché tu salvi il popolo dei poveri, ma abbassi gli occhi dei superbi. CONFESSIONI INDIVIDUALI Signore, tu dai luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre. Con te mi getterò nella mischia, con il mio Dio scavalcherò le mura. (un sottofondo musicale è preferibile al canto) Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,33-36) Nessuno accende una lampada e poi la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candelabro, perché chi entra veda la luce. La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore". SEGNO Una famiglia si reca ai piedi dell’altare, dove è stata posta una lanterna sufficientemente grande, e accende il lumino da porre all’interno. ESAME DI COSCIENZA per i bambini - Sono capace di cogliere i segni, le cose belle e le persone buone che il Signore mette attorno a me? - Negli ambienti quotidiani (scuola, famiglia, palestra, oratorio…) sono in grado di essere luce per gli altri aiutandoli, rispettandoli, volendo bene a tutti? - Lascio che la luce di Gesù entri nella mia vita e mi faccia compiere cose belle? - La mia preghiera è una lista di sole richieste o è anche lode e ringraziamento? - Riesco a portare gioia a chi mi sta accanto con belle parole e azioni positive? -… ESAME DI COSCIENZA per i genitori - Riesco ad essere luce per mia moglie/marito aiutandola/o ad essere santa/o? - Il mio rapporto con i figli viene illuminato dalla luce della fede? AVVENTO 2014 Terminata la confessione personale, ognuno riceverà dal confessore un piccolo cero che andrà ad accendere alla lampada posta ai piedi dell’altare e che terrà acceso fino al termine della celebrazione. Il lumino verrà poi portato a casa e posizionato vicino al presepe come segno dell’avvenuta riconciliazione e potrà essere acceso la notte di Natale per indicare la strada a Gesù che viene. (la chiesa, terminate le confessioni individuali, viene completamene illuminata) INTERCESSIONI Assemblea: Dio fedele, ascolta la nostra preghiera. - Signore, vieni e visita con la tua luce chi si sente smarrito e afflitto: possa ritrovare fiducia e camminare nella vita custodito dalla tua provvidenza, preghiamo. - Signore, vieni e visita con la tua luce chi vive un tempo di tristezza e di scoraggiamento: scopra nella tua parola una chiamata a riscoprire i propri doni e la propria bellezza interiore, preghiamo. - Signore, vieni e visita con la tua luce il nostro mondo ferito dalla guerra e dalla violenza: le tenebre dell’odio siano vinte da gesti di riconciliazione e di pace, preghiamo. - Signore, vieni e visita con la tua luce le famiglie in cui si sono spente l’armonia e la concordia: possano avere ancora la capacità di osare il dialogo e la comunicazione d’amore, preghiamo. Padre nostro… PREGHIERA CONCLUSIVA E BENEDIZIONE Presidente Sorga in noi, Dio onnipotente, lo splendore della tua gloria, Cristo tuo unico Figlio; la sua venuta vinca le tenebre del male e ci riveli al mondo come figli della luce. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. AMEN Canto: GRANDI COSE (“Laudate Dominum. Canti per la liturgia” n.412) - 48 - VEGLIA PENITENZIALE PER BAMBINI-RAGAZZI-FAMIGLIE TU SEI LA LUCE NELLE NOSTRE MANI Veglia penitenziale per adolescenti e giovani Canto (preferibilmente allo Spirito Santo) Cel.: Il Signore sia con voi. Tutti: E con il tuo Spirito. Cel.: Dal Vangelo secondo Giovanni. Tutti: Gloria a te o Signore. Cel.: Nel nome del Padre… Tutti: Amen. Cel.: Il Signore, che nella sua infinita misericordia ci rigenera nella libertà dei figli, sia con tutti voi. Tutti: E con il tuo Spirito. Guida: L’Avvento è un tempo in cui siamo guidati ad attendere il Signore. Siamo invitati a vegliare, a convertirci e ad accogliere. In questa celebrazione alcuni segni ci aiuteranno a riflettere sulla nostra vita e ad interrogarci sul significato dell’Incarnazione del Signore, per aprire il nostro cuore a Lui. Cel. Signore, nostro Dio, ci hai riuniti qui stasera. Dona a ciascuno di noi qualcosa del tuo Spirito, buono e santo, così che possiamo capire te e noi stessi, capirci gli uni gli altri sempre meglio e camminare sulla strada insieme a Te. Per questo ora ti invochiamo affinché scenda su di noi il tuo Spirito. Tutti: Amen. Guida: Recitiamo insieme, a cori alterni, la seguente preghiera allo Spirito Santo. Vieni Spirito Santo, tu che santifichi e dai vita: donaci uno sguardo vigilante che sappia discernere e penetrare le meraviglie compiute da Dio. Vieni Spirito Santo, tu che dai luce all’intimo splendore dell’anima: dissipa ogni ombra nascosta nelle profondità del cuore, rivelaci la bellezza e l’incanto che danno forma alla nostra esistenza. Vieni Spirito Santo, tu che penetri gli abissi e risvegli la vita: infondi in noi tenerezza e fiducia perché scorgiamo un frammento del tuo chiarore sul volto di ogni creatura. Vieni Spirito Santo, tu che accendi lo stupore degli occhi: ravviva i colori della speranza, inonda del tuo fulgore la storia e fai sorgere l’orizzonte atteso che realizza le promesse di pace. Canto: Alleluia, alleluia … (2 v.) Questa tua parola non avrà mai fine ha varcato i cieli e porterà il suo frutto. (2 v.) Alleluia … AVVENTO 2014 - 49 - (Gv 1,1-18) In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: “Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me”. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. Parola del Signore Tutti: Lode a te o Cristo. Alleluia Breve omelia VEGLIA PENITENZIALE PER ADOLESCENTI E GIOVANI Esame di coscienza Cel.: Siamo abitati da molte pesantezze che ci ostacolano nel cammino della fede. Vorremmo liberarcene, ma le nostre forze non sono sufficienti. Invochiamo guarigione e misericordia da colui che può purificare i nostri cuori. Let.: Abbiamo mani deboli e stanche, Signore, quando lasciamo offuscarsi la tua luce dentro di noi: è allora che perdiamo l’entusiasmo e la serenità per attingere al nostro vero splendore, e far fruttare la ricchezza interiore che ci hai dato. Tutti: Perdonaci, e dona a noi la tua luce. Let.: Abbiamo mani deboli e stanche, Signore, quando contiamo soltanto sulle nostre forze: è allora che i nostri progetti si rivelano inconsistenti, le nostre attese si dissolvono, consumate dalla nostra presunzione e dalla nostra superbia. Tutti: Perdonaci, e dona a noi la tua luce. Let.: Abbiamo mani deboli e stanche, Signore, quando operiamo solo per i nostri interessi: niente di ciò che compiamo ci appaga e ci realizza, ci attanaglia la delusione di aver faticato invano nell’illusione di una felicità effimera che non mette radici nel cuore. Tutti: Perdonaci, e dona a noi la tua luce. Cel.: Confessiamo i nostri peccati davanti a Dio, e chiediamogli perdono dicendo… Tutti: Confesso a Dio onnipotente… Guida: Possiamo ora accostarci al Sacramento della Riconciliazione. Al termine della confessione, il sacerdote consegnerà ad ognuno un piccolo lumino, segno della luce che il Signore, con il suo perdono, riaccende in noi. La accenderemo, e la poseremo ai piedi dell’altare. Confessioni individuali (Durante le confessioni saranno proposte alcune preghiere intervallate da canti e da momenti di silenzio) Canto Let1: Voglio partecipare per capire il posto che mi spetta nella creazione; per amare gli altri, a qualsiasi prezzo e malgrado tutto; per creare insieme, aldilà di ciò che si tocca e si vede; per sperare insieme oltre ogni speranza; Let2: per servire insieme senza vantare privilegi; per andare avanti insieme, senza nostalgia, e con gli occhi aperti al domani; per testimoniare insieme Qualcuno che ci supera e ci precede; per pregare insieme il Padre comune che sta nei cieli e nel cuore di tutti; Let1: per giocare insieme nella varietà delle cose che ci sono donate; per gioire nel cogliere la poesia della natura e della vita che cresce; per condividere il calvario di tutti; per accogliere ogni volto come un sacramento; per ascoltare ogni voce che è vibrazione del Mistero; per discutere, AVVENTO 2014 - 50 - nel rispetto di ognuno e imparare il tanto che non so; per conoscere il segreto di tutte le cose; Let2: per sopravvivere ad un tempo privo di valori e che crea indifferenza; per donare il meglio di me e per ricevere il meglio degli altri, così che il mondo, che un giorno lascerò, sia migliore di quello che ho trovato. Let1: Dammi forza, o Signore, di uscire ogni giorno dal mio guscio, per essere presente ove si crea la vita, si realizza l’amore; Let2: Dove si costruisce la strada della libertà, si lotta per la giustizia, si fa splendere un briciolo di verità, si allargano le stanze della speranza per un mondo unito come te Dio, Uno e Trino. Tutti: Amen. Canto Litanie cristologiche Let.: Ad ogni invocazione rispondiamo: Vieni nei nostri cuori. Cristo, figlio del Dio vivente… Cristo, mandato dal Padre… Cristo, fatto uomo per noi… Cristo, nato da una vergine… Cristo, salvatore di tutti i popoli… Cristo, rinnovatore del mondo… Cristo, rivelatore del Padre… Cristo, immagine vera di Dio … Cristo, accolto dai poveri ed umili… Cristo, adorato dai magi … Cristo, inserito nella storia di Israele… Cristo, inserito nella nostra storia… Cristo, dono dell’amore di Dio… Cristo, presente prima del mondo… Cristo, vero Dio e vero uomo … Cristo, punto di incontro con Dio… Cristo, centro e fine della storia… Cristo, iniziatore del Regno… Cristo, portatore di speranza… Cel.: Ora ci rivolgiamo a Dio con la preghiera che Gesù ci ha insegnato Tutti: Padre nostro… Guida: Dopo la benedizione finale siamo invitati a riprendere il lumino ai piedi dell’altare, simbolo della luce ritrovata da diffondere lungo il nostro cammino quotidiano, per portarla a casa e deporla vicino al presepio. Cel.: E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo scenda su di voi e con voi rimanga sempre. Tutti: Amen. Cel.: Il Signore vi ha perdonato. Andate in pace e camminate sulla via dei suoi comandamenti. Tutti: Rendiamo grazie a Dio. Canto finale (possibilmente sulla luce) VEGLIA PENITENZIALE PER ADOLESCENTI E GIOVANI RENDERE TESTIMONIANZA ALLA LUCE Veglia penitenziale per adulti Introduzione: Gesù è la luce che vince le nostre tenebre e ci chiama a portare questa luce agli altri. Cel.: La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi. Tutti: E con il tuo Spirito. Breve ritornello di preghiera Invocazione dello Spirito Santo 1° coro Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. 2° coro Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. 1° coro Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. 2° coro Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. 1° coro O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli 2° coro Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. 1° coro Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. 2° coro Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. 1° coro Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. 2° coro Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen. 1. Importanza della luce Quanto è importante la luce nella nostra vita! La luce è vita, la luce fa crescere, ci scalda, ci fa compagnia, ci dà sicurezza… Tutti abbiamo fatto anche l’esperienza del buio, di un luogo senza luce. Anche la nostra fede è luce, è un cammino di luce. Questa luce però non sempre resta accesa, ci capita di spegnerla e di vivere nel buio; è l’esperienza del peccato. Il peccato è spegnere la luce che c’è dentro di noi (se possibile spegnere le luci della chiesa, in modo da fare l’esperienza del buio) 2. Gesù è la nostra luce Nel buio ci rendiamo conto di quanto sia preziosa la luce e lo è anche per il nostro cammino di credenti. Sappiamo che la nostra luce è Gesù: “io sono la luce del mondo”. (si esegue un canto di preghiera e contemporaneamente si accendono le candele della corona di Avvento) Cel.: Cristo, nostra luce! Tutti: Rendiamo grazie a Dio. Canto di acclamazione al Vangelo AVVENTO 2014 Dal vangelo di Matteo (5,13-16) Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli. - 51 - VEGLIA PENITENZIALE PER ADULTI Cel.: Questa candela, segno di Cristo, ora illumina la nostra notte. Se ci uniamo a Lui, anche noi saremo luce per il mondo. La luce di questa candela è la luce della speranza, dell’attesa che ha guidato il popolo lungo i secoli. È la luce che illumina anche ogni uomo; anche se debole, flebile, nessuno la può spegnere. Non possiamo temere nulla con la sua luce, possiamo camminare sicuri che illuminerà ogni nostro passo: “lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino”. È la luce che ha vinto. 3. Testimoniare la luce di Gesù “Voi siete la luce del mondo… Non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa”. Questa luce di Gesù ci è stata consegnata già nel giorno del battesimo, e ci viene ri-offerta ogni giorno della nostra vita. Ne siamo responsabili. La luce di Gesù che noi portiamo è un piccolo segno di speranza e conforto nel buio di tante persone. Preghiera finale Signore, nostro Padre, tu ci hai strappati all'oscurità di una vita senza senso e ci hai reso figli e figlie della luce. Ci hai fatti crescere al calore benefico della tua Parola, ci hai donato le risorse necessarie per non soccombere alla tentazione. Ma noi restiamo deboli e fragili. La nostra fiamma vacilla e minaccia di spegnersi al più piccolo soffio di vento. Come potremo affrontare le grandi tempeste della vita? Come potremo restare fedeli in questi tempi così complessi e difficili? Donaci il tuo fuoco, Signore, e fa’ che restiamo ardenti per sempre! Amen Benedizione finale Gesto concreto Si va vicino alla corona di Avvento e ciascuno accende un lumino. Durante il tempo di Avvento si può suggerire alle persone di collocare una candela in un posto visibile della casa. È il segno della presenza di Gesù in mezzo a noi e dell’impegno a non nascondere questa luce. AVVENTO 2014 - 52 - VEGLIA PENITENZIALE PER ADULTI AVVENTO E NATALE NELL’ANNO LITURGICO AVVENTO Ogni anno il tempo liturgico dell’Avvento, costituito da quattro domeniche, ci rende attenti ai segni che annunciano una venuta, che ancora una volta indicano la presenza del Signore nella nostra storia umana. Pur conservando una sua unità, come emerge dai testi liturgici e soprattutto dalla lettura quasi quotidiana del profeta Isaia, questo tempo liturgico è praticamente formato da due periodi: - dalla prima Domenica di Avvento al 16 dicembre è posto in maggiore evidenza l’Avvento escatologico e orienta gli animi all’attesa della venuta gloriosa di Cristo; - dal 17 al 24 dicembre sia nella Messa, sia nella Liturgia delle Ore, tutti i testi sono indirizzati più direttamente alla preparazione del Natale. Nelle domeniche di Avvento non si dice il Gloria e il colore liturgico è il viola; nella terza domenica d’Avvento, detta “Gaudete”, si può usare il colore rosaceo. In questo tempo liturgico trova posto la festa dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria celebrata l’8 Dicembre, in cui il colore liturgico è il bianco. NATALE Il Tempo di Natale parte dal 25 dicembre: Natale, che è la festa emergente, e comprende l’ottava (il 1° gennaio) e le feste di manifestazione (l’Epifania e il Battesimo di Gesù). Con il Tempo di Natale si vuole commemorare l’apparizione nel mondo del Figlio di Dio, Gesù, l’incarnazione del Verbo. È un tempo per riflettere sul mistero di Dio che si è fatto uomo, del Dio che si è fatto bambino. Si riflette di conseguenza, anche sulla dignità dell’uomo, immagine di Dio, sulla solidarietà tra gli uomini e sul senso profondo della carità. Si fa particolarmente attenzione agli ultimi e a quanti ancora oggi vivono nella povertà. Il tempo di Natale comincia con i Vespri del 24 dicembre; dopo il Natale si festeggia la Santa Famiglia e si ricordano anche il primo martire, santo Stefano (26 dicembre), san Giovanni evangelista (27 dicembre) e i santi innocenti (28 dicembre); il primo giorno dell’anno è dedicato a Maria, Madre di Dio. Questo tempo liturgico termina con il Battesimo del Signore, prima domenica dopo l’Epifania. Il colore liturgico è il bianco. Anche se di minore importanza simbolico-formativa rispetto al ciclo della Pasqua, questo tempo liturgico esprime alcuni valori indispensabili per la vita ecclesiale: Avvento-Natale-Epifania ci ricordano la dimensione storica della salvezza. Dio agisce nei fatti della storia dando a essi un indirizzo salvifico. Conseguentemente si pone anche in evidenza l’attesa operosa per disporsi al dono della salvezza; l’incontro con il Signore che entra nella nostra vita; la manifestazione attiva di ciò che il Signore compie in noi perché diventi dono per gli altri. ALCUNE INDICAZIONI E SUGGERIMENTI - L’addobbo del presbiterio nel Tempo di Avvento sia sobrio ed essenziale come si conviene a un clima di preparazione e di attesa; almeno fino alla liturgia della Parola della quarta domenica, quando viene dato l’annuncio della prossima nascita del Figlio di Dio. - La scelta dei canti è bene sia fatta per tempo e curata. Anch’essi possono costituire un segno forte che arricchisce di tono, di colore e di calore l’insieme del messaggio e che caratterizza tutto il periodo. AVVENTO 2014 - 53 - INDICAZIONI LITURGICHE - La «corona» dell’Avvento nella sua semplicità e immediatezza (si veda la proposta di farla verticalmente presentata alla pagina 6) evidenzia le varie domeniche come vere tappe di preparazione alla solennità del Natale. I quattro ceri saranno accesi successivamente, scegliendo un momento particolarmente significativo della celebrazione (per es. prima della proclamazione del vangelo). - La preparazione del presepe potrebbe essere ultimata in modo che al termine della messa della quarta domenica vi si collochino la statua di Maria e di Giuseppe; mentre quella del bambino Gesù sarà portata processionalmente durante il canto del Gloria, nella messa della Notte santa. PER LA CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA - In Avvento non si canta il Gloria, questo permette di valorizzare maggiormente il momento dell’atto penitenziale. Nella seconda domenica, quando si parla del battesimo di Giovanni, un’opportuna variante può essere costituita dal rito dell’aspersione con l’acqua benedetta. - L’uso di un ritornello facile e immediatamente memorizzabile per il salmo responsoriale, comune a tutte le domeniche di questo periodo, contribuirà a caratterizzare con una frase incisiva - e la musica aiuta a renderla ancora più tale - un aspetto importante della liturgia della Parola. - L’acclamazione - anch’essa possibilmente in canto - dopo la consacrazione sarà quella in cui i fedeli «nell’attesa della sua venuta» proclamano la propria fede nel Cristo morto e risorto. - Sarà opportuno richiamare il significato della processione durante la comunione: segno tangibile del popolo di Dio pellegrino sì nelle realtà del mondo, ma ben orientato verso la meta. - L’uso della benedizione solenne alla fine della messa costituirà un’ulteriore occasione per sottolineare ancora il tema della domenica, prima di invitare i fedeli a glorificare il Signore con la propria vita, con il saluto di congedo. AVVENTO 2014 - 54 - INDICAZIONI LITURGICHE Questionario di valutazione Questo sussidio per l’Avvento 2014 è il frutto di un lavoro sinergico tra i diversi uffici del settore pastorale della Diocesi di Concordia-Pordenone. La proposta prevede di attivarsi nei confronti di più destinatari (bambini, ragazzi, adolescenti, giovani e adulti) per tutto il tempo di Avvento. Al fine di proseguire il cammino insieme e in questa direzione in modo proficuo è altresì importante conoscere come tale materiale sia stato utilizzato nelle diverse realtà parrocchiali. Invitiamo i sacerdoti e gli operatori pastorali a completare la scheda qui riportata consegnandola al Vicario per la Pastorale ([email protected]) al termine del percorso. Grazie per la preziosa collaborazione! Hai trovato interessante il materiale di introduzione al sussidio, le attenzioni per i destinatari e le indicazioni liturgiche alla fine? ( ) Molto ( ) Abbastanza ( ) Poco Nella tua parrocchia è stata realizzata la proposta dedicata ai bambini dai 6 ai 10 anni e alle loro famiglie? ( ) sì ( ) no perché _________________________________________________________________________ Osservazioni circa la proposta e il materiale fornito _____________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Nella tua parrocchia è stata realizzata la proposta dei “centri di ascolto in famiglia per ragazzi (1114 anni)”? ( ) sì ( ) no perché _________________________________________________________________________ Osservazioni circa la proposta e il materiale fornito _____________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Nella tua parrocchia è stata realizzata la proposta degli incontri per adolescenti? ( ) sì ( ) no perché _________________________________________________________________________ Osservazioni circa la proposta e il materiale fornito _____________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Nella tua parrocchia è stata realizzata la proposta degli incontri per i giovani? ( ) sì ( ) no perché _________________________________________________________________________ Osservazioni circa la proposta e il materiale fornito _____________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Nella tua parrocchia è stata realizzata la proposta degli incontri per gli adulti? ( ) sì ( ) no perché _________________________________________________________________________ Osservazioni circa la proposta e il materiale fornito _____________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Nella tua parrocchia è stata realizzata la proposta “The little angels”? ( ) sì ( ) no perché _________________________________________________________________________ Osservazioni circa la proposta e il materiale fornito _____________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ AVVENTO 2014 - 55 - QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE