club alpino italiano

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club alpino italiano
CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione VERBANO INTRA
Vicolo del Moretto 7 - 28921 VERBANIA
Tel-fax 0323405494 [email protected] www.caiverbano.it
CAI Verbano - Isola di Creta, versante Est - 5 - 12 settembre 2015
Sabato 5 settembre:
La nostra bella avventura inizia sul pullman che ci porta da Verbania all’aeroporto di Malpensa … le fermate
per raccogliere i 46 partecipanti sono un bel momento di incontri, di saluti, di entusiasmo contagioso per la
vacanza che ci aspetta … e dopo due ore di buon volo con Easyjet atterriamo alle 21, ora locale,
all’aeroporto di Heraklion, dove ci attende la nostra ormai collaudata guida Pasquale di Naturaliter,
coadiuvato dalla new entry Antonio .
La prima bella sorpresa è la graziosa taverna Thalassinos dal colore bianco ed azzurro, dove ci aspetta una
veloce e gustosa cena, la seconda ancora più bella sorpresa è la guida locale Katerina che ci dà il ben venuto
a Creta con una squillante risata che ci accompagnerà per tutto il viaggio! dopo la cena, con una breve
passeggiata nel centro storico di Heraklion arriviamo all’hotel Irini per il nostro primo pernottamento in
terra cretese!
Domenica 6 settembre:
Oggi giornata culturale! a piedi raggiungiamo il Museo Archeologico: Katerina con sapiente leggerezza, con
teatralità, entusiasmo e passione ci trasmette competenti informazioni e pillole di cultura davvero preziose,
che ci consentono di comprendere l’importanza della civiltà minoica (fiorita tra il 1.700 ed il 1.450 avanti
Cristo) e di fissare, nella memoria, tra i tantissimi oggetti visti, la maestosa statuetta della “Dea dei
Serpenti”, l’aerea statuetta dell’ “Atleta acrobata che salta sul toro”, le tante statuette votive in posizione di
adorazione, i vasi rythoi a forma di animali, l’anfora raffigurante un polipo, i piccoli sarcofagi decorati, il
minuscolo e raffinato gioiello raffigurante ”Api su una goccia di miele” … terminiamo la visita al Museo con
gli affreschi del Palazzo di Cnosso parzialmente ricomposti … l’eleganza della rappresentazione grafica ed i
colori sono davvero emozionanti … con gesti scenografici Katerina ci illustra il “Principe dei Gigli”, i “Delfini
con il riflesso del mare”, le “Dame Azzurre”, la “Danzatrice”, la “Parigina” raffigurante una giovane
sacerdotessa … e ci insegna che i Cretesi erano uomini di pace, che perseguivano l’armonia e adoravano la
natura!
Dal Museo ci trasferiamo al Palazzo di Cnosso, il più importante sito archeologico dell’età del bronzo di
Creta: nonostante il caldo torrido Katerina ci conduce attraverso le rovine e gli affreschi, e ci fa anche
rivisitare gli antichi miti della Grecia classica raccontandoci di Minosse, del Labirinto, di Teseo, di Arianna,
del Minotauro ... il caldo non si sente più e ci ritroviamo, incantati, seduti tra pietre millenarie sotto un
albero ad ascoltarla ed ammirarla nella piccola rappresentazione teatrale che ci regala! E finalmente … ho
capito che il “famoso” labirinto era tutta la città di Cnosso, costruita appunto a forma di labirinto!!
Finita la visita ci rifugiamo nel fresco del pullman e dopo 3 ore e mezzo di viaggio (con bei paesaggi sulla
costa e sul mare cristallino) arriviamo a Paleokastro, un piccolo villaggio situato all’estremità nord orientale
dell’isola di Creta, in posizione baricentrica rispetto alle previste escursioni: il gruppo alloggerà qui per 3
notti, diviso tra l’ Hotel Ostria e l’Hotel Hiona.
La lunga giornata termina con un’ottima cena di pesce nella romantica Taverna Xiona, in riva al mare con
rocce bianche dai suggestivi bagliori: a fine cena Katerina ci regala un canto struggente, l’Inno cretese in
duetto con il proprietario del ristorante, e dà così il via ai canti di montagna guidati da Ivano ed Alberto … è
difficile decidere di andare a dormire! ma domani ci attende una impegnativa escursione …
Lunedì 7 settembre:
Finalmente inizia il Trekking nell’area più incontaminata dell’isola di Creta! dopo un brevissimo tratto in
pullman partiamo a piedi dall’area archeologica di Rousolakos, nota per i resti del tempio di Zeus Dikteo
che Katerina ci illustra brevemente, e guidati da Pasquale e da Antonio ci inoltriamo tra rigogliosi ulivi per
un sentiero brullo e pietroso, per poi proseguire su una più ampia strada sterrata sino a Plakalona, dove alla
bianca Chiesa Aghios Spiridhon facciamo la prima sosta. Proseguiamo su un sentiero pietroso che costeggia
il mare libico, tra massi, cespugli profumati di macchia mediterranea, alberi di Agnocasto (il “pepe dei
monaci”) ed il sole a picco che non dà tregua … il caldo è davvero torrido e mette a dura prova la mia
resistenza e … le riserve di acqua! ma finalmente la baia Karoumes ci accoglie per un bagno ristoratore in
stupende acque cristalline … sotto imponenti alberi in una zona attrezzata con panche ci riposiamo e …
finalmente mangiamo frutta e verdura (ma qualcuno ha anche panini ben imbottiti!) che ci siamo portati
“al sacco”, prima di affrontare la Gola di Chochiakies! Alla baia arriva una provvidenziale barca con
rifornimento di acqua, che dà la possibilità ad alcuni di noi, stanchi, di rientrare a Paleokastro via mare … gli
altri proseguono risalendo la gola sino ad arrivare a quota 150 m al piccolissimo villaggio di Chochiakies,
dove ci ritempriamo in una simpatica taverna con bibite, dolci, frittelle di formaggio e frutta a prezzi irrisori!
abbiamo percorso 15 kilometri in circa 6 ore, la temperatura ha toccato punte di 38 gradi … e sono proprio
stanca anche se contenta per aver superato i miei limiti!
La sera ci regala un’altra bella cena a base di varie specialità di carne, precedute da deliziosi involtini con
foglie di vite, panzerottini di ricotta ed un’abbondante insalata greca, nel suggestivo ristorante Methoi, un
ex convento che si trova sulla strada che da Paleokastro conduce alla spiaggia di Vai.
Martedì 8 settembre:
Il trekking prosegue per esplorare la Gola “Valle dei Morti”: con il pullman raggiungiamo il paese di Zacros,
che si trova a 280 m sul mare: da qui partiamo per la Gola, che attraversiamo in circa 3 ore … il paesaggio è
brullo, spoglio e roccioso, intervallato da grotte che nell’epoca minoica erano usate come tombe, e da
macchie mediterranee odorose. Anche oggi il caldo è torrido, e all’arrivo al sito archeologico di Kato Zacros
abbiamo poca voglia di visitarlo perché … il sole è a picco e le pietre riflettono caldo! ci sediamo allora in
circolo sotto una pianta per ascoltare Katerina che ci illustra il sito … a distanza! con il pullman
raggiungiamo poi la vicina baia Aspas dove mangiamo una fresca insalata greca con ottimo pesce azzurro
fritto e … ci tuffiamo in un bel mare cristallino …. Il posto è così bello che la nostra guida Pasquale si
intenerisce e ci “abbuona” la camminata sino a Zacros paese .. così nel pomeriggio ci godiamo la spiaggia
ed il mare (mentre Pasquale dorme sulla sdraio … forse più che intenerito era stanco pure lui!!)
La sera ceniamo nella piazza di Paleokastro alla taverna Ellas e gustiamo una ricca mussaka, il piatto tipico
greco a base di melanzane!
Mercoledì 9 settembre:
Oggi lasciamo Paleokastro: metà del gruppo parte per il trekking che attraversando i promontori di Stavros
e Skopeli arriverà alla spiaggia di Vai, e l’altra metà del gruppo … “provato” dal caldo dei giorni precedenti,
raggiunge direttamente in pullman la mitica spiaggia di Vai .
Esotica, affascinante e lussureggiante, la spiaggia di Vai è una delle spiagge più belle di Creta, e le nostre
aspettative non sono deluse: la sabbia bianca si getta in acque turchesi e cristalline, mentre piccoli isolotti
affiorano a pelo d’acqua e rendono ancora più suggestivo il paesaggio. La spiaggia è delimitata dal palmeto
più grande d’Europa, un’oasi verde nel deserto con migliaia di palme … sembra davvero di essere ai tropici!
Una scala in pietra conduce ad un belvedere che regala una visione mozzafiato e rivela fondali con
molteplici tonalità di blu … ed è proprio mentre mi sto godendo il panorama dal belvedere che alle 14 circa
vedo arrivare dall’alto il “nostro” gruppo di tenaci camminatori! sudati e soddisfatti per il cammino di 5 ore
che, ci raccontano, ha attraversato promontori immersi nella macchia mediterranea con i suoi profumi, e
spiagge incantevoli … e ancora più contenti per aver già fatto un magnifico bagno nella più riservata
spiaggia Meghali Kefala! e sì, perché nel frattempo la spiaggia di Vai, che alle 9 della mattina avevamo
trovato quasi deserta, si è ora riempita di turisti …
Lasciamo questo paradiso e ripartiamo in pullman alla volta di Jerapetra, non senza aver acquistato, in un
piccolo chiosco gestito da una severa signora tedesca, le famose “banane di Vai”, piccole e gustosissime.
Lungo la strada visitiamo il Monastero di Moni Toplou che, immerso tra vigne ed ulivi, con il suo parchetto
curatissimo ed il mulino ristrutturato circondato da bouganville, è uno spettacolo! all’interno del
monastero Katerina ci illustra la famosa icona del 1770 di Ioannis Kornaros, conosciuta con il nome “Tu sei
grande, o Signore”, dove sono rappresentate 61 scene della liturgia ortodossa.
Dopo due ore di viaggio arriviamo a Jerapetra, cittadina costiera che si trova nella parte più stretta di Creta
in affaccio sul mar Libico (è anche la più ricca di Creta grazie alle culture intensive di ortaggi nelle serre): il
nostro hotel Astron, che ci ospiterà per 3 notti, è molto bello e posto fronte mare all’inizio della zona
pedonale.
La sera, dopo una bella passeggiata tra i negozietti della zona pedonale, ceniamo alla Taverna Napoleon, sul
mare, con ottimo pesce!
Giovedì 10 settembre:
Oggi mare!! ci imbarchiamo alle 11 sulla motonave “Aristovoulos V” che, in un’ora di piacevole navigazione,
ci porta all’isola di Chrissì, un vero paradiso! anche qui il “gruppo” si divide: metà si ferma in spiaggia, e
metà parte per il giro dell’isola a piedi … sotto il sole di mezzogiorno! ma ne vale la pena : l’isola è selvaggia,
si incontrano pernici e conigli selvatici, e dopo un’ora di cammino si sosta per il pranzo “al sacco” nei pressi
di una casa di pescatori in una magnifica baia, dove il bagno è una vera goduria! un’altra sosta presso la
bianca chiesa di San Nicolaos con due particolari campane in bronzo, e si prosegue su un tratto di spiaggia
battuta che sembra una pista di atterraggio … con passaggi tra vegetazione di arbusti odorosi ed alberi
spettrali arsi dal sole … la passeggiata si conclude alle ore 16 con l’arrivo al porto da un piccolo promontorio
sul quale svetta un tabernacolo in marmo bianco … e qui il gruppo si ricompatta, ed anche gli “spiaggisti”
sono entusiasti per aver goduto di lunghi bagni spettacolari in un mare incontaminato, che lambisce una
spiaggia bianca ricca di conchiglie.
Dopo un’altra ora di bella navigazione rientriamo a Jerapetra, ed io sperimento il “massaggio cretese” nella
spa dell’hotel : bellissimo, ci voleva … un’esperienza quasi mistica!
La cena è ancora alla Taverna Napoleon … finalmente menù vegetariano per tutti!
Venerdì 11 settembre:
Si parte in pullman alla volta della Gola di Kkritza, e nuovamente attraversiamo l’isola nel punto più stretto
che in soli 12 km consente di passare dal mar Libico al mar Egeo: la discesa ci regala viste mozzafiato su
insenature e callette, sino all’arrivo a Kkritza, paesino con stradine pittoresche e case tradizionali, dove
veniamo “catturati” dalle botteghe di artigiani ricche di prodotti tipici, di tessuti e ricami, di ceramiche
variopinte, di oggetti i cuoio e di gioielli.
Alle 10,30 finalmente si parte per il trekking nella stretta gola di Kkritza: in poco meno di 3 ore di cammino
passiamo da quota 380 m a quota 620 m sul mare, risalendo il letto asciutto di un torrente tra stretti
passaggi rocciosi, qualche “ferrata” su scale di legno e terrazzamenti di ulivi secolari, sino ad arrivare al
minuscolo villaggio di Tapes, dove ci attende una fresca bibita nella Taverna Nion “gestita” da due simpatici
vecchietti che sorridenti e disponibili si lasciano fotografare! e anche noi finalmente ci esibiamo in una bella
foto di gruppo con striscione CAI che Franco prontamente sfodera dallo zaino!
Al rientro verso Jerapetra ci fermiamo alla baia di Istro per un ultimo bagno ristoratore, e poi alla chiesetta
bizantina di Panagia I Kerà (la Madonna Signora del Creato), dove Katerina ci illustra gli splendidi affreschi di
varie epoche raffiguranti temi religiosi.
La sera ceniamo ancora alla Taverna Napoleon … ricco menù di carne e canti di Katerina, che ci stupisce con
un possente “O sole mio” … al quale fanno seguito i canti di montagna (…e non solo!) intonati da Ivano.
Sabato 12 settembre:
Lasciamo Jerapetra alla volta del Golfo di Mirabello, e da Plaka ci imbarchiamo sul battello che in 10 min di
navigazione ci porta a Spinalonga, una piccola isola fortificata, di grande importanza miliare ai tempi della
Repubblica di Venezia, che conserva ancora imponenti vestigia dell’epoca. Katerina ci conduce attraverso i
vicoli a picco sul mare che si snodano in forma circolare circondati da mura e torrioni, alcuni ancora in piedi,
altri ridotti a rovine, e ci mostra i resti di una moschea, di una chiesa ortodossa, di case, botteghe e
scalinate, mentre ci racconta di secoli di storie che si rincorrono, per culminare nelle vicende umane del
lebbrosario in cui la roccaforte è stata riconvertita per confinare i malati dal 1903 al 1957.
L’ultima foto di gruppo ci immortala sullo sfondo della fortezza, e dopo la visita con il battello facciamo il
giro dell’isola per ammirare la spettacolare baia di Mirabello: sbarcati a Plaka pranziamo poi alla Taverna
Giovanni con una saporita insalata greca e pesciolini fritti …
Ripartiamo alla volta dell’aeroporto di Heraklion, con sosta nella città di San Nikolaos, una delle località
turistiche più famose di Creta, dove abbiamo tempo per girovagare tra il porto e le vie piene di negozi (ed
io e Giancarlo anche di farci una “fish pedicure” davvero rilassante e … solleticante !) … poi con un buon
volo Easyjet alle 23,30 atterriamo a Malpensa … il pullman ci riporta a Verbania e … la vacanza è terminata!
… ma nel cuore mi resta il profumo intenso delle erbe aromatiche, le terrazze di ulivi, le palme di Vai, i
villaggi microscopici, il colore cobalto del mare cristallino, la risata squillate e coinvolgente di Katerina … il
sole a picco ed il caldo torrido … e la bellezza del “gruppo”, dove ognuno ha potuto vivere le proprie
esperienze di cammino o di relax nel reciproco rispetto ed aiuto …
Con la consapevolezze di aver avuto il privilegio di attraversare uno dei luoghi più incontaminati del
Mediterraneo, il mio ricordo di viaggio si chiude con il testo di un’iscrizione che Katerina, la nostra speciale
ed indimenticabile giuda cretese, ci ha indicato sul portale di una residenza veneziana di Spinalonga:
“Nessuno è povero quando ha l’anima grande” …
Grazie a tutti e alla prossima avventura!
Antonella